Volantino - Teatro Nuovo Verona
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Volantino - Teatro Nuovo Verona
PLATEA GALLERIA Biglietti Abbonamenti 17 euro 65 euro 17 euro 60 euro (12 euro ridotto Under 26) Città di Abano Terme GLI ABBONATI della Stagione di Prosa 2012 potranno scegliere il nuovo posto a Teatro a partire da LUNEDì 7 GENNAIO fino a GIOVEDì 10 GENNAIO 2013 presso l’Ufficio Ma- nifestazioni in Villa Bassi, 52 - I° piano - con i seguenti orari: lunedì 7 e giovedì 10 gennaio dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30 martedì 8 e mercoledì 9 gennaio dalle 8.30 alle 14.30. A partire da VENERDì 11 GENNAIO 2013 potranno essere sottoscritti nuovi abbonamenti con i seguenti orari: venerdì 11 dalle 8.30 alle 14.30 - lunedì 14 dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30 - giovedì 17 dalle 14.00 alle 18.30 - martedì 15, mercoledì 16 e venerdì 18 dalle 8.30 alle 14.30. I biglietti saranno in vendita il giorno dello spettacolo: dalle 9.00 alle 14.00 presso l’Ufficio Manifestazioni in Villa Bassi, 52 - I° piano dalle ore 19.30 presso il botteghino del Teatro Marconi, inoltre è possibile acquistarli anche presso il cinema Teatro Marconi il sabato e la domenica durante gli orari delle proiezioni dei film. Per informazioni e chiarimenti può rivolgersi all’ufficio Manifestazioni Culturali presso Villa Bassi Rathgeb tel. 049 8245269-275-217 e-mail: [email protected] T E AT R O C I N E M A M A R CO N I per informazioni [email protected] - www.abanoterme.net telefono 049.8245275-217 - www.teatrostabileverona.it Via Pio X - Abano Te r m e (a fianco del Duomo di San Lorenzo) XXIV STAGIONE DI PROSA Inizio spettacoli ore 21.15 Inizio spettacoli ore 21.15 Giovedì 24 gennaio 2013 Giovedì 7 marzo 2013 L’ottimista Non sparate sulla mamma Il Candido di Voltaire e la ricerca della felicità. Scritto e interpretato da Leonardo Manera di Carlo Terron con Stefania Pepe e Roberta Petrozzi regia di Marco Rampoldi Ginevra, 1759: questo è l’anno di pubblicazione del Candido di Voltaire, subito condannato al macero dal Consiglio reggente della città. Condannato perché irriverente, goliardico, dissacratorio; dopo più di duecentocinquant’anni, ancora di straordinaria attualità. Irriverente e dissacratorio perché sbeffeggia gli abusi del potere, il fanatismo religioso, l’ottusità diffusa. Goliardico per il modo in cui centra l’obiettivo con una profonda leggerezza. “L’ottimista”, scritto da Leonardo Manera, che interpreta e reinterpreta il racconto di Voltaire dando voce e vita ai personaggi che ne costituiscono il cuore narrativo, evidenzia gli elementi comici e grotteschi che fanno parte anche del nostro vivere di uomini e donne del ventunesimo secolo. Proponendo, infine, una possibile via per la felicità lontana da integralismi e dogmi di ogni tipo, senza pretendere che il nostro sia a tutti i costi il “migliore dei mondi possibili”. Le mamme sono sante, le mamme non si toccano. E, per tutte le mamme, i figli sono santi, i figli non si toccano. Soprattutto quando i figli cominciano a crescere, e a volerli toccare sono quelle scostumate delle altre donne: siano esse compagne di scuola, professoresse o cameriere. E per resistere a questa “congiura per recidere il legame sacro che avvince figli e madri”, ogni mezzo è lecito... Una scrittura sapiente che fa delle protagoniste Clotilde e Maura signore perbene che hanno la capacità di vivere la quotidianità con ricercato afflato tragico, alternando senza soluzione di continuità il ruolo di complici a quello di rivali, con la medesima caparbietà autodistruttiva, in modo da diventarne progressivamente vittime sacrificali. Giovedì 14 febbraio 2013 Giovedì 14 marzo 2013 Teatro Stabile Verona Gianfranco D’Angelo Barbara Terrinoni Romeo e Giulietta di W. Shakespeare con Alessandro Di Nuzzi, Annalisa Esposito, Raffaele Spina, Roberto Petruzzelli, Mario Monopoli Michele Ghionna, Cecilia Viganò illustrazioni dal vivo, California suite Sabrina Reale pianoforte, Massimo Rubulota percussioni di Neil Simon con Gianfranco D’Angelo, Barbara Terrinoni e con Tania Borro e Francesco Jelo regia di Paolo Valerio regia di Massimiliano Farau Giulietta e Romeo sono vivi e reali: il genio di Shakespeare ha conferito loro una sorta di tridimensionalità, più che sufficiente a giustificare, per ragioni di pietas assai prima che per motivi turistici, il desiderio di collocarli in luoghi altrettanto tridimensionali, di immettere insomma nella Verona della realtà, la Verona della Poesia. Accanto alle parole perfette di Shakespeare, vengono qui privilegiate l’immagine e la musica con artisti che dipingono e suonano dal vivo, traendo ispirazione dalla poesia e dalla freschezza di questo capolavoro. Le immagini estemporanee proiettate formano la scena accompagnate dalle note romantiche e dall’interpretazione fresca degli attori. Un’altra strada, un altro percorso sempre alla ricerca di un’Arte capace di emozionare. California Suite è una commedia divertente, in cui il ritmo delle battute, la vivacità dei dialoghi, le situazioni paradossali, attingono in modo intelligente e spiritoso e mai volgare dalla vita vera, dai personaggi che tutti conosciamo, dalle storie di cui abbiamo sentito parlare. Divertente ma anche realistica perchè può far pensare con intelligenza all’amarezza data dai difetti e dalle debolezze dei protagonisti, una storia genuina e soprattutto umana. L’effetto comico che unifica, attraversa e caratterizza la commedia è il contrasto che si crea tra l’atmosfera da cartolina, la location da sogno californiano tutto sole, lusso ed evasione e la resa dei conti senza esclusione di colpi che vi si consuma.