Itinerari culturali del medioevo siciliano
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Itinerari culturali del medioevo siciliano
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Istituto Centrale per il Catalogo croce dipinta - chiesa e la Documentazione cattedrale del s.mo salvatore Itinerari culturali mazara del vallo (TP) del medioevo siciliano Oggetto: Croce dipinta Materia e tecnica: Tempera su tavola Misure: cm 315x219 Cronologia: Prima metà secolo XIII Collocazione: Chiesa cattedrale del Santissimo Salvatore Comune: Mazara del Vallo - Provincia: Trapani Trapani a Croce dipinta della Chiesa cattedrale del Santissimo Salvatore di Mazara del Vallo è certamente da inserirsi tra le opere più interessanti del patrimonio del trapanese del XIII secolo. In totale assenza di notizie documentarie che la riguardino, la riflessione non può che procedere dall’analisi stilistica e strutturale la quale, inevitabilmente, conduce a rilevarne i caratteristici elementi bizantini, a cominciare dalla consueta bidimensionalità. Alcuni significativi particolari tuttavia si impongono con pari immediatezza: l’estrema semplicità del supporto ligneo, del tutto privo di quelle tabelle terminali e di quei tabelloni centrali, in uso a quel tempo nell’Italia centro-settentrionale, dove venivano inserite aggiunte illustrative e decorazioni di soggetto vario nonché la considerazione della particolarità che una croce stazionale come doveva essere questa, posta originariamente “supera chori portam” nella cattedrale di Mazara, come scrive il Pirri, sia dipinta anche sul retro con figure di animali, chiari simboli degli evangelisti. Sul piano più strettamente stilistico colpisce la piegatura appena accennata del corpo di Gesù Cristo in cui il delicato rosa dell’incarnato risulta cromaticamente contrastante con l’azzurro del fondo, divenendo quasi diafano in corrispondenza dell’elegante panneggio del perizoma. La rappresentazione dell’Agnello Mistico e dei simboli degli Evangelisti entro tondi nella faccia posteriore avviene in maniera cromaticamente assai più accentuata ed anche la linea che definisce i volumi risulta maggiormente incisiva e persino nervosa rispetto al recto. Quanto sin qui evidenziato induce a ritenere che l’anonimo pittore della Croce possedesse un innegabile bagaglio artistico di chiara formazione bizantineggiante che si sforzò tuttavia di trascendere aprendosi alle novità di quel mondo “gotico” verso L Chiesa Cattedrale del Santissimo Salvatore • Mazara del Vallo (TP) Sopra: Croce dipinta Sotto: Verso della Croce dipinta Fausto Sanseverino, archivio dell’autore Chiesa Cattedrale del Santissimo Salvatore • Mazara del Vallo (TP) Croce dipinta, particolare Fausto Sanseverino, archivio dell’autore Chiesa Cattedrale del Santissimo Salvatore • Mazara del Vallo (TP) Croce dipinta, particolare Fausto Sanseverino, archivio dell’autore cui la cultura sveva fu particolarmente sensibile. In tal senso potrà essere utile osservare che se il perizoma è costituito ancora da cintura e drappo di tessuto diverso alla maniera primitiva, il volto di Gesù Cristo è barbuto alla maniera orientale diffusasi solo a partire dal XIII secolo. Analogamente i piedi sono separati ed ancora fissati con due chiodi secondo il più antico uso bizantino ma le mani pur apparendo distese non presentano tuttavia la più tarda caratteristica bizantina del pollice sollevato. 01 02 03 04 Chiesa Cattedrale del Santissimo Salvatore • Mazara del Vallo (TP) Verso della Croce dipinta: 01. Capocroce con l’Angelo di San Matteo 02. Capocroce con l’Aquila di San Giovanni Evangelista 03. Capocroce con il Leone di San Marco 04. Capocroce con il Toro di San Luca Fausto Sanseverino, archivio dell’autore Bibliografia essenziale Di Natale M. C., Le croci dipinte in Sicilia. L’area occidentale dal XIV al XVI secolo, 1992, pp. 1417; Leone De Castris P., Pittura del Duecento e Trecento a Napoli e nel Meridione, in “La Pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento”, 1986, v. II, p. 463; Pirri R., Sicilia Sacra, 1733; Santucci P. La produzione figurativa in Sicilia dalla fine dell’XI secolo alla metà del XV, in Storia della Sicilia, v. V, 1981, pp. 155-156; Scuderi V., Attività delle Soprintendenze, Sicilia, «Bollettino d‘Arte del Ministero della Pubblica Istruzione» nn. 2-3, 1968, p. 152; Scuderi V., Una croce dipinta siciliana, in “Bollettino d’arte del Ministero della Pubblica Istruzione”, nn. 2-3, 1973, pp. 177-180; Scuderi V., Arte medievale nel trapanese, Trapani 1978, pp. 40-41; VIII mostra di opere d’arte restaurate, catalogo, Palermo 1972, pp. 14 e sgg., tt. IV, XI.