MPS prestiti a moglie Mussari

Transcript

MPS prestiti a moglie Mussari
Estratto da pag.
Venerdì
25/01/2013
2
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Ferruccio de Bortoli
489.988
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile.
II caso Quei prestiti
per 13 milioni alla
moglie di Mussari
MILANO — Possibile che nel portafoglio
crediti di una controllata dì Banca Mps ci siano
in pegno quaranta società delle energie
rinnovabili, in parte scatole vuote o di proprietà
ignota? Certo i problemi a Siena sono altri,
riguardano la finanza e le sue deviazioni. Ma
resta sempre uno dei mestieri fondamentali
della banca saper erogare prestiti. Per esempio,
nella categoria delle piccole e medie imprese,
un ottimo cliente è l'Hotel Garden, un quattro
stelle vicino al centro dì Siena, realizzato sulla
ristrutturazione di una villa del diciottesimo
secolo. L'Hotel Italia, invece, è un tre stelle che
appartiene al medesimo proprietario, così come
il complesso agrituristico dì Villa Agostoli, io
villette e appartamenti a 5 chilometri dal
centro. L'imprenditrice che controlla il piccolo
gruppo turistico-immobiliare si chiama Luisa
Stasi e la conoscono bene anche in Banca Mps.
Non solo perché è la moglie dell'ex presidente
della Fondazione Mps, della banca e dell'Abi,
Giuseppe Mussari. Ma anche perché chi segue
la sua «pratica» sa che ha un'esposizione di
circa 13 milioni. Nulla di preoccupante perché
sono posizioni create da tempo, sono mutui
fondiari con garanzie reali sugli immobili. Però
non sfugge all'interno della banca l'anomalia di
una concentrazione del rischio: il 100%
dell'esposizione della signora e dei suoi Hotel è
con il Monte dei Paschi. E anche quando non
c'è un'attività imprenditoriale (alberghi,
_________ agriturismo) alla base del
^^^^^^^™ prestito, è sempre e solo la
Bilanciobanca senese o una sua controllata a
prestare soldi alla Stasi. Nessuna
diversificazione: i dipendenti Mps sanno che
l'imprenditrice è Mps-dipendente. Dunque è
interesse anche della banca che gli hotel di
Luisa Stasi i i »mi lAi- siano sempre pieni.
menti ilE le energie rinnovabili Samorì
L'acceleratore è stato schiacciato a fondo corsa.
I finanziamenti sono piovuti quasi come gli
incentivi pubblici che sono stati il vero motore
del business. Per anni la banca toscana ha
dirottato risorse sulla green economy dove
accanto a imprenditori seri che realizzano
impianti ci sono anche molti opportunisti che
creano solo scatole vuote acchiappa-soldi. Se il
gruppo di Siena ha selezionato bene i suoi
clienti non ci saranno problemi per la "Mps
Leasing & Factoring-Banca per i servizi
finanziari" nella quale, secondo fonti interne,
sarebbero concentrate una quarantina di
posizioni di aziende di energia elettrica. Quasi
Grandi gruppi bancari
tutte con la caratteristica di avere il 100% del
capitale in garanzia a Mps. Tra i tanti, ha
ottenuto prestiti una società che ha come
principale azionista la Sopaf della famiglia
Magnoni. Ma anche due aziende del teramano
riconducibili a Giampiero Samorì, l'avvocato
modenese che avrebbe voluto partecipare alle
primarie del Pdl. La Vegagest sgr che ha
bilanci tutt'altro che floridi ed è controllata da
due casse di risparmio, Ferrara e San Miniato,
ha dato in garanzia tre aziende del settore. Ma,
raccontano negli uffici Mps, anche il gruppo
Avelar-Renova, controllato dall'oligarca russo
Viktor Vekselberg, ha trovato sponda a Siena.
Un gruppo cinese ha dato in pegno il 100% di
una sua controllata in provincia di Modena,
mentre a Treviso i soldi di Siena sono andati a
una società che fa capo a una misteriosa
holding panamense. Mario Gerevini it
Pag.
1