Depliant pdf - AgriWatt

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Depliant pdf - AgriWatt
Coltiviamo l’energia
Scelta della tipologia dei terreni da coltivare
La società Serramanna Energia SpA ed Enviro Srl
(Gruppo SAIF SpA), nell’ambito dei propri progetti
di sviluppo di sistemi energetici sostenibili, hanno
recentemente implementato la propria struttura,
costituendo la Società Agricola a responsabilità limitata
AgriWatt.
La AgriWatt svolge la sua attività in Sardegna, nella
zona agricola del Medio Campidano.
La missione di
AgriWatt s.a.r.l.
è basata sulla ricerca,
lo sviluppo di filiere e
colture agroenergetiche,
in sintonia con i recenti
orientamenti comunitari,
con quelli della politica
agricola nazionale
e in accordo con le
associazioni di categoria
degli agricoltori.
AgriWatt, in
collaborazione con
Wood for You srl,
Centro delle attività agricole e sede della
•centrale
a biomasse di Serramanna.
principale advisor
tecnico sulle filiere
agroenergetiche, si avvale di partner europei con
esperienze pluriennali, maturate negli ultimi vent’anni
nel settore delle coltivazioni agroenergetiche, sia in
Francia che in Inghilterra, in grado di garantire le
necessarie competenze utili allo sviluppo del progetto e
dei programmi di investimento.
L’obbiettivo prioritario della società è di autoprodurre
in loco, per poter soddisfare almeno il 50% degli
approvvigionamenti necessari alla centrale a biomasse
di Serramanna, attraverso l’impianto di colture dedicate
a ciclo annuale e/o poliennale, circa 60.000 ton/anno di
biocombustibile a elevato potere calorico.
I terreni agricoli destinati a tali coltivazioni potranno
arrivare progressivamente, avendo avviato le piantagioni
nell’aprile 2011, a circa 3.000 ha, tutti identificabili in
aree limitrofe alla centrale e su superfici oramai incolte,
conseguentemente alla chiusura dello Zuccherificio di
Villasor avvenuta diversi anni orsono.
Progetto Miscanto
Rizoma di Miscantus gigantheus
L’essenza utilizzata per questa coltivazione dedicata
alla produzione di biomassa è stata individuata nel
Miscanthus giganteus.
La biomassa che si ottiene dalla coltivazione
del Miscanthus è caratterizzata da un basso tenore
di umidità, circa il 17%, e un elevato potere calorifico,
per cui, si tratta di un ottimo biocombustibile solido.
La sua combustione è tecnicamente più semplice
di quella della paglia o di altre colture tipicamente
cellulosiche, ma, trattandosi di una coltura lignocellulosica, più complessa di quella del legno;
di conseguenza la biomassa di Miscanthus è
comunemente utilizzata in co-combustione con il legno
e/o biocombustibili solidi ad alto contenuto di lignina.
Il Miscanthus giganteus è una specie perenne
appartenente alla famiglia delle Poaceae.
Il clone del Miscanthus giganteus è stato sviluppato
ibridando le specie presenti in natura rappresentate
da Miscanthus Sinensis e Miscanthus Sacchriflorus.
Oltre alla produttività, la caratteristica saliente di
questo ibrido è rappresentata dalla triploidia, per cui,
non essendo possibile la riproduzione sessuale, la
coltivazione non è invasiva.
Inoltre, il rizoma d’origine ha uno sviluppo massimo
di circa un metro di raggio e non avanza furtivamente.
Fasi di preparazione del terreno
I ricacci nati dal rizoma impiantato possono
raggiungere dai 3,5 ai 4 metri di altezza.
A fine ciclo, se si decidesse di estinguere la
coltivazione, sarà sufficiente aspettare la primavera e
tramite una rippatura, per esporli al contatto diretto
dell’aria, portare i rizomi in superficie. A questo punto,
per indebolire il Miscanthus, far seguire nella stagione
estiva una falsa semina e di seguito, dopo l’aratura,
si raccomanda di seminare una coltura autunnina.
Se si volessero attuare le tecniche dell’agricoltura
convenzionale bisogna tenere in considerazione che
i trattamenti graminicidi, solitamente, accelerano
ulteriormente l’eradicazione.
La raccolta della biomassa avviene, dopo la senescenza
fogliare, tra marzo e aprile, quando il contenuto
di umidità scende al di sotto del 17% e si ha il massimo
del potere calorifico.
La resa media per il Miscanthus maturo è tra le 15
e le 25 ton/ha all’anno, a seconda delle condizioni
pedo-climatiche dei campi coltivati. I migliori rendimenti
si ottengono su terreni con suoli profondi, una buona
capacità di ritenzione idrica, ma allo stesso tempo non
stagnanti.
Il metabolismo del Miscanthus è tipo C4,
la disponibilità di acqua e le temperature massime medie
tendono a migliorare la resa delle colture.
Durante la fase produttiva le rese del raccolto
aumentano di anno in anno fino al raggiungere, a circa
cinque anni dall’impianto, il massimo della produttività
che si mantiene stabile anche dopo i 15 anni di età.
Rese produttive del Miscanto
Anno di
raccolta
Sostanza
secca (t/ha)
Energia totale
(GJ/ha)
1°
10,1
173
2°
22,1
377
3°
25,2
430
Umidità alla raccolta 15%
Esigenze della coltivazione
Il Miscanthus si adatta discretamente a tutti i terreni
seminativi che si ritrovano nella maggior parte delle
pianure. La piovosità media minima necessaria varia tra i
400 e i 600 mm/anno.
Per ottenere raccolti economicamente sostenibili
si devono evitare i suoli poco profondi e i terreni con
ristagni idrici.
Per quanto concerne il tenore di acidità/basicità
del terreno, il Miscanthus predilige terreni vicini alla
neutralità su una gamma di pH da 5,5 a 8.
Bisogna considerare che l’impianto in campi incolti
da alcuni anni potrebbe implicare un rischio di danni
da larve di alcuni coleotteri. In questi casi sarebbe
auspicabile ritardare la coltivazione del Miscanthus e
farla precedere dall’impianto di una coltura annuale di
copertura.
Durante il primo anno i conigli potrebbero
rappresentare l’unica grossa minaccia di danno grave,
soprattutto se vi sono boschetti adiacenti. In questi casi,
per avviare il raccolto, sarebbe opportuna una recinzione
elettrificata.
Ciclo produttivo del Miscanto
Pratiche colturali
Piantumazione del rizoma
Nella coltivazione del Miscanthus risulta di particolare
importanza la preparazione del terreno. Il periodo di
impianto, su terreni finemente lavorati per almeno 15
cm. di profondità, articolandosi da marzo a maggio, è
abbastanza lungo. Il terreno friabile e finemente lavorato
consente un contatto ottimale tra suolo e rizomi,
favorendo sviluppi vigorosi.
Nella coltivazione del Miscanthus, essendo
questo suscettibile alla competizione interspecifica,
è di fondamentale importanza che la piantagione sia
impiantata in campi liberi da erbe perenni e infestanti
come la gramigna. Per cui, per ridurre la concorrenza
delle infestanti è necessario, soprattutto durante i primi
tre mesi di vita, un trattamento chimico o meccanico,
prima e/o dopo la germinazione.
Per la piantumazione del Miscanthus, nel caso
specifico della messa a dimora dei rizomi, si utilizza
una seminatrice appositamente concepita, ottenuta da
modifiche attuate su una semina-tuberi come quella
utilizzata per piantare le patate.
I rizomi in questione devono essere posizionati a una
profondità che varia dagli 8 ai 10 cm., poi ricoperti con
la terra finemente lavorata e leggermente compressa per
salvaguardare il più a lungo possibile, riducendo i vuoti
nel suolo, l’umidità del terreno.
A seconda delle condizioni pedo-climatiche, vengono
messe in atto densità di impianto tra 15.000 e 20.000
rizomi/ha.
Crescita, irrigazione
e tecniche di raccolta
Irrigazione e crescita
Il raccolto, dal secondo inverno dopo la piantagione,
avviene ogni anno. Il periodo della raccolta può andare
da marzo ad aprile, quando gli steli raggiungono il
minimo grado di umidità intorno al 17%.
Per la raccolta si utilizzano le tecniche usate
per produrre il trinciato di mais. La trinciatura e
il caricamento avviene direttamente sui mezzi che
trasporteranno il prodotto dal campo allo stoccaggio.
Le macchine utilizzate sono delle normali trincia
dotate di testa rotante, per cui, essendo le stesse
impiegate per il mais e non coincidendo la stagione di
raccolta, sussiste la possibilità di allungare alle stesse la
stagione lavorativa.
Il Miscanthus triturato, contenendo bassi tenori di
umidità, non richiede operazioni di essiccamento, per
cui, avendo potere calorifico elevato, risulta pronto per la
combustione. Inoltre, è facile da stoccare.
Infatti, può essere conservato in grossi cumuli,
preferibilmente, in aree coperte o sotto teli di plastica.
In alternativa, può essere imballato con le comuni
macchine e stoccato in maniera tradizionale.
Effetti positivi per l’ambiente agricolo
Fasi della raccolta
A differenza di altre colture intensive le piantagioni di
Miscanto, visto che la raccolta avviene a fine inverno
dopo senescenza, innescano una deplezione minerale del
suolo particolarmente ridotta. Infatti, la linfa, contenente
le sostanze nutritive, è accumulata nei rizomi che
agiscono come «silos» soddisfando le esigenze nutritive
della pianta durante l’inverno. In realtà la coltura del
Miscanto, attraverso lo sviluppo delle radichette e la
decomposizione delle foglie, arricchisce il terreno di
materia organica. Infatti, tramite gli steli e le foglie, ogni
anno nel suolo vengono riciclate diverse tonnellate/ettaro
di biomassa.
Una volta stabilizzato, il Miscanthus cresce
rapidamente e non essendo più soggetto ai danni
da conigli può creare un habitat ideale per la fauna
autoctona.
Effetti generati dalla combustione
del miscanto
Forno per la combustione a biomasse
della centrale di Serramanna
L’utilizzo dei biocombustibili a fini energetici determina
certamente una serie di vantaggi non trascurabili che impattano
sulla qualità dell’ambiente. Un aspetto positivo è la drastica
riduzione delle emissioni di CO2, il maggiore responsabile
dell’effetto serra.
Si stima che nel ciclo di vita di una tonnellata di
biocombustibile si produca circa una tonnellata di CO2 contro
le tre tonnellate prodotte dai combustibili di estrazione fossile.
La CO2 rilasciata durante la fase della combustione del
Miscanto, infatti, è sottratta dall’atmosfera nel periodo
vegetativo della pianta, e così ciclicamente ogni anno,
trattandosi appunto di una pianta perenne.
La combustione del Miscanto, a differenza dei combustibili
fossili, genera, inoltre, minori emissioni di monossido di
carbonio, anidride solforosa e particolato.
L’utilizzo specifico del Miscanto trinciato come biomassa
solida sulle griglie mobili di grande potenza termica (50 MW/t)
destinate alla produzione di vapore surriscaldato in centrali
destinate alla produzione di energia elettrica, presenta notevoli
vantaggi.
L’alto potere calorico, la bassa percentuale di umidità e il
basso contenuto di ceneri fanno sì che il Miscanto possa essere
utilizzato come combustile da miscelazione per elevare il P.C.I.,
ad esempio, dei cippati di legno che, speciamente nei periodi
invernali, presentano tassi di umidità molto elevati e poteri
calorici inferiori, andando spesso a impattare negativamente
sulla stabilità della produzione del vapore e quindi sulla
produzione elettrica.
La modesta quantità di ceneri residue alla combustione
del Miscanto e la temperatura di fusione delle stesse sopra i
1000 °C fa sì che la formazione di silicati e vetrificazioni sulle
pareti delle camere di combustione siano di scarsa rilevanza.
Utilizzo finale della produzione
agroenergetica del Miscanto
Centrale
a biomasse
di Serramanna
Principali dati
della Centrale
a biomasse
di Serramanna
La centrale dove verrà utilizzato il racccolto del Miscanto
coltivato da AgriWatt è ubicata nel territorio del Comune di
Serramanna, nella provincia del Medio Campidano, territorio
a vocazione agricola per eccellenza, lungo la SP 60 “SamassiVillacidro” al km 5,300.
I principali dati caratteristici dell’impianto sono:
• Potenza attiva elettrica nominale netta: 11,8 MWe
• Potenza termica nominale della caldaia: 49,5 MWt
• Produzione energia elettrica annua: 90.480 MWh
• Consumo nominale annuo combustibile: 126.000 t/anno
• Potere calorifico combustibile di riferimento: 2.700 kcal/kg
L’impianto di produzione trae la sua giustificazione da quanto
delineato nel “Capitolo 09 – Potenziale energetico delle biomasse
in Sardegna” al Volume II del Progetto di piano energetico regionale
aggiornato all’anno 2002, il quale individua nel comprensorio
del Medio Campidano uno dei nove bacini di estrazione della
biomassa per l’approvvigionamento di legno e coltivazioni
agroenergetiche.
AgriWatt – Società agricola a responsabilità limitata
Sede legale: Via Istria, 8 – 09127 Cagliari – Tel. +39 070 7737881
Sede amministrativa: Via Molo Giano, 2 – 16128 Genova – Tel. +39 010 2541142 – Fax +39 010 2475350
Codice Fiscale e Partita IVA 03357540925
e-mail: [email protected] – www.agriwattsardegna.it

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