NEL NOME DI DIO - Premio H. C. Andersen

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NEL NOME DI DIO - Premio H. C. Andersen
Classe 2^ - Scuola Primaria G. Marconi – Istituto Comprensivo Sestri Levante
FIABA SEGNALATA SEZIONE BAMBINI
NEL NOME DI DIO, IL CLEMENTE, IL MISERICORDOSIO.
C’era una volta una strega che viveva in un palazzo nel bosco. Da un po’ di tempo, nessuno la vedeva nel
villaggio. E tutti sapevano che viveva da sola nel bosco.
Sapete come vivono le streghe?
Purtroppo non era amata dagli abitanti del villaggio, perché tutti pensavano che facesse del male e
preparasse delle pozioni magiche.
Aveva mille anni, era piena di rughe, i suoi vestiti erano sporchi e rotti, i suoi capelli erano lunghissimi di
colore vedere e, anche se li tagliava spesso da sola, in breve tempo diventavano di nuovo lunghi come
prima ed era costretta a pettinarli con due pettini!
Il suo naso era lungo e sottile e la sua bocca era storta e sempre aperta, per mostrare l’unico dente che
aveva.
Nel bosco, da una collina, si vedeva un bellissimo castello doveva viveva il Re con la sua Regina. La
famiglia reale non era felice!
La Regina era bella, aveva i capelli lunghi, biondi, e tutti gli abitanti del paese le volevano molto bene perché
era molto educata e aiutava tutte le persone.
Il Re e la Regina non avevano figli, per questo motivo la loro vita non era da sovrani. Il Re tutto il giorno sul
divano a guardare le partite di calcio, e la regina a pulire la casa, oppure andava al mercato a fare la spesa
per comprare tutto quello di cui aveva bisogno.
Un giorno, la Regina andò al mercato per comprare delle belle prugne per fare della marmellata e, senza
farci caso, sentì il discorso fra una vecchia signora e il panettiere. Si dicevano che la strega era malata e
nessuno la vedeva da lungo tempo, e tutto il villaggio pensava che meritasse di rimanere sola, visto che non
aveva nessuno, né famiglia, né amici, perché era cattiva e faceva del male.
Quando ascoltò questo discorso, la Regina s’intristì, perché anche lei si sentiva spesso sola.
Mise le prugne nella cesta e andò verso il bosco. Dopo qualche minuto, si trovò davanti al palazzo della
strega. Era vecchio, a rischio di crollo, e coperto di piante rampicantI.
All’inizio, la Regina ebbe paura ed esitò prima di bussare alla porta ma, all’improvviso, apparve una vecchia
signora piena di rughe e capelli verdi, che però le sembrò come qualsiasi altra persona.
La Regina salutò educatamente la strega e le offrì la cesta di prugne.
La strega fu sorpresa ma contenta e rise da far vedere l’unico dente, le diede il benvenuto e le chiese di
entrare. Una volta entrate in casa, la Regina si trovò in una stanza semplice, dove c’era una grossa pentola
su un fuoco lento appesa al camino, con una catena che dondolava a destra e a sinistra.
La strega cacciò via un vecchio gatto nero che dormiva sopra un cuscino e invitò la Regina a sedersi su una
sedia.
Dopo qualche minuto di timidezza fra le due, iniziò un dialogo interessante sul modo di cucinare la
marmellata e, senza rendersi conto del tempo, si accorsero che ormai era ora di pranzo.
La strega la invitò a pranzare e la regina accettò, ma con grande perplessità.
Aveva ragione a non fidarsi, perché il pranzo fu strano e piccantissimo, ma siccome la Regina era bene
educata e carina, aveva mangiato tutto.
Da quel giorno iniziò una bella amicizia fra le due e ogni giorno la Regina si recò dalla strega all’ora del tè.
Un brutto giorno, la Regina arrivò dalla strega e la trovò pallida a letto. La strega cominciò a spiegare alla
Regina che era in fin di vita e che stava morendo.
Con una vocina stanca, ringraziò la sua amica e le chiese di aprire un comodino e prendere ciò che c’era
dentro. Gli occhi della Regina brillarono quando vide la bacchetta magica.
La strega spiegò che era il suo regalo per l’unica amica che avesse mai avuto e che questa bacchetta
magica l’avrebbe aiutata a realizzare il suo grande desiderio, e poi chiuse gli occhi e se ne andò...è morta la
strega.
La Regina uscì dal palazzo tenendo in mano la bacchetta magica e chiuse la prota velocemente dato che
aveva avuto paura vedendo un ragno gigante appeso alla porta.
Tornò al suo castello e raccontò al Re tutta la storia, ordinò ai suoi dipendenti di preparare il funerale della
strega ma questi ultimi, quando si recarono al palazzo della strega, non trovarono nessuno.
Il giorno dopo, la Regina si mise alla finestra pensando al suo grande desiderio.
Guardò il cielo e, all’improvviso, il vento cominciò a soffiare e una grande nuvola si avvicinò lentamente
assumendo le dimensioni e la forma di un neonato e si posò fra le braccia della Regina. Poi diventò una
bellissima bambina.
La Regina pianse di felicità.
Col passare degli anni, la principessa divenne una splendida ragazza.
Il Re e la Regina erano felici, durante l’estate trascorrevano le vacanze estive al mare, mangiavano piatti
deliziosi e ammirvano diversi tipi di piante marine. La regina scattò bellissimi ricordi di queste vacanze estive
e nella sua mente c’erano molte cose meravigliose.
Fine