regolamento dipartimenti ospedalieri e territoriali

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regolamento dipartimenti ospedalieri e territoriali
REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI OSPEDALIERI E TERRITORIALI
Deliberazione del Direttore Generale del 30.03.2006 “Aggiornamento dell’Atto Aziendale”
1. Definizione
Il Dipartimento è costituito da strutture complesse e/o semplici omogenee, affini o complementari, che
perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti e sviluppano modelli organizzativi innovativi ed
integrati.
Le strutture mantengono la propria autonomia clinica ed assistenziale, nel rispetto della responsabilità
professionale.
Le strutture costituenti il Dipartimento sono aggregate secondo tipologie organizzative e gestionali, volte a
dare risposte unitarie, tempestive, razionali e complete rispetto ai compiti ed agli obiettivi assegnati, e a tal
fine adottano regole condivise di comportamento clinico – assistenziale, ispirate all’appropriatezza delle
prestazioni basate sulla dimostrata evidenza clinica, all’efficienza ed all’etica. Inoltre vengono perseguiti
obiettivi comuni di sviluppo dell’attività formativa e di ricerca.
Si distinguono due tipologie di dipartimenti:
1. dipartimenti strutturali, nei quali le strutture, complesse e semplici, sono aggregate funzionalmente, e,
ove possibile, fisicamente, in modo da favorire la gestione in comune delle risorse umane, degli spazi,
delle risorse tecnico-strumentali ed economiche assegnate. Di conseguenza sono omogenee sotto il
profilo delle attività o delle risorse umane e tecnologiche impiegate o delle procedure operative adottate;
2. dipartimenti funzionali, costituiti da strutture, complesse e semplici, che perseguono finalità comuni.
Il Dipartimento strutturale può prevedere l'aggregazione di strutture anche se appartenenti a diversi presidi
ospedalieri e distrettuali.
Le strutture possono appartenere anche ad aziende sanitarie diverse, nell’ambito degli indirizzi
programmatori regionali o di area vasta, dando luogo al Dipartimento funzionale interaziendale, con la
finalità di armonizzare e coordinare attività clinico – assistenziali, di utilizzo efficiente e razionale delle
tecnologie sanitarie, di mantenere elevate le professionalità e di sviluppare le competenze professionali,
migliorando la qualità delle prestazioni.
La delibera istitutiva di tale tipologia di Dipartimento dovrà esplicitare le finalità, disciplinare le modalità
operative di collaborazione tra le parti, nonché i rapporti economici intercorrenti.
Il Dipartimento strutturale o funzionale può aggregare anche strutture ospedaliere e territoriali costituendo il
Dipartimento “transmurale” di raccordo Ospedale-Territorio.
2. Finalità/Obiettivi
La finalità del Dipartimento è di porre gli operatori sanitari nelle condizioni di svolgere la propria attività,
improntandola all’efficacia ed all'appropriatezza delle prestazioni (governo clinico).
In particolare, la riorganizzazione dovrà essere orientata prioritariamente alla centralità del paziente/utente.
A tale scopo, il Dipartimento persegue i seguenti obiettivi:
1. La razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, dei posti letto, dei materiali di
consumo e dei servizi intermedi;
2. Il miglioramento dell’efficienza gestionale dei processi assistenziali attraverso il coordinamento e
l’integrazione delle attività delle strutture del Dipartimento per raggiungere il miglior servizio a costi
appropriati;
3. Il miglioramento continuo della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie con particolare riguardo
all’umanizzazione dell’assistenza erogata all’interno delle strutture del Dipartimento;
4. Il coordinamento e lo sviluppo delle attività di ricerca, studio, formazione e aggiornamento delle
strutture del Dipartimento;
5. la razionalizzazione e lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la
continuità assistenziale anche all’esterno dei dipartimenti;
6. lo sviluppo di modelli organizzativi innovativi nella gestione della risorsa umana e professionale,
favorendo il lavoro di équipe interdisciplinare e multiprofessionale.
3. Modalità organizzative
3.1 Criteri per l’individuazione dei dipartimenti
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L’azienda va progressivamente organizzata in dipartimenti mediante l’aggregazione di strutture, da effettuare
sulla base delle seguenti caratteristiche:
a. obiettivi comuni da conseguire nell’ambito della programmazione aziendale;
b. aree omogenee, tipologia delle prestazioni, intensità e gradualità delle cure;
c. settore nosologico e/o branca specialistica, apparato;
d. fasce di età;
e. funzionalità e convenienza in termini di rapporto costi-benefici, fermo restando l’obiettivo principale
della qualità della prestazione;
f. funzioni di supporto e tecnico-amministrative.
Fatto salvo specifiche e motivate situazioni, per la costituzione di un Dipartimento devono essere almeno
previste l'aggregazione di 3 strutture complesse o di due strutture complesse ed una semplice
dipartimentale.
3.2 Modalità di istituzione dei Dipartimenti
Il Dipartimento è istituito con provvedimento del Direttore generale, sentito il Direttore sanitario, il Direttore
amministrativo, il Direttore dei Servizi Sociali ed il Consiglio dei sanitari.
4. Compiti del Dipartimento
I compiti del Dipartimento possono essere ricondotti a:
utilizzazione ottimale degli spazi assistenziali (posti letto, sale operatorie, sale di diagnostica, ambulatori
ecc.), del personale, delle apparecchiature e dei materiali di consumo;
coordinamento con le relative attività territoriali per una integrazione dei servizi ospedalieri con quelli
territoriali ed, in particolare, con i distretti e con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
Tale raccordo deve garantire la continuità assistenziale attraverso la definizione del piano di dimissione
del paziente, gli interventi domiciliari ed i successivi follow-up, nonché l’assistenza medica nelle strutture
socio-sanitarie residenziali;
promozione di iniziative finalizzate all’umanizzazione dell’assistenza;
miglioramento continuo della qualità dell’assistenza fornita, adottando metodiche appropriate, come ad
esempio il “medical audit”;
studio e applicazione di sistemi integrati di gestione, anche attraverso il collegamento informatico
all’interno del Dipartimento e tra Dipartimenti, allo scopo di consentire l’interscambio di informazioni ed
immagini, nonché l’archiviazione unificata e centralizzata dei dati, e l’utilizzazione della telematica;
studio, applicazione e verifica di sistemi e protocolli, per conferire maggiore omogeneità possibile alle
procedure organizzative, assistenziali e di utilizzo delle apparecchiature;
organizzazione della didattica;
individuazione e promozione di nuove attività o di nuovi modelli operativi nello specifico campo di
competenza;
individuazione del fabbisogno di formazione ed aggiornamento del personale operante nell’ambito delle
differenti strutture, in armonia con i piani di formazione della Regione, concertando le iniziative al fine di
perseguire specifici obiettivi. La formazione e l’aggiornamento dovranno essere inseriti nei piani aziendali
o in relazione a specifici criteri (numerosità, esigenza di omogeneità), avere carattere continuativo ed
essere soggetti a valutazione periodica; formulazione di proposte relative ai piani di investimento per le
apparecchiature, per l’informatizzazione e per i beni di consumo;
gestione del budget assegnato al Dipartimento.
Oltre a quelle menzionate, l’Azienda ha la facoltà di assegnare al Dipartimento altre attività con riferimento
alla tipologia dello stesso ed alle finalità specifiche.
Le attività previste per il Dipartimento vanno effettuate mediante l'impiego delle risorse allo stesso
assegnate.
5. Livelli decisionali
All’interno del Dipartimento sono previsti il Direttore di Dipartimento ed il Comitato di Dipartimento.
Il Direttore di Dipartimento strutturale invia alla scadenza di ogni anno di incarico al Responsabile della
struttura tecnico-funzionale competente una relazione sulle modalità di conduzione del Dipartimento e sugli
obiettivi raggiunti.
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Il Direttore di Dipartimento funzionale invia alla scadenza di ogni anno di incarico al Responsabile individuato
con l’atto di istituzione del Dipartimento una relazione sulle modalità di conduzione del Dipartimento e sugli
obiettivi raggiunti.
Il Responsabile della struttura tecnico-funzionale competente, ha compiti di supporto, controllo e verifica sui
Direttori di Dipartimento strutturale e ne riferisce alla Direzione Generale.
Il Responsabile individuato con l’atto di istituzione del Dipartimento, ha compiti di supporto, controllo e
verifica sui Direttori di Dipartimento funzionale e ne riferisce alla Direzione Generale.
5.1. Il Direttore di Dipartimento
Il Direttore di Dipartimento è nominato con provvedimento del Direttore generale su proposta del Direttore
di Struttura Tecnico-Funzionale ed è scelto tra i direttori di una delle strutture complesse del Dipartimento
sentito il parere del Comitato di Dipartimento da riportare in apposito verbale.
La durata dell'incarico è di almeno due anni ed è rinnovabile.
Il Direttore di Dipartimento può essere rimosso, prima della scadenza dell'incarico, dal Direttore Generale
con provvedimento motivato, sulla base della normativa vigente o per ragioni organizzative e/o gestionali.
Il Direttore di Dipartimento rimane responsabile della Struttura complessa a cui è preposto, fatte salve
situazioni di particolare complessità organizzativa.
Il Direttore di Dipartimento deve garantire una disponibilità di presenza in servizio congrua e adeguata allo
svolgimento dei compiti affidati.
5.1.1. Funzioni del Direttore di Dipartimento strutturale
Il Direttore di Dipartimento strutturale svolge le seguenti funzioni:
assicura la gestione delle risorse comuni del Dipartimento;
garantisce le funzioni e le attività di programmazione budgetaria, di coordinamento, di integrazione e di
controllo, clinico – organizzativo ed economico, compresa l’osservanza delle norme sulla sicurezza e la
tutela della privacy, in collaborazione con il Comitato di dipartimento. Per tali attività è coadiuvato dal
Responsabile del personale infermieristico, tecnico-sanitario e riabilitativo di Dipartimento;
dispone le azioni per il corretto funzionamento del Comitato di dipartimento;
convoca e presiede le riunioni del Comitato e trasmette i verbali delle stessa alla Direzione sanitaria
dell’Azienda e alla Direzione delle Strutture tecnico-funzionali;
rappresenta il Dipartimento nei rapporti con la Direzione generale, in riferimento ai programmi aziendali,
sviluppando i livelli di integrazione intra ed interdipartimentali;
predispone, nell’ambito della programmazione aziendale e delle proposte del Comitato di dipartimento, il
piano di sviluppo per la valorizzazione delle risorse umane;
coordina e predispone i livelli organizzativi necessari per l’urgenza ed emergenza interna, secondo gli
indirizzi della Direzione sanitaria dell’Azienda;
sostiene lo sviluppo ed il buon funzionamento del Sistema Informativo di Dipartimento e aziendale ed, in
particolare, coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati e delle informazioni.
Oltre alle responsabilità gestionali di cui al primo comma del presente Art., il Direttore di dipartimento svolge
le seguenti funzioni propositive indirizzate al rispettivo Responsabile di Struttura tecnico-funzionale:
a) Risorse strutturali
Coordinamento, integrazione e controllo della qualità, della sicurezza e funzionalità (layout) degli
spazi, delle attrezzature e delle apparecchiature;
coordinamento e controllo del processo di valutazione della tecnologia sanitaria;
segnalazione e proposta delle esigenze di manutenzione straordinaria e/o di sostituzione e/o di
innovazione tecnologica;
programmazione della distribuzione del numero e della qualità dei posti letto affidati;
programmazione dell’accessibilità degli ambulatori;
programmazione dell’utilizzo delle sale operatorie assegnate;
coordinamento, integrazione, supervisione e valutazione degli acquisti di beni e servizi per tutto il
Dipartimento, dell’andamento dei consumi e delle scorte per tutto il Dipartimento.
b) Risorse umane
Coordinamento, integrazione e controllo delle assenze, ferie e degli straordinari di tutto il personale;
gestione e valutazione del personale assegnato, secondo gli indirizzi aziendali ed in conformità al
piano di sviluppo delle risorse umane del Dipartimento.
c) Budget
Predisposizione del budget di Dipartimento, sentito il Comitato di Dipartimento, e negoziato con le
singole strutture. A detta fase partecipano i responsabili delle Strutture Complesse e Semplici del
Dipartimento ;
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assunzione della responsabilità sui risultati complessivamente ottenuti dal Dipartimento e diretta
responsabilità per la gestione delle risorse condivise.
Per l’espletamento di tutte le funzioni ed i compiti indicati, il Direttore di dipartimento si avvale delle
competenti strutture aziendali.
Il sostituto del Direttore di dipartimento è nominato dal Direttore Generale su proposta del Direttore stesso
ed è scelto tra i Direttori di struttura complessa. Ad esso, il Direttore di Dipartimento può discrezionalmente
delegare funzioni di propria competenza.
5.1.2. Funzioni del Direttore di Dipartimento funzionale
Al Direttore vengono attribuite le funzioni del Direttore di Dipartimento strutturale, con l'eccezione della
gestione di budget, delle risorse umane, tecnico-strumentali e strutturali. I compiti saranno definiti nel
provvedimento istitutivo del Dipartimento stesso.
5.2. Il Comitato di Dipartimento strutturale e funzionale
5.2.1. Composizione
Il Comitato di Dipartimento strutturale e funzionale è composto da:
i Direttori di tutte le Strutture complesse e semplici dipartimentali appartenenti al Dipartimento;
i Responsabili delle Strutture semplici di Dipartimento (solo per il Comitato di Dipartimento strutturale);
il Responsabile di Dipartimento del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo delle
Strutture del dipartimento;
un rappresentante dei dirigenti medici o sanitari, eletto tra tutti gli appartenenti al Dipartimento;
un rappresentante del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo, eletto tra tutti gli
appartenenti al Dipartimento; nella prima riunione sarà presente un rappresentante indicato dal
Responsabile della Struttura tecnico-funzionale.
Possono, essere invitati altri esperti qualora risultasse utile ed opportuna la loro consultazione, in particolare
i direttori e responsabili delle strutture ospedaliere e/o territoriali interagenti con il Dipartimento.
Il Comitato approva, con voto palese, gli argomenti all’ordine del giorno con maggioranza di voti (50%+1)
dei presenti. Nel verbale devono essere indicati i nominativi dei votanti contro e a favore, e, su richiesta, la
motivazione del voto.
Il Comitato di Dipartimento si riunisce almeno 4 volte all’anno in via ordinaria ed in via straordinaria su invito
del Direttore e qualora ne venga fatta richiesta dalla maggioranza dei membri del Comitato stesso (50%+1).
5.2.2. Funzioni del Comitato di Dipartimento strutturale
Il Comitato di Dipartimento strutturale svolge le seguenti funzioni:
definisce gli obiettivi da realizzare nel corso dell'anno, in aderenza alla programmazione strategica
dell’Azienda;
concorre a definire i modelli organizzativi del Dipartimento, nel rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;
elabora proposte per la razionale utilizzazione del personale del Dipartimento e propone la mobilità del
personale, nell’ottica della integrazione dipartimentale;
elabora proposte per la gestione delle attrezzature, dei presidi e delle risorse economiche assegnate al
Dipartimento;
fornisce indicazioni per la gestione del budget assegnato al Dipartimento;
stabilisce e coordina modelli per la verifica e la valutazione della qualità dell'assistenza fornita, nel
rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;
propone piani di aggiornamento e di riqualificazione del personale del Dipartimento;
formula proposte operative per i fabbisogni di risorse sia di personale, sia di dotazione strumentale,
valutandone le priorità;
elabora la relazione annuale sulle attività svolte ed il programma degli obiettivi per l’anno successivo alla
fine di ogni anno, inviandoli alla Direzione generale, tramite il Direttore di Dipartimento, con le proposte
motivate di finanziamento e le priorità di realizzazione;
adotta, in relazione alle specifiche esigenze del Dipartimento, le linee guida utili per un più corretto
indirizzo diagnostico-terapeutico;
elabora proposte da trasmettere, tramite il Direttore di Dipartimento, al Direttore Generale, per
l'eventuale inserimento di altre strutture nel Dipartimento o la soppressione o rimodulazione di quelle
esistenti;
promuove e coordina lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la
continuità assistenziale e ne cura l’applicazione e la verifica;
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valuta, altresì, ogni altra proposta o argomento che gli venga sottoposto dalla Direzione aziendale, dal
Direttore di Dipartimento o da singoli appartenenti al Dipartimento stesso, in relazione a problemi o
eventi di particolare importanza;
predispone le modalità di applicazione operativa dei criteri aziendali emanati dalla Direzione generale per
la valutazione del personale.
5.2.3. Funzioni del Comitato di Dipartimento funzionale
Il Comitato di Dipartimento funzionale svolge le seguenti funzioni:
definisce gli obiettivi da realizzare nel corso dell'anno, in aderenza alla programmazione strategica
dell’Azienda;
concorre a definire i modelli organizzativi del Dipartimento, nel rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;
elabora proposte per la gestione delle attrezzature, dei presidi e delle risorse economiche, qualora
assegnate al Dipartimento;
stabilisce e coordina modelli per la verifica e la valutazione della qualità dell'assistenza fornita, nel
rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;
propone piani di aggiornamento e di riqualificazione del personale del Dipartimento;
formula proposte operative per i fabbisogni di risorse sia di personale, sia di dotazione strumentale delle
singole strutture e, qualora previsto, del Dipartimento, valutandone le priorità;
elabora la relazione annuale sulle attività svolte ed il programma degli obiettivi per l’anno successivo alla
fine di ogni anno, inviandoli alla Direzione generale, tramite il Direttore di Dipartimento, con le proposte
motivate di finanziamento e le priorità di realizzazione;
adotta, in relazione alle specifiche esigenze del Dipartimento, le linee guida utili per un più corretto
indirizzo diagnostico-terapeutico;
elabora proposte da trasmette, tramite il Direttore di Dipartimento, al Direttore Generale, per l'eventuale
inserimento di altre strutture nel Dipartimento o la soppressione o rimodulazione di quelle esistenti;
promuove e coordina lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la
continuità assistenziale e ne cura l’applicazione e la verifica;
valuta altresì ogni altra proposta o argomento che gli venga sottoposto dalla Direzione aziendale, dal
Direttore di Dipartimento o da singoli appartenenti al Dipartimento stesso, in relazione a problemi o
eventi di particolare importanza.
6. Risorse del Dipartimento Strutturale
Le risorse del Dipartimento strutturale sono:
a. personale
b. strutture edilizie
c. attrezzature
d. altre risorse , ove previsto dalla programmazione aziendale
Le risorse vanno distinte in:
risorse comuni del
Dipartimento;
risorse proprie delle
risorse comuni del
categorie a) e b),
Dipartimento.
Dipartimento, cioè condivise, nonché quelle necessarie al funzionamento del
singole strutture appartenenti al Dipartimento, quindi non comuni;
Dipartimento che possono essere assegnate, dalla Direzione generale, alle
sulla scorta di valutazioni sia della Direzione sanitaria che del Comitato di
Per i Dipartimenti strutturali, si riportano i seguenti criteri per la distribuzione delle risorse:
Alle singole Strutture complesse o a quelle semplici di Dipartimento, vengono assegnati, dalla Direzione
generale:
il personale medico e laureato sanitario, al quale attiene un percorso formativo di accesso al pubblico
impiego con specifici requisiti di specialità;
gli spazi da questo occupati per le attività esclusive della Struttura;
le attrezzature od apparecchiature di alta tecnologia inclusi letti tecnici di alta specialità che vengono
esclusivamente utilizzate dalla Struttura.
Al Dipartimento vengono assegnati:
il personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo, amministrativo, nonché altre figure
professionali del Dipartimento;
il personale laureato non medico, al quale non attiene un percorso formativo di accesso al pubblico
impiego con specifici requisiti di specialità;
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gli operatori tecnici e socio sanitari addetti all’assistenza ed altri operatori di supporto;
gli spazi operativi, di degenza, di supporto e le attrezzature utilizzate da più di una Struttura (area di
degenza, articolata per livelli di intensità di cure - intensive, intermedie e normali ; day-hospital; day
surgery; ambulatori con spazi e attrezzature relative, sale operatorie con spazi ed attrezzature relative,
uffici e servizi amministrativi, aree comuni a più strutture, sale diagnostiche strumentali e laboratori con
relativi spazi ed attrezzature, sale diagnostiche con procedure comuni con relativi spazi ed attrezzature);
i programmi, i progetti, i piani di Dipartimento;
ogni altra risorsa necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati.
Per il funzionamento del Dipartimento vengono assegnati:
gli spazi per la direzione e il coordinamento del Dipartimento, compresi gli strumenti di gestione del
Dipartimento stesso;
gli strumenti per il sistema informativo, informatico e telematico del Dipartimento;
i beni e i servizi necessari al funzionamento del Dipartimento, oltre il personale di segreteria.
Le risorse vengono assegnate ai singoli Dipartimenti sulla base dei programmi, progetti ed obiettivi annuali,
compresi quelli di natura interdipartimentale, in linea con la pianificazione aziendale.
Sulla base di tali indicazioni, il Direttore di Dipartimento, tenendo presente le indicazioni fornite dal Comitato
di Dipartimento, concorda con i rispettivi direttori e responsabili, i programmi ed i piani di attività annuali che
le singole Strutture svolgeranno nell'ambito degli obiettivi programmati dal Dipartimento e articola al suo
interno il bilancio assegnato, destinando specifiche risorse alle strutture.
La determinazione dei budget del Dipartimento e delle singole strutture, mantiene ferma la responsabilità di
ciascuno per la propria parte di gestione dell'uso delle risorse e del raggiungimento degli obiettivi previsti.
Le risorse di personale, le tecnologie, le strutture, ancorché assegnate al Dipartimento, possono essere
anche organizzate per aree omogenee interdipartimentali. Con un apposito atto verranno individuate. Fin
d’ora vengono identificate le seguenti: Poliambulatorio plurispecialistico, sale operatorie, radiologia
interventistica, day surgery e day hospital.
7. Direttore di Struttura complessa di Dipartimento strutturale
7.1. Funzioni
Il Direttore di Struttura complessa di Dipartimento strutturale svolge le seguenti funzioni:
assicura la gestione clinico – assistenziale del paziente;
assicura la gestione delle risorse assegnate e la loro integrazione con le risorse comuni del Dipartimento;
garantisce le funzioni e le attività, per tipo e per volume, programmate all’interno del budget;
assicura il coordinamento, l’integrazione e il controllo, clinico – organizzativo ed economico per la propria
Struttura
assicura la gestione della sicurezza e dalla tutela della privacy;
stabilisce le linee di applicazione, nella propria Struttura, dei modelli per la verifica e la valutazione della
qualità dell’assistenza fornita e percepita, indicati dal Dipartimento, con particolare attenzione alla
centralità del paziente;
provvede, secondo le linee di indirizzo della Direzione generale, alla valutazione dei Dirigenti, secondo
quanto previsto dai vigenti accordi contrattuali;
collabora attivamente alla attività del Dipartimento, anche in qualità di membro di diritto del Comitato di
dipartimento;
rappresenta la Struttura nei rapporti con la Direzione generale;
concorre con il Dipartimento a sviluppare i livelli di integrazione con le altre Strutture nell’ambito dei
rapporti intra/interdipartimentali;
predispone, secondo gli indirizzi definiti dal Comitato di dipartimento, in collaborazione con i responsabili
del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo della propria Struttura, il piano per lo
sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane del Dipartimento, con esplicitazione del piano di
formazione, aggiornamento e di ricerca, per la negoziazione con il Direttore di Dipartimento, all’interno
del processo di budget;
contribuisce alla formulazione delle proposte, in sede di Comitato di dipartimento, per il piano di sviluppo
e valorizzazione delle risorse umane del Dipartimento;
assicura, per la parte di competenza, i livelli organizzativi necessari per l’urgenza ed emergenza interna,
secondo gli indirizzi della Direzione sanitaria;
sostiene lo sviluppo e il buon funzionamento del Sistema Informativo di Dipartimento e aziendale ed in
particolare coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati;
mantiene le responsabilità delle funzioni e dei compiti di seguito indicate.
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7.2. Risorse assegnate
In relazione alle risorse assegnate, il Direttore di struttura complessa di Dipartimento strutturale svolge i
seguenti compiti:
Sorveglianza della manutenzione ordinaria degli spazi e attrezzature/apparecchiature, condivise e
delegate;
gestione del processo di valutazione delle tecnologie sanitarie (technology assessment) e gestione della
sicurezza, della tutela della privacy e della qualità;
valutazione del personale appartenente alla Struttura, in accordo con gli indirizzi per la valorizzazione e
la valutazione delle risorse umane stabilite dal Dipartimento, secondo gli indirizzi della Direzione
generale.
7.3. Budget
In relazione al budget, il Direttore di struttura complessa di Dipartimento strutturale svolge i seguenti
compiti:
Predisposizione del budget della Struttura e negoziazione con il Direttore di dipartimento strutturale;
recepimento dei risultati della negoziazione del Dipartimento con la Direzione generale in merito a
quanto di interesse per la propria Struttura;
esecuzione delle attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel budget di
Dipartimento, per la parte di competenza della Struttura;
partecipazione alla negoziazione del budget di Dipartimento.
Per l’espletamento di dette funzioni e compiti, i Direttori di struttura complessa si avvalgono degli uffici
competenti dell’A.ULSS.
8. Direttore di Struttura complessa di Dipartimento funzionale
Il Direttore di Struttura complessa di Dipartimento funzionale svolge le medesime funzioni del Direttore
appartenente ad un Dipartimento strutturale, fatto salvo la condivisione di risorse umane, tecnologiche e
strutturali, se non specificatamente prevista dal provvedimento istitutivo del Dipartimento stesso, per il
conseguimento degli obiettivi prefissati.
9. Responsabile di Struttura semplice Dipartimentale
9.1. Funzioni
Il Responsabile di struttura semplice dipartimentale svolge le seguenti funzioni:
assicura la gestione clinico – assistenziale del paziente;
assicura la gestione delle risorse assegnate) e la loro integrazione con le risorse comuni del
Dipartimento;
garantisce le funzioni e le attività, per tipo e per volume, programmate all’interno del budget;
assicura il coordinamento, l’integrazione e il controllo, clinico-organizzativo ed economico per la propria
Struttura
assicura la gestione della sicurezza e dalla tutela della privacy;
stabilisce le linee di applicazione nella propria Struttura dei modelli per la verifica e la valutazione della
qualità dell’assistenza fornita e percepita, indicati dal Dipartimento, con particolare attenzione alla
centralità del paziente;
concorre, secondo le linee di indirizzo della Direzione generale, alla valutazione dei Dirigenti, secondo
quanto previsto dai vigenti accordi contrattuali;
collabora attivamente alla attività del Dipartimento, anche in qualità di membro di diritto del Comitato di
Dipartimento;
Rappresenta la Struttura semplice nei rapporti con la Direzione generale;
Concorre con il Dipartimento a sviluppare i livelli di integrazione con le altre Strutture nell’ambito dei
rapporti intra/interdipartimentali.
Predispone, secondo gli indirizzi definiti dal Comitato di Dipartimento, in collaborazione con i responsabili
del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo della propria Struttura, il piano di
Struttura per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane del Dipartimento, con esplicitazione del
piano di formazione, aggiornamento e di ricerca, per la negoziazione con il Direttore di Dipartimento,
all’interno del processo di budget;
contribuisce alla formulazione delle proposte, in sede di Comitato di Dipartimento, per il piano di
sviluppo e valorizzazione delle risorse umane del Dipartimento;
assicura, per la parte di competenza, i livelli organizzativi necessari per l’urgenza ed emergenza interna,
secondo gli indirizzi della Direzione sanitaria;
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sostiene lo sviluppo e il buon funzionamento del Sistema Informativo di Dipartimento e aziendale ed in
particolare coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati;
mantiene le responsabilità delle funzioni e dei compiti di seguito indicate;
il Responsabile di Struttura Semplice Dipartimentale dipende dal Direttore del Dipartimento competente
e viene nominato dal Direttore Generale su proposta del Direttore di Struttura Tecnico-Funzionale.
9.2 Risorse assegnate
In relazione alle risorse assegnate, il Responsabile di struttura semplice dipartimentale svolge i seguenti
compiti:
Sorveglianza della manutenzione ordinaria degli spazi e attrezzature/apparecchiature, condivise e
delegate;
gestione del processo di valutazione delle tecnologie sanitarie (technology assessment) e gestione della
sicurezza, della tutela della privacy e della qualità;
valutazione del personale appartenente alla Struttura semplice, in accordo con gli indirizzi per la
valorizzazione e la valutazione delle risorse umane stabilite dal Dipartimento, secondo gli indirizzi della
Direzione generale.
9.3. Budget
In relazione al budget, il Responsabile di Struttura semplice dipartimentale svolge i seguenti compiti:
Predisposizione del budget della Struttura semplice e negoziazione con il Direttore di Dipartimento
strutturale;
recepimento dei risultati della negoziazione del Dipartimento con la Direzione generale in merito a
quanto di interesse per la propria Struttura;
esecuzione delle attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel budget di
Dipartimento, per la parte di competenza della Struttura semplice;
partecipazione alla negoziazione del budget di Dipartimento.
Per l’espletamento di dette funzioni e compiti, i Direttori di struttura complessa si avvalgono degli uffici
competenti dell’A.ULSS.
10. Responsabile di Struttura semplice
Il Responsabile di Struttura semplice dipende gerarchicamente dal Direttore di Struttura complessa e svolge
le seguenti funzioni:
coordina l'attività clinico – assistenziale affidatagli dal Direttore della Struttura complessa;
gestisce le risorse umane, strutturali e tecnologiche assegnategli dal Direttore di struttura complessa;
collabora con il Direttore di struttura complessa nell’ambito della valutazione del personale assegnato.
Il Responsabile di Struttura semplice aggregata a Struttura complessa viene nominato dal Direttore generale,
su proposta del Direttore di Struttura Tecnico-Funzionale, sentito il parere del Responsabile di Struttura
Complessa.
11. Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo di
Dipartimento
Il Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico sanitario e/o riabilitativo del Dipartimento è
nominato con provvedimento del Direttore Generale ed è scelto, di norma, tra i responsabili del personale
infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo delle strutture che costituiscono il Dipartimento stesso,
su proposta del Responsabile della Struttura tecnico-funzionale competente, sentita la Direzione del
personale infermieristico, tecnico-sanitario e riabilitativo dell’Azienda ed il Direttore del Dipartimento.
Il Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo dipende gerarchicamente
dal Direttore di Dipartimento.
La durata dell'incarico è correlata all’incarico del Direttore di Dipartimento. Può essere rimosso, prima della
scadenza dell'incarico, dal Direttore Generale con provvedimento motivato, sulla base della normativa
vigente.
In accordo con la Direzione del personale infermieristico, tecnico-sanitario e riabilitativo dell’Azienda e con il
Direttore di Dipartimento, esso indica un proprio sostituto nei casi di impedimento temporaneo.
Il Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo è tenuto a promuovere
l’integrazione operativa ed a ricercare la collaborazione con i responsabili del personale infermieristico e/o
tecnico-sanitario e/o riabilitativo delle singole strutture facenti capo al Dipartimento stesso, nonché con gli
uffici amministrativi, con i Direttori di struttura ed il Direttore di Dipartimento.
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11.1. Funzioni
Il Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico sanitario e/o riabilitativo del Dipartimento svolge le
seguenti funzioni:
a) partecipa al processo di budget annuale e concorre, per quanto di competenza, alla formulazione e al
raggiungimento degli obiettivi dipartimentali;
b) predispone, in collaborazione con la Direzione del personale infermieristico, tecnico-sanitario e
riabilitativo dell’Azienda, e sentiti i responsabili del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o
riabilitativo delle strutture del Dipartimento, la previsione dei fabbisogni delle risorse infermieristiche e/o
tecnico-sanitarie e/o riabilitative da inserire nello stesso budget;
c) gestisce l’attività assistenziale, tecnico sanitaria per la parte a gestione condivisa coordinandola ed
integrandola con quella delle Strutture e predisponendo i relativi piani assistenziali dipartimentali, nonché
la gestione della manutenzione ordinaria della attrezzature del Dipartimento;
d) provvede, sentiti il Direttore di Dipartimento e i direttori di struttura, alla assegnazione del personale
all’interno del Dipartimento, secondo gli indirizzi della Direzione della Struttura tecnico-funzionale;
e) concorre alla valutazione del personale di coordinamento delle strutture dipartimentali, secondo gli
indirizzi aziendali;
f) elabora, in conformità agli indirizzi aziendali, un piano di sviluppo delle risorse umane del Dipartimento;
g) concorre a verificare, in accordo con i responsabili del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o
riabilitativo delle Strutture, i processi di approvvigionamento e di gestione delle scorte dei materiali
economali, farmaci, presidi e gestisce quanto di competenza diretta del Dipartimento, con il
coordinamento del Direttore di Dipartimento.
h) verifica la qualità assistenziale, alberghiera e tecnica del Dipartimento, integrando l’attività e
coordinandosi nel merito con i Direttori ed i Responsabili del personale infermieristico, e/o tecnicosanitario e/o riabilitativo di struttura al fine di assicurare la centralità del paziente;
i) promuove e sviluppa modalità integrate di comunicazione tra gli operatori e gli utenti, nel rispetto della
centralità del paziente, tra tutte le Strutture o aree organizzative del Dipartimento;
j) sostiene lo sviluppo e il buon funzionamento del Sistema Informativo di Dipartimento e dell’Azienda;
k) coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati assistenziali, i bisogni formativi del
personale, i progetti di qualità e di ricerca, di acquisizione e di trasferimento del “know how”.
12. Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo di
Struttura/Area
Il Responsabile di struttura è designato dal Direttore Generale su proposta del Responsabile della struttura
tecnico-funzionale; si rapporta funzionalmente con il Responsabile dell’Ufficio Infermieristico.
Egli è tenuto a facilitare l’integrazione operativa ed a ricercare la collaborazione con i responsabili del
personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo delle singole strutture facenti capo al
Dipartimento, nonché con gli uffici amministrativi, con i Direttori di Struttura ed il Direttore di Dipartimento.
12.1. Funzioni
Il Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo di struttura o di area
organizzativa svolge i seguenti compiti:
a) favorisce i processi di integrazione assistenziale ed organizzativi dipartimentali proposti dal Responsabile
del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo di Dipartimento;
b) concorre per quanto di competenza, alla formulazione e al raggiungimento degli obiettivi di Struttura;
c) partecipa con il Direttore di Struttura, per gli aspetti di competenza, alla definizione e alla negoziazione
del budget di Struttura;
d) gestisce e organizza le risorse umane assegnate dal Responsabile della struttura tecnico-funzionale;
e) programma, gestisce e valuta i piani di lavoro assistenziali in relazione agli obiettivi definiti e alle risorse
assegnate;
f) valuta, secondo gli indirizzi aziendali, il personale assegnato;
g) concorre con il Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo di
Dipartimento alla valutazione della qualità dell’assistenza erogata e/o delle prestazioni fornite dalla
Struttura ed allo sviluppo della qualità, con particolare attenzione alla centralità del paziente ed all’etica
dell’organizzazione ed all’acquisizione e trasferimento del “know how”;
h) organizza, coordina e controlla le attività alberghiere;
i) pianifica e provvede ai rifornimenti e alla gestione delle scorte di Struttura o di area organizzativa di
farmaci, beni, presidi, generi di natura alberghiera ed alla manutenzione ordinaria della attrezzature e
apparecchiature;
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j)
facilita e sviluppa le modalità integrate di comunicazione tra gli operatori e gli utenti, nel rispetto della
centralità del paziente, all’interno della propria Struttura e tra quelle del Dipartimento, in accordo con le
indicazioni del Responsabile del personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo di
Dipartimento;
k) sostiene lo sviluppo ed il buon funzionamento del Sistema Informativo di Struttura o di area
organizzativa, di Dipartimento e di Azienda; monitorizza e valida la raccolta dei dati assistenziali, i
bisogni formativi del personale, i progetti di qualità e di ricerca specifici di Struttura.
13. Individuazione numero e tipologia dei Dipartimenti Strutturali e Funzionali
13.1 Dipartimenti Strutturali Ospedalieri
I Dipartimenti Strutturali Ospedalieri, con le strutture complesse afferenti, vengono individuati come segue:
1. Dipartimento di Emergenza e delle Cure Intensive
– Anestesia e Rianimazione di Arzignano
– Anestesia di Valdagno
– Accettazione e Pronto Soccorso di Arzignano
2. Dipartimento delle Diagnostiche
– Laboratorio Analisi di Arzignano
– Radiologia di Arzignano
– Istologia e Anatomia Patologica di Arzignano
– Farmacia Ospedaliera
3. Dipartimento Area Medica Arzignano
– Medicina Generale di Arzignano
– Cardiologia di Arzignano
– Neurologia di Arzignano
– Pediatria di Arzignano
– Lungodegenza di Lonigo
4. Dipartimento Area Medica Valdagno
– Medicina Generale di Valdagno
– Geriatria di Valdagno
– Oncologia di Montecchio Maggiore
5. Dipartimento Area Chirurgica Arzignano
– Chirurgia Generale di Arzignano
– Ostetricia e Ginecologia di Arzignano
– Oculistica di Montecchio Maggiore
6. Dipartimento Area Chirurgica Valdagno
– Chirurgia Generale di Valdagno
– Ostetricia e Ginecologia di Valdagno
– O.R.L. di Valdagno
7. Dipartimento Area Ortopedica e Riabilitativa
– Ortopedia di Arzignano
– Ortopedia di Valdagno
– Recupero e Rieducazione Funzionale di Lonigo.
Dipartimenti Funzionali ospedalieri
1. Dipartimento Riabilitazione e Lungodegenza di Lonigo
2. Dipartimento Continuità Assistenziale
3. Dipartimento Chirurgia
Dipartimenti Strutturali Extra-ospedalieri
1. Dipartimento di Salute Mentale
Dipartimenti Strutturali Territoriali
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1. Dipendenze Patologiche
14. Il Dipartimento di Prevenzione
Il Dipartimento di Prevenzione è articolato nelle seguenti Unità Operative:
U.O. SERVIZIO PER LA PROMOZIONE ED EDUCAZIONE DELLA SALUTE;
U.O. SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA, al cui interno vengono individuate le Unità
Operative di: Epidemiologia, Medicina Legale e Igiene Pubblica;
U.O. SERVIZIO PREVENZIONE, SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO;
U.O. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE;
SERVIZIO PER LE ATTIVITA’ VETERINARIE, articolato nelle seguenti Unità Operative:
– U.O. SERVIZIO SANITA' ANIMALE, IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI
ZOOTECNICHE
– U.O.
SERVIZIO
IGIENE
DELLA
PRODUZIONE,
TRASFORMAZIONE,
COMMERCIALIZZAZIONE, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEGLI ALIMENTI DI
ORGINE ANIMALE E LORO DERIVATI
– U.O. territoriale Veterinaria di Lonigo
– U.O. territoriale Veterinaria di Valdagno.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS n. 5 è organizzato secondo quanto previsto dalle “Linee
guida per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione delle Aziende ULSS del Veneto”, approvate con
D.G.R.V. n. 3415 del 29 novembre 2002 ed alle quali si rimanda per quanto non previsto espressamente nel
presente Atto Aziendale.
Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura tecnico funzionale, mediante la quale l’ULSS 5 tutela e
promuove la salute della popolazione.
Sua missione è garantire la tutela della salute della popolazione e delle relative comunità locali, fornendo una
risposta unitaria ed efficace alla domanda di salute, perseguendo le strategie di:
promozione della salute e di stili di vita sani;
prevenzione degli stati morbosi acuti e cronici;
il benessere animale e la sicurezza alimentare ai fini della tutela della salute della popolazione.
Il perseguimento di tali strategie prevede:
la conoscenza e la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza;
la definizione degli obiettivi e la programmazione delle azioni;
la verifica dei risultati in termini di efficacia ed efficienza.
Su tali temi strategici il Dipartimento di Prevenzione, oltre ad impostare azioni secondo i criteri dell’intervento
diretto, deve promuovere e coordinare iniziative tecniche, che coinvolgono altre strutture aziendali o
istituzioni esterne, in particolare i Comuni del territorio dell’ULSS 5 e le Associazioni di categoria o di
volontariato, sviluppando un approccio intersettoriale nella promozione della salute e degli stili di vita e nella
prevenzione della malattie acute e croniche. Infatti, solo con un forte coinvolgimento della comunità locale si
potranno perseguire questi obiettivi.
Il D.Lgs 229/99 all’Art 7-ter definisce le funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica garantite
direttamente dal Dipartimento di Prevenzione:
a) profilassi delle malattie infettive e parassitarie;
b) tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita, anche con riferimento agli effetti sanitari
degli inquinanti ambientali;
c) tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro;
d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e
profilassi delle malattie infettive e parassitarie; farmacovigilanza veterinaria; igiene delle produzioni
zootecniche; tutela igienico – sanitaria degli alimenti di origine animale;
e) tutela igienico – sanitaria degli alimenti;
f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale;
In collaborazione con altri Servizi e Dipartimenti aziendali, il Dipartimento di Prevenzione svolge le seguenti
funzioni:
a) attività di promozione della salute;
b) attività di prevenzione delle malattie acute e cronico – degenerative.
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Il Dipartimento di Prevenzione svolge compiti e funzioni specifiche di igiene e medicina preventiva, ivi incluse
le relative attività di vigilanza, innovando le prestazioni nei contenuti e nel metodo, secondo i principi che
ispirano la medicina basata sulle prove d’efficacia e in sintonia con i cambiamenti intervenuti anche nel
settore della medicina preventiva, che hanno visto lo spostamento progressivo dell’esercizio diretto di servizi
da parte della Pubblica Amministrazione alla messa in capo a soggetti pubblici e privati delle responsabilità
dei propri atti con possibili ricadute sulla salute pubblica.
Il Dipartimento di Prevenzione ha autonomia organizzativa ed è organizzato in centri di costo e di
responsabilità.
L’assetto organizzativo del Dipartimento di Prevenzione, che risulta impostato sull’articolazione in Servizi,
realizza un’integrazione delle attività degli stessi secondo i principi dei processi per obiettivi, della
multidisciplinarietà delle azioni e dell’unireferenzialità per l’utenza, intesa come certezza per il cittadino di
avere riferimenti immediatamente identificabili, dai quali ottenere qualificate risposte per specifici problemi.
Per tali motivi, al Dipartimento afferisce tutto il complesso delle attività di prevenzione collettiva da espletarsi
a livello sia centrale sia distrettuale, in modo da affrontare unitariamente le problematiche dei rischi per la
salute e, conseguentemente, fornire una risposta uniforme ai bisogni della comunità.
Ai fini della dimostrazione del risultato economico di gestione, la contabilità dell’Azienda viene strutturata per
la evidenziazione dei ricavi e dei costi di pertinenza del Dipartimento di Prevenzione.
Il Dipartimento risulta strutturato secondo l’organigramma illustrato nell’allegato n. 3.
In considerazione di particolari esigenze locali, è possibile che alcune attività del Dipartimento di Prevenzione
siano delegate al Distretto; in tal caso, il Direttore del Distretto risponde dell’attività stessa con propri
operatori e proprie risorse, secondo protocolli concordati con il direttore del Dipartimento di Prevenzione ed
approvati dalla Direzione generale.
Il Dipartimento di Prevenzione individua, con gli altri Dipartimenti di Prevenzione operanti nell’ambito
provinciale, forme di collaborazione anche istituzionalizzate e permanenti su temi di interesse comune e a
valenza sovralocale, quali:
osservazione epidemiologica;
sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento ai rapporti con l’INAIL, la Direzione provinciale
del Lavoro, le associazioni degli imprenditori, le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dipendenti;
igiene ambientale, con particolare riferimento ai rapporti con l’Amministrazione Provinciale ed il
Dipartimento ARPAV Provinciale.
Il Direttore del Dipartimento
A norma del 4° comma dell'Art. 23 della L.R. n.56/94, il Responsabile del Dipartimento Prevenzione è un
Dirigente Medico o Veterinario che assume la qualifica di DIRETTORE del DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE.
Ai sensi della D.G.R.V. 03.08.2001 n.2190, è nominato dal Direttore Generale con provvedimento motivato,
su proposta del Direttore Sanitario, ed è scelto fra i Dirigenti con incarico di direzione di una delle strutture
complesse raggruppate nel Dipartimento.
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione rimane titolare della struttura complessa cui è preposto.
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione sovraintende all'assetto organizzativo complessivo dell'intera
struttura, provvedendo ad integrare obiettivi, azioni, risorse, professionalità e strategie attuative dei diversi
servizi. A tal uopo svolge un'azione di pianificazione delle iniziative e delle attività di coordinamento e di
controllo dei vari Servizi, impartendo le disposizioni ritenute necessarie ed opportune, nel rispetto della
autonomia tecnico-funzionale dei singoli Servizi operativi e previo confronto, occorrendo, con i Direttori dei
Servizi interessati.
Spetta in particolare al Direttore del Dipartimento di Prevenzione:
a) intrattenere rapporti con la Direzione Generale, con la Direzione Sanitaria e con la Direzione
Amministrativa per le problematiche di natura generale della struttura o finalizzati a dirimere conflitti di
operatività e/o competenza fra i vari Servizi;
b) promuovere la programmazione dell'attività di prevenzione del Dipartimento nel suo complesso,
incentivando in particolare gli interventi tra servizi, nonché coordinare e pianificare i progetti trasversali
ai servizi, in rapporto di stretta collaborazione e sinergia con i Responsabili degli stessi;
c) coordinarsi con l'Agenzia Regionale per l'Ambiente (ARPAV) e con le relative articolazioni territoriali, ove
necessario unitamente ai Responsabili dei Servizi interessati ovvero anche a mezzo di deleghe di
rappresentanza dei Responsabili stessi, in relazione alla materia trattata;
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d) gestire il budget complessivo, d’intesa con i Responsabili di Servizio e raccordandosi con gli stessi per la
quantificazione complessiva previa determinazione delle esigenze con i rispettivi servizi; provvedere
quindi all'assegnazione della quota ai servizi stessi - con disposizione formale da comunicare, per
conoscenza, anche al Direttore Generale, al Direttore Amministrativo ed ai Servizi per il Controllo di
Gestione e per la Gestione delle Risorse Umane, nel rispetto dei principi e criteri definiti nelle. direttive di
cui alla lettera d) del primo comma dell'Art. 31 della L.R. n. 56/94;
e) attuare un monitoraggio delle spese (interventi manutentivi sulla struttura, acquisto di attrezzature
tecnico - scientifiche, arredi, automezzi, hardware e software informatici, ecc.), anche al fine di attivare
un controllo dei costi finalizzato al loro contenimento;
f) attuare - secondo criteri di obiettività e di riorganizzazione del lavoro - misure di riequilibrio in ordine al
fabbisogno di risorse umane nei vari servizi, provvedendo anche alle disposizioni interne di assegnazione
o mobilità provvisoria, nei casi di necessità e d'urgenza, sentiti, salve esigenze temporanee
improrogabili, i Responsabili dei Servizi interessati;
g) dirigere il personale della sezione operativa amministrativa del Dipartimento;
h) esercitare la funzione di supervisore sulle attività inerenti i flussi informativi del Dipartimento e delle sue
articolazioni interne;
i) promuovere l'applicazione del Sistema Qualità dei Servizi, fissando tra l'altro gli standards di riferimento
e promuovendo la formazione del personale idonea allo scopo;
j) esercitare un'azione di costante vigilanza e di controllo sui Servizi stessi – nel rispetto del principio di
autonomia tecnico-funzionale e professionale - al fine in particolare di superare ogni situazione che sia
causa di inadeguata efficienza o di conflittualità sul piano operativo, riferendo - ove occorra - alla
Direzione Generale, di norma tramite il Direttore Sanitario;
k) rapportarsi con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell'Azienda;
l) assolvere ad ogni altra funzione che l'Ordinamento Generale o il presente Regolamento attribuisce al
Direttore di Struttura;
Il Direttore del Dipartimento è sovraordinato rispetto ai Direttori dei Servizi; esso si rapporta al Direttore
Generale, tramite di norma il Direttore Sanitario, ma non assume responsabilità di gestione diretta nella
materia di competenza dei singoli Servizi, medici e veterinari.
Il Comitato di Direzione
Allo scopo di garantire l’integrazione degli obiettivi e delle attività dei singoli Servizi, il Direttore del
Dipartimento si avvale di un Comitato di Direzione – formato dallo stesso e dai Direttori dei Servizi, inclusi
quelli di natura tecnico-specialistica del Servizio per le attività Veterinarie – per le funzioni di:
– definizione dei programmi di attività del Dipartimento e dei Servizi;
– gestione delle risorse umane e finanziarie complessive del Dipartimento;
– sviluppo dell’integrazione tra Servizi;
– programmazione delle attività di ricerca e sviluppo in ambito dipartimentale, d’intesa, occorrendo,
con le altre strutture sanitarie, amministrative e sociali dell’Azienda.
Il Direttore Sanitario - sentiti il Direttore del Dipartimento di Prevenzione ed il Coordinatore dei Servizi
Veterinari - può formulare al Direttore Generale proprie proposte per la definizione regolamentare, nel
rispetto delle norme statali e regionali disciplinanti la materia e delle "articolazioni” per materia e per
territorio del presente Regolamento, nonché delle competenze specifiche dei "Servizi” relativi alle attività
veterinarie.
I Responsabili di Servizio e Sedi decentrate
I Responsabili dei "Servizi" dell'area sia medica che veterinaria di cui ai commi precedenti sono Dirigenti
Medici o Veterinari, nominati dal Direttore Generale su proposta del Direttore Sanitario, sentiti il Direttore del
Dipartimento di Prevenzione, e - per i Servizi Tecnico - Specialistici dell'area veterinaria - congiuntamente al
Coordinatore del Servizio per le Attività Veterinarie di cui al comma seguente.
Il Direttore Generale, su proposta del Direttore Sanitario, sentito il Direttore del Dipartimento di Prevenzione,
nomina il Coordinatore del "Servizio per le Attività Veterinarie" scegliendolo tra i Direttori dei relativi "Servizi
Tecnico-Specialistici".
L'incarico è conferito per periodi triennali rinnovabili.
Resta ferma la titolarità della Direzione del Servizio di natura tecnico-specialistica di assegnazione.
13
Durante il periodo di coordinamento, il Dirigente potrà avvalersi della collaborazione del Dirigente Veterinario
con funzioni vicarie del "Servizio" stesso, anche avvalendosi di deleghe provviste del visto del Direttore del
Dipartimento.
Il Coordinatore del "Servizio per le Attività Veterinarie" tiene i rapporti istituzionali e di carattere generale
con il Direttore del Dipartimento; assolve alle funzioni tecnico-organizzative all'interno dell'area veterinaria,
ferme le attribuzioni del Direttore del Dipartimento che, in caso di necessità e per particolari esigenze
operative, adotta le occorrenti disposizioni anche provvisorie; in particolare, in materia di personale, dispone
le assegnazioni anche temporanee atte ad assicurare il regolare funzionamento complessivo del "Servizio per
le Attività Veterinarie" dell'Azienda.
In relazione all'estensione del territorio ed alla complessità ed articolazione delle funzioni espletate dai
"servizi" del Dipartimento, nel territorio della ULSS possono essere individuate ed istituite sedi decentrate di
erogazione dei servizi, per una o più funzioni connesse.
L'istituzione delle sedi decentrate è disposta con atto del Direttore Generale, su proposta del Direttore
Sanitario ed iniziativa del Direttore del Dipartimento, sentiti i Responsabili dei Servizi medici o veterinari
interessati.
Nelle Unità Organizzative Territoriali i rispettivi Servizi centrali assicurano la presenza dei Dirigenti e del
restante personale - in orari coerenti con le esigenze degli utenti e dei Servizi stessi, secondo le disposizioni
generali del Direttore del Dipartimento.
Per assolvere a particolari funzioni di interesse dell'intero territorio della ULSS, e presso le sedi dei Distretti
Socio Sanitari in cui vengono svolte funzioni di sanità pubblica e di medicina legale di competenza,
rispettivamente, del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica e del Servizio di Medicina Legale, possono essere
altresì istituite Unità Organizzative Funzionali per l'erogazione decentrata delle predette prestazioni, con
attività articolate in forma parzialmente fissa e parzialmente itinerante, previe intese tra Dipartimento e
Distretti Socio Sanitari.
Alle Unità Organizzative Funzionali è preposto un Dirigente Medico con funzioni di Responsabile, nominato
dal Direttore Generale, su proposta del Direttore del Servizio interessato e parere favorevole del Direttore
Sanitario.
I predetti Responsabili dipendono gerarchicamente ed organizzativamente dal Direttore del Servizio
competente per materia, con l'obbligo - per gli aspetti funzionali, operativi e tecnico-specialistici - di
rapportarsi con i Direttori degli altri Servizi del Dipartimento, in relazione alle funzioni e prestazioni esercitate
nelle aree delle rispettive competenze specialistiche.
Le Unità Territoriali Veterinarie
Le attività veterinarie di natura distrettuale sono esercitate da numero 2 UNITA' TERRITORIALI
VETERINARIE (U.T.V.), la cui competenza territoriale è stabilita con deliberazione del Direttore Generale, su
proposta del Direttore Sanitario, sentiti congiuntamente il Direttore del Dipartimento ed il Coordinatore del
Servizio per le Attività Veterinarie previe intese con i Responsabili dei relativi Servizi Tecnico-Specialistici.
Alle Unità Territoriali Veterinarie sono preposti - con atto del Direttore Generale, su proposta del
Coordinatore del "Servizio per le Attività Veterinarie" e conforme parere del Direttore del Dipartimento e del
Direttore Sanitario - DIRIGENTI VETERINARI che fanno capo, per gli aspetti gerarchici ed organizzativi, al
Coordinatore e, per gli aspetti funzionali e tecnico specialistici, ai Direttori dei relativi Servizi, per la rispettiva
competenza.
A tutti gli altri Dirigenti Veterinari di primo livello saranno assegnati dal Direttore del Servizio, di intesa con il
Coordinatore, compiti di natura professionale relativi al "Servizio" tecnico-specialistico o della U.T.V. di
assegnazione.
Le Attività particolari di staff ed Uffici Comuni
Il Direttore del Dipartimento può organizzare specifiche attività di staff, anche temporanee.
L'assegnazione, anche a tempo pieno, del personale alle predette attività di staff è disposta con atto scritto
dal Direttore del Dipartimento, d’intesa con i Responsabili dei Servizi interessati.
In attuazione della Deliberazione della Giunta Regionale n. 2190/01, il Direttore Generale potrà inoltre
costituire - con propria deliberazione su proposta del Direttore del Dipartimento - gli "Uffici Comuni" ai
Servizi del Dipartimento, per l'esercizio di attività interdisciplinari ed interservizi a carattere continuativo. In
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caso di conferimento di attività e funzioni la cui titolarità compete ad uno specifico "Servizio", il Responsabile
interessato disporrà la relativa delega con le conseguenti disposizioni attuative, ove necessarie.
In particolare, presso il Dipartimento è in attività (in attuazione della deliberazione n. 53 del 13.02.2002)
l’Ufficio per la Qualità, al quale concorrono, anche per tempo parziale, operatori di più Servizi strutturati nel
Dipartimento di Prevenzione, da individuarsi a cura del Direttore di Dipartimento.
Agli "Uffici Comuni” può essere preposto un Dirigente Responsabile/Funzionario Direttivo, nominato dal
Direttore Generale, su proposta del Direttore Sanitario, sentito il Direttore del Dipartimento.
I Dirigenti Responsabili degli "Uffici Comuni” dipendono dal Direttore del Dipartimento, che risponde della
integrazione delle attività e delle funzioni attribuite agli Uffici stessi anche in relazione alla loro
interdisciplinarietà ed ai rapporti con i vari Servizi del Dipartimento stesso, nel rispetto delle professionalità
specialistiche finalizzandole in ogni caso alla integrazione delle funzioni degli stessi "Uffici Comuni".
U.O. Servizio per la Promozione e l’Educazione della Salute
Nell'ambito del Dipartimento di Prevenzione è costituito - in posizione di staff al Direttore del Dipartimento –
l’U.O. SERVIZIO PER LA PROMOZIONE E L’EDUCAZIONE DELLA SALUTE.
Il Servizio costituisce il supporto per la realizzazione, sul piano organizzativo e programmatico, dell'obiettivo
dell'educazione del cittadino alla salute, intesa quale bene da tutelare e da riacquistare.
Il Servizio provvede ai seguenti compiti:
a. fornire al Direttore Generale e ai Direttori Amministrativo, Sanitario e dei Servizi Sociali, gli elementi
necessari per l'elaborazione del progetto triennale di promozione ed educazione alla salute;
b. coordinare le iniziative dei Servizi/Uffici/Unità Operative dell'Azienda nella specifica materia, favorendo
l'integrazione fra essi e fornendo agli stessi assistenza per la realizzazione di programmi efficaci e di
qualità (aspetti progettuali, organizzativi, gestionali e valutativi), nonché garantendo uniformità di
intervento nella specifica materia in ambito territoriale.
c. curare la raccolta, preparazione e diffusione di materiale di documentazione a supporto degli operatori
dell'Azienda e contribuire alla preparazione di materiale informativo rivolto alla popolazione in tema di
salute, organizzazione dei Servizi Socio-Sanitari e prestazioni sanitarie;
d. realizzare le attività aziendali individuate nei progetti regionali (prevenzione da fumo di tabacco, corretta
alimentazione, educazione e promozione alla salute negli istituti e centri di formazione ad indirizzo
tecnico-professionale, rete degli ospedali di promozione della salute, sviluppo e divulgazione di materiale
informativo per la prevenzione dell'AlDS a Scuola, ecc.) ed altri che saranno individuati dalla Regione
Veneto;
e. curare i rapporti tecnico-professionali con le strutture regionali e le istituzioni scolastiche, in particolare
gli adempimenti connessi al gruppo di lavoro per l'educazione alla salute, alla Commissione Scuola U.L.S.S., all'educazione sanitaria, agli insegnamenti ed ai diversi enti ed associazioni operanti nel campo
dell'educazione sanitaria;
f. elaborare i progetti aziendali di formazione con i fondi regionali per le iniziative di promozione ed
educazione alla salute.
Il Referente del Servizio è un Dirigente Medico, nominato dal Direttore Generale su proposta del Direttore
Sanitario, sentito il Direttore del Dipartimento di Prevenzione.
Il Referente, coadiuvato da un gruppo di lavoro rappresentativo delle Strutture/Servizi dell’Azienda impegnati
in attività di educazione alla salute, dovrà garantire la trasversalità degli interventi ed operare in stretto
raccordo con le Unità che svolgono azioni di Epidemiologia, di
Unità Operativa di Medicina Legale
Le sue funzioni sono inerenti a valutazioni clinico – biologiche e si esplicano mediante accertamenti,
certificazioni ed ogni altra prestazione avente finalità e natura medico – legale.
Attività:
Accertamenti di Idoneità Psico-Fisica
– Conseguimento, conferma di validità o revisione della patente di guida di veicoli;
– Conseguimento, convalida o revisione delle patente nautica;
– Rilascio e rinnovo dell’autorizzazione: al porto di fucile per uso caccia, al porto d’armi per l’esercizio
dello sport del tiro al volo, al porto d’armi per uso difesa personale;
– Altri accertamenti di idoneità psico-fisica specifica, per singole funzioni, demandati da specifiche
norme di legge.
Accertamenti di Invalidità Permanente, Handicap e Disabilità
15
–
–
Invalidità civile;
Pareri per indennizzo e risarcimento danni da emotrasfusioni, somministrazioni di emoderivati e
vaccinazioni;
– Valutazione e reinserimento al lavoro dell’invalido;
– Cecità;
– Sordomutismo;
– Handicap (Legge 5 febbraio 1992, n. 104);
– Inserimento lavorativo disabili.
– Accertamenti per Inidoneità Lavorativa Permanente e Temporanea
– Controllo medico sulle malattie che producono inabilità temporanea;
– Astensione anticipata dal lavoro per complicanze della gravidanza;
– Giudizi collegiali per la invalidità permanente, temporanea e la dispensa dal servizio per i dipendenti
di Enti pubblici e locali;
– Valutazione collegiale in materia di accertamento di causalità di servizio.
Accertamenti e Certificazioni per Inidoneità varie
– Patologie che costituiscono controindicazioni all’uso delle cinture di sicurezza;
– Menomazioni per le quali la deambulazione è sensibilmente ridotta;
– Patologie per le quali è necessario l’esonero dalle lezioni di educazione fisica;
– Menomazioni che costituiscono impedimento fisico all’espressione del voto;
– Inabilità a proficuo lavoro di coltivatori diretti, artigiani, commercianti, ecc.;
– Menomazioni che costituiscono impedimento psico-fisico al Servizio Militare.
Accertamenti Necroscopici
– Visite necroscopiche;
– Accertamento della morte anche con finalità di trapianti d’organo;
– Esami autoptici e riscontri diagnostici.
Accertamenti e pareri in ordine alla valutazione del Danno Biologico
– Consulenza e pareri medico legali, collegiali e monocratici, per la valutazione del danno biologico ed
altre voci di danno alla persona;
– Consulenza e pareri medico legali, collegiali e monocratici, per la valutazione del danno da
responsabilità professionale, consenso ad esami diagnostici ed ai trattamenti sanitari, medici e
chirurgici.
– Formazione del personale, Rapporti con il Pubblico, Controllo Qualità e Controllo di Gestione.
15. Il Dipartimento di Salute mentale
Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è normato dal Progetto Obiettivo Regionale Tutela della Salute
Mentale D.G.R.V. 4080 del 22.12.2000 e dal Progetto Obiettivo Nazionale T.S.M. di cui al D.P.R. 10.11.1999.
Il compito del DSM è di garantire livelli uniformi e appropriati di assistenza, privilegiando la
territorializzazione dell’erogazione delle prestazioni. E’ suo obiettivo prioritario potenziare la tutela della
salute mentale.
La componente strutturale del DSM si rapporta al Distretto Socio-Sanitario che è l’ambito d’integrazione per
la realizzazione degli obiettivi di programmazione nello specifico settore.
Si caratterizza come un servizio che fornisce prestazioni ad elevata integrazione socio-sanitaria, come
previsto dal D.G.R.V. 3242 del 30.11.2001 ed ha il compito di attuare specifiche iniziative di prevenzione
primaria, secondaria e terziaria nell’ambito della salute mentale.
E’ prevista un’unità dipartimentale unica, composta da una parte ospedaliera (S.P.D.C.) e da una parte
territoriale ed è diretto da un Direttore di Dipartimento nominato con incarico a termine e rinnovabile dal
Direttore Generale.
Il DSM è forma organizzativa che, mediante il suo responsabile, si rapporta alla Direzione Aziendale, alla pari
con l’Ospedale, il Distretto Socio-sanitario e il Dipartimento di Prevenzione e con le forme organizzative
proprie dell’Azienda.
Il DSM ha istituito un Consiglio di Dipartimento che approva un regolamento di funzionamento e lo propone
al Direttore Generale per l’adozione.
L’organizzazione del DSM dell’Az. ULSS n. 5 prevede la presenza dei seguenti servizi e strutture:
centri di salute mentale con day hospital territoriale e centri diurni
servizio psichiatrico di diagnosi e cura e day hospital ospedaliero
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comunità residenziali: C.T.R.P., Comunità alloggio e Appartamenti a grado di protezione variabile.
Sono altresì compiti specifici del DSM:
predisporre annualmente un piano di previsione di budget (documento di budget) e un piano di
formazione ed aggiornamento del personale;
rapportarsi al Distretto Socio-Sanitario per la gestione delle convenzioni per le R.S.A. psichiatriche di
superamento degli ex-ospedali psichiatrici;
attivare e alimentare regolarmente il sistema informativo regionale (SIR) per la raccolta dati, prestazioni
e indicatori di risultato;
predisporre le linee guida nella Carta dei servizi Sanitari dell’Azienda.
16. Il Dipartimento delle Dipendenze patologiche
Il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche ha una configurazione organizzativa centrata su una struttura
complessa che attiene all’U.O. SERT di Montecchio Maggiore e da due strutture semplici riferite al SERT di
Valdagno con annesso Servizio Residenziale Alcologico e U.O. di Prevenzione, Programmazione e Valutazione
con sede a Montecchio Maggiore.
La direzione strutturale e gerarchica di tutte le unità è esercitata dal Responsabile del Dipartimento
individuato nella figura del Direttore della U.O. SERT di Montecchio Maggiore.
17. Direzione Medica dell’Ospedale
L’Ospedale, composto di quattro Presidi Ospedalieri, è provvisto di una DIREZIONE MEDICA, ubicata presso
l’Ospedale di Arzignano, con uffici distaccati presso i restanti Presidi.
La Direzione Medica è diretta dal DIRETTORE MEDICO DELL’OSPEDALE, Dirigente Medico in possesso dei
requisiti prescritti dalle norme disciplinanti la materia e la disciplina, dirigente di struttura complessa.
La dotazione organica relativa alla "struttura operativa" dell'Ospedale individua altresì i posti di "DIRIGENTE
MEDICO - COLLABORATORE CORRESPONSABILE", cui competono - a norma dell'Art. 15 – 1° comma del
D.L.vo n.502/92 e successive modifiche ed integrazioni - funzioni di supporto, di collaborazione e di
corresponsabilità della Direzione Medica ospedaliera di assegnazione, disposta con provvedimento del
Direttore Generale.
Alla Direzione Medica dell’Ospedale sono attribuiti compiti di coordinamento, finalizzati al conseguimento di
obiettivi reali di omogeneità direzionali, procedurali e di comportamento sia in materia organizzatoria e
funzionale sia di direzione del personale assegnato a ciascun Presidio Ospedaliero.
La struttura organizzativa dell'Ospedale - complessivamente inteso - è di tipo dipartimentale, adottata su
proposta del Direttore Medico dell’Ospedale.
I Dipartimenti sono organizzati, in relazione alle concrete esigenze funzionali ed operative, in conformità ai
modelli indicati nei commi 5 e 6 della Legge regionale 14 settembre 1994, n. 56 e relative disposizioni
regionali o successive modifiche.
Il Dipartimento può comprendere anche unità operative e/o attività extra-ospedaliere.
Il Dipartimento viene istituito con deliberazione di natura regolamentare - del Direttore Generale, unitamente
alla approvazione del relativo "Regolamento di organizzazione e di funzionamento”.
L'Ospedale è funzionalmente articolato - su proposta della Direzione Medica Ospedaliera, ed in conformità a
quanto dispongono la Legge Regionale n. 39/93 ed il Piano Socio-Sanitario Regionale - in "Unità Operative"
di ricovero e di diagnosi e cura, autonome od aggregate - articolabili anche in più sedi operative - ed in
"Servizi" Unitari, provvisti, ove necessario, di articolazioni operative decentrate nelle diverse sedi ospedaliere
(Farmacia; ecc.).
La Direzione Medica dell’Ospedale, risponde per tutti gli aspetti igienico-organizzativi , in conformità a quanto
dispongono in particolare - fino alla emanazione di diverse norme di legge statali e/o regionali in materia - gli
artt. 2 e 5 del D.P.R. 27 marzo 1969, n. 128, in quanto compatibili con la nuova organizzazione strutturale
delle U.L.SS. L’articolazione organizzativa della Direzione verrà disciplinata dal "Regolamento di
organizzazione e di funzionamento dell'Ospedale" dell'Azienda adottato, occorrendo anche con norma
provvisoria, su proposta del Direttore dell’Ospedale, previo coordinamento delle proposte avanzate dal
Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo per la rispettiva competenza.
Al Direttore Medico dell’Ospedale compete ogni funzione decisionale sugli obiettivi e sulle scelte operative
dell'Ospedale, nel rispetto degli indirizzi emanati dal Direttore Generale e conseguentemente sulla
17
quantificazione e qualificazione del budget in relazione alle direttive impartite dal Direttore Generale
medesimo. A tale scopo, il Direttore Medico dell'Ospedale provvede alla elaborazione del budget e al suo
sistematico controllo in stretta collaborazione con le direttive ed impostazioni metodologiche del servizio per
il Controllo di Gestione dell'Azienda.
Al Direttore Medico dell’Ospedale compete di proporre alla Direzione Generale la razionalizzazione
dell'organizzazione dei Servizi nonché di attuarne le relative determinazioni.
Il Direttore Medico dell’Ospedale e i Dirigenti Medici Collaboratori Corresponsabili fanno parte dell’area
sanitaria e come tali dipendono dal Direttore Sanitario, fatta salva la funzione di responsabile del budget, per
la quale risponde direttamente al Direttore Generale.
Dal Direttore Medico dell’Ospedale dipendono gli aspetti igienico-organizzativi e strutturali - ferma
l'autonomia tecnico-funzionale e professionale - di tutti i dirigenti ed operatori dei Presidi, sui quali esercita la
funzione di vigilanza e di coordinamento, nonché ogni altra funzione dirigenziale prevista dalle vigenti
disposizioni in materia, anche agli effetti disciplinari.
I Dirigenti Medici Collaboratori Corresponsabili coadiuvano il Direttore Medico e ad uno di essi viene
attribuita - con delibera del Direttore Generale - la funzione vicaria del Direttore Medico stesso, anche
ricorrendo al principio di rotazione. A ciascuno di essi sono attribuite dal Direttore Medico dell’Ospedale
precisi compiti e responsabilità nell'ambito delle competenze complessive del Servizio, ferma la responsabilità
generale - sia funzionale, sia operativa - del Direttore Medico dell’Ospedale.
La Direzione Medica provvede d'ufficio - su richiesta o segnalazione di altra struttura sanitaria ovvero,
occorrendo, di propria iniziativa - a tutti gli adempimenti relativi alla eliminazione, ove consentita e nei
termini concordati, della documentazione sanitaria dell'Azienda-ULSS (cartelle cliniche; radiografie;
documentazione diagnostica varia; ecc.), nel rispetto delle norme e prescrizioni di legge e delle disposizioni
ministeriali disciplinanti la materia; e ciò adempiendo altresì - con particolare riguardo all'archivio di deposito
dell'Azienda - ad ogni connessa attività di vigilanza e di proposta per gli aspetti giuridico-amministrativi e
logistici afferenti la corretta conservazione della documentazione medesima, nel rispetto delle specifiche
competenze dei singoli Responsabili, in materia di archivio corrente e/o di deposito.
U.O. Direzione Amministrativa di Ospedale
I quattro Presidi Ospedalieri sono diretti - per le competenze e le funzioni amministrative anche di
coordinamento previste dal 9° comma dell'Art. 4 del D.L.vo n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni
e dall'Art. 24 della L.R. n. 56/94 - da una unica DIREZIONE AMMINISTRATIVA di OSPEDALE, alla quale è
preposto, con provvedimento del Direttore Generale e su proposta del Direttore Amministrativo, un
DIRIGENTE AMMINISTRATIVO.
La predetta U.O., che è inserita funzionalmente nel Dipartimento Affari Generali e Gestione Risorse Umane e
gerarchicamente nella Direzione Medica dell’Ospedale, ha sede presso l'Ospedale di Arzignano, con obbligo
di assicurare almeno una presenza settimanale dell'Ufficio nella sede dell'Ospedale di Valdagno nonché - per
quanto occorra - nelle sedi degli Ospedali di Lonigo e Montecchio Maggiore.
Al Responsabile dell’U.O., che assolve a funzioni di direzione e di coordinamento delle attività amministrative
dell'Ospedale, spetta il conseguimento - per quanto singolarmente e congiuntamente di competenza, e
d’intesa con il Direttore Medico dell’Ospedale -degli obiettivi fissati dal Direttore Generale in materia
gestionale.
Spetta all’U.O. la trattazione delle pratiche amministrative relative:
all'attuazione della Legge 210/92;
alle convenzioni con i Comuni per la custodia e preparazione delle salme;
ai rapporti con le strutture private per l’acquisto di prestazioni;
alla divulgazione nelle sedi ospedaliere delle direttive inerenti la materia delle compartecipazioni alla
spesa sanitaria, in stretta collaborazione e coordinamento con l’Ufficio Convenzioni e - occorrendo – con
l’Ufficio Legale;
alla gestione del personale degli uffici CUP - Cassa e delle spedalità;
alla gestione del personale del CUP telefonico dell'Azienda;
alla gestione amministrativa della libera professione intramuraria di tutto il personale dirigente dell'ULSS,
in applicazione delle vigenti norme di legge e regolamentari generali ed aziendali. La gestione riguarda
tutte le fattispecie previste nel regolamento della l.p.. A tale scopo provvede alla trattazione delle
problematiche giuridiche, regolamentari ed organizzativo - amministrative relative alla libera professione
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del personale dirigente e agli adempimenti inerenti di carattere generale, ferma la competenza sulla
"gestione" dell'istituto e dei singoli rapporti da parte della Direzione della Struttura interessata e
dell’Unità Operativa Risorse Umane per quanto riguarda la sorveglianza sulla correttezza dei
comportamenti nei riguardi degli obblighi giuridici e contrattuali e le relative iniziative giuridiche e
disciplinari. L’Unità Operativa provvederà all'uopo a trasmettere tempestivamente ai dipendenti
interessati ed ai rispettivi dirigenti la copia dei relativi regolamenti e degli atti relativi ai soggetti, singoli
e/o associati, riferendo - ove occorra - alla Direzione Generale, di regola tramite il Direttore della
Struttura Tecnico-Funzionale interessata, per la rispettiva competenza, agli effetti degli interventi di
necessità;
ai rapporti con l’esperto qualificato per attività di dosimetria;
alla redazione ed all'aggiornamento dell'elenco delle prestazioni ambulatoriali e specialistiche erogabili ai
cittadini;
all’organizzazione e direzione dell’attività amministrativa di prenotazione delle prestazioni stesse, in
osservanza delle norme in materia;
alla riscossione delle relative tariffe e dei tickets, a carico di chi vi è tenuto;
alla formulazione di proposte per la formazione e l'aggiornamento del personale addetto alle attività
dell'ufficio;
alla gestione INAIL degli apparecchi radiologici degli ospedali e distretti.
All’U.O. è assegnata anche la trattazione del monitoraggio dell'anagrafe delle prestazioni sanitarie
ospedaliere, agli effetti della gestione - attiva e passiva -- delle relative partite contabili e del recupero dei
relativi crediti, con obbligo di trasmettere all’U.O.A. Risorse Finanziarie le posizioni per le quali devesi
procedere alle occorrenti azioni legali, sia attive sia passive.
L’U.O. opererà in stretta collaborazione, sulla base di criteri di omogeneità, con i Direttori/Dirigenti dei
Presidi/Servizi/Poliambulatori/Distretti Socio Sanitari, nei quali si svolgono attività rientranti nelle competenze
dell'Ufficio.
L’U.O. provvederà altresì a coinvolgere nell’attività di erogazione e di prenotazione delle prestazioni
specialistiche ambulatoriali i medici di base e le farmacie del territorio della ULSS.
Fa capo all’U.O. tutta l’attività concernente la spedalità-accettazione amministrativa, con la trattazione delle
pratiche relative ai ricoveri, alle statistiche, ai rapporti con la Prefettura per le spedalità stranieri, ecc.
L’U.O. è inoltre preposta, in stretto rapporto di coordinamento con l’U.O.A. Risorse Finanziarie, ai Servizi
C.U.P. - Cassa istituiti nelle sedi ospedaliere ed alla organizzazione - con disposizioni scritte da proporre al
Direttore Amministrativo - di tutte le attività che comportano maneggio di denaro in ambito ospedaliero.
L’U.O. assolve altresì ai compiti di coordinamento, per conseguire anche obiettivi di omogeneizzazione
operativa ed organizzativa, con l'Ufficio preposto ai servizi di cassa operanti nelle sedi extra-ospedaliere.
L’U.O. provvede alla organizzazione ed alla completa e complessiva gestione amministrativa delle prestazioni
ambulatoriali specialistiche erogate dai servizi dell'ULSS utilizzando idonei strumenti operativi, in particolare il
centro unico prenotazioni, già attivato.
Compete all’U.O. garantire alla Direzione Generale il rispetto - da parte dei Servizi, Presidi, Unità Operative,
Ambulatori, ecc. e dei soggetti incaricati - delle disposizioni di legge e regolamentari anche interne in materia
di diritti del cittadino alla corretta erogazione delle prestazioni.
Tutti i Servizi ed i Dirigenti ed operatori addetti nell'ambito aziendale di prenotazione e di erogazione delle
prestazioni ambulatoriali specialistiche hanno l'obbligo di fornire ogni supporto e collaborazione alla Servizio
Amministrativo dell’Ospedale, attenendosi alle relative disposizioni finalizzate anche di coordinamento, alla
corretta distribuzione sul territorio, a principi di omogeneità e di uniformità nella materia.
Spetta al Dirigente dell’U.O. dirigere - sotto ogni profilo - il personale assegnato al Servizio dalla Direzione
Generale, nonché vigilare e provvedere anche agli effetti disciplinari sullo stesso, disponendo e assicurando
l'equa ripartizione dei carichi di lavoro fra tutti i collaboratori, in relazione alla qualifica funzionale da
ciascuno ricoperta e ad eventuali motivate situazioni e diritti particolari, da notificare al Direttore
Amministrativo per le determinazioni definitive.
Il Direttore Medico dell’Ospedale ed il Direttore dell’U.O. Amministrativo dell'Ospedale rispondono al Direttore
Generale, di regola tramite rispettivamente il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo, dai quali
dipendono funzionalmente, ai sensi e per gli effetti previsti dal nono comma dell'Art. 4 del D.L.vo n.502/92 e
successive modifiche e integrazioni, nonché delle attribuzioni e responsabilità conferite, in applicazione di
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quanto dispongono l'Art. 15 dello stesso D.L.vo 502/92 e le norme applicabili alle fattispecie del Decreto
Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modifiche e integrazioni, con specifico riferimento agli artt. 3,
17, 20 e 26. A tale proposito, viene fatta salva la funzione di responsabile del budget per la quale il Direttore
Medico risponde direttamente al Direttore Generale, ai sensi della D.G.R.V. 31.12.2001 n.3908, recepita da
questa Ulss con deliberazione 27.02.2002 n. 85.
Le funzioni di Responsabile dell’U.O. Amministrativo dell'Ospedale sono conferite dal Direttore Generale tra i
Dirigenti amministrativi di ruolo in attività di servizio nell'Azienda - su proposta del Direttore Amministrativo in applicazione di quanto dispone in materia l’Art. 21 della L.R. n. 56/94.
Gestione della mobilità:
All’U.O. compete:
Gestire le posizioni relative alla mobilità sanitaria, attiva e passiva, sia regionale che interregionale, sulla
base dei dati forniti dai Servizi erogatori ed in stretta collaborazione con l’Ufficio per il Controllo di
Gestione;
In collaborazione con l’UFFICIO SISTEMI APPLICATIVI CENTRALI dell’U.O. Servizio Informatico, compete
inoltre rendere disponibile, regolarmente e su richiesta, dati e statistiche relative alle banche dati
aziendali e, in particolare, alla mobilità sanitaria ospedaliera e territoriale.
18. Direzione Amministrativa del Distretto
Composta da:
U.O. AMMINISTRATIVA E CONVENZIONI
Funzioni:
A. Organizzazione e gestione dei servizi amministrativi di front-office presenti nel Distretto:
Attività di prenotazione CUP;
Attività di Cassa;
Aggiornamento anagrafe sanitaria;
Autorizzazioni assistenza sanitaria all’estero;
Rilascio esenzioni, attività di informazione per l’accesso ai servizi ed alle prestazioni aziendali in
genere e a quelle della medicina pubblica in particolare;
Assistenza protesica, con riferimento alla ricezione domande e relativa autorizzazione e consegna e
ritiro presidi;
Supporto all’attività amministrativa centrale nei rapporti con MMG, PLS e SUMAI;
gestione dei servizi generali di pertinenza esclusiva del distretto (ad esempio un servizio di trasporto
economale esclusivamente dedicato ai distretto);
gestione del sistema informativo territoriale (in collaborazione con l’U.S. sistemi informatici);
controllo delle casse economali istituite presso le sedi distrettuali ed effettuazione di piccole spese di
urgenza e rendiconto, nei limiti di un fondo assegnato;
controllo dei consumi delle varie utenze;
controllo dei servizi distrettuali esternalizzati e liquidazione delle relative fatture periodiche (in
collaborazione con l’u.o. approvvigionamenti);
vigilanza su punti ristoro, spacci, rivendite ed altri servizi presenti nel Distretto (ad esempio un
servizio di vitto mediante buoni pasto per i dipendenti);
collaborazione nei confronti della direzione del Distretto nella gestione degli adempimenti
amministrativi collegati alla negoziazione di budget;
Attività di indirizzo e vigilanza sulla conformità delle procedure amministrative del Distretto alla
normativa vigente e sulla uniformità delle prassi operative nelle diverse sedi distrettuali (ad esempio
in materia di esenzione dalla partecipazione alla spesa degli utenti);
segreteria Comitato dei Sindaci del Distretto;
Protocolli inerenti la partecipazione dei cittadini, italiani, comunitari od extracomunitari al costo delle
prestazioni sanitarie, d’intesa con la U.O.A. del Servizio Amministrativo Ospedaliero);
Collaborazione con l’U.O. Risorse Umane per la gestione degli istituti contrattuali riguardanti il
personale sanitario;
Assistenza sanitaria a cittadini extracomunitari (studio/esame della normativa e delle disposizioni
regionali e partecipazione alle strutture operative aziendali e ai MM.MM.GG. e PP.LL.SS;
Livelli essenziali di assistenza (studio/esame della normativa e delle disposizioni regionali e
partecipazione alle strutture operative aziendali e ai MM.MM.GG. e PP.LL.SS.);
20
Esenzioni dalla partecipazione alla spesa sanitaria, con esclusione dell’assistenza farmaceutica
(studio/esame della normativa e delle disposizioni regionali e partecipazione alle strutture operative
aziendali e ai MM.MM.GG. e PP.LL.SS.);
Gestione dell’anagrafe sanitaria (in collaborazione con il Servizio Informatico);
Gestione integrale, sotto l’aspetto normativo ed economico, dei rapporti convenzionali con i
MM.MM.GG., Medici del Servizio di Continuità Assistenziale, PP.LL.SS., Medici Specialisti Ambulatoriali
Interni (individuazione e pubblicazione zone carenti, turni vacanti, instaurazione e gestione dei
rapporti, gestione ordinaria con liquidazione competenze economiche mensili, premi operosità e
applicazione Accordi Nazionali, Regionali e Aziendali);
Assistenza programmata a favore degli ospiti non autosufficienti nelle Case di Riposo convenzionate
(graduatorie annuali MM.MM.GG., conferimenti incarichi, gestione e liquidazione competenze
economiche);
Attivazione del servizio estivo di Medicina Turistica;
Controllo e liquidazione fatture per prestazioni di assistenza specialistica e diagnostica da parte di
Strutture Accreditate e/o Convenzionate;
Liquidazioni e rimborsi ad assistiti per prestazioni socio sanitarie (rimborsi per servizi sanitari in
località turistiche, rimborsi spese viaggio assistiti in trattamento dialitico, altri rimborsi);
Adempimenti connessi ai regolamenti UE e convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (istruzioni
operative alle strutture interessate, applicazione dei regolamenti e delle convenzioni, gestione
inventario degli iscritti esteri residenti in Italia, liquidazione addebiti per prestazioni sanitarie rese a
cittadini stranieri in temporaneo soggiorno e controllo addebiti effettuati dalle Istituzioni Estere per
assistenza erogata ad assistiti dell’Ulss;
Stipula e gestione convenzione con Istituti Termali, compresi controllo e liquidazione delle fatture.
U.O. ATTIVITA’ SOCIO-SANITARIE
Tale Servizio, avrà collegamento funzionale con l’Unità di Programmazione, Controllo e Qualità e, per il
tramite di essa, i singoli Direttori di Area specifica potranno relazionarsi direttamente con lo stesso.
Funzioni:
Predisposizione, coordinamento e verifica dei programmi annuali di intervento delle attività sociali e
socio-sanitarie territoriali;
Predisposizione, coordinamento e verifica progettualità annuali e pluriennali;
Predisposizione di strumenti istituzionali per la realizzazione dei programmi e dei progetti, quali
convenzioni, protocolli, accordi di programma…;
Elaborazione del Piano di Zona, monitoraggio della sua realizzazione, acquisizione finanziamenti
integrativi e verifica dei risultati;
Promozione della collaborazione e coordinamento dei soggetti terzi, istituzionali e sociali, operanti sul
territorio, per la realizzazione del Piano di Zona;
Collegamento con la politica dei servizi aziendali delle Unità Operative afferenti alle aree di intervento
Anziani, Dipendenze, Handicap, Tutela Minori e Servizi Consultoriali Familiari, anche attraverso
l’acquisizione e organizzazione delle risorse umane;
Recepimento deleghe funzionali da parte delle Amministrazioni Comunali, relative azioni di
coordinamento per la realizzazione dei programmi, di acquisizione delle risorse economiche e
professionali, di elaborazione degli strumenti gestionali, di verifica dei risultati;
Cura dei procedimenti per l’accertamento e la verifica dei requisiti professionali e strutturali,
finalizzati al rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione e all’esercizio di strutture e servizi sociali e
socio-sanitari;
Coordinamento dell’aggiornamento e della formazione permanente degli operatori afferenti alle Unità
Operative Omogenee Anziani, Dipendenze, Handicap, Tutela Minori e Servizi Consultoriali Familiari;
Istruttoria, predisposizione e formazione di atti e documenti riferiti ad attività amministrative di
direzione generale;
Cura dei procedimenti per la selezione dei soggetti terzi fornitori di servizi sociali e socio-sanitari, in
ottemperanza alla normativa vigente in materia;
Redazione delle convenzioni per la gestione dei servizi sociali e socio-sanitari forniti da soggetti terzi,
afferenti alle Unità Operative Omogenee Anziani, Dipendenze, Handicap, Tutela Minori e Servizi
Consultoriali Familiari;
Attività di vigilanza sui servizi sociali e socio-sanitari gestiti in forma diretta o convenzionata, a norma
delle disposizioni vigenti, con particolare riguardo alla regolarità gestionale, alla correttezza
21
amministrativa, tecnica e contabile, nonché alla economicità di gestione, con riferimento al rapporto
costi/benefici;
Gestione funzioni delegate: cura dei rapporti con le Autorità Giudiziarie competenti per la tutela
minori e i consultori familiari, predisposizione e formazione di atti e documenti per la realizzazione, a
livello interistituzionale, dei centri educativi per minori e laboratori scolastici, del servizio assistenza
domiciliare socio-assistenziale, dei soggiorni climatici anziani, dei procedimenti di cui alla L.R. 28/91,
della graduatoria dei contributi Alzheimer (L.R. 5/01 Art. 40), dell’archivio utenti
telecontrollo/telesoccorso regionale e degli aspetti tecnici ed operativi generali dell’area anziani;
Predisposizione e formazione di atti e documenti per la gestione di progetti approvati e per il
mantenimento delle attività consolidate afferenti alle Unità Operative Omogenee Anziani,
Dipendenze, Handicap, Tutela Minori e Servizi Consultoriali Familiari;
Determinazione fabbisogno, gestione rapporti con soggetti istituzionali e sociali, gestione risorse
umane per la realizzazione del Servizio di integrazione scolastica disabili;
Raccolta delle richieste di acquisto di beni, verifica della disponibilità di bilancio ed inoltro della
pratica al competente Servizio Approvvigionamenti;
Istruttoria, predisposizione e formazione di atti e documenti di supporto alle funzioni di gestione
delle progettualità e dei servizi territoriali del Dipartimento di Salute Mentale, con particolare
riguardo alla regolarità gestionale, amministrativa, tecnica e contabile, nonché all’economicità di
gestione dei servizi;
Raccolta ed elaborazione dati per la predisposizione del bilancio economico preventivo dei servizi
sociali e della parte del bilancio sanitario gestita dal sociale;
Rilevazione a fine anno delle spese sostenute e delle somme introitate a consuntivo e conseguente
redazione del bilancio d’esercizio;
Verifica della correttezza delle fatture relative alle attività gestite dalla Unità Operativa Centrale dei
Servizi Sociali ed imputazione delle stesse agli appositi conti di bilancio, con la conseguente
liquidazione a terminale;
Accertamento degli importi introitati dalla Regione, dai Comuni, da altri Enti e da privati, e la
conseguente imputazione nei vari conti d’entrata di bilancio;
Monitoraggio periodico delle previsioni di budget, sia per quanto riguarda l’uscita che l’entrata,
attraverso la registrazione di tutti i movimenti in un apposito strumento informativo. Gestione e
verifica dei conti relativi alle funzioni proprie, funzioni delegate e funzioni vincolate;
Redazione trimestrale di rendiconti per analisi interne e per il servizio economico finanziario centrale;
Conteggio delle spese sostenute nel bilancio sociale che hanno una rilevanza sanitaria, sulla base dei
Livelli Essenziali di Assistenza stabiliti dalla Regione Veneto con DGR n. 2227 del 09/08/2002, e la
conseguente determinazione dell’importo per le transazioni interne dal bilancio sanitario a quello
sociale;
Analisi delle richiesta di beni mobili ed immobili (attrezzature informatiche, arredamenti ed altro),
pervenute dai servizi facenti capo al Distretto Socio Sanitario e proposta al competente servizio
economico finanziario degli importi da inserire nel piano degli investimenti;
Rilevazione periodica dei dati richiesti dai vari flussi informativi ministeriali, regionali o aziendali e
compilazione delle apposite schede;
Definizione delle rette di frequenza dei servizi residenziali e semiresidenziali e conseguente richiesta
alle amministrazioni comunali competenti dell’impegno di spesa per l’inserimento dei nuovi utenti.
Rendicontazione bimestrale o trimestrale delle rette;
Organizzazione di archivi e basi dati, gestione informatica dello specifico software
Predisposizione e raccolta dati per l’Ufficio Convenzioni interno relativamente alla movimentazione
degli ospiti presenti nelle Case di Riposo e delle presenze dei medici convenzionati presso le singole
strutture, compreso il controllo sulle prestazioni di rilievo sanitario effettuate presso le Case di
Riposo;
Gestione inserimenti e dimissioni utenti disabili, tossicodipendenti e psichiatrici in programmi diurni e
residenziali e delle relative liste di attesa;
Gestione delle Convenzioni per le RSA Psichiatriche (n. 2 a Lonigo per 60 posti e n. 1 a Montecchio
Maggiore per 30 posti);
Collaborazione con l’U.O. Risorse Umane per la gestione degli istituti contrattuali riguardanti il
personale sociale.
La gestione delle problematiche inerenti gli Anziani è curata all’interno dell’U.O. Adulti e Anziani, che in
particolare assicura le seguenti funzioni:
Gestione funzioni delegate: predisposizione e formazione di atti e documenti per la realizzazione, a
livello interistituzionale, del servizio assistenza domiciliare socio-assistenziale, dei soggiorni climatici
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anziani, dei procedimenti di cui alla L.R. 28/91, della graduatoria dei contributi Alzheimer (L.R. 5/01
Art. 40), dell’archivio utenti telecontrollo/telesoccorso regionale e degli aspetti tecnici ed operativi
generali dell’area anziani;
Gestione rapporti con le Amministrazioni Comunali, gestione budget e personale per la realizzazione
dei Servizi di assistenza domiciliare e dei soggiorni climatici e connesse funzioni di verifica;
Predisposizione e formazione di atti e documenti per la gestione di progetti approvati e per il
mantenimento delle attività consolidate afferenti all’area specifica ;
Gestione della residenzialità e semiresidenzialità extraospedaliera delle persone anziane:
collaborazione con U.V.M.D. per recepimento progetti assistenziali, aggiornamento periodico della
graduatoria di accesso alle strutture, gestione del relativo registro impegnative.
Spetta al Dirigente della Direzione Socio-sanitaria distrettuale dirigere - sotto ogni profilo - il personale
assegnato al Servizio dalla Direzione Generale, nonché vigilare e provvedere anche agli effetti disciplinari
sullo stesso, disponendo e assicurando l'equa ripartizione dei carichi di lavoro fra tutti i collaboratori, in
relazione alla qualifica funzionale da ciascuno ricoperta e ad eventuali motivate situazioni e diritti particolari,
da notificare al Direttore Amministrativo per le determinazioni definitive.
Il Dirigente della Direzione Socio-sanitaria distrettuale risponde al Direttore Generale, di regola tramite il
Direttore Amministrativo, dal quale dipende funzionalmente, ai sensi e per gli effetti previsti dal nono comma
dell'Art. 4 del D.L.vo n. 502/92 e successive modifiche e integrazioni, nonché delle attribuzioni e
responsabilità conferite, in applicazione di quanto dispongono l'Art. 15 dello stesso D.L.vo 502/92 e le norme
applicabili alle fattispecie del Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modifiche e
integrazioni, con specifico riferimento agli artt. 3, 17, 20 e 26.
Le funzioni di Dirigente della Direzione Socio-sanitaria distrettuale sono conferite dal Direttore Generale tra i
Dirigenti amministrativi di ruolo in attività di servizio nell'Azienda - su proposta del Direttore Amministrativo in applicazione di quanto dispone in materia l’Art. 21 della L.R. n. 56/94.
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