Per sostenere i processi di innovazione organizzativa a
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Per sostenere i processi di innovazione organizzativa a
EMOTIONAL AGILITY NEI CONTESTI PROFESSIONALI come le persone possono accompagnare l’innovazione Per sostenere i processi di innovazione organizzativa a cui le imprese sono sottoposte, occorre intervenire sulle risorse umane affinché sviluppino la capacità di fronteggiare a livello personale i cambiamenti aziendali in atto. L’emotional agility è la capacità di entrare ed uscire da uno stato emotivo con una certa rapidità, quando la situazione lo richiede, individuando conseguenti strategie comportamentali funzionali alla situazione. Collaboratori non emotivamente agili divengono ostacolo all’implementazione di processi innovativi, esprimono difese e resistenze che rallentano le evoluzioni necessarie; al contrario risorse umane in grado di muoversi con agio nelle proprie emozioni, sapendo leggere con consapevolezza le proprie reazioni psicologiche, saranno di sostegno alla gestione dei cambiamenti aziendali influenzandoli positivamente e attivandoli in modo assertivo. Come si può imparare ad essere emotivamente agili nei contesti professionali? Ci sono alcune “regole” che costituiscono il presupposto per sviluppare un’adeguata agilità emotiva. Susan David (2013) nel suo lavoro “Build your Emotional Agility” ne indica almeno tre. Il presupposto è di non cercare di sopprimere o minimizzare ciò che proviamo, perché quasi sempre si ottiene l’effetto contrario, che è quello di rimanervi maggiormente invischiato. Da qui, è importante: 1. considerare i pensieri e le emozioni per ciò che sono: pensieri ed emozioni, per l’appunto. In tal senso “da questo colloquio non otterrò nulla di ciò che voglio ottenere” può diventare “ho il pensiero che da questo colloquio non otterrò nulla di ciò che voglio ottenere”. Questo piccolo esercizio di consapevolezza crea uno spazio tra noi e la nostra esperienza, e ciò che pensiamo e sentiamo al riguardo. Noi non siamo i pensieri e le emozioni che proviamo, o per lo meno non c’è una coincidenza esatta: noi siamo anche altro e molto di più. 2. Accettare i nostri pensieri e le nostre emozioni: significa permettere alla nostra esperienza di fluire così com’è invece di cercare a tutti i costi di contrastarla. Dobbiamo fare un bel respiro, non entrare in uno stato di allarme e notare ciò che stiamo pensando e provando. Invece di saltare alle conclusioni è importante allenare la curiosità di conoscere meglio noi stessi e la nostra esperienza. 3. Agire sulla base dei propri valori: i pensieri e le emozioni sono fonti transitorie di informazioni e possono cambiare, come il clima metereologico. I valori sono invece una base più solida. Quindi è importante rispondere alle sollecitazioni dei pensieri e delle emozioni in un modo che rifletta i nostri valori. In che modo si può allenare l’agilità emotiva? Sono molte le opportunità possibili, alcune più prolungate nel tempo, altre da realizzarsi in un arco temporale più circoscritto. All’interno di questa seconda tipologia di interventi rientra il percorso formativo qui proposto, dove attraverso sessioni di lavoro in gruppo è possibile accrescere la capacità di muoversi emotivamente in ambito professionale in modo adeguato. Le attività previste nella presente azione consentono di accedere con maggiore immediatezza alla parte meno razionale, di portarla alla luce, di nominarla e di inserirla in una circolarità dialogica con se stessi e con gli altri, in modo da poterla utilizzare nelle relazioni, personali e professionali. Questo è il punto centrale dell’utilizzo pratico di ciò che qui abbiamo definito “agilità emotiva”, ovvero quella capacità di entrare ed uscire da uno stato emotivo e assumerne uno differente e più adeguato al contesto, allo scopo da perseguire e alle azioni da intraprendere. Capacità oggi sempre più necessaria per affrontare efficacemente e con pienezza le nostre relazioni e appartenenze personali e professionali. OBIETTIVI Alla luce di quanto fin qui descritto, il percorso si propone di: Facilitare la condivisione e la messa in pratica di capacità e comportamenti adatti a gestire le innovazioni organizzative, influenzarle e attivarle in modo positivo Sviluppare maggiore leadership agility, intesa come la capacità di cambiare velocemente e agilmente a seconda dei mutamenti di scenario, di influenzare il contesto e di garantire risultati di performance Aiutare a identificare prassi e comportamenti di ruolo coerenti ai processi innovativi in atto nelle proprie organizzazioni Fare un bilancio individuale delle proprie competenze e risorse per valorizzare quanto acquisito e identificare spazi di innovazione su cui investire. CONTENUTI Emotional agility e progettualità: per essere agili e veloci emotivamente è importante avere chiarezza di “dove” si vuole andare ed essere sostenuti da una buona consapevolezza ed auto motivazione. Emotional agility e orientamento ai risultati: per essere agili è importante identificare costantemente gli obiettivi, bilanciare le priorità e avere modalità efficaci di realizzazione (execution) Decisionalità: un altro aspetto importante dell’emotional agility è la capacità e velocità i decisione, sostenuta da un processo di problem setting e problem solving. Questa parte del percorso intende fornire alcuni strumenti cognitivi e metodologici sulla presa di decisioni complesse. Emotional agility e le persone: la leadership agility ha a che fare con la possibilità di influenzare le altre persone e di trovare di volta disposizioni relazionali adeguate ed efficaci. Questo modulo fornisce strumenti di lettura e comprensione per potersi muovere e orientare nelle relazioni organizzative orizzontali e verticali. Bilancio personale: l’ultimo modulo ha lo scopo di facilitare un bilancio complessivo, sul piano delle capacità personali e relazionali, rispetto all’emotional agility e alla sua applicazione pratica all’interno della propria organizzazione. DESTINATARI Tutti coloro che inseriti in aziende coinvolte in processi di innovazione organizzativa avvertono la necessità di un percorso di rafforzamento delle proprie competenze personali e relazionali. Responsabili di risorse coinvolte in processi di cambiamento. DURATA, SEDE CALENDARIO La durata del percorso formativo è di 16 ore. Il corso si svolgerà presso la sede Formaper di via S. Marta, 18 (MM Cordusio) in moduli di 4 ore.