Relazione onlus 13/03/04 - Associazione Erika Onlus

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Relazione onlus 13/03/04 - Associazione Erika Onlus
Relazione all’assemblea della rifondazione dell’Associazione Erika in ONLUS
San Giorgio in Bosco, 13 febbraio 2004
C
ari Amici,
nel dicembre ’97 veniva alla luce la prima edizione di “Inno alla vita”, in 1500 copie. Era passato
un anno e mezzo dalla morte di Erika (21 maggio ’95)
e il libro voleva essere un omaggio alla sua famiglia,
ai parenti, agli amici, ai compagni di scuola, a quanti
l’avevano conosciuta e amata.
Quell’edizione era dedicata a 26 giovani delle comunità parrocchiali di S.Giorgio in Bosco, Paviola, Lobia,
S. Anna Morosina e Facca che, come lei, erano stati
vittime della strada.
Si voleva, infatti, che il libro fosse un monito alla prudenza, sulla strada e in ogni altro luogo, e un invito
alla riflessione sui valori della vita. Le parole di Erika
potevano essere un veicolo importante per incontrarsi
con il mondo dei bambini anche per gli adulti. Erika
si faceva strumento per dare al bambino la dignità di
“protagonista della comunicazione”.
La presa di coscienza del valore del messaggio di
Erika, che in molti era avvenuta con la lettura di “Inno
alla vita”, aveva portato pochi mesi dopo (marzo ’98)
alla costituzione dell’ “Associazione Erika – Promozione di attività a favore dell’infanzia”. I 13 soci
fondatori rappresentavano un gruppo più numeroso di
persone che pensavano di ampliare l’ originaria dimensione locale e particolare, indicando nello Statuto delle
finalità per una promozione della cultura dell’infanzia
e della solidarietà, attraverso alcune attività. In quei
momenti, pur sostenuti da molte buone intenzioni, i
soci fondatori e quanti per primi si erano avvicinati all’Associazione non potevano prevedere quegli sviluppi
che si sarebbero avuti negli anni successivi.
Fu stampato un primo foglio di presentazione del libro
e dell’Associazione, con le testimonianze di alcune
persone che avevano letto “Inno alla vita” e la lettera
di Don Alcide Baggio, missionario salesiano in Camerun, che ringraziava per il contributo di 3.000.000 di
lire che aveva ricevuto, frutto della distribuzione del
libro. Il bilancio al 31 dicembre ’98 si concludeva con
un “totale a pareggio” di oltre 35.000.000 di lire, con
10.000.000 di lire per interventi statutari in solidarietà,
per metà in Italia e l’altra metà all’estero, e circa lire
9.000.000 di utili. Già numerose erano state in quell’anno le attività promozionali, con presentazioni del
libro, un concerto di Natale, collaborazioni con altre
Associazioni, partecipazioni ad eventi culturali, quali
l’Expo – Scuola, contatti con Enti ed organismi istituzionali, scuole, parrocchie, congregazioni religiose,
articoli apparsi in vari organi di stampa. 150 copie del
libro andarono in vari Paesi di tutto il mondo, ai Comitati della “Società Dante Alighieri”.
Il primo numero di “Erika News” , il notiziario dell’Associazione (in 4 pagine), nel febbraio del ’99,
presentava, in sintesi, la vita dell’Associazione in quel
primo periodo, altre testimonianze dei lettori, anche
stranieri, di “Inno alla vita” e la lettera di Suor Aralda
Fumagalli, Comboniana, che chiedeva di aiutarla in un
ambizioso progetto: la costruzione di una scuola materna ad Azarye, alla periferia di Gerusalemme.
Esaurita la prima edizione, il n° 2 di Erika News (maggio ’99 – 8 pagine) annunciava la 2° edizione (2000
copie) di “Inno alla vita”, dedicata in particolar modo
a questo progetto, con il patrocinio e il contributo di
numerosi Enti, Istituzioni, Gruppi e Associazioni. Per
il progetto furono devoluti alle suore comboniane circa
20.000.000 di lire, per metà direttamente dalla comunità parrocchiale di Lissaro (Mestrino), soprattutto per
merito del compianto amico Giovanni Peruzzo, che era
stato in Palestina con un gruppo di pellegrini e aveva
conosciuto Suor Aralda. Purtroppo la morte di Suor
Aralda e la sempre più grave situazione politica non
hanno permesso sinora la realizzazione del progetto.
La 2° edizione era dedicata a Marica Palladini, di Cittadella, un’amica di Erika che, dopo poco più di due
anni, aveva subito la stessa sorte (25 agosto ’97) per un
analogo incidente sulla strada.
La famiglia di Marica si era avvicinata all’Associazione perché pensava che le due amiche insieme potevano
dare ancora maggior forza al messaggio fondamentale
che si voleva comunicare: il rispetto della vita, perché
ogni vita rappresenta un valore incommensurabile.
Significativa, allora, l’intitolazione di una pista ciclabile ad Erika, a San Giorgio in Bosco. Alla manifestazione appariva per la prima volta il labaro della Sezione
dell’AIDO intitolato ad Erika.
Il n° 2 di “Erika News” presentava Marica (il suo mondo, i suoi affetti, le sue amicizie), dava alcune notizie
sulla vita dell’Associazione e riportava altre testimonianze dei lettori, soprattutto dall’estero. In quel periodo si ponevano le basi per una significativa espansione
dell’Associazione, con ulteriori collaborazioni, nuove
iniziative culturali, e nuovi obiettivi sul piano della
solidarietà, soprattutto in alcuni Paesi dell’Africa e in
Brasile.
Il n° 3 di “Erica News” (16 pagine) era ricco di testimonianze e di contributi culturali proposti da bambini
e da adulti (un rilievo particolare merita il contributo
di Emma Gasperi in “Studium Educationis”), giunti
dall’Italia e da altri Paesi. Da questo momento “Erika
News” diventa un vero strumento di comunicazione tra
quanti si avvicinano all’Associazione, ricco di nuovi
stimoli culturali e di informazioni, tanto da diventare
anche momento di formazione per grandi e piccoli, che
faceva proprio il motto della legge 285/97: “Occorre
essere tanto grandi da prendere sul serio le cose dei
piccoli”, integrandolo con quest’altro motto: “Occorre
essere tanto vicini ai piccoli da prendersi a cuore anche
le sorti dei piccoli lontani”.
Il n° 4 di “Erika News” (marzo 2000 - 20 pagine)
presentava il bilancio del ‘99, con un totale a pareggio di quasi 24.000.000 di lire, interventi statutari per
8.600.000 e una perdita d’esercizio di 6.500.000 lire.
Nel bilancio pesava la seconda edizione di “Inno alla
vita”, che avrebbe portato gli introiti nei bilanci successivi. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario il ‘99
era stato un anno meno significativo del ‘98 (i contributi si erano dimezzati, da 34.000.000 a 17.000.000)
mentre sotto l’aspetto culturale e sociale si era avuto
un notevole sviluppo.
Non per niente l’articolo in prima pagina del numero
4 era intitolato “AIUTO!”. Ci eravamo resi conto che
occorreva lavorare più intensamente per poter svolgere più proficuamente il ruolo di sostegno alle diverse
richieste che pervenivano all’Associazione da parte
dei nuovi soggetti impegnati in vari Paesi a favore
dell’infanzia. Occorre ricordare che è dell’ottobre del
‘99 la tragedia che ha colpito Nerio Campagnolo, la
sua famiglia e l’intera comunità di San Giorgio (la
scomparsa è del 10 ottobre). L’Associazione svolse un
ruolo importante nella sensibilizzazione dell’opinione
pubblica, nella formazione del “Comitato Nerio Campagnolo” e nel sostegno morale alla famiglia.
Sempre del ‘99 è l’intervento (continuato nel tempo) a
favore di Helen, la bambina etiope ricoverata a Padova
ad opera dell’Associazione Nuova Famiglia.
È verso la fine del ‘99 che avviene l’incontro con Barbara Hofmann e con i bambini dell’ASEM di Beira
(Mozambico). Allora è cominciato quel rapporto che
ci ha visto impegnati fino ad oggi, prima con le avversità naturali che colpirono il Paese nel 2000, poi con
l’allestimento di due container inviati a Beira, quindi
con la malattia di Barbara e via via con i numerosi
interventi che hanno avuto sempre un grande spazio
nella nostra Associazione, non ultimo l’organizzazione
della tourneé dello spettacolo “Bento” in varie località
del Veneto. Sarà del giugno 2002 la prima edizione
della raccolta di poesie di Barbara Hofmann (2000 copie) “Un giorno sarà poesia”, i cui proventi andranno
all’ASEM. La nostra Associazione ne ha curato l’edizione e la distribuzione nella zona.
Numerose sono state anche in questo periodo le collaborazioni con altri gruppi e associazioni, in particolare
con il gruppo “Bontemponi e Simpatica Compagnia” di
Bottrighe (Rovigo) con la nostra collaborazione alla realizzazione della cassetta e del CD “Ciacole, cante e filò”.
Per ben due volte gli amici di Bottrighe sono venuti a
fare i loro concerti gratuitamente, uno a favore del Comitato Nerio Campagnolo e l’altro a favore dell’ASEM.
Il Piccolo Coro Padovano offriva, invece, due concerti
per il Natale 2000 (S. Anna Morosina e Lissaro).
Tra il ‘99 e il 2000 c’erano stati anche gli interventi a
favore di Linda e Giulia, due bambine che dovevano
affrontare dei difficili e costosi interventi chirurgici.
È nel n° 4 di “Erika News”la prima lettera di Suor
Goretta Favero, che successivamente avrà uno spazio
importante nella nostra Associazione.
Del dicembre del 2000 è il n° 5 di “Erika News”, nel
quale si può percepire un’intensa ricerca sul piano culturale, con testimonianze provenienti da varie associazioni, in Italia e anche all’estero, sempre per dare voce
ai bisogni e ai diritti dell’infanzia, quasi a rendere più
diretto, attuale e pluralistico il messaggio di Erika, con
particolare riguardo anche alle condizioni degli zingari
in Italia.
Il bilancio del 2000 viene pubblicato nel n° 6 di “Erika
News” (maggio 2001 - 24 pagine). Nella relazione era
scritto: “Resta fondamentale il nostro impegno per una
cultura che rischiari i nostri orizzonti e si ponga talvolta come ‘integrazione’ di altre culture, altre volte come
‘controinformazione’ rispetto ad una informazione che
non sa raccogliere certi fermenti che ci propongono
molti protagonisti silenziosi, piccoli e grandi”.
I “ricavi dai contributi” salgono a 36.000.000 di
lire, mentre gli interventi di solidarietà lievitano a
22.000.000, e l’utile di esercizio è di 6.000.000 di lire.
Il balzo in avanti era stato determinato dalla distribuzione della seconda edizione di “Inno alla vita”, ma
anche da numerosi contributi che erano pervenuti da
Gruppi, Associazioni e privati che avevano riconosciuto la validità dell’Associazione. Risale a quel periodo
la collaborazione con il Comitato Unamano, che non
farà più mancare il proprio contributo alle nostre iniziative. Importante sul piano finanziario fu allora l’invio di due container in Mozambico, realizzato a cavallo
tra il 2000 e il 2001, con il contributo del Rotary Club
Padova Nord, allora presieduto dal compianto amico
Ruggero Menato. La produzione delle serie di biglietti
augurali con le opere di Ennio Toniato in quegli anni
era stata una risorsa economica importante, come lo è
tuttora. Ad alcune associazioni i contributi venivano offerti con la fornitura gratuita di un rilevante numero di
biglietti augurali per sostenerle nelle loro attività, così
come erano state (e venivano) fornite numerose copie
di “Inno alla vita” come forma di autofinanziamento.
Complessivamente saranno circa 1000, nell’arco degli
anni, i volumi donati a sostegno dei vari progetti.
Anche in questo numero si respira un’aria internazionale, sia per quanto riguarda i messaggi, sia per la
destinazione degli interventi.
In quell’anno si stava affermando anche la “bancarella” dell’Associazione, che si proponeva come
momento promozionale, ma anche come occasione di
“raccolta fondi”. È del 2001 la terza edizione di “Inno
alla vita”.
Il n° 7 di “Erika News” (aprile 2002 - 40 pagine),
con un supplemento a colori di 4 pagine, presentava
il nuovo libro di Erika, “La nostra scuola”, edito con
la Daigo Press (febbraio 2002). Era un’idea presente
da tempo, con un materiale in parte già preparato con
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la prima edizione di “Inno alla vita”, e finalmente era
stato possibile realizzarla. Oltre alla presentazione
del pedagogista Giuseppe Milan, si poteva contare su
quella della giornalista Franca Zambonini, che aveva
conosciuto la nostra Associazione tramite una lettera e
“Inno alla vita”, che le erano stati inviati dalla nostra socia Silvia Scarabello. Con il suo “Arrivederci”apparso
in “Famiglia Cristiana” n° 36/2001, dedicato ad Erika,
erano arrivate circa 300 lettere, da tutta Italia e anche
dall’estero, da persone che chiedevano il libro per conoscere meglio la storia di Erika. Molti di quei lettori
sono rimasti poi vicini all’Associazione e continuano
a seguirne le iniziative, assicurando anche dei contributi significativi, sia sul piano culturale che su quello
economico.
In breve tempo furono distribuite circa un migliaio di
copie (ne erano state stampate 3.000), che consentirono
di coprire gran parte delle spese di produzione. Come
il primo, anche il secondo libro di Erika fu accolto con
grande simpatia. Lo dimostrano le testimonianze dei
lettori apparse nei numeri successivi del notiziario e
anche in alcuni organi di stampa. Molti dei lettori di
“Inno alla vita”, dopo aver ricevuto “Erika News”, richiesero “La nostra scuola”, che, pur avendo un taglio
culturale diverso, più vicino alla scuola, presentava
comunque le stesse caratteristiche espressive di Erika,
che tanto avevano colpito e appassionato.
È del 2001 anche la prima edizione della “Festa dell’Infanzia” a San Giorgio in Bosco, alla quale la nostra
Associazione ha sempre aderito, garantendo un contributo significativo. Intanto si andavano ampliando
i contatti con quei protagonisti della solidarietà nel
mondo, con i quali c’è un legame che diventa ogni
anno sempre più forte.
Il bilancio del 2001 (come era stato per i precedenti
e lo sarà anche per i successivi) non presentava tutti
quegli interventi a sostegno di alcuni amici (come Barbara, Don Alcide ed altri), perché il frutto di numerose
iniziative (Concerti di Natale, incontri, ecc.) andava
direttamente a loro, oppure perché alcuni amici versavano il proprio contributo nelle loro mani o nel conto
corrente (ad esempio con l’ASEM). È del Natale 2001
l’edizione del CD “Piccole voci di Natale”, del “Daigo
Children Choir”, i cui proventi andranno all’ASEM.
Una seconda edizione del CD si avrà il Natale successivo, con i proventi destinati ai numerosi progetti
indicati nel n° 8 di “Erika News” (8 pagine). Nel n° 7
venivano presentate alcune nuove realtà che meritavano il sostegno dell’Associazione, in modo particolare
quella del Ciad, con Padre Franco Martellazzo. Ma non
mancavano notizie su varie manifestazioni, come pure
le pagine dedicate alla cultura dei “piccoli”, come “Il
poverello delle Ronche”, di Mario Turrin e la testimonianza di Pasqualina Bedin, di Olgiate Olona, ed altre
ancora, di bambini e adulti.
Il bilancio del 2001, riportato nel n° 9 di “Erika News”
(48 pagine) mostrava la grande vitalità espressa in quell’anno, con un totale a pareggio di oltre 64.000.000 di
lire, interventi statutari per quasi 30.000.000 e un avan-
zo economico di 16.500.000 lire. i contribuiti, infatti,
erano saliti ad oltre 64.000.000.
Un investimento significativo si era avuto con l’edizione del libro “Da via Bocche, nel Paese degli Zii”,
di Isidoro Rossetto (aprile 2002), che in un tempo
relativamente breve è stato esaurito, portando delle
ingenti risorse per la realizzazione dei progetti dell’Associazione.
Angelo Ferro, uno degli amici più impegnati nel
sostenere la nostra Associazione, scrisse che “Erika
News” “è diventata una miniera del bene che l’uomo liberamente compie”, “una testimonianza della
globalizzazione della solidarietà”. Nel n° 9, infatti, si
rafforzano i vincoli con numerose realtà con le quali
c’è uno scambio culturale e solidaristico, permettendo
ai lettori di calarsi in situazioni positive, in Italia e in
vari Paesi, e di sentire che la loro presenza è l’elemento
trainante di tutto questo movimento. Vi è anche la foto
della “Casita de estudios” che Suor Goretta Favero, in
Perù, aveva voluto intitolare ad Erika, e nel suo nome
e tutti gli amici dell’Associazione. In quel numero si
annunciava l’allestimento di due container (che poi
sarebbero diventati quattro) da inviare a Don Alcide
Baggio, in Camerun.
È del numero 27 - 7 luglio 2002 - il secondo “Arrivederci” di Franca Zambonin in “Famiglia Cristiana”,
dove Erika viene affiancata ad Anne Frank. L’amica
Franca affermava: “Anne ed Erika sono abissalmente
lontane, così come le loro storie. Ma mi sembra che
un filo le unisca, povere bambine dalle vite inconcluse,
eppure capaci di insegnarci ad andare avanti”. Anche
con questo articolo nasceranno dei rapporti importanti
con persone in varie località italiane, che partecipano
tuttora alla vita della nostra Associazione. È del 2001
l’inizio della collaborazione con l’ACTI, il Gruppo
Sportivo 2 Pedali, il Circolo Culturale Ricreativo
Brenta e altri gruppi, che continuano ancora oggi a
sostenere moralmente ed economicamente i progetti
dell’Associazione. Nel n° 9 di “Erika News” si presentano anche le testimonianze di numerosi lettori sotto il
titolo “Cento buoni motivi per leggere ‘Inno alla vita’”,
che sarà ripreso nei numeri seguenti come una rubrica
aperta a tutti.
Ancor più del 2001, il 2002 è stato un anno denso di
iniziative e di avvenimenti che hanno dato nuovi impulsi all’azione dell’Associazione. Significativa è stata
anche l’edizione del libro “Bepi Marini, Calzolaio”,
(aprile 2002), la testimonianza di Giuseppe Marini,
curata da Isidoro Rossetto. I proventi raccolti finora
sono stati destinati ai vari progetti, ma le copie ancora
a disposizione ne potranno portare altri.
È stato l’anno che ha visto quasi raddoppiato l’impegno economico. Il bilancio in euro presente in “Erika
News” 10-11 (52 pagine), infatti, riportava un totale
a pareggio di oltre 58.000 euro, con interventi di solidarietà per oltre 34.000 euro. Notevoli investimenti
erano stati fatti con “La nostra scuola” e “Bepi Marini,
Calzolaio”. A far fronte alle spese era stato utilizzato
l’avanzo dell’anno precedente (circa 16.500.000 lire)
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che era inferiore alla perdita d’esercizio (oltre 11.000
euro) e parte dei contributi, saliti a oltre 47.000 euro.
Il 2003 è stato l’anno di un ulteriore apertura alla
collaborazione con Gruppi, Associazioni, Aziende e
privati a livello nazionale per il “Progetto Camerun – I
4 per il container il Centro Professionale Don Bosco di
Ebolowa”. Da varie regioni d’Italia sono arrivati materiali e contributi per l’allestimento e la spedizione dei
container. Su questo progetto (20.000 euro) e su quello
del Ciad (15.000 euro) abbiamo ottenuto il finanziamento della Fondazione Italiana Charlemagne, che era
venuta a conoscenza della nostra iniziativa con il n°
8 di “Erika News” e aveva valutato alcuni dei nostri
progetti meritevoli di un possibile finanziamento. Con
la Charlemagne continua la collaborazione con la speranza di poter ottenere ulteriori finanziamenti, anche
direttamente, come è avvenuto per l’Uganda (25.000
euro) e il Ciad (7.500 euro).
Il sostegno all’ASEM di Barbara Hofmann ha richiesto
grandi energie e ha prodotto notevoli risorse, soprattutto con la tourneé di “Bento”. Scuole, Comuni, Regione
Veneto, Gruppi , Associazioni, Aziende e privati sono
stati coinvolti in questa manifestazione per nove giorni,
raccogliendo circa 15.000 euro, direttamente a favore
dell’ASEM. Anche in quest’occasione, come in altre, si
sono avute delle adozioni a distanza, che garantiscono
la continuità necessaria per gestire i centri di Macurungo e Manga, a Beira. Fondamentale è stata la costante
presenza di Barbara, tanto che è diventata Cittadina
Onoraria di Limena e di San Giorgio in Bosco.
Importante è stata la nostra collaborazione per la spedizione di due container in Perù, a Suor Goretta Favero,
come lo è stata la collaborazione con la famiglia Marcolongo a favore dell’Associazione Hena, in Argentina. Suor Goretta ha voluto intitolare un’altra “Casita de
Estudios” a Marica Palladini.
È del 2003 l’edizione del CD “Poesia e Musica”, realizzato con la collaborazione di alcuni giovani di San
Giorgio in Bosco, che presenta le poesie di Erika e di
Walter Boldrin, implementando il ruolo dell’Associazione come “scambio culturale e solidale”. Anche gli
introiti di quest’opera sono destinati, infatti, a sostenere i vari progetti dell’Associazione.
Tra il 2002 e il 2003 significativo è stato il nostro sostegno alle iniziative dell’Associazione Speranza, che
opera interventi in beni di vario genere a favore della
Caritas di Jasi, di parrocchie e di Case di Accoglienza
in Romania. Come è stato importante sul piano morale
il nostro appoggio alla Fondazione Prossimo Tuo, che
opera nello stesso Paese, a Timisoara.
Il bilancio del 2003 presenta delle risultanze che sono
andate oltre ogni previsione, e che probabilmente non
potranno essere ripetute per l’eccezionalità di alcuni
progetti, primo fra tutti quello del Camerun. Il totale
delle entrate è di oltre 102.000 euro. Circa 72.000 euro
sono stati destinati a interventi di solidarietà. Le spese
per la stampa sono di 13.500 euro e si riferiscono al
CD “Poesia e Musica”, alla quarta edizione di “Inno
alla vita”, ai due numeri di “Erika News” e al primo
calendario della nostra Associazione. L’utile è stato di
quasi 1.800 euro, al quale va aggiunto l’avanzo 2002,
di circa 3.000 euro, per una disponibilità al 31/12/03 di
oltre 13.500 euro.
Il n° 12 di “Erika News” (52 pagine) presenta il panorama consueto degli interventi nei vari Paesi, nuove
iniziative, come quella favore di Ramiro Palmieri, le
nuove opere editoriali (Il Canzoniere, di Maurizio Sartori, e il CD “Brif, bruf, braf”, con il Daigo Children
Choir) e una serie di contributi culturali che evidenziano la “coralità” della nostra presenza e la ricerca di una
informazione positiva, costruttiva, radicata sui valori
esistenziali che si possono ritrovare nel messaggio di
Erika.
Che il suo messaggio sia attuale lo dimostra il riconoscimento postumo al “Premio Nazionale Valeria”,
di Cittàducale, consegnato ai suoi genitori, Franco e
Giuliana. In tutti questi anni la presenza dei genitori di
Erika è stata fondamentale per mantenere la direzione
sui valori che ci avevano mosso nel fare i primi passi.
È con i suoi libri e nel suo nome che ci presentiamo,
anche se poi la responsabilità di portare avanti le varie
iniziative spetta a noi. La sua presenza ci ha portato
a conoscere e sostenere numerosi protagonisti che seguono l’infanzia in quattro continenti, come persone e
come associazioni:
1 – Don Alcide Baggio - Camerun
2 – Padre Elio Frison - Brasile
3 – Suor Aralda Fumagalli – Israele
4 – Lorenzo Dal Lago - Uganda
5 – Don Gabriele Pipinato - Kenia
6 – Barbara Hofmann - Mozambico
7 – Suor Goretta Favero - Perù
8 – Anita Frison - Perù
9 – Padre Henrique Hernandez - Venezuela
10 – Padre Franco Martellozzo - Ciad
11 – Padre Ottorino Poletto - Mozambico
12 – Padre Felice Scinnemeo - Uganda
13 – Suor Gemma Kathure - Kenya
14 – Don Lorenzo Biasion - Thailandia
15 – Suor Adriana Prevedello - Kenya
16 – Don Giuseppe Stoppiglia - Brasile
17 – Sonia Caproni - Brasile
18 – Suor Bianca Santori - Romania
19 – Padre Tonino Cogoni - Madagascar
20 – Suor Lena Emilia Serafino - Ethiopia
21 – Somaly Mam - Cambogia
22 – Fratel Pietro Rusconi - Ciad
23 – Padre Gianfranco Gottardi - Guinea Bissau
24 – Padre Silvano Perissinotto - Ciad
25 – Samar Sahhar - Palestina
26 – Associazione Hena - Argentina
27 – Associazione Addis Betseb -Ethiopia
28 – Associazione Speranza - Romania
29 – Fondazione La Paz - Bolivia
30 – Fondazione Prossimo Tuo - Romania
31 – Ass. Humana People to People - Mozambico
Abbiamo dato il nostro sostegno anche ad alcune organizzazioni che ospitano i bambini ucraini e bielorussi
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per periodi di cura in Italia (Associazione Per un Sorriso, Lega Ambiente, Associazione Aiutiamoli a vivere).
Gli interventi in Italia sono stati limitati ad alcuni
casi di famiglie in difficoltà, di interventi sanitari o di
sostegno ad associazioni impegnate nella lotta e nella
ricerca contro il cancro e le malattie rare, come anche
nel riconoscimento dei diritti dei diversamente abili e
dei nomadi.
In questa direzione ci sarebbe molto da fare e occorrerebbe intraprendere iniziative specifiche.
Sappiamo che le persone sono molto sensibilizzate per
questi interventi, sostenuti da grandi associazioni come
AIRC, da nuove associazioni, come l’AFADOC, che
abbiamo conosciuto, e da altre, come l’Opera Nomadi.
La possibilità di essere più presenti e attivi in questo
campo dipenderà dall’evoluzione che potrà avere l’Associazione, con l’impegno dei soci e l’ampliamento
del gruppo dei sostenitori. Determinanti, infatti, per la
realizzazione dei nostri progetti sono stati l’attivismo
di alcuni soci, la generosità di alcuni sostenitori, la
costante presenza di tante persone che abbiamo conosciuto in questi anni, che con i loro contributi hanno
permesso di investire ingenti risorse.
Siamo stati più vicino ai bambini lontani perché spesso
non possono esercitare nemmeno il diritto fondamentale alla sopravvivenza, come la libertà dalla fame,
dalla paura, dall’ignoranza, dalle malattie che possono
essere facilmente sconfitte.
Questo, però, non ci impedisce di essere sempre pronti
ad esaminare ogni richiesta di aiuto che ci perviene e di
attivarci per poter dare una risposta, pensando non solo
alle possibilità attuali ma anche a quelle che potremmo
realizzare.
In più occasioni abbiamo avuto modo di collaborare
con alcuni Comuni, con alcune biblioteche, con la
Provincia, con la Regione e l’ULSS 15 per alcune
iniziative e varie manifestazioni, rilevando sempre una
particolare attenzione per le nostre proposte. Alcuni
Comuni hanno richiesto le nostre edizioni per proporle
alle scuole e per utilizzarle in alcune manifestazioni. È
questo un settore che andrebbe curato con un impegno
costante e mirato, perché la nostra Associazione può
inserirsi in vari modi nella programmazione culturale
degli Enti Locali e può fornire dei beni e dei servizi
di cui altre associazioni non possono disporre. I libri
di Erika, in particolare (ma anche le altre produzioni
culturali) mantengono intatta la loro attualità, anzi,
in un panorama culturale che si va facendo più piatto
possono essere considerati strumenti di “controinformazione”, per quel riconoscimento della dignità del
bambino che spesso viene negata o dimenticata.
Oltre al pieghevole, che si allega ad ogni libro e che
permette ad ognuno di iscriversi come socio onorario,
come “Erika News” sono state stampate 286 pagine,
che hanno consentito di svolgere una attività di informazione-formazione molto apprezzata. La tiratura è
variata nel tempo e per le particolari situazioni, da un
minimo di 2.000 copie ad un massimo di 10.000 copie
(vedi foglio iniziale e pieghevole di presentazione di
“La nostra scuola”). Gli ultimi numeri di “Erika News”
sono stati pubblicati in 4.000 copie (Circa 2.000 per la
spedizione postale e le altre per la distribuzione diretta.
A chi ordina i libri vengono inviati i numeri precedenti
ancora a disposizione).
Dai tredici soci fondatori del marzo 1998, si è passati
ai 58 nomi dell’elenco del settembre 1998, registrando
via via un continuo aumento fino all’attuale elenco di
oltre 2.000 indirizzi.
In tutti questi anni siamo stati presenti in numerose
occasioni nella stampa locale, in alcune riviste, in TV
locali e in RAI (importante la presenza di Franca Zambonini, a nome dell’Associazione il 7 aprile 2002, nel
programma “A sua immagine”). Il nostro socio Carlo
Nardetto assicura sempre la copertura delle informazioni sulla nostra Associazione in “La voce dei Berici”,
settimanale della Diocesi di Vicenza. Su questo fronte,
oltre all’aiuto che abbiamo avuto dall’amica Franca
Zambonini (ha parlato della nostra Associazione anche nel numero 6 - 08/02/04 di Famiglia Cristiana) è
necessario organizzarsi per presentare ai media dei comunicati stampa sulle varie iniziative. Non è per ingigantire l’immagine dell’Associazione, ma per entrare
in contatto con persone sensibili alle nostre tematiche
culturali e raccogliere quelle adesioni che possono ampliare il nostro raggio d’azione.
Che vi sia molto da fare lo dimostra la quarta edizione
di “Inno alla vita” (novembre 2002), poiché i libri di
Erika vengono richiesti da molte persone, residenti in
tutte le regioni d’Italia, che ne vengono a conoscenza
tramite la stampa, oppure per merito di amici che hanno ricevuto i libri.
Fondamentale in questa azione informativa è il nostro
sito informatico, curato con passione dal nostro socio
Leopoldo Marcolongo. Per ora è legato a quello della
Famiglia Marcolongo, anche per l’aspetto economico
(sinora non ci è costato nulla), ma nel tempo si potrà
averlo autonomo.
Molti si rivolgono all’Associazione tramite la posta
normale, per le richieste delle nostre produzioni culturali, per presentare progetti, per esprimere riflessioni,
considerazioni, esperienze, che poi vanno a formare le
pagine del nostro “Erika News”. Ma sempre più intensa è anche la posta elettronica, che consente dei contatti
rapidi ed economici. Il nostro sito è visitato da molte
persone ed è necessario aggiornarlo continuamente per
offrire un servizio adeguato, oggi più che mai, dal momento che diventiamo ONLUS.
Per dare senso compiuto a questa nostra “rifondazione” ho dovuto ripercorrere la tappe principali di
questi sei anni di vita. Mi scuso per tutto quello che ho
dimenticato, o che ho dovuto tralasciare, e con tutte le
persone, i Gruppi, gli Enti e le Associazioni che non
ho nominato, ma che ci sono stati vicini in questi anni
e senza i quali la nostra azione non si sarebbe potuta
realizzare.
Il Presidente
Isidoro Rossetto
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