Chaotic signals have recently been valued for a number of
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Chaotic signals have recently been valued for a number of
Abstract I segnali caotici sono stati recentemente presi in considerazione nelle telecomunicazioni per una ampia gamma di applicazioni. La loro caratteristica principale è l’andamento non predicibile, fortemente dipendente dalle condizioni iniziali. Tale comportamento gli rende altamente imprevedibili e più simili al rumore ideale bianco rispetto a qualsiasi altra sorgente pseudo-casuale correntemente in uso. Questa somiglianza al rumore bianco, e più generalmente, alle sorgenti incorrelate, si riflette nelle ottime proprietà di auto- e mutua-correlazione che i segnali caotici esibiscono quando usati, come sequenze d’espansione, nei sistemi a spettro espanso. Inoltre, il numero di sequenze caotiche, per una prefissata occupazione spettrale e caratteristiche di correlazione, può essere molto ampio, eliminando così il problema del numero di codici disponibili. Sebbene i sistemi di telecomunicazione basati sui segnali caotici abbiano mostrato di fornire certi vantaggi rispetto ai sistemi di comunicazione convenzionali, ci sono ancora delle questioni aperte da risolvere prima che possano essere impiegati nella pratica. Ulteriori studi sono necessari in questi ambiti. In particolare, questa tesi si focalizza sull’adozione dei segnali caotici in due differenti sistemi a spettro espanso. Da un lato, lo studio si centra sull’adozione dei segnali caotici come possibile alternativa a segnali più convenzionali impiegati nei sistemi radar a spettro espanso ad uso automobilistico, che rappresentano un fattore chiave per i futuri sistemi si sicurezza stradale. Grazie alle loro ottime caratteristiche di correlazione, questa sequenze sono potenzialmente capaci di surclassare le precedenti soluzioni, come i codici di Gold, rispetto sia alla capacità di rivelazione sia rispetto al numero di sequenze disponibili. Saranno forniti degli esempi numerici in alcuni tipici scenari e in rigorose condizioni operative, caratterizzate dalla presenza di radar interferenti. Dall’altro lato, lo scopo dello studio è di fornire un confronto in termini di probabilità di errore sul bit risultante dall’applicazione dei codici caotici e di più classiche sequenze d’espansione nei sistemi WCDMA. A questo scopo, lo studio estende precedenti modelli analitici per lo studio di sistemi CDMA considerando il fenomeno dei cammini multipli e utenti che usano differenti bit rate. Il procedimento è basato sul metodo della funzione caratteristica, che consente di modellare accuratamente i vari tipi di interferenze. Alcuni esempi numerici sono forniti impiegando la raccomandazione ITU-R M.1225, l’analisi può essere in ogni modo estesa a differenti modelli di canale.