movimento cinque stelle - Civitavecchia 5 Stelle

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movimento cinque stelle - Civitavecchia 5 Stelle
MoVimento Cinque Stelle – Programma elezioni amministrative 25 maggio 2014
MOVIMENTO CINQUE STELLE
PROGRAMMA ELETTORALE
AMMINISTRATIVE 25 MAGGIO 2014
Candidato Sindaco: Antonio Cozzolino
iamo operai, liberi professionisti, imprenditori, semplici cittadini, disoccupati, professori,
incensurati e senza tessere di partito. Come attivisti a Cinque Stelle, abbiamo militato nei
comitati ambientalisti e di difesa del territorio che operano su Civitavecchia e il
comprensorio. Siamo convinti che con un'amministrazione normale, Civitavecchia possa
rinascere dalle proprie macerie ed essere un posto più che degno dove crescere i propri figli.
Ci vuole la volontà dei civitavecchiesi di pretendere amministratori che siano comuni cittadini, che
non vengono dai partiti e che non fanno dell'impegno politico una professione, ma un dovere civico,
e che una volta concluso l'impegno, torneranno alla propria vita.
S
Ci vuole il MoVimento Cinque Stelle
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MoVimento Cinque Stelle – Programma elezioni amministrative 25 maggio 2014
Indice generale
1Premessa............................................................................................................................................. 2
1.1Politica pulita......................................................................................................................... 3
2Lavoro, attività produttive, cultura e turismo .................................................................................... 4
2.1Porto ...................................................................................................................................... 5
2.2Turismo e Cultura – un nuovo modello economico .............................................................. 6
2.3Commercio e Artigianato ...................................................................................................... 8
2.4Pesca e Agricoltura ................................................................................................................ 9
2.5Logistica .............................................................................................................................. 11
3Società Comunali ............................................................................................................................. 11
4Politiche sociali e Partecipazione ..................................................................................................... 12
4.1Partecipazione ..................................................................................................................... 13
4.2Giovani ................................................................................................................................ 14
4.3Anziani ................................................................................................................................ 14
4.4Disabilità ............................................................................................................................. 14
4.5Famiglie e minori ................................................................................................................ 15
4.6Asili nido e servizi per l'infanzia ......................................................................................... 15
4.7Emergenza abitativa ............................................................................................................ 16
4.8Migranti ............................................................................................................................... 16
4.9Sport .................................................................................................................................... 17
5Tutela ambientale e Salute dei cittadini ........................................................................................... 17
5.1Verso rifiuti zero .................................................................................................................. 18
5.2Elettromagnetismo .............................................................................................................. 20
5.3Acqua .................................................................................................................................. 20
5.4Animali ................................................................................................................................ 21
6Sanità................................................................................................................................................ 21
7Scuola e Università .......................................................................................................................... 22
8Urbanistica ....................................................................................................................................... 23
8.1Zero cemento e politiche di riqualificazione patrimonio immobile ................................... 23
8.2 - Creare una nuova immagine urbana del centro – la città vecchia .................................... 24
8.3Piani dei servizi per i quartieri – migliorare la qualità della vita ........................................ 24
8.4Verde pubblico partecipato .................................................................................................. 25
8.5Patrimonio di beni immobili a carattere storico, culturale e ambientale ............................. 26
8.6Pianificazione ...................................................................................................................... 27
8.6.1- Aggiornamento del Piano Regolatore Generale ............................................................. 27
8.6.2Regolamento Edilizio Comunale e Delibere Consiliari in materia urbanistica ................ 29
8.6.3Piano della mobilità sostenibile ........................................................................................ 29
8.6.4Piano del commercio ........................................................................................................ 30
8.6.5Misure di efficienza energetica dell'attività edilizia ......................................................... 30
8.6.6Piano di prevenzione e protezione dai rischi ambientali del territorio ............................ 30
9Viabilità e nuova concezione della città ........................................................................................... 30
9.1Trasporto Pubblico .............................................................................................................. 31
9.2Mobilità ciclabile................................................................................................................. 31
9.3Mobilità Privata ................................................................................................................... 32
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MoVimento Cinque Stelle – Programma elezioni amministrative 25 maggio 2014
1 Premessa
Non c'è niente di peggio di una comunità con enormi possibilità frustrate da anni di politica che non
ha mai saputo valorizzarne le aspettative e, anzi, ha sempre remato nella direzione che poteva essere
conveniente solo ed esclusivamente ai politici stessi.
Cari cittadini è giunto il momento in cui noi tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, ad entrare
nelle istituzioni. Noi del Movimento 5 Stelle di Civitavecchia pensiamo che non sia più il tempo di
delegare e lamentarsi; è arrivato il momento di partecipare in prima persona alla vita politica della
Città.
La vita pubblica e politica di Civitavecchia deve essere arricchita dalle voci della comunità perché è
fondamentale portare avanti una politica scelta dai cittadini e quindi espressione delle loro esigenze.
Non si deve più permettere che le decisioni arrivino dalle segreterie dei partiti o dalle lobby economiche che controllano i partiti.
Il MoVimento Cinque Stelle è una lista “giovane” perché nessuno di noi ha mai ricoperto la carica di
consigliere comunale o incarichi di governo ed è per questo che siamo la garanzia per una politica
estranea agli interessi delle lobby economiche, libera dalle servitù energetiche e in sostanza non ricattabile.
Non abbiamo paura di dover ribattere a chi ingenuamente ci additerà come “inesperti”, poiché la
politica locale ha palesato come la parola “esperto” non sia sinonimo di buon amministratore.
Sulla scena politica locale continuano ad imperversare i soliti volti che da una vita si riciclano in un
partito piuttosto che in un altro, senza aver dimostrato di amare la nostra città, devastandone il territorio ambientalmente e socialmente e portando il Comune sull'orlo del dissesto finanziario.
Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo dalla nostra l'onestà e la nostra esperienza di vita; siamo operai,
disoccupati, precari, liberi professionisti, imprenditori, professori, donne e uomini con in comune la
volontà di impegnare il nostro tempo per il progresso della nostra città.
L'impossibilità per noi di fare dell'attività politica un mestiere, è per il cittadino la migliore garanzia
che il nostro sia un impegno unicamente finalizzato a migliorare la città in cui viviamo; per noi, le
nostre famiglie, i nostri affetti e i nostri concittadini.
Ai civitavecchiesi raccontiamo il nostro programma, la nostra visione della città elaborata e condivisa
durante numerosi incontri. Un programma che costituisce il punto di partenza per rimettere in gioco
i cittadini al fianco della politica che sia veramente condivisa e partecipata, trasparente e concreta,
una politica di tutti, insieme per iniziare una nuova storia e dare a Civitavecchia una speranza.
In sostanza, come tutte le persone che vogliono vivere la loro città, dobbiamo adoperarci perché
Civitavecchia diventi un bel posto dove poter crescere i propri figli e avere un lavoro e un'esistenza
dignitosa.
Una città dove la legalità e l'avversione alle pratiche clientelari, entrino a far parte del patrimonio
genetico degli abitanti.
Una città dove il senso civico e di appartenenza prendano il posto dell'apatia e dello scetticismo che
a volte ci contraddistingue.
Una città che rispetti il proprio territorio con la sua storia, le sue tradizioni e la sua cultura.
Una città che sappia immaginare e mettere in pratica un nuovo modello di progresso economico,
unica via per uscire dal pantano della crisi.
Una città migliore.
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1.1 Politica pulita
Alle prossime elezioni amministrative comunali saranno in lista 24 consiglieri ed un Sindaco tutti
candidati ad essere portavoce dei cittadini nel Consiglio Comunale con specifiche caratteristiche:
1. sono tutti incensurati
2. non hanno tessere di partito
3. non sono politici di professione
4. faranno massimo due mandati in politica in tutta la loro vita.
Dopo le elezioni i nostri consiglieri:
saranno solo consiglieri senza possibilità di doppi incarichi elettivi
periodicamente incontreranno i cittadini per ascoltare proposte ed idee da portare in consiglio comunale ed insieme ai Comitati e Associazioni analizzeranno problemi e studieranno soluzioni
una volta all'anno si sottoporranno alla verifica della loro attività svolta nei 12 mesi precedenti
Inoltre per far si che i cittadini possano esercitare il massimo controllo sul Sindaco, sugli assessori,
sui consiglieri comunali e su quant’altri deputati alla gestione della cosa pubblica, i nostri amministratori, indipendentemente dal ruolo assunto, si impegnano a rendere pubblici periodicamente on
line:
Lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune;
La dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione
dell’incarico, degli anni in cui si ricopre l’incarico e dell’anno successivo; i diritti reali sui beni immobili e sui beni mobili iscritti in pubblici registri; le eventuali funzioni esercitate in qualità di amministratore o sindaco di società.
Il possesso di titoli o quote azionarie o incarichi a vario titolo presso società di capitali pubbliche
e/o private, nonché a società di scopo giuridicamente riconosciute o a cooperative, che ricevono finanziamenti pubblici dal Comune, nonché vincitrici di appalti per prestazioni di servizi e lavori pubblici forniti per gli stessi.
La dichiarazione da parte degli eletti dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile;
Il registro delle spese, comprensive delle spese per lo staff, spese per l’ufficio, spese per viaggi sia
dell’eletto che dello staff, spese telefoniche e dotazione informatica, spese varie;
Gli atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione;
Il quadro delle presenze ai lavori delle commissioni e dei consigli comunali e i voti espressi sugli
atti adottati in tali sedi.
A tal fine la nuova Amministrazione a cinque stelle istituirà il “Regolamento per la pubblicità della
situazione patrimoniale degli amministratori e dei consiglieri comunali”.
Inoltre al fine di rendere effettivamente trasparente l’attività amministrativa il m5s provvederà a completare l’informatizzazione di ogni atto e provvedimento amministrativo, rendendolo accessibile sul
sito istituzionale del Comune.
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2 Lavoro, attività produttive, cultura e turismo
Tutela, Valorizza e Promuovi: le tre parole CHIAVE per un economia alternativa.
Un’economia stabile e serena è un valore imprescindibile per una comunità. La ricerca di nuove strade
e opportunità è rimasta l’unica vera via per la costruzione di un modello economico che risollevi la
città dalla tragica situazione innescata da un fallimentare processo d’industrializzazione e dalla
mancanza di una progettazione a lungo termine.
Ciò ha causato enormi problemi all'intero comparto lavorativo, ha indebolito il tessuto economico
della città e distrutto centinaia di posti di lavoro.
È necessario quindi definire nuovi ambiti di sviluppo che valorizzino le potenzialità del territorio e
che siano da stimolo a nuove possibilità d’investimento specialmente in quei settori che possono
essere propulsori di una forte ripresa economica come: le attività turistiche, la ristorazione,
l’artigianato, la cultura, l’ambiente, la green-economy, le produzioni agro-alimentari ed i servizi alla
persona.
Questi sono gli ambiti in cui l’Amministrazione a cinque stelle può e deve favorire, attraverso
interventi mirati, l’aumento del livello occupazionale. Creare opportunità di lavoro a Civitavecchia,
consentirà l'emancipazione della città dall'annoso ricatto occupazionale a cui è sottoposta da decenni.
In quest'ottica è ovvio che a questo processo debba concorrere una ritrovata sinergia tra la città e il
porto che, con il suo bacino di turisti, può e deve essere il volano della ripresa economica e lavorativa
che ci aspettiamo. Fondamentale, quindi, sarà la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale
della città e del suo litorale.
Ovviamente andranno risolti i problemi infrastrutturali che impediscono lo sviluppo di queste
politiche.
Nel ricordare, quindi, come un rinato equilibrio nella gestione del territorio possa rivitalizzare
l'economia e aprire nuovi scenari occupazionali, va sottolineata la nostra volontà di abbandonare il
modello delle grandi opere, delle colate di cemento, dei grandi centri commerciali, dei capannoni
destinati a restare vuoti e sfitti.
2.1 Porto
Negli ultimi trent’anni determinate scelte politiche e industriali sia a livello nazionale che locale,
hanno progressivamente sfaldato quella sinergia Porto-Città che da sempre ha rappresentato uno dei
volani socio-economici di Civitavecchia.
Il porto ha, negli anni, attuato una politica che mirava al trasporto croceristico, mentre la città,
amministrata malamente, non ha seguito tale evoluzione, dimostrando di non essere ricettiva alla
domanda turistica sia dal punto di vista dei servizi che da quello delle offerte turistico-culturali.
È essenziale, al fine di garantire una crescita economica armonica tra le due realtà, che Porto e
Comune ritornino a viaggiare nella stessa direzione. A tal fine il m5s propone la sottoscrizione di un
protocollo d’intesa con l’Autorità Portuale finalizzato all’analisi e, là dove utile, all’incremento
dei diversi traffici (crocieristico, passeggeri e commerciale), all’incentivazione di attività a questi
strettamente correlate nonché alla prevenzione e minimizzazione dell’impatto ambientale degli stessi,
a partire dal rispetto delle prescrizioni contenute nelle diverse Valutazioni d’Impatto Ambientale
(VIA) propedeutiche alle diverse opere di ampliamento dello scalo.
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Il turismo è una vera e propria opportunità per lo sviluppo economico.
Per questo, il tavolo sarà utile per approfondire insieme all’A.P. i seguenti punti:
 Creazione e promozione presso le grandi compagnie croceristiche, di offerte artistico-culturali
ed eno-gastronomiche del nostro territorio, sulle quali il m5s crede profondamente (vedi
successivo paragrafo 2.2 Turismo e Cultura).

Riorganizzare e migliorare i servizi offerti ai turisti come ad esempio la mobilità locale
istituendo la collaborazione tra Port Mobility e Trasporto Pubblico (Argo), in modo da
incentivare la loro permanenza in città, e far scoprire il nostro patrimonio culturale e
aumentare, così, l’immagine di Civitavecchia nel mondo.
Il porto deve tornare a costituire un’importante opportunità anche per le tante attività che possono
essere collegate ai vari traffici presenti, a partire dalla meccanica navale e dalla cantieristica di cui
Civitavecchia possiede un importante Know-How. Sulla scia di tali considerazioni, l’amministrazione
a 5 stelle, ritenendo doveroso che l’ente locale sia il centro propulsivo della pianificazione economica
del territorio, opererà affinché le aree destinate alla cantieristica previste nel Piano Regolatore
Portuale ed altre aree, già parzialmente attrezzate a tal fine, trovino ampio e pieno sviluppo anche in
ordine ad una promozione territoriale che unica può far rinascere quel tessuto di medie e piccole
imprese di settore che negli ultimi anni sono andate via via morendo a causa degli spazi asfittici, tanto
fisici che di mercato, a loro destinati all’interno dello scalo marittimo. In tale contesto riteniamo
importante che all’interno del porto cittadino, che è bene chiarire non potrà né dovrà andare oltre il
molo carbonifero di TVN, sia individuata una area dove realizzare un bacino di carenaggio che
consenta di ampliare le attività di manutenzione, costruzione e/o smantellamento di natanti di ogni
dimensione.
Chiaramente l’impegno del m5s nel tavolo con l’Autorità Portuale, sarà quello di garantire il massimo
impiego di imprese locali, facendole specializzare il più possibile nell’ambito portuale.
2.2 Turismo e Cultura – un nuovo modello economico
Civitavecchia ha mare e coste splendide, sorgenti termali, bellissimi siti archeologici abbracciati dal
verde dei monti della Tolfa. Sembrerebbe ovvio riconoscere il turismo come vocazione naturale del
nostro territorio. Purtroppo la mancanza di servizi al turista e di una adeguata campagna di
promozione, figlie di una evidente incapacità di riconoscere questo settore come una reale via d'uscita
dalla crisi economica, hanno sin qui impedito questa presa di coscienza.
Sebbene questo dato di fatto sia stato percepito da diverse associazioni locali, queste hanno però, fino
ad oggi operato senza un adeguato riscontro da parte delle amministrazioni.
Il M5S vuole convogliare tutte questi sforzi in un unico progetto, per creare una grande alleanza che
porti le istituzioni ad interfacciarsi con i privati in un “Sistema Turistico Locale”, ove ogni interesse
spinta propulsiva vengano ricondotti in un’ottica di sviluppo economico e occupazionale della città.
Questo il ruolo fondamentale dell’amministrazione: collaborare e coordinare le realtà già esistenti,
incentivando politiche di integrazione tra operatori del settore, commercianti, associazioni, artigiani,
agricoltori e tutti quelli che potrebbero contribuire alla formazione di un’offerta vincente.
Civitavecchia possiede uno straordinario patrimonio artistico, archeologico e monumentale tale da
garantire davvero nel giro di poco tempo uno sviluppo alternativo a quello che da oltre cinquant’anni
sta imbrigliando la crescita culturale del territorio, ma soprattutto che sta provocando gravi danni alla
salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente.
Si rende quindi necessaria la promozione di una proposta turistica, che esalti il territorio e nello stesso
tempo rispetti il paesaggio e l’ambiente. Una nuova strategia di sviluppo turistico che persegua il
recupero e la riconversione del patrimonio infrastrutturale già esistente.
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Un tale progetto è realizzabile solo se tutta la cittadinanza viene avviata ad un processo di presa di
coscienza delle ricchezze del proprio territorio, capace di risvegliare l’orgoglio e l’affezione verso la
città: allo sviluppo di campagne promozionali istituzionali si potrà così affiancare una conseguente
azione di promozione spontanea individuale e di incentivazione dell’iniziativa imprenditoriale. Infine
la trasparenza assoluta su tutte le procedure d’affidamento permetterà di eliminare clientele e
favoritismi.
I punti fondamentali per la modernizzazione e lo sviluppo del settore si articoleranno come segue:
1. Verrà studiata la realizzazione di un marchio (brand) cittadino, che racchiuda sotto di sè
tutte le eccellenze offerte dal nostro territorio (ad esempio la Molinari, marchio riconosciuto
a livello mondiale ma di cui nessuno conosce l’origine tranne ovviamente i civitavecchiesi).
2. Campagne promozionali sui principali siti di promozione turistica, in sinergia con i portali
informativi delle maggiori città che si interfacciano col nostro porto (ad es. Barcellona). Ciò
sarà mirato ad attirare nuovi turisti ed a indirizzare i visitatori già in città su itinerari attrezzati.
3. Istituzione della De.Co. (Denominazione Comunale) al fine di valorizzare, promuovere e
tutelare le produzioni enogastronomiche locali. Il Comune deve essere ““l’Ente Locale che
rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, il progresso
civile, sociale ed economico”.
4. Realizzazione di un portale ad accesso WI-FI gratuito che offra informazioni circa le
attrazioni e le iniziative locali, utile ad intercettare i turisti già prima che scendano dalla nave.
5. Realizzazione di una rete di itinerari migliorando la fruibilità delle strutture territoriali
(eliminazione delle barriere architettoniche, impianti di cartellonistica multilingue,
inserimento in tutti gli itinerari di punti di degustazione e vendita di prodotti artigianali ed
eno-gastronomici tipici della città), utilizzando le tecnologie di comunicazione visiva a
disposizione (qrcode e virtualtour) e rimodulando i trasporti locali in modo da permettere ai
visitatori di muoversi con razionalità, lungo un percorso storico, archeologico, gastronomico
e naturalistico nella filosofia del Centro Commerciale Naturale.
6. Valorizzazione turistica del mercato al centro della città, mediante la creazione di una
passeggiata pedonale protetta che richiami il flusso dei turisti nel centro storico oltre che di
strutture satellite al mercato stesso che rendano vitale ed appetibile al turista il tessuto urbano
del centro. Lungo tale percorso si promuoverà, con la collaborazione degli operatori
commerciali, la somministrazione di prodotti tipici da consumare sul posto (finger-food) e la
presenza di piccole attrazioni artistiche, musicali e culturali.
7. Sponsorizzazione e promozione di eventi e spettacoli, diffusi a tutta la città e distribuiti lungo
un percorso logico che rivitalizzi il Centro Storico e promuova il Centro Commerciale
Naturale. Tali attività verranno organizzate prevalentemente coinvolgendo associazioni,
gruppi musicali, società sportive e circoli locali, mediante un procedimento trasparente che
valorizzi le eccellenze cittadine.
8. Rimodulazione e realizzazione del progetto del polo termale con la creazione di percorsi
balneari, archeologici e gastronomici di contorno.
9. Sempre al fine di aumentare l'appetibilità del comparto turistico balneare è necessario
ristrutturare la rete fognaria e l'impianto di depurazione cittadino.
10. Salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente naturale e del patrimonio storico, artistico e
culturale cittadino, valutando e istruendo i percorsi necessari all’acquisizione di distintivi di
qualità quali Bandiera Blu.
11. Realizzazione del P.U.A. (Piano utilizzazione arenili) per la regolamentazione dei
concessionari e per un miglioramento della fruibilità del mare cittadino.
12. Valorizzazione di risorse naturali come La Frasca e Vallata della Fiumaretta intesi come luoghi
di aggregazione sia per i civitavecchiesi che per i turisti.
13. Sviluppo e promozione di itinerari di turismo religioso.
14. Potenziamento e aumento dei punti d'informazione turistica, per i quali si promuoveranno
progetti di collaborazione con gli istituti scolastici ad indirizzo turistico presenti sul territorio
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sotto forma di stage di formazione.
15. Promozione di eventi sportivi nazionali ed internazionali, con sport acquatici e non solo, in
modo da generare anche un nuovo flusso di turismo sportivo (windsurf, pallanuoto, vela
sportiva ecc…).
16. Regolari interventi di manutenzione, rivisitazione ed omogeneizzazione degli arredi urbani
con particolare attenzione all'accoglienza dei turisti dall'ingresso monumentale di Porta
Livorno.
17. Reperimento di fondi (europei e regionali) per dare sostegno economico agli operatori del
settore attraverso concessione di contributi alle imprese, esenzioni fiscali, programmi di
intervento per incrementare il movimento turistico e azioni di sviluppo e qualificazione
dell’offerta turistica;
18. Concertazione con la categoria dei tassisti di tutte le azioni necessarie per migliorare il
servizio pubblico, aumentare i controlli al fine di abbattere il fenomeno dell’abusivismo e
predisposizione una procedura condivisibile per istituire un bando per il rilascio di nuove
licenze N.C.C.
Così come il turismo, la cultura e la valorizzazione delle particolarità del territorio sono la vera
alternativa al mono-sviluppo industriale.
Civitavecchia ha bisogno di fare sistema delle sue risorse attraverso una programmazione culturale
che intrecci in una proposta organica e varia.
Organizzato e venduto come un vero e proprio prodotto locale, al pari di un prodotto tipico, il nuovo
volto turistico della città si baserà sui seguenti punti:
1. Valorizzazione e promozione della città e del comprensorio rivolta anche ai cittadini di
Civitavecchia attraverso gite guidate o programmi scolastici ad hoc. È importante che gli stessi
civitavecchiesi conoscano i tesori del comprensorio e della città. Solo in questo modo la
ameranno e la difenderanno, diventandone i migliori promoter;
2. Il Forte Michelangelo, che dovrà il prima possibile tornare alla città interamente, deve essere
valorizzato diventando, nel contempo diventare un’attrazione turistica fruibile da tutti e sede
di un punto di accoglienza al turista, luogo di partenza di tutti gli itinerari cittadini, sede di
mostre permanenti e temporanee;
3. Un'attenzione particolare deve avere l'area archeologica che si trova sotto il piano calpestabile
dei palazzi di Corso Marconi, già studiata nel XVI secolo da Leonardo da Vinci, che conserva
i resti dell'antica città romana di Centumcellae, antenata della nostra Civitavecchia;
4. Con la giusta valorizzazione della Rocca, di Porta Livorno e di Piazza Calamatta e dei punti
d’accesso al centro storico, si potranno finalmente convogliare dallo scalo portuale i croceristi
verso l'area archeologica di Corso Marconi e quella medievale-rinascimentale del Centro
Storico, verso il Mercato ed il Centro Commerciale Naturale, così da garantire un flusso
continuo di turisti e conseguentemente una vera crescita economica e culturale di
Civitavecchia;
5. Istituzione di una cine-fototeca comunale tesa a valorizzare il patrimonio di film,
cortometraggi, documentari e fotografie girati e scattate tra la fine dell'800 fino ad oggi a
Civitavecchia e nel territorio per documentare l’evoluzione della nostra città e della sua
popolazione. Scopi principali sono:
1. diffusione di queste pellicole soprattutto ai più giovani per far crescere il senso civico
e di appartenenza in collaborazione con le emittenti televisive locali;
2. organizzazione di mostre annuali e concorsi per raccogliere il lavoro di associazioni
culturali e l'impegno creativo di artisti, per raccontare il territorio civitavecchiese;
3. attività didattica in collaborazione con scuole e insegnanti;
Infine il M5S chiederà di accedere alle risorse messe a disposizione nell'ambito del DTC, Distretto
Tecnologico per i beni e le attività Culturali del Lazio, che è scaturito dall'Accordo Programma
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Quadro sottoscritto da Regione Lazio, MIUR, MiSE e MiBAC. Il DTC è gestito da Filas, società
regionale dedicata al sostegno dei processi di sviluppo e innovazione del tessuto imprenditoriale del
Lazio. Il progetto generale è suddiviso in lotti, relativi ad ambiti regionali diversi. Di particolare
interesse è il lotto dedicato agli insediamenti etruschi nell'alto Lazio, come dimostrano i progetti già
realizzati alla Necropoli della Banditaccia e al Museo Archeologico di Cerveteri.
2.3 Commercio e Artigianato
La nostra città non può proporsi come luogo di turismo e di cultura senza risollevare l’artigianato ed
il commercio. E’ necessario, quindi, promuovere e incentivare il ricrearsi ed il sorgere dei mestieri di
botteghe dell’arte e di siti urbani storici che ospitano la bravura e la passione dei maestri artigiani.
Verranno quindi promossi i seguenti punti:
1. Progressiva Creazione del Centro Commerciale Naturale (inizialmente ricompreso tra c.so
Marconi, Via San Gallo, via Leonardo e Corso Centocelle). Sistema di esercizi di vicinato,
coordinato e integrato, che persegua una politica comune di sviluppo e di promozione del
territorio, collocato su uno specifico contesto urbano (Centro Storico).
2. Concretizzare in tempi brevi la riapertura del mercato cittadino per ridare alla zona il decoro
necessario ad una città che vuole sfruttare a pieno la sua vocazione turistica e commerciale. La
riapertura dovrà passare inevitabilmente per una concertazione con le diverse categorie che pur
rappresentando un corpo unico si trovano ad affrontare problematiche ed esigenze diverse.
3. Riqualificazione e completamento dei servizi in periferia (attraverso il censimento delle attività e
l’incentivazione fiscale).
4. Coinvolgimento delle associazioni di categoria per la creazione di percorsi di rilancio
dell’enogastronomia.
5. Campagne di prestito d’onore (Micro-credito e prestito sociale) per finanziare l’imprenditoria
giovanile, femminile e tutti quei cittadini o associazioni che per motivi tecnici restano ai margini
delle realtà finanziarie istituzionali. Questo al fine di realizzare un servizio di finanza etica
controllata dall'amministrazione.
6. Evoluzione dello sportello informativo e di guida per gli imprenditori in collaborazione con quello
già esistente del BIC Lazio, in modo da rendere più chiaro ed accessibile il processo per l’avvio
di una nuova attività e promuovere le sinergie tra associazioni di categoria ed Istituzioni pubbliche
finalizzate ad una corretta programmazione futura.
7. Realizzazione del Piano Urbanistico Commerciale (PUC).
8. Valorizzazione della cantieristica navale di nicchia. A Civitavecchia abbiamo una scuola di mastri
d'ascia che è opportuno valorizzare per creare occupazione e incrementare, tra l'altro, l'offerta
turistico espositiva della città.
9. Discutere con l'Autorità Portuale la riorganizzazione e il potenziamento del settore commerciale
portuale. A tal fine prevedere il recupero delle aree attualmente occupate dai depositi costieri che
dovranno essere, come previsto, dismessi allo scadere della concessione; la dismissione è a totale
carico dei concessionari.
10. Locazione agevolata a ore di locali comunali a uso ufficio per giovani professionisti per consentire
loro di iniziare ad esercitare la professione (“co-working”).
11. Creazione di punti pubblici di telelavoro nelle aree industriali dismesse o negli edifici comunali
vuoti e avvio di un programma di sperimentazione del telelavoro con le aziende del territorio.
12. Laboratori che offrano corsi gratuiti secondo il concetto della “pluriversità” per favorire la
diminuzione di quello che oggi è chiamato “Digital Divide”. Gli insegnanti saranno volontari o
giovani professionisti selezionati tra quelli che usufruiscono delle agevolazioni relative alla
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concessione di locali comunali (co-working), potendo compensare così parte del dovuto con la
condivisione delle proprie conoscenze.
2.4 Pesca e Agricoltura
Esiste un legame storico tra il territorio civitavecchiese e le attività marinare. La flotta peschereccia
operante nel Compartimento marittimo di Civitavecchia rappresenta la punta di diamante sia dal
punto di vista tecnologico che per quanto riguarda il rispetto delle stagionalità. La qualità dei nostri
prodotti rappresenta un eccellenza sia a livello regionale che nazionale. Nonostante ciò, soltanto il
15% del pescato locale fresco giunge nei punti vendita della città. La pesca mostra, negli ultimi anni,
una tendenza negativa soprattutto a causa del sempre minore consumo di pesce locale da parte della
popolazione. I motivi di questa tendenza, oltre ad essere di natura meramente economica, vanno
ricercati nella scarsa conoscenza del prodotto ittico locale che porta il consumatore a “confondere” i
vari segmenti dell’offerta commerciale e, di conseguenza, a non saper scegliere coerentemente con le
proprie esigenze di un’alimentazione sana ed equilibrata.
Un’altra criticità subita dal mondo della pesca civitavecchiese è legata all’incredibile quantità di zone
interdette alla pesca. Nel tratto di mare che viene utilizzato dai pescatori civitavecchiesi insistono:
 il porto;
 le centrali termoelettriche di Civitavecchia e Montalto di Castro;
 tre servitù militari (poligono di Furbara, Santa Severa e di Pian di Spille);
 un oleodotto;
 una piattaforma petrolifera;
Il risultato che ne consegue è che gli spazi a disposizione della pesca sono estremamente esigui. Oltre
a limitazioni di tipo logistico, sono evidenti i problemi di natura ambientale che le servitù di cui sopra
comportano. Quindi i punti per il rilancio del settore agro-alimentare-ittico saranno:
1. Ricomprendere nel marchio di qualità locale e coinvolgere nella promozione della nuova
immagine della città (campagne mediatiche, mercatini di prodotti tipici o integrati, giornate
informative per una corretta alimentazione, ecc..) i prodotti del mare e della terra locali. Per
quanto concerne le attività di promozione dei prodotti locali, sia a livello regionale che a
livello di GAC (Gruppo Azione Costiera), sono disponibili risorse finanziarie per l’attivazione
di azioni specifiche in tal senso.
2. Sostenere progetti di introduzione dei giovani alle attività collegate alla pesca (pesca, itti- e
pesca-turismo, commercializzazione e trasformazione dei prodotti, rivendita di finger-food a
base di pesce nel contesto del Centro Commerciale Naturale, ecc.); si contribuirà così alla
formazione di nuove generazioni orientate verso acquisti responsabili nei riguardi del
consumo dei prodotti locali, ittici ed agricoli, e ad acquisire nuovi clienti tra i turisti.
3. Incentivare, in collaborazione con la Capitaneria di Porto e le ASL, i controlli sulla
Commercializzazione del prodotto ittico, che sempre più spesso vede l’immissione del
pescato locale sul circuito cittadino attraverso percorsi non autorizzati e soprattutto non
controllati.
4. Reperire i fondi comunitari, eventualmente disponibili anche a livello regionale per la
predisposizione dei Piani di Gestione Locali. Questi sono strumenti che consentirebbero di
valorizzare le peculiarità della pesca locale, partendo dai suoi principali punti di forza come,
ad esempio il ridotto numero di ore di pesca, allo scopo di individuare misure di gestione ad
hoc per la conservazione degli stock ittici e per lo sviluppo della pesca sostenibile.
5. Proteggere il territorio civitavecchiese da ogni ulteriore forma d’inquinamento, tutelando la
genuinità dei prodotti locali, promuovendo per il mercato ittico ed agricolo una attività di
vendita diretta senza intermediazioni, così da incentivare la “filiera corta” ed il rapporto
diretto tra imprese e consumatori. Andrà quindi promossa una rete distributiva basata sui
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mercatini rionali e su punti di micro-vendita antistanti i fondi produttori.
6. Il Comune di concerto con le Organizzazione di Produttori organizzerà istituirà uno specifico
“Ufficio agroalimentare” che assumerà la funzione di “Sportello unico” per l’agricoltura e la
pesca e riunirà competenze ora ripartite fra vari uffici, dando loro continuità e gestione
unitaria.
7. Inizieremo inoltre un dialogo con l’Università Agraria volta ad una razionalizzazione del
verde extraurbano.
2.5 Logistica
L'Amministrazione intende favorire lo sviluppo del ramo logistico interagendo col locale scalo
marittimo al fine di sfruttare la collocazione geografica della città al centro d'Italia e del Mediterraneo.
Necessario a questo scopo una forte sinergia con l'Autorità Portuale per far si che la natura
commerciale e di transito delle merci da e per il porto, si concretizzi con lo sviluppo di entrambi i
settori, marittimo e di terra e il territorio assurga a quel ruolo di piattaforma intermodale che la
posizione privilegiata nel centro Italia le consente. In questa ottica la razionalizzazione delle risorse,
il loro corretto utilizzo e la valorizzazione dei siti assumono particolare rilievo. La zona industriale,
ad esempio, andrà riorganizzata e sottoposta a stringenti verifiche, allontanandola definitivamente da
logiche speculative di compravendita e subappalto dei capannoni sottraendola alle società fantasma
e sostituendo quest’ultime con realtà logistiche tangibili che siano realmente interessata ad investire
ed operare sul territorio. Aziende dunque in grado di interpretare il traffico delle merci con capacità
non solo di gestione ma anche di manipolazione e trasformazione dei beni (catena del freddo,
groupage, confezionamento o ri-confezionamento). Un tale sviluppo della logistica può inoltre
determinare maggiore appetibilità del territorio per attività produttive di altra natura, data la
disponibilità di merci variegata e a chilometri zero.
Appare scontato che eventuali nuove attività produttive dovranno essere a minimo impatto
ambientale, per non andare ad gravare ulteriormente sulla già compromessa situazione ecologica del
comprensorio.
È altresì evidente che l’azione di riorganizzazione e di rilancio del settore logistico non dovrà puntare
su nuove colate di cemento, nuovi terminal e nuove infrastrutture, quanto piuttosto, invece, sulle
ristrutturazioni e il mantenimento delle opere esistenti, riqualificando le aree già predisposte a questo
tipo di attività.
Ovviamente ogni eventuale risorsa economica andrà per il supporto di quelle attività che daranno
garanzia di occupazione stabile e di qualità, alla formazione delle figure professionali in ambito
logistico, a progetti di reinserimento nel mondo del lavoro.
Sarà, inoltre, impegno dell’Amministrazione rendere la zona industriale maggiormente appetibile,
anche manutenendone viabilità e aree a verde, e pubblicizzandone a livello nazionale e internazionale
la posizione strategica.
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3 Società Comunali
Il fallimento di HCS, qualora sentenziato dal Tribunale, è il fallimento di un’intera classe politica e
una perdita considerevole per la città. Colpevoli di questo fallimento sono le precedenti
amministrazioni e i politici che hanno usato l’holding cittadina come un vero ufficio di collocamento,
anche per loro stessi. I politici che sostengono che il problema stia nel fatto che la Holding sia
pubblica, e ne cercano la soluzione nella privatizzazione, fanno una sostanziale ammissione di colpa.
Sarebbe inoltre ridicolo, ma gravissimo, che gli stessi responsabili dell’attuale stato di HCS siano
adesso chiamati a guidarne la privatizzazione.
Noi riteniamo che la privatizzazione sia un errore e che il problema sia la mala-politica e non lo status
di aziende pubbliche.
Cercheremo di salvare HCS dal fallimento nel poco tempo a disposizione, preparando un piano
industriale credibile da presentare al tribunale e alla regione Lazio. Tale piano passa dai seguenti
capisaldi (per altro sottoposti alla passata amministrazione quasi due anni fa e completamente
ignorati):
1. La fusione con Civitavecchia Infrastrutture per rafforzarne il patrimonio.
2. La raccolta differenziata porta a porta e sfruttamento delle materie prime-seconde recuperate
attraverso il personale HCS.
3. L’affidamento alla Holding cittadina di ulteriori servizi attualmente appaltati a terzi.
4. L’ottimizzazione dei processi interni, degli organigrammi, dei premi di risultato. La società
deve virare verso una maggiore operatività, rendere, nel breve periodo, la forza lavoro
produttiva e ridurre nel tempo la forza lavoro impiegatizia.
5. La riorganizzazione delle farmacie comunali affinché generino utili in linea con una corretta
e sana gestione contribuendo al risanamento delle società partecipate..
6. La riorganizzazione del trasporto pubblico urbano al fine di aumentarne l'utenza e l'efficienza.
7. L'introduzione di un servizio di auditing interno.
Inoltre, dato che il problema più grande della partecipata è il fatto che sono stati assunti 200 lavoratori
che al 1 maggio 2012 non figuravano in pianta organica, non escludiamo la possibilità di creare una
nuova società che comprenda tutti i lavoratori attualmente in forza, ma i cui compiti verranno
distribuiti sulla base delle necessità dell'azienda; e il cui stipendio verrà computato su base tabellare.
Nessun lavoratore deve essere mandato via e piuttosto che vendere le imprese comunali
impegniamoci a lasciare a casa chi le ha rovinate.
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4 Politiche sociali e Partecipazione
Le politiche sociali devono concretizzarsi attraverso investimenti in grado di creare opportunità
occupazionali e generare un benessere sociale per i cittadini. In un contesto sempre più globale, con
la necessità di integrazione interculturale, con un aumento dell'invecchiamento della popolazione ed
un impoverimento delle risorse della Pubblica Amministrazione (p.a.), la politica sociale del Comune
deve essere sempre più orientata al principio di sussidiarietà. In quest'ottica occorre valorizzare la
“cittadinanza attiva” (vedi comitati di quartiere, associazionismo, volontariato e organizzazioni senza
scopo di lucro) al fine di coadiuvare l'azione della p.a, tramite i seguenti punti:
1.
2.
3.
4.
Consolidare l’integrazione tra gli enti preposti all'erogazione dei servizi al cittadino
(servizio sociale del Comune, la ASL, enti previdenziali, l'anagrafe, ecc) in modo da
ridurre disagi agli utenti ed offrire un servizio mirato alle reali necessità del singolo.
Massima trasparenza in tutti gli atti della p.a., con particolare riferimento, nel rispetto della
privacy degli utenti, alle graduatorie per contributi economici ed emergenza abitativa.
Maggiori e più stringenti controlli contro i “furbi” del sociale tramite lo strumento delle
verifiche incrociate da attuarsi anche in collaborazione con le forze dell’ordine a tal fine
deputate.
Istituzione di una tavola rotonda permanente di co-progettazione tra i servizi sociali del
comune, le associazioni presenti sul territorio e i comitati di quartiere; questo al fine di
poter raggiungere e monitorare tutte le situazioni di disagio sociale e poter sviluppare
progetti che siano rivolti al maggior numero di persone e che possano offrire le condizioni
migliori alle associazioni per poter operare al meglio in collaborazione con le istituzioni.
4.1 Partecipazione
Favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e ai processi decisionali è un punto nodale
del programma del m5s. È necessario che i cittadini collaborino alla vita della città indirizzando
l'amministrazione verso le scelte più condivise e responsabilizzandosi su quelle che è la vita pubblica
della comunità in cui vivono.
Al fine di permettere la più ampia condivisione delle scelte amministrative con la cittadinanza, vanno
adottati una serie di provvedimenti che ne rendano semplice l'attuazione:
1. Introdurre nello Statuto comunale il principio secondo cui l'amministrazione può indire
referendum deliberativi senza quorum, per permettere ai cittadini di decidere direttamente
su specifiche questioni.
2. Sviluppare piattaforma di consultazione online per recepire le indicazioni della popolazione
su temi specifici.
3. Adottare il metodo del bilancio partecipativo, fermo restando le limitazioni introdotte dallo
stato del bilancio stesso e permettendo ai cittadini di scegliere tramite pubbliche consultazioni
a quali servizi o progetti dedicare almeno il 5% del bilancio comunale (in un’ottica di aumento
graduale di questa percentuale).
4. Introdurre nel regolamento comunale l'elezione del difensore civico a suffragio universale, e
che abbia effettivi poteri di rappresentanza e sanzione per quei comportamenti
dell'amministrazione comunale giudicati scorretti.
5. Rivalorizzare e promuovere i comitati di quartiere, liberi da influenze politiche di qualsiasi
tipo e formati da persone interessati allo sviluppo della vita del proprio quartiere. I comitati
saranno interlocutori dell'amministrazione per le questioni inerenti il quartiere.
6. Nell'ambito dei suddetti comitati, promuovere l'istituzione delle biblioteche di quartiere come
punto di aggregazione e partecipazione dal basso dove i cittadini possono trovare informazioni
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sui temi in discussione in Consiglio Comunale, partecipare ed essere consultati e gli
osservatori di quartiere con lo scopo di monitorare le necessità di ogni zona della città,
supportati ove possibile da un apposito ufficio di relazione con i cittadini. Pretendere a fronte
di eventuali finanziamenti la realizzazione da parte dei comitati di un notiziario/newsletter di
zona (sia cartaceo che email che diffuso tramite bacheche e pannelli elettronici) che permetta
ai cittadini interessati di essere avvisati per tempo delle attività comunali (cantieri...) e delle
discussioni in corso che riguardano la specifica zona in cui abitano, vivono, lavorano.
7. Promuovere, su aree a disposizione o di proprietà del comune, la creazione di orti urbani da
far coltivare alle persone in difficoltà, con successiva possibilità di consumo e vendita dei
prodotti in apposite aree messe a disposizione dall'amministrazione (prevedere la creazione
di un elenco di persone, non solo anziane, disposte ad offrire la propria disponibilità a mettersi
a servizio della comunità per piccoli contributi a titolo gratuito e volontario).
8. Pianificare la realizzazione del progetto “Banco alimentare” con la creazione di una rete di
collegamento tra il Comune e le associazioni di volontariato per il recupero e la
redistribuzione a persone in stato d’indigenza delle eccedenze alimentari provenienti dalla
ristorazione, mense aziendali e scolastiche, supermercati, forni, mercato, al fine di convertire
lo spreco di cibo in risorsa, contribuendo ad un consumo alimentare più consapevole ed alla
riduzione di situazioni di disagio sociale.
9. Implementare politiche di trasparenza totale del bilancio e delle spese del Comune,
permettendo di sapere effettivamente come vengono spesi i soldi dei cittadini fino all'ultima
fattura tramite la pubblicazione online su apposito spazio nel sito del Comune.
10. Estendere la trasmissione streaming alle riunioni delle commissioni consiliari.
11. Estendere, progressivamente, il servizio di wi-fi libero a bassa emissione (< 0.6 V/m) a tutta
la città.
4.2 Giovani
Il m5s mira a mettere in atto una rivoluzione culturale nel nostro paese. È ovvio che tale rivoluzione
sarà più efficace quanto più riuscirà a coinvolgere le nuove generazioni. L'ambizioso obbiettivo è
quindi quello di educare i giovani ad una nuova società e ad una nuova concezione della loro città
oltre a dare loro una coscienza indipendente e critica.
Sarà quindi necessario garantire, tramite attività dentro e fuori le scuole, un'adeguata educazione su
vari temi di rilevanza civile, come il rispetto dell'ambiente, la sana alimentazione, l'affettività e la
sessualità, attraverso attività concrete sul territorio di appartenenza e il coinvolgimento nella vita
cittadina. Quindi ci proponiamo di:
1. Coinvolgere i più giovani nella vita cittadina attraverso i comitati di quartiere che potrebbero
proporre attività mirate in base all'indirizzo di studi scelto affinché le conoscenze scolastiche
possano essere messe a frutto sul territorio (come ad esempio le attività di “guida” alla città
per turisti e visitatori).
2. Promuovere il rapporto con le istituzioni e la partecipazione alla discussione politica con un
dialogo diretto studenti/consigliere comunale da attuare all'interno dell'istituto scolastico
scuola media superiore in giornate d'assemblea d'istituto.
3. Al fine di avere riscontri sulle attività svolte in questo senso, organizzare, ad intervalli
regolari, consultazioni generali con i giovani della città per chiedere a loro quali sono le
esigenze, le necessità, le priorità e allo scopo sottoporli periodicamente a questionari via
internet tramite le scuole.
4. Infine, attivare politiche volte ad esaltare il rispetto reciproco e lotta ai fenomeni di bullismo,
da condividere con le scuole.
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4.3 Anziani
La cura e il sostegno degli anziani ha la doppia valenza di ridare dignità ad una delle categorie più
disagiate del nostro paese e di aiutare anche i care-giver nella loro azione di supporto e assistenza.
1. Promozione interventi di sostegno assistenziale per permettere la permanenza degli anziani
non autosufficienti nel proprio domicilio, prevedendo, sulla base delle risorse disponibili,
corsi di formazione professionale per assistenti familiari (badanti), di cui verrà costituito un
apposito elenco, per favorire l’incontro tra domanda e offerta e la regolarizzazione del
rapporto di lavoro.
2. Promuovere servizi leggeri non specialistici, consistenti in prestazioni di supporto
all’autonomia individuale erogate in collaborazione con le associazioni di volontariato
(compagnia a casa, trasporti sociali, disbrigo di servizi per conto dell’utente), i centri sociali
e i comitati di quartiere.
4.4 Disabilità
I bisogni identitari di un disabile spesso sono sottovalutati, se non addirittura scontati da quella che
viene riconosciuta come “normalità”, a causa di un ruolo sociale poco o per nulla valorizzato. La
presenza di innumerevoli e ingiustificate barriere architettoniche in città, né un esempio lampante.
1. Finanziare progetti di formazione ed integrazione di persone con disabilità, promuovendo lo
sviluppo di tutte le capacità di cui dispone ogni individuo, ponendosi come obiettivo il
maggior grado di autonomia e la valorizzazione delle possibilità di ognuno.
2. Verificare le condizioni di accessibilità di uffici, locali pubblici, spiagge e spazi di interesse
collettivo e dello stato di applicazione del Piano di Abbattimento delle barriere architettoniche
(PEBA), riguardo alla programmazione degli interventi per la riduzione e l'eliminazione delle
stesse, possibilmente coinvolgendo attivamente le persone con disabilità, in qualità di soggetti
direttamente interessati.
3. Attivarsi per la predisposizione del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) il cui
obbiettivo è concorrere all'individuazione e all'abbattimento delle barriere architettoniche per
migliorare accessibilità e percorribilità degli spazi urbani.
4. Previo censimento delle barriere architettoniche in edifici pubblici e in spazi d'interesse
collettivo, destinare eventuali oneri di urbanizzazione alla programmazione degli interventi
reputati necessari dalla pianificazione congiunta imposta da PEBA e PISU.
Ovviamente questo tipo di pianificazione si rivolge oltre che alle persone con disabilità motoria,
anche ad anziani e bambini al fine di aumentarne la sicurezza nella fruizione degli spazi pubblici
cittadini.
Nella cultura progettuale va inculcato il concetto di “accessibilità diffusa”
4.5 Famiglie e minori
La famiglia è il nucleo fondamentale della società. È quindi necessario supportarla anche nelle
dinamiche interne laddove si presentassero problematiche.
1. In condivisione con la gestione delle politiche giovanili, si propone il progetto "La Fabbrica
dei quartieri". L'idea alla base di tale progetto è quella di rivitalizzare le periferie della città,
attraverso la realizzazione di attività che coinvolgano l'intero quartiere mediante la
costruzione di una rete con altre realtà associative e organizzazioni presenti come i comitati,
con particolare attenzione ai bisogni dei giovani residenti.
2. Incentivare in collaborazione con le Forze dell'Ordine la ASL e le associazioni di volontariato,
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azioni di prevenzione dei fenomeni di disagio giovanile quali alcolismo, bullismo,
prostituzione minorile, da realizzare nelle scuole di ogni ordine e grado.
3. Attivare progetti di promozione della salute, evidenziando gli effetti di alcool e droghe sulla
crescita e sulla vita delle persone.
4. Appoggiare i progetti di assistenza sociale e aiuto alle famiglie disagiate già in essere.
4.6 Asili nido e servizi per l'infanzia
Conciliare lavoro e attenzione verso i figli è un impegno importante per le famiglie, e per le donne in
particolare. Per tutelare il diritto al lavoro delle donne e semplificare la vita a quelle famiglie con
entrambi i coniugi lavoratori proponiamo di:
1. Creare un sistema pubblico integrato tra asili nido pubblici, strutture convenzionate e privati,
secondo linee guida fissate dall'amministrazione comunale che si propongano di omologare
le competenze delle figure operanti nelle diverse strutture di controllare il rispetto dei rapporti
educatore-bambino,
2. Prevedere una graduatoria di operatori per gli asili in convenzione, in modo da permettere lo
spostamento degli operatori tra le strutture in base al numero di bambini presenti. Tutto ciò al
fine di permettere agli asili di lavorare in modo efficiente ed in base alle esigenze delle
famiglie.
3. Valutare la possibilità di spostare le strutture in convenzione all'interno di strutture di proprietà
comunale, in modo da compensare le spese di convenzione e affitto del locale, riducendo i
contributi mensili per ciascun bambino ed utilizzando gli stessi per finanziare progetti esterni
finalizzati alla psicomotricità, all'educazione musicale e alimentare.
4. Creare una ludoteca comunale che possa ospitare i bambini i cui genitori hanno particolari
esigenze in termini di tempi lavorativi. Potrebbe essere individuato all'uopo uno degli
immobili comunali in disuso.
5. Potenziare la figura del “nonno vigile” ed introdurre la figura del “pedibus” per i bambini
delle scuole primarie.
4.7 Emergenza abitativa
L'emergenza abitativa è un nodo cruciale nella nostra città, che da un lato ci vede ai primi posti nella
regione come quantità di alloggi popolari e dall'altro deve far fronte ad una notevole richiesta. A
fronte della necessità di nuove costruzioni, va considerato il paradigma dello “zero consumo di suolo”
a cui si può andare in deroga solo ed unicamente in caso di estrema necessità e senza porsi contro la
volontà dei cittadini che abitano una certa zona. A tal proposito si propone:
1. Ritiro immediato dei progetti di ridensificazione del piano di zona 4 (campo dell'oro); valutare
la possibilità di costruire immediatamente nei PZ 10 e 11 (già approvati dalla regione). Da
valutare l'idea di Torre d'Orlando per la quale va attuata un'attenta pianificazione che eviti il
sorgere di fenomeni di ghettizzazione dovuti alla posizione molto decentrata.
2. Censire il patrimonio edilizio cittadino desueto e valutare la possibilità, di concerto con ATER,
di intervenire con opere di ammodernamento. In particolare sugli edifici di edilizia popolare
ed edilizia agevolata.
3. Prevedere, in caso di necessità, la massima trasparenza nel bando e nelle graduatorie e tempi
celeri e certi nell’assegnazione di case popolari con regole facilmente fruibili e l'istituzione di
un organismo di controllo puntuale della permanenza dei requisiti di assegnazione nel tempo,
i cui report siano facilmente accessibili.
4. Effettuare un monitoraggio degli alloggi del patrimonio pubblico sfitti e velocizzarne l'iter di
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assegnazione con definizione di tempi certi.
5. Evitare, con la sola eccezione del punto 1, il ricorso ad ulteriore consumo di suolo e
cementificazione del territorio cittadino.
4.8 Migranti
Le comunità non italiane a Civitavecchia sono una realtà ormai da anni. Negli ultimi 40 anni la
popolazione della città è cresciuta praticamente solo grazie al loro apporto.
Nonostante la proverbiale accoglienza civitavecchiese e il buon livello di integrazione raggiunta non
sono, comunque, mancate fasi di diffidenza e a volte veri e propri episodi di intolleranza.
Dovere di una buona amministrazione è quello di diminuire la distanza tra gli abitanti della città a
prescindere dalla loro nazionalità. Solo attraverso la conoscenza e la pretesa del rispetto delle regole,
può esserci naturale integrazione. Si propone di:
1. Creare uno sportello di orientamento per cittadini stranieri, al fine di fornire ascolto,
consulenza e informazioni utili all’inserimento nel territorio cittadino e per sostenere il
percorso di integrazione sociale e lavorativa del migrante.
2. Istituire una Consulta dei Migranti in cui l'amministrazione e i migranti si confrontino sulle
varie problematiche che gli stessi si trovano ad affrontare, nel tentativo di valorizzare le risorse
che la diversità ci mette a disposizione come opportunità di crescita sociale, culturale ed
economica della nostra città e per favorire la convivenza interculturale.
3. Vagliare modalità di facilitazione nell'apprendimento della lingua italiana sia per i genitori
che per i figli, magari su segnalazione delle scuole e la promozione, attraverso iniziative e
progetti, del valore della multiculturalità.
4.9 Sport
Lo sport riveste un ruolo sempre più preminente nella società coinvolgendo ogni fascia d’età dai
bambini ai nonni. Per questo il m5s intende promuoverlo valorizzandone anche gli aspetti formativi.
Tutti quanti devono essere messi in condizione di praticare sport. È quindi necessario:
 Promuovere eventi sportivi nazionali ed internazionali;
 si rende necessario rivedere tutta la politica che è stata fatta in questi anni nello sport
analizzando la situazione degli impianti sportivi già esistenti, rivedendo tutti i contratti, le
concessioni e gli appalti, e la possibilità di realizzarne altri nelle zone dove questi sono carenti.
 Le associazione sportive non riceveranno più dall’amministrazione comunale finanziamenti
pubblici senza alcuna rendicontazione. L’elargizione di eventuali contributi sarà
appositamente regolamentata. L’amministrazione, quindi, non farà da bancomat sostituendosi
agli sponsor, ne farà da tramite tra le associazioni e gli sponsor stessi.
L’intenzione del m5s è quella di promuovere lo sport in chiave sociale al fine di indirizzare i giovani
verso la pratica sportiva, fatta non solo di risultati agonistici ma rispettosa dei valori dello sport quali
la lealtà, la correttezza, il rispetto degli altri e, soprattutto, il dominio di se, per accrescere il livello di
benessere psico–fisico di ciascuno e trasmettere conseguentemente nella società i valori appresi nella
pratica sportiva.
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5 Tutela ambientale e Salute dei cittadini
La questione ambientale a Civitavecchia è, purtroppo, di primaria importanza.
La città si fregia del non invidiabile titolo di terza città d'Italia quanto a mortalità tumorale; inoltre
abbiamo il 10% in più rispetto alla media regionale di tumori o malattie all'apparato cardiorespiratorio riconducibili all'inquinamento.
L'inquinamento dovuto agli opifici industriali, si somma a quello del traffico portuale (sia navale che
terrestre) e al traffico di auto private che nel 2010 (secondo il polo idrogeno) era di 610 autoveicoli
ogni 1000 abitanti. Tutto questo aggiunto ai 27 siti nei quali si sono riscontrati superamenti delle
concentrazioni soglia di contaminazione, alla presenza del sistema di depositi costieri di oli minerali
e alla minaccia incombente di un inceneritore per armi chimiche al Ce.Tl.i, fanno di Civitavecchia
una delle città ambientalmente più vessate del paese.
Con tutto quello che comporta sulla salute dei cittadini.
1. Avvio di un grande progetto di bonifica del territorio costringendo, come previsto dalle
normative vigenti, gli inquinatori a sanare quanto da loro stesso contaminato e predisposizione
del procedimento per far riconoscere Civitavecchia Sito d’Interesse Nazionale (SIN);
2. Impegno a non far transitare denaro da AP, ENEL o TirrenoPower direttamente nelle casse
comunali, con l’eccezione di eventuali imposte dovute.
3. Impegno a non aggiungere alcuna ulteriore fonte di combustione sul territorio comunale e ad
impedire la trasformazione delle centrali esistenti in combustori per biomassa, CSS od altro
combustibile derivato in qualunque modo dal ciclo dei rifiuti. Netta opposizione in tutte le
forme possibili al paventato inceneritore di armi chimiche al centro militare.
4. Verifica del rispetto delle prescrizioni delle VIA e dell’AIA per Enel, Tirreno Power, AP e
di tutti i siti e gli opifici sottoposti a tali provvedimenti.
5. Potenziamento e la razionalizzazione del TPL per ridurre il traffico cittadino, le sorgenti di
emissione atmosferica e rumorosa, migliorando la qualità di vita e riducendo il numero di
sinistri e vittime della strada.
6. La trasformazione della città da una prateria di cemento ed asfalto ad una città-giardino,
opzione che, oltre a rendere più gradevole l’aspetto della città e migliorare la qualità di vita,
avrebbe ricadute favorevoli sulla salute e sulla qualità dell’aria, compensando nei fatti la
produzione di anidride carbonica e monossido di carbonio. In tale senso pensiamo di
realizzare aree alberate diffuse nel centro urbano e parchi attrezzati, nell’ottica di “un albero
per ogni civitavecchiese”. Una vasta area verde, diffusa a tutto il centro urbano, mitigherebbe
infatti l’inquinamento prodotto dal Porto e dalle Centrali. Tra le aree da mettere a verde, (in
cui sono incluse anche la pineta della Frasca e l’area verde antistante l’Ospedale San Paolo)
vanno distinti due tipi di interventi:
1. macroaree che diventino parchi pubblici a basso tasso di cementificazione (aree attrezzate
sul tipo di Bois de Boilogne a Parigi)
2. microaree diffuse nel contesto cittadino (parcheggi, rotatorie, recinzioni di aree
pubbliche).
7. Avvio di un progetto teso a reperire fondi comunitari per la realizzazione di fonti energetiche
rinnovabili a ridosso degli edifici comunali (pannelli fotovoltaici, pale eoliche verticali di
piccole dimensioni) con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia da fonti fossili, le
emissioni ed i costi energetici della macchina cittadina.
8. Sistemazione della rete fognaria: un tema che ricade nella balneabilità del litorale di
Civitavecchia. La balneabilità a sua volta può essere un volano per il terziario ed il turismo,
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grazie al quale Civitavecchia potrebbe concorrere all'ottenimento della Bandiera Blu FEE.
9. Avvio della raccolta differenziata spinta con l’obbiettivo di raggiungere il “rifiuti zero”, con
modalità porta a porta e senza alcuna forma di combustione. Il materiale organico di risulta
andrebbe avviato a compostaggio aerobico su base comunale, con impianto di piccola taglia,
a gestione interamente pubblica e dimensionato sulle esigenze di coloro che attualmente
conferiscono nella discarica cittadina.
10. Avvio di un tavolo di contatto con gli armatori della navi da crociera per ottenere da questi un
impegno su base volontaria (come già avvenuto a Venezia) ad utilizzare combustibili a
bassissimo tenore di zolfo durante le manovre di ingresso ed uscita dal porto e durante lo
stazionamento in banchina.
11. Dismissione del Consorzio dell’Osservatorio Ambientale, e impegno a partecipare ai lavori
dell’Osservatorio Ambientale istituito dalla Regione Lazio.
12. Promozione di una campagna di monitoraggio del contenuto di metalli pesanti nel terreno.
5.1 Verso rifiuti zero
La gestione del ciclo dei rifiuti rappresenta, nella nostra città, uno dei più grandi problemi da
affrontare. A causa della cattiva gestione da parte delle vecchie amministrazioni, tali problemi si sono
trasformati spesso in vere e proprie emergenze fatte poi pagare dalla cittadinanza.
La raccolta differenziata, attualmente, interessa solo tre quartieri della città e produce una esigua
quantità di rifiuti differenziati; gran parte dei rifiuti prodotti dalla città è ancora oggi indifferenziata
e conferita completamente in discarica.
Secondo la strategia europea, lo smaltimento dovrebbe essere considerata l’ultima istanza, questo a
confermare l’arretratezza del sistema dei gestione dei rifiuti nella nostra città.
Inoltre va evidenziato che attualmente, a causa dell’impossibilità di conferimento diretto in discarica
senza previo trattamento, della mancanza di impiantistica di scopo e della mala-gestione del
comparto, i rifiuti nostrani sono trasportati ad Albano per essere trattati per poi essere riportati a
Civitavecchia e conferiti nella discarica locale.
Come m5s proponiamo un piano alternativo per la gestione dei rifiuti, trasformandoli in vere e
proprie risorse da riutilizzare.
Il cambiamento di approccio al tema dei rifiuti, naturalmente, deve essere accompagnato da una
trasformazione strutturale dei sistemi di gestione.
L’amministrazione comunale, deve pensare e progettare un piano industriale in questo senso,
utilizzando i fondi europei e partecipando ai bandi che ogni quadriennio vengono messi a
disposizione. L’unico obiettivo è conferire il meno possibile in discarica, abbassando così i costi e
gli impatti ambientali e creando un’elevata quantità di materiali da reimmettere nel ciclo produttivo.
Il tutto per approdare al paradigma dei rifiuti zero. Per dare il via a tale gestione è necessario:
1. Effettuare una campagna di prevenzione e sensibilizzazione, utile per educare tutti i
cittadini alla raccolta differenziata;
2. Estendere la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città;
3. Sponsorizzare l’utilizzo di materiale recuperabile, biodegradabile e lavabile cercando di
limitare al massimo la produzione di rifiuti.
4. Creare, in raccordo con l’Ecocentro comunale, una rete di Isole ecologiche distribuite in
tutto il territorio comunale per il recupero dei materiali ingombranti e la raccolta degli
olii domestici e di altri rifiuti speciali.
5. Gestione del materiale organico di risulta tramite il compostaggio aerobico su base
comunale, con impianto di piccola taglia (o più impianti distribuiti), a gestione interamente
pubblica e dimensionato sulle esigenze di coloro che attualmente conferiscono nella
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discarica cittadina.
6. Affiancare all’Ecocentro comunale un centro di riparazione e riuso degli oggetti al fine di
allungare la vita di questi ultimi e evitarne la necessità dello smaltimento.
7. Escludere assolutamente l’utilizzo di inceneritori;
8. Introdurre tecnologie che permettano un abbattimento dei costi di gestione dei rifiuti e
quindi di rilanciare/riorganizzare la società municipalizzata;
9. Rilanciare le pratiche virtuose in accordo con le grandi distribuzioni per
1. l’abbattimento della quantità degli imballaggi da smaltire;
2. l'introduzione della pratica del “vuoto a rendere” per contenitori in vetro, plastica e
policarbonato.
3. L'introduzione dei dispenser per i prodotti sfusi (esempio la pasta, i legumi, ecc) anche
liquidi come i detersivi
L’obiettivo del m5s, attraverso un progetto lungimirante, è abbattere i costi di gestione dei rifiuti,
trovare un valido piano alternativo che rispetti l’ambiente, portare Civitavecchia ad essere un
“Comune Virtuoso” ed entrare tra i comuni definiti Ricicloni, differenziando più del 65% dei rifiuti
totali fino a raggiungere l’ambito titolo di Comune Rifiuti Free, producendo meno di 75 kg a cittadino
in un anno.
5.2 Elettromagnetismo
L’elettromagnetismo rappresenta una delle forme d'inquinamento a cui, erroneamente, si presta meno
attenzione del dovuto.
Sia gli elettrodotti aerei, che avvolgono il territorio come una ragnatela, che gli impianti per la
telefonia mobile sono fonti di emissioni che vanno controllate e diminuite al fine di evitare danni ai
cittadini esposti.
Relativamente agli elettrodotti, i nostri rappresentanti in Parlamento hanno da tempo presentato
un'interrogazione in cui si chiede l’ottemperanza delle prescrizioni contenute nella Valutazione
d’impatto Ambientale (Via) di Torrevaldaliga Nord che ne prevede l'interramento da parte di ENEL.
Oltre ad attivarci per chiedere nuovamente il rispetto di questa prescrizione, pretenderemo da ENEL
la razionalizzazione della rete degli elettrodotti, con la dismissione delle linee obsolete e
l’interramento, là dove tecnicamente possibile, o la blindatura delle altre .
Per gli impianti di telefonia mobile, pur esistendo un Regolamento comunale che va nella direzione
della minimizzazione dei valori di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, non si è
mai provveduto a dare seguito ai provvedimenti tecnico/amministrativi successivi da questo previsti.
Compito dell'amministrazione sarà, quindi, quello di dare seguito ed adempiere a quanto previsto da
tale Regolamento ad iniziare dalla delocalizzazione di quegli impianti dichiarati non idonei sulla base
del Regolamento stesso.
5.3 Acqua
La situazione del servizio idrico cittadino parla da se: una rete idrica vecchia con ingenti perdite in
tutta la città e frequenti interruzioni di servizio in svariati quartieri dove in alcuni casi, come nella
parte Nord della città, l’acqua non è potabile né utilizzabile per nessun uso domestico a causa della
presenza di arsenico.
Il m5s ritiene che, in linea con la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, vada
garantito il carattere pubblico del servizio.
L’acqua oltre ad essere un bene di tutti è anche un bene prezioso, e quindi è necessario tutelare la sua
qualità.
Per questo il m5s ritiene necessario:
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1. effettuare interventi di manutenzione e ristrutturazione di tutta la rete idrica cittadina per
eliminare le numerose perdite;
2. eliminare i problemi che da anni colpiscono molte parti della città a causa della presenza di
arsenico, alluminio e colibatteri.
3. Introdurre nello statuto comunale il carattere di bene inalienabile dell'acqua.
4. Avviare di un’indagine per individuare le fonti di contaminazione delle acque cittadine.
Obiettivo successivo è quello di ristrutturare, potenziare ed ottimizzare il servizio di riscossione. A
riguardo si punterà a:
1. una gestione efficiente della bollettazione, evitando i forti ritardi (anche pluriennali) con
conseguenti disagi dovuti all’ingente importo delle bollette stesse;
2. un nuovo censimento delle utenze poiché solo se tutti i cittadini pagano la collettività paga
meno; (l’ultimo censimento risale agli anni novanta).
3. una tariffa sociale per i nuclei familiari in difficoltà, con controlli reali e periodici.
Dai sopralluoghi effettuati a Monte Augiano risulta evidente come nel passato si sia posta scarsissima
abbiano posto pochissima attenzione sulle strutture di una delle fonti di approvvigionamento della
città. Dal punto di vista igenico, funzionale e della salute dei lavoratori, l'impianto risulta essere
altamente inadeguato e lontano da standard degni. Sono necessari interventi di manutenzione
straordinaria.
Inoltre, dato che il collettore fognario del comune di Canale Monterano sversa nel bacino di
captazione, verrà avviato un confronto con l'amministrazione del comune in questione per spostare
lo scarico fognario a valle del bacino stesso.
5.4 Animali
Il livello di civiltà di una comunità si misura anche da come tratta i propri animali. In tale contesto
l’amministrazione a cinque stelle darà piena attuazione, dopo averlo opportunamente reso più
stringente, al “Regolamento comunale per la tutela degli animali”, favorendone un’adeguata
diffusione.
Proprio nell’ottica della tutela occorre superare la politica dei canili-lager. Il canile di Civitavecchia,
oltre a non essere in regola con le norme igienico-sanitarie, ricalca, invece, proprio tale modello
seppur alleviato dall’enorme lavoro condotto dagli operatori del volontariato. Si dovrà andare, quindi,
alla realizzazione di un nuovo canile proseguendo sulla linea già tracciata dalle precedenti
amministrazioni.
Ma i canili rifugio non sono la soluzione del problema randagismo, che rimane, in primis, l'adozione
in famiglia.
Riconoscendo il forte impatto sociale della presenza di un animale nel contesto familiare,
l'amministrazione a cinque stelle aiuterà chi adotta un animale con un sistema efficiente di sgravio
dei costi, vigilando, al fine di evitare che i “furbetti” giochino sulla vita degli esseri viventi.
Sebbene la via dei canili tradizionali sia un male necessario, è infatti la più triste e dispendiosa (va
considerato che il costo di mantenimento di un cane in un canile comunale oscilla da 3 a 8 Euro al
giorno). Il canile di Civitavecchia ospita 170 cani, con un costo di circa 1300 euro al giorno. Lo
sgravio Tares per chi adotta, in ragione di 450 Euro/anno per due anni, rappresenta un risparmio
virtuoso per il Comune ed una risposta umana al randagismo.
All’interno di ogni parco cittadino, inoltre, dovranno, essere realizzati dei “dog park”, recintati ed
attrezzati per ospitare al meglio i nostri amici a quattro zampe.
Inoltre andrà individuato un arenile aperto agli animali domestici ed istituito un servizio volontario
di “bagnini a quattro zampe” gestito da volontari.
Il Comune, infine, si farà parte attiva in iniziative di pet therapy ed ippoterapia, individuandone
strutture idonee con cui stipulare convenzioni.
E' nostro compito elevare la cultura del rapporto uomo-animale iniziando dalle scuole fino ad arrivare
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ad i proprietari di animali con eventi, minicorsi, seminari sulla gestione degli animali domestici ed
esotici.
Si provvederà inoltre all'individuazione di uno spazio o struttura per l'organizzazione mostre cinofile,
eventi sportivi a quattro zampe e concorsi con la collaborazione di sponsor privati del settore e con
l’obiettivo di promuovere il turismo di settore.
6 Sanità
La pianificazione sanitaria, in termini di assunzioni, posti letto e budget delle strutture sanitarie è
materia di pertinenza regionale e non attiene alle competenze amministrative del Comune, il quale
però può e deve, nel contempo, adempiere al proprio ruolo di comune Capofila della ASL in maniera
attiva e propositiva (ad esempio garantendo un più semplice accesso alle prestazioni di prevenzione
e cura) e proteggere la salute dei propri concittadini attraverso la promozione di uno stile di vita sano,
un ambiente salubre.
Civitavecchia deve diventare una Città verde; bisogna quindi provvedere ad un ripascimento, alla
cura ed all'ampliamento delle aree verdi della città, realizzando aree alberate diffuse nel centro urbano
e parchi attrezzati, nell’ottica di “un albero per ogni civitavecchiese”. Una vasta area verde, diffusa a
tutto il centro urbano, mitigherebbe infatti l’inquinamento prodotto dal Porto e dalle Centrali. Oltre a
ciò, diverse saranno le iniziative poste in essere al fine di promuovere la prevenzione e la tutela della
salute:
1. promozione di iniziative come le domeniche della prevenzione (campagne di diagnosi precoce
dell’ipertensione arteriosa, del diabete mellito, delle nefropatie, delle bronco pneumopatie con
la collaborazione della croce Rossa Italiana e della ASL).
2. Promozione di una Cooperativa di giovani Infermieri ed OSS, che offra alla cittadinanza non
garantita dal servizio CAD una serie di servizi sanitari di base (prelievi ematici, gestione
amministrativa delle impegnative relative ai prelievi e riconsegna dei referti, piccole
medicazioni, cateterismi vescicali ecc…) a tariffe calmierate. Il progetto, del genere
infermiere di quartiere, migliora l’offerta sanitaria al pubblico, riduce gli accessi incongrui al
Pronto Soccorso e crea occupazione.
3. Il servizio, da integrare con Ippocrate, può essere messo al centro di:
1. una campagna di informazione sull’iniziativa regionale di monitoraggio informatico del
Pronto Soccorso. I cittadini devono essere educati, ove possibile, ad affluire al PS quando
effettivamente necessario ed a verificare lo stato di intasamento della struttura prima di
rivolgervisi per richieste non realmente urgenti.
2. una campagna di informazione sistematica sull’offerta di servizi da parte della ASL che
funga da guida alla domanda di prestazioni (Che esame mi è stato prescritto? Quali
strutture possono erogarmelo?).
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7 Scuola e Università
Si mira alla creazione di un tavolo partecipativo permanente composto da tutte le componenti
rappresentative della comunità scolastica ed amministrativa.
L’obiettivo è trovare ed applicare soluzioni alle varie problematiche nell'ottica di soddisfare le
esigenze di studenti, genitori e lavoratori del mondo scolastico.
Nel particolare si sosterranno programmi e percorsi educativi finalizzati alla valorizzazione di
comportamenti virtuosi per la gestione e condivisione dei beni comuni:

Educazione alla riduzione dei rifiuti alla fonte ed alla differenziazione

Educazione al risparmio di energia e risorse

Educazione stradale

Educazione a stili di vita e regimi di alimentazione sani

Valorizzazione della multiculturalità nelle scuole
Si punterà, nei limiti del possibile, ad un sostegno economico e finanziario agli istituti scolastici.
Attraverso il tavolo partecipativo permanente le attività di distribuzione delle risorse saranno tutte
condivise nell'ottica della trasparenza e in nome della “solidarietà amministrativa” tra gli istituti.
Si prevede il potenziamento delle risorse informatiche a servizio della didattica per valorizzare e
condividere competenze e strutture, hardware e software.
Si promuoveranno e sosterranno le collaborazioni e convenzioni tra gli istituti scolastici ed il mondo
delle associazioni civitavecchiesi.
Nell’organizzazione delle mense scolastiche si promuoverà l’utilizzo di alimenti derivanti da filiera
corta ed esclusivamente biologici. Ove possibile si sosterrà la diffusione degli orti scolastici con
utilizzo nelle mense dei propri prodotti coltivati.
Il polo universitario cittadino, non è stato adeguatamente valorizzato dalle passate amministrazioni.
La delocalizzazione delle poche facoltà esistenti, e la scarsa attenzione a tutto il comparto, ha
impedito il nascere di una comunità universitaria che porterebbe sicuramente giovamenti alla vita
culturale e intellettuale della città. Inoltre, il crescere di questa comunità, porterebbe indubbi benefici
dal punto di vista economico e lavorativo; benefici basati sulla necessità di offrire agli studenti servizi,
alloggi, svago e strutture in grado di ospitarli per attività di studio e sperimentazione.
È quindi necessario attivarsi presso le università della Capitale (e magari di Viterbo) al fine di
aumentare il numero delle facoltà e ricondurle ad una maggiore vicinanza con le realtà produttive e
alle specificità del territorio (ingegneria navale, giurisprudenza, economia, lettere ad indirizzo
archeologico, ecc).
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8 Urbanistica
Pianificazione territoriale sostenibile dello spazio pubblico, urbano, produttivo, nautrale e culturale.
La crisi economica e la crisi urbana, pur seguendo logiche talvolta contrapposte, si manifestano quale
prodotto di uno stesso e più generale declino e di un modello di sviluppo diventato sempre più
insostenibile. Per il M5S di Civitavecchia è necessario avere obiettivi da porre alla base di politiche
urbanistiche sostenibili. La crescita della città è evidentemente degenerata e ha visto una notevole
espansione rispetto alle dimensioni di prima della guerra. Si può osservare che questo fenomeno di
cementificazione non pianificata ha generato un processo costante di deroga della capacità di avere
una visione d’insieme causando la mancanza dello spazio pubblico e dei servizi pubblici per il
cittadino. L’urbanistica si deve confrontare con la sostenibilità dell’insediamento urbanistico:
1. l’individuazione delle aree per la riqualificazione e il recupero urbano e produttivo
sostenibile;
2. mantenimento dell’integrità dell’ambiente naturale e storico-archeologico;
3. corretto funzionamento delle reti e servizi ;
4. la qualità delle soluzioni spaziali dello spazio urbano vissuto quotidianamente dal cittadino.
Si ritiene necessario contenere il consumo del suolo promuovendo forme di riuso del patrimonio
edilizio esistente e garantendo la massima permeabilità del terreno attraverso il verde urbano non
pavimentato. L’organizzazione e la pianificazione territoriale determinano sia la qualità di vita, sia la
ricchezza locale e pertanto è necessario integrare i processi decisionali consueti con quelli più
avanzati. Si propone di sperimentare attivamente tecniche “pianificazione partecipata” che
consentono all’amministrazione di assumere decisioni più efficaci coinvolgendo direttamente i
cittadini nei processi di trasformazione del territorio. Concentrarsi sulla possibilità di costruire
“paesaggi minimi” legati alla quotidianità capaci di generare continuità e interrelazione tra gli
organismi edilizi e lo spazio pubblico, pensando ad interventi di agopuntura urbana che sostituiscano
i grandi vuoti con spazi più intimi, che offrano riparo, protezione e che siano in grado di generare
nelle persone un valore identitario e di appartenenza. Trame verdi, non più soltanto componente
ecologica, ma che abbiano valore di spazi di socializzazione, di formazione.
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8.1 Zero cemento e politiche di riqualificazione patrimonio immobile
Stop al consumo del territorio e a ulteriori cementificazioni, bloccando la costruzione di nuovi
quartieri e favorendo invece il recupero e il restauro del patrimonio edilizio esistente e comunque
costruendo sulle aree da riqualificare e non su aree verdi, agricole o poco densamente abitate.
1. Aumento delle aree pedonali anche nelle periferie, creare una rete di viabilità pedonale e
ciclabile in tutta la città; l’obiettivo è di fornire un centro pedonale ad ogni quartiere, in cui
attirare la vita sociale della zona.
2. Recupero degli edifici pubblici lasciati in stato di abbandono, destinandoli a funzioni sociali.
Recupero degli edifici privati - Incentivazione all’utilizzo di materiale riciclato certificato per
i lavori di ristrutturazione di edifici; - Espansione del verde urbano prediligendo la
piantumazione di alberi, arbusti e piante autoctone.
3. Le aree industriali dismesse rappresentano un potenziale danno territoriale, sociale ed
economico e possono costituire un pericolo per la salute, per la sicurezza urbana e sociale e
per il contesto ambientale e urbanistico. La conoscenza e la valorizzazione delle aree dismesse
permettono di ridurre al minimo il consumo di nuovo territorio, come previsto da uno dei
principi fondamentali del Piano Territoriale Regionale. La loro individuazione e la scelta degli
interventi sarà diretta conseguenza della “pianificazione partecipata” avviata per
l'adeguamento del PRG alla normativa vigente.
4. Il ricorso agli strumenti della pianificazione negoziata costituisce un'opzione per ovviare alla
carenza di risorse finanziarie pubbliche in cui spesso versano le Amministrazioni che non
possono assumersi gli oneri per i grandi interventi, oltre a stimolare la responsabilizzazione e
la capacità propositiva e progettuale di tutti gli attori pubblici e privati operanti sul territorio.
8.2 - Creare una nuova immagine urbana del centro – la città vecchia
Porre al centro dell’attività pianificatoria e di sviluppo urbano ed economico la sostenibilità non solo
ambientale ma anche socio-culturale della città per apportare il maggior beneficio possibile per i
cittadini e avviare un processo di rilancio a carattere culturale. Proporre i restauri archeologici e la
loro fruibilità pubblica inserendoli in un complesso di interventi volti a proseguire il processo di
rinnovamento dell’immagine storica della città.
1. Creazione di punti turistici come punti di accesso al Centro Storico
2. Realizzazione dei principali percorsi di valorizzazione e fruizione della città storica
3. Creazione di poli espositivi sulle arti e mestieri locali
4. Progetto di fattibilità per l'acquisizione dell'area ex caserma Stegher e la creazione di un centro
culturale per associazioni
5. Progetto di fattibilità per il recupero e la trasformazione in ostello della gioventù dell'edificio
ex Carcerette
6. Sostegno al piccolo commercio tradizionale a all'artigianato all'interno di un Piano per la
riqualificazione del commercio di vicinato che integri l'offerta dei centri commerciali
7. rendere disponibili connessioni gratuita a internet
8. Riqualificazione degli spazi pubblici di vita e di relazione, dare anima e vita ai luoghi pubblici
anche attraverso attività e servizi di animazione, intrattenimento, feste ed iniziative ludiche.
8.3 Piani dei servizi per i quartieri – migliorare la qualità della vita
1. Si prevede la realizzazione di uno studio urbanistico complessivo del territorio comunale
(che possa dar vita ad una pianificazione partecipata) e la creazione, all'interno di tutte le varie
zone della città, degli standard minimi previsti dalle norme del Piano Regolatore Urbanistico
e dalle norme nazionali.
2. A tal fine è necessario:
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3. Individuare quali priorità, la manutenzione degli spazi pubblici ed il miglioramento delle
infrastrutture urbane.
4. Procedere alla mappatura di ogni quartiere per l'individuazione di spazi e luoghi da
rivitalizzare o riqualificare, sulla base delle esigenze e dinamiche di quel determinato brano
di città. Attribuirne la gestione a determinati soggetti “volontari” o in grado di concedere
tempo in cambio di bonus fiscali, agevolazioni, piccoli compensi (banche del tempo per
pensionati, minorenni, studenti, disoccupati, part-time, categorie svantaggiate)
5. Prevedere opere ed incentivi per la riqualificazione delle aree urbane degradate.
Conseguentemente allo studio saranno avviati degli incontri per la pianificazione partecipata
dei luoghi suddetti che daranno vita a piani dei servizi nelle unità minime del territorio
comunale individuate da un’identità di quartiere.
6. Quindi, in sintesi:
7. Individuare i luoghi del vivere quotidiano (quartieri)
8. individuare e sviluppare un’identità contemporanea del quartiere
9. prevedere un centro o un sistema di centralità dello spazio pubblico nel quartiere
10. prevedere per ogni quartiere un parco o un sistema di giardini accessibili pedonalmente
11. connettere direttamente ogni centro di quartiere con il Trasporto Pubblico Locale
12. connettere ogni quartiere con un sistema ambientale verde o con un corridoio verde
13. favorire il mix sociale all’interno di ogni quartiere evitando la ghettizzazione sociale
14. favorire il mix funzionale all’interno di ogni quartiere decentralizzando i servizi contro il
traffico
15. fornire connessioni pedonali tra centralità, trasporti pubblici e servizi o luoghi di interesse
pubblico
16. suddividere ogni quartiere in base al traffico di attraversamento e il traffico locale per mitigare
l’inquinamento acustico e la qualità della vita nelle aree residenziali di quartiere.
8.4 Verde pubblico partecipato
Nel più ampio programma di riqualificazione urbana, il recupero e valorizzazione degli spazi verdi
rappresenta uno dei nodi principali della progettazione. Lo scopo è quello di realizzare un sistema a
rete di verde pubblico attrezzato da dare in gestione ad associazioni o singoli cittadini.
L'intervento ha il doppio scopo di incentivare la dotazione infrastrutturale e qualificare il decoro
urbano. Tale linea di intervento si articola nei seguenti punti:
1. gestire le aree verdi pubbliche nella direzione della continuità del sistema ambientale e della
costruzione di un sistema di connessioni tra le aree verdi. Censimento di tutte le aree verdi,
intese, in senso allargato, come spazi pubblici, (dagli slarghi alle piazze alle scuole...)per
creare una rete di connessioni nella città
2. promuovere e sostenere gli interventi sulle aree alberate di compensazione ambientale (aree a
ridosso del costruito e di margine verso le zone agricole)
3. promuovere progetti di tutela, recupero e valorizzazione del territorio rurale, avendo come
obiettivi la valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico e ambientale del territorio, la
realizzazione di una rete ecologica, la realizzazione di una rete della mobilità lenta.
4. Saranno individuate aree pubbliche dove realizzare i cosiddetti “Orti Urbani”, ovvero dei
terreni pubblici nei quali avviare attività di coltivazione di specie ortive e/o di giardinaggio
con la partecipazione attiva dei cittadini.
Il verde sarà lo strumento utile per il recupero delle condizioni di degrado presenti in alcuni quartieri
periferici della città. L'azione amministrativa punterà alla realizzazione del verde pubblico previsto
dal PRG vigente attraverso la realizzazione, per esempio, di un parco urbano nella zona al di sotto
del Faro, la realizzazione del verde di quartiere, come definito nella variante 7 di PRG per le zone a
nord di San Gordiano e la fascia compresa tra San Gordiano e Boccelle. La dotazione del verde di
standard sarà norma imprescindibile per la futura pianificazione e la revisione dell'attuale PRG.
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L’amministrazione comunale si doterà di un Regolamento del Verde che oltre alla manutenzione e
gestione dello stesso tenderà anche all’incremento quantitativo e qualitativo dello stesso. Tale
regolamento detterà regole e norme che disciplineranno in maniera inequivocabile, sia in ambito
pubblico che in ambito privato, gli interventi sul verde.
Rigenerare e proteggere i parchi cittadini è elemento distintivo di una amministrazione che possa
e voglia dirsi civile, che abbia cura della collettività amministrata e coscienza della funzione del
patrimonio naturalistico della città e del suo ruolo ai fini del miglioramento della qualità della vita
nelle città. La gestione dei parchi dovrà assolvere funzioni sociali ricreative, ambientali e culturali
nell’ambito del tessuto urbano, aspetti che, evidentemente, non possono soggiacere alla logica del
profitto e quindi delegati ai privati.
Le forme di gestione saranno decise nell’ambito di un percorso partecipato che coinvolgerà, oltre alle
specifiche consulte, gli abitanti e i soggetti sociali dei territori interessati.
Nell’ambito della riqualificazione dei parchi particolare attenzione verrà riservata:
1. All'accessibilità per i diversamente abili;
2. Alla realizzazione di aeree ludico/sportive, da individuare nei parchi urbani più adatti (per
dimensioni e caratteristiche), per ragazzi e adolescenti con piste da skate, pattinaggio, campi
sportivi (basket, volley, calcetto), riutilizzando le strutture e gli spazi già esistenti;
3. Alla separazione delle aree gioco dei piccoli che saranno, ove necessario, riqualificate con
posa di pavimentazione antishock;
4. All’individuazione di superfici o altro supporto, all’aperto, a disposizione della creatività
giovanile (writers e altre forme di ricerca artistica);
5. Alla creazione di aree per cani, recintate, affinché gli animali domestici siano liberi di
muoversi e correre in sicurezza. Le aree saranno fornite di distributori di sacchetti e guanti e
saranno posizionati cartelli “incentivanti” al loro utilizzo, con la
6.
segnalazione dell’obbligo di mantenere l’area pulita.
8.5 Patrimonio di beni immobili a carattere storico, culturale e
ambientale
È necessario ricostruire il rapporto con i beni culturali, paesaggistici e naturali presenti nella nostra
città e nel territorio; sia quelli più noti e meglio conservati, sia, soprattutto, quelli dimenticati o
sconosciuti e attualmente relegati a una condizione di semi-abbandono o di degrado. A tal fine la
nuova Amministrazione stilerà l’elenco, con relativa localizzazione, dei beni a carattere storico
culturale e, in coordinamento con le associazioni cittadine, le università e le sovrintendenze per i beni
architettonici e i beni archeologici, un programma di azioni tese alla valorizzazione e riqualificazione
dei beni, al fine di garantirne una maggiore fuibilità turistica e riuscire ad accedere per l’accesso a
finanziamenti nazionali ed europei destinati al settore. Considerando prioritaria la ricostruzione della
identità storica del territorio distrutto dalla guerra, dall’industrializzazione e dalla speculazione
edilizia, si pone centrale, nel processo di riprogettazione del territorio, la creazione di un museo
sistema di aree e spazi a carattere storico archeologico, che si possa estendere tramite accordi
intercomunali e con le soprintendenze oltre i confini territoriali per sfruttare positivamente
l’immagine dei molti siti di epoca medioevale o di età antica facenti centro in Civitavecchia per fini
turistico ricettivi.
La valorizzazione delle testimonianze storiche e archeologiche deve essere intesa non soltanto come
opportunità per qualificare l’offerta turistica, ma anche come occasione per i civitavecchiesi di
riscoprire la piacevole sensazione di abitare in una città millenaria, da riavvicinare con rispetto e
ammirazione, avendo allo stesso tempo la consapevolezza di esserne parte integrante.
Sotto questo aspetto, l'amministrazione a Cinque Stelle propone i seguenti punti di azione:
1. Collaborazione nella tutela e valorizzazione delle testimonianze archeologiche della Frasca,
attualmente oggetto di ricerca da parte della Soprintendenza nell’ambito della riqualificazione
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dell’area che dovrà essere realizzata dall’Autorità Portuale;
2. Valutazione, di concerto con la Soprintendenza, della possibilità di aprire al pubblico la
necropoli de La Scaglia;
3. Impegno a rendere possibile l’accesso alle testimonianze della città romana di Centumcellae
esistenti nei sotterranei di Corso Marconi;
4. Revoca delle delibere dell’amministrazione uscente che prevedono l’inaccettabile
cementificazione delle aree limitrofe all’ospedale e, contestualmente, pianificherà nell’area in
questione un parco urbano che preveda, con le risorse destinate alla realizzazione dell’opera
pubblica, la giusta valorizzazione della villa romana del Belvedere, in località Vigna De
Filippi, già aggredita, in un passato relativamente recente, dall’ottusità del cemento e
dall’ingiustificabile silenzio del comune e delle autorità competenti;
5. Proposta, al Corpo Forestale dello Stato, della sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa
finalizzato alla corretta individuazione delle aree colpite da incendi boschivi nel 2006 e nel
2007 in zona Ficoncella-Sferracavallo e inserite, grazie anche alla compiacenza della
Regione Lazio, nella Variante al PRG falsamente definita “termale” e che ha avuto il
principale effetto di incrementare in maniera esponenziale il valore di terreni ai quali è stata
attribuita una nuova destinazione residenziale e commerciale. Si provvederà, a seguito di tale
individuazione, all’adozione di un’opportuna variante di salvaguardia che possa, nelle more
dell’adeguamento del PRG al PTPG, ripristinare l’originaria visione dell’area come “parco
archeologico-termale”, dove le terme pubbliche, la cui procedura di realizzazione e gestione,
dovrà essere azzerata e ripetuta, saranno circondate da un contesto naturale, per il quale si
propone la forma del “parco archeologico e culturale” previsto dalla L.R. 24/98.
6. Prosecuzione della collaborazione con l’Università della Tuscia finalizzata al restauro e alla
valorizzazione degli affreschi presenti a Palazzo Manzi;
7. Individuazione tra gli immobili esistenti degli spazi da destinare alla ricostituzione del Museo
Civico e all’istituzione della Galleria Calamatta;
8. Recupero del rudere del palazzo in Via Trieste distrutto nella II guerra mondiale, e
trasformazione del sito in Luogo della Memoria con annessa mostra permanente degli effetti
dei bombardamenti sulla città.
9. Recupero del rudere del palazzo in Via Trieste distrutto nella II guerra mondiale, e
trasformazione del sito in Luogo della Memoria con annessa mostra permanente degli effetti
dei bombardamenti sulla città.
10. Trasformazione del forte Michelangelo in un museo del territorio dell’Etruria Meridionale
per la promozione e la valorizzazione della città, dei siti UNESCO di Tarquinia e Cerveteri e
di tutte le altre aree ad interesse storico archeologico dei comuni limitrofi. Rientrano nell’area
che storicamente e archeologicamente è caratterizzata dall’appartenenza allo stato della chiesa
dopo aver fatto parte dell’Etruria propria i comuni di Tarquinia, Cerveteri, Santa Marinella,
Allumiere, Tolfa, Montalto Di Castro. Almeno 3 dei principali centri a breve distanza da
Civitavecchia possono consentire a Civitavecchia, unico centro a carattere di città e aperto a
traffici turistici derivante dall’attività portuale e crocieristica, di assumere un ruolo di guida
nel processo di formazione di un marketing territoriale che possa porsi in un contesto di
ottenimento di finanziamenti pubblici ed europei e che possa avviare un processo di
trasformazione urbana del centro storico con risvolti di sviluppo economico e di
miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
11. Riqualificazione, assieme alle aree archeologiche della città vecchia che si trovano sotto agli
edifici contemporanei tra via Trieste e corso Marconi, della Rocca e dell'accesso di Porta
Livorno che rappresentano il benvenuto della città ai visitatori provenienti dal porto.
12. Rivitalizzazione e urbanizzazione del porto storico, una valorizzazione che possa far emergere
e sottolineare l’aspetto antico delle strutture residue dell’impianto originario eliminando ogni
edificazione contemporanea non necessaria e impedendo le nuove edificazioni che non
rispettino i principi del restauro e della riedificazione delle preesistenze storiche.
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8.6 Pianificazione
8.6.1 - Aggiornamento del Piano Regolatore Generale
L’esistenza di un Piano Regolatore dal 1968 costituisce per una città un fatto qualificante ma negli
anni sono diventati evidenti gli effetti negativi prodotti nella sua applicazione.
Le Amministrazioni che si sono succedute nel tempo non hanno manifestato la minima intenzione di
gestire il territorio attraverso la programmazione degli interventi per la crescita organica della città. I
numerosi cantieri di opere pubbliche e private sospesi dal
Ministero per i Beni Culturali o sequestrati dall’autorità giudiziaria sono l’aspetto più evidente di un
caos che le amministrazioni precedenti hanno certamente elevato a livelli inaccettabili ma che ha
radici più profonde, a livello cittadino e nazionale.
Il rispetto delle normative si è dimostrato ben lontano dall’essere la regola ed è sempre più chiaro che
ogni progetto ha privilegiato la speculazione ed una gestione clientelare del territorio.
Il Movimento 5 stelle Intende favorire la diffusione di una coscienza urbanistica, intesa come
rapporto consapevole con lo spazio nel quale viviamo, per avviare la partecipazione attiva e
democratica alle scelte di pianificazione in funzione della visione del “futuro” della città. Il tema
fondamentale è ristabilire il corretto bilanciamento tra spazi pubblici e spazi privati realizzando le
attrezzature ed i servizi sociali rimasti sulla carta. L’obiettivo è il miglioramento delle condizioni
di vita dei cittadini attraverso la creazione degli ambiti urbani in cui vengono incoraggiate e si
sviluppano relazioni sociali e culturali.
Alcune azioni saranno, in tal senso, prioritarie, in particolare:
1. revoca dei provvedimenti di falsa pianificazione adottati dalle precedenti
amministrazioni, in particolare la cosiddetta “Variante della Variante 29” e tutti gli atti ad
essa collegati, ovvero i Programmi Integrati e i Piani di Zona, strumenti basati sulla ridicola
previsione di un incremento della popolazione di quasi 10.000 unità dal 2009 al 2018 e che
vorrebbero riversare, in maniera immotivata, quasi un milione e mezzo di metri cubi di
cemento su aree agricole o destinate a verde pubblico, sulla base di una scelta delegata, per
giunta, ai privati;
2. revisione del Piano Regolatore Generale adeguandolo al Piano Territoriale Provinciale
Generale (PTPG) e al D.M. 1444/1968;
3. censimento degli immobili sfitti e/o invenduti di Civitavecchia per avere una precisa
fotografia della situazione attuale e adesione alla Campagna Nazionale Stop al Consumo
di Territorio;
4. Promuovere la realizzazione di edilizia residenziale pubblica nelle aree edificabili di Torre
d’Orlando (da valutare), pz10 e pz11 già edificabili.
5. censimento delle opere di urbanizzazione che riporti su carta lo stato di fattodelle opere, i
tracciati, le caratteristiche, i dati dimensionali di ogni infrastruttura a rete e delle attrezzature
e servizi (strade, rete idrica e fognaria, impianti di illuminazione, verde, scuole, edifici di
culto, strutture sanitarie e per pubblici servizi);
6. difesa del suolo, attraverso la “cementificazione zero” delle zone agricole e il recupero di
aree dismesse, la maggiore cura del verde urbano e periurbano come nel caso del Fosso di
Fiumaretta, Fosso di Zampa d’Agnello, Fosso di Scarpatosta, Fosso Malpasso e Fosso del
Marangone;
7. partecipazione nella gestione del territorio, intesa come informazione e confronto costante
con i cittadini sulle proposte di interventi, da attuarsi prima ancora dell’attivazione delle
procedure previste dalla normativa europea e nazionale in materia di Valutazione Ambientale
Strategica (VAS) dei Piani e Programmi e anche nei casi esclusi dalla stessa VAS. In pratica
l’esatto contrario di quanto si è verificato finora: è inaccettabile, tanto più con le tecnologie
oggi disponibili, che sulle questioni che riguardano l’utilizzo del territorio ci siano “sorprese”
confezionate nel chiuso degli uffici e calate sulla vita delle persone. Ciò vale per la costruzione
di singoli edifici, come per gli atti di pianificazione;
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8. Creazione di un sistema di database geografici (GIS, Sistemi Informativi Geografici) per
la raccolta, l’organizzazione e l’utilizzo di dati riguardanti il Catasto, l’urbanistica, i beni
ambientali e paesaggistici, il sistema delle infrastrutture e delle reti tecnologiche e di trasporto.
La raccolta di tutte le informazioni in un unico sistema informativo integrato sarà di libera
consultazione e rappresenterà uno strumento indispensabile per la gestione del territorio in
totale trasparenza.
8.6.2 Regolamento Edilizio Comunale e Delibere Consiliari in materia urbanistica
Il Regolamento Edilizio Comunale rappresenta uno strumento di compendio alle vigenti leggi
urbanistiche nazionali e regionali di fondamentale importanza. Insieme alle Norme Tecniche del
PRG, costituisce lo strumento più utilizzato per la corretta progettazione.
L’attuale regolamento presenta parti in netto contrasto con la normativa di PRG, leggi regionali e
nazionali che reclamano l’urgente correzione per potere ottenere il riallineamento alla normativa
vigente. Il metodo di calcolo della volumetria edificabile con gli articoli riguardo i “volumi da
computarsi a tutti gli effetti” e “volumi e spazi da escludere dal computo delle volumetrie”,
rappresentano l’esempio di come annebbiare il quadro normativo. Il principio di trasparenza segue
di pari passo il principio della certezza delle regole che deve affermarsi attraverso la semplice
interpretazione dei testi normativi. La necessità di eliminare contraddizioni e riletture “creative”
delle norme, attuata anche attraverso l’adozione di delibere evidentemente illegittime, comporta la
revisione dei testi e, in alcuni casi, l’annullamento in autotutela delle delibere incongruenti così come
delle delibere in contrasto con la normativa vigente. Il R.E. approvato presenta molti difetti primo
fra tutti il rischio di rimanere su carta e non essere attuato con la dovuta attenzione e
perentorietà. Questo ha impedito ad oggi la verifica dell’applicazione della corretta progettazione
rispetto alle norme del Risparmio Energetico e la dotazione minima di produzione di energia elettrica
con fonti rinnovabili. Il processo di realizzazione dell’edificio richiede la costituzione di un ufficio
deputato al controllo non solo della progettazione ma delle singole fasi di realizzazione durante le
quali si può verificare la c.d. esecuzione a regola d’arte.
Sarà istituito un gruppo di vigilanza urbanistica non solo finalizzato al controllo del territorio ma
anche alla verifica del rispetto delle norme di corretta progettazione per il risparmio energetico, il
contenimento dei consumi idrici, isolamento acustico e tutto quanto comporta la classificazione
qualitativa dell’immobile. Sarà adottato un sistema locale di Certificazione della qualità
dell’immobile per garantire il miglioramento delle prestazioni dell’involucro abitativo e i cittadini al
momento dell’acquisto.
8.6.3 Piano della mobilità sostenibile
La mobilità, ovvero la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, deve coniugarsi alla
risoluzione dei problemi connessi al traffico, riconosciuto, nei diversi centri urbani, come un
problema ambientale di importante rilievo. A livello del centro urbano, garantire la mobilità ai
cittadini si traduce in una riconquista della città, dei suoi spazi e delle sue funzioni da parte di tutti gli
abitanti e in particolare, di quelli che ne sono maggiormente esclusi come anziani, minori, disabili o
chi non può permettersi un autoveicolo.
Il piano della mobilità sostenibile può e deve includere:
1. Una progettazione delle infrastrutture conseguente ad una reale constatazione dei flussi di
traffico ai vari orari della giornata stabilendo chi si sposta e i punti di partenza e d’arrivo e i
mezzi utilizzati per incentivare la mobilità ciclopedonale e quella del trasporto pubblico locale
su quella privata.
2. Lo sviluppo della rete ciclabile secondo standard di mobilità moderna, vedendo lo
spostamento in bici o pedonale come un mezzo di trasporto garantendo percorsi protetti,
diretti, veloci e senza interruzioni nei percorsi già esistenti estendendone i percorsi verso i
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quartieri periferici.
3. La modulazione dei limiti di velocità riducendoli a 30 km/h in tutte le vie residenziali, grazie
anche a strumenti di dissuasione psicologica e fisica per ridurre la pericolosità, il rumore e
l’inquinamento nelle zone densamente abitare.
L'adozione di un piano che contenga e programmi le aree da porre a traffico limitato nel centro
storico e del ghetto h 24 più un altro insieme di vie limitrofe al centro dove porre una limitazione
del traffico nelle fasce orario di maggior intasamento per gli spostamenti legati all’orario di lavoro
ma che non risulti un’inutile provvedimento di repressione nei confronti degli abitanti della zona
centrale della città.
8.6.4 Piano del commercio
Si propone lo studio di un Piano del Commercio del Comune di Civitavecchia per
1. riequilibrare l’offerta tra il centro ad alta densità commerciale e quartieri oggi poco serviti
2. disciplinare la media e grande distribuzione in armonia con la normativa regionale
3. abbinare lo sviluppo del settore al recupero degli spazi urbani e alla tutela del paesaggio
questi gli obiettivi e i principi informatori del piano insieme alla definizione di una nuova visione
complessiva della città.
8.6.5 Misure di efficienza energetica dell'attività edilizia
1. Adozione di nuovi indici urbanistici basati sul bilancio delle emissioni di CO2 in aggiunta a
quelli esistenti, per assicurare la sostenibilità energetica ed ambientale di ogni piano
urbanistico. Esistono diversi metodi per misurare l’impatto ambientale nell’edilizia, ma
vengono ignorati o sono applicati male poiché è totalmente disapplicata la verifica delle
prescrizioni del Piano Edilizio Comunale per favorire la rendita urbana.
2. Introduzione obbligatoria del concetto di autosufficienza energetica sulle nuove costruzioni
costruite con materiali ad elevato grado di efficienza.
3. Valutazione obbligatoria del grado di recupero delle acque piovane di ogni nuova costruzione,
con vincoli per limitare o eliminare del tutto l’impermeabilizzazione dei suoli che fa
aumentare il pericolo di fenomeni alluvionali.
8.6.6 Piano di prevenzione e protezione dai rischi ambientali del territorio
L’effetto della cementificazione è evidente anche nell’impermeabilizzazione del terreno che comporta
un rapido deflusso delle acque piovane in occasione di precipitazioni atmosferiche di particolare
rilevanza. Si intende sottoporre l’intera area civitavecchiese ad un continuo monitoraggio dello stato
idrogeologico e morfologico da affiancare al PAI (Piano per l’assetto idrogeologico) e agli studi
dell’Autorità dei bacini regionali per individuare tempestivamente eventuali nuove aree in dissesto
e/o a rischio idrogeologico.
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9 Viabilità e nuova concezione della città
La nostra politica di mobilità nasce rispettosa della salute, del territorio e dell’ambiente tramite una
visione del tessuto urbano come intreccio di luoghi naturali e artefatti per una qualità di vita migliore,
dove il cittadino possa sentirsi a proprio agio e possa scegliere, nel limite del possibile, come
spostarsi.
Vogliamo ribaltare cioè l'idea che la città debba essere pensata a misura d'auto per un malinteso diritto
di mobilità che ha reso l'automobile quasi protagonista della vita cittadina avendo occupato spazi
altrimenti destinati alla persona ed alle sue attività.
Il progetto di mobilità disegna una città che grazie ad un sistema di capolinea rionali e nodi di scambio
e ad un sistema di servizi pubblici dinamicamente adattabile nel tempo e nel modo e nei mezzi
utilizzati, permetta lo spostamento delle persone comodo ed utile permettendo al cittadino la
riappropriazione degli spazi e l'uso del mezzo più adatto per i propri spostamenti.
In particolare, l'uso della città così pensato è particolarmente attento ai diritti di mobilità di quanti per
disabilità o condizione si trovano in posizione svantaggiata rispetto ad altri, si pensi alle donne, ai
diversamente abili ed ai meno abbienti, agli anziani ed ai bambini ed in generale a quanti non sono in
grado o condizione di condurre un'automobile per come la conosciamo.
La realizzazione di aree pedonali totali o parziali e la loro estensione sarà strettamente legata alla
possibilità di accesso tramite mezzo pubblico singolo e/o collettivo.
9.1 Trasporto Pubblico
Per avviare un processo di ottimizzazione del TPL è necessario, oltre che predisporre un buon Piano
della mobilità, provvedere alla revisione dei tragitti delle linee e degli orari, rendendoli più conformi
alle effettive esigenze riscontrate in fase di studio. Ad esempio, non è pensabile che gli autobus
partano dalla stazione prima dell'arrivo dei treni pendolari. È inoltre necessario individuare punti/isole
di interscambio con altri mezzi del TPL (taxi, bici, ecc) per favorire l'intermodalità e un utilizzo più
diffuso dei mezzi pubblici.
Si propone quindi di:
1. Aumentare la frequenza delle corse dei trasporti pubblici e ridisegnare le attuali linee, con
l’obiettivo di coprire tutto il territorio soprattutto negli orari di punta.
2. Realizzare una “card”/abbonamento individuale di mobilità cittadina valida per pagare
qualsiasi mezzo di spostamento (bus, bike sharing, car sharing, taxi) con credito prepagato o
con addebito su conto corrente, incentivando l'uso dei mezzi pubblici grazie alla
semplificazione del pagamento.
3. Dare comunicazione su orari e altre informazioni su tutti i mezzi del TPL, tramite web,
applicazioni smartphone ed ogni altro supporto informativo.
4. Valutare un programma a medio termine che vada nel senso di incentivare l’utilizzo dei
trasporti per gli studenti/scolari per favorire il decongestionamento del traffico durante le ore
di punta.
5. Introdurre il “Piedibus”, su tratti medio-brevi, ovvero un autobus che va a piedi, formato da
una carovana di bambini che va a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista”
davanti e un “controllore” che chiude la fila (www.piedibus.it);
6. Introduzione progressiva di un sistema di sconti per le famiglie (ad esempio familiare scontato
e sconti progressivi sugli abbonamenti per i figli oltre il primo).
7. Istituire la figura dell' “operatore privato TPL”. Questa figura, munita di apposita licenza,
mette a disposizione il proprio mezzo privato per coprire delle linee che saranno
opportunamente individuate. I costi e gli standard del servizio offerto saranno concertati e
controllati dal comune. L'idea parte dal presupposto di creare posti di lavoro per persone in
difficoltà e per potenziare il TPL.
8. Introdurre i risciò elettrici per turisti e cittadini.
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9.2 Mobilità ciclabile
Intendiamo prestare maggiori attenzioni alle esigenze di pedoni e ciclisti che scelgono di rinunciare
all'automobile per i loro spostamenti.
Per fare ciò è necessario ribaltare la prassi consolidata che mette sempre al centro della pianificazione
in ambito urbano, l'auto e le sue esigenze.
La linea guida che intendiamo seguire è il concetto che la bicicletta sia pubblica che privata debba
essere considerata a tutti gli effetti un mezzo di trasporto “privilegiato”.
Si propongono i seguenti punti per l'implementazione delle politiche descritte:
1. Realizzazione di una rete cittadina di percorsi che ne consenta l'utilizzo, ove possibile, anche
ai bambini e disabili in “sicurezza”.
2. Progettazione delle eventuali nuove strade comprensive di pista ciclabile.
3. Sviluppo della rete ciclabile perseguito secondo gli standard di mobilità moderna, vedendo lo
spostamento in bici come un trasporto e non come una gita di piacere e garantendo dunque
percorsi protetti, diretti, veloci e senza interruzioni e tortuosità su tutte le direttrici di
scorrimento; eventualmente trasformando gli stalli di sosta per auto o parte delle carreggiata
in percorsi ciclabili.
4. Estensione della rete della pista ciclabile partendo dal centro storico.
5. Inasprimento delle sanzioni contro la sosta sulle piste ciclabili
6. Predisposizione, alle intersezioni semaforiche, di una “casa avanzata” anteriore specifica per
le bici, finalizzata ad evitare l'inalazione degli scarichi durante le soste ai semafori e per
favorire l’attraversamento in sicurezza dell’intersezione da parte degli utenti in bici
7. Predisposizione di una mappa dettagliata (accessibile anche on line) dei percorsi esistenti, con
indicazione delle postazioni di bike sharing, di ciclo-parcheggi e rastrelliere, dei punti di
assistenza,
8. Abbattimento delle barriere architettoniche, ove possibile, per il corretto transito sulle piste
(dehors, paletti, scalini, ecc).
9. Istituzione o aumento dei parcheggi per le bici private nelle aree di grande afflusso, con
obbligatorietà per uffici pubblici e privati con più di 20 dipendenti.
10. Campagne continuate di comunicazione e promozione della mobilità ciclabile, sin dalla scuola
primaria che assieme ad altre iniziative, serviranno all'aspetto “culturale” relativo a questa
modalità di trasporto. Le scuole che ne facessero richiesta potranno essere dotate di speciali
bici con sidecar, per allievi permanentemente o temporaneamente disabili accompagnabili da
parenti, amici o volontari.
11. Promozione delle bici elettriche, con appositi incentivi, l'estensione e cura del bike sharing a
tutta la città ed integrazione con il servizio pubblico (interscambio modale),
12. Creazione di coperture nei parcheggi di bike sharing tramite introiti derivanti dalla vendita di
spazi pubblicitari (agevolazioni per aziende ecosostenibili)
13. Possibilità di trasportare le bici sui mezzi pubblici, mediante portabici esterno sui bus
9.3 Mobilità Privata
Con lo scopo di disincentivare l'uso del mezzo privato, si propone di intervenire con:
1. Modulazione intelligente dei limiti di velocità riducendoli a 30 km/h ("zone 30") in tutte le
vie residenziali, grazie anche a strumenti di dissuasione psicologica e fisica (incroci rialzati,
rialzi delle strisce pedonali, ecc). Questo per ridurre la pericolosità, il rumore e l'inquinamento
nelle zone densamente abitate.
2. Verifica e riduzione dei permessi di esenzione da ZTL e blocchi del traffico assicurando
che non diventino un privilegio indebito.
3. Promozione dei parcheggi periferici di interscambio, con una migliore segnaletica e con
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agevolazioni tariffarie sui mezzi pubblici per chi li usa.
4. Convenzioni con aziende per abbonamenti aziendali agevolati, per l’utilizzo dei mezzi
pubblici (autobus, carsharing, bikesharing, parcheggi).
5. Blocco degli investimenti in nuova viabilità e incentivo gli investimenti nella manutenzione
stradale (strade, piste ciclabili, marciapiedi, parcheggi).
6. rimodulazione tariffaria del servizio taxi che renda meno oneroso e più frequente l’uso di tale
servizio.
7. promozione del servizio di “TAXI SICURO” per donne sole la sera, a tariffe agevolate.
8. istituzione del servizio di TAXI NO ALCOOL (come il ''Nez Rouge'' francese), per soccorrere
i cittadini con tasso etilico elevato ed a rischio di incolumità per sé e per gli altri.
9. Destinazione di alcuni parcheggi del centro storico ad uso esclusivo dei residenti.
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