Solidar ietà, arte, musica , sport e danza per “Io amo la vita”

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Solidar ietà, arte, musica , sport e danza per “Io amo la vita”
Solidar
ietà,
arte,
musica
, sport
e
danza
per “Io
amo la
vita”
Domenica 28
febbraio, presso il palazzetto Zumbo della scuola media "Salvemini" di Brindisi, ha avuto
luogo una manifestazione di beneficenza intitolata "Io amo la vita" improntata sulla
solidarietà, l'arte, la musica, lo sport e la danza
Silvia Siano
03 marzo 2016 09:22
BRINDISI - Domenica 28 febbraio, presso il palazzetto Zumbo della scuola media
“Salvemini” di Brindisi, ha avuto luogo una manifestazione di beneficenza intitolata “Io
amo la vita” improntata sulla solidarietà, l’arte, la musica, lo sport e la danza. Il proposito
ultimo era raccogliere fondi per un ambulatorio medico presso la Cooperativa e per la
creazione di uno sportello di consulenza medico-specialistica.
Iniziata alle 16 e aperta dai membri del corteo storico locale, la cerimonia è stata
organizzata dall’associazione “Rotary Club Brindisi Valesio” e presentata dalla giornalista
Maria Di Filippo. Si sono esibite associazioni di varie discipline sportive. La prima
esibizione è stata eseguita dall’istituto di danza popolare (Pizzica), seguita in seguito
dall’esibizione Crossfit dell’Associazione Athletic Style Ads di Brindisi. A seguire poi la
scuola di Taekwondo cittadina; Kangoo, presentato ed eseguito da due ragazze; Zumba e
Tango ed infine l’esibizione della Danza del Ventre. Al termine di ciascuna dimostrazione
sportiva, i membri delle varie associazioni si impegnavano ad affiggere un pezzo del puzzle
riprodotto su pannelli dai ragazzi del “liceo Artistico E. Simone di Brindisi”. In particolar
modo, gli alunni di quest’ultimo si sono alacremente impegnati nell’ultimo mese nella
realizzazione del pannello decorativo di dimensioni 3x2,25 mt che prendeva luogo a
sinistra della palestra. Il pannello riproduceva l’inno della manifestazione “Io amo la vita”
con il logo Rotary e coronato da fiori colorati e allegri omini da cui partiva un arcobaleno
simbolo di felicità dopo tristi
momenti, nuova vitalità e
movimento. L’intero pannello è
stato in seguito diviso in 10 pezzi
di puzzle da riunire in ordine
dopo le esibizioni. Lo spettacolo
è terminato intorno alle 20.
Ciascuna delle rassegne aveva
l’obiettivo di divulgare l’idea di
un
mondo
sempre
in
movimento,
svincolato
da
handicap o disabilità, dando
prova che chiunque può riuscire
in qualcosa. Perseguendo un
obiettivo e impegnandosi in
fondo,
la
meta
sembrerà
raggiungibile, anche grazie all’aiuto di queste associazioni. “We care of You” , il nome del
progetto. “Noi ci prendiamo cura di te”: ciascuno di noi può prendersi cura di chi ne ha più
bisogno, magari con un contributo, magari con un atto pratico, magari con un sorriso.