Rmi, i soldi stanno finendo
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Rmi, i soldi stanno finendo
VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA SICILIA CALTANISSETTA .23 Rmi, i soldi stanno finendo Incontro all’assessorato regionale con i sindacati per chiedere la «copertura»: a rischio 1.600 lavoratori GLI INCONTRI AL COMUNE E A PALERMO PER GLI RMI «Missione» a Palermo per amministratori del Nisseno, sindacati e lavoratori, al fine di confrontarsi con gli interlocutori regionali sul futuro degli addetti ai cantieri di servizio. Si tratta di quasi1.600 ex fruitori del Reddito minimo d’inserimento attivi nella nostra provincia ed in quella di Enna. Così, in questi giorni, per parlare con i dirigenti dell’assessorato regionale alla Famiglia, guidati dal sindaco del capoluogo Giovanni Ruvolo, si sono recati a Palermo l’assessore alla Solidarietà del Comune di Caltanissetta Piero Cavaleri, l’assessore alle Politiche sociali di San Cataldo, Salvatore Sberna, il vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali di Mussomeli, Sebastiano Sorce, il funzionario dell’area dei Servizi Sociali del Comune di Delia Rocco Di Caro; con loro, il rappresentante dei lavoratori per la Cgil, Carmelo Oliveri ed il segretario della Camera del Lavoro di San Cataldo, Manuel Bonaffini. Questi, assieme ad una rappresentanza degli ex Rmi dei diversi Comuni della provincia di Cal- tanissetta, sono stati ricevuti dal dott. Rubino, che ha dato delle rassicurazioni anche per conto dell’assessorato regionale Sebastiano Caruso. «I problemi che riguardano gli Rmi della nostra provincia, ma anche di quella di Enna, sono due - ha detto poi il dott. Piero Cavaleri, a conclusione di una assemblea che si è svolta pure a Palazzo del Carmine alla presenza del sindacalista della Cgil Manuel Bonaffini e dell’esperto legale avv. Giosal Logiudice - il primo è quello che l’attuale capienza finanziaria nelle casse dei vari Comuni, che a Caltanissetta hanno un costo complessivo di 80 mila euro al mese, può assicurare la retribuzione sino alla fine del mese di marzo: per cui è indispensabile, per potere usufruire del loro apporto lavorativo, che la Regione con la nuova legge finanziaria integri queste somme sino alla fine dell’anno. Il secondo aspetto è quello di fare uscire queste persone (che a Caltanissetta sono 97, ndr) dalla precarietà, considerando soprattutto che questi lavoratori ormai risultano fondamentali per porta- re avanti alcuni servizi. Va inoltre ricordato che gli Rmi non hanno coperture contrattuali e non hanno contributi previdenziali. Allo stato attuale è come se fossero fruitori di un sussidio e basta. È un problema che dobbiamo risolvere in maniera definitiva». Una istanza, in particolare, è stata posta sul tappeto della politica regionale, come spiegato a margine dell’incontro dal segretario Bonaffini: «Al vicario dell’assessore è stato richiesto un impegno al fine di modificare la legge 5/2005 che disciplina i cantieri di servizio. Attualmente, gli operatori ricevono un sussidio tramite attività lavorativa. Ebbene, noi abbiamo chiesto di equiparare il loro profilo a quello degli Lsu (lavoratori socialmente utili n. d. r.), il che prevede il riconoscimento di contributi e quant’altro. Adesso è stato così stabilito di istituire un tavolo tecnico con i sindaci della provincia per predisporre una bozza di modifica della legge attuale, mentre continuerà la nostra battaglia per la prosecuzione dei cantieri fino a fine anno». DENUNCE IN QUESTURA INCONTRO TRA AMMINISTRAZIONE E COOP Svaligiata la casa di un pensionato Assistenza ai bimbi e agli anziani sarà assicurata anche per il futuro Tornano a farsi vivi i “topi d’appartamento” che in pieno giorno hanno violato la porta d’ingresso di un appartamento in via Turati in cui abita un pensionato nisseno. È stata la stessa vittima del furto a denunciare il fatto all’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura. L’uomo ha riferito che, uscito di casa nelle prime ore del giorno, al suo rientro, dopo qualche ora, ha notato la porta d’ingresso aperta. È stato poi accertato che ignoti, dopo aver forzato il cilindro della serratura, si erano introdotti all’interno dell’appartamento rovistando la camera da letto alla ricerca di preziosi, che hanno trovato all’interno di una cassetta di sicurezza, anch’essa I servizi sino ad ora garantiti dal Comune di Caltanissetta a favore dei bambini sino a tre anni negli asili nido della città e l’assistenza domiciliare integrata per gli anziani assicurati anche per il futuro: è questo il messaggio che gli assessori alla Solidarietà sociale ed alle Risorse umane, Piero Cavaleri e Massimiliano Centorbi, hanno ribadito assieme al dirigente Renato Mancuso nel corso di un incontro avuto con i lavoratori (una ottantina in tutto) delle cooperative che si occupa dei due servizi. «E questo sarà possibile – ha poi spiegato il dott. Piero Cavaleri – perché l’Amministrazione comunale nissena riuscirà ad anticipare la somma necessaria, che, per l’anno 2015, ammonta ad un milione e mezzo di euro. Somma questa che, comunque, verrà restituita dal ministero degli Interni che, tramite i “Pac” (Piani azione e coesione), intende assicurare dei servizi alle fasce deboli delle popolazioni, e - appunto - in particolar modo agli anziani che si ritrovano in condizioni di indigenza ed hanno bisogno dell’assistenza domiciliare integrata ed anche ai bambini di età non superio- forzata. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Sezione Volanti per il sopralluogo di furto; il derubato ha riferito agli agenti che i malviventi hanno asportato la somma in contanti di 150 euro e diversi alcuni preziosi in oro dal valore non quantificato. Sempre all’Urp della Questura, un impiegato nisseno ha denunciato ai poliziotti che ignoti, nel corso della notte, avevano danneggiato l’autovettura Toyota MR2, di sua proprietà, lasciata in sosta in via Napoleone Colajanni. I malviventi, dopo aver tagliato il tettuccio in stoffa del veicolo, si erano impossessati di un paio di occhiali da sole e della somma di 15 euro. Lo dico a La Sicilia «Difesa della Corte d’appello» Come promotore della lista Zoda, ove eletto alle prossime elezioni dell’Ordine Avvocati, intendo innanzitutto coinvolgere tutte le nostre associazioni, e riunire le molteplici voci e le infinite energie dell’avvocatura per mantenere il giusto ruolo e rilievo all’interno della società in cui viviamo. Dobbiamo riappropriarci del ruolo guida che abbiamo sempre avuto e che le regole del “mercato” e della globalizzazione stanno cercando di sottrarci. Il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dovrà quindi continuare a svolgere questa sintesi e restare uno dei traini della cittadinanza, dando compattezza ed armonia ai diversi punti di vista e valorizzando ogni risorsa anche in difesa della nostra Corte di Appello, garantendo una sempre più efficace tutela dei diritti che si tramuta inevitabilmente in progresso economico. In questa opera abbiamo bisogno delle idee, delle energie e del tempo di tutti gli iscritti. Il nuovo Consiglio dovrà coinvolgere tutte quelle valide persone che intendono porsi al servizio della classe, dovrà convogliare tutte le nuove energie verso una nuova rinascita, rifiutando il declino verso cui la società civile si rivolge. Abbiamo l’obbligo morale di ribellarci e di provarci. PIERLUIGI ZODA «Sindaco, è finita la nostra pazienza» Intervengo per la prima volta da quando si è insediato il nuovo Consiglio Comunale perché ho ritenuto giusto dare a quest’Amministrazione un tempo tecnico affinché acquisisse un po’ di esperienza, essendo del tutto neofita della macchina politico amministrativa. Ritenevo che aspettare (avevo previsto circa un anno dalla data dell’insediamento) fosse un’azione corretta soprattutto in una città martoriata come la nostra, nella speranza che la vivibilità della nostra comunità potesse migliorare. Per questo ho tentato, anche nei miei interventi in Consiglio Comunale, di evitare di essere eccessivamente critico sulle azioni sinora adottate dalla Giunta. Oggi alla luce dei risultati, mi rendo conto che è impossibile continuare a dare tempo a questa Amministrazione, perché si rischia di compromettere inevitabilmente il futuro della nostra città. Ricordo alcune azioni della giunta Ruvolo che hanno avuto il precipuo scopo di aumentare la tassazione e caricare sui cittadini nisseni, anche quelli che ancora devono nascere, un mutuo ventennale per estinguere il debito con l’ATO rifiuti. Un debito di cui non si conosce l’esatto importo, ma che i cittadini dovranno pagare non sulle spese effettivamente certificate ma in base alla quota di appartenenza. Dopo questa doverosa premessa, oggi, quello che mi procura più fastidio è la totale rigidità del capo dell’Amministrazione, totalmente immobile nei suoi pensieri, che non prende in re ai tre anni». «C’è di più - ha aggiunto ieri Piero Cavaleri - se riusciremo ad essere virtuosi ed ad assicurare un buon servizi il ministero, così come previsto dal progetto a cui abbiamo partecipato, potrebbe presto raddoppiare la somma destinata al Comune di Caltanissetta, portandola quindi a tre milioni di euro. Somma questa che potremo utilizzare presto andando ad incentivare ulteriormente i servizi destinati alle fasce deboli della popolazione nissena. In questo modo saremo in grado anche di garantire ulteriormente i posti di lavoro mantenuti sino ad ora e rasserenare gli operatori interessati». Rassicurazioni dal Comune per il servizio di assistenza agli anziani segnalazioni al numero: tel. 0934 554433, e-mail: [email protected] - Le lettere - max 2000 battute - devono recare nome e cognome del mittente (che a richiesta non viene pubblicato) e un suo recapito telefonico nessuna considerazione le istanze dei commercianti, dei professionisti e, non per ultimi, dei residenti e degli utenti del centro storico. Il sindaco vuole che il centro storico resti chiuso? Bene allora attivi immediatamente un servizio navetta continuo per dare a tutti la possibilità di accedere fisicamente alla zona chiusa al traffico veicolare, considerato, tra l’altro, che nel tratto di strada interessato vi è anche una Farmacia alla quale oggi è impossibile accedere a persone con difficoltà motorie o con particolari patologie, problema che si acuisce quando questa effettua il servizio di turno. Inoltre dia respiro ai commercianti del centro storico escludendoli dal pagamento dei tributi comunali per tutto il 2015, cosa, quest’ultima, che potrebbe servire da incentivo anche per fare rialzare le tante saracinesche chiuse. Non trascurando però gli altri commercianti della città, che certamente non vivono anche loro un buon momento, per non fomentare «guerre» tra operatori del settore. Se tutto questo non è possibile il sindaco allora decida di optare per una chiusura limitata ad alcune ore della giornata, che sarebbe la soluzione più logica e immediatamente realizzabile. Purtroppo la totale mancanza di strisce pedonali nel tratto interessato, mi induce a pensare che la decisione di non fare transitare i mezzi sia stata già presa, senza alcun confronto con il Consiglio Comunale. Sull’argomento è indispensabile celebrare un Consiglio Comunale monotematico, invitando e ascoltando tutti i soggetti interessati. La questione centro storico non si configura come un rapporto esclusivo tra la Giunta e gli operatori, ma investe gli interessi di tutta la città. ANTONIO FAVATA Consigliere comunale del Gruppo Officina Politica Nissena «Troppi soldi sul campo di bocce» Prendiamo atto, certamente con grande imbarazzo, delle considerazioni espresse dall’assessore Castiglione nella risposta scritta all’interrogazione consiliare sulla manutenzione degli impianti sportivi cittadini presentata il 19/02/2015 da oltre 20 Consiglieri comunali. I consiglieri proponenti, di maggioranza e di opposizione, nella considerazione del difficile momento economico che comporta una oggettiva carenza di risorse finanziarie, hanno ribadito la volontà espressa in sede di approvazione del bilancio di previsione di un utilizzo ottimale dei circa 130 mila euro disponibili. Per tale ragione appare sorprendente ed inspiegabile la decisione assunta dall’Amministrazione nella figura dell’Assessore Castiglione di destinare ben 90 mila euro alla manutenzione straordinaria di una sola struttura sportiva individuata nel campo di bocce del quartiere «Angeli». L’assessore Castiglione dopo una attenta, condivisibile, disamina sullo stato di degrado dell’impiantistica sportiva cittadina, per altro più volte riscontrato e trattato da parte della V Commissione Comunale e dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico, derivante da una carente manutenzione ordinaria e da una non adeguata politica di sostegno alle attività ludico- sportive che ha caratterizzato la precedente Amministrazione, critica in modo scomposto e poco opportuno l’intervento propositivo dei consiglieri comunali. L’intervento di manutenzione dell’impianto di bocce, già aggiudicato in forma provvisoria, ben lungi dal rappresentare un intervento di riqualificazione organica e strutturale, si limita solamente a rendere pienamente utilizzabili le corsie da gioco al coperto, con i servizi annessi, ed a mettere in sicurezza la via d’accesso, con riempimento e colate di cemento delle fatiscenti corsie da gioco esterne e la conseguente creazione di un piazzale di circa 500 metri quadri. L’attenzione posta al quartiere «Angeli» dai consiglieri proponenti, peraltro pienamente riscontrata dai residenti in termini di suffragi alle ultime elezioni amministrative, dà agli stessi pieno titolo a rappresentare le esigenze «vere» del quartiere, che attende ormai da troppo tempo interventi di piena e reale riqualificazione. Il Pd poi, per sua storica vocazione, ha sempre rappresentato le esigenze dei quartieri cittadini più disagiati e ha sempre trovato importante riscontro elettorale ai propri sforzi. Siamo sempre convinti che la condivisione dei metodi e delle scelte costituisca il perno fondamentale per l’attuazione del programma elettorale dell’Alleanza per la Città, sottoscritto da tutte le forze di maggioranza. Continuare a disattendere questo principio mette a serio rischio il percorso di rinnovamento che ha consentito al sindaco Ruvolo di vincere le ultime elezioni comunali. Agli scriventi sembra quindi poco opportuno ed efficace utilizzare oltre il 70% delle modeste risorse disponibili per la manutenzione di un solo impianto di quartiere, per altro fatiscente. Per fare ciò e quello che l’Assessore nobilmente descrive ci vogliono invece risorse molto più importanti, che si dovevano e si possono trovare predisponendo un progetto specifico per attingere ai bandi del credito sportivo, che al momento sono per altro dedicati appunto all’edilizia scolastica. Progetti che ricordiamo l’Amministrazione Comunale, con il suo Ufficio Tecnico, non riesce spesso ad produrre per l’enorme carico di lavoro già esistente, la carenza di organico e la scelta miope di evitare, sempre e comunque, la procedura degli incarichi professionali esterni. In conclusione riteniamo che tale metodologia di intervento e di utilizzo delle risorse preventivate dall’Assessorato allo Sport non rappresenti un obiettivo in linea con il programma elettorale. Il progetto di manutenzione previsto dall’assessore Castiglione «mortifica» le aspettative dei residenti del quartiere «Angeli» che da tempo attendono una ben diversa e concreta risposta alle proprie aspettative e inoltre sottrae, al capitolo del bilancio, significative risorse economiche necessarie a tamponare le indifferibili emergenze ed evitare un ulteriore tracollo di tutti gli impianti sportivi cittadini e di quartiere. IL GRUPPO CONSILIARE E IL DIRETTIVO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CALTANISSETTA in breve CONSIGLIO COMUNALE Riunione fissata per il 12 marzo Il consiglio comunale è stato convocato dal presidente Leyla Montagnino per giovedì prossimo, 12 marzo, alle ore 16. In agenda tre punti: l’esecuzione della condanna, dopo la sentenza del Tribunale Civile, contro Umberto Marcelli ed eredi di Cristian Marcelli, l’opposizione alla variante del Piano regolatore generale per l’ampliamento della zona E F5, zone di parco agricolo-naturalistico in località Vulcanelli, al Villaggio Santa Barbara, delle ditte Giuseppe Cassetti, Annamaria Cassetti e Paolo Cassetti e l’incentivazione dell’attività edilizia in centro storico con la riduzione degli oneri di urbanizzazione e costo di costruzione. BIBLIOTECA SCARABELLI Convegno del Polo civico su unione servizi Si terrà questo pomeriggio, con inizio alle ore 17, alla biblioteca comunale “Scarabelli” il convegno organizzato dai responsabili del Polo Civico (”Officina territoriale della partecipazione - Agorà 93100) di Caltanissetta il convegno “Com-unico: dalla comunicazione all’unione delle comunità”, che ha come obiettivo quello di costituire una rete tra le comunità di caltanissetta e San Cataldo al fine di accrescere la capacità competitiva e migliorare i servizi al cittadino. L’INCHIESTA Dissequestrato uno dei lavaggi non in regola Ha dismesso l’attività e quindi non c’è ragione di tenere ancora sotto sequestro il locale che un tempo ospitava il suo autolavaggio in quanto non ci sarebbero più scarichi di sostanze nocive. Ha deciso così il Tribunale del Riesame, che ha accolto il ricorso degli avvocati Filippina Cinzia Bellomo ed Oscar Aiello, i quali hanno chiesto ai giudici di annullare il sequestro disposto dal gip nei confronti del nisseno Filippo Taibbi (67 anni), uno dei lavaggisti della città finiti al centro dell’inchiesta sui presunti danni ambientali dovuto agli scarichi dell’esercizio commerciale. Nell’inchiesta sono coinvolti una quindicina di titolari di autolavaggio e secondo l’accusa gli scarichi delle acque reflue sarebbero da equiparare agli scarichi industriali e quindi è necessaria un’autorizzazione particolare. Ora si attende la chiusura dell’inchiesta. REDDE RATIONEM Chiesta l’assoluzione di Aloisio e Dall’Asta Gli avvocati Davide Anzalone e Salvatore Gugino hanno chiesto alla Corte d’Appello nissena di confermare le assoluzioni per Massimo Dall’Asta di Caltanissetta, accusato di estorsione, e Giovanni Aloisio di Misilmeri, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa, imputati nel processo per l’operazione antimafia “Redde rationem”. I due legali hanno sostenuto l’assenza di riscontri alle accuse dei pentiti e l’assenza di elementi certi emersi dalle indagini, ricordando che già in primo grado entrambi erano stati assolti. Tra una settimana nuova udienza per le arringhe di altri difensori; sotto processo ci sono anche Nino Bracco, Antonino Ferraro, Calogero Failla ed Antonio Graci, difesi dagli avvocati Danilo Tipo, Sergio Iacona, Diego Perricone, Sonia Costa, Grazia Volo e Leo Mercurio. TRASFUSIONE SBAGLIATA Al processo depone un carabiniere Ascoltato uno dei Carabinieri che si occuparono di acquisire i documenti e svolgere le prime indagini sulla trasfusione di sangue sbagliata che portò alla morte del carpentiere nisseno Angelo Giulietti, nel settembre 2009. L’investigatore ha ricostruito gli accertamenti svolti e le acquisizioni di atti nel corso del processo che vede imputate, davanti al giudice monocratico Valentina Balbo, nove persone. Si tratta di medici e infermieri dell’ospedale “Longo” di Mussomeli e tecnici di laboratorio del Centro trasfusionale di San Cataldo, che fornì le sacche di un gruppo diverso da quello di Giulietti. Quest’ultimo era stato ricoverato perché gli fosse applicata una protesi all’anca. Prossima udienza tra due settimane. SPACCIO DI HASHISH Ascoltato un investigatore in aula Ha confermato di avere eseguito una perquisizione trovando 30 grammi di hashish ed un bilancino di precisione nell’abitazione del nisseno Giuseppe Volo, sotto processo davanti al giudice monocratico Antonio Napoli. A deporre in aula l’ispettore di Polizia Orazio Martini, il quale ha però aggiunto di non avere visto l’imputato spacciare e di non sapere con certezza chi vivesse nell’abitazione dove fu effettuata la perquisizione. A difendere Volo è l’avv. Davide Schillaci; si torna in aula ad aprile. FARMACIE DI TURNO Servizio diurno: Messana, viale Conte Testasecca 51, tel. 0934-25302 (orario continuato 9-20). Servizio notturno: Vizzini, viale Trieste 59, tel. 0934-21286 (orario continuato 20-9).