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Bruxelles, 16 Gennaio 2017
Internet of Things si avvicina alle vostre tavole
Il progetto Internet of Food & Farm 2020 (IoF2020) nasce per studiare e
promuovere un’implementazione su larga scala dell’Internet of Things (IoT) nel
settore agricolo ed alimentare europeo. Con un budget di 30 milioni di Euro, cofinanziato dall’Unione Europea, il progetto intende apportare una trasformazione
radicale al settore agricolo-alimentare, migliorandone sensibilmente la
produttività e la sostenibilità. Il progetto mostrerà il valore aggiunto di una rete
intelligente di oggetti, contenenti dati, sensori ed altre tecnologie, che possono
essere identificati, rilevati e controllati a distanza.
Il progetto è iniziato il 1 Gennaio 2017 ed avrà una durata di 4 anni.
IoF2020: 5 ambiti tematici e 19 casi studio
IoT è potenzialmente una vera e propria svolta in agricoltura. Iniziative recenti hanno
dimostrato l’entusiasmo del settore nel voler sfruttare le opportunità offerte dall’ICT,
(Information Communication Technology), nonostante attualmente, la tecnologia
utilizzata sia ancora carente e riservata ad una ridotta nicchia di utenti.
Il progetto IoF2020 fornirà soluzioni e favorirà la diffusione dell’IoT su larga scala, per
affrontare le sfide organizzative e tecnologiche che il settore agricolo-alimentare
europeo deve affrontare oggi. L’Internet of Things può, per esempio, essere utilizzato
per ottimizzare la qualità della carne europea, riducendo al minimo le frodi,
aumentandone la trasparenza e la tracciabilità. Un altro esempio riguarda il vino, che
in Europa rappresenta il business più grande del settore agricolo, e per stare al passo
con la competizione internazionale, sia convenzionale che biologica, le tecnologie IoT
possono essere utilizzate per ottenere una qualità migliore ed una maggiore
sostenibilità ambientale, riducendone i costi di produzione.
Focalizzandosi su 19 casi studio distribuiti in tutta Europa, il progetto fornisce
soluzioni per 5 ambiti tematici: le colture seminative, la zootecnia da carne e da
latte, l’orto-frutta, considerandone necessità ed ostacoli.
Un coinvolgimento dell’intera filiera ed un approccio iterativo con gli utenti finali
IoF2020 coinvolge tutti gli attori della filiera alimentare: dagli agricoltori, alle
cooperative, ai fornitori di attrezzature, addetti alla logistica, aziende di
trasformazione, associazioni di consumatori, includendo anche i programmatori IT.
Il progetto svilupperà soluzioni innovative IoT progettando cicli iterativi di
miglioramento focalizzati sull’accettabilità dell’utente e su modelli di business per
potenziare il livello di maturità tecnologica. Gli utenti finali, essendo al centro
dell’attenzione di IoF2020, parteciperanno attivamente alla valutazione ed al
Funded by the Horizon 2020 Framework Programme of the European Union.
Grant Agreement no. 731884
miglioramento delle tecnologie in gioco, garantendo che vengano soddisfatte le
esigenze e le aspettative del settore.
Particolare attenzione sulla comunicazione e sul coinvolgimento delle parti
interessate
IoF2020 aspira a creare un ecosistema per l’applicazione a lungo termine delle
tecnologie IoT, promuovendo il dialogo degli utenti interessati e fornendo informazioni
tempestive sui progressi ed i risultati ottenuti, che è l’obbiettivo principale delle
attività di comunicazione del progetto.
Per coinvolgere ed informare gli utenti, verranno messi in pista diversi strumenti
durante tutta la durata del progetto, come newsletters trimestrali, un sito
interattivo, attività sui social media, informazioni grafiche, video, incontri periodici
ed eventi open.
George Beers, Project Manager alla
Wageningen University & Research e
Coordinatore del progetto IoF2020: “Il progetto IoF2020 non solo introduce IoT nel
settore agri-food, ma ha anche l’ambizioso obiettivo di fornire le tecnologie che
soddisfino le esigenze dell’intera filiera, in modo particolare gli utenti finali,
incoraggiandoli verso altre sfide. Insieme ai 70 partners crediamo che IoF 2020 abbia
il potere di cambiare radicalmente il metodo di produzione europeo, dai campi alle
tavole, e di contribuire a rafforzare la competitività europea e l’eccellenza di questo
settore.”
Contatti
Project communication
Mr. Quentin Galland
Schuttelaar & Partners
Brussels, Belgium
+32 494 55 19 24
[email protected]
Project coordination
Dr. George Beers
Wageningen University & Research
Wageningen, The Netherlands
+31 70 335 8337
[email protected]
Funded by the Horizon 2020 Framework Programme of the European Union.
Grant Agreement no. 731884
Il caso studio di Valoritalia
Valoritalia collaborerà in 2 casi studio del progetto, che riguardano, uno l’ambito
vegetale, l’altro quello della viticoltura ed enologia, introducendo strumenti
innovativi inerenti i diversi sistemi di certificazione (biologico, DOP). Già da una
paio di anni Valoritalia è impegnata nella progettazione di un sistema gestionale che
unisce i diversi dati ottenuti da differenti certificazioni e che rende più veloce, più
sicuro e più facile per i produttori l’accesso a questo sistema. L’obiettivo è quello di
eliminare burocrazia inutile, rendere più efficiente l’immissione dei dati nel sistema,
arrivando anche ad una tracciabilità più completa ed affidabile per il consumatore
finale.
La sfida per Valoritalia verrà affrontata sia nel caso sperimentale sul vino,
combinando la certificazione biologica e quella DOP, sia, tramite il collegamento ad
un caso spagnolo, della produzione di pomodori, che combina la certificazione Global
Gap e quella biologica. I punti chiave saranno:
1.
Tracciabilità dal vigneto alla bottiglia, attraverso strumenti di lettura dei
QR-codes, e tramite etichette digitali che permettano di registrare ogni fase della
distribuzione fino all’acquirente finale.
2.
Certezza dell’origine, attraverso una combinazione di strumenti analitici
che, vanno oltre i controlli già in uso e che riescono ad identificare la vera identità e
origine del prodotto.
3.
Garanzia del metodo di produzione: per migliorare l’efficienza del controllo
durante tutto il ciclo produttivo, si possono combinare strumenti di analisi e sensori
durante la fase di produzione e di trasformazione.
4.
Semplificazione
del
processo
di
certificazione:
riducendo
il
carico
burocratico e migliorando il portale di gestione dei dati, si può ridurre il carico
burocratico soprattutto per piccole aziende che evitano di fornire più volte uno
stesso dato.
Gli obiettivi del progetto sono ambiziosi: si punta ad un impatto economico, sia per il
produttore, con una riduzione del 40% del tempo dedicato alla fornitura dei dati, sia
per il settore, grazie ad una riduzione dell’80% del potenziale di frode; un impatto
ambientale notevole, con un aumento del 10% dei produttori biologici nell’area
pilota e del 20% della superficie in conversione. Di conseguenza si ridurrebbe
l’utilizzo dei pesticidi, si aumenterebbe la biodiversità e la qualità dell’acqua.
Valoritalia si aspetta che entro 3 anni, il 20% degli operatori certificati utilizzi il
nuovo sistema di gestione della certificazione e che dopo i 3 anni venga esteso anche
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ad altri schemi come il fair trade, Vegan ecc. aumentando le piattaforme
interconnesse.
Note per i redattori:
In sintesi – punti chiave
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Progetto: Horizon 2020, Industrial Leadership, IOT-01-2016
Costi totali: €35 milioni
Contributo dell’Unione Europea: €30 milioni
Durata: 4 anni, 2017-2020
Consorzio: 71 partners
5 ambiti tematici: colture seminative, orto-frutta, zootecnia da carne e da
latte e 19 casi studio
Funded by the Horizon 2020 Framework Programme of the European Union.
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