BASHKIA DICEMBRE 2013

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BASHKIA DICEMBRE 2013
Bashkia
Periodico a cura dell’amministrazione Comunale di San Costantino Albanese
Anno 3, numero 3 - Dicembre 2013
Piazza Fontana: ingiustizia è fatta
di Massimo Bonci
Il 30 Settembre il gip di Milano ha archiviato l'ultima
indagine. Cala il sipario su un altro dei misteri irrisolti
d'Italia: la strage di Piazza Fontana. Dunque non ci
sono colpevoli, e non ci sarà giustizia!
E' venerdì 12 dicembre 1969 è passato l'orario di
chiusura, ma sono ancora in molti nei locali della Banca
Nazionale dell'Agricoltura, in Piazza Fontana a Milano.
Alle 17.30 un boato
scuote l'edificio, poi il
silenzio, e a terra
rimangono 17 persone
morte, e altre 88 ferite.
Si pensa sia scoppiata
una caldaia ma é stata
una bomba. Poco minuti
dopo nella Comit in
Piazza della Scala, si
trova una valigetta
inesplosa.
A Roma, esplodono altre
tre cariche: cinque
attentati nello spazio
t e m p o r a l e d i
cinquantatré minuti!
Le bombe scoppiano in
un'Italia incredula, 145
attentati in un anno! E' Archivio Digos Milano
la strategia della
tensione. “L'Autunno caldo” si trasforma in un rigido
Inverno.
Le indagini partono subito. In un clima da “caccia alle
streghe”, si setacciano gli ambienti della sinistra
extraparlamentare. E' una retata di massa.
La sera stessa è condotto in Questura, tra gli oltre 200
fermati, il ferroviere Giuseppe Pinelli, del circolo
anarchico “Ponte della Ghisolfa”: è fortemente
sospettato. La polizia lo “torchia” per due giorni e tre
notti, poi, la terza notte Pinelli precipita da una finestra
del palazzo. Il questore dichiarerà che l'alibi
dell'anarchico era caduto, e che aveva compiuto un
disperato gesto. Ma l'alibi era sacrosanto, e sarà
confermato da testimoni attendibili.
Bashkia
Il 15 Dicembre, è arrestato con l'accusa di concorso in
strage Pietro Valpreda, del circolo anarchico “22
Marzo” di Roma; è lui il “mostro” come lo definirà la
stampa.
Lo incastra, con una testimonianza surreale il tassista
Cornelio Rolandi.
Tre giorni dopo gli attentati, proprio la mattina in cui la
radio annunciava la taglia di 50 milioni di lire a favore di
chi avesse fornito elementi utili alle indagini, racconta
alla Polizia di aver
trasportato Valpreda
il pomeriggio del 12
Dicembre, da Piazza
Beccaria a Piazza
Fontana facendo col
taxi un tragitto di 130
metri (sic!)! Anni di
processi non
daranno risposte agli
interrogativi: chi
furono i mandanti?
Chi gli esecutori
materiali?
L e i n d a g i n i
coinvolgeranno
anche i servizi segreti
deviati, la C.I.A. i
vertici delle forze
armate, e i gruppi
eversivi fascisti.
La matrice degli attentati è di estrema destra, come
emerso da carte e atti processuali, ma nel 2005, i tre di
Ordine Nuovo condannati all'ergastolo in primo grado,
saranno assolti in Cassazione, e i familiari delle vittime
pagheranno le spese del procedimento! Verranno
condannati per i depistaggi solo alcuni esponenti della
catena di comando dei Servizi Segreti.
La morte di Pinelli e le sue modalità non sono mai state
chiarite, la magistratura la ritiene accidentale, ma la
tesi non convince. Non dimentichiamo le vittima
innocenti, sacrificate per un progetto criminale.
copia gratuita è disponibile anche in versione online su www.lasiritide.it e www.comunesancostantinoalbanese.it
Çë jemi e bëmi
Attività amministrativa: cosa si è fatto cosa si farà
Gli interventi che l’Amministrazione
ha realizzato negli ultimi mesi
L'Amministrazione Comunale, ha
realizzato in questi ultimi mesi, una
serie di interventi sia nel campo
delle opere pubbliche che in quello
sociale e culturale. Nel campo delle
opere pubbliche, si è proceduto,
utilizzando finanziamenti della
Regione Basilicata, a realizzare
interventi di sistemazione di strade
rurali a servizio delle frazioni Piano
Frassino, e Bracullo-Destre.
I
lavori di sistemazione della strada
Conserva - Piano Frassino hanno
interessato un tratto lungo circa 2,5
km. Sono stati ripristinati muri e
cunette ed è stata realizzata la
pavimentazione stradale in asfalto.
Per quanto riguarda la strada
Bracullo-Destre, si è proceduto a
sistemare la frana all'inizio del
tracciato, che precludeva l'accesso
ai mezzi più ingombranti, e a
realizzare la pavimentazione
stradale nei tratti mancanti.
Con interventi futuri, già in fase di
programmazione, si procederà a
sistemare altre importanti strade
rurali e
sistemare la
pavimentazione all'interno del
centro abitato.
Al fine di poter sperimentare la
fu n z i o n a l i t à d e l l e l a m p a d e
fotovoltaiche a led, sono stati
installati organi illuminanti
Bashkia
all'ingresso del
paese; con lo
s c o p o
d i
risparmiare sulla
spesa della
p u b b l i c a
illuminazione, è in
fase di studio un
progetto atto a
rendere più
efficienti ed
economici gli
organi illuminanti
esistenti.
Per quanto
concerne il locale
cimitero, dopo i lavori di ripristino
della pavimentazione e di posa in
opere delle ringhiere, realizzati in
precedenza, sono iniziati i lavori per
la realizzazione di nuovi
loculi e per l'installazione
delle scale sul corpo
principale, per un migliore
accesso ai loculi esistenti. I
lavori iniziati sono il primo
stralcio di un progetto
generale, redatto al fine di
rendere più funzionale e
decoroso il nostro cimitero.
In campo sociale
continuano le attività del
Centro Sociale Plurimo "Shpia
Jone”, rivolte ai bambini e agli
anziani del nostro paese. Per gli
anziani, oltre alle attività sociali, è
stato attivato il corso di ginnastica
dolce per favorire una corretta
attività motoria. Per quanto
concerne i bambini sono state
attivate una serie di attività quali la
pittura, il disegno, il cineforum, la
musica e quant'altro per impegnarli
e farli divertire apprendendo,
consapevoli dell'importanza che
riveste la socializzazione nelle
nostre piccole comunità.
Per quanto concerne le reti
telematiche, il nostro Comune
rientra fra quelli individuati dalla
Regione per la realizzazione della
rete Internet fissa per navigare
con velocità fino a 20 Megabit; i
lavori verranno iniziati a breve
poiché l'intervento è stato già
affidato all'impresa esecutrice.
L'impegno che ci assumiamo è
quello di lavorare con dedizione al
fine di contribuire con la nostra
azione alla crescita e al benessere
della nostra comunità, soprattutto
in questo periodo così difficile per i
comuni, costretti a subire tagli a
bilanci in conseguenza delle
sempre minori entrate trasferite
dallo Stato.
Renato Iannibelli
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Çë jemi e bëmi
Attività amministrativa: cosa si è fatto cosa si farà
Nasce a San Costantino Albanese un
museo dedicato all'etnobotanica
Un'indagine sulle piante in una
realtà come la nostra ha il valore di
ricerca sugli usi delle erbe, vecchi
di millenni.
A questi sono legati, infatti, la
cucina dei nostri piatti, il mondo
rurale, i rituali, i modi di dire e
perfino i soprannomi. Lo studio sui
nomi delle piante nelle nostre
comunità, condotto da Pasquale
Scutari, nel suo «I nomi delle
piante nella comunità albanese del
Pollino lucano», rappresenta in
assoluto il primo repertorio
fisonomico sull'albanese d'Italia.
Le “ricerche sul campo”, indirizzate
al censimento delle tradizioni
culinarie legate a erbe spontanee
sono rarissime. Ma è proprio dai
pochi studi condotti con metodo
etnografico, che sono emersi
elementi utili alla protezione del
Bashkia
patrimonio culturale
dell'alimentazione
umana.
Il museo introduce al
mondo vegetale in
generale, e in
particolare a quello di
c u l t u ra A r b ë r e s h e .
Molte sono le ricette
tradizionali, a base di
erbe spontanee,
presenti nella cucina di
San Costantino
Albanese.
Il focus dell'allestimento
è sull'uso etnobotanico
dei vegetali rinvenibili
nell'area del Pollino: la
Bardana con le sue
proprietà
depurative; la
Camomilla
romana (così
c h i a m a t a
perché nel '500 era
coltivata nei giardini
romani); l'Aneto, simile al
Finocchio utilizzato nella
fabbricazione di liquori,
l'Origano, che si differenzia
per varietà da quello
conosciuto, oppure il Timo,
p i a n t i n a
straordinariamente
aromatica comune sul
Pollino. Presso la “Casa
P a r c o ”, p e r r e n d e r e
stimolante la visita, sono
state predisposte
installazioni multimediali.
L'obiettivo è di istituire un
“Centro studi e ricerca per
le piante officinali del Parco
del Pollino”
A tal fine sono stati
realizzati: una postazione di lavoro
per lo svolgimento di laboratori
didattici, pannelli esplicativi sulle
essenze officinali, una postazione a
retroproiezione con schermo
olografico e un leggio a tecnologia
multi touch, utile a rendere
interattiva la visita e il tema
trattato.
MB
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l’intervista
Nick Scutari: un senatore americano
Un filo diretto con Nicholas Scutari,
rieletto da poche settimane al
Senato americano per lo Stato del
New Jersey, democratico, classe
'68 e nipote di nonni emigrati dalla
Basilicata, più precisamente da San
Costantino Albanese. Abbiamo
realizzato l'intervista che segue
grazie alla grande disponibilità del
nostro interlocutore e di suo
cugino, che i lucani conoscono
bene: Piero Scutari, figlio di
Donato, storico politico lucano. I
due cugini si sono incontrati a
Roma in occasione del congresso
annuale degli avvocati del New
Jersey che, quest'anno, si è tenuto
proprio nella capitale italiana.
Senatore, ci parli della sua
famiglia. Cosa raccontavano i
suoi nonni sull'Italia, la
Basilicata, la loro terra? Cosa
le hanno trasmesso delle
tradizioni, così forti in
particolare per chi proviene da
un paese come San Costantino
Albanese?
La mia famiglia più che dell'Italia mi
parlava di un piccolo paese, San
Costantino, da cui venivano, un
villaggio situato tra le montagne, in
un luogo lontano; i miei nonni non
mi parlavano in italiano , ma tra
Bashkia
loro, ricordo,
usavano questa
strana lingua,
l'arbreshe, mi
dicevano che
tra questi monti
avevo parenti.
Io credevo che
erano favole,
d u b i t a v o
persino che si
trattasse di
racconti reali.
P e r
m e
rappresenta un ricordo di un
mondo romantico e penso che sia
importante che le tradizioni ed il
legame con l'Italia rimanga vivo
nelle famiglie che sono
emigrate molto tempo
fa e che i ricordi
vengano trasmessi
anche alle nuove
generazioni per evitare
che si perda il legame
con dei luoghi che
fanno parte del nostro
dna.
Abbiamo sentito il
sindaco di San
Costantino che,
ovviamente, a nome
di tutta la comunità
ha espresso orgoglio
e compiacimento per la
riconferma al Senato. Ha
anche detto che, al più presto,
vuole prendere contatti con lei
e, magari, invitarla a San
Costantino. Quando potremo
averla in Basilicata?
Sono molto grato e onorato per il
sentimento che San Costantino sta
dimostrando nei miei confronti, non
vedo l'ora di visitarlo, devo andarci
assolutamente, voglio per il
prossimo anno programmare un
apposito viaggio con mio padre per
andare a San Costantino ,
incontrare il sindaco, i miei cugini di
cui ho solo sentito parlare, di
vedere quelle montagne che mi
venivano raccontate dai nonni
come delle fiabe. Per il prossimo
giugno programmo questo viaggio.
Ci sono luoghi che è curioso di
visitare e dei quali, magari, ha
sentito parlare nei racconti dei
suoi nonni o di suo padre?
Come dicevo nel New Jersey e a
New York non ci sono villaggi come
San Costantino, nè montagne, più
che curiosità è voglia di vedere e
percepire i luoghi da cui la mia
famiglia ha avuto origine e provare
una emozione, un ritorno a
qualcosa a cui una parte di me
appartiene.
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l’intervista
con la favola arbrëschë nel cuore
Lei è concittadino di un altro
grande politico italiano,
Donato Scutari, che ha
attraversato mezzo secolo di
storia d'Italia. Possiamo dire
che si ispira un po' a lui, anche
se si tratta di due sistemi
politici completamente
diversi?
Da ragazzo mio padre mi
raccontava di Donato Scutari, della
sua importanza, delle sue sfide ,
anche lui da un piccolo villaggio
sperduto nelle montagne era
riuscito ad avere un ruolo
importante per la sua nazione; mio
nonno e mio zio inviavano i soldi
dagli Stati Uniti per aiutarlo a
studiare perché era orfano di
padre, la nostra famiglia è sempre
stata molto unita ed il successo e
l'impegno di Donato Scutari era un
grande motivo di orgoglio. Certo
era strano per noi sentire che era
del Partito Comunista , ma
sapevamo che era un uomo giusto
vicino ai bisogni della gente. Io
faccio politica e mi sono candidato
al Senato per aiutare la gente , per
la soddisfazione di fare qualcosa di
buono per gli altri , per fare del
bene , per dare un contributo
positivo e propositivo alla società.
Ho sempre fatto questo anche fuori
dalla politica , nel mio lavoro come
pubblico ministero e come
avvocato per i diritti civili; in questo
sicuramente siamo simili.
Viviamo in un'epoca
caratterizzata da una profonda
crisi che attraversa il mondo
intero e, nonostante tutto, gli
Stati Uniti sono ancora
considerati, da un punto di
vista politico e non solo, come
un faro in grado ancora di
illuminare le democrazie del
Bashkia
Qui il Senatore Nicholas Scutari è con suo cugino Piero Scutari, a Roma
mondo. Qual è la sua visione
“politica”, in quale modo la
società, oggi, è in grado di
risollevarsi?
Credo che gli Stati Uniti nonostante
tutto abbiano da imparare
dall'Europa e l'Europa ha qualcosa
da imparare dagli Stati Uniti. Non è
ammissibile che si trascurino in
nome del denaro i diritti dei più
deboli, l'assistenza sanitaria è un
diritto che deve essere assicurato a
tutti , cosa che non avviene negli
Usa, così come le opportunità
devono esserci per tutti ed in
questo l'Italia è molto più indietro;
ci deve essere un equilibrio tra
diritti , tutele e liberta di fare ciò che
si vuole. La priorità deve essere che
la gente possa vivere felice ed in
pace, ecco in questo sono molto
vicino agli ideali che aveva Donato
Scutari.
Sappiamo e leggiamo come
viene raccontata l'Italia
all'estero. Qual è la sua
personale visione, che cosa è
l'Italia nell'immaginario di
Nicholas Scutari?
L'Italia e un paese meraviglioso ,
con tradizioni uniche , una cultura
ed una storia che non ha eguali al
mondo, cibo ed enogastronomia
che da soli meritano un viaggio, un
luogo dove si vorrebbe vivere.
Mariapaola Vergallito
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Sheshi
Incontro con la società civile a San Costantino A.
Filomena Lufrano: quando lo chef è «Miss»
La passione per il suo
lavoro, ha portato
Filomena Lufrano a
gareggiare con alcune
tra le migliori cuoche
italiane al ParkHotel di
Is c h i a , n e l l a
manifestazione “Miss
Chef ” voluta dalla
giornalista Mariangela
Petruzzelli per
valorizzare la cucina del
Sud declinata al
femminile.
”In occasione
dell'inaugurazione del
Volo dell'Aquila, la
Petruzzelli ha mangiato
al Rifugio. La nostra
c u c i n a
l ' h a
entusiasmata - mi dice
Filomena- e saputo che
lo chef era donna mi ha
invitata, ma mi sembrava fuori dalla
mia portata”
A parte la tua modestia, dopo
tanti anni oramai puoi
considerarti una vera
professionista.
Il mio è un lavoro di sacrificio, ma
che da anche grandi soddisfazioni,
solo l'invito è già stato una grande
vittoria per una realtà piccola come
Bashkia
ripartenza dopo i
l a v o r i
d i
ampliamento?
Dopo due anni e mezzo
di stop, è stata dura!
Abbiamo lavorato con
la sala incompleta, e
poi molti dei nostri
clienti non sapevano
della riapertura, la
voce si sparge pian
piano. Intanto
abbiamo migliorato
servizio e qualità, e se
gli “attrattori”
aumenteranno le
presenze, noi siamo
pronti.
Oramai nel mondo
d e i
m e d i a
la nostra!
Quale specialità hai
preparato, sapendo che
rappresentavi non solo la
cucina Arbëreshe, ma la
Basilicata?
H
o
presentato il
piatto forte
del Rifugio: i
r a v i o l i
margherita,
fatti con
farina di
grano “carosella”
del Pollino,
ripieni di ricotta
d i m u c c a
“ P o d o l i c a ”,
b i e t o l i n a
selvatica, e
tartufo nostrano.
A proposito del Rifugio
Acquafredda, come è stata la
imperversano solo chef
uomini, una gara al femminile
è senz'altro una novità.
Sì, tutta l'iniziativa è stata al
femminile e senza tensioni! Alla
fine non c'è stata classifica, solo la
proclamazione della vincitrice.
MB
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Katundi
Rubrica a cura di Pasquale e Maddalena Scutari
28 novembre 1912: giorno
dell'Indipendenza dell'Albania
lo sapevate che...
“La libertà non ve l'ho portata io,
ma l'ho trovata qui, in mezzo a
voi”. Si narra che con queste
parole l'eroe nazionale
albanese, Athleta Christi,
Giorgio Castriota Skanderbeg, si
rivolse al suo esercito pronto a
combattere, subito dopo aver
liberato il suo Principato, Kruja,
dagli Ottomani, e aver innalzato
trionfante la bandiera dei
Castriota sulla torre maestra del
suo castello. Questo aneddoto
viene riportato da Marin Barleti
in una delle sue opere e in
questa frase si racchiude una
grande verità storica: la voglia di
libertà del popolo albanese. Un
popolo, che mal sopportava la
tirannia ottomana, e che non
aspettava altro che una scintilla
per scatenare la rivolta.
Il 28 Novembre 1443, data del
ritorno di Skanderbeg a Kruja, è
una ricorrenza
storica per
l'Albania, data che segna l'inizio
dell'eroica resistenza degli
Albanesi contro la più grande
potenza del tempo: l'Impero
Bashkia
Ottomano.
Con la morte di Skanderbeg (17
gennaio 1468), gli Ottomani
riconquistarono l'Albania che
entrò così nel suo periodo più
buio che si concluse soltanto
dopo quattro secoli.
L'occupazione ottomana portò
con sé la rovina economica del
Paese e la decadenza della
cultura autoctona, con la
distruzione di città e opere d'arte
nonché la conversione della
gran parte della popolazione alla
fede musulmana.
Numerose rivolte
caratterizzarono, inoltre,
il dominio turco, senza
tuttavia abbatterlo. Fu
solo l'indebolimento della
Turchia a opera della
Russia (1877-78) a dare
nuova forza al
m o v i m e n t o
indipendentista
albanese, che aveva
cominciato a chiedere con
insistenza prima il
riconoscimento dei diritti politici
e culturali dell'Albania e dopo
l'Indipendenza. Risale a questo
periodo l'apertura della prima
scuola albanese (1877) e
l'introduzione di un alfabeto
comune in tutto il Paese, in uso
ancora oggi.
All'inizio del '900 le forze
rivoluzionarie albanesi ripresero
vigore e nel 1910 scoppiò la
rivolta contro i Turchi. Durante la
prima guerra balcanica, in
reazione alle incursioni della
coalizione nemica in territorio
albanese, Ismail Kemali Bey il 28
novembre 1912 proclamò
l'Indipendenza innalzando a
Valona la bandiera albanese,
rossa con l'aquila bicipite nera di
Skanderbeg, diventando così
indipendente dall'Impero
Ottomano.
Il 28 novembre 1912 verrà
ricordato nella storiografia
albanese come “il giorno della
bandiera”. Così come ogni
nazione che festeggia la propria
storia, gli Albanesi lo fanno in
ogni parte del mondo ancora
oggi. Noi vogliamo farlo con
questo sintetico ma significativo
articolo. Vogliamo ricordare gli
eroi, i martiri, la gente comune,
uomini e donne, intellettuali e
non, shqiptarë e arbëreshë, che
con il loro sacrificio, il loro
impegno politico e culturale
hanno dato la possibilità al
Paese delle Aquile di
raggiungere l'Indipendenza dal
lungo e pesante giogo
ottomano.
Ti, Shqipëri, më jep nder, më jep emrin
shqipëtar,
Zëmren ti ma gatove plot me dëshirë
dhe me zjarr.
Shqipëri, o mëma ime, ndonëse jam i
mërguar,
Dashurinë tënde kurrë zemëra s'e ka
harruar.
Naim Frashëri, Bagëti e Bujqësi
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Candelora: retaggio di un tempo che fu
Un tempo, Gennaio aveva ventotto
giorni, e gli ultimi tre forse i più
freddi dell'anno. Secondo la
tradizione, una merla riparò con i
suoi piccoli in un comignolo; il
primo Febbraio ne uscirono tutti
neri. E così divennero, perché
prima erano bianchi!
La merla allora gridò al cielo: “Più
non ti curo Domine, che uscito son
dal verno”. Gennaio, livido, si fece
prestare i tre giorni più gelidi da
F e b b r a i o .
Febbraio, Febrarius in latino,
significa purificare. Macrobio
ricorda che Re Numa aveva fissato
in questo mese i riti per gli dei Mani,
e per Iuno Februata, Giunone
Purificata.
Nel VII secolo, il Patriarca di Roma
Gelasio adattò al 2 Febbraio, in
sostituzione di quella pagana una
festa istituita dall'imperatore
bizantino Giustiniano attorno al
541: la presentazione al tempio del
Signore;
Presentazione al tempio e
purificazione della madre
avvenivano, secondo la
legge, quaranta giorni
dopo il parto. La nascita
di Gesù era stata fissata il
25 Dicembre, la
purificazione della
Vergine coincideva con la
festa pagana.
Nelle feste a Giunone
Purificata e Giunone
Salvatrice i fedeli
correvano per la città con
fiaccole accese. A Roma,
in occasione della festa
cristiana, si svolgeva invece una
processione notturna con ceri
accesi. L'usanza di chiamare questo
giorno Candelora, ha origini
successive, con la benedizione
delle candele fu introdotta dal clero
franco-germanico alla fine del IX
secolo.
A San Costantino, una delle
L’Amministrazione Comunale di San Costantino Albanese
e la redazione di Bashkia vi augurano Buone Feste!
ricorrenze dei defunti, cade il
sabato della seconda settimana di
preparazione alla Quaresima.
Perciò, nel corso della settimana in
tutte le case sono tenuti accesi dei
ceri, affinché i morti entrando
vedano la luce. La seconda è a
Novembre, quando inizia l'Avvento,
periodo di purificazione e
penitenza, in attesa della nascita di
Cristo.
Historicus
BASHKIA
Registrato al registro periodici del
Tribunale di Lagonegro anno 2011
Direttore responsabile
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Redazione
Renato Iannibelli
Pasquale Scutari
Mariapaola Vergallito
Maddalena Scutari
Progetto grafico
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Editore
Sindaco Pro Tempore
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Arti Grafiche Latronico
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