piano di interventi proposto per la difesa della vite
Transcript
piano di interventi proposto per la difesa della vite
Vite Fase fenologica RIPOSO VEGETATIVO (fine inverno) APERTURA DELLE GEMME E ABBOZZO DEL GERMOGLIO Principali avversità Trattamenti (sostanze attive) Eventuali soglie di intervento Note e indicazioni sull’intervento Pulvinaria e altre Cocciniglie Polisolfuri di calcio, Oli bianchi attivati Presenza di infestazione Intervento disinfestante anche contro altre forme svernanti di parassiti Preparazione dei tralci-esca per l’ovideposizione da distruggere entro maggio-giugno Bostrichi I dosaggi dei prodotti indicati sono più elevati rispetto a quelli normalmente seguiti per la lotta alla Peronospora Escoriosi e Marciume nero Mancozeb, Metiram, Rameici, Cimoxanil, Dimetomorf, Fosetil alluminio, Azoxystrobin, Trifloxystrobin Intervenire solo nei vigneti colpiti dalle fitopatie Acariosi Bromopropilato Intervenire solo in vigneti in fase di allevamento e con massicce infestazioni Oidio Zolfi, o Zolfi miscelati a un Triazolo Intervenire solo in caso di evidenti attacchi precoci al germoglio Tripidi Fenitrotion, Spinosad, Acrinatrina, Azadiractina Soglia: 2 tripidi per foglia Ragnetto rosso e Ragnetto giallo Azociclotin, Clofentezine, Exitiazox, Tebufenpirad, Propargite, Fenbutatin oxide, Fenpyroximate, Fenazaquin Soglia: 70% di foglie infestate (Ragnetto rosso); 60% di Intervento effettuato raramente date le alte soglie di intervento foglie infestate (Ragnetto giallo) Peronospora Mancozeb, Propineb, Metiram, Maneb, Folpet, Ditianon, Cimoxanil, Fenilammidi o Acilalanine (Benalaxil, Metalaxil, Metalaxil-M), Fosetil di Al; Rameici (Ossicloruri di Cu, Idrossidi di Cu e Poltiglia Bordolese), Dimetomorf. Miscele dei suddetti prodotti; impiegabili anche: Azoxystrobin (attivo anche su Oidio, Marciume nero ed Escoriosi), Famoxadone, Fenamidone, Tolilfluanide, Zoxamide, Cyazofamide, Pyraclostrobin, Iprovalicarb Il primo intervento si cadenza allo scadere dei “tre dieci”, i successivi mediante calendari a turno biologico; (seguendo le infezioni ed intervenendo 2 giorni prima della prevista evasione con prodotti di copertura) o a turno fisso, sia con prodotti di copertura sia con sistemici (in genere non più di 3 trattamenti con Fenilammidi cadenzati di circa 1014 giorni tra l’inizio della fioritura e l’allegagione); il Dimetomorf viene indicato per impieghi preventivi a turno fisso (3-5 tratt. cadenzati di 10-12 giorni dalla prefioritura) o con criteri curativi dopo l’evento infettante Oidio Zolfi Ragnetti rosso e giallo Azociclotin e Fenbutatin ossido Soglia: 60-70% di foglie infestate Metcalfa Fenitrotion, Etofenprox, Endosulfan, Piretroidi Soglia: alcune neanidi per foglia Infestazioni da seguire per il rapido estendersi del fitofago Peronospora vedi formazione grappolini vedi sopra vedi sopra Oidio Zolfi, Fenarimol, Quinoxifen, Azoxystrobin, Pyrifenox, Pyraclostrobin,Ampelomyces quisqualis,Trifloxystrobin,Miclobutanil,Penconazolo, Esaconazolo, Ciproconazolo,Triadimenol, Propiconazolo, Tebuconazolo, Tetraconazolo, Fenbuconazolo, Flusilazolo La scelta del tipo di antioidico (endoterapico o di contat- La lotta antioidica è abbinata a quella antiperonosporica to) è in funzione del calendario antiperonosporico adotta- miscelando i prodotti specifici in funzione delle situazioni to, della sensibilità varietale e del tipo di ambiente nonché contingenti delle condizioni epidemiologiche Scafoideo Flufenoxuron, Fenitrotion, piretrine naturali, Etofenprox, Clor- Il primo trattamento si esegue in genere contro le neanipirifos-etile, Buprofezin, Azadiractina, Indoxacarb di di 4ª-5ª età con chitino-inibitori DA FORMAZIONE DEI GRAPPOLINI A PREFIORITURA (maggio) FIORITURA (giugno) Il Cimoxanil si utilizza anche come prodotto di soccorso nel caso sfuggano infezioni, oppure si inserisce nel turno biologico con interventi entro i 2-3 giorni dalla pioggia infettante per sfruttare le sue migliori potenzialità sulle zoospore in germinazione. I primi interventi si eseguono generalmente con Ditiocarbammati o Misti Rameici (anche nel caso di miscele con Fenilammidi) mentre gli ultimi di chiusura si effettuano generalmente con Rameici (specie con Poltiglia Bordolese) Solo in condizioni particolari di uve molto recettive e ambienti a rischio si miscelano Antioidici curativi (Triazoli) allo Zolfo in questa fase ▲ Prontuario dei piani di difesa Vite PIANO DI INTERVENTI PROPOSTO PER LA DIFESA DELLA VITE 47 PIANO DI INTERVENTI PROPOSTO PER LA DIFESA DELLA VITE Fase fenologica Principali avversità Trattamenti (sostanze attive) Eventuali soglie di intervento Note e indicazioni sull’intervento Peronospora vedi formazione grappolini vedi sopra vedi sopra Oidio vedi fioritura vedi fioritura vedi fioritura Iprodione, Procimidone, Tolifluanide, Folpet, Pyrimetanil Trattamento preventivo in prechiusura grappolo (B) Da eseguirsi nei vigneti ad alto rischio con condizioni climatiche particolari ed una “storia” epidemiologica negativa negli ultimi anni Botrite DA ALLEGAGIONE (2ª metà di giugno) Scafoideo A PRECHIUSURA GRAPPOLO (luglio) Metcalfa 48 vedi formazione grappolini vedi sopra L’intervento ripetuto può essere giustificato data la scalarità di nascita delle forme giovanili Ragnetto rosso e Ragnetto giallo Azociclotin, Propargite, Fenbutatin ossido, Pyridaben, Fenpy- Soglia: 30-45% di foglie infestate roximate, Fenazaquin, Tebufenpirad, Exitiazox, Clofentezine Peronospora vedi formazione grappolini vedi sopra vedi sopra Oidio vedi fioritura vedi fioritura vedi fioritura Botrite Procimidone, Iprodione, Pyrimetanil, Fenexamid, Fludioxo- Tratt. preventivo in “C” o seguendo il metodo climatico del Intervento da eseguirsi in vigneti a rischio con condizioni cli15 - 15 matico epidemiologiche favorevoli alla muffa grigia nil + Ciprodinil, Mepanipirim, Boscalid Tignole ed Eulia Fenitrotion, Fosalone, Azinfos metile, Etofenprox, Tebufenozide, Indoxacarb, Abamectina, Spinosad, Clorpirifos ed i Chitino-inibitori: Teflubenzuron, Lufenuron, Flufenoxuron, e Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki. Esiste la possibilità di impiego anche di prodotti microincapsulati (Fenitrotion) Cicaline (gialla e verde) Fenitrotion, Endosulfan, Buprofezin, Flufenoxuron, Indoxa- Soglia = 2 forme mobili per foglia carb, Piretroidi e Azadiractina Ragnetti (rosso e giallo) vedi prechiusura grappolo vedi prechiusura grappolo vedi prechiusura grappolo Acariosi Bromopropilato, Fenbutatin-oxide, Propargite, Dicofol In caso di infestazione vedi apertura gemme Peronospora vedi formazione grappolini vedi formazione grappolini vedi formazione grappolini (in questa fase gli interventi sono generalmente sospesi) Oidio vedi fioritura vedi fioritura vedi fioritura (in questa fase gli interventi sono generalmente sospesi) Botrite vedi invaiatura vedi invaiatura vedi invaiatura Tignole vedi invaiatura vedi invaiatura vedi invaiatura Ragnetti (rosso e giallo) vedi prechiusura grappolo vedi prechiusura grappolo vedi prechiusura grappolo INVAIATURA (luglio-agosto) DA INIZIO MATURAZIONE (settembre) A RACCOLTA Clorpirifos-etile, Fenitrotion, Etofenprox, Piretro, Azadiracti- L’intervento è giustificato nelle zone endemiche per la Il trattamento è eseguito (circa a metà giugno) contro le prime Flavescenza dorata forme giovanili na, Indoxacarb, Thiametoxam, Buprofezin, Flufenoxuron Soglie: 5% di grappoli infestati per la 2a e 3a generazione, oppure presenza di fori di penetrazione sugli acini, oppure 15-20 catture nelle trappole sessuali per settimana per la Lobesia e ~ 10 per la Clisia. All’inizio dei voli possono essere impiegati anche i Chitino inibitori: Esaflumuron, Teflubenzuron, Flufenoxuron o il composto M.A.C.: Tebufenozide. Controllare l’eventuale presenza di nemici naturali Se non si vuole seguire la soglia il trattamento può essere eseguito dopo 10-12 gg dall’inizio della cattura nelle trappole o 9-13 gg dalla fase crescente delle catture più un eventuale 2° tratt. dopo 7 giorni. Se si utilizza il Bacillus thuringiensis è meglio aggiungere alla soluzione insetticida 0,5 kg di zucchero per q.le considerando anche la possibilità di 2 interventi ( a 7-8 e 15-16 gg dalle catture) o di 1 solo intervento tra il 9° e il 13° giorno dall’inizio delle catture Intervento contro gli stadi giovanili di 2a generazione Prontuario dei piani di difesa Il diserbo chimico delle colture arboree è oggi in piena rivalutazione ed in costante evoluzione. Il crescente interesse per l’espansione della tecnica della “non coltura”, tesa al controllo localizzato delle infestanti ed alla loro regolamentazione, ha determinato negli ultimi anni un cambiamento profondo della tecnica del diserbo chimico e dei prodotti utilizzati, soprattutto per evitare gli inconvenienti che potrebbero derivare da un incontrollato utilizzo degli erbicidi a tutto campo e su vaste superfici (specialmente per quei prodotti che hanno azione residuale). Per questi motivi oggi, per le colture arboree, si parla sempre più spesso di controllo integrato delle infestanti e non solo di diserbo chimico, affiancando a questo (o sostituendolo) le lavorazioni meccaniche soprattutto sulla fila, che nei vigneti e nei frutteti Prontuario dei piani di difesa specializzati sono una pratica abbastanza seguita, attivando un inerbimento controllato dell’interfila con indubbi vantaggi tecnicoagronomici. Le nuove tendenze del diserbo chimico di queste colture sono quindi quelle di un diserbo controllato sulla fila, utilizzando il più possibile diserbanti non residuali, e quindi erbicidi fogliari (Disseccanti come Diquat o Paraquat, Glifosate, Glifosate trimesio, Glufosinate ammonio), con interventi ripetuti alternando i prodotti, che possono così essere utilizzati a dosaggi ridotti, e privilegiando, dove è possibile, gli interventi autunnali e primaverili (con Glifosate, Glufosinate ed altri porre attenzione alle temperature troppo basse che interagiscono negativamente sull’attività). I successivi interventi primaverili-estivi possono essere fatti in modo integrato con pratiche chimi- che e/o meccaniche in base alla situazione contingente e al modo di operare. Occorre poi ricordare alcune norme generali che devono essere seguite nel diserbare delle colture arboree, specie quelle più sensibili come alcune Drupacee e le Pomacee, cercando eventualmente di schermare la parte bassa del fusto (specie se di piante giovani non ancora completamente lignificate) e di evitare di colpire le foglie (anche di polloni) soprattutto utilizzando gli erbicidi sistemici ad assorbimento fogliare come il Glifosate (esistono in ogni caso delle attrezzature già schermate che permettono un intervento localizzato con rischi minimi per la coltura). Per quanto riguarda il piano generale di diserbo delle colture arboree ed i diversi tipi di prodotti utilizzabili, tradizionali e nuovi, si rimanda alla scheda allegata. 49 Vite Diserbo della vite, dei fruttiferi, degli agrumi e dell’olivo DISERBO DELLA VITE, DEI FRUTTIFERI, DEGLI AGRUMI E DELL’OLIVO Epoca di intervento INTERVENTI AUTUNNALI/INVERNALI Diserbanti proposti Modalità di assorbimento Tipi di attività Trifluralin (fine febbraio-interrato) Assorbito dai semi in germinazione, in particolare dalle radichette delle giovani plantule Non utilizzare su olivo. Attivo su Dicotiledoni (stellaria, Amaranto, Giavone, romice, portulaca, Galium, ecc.), e su molte Graminacee Diquat + Paraquat (autunno-inizi inverno) Agiscono sulle parti aeree verdi per assorbimento fogliare, sono poco traslocati (azione per contatto) Disseccanti totali su Dicotiledoni e Monocotiledoni Diclobenil (inverno-interrato) Azione antigerminello per assorbimento radicale e traslocato per via xilematica Registrato su Pomacee, vite, olivo; attivo su molte infestanti, soprattutto alcune Dicotiledoni come: Amaranto, Artemisia, Cirsium, stellaria, senape, Chenopodium ecc., e Graminacee quali: gramigna, digitaria, Bromus, ecc. Glifosate (autunno) Assorbito per via fogliare e traslocato per via sistemica sia in senso acropeto che basipeto Attivo su Mono e Dicotiledoni sia annuali che perenni Glifosate trimesio (autunno) Assorbito per via fogliare e traslocato per via sistemica soprattutto negli organi ipogei Attivo su Mono e Dicotiledoni sia annuali che perenni Oxadiazon (inverno) Azione antigerminello e per contatto fogliare Utilizzato nei vivai di fruttiferi e non in “coltura”; attivo su Mono e Dicotiledoni soprattutto annuali Propizamide (inverno) Agisce sulle giovani infestanti per assorbimento radicale e traslocato per via sistemica Agisce su Graminacee annuali e poliennali e su Dicotiledoni Diuron (autunno-inverno) Agisce per assorbimento radicale e traslocato per via xilematica Attivo su Mono e Dicotiledoni annuali e perenni Oxifluorfen (inverno) Assorbito per via fogliare e in parte dai germinelli; poco mobile nei tessuti Registrato su Pomacee, vite, agrumi, Drupacee, molto attivo su Graminacee e su diverse Dicotiledoni (Amaranto, Capsella, Galium, Galinsoga, Poligoni, Solanum, Urtica, veronica, ecc.) Isoxaben Agisce per assorbimento radicale Prevalentemente Dicotiledoni Glifosate (+ Solfato ammonico) vedi sopra (primavera-estate) INTERVENTI PRIMAVERILI/ESTIVI vedi sopra Glufosinate ammonio (primavera-estate) Assorbito per via fogliare e parzialmente traslocato alle radici Erbicida totale su Mono e Dicotiledoni annuali e perenni Paraquat + Diquat (primavera-estate) vedi sopra vedi sopra Glifosate trimesio (+ Solfato ammonico) (primavera-estate) vedi sopra vedi sopra Fluazifop-p-butile (primavera-estate) Assorbito rapidamente per via fogliare e in parte radicale, traslocato sia per via acropeta che basi- Attivo su tutte le Graminacee annuali (Alopecurus, avena, digitaria, Lolium, peta Giavone) e perenni (Agropyron, gramigna, ecc.) Oxifluorfen (primavera-estate) vedi sopra vedi sopra Ciclossidim Assorbito dalle foglie e traslocato per via sistemica Graminacee annuali e perenni Dicamba* Assorbito per via fogliare e radicale e traslocato per via sistemica Dicotiledoni prevalentemente annuali Dicamba* + MCPA L’MCPA è assorbito dalle foglie e traslocato sistemicamente nei meristemi dove agisce Dicotiledoni * = Ammesso sul melo. 50 Prontuario dei piani di difesa