26.01.11 - Precisazione Polizia Locale
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26.01.11 - Precisazione Polizia Locale
Comunicato stampa Mercoledì 26 gennaio 2011 Precisazioni importanti della Polizia Locale dell’Unione Nei giorni scorsi sono apparse sulla stampa locale alcune notizie sulle quali la Polizia Locale dell’Unione ritiene fondamentale fornire altrettante precisazioni. In particolare, risultano decisamente fuorvianti rispetto alla realtà alcune dichiarazioni rese alla stampa – che le ha pubblicate senza riscontri né verifiche di alcun genere – dal consigliere comunale Angelo Lo Vasco. Secondo Lo Vasco, i servizi dei vigili dell’Unione dovrebbero essere svolti con l’impiego di pattuglie da 2 o 3 uomini, per evitare “inutili rischi per gli agenti”. Un’affermazione alla quale Romeo Daniele, comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni di Cadoneghe e Vigodarzere, risponde: «Detto così, sembra che esista da parte mia e dell’amministrazione dell’Unione la volontà di mettere a repentaglio l’incolumità del personale. Innanzitutto, va detto che non esiste normativa che vieti di impiegare un solo agente, e non una pattuglia completa, per svolgere attività ordinarie di polizia locale. A meno che, ovviamente, non si tratti di operazioni per le quali motivi di sicurezza richiedano la presenza di più uomini. E dunque non si vede perché bisognerebbe impiegare una pattuglia completa per svolgere attività come il controllo delle soste, delle residenze o la verifica che l’autovelox sia attivo. In sostanza, Lo Vasco afferma che il controllo del buon funzionamento dell'autovelox a bordo di un’autovettura non può essere seguito da un solo agente, ma non ne spiega il perché». Altra questione riguarda presunte multe per eccesso di velocità che sarebbero state comminate ad automezzi adibiti a servizi pubblici “in emergenza o giustificata urgenza” . «Negli ultimi 3 anni, non una multa è stata elevata in tal senso – risponde il comandante –. Perciò non si capisce da dove nasca questa affermazione, che rischia di disinformare. Gli autovelox di Cadoneghe, come tutti gli altri 800 installati in Italia, non distinguono tra ricchi e poveri, alti o bassi, belli o brutti, e così tra le foto dei veicoli che gli passano davanti superando i limiti di velocità consentiti immortalano ovviamente anche ambulanze, auto della polizia o dei carabinieri, dell'Enel, ecc. Dunque, se i veicoli utilizzati per l'espletamento di servizi pubblici superano il limite di velocità, ovviamente l'apparecchiatura elettronica ne effettua la registrazione come per tutti gli altri. Ma, detto questo, negli ultimi tre anni non vi è stato nessun pagamento di sanzione per superamento dei limiti di velocità compiuti con automezzi impiegati per pubblici servizi in emergenza. Sarebbe una multa illegittima, lo sappiamo tutti…». E infine, la questione del nuovo sistema di ricetrasmissione, sulla quale interviene il direttore dell’Unione, Giorgio Bonaldo: «Anche in questo caso, sui giornali sono apparse grossolane inesattezze. Una precisa disposizione della Regione Veneto impone, agli enti che si dotino di un sistema di radio comunicazione, di impiegare il sistema Tetra, e l’Unione ha adempiuto a questo obbligo. Tale impianto, a differenza dei precedenti di tipo analogico, consente a vari soggetti (es. Asl, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia locale, Arpav, ecc) di comunicare contemporaneamente tra loro, e questo è utilissimo sia in situazioni di emergenza che per le normali attività di controllo. Bisognerà però attendere che altri Enti si dotino di questo sistema: la Provincia di Padova lo ha già fatto e ne sta promuovendo la diffusione. Quindi, per il momento, non è opportuno attivarlo in quanto gli agenti della Polizia dell’Unione, ora come ora, potrebbero dialogare solo con pochissimi soggetti esterni. Per questo motivo, ad oggi, sia l’Unione che la Provincia di Padova non hanno ritenuto di accollarsi la tassa governativa di esercizio che non è, come afferma il consigliere Lo Vasco, di 700 euro l’anno, ma ben superiore. Tengo inoltre a precisare che per la realizzazione dell’impianto, l’Unione ha ottenuto dalla Regione un finanziamento che copre circa il 50% del costo. Per queste ragioni, è da valutare molto positivamente il fatto che l’Unione si sia già dotata di impianti innovativi, che la normativa tra l’altro ci impone, finanziati in gran parte con i contributi regionali da noi chiesti ed ottenuti, e che si inizi a pagare la tassa d’uso solo nel momento in cui verrà attivato, unitamente ad altri enti, il sistema di ricetrasmissione. Una considerazione va fatta poi sull’entità delle multe elevate dall’Unione che, dati alla mano e in rapporto agli abitanti, risulta addirittura inferiore a quella raggiunta da altri Comuni e Unioni della Provincia». Dal canto suo, il presidente dell’Unione, Mirco Gastaldon, rileva come «l’imminente campagna elettorale stia purtroppo condizionando il protagonismo di qualcuno. Agitare senza motivo lo spettro di una presunta cattiva gestione, che alla prova dei fatti tale non è, serve solo ad alimentare disinformazione e scontento da parte dei cittadini. Ed è quindi frutto di un atteggiamento un po’ irresponsabile, oltre che di mancanza di obiettività». Ufficio Stampa Comune di Cadoneghe e Unione Comuni del Medio Brenta, Marco Bevilacqua Comunicazioni telefoniche: 049 8881951 / 331 2792718 Comunicazioni e-mail: [email protected]