Testosterone - Fisiokinesiterapia
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Testosterone - Fisiokinesiterapia
L’ipogonadismo maschile • • • • • • • Gli steroidi sessuali ed i sistemi di regolazione Il concetto di ipogonadismo Effetti sistemici della carenza di androgeni Cause genetiche, cromosomiche ed acquisite La diagnosi biochimica e funzionale L’infertilità I principi di terapia www.fisiokinesiterapia.biz Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi Ipotalamo GnRH Inibina B T E Ipofisi FSH Tubuli seminiferi LH T Cellule di Leydig testis T Effetti periferici Testosterone • Produced by Leydig’s cells in testes • Responsible for secondary sex characteristics in men • Sex glands, libido, reduced body fat percentage, increased body hair are all results from elevated levels Produzione e trasporto del testosterone Biosintesi Trasporto Metabolismo Testicolo (95%) Legato alle proteine (98%) ↑↓ Metaboliti inattivi T (6 mg/die) Libero (2%) (0,2nM) T Periferia (5%) Legato alle proteine (99%) ↑↓ Libero 1% (0,02nM) DHT Estrogen/Aromatase • Estradiol (estrogen) – primary • female sex hormone, controls fertility cycle in women. Aromatase – any enzyme which removes the 19 methyl from AAS and forms 3 double bonds on the A ring. DHT • Through 5-alpha reductase, testosterone is converted to a hormone 4X as potent, dihydrotestosterone • DHT binds to receptors much more avidly than testosterone • 5-alpha reductase is present in high amounts in tissues of the prostate, skin, scalp, liver, and central nervous system Fattori che influenzano i livelli circolanti della globulina di legame degli ormoni sessuali (SHBG) C a us e di a um e nt a ta SH BG T i r e o t o ssi c o si E st r o g e ni Ci r r os i e p a ti c a I p o g o n a d is m o P r e p u b e r t à c r o ni c a A lc o o l A nt i c o n v u lsiv a n ti F a r m a c i i n d u c e n ti gli e n z i m i e p a ti c i A c id i g r a s si lib e r i An co s ti nt i iv v a u n l C a us e di ri d ott a SH BG A n d r o g e ni A c r o m e g a li a O b e s it à I p o ti r oi d ism o I ns u f fi c i e n z a e p a ti c a F a tt . di c r e s c it a ins u lin li k e 1 ( I G F - 1 ) Effetti biologici degli androgeni • • • • • • • • pelle e capelli fegato lipidi e lipoproteine tessuto muscolare tessuto adiposo tessuto osseo sistema immunologico ed emopoietico tessuto riproduttivo e attività sessuale Ipogonadismo Ipogonadismo si definisce quando i livelli circolanti di testosterone sono inferiori a 10 nmol/L (3 ng/ml) L’ipogonadismo può essere classificato in Primario (disordini testicolari) o secondario (disordini ipotalamo-ipofisari) a seconda della sede del processo patologico Ipogonadismi primari (ipergonadotropi) Essi si distinguono in: - congeniti - acquisiti I primi derivano da vizi di formazione delle gonadi e dei genitali esterni o delle sole gonadi I secondi sono accomunati dal riscontro di una gonade originariamente normale, solo secondariamente danneggiata da noxae patogene Ipogonadismi primari (ipergonadotropi) • Congeniti – Vizi di formazione delle gonadi e dei genitali • Ermafroditismo vero • Psudoermafroditismo – Vizi di formazione delle sole gonadi • • • • • • S. Klinefelter Distrofia miotonica Sindrome di Noonan (S. turner maschile) Sindrome di Down Aplasia germinale Criptorchidismo • Acquisiti – – – – – Post orchiticiPost-traumetici Iatrogeni Immunitari Senili Ipogonadismi primari (ipergonadotropi) • Ermafroditismo vero – Caratterizzato dalla contemporanea, nello, stesso individuo, di tessuto testicolare ed ovarico – il fenotipo è variabile – il cariotipo più frequentemente osservato è 46, XX. Non è infrequente un cariotipo 46, XY o un mosaicismo • Psudoermafroditismo – Fanno parte di questo gruppo i pz. con cariotipo 46, XY, con gonadi di struttura testicolare e fenotipo femminile (genitali esterni e caratteri sessuali secondari) – Le principali cause sono: • Deficit secretorio del testicolo fetale nelle fasi della diff. Sessuale • Resistenza dei tessuti bersaglio agli androgeni • Deficit 5α-reduttasi Sindrome di Klinefelter • Causa fra le più frequenti di ipogonadismo • Disgenesia gonadica associata ad uno o più cromosomi X sprannumerari • La forma classica (47, XXY) si osserva in 1:500 maschi • Clinica: ginecomastia, habitus eunucoide, scleroialinosi del tubuli seminiferi e ipotrofia testicolare, con iperplasia delle c. Leydig, iper-LH associato a valori di testosterone </N, elevati livelli di estradiolo • Iesistono casi con clinica modesta e con un unico problema. L’infertilità Cause di ipogonadismo ORIGINE TESTICOLARE (IPOGONADISMO PRIMARIO) Sindrome di Klinefelter Anorchia Disginesia gonadica Tumori delle cellule Leydig Sindrome XYY Maschio XX Sindrome di Noonan Criptorchidismo Varicocele Sindrome sole cellule Sertoli Malattie sistemiche Pseudoermafroditismo ORIGINE IPOTALAMOIPOFISARIA (IPOGONADISMO SECONDARIO) Ipogonadismo ipogonadotropo idiopatico Ipogomnadismo ipogonadotropo parziale. Deficit isolato di LF (sindrome dell’eunuco fertile) o FSH Sindrome di Kallmann Sindrome Laurence-MoonBiedl Ritardo puberale costituzionale Iperprolattinemia Emocromatosi Panipopituitarismo RESISTENZA DEGLI ORGANI BERSAGLIO AGLI ANDROGENI Sindrome di Reifenstein Femminilizzazione testicolare Ipospadia Resistenza periferica agli androgeni Diagnosi di laboratorio • La determinazione del testosterone sierico totale è generalmente accurata e riflette la secrezione di testosterone • La determinazione del testosterone sierico libero è ha valore solo quando si sospetta una anomalia nel legame del testosterone a SHBG • La determinazione di FSH e LH consente di distinguere le forme di ipogonadismo primario da quello secondario INFERTILITA’: incapacità di concepire IMPOTENZA (DISFUNZIONE ERETTILE): mancanza di erezione con o senza disturbi della libido o della capacità di eiaculazione Disfunzione erettile Età e diffusione Massachusetts Male Aging Study 80 70 60 50 DE completa DE moderata DE Lieve 40 30 20 N = 1209 10 0 40 50 60 70 Disfunzione erettile C ateg o ria Psic o gen a Neuro g ena C ause più comuni ansi a da pr esta zio ne, depressio ne, st ress M orb o di Alzheimer , Ictus, Sclerosi M. lesio ni del midoll o spin ale , lesioni pel viche, neur opa tia diabe tica Or m onale Ipo g o n daismo , Iper P RL, Ipe r/Ipo tir oidismo V asco l ari Ate r oscler osi, iper tensione a rte riosa, tra umi , dia bet e mellit o , Mdi . P e y r noie M ala ttie sist emiche M ala ttie c ardiovasc olari , insufficienz a ren ale c r onic a ,insufficienz a epa tic a ,dia bete F a rma ci Antiiper tensivi, a ntidepressiv i , natipsico tici antid opa mine r gici , antiandro g eni , ecc Altro alc o ol, t aba cco , m aju r ana , o pia cei , ecc. Cause endocrine di disfunzione erettile e rispettiva incidenza E n d ocrino p a ite 5-25% - Ip o gona dismo 5-25% - Iperpr olattinema 1-2% - Iper/ip otir oidism o < 1% - Ipercortiso lismo < 1% Il diabete è escluso dalla tabella poichè l’elevata % di incidenza di DE (37% nel tipo II e 51% nel tipo I) è dovuta a microangiopatia e neuropatia autonomica Androgen levels in obese men Zumoff et al. JCEM 1990 Hourly serum testosterone levels in normal young and old men The absence of an asterisk denotes the lack of significance at the time point Struttura chimica della molecola naturale di testosterone Il testosterone come tale non può essere somministrato efficacemente né per via orale, né per via parenterale in quanto rapidamente inattivato e metabolizzato a livello epatico (effetto di “primo passaggio”) E’ necessario pertanto modificare chimicamente la molecola o variare la via di somministrazione della molecola naturale Testosterone ed attività sessuale • Induzione e mantenimento delle funzioni sessuali • Induzione delle erezioni spontanee Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Derivati (molecola di testosterone chimicamente modificata) 17β-idrossilati (intramuscolare): - Testosterone propionato (Testovis) Il dosaggio raccomandato è di 50 mg, 3 volte alla settimana Non è un farmaco ottimale perché determina ampie fluttuazioni ematiche di testosterone Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Derivati (molecola di testosterone chimicamente modificata) 17β-idrossilati (intramuscolare): - Testosterone enantato (Testo Enant) Il dosaggio raccomanda to è di 200 mg ogni 2 settimane o 300 mg ogni 3 settimane Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Derivati (molecola di testosterone chimicamente modificata) 17β-idrossilati (intramuscolare): - Esteri in associazione (Testoviron depot 50, Testoviron depot 100, Sustanon 250) Gli esteri in associazione, alla stessa dose di somministrazione di testosterone enantato, danno più ampie fluttuazioni sieriche di testosterone Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Derivati (molecola di testosterone chimicamente modificata) 17β-idrossilati (orale): - Testosterone undecanoato (Andriol) Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore Photo - JPEG. •Ampie fluttuazioni del testosterone sierico per la breve emivita (necessità di 2 o 3 somministrazioni giornaliere) •Problema nel valutare l’adeguatezza terapeutica Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Testosterone somministrato per via transdermica APPLICAZIONE NON SCROTALE Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore Photo - JPEG. Testosterone, cute ed apparato pilifero • ↑ Produzione di sebo (DHT) • ↑ Sviluppo dei follicoli piliferi (DHT) • Allungamento della fase di crescita del pelo ed aumento dei peli terminali • Aumento della peluria (peli fini e non pigmentati) Testosterone e funzionalità epatica • Aumento della sintesi epatica di: - Fattori della coagulazione - Trigliceride lipasi - Acido sialico - α1antitripsina - Aptoglobina • Inibizione della sintesi epatica di: - SHBG - CBG - TBG - Transferrina - Fibrinogeno Testosterone e metabolismo lipidico Testosterone e tessuto adiposo • Stimolazione della lipasi epatica • Inibizione della lipoprotein lipasi • Stimolazione della lipolisi --> dei recettori β-adrenergici lipolitici --> attività dell’adenilato ciclasi --> attività della protein kinasi e della lipasi ormono-sensibile L’effetto maggiore si osserva a livello del tessuto adiposo viscerale per maggiore cellularità, innervazione, flusso ematico, densità recettoriale (β-recettori e recettori per gli androgeni) Testosterone e tessuto muscolare • Induzione di ipertrofia muscolare • Incremento della sintesi proteica: - Aumento dell’incorporazione degli amminoacidi nelle proteine - Aumento dell’attività della RNA-polimerasi • Incremento dei livelli di IGF-I • Studi effettuati su animali dimostrano un effetto di riduzione della degradazione delle proteine miofibrillari a livello miocardico e scheletrico Testosterone e sistema ematologico ed immunologico • Stimolazione della produzione di eritropoietina da parte del rene • Induzione della sintesi di un fattore di inibizione su C1 Testosterone e tessuto osseo • Incremento della densità minerale ossea Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Testosterone somministrato per via transdermica APPLICAZIONE SCROTALE Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore Photo - JPEG. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore Photo - JPEG. LIVELLI SIERICI DI TESTOSTERONE IN SOGGETTI MASCHI GIOVANI E IN ETA’ SENILE L’assenza dell’asterisco esprime la mancanza di differenza tra i due gruppi a quel determinato orario Concetto di ipogonadismo Condizione di insufficienza testicolare nella quale sono compromesse sia la funzione gametogenetica che quella steroidogenetica Sintomi e segni dell’ipogonadismo • Aspetto eunucoide, osteopenia, osteoporosi • Riduzione tono della voce • Riduzione sviluppo pilifero secondario • Cute pallida, atrofica, fini ruge periorali e periorbitali • Atrofia, ipotrofia muscolare • Ipoevolutismo sessuale • Riduzione della potenza sessuale e della libid Testosterone e sistema riproduttivo • Stimolazione della differenziazione prenatale • Stimolazione dello sviluppo puberale: - Pene - Testicoli - Epididimo - Vescichette seminali - Prostata • Mantenimento del trofismo dei tessuti in età adulta • Induzione e mantenimento della spermatogenesi Ipogonadismo Ipogonadismo si definisce quando i livelli circolanti di testosterone sono inferiori a 10 nmol/L (3 ng/ml) L’ipogonadismo può essere classificato in primario (disordini testicolari) o secondario (disordini ipotalamoipofisari) a seconda della sede del processo patologico Cause infertilità maschile -I Cause endocrine Alterazioni ipotalamo-ipofisarie Alterazioni testicolari Iperplasia surrenalica congenita Iper/ipo-corticosurrenalismo Iper/ipo-tiroidismo Disordini testicolari con normale virilizzazione Aplasia cellule germinali Arresto maturativo germinale Varicocele Criptorchidismo Sindrome delle ciglia immobili Infezioni Agenti farmacologici Radiazioni/ Tossici ambientali Disordini autoimmuni Cause inferitilità maschile -II Malattie sistemiche Cirrosi epatica Emocromatosi Morbo celiaco Stato febbrile acuto Stress cronico Alterazioni ostruttive Congenite Acquisite (post-flogistiche) Altre cause Malattie infettive delle vie seminali Eiaculazione retrograda Difetti anatomici del pene Lesioni midollo spinale Infertilità idiopatica Azoospermia idiopatica Oligozoospermia idiopatica Diagnostica di laboratorio Esame dell’eiaculato volume pH 2-6 mL 7,2-8 nemaspermi >18-20 milioni/mL motilità 25% tipica, rapida, progressiva, lineare morfologia 50 % forme tipiche Esame dell’eiaculato: terminologia Normozoospermia Dispermia Aspermia Oligo (ipo-)spermia Iperspermia Oligozoospermia Azoospermia Iperzoospermia Normocinesi Bradicinesi (o astenozoospermia) Acinesi Teratozoospermia Necrozoospermi Eiaculato con caratteristiche normali Eiaculato alterato in uno o più dei suoi componenti Assenza di eiaculato Volume di eiaculato< 2 mL Volume di eiaculato > 7mL Concentrazione spermatozoi< 20 milioni/mL Assenza spermatozoi nell’eiaculato Concentrazione di spermatozoi > 200 milioni/mL Motilità normale Motilità rallentata Assenza di motilità Presenza di oltre 50% di spermatozoi malformati Presenza esclusiva di spermatozoi morti Infertilità: indirizzi terapeutici 1. Basato sull’eziopatogenesi 2. Correttivo dei sintomi e di supporto mirato ad agire in vivo sul sintomo dispermia con farmaci che aumentano le funzioni dello spermatozoo 3. Metodo in vitro: non agisce per via sistemica ma tenta di risolvere l’infertilità attraverso la manipolazione laboratoristica dell’eiaculato associata a fecondazione assistita della partner Tecniche di fecondazione assistita Tecniche minori ICI Inseminazione intracervicale IUI Inseminazione intrauterina IPI Inseminazione intraperitoneale ITI Inseminazione intratubarica Tecniche Maggiori GIFT Trasferimento laparoscopico intratubarico di gameti TOST Trasferimento dei gameti nelle tube per via transvaginale GIUT Trasferimento dei gameti nell’utero FIVET Fecondazione in vitro e trasferimento degli embrioni in utero ZIFT Fecondazione in vitro e trasferimento dello zigote nelle tube TET Fecondazione in vitro e trasferimento di embrioni nelle tube ICSI Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi e trasferimento degli embrioni in utero PESA Prelievo percutaneo di spermatozoi dall’epididimo TESA Prelievo di spermatozoi dal testicolo mediante agoaspirazione TESE Prelievo chirurgico di spermatozoi dal testicolo Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Derivati (molecola di testosterone chimicamente modificata) 17α-alchilati (orale/sublinguale): - 17 α-Metiltestosterone (Testovis) - Fluoximesterone (Halotestin) Attualmente obsoleti per epato-tossicità (sembra legata al gruppo alchilico esterificato in posizione 17α) Formulazioni attualmente disponibili per la terapia sostitutiva Testosterone somministrato per via transdermica VANTAGGI - Vengono raggiunti livelli fisiologici di testosterone che mimano il ritmo circadiano - Il testosterone immodificato, rilasciato nel circolo ematico, evita il primo passaggio epatico e quindi problemi di epatotossicità - Il cerotto è facilmente applicabile del soggetto SVANTAGGI - Possibili irritazioni cutanee nella sede di applicazione - Costo elevato Steroidi sessuali nei soggetti maschi in eta’ senile • Progressiva riduzione del testosterone totale e del testosterone libero • Progressivo aumento delle concentrazioni ematiche di SHBG • Assenza di modificazioni significative nei livelli ematici di estradiolo, estrone e diidrotestosterone • Progressiva riduzione di androgeni minori come il deidroepiandrosterone solfato, l’androstenedione, l’androstenediolo e l’androstenediolo-glucuronide Gray A. et al. J Clin Endocrinol Metab 73: 1016-1025, 1991 Fattori che determinano la riduzione del testosterone nell’eta’ senile • • • Modificazioni a livello testicolare – Ridotto numero delle cellule del Leydig – Riduzione della vascolarizzazione locale Modificazioni della regolazione neuroendocrina – Perdita della ritmicità circadiana dell’LH e del testosterone – Riduzione dell’ampiezza del pulsi di LH – Riduzione del rilascio ipotalamico di GnRH – Aumentata sensibilità ipotalamo-ipofisaria alla regolazione a feedback negativo da parte degli steroidi sessuali Altri fattori – Malattie concomitanti quali il diabete e le malattie croniche renali, epatiche e cardiache – Impiego cronico di farmaci (glucocorticoidi, antidepressivi, statine, ipotensivi, etc) MODIFICAZIONI DEI LIVELLI EMATICI DI TESTOSTERONE TOTALE E LIBERO E DI SHBG NEGLI ANNI Vermeulen A. et al. J Clin Endocrinol Metab 81: 1821-1827, 1996 Mean serum levels of testosterone, free testosterone and SHBG according to age in a cross-sectional study of 300 healthy men Vermeulen A. et al. J Clin Endocrinol Metab 81: 1821-1827, 1996 Ageing ed impotenza: cause farmacologiche C lasse A nti c onvulsiv T ipo di a nti farma co F enito ina, c a rbam e z e pin a A nti -P a rk insoni a ni L evodop E upep tic i H 2 ant a gonis ti, om e pr a zolo, A n t i i p er t e n s i v i β /α -bloc c an ti, diu ret ici tia z idi c i, i d r a l a z i n a , A C E- i n i b , e c c . T ia zid ici, risp a rm ia tori d i K D iu ret ici A ntips icot ici a , ec c. ecc. A nsiol itic i F enoti a z ine, c a rbam a z e pin a , r i s p e r i d o n e , l it i o , e c c . I n i b i t o r i r e u p . HT , t r i c i c l i c i , M AO , s u l p i r i d e , e c c . O xa z ep a m, a lpr a zol a m, e c c . O rm onal i C A , G n R Ha , e s t r og e n i A ntidi s lipid e mi c i G en fib rozi l, clo fib ra to, probu c ol, e c c. A llopu rinolo, indomet a c ina, an tie m et ici, d iclo fen a c, felod ipina, a miod a ron e , ec c. A ntid e pr e ssiv i A ltr i Glucocorticoids and accumulation of abdominal/visceral fat Insulin resistance Hyperinsulinemia Excess cortisol production Excess cortisol action LPL Lipolysis Decreased GHRH/GH Decrease HPG axis in men Lipid accumulation