Un modello matematico di investimento ottimale
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Un modello matematico di investimento ottimale
Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico ”Benedetti” Venezia, giovedı̀ 30 marzo 2011 Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Outline 1 Investimento per un singolo agente 2 Investimento nel caso di più agenti 3 Ottimi di Pareto 4 Equilibrio Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Outline 1 Investimento per un singolo agente 2 Investimento nel caso di più agenti 3 Ottimi di Pareto 4 Equilibrio Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Outline 1 Investimento per un singolo agente 2 Investimento nel caso di più agenti 3 Ottimi di Pareto 4 Equilibrio Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Outline 1 Investimento per un singolo agente 2 Investimento nel caso di più agenti 3 Ottimi di Pareto 4 Equilibrio Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Tipi di titoli Supponiamo di avere 2 date, 0 (presente) e 1 (futuro). A seconda della possibile dinamica del prezzo dei titoli finanziari, possiamo dividerli in titolo senza rischio (bond): B1 = B0 (1 + r ) al tempo 0 lo compro al prezzo B0 e per il tempo 1 mi rende un tasso di interesse r > 0 certo e deterministico. titolo rischioso (stock): al tempo 0 lo compro al prezzo S0 , ma il suo valore S1 al tempo 1 è in generale aleatorio. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Tipi di titoli Supponiamo di avere 2 date, 0 (presente) e 1 (futuro). A seconda della possibile dinamica del prezzo dei titoli finanziari, possiamo dividerli in titolo senza rischio (bond): B1 = B0 (1 + r ) al tempo 0 lo compro al prezzo B0 e per il tempo 1 mi rende un tasso di interesse r > 0 certo e deterministico. titolo rischioso (stock): al tempo 0 lo compro al prezzo S0 , ma il suo valore S1 al tempo 1 è in generale aleatorio. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Tipi di titoli Supponiamo di avere 2 date, 0 (presente) e 1 (futuro). A seconda della possibile dinamica del prezzo dei titoli finanziari, possiamo dividerli in titolo senza rischio (bond): B1 = B0 (1 + r ) al tempo 0 lo compro al prezzo B0 e per il tempo 1 mi rende un tasso di interesse r > 0 certo e deterministico. titolo rischioso (stock): al tempo 0 lo compro al prezzo S0 , ma il suo valore S1 al tempo 1 è in generale aleatorio. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Portafogli Un portafoglio è semplicemente una combinazione lineare di titoli. In particolare, supponiamo di avere x titoli senza rischio e y titoli rischiosi. Valore del portafoglio ai tempi t = 0, 1: Vt = xBt + ySt V0 tipicamente è noto, e uguale al capitale iniziale, che alloco in titolo senza rischio e titolo rischioso; V1 è invece una variabile aleatoria. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Portafogli Un portafoglio è semplicemente una combinazione lineare di titoli. In particolare, supponiamo di avere x titoli senza rischio e y titoli rischiosi. Valore del portafoglio ai tempi t = 0, 1: Vt = xBt + ySt V0 tipicamente è noto, e uguale al capitale iniziale, che alloco in titolo senza rischio e titolo rischioso; V1 è invece una variabile aleatoria. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Portafogli Un portafoglio è semplicemente una combinazione lineare di titoli. In particolare, supponiamo di avere x titoli senza rischio e y titoli rischiosi. Valore del portafoglio ai tempi t = 0, 1: Vt = xBt + ySt V0 tipicamente è noto, e uguale al capitale iniziale, che alloco in titolo senza rischio e titolo rischioso; V1 è invece una variabile aleatoria. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Portafogli Un portafoglio è semplicemente una combinazione lineare di titoli. In particolare, supponiamo di avere x titoli senza rischio e y titoli rischiosi. Valore del portafoglio ai tempi t = 0, 1: Vt = xBt + ySt V0 tipicamente è noto, e uguale al capitale iniziale, che alloco in titolo senza rischio e titolo rischioso; V1 è invece una variabile aleatoria. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento ottimale Supponendo che l’agente sia avverso al rischio, il suo problema é di determinare, dato il capitale iniziale V0 , il portafoglio (x, y ) che massimizzi la sua utilitá finale E[U(V1 )] Le 2 variabili (x, y ) sono legate dal fatto che V0 è fissato a priori, e alla fine c’è sempre una sola variabile libera: y , oppure la proporzione h1 di investimento rischioso, con h1 = yS0 , V0 h0 = xB0 = 1 − h1 V0 le proporzioni di ricchezza investite, rispettivamente, nel titolo senza rischio e nel titolo rischioso. Esempio: per h1 = 1, tutta la ricchezza é investita nel titolo rischioso, per h1 = 0, tutta la ricchezza é investita nel titolo senza rischio. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento ottimale Supponendo che l’agente sia avverso al rischio, il suo problema é di determinare, dato il capitale iniziale V0 , il portafoglio (x, y ) che massimizzi la sua utilitá finale E[U(V1 )] Le 2 variabili (x, y ) sono legate dal fatto che V0 è fissato a priori, e alla fine c’è sempre una sola variabile libera: y , oppure la proporzione h1 di investimento rischioso, con h1 = yS0 , V0 h0 = xB0 = 1 − h1 V0 le proporzioni di ricchezza investite, rispettivamente, nel titolo senza rischio e nel titolo rischioso. Esempio: per h1 = 1, tutta la ricchezza é investita nel titolo rischioso, per h1 = 0, tutta la ricchezza é investita nel titolo senza rischio. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Investimento ottimale Supponendo che l’agente sia avverso al rischio, il suo problema é di determinare, dato il capitale iniziale V0 , il portafoglio (x, y ) che massimizzi la sua utilitá finale E[U(V1 )] Le 2 variabili (x, y ) sono legate dal fatto che V0 è fissato a priori, e alla fine c’è sempre una sola variabile libera: y , oppure la proporzione h1 di investimento rischioso, con h1 = yS0 , V0 h0 = xB0 = 1 − h1 V0 le proporzioni di ricchezza investite, rispettivamente, nel titolo senza rischio e nel titolo rischioso. Esempio: per h1 = 1, tutta la ricchezza é investita nel titolo rischioso, per h1 = 0, tutta la ricchezza é investita nel titolo senza rischio. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Più agenti nel mercato Supponiamo di avere n agenti nel mercato. Ogni agente i = 1, . . . , n può formare il suo portafoglio con (x i , y i ), il cui valore al tempo t = 0, 1 è dato da Vti = x i Bt + y i St x i : n. di titoli senza rischio dell’i-esimo agente, y i : n. di titoli rischiosi dell’i-esimo agente. Ogni agente decide il portafoglio ottimale usando la sua funzione di utilità Ui , risolvendo max E[Ui (V1i )] x i ,y i Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Piccoli e grandi investitori Se gli investitori sono “piccoli” e/o le risorse sul mercato (i.e. il numero di titoli) sono illimitate, allora ognuno può risolvere il problema separatamente dagli altri. Cosa succede se invece gli investitori sono “grandi” e/o le risorse sul mercato sono limitate? Situazione tipica: y1 + . . . + yn = Y cioè il numero di titoli rischiosi è fissato. Gli agenti non sono più liberi di fare quello che vogliono; in particolare, la funzione obbiettivo E[Ui (V1i )] dell’agente i dipende anche dalle strategie degli altri agenti gioco non cooperativo! Che criterio possono usare gli agenti per spartirsi le risorse in modo “ottimale”? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Piccoli e grandi investitori Se gli investitori sono “piccoli” e/o le risorse sul mercato (i.e. il numero di titoli) sono illimitate, allora ognuno può risolvere il problema separatamente dagli altri. Cosa succede se invece gli investitori sono “grandi” e/o le risorse sul mercato sono limitate? Situazione tipica: y1 + . . . + yn = Y cioè il numero di titoli rischiosi è fissato. Gli agenti non sono più liberi di fare quello che vogliono; in particolare, la funzione obbiettivo E[Ui (V1i )] dell’agente i dipende anche dalle strategie degli altri agenti gioco non cooperativo! Che criterio possono usare gli agenti per spartirsi le risorse in modo “ottimale”? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Piccoli e grandi investitori Se gli investitori sono “piccoli” e/o le risorse sul mercato (i.e. il numero di titoli) sono illimitate, allora ognuno può risolvere il problema separatamente dagli altri. Cosa succede se invece gli investitori sono “grandi” e/o le risorse sul mercato sono limitate? Situazione tipica: y1 + . . . + yn = Y cioè il numero di titoli rischiosi è fissato. Gli agenti non sono più liberi di fare quello che vogliono; in particolare, la funzione obbiettivo E[Ui (V1i )] dell’agente i dipende anche dalle strategie degli altri agenti gioco non cooperativo! Che criterio possono usare gli agenti per spartirsi le risorse in modo “ottimale”? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Piccoli e grandi investitori Se gli investitori sono “piccoli” e/o le risorse sul mercato (i.e. il numero di titoli) sono illimitate, allora ognuno può risolvere il problema separatamente dagli altri. Cosa succede se invece gli investitori sono “grandi” e/o le risorse sul mercato sono limitate? Situazione tipica: y1 + . . . + yn = Y cioè il numero di titoli rischiosi è fissato. Gli agenti non sono più liberi di fare quello che vogliono; in particolare, la funzione obbiettivo E[Ui (V1i )] dell’agente i dipende gioco non cooperativo! anche dalle strategie degli altri agenti Che criterio possono usare gli agenti per spartirsi le risorse in modo “ottimale”? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Piccoli e grandi investitori Se gli investitori sono “piccoli” e/o le risorse sul mercato (i.e. il numero di titoli) sono illimitate, allora ognuno può risolvere il problema separatamente dagli altri. Cosa succede se invece gli investitori sono “grandi” e/o le risorse sul mercato sono limitate? Situazione tipica: y1 + . . . + yn = Y cioè il numero di titoli rischiosi è fissato. Gli agenti non sono più liberi di fare quello che vogliono; in particolare, la funzione obbiettivo E[Ui (V1i )] dell’agente i dipende gioco non cooperativo! anche dalle strategie degli altri agenti Che criterio possono usare gli agenti per spartirsi le risorse in modo “ottimale”? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Piccoli e grandi investitori Se gli investitori sono “piccoli” e/o le risorse sul mercato (i.e. il numero di titoli) sono illimitate, allora ognuno può risolvere il problema separatamente dagli altri. Cosa succede se invece gli investitori sono “grandi” e/o le risorse sul mercato sono limitate? Situazione tipica: y1 + . . . + yn = Y cioè il numero di titoli rischiosi è fissato. Gli agenti non sono più liberi di fare quello che vogliono; in particolare, la funzione obbiettivo E[Ui (V1i )] dell’agente i dipende gioco non cooperativo! anche dalle strategie degli altri agenti Che criterio possono usare gli agenti per spartirsi le risorse in modo “ottimale”? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Un esempio con 2 agenti √ Supponiamo che entrambi gli agenti abbiano Ui (x) = x 1/2 = x come funzione di utilità, e di avere B0 = 100, S0 = 100, r = 0.1, e che P{S1 = U} = p, P{S1 = D} = 1 − p con U = 200, D = 50, p = 21 . Se V0 = 10000, sappiamo che per entrambi gli agenti l’allocazione ottimale si ha per h1i = 0.615, che corrisponde a yi = 10000 h1i V0 = 0.615 = 61.5 S0 100 Se però Y = y 1 + y 2 = 100, non è possibile che entrambi gli agenti raggiungano l’ottimo, poichè 61.5 + 61.5 6= 100 . . . . . . chi cede? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Un esempio con 2 agenti √ Supponiamo che entrambi gli agenti abbiano Ui (x) = x 1/2 = x come funzione di utilità, e di avere B0 = 100, S0 = 100, r = 0.1, e che P{S1 = U} = p, P{S1 = D} = 1 − p con U = 200, D = 50, p = 21 . Se V0 = 10000, sappiamo che per entrambi gli agenti l’allocazione ottimale si ha per h1i = 0.615, che corrisponde a yi = 10000 h1i V0 = 0.615 = 61.5 S0 100 Se però Y = y 1 + y 2 = 100, non è possibile che entrambi gli agenti raggiungano l’ottimo, poichè 61.5 + 61.5 6= 100 . . . . . . chi cede? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Un esempio con 2 agenti √ Supponiamo che entrambi gli agenti abbiano Ui (x) = x 1/2 = x come funzione di utilità, e di avere B0 = 100, S0 = 100, r = 0.1, e che P{S1 = U} = p, P{S1 = D} = 1 − p con U = 200, D = 50, p = 21 . Se V0 = 10000, sappiamo che per entrambi gli agenti l’allocazione ottimale si ha per h1i = 0.615, che corrisponde a yi = 10000 h1i V0 = 0.615 = 61.5 S0 100 Se però Y = y 1 + y 2 = 100, non è possibile che entrambi gli agenti raggiungano l’ottimo, poichè 61.5 + 61.5 6= 100 . . . . . . chi cede? Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Gioco non cooperativo, a somma non zero I problemi dei due agenti sono: per l’agente 1: max W1 (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ); (x 1 ,y 1 ) per l’agente 2: max W2 (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ); (x 2 ,y 2 ) dove per i = 1, 2 definiamo Wi (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) = E[Ui (V1i )] = E[Ui (x i B1 + y i S1 )] e (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ∈ X , dove X è l’insieme delle soluzioni del sistema 1 x B0 + y 1 S0 = V01 , x 2 B0 + y 2 S0 = V02 , 1 y + y2 =Y 3 equazioni, 4 incognite: come prima, infinite soluzioni che dipendono da 1 solo parametro (vedi dopo). Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Ottimi di Pareto Per giochi non cooperativi a somma non zero, si hanno diversi concetti di equilibrio. Quello classico in Economia (Pareto 1896) è quello di ottimo di Pareto. Wikipedia: Si ha ottimo paretiano (detto anche efficienza allocativa) quando non è possibile alcuna riorganizzazione della produzione che migliori le condizioni di almeno una persona senza diminuire quelle degli altri. In tale situazione, l’utilità di una persona può essere aumentata soltanto da una diminuzione dell’utilità di qualcun altro; vale a dire che nessuna persona può migliorare la propria condizione senza che qualcun altro peggiori la sua. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Ottimi di Pareto Per giochi non cooperativi a somma non zero, si hanno diversi concetti di equilibrio. Quello classico in Economia (Pareto 1896) è quello di ottimo di Pareto. Wikipedia: Si ha ottimo paretiano (detto anche efficienza allocativa) quando non è possibile alcuna riorganizzazione della produzione che migliori le condizioni di almeno una persona senza diminuire quelle degli altri. In tale situazione, l’utilità di una persona può essere aumentata soltanto da una diminuzione dell’utilità di qualcun altro; vale a dire che nessuna persona può migliorare la propria condizione senza che qualcun altro peggiori la sua. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Ottimi di Pareto Per giochi non cooperativi a somma non zero, si hanno diversi concetti di equilibrio. Quello classico in Economia (Pareto 1896) è quello di ottimo di Pareto. Wikipedia: Si ha ottimo paretiano (detto anche efficienza allocativa) quando non è possibile alcuna riorganizzazione della produzione che migliori le condizioni di almeno una persona senza diminuire quelle degli altri. In tale situazione, l’utilità di una persona può essere aumentata soltanto da una diminuzione dell’utilità di qualcun altro; vale a dire che nessuna persona può migliorare la propria condizione senza che qualcun altro peggiori la sua. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Esempio: dilemma del prigioniero Due noti ladri vengono arrestati con l’accusa di aver fatto una rapina insieme, per cui però non ci sono testimoni. Interrogati separatamente, ad entrambi viene detto che se confessano avranno uno sconto di pena; in particolare, gli anni di carcere per questa rapina dei due ladri (NC = non confessa, C = confessa) saranno i seguenti: 1 2 NC C NC C (1,1) (6,0) (0,6) (4,4) Con questa matrice di pagamenti (dove ovviamente i ladri vogliono minimizzare i propri anni di galera!), (NC,NC) è (l’unico) ottimo di Pareto! Nota: L’unico equilibrio di Nash è invece (C,C). Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Ottimi di Pareto nel problema dei 2 agenti Diciamo che (x̃ 1 , ỹ 1 , x̃ 2 , ỹ 2 ) ∈ X è ottimo di Pareto se non esiste (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ∈ X tale che W1 (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) > W1 (x̃ 1 , ỹ 1 , x̃ 2 , ỹ 2 ), W2 (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ≥ W2 (x̃ 1 , ỹ 1 , x̃ 2 , ỹ 2 ) oppure W1 (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ≥ W1 (x̃ 1 , ỹ 1 , x̃ 2 , ỹ 2 ), W2 (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) > W2 (x̃ 1 , ỹ 1 , x̃ 2 , ỹ 2 ) Questo significa che, se vogliamo che una delle due utilità aumenti, l’altra deve diminuire. Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Riparametrizzazione Abbiamo visto che X ha infinite soluzioni, parametrizzabili da una singola variabile (“segmento” nello spazio a 4 dimensioni!). Questa volta scegliamo come parametro t1 (t2 ) la proporzione di titolo rischioso in mano all’agente 1 (2): t1 = y1 y1 = 1 , Y y + y2 t2 = y2 y2 = 1 Y y + y2 Quindi il numero di titoli rischiosi in mano all’agente 1 (risp. all’agente 2) è y 1 = t1 Y (risp. y 2 = t2 Y ). È chiaro che t2 = 1 − t1 , e se vogliamo che non siano possibili vendite allo scoperto, dobbiamo imporre che t1 ∈ [0, 1]. In particolare: t1 = 0: tutti i titoli rischiosi sono in mano all’agente 2; t1 = 1: tutti i titoli rischiosi sono in mano all’agente 1; Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Riparametrizzazione Abbiamo visto che X ha infinite soluzioni, parametrizzabili da una singola variabile (“segmento” nello spazio a 4 dimensioni!). Questa volta scegliamo come parametro t1 (t2 ) la proporzione di titolo rischioso in mano all’agente 1 (2): t1 = y1 y1 = 1 , Y y + y2 t2 = y2 y2 = 1 Y y + y2 Quindi il numero di titoli rischiosi in mano all’agente 1 (risp. all’agente 2) è y 1 = t1 Y (risp. y 2 = t2 Y ). È chiaro che t2 = 1 − t1 , e se vogliamo che non siano possibili vendite allo scoperto, dobbiamo imporre che t1 ∈ [0, 1]. In particolare: t1 = 0: tutti i titoli rischiosi sono in mano all’agente 2; t1 = 1: tutti i titoli rischiosi sono in mano all’agente 1; Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Riparametrizzazione - II Di conseguenza ogni (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ∈ X viene parametrizzato, 1 rispetto a t1 = yY , cosı̀: V01 −t1 YS0 1 x1 = 1 1 B0 x B0 + y S0 = V0 , 1 y = t1 Y , 2 2 2 x B0 + y S0 = V0 , 2 2 = V0 −(1−t1 )YS0 1 2 x y +y =Y B0 2 y = (1 − t1 )Y , I portafogli dei due agenti daranno V01 − t1 YS0 B1 + t1 YS1 = B0 = V01 (1 + r ) + t1 Y (S1 − S0 (1 + r )), V11 (t1 ) = V02 − (1 − t1 )YS0 B1 + (1 − t1 )YS1 = B0 = V02 (1 + r ) + (1 − t1 )Y (S1 − S0 (1 + r )), V12 (t1 ) = Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Riparametrizzazione - II Di conseguenza ogni (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ∈ X viene parametrizzato, 1 rispetto a t1 = yY , cosı̀: V01 −t1 YS0 1 x1 = 1 1 B0 x B0 + y S0 = V0 , 1 y = t1 Y , 2 2 2 x B0 + y S0 = V0 , 2 2 = V0 −(1−t1 )YS0 1 2 x y +y =Y B0 2 y = (1 − t1 )Y , I portafogli dei due agenti daranno V01 − t1 YS0 B1 + t1 YS1 = B0 = V01 (1 + r ) + t1 Y (S1 − S0 (1 + r )), V11 (t1 ) = V02 − (1 − t1 )YS0 B1 + (1 − t1 )YS1 = B0 = V02 (1 + r ) + (1 − t1 )Y (S1 − S0 (1 + r )), V12 (t1 ) = Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Riparametrizzazione - II Di conseguenza ogni (x 1 , y 1 , x 2 , y 2 ) ∈ X viene parametrizzato, 1 rispetto a t1 = yY , cosı̀: V01 −t1 YS0 1 x1 = 1 1 B0 x B0 + y S0 = V0 , 1 y = t1 Y , 2 2 2 x B0 + y S0 = V0 , 2 2 = V0 −(1−t1 )YS0 1 2 x y +y =Y B0 2 y = (1 − t1 )Y , I portafogli dei due agenti daranno V01 − t1 YS0 B1 + t1 YS1 = B0 = V01 (1 + r ) + t1 Y (S1 − S0 (1 + r )), V11 (t1 ) = V02 − (1 − t1 )YS0 B1 + (1 − t1 )YS1 = B0 = V02 (1 + r ) + (1 − t1 )Y (S1 − S0 (1 + r )), V12 (t1 ) = Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Ottimi di Pareto con la riparametrizzazione Diciamo che t̃1 ∈ [0, 1] definisce un ottimo di Pareto (che sarà (x 1 (t̃1 ), y 1 (t̃1 ), x 2 (t̃1 ), y 2 (t̃1 )) ∈ X ) se non esiste t1 ∈ [0, 1] tale che E[U1 (V11 (t1 ))] > E[U1 (V11 (t̃1 ))], E[U2 (V12 (t1 ))] ≥ E[U2 (V12 (t̃1 ))] oppure E[U1 (V11 (t1 ))] ≥ E[U1 (V11 (t̃1 ))], E[U2 (V12 (t1 ))] > E[U2 (V12 (t̃1 ))] Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Caratterizzazione degli ottimi di Pareto Nel nostro esempio, gli ottimi di Pareto possono essere caratterizzati in modo molto semplice. Consideriamo il caso in cui gli agenti non abbiano vincoli, tranne 0 ≤ y i ≤ Y per i = 1, 2. Supponiamo che l’agente 1 realizzi il suo ottimo per un certo ỹ 1 , a 1 cui corrisponde un t1 (ỹ 1 ) (= ỹY ) . . . . . . e che l’agente 2 realizzi il suo ottimo per un certo ỹ 2 , a cui 2 corrisponde un t1 (ỹ 2 ) (= 1 − ỹY ). Tutti gli ottimi di Pareto stanno esattamente sul segmento di estremi t1 (ỹ 1 ) e t1 (ỹ 2 )! Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Caratterizzazione degli ottimi di Pareto Nel nostro esempio, gli ottimi di Pareto possono essere caratterizzati in modo molto semplice. Consideriamo il caso in cui gli agenti non abbiano vincoli, tranne 0 ≤ y i ≤ Y per i = 1, 2. Supponiamo che l’agente 1 realizzi il suo ottimo per un certo ỹ 1 , a 1 cui corrisponde un t1 (ỹ 1 ) (= ỹY ) . . . . . . e che l’agente 2 realizzi il suo ottimo per un certo ỹ 2 , a cui 2 corrisponde un t1 (ỹ 2 ) (= 1 − ỹY ). Tutti gli ottimi di Pareto stanno esattamente sul segmento di estremi t1 (ỹ 1 ) e t1 (ỹ 2 )! Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Caratterizzazione degli ottimi di Pareto Nel nostro esempio, gli ottimi di Pareto possono essere caratterizzati in modo molto semplice. Consideriamo il caso in cui gli agenti non abbiano vincoli, tranne 0 ≤ y i ≤ Y per i = 1, 2. Supponiamo che l’agente 1 realizzi il suo ottimo per un certo ỹ 1 , a 1 cui corrisponde un t1 (ỹ 1 ) (= ỹY ) . . . . . . e che l’agente 2 realizzi il suo ottimo per un certo ỹ 2 , a cui 2 corrisponde un t1 (ỹ 2 ) (= 1 − ỹY ). Tutti gli ottimi di Pareto stanno esattamente sul segmento di estremi t1 (ỹ 1 ) e t1 (ỹ 2 )! Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Il prezzo iniziale è davvero giusto? Se t1 (ỹ 1 ) 6= t1 (ỹ 2 ), questo significa che in ogni ottimo di Pareto c’è almeno un agente scontento (= non al suo ottimo) . . . . . . come facciamo ad accontentarli entrambi? O meglio, come facciamo a far loro credere che l’allocazione è ottimale per entrambi? C’è ancora un parametro che non abbiamo toccato: S0 ! Chi decide il prezzo iniziale? Equilibrio Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Perchè modificare S0 ? Siccome chi tratta il titolo S sono solo i due agenti del mercato, niente impedisce che siano loro a decidere il suo prezzo al tempo 0! Supponiamo che t1 (ỹ 1 ) (frazione di titolo S in mano all’agente 1 secondo il suo ottimo) e 1 − t1 (ỹ 2 ) (frazione di titolo S in mano all’agente 2 secondo il suo ottimo) siano tali che t1 (ỹ 1 ) + 1 − t1 (ỹ 2 ) > 1 il titolo S non basta per soddisfare entrambi gli agenti . . . . . . e se costasse un po’ di più? Entrambi gli agenti ne vorrebbero un po’ di meno!!! Viceversa, se t1 (ỹ 1 ) + 1 − t1 (ỹ 2 ) < 1 allora uno dei due ne avrebbe più di quanto vorrebbe . . . . . . se costasse un po’ di meno, entrambi gli agenti ne vorrebbero di più! Investimento - 1 agente Investimento - più agenti Ottimi di Pareto Equilibrio Prezzo di equilibrio per S0 Diciamo che S0∗ è un prezzo di equilibrio per S se per quel prezzo iniziale esistono due quantità di titolo rischioso ỹ 1 e ỹ 2 (= gli ottimi per gli agenti 1 e 2) tali che: pulizia del mercato: t1 (ỹ 1 ) + 1 − t1 (ỹ 2 ) = 1 ottimalità: per ogni altro y 1 , y 2 si ha E[U1 (V11 (y 1 ))] ≤ E[U1 (V11 (ỹ 1 ))], E[U2 (V12 (y 2 ))] ≤ E[U2 (V12 (ỹ 2 ))]