Gli Angeli - Colloquio con un Angelo

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Gli Angeli - Colloquio con un Angelo
Gli Angeli
E. W. White
Aiutanti tra il cielo e la terra
Introduzione
Questa testo affronta un argomento che oggigiorno suscita un grande interesse
a livello mondiale. Mai come ora nelle trasmissioni televisive si parla tanto
dell'intervento degli angeli nelle vicende umane. Riviste e settimanali pubblicano
in continuazione articoli, nei quali si parla della presenza di extraterrestri. Tra gli
scaffali delle librerie si trovano numerosi libri che affrontano tematiche di natura
esoterica. L'interesse generale verso questi argomenti é grande. La gente si
domanda se esistano veramente gli angeli e quale sia la loro natura. Si tratta
forse delle anime dei defunti? Ci sono amici o nemici? Possono essi prendere
contatto con noi?
La maggior parte delle risposte che ci vengono fornite da parte di cosiddetti
esperti non sono affatto soddisfacenti per tutti coloro che cercano con sincerità
la verità. Il tema é soggetto a grandi speculazioni. Alcune risposte sono
elaborate con lo scopo di creare un effetto sensazionale, altre si basano su di
una errata comprensione delle Sacre Scritture.
Questo libro, al contrario, si basa su di una ispirazione autentica e spirituale. Le
risposte contenute si fondano unicamente sulla Parola di Dio. Questo testo non
solo comunica la verità sugli angeli, ma guida il lettore anche verso
un'esperienza spirituale profonda.
Il primo capitolo affronta il tema dell'esistenza e dell'opera di esseri di un mondo
invisibile. Il secondo capitolo descrive alcune tra le innumerevoli possibilità che
si offrono ad un angelo di intervenire nella vita degli esseri umani. Il capitolo
terzo descrive eventi storici, nei quali gli angeli sono intervenuti in maniera
decisiva. Tutto inizia con la ribellione di Lucifero nel cielo, prima della creazione
della terra, e finisce con la descrizione del ruolo degli angeli nell'eternità.
Questo testo é un prezioso punto di riferimento per la nostra conoscenza e
comprensione del tema in questione. Esso apre il sipario che separa il mondo
visibile da quello invisibile. Pertanto, rappresenta un testo coinvolgente e
avvincente.
Il Trust di amministrazione della
Ellen G. White Estate, Inc.
Silver Spring, Maryland, USA
Capitolo 1
Gli angeli e noi: un breve descrizione
Il collegamento tra il mondo invisibile e quello visibile, il servizio degli angeli
divini insieme all'azione degli spiriti del Male, tutto ciò viene rivelato chiaramente
nella Bibbia, e messo in relazione alla storia dell'umanità...
Gli angeli esistevano già prima della creazione dell'uomo; infatti, quando furono
poste le basi per la creazione del mondo "..le stelle del mattino cantavano tutte
assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia" (Giobbe 38, 7)...Gli angeli
hanno una natura superiore a quella dell'uomo. Infatti, il salmista afferma "..tu
l'hai fatto solo di poco inferiore agli angeli" (Salmo 8, 5).
Il numero e la potenza degli angeli
Le Sacre Scritture ci istruiscono riguardo al numero, alla potenza e magnificenza
di questi esseri celesti. Inoltre descrivono il loro rapporto con il trono di Dio e con
il progetto della salvezza per l'umanità. Il profeta dice "E vidi, udii voci di molti
angeli intorno al trono". "Benedite il Signore, voi suoi angeli, potenti e forti, che
fate ciò che egli dice, ubbidienti alla voce della sua parola". (Salmo 103, 20;
Apocalisse 5, 11)
Il profeta Daniele vide miriadi di miriadi di angeli che componevano la schiera
dei messaggeri divini. Anche l'apostolo Paolo parla di 'miriadi', un numero
indefinito, di angeli (Daniele 7, 10; Ebrei 12,22). Essi volano 'come fulmini', con
stupefacente gloria in quanto messaggeri divini (Ezechiele 1, 14). Al cospetto
dell’angelo del Signore davanti al sepolcro di Gesù, i guardiani si spaventarono
grandemente e caddero per terra come morti, in quanto "il suo aspetto era come
di folgore e la sua veste bianca come neve" (Matteo 28, 3,4).
Quando Sennacherib, arrogante re d'Assiria, si permise di denigrare e insultare
Dio e, inoltre, di minacciare di rovina Israele "...quella stessa notte l'angelo del
Signore uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri 185.000 uomini. "Un angelo
sterminò nell'accampamento del re d'Assiria (Sennacherib) tutti gli uomini forti e
valorosi, i principi e i capi. Il re se ne tornò svergognato al suo paese." (2 Re 19,
35; 2 Cronache 32, 21)
Gli angeli aiutanto i figli di Dio
Gli angeli vengono mandati per compiere opere di misericordia presso i figli di
Dio: ad Abramo furono mandati per promettergli delle benedizioni; all’uomo
giusto Lot per salvarlo dal fuoco che avrebbe distrutto Sodoma; a Elia per
portargli del cibo nel deserto, senza il quale sarebbe morto; a Eliseo per salvarlo
attraverso un carro di fuoco dalla prigione della sua città; a Daniele per donargli
la saggezza che chiedeva il suo re pagano, e per salvarlo dalla fossa dei leoni; a
Pietro per tirarlo fuori dalla prigione di Erode, destinato alla morte; ai prigionieri
di Filippi; a Paolo e i suoi compagni durante la notte di tempesta in mezzo al
mare; a Cornelio per aprire il suo cuore al Vangelo; a Pietro per mandarlo in
missione presso le popolazioni pagane: in questo modo gli angeli hanno servito
attraverso la storia dell'umanità il popolo di Dio.
Pertanto il popolo di Dio può resistere agli attacchi potenti del principe
ingannatore di questo mondo, nonché alla sua malvagità incessante. Gli angeli
del Signore forniscono una protezione costante e potente ai figli di Dio. Essi
rappresentano un'ancora di salvezza e un punto di riferimento forte e sicuro. Dio
ha sempre promesso e garantito protezione e misericordia ai suoi figli, in quanto
soggetti alla potente malvagità di Satana, attraverso i suoi numerosi e
instancabili spiriti del Male, dai quali nessuno é immune.
Satana e i suoi angeli malvagi
Nel principio, i spiriti malvagi avevano una natura, una potenza e una gloria pari
a quella degli angeli del Bene, i messaggeri di Dio. Essi erano stati creati senza
peccato da Dio. Caduti nel peccato, essi si sono coalizzati per denigrare Dio e
distruggere l'uomo. Sotto la guida di Satana, essi si sono uniti fino ad oggi nella
loro ribellione a Dio.
Le Sacre Scritture parlano della loro coalizione, del loro capo supremo, delle
loro gerarchie, delle loro capacità e della loro cattiveria malvagia nei confronti
della pace e della felicità dell'uomo...
Nessuno si trova in una posizione di pericolo maggiore di colui che
imprudentemente e incoscientemente nega l'esistenza e l'opera del
Diavolo e dei suoi angeli, testimoniate dalle Sacre Scritture. Fino a quando
ci troviamo nell'ignoranza a riguardo, essi hanno un vantaggio
incalcolabile nei nostri confronti. Molti, ascoltando la voce di questi esseri,
credono di agire secondo la loro saggezza. Dal momento che ci stiamo
avvicinando a grandi passi verso la fine dei tempi, durante la quale Satana
userà tutta la sua potenza per ingannare e distruggere l'umanità, gli angeli
malefici cercano di confondere la nostra mente insinuando che il Male non
esiste affatto. Si tratta di uno stratagemma furbesco per nascondere se stessi...
L'astuzia del Male é tale che molti oggi si domandano: é mai esistito un essere
del genere? Nel mondo religioso in generale tale strategia del Male é risultata
vincente. Molte religioni si discostano con imprudenza dalle verità bibliche per
avvicinarsi alle menzogne del Male. Per metterci in guardia dalle manipolazioni
subliminali sataniche, la Parola di Dio ci svela i trucchi segreti del Male
attraverso numerosi esempi contenuti nella Bibbia.
I seguaci di Cristo sono protetti
La potenza e malvagità di Satana e le sue schiere potrebbero a ragione
spaventarci, se non trovassimo rifugio e liberazione sotto l'infinita e suprema
potenza del nostro Salvatore. Sebbene spesso tuteliamo la nostra vita, la nostra
casa e le nostre proprietà con forti e sicure serrature dalle persone malvagie, ci
dimentichiamo altrettanto spesso di assicurarci la protezione dagli angeli
malefici, che costantemente cercano di violare le nostre vite e dai quali non ci
possiamo difendere con le nostre forze. Se fosse a loro permesso, essi
confonderebbero il nostro spirito, ammalerebbero e tormenterebbero il nostro
corpo, e distruggerebbero le nostre proprietà e la nostra vita. La loro unica gioia
é rappresentata dalla miseria e dalla dannazione.
Terribile é la condizione di coloro che si sottraggono alla protezione divina per
abbandonarsi alle tentazioni di Satana, fino al punto da entrare sotto il completo
dominio degli spiriti del Male. Coloro, invece, che dimorano sotto la protezione
del Cristo, sono al sicuro. Per proteggerli, Dio invia dal cielo potenti angeli. Il
Male non può rompere il muro di protezione che il Signore ha costruito intorno al
suo popolo. (Il gran conflitto, pag. 514-516.519.520)
Capitolo 2
L'opera degli angeli nei nostri tempi
Ogni seguace di Cristo ha un angelo custode. Questi protettori divini fanno da
scudo agli attacchi delle potenze del Male. Ciò é provato dalle stesse parole di
Satana, quando dice: "E' forse per nulla che Giobbe teme Dio? Non l'hai forse
circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quello che possiede?" Il salmista
ci descrive in che modo Dio protegge il suo popolo:"L'angelo del Signore si
accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera." Quando il Salvatore parlò di
quelli che credono in lui, disse:"Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli;
perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del
Padre mio che é nei cieli". Gli angeli custodi dei bambini hanno, dunque, la
possibilità di accedere sempre al trono di Dio. (Il gran conflitto, pag. 515.516)
Noi non possiamo sapere ciò che può portare un giorno, un'ora, un momento
della nostra vita. Pertanto non dovremmo mai iniziare una giornata senza averla
consacrata al nostro padre celeste. I suoi angeli hanno il compito di vegliare su
di noi,e sul loro aiuto possiamo dunque sempre contare. Essi ci impediscono di
esercitare inconsciamente un influsso negativo sugli altri, ci guidano verso
sentieri positivi, scelgono le nostre parole e guidano le nostre azioni. (Bilder
vom Reiche Gottes, pag. 296)
Gli angeli sono ovunque intorno a noi...paura e brividi dovrebbero darcene la
consapevolezza, più di quanto ne abbiamo avuta fino ad ora. La potenza degli
angeli divini veglia su di noi...essi vengono incaricati dal cielo a proteggere gli
esseri umani, ma questi ultimi si sottraggono alla loro custodia cadendo,
pertanto, tra le braccia degli angeli malefici...se solo ascoltassimo il consiglio
dell'apostolo Paolo! (2 Corinzi 6, 17) (Manuskript Releases, Vol.1)
Dio invia i suoi angeli per proteggere i passi dei credenti 'ciechi', che
inconsapevolmente incorrono in migliaia di pericoli. (Welfare Ministry, pag. 240)
Oggi ho scritto riguardo a come Cristo camminava sulle acque e calmava la
tempesta. Posso immaginarmelo così bene!...la maestà di Dio e delle sue opere
dominano i miei pensieri. Il vento e il mare sono nelle sue mani. Agli occhi di Dio
eravamo solamente piccole macchie in mezzo all'immenso e profondo mare del
pacifico; ma nella sua infinita misericordia, egli ci ha mandato i suoi angeli, che
hanno condotto il nostro piccolo veliero al sicuro. (This Day with God, pag. 110)
Gli angeli vegliano sulla famiglia
Il servizio a Dio di una pia casalinga é pari, se non maggiore, a quello di una
persona che predica la Parola di Dio. Padri e madri devono prendere coscienza
del fatto di essere maestri dei loro figli. I figli sono un dono di Dio é devono
essere educati in una maniera tale da sviluppare un carattere che piaccia a Dio.
Qualora svolgessimo questo compito in fede e sotto la costante protezione della
preghiera, tanti angeli sarebbero mandati a proteggere la famiglia intera e la vita
famigliare diventerebbe una consacrazione quotidiana. (Australian Union
Conference Recorder, 6 settembre 1909)
La mattina, prima di uscire di casa, la famiglia intera dovrebbe riunirsi in
preghiera per chiedere con sincerità la protezione divina per la giornata. Tale
preghiera dovrebbe essere guidata dal padre di famiglia o, in assenza di
quest'ultimo, dalla madre. Rivolgetevi umilmente e con cuore sincero a Dio,
consapevoli dei pericoli e delle tentazioni che circondano i vostri figli. Stabilite un
contatto tra loro e l'altare del Signore, sottoponendoli alla sua protezione. In
seguito ad una tale consacrazione, gli angeli li accompagneranno nel loro
cammino. (Child Guidance, pag. 519)
Migliaia di angeli di Dio...ci proteggono dal Male e allontanano le forze delle
tenebre, che vogliono distruggerci. Non é forse ciò sufficiente per essere
riconoscenti? Dovremmo essere anche riconoscenti degli 'ostacoli' che essi
mettono sulla nostra strada. (My Life Today, pag. 171)
Gli angeli vegliano su di noi. Su questa terra si trovano migliaia, o meglio, decine
di migliaia di messaggeri divini, inviati da Dio per tenere a distanza Satana da
tutti coloro che si rifiutano di percorrere le sue vie e che lui, invece, cerca di
attrarre sotto il suo dominio. Tali angeli protettori sono in costante contatto con il
nostro Padre celeste. (In Heavenly Places, pag. 99)
Dovremmo cercare di continuo di comprendere meglio il servizio degli angeli e
tenere a mente che ad ogni sincero figlio di Dio é garantita la protezione da
parte di questi esseri celesti. Schiere di luce e forza accompagnano gli umili di
cuore, che credono nelle promesse divine e le fanno proprie. Potenti eroi,
cherubini e serafini, seduti alla destra di Dio, "hanno il compito di servire i
credenti che sono stati salvati". (Das Wirken der Apostel, pag. 153)
Gli angeli ci suggeriscono i giusti pensieri
Dio si aspetta dalle sue creature che abbandonino la confusione e le falsità di
questo mondo per gioire della creazione. Anche gli angeli meritano la nostra
attenzione. Dio li ha creati come benedizione per l'uomo e, ogniqualvolta noi ci
occupiamo del creato, essi ci assistono suggerendoci i giusti pensieri e
proteggendoci dalle tentazioni di Satana. (Bibelkommentar, Vol. 4, pag. 1145)
Gli angeli celesti vegliano su tutti coloro che cercano la verità. Essi collaborano
con coloro che cercano di vincere delle anime per Cristo. (Bible Echo and Signs
of the Times, 10 dicembre 1900)
Il tuo....servizio in favore dei malati é un'attività molto difficile e pesante. Esso
esaurirebbe le tue energie fisiche se non avessi dei momenti di svago e di relax,
ma soprattutto se non avessi gli angeli protettori divini al tuo fianco. Se tu avessi
consapevolezza di come essi ti guidano quotidianamente attraverso le difficoltà,
allora saresti con tutto il cuore riconoscente e ne parleresti con tutti. Se accetti di
prendere la forza di Dio nella tua vita, puoi vivere una vita santa e benedetta,
pur in condizioni difficili e disperate. Incredibilmente i tuoi pensieri sarebbero più
alti, i tuoi obbiettivi più sensati. Avresti una chiara consapevolezza della verità e
delle tue motivazioni, il che ti farebbe allontanare naturalmente dai bassi
propositi. (Counsels on Health, pag. 384)
Mi sono stati mostrati i tuoi problemi professionali da medico. Ho, tuttavia, potuto
anche vedere come il tuo angelo custode ti abbia protetto sempre da te stesso,
affinché la tua fede non venisse meno. Caro fratello, ambisci a mete e principi
più alti, e non essere scoraggiato e svogliato! (Testimonies, Vol. 8, pag. 175)
Gli angeli ci aiutano a comportarci bene
Impara a fidarti in Dio! Impara a rivolgerti a lui, perché Lui ha il potere di
liberarti!...Dì al Padre tuo celeste chiaramente ciò di cui necessiti. Egli dice:
"Lasciate i fanciulli venire a me e non glielo impedite!" Anche le tue preghiere
saprà ascoltare, per mandarti i suoi angeli, affinché ti proteggano e ti aiutino a
fare la cosa giusta. Tutto ciò é molto più facile che fare ogni cosa con le tue
forze. Potrai dire: "Ho supplicato Dio di aiutarmi, ed Egli lo farà. Grazie al suo
aiuto mi comporterò bene. Non permetterò che gli angeli che sono stati inviati in
mio soccorso, siano tristi. Non mi comporterò mai in modo tale che essi mi
debbano abbandonare". (Appeal to youth, pag. 55.56)
Se tu ti impegnerai quotidianamente a scacciare via i cattivi pensieri, gli angeli di
Dio verranno in tuo soccorso e resteranno con te. Gli angeli sono esseri con una
grande forza. Ricordati di come le guardie romani caddero come morte per terra,
nel momento in cui apparve un angelo di luce davanti al sepolcro di Cristo; se
l'apparizione di un solo angelo ha potuto sprigionare una tale potenza,
figuriamoci cosa sarebbe successo se tutti gli angeli presenti si fossero
materializzati! Gli angeli sono ogni giorno con noi, per proteggerci dagli attacchi
del nemico.
Non sei solo nella lotta contro il Male! Se fosse tolto il velo che impedisce di
vedere l'invisibile, vedresti gli angeli che combattono insieme a te. La tua
protezione é la loro missione. Essi hanno il compito di proteggere la gioventù. Si
tratta di esseri dediti al servizio. Pertanto servono coloro che sono stati salvati.
"Diecimila volte diecimila e mille volte mille" angeli proteggono i giovani. (The
Youth's Instructor, 1 gennaio 1903)
Sono molto riconoscente di aver potuto visitare la vostra scuola (ora Oakwood
College). Da anni mi spendo per aiutare, come posso, i fratelli di colore. Da
nessuna parte mi sembra di esservi riuscita meglio di qua. In tutto ciò che fate,
ricordatevi che gli angeli di Dio vi assistono. Essi sanno ciò che fate, e nulla
dovreste fare che a loro potrebbe dispiacere. Quando collaborate con loro,
questa scuola diventa un 'terreno santo'. Sono felice di sentire vostre notizie di
successo! Il cielo intero segue con interesse la vostra opera. Dobbiamo fare del
nostro meglio, tutti assieme, per conseguire la vittoria. Viviamo in modo tale da
permettere alla luce del cielo di entrare nei nostri cuori e nella nostra mente,
affinché possiamo afferrare i tesori divini del cielo. (Southern Field Echo, 1
giugno 1909)
Gli angeli supportano il nostro impegno per i perduti
Quando gli angeli del cielo vedono che un uomo, professandosi figlio di Dio, si
impegna con amore e sensibilità, come fece Cristo, per aiutare coloro che,
pentendosi, si vogliono allontanare da una vita di peccato, essi lo sostengono e
lo incoraggiano. Gesù ha sacrificato la propria vita per la salvezza di ogni
persona, per il più umile tra gli umili. Egli ha concentrato tutti i suoi sforzi per
adempiere alla sua missione. Gli angeli, che predispongono di forze incredibili,
si raccolgono intorno a coloro che temono l'Eterno. (Healthful Living, pag. 277)
Gli angeli vengono mandati dal cielo per vegliare sulle pecore smarrite, affinché
trovino di nuovo protezione e salvezza nel gregge di Dio. Pertanto, essi non
condannano nessuno, anzi. "Non sono venuto per condannare, bensì per
salvare", dice Cristo. Non ti é forse possibile dare delle dolci parole di conforto
ad una persona persa? Cosa fai, le porgi una mano d'aiuto o lasci che affondi
lentamente? Intorno a te si trovano tante persone che si trovano nel pericolo.
Non vuoi tu contribuire con amore alla loro salvezza? E' necessario smetterla di
attaccare queste persone; é, invece, di fondamentale importanza parlare con
loro e incoraggiarli a trovare la fede. (Review and Herald, 10 maggio 1906)
Colui...che confessa i propri errori può essere certo di ottenere il perdono. Non
dubitare delle promesse di Dio nei tuoi confronti! Esse riguardano ogni
peccatore pentito. Attraverso i suoi angeli, Cristo dona forza e misericordia ad
ogni credente (La via migliore, pag. 41)
Tutti coloro che lavorano per il bene del prossimo, lo fanno con la collaborazione
degli angeli divini. Essi sono in costante contatto con noi e non smettono mai di
servire. Potenti angeli di luce dimorano sempre presso di noi per proteggerci,
consolarci, guarirci, istruirci e ispirarci. Essi donano la migliore istruzione, la
cultura più pura e il servizio più nobile che un uomo possa mai immaginare.
(Review and Herald, 11 luglio 1912)
Gli angeli del cielo influenzano gli uomini in modo tale da suscitare in loro
interesse per la Bibbia. Da qui in avanti sarà compiuta un'opera di conversione
ancora più importante, il cui merito andrà attribuito non agli uomini,ma senz'altro
agli angeli del cielo, che lavorano notte e giorno per il piano della salvezza.
(Cousels to Writers and Editors, pag. 140)
Dio avrebbe potuto assegnare la missione della proclamazione del Vangelo agli
angeli del cielo. Egli avrebbe potuto trovare tanti altri mezzi per attuare il suo
piano della salvezza. Tuttavia, nel suo infinito amore, Egli ci ha scelto per
cooperare con Cristo e con gli angeli, affinché le benedizioni, la gioia e i doni
celesti, che sono conseguenza di un servizio d'amore, si riversassero in
abbondanza su di noi. (La via migliore, pag. 58.59)
Gli angeli rafforzano la nostra fede
"L'angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera"
(Salmo 34, 7). Dio manda i suoi angeli per proteggere i suoi figli dal Male e dalla
"peste che vaga nelle tenebre, e dallo sterminio che imperversa in pieno
mezzogiorno" (Salmo 91, 6). Allo stesso modo in cui un uomo parla con un suo
amico, gli angeli da sempre parlano con gli uomini per trarli in salvo. Spesso le
parole d'incoraggiamento dei messaggeri celesti hanno rinvigorito il coraggio di
tanti credenti, e elevato i loro pensieri terreni, proiettandoli verso il paradiso
promesso, laddove i salvati gioiranno indossando tuniche bianche, portando
corone splendenti e trovandosi alla presenza del grande e bianco trono del
Signore. (Das Wirken der Apostel, pag. 152)
L'esercito del Male é sempre pronto ad accusare il popolo di Dio, ma l'esercito
celeste, mille volte diecimila angeli, veglia affinché il credente tentato sia
protetto, rafforzato e rinvigorito. Ambedue gli eserciti sono pronti ad agire, ma
Dio dice ai suoi figli: "Vivrete in mezzo a loro, ma non sarete vinti dalle forze
delle tenebre. Un giorno vi troverete alla mia presenza, insieme ai santi angeli
che hanno servito gli eredi della salvezza". (General Conference Bulletin, 12
aprile 1901)
Capitolo 3
Gli angeli del cielo prima della ribellione
Cristo quale creatore
Prima della creazione degli angeli e degli uomini, la parola era con Dio e Dio era
la parola.
"Ogni cosa é stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose
fatte é stata fatta". (Giovanni 1, 3) Se Cristo ha creato ogni cosa, allora Egli é
preesistito ad ogni cosa. Questa concetto é talmente chiaro, che nessuno ha
ragione di dubitare di ciò. Pertanto: Cristo era Dio in tutto e per tutto. Egli esiste
da sempre insieme a Dio, é Dio su ogni cosa ed é benedetto in eterno. Il
Signore Gesù Cristo esiste da sempre, come personalità a se stante, ma é uno
con il Padre. Egli era l'essenza più gloriosa del cielo e comandava su tutti gli
angeli del cielo, la cui adorazione accettava a ragione. (Review and Herald, 5
aprile 1906)
Salomone profetizzò riguardo a Cristo: "Il Signore mi ebbe con sé al principio dei
suoi atti, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. Fui stabilita fin
dall'eternità, dal principio, prima che la terra fosse. Fui generata quando non
c'erano ancora abissi, quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua.
Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le
colline...quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non
oltrepassassero il loro confine, quando poneva le fondamenta della terra, io ero
presso di lui come un artefice (Proverbi 8, 22-25.29.30). Quando Cristo parla
della sua preesistenza, i nostri pensieri vengono diretti verso l'eternità senza
tempo. Egli ci assicura, che non ci é mai stato un tempo in cui Egli non fu un
tutt'uno con l'eterno Dio. Egli fu con Dio sin dall'inizio. (The Signs of the Times,
29 agosto 1900)
Il servizio degli angeli é minimo paragonato alla missione di Cristo sulla terra. Il
suo trono é eterno. Egli stesso ha eretto ogni arco e ogni colonna nel glorioso
tempio della natura. (In Heavenly Places, pag. 40)
Cristo, la Parola, l'unigenito figliuolo di Dio, era un tutt'uno con il Padre eterno nella natura, nell'essenza e nei propositi - l'unica essenza dell'Universo che
condivideva le decisioni e le intenzioni di Dio. (Il gran conflitto, pag. 496)
Prima del peccato, il piano di Dio era già stabilito
Nei cortili celesti, Cristo sapeva già che sarebbe venuto un tempo in cui avrebbe
dovuto fronteggiare e vincere la ribellione di Satana, per salvare infine l'umanità
dal dominio del Male. Arrivato il tempo, Cristo depose la sua corona regale e le
sue vesti splendenti, per vestirsi degli abiti terreni e per combattere e
sconfiggere il principe del male. (Fuer die Gemeinde geschrieben, Vol. 1, pag.
236)
Dio conosceva tutte le sue opere, e il patto di misericordia (il perdono per
grazia) era da sempre nei suoi pensieri. Tale patto era chiamato 'patto eterno', in
quanto preesisteva alla caduta dell'uomo e non fu stipulato dopo di essa. Tale
patto era un 'mistero', che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, ma che
ora é rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell'eterno
Dio, a tutte le nazioni perché ubbidiscano alla fede" (Romani 16, 25.26).
Molti pensano che Dio abbia elaborato il piano della salvezza solamente dopo il
peccato, come una sorta di 'piano d'emergenza'. Ciò non corrisponde a verità.
Nelle Scritture é scritto: "A colui che può fortificarvi secondo il mio vangelo e il
messaggio di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu
tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, ma che ora é rivelato". (Romani 16, 25).
In un altro passo viene aggiunto: "Già designato prima della creazione del
mondo, egli é stato manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di lui
credete in Dio." (1 Pietro 1, 20.21)
La creazione degli angeli
Attraverso il figlio, il Padre creò tutti gli esseri del cielo. "Poiché in lui sono state
create tutte le cose...troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state
create per mezzo di lui e in vista di lui." (Colossesi 1, 16) (Patriarchi e Profeti,
pag. 10)
Gli angeli esistevano già prima della creazione dell'uomo; quando furono poste
le fondamenta della terra, "le stelle del mattino cantavano tutte assieme.. e tutti i
figli di Dio alzavano grida di gioia" (Giobbe 38, 7). Dopo la caduta nel peccato,
gli angeli furono inviati a sorvegliare l'albero della vita, prima ancora che il primo
uomo morisse. Gli angeli hanno una natura superiore rispetto agli uomini. il
salmista afferma che "l'hai fatto (l'uomo) solo di poco inferiore agli angeli"
(Salmo 8, 6) (Il gran conflitto, pag. 514)
Sin dall'eternità, l'intenzione del Creatore fu quella di rendere ogni creatura - dal
splendente serafino all'uomo - il tempio di Dio. (Das Leben Jesu, pag. 144)
Ogni creatura vive per volontà e per potenza di Dio; ognuno riceve in dono la
vita da Dio. Dal serafino più nobile all'essere più semplice, tutti attingono la loro
vita dalla fonte divina. (Das Leben Jesu, pag. 788)
Quando il Signore creò gli angeli, destinati a vivere alla sua presenza, essi
erano di una bellezza e natura particolare. La loro santità e affabilità traspariva
attraverso il loro aspetto esteriore. Erano pieni di saggezza divina e portavano
abiti celestiali. (The Signs of the Times, 14 aprile 1898)
La creazione di Lucifero
Dio lo (Lucifero) creò buono e molto bello. Egli somigliava molto a Dio. (Review
and Herald, 24 settembre 1901)
Dio aveva creato Lucifero con un aspetto nobile, e gli aveva donato meravigliosi
talenti. Gli conferì alti e importanti incarichi, e non pretese mai nulla di troppo da
lui. Dio si aspettava che rispondesse in maniera umile e dolce alla fiducia che gli
veniva data. Attraverso la sua gloria, bellezza e affabilità, che gli erano state
donate da Dio, avrebbe dovuto glorificare il suo Creatore. (The Sabbath School
Worker, 1 marzo 1893)
Dio aveva creato Lucifero di aspetto nobile e molto bello. Inoltre gli aveva
assegnato una posizione di assoluto rilievo tra gli angeli. Nulla giustificava la
nascita del male in lui. Satana si trovava nella posizione ideale per usare in una
maniera appropriata i suoi doni e talenti. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag.
317)
L'alta posizione di Satana
Prima della sua ribellione, in cielo Satana era un angelo di grande rilievo e di
assoluta importanza. Infatti godeva di una ammirazione di poco inferiore a
quella del figlio di Dio. L'espressione del suo viso era, pari a quella degli altri
angeli, dolce e gentile. Aveva una fronte alta e larga, e dava l'idea di un essere
molto intelligente. La sua immagine era perfetta e teneva un atteggiamento
nobile e maestoso. Era circondato da una luce particolare, che splendeva più di
quella degli altri angeli. Cristo, però, deteneva il comando supremo su tutti gli
angeli. Egli preesisteva agli angeli ed era un tutt'uno con il Padre. (The Story of
Redemption, pag. 13)
Lucifero era il cherubino più importante, l'essere più maestoso tra tutti quelli in
cielo. Egli era più vicino di tutti al trono di Dio e intratteneva il rapporto più stretto
con Lui. Inoltre gli erano stati donati i talenti maggiori. Era rivestito della gloria,
maestà e potenza di Dio. (The Signs of the Times, 28 aprile 1893)
Dio stesso diede in dono a Satana la gloria e la saggezza, rendendolo il
cherubino più importante di tutti, splendente di bellezza, nobiltà e bontà. (The
Signs of the Times, 18 settembre 1893)
Tra gli abitanti del cielo, Satana occupava, dopo Cristo, il posto più vicino a Dio.
Era molto apprezzato da Dio ed era pieno di potenza e gloria. (The Signs of the
Times, 23 luglio 1902)
Lucifero, "la stella splendente del mattino", superava in gloria tutti gli angeli
che circondavano il trono di Dio, e aveva un legame molto stretto con il figlio di
Dio. (Il gran conflitto, pag. 431)
Lucifero, "la stella splendente del mattino", era il primo tra i numerosi
cherubini, santo e immacolato. Egli dimorava al cospetto del Creatore e i raggi
della gloria divina, che circondano in eterno Dio, splendevano su di lui.
(Patriarchi e profeti, pag. 11)
Egli era il più nobile tra le creature e aveva avuto ruolo importante quale
messaggero divino in tutto l'universo. (Das Leben Jesu, pag. 759)
Prima della nascita del male
Tra gli angeli regnava pace e gioia, e ognuno si sottometteva con rispetto alla
legge di Dio. L'amore di Dio dominava su tutto e tutti condividevano l'amore.
Ecco la situazione prima del peccato. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag.
316.317)
Egli (Lucifero) ha una consapevolezza molto maggiore riguardo al valore delle
cose eterne rispetto agli esseri umani, in quanto ha vissuto in prima persona la
gioia, la pace e il benessere illimitato del cielo. Prima della sua ribellione, egli ha
avuto la soddisfazione di sperimentare la gioia di piacere a Dio. Egli conosce
molto bene la gloria che circonda Dio e sa che la potenza di Dio é senza limite.
(The Signs of the Times, 18 settembre 1893)
Satana era un meraviglioso e straordinario angelo, e lo sarebbe rimasto se non
fosse stato infedele a Dio. (The Signs of the Times, 21 dicembre 1891)
Capitolo 4
La nascita del male
La nascita del male é un enigma
Gli angeli sono stati creati buoni e amorevoli. Essi si amavano vicendevolmente
con sincerità e senza pregiudizio. In particolare amavano Dio e, pertanto, non gli
pesava compiere la sua volontà. Anzi, essi provavano gioia e non sentivano
alcun peso nel rispettare i suoi comandamenti e nell'ascoltare la sua parola. In
questa situazione di pace e armonia, colui che personificava la perfezione
stessa introduce il peccato.
Il profeta scrive di lui: "Il tuo cuore si é insuperbito, a causa della tua bellezza; la
tua saggezza é andata persa perché pensavi di essere intelligente." Il peccato é
un fenomeno enigmatico e inspiegabile. Non aveva una ragion d'essere e,
volendolo spiegare, finiremmo per giustificarlo. Il peccato irrompe in un universo
perfetto, e nessuno lo può giustificare. (The Signs of the Times, 28 aprile 1890)
Già prima della creazione del mondo, Dio conosceva gli eventi che si sarebbero
verificati nel futuro. Egli non fece nulla per modificare gli avvenimenti, bensì
lasciò che si sviluppassero liberamente. Non fu Lui a crearne le condizioni, ma
sapeva che si sarebbero verificati. Esisteva un piano nel caso in cui una
creatura celeste avesse peccato: ecco il più grande e incomprensibile enigma
che sopravvive dall'eternità. E' stata, dunque, scelta una vittima sacrificale
affinché si fosse realizzato il piano di redenzione per l'umanità decaduta. (The
Signs of the Times, 25 marzo 1897)
Come sia nato il peccato in cielo non é spiegabile. Fosse spiegabile, allora
esisterebbe un motivo per la sua nascita. Tuttavia non esiste un motivo, ed il
peccato non é giustificabile. La sua nascita rimarrà per sempre un enigma.
(Review and Herald, 4 agosto 1910)
Dio non ha creato il male. Egli ha creato solo il bene, che corrisponde alla sua
natura...il male, il peccato e la morte...sono il risultato della disobbedienza, che
trova la propria radice in Satana (Review and Herald, 4 agosto 1910).
I primi segnali del male
Ci fu un tempo in cui Satana visse in armonia con Dio; pertanto provava gioia
nel compiere la sua volontà. Il suo cuore era ripieno di amore per il suo Creatore
e quindi lo serviva con piacere. Fino a quando non iniziò a credere che la sua
intelligenza non provenisse da Dio, bensì da se stesso. Dunque, si convinse del
fatto di meritare lo stesso onore e la stessa potenza di Dio (The Signs of the
Times, 18 settembre 1893).
Pur avendo Dio creato Lucifero molto bello e pur avendogli conferito grandi onori
tra gli angeli, non gli precluse la libertà di scelta al male. Era nelle facoltà di
Satana usare i suoi doni in negativo, come infatti fece. Egli avrebbe potuto
continuare a vivere alla gloria di Dio, amato e onorato da tutti gli angeli. Le sue
capacità avrebbero potuto essere una benedizione continua per le altre
creature e una gloria grande per Dio. Tuttavia, egli iniziò a cercare sempre di più
la gloria personale e a sfruttare il suo potere per suscitare ammirazione e
attenzione. Inoltre permise agli angeli da lui guidati di servirlo, invece di
sottomettersi alla volontà di Dio. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag. 317)
Passo dopo passo nacque in lui il desiderio di vanagloria...Nonostante il suo
splendore provenisse da Dio, egli pensò di poterne fare un suo merito (Patriarchi
e profeti, pag. 10)
Dio conferma il primato di Cristo
Prima che avesse inizio il grande conflitto, tutti avrebbero dovuto avere le idee
chiare sul fatto che la saggezza e la misericordia divina fossero la fonte della
felicità...
Davanti a tutti gli abitanti del cielo, il Re dichiarò che eccetto Cristo, il suo
unigenito figliuolo, nessuno avrebbe potuto comprendere i suoi pensieri e
compiere ciò che era in cuor suo di compiere. (Patriarchi e profeti, pag. 12)
Il Dio creatore radunò tutti gli abitanti del cielo per glorificare in maniera
particolare alla presenza di tutti gli angeli suo figlio. Pertanto prese posto sul
trono al fianco del Padre e la schiera degli angeli li circondò. Il Padre annunciò a
tutti che suo figlio era in una situazione di parità con Lui, e che quindi la
presenza del figlio era da considerarsi come la presenza del Padre. La parola
del figlio aveva lo stesso valore della parola del Padre. Pertanto gli spettava la
medesima obbedienza.
Dio conferì a suo figlio il comando su tutti gli angeli celesti. Inoltre Egli avrebbe
avuto un ruolo molto particolare nella creazione del mondo...
Satana nutriva sentimenti di invidia e gelosia nei confronti di Gesù Cristo.
Ciononostante, nel momento in qui gli angeli si inchinarono davanti a Cristo,
come segno di accettazione della sua superiorità e sottomissione alla sua
autorità e al suo dominio, anche Satana si inchinò; Tuttavia, il suo cuore era
pieno di odio e invidia. Cristo partecipava alle consultazioni in merito ai piani di
Dio, mentre lui no. Non li avrebbe capiti e, pertanto, non poteva essere coinvolto
nei piani di Dio. Cristo era, dunque, il dominatore riconosciuto del cielo e godeva
quindi della medesima potenza e autorità di Dio stesso.
Satana era convinto di essere molto amato dagli angeli. Egli ricopriva un alto
incarico tra di essi; ma....in cuor suo ambiva ad essere come Dio. Egli si
compiaceva di se stesso e dei suoi obbiettivi ambiziosi. Sapeva di poter contare
sulla massima stima tra gli angeli. Grandi responsabilità gli rendevano onore.
Satana aveva dimorato sempre al cospetto del trono di Dio e, pertanto, una luce
splendente lo avvolgeva. Con grande gioia egli prendeva atto del fatto che gli
angeli obbedivano ai suoi ordini. Non erano i suoi abiti meravigliosi e pieni di
splendore? Perché doveva essergli preferito Cristo? (The Spirit of Prophecy,
Vol. 1, pag. 17.18)
Gli angeli riconobbero con gioia l'autorità di Cristo e gli rivolsero il loro amore e
la loro adorazione. Lucifero si inchinava insieme a tutti gli altri, ma in cuore suo
era in atto una strana e terribile lotta. Sincerità, giustizia e fedeltà erano in lotta
con l'invidia e la gelosia...l'orgoglio lo tormentava. Egli sentiva un bisogno
estremo di potere e dominio e, pertanto, l'invidia nei confronti di Cristo prese il
sopravvento. (Patriarchi e profeti, pag. 12.13)
Lucifero inizia le sue macchinazioni contro Cristo
Satana...iniziò a fomentare la ribellione suscitando insicurezza negli angeli che
sottostavano al suo comando. Gli riuscì di ingannare molti angeli, prima che le
sue vere intenzioni fossero venute alla luce. (Review and Herald, 28 gennaio
1909)
Satana...era preso dall'ambizione di raggiungere lo stesso onore e la stessa
autorità che erano stati conferiti da Dio a suo figlio.
Il grande cherubino divenne geloso e invidioso nei confronti di Cristo e cercò di
convincere i suoi angeli, che erano sottomessi alla sua maestosa autorità, del
fatto che non gli venivano tributati gli onori che egli meritava, in quanto detentore
di alti incarichi. (Review and Herald, 24 febbraio 1874)
Attraverso commenti maliziosi e ambigui, Lucifero seminò dubbi nel cuore degli
angeli riguardo all'autorità di Cristo, che, a suo dire, egli stesso avrebbe meritato
di ricevere. (Educational Messenger, 11 settembre 1908)
Lucifero pianificò la sua strategia di disorientamento talmente bene, che molti
angeli di rango più basso fecero propria la convinzione che egli era di fatto il
comandante supremo del cielo. (This day with God, pag. 256)
Gli angeli fedeli e autentici cercarono di riconciliare questa angelo potente e
ribelle con il suo Creatore. Essi cercarono di portare alla ragione Satana e di
fargli capire quanto il comportamento di Dio fosse assolutamente corretto e che
l'onore che gli veniva rivolto ora non era minore di quello di cui godeva prima,
quando Dio non aveva ancora reso nota la posizione di suo figlio. Essi gli
spiegarono che Cristo era il figlio di Dio, ed esisteva già prima che gli angeli
fossero creati. Cristo sedeva da sempre alla destra del Padre e nessuno mai
aveva messo in discussione la sua amorevole e dolce autorità. Inoltre non aveva
mai dato un ordine che non fosse stato eseguito con gioia dagli abitanti del cielo.
Infine lo tranquillizzarono riguardo al fatto che l'onore dovuto a Cristo da parte
degli angeli non andava ad intaccare nella maniera più assoluta la sua autorità e
il suo onore. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 19)
Attraverso le sue critiche nei confronti di Dio, Egli (Lucifero) si guadagnò via via
il favore di alcuni tra i suoi simili. Seminando in maniera subdola il dubbio,
Satana riuscì a far nascere nel cuore di molti angeli un certo malcontento. Egli
raccolse tale malcontento e se ne fece portavoce presso il consiglio degli
anziani del popolo angelico. Pertanto fece abilmente credere a tutti che
l'insoddisfazione fosse generale. (Bible Commentary, Vol. 4, pag. 1143)
Lucifero fu così abile nelle sue manovre, da nascondere in maniera efficace le
sue reali intenzioni. Gli angeli che non si unirono alla protesta furono tacciati
d'indifferenza riguardo ai problemi dei loro simili. In tal modo riuscì a gettare su
di loro la sua stessa colpa. Il suo metodo consisteva nel confondere la realtà del
governo divino con argomentazioni maliziose ed ambigue. Nascose con abilità
la verità, capovolgendo la realtà dei propositi divini. Pertanto la sua alta
posizione, che gli consentiva una certa vicinanza con il trono di Dio, dava una
grande credibilità e un grande peso alle sue congetture. (Patriarchi e profeti,
pag. 17.18)
Il tentativo di Satana di distruggere la legge di Dio presso gli abitanti del cielo
ebbe inizialmente un certo successo. Molti angeli si lasciarono sedurre dalle sue
parole. Tuttavia, la sua apparente vittoria si concluse con una cocente sconfitta,
che ebbe come conseguenza il distacco da Dio e l'esilio dal cielo. (Patriarchi e
profeti, pag. 305)
Il regno di Dio non comprendeva solamente gli angeli del cielo, ma anche tutte
le creature degli altri mondi. Satana era convinto che se fosse riuscito a
coinvolgere tutte le creature intelligenti del cielo alla ribellione, allora la protesta
si sarebbe allargata anche agli altri mondi. (Review and Herald, 9 marzo 1886)
Satana aveva un vantaggio sugli altri angeli e, addirittura su Dio: quello di poter
agire con malizia e doppiezza. Questa consapevolezza fece aumentare il suo
orgoglio e la sua arroganza. Per un certo periodo di tempo fu impossibile tirargli
giù la maschera; pertanto il deterioramento del suo carattere fu impercettibile
inizialmente. Difatti fu egli stesso a rivelare il suo volto scuro attraverso le sue
opere malefiche, violenti e malvagie. (The Spirit of Prophecy, Vol. 4, pag. 319)
Lucifero ottiene del tempo per sviluppare i suoi propositi diabolici
Dio agì con saggezza e, pertanto, non allontanò Satana subito dal cielo. Infatti,
nel caso contrario avrebbe solo rafforzato la sua ribellione, insieme a quella dei
suoi seguaci, i quali avrebbero potuto evidenziare un atto ingiusto da parte di
Dio. In questo caso molto altri angeli si sarebbero aggiunti alla protesta. Satana
doveva essere isolato e lasciato libero di sviluppare chiaramente i suoi propositi.
(Review and Herald, 9 marzo 1886)
Satana continuò ad accusare il governo divino di amministrare con ingiustizia il
cielo e fece grossi sforzi per riempire il cuore e i pensieri degli angeli di
insoddisfazione. Dal momento che non poteva esser lui il più grande, seminò
dubbi e sfiducia. Volendo essere ma non potendo essere come Dio, trasmise ai
suoi simili la stessa invidia e insoddisfazione che provava lui. Pertanto fu sparso
il seme della discordia per mascherare davanti al trono di Dio le macchinazioni
di Satana con una generica protesta ed insoddisfazione di tutti gli angeli. Il
grande ingannatore voleva dimostrare che tutti la pensavano come lui...
Satana confuse le menti degli angeli con parole, pensieri e supposizioni
espresse in maniera volutamente deviante. Da lì fece nascere dubbi
apparentemente fondati. Quando qualcuno cercava di smascherarlo, egli
capovolgeva abilmente e maliziosamente il discorso, addossando la colpa del
dubbio a chi lo accusava. La sua insoddisfazione ricadeva sempre sugli altri.
(Review and Herald, 7 settembre 1897)
Egli (Lucifero) mise in dubbio la legge di Dio, attraverso la quale gli abitanti del
cielo venivano governati. Secondo lui la legge doveva valere solo per le creature
degli altri mondi, e non per gli angeli del cielo, la cui saggezza superava la
legge. (Patriarchi e profeti, pag. 13)
Lucifero...aveva come obbiettivo l'abolizione della legge divina. Egli sosteneva
che le creature del cielo non avessero bisogno della legge, in quanto sarebbero
stati perfettamente in grado di autogovernarsi e di rimanere fedeli a Dio,
essendo senza peccato. (The Sign of the Times, 28 aprile 1890)
Quando Satana, l'ingannatore, peccò in cielo, anche gli angeli fedeli a Dio non
furono in grado di smascherare completamente il suo carattere malvagio. Per
questo Dio non lo distrusse fin da subito; i santi angeli non avrebbero capito la
motivazione di tale gesto e avrebbero conseguentemente dubitato della sua
giustizia e del suo amore. Sarebbe stata un semina sbagliata, che avrebbe fatto
crescere e maturare attraverso il dolore il frutto del peccato. E' per questo
motivo che Dio risparmiò il padre del male, in quanto si sarebbe dovuto
manifestare chiaramente il suo carattere. (Bilder vom Reiche Gottes, pag.
56)
Gli angeli si consultano sulla vicenda
Mentre alcuni angeli si univano alla ribellione, altri cercavano di dissuadere
Satana dai suoi cattivi propositi, spiegandogli che Dio aveva agito con saggezza
dando a suo figlio il suo stesso potere. Satana rispose loro affermando che non
c'era alcun motivo per il quale Cristo dovesse avere un potere illimitato e un
dominio incontrastato, e lui invece no. (Spiritual Gifts, Vol. 3, pag. 37)
Satana si rifiutò di ascoltare i consigli degli angeli fedeli e autentici e li
abbandonò insultandoli e definendoli 'schiavi'. Gli angeli rimasti fedeli a Dio
osservarono con stupore quanto successo stava accompagnando il proposito di
Satana di scatenare una ribellione. Egli prometteva a tutti un governo più giusto,
che avrebbe dato ampia libertà a tutti, diversamente da quella che avevano
avuto fino ad ora. Un grande numero di angeli dimostrò di riconoscere in Satana
il proprio comandante, e si sottopose ai suoi ordini. Compiaciuto dal suo
successo, Satana accarezzava l'idea di poter entro poco tempo portare dalla
sua parte tutti gli angeli del cielo. Finalmente sarebbe stato come Dio e la sua
autorità sarebbe stata riconosciuta da tutte le creature del cielo.
Ancora una volta fu messo in guardia dagli angeli fedeli dalle conseguenze della
sua ribellione; il suo Creatore gli avrebbe tolto tutto il potere e avrebbe posto fine
alla sua ribellione. Come era possibile che un angelo si opponeva alla legge di
Dio, che era sacra quanto Dio stesso? Essi consigliarono ai ribelli di allontanarsi
dai propositi di Satana e di andare insieme a Satana stesso da Dio per
confessare i loro errori e la loro ribellione alla suo regno divino. (The Spirit of
Prophecy, vol. 1, pag. 20)
Satana era molto creativo nelle sue argomentazioni. Quando aveva
l'impressione di essere in difficoltà, cambiava subito discorso. Dio invece
utilizzava solo la verità e la giustizia come armi di discussione. Satana si poteva
permettere di usare mezzi che Dio non aveva a disposizione: falsità e inganno.
(Review and Herald, 9 marzo 1886)
Le strategie di Satana erano così subdole, da non poter essere riconosciute
dagli angeli...in queste condizioni ci voleva molto tempo affinché Satana potesse
essere smascherato. (Bible Commentary, Vol. 4, pag. 1143)
Dio ebbe una paziente misericordia con Lucifero. Egli aspettò a lungo prima di
sollevarlo dai suoi alti incarichi. Gli permise inizialmente di seminare il seme
dell'insoddisfazione tra gli angeli e di esporre congetture completamente false.
Dio lo sopportò a lungo in cielo. Pazientemente fu offerto a Satana il perdono,
qualora si fosse pentito e sottomesso a Dio. (Il gran conflitto, pag. 498)
Lo spirito d'insoddisfazione era stato fino a quel momento un qualcosa di
sconosciuto in cielo. Si trattava di un elemento estraneo, enigmatico,
inspiegabile. Inizialmente, Lucifero stesso non era consapevole della natura dei
suoi sentimenti. Per un certo periodo di tempo si era vergognato di esprimere
tali pensieri. Tuttavia non ebbe la volontà di allontanarli completamente e non
ebbe la lungimiranza di comprenderne le conseguenze. Con un amore estremo
e con saggezza si cercò di convincerlo del suo errore, mostrandogli
l'irragionevolezza della sua insoddisfazione e l'effetto della sua ribellione.
Lucifero era consapevole della sua condotto ingiusta. Infatti riconobbe che: "Il
Signore é giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere." (Salmo 145,
17) Era sua convinzione che le leggi divine fossero giuste e che avrebbe dovuto
confessarlo davanti al cielo intero.
Se l'avesse fatto, molto angeli si sarebbero salvati insieme a lui. Fino a quel
punto non aveva abbandonato ancora completamente la via dell'obbedienza nei
confronti di Dio. Pur avendo lasciato incarico da primo cherubino, egli sarebbe
potuto essere reintegrato nella sua posizione se solo fosse tornato a Dio e ne
avesse riconosciuta la saggezza. Se solo avesse trovato soddisfazione nel ruolo
che Dio gli aveva dato nell'ambito del suo piano! Ecco che arrivò finalmente il
tempo della decisione finale. Satana fu messo nelle condizioni di dover scegliere
apertamente tra la sottomissione all'autorità di Dio o la manifesta ribellione a Lui.
(Patriarchi e profeti)
Dio accetta di confrontarsi con le critiche di Satana
Nei consigli divini si decise di prendere dei provvedimenti che non avrebbero
dovuto distruggere subito il potere di Satana, bensì lasciare che il tempo ne
avrebbe minato le fondamenta. Dio perseguiva l'obbiettivo di arrivare ad una
pace duratura ed eterna. Bisognava lasciare a Satana il tempo di sviluppare in
pieno le sue strategie. L'universo intero doveva prendere consapevolezza di
quanto fossero infondati i principi di Satana, che egli dipingeva come superiori a
quelli divini. Dio era disposto a dare risposta alle congetture di Satana riguardo
alla legge divina. Le fondamenta corrotte del dominio di Satana dovevano
rendersi manifeste. Le leggi della giustizia divina avrebbero dovuto essere
rivelate nella loro essenza eterna, perfetta ed integra. (Review and Herald, 7
settembre 1897)
Gli angeli fedeli andarono, dunque, in fretta da Dio a riferire ciò che stava
accadendo tra gli angeli. Il Padre stava già consultandosi con il figlio riguardo
alle misure da prendere per eliminare per sempre il dominio di Satana. Per
proteggere gli angeli fedeli, Dio avrebbe potuto da subito buttare fuori dal cielo il
padre dell'inganno; ma Dio aveva altri propositi. Egli aveva deciso di accettare la
sfida lanciata da Satana e dar la possibilità ai ribelli di misurarsi in condizioni
paritarie con la potenza di suo figlio e dei santi angeli. Sulla base di tale
confronto ogni singolo angelo avrebbe potuto scegliere liberamente da che parte
stare. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 21)
Lucifero diventa Satana
Satana... decise di prendere in mano personalmente e in maniera manifesta la
ribellione in cielo. Egli voleva essere sicuro del fatto che, qualora non fosse
riuscito a prendere il dominio su tutto il cielo, almeno avrebbe mantenuto il
comando tra l'esercito ribelle al regno divino. In ogni caso e in qualsiasi
circostanza egli desiderava avere il dominio e non essere dominato. (Review
and Herald, 16 aprile 1901)
Tanti tra gli angeli ribelli erano fortemente tentati di tornare sui propri passi ed
ascoltare i consigli dei loro compagni fedeli a Dio. Essi si pentirono di aver dato
sfogo alla loro insoddisfazione e desiderarono riacquistare la fiducia di Dio e del
suo amato figlio.
Il grande ribelle, però, disse loro che se fossero tornati a Dio e si fossero
sottomessi a Lui, Egli avrebbe tolto loro ogni onore e ogni incarico importante.
Inoltre disse che oramai avevano superato il punto del non ritorno e che
avrebbero dovuto pagare le conseguenze della loro scelta, ovvero ribellarsi in
eterno al regno di Dio e all'adorazione di suo figlio. Dio non li avrebbe mai
perdonati. Stava a loro ora conquistare il potere che non era stato dato
liberamente da Dio.
Difatti Satana aveva già superato il punto del non ritorno, ma ciò non valeva per
tutti coloro che erano stati ingannati dalle sue menzogne. Essi avevano ancora
la possibilità, grazie al consiglio e alle suppliche dei loro amici fedeli, di tornare
sui propri passi. Pertanto, avessero seguito tali saggi consigli si sarebbero
liberati dal cappio di Satana. L'amore per Satana, l'orgoglio e il desiderio di una
libertà illimitata ebbero, tuttavia, il sopravvento. Essi respinsero l'offerta di amore
e misericordia di Dio. (Patriarchi e profeti, pag. 17)
Gli angeli si presentano davanti al Padre
Tutti gli angeli dovettero comparire davanti al Padre per sottoporgli ogni singola
questione. Senza vergogna Satana espresse la sua insoddisfazione riguardo al
fatto che Cristo gli fosse stato preferito. Fieramente pretese di essere equiparato
a Dio e di essere coinvolto in ogni decisione presa dal consiglio divino. Dio gli
fece sapere che solo il figlio sarebbe stato reso partecipe dei suoi segreti
propositi e che pretendeva da parte di tutta la famiglia celeste, Satana
compreso, un'obbedienza incondizionata. Chiunque avesse messo in
discussione la sua autorità non sarebbe stato degno del suo posto in cielo.
Pertanto, Satana indicò con atteggiamento di sfida la schiera dei suoi seguaci,
che rappresentava quasi la metà di tutti gli angeli, e gridò: "Tutti loro mi
appartengono! Vuoi forse buttare fuori dal cielo anche tutti loro e creare un vuoto
così grande?" Poi dichiarò di essere pronto a combattere contro Cristo per
conquistarsi il posto in cielo e di voler misurare la sua potenza lottando 'uomo
contro uomo'. (The Spirit of Prophecy, Vol. 1, pag. 22)
Fino alla fine della disputa in cielo, il grande ribelle cercò di giustificare il suo
comportamento. Quando, infine, seppe di dover essere estromesso insieme ai
suoi seguaci dal cielo, espresse con supponenza il suo disprezzo nei confronti
della legge di Dio. Il suo chiodo fisso era quello di pretendere che ogni angelo
dovesse essere libero di comportarsi secondo la propria volontà. Secondo lui,
non c'era alcun bisogno di essere sottoposto ad una legge e che ognuno doveva
agire liberamente. Egli derise i principi divini, definendoli una limitazione della
libertà individuale. Era suo fermo proposito, abolire la legge divina nel regno dei
cieli per liberare la schiera celeste da ogni vincolo e per raggiungere, dunque,
uno modo di vivere più alto e nobile.
Di comune accordo con i suoi compagni ribelli, Satana indicò Cristo come causa
del loro malessere, affermando che mai si sarebbero ribellati senza una giusta
causa. (Il gran conflitto, pag. 502.503)
La consapevolezza di Satana e dei suoi seguaci riguardo all'amore, la
saggezza, la natura e la gloria di Dio resero la loro ribellione imperdonabile.
(Review and Herald, 24 febbraio 1874)
Capitolo 5
Gli angeli ribelli vengono estromessi dal cielo Adamo ed Eva vengono tentati
E' guerra in cielo
Fino a quando Satana visse in cielo, Cristo aveva tentato di convincerlo del suo
terribile errore. Il limite di comprensione fu raggiunto al momento della ribellione
aperta e diretta alla presenza di Dio. (This Day With God, pag. 256)
Cristo, il quale deteneva il comando supremo in cielo, fu incaricato di mettere
fine alla ribellione. (Review and Herald, 30 maggio 1899)
E' guerra in cielo. Il figlio di Dio, principe del cielo, insieme ai suoi angeli fedeli,
dovettero confrontarsi con il padre della ribellione e i suoi seguaci. Il figlio di Dio
ebbe la meglio e Satana con i suoi dovettero abbandonare il cielo. (The Spirit of
Prophecy, Vol. 1, pag. 23)
Gli angeli lottarono tra di loro. Satana voleva sconfiggere il figlio di Dio e tutti
coloro che lo adoravano. Tuttavia, gli angeli buoni e fedeli presero il sopravvento
e cacciarono Satana con i suoi dal cielo. (Fruehe Schriften von Ellen White,
pag. 131)
Le conseguenza della ribellione
Satana reagì con stupore alla nuova condizione in cui si era venuto a trovare.
Egli aveva perso ogni motivo di gioia e di felicità. Osservò con attenzione i suoi
angeli seguaci che, come lui, oltre alla felicità, avevano perso il loro posto in
cielo...tutto era cambiato. I tratti dei loro visi, che una volta riflettevano quelli del
loro Creatore, lasciavano trasparire tristezza e disperazione. Iniziarono a
litigare e ad accusarsi vicendevolmente con violenza...ora Satana prese
consapevolezza di ciò che aveva causato attraverso la ribellione. Fu preso da
un grande tremore e da una grande angoscia pensando al futuro e alla fine di
tutti gli eventi.
Arrivò l'ora del canto, che era inteso come momento di adorazione verso Dio e
suo figlio. Satana stesso aveva un tempo diretto il coro celeste. Fu lui a dare
inizio al canto, mentre tutti gli altri angeli erano subentrati uno dopo l'altro a
formare un meraviglioso coro. Una melodia armonica riempiva sempre il cielo
alla gloria di Dio e del suo amato figlio. Ora, però, alle note divine si erano
sostituite note stonate. Il comandante della ribellione udiva solamente parolacce
ed espressioni fastidiose...con l'approssimarsi del momento abituale di
adorazione, durante il quale i santi angeli usavano inchinarsi davanti a Dio,
Satana si rese conto che mai più avrebbe vissuto un tale evento. Mai più si
sarebbe inchinato con timore davanti a Dio e mai più avrebbe potuto avvicinarsi
alla presenza divina...
Satana rabbrividì pensando a ciò che aveva combinato. Si trovò a riflettere su
ciò che era avvenuto nel passato, sulla realtà nella quale si trovava ora, e su ciò
che sarebbe successo in futuro. Egli fu preso da un grande spavento dalla
tempesta che stava vivendo dentro di se. Vedendo passare un angelo del cielo
egli chiese di parlare con Cristo. Un incontro gli fu concesso. Pertanto, egli
spiegò a Cristo di essersi pentito della ribellione e di voler essere accettato di
nuovo da Dio; desiderava riprendere il suo posto e sottomettersi ai saggi
comandamenti di Dio. Cristo pianse per il dolore di Satana, ma gli dovette
comunicare che mai più sarebbe stato accettato da Dio in cielo, ... in quanto il
seme della ribellione dimorava ancora in lui..
Quando Satana si rese conto che non ci sarebbe stato mai più un ritorno alla
presenza di Dio, si rivelò in tutta la sua malvagità e iniziò a perseguire con tutto
l'odio possibile i suoi obbiettivi..
Essendo nell'impossibilità di entrare di nuovo in cielo, egli sostava spesso e
volentieri all'ingresso dello stesso per provocare gli angeli celesti, cercando la
rissa con essi. (The Spirit of Prophecy, vol.1, pag. 28-30)
La creazione del mondo e dell'uomo
Gli angeli fedeli si rattristarono molto per la sorte dei loro ex-compagni del cielo,
con i quali avevano condiviso tante gioie, insieme alla luce splendente celeste.
Nel cielo si era creato un vuoto. Il Padre si consigliò con il figlio e insieme
decisero di creare gli esseri umani, che avrebbero dovuto popolare la terra. (The
Signs of the Times, 9 gennaio 1879)
Le meravigliose e splendenti 'stelle del cielo' annunciarono...la gloria (di Cristo)
durante la creazione della terra e preannunciarono la sua nascita con canti di
lode e di gioia. (The Signs of the Times, 4 gennaio 1833)
Dio creò la terra e, insieme ad essa le montagne e le colline, attraversate da
fiumi e laghi. La terra non era una pianura e il paesaggio non si presentava
monotono. Difatti le montagne e le colline si presentavano piene di armonia e
rotonde, e non come oggi, rocciose e taglienti...gli angeli contemplavano con
gioia la terra e le numerose e meravigliose opere contenute in essa. (Spiritual
Gifts, vol. 3, pag. 33)
Con grande gioia tutto il cielo prese parte alla creazione della terra e dell'uomo.
L'essere umano rappresentava un nuovo e particolare tipo di creatura. (Review
and Herald, 11 febbraio 1902)
Insieme agli angeli, la famiglia degli esseri umani rappresenta la parte più nobile
tra tutte le creature di Dio, in quanto creata a sua immagine e somiglianza.
Il Signore...aveva donato ad Adamo una forza mentale superiore a quella di
qualsiasi altro essere. Le sue facoltà spirituali erano di poco inferiori a quelle
degli angeli. (Review and Herald, 24 febbraio 1874)
Non appena Dio ebbe creato attraverso Gesù Cristo il mondo, ponendo Adamo
ed Eva nel giardino dell'Eden, Satana espresse la ferrea volontà di voler
trasformare il padre e la madre dell'umanità in esseri a sua immagine. (Review
and Herald, 14 aprile 1896)
Quando Dio diede Eva in sposa ad Adamo gli angeli furono testimoni delle
nozze. (In Heavenly Places, pag. 203)
Essendo priva di peccato e quindi coperta da un manto di luce e gloria, come gli
angeli, questa coppia non aveva bisogno di un abito da indossare. (The Signs of
the Times, 9 gennaio 1879)
L'umanità fu creata per rendere lode a Dio. Difatti, dopo aver superato la prova
da affrontare, essa si sarebbe unita alla famiglia celeste. L'obbiettivo di Dio fu
quello di colmare il vuoto lasciato dagli angeli caduti con gli esseri umani. (Bible
Commentary, vol. 1, pag. 1082)
Il vuoto creato dal peccato di Satana e dai suoi seguaci sarà colmato dai figli di
Dio salvati. (Review and Herald, 29 maggio 1900)
Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden
Tutto ciò che Dio creò fu molto bello e perfetto. La terra era un luogo in cui
Adamo ed Eva avrebbero dovuto essere felici. Dio volle dimostrare il suo grande
amore per loro creando un giardino molto particolare. Una parte del loro tempo
lo avrebbero dovuto trascorrere curando il loro giardino, mentre il tempo che gli
restava lo avrebbero dovuto dedicare agli angeli. Infatti questi ultimi facevano
loro visita e, tutti assieme, adoravano il Signore. Il lavoro che svolgevano non
era affatto stancante, bensì piacevole e stimolante. (The Signs of the Times, 9
gennaio 1879)
I santi angeli...istruivano Adamo ed Eva riguardo ai loro compiti e raccontavano
loro la storia di Satana, della sua ribellione e della sua conseguente caduta.
(Spiritual Gifts, vol. 1, pag. 20)
Egli (Adamo) appariva davanti a Dio come un uomo perfetto, il cui organismo e i
cui organi funzionavano alla perfezione. Adamo aveva un'immagine armonica
ed equilibrata. Egli era circondato solo da cose belle e incontrava ogni giorno i
santi angeli. (The Spirit of Prophecy, vol. 2, pag. 88)
La legge di Dio esisteva già prima della creazione dell'uomo. Essa era conforme
alle esigenze di creature sacre, in quanto anche gli angeli le erano subordinati.
(The Signs of the Times, 15 aprile 1886)
L'uomo sarebbe stato messo alla prova riguardo alla sua fedeltà a Dio. Essi non
sarebbero stati sottoposti ad una tentazione continua e senza fine, ma
sarebbero stati messi alla prova solo una volta. Superata tale prova sarebbero
stati equiparati agli angeli e avrebbero ottenuto l'immortalità. (Review and
Herald, 24 febbraio 1874)
Satana pianifica la caduta dell'uomo
Egli (Satana)....comunicò ai suoi seguaci che perseguiva l'obbiettivo di
allontanare Adamo ed Eva da Dio. Qualora essi fossero stati disobbedienti a
causa delle sue tentazioni, Dio avrebbe sicuramente elaborato un piano per
perdonarli. Pertanto, continuò a pensare, anche lui e i suoi angeli avrebbero
avuto un'altra occasione per ottenere misericordia presso Dio. Nel caso in cui
tale piano non si fosse realizzato, anche Adamo ed Eva avrebbero subito l'ira di
Dio attraverso l'infrazione della sua legge. Quindi, anche essi sarebbero
diventati ribelli e unendosi agli angeli ribelli, avrebbero preso possesso del
giardino dell'Eden. Occupando il giardino dell'Eden si sarebbe loro offerta la
possibilità di accedere all'albero della vita, che si trovava nel centro del giardino.
Pertanto avrebbero acquisito una forza tale che neanche Dio stesso avrebbe
potuto scacciarli dal loro giardino.
Satana si consultò con i suoi angeli malvagi. Questi ultimi si dichiararono
contrari a occuparsi di tale difficile incombenza. Satana li tranquillizzò
affermando di voler svolgere questo difficile compito in prima persona, dal
momento che solamente lui deteneva saggezza a sufficienza per
avere successo. Infine li invitò a riflettere sul piano, mentre lui si sarebbe
riposato per poi studiare fino al minimo dettaglio il da farsi...
Satana elaborò il piano della caduta di Adamo ed Eva da solo. Rabbrividì al
pensiero di dover trascinare questa coppia fedele e felice nella sua
stessa misera condizione. La decisione fu difficile. Il suo pensiero oscillava tra la
ferrea convinzione e atroci dubbi. Nel frattempo i suoi angeli andarono a
trovarlo, comunicandogli di aver preso una decisione in merito; essi erano,
dunque, pronti a prendersi le proprie responsabilità e ad accollarsi le
conseguenze della loro scelta.
Pertanto, Satana si scrollò di dosso i dubbi e le incertezze atroci che lo
assillavano e prese in mano il comando della situazione. Egli voleva dimostrare
di essere un valoroso e coraggioso comandante e non lesinava sforzi per
distruggere l'autorità di Dio e di suo figlio. (The Spirit of Prophecy, vol. 1, pag.
31-33)
Satana desiderava dimostrare a tutti i mondi creati e a tutte le creature celesti
intelligenti che era impossibile rispettare la legge di Dio. (Review and Herald, 3
settembre 1901)
Dio radunò tutti gli angeli del cielo per prendere provvedimenti al fine di
scongiurare la sciagura che si stava prospettando all'orizzonte. Venne presa la
decisione di mandare degli angeli nel giardino dell'Eden per mettere in guardia
Adamo ed Eva dal pericolo degli attacchi del nemico. Pertanto partirono due
angeli per fare visita ai nostri progenitori. (The Sign of the Times, 16 gennaio
1879)
I nostri progenitori furono dunque avvertiti del pericolo che incombeva. I
messaggeri celesti raccontarono loro la caduta di Satana e i suoi propositi di
distruzione. Inoltre vennero anche a sapere che Satana intendeva far cadere il
governo divino...
Gli angeli li misero in guardia dagli attacchi di Satana, che si sarebbero rivelati
estremamente insidiosi. Fino a quando, però, sarebbero stati fedeli alla legge di
Dio, nulla di male li avrebbe potuto colpire. Nell'emergenza sarebbero stati
inviati degli angeli dal cielo. Se avessero superato la prima tentazione,
sarebbero stati salvi, come i messaggeri celesti. Avessero, tuttavia, ceduto una
sola volta, il potere del male li avrebbe influenzati talmente tanto, da renderli
indifesi al suo cospetto. (Patriarchi e profeti,pag. 28.29)
Gli angeli avvertirono Eva circa il pericolo di allontanarsi troppo da suo marito, in
quanto avrebbe sicuramente incontrato il nemico caduto. Divisi sarebbero stati
più vulnerabili nei confronti del pericolo. Inoltre gli angeli li invitarono a seguire
meticolosamente le disposizioni che Dio aveva loro dato riguardo all'albero della
conoscenza. Solo l'obbedienza totale li avrebbe protetti dal nemico. L'albero
della conoscenza del bene e del male era l'unico luogo, dove Satana li avrebbe
potuti attaccare.
Adamo ed Eva assicurarono gli angeli circa la loro ferma volontà di
non trasgredire la legge di Dio, in quanto era per loro fonte di felicità. Pertanto gli
angeli cantarono insieme ad Adamo ed Eva alla lode di Dio. Satana udiva da
lontano tali melodie di adorazione a Dio e a suo figlio, il che accrebbe l'invidia,
l'odio e la malvagità nel suo cuore. Egli confidò ai suoi seguaci quanto fosse
grande il desiderio di sedurre Adamo ed Eva verso il peccato e la
disobbedienza. (The Spirit of Prophecy, vol. 1, pag. 34.35)
Satana parla ad Eva attraverso il serpente
Per poter agire in maniera occulta, Satana si servì del serpente come mezzo di
mimetizzazione. Esso si adattava perfettamente ai suoi propositi. In quei tempi il
serpente era una delle creature più belle e intelligenti della terra. Pertanto si
muoveva con grazia tra i rami dell'albero proibito, gustando i frutti dello stesso.
La sua immagine era in grado di ipnotizzare l'attenzione di chiunque la
guardasse. Il grande ingannatore aspettava, dunque, la preda nel giardino della
pace. (Patriarchi e profeti, pag. 29.30)
Un giorno Eva si allontanò da Adamo per ammirare le opere meravigliose della
natura create da Dio. Essa si deliziava nell'osservare i colori dei fiori e nel
sentirne il profumo. Gli alberi e le piante splendevano nella loro bellezza. Il suo
pensiero andava al divieto che Dio aveva loro imposto riguardo all'albero della
conoscenza. Eva era pienamente soddisfatta di ciò che Dio aveva loro di bello e
di perfetto donato, affinché colmassero ogni loro bisogno. "Tutto ciò" disse, "ci é
stato donato da Dio per la nostra felicità! Possiamo gustare ogni frutto, tranne
quello prodotto dall'albero della conoscenza!"
Trattenendosi a lungo nei paragi dell'albero proibito, Eva fu presa dalla curiosità.
Pertanto si domandò in che modo si potesse sprigionare la morte da frutti così
belli. Con stupore sentì ripetere il suo stesso pensiero da una voce
sconosciuta:"Veramente Dio vi ha detto di non mangiare il frutto di questo
albero?" Eva non era consapevole del fatto di aver espresso il suo pensiero ad
alta voce. Con grande meraviglia ascoltò dunque le parole del serpente.
(Review and Herald, 24 febbraio 1874)
Con parole dolci e suadenti, e con voce melodiosa, Satana si rivolse ad una Eva
meravigliata. Essa era stupita di sentir parlare un serpente. Quest'ultimo prese a
lodare la bellezza e l'avvenenza di Eva, cosa che non le dispiacque affatto.
Eva era abbagliata e compiaciuta dalle parole del serpente. (The Spirit of
Prophecy, vol. 1, pag. 35.36)
Eva era convinta che il serpente potesse leggere i suoi pensieri e, pertanto, lo
reputò molto intelligente. Poi gli rispose:"Noi mangiamo i frutti di tutti gli alberi
del giardino, ma dei frutti di questo albero Dio ci detto: non ne mangiate, affinché
non moriate." Allora il serpente replicò:"Non morirete affatto. Dio sa che nello
stesso momento in cui mangerete dall'albero della conoscenza, vi si apriranno
gli occhi e sarete come Dio, sapendo cosa é bene e cosa é male." (Genesi 3, 25)
Ecco che il padre della menzogna dichiara qualcosa che si trova in netta
contrapposizione a ciò che diceva Dio. Satana assicurò Eva del fatto che non
correvano alcun pericolo di morte. Inoltre affermò che qualora avessero
mangiato dell'albero della conoscenza, avrebbero sviluppato delle facoltà
mentali superiori e sarebbero stati pari a Dio..
Eva reputò le parole del serpente come sagge...essa guardava con grande
desiderio i meravigliosi e numerosi frutti dell'albero. Avevano un aspetto molto
gustoso. Il serpente mangiò, dunque, con grande piacere il frutto dell'albero.
Eva aveva espresso in maniera distorta la disposizione di Dio. Dio aveva detto
ad Adamo ed Eva:"Non mangerete dall'albero della conoscenza del bene e del
male, affinché non dobbiate morire il giorno in cui lo mangerete."
Eva, invece, riportò tale dichiarazione nel seguente modo:"Non toccherete il
frutto dell'albero, affinché non moriate." Ecco che si evidenzia già il primo
influsso del serpente. Le parole di Eva danno al serpente un notevole vantaggio.
(Review and Herald, 24 febbraio 1874)
Il serpente disse ad Eva che attraverso l'assunzione del frutto dell'albero
avrebbero raggiunto un livello di vita più alto e una conoscenza più ampia. Esso
stesso aveva mangiato il frutto proibito e, pertanto, acquisito la facoltà di parola.
Inoltre espresse il pensiero secondo cui Dio fosse mosso da gelosia, in quanto
non voleva che qualcuno gli fosse pari. Ecco che Dio avrebbe proibito di toccare
o mangiare il frutto dell'albero, per impedir loro di acquisire delle facoltà
meravigliose, quali saggezza e forza. (Patriarchi e profeti, pag. 30.31)
Una grande curiosità colse Eva. Invece di fuggire, essa continuò ad ascoltare le
parole del serpente e non sospettò minimamente del fatto che potesse essere il
nemico caduto a parlare, utilizzando il serpente come medium. (The Spirit of
Prophecy, vol.1 pag. 36)
L'universo intero osservava con grande interesse la grande sfida, che avrebbe
decretato il destino di Adamo ed Eva. Gli angeli ascoltavano con attenzione le
parole proferite da Satana, il padre del peccato, che cercava di sottoporre la
legge di Dio alle sue idee. Attraverso le sue argomentazioni ambigue cercava di
annullare la legge divina. Con grande trepidazione fu seguita la vicenda e con
enorme interesse si aspettò di sapere se la sacra coppia si fosse lasciata
ingannare dalle malizie del grande seduttore!..
Satana dipinse Dio come impostore, il quale voleva negare alle sue creature i
doni più grandi. Gli angeli ascoltavano con grande tristezza e stupore le parole
di Satana, che cercava di attribuire le sue caratteristiche malvagie a Dio stesso.
Sorprendentemente Eva non fu turbata nell'ascoltare tali accuse nei confronti
del suo santo Dio. Se solo...avesse pensato a tutte le dimostrazioni d'amore
divine e fosse corsa da suo marito, allora sarebbe riuscita a salvarsi dalle insidie
del nemico. (The Signs of the Times, 12 maggio 1890)
Il grande seduttore raccolse un frutto e lo diede ad Eva. Essa lo prese in mano.
"Vedi", disse il serpente, "vi era proibito toccarlo perché sareste morti". Quindi la
invitò a mangiarne, in quanto non sarebbe né successo alcunché di male, né
tantomeno sarebbero morti.