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FTA Morning View
giovedì 12 maggio 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in deciso ribasso
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in netto ribasso. Il Dow Jones ha perso l'1,21%, l'S&P 500 lo 0,96% e il
Nasdaq Composite l'1,02%.
A pesare sui listini azionari Usa sono state alcune notizie negative sul fronte societario.
Walt Disney -4,03%. Il colosso dell’entertainment ha presentato risultati relativi al secondo trimestre del suo esercizio segnati
da utili netti in moderato progresso da 2,11 miliardi, pari a 1,23 dollari per azione, a 2,14 miliardi, e 1,30 dollari. L’eps rettificato
si è attestato a 1,36 dollari contro gli 1,39 dollari del consensus di FactSet (1,40 dollari quello di Thomson Reuters). I ricavi
sono cresciuti da 12,5 a 13 miliardi di dollari, ma sotto ai 13,2 miliardi stimati dagli analisti.
Macy's -15,17%. Il gruppo della grande distribuzione ha rivisto al ribasso le stime di utile per l'esercizio in corso a 3,15-3,40
dollari per azione (da 3,80-3,90 dollari per azione della precedente guidance). Le vendite a parità di negozi sono previste in calo
del 3-4%. Nel primo trimestre i ricavi sono calati più del previsto a 5,8 miliardi di dollari da 6,2 miliardi dello stesso periodo di un
anno prima e contro i 5,9 miliardi indicati dal consensus.
Wendy's -8,86% nonostante una trimestrale superiore alle attese ed un miglioramento dell'outlook. Nel primo trimestre l'utile per
azione adjusted della catena di fast-food si è attestato a 0,11 dollari su ricavi per 378,8 milioni di dollari. Gli analisti avevano
previsto un Eps di 0,06 dollari su ricavi per 351 milioni. Per l'intero esercizio Wendy's stima ora un utile per azione compreso tra
0,38 e 0,40 dollari (da 0,35-0,37 dollari della precedente guidance).
Office Depot -40,39%. Il fornitore di articoli per ufficio ha rinunciato alla fusione con la rivale Staples (-18,34%).
Electronic Arts +13,70%. Il produttore di videogame ha chiuso il quarto trimestre con un utile per azione di 0,50 dollari, 8
centesimi in più delle attese. Meglio del previsto anche i ricavi a 924 milioni contro i 888,78 milioni indicati dal consensus.
MERCATI ASIATICI
Mercati asiatici contrastati: Tokyo in positivo, perdite per Shanghai e Sydney
In scia alla seduta negativa di Wall Street mercoledì (il peggiore degli indici Usa è stato il Dow Jones Industrial Average,
deprezzatosi dell’1,21%), soprattutto a causa di deludenti trimestrali, alla riapertura i mercati dell’Asia hanno perso terreno, ma
nel corso della giornata arriva il recupero soprattutto sulla spinta di Tokyo che ha virato in positivo su aspettative di nuovi
interventi da parte della Bank of Japan, che hanno indebolito i corsi dello yen. Tokyo aveva aperto in frenata appesantita dalle
trimestrali di Toyota (che ha anche detto di attendersi per l’attuale esercizio un crollo del 35% dei profitti netti) e Bridgestone (tra
i peggiori dell’indice, con una flessione intorno al 6%). A fine seduta, però, il Nikkei 225 segna il quarto progresso consecutivo
con un guadagno dello 0,41% (l’indice più ampio Topix si apprezza invece solo dello 0,05%). Non riesce il recupero a Seoul,
con il Kospi che limita comunque il suo declino allo 0,13% al termine delle contrattazioni.
Complessivamente la seduta resta positiva per i mercati dell’Asia, dopo che l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, era
arrivato a perdere lo 0,60% in apertura, ma a Sydney l’indice S&P/ASX 200 mette fine alla serie di guadagni registrando un
declino dello 0,25% al termine delle contrattazioni, a fronte di performance contrastate per tutti i settori: da quello petrolifero (i
corsi del greggio sono ancora in declino), ai minerari (rame e alluminio si apprezzano dopo che l’indice dei sei metalli industriali
al London Metal Exchange aveva guadagnato lo 0,9% mercoledì dai minimi di un mese segnati nella seduta precedente), ai
finanziari. A circa un’ora dalla chiusura, invece, Shanghai torna in negativo. Lo Shanghai Composite perde oltre mezzo punto
percentuale mentre Shanghai Shenzhen Csi 300, seppure in declino, si muove intorno alla parità. In flessione di circa lo 0,40%
lo Shenzhen Composite, performance simile a quella dell’Hang Seng di Hong Kong (sostanzialmente invariato, ma in positivo,
l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).
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PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei in leggero ribasso: Eurostoxx 50 -0,1%, DAX -0,2%, CAC 40 -0,2%, FTSE 100 -0,3%. Le
chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 -0,74%, Francoforte (DAX) -0,70%, Parigi (CAC 40)
-0,50%, Londra (FTSE 100) +0,09%, Milano (FTSE Mib) -1,32%. Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,2 per
cento circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,96%, Nasdaq Composite -1,02%, Dow Jones
Industrial -1,21%. Tokyo in verde con l'indice Nikkei 225 che chiude a +0,41%. Borse cinesi deboli: l'indice CSI 300 di
Shanghai e Shenzhen al momento segna -0,1% circa, l'indice Hang Seng di Hong Kong -0,5% circa. Euro contro dollaro poco
sotto il massimo di ieri pomeriggio a 1,1446. Al momento EUR/USD oscilla in area 1,1420. Future obbligazionari eurozona
poco mossi. Il Bund future segna 164,22 punti dai 164,12 delle 17:30 della seduta precedente, ed è in ribasso dello 0,02%
rispetto alla chiusura delle 22:00 a 164,25. Petrolio sui massimi da fine aprile dopo il balzo di ieri pomeriggio in scia ai dati sulle
scorte USA (in forte diminuzione). Il future sul Brent oscilla sui 47,50 $/barile, quello sul WTI sui 46,20 $/barile. Oro in leggera
flessione dai massimi allineati a 1280 $/oncia toccato ieri a inizio pomeriggio e nella notte. I prezzi al momento oscillano sui
1273 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 12 Maggio 2016
01:50 GIA Bilancia partite correnti mar;
07:00 GIA Indice Economy Watchers (fiducia consumatori) apr;
07:30 FRA Inflazione apr;
11:00 EUR Produzione industriale mar;
13:00 GB Riunione BoE e Inflation Report;
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
14:30 USA Indice prezzi importazioni apr;
17:00 USA Intervento Mester (Fed);
17:45 USA Intervento Rosengren (Fed);
19:30 USA Intervento George (Fed).
HEADLINES
Giappone: indice Economy Watchers ai minimi dal novembre 2014
L'Ufficio di Gabinetto nipponico ha comunicato il dato relativo all’Economy Watchers corrente, sondaggio che determina la
fiducia tra i lavoratori in Giappone in relazione all'attività economica e permette di anticipare la spesa dei consumatori. In aprile
la lettura è per un deciso declino a 43,5 punti, ai minimi dai 41,5 punti del novembre 2014, da 45,4 punti di marzo (44,6 in
febbraio) e contro i 44,9 punti del consensus.
Giappone: surplus delle partite correnti ai massimi dal 2009 in marzo
Il ministero delle Finanze nipponico ha comunicato che il surplus delle partite correnti è cresciuto in marzo del 6,9% su base
annua a quota 2.980 miliardi di yen, leggermente sotto ai 2.990 miliardi del consensus di Wall Street Journal e Nikkei. Si tratta
del ventunesimo mese consecutivo in surplus e il dato è il più elevato degli ultimi nove anni.
Giappone: prestiti erogati dalle banche in progresso del 2,2% in aprile
La Bank of Japan ha comunicato che in aprile i prestiti erogati dagli istituti di credito del Sol Levante sono cresciuti su base
annua del 2,2% dopo il progresso del 2,0% di marzo (2,2% in febbraio), a quota 499.763 miliardi di yen (pari a 4.020 miliardi di
euro). Anche escludendo i trust la crescita dei prestiti è stata del 2,2% contro il 2,0% di marzo.
Fitch taglia il giudizio su Gap al livello “spazzatura”
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Fitch Ratings mercoledì ha declassato Gap da BBB- a BB+ portando sotto all’investment grade e quindi a junk (spazzatura) il
rating sul retailer d’abbigliamento Usa, che lunedì aveva presentato dati preliminari relativi al primo trimestre peggiori rispetto
alle attese del mercato sia in termini di utili che di ricavi e fornito un outlook ampiamente inferiore al consensus. Gap, dopo
avere perso l’11,51% nella seduta di martedì, ha chiuso mercoledì con un ulteriore declino del 3,73% a Wall Street.
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