Massimo Tononi designato n.2 della Borsa transatlantica
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Massimo Tononi designato n.2 della Borsa transatlantica
Massimo Tononi designato n.2 della Borsa transatlantica Scelto da Giovanni Bazoli come timoniere di Mittel - società strategica nel panorama finanziario italiano - il manager trentino (ma abbondantemente londonizzato da una full immersion nel Tamigi) Massimo Tononi, classe 1964, figlio dell'ex sindaco di Trento Giorgio, ex banchiere di Goldman Sachs, già sottosegretario nell'ultimo gabinetto Prodi, è sempre più lanciato a livello europeo, e non solo. Lo testimonia il fatto che Tononi, dopo essere stato designato come prossimo presidente di Borsa italiana (l'incarico si dovrebbe formalizzare a fine mese) - a conferma della crescente stima di cui gode a livello nazionale e internazionale - è stato candidato dal nostro Paese alla vicepresidenza di Ltmx, la nuova Borsa transatlantica che dovrebbe nascere tra 6 mesi dall'accordo tra il London stock exchange group (che associa Borsa inglese e Borsa italiana) e il listino canadese Tmx. Tononi è stato scelto dagli italiani do- po che un grosso calibro come Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, aveva rinunciato alla candidatura. La governance della Borsa angloitalo-canadese prevede un board con 7 posti ai canadesi, 5 agli inglesi e 3 agli italiani (gli altri due connazionali, oltre a Tononi, saranno Raffaele Jerusalmi, ad di Borsa italiana, come consigliere executive, e Andrea Munari, non executive). Sempre più lanciato, dottor Tononi? «Be', si tratta di un incarico non esecutivo - si schermisce Tononi rispondendo al cronista dell'Adige - e poi l'incarico dipende dall'effettivo completamento dell'operazione, che non avverrà prima di 6 mesi ed è soggetta a variabili politiche canadesi che ad oggi sono imperscrutabili. Insomma, è un'opzione, ma incerta». Pur con tutte le prudenze possibili, per lei è comunque un altro riconoscimento. «Certo, mi fa piacere, ma - ripeto - sono incarichi non esecutivi, e ciò vale _an_chex>e.r Borsa italiana». Felice che il suo ex collega di Goldman Sachs Draghi voli alla presidenza della Banca centrale europea? «Conoscendolo bene, posso dire che è una persona di valore straordinario, e che questa scelta - che lui si è guadagnato esclusivamente per i suoi meriti personali - è un grande onore per l'Italia». Nelle sue ultime considerazionifinalida governatore di Bankitalia, Draghi è tornato a sottolineare il problema della mancata crescita dell'Italia. E tutti a dire «bravo Draghi», come se fosse una novità clamorosa e non un problema noto. «In effetti dire che il problema dell'Italia è una crescita molto più fiacca rispetto all'Europa, per non parlare del mondo, è quasi banale. Trovare le soluzioni, invece, è tutt'altro che semplice. Non ci sono ricette sicure. Certo è che la mancata crescita intacca il forte risparmio degli italiani, e per i giovani senza risparmi è un problema serissimo». pgh Figlio dell'ex sindaco carriera In Goldman Sachs • STUDI A TRENTO Nato a Trento il 22 agosto 1964, studi alle «Crispi» e alle «Bronzetti» prima dello scientifico, al «Galilei». Il tutto con ottimo profitto, fino all'approdo alla «Bocconi», dove si laurea nel 1988. Massimo Tononi è figlio di Giorgio, già sindaco di Trento e assessore provinciale. • IN GOLDMAN SACHS Una buona amicizia con Roberto Nicastro, anche lui trentino, ora deputy ceo (di fatto direttore generale) di Unicredit, poco dopo la laurea, venti anni fajononi entra in Goldman Sachs dove si occupa in particolare dell'area italiana, seguendo importanti operazioni. • AL GOVERNO Nel 2006 viene nominato sottosegretario all'Economia del governo Prodi, ruolo che ricopre fino al maggio del 2008. • VIA DA LONDRA Poi il rientro in Goldman Sachs, dalla quale è uscito di nuovo. E la prestigiosa designazione a presidente di Borsa italiana.