PADIGLIONE ALGERIA (DE FERRARI ARCHITETTI)

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PADIGLIONE ALGERIA (DE FERRARI ARCHITETTI)
PADIGLIONE ALGERIA
(DE FERRARI ARCHITETTI)
Gli studi di progettazione torinesi De Ferrari Architetti e Buonomo Veglia, insieme a Bodino Engineering, hanno vinto
il concorso di progettazione e allestimento indetto dall'Algeria per il proprio padiglione, che si sviluppa all’intero del
CLUSTER del BIO-MEDITERRANEO. Il progetto si avvale anche del supporto ingegneristico esterno di Idest e AI
Studio di Torino.
«L'idea da cui siamo partiti – racconta Vittorio Jacomussi, socio di Studio De Ferrari Architetti – è rappresentare il genius
loci di un popolo, inteso come spirito, luogo e cultura. L'intero allestimento dello spazio prende origine ed è governato da
un componente geometrico, una piccola figura, che replicata all'infinito dà vita a forme della tipica iconografia islamica.
Secondo questo disegno, abbiamo realizzato una pannellatura, che suddivide gli ambienti, nasconde gli impianti,
sostiene gli schermi e i sistemi audiovisivi.
I pannelli inoltre hanno caratteristiche fonoassorbenti. Lo stesso disegno è stato ripreso e riprodotto sulla moquettes,
dove abbiamo utilizzato filature di spessori diversi».
Due gli spazi principali: il primo, caratterizzato da una grande ellisse sul soffitto, sarà dedicato alla proiezione con
vidiwall di filmati, che mostrano le grandi tradizioni produttive algerine. In un secondo ambiente, invece, un filmato
mostrerà una mamma, che spiega alla figlia le ricette della cucina tipica del Paese, anche quelle ormai perdute. «Il
ristorante – prosegue Jacomussi – avrà al centro un grande lampadario, tipico delle moschee e colonne in cui saranno
contenuti i prodotti enogastronomici algerini. Al piano superiore, in una sorta di salone vip pensato per accogliere gli
ospiti più importanti, un grande tappeto, declinandosi e muovendosi, suddividerà lo spazio e darà vita a una grande
seduta, da un lato lounge e dall'altra area di degustazione».
PADIGLIONE CINA
(Tsinghua University + Beijing Qingshang Environmental & Architectural Design Institute)
Con una superficie di 4.590 mq, il Padiglione della Repubblica Popolare Cinese (il secondo più grande dopo quello della
Germania, esclusa ovviamente l’Italia) accoglierà i visitatori con il tema “Terra di speranza, cibo per la vita e un design
ispirato ai valori tradizionali della convivenza armoniosa, “Heaven, Earth and
Human, che guidano anche la scelta dei materiali utilizzati nella costruzione, dal riso al bambù.
Il Progetto architettonico, elaborato da un consorzio formato dalla Tsinghua University e dal Beijing Qingshang
Environmental & Architectural Design Institute, riproduce delle “onde di granoG dove le forme di un paesaggio naturale
si fondono a quelle di uno skyline urbano, riprendendo le linee tradizionali dell’architettura cinese ed esaltandole
attraverso l’uso delle moderne tecnologie.
Il tetto realizzato in bambù filtra la luce naturale e permette di ridurre i consumi energetici in linea con il messaggio di
sostenibilità promosso da Expo 2015. Per la prima volta, in 163 anni di storia delle esposizioni universali, la Repubblica
Popolare Cinese parteciperà a un’Esposizione universale con un padiglione self
built, che, con la sua superficie di 4.590 metri quadrati, è il più grande dopo quello della Germania. Il suo logo si ispira
alla natura, nelle sue forme e colori. Le mascotte sono due personaggi: "He-he" e "Meng-Meng". L'ideogramma cinese
"He" è composto da due pittogrammi che rappresentano, nelle cultura cinese, il legame tra il grano e l'uomo, mentre
"Meng" significa affrontare il futuro, un riflesso del desiderio di un domani luminoso, simbolo di aspettative e di speranza
per un prospero raccolto.
PADIGLIONE CINA VANKE
(DANIEL LIBESKIND)
Il gruppo Vanke è uno dei più grandi gruppi immobiliari cinesi, che fornisce oltre mezzo milione di unità abitative e offre
servizi di gestione a oltre un milione e mezzo di persone. Nel padiglione che costruirà all'Expo di Milano illustrerà il
programma "Shi Tang", progetto di spazi di ristorazione a prezzi contenuti e
socializzazione. Un padiglione rosso, di forte impatto, sinuoso, che si erge con armonia nello spazio nella parte Nord del
Decumano, nei pressi della Lake Arena e di Piazza Italia.
«Tradizione, modernità e innovazione si sono fuse in questo padiglione dalle forme armoniche, che vuole essere
idealmente un microcosmo che unisce la cultura italiana con quella cinese» ha affermato l’architetto Libeskind.Ad
ispirare le forme e la progettazione le idee che vengono da Confucio, dalla tradizione filosofica cinese e dalla storia
contemporanea. Il Padiglione è interamente rivestito da piastrelle rosse di un nuovo materiale ceramico, ecosostenibile
e autopulente disegnate dal maestro del decostruttivismo. A realizzare la struttura saranno la Unique Exhibition e
l’italiana Bodino Engineering.