Cervicalgia in un soggetto affetto da sindrome di maffucci: case report
Transcript
Cervicalgia in un soggetto affetto da sindrome di maffucci: case report
EUR MED PHYS 2008;44(Suppl. 1 to No. 3) Cervicalgia in un soggetto affetto da sindrome di maffucci: case report M. RANIERI, M. STASI, M. SCIUSCIO, L. MUSCI, F. CIULLO, A.M. CORTESE, P. CHIUMARULO, P. PUTIGNANO, A. SANTAMATO, L. RAGIONE, G. IANIERI, M. MEGNA Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Medicina Fisica e Riabilitazione, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari Introduzione La sindrome di Maffucci è una displasia mesodermica, congenita, non ereditaria caratterizzata dalla presenza di encondromi multipli con deformità ossee secondarie ed associati emangiomi sottocutanei, Maffucci ha descritto questa sindrome nel 18811-3. La discondroplasia nella Sindrome di Maffucci di origine sconosciuta, è caratterizzata da un disordine di apposizione del tessuto cartilagineo, che si traduce in migrazione dei residui cartilaginei dalla regione del piatto epifisario alle metafisi. La proliferazione di questi frammenti di tessuto cartilagineo porta allo sviluppo di encondromi intraossei, che di solito si localizzano all’interno della metafisi4. Le estremità sono le sedi più comunemente colpite e vi è la tendenza sia per le lesioni vascolari sia per quelle scheletriche alla distribuzione asimmetrica. Si tratta di una malattia sporadica e si manifesta nella prima infanzia con un esordio all’età di 2,6 anni. Gli encondromi insorgono più frequentemente nelle ossa metacarpali e delle falangi, e possono andare in contro a trasformazione maligna nel 5% dei casi in età adulta, sono formazioni litiche, espansive con aree di calcificazione descritte “popcorn-like”5. Gli osteocondromi possono essere causa di dolore, deformità e un accorciamento delle ossa lunghe, limitata motilità delle articolazioni, compressione dei nervi o dei vasi sanguigni. La presenza di emangiomi distingue la sindrome di Maffucci dalla malattia di Ollier che può essere parte dello stesso spettro di disturbi mesenchimali displastici. È importante porre la diagnosi differenziale tra le due sindromi a causa della maggiore incidenza di condrosarcoma e neoplasie maligne non scheletriche ad esso associate, infatti è inevitabile la manifestazione di condrosarcomi nell’ambito della sindrome di Maffucci, in genere nel quarto decennio, gli astrocitomi (che rappresentano il più comune tumore maligno non scheletrico) tumori ovarici ed addominopelvici. Nel 25% dei casi, i sintomi clinici della sindrome di Maffucci sono presenti al momento della nascita oppure si manifestano durante il primo anno di vita , comunque nel45% dei casi prima dei 6 anni di età, e nel 78% prima della pubertà6. Ai pazienti sono, perciò, consigliati periodici follow-up. Quando si sospetta una trasformazione maligna una diagnostica per immagini ossea può essere utile per confermare la diagnosi. Il 94% dei pazienti può condurre una vita normale, anche se in circa i due terzi dei casi si rende necessario l’intervento chirurgico di exeresi7-10. Nel nostro studio esponiamo il caso clinico di un paziente che è venuto alla nostra osservazione con diagnosi di Sindrome di MaffucVol. 44 - Suppl. 1 to No. 3 ci che presentava cervicalgia. Abbiamo sottoposto il paziente a valutazione fisiatrica e alla somministrazione di scale specifiche per il dolore e la disabilità. La cervicalgia muscolotensiva è una patologia di grande impatto sociale: provoca la perdita di un numero rilevante di giornate lavorative in varie categorie professionali, sia quelle in cui viene richiesto impegno fisico per l’esposizione agli agenti atmosferici e sollevamento di pesi, e sempre più in aumento in quelle attività sedentaria come gli operatori che trascorrono molte ore in posizione seduta, davanti al computer o alla guida; la scarsa attitudine alla pratica di attività sportiva e la tensione emotiva possono aggravare la sintomatologia, caratterizzata da dolore cervicale e, soprattutto, da fenomeni neurovegetativi quali cefalea, vertigine, ecc, dovuti alla contrattura dei muscoli paravertebrali, del trapezio e dell’elevatore della scapola ed alla irritazione del parasimpatico cervicale. La terapia convenzionale si basa soprattutto sull’uso di terapie farmacologiche con associato esercizio terapeutico finalizzato alla ottimizzazione del controllo neuromotorio del rachide. Materiali e metodi Case report Un uomo di 43 anni, si è rivolto presso l’U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione, in quanto lamentava cervicalgia subcontinua da numerosi mesi che si proponeva in un quadro clinico di artrosi cervicale. Il paziente era affetto dalla Sindrome di Maffucci. All’esame ispettivo si riscontravano, localizzati a livello dei piedi e degli arti inferiori, numerose neoformazioni multinodulari, dolenti, rosso-violacei, la cute della mano destra mostrava aree di colorazione bluastra che si potevano attribuire ad emangiomi, presenti fin dall’infanzia, inoltre si riscontravano formazioni tumorali anche sul dorso, tronco ed arti superiori. All’ esame obiettivo fisiatrico veniva messa in evidenza la rigidità del tratto cervicale con limitazione dei movimenti passivi di laterolateralità e flesso-estensione, dolore esacerbato dal movimento, la percezione di scrosci articolari e dolore alla digitopressione della regione cervicale causata della tensione muscolare dello sternoclei- EUROPA MEDICOPHYSICA 1 RANIERI CERVICALGIA IN UN SOGGETTO AFFETTO DA SINDROME DI MAFFUCCI: CASE REPORT domastoideo, paravertebrali, trapezio ed elevatore della scapola che risultano fortemente contratti. Il paziente riferiva inoltre che l’episodio di cervicalgia acuto, spesso, si associava con vertigini posizionali, rigidità nucale più o meno avvertita. La cervicalgia, spesso era accompagnata da cefalea irradiata alla regione frontale o mastoideo-parieto-temporale, acufeni, dolore retro-orbitario e fotofobia. Lo studio radiologico della colonna vertebrale in ortostasi mostrava una lieve scoliosi lombare destro-convessa, asimmetria del bacino per innalzamento dell’ala iliaca a sinistra e dimorfismo della sinfisi pubica. L’RX del tratto cervicale, segnalava la presenza di una vertebra a blocco congenita a carico di C2-C3 e C5-C6 con conseguente appianamento della fisiologica lordosi cervicale, diffusi segni di spondiloartrosi ed artrosi interapofisaria.Nelle proiezioni oblique si rilevano evidenti riduzioni in ampiezza dei forami di coniugazione. La RMN rachide cervicale mostra fusione di C2-C3 con presenza di voluminoso becco osteofitico a ponte tra C3 e C4 e parziale fusione di C5-C6. L’ecocolordoppler dei vasi degli arti inferiori disserta per la presenza di varici essenziali della grande safena bilaterali in paziente con agenesia del circolo profondo a destra. L’esame posturografico statico effettuato con il Digytal Biometry mostrava piede cavo bilaterale maggiormente evidente a sinistra con ipoappoggio retropodalico a destra, l’esame dinamico confermava il cavismo emerso in statica. Al paziente sono state somministrate scale di valutazione del dolore e della disabilità sia all’atto dell’arruolamento, sia dopo l’effettuazione del training riabilitativo: valutazione del dolore con VAS (Visual Analogue Scale)11, valutazione della qualità della vita (Sf 36)12, valutazione della mobilità con scala numerale in gradi di escursione articolare, oltre al conteggio del numero di giorni di lavoro persi che risulta essere indicativo del grado di disabilità. Il paziente è stato sottoposto ad un adeguato programma di riabilitativo con sedute a cadenza bisettimenale per un periodo di cinque settimane. Per quanto concerne la valutazione del dolore, per mezzo della scala VAS, i pazienti sono stati invitati a riportare su una scala analogica numerata da 0 a 10 (0 = assenza di dolore; 10 = massimo dolore) il dolore spontaneo e quello provocato da movimenti di flessoestensione, dall’inclinazione laterale e dalla rotazione del capo. Per quanto riguarda la valutazione della disabilità sono state indagate quattro condizioni potenzialmente influenzate dalla patologia in esame: Riesce a fare un lavoro mantenendo la testa flessa per più di mezz’ora? Se deve guardare indietro riesce uno farlo girando prevalentemente la testa e le spalle? Il suo sonno è disturbato dai dolori cervicali? Ha dovuto limitare le attività lavorative o del tempo libero per i disturbi al collo? I dati raccolti, di tipo nominale (si/no) sono stati trattati con Test di McNemar13. Le modifiche, osservate con t-test per coppie di dati sono significativi (p=0,0005) per il dolore sia spontaneo che provocato. Risultati I dati ottenuti alla somministrazione delle scale prima e dopo il trattamento sono stati analizzati e confrontati tramite analisi statistica. Il grado di disabilità è andato incontro ad una riduzione statisticamente significativa, come è stato dimostrato dal guadagno del ROM nel movimento di rotazione, flesso-estensione e latero-lateralità del 2 capo precedentemente inficiati, miglioramento dei disturbi del sonno, da una migliore esecuzione delle attività lavorative e da un migliore impiego del tempo libero. La disabilità ha mostrato recuperi statisticamente significativi di tre importanti manifestazioni: rotazione del capo, disturbi del sonno e delle attività lavorative e del tempo libero. La valutazione dell’intensità del dolore con la VAS mostra un netto miglioramento con una diminuzione dei valori da 8, all’atto dell’arruolamento, a 3, al follow-up dopo 5 settimane. Allo stesso modo, sempre dopo la somministrazione del programma riabilitativo, si è verificato un miglioramento della qualità della vita con notevole riduzione, durante le cinque settimane di trattamento, del numero di giornate lavorative perse. L’esame condotto per mezzo della biometria digitalizzata ha evidenziato un aumento della superficie podalica di appoggio soprattutto nell’acquisizione statica. Conclusioni Il caso clinico trattato consente di sottolineare che possono essere ottenuti buoni risultati nelle problematiche algiche di un paziente con sindrome di Maffucci grazie al trattamento riabilitativo, che in associazione alla chirurgia, è il solo trattamento da prendere in considerazione per questa malattia. La nostra esperienza, infatti, ha dimostrato come la riabilitazione può essere un’utile integrazione al trattamento chirurgico in questa malattia come in altre patologie ortopediche. Secondo le modifiche degli indicatori di efficacia,i risultati possono essere considerati eccellenti rispetto agli obiettivi prefissati. Dati statisticamente significativi sono risultati nell’ambito degli items dell’articolarità del rachide cervicale, sui disturbi del sonno e delle attività lavorative e nel tempo libero. Bibliografia 1. Kuwahara RT, Skinner RB Jr. Maffucci Sindrome:a case report. Cutis 2002;69:21-2. 2. Shepherd V, Godbolt A,Casey T. Maffucci’s syndrome with extensive gastrointestinal involvement. Australas J Dermatol. 2005;46:33-7. 3. Kurian S, Ertan E, Ducatman B, Crowell EB, Rassekh C. Esthesioneuroblastoma in Maffucci’s syndrome. Scheletal Radiol. 2004;33:609-12.Epub 2004 Jun 19. 4. Flemming DJ, Murphey MD, Carmichael BB, Bernard SA. Semin Musculoskelet Radiol.2000;4:299-320.Review. 5. Biber C, Ergun P, Turay UY,Erdogan Y,Hizel SB.A case of Maffucci’s syndrome with pleural effusion:ten-year follow-up. Ann AcadMed Singapore. 2004,33:347-50. 6. Maffucci’s syndrome:functional and neoplastic significance. Case report and review of the literature. J.Bone Joint Surg Am.1973;55:1465-79. 7. Katz P, Colbert R, Drolet B. Unilateral mosaic cutaneous vascular lesions, enchondroma, multiple soft tissue chondromas and congenital fibrosarcoma-a variant of Maffucci syndrome? Pediatr Dermatol.2008 Mar;25:2059. 8. What is your diagnosis? Maffucci syndrome. Cutis.2007;79:108,115-7. 9. Gupta N,Kabra M. Maffucci syndrome. Indian Pediatr. 2007;44:149-50. 10. Bertucci V,Krafchik BR. What syndrome is this? Ollier disease + vascular lesions: Maffucci syndrome. Pediatr Dermato. 1995;12:55-8. 11. Dicuio M, Knutson T,Vesely S,Damber JE, Dahlsstrad C. 30-MINUTESTUMT. Use the visual analogue scale to investigate patients’ pain perception, different cocktail options and tolerability during 30 minutes’treatment. Urol Int.2004;73:130-6. 12. McCarthy MJ, Grevitt MP, Silcocks P, Hobbs G. The reliability of the Vernon and Mior neck disability index, and its validity compared with the short form-36 health survey questionnaire. Eur Spine J. 2007;16:2111-7. 13. Smith W, Solow AR. An exact McNemar test for paired binary Markov chains. Biometrics. 1996;52:1063-70. EUROPA MEDICOPHYSICA October 2008