REPORT ATTIVITÀ FILCAMS CGIL NAZIONALE 2010

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REPORT ATTIVITÀ FILCAMS CGIL NAZIONALE 2010
REPORT ATTIVITÀ
FILCAMS CGIL
NAZIONALE
2010 - 2014
Introduzione
Il Report 2010-2014 presenta le iniziative ed i risultati principali realizzati dalla Filcams Cgil nel corso dell’ultimo
mandato congressuale. Lo scopo non è solo quello di rappresentare la mole enorme di lavoro svolto nel corso di
questi quattro anni, che non costituisce prodotto esclusivo della struttura nazionale, ma espressione di un
impegno corale dell’intera organizzazione. L’obiettivo è anche quello di diffondere sempre più una cultura
politica ed organizzativa che faccia della verifica e del monitoraggio dell’attività una prassi sempre più
consolidata a tutti i livelli.
Per questa ragione il bilancio dell’attività svolta viene illustrato seguendo lo schema del documento proposto
alla discussione del XVI Congresso di categoria, affinchè sempre più in prospettiva la verifica possa compiersi
sulla base degli obiettivi contenuti nei mandati congressuali.
Naturalmente, il Report contiene la parte essenziale delle iniziative svolte, alle quali fa da supporto l’attività
intensa ed appassionata di tutte le strutture regionali e territoriali della categoria.
Per queste ragioni, la Segreteria Nazionale Uscente ringrazia tutte le compagne ed i compagni per l’impegno
profuso nel corso di questo ultimo mandato congressuale, vissuto nel pieno di una grave crisi del settore, con
grande passione e determinazione per affermare ed estendere i diritti nel mondo del lavoro terziario.
La Segreteria Nazionale
Filcams-Cgil
Riccione, 9-11 aprile 2014
#ORIENTARE
IL CAOS STRATEGICO DEL COMMERCIO – LE LIBERALIZZAZIONI
Tema centrale dell’azione sindacale e contrattuale è legato alla legislazione relativa al commercio e in
particolare all’aspetto più sensibile degli orari degli esercizi commerciali. Il filo rosso dell’iniziativa Filcams sta
nell’idea di una nuova sostenibilità dello sviluppo in cui poter affermare e produrre anche una nuova cultura del
consumo, riorientando il consumo di massa nel senso delle compatibilità ambientali e sociali e apportando dei
correttivi all’assenza di una programmazione pubblica in grado di ridefinire priorità e qualità dei servizi. In
questa prospettiva, per l’impatto più evidente e dannoso nei confronti delle lavoratrici e lavoratori del settore,
si è avviata in maniera sistematica la campagna nazionale “La Festa non si vende” che ha visto appuntamenti
itineranti svolti in diverse città con momenti di sensibilizzazione, confronto e dibattito con cui sono state
coinvolte associazioni, istituzioni locali, lavoratrici e lavoratori, consumatori.
La Campagna, avviata a Gennaio 2011, si è conclusa il 29 aprile 2011 con un’iniziativa tenuta a Firenze. Le
attività di sensibilizzazione sono proseguite nel 2012 con l’adesione alla giornata europea per le domeniche
libere dal lavoro che si è svolta il 4 marzo in diverse città d’Italia e supportata da materiali mirati di diffusione e
promozione. La giornata è stata promossa dall’European Sunday Alliance, un network europeo dei sindacati,
organizzazioni della società civile e delle comunità religiose a cui la Filcams ha aderito insieme a Fisascat e
Uiltucs.
L’introduzione del Decreto “Salva Italia”, con la totale liberalizzazione degli orari e delle aperture nel settore
commercio, ha reso necessario una rilettura delle nostre iniziative. Da un lato la necessità di proseguire le
manifestazioni territoriali con mobilitazioni e scioperi per contrastare gli effetti negativi sulla vita delle
lavoratrici e lavoratori a causa delle aperture domenicali e festive, dall’altro le azioni per promuovere un cambio
di normativa volta a ricondurre il settore e gli orari commerciali ad una regolamentazione diversa e più
equilibrata in un settore profondamente modificato. In tale senso le iniziative di sostegno ai ricorsi promossi da
diverse Regioni contro il Decreto “Salva Italia” , costruendo forti alleanze territoriali con le istituzioni,
associazioni, modo laico e religioso. Nonostante gli esiti giuridici non positivi di tali iniziative, l’attività è
proseguita costruendo con l’ANCI e con le Confederazioni di CGIL CISL e UIL un protocollo per monitorare gli
effetti delle liberalizzazioni e produrre interventi di riequilibrio della norma. La Filcams ha aderito e sostenuto
“libera la domenica”, una raccolta di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare per abolire la
norma sulle liberalizzazioni promossa da Confesercenti con l’obiettivo di ricostruire un modello di regolazione in
capo alle Regioni.
L’impegno contro le liberalizzazioni ha visto la seconda edizione de “La Festa non si vende, si vive” nel
novembre - dicembre 2012 supportata da iniziative territoriali e materiali di diffusione e promozione.
Da luglio 2013 alla campagna “la Festa non si vende” è stata dedicata una piattaforma multimediale consultabile
direttamente dal sito Filcams Nazionale.
Il 10 settembre 2013, a supporto della discussione in corso presso la X Commissione della Camera dei Deputati
la Filcams, unitariamente a Fisascat e Uiltucs e le Confederazioni di CGIL – CISL e Uil, ha prodotto in audizione,
una memoria sugli effetti negativi delle liberalizzazioni e le proposte per una regolamentazione diversa del
settore e delle aperture degli esercizi commerciali.
L’azione negli ambiti aziendali e territoriali per governare, attraverso la contrattazione, gli effetti delle
liberalizzazioni ha visto e continuerà a vedere un forte impegno, a partire dalle aziende della Grande
Distribuzione Organizzata. Come, è necessario continuare la campagna “la festa non si vende” che dovrà
assumere sempre di più l’azione di denuncia e sensibilizzazione, ma soprattutto una forte caratterizzazione per
far proseguire l’iter della modifica legislativa contro l’art 31del Decreto 201/11.
VOCAZIONE TURISTICA: IDEE DAL LAVORO PER LO SVILUPPO DEL PAESE
L’8 Luglio 2013 la tavola rotonda “#VocazioneTuristica – idee dal lavoro per lo sviluppo del paese” cui hanno
partecipato esponenti del mondo datoriale e culturale e che ha visto le conclusioni di Susanna Camusso, ha
riaffermato la centralità del Turismo nelle politiche non solo strettamente rivendicative della Filcams, che in
quella sede si è proposta come interlocutore attivo e propositivo di istituzioni e controparti, affermando un
nuovo schema di ragionamento: la creazione di una economia della cultura quale condizione per il rilancio di
un comparto da sempre strategico per il nostro paese.
Attività Scientifiche
Annualmente il Centro studi del Cemu affida a SL&A il compito di redigere un report annuale rispetto alle
dinamiche del settore con particolare riferimento ai riverberi che i cambiamenti nel rapporto fra domanda e
offerta determinano sull'occupazione.
Il contributo della bilateralità nel turismo
Nell'ambito dell'attività del Ente Bilaterale Nazionale del Turismo Confcommercio la Filcams ha promosso
l'attività e l'implementazione di Osservatori che stilano report annuali di particolarità e interesse:
A.
B.
C.
D.
E.
Osservatorio Nazionale Permanente sulle Gare d'Appalto della Ristorazione Collettiva e dei Buoni Pasto
Osservatorio Permanente sulle proposte di viaggio formulate dai tour operator
Osservatorio sul Mercato del Lavoro nel Turismo
Osservatorio Nazionale sul Turismo crocieristico nel Mediterraneo
Osservatorio Nazionale per l’applicazione della legge 269/98 e del Codice di Condotta recepito il 19
luglio 2003 dal CCNL del turismo
F. Osservatorio sulle pari opportunità nel settore Turismo
Nel 2014 sarà istituito un nuovo osservatorio (in sostituzione di quello sul turismo crocieristico) che analizzerà il
rapporto in termini economici, ambientali, e occupazione fra siti culturali e "turismindotto".
L'attività degli altri due enti bilaterali nazionali ( Confindustria e Confesercenti) ha prodotto in termini di
iniziative e studi interessanti contributi, pur con respiro e in ambiti differenti.
La conoscenza dei processi e l'analisi di fenomeni in vorticosa mutazione restano elemento di importanza
strategica fra le attività della bilateralità di settore.
APPALTI, LE POLITICHE SETTORIALI
Il 24 novembre 2010 si è tenuto il convegno “Una nuova cultura nel sistema degli appalti” che ha visto lanciare
da parte della categoria le strategie per dare risposte ai settori in appalto rappresentati dalla Filcams.
Nelle linee elaborate si è identificata la contrattazione di anticipo con le stazioni appaltanti quale strategia da
perseguire per riuscire ad arginare i fenomeni negativi prodotti dalle gare al massimo ribasso, sia per le
ripercussioni in termini occupazionali, sia di necessaria garanzia di qualità dei servizi erogati, nella convinzione
che si possa coniugare qualità con efficienza, nonché trasparenza e legalità.
Nell’occasione del convegno è stato definito che, per quanto riguarda l’effettiva possibilità di applicare le linee
guida enunciate è sostanziale lavorare in stretta collaborazione tra le diverse categorie della Cgil e la
Confederazione quale cabina di regia. E ad oggi si può affermare che la Confederazione ha risposto alle nostre
richieste: la categoria è stata coinvolta nei diversi momenti di confronto e approfondimento delle tematiche
relative agli appalti e della legislazione in materia che si è sviluppata in questi ultimi anni.
Parte attiva sia negli specifici coordinamenti confederali nazionali, sia nei gruppi di lavoro, in alcuni casi
approntati su nostra richiesta, hanno di volta in volta sviluppato gli interventi e l’elaborazione di documenti che
sono stati presentati alle varie istanze di competenza, come ad esempio l’Autorità di Vigilanza sui Contratti
Pubblici, Itaca, il Commissario alla Spending Review, ecc.
Permangono le difficoltà ad interagire con le altre categorie quando viene meno l’apporto di coordinamento
della Cgil. Dopo l’iniziativa, sono stati organizzati seminari interni alla categoria.
Ad aprile 2011 è stata organizzata una giornata di formazione sulla Legge 146/90 sul diritto di Sciopero, svolto
unitamente all’Ufficio Diritto Sciopero della Cgil. A dicembre 2011 si è svolta la giornata di approfondimento sul
contratto Unci, con la partecipazione della Confederazione e di un avvocato.
Ad aprile 2012 si è tenuto un seminario di due giorni per lo sviluppo della contrattazione integrativa nel settore
delle Pulizie/Multiservizi, dove si è approfondita la tematica e definite le linee guida per la predisposizione delle
piattaforme rivendicative.
Mentre il 30 e il 31 maggio 2012 è stato effettuato il seminario “Regole e gestione tecnica delle gare di appaltoAggiornamenti sulle novità legislative in materia” anche in occasione di tale seminario vi è stato l’apporto della
Confederazione, di un legale e di una figura specialistica in materia di gare di appalto.
#CONTRATTARE
IL MERCATO DEL LAVORO
L’attività del Dipartimento Mercato del Lavoro oltre ad offrire costanti consulenze alle compagne e ai compagni
delle strutture territoriali, è stata finalizzata ad aggiornare le medesime riguardo ai cambiamenti/stravolgimenti
pressoché costanti sulle materie lavoristiche cui dalla promulgazione della legge 92 nel 2012 c.d. Legge Fornero.
La conoscenza approfondita delle normative, infatti, è divenuta nel tempo, sempre più necessaria per tutelare
lavoratrici e lavoratori nei nostri diversi ambiti contrattuali.
Senza creare sovrapposizioni rispetto a quanto la CGIL di volta in volta produceva, si è cercato di focalizzare
l’attenzione e di produrre approfondimenti rispetto ad argomenti ritenuti particolarmente sensibili per la
Filcams ( ammortizzatori sociali, tipologie contrattuali).
A tal fine si sono effettuati seminari avvalendosi della consulenza di legali, esperti del diritto del lavoro e in
costante raccordo con la CGIL Nazionale.
Nel piano nazionale formazione 2012-2014 si è ritenuto strategico proporre e realizzare corsi avanzati rivolti al
gruppo dirigente di livello regionale sui temi del mercato del lavoro, in particolare alla luce della Riforma
Fornero, e sulla contrattazione di secondo livello.
Per quanto concerne il primo tema sono stati realizzati 14 corsi di due giornate (in materia di flessibilità,
licenziamenti, ammortizzatori) coprendo quasi interamente il territorio nazionale e coinvolgendo circa 200
dirigenti.
Particolarmente rilevante è stato l'impegno del Dipartimento per quanto riguarda il contrasto alle storture
introdotte dalla legge 92/2012 con particolare attenzione alla sostituzione dell'indennità di disoccupazione a
requisiti ridotti con la MiniAspi.
Grazie al contributo di alcune nostre realtà rivierasche e al coinvolgimento attivo della Cgil, a più riprese la
Filcams è riuscita a stimolare il Ministero del Lavoro e INPS a correggere tale istituto, di vitale importanza, ad
esempio, per i quasi 300mila lavoratori stagionali del Turismo.
L’azione prodotta ha ottenuto alcuni risultati di rilievo anche se l’impegno profuso dovrà continuare per poter
tornare a ripristinare soglie di tutela dignitose per lavoratori già di per sé penalizzati in quanto soggetti di una
domanda fortemente imprevedibile e variabile di anno in anno.
TERZIARIO, IL RINNOVO SEPARATO TDS DEL FEBBRAIO 2010 E LA STAGIONE DELLE DISDETTE
La stagione dei rinnovi contrattuali iniziata nel 2009 ha visto la presentazione di piattaforme non unitarie sia nel
terziario che nella Distribuzione Cooperativa. La Filcams ha costruito le proprie proposte attraverso un percorso
di preparazione che ha visto coinvolti i delegati del settore ICT, Auto, Commercio, e la consultazione degli iscritti
conclusa con gli attivi dei delegati dei due settori.
L’esito di questa stagione contrattuale ha visto, nel 2010, il rinnovo unitario del Contratto Nazionale della
Distribuzione Cooperativa che ha mantenuto, anche sul fronte dei contenuti, “una distintività” rispetto al
restante del settore terziario. Un rinnovo che però ha evidenziato una sofferenza del sistema cooperativo e che
ripropone il tema identitario e delle prospettive future di tale sistema. La crisi economica del paese ha marcato
il problema della competitività da costo portando le imprese cooperative a prospettare la necessità di scelte
volte a recuperare tale gap costituito prevalentemente dal Contratto Nazionale. Una discussione interna che
non ha trovato ancora una composizione e che continua ad essere riproposta nella trattativa per il rinnovo che si
è aperta in questi mesi.
Il Contratto Nazionale TDS di Confcommercio e Confesercenti sono stati sottoscritti separatamente ed hanno
rappresentato le situazioni più complesse con cui la categoria si è dovuta misurare. Una condizione che, per i
contenuti che hanno sancito la divisione, non ha visto possibilità di recupero a differenza di quanto avvenuto nel
2008. Il motivo della scelta che ci ha portato a non sottoscrivere l’intesa ha modificato un già difficile sistema di
relazioni sindacali unitarie a livello di categoria e confederali. Anche in questo caso la Filcams non ha rinunciato
al percorso democratico, promuovendo da sola la consultazione dei lavoratori rispetto all’esito del Contratto,
avviato con l’attivo dei delegati del settore svolto a Milano con le conclusioni di Susanna Camusso. Sono stati
aperti diversi fronti di contrasto all’Accordo separato, compiendo la scelta della via contrattuale del recupero
come priorità. Le cause pilota promosse, soprattutto per il mancato riconoscimento delle RSA/RSU come
modalità per negare la presenza della Filcams in azienda, hanno visto imporsi la nostra legittima posizione. La
“contrattazione di recupero”, supportata da una forte azione di diffide, pur avendo raggiunto livelli qualitativi
importanti non ha rappresentato un’inversione di tendenza.
Il nuovo contesto che si è determinato nelle relazioni sindacali confederali e il “fenomeno” delle divisioni tra le
Associazioni datoriali con l’uscita della Grande Distribuzione Organizzata da Confcommercio ha prodotto un
effetto frammentazione per il settore e per il Contratto Nazionale che ci ha visto sviluppare, unitariamente a
Fisascat e Uiltucs, una politica di difesa dei contenuti contrattuali per evitare un pericoloso effetto dumping. In
tale percorso è stato possibile recuperare anche le priorità per la Filcams date dalla consultazione dei lavoratori
sulla piattaforma, svolta unitariamente tra giungo e settembre 2013, e dalla definizione di un insieme di regole
condivise per la gestione democratica dell’intero negoziato . La trattativa per il Contratto Nazionale, già in corso,
ha visto quindi la presentazione di una piattaforma unica e unitaria per tutte le Associazioni Datoriali
(Confcommercio – Confesercenti – Federdistribuzione) e per la Cooperazione che mantiene una sua specifica
distintività. La validità di tale scelta, sicuramente più complessa da gestire per la Filcams, come indicato nella
medesima piattaforma, non rappresenta il superamento delle differenze che ci hanno diviso nel precedente
Contratto Nazionale.
La contrattazione di II Livello, tra crisi e stagione delle disdette
Nello scenario della crisi e degli Accordi separati, la contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale già
difficile da esigere e costruire, ha visto il rinnovo di molti accordi aziendali e territoriali ma anche la prassi delle
disdette. Carrefour, Pam e Panorama, Metro, SMA, sono emblemi di una modalità che non trova precedenti nel
terziario e che pur nelle forme di recupero operate, indicano la fragilità del nostro sistema di relazioni
industriali. Anche in assenza di atti unilaterali, molti rinnovi aziendali e territoriali si sono sviluppati con la
consapevolezza di avere come “alternativa” il rischio di annullamento della contrattazione esistente. Di contro,
è possibile ancora rilevare una vivacità ed evoluzione qualitativa della contrattazione nella Gdo, nel terziario
avanzato e nella Distribuzione Cooperativa che ancora oggi, resta il settore maggiormente coperto da
contrattazione aziendale. Elementi qualitativi che riguardano in particolare i temi dell’inclusione, della
conciliazione, del welfare, della regolamentazione delle prestazioni domenicali e dell’organizzazione del lavoro.
Nel quadro di scomposizione e criticità che hanno caratterizzato gli anni che ci separano dal precedente
congresso, oltre 50 aziende multilocalizzate del terziario (Gdo, Commercio, Servizi, Agenzie di somministrazione,
Terziario Avanzato, Distribuzione Cooperativa), seguite dal livello nazionale, sono coperte da contratti integrativi
o protocolli specifici. Le aree di dispersione sono ancora molte, a conferma del limite esistente nella diffusione
del II livello e su cui, la categoria, deve continuare ad imporre attenzione e conseguente azione di estensione.
In una definizione sintetica e non esaustiva, nell’attuale contrattazione è possibile leggere il cambiamento che
ha attraversato il settore evidenziando storiche e nuove necessità. I pilastri contrattuali costruiti negli anni sono
stati spesso revisionati o cancellati, sono entrate nelle nostre rivendicazioni e priorità di azione irrinunciabili
esigenze che parlano di inclusione, formazione, migranti, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, orari di
lavoro, part time involontari, regolazione del lavoro domenicale, imponendo sempre di più lo sviluppo della
capacità della Filcams di saper comunicare e tradurre le esigenze di generazioni diverse di lavoratrici e
lavoratori.
TURISMO, LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE E LA CRISI DELLA RAPPRESENTANZA
Gli scenari e i contesti negoziali dal 2010 ad oggi sono radicalmente mutati per effetto della crisi economica che
si è tradotta in una spiazzante crisi di rappresentanza delle controparti.
Nel 2010 infatti venivano rinnovati fra Febbraio e Luglio tutti i Contratti nazionali di settore con risultati
complessivamente apprezzabili a partire dall’aumento salariale. Per effetto di quanto previsto dalle suddette
discipline contrattuali veniva avviata una stagione di contrattazione di secondo livello territoriale che portava
alla presentazione di piattaforme in quasi tutte le province italiane.
Purtroppo il bilancio a consuntivo ha registrato un numero minimo di accordi rinnovati e/o sottoscritti che
vanno comunque valorizzati per le innovazioni che hanno introdotto in materia di mercato del lavoro e sistemi
di premianza collettivi.
Nel Luglio 2012 è stato inaugurato un percorso collegiale per la definizione delle piattaforme di rinnovo, che ha
visto il contributo attivo di molte strutture territoriali. Nel novembre del medesimo anno venivano presentate
alle controparti tre piattaforme separate, non essendo stato possibile condividere con Fisascat e Uiltucs un
articolato comune di rivendicazioni, a partire dallo scoglio del salario.
L’ avvio del confronto negoziale era stato preceduto da segnali non certo ben auguranti.
Nell’agosto del 2012 ANGEM ha notificato lo scioglimento del vincolo associativo con FIPE e la conseguente
disdetta del Contratto Nazionale. FIPE stessa al tavolo aveva inizialmente annunciato la propria impossibilità
stante la crisi a corrispondere l’elemento di garanzia previsto al capitolo "Effettività della contrattazione di
secondo livello", preludio al ben più grave atto di recesso dal contratto nazionale formalizzato il 28 ottobre
2012.
Filcams e le altre Federazioni Sindacali di categoria hanno risposto con due iniziative di sciopero nazionale: la
prima il 3 giugno 2013 contro Angem, che nel frattempo aveva siglato un protocollo con altra sigla sindacale. In
questa occasione si è tenuta una importante manifestazione a Milano. La seconda il 31 ottobre contro Fipe e
Angem per contrastare la politica delle disdette, con due manifestazioni a Roma e Milano che hanno registrato
un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Il 19 gennaio 2014 è stata sottoscritta l’ipotesi per il rinnovo del Contratto Nazionale del Turismo con
Confcommercio Federalberghi e Faita (avendo anche Fiavet abbandonato pretestuosamente il tavolo negoziale).
Restano all’oggi aperti i tavoli con Confindustria e Confesercenti.
Nel gennaio 2014 è ripreso il dialogo con Angem e Aci per esplorare la possibilità di addivenire ad un nuovo
contenitore contrattuale rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori della ristorazione collettiva.
Il fronte FIPE rimane invece quello più problematico, stante l’assenza di volontà da parte della Federazione
Nazionale dei Pubblici Esercizi di riattivare la benché minima forma di confronto costruttivo con le
Organizzazioni Sindacali.
Dal 1 maggio 2014 quasi 700mila addetti saranno privi di una disciplina contrattuale di riferimento. La Filcams
ha fin dal ricevimento dell’atto formale di disdetta attivato un pool di legali di concerto con l’ufficio giuridico
CGIL per affiancare alla mobilitazione, adeguata tutela individuale e collettiva per le lavoratrici e i lavoratori del
settore.
Sempre nell’ambito della vertenza FIPE, la Filcams si è fatta promotrice assieme a Fisascat e Uiltucs, presso la
Commissione di Garanzia Scioperi Nazionale, della presentazione di osservazioni volte ad escludere la
ristorazione in concessione negli scali aeroportuali, dalla disciplina di applicazione della legge 146 del trasporto
aereo.
Il sofferto percorso per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Terme (settore anche questo
attraversato da una crisi strutturale) è stato infine faticosamente riavviato, pur nel persistere di forti distanze fra
rappresentanza datoriale e sindacale dei lavoratori.
La frammentazione delle parti datoriali e il conseguente obbligato aprirsi di tavoli finalizzati al raggiungimento di
potenziali nuovi contratti collettivi devono interrogare non solo la categoria ma la CGIL tutta sull'attualità e
perseguibilità effettiva del condivisibile obbiettivo della semplificazione e riduzione del numero dei CCNL.
Contrattazione Aziendale e territoriale, una stagione di crisi
Il quadriennio appena terminato è stato ovviamente contraddistinto dalla crisi.
La vertenza emblematica in negativo è stata quella di NH Hotels che ha visto nel luglio 2012 l’apertura di una
procedura di licenziamento per 382 addetti e la contestuale disdetta di tutta la contrattazione integrativa
esistente. Scioperi territoriali e nazionali, vertenze legali, ricorso ad ammortizzatori sociali, non hanno impedito
all’azienda di procedere con terziarizzazioni e a gennaio 2014 con l’espulsione di 102 lavoratori.
Altre catene alberghiere hanno purtroppo seguito questo esempio.
Particolarmente grave la situazione nel comparto agenzie di viaggio e tour operators dove il ricorso agli
ammortizzatori sociali è stato pressoché costante, nel tentativo di arginare una quasi inarrestabile emorragia
occupazionale.
In controtendenza, dopo le vicissitudini del sofferto trasferimento della storica sede Alpitour da Cuneo a Torino,
l’ormai prossimo rinnovo del contratto integrativo aziendale del più importante tour operator italiano.
Sul canale autostradale Autogrill si è distinta per ristrutturazioni e procedure di licenziamento collettivo che
aldilà della gestione del contingente, ci ha portati ad aprire una riflessione rispetto al futuro delle concessioni in
questo paese su cui urge un ripensamento normativo che veda coinvolte nella sua gestazione anche le parti
sociali.
Accanto a questo bilancio negativo non si può riportare anche interessanti esperienze positive e innovative.
Il rinnovo del contratto integrativo Starhotels e soprattutto quello Ciga Starwood hanno rappresentato
importanti segnali di discontinuità a partire proprio dal contrasto al processo, quasi divenuto automatico, degli
appalti di servizio visti dagli imprenditori quale universale panacea per rispondere alla crisi e recuperare
produttività.
Nell’ambito della ristorazione commerciale i rinnovi degli integrativi di MyChef e Chefexpress, assieme alla sigla
del primo accordo integrativo nazionale Flunch vanno valorizzati soprattutto se rapportati alle politiche di
svuotamento delle relazioni sindacali che hanno avuto in Autogrill e Mc Donald’s i maggiori interpreti.
Infine la sigla del primo accordo integrativo Gromart ha rappresentato un’operazione di forte innovazione
negoziale, sia per il settore (gelaterie) che per la struttura dell’impresa (unità produttive con forza lavoro
variabile a seconda delle stagionalità).
La Formazione “ad adiuvandum”
Si sono tenute due importanti iniziative di formazione rivolte a strutture e delegati in collaborazione con il
centro studi Cemu e SL&A.
La prima riguardante il settore del Termalismo in Italia e le ragioni della sua crisi, finalizzata ad offrire un
outlook utile per la ripresa del confronto per il rinnovo del CCNL di settore.
La seconda, in due step distinti, aventi come oggetto:
1. il sistema e la struttura delle concessioni autostradali.
2. il funzionamento delle concessioni degli stabilimenti balneari alla luce della procedura di infrazione della
UE nei confronti dell’Italia e contestuale invito all’adeguamento delle normative nazionali alla direttiva
europea Bolkeinstain.
PULIZIE-MULTISERVIZI, CONTRATTAZIONE NAZIONALE UN RINNOVO DIFFICILE, MA IMPORTANTE
Il Contratto nazionale dei dipendenti delle imprese esercenti servizi di pulizia, servizi integrati/multiservizi è
stato rinnovato a maggio 2011. Il rinnovo è stato attivato già nel corso del 2010 in base alla scadenza del biennio
economico del precedente rinnovo che si collocava a dicembre 2009.
L’avvio del negoziato dell’intero complesso contrattuale ad aprile 2010 è stato determinato dalle modifiche
intercorse sul modello contrattuale, definite con l’accordo separato del gennaio 2009, che ha visto la
presentazione delle piattaforme rivendicative complessive di Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil da una parte, e
dall’altra le nostre rivendicazioni di rinnovo unicamente per la parte economica.
Nel corso del confronto, in costante raccordo con le strutture territoriali e su mandato dei diversi attivi dei
delegati che si sono svolti, è stato valutato necessario e fondamentale che il rinnovo non intervenisse senza la
fattiva e attiva partecipazione della categoria.
Nonostante un avvio difficile, sia per il diverso posizionamento politico con le altre organizzazioni e le
controparti, sia perché non vi è stata la presentazione di una propria piattaforma rivendicativa, la Filcams è
riuscita ad orientare la discussione su partite di proprio interesse giungendo ad un rinnovo unitario che ha
trovato un giudizio positivo da parte delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Pur nel difficile momento in cui si è collocato il rinnovo, il Contratto nazionale pulizie/multiservizi ha mantenuto
tutte le previgenti condizioni per i diversi istituti contrattuali, quali ad esempio malattia, orari di lavoro,
identiche condizioni per i nuovi assunti, oggetto di forte attacco in altri contratti nazionali.
I contenuti normativi che hanno invece visto significativi miglioramenti hanno riguardato: la complessiva
ridefinizione del secondo livello di contrattazione; l’aumento dell’indennità di anzianità di servizio; la definizione
anche per questo settore dell’assistenza sanitaria integrativa e un aumento economico complessivo che si è
attestato su un livello soddisfacente anche se non pienamente rispondente alle attese.
Come intervenuto nei passati rinnovi contrattuali, anche in occasione del rinnovo del 2011, si è costruito un
avviso comune che è stato presentato al Ministero del Lavoro. Questo ha costituito un tassello importante del
rinnovo, confermando l’importanza di un agire comune con le controparti per l’affermazione delle regole che
sovraintendono i settori delle attività in appalto.
Nel periodo di vigenza gennaio 2010-aprile 2013, nonostante il nuovo impianto sulla contrattazione di secondo
livello e la presentazione delle piattaforme rivendicative, a livello territoriale non si è riusciti a rinnovare alcun
contratto integrativo provinciale, salvo rare eccezioni, per effetto della crisi e per i tagli prodotti
dall’applicazione delle misure della spending review, non escludendo la sistematizzazione delle riduzioni dei
contratti di appalto sia con i committenti pubblici che privati.
Nella condizione di mercato sopra descritta si è aperto il nuovo negoziato per il rinnovo del contratto collettivo,
scaduto ad aprile 2013, e nonostante quello precedente sia stato sottoscritto unitariamente, ha visto la
presentazione di piattaforme distinte per ciascuna organizzazione, pur essendo l’una identica all’altra, salvo
differenziarsi per la richiesta economica.
Al netto della presentazione delle piattaforme comunque, come nella precedente tornata contrattuale, al tavolo
di trattativa distinguo tra le Organizzazioni sindacali di categoria non ce ne sono sostanzialmente stati, anzi si è
costruito un buon argine comune alle prime richieste delle controparti che sul tema del dumping contrattuale
hanno provato a dividere il fronte sindacale.
Il confronto, di fatto, è stato avviato a dicembre 2012 ed ha visto diversi incontri, ma a tutt’oggi non è entrato
effettivamente nel vivo della trattativa per una serie di fattori anche esterni al confronto, come la vertenza degli
appalti dei servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole che occupano i lavoratori Ex Lsu-Appalti Storici, che oltre a
coinvolgere le Organizzazioni sindacali vede impegnate anche le Associazioni Datoriali.
Da novembre 2013 è stato costituito il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa del settore, denominato Fondo
Asim, di cui la Filcams ha la vice presidenza, con la previsione di far partire le prestazioni dal prossimo giugno.
Multiservizi/Ristorazione Collettiva, Contrattazione Aziendale e territoriale
Gli ultimi quattro anni sono stati caratterizzati in termini negativi sul piano della contrattazione integrativa, sia
per il comparto delle Pulizie/Multiservizi, sia per la Ristorazione Collettiva.
Nei contenuti costruiti in seno ai Contratto Nazionale si erano gettate le basi per una ripresa della
contrattazione di secondo livello, che per questi settori specifici si sviluppa sul piano territoriale, ma l’avvento
della crisi e i tagli intervenuti sugli appalti di fatto ne ha impedito lo sviluppo.
Nonostante siano state presentate le piattaforme, in modo diffuso su tutto il territorio nazionale per il settore
delle Pulizie/Multiservizi e anche per la Ristorazione Collettiva, le stesse non hanno il più delle volte ricevuto
risposte e quando le hanno ricevute sono stati dinieghi.
Va sottolineato che l’azione di sostegno alle rivendicazioni presentate non è stata conseguente, a causa
dall’impossibilità di poter avviare i tavoli di confronto alla luce della necessità di rispondere e contenere i riflessi
sul taglio dell’occupazione che si è presentato ad ogni cambio di appalto e/o sui contratti di appalto in corso
d’opera.
La lettura è evidentissima rispetto al ricorso di centinaia di migliaia di ore di cassa integrazione in deroga,
necessità determinata appunto dai tagli e dalla forte ripresa dell’assegnazione dei nuovi appalti con la regola del
massimo ribasso.
A tale situazione si è aggiunta, in modo violento, la vertenza degli appalti di pulizia e servizi ausiliari delle scuole
che ha investito pesantemente tutti i territori e dove si è riusciti ad arginare fino ad oggi la situazione solo
attraverso l’impegno di tutti i livelli della categoria e della confederazione e che ha richiesto uno sforzo
organizzativo e politico mai attivato in precedenza.
La sola vertenza sopra citata, infatti coinvolge circa 24mila lavoratori presenti in ogni regione d’Italia e uno
spaccato di lavoratori, iscritti per circa il 50% con la nostra categoria, sui quali si sono attivate iniziative ad ogni
livello territoriale e nazionale, attraverso manifestazioni, ma anche attraverso azioni di ordine politico che
hanno portato alla definizione di appositi dispositivi legislativi.
Nel comparto della Ristorazione Collettiva, anche se non vi sono state vertenze di tale portata, si è comunque
ricorso in modo significativo alla cassa integrazione in deroga sempre per effetto dei tagli e del ricorso alle gare
al massimo ribasso.
Sono state attivate, altresì, diverse procedure di licenziamento collettivo a seguito di ristrutturazioni aziendali e
riorganizzazioni, fenomeno prima sconosciuto nel settore, come ad esempio la procedura di Compass Group
Italia che è stata avviata con la dichiarazione di 824 lavoratrici e lavoratori in esubero, operanti nella sia
divisione della Ristorazione Collettiva, sia nella divisione delle Pulizie/Multiservizi.
Rispetto a tale vertenza, l’atteggiamento di totale chiusura al confronto da parte aziendale ha prodotto un
mancato accordo con il ricorso ai conseguenti licenziamenti che si sono attestati intorno alle 300 unità circa.
Inoltre nel settore si registra un nuovo fenomeno legato alla crisi e ai conseguenti tagli sugli appalti, relativo alla
sempre maggiore esclusione nei cambi di appalto delle figure professionali inquadrate dal 4° livello a salire.
Se prima della crisi, per effetto delle regole contenute nel protocollo del cambio di appalto per la Ristorazione
Collettiva, le imprese, tra subentranti e uscenti, comunque acquisivano o mantenevano i lavoratori con le
professionalità più alte garantendo anche per loro una continuità occupazionale, nei cambi di appalto fino ad
oggi effettuati si assiste ad una espulsione di queste figure.
Tale fenomeno infatti ha innescato in modo sistematico l’avvio di procedure di licenziamento collettivo, da parte
delle imprese uscenti, per ogni cambio di appalto che viene attivato, come forma di tutela propria.
VIGILANZA PRIVATA, UNA CONTRATTAZIONE DIFFICILE
La situazione del rinnovo contrattuale, scaduto da anni, è stato un nodo complesso da sciogliere.
L'attività svolta e la volontà di costruzione e coinvolgimento di strutture e delegate/i, hanno dato i risultati
sperati. A partire dall’ottobre 2010 con lo sciopero unitario nazionale si è dato avvio ad una stagione di iniziative
di mobilitazione, unitarie e non, di attivi nazionali, presidi e manifestazioni, che oltre a mantenere viva
l’attenzione sul settore, hanno permesso di discutere e condividere capillarmente tutte le scelte che hanno
portato alla sottoscrizione del contratto.
Firmato nel gennaio 2013 in modo separato a causa della rottura tra le controparti, è stato successivamente,
parzialmente recuperato attraverso la ricomposizione del fronte delle associazioni datoriali con relativa
sottoscrizione del Contratto Nazionale a fine febbraio 2014, garantendo così la sua applicazione a tutti i
lavoratori del settore e su tutto il territorio nazionale. Questo importante risultato consentirà la totale esigibilità
soprattutto della normativa sul cambio di appalto, consentendo la salvaguardia dell'occupazione nel periodo più
drammatico che il settore abbia mai vissuto.
Infatti, oltre a dover affrontare un lungo periodo di profonda crisi strutturale del sistema delle imprese, sul
settore gravano pesantemente sia la crisi economica che le problematiche del mondo degli appalti, sia gli effetti
della spending review.
La Filcams è stata inoltre impegnata nella "Commissione Consultiva Centrale" presso il Ministero del Lavoro,
portando un importante contributo alla stesura del Decreto 269, sottoscritto ad inizio dicembre 2010 dall'allora
Ministro degli Interni Maroni, nel quale è prevista l'obbligatorietà di certificare l'integrale applicazione del CCNL
e della contrattazione di secondo livello.
Altro contributo si sta offrendo nell’elaborazione del Decreto sulla "Formazione delle GPG".
Ad ottobre 2013 è stato realizzato un importante seminario sulla situazione che il settore si è trovato e si troverà
ad affrontare, elaborando un programma di lavoro per i prossimi anni, teso a costruire gli strumenti atti a
governare i mutamenti e le trasformazioni del settore.
In cantiere un coordinamento nazionale strutturato capace di dare continuità al lavoro finora svolto, affiancato
da un’attività formativa specifica per delegati e delegate del settore, oltre che per i funzionari di riferimento.
DIPENDENTI DA PROPRIETARI DI FABBRICATI, UN MONDO FRAMMENTATO
Il settore coinvolge circa 40mila addetti, ed erroneamente si ritiene riguardi solo i "portieri" di condominio.
Pur essendo un settore molto debole, perché molto frammentato, ha visto il rinnovo del Contratto Nazionale a
dicembre 2012, che ha mantenuto invariate le condizioni preesistenti, apportando alcune migliorie e prodotto
un aumento dignitoso, comprensivo di tutti gli arretrati.
Tuttavia il settore è attraversato da gravissime problematiche. Infatti il Contratto Nazionale suddetto viene
applicato anche a quei lavoratori dipendenti da enti previdenziali privati e non, che svolgono l'attività di
portiere.
Questo riguarda soprattutto i grandi patrimoni immobiliari di enti previdenziali quali ENPAM (medici) Cassa
Ragionieri, Avvocati, Notariato, e persino la Banca d'Italia, e via discorrendo. Ma la spending review ha imposto
anche a questi enti la dismissione degli immobili. Il problema coinvolge soprattutto le grandi città, in particolare
Roma, dove i portieri rischiano di perdere contemporaneamente posto di lavoro ed alloggio. Il lavoro avviato
con la struttura territoriale sta puntando a delle soluzioni ottimali a tutela dell’occupazione e dell’agevolazione
per l’acquisto della casa.
LAVORO DOMESTICO, UN SETTORE IN CRESCITA
Nel periodo che va dal 2009 al 2014 la Filcams ha investito in maniera decisiva su questo settore, spesso poco
evidenziato ma senza dubbio importantissimo per i numeri che esprime e per il valore che va assumendo nel
nostro Paese e oltre.
La Filcams ha partecipato nel 2010 e nel 2011 alla Conferenza Internazionale del lavoro di Ginevra, nell’ambito
della quale si sono svolti i lavori preparatori e successivamente l’ adozione della Convenzione Internazionale
n.189 sul lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici. In quella occasione la Filcams, su mandato
delle Confederazione, ha fatto parte come Osservatore della delegazione dei lavoratori che ha conquistato lo
storico risultato della Convenzione, dopo molti anni di lavoro.
Successivamente, insieme alla CGIL e alle altre Confederazioni, la Filcams ha partecipato alle attività di pressione
e informazione, culminate nell’iniziativa del 18 dicembre 2012 presso la sede ILO di Roma, che hanno sollecitato
la ratifica in Italia della convenzione, riconosciuta dal Governo Italiano nel febbraio 2013.
Nel 2011 si è aperto il negoziato di rinnovo del Contratto nazionale Lavoro Domestico, che ha visto il
coinvolgimento del Coordinamento nazionale Lavoro Domestico nella preparazione della piattaforma e nelle fasi
della trattativa.
Il Contratto nazionale è stato infine rinnovato nel luglio 2013, dopo la consultazione delle lavoratrici e lavoratori
sull’ipotesi sottoscritta dalla Parti in precedenza. Il testo è stato poi controfirmato anche in sede ministeriale nel
marzo 2014, e depositato oltre che al Cnel, anche presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La Filcams ha aderito da subito all’International Domestic Workers Network (IDWN), rete di associazioni e
sindacati di lavoratrici domestiche che ha partecipato attivamente al lavoro relativo alla Convenzione n.189.
A Montevideo, nell’ottobre 2013, si è tenuto il Congresso fondativo dell’IDWF (International Domestic Workers
Federation) che ha trasformato il network in sindacato. La Filcams, presente come Unica Organizzazione
Sindacale Italiana, è presente nell’Executive Committee mondiale in rappresentanza dell’Europa.
La Filcams, tramite CeMu, ha finanziato due importanti ricerche sul tema del lavoro domestico: “Lavoro
domestico e di cura: quali diritti?” di Raffaella Sarti, pubblicato da Ediesse nel 2011 e “Se due milioni vi sembran
pochi. Colf e badanti nella società italiana di oggi”, a cura di Caselgrandi, Montegbugnoli e Rinaldi, pubblicato da
Carocci editore nel 2013.
Nell’aprile 2011 i dati della seconda ricerca furono anticipati in occasione di un importante Convegno
organizzato presso il Cnel da Filcams e CeMu, che ha visto la presenza di ospiti quali Giuseppe Casadio,
Presidente della commissione Lavoro del Cnel; Enrico Pugliese, ordinario di Sociologia all’università La Sapienza
di Roma; Paolo Bosi, ordinario di Scienza delle Finanze all’Università di Modena e Reggio Emilia; l’onorevole Livia
Turco, membro della commissione Politiche sociali alla Camera dei Deputati; Carla Cantone segretario generale
Spi; Morena Piccinini, presidente dell’Inca; Franco Martini, segretario generale della Filcams e Susanna Camusso,
segretario generale della Cgil.
La Filcams detiene la presidenza di CassaColf ed è presente nel sistema bilaterale del settore.
Tramite Ebincolf si è deciso di finanziare una ulteriore ricerca relativa ai temi della salute e sicurezza negli
ambienti di lavoro domestico. Attualmente è in corso la raccolta dei dati mediante questionari sottoposti alle
lavoratrici e ai lavoratori in varie lingue.
Infine, la Filcams ha finanziato dal 2010 cinque progetti di distacco in Liguria, Lazio, Lombardia, Veneto e
Basilicata.
Questi progetti, tuttora in corso, hanno potenziato la rete di sportelli e di attività sindacale e di tutela nel settore
del lavoro domestico, ponendo le basi per un futuro ampliamento dei territori coinvolti.
STUDI PROFESSIONALI, UNA CONTRATTAZIONE INCLUSIVA
Nella definizione dell’ultimo Contratto Nazionale, ora in rinnovo, si sono poste le condizioni per una
contrattazione di tipo inclusivo, con l’obiettivo di ricomprendere nel perimetro contrattuale tutte le figure
professionali che, a vario titolo e con diverse tipologie contrattuali, operano all’interno degli Studi.
A sostegno quindi dalla opportunità che offre “L’impegno a verbale “ definito nel Contratto la Filcams, in
accordo con la Cgil e le altre categorie che si occupano di lavoro atipico e professionale, ha realizzato una serie
di iniziative sia nazionali che territoriali rivolte ai praticanti di studio ai collaboratori ai giovani e alle giovani
professioniste/i. Tutto questo senza dimenticare il mondo del lavoro subordinato che con il tempo, ha acquisito
la consapevolezza che per difendere i diritti di tutti\e occorre ricomporre il mondo del lavoro, individuando nella
contrattazione inclusiva una nuova frontiera contrattuale capace di offrire nuovi orizzonti.
Di particolare interesse sono state le iniziative tenute presso numerose università italiane e il rapporto creato
con le associazioni studentesche: si è cercato di trasmettere il concetto di “contrattazione di anticipo“,
illustrando il ccnl studi professionali e spiegando che parte del praticantato dovrebbe essere svolto durante
l’ultimo periodo degli studi universitari.
Sul fronte organizzativo e con l’obiettivo di entrare in contatto con tutta la platea degli addetti del settore si
sono sperimentate forme di contatto utilizzando il potente strumento della rete (campagna
CONILCONTRATTO.IT e il blog impiegate.org ) e prendendo spunto dall’informatizzazione alta che questi
lavoratori presentano, si è sperimentato, nel corso dell’ultimo rinnovo, il metodo di socializzazione della
piattaforma rivendicativa, sottoposta al vaglio di diverse associazioni di collaboratori, praticanti e giovani
professionisti, che hanno avanzato le loro proposte permettendo alla categoria di discuterne e, in alcuni casi, di
portarle all’attenzione delle controparti.
In coerenza con questa impostazione si sta affrontando in questi giorni il rinnovo del Contratto Nazionale,
partendo dai punti rimasti aperti: praticantato, regolazione del lavoro autonomo, classificazione, quinta area
contrattuale e professioni non ordinistiche.
In questo quadro particolare interesse riveste la costituzione del coordinamento nazionale degli addetti e delle
addette occupati nei laboratori di analisi. Questo settore ha fortemente risentito della crisi generale e subito gli
effetti di alcuni provvedimenti di legge. In diverse realtà regionali è stato registrato un elevato tasso di
sindacalizzazione e svolto come Filcams una azione di mobilitazione e di proposta anche nei confronti delle
istituzioni nazionali e regionali.
FARMACIE, UN APPROCCIO INTEGRATO
Il settore delle farmacie ha subito il forte impatto della crisi generale e di alcune normative di regolazione del
comparto. La scorsa stagione contrattuale è stata incentrata nel rinnovo del Contratto nazionale farmacie
speciali (ex comunali), risultato molto complicato per via della disdetta del contratto da parte datoriale.
L’ipotesi di accordo è stata validata da oltre il 90 % dei lavoratori e delle lavoratrici del settore e il Contratto è
stato sottoscritto.
Sul fronte del Contratto nazionale delle farmacie private non ci sono ad oggi importanti novità.
Sul piano organizzativo i coordinamenti sono stati unificati, per investire in una azione di prospettiva del settore
complessivamente inteso.
I territori sono impegnati in un progetto rivolto ai dipendenti delle Farmacie private, che verrà esteso a livello
nazionale. Altro progetto integrato è quello che coinvolge i settori della sanità privata: dipendenti medici di
famiglia, dipendenti laboratori di analisi, dipendenti centri diagnostici, o delle farmacie.
La Filcams agisce nella consapevolezza che bisogna leggere le difficoltà delle farmacie in una fase di crisi e di
trasformazione, esse dovranno divenire uno dei terminali della sanità diffusa sul territorio, su questo occorre
puntare, dato lo spiraglio che offrirà al rilancio delle professionalità alla difesa dell’ occupazione. La Filcams in
stretto rapporto con FP e Confederazione dovrà produrre un progetto da portare all’attenzione del dibattito
generale.
AGENTI E RAPPRESENTANTI, PARTICOLARE ATTENZIONE AL LAVORO AUTONOMO
Il comparto è inserito a pieno titolo nel campo del lavoro autonomo. Da anni la Filcams si occupa del rinnovo
degli accordi economici collettivi del settore commerciale e industriale.
Il coordinamento nazionale ha messo a punto un progetto organizzativo denominato “Alfio Vignoli “, che
prevede una ricerca sulle condizioni di vita e di lavoro degli agenti in collaborazione con Smile Cgil. Giunto alla
fase finale, vedrà la realizzazione di servizi dedicati agli agenti sul piano fiscale e vertenziale.
Il progetto complessivo verrà presentato presumibilmente entro l’estate in una iniziativa pubblica della
categoria.
LA CONTRATTAZIONE E GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
La crisi che ha investito il settore ha visto, un’intensificazione del ricorso agli ammortizzatori sociali da parte
delle aziende, prevalentemente utilizzati per fronteggiare la situazione di difficoltà, e la crescita del numero di
cessazioni delle attività e delle procedure concorsuali.
La Filcams nazionale, per la gestione di questa straordinaria e complessa condizione, si è dotata di un data base
delle procedure (CIGO, CIGS, CIGD, Mobilità etc.), un sistema che consente di rilevarne e monitorarne
l’andamento e che può costituire un campione sufficientemente rappresentativo dei nostri settori. Questo
aspetto specifico della contrattazione, seguita con l’obiettivo di ricercare tutti gli strumenti per salvaguardare il
lavoro, fa emergere alcuni dati, seppur parziali poiché riferiti quasi esclusivamente ad aziende multilocalizzate:
la conferma del problema della differenze rispetto all’accesso agli ammortizzatori sociali e quindi la reale
capacità di tutela del lavoro, la condizione di gestione della trattativa spesso contraddistinta da “aziende non
sindacalizzate” dove la trattativa stessa, al Ministero del Lavoro o in sede sindacale, rappresenta il primo
contatto con azienda e lavoratori, la prevalenza di situazioni di difficoltà che, di norma, non hanno trovato
soluzioni ricorrendo quindi a proroghe e ad ammortizzatori in deroga.
POLITICHE GLOBALI, UNA VISIONE ALLARGATA
Le attività del Dipartimento Politiche Globali hanno gradualmente registrato una forte sinergia fra l’area delle
Politiche Internazionali, la Cooperazione allo sviluppo, la Formazione e la Progettazione finanziata.
Il ruolo delle istituzioni europee è ormai sempre più decisivo per quanto riguarda la politica interna e le
dinamiche economiche e produttive.
Nei nostri settori la forte presenza di multinazionali rende ancora più evidente questo fenomeno, determinando
l’importanza strategica delle attività di coordinamento internazionale e di politica globale. E’ necessario
anticipare i cambiamenti per gestire i processi.
La Filcams ha negli ultimi anni acquisito sempre più consapevolezza di quanto sia importante incidere sui
processi decisionali in tema di economia e lavoro, politiche sociali ed occupazionali facendo rete e sistema con
le organizzazioni sindacali e sociali d’Europa, al fine di dare maggiore forza e visibilità alle ragioni del lavoro e
ricercare tavoli di confronto con le istituzioni.
In questa ottica si è molto operato per far maturare il senso di solidarietà tra i lavoratori al di là dei confini
settoriali e geografici e per metterli in condizione di conoscere i piani aziendali prima che essi vengano realizzati
e producano effetti, al fine di condividere risposte ed azioni comuni, a livello europeo e globale.
Per questo motivo la Filcams ha investito su:
- diffusione delle informazioni, costruzione di maggiore familiarità coi temi internazionali (costituzione del
blog Finestra sull’Europa e spazi di approfondimento)
- formazione di funzionari e delegati su CAE, accordi transnazionali, dialogo sociale etc
- Impegno a livello transnazionale, vd dialogo sociale, campagne di mobilitazione, sindacati europei e
globali.
- Ricerca di finanziamenti per porre in essere progetti di cooperazione sindacale tesi alla formazione dei
sindacalisti, alla condivisione di politiche e strategie, allo scambio di buone pratiche ed esperienze di
organizzazione sindacale, alla costruzione di azioni e strumenti condivisi.
- Cooperazione allo sviluppo in un ottica non semplicemente internazionalista ma per la costruzione di
una rete di sostegno reciproco che determini l’acquisizione di una prospettiva di progresso globale
A partire dal 2011, la FILCAMS-CGIL ha investito sulla progettazione finanziata europea, ottenendo
ragguardevoli risultati.
BILATERALITÀ, UN SOSTEGNO AI LAVORATORI
Dall’ultimo congresso molte sono state le attività svolte dalla Filcams nel mondo della Bilateralità: Enti e Fondi
Nazionali del terziario avanzato, turismo, pulimento, vigilanza privata, lavoro domestico.
Alcuni dati: 20 gli enti Bilaterali nazionali, 9 di Assistenza Sanitaria, 6 di Previdenza Integrativa, 4 di Formazione
continua e 190 sono gli Enti territoriali regionali e provinciali.
Fondi sanitari
Grandi interventi, diagnostica, interventi ortodontici e odontoiatrici rappresentano un sostegno alle spese
sanitarie che vede nella strutturazione dei fondi nazionali e degli enti bilaterali territoriali un importante
esempio di bilateralità come sostegno al fabbisogno famigliare.
Questi fondi sono cresciuti notevolmente, anche per effetto dell’OBBLIGATORIETA’ del versamento introdotta
dal Contratto Nazionale e delle convenzioni con l’INPS per la riscossione dei contributi attraverso il modello F24
( di fondo EST, QUAS, CADIPROF)
COOPERSALUTE, ASTER, FONTUR, risultano stabilizzati, mentre non ancora sufficientemente “decollati” CASSA
COLF e FASIV. Dal 2013 sta partendo il Fondo ASIM multiservizi.
Migliorati piani sanitari e l’efficienza gestionale, sono stati realizzati dei “pacchetti” aggiuntivi di prestazioni
gestiti autonomamente dai Fondi su maternità e famiglia come ad EST E CADIPROF.
L’assistenza sanitaria categoriale copre oltre 2 milioni di lavoratori.
Certamente gli obiettivi di miglioramento passano attraverso l’accorpamento dei fondi più piccoli, un rapporto
più ampio con le strutture pubbliche, favorire la prevenzione.
Fondi di previdenza complementare
Si è lavorato per strutturare e far crescere FONTE per portarlo alla soglia dei 200 mila iscritti con la confluenza
del sistema delle professioni e del turismo in forma intercategoriale. E’ evidente che il tema è generale e impone
delle scelte urgenti al fine di rappresentare una risposta di previdenza integrativa per tutti i lavoratori dei nostri
settori. La proposta di prevedere l’adesione del lavoratore con il solo contributo suo e dell’azienda (senza
l’obbligatorietà del versamento del TFR) sembra un passo in avanti, sul modello dell’assistenza sanitaria, per
favorire le adesioni. Si sta lavorando in questi mesi per l’accorpamento del fondo PREVICOOPER.
Fondi di Formazione continua
Il Lavoro in FORTE, FONTER, QUADRIFOR, FONDOPROFESSIONI è stato di seguire i bandi per la formazione nel
territorio verificando qualità e rispetto delle tutele per i lavoratori. Fondamentale il ruolo delle parti sociali del
territorio e a livello nazionale che sottoscrivono gli accordi per concorrere ai bandi.
Enti bilaterali
importante il coordinamento a livello nazionale degli enti bilaterali che hanno il compito di effettuare la
raccolta dei contributi e distribuirli per il 90% agli enti territoriali. Sono stati finanziati progetti sulla sicurezza,
sulla promozione degli Enti, nonché il confronto con il sistema bilaterale al fine di omogeneizzare le prestazioni
erogate a livello locale.
Regole
L’impegno forte è stato di diffondere il sistema di raccolta dei contributi delle aziende tramite Inps (mod F24) al
fine di aumentare le adesioni. Con l’accordo del 2009 sulla Governance si sono fatti passi in avanti nei modelli
organizzativi negli enti e fondi nazionali, ma non si è riusciti ad applicare gli statuti tipo a livello territoriale. La
nuova intesa confederale è stata siglata il 20 febbraio 2014 ed è in cantiere quella di categoria che punta a
separare rappresentanza e gestione, limitare i costi, aumentare le prestazioni, introdurre strumenti di
intervento nelle situazioni dove tali regole sono disattese.
Comunicazione e reti Filcams
Nell’ultimo anno si è data vita al sito Bilateralità terziario che sarà in grado di fornire tutte le informazioni
inerenti alle prestazioni e servizi degli enti, i contratti, le iniziative della bilateralità del territorio.
Settimanalmente viene inviata una newsletter sul “mondo terziario” ad oltre un migliaio di addetti ai lavori. La
raccolta dei bilanci ci fornisce inoltre una statistica sull’efficienza del sistema e dove intervenire con i correttivi
necessari. Inoltre nel coordinare questo lavoro si è rafforzata la struttura di CEMU s.r.l. e i propri strumenti di
comunicazione, dal sito al web magazine, al rapporto con gli enti bilaterali per la promozione alla qualità delle
ricerche di settore svolte.
Assistenza a Previdenza
Dal 2010 al 2013 sono stati progettati e realizzati di Corsi di Formazione su Assistenza Sanitaria Integrativa e/o
Previdenza Complementare diretta ai responsabili regionali degli sportelli e/o ai funzionari sindacali e/o
RSA/RSU (circa 20 di corsi, prevalentemente da Ancona in giù isole comprese) più un centinaio di assemblee in
grandi aziende.
SALUTE SICUREZZA E AMBIENTE, L’IMPEGNO E LE INIZIATIVE
Dopo il XIII Congresso la Filcams ha istituito il Dipartimento Salute Sicurezza e Ambiente, che ha provveduto a
riunire periodicamente il coordinamento Salute e Sicurezza, quale gruppo di lavoro per l’elaborazione delle
iniziative e delle linee contrattuali sul tema.
Da questa attività sono scaturite le prime 2 Assemblee Nazionali di RLS e RLST Filcams (a Firenze il 29/11/11 e a
Bologna il 18/03/2013): ad esse hanno partecipato centinaia di RLS e RLST di tutti i settori della Filcams,
portando un prezioso contributo di testimonianza e stimolo. La categoria ha quindi stabilito la continuità di
questo momento di condivisione e partecipazione, stabilendo un appuntamento periodico dei RLS e RSLT a
cadenza grossomodo annuale.
E’ stato attivato un Forum telematico quale strumento di condivisione dei saperi fra RLS e/o dirigenti sindacali
sui temi della prevenzione e della salute e sicurezza.
In occasione della Seconda Assemblea Nazionale sono state presentate e distribuite le Guide per RLS dei tre
maggiori settori (Commercio Turismo e Appalti) , corredate da un CD –ROM contenente moltissimo materiale di
supporto per la formazione e informazione degli RLS.
È stata realizzata, a cura della Fondazione Bruno Trentin, la ricerca “Lavorare nel commercio e nel turismo.
Condizioni di lavoro, salute e sicurezza” , che verrà distribuita in occasione del XIV Congresso della Filcams.
Anche in questo caso è stata inserita nel Piano di Formazione Nazionale una sessione dedicata ai Formatori in
tema di sicurezza, che hanno poi elaborato i moduli-tipo da replicare nei territori . Sono state realizzate poi due
sessioni speciali dedicate agli RLS di specifiche realtà aziendali (Metro Italia ed Esselunga).
La Filcams partecipa stabilmente al coordinamento confederale portando il proprio contributo in occasione delle
iniziative nazionali .
#RAPPRESENTARE
Lo stato di conoscenza della situazione contrattuale della categoria, è stata oggetto di riflessione e
approfondimenti attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa della contrattazione nazionale e di secondo
livello in diverse iniziative. Per le complessità e la mutazione degli scenari che hanno coinvolto l’azione primaria
del sindacato, la Filcams ha dedicato a questo ambito, due momenti, attraverso direttivi nazionali seminariali,
svolti il 26-27 maggio 2011 e l’11-12 marzo 2013. Il percorso di analisi e discussione ha visto la necessità di
ricostruire una mappatura della contrattazione di II livello di tutti i settori (terziario, turismo, servizi) per
misurarne il grado di diffusione e condurre l’analisi partendo da un dato di consapevolezza uniforme nella
categoria. Questa prima mappatura, avvenuta nell’appuntamento seminariale del 2011, ha evidenziato anche la
difficoltà a ricostruire l’intero lavoro di contrattazione e l’esigenza di far maturare un sistema puntuale di
aggiornamento che possa costituire un patrimonio messo in comune.
L’analisi qualitativa ha affrontato i temi chiave della contrattazione, le prospettive di tenuta, la capacità di dare
risposte al salario dei lavoratori, sviluppo e capacità di rispondere all’obiettivo di migliorare e tutelare il lavoro e
le condizioni di lavoro. Un’analisi per misurare il grado di coerenza della nostra azione contrattuale e ragionare
degli elementi nuovi e negativi che sempre più caratterizzano i tavoli negoziali: doppio binario, premi fissi,
deroghe. Come la necessità di riduzione del numero dei contratti e di intervento per ridurre il dumping tra
contratti nella categoria e tra le stesse categorie della CGIL. In particolare, il seminario svolto nel 2013 si è
caratterizzato anche per l’analisi dei cambiamenti intercorsi e di come la categoria si orienta e ridetermina la
propria strategia rispetto alla scomposizione delle Associazioni datoriali partendo dal settore turismo e terziario
con le disdette dei Contratti Nazionali come nel caso di Fipe e Federdistribuzione.
Ogni anno la Filcams realizza l’Agenda UTILIA, una guida sui contratti di categoria e sui diritti dei lavoratori.
LE INIZIATIVE PER IL TERZIARIO
Per le dinamiche di cambiamento, di cui la crisi ha rappresentato un forte e drammatico acceleratore, la
conoscenza delle trasformazioni dei vari segmenti del terziario è stato oggetto di approfondimenti e valutazioni
attraverso percorsi dedicati.
Particolare attenzione è stata posta al settore della Grande Distribuzione Organizzata o Moderna Distribuzione
Organizzata con un ciclo di seminari svolti il 17/18 settembre 2012, 2/4 dicembre 2012 e 19/20 febbraio 2013.
Tre focus dove, partendo da un quadro d’insieme aggiornato, si è analizzato il contesto europeo e italiano, i
format e i modelli organizzativi, la rilevanza degli indici di sindacalizzazione della Filcams nelle aziende e lo stato
della contrattazione integrativa. Aspetti assolutamente rilevanti dell’analisi sono stati concentrati sulla presenza
della GDO nel Mezzogiorno, i processi di terziarizzazione e il ruolo della distribuzione cooperativa nella GDO in
Italia. La decisione di Federdistribuzione di uscire da Confcommercio e il decreto sulle liberalizzazione hanno
visto anche la relativa contestualizzazione di questi problemi nell’ambito dei moduli seminariali per analizzare le
prospettive e gli scenari impattanti con la contrattazione.
Un focus particolare è stato aperto sul Settore Auto tra giugno e dicembre 2012 con diversi appuntamenti
dedicati e avviati con un primo seminario l’ 8 marzo 2012 “Un quadro sul settore Auto”, e proseguiti con una
serie di incontri con esperti del settore Automotive al fine di sviluppare un’analisi compiuta dei processi
produttivi e delle dinamiche distributive del settore. I successivi seminari “Global Automotive Perspective” quale politica industriale per l’auto in Italia e “Cosa c’è dietro l’uscita di Fiat da Confindustria”, sono stati svolti
tra giugno e dicembre. I seminari hanno costituito anche uno scambio di esperienze dirette tra le diverse realtà
italiane in cui la Filcams è presente nell’ambito delle aziende che costituiscono il settore con tre moduli specifici
relativi all’evoluzione delle relazioni sindacali e lo stato della contrattazione integrativa; La contrattazione
integrativa nel contesto del rinnovo separato del Contratto Nazionale Terziario, Distribuzione e Servizi; Il
Sindacato in CGT/CLS: tra retro e prospettive.
PARI OPPORTUNITÀ
Categoria a spiccata vocazione femminile, si è teso in questo quadriennio a dare continuità al lavoro prodotto
dal Coordinamento Donne Filcams, non rinunciando nel contempo ad introdurre, a fronte di cambiamenti
epocali nel mondo del lavoro, nuovi spunti e riflessioni innovative su argomenti di fondamentale importanza e
forte attualità come la conciliazione tempi di vita e di lavoro nell’epoca delle liberalizzazioni.
Una tappa delle campagna “La Festa non si vende” tenutasi a Padova il 5 aprile 2011, ha voluto proprio
incentrare la riflessione sugli effetti nefasti della deregolamentazione degli orari di apertura nella GDM sulla vita
delle operatrici del settore.
In coerenza con il documento finale dello scorso congresso, che aveva assunto gli indirizzi e le sollecitazioni
prodotte dal Dipartimento Politiche di Genere, nel giugno 2010 prendeva il via il percorso formativo denominato
“La valorizzazione di genere come fattore strategico di sviluppo economico, organizzativo e soggettivo".
L'ambizioso iter rivolto ad 80 dirigenti che ricoprivano incarichi di segreteria generale o componenti di
segreterie di strutture regionali provinciali, di comprensorio e appartenenti all'apparato politico della Filcams
Nazionale, si è sviluppato in quattro moduli/ sessioni ed è stato progettato in collaborazione con lo Studio Due.
Il coinvolgimento attivo delle compagne si è tradotto in un contributo fattivo alla contrattazione di genere che è
stato presentato il 30 marzo 2011 durante la Tavola Rotonda "Donne e Lavoro: Valorizzazione e Conciliazione
possibile." Alla iniziativa hanno partecipato Franco Martini e Susanna Camusso, oltre che esponenti della politica
nazionale e locale.
Nell'ambito dei progetti di ricerca dell' Ente Bilaterale Nazionale Terziario la Filcams si è fatta promotrice di un
focus approfondito sul gap retributivo nel terziario distributivo.
Questa proposta si è poi tradotta in una ricerca di notevole spessore scientifico che è stata illustrata il 12 giugno
2012,dal professor Giovanni Principe durante i lavori della tavola rotonda " Il gap retributivo e le differenze di
genere nel commercio" cui hanno presenziato i responsabili nazionali pari opportunità di Filcams, Fisascat, e
Uiltucs e che ha registrato le conclusioni del Segretario Generale Franco Martini.
Rete e Forum
Nel maggio 2010 è stata istituita la rete conciliazione Filcams CGIL che ha svolto la propria attività
essenzialmente di raccordo e socializzazione delle differenti esperienze contrattuali maturate a livello
territoriale.
Con la “Rete” si è condiviso negli anni la necessità di un cambiamento di impostazione generale (passaggio dalla
conciliazione al concetto di conciliazioni al plurale, necessità di estendere la formazione anche ai compagni
nell’ottica di a una diffusa cultura di genere e della diversità, riflessioni sulla contrattazione di genere nazionale
e decentrata nella crisi dei nostri settori.)
Il tema della conciliazione è stato sviluppato attraverso due direttrici.
Da un lato favorire la prosecuzione degli interventi formativi in materia di valorizzazione di genere, che tanta
importanza avevano rivestito per la categoria, rivolgendoli a delegate nelle regioni interessate (2 corsi da 2
giornate sono stati realizzati a livello regionale), dall’altra rinnovare l’offerta formativa includendo l’intero
gruppo dirigente con aule miste.
I corsi, già progettati e che partiranno dopo il Congresso, mirano a definire all’interno della contrattazione di
secondo livello ambiti di azione e buone pratiche in materia di conciliazione, partendo dal principio che
interventi contrattuali sul tema sono un diritto per tutti i lavoratori e un beneficio per le aziende e che devono
divenire oggetto negoziale prioritario per i delegati, le delegate e i dirigenti della categoria. Dalla “conciliazione”
si passa al concetto di “conciliazioni” tempi di vita e di lavoro che devono riguardare tutti i lavoratori (donne,
studenti, migranti, padri con figli…) e che proprio per questa loro valenza paritaria vanno oltre il tentativo di
scaricare, da parte delle imprese e della collettività, sulla sola condizione femminile difficoltà comuni a tutti i
lavoratori.
La formazione, come si è visto, ha rappresentato e rappresenta strumento fondamentale per fare leva proprio
sul capitale che le donne costituiscono da un punto di vista economico e culturale e risulta elemento essenziale
per la realizzazione di accordi di secondo livello che tengano conto di tali fondamentali aspetti.
La Filcams Nazionale, dall'alto di questa esperienza e degli innovativi risultati ottenuti nella contrattazione ha
iniziato a partecipare (febbraio 2014), assieme alla Cgil, all'importante progetto di Italia Lavoro denominata "La
Femme" che ha come obbiettivo di rilanciare il tema della conciliazione destinando appositi fondi europei alla
sua implementazione nei modelli organizzativi delle imprese italiane.
POLITICHE GIOVANILI
Rinnovamento per la Filcams non ha rappresentato solo una parola da interpretarsi in senso anagrafico e
confinata alla propria politica dei quadri, ma soprattutto un interrogativo costante su come rappresentare un
mondo del lavoro in continua evoluzione, ostile alle nuove generazioni e apparentemente impermeabile ad
idee di rappresentanza e partecipazione attive e collettive.
L'attività svolta dalla categoria su questi temi in stretto raccordo con la CGIL e il NIdil si è mossa pertanto nella
direzione di rappresentare per tutelare i giovani anche attraverso la denuncia di una precarietà spesso imposta
con il ricatto occupazionale.
L’attenzione ai giovani ha poi cercato di tradursi, non senza una certa fatica derivante dal progressivo contrarsi
dei margini di trattativa per l’impatto pesantissimo della crisi sui nostri settori, nella attività negoziale aziendale
e nazionale come dimostrano gli accordi di stabilizzazione ed emersione siglati assieme al Nidil e il contrasto ai
doppi regimi strutturali.
"Dissociati" – Campagna di comunicazione e informazione
Nel novembre del 2011 NIdil e Filcams Cgil hanno ideato e lanciato la campagna informativa “Dissociati”, contro
l’abuso del contratto di Associazione in Partecipazione nel commercio e nei servizi.
Oltre al materiale cartaceo diffuso nei luoghi di lavoro, il sito www. dissociati.it ha raccolto le denunce dei
lavoratori che, anche in forma anonima, hanno potuto segnalare le aziende che utilizzavano in maniera
impropria il contratto di Associazione in Partecipazione.
Sono state molte le segnalazioni pervenute, tanto che nell’arco dei due anni, è stato possibile trovare forme di
stabilizzazione contrattuale con alcune imprese, oltre a catalizzare l’attenzione della stampa che ha permesso di
portare la problematica in oggetto fino ad un tavolo col Governo, pur senza arrivare ancora ad una soluzione
definitiva.
"Con Il Contratto" – Campagna a sostegno del contratto degli studi professionali
La Filcams Cgil, Nidil Cgil, Giovani NON+ disposti a Tutto, insieme ad alcune associazioni di giovani professionisti,
Iva sei Partita e VI Piano, a maggio 2012 hanno lanciato una campagna nazionale per portare a conoscenza degli
addetti del settore le possibilità offerte dal rinnovo del contratto nazionale studi professionali, e allo stesso
tempo, stimolare la loro partecipazione per l’applicazione e diffusione della contrattazione nazionale e
regionale.
Con l’iniziativa itinerante del 17 maggio a Roma – “il pullman dei diritti”, che ha girato per la città facendo tre
tappe simboliche, davanti all’università La Sapienza, a Piazza Cola di Rienzo e al Tribunale di Roma, si è attivato
un percorso condiviso per portare la voce di praticanti e lavoratori atipici sul tavolo della Contrattazione
Collettiva Nazionale, e sperimentare, attraverso la rete, nuovi modi di fare rappresentanza.
Festa Nazionale dei Giovani della Filcams
Il 26 luglio 2011 la Filcams Cgil ha organizzato ad Ostia, sul litorale laziale, il primo meeting dei giovani della
categoria, un momento di confronto su Giovani e sindacato, al quale hanno partecipato: Franco Martini,
segretario generale Filcams Cgil; Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovani Cgil; Daniele Di Nunzio,
ricercatore Ires; Alessandro Rosina, demografo e autore del libro “Non è un paese per giovani. L'anomalia
italiana: una generazione senza voce”.
Il 22 giugno 2012 si è tenuta a Pesaro, la Festa del Tesseramento della Filcams Cgil Nazionale, visto il
raggiungimento nel 2011 di 400mila iscritti. Con l’occasione è stato organizzato un dibattito, “Riforma del
mercato del lavoro, Quali ripercussioni sui giovani?” alla quale sono intervenuti, Claudio TREVES Responsabile
Mercato del Lavoro Cgil, Ilaria LANI Responsabile politiche giovanili Cgil, Cristian SESENA Segretario Nazionale
Filcams Cgil e Martina Hartung di Uni Europa Youth.
Le campagne di tutela contro il lavoro irregolare nel turismo
Negli anni 2011/2012/2013 in concomitanza con l’avvio della stagione estiva, la Filcams ha promosso campagne
informative su scala nazionale rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori del settore turismo (principalmente
stagionali) per contrastare l’endemico fenomeno del lavoro sommerso.
Nel 2011, la prima iniziativa, la Campagna sui diritti e contro il lavoro nero nel settore del Turismo, lanciata i
primi di agosto e rimbalzata in tutti i territori, dal lido di Venezia alla costiera romagnola, dalla Toscana alla
Puglia.
Nel 2012, visto il perdurare della crisi occupazionale, la stagione estiva rischia di essere ancora più difficile per i
lavoratori stagionale, sempre più in balia di contratti irregolari e sottopagati. La Filcams decide di lanciare, in
continuità con le attività dei giovani della Cgil (Non + disposti a tutto) la campagna “Non + sommerso,
regolarizza il tuo lavoro”, per cercare di far emergere le tante forme di irregolarità che si annidano nei territori,
soprattutto per i giovani lavoratori che si avvicinano al mondo del lavoro nel periodo estivo.
Nel 2013 la campagna ha voluto sensibilizzare le maestranze rispetto al cambiamento apportato dalla riforma
Fornero con l’introduzione della Mini Aspi in sostituzione della indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Per
il 2014 è in cantiere un progetto in sinergia con Nidil nazionale che miri tale campagna all’abuso di forme di
tipologie contrattuali precarizzanti quali il lavoro intermittente.
Faccia a faccia con la realtà
Sempre nel 2013 è stata lanciata la prima campagna interattiva rivolta ai lavoratori dei fast food
(www.fastgeneration.it) che risponde all’esigenza di cercare nuove e più moderne vie di proselitismo, nonché a
quella di far emergere gli aspetti più problematici di un settore labour intensive ancora troppo misconosciuto e
anche a seguito della massiccia campagna pubblicitaria McDonald’s percepito in maniera insopportabilmente
edulcorata da una buona parte dell’opinione pubblica.
Su fronte della vertenza FIPE una nuova campagna mediatico/informativa è ormai in via di definizione. La sua
funzione sarà quella di sensibilizzare il mondo frammentato dei Pubblici Esercizi sull’incombente rischio di veder
svanire l’irrinunciabile argine di tutela che il Contratto Nazionale rappresenta.
POLITICHE MIGRANTI
Nel novembre 2010 la Filcams, a seguito del primo Attivo dei delegati e quadri migranti, ha costituito la
Consulta dei Migranti, organismo fluido e non burocratico, inteso come un mezzo e non un fine, luogo aperto
per la diffusione di idee e pratiche inclusive di inter-culturalità politica e sindacale, luogo di valorizzazione di ciò
che unisce e non di ciò che divide, cantiere ininterrotto di elaborazione.
Si è lavorato in questi anni per un forte coordinamento fra la struttura nazionale e i territori, affinché il ruolo
politico della Consulta dei Migranti fosse sempre più condiviso e riconosciuto dall’intera Organizzazione e per
una sempre più estesa inclusione di quadri e delegati migranti.
Particolare impegno è stato posto nell’elaborazione di linee contrattuali nuove, progressive e rispondenti alla
fase di crescita politica che si sta avviando all’interno della categoria. Non è l’universalismo contrattuale che può
dare risposte, soprattutto in una fase di destrutturazione del diritto del lavoro come quella che si sta vivendo,
ma neanche una contrattazione “assistenziale” di esclusiva tutela.
La nascita della Consulta ha infatti favorito gruppi di discussione sulle Politiche dei Migranti anche a livello
territoriale, in modo da rendere più facile il contatto con i luoghi di lavoro, le comunità locali, la società civile,
l’associazionismo.
Nel 2011 è stata creata la newsletter AREA MIGRANTI.
Sono state organizzate almeno una volta l’anno occasioni di incontro della Consulta e del gruppo dirigente, con
la presenza di ospiti esterni (associazioni, avvocati , attivisti).
Come attività fra le più importanti, si è dato impulso decisivo agli interventi formativi, attraverso il Piano di
Formazione Nazionale e la rete dei Formatori.
Nel 2012 si è realizzato il corso di Formazione per formatori migranti, con l’obiettivo di costruire un gruppo
nazionale che partecipi direttamente o indirettamente alla formazione dei funzionari e dei quadri della Filcams
sul tema del lavoro migrante. Il gruppo ha poi contribuito alla realizzazione di un format progettuale per la
formazione dei funzionari e dei quadri della Filcams: un modo per ribadire che la nostra idea di cambiamento
nell’organizzazione parte dall’interno.
La Filcams ha poi partecipato con continuità al coordinamento immigrazione confederale, contribuendo sempre
con interventi del Segretario Generale o della Segreteria Nazionale alle Assemblee sull’Immigrazione organizzate
con cadenza annuale dalla CGIL; presenti anche nei gruppi di lavoro confederali giovani migranti e donne inmigrazione ed insieme ad ASGI, all’audizione UNAR anche a seguito di nostra segnalazione su discriminazione
apprendisti nel CCNL TDS separato.
Nel 2012 si è dato avvio ai primi progetti di distacco finanziati dalla struttura nazionale: nel caso di Firenze il
progetto si è chiuso con una iniziativa pubblica e alcuni workshop che hanno coinvolto numerose realtà
dell’associazionismo toscano.
Attualmente sono in corso 5 progetti di distacco annuali (veneto, Lazio, Umbria, Emilia Romagna e Lombardia) :
si tratta di percorsi di avvio o consolidamento come dirigenti sindacali di compagne e compagni migranti che
dovranno costituire terminali importanti delle Consulta in regioni significative.
E’ stata poi commissionata alla Fondazione Bruno Trentin la ricerca “Osservatorio sul lavoro migrante in
Filcams”.
Nel dicembre 2013 si è tenuta una sessione speciale del Comitato Direttivo Nazionale, dedicata ai temi del
lavoro migrante e durante la quale si è assunto un importante Ordine del Giorno che impegna la categoria a
favorire pratiche di inclusione reali.
La Filcams ha partecipato alla Prima Conferenza dei Servizi Sindacali destinati ai lavoratori Migranti della CES
(Bruxelles, novembre 2013).
Per conto della CGIL, nell’aprile 2011 la Filcams ha relazionato all’audizione delle Parti sociali in Commissione
Libertà Civili e Affari Interni del Parlamento Europeo in occasione dei lavori preparatori alla Direttiva Stagionali
Migranti.
QUADRI E ALTE PROFESSIONALITÀ
Livello Internazionale
La Filcams ha partecipato a diverse iniziative, tra cui incontri organizzati da Uni Global Union P&M dal 2010 a
marzo 2014 (conferenza Mondiale a Nyon in Svizzera). Dal 2012 ad aprile 2013 la Filcams è tra gli invitati
permanenti nello Steering Committee, e da aprile 2013 componenti effettivi dello Steering Committee con
l’elezione di Massimo Mensi come rappresentante Region III (Cipro, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna e
Turchia).
La delegazione Italiana si è impegnata sulle tematiche emerse dalle indicazioni della consulta quadri Nazionale in
particolare sulla conciliazione tra i tempi di vita ed i tempi di lavoro (Work life balance) , sul Whislteblowing (per
una normativa europea che tuteli chi denuncia irregolarità aziendali, sia nel campo della corruzione, della
evasione fiscale, dell’inquinamento ambientale o della salute e sicurezza sul lavoro), sui trasferimenti
transnazionali dei quadri con applicazione della legislazione e della condizioni contrattuali del paese di arrivo.
La Filcams ha inoltre partecipato alle iniziative di Euroquadres (con la delegazione Agenquadri CGIL) che ha
portato all’elezione, nel dicembre 2013, di Massimo Mensi alla carica di Vice Presidente, candidatura prima
presentata come unitaria dall’Italia poi divenuta candidatura di Uni Global Union P&M Europa.
Livello Confederale
Costante presenza del coordinatore nazionale Filcams nel comitato di presidenza e nei direttivi di Agenquadri
CGIL, con significativa presenza dei quadri Filcams nel direttivo, appartenenti a diversi Contratti Nazionali,
settori e Regioni. La regolare partecipazione è valsa la nomina di due Quadri RSU Filcams come presidenti delle
Agenquadri di Lazio (Marco Immordino, Merceds Benz Italia) e Lombardia (Domenico Severino, Fiera di Milano).
Collaborazione con Agenquadri e la facoltà di sociologia di Roma 2 per la ricerca sull’Influenza dei nuovi
strumenti di connessione nel work life balance.
Collaborazione con le Agenquadri Nazionale e Territoriali (Lazio, Emilia Romagna e Lombardia) nella costituzione
di coordinamenti quadri nell’ambito di grandi gruppi Nazionali (i più significativi :quadri direttori d Mense
Compass, quadri direttori di supermercati Carrefour, quadri Merceds Benz Italia, quadri CNA di Bologna) e delle
relative vertenze (nei casi qui elencati oltre all’iscrizione di un elevato numero di quadri si sono iscritti anche
lavoratori con altri inquadramenti).
Collaborazione con Agenquadri e Fillea alla progettazione del progetto europeo “Sviluppo della contrattazione di
sito in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa e del territorio: le sfide per il sindacato”, progetto approvato,
finanziato e partito nel 2013.
SETTORE 118WEB SOCCORSO
Il sistema 118Web soccorso ha permesso la gestione delle risposte ai quesiti dei lavoratori dal 2010 ad oggi
(2012 /2013 circa 300 l’anno) giunte direttamente agli indirizzi e-mail Filcams, arrivate dal form presente sul
sito internet Filcams o girate dai funzionari; e dal 2010 a fine 2011 anche provenienti da un flusso informatico
della CGIL Nazionale.
#ORGANIZZARE
L’ORGANIZZAZIONE
La Filcams Cgil ha caratterizzato l'ultimo mandato congressuale con un’importante riflessione sui temi
organizzativi, che ha trovato il suo punto di arrivo, nonché di partenza, nell'assemblea organizzativa tenutasi il 9
luglio a Roma, nella quale è stato condiviso un documento di sintesi degli orientamenti elaborati.
Questa iniziativa ha messo la categoria in sintonia con la Confederazione, che ha avviato una discussione simile
all'interno del gruppo dirigente su una proposta riorganizzativa, ma soprattutto sulla necessità di dare risposta
ad una domanda: come riuscire a sostenere l'attività sindacale in questo sistema sgretolato del mondo del
lavoro e aumentare la rappresentanza mantenendo in equilibrio economico, nonostante la crisi, le strutture
territoriali, che sempre più rappresentano il fondamento della nostra organizzazione?
Con queste premesse il gruppo dirigente della Filcams è stato impegnato nell'analisi di alcuni aspetti
organizzativi ritenuti strategici: livelli territoriali, politica dei quadri, reinsediamento, allargamento della
rappresentanza, risorse finanziarie, servizi.
La discussione ha fatto emergere la necessità di avere strutture organizzative leggere e flessibili, che attraverso
accordi tra i vari centri regolatori, rispondano al meglio alle diverse esigenze dei territori.
In tale direzione vanno alcune sperimentazioni già avviate di funzionari a scavalco tra più categorie o di
abolizione di livelli congressuali regionali. È stata inoltre condivisa la valenza strategica della formazione, in
particolare dei delegati, per agevolare il rinnovamento e la crescita della platea di RSA e RSU che sempre più
faticano ad essere realmente rappresentativi a causa della progressiva individualizzazione del lavoro.
Fondamentale su questo aspetto sarà inoltre l'evolversi degli accordi sulla rappresentanza.
Nota dolente in termini di rappresentanza è stata fino ad oggi la scarsa presenza di lavoratori migranti negli
organismi dirigenti della nostra categoria. A tale proposito la Filcams Nazionale ha deciso di investire in 6
progetti regionali finalizzati a far crescere funzionari stranieri, attribuendo loro il ruolo di coordinatori regionali e
contemporaneamente di funzionari sindacali a 360 gradi.
Sul versante del tesseramento, che anche quest'anno conferma il trend di crescita, la categoria si è concentrata
soprattutto sull'aspetto del rilevamento del dato, anche in previsione di un eventuale accordo che preveda la
certificazione degli iscritti.
I sistemi informativi che la Confederazione ha messo a disposizione consentiranno, quando saranno a regime, di
poter avere nozione approfondita non solo del numero, ma anche delle caratteristiche degli iscritti.
Con l'utilizzo diffuso del sistema Omnibus, sarà garantita anche l'omogeneità di raccolta del dato del
tesseramento e sarà quindi possibile condividere tra tutti i territori le medesime azioni, ottenendo così un
tesseramento trasparente e facilmente analizzabile.
La Filcams Nazionale ha commissionato nel corso del 2012 una ricerca all'Istituto Bruno Trentin, volta alla
raccolta del dato del tesseramento della categoria nel 2011 e ad una sua prima analisi. Questa ricerca dovrà
essere la fotografia da cui partire per monitorare i trend nel corso degli anni e poter quindi proporre politiche
sindacali mirate.
Questa categoria, come in generale il mondo del lavoro in questi anni, ha subito grandi trasformazioni. La crisi
ha comportato per i settori della Filcams l’aumento del lavoro precario, rendendo sempre più difficile il lavoro di
tutela e di organizzazione della rappresentanza dei lavoratori. Oltre alla presenza continua nei posti di lavoro si è
resa necessaria una nuova capacità politica di contrattazione non solo con le controparti tradizionali, ma anche
istituzionali. Aver colto l’occasione della crisi per risanare i bilanci della categoria con una severa e rigorosa
impostazione del rispetto delle normative di legge e regole interne, con un forte rilancio del proselitismo e nello
stesso tempo aver avviato il rinnovamento dei gruppi dirigenti, è stato uno dei fattori per i quali oggi la Filcams è
in buona salute.
L'aumento degli iscritti della Filcams, che al dicembre 2013 è pari a un totale di 462.166, che di per sé è un dato
positivo, nasconde però un forte elemento di negatività perché rappresenta la crescita del lavoro precario in
Italia e delle crisi aziendali. Infatti circa un terzo delle deleghe viene fatta dalle strutture dei servizi: uffici
vertenze per licenziamenti e recupero crediti e patronati Inca per disoccupazioni e indennità di mobilità.
Se fino ad ora il tesseramento della CGIL ha sempre visto grandi numeri nei settori industriali, quest’anno si può
dire che se non ci fosse stata la Filcams, la Cgil avrebbe chiuso con un saldo negativo di iscritti.
La Filcams è una organizzazione confederale che riunisce i lavoratori dal commercio agli studi professionali, dalle
guardi giurate ai portieri, dal turismo alle terme, per finire alle acconciature e ai bagnini, ed ancora dalla cura
degli anziani ai dipendenti del clero.
Questa è la Filcams. E come fa ad aumentare gli iscritti a fronte del fatto che diventa sempre più difficile tutelare
i diritti contrattuali sia collettivi che individuali?
Le persone hanno sempre più bisogno di difese individuali e di rapporti umani e spesso li trova facendo la fila
alla Filcams. Quando ci si avvicina ad una Camera del Lavoro e si vede una fila di gente disperata o sono
nell’ufficio dell'Inca, o del Caaf o della Filcams.
La sfida del tesseramento è come un campionato: dura un anno e ogni anno si ripete. Però pur giocando bene
non si potrà mai a vincere lo scudetto senza essere in grado di affermare le nostre idee, dentro e fuori il mondo
del lavoro. Questa categoria sta dimostrando attraverso una anagrafe dettagliata dei propri iscritti, che è
cambiata. Non è più una categoria di dettaglianti o di puro e semplice servizio, ma anche industria e servizi.
Gli iscritti della Filcams, infatti, divisi nei vari settori dimostrano che sempre maggiore è la quota delle deleghe
attraverso le quali i lavoratori si iscrivono al sindacato. E che facendo leva sul dato delle casse integrazioni e
disoccupazione si potrà arrivare ad avere la possibilità di stabilizzare e confermare una grande parte degli iscritti
stessi.
Ma la Filcams non si accontenta: contemporaneamente occorre rinnovare la rappresentanza del terziario,
dentro e fuori dagli luoghi di lavoro, fornendo alla CGIL un sistema di sportelli per il presidio del territorio, che
vedono decine di delegati volontari informare, formare e indirizzare decine di migliaia di lavoratori che vengono
agli sportelli della categoria.
COMUNICARE PER ORGANIZZARE
Il dipartimento di comunicazione della Filcams Cgil ha l’obiettivo di curare e migliorare la conoscenza della
categoria sia all’interno della confederazione che verso il mondo esterno, attraverso l’uso di diversi strumenti
che spesso rispondono ad entrambi gli obiettivi.
Dal 2010 al 2014, il Dipartimento di comunicazione ha incentivato forme di comunicazione veloci e snelle,
cercando di stare al passo con il rapido sviluppo dei social network e del diverso approccio comunicativo dei
giovani lavoratori, e non solo. Blog dedicati, campagne di comunicazione virali, video o lancio di hashtag e
parole chiavi, modalità di comunicazione sempre diverse.
Negli ultimi anni, anche le strutture territoriali si stanno adeguando alle nuove forme di comunicazione,
organizzandosi al meglio. Il costoso e più complesso sito internet, è stato sostituito dalla creazione di profili e
pagine facebook o profili twitter, tempestivamente e facilmente gestiti dal personale interno.
Questo permette la condivisione a cascata di molte notizie, iniziative, scioperi e soprattutto foto e video. Tutto
in tempo reale.
Il portale della Filcams Cgil
Cresciuto negli anni sia in termini di qualità che di quantità, il sito della Filcams Cgil (www.filcams.cgil.it) è
diventato un punto di riferimento per lavoratori, delegati, strutture territoriali, ma anche per le controparti
datoriali e le altre organizzazioni sindacali. Aggiornato quotidianamente, il sito è composto da una parte più
dinamica che riporta le notizie dai territori e dai settori, una sezione dove poter trovare informazioni, documenti
della Filcams e i contratti vigenti; e una sezione per gli approfondimenti delle trattative in corso o delle vertenze
più complicate.
E allo studio, una versione del sito, che risponda al meglio alle esigenze di rapidità e leggerezza dei nuovi
dispositivi moderni (Ipad, smartphone ed altro).
Social Network (collegamento costante con le notizie del sito internet)
La Filcams è su Facebook con un profilo (4018 contatti) e con una pagina (circa mille contatti) e altre pagine
tematiche (Campagna con il contratto.it, campagna contro il lavoro irregolare nel turismo).
Il profilo twitter, avviato a gennaio 2013 a più di 1300 follower.
Differenti le funzioni dei social network: il primo è utile per tenere i contatti con i lavoratori, il secondo è molto
seguito a livello politico e dai quotidiani (corriere della sera e sole 24 ore) che spesso hanno rilanciato e ripreso
le nostre comunicazioni e le iniziative (contratto integrativo Hp, #caffè sospeso – parola chiave dello sciopero
dei lavoratori della ristorazione collettiva).
Servizi di comunicazione della Filcams
Rassegna stampa giornaliera. Quotidianamente, grazie al supporto di un service esterno, viene inviata, a circa
800 utenti, la rassegna stampa giornaliera dei principali articoli che riguardano la Filcams, sia nazionale che
territoriale, e le principali notizie legate ai nostri settori.
Spazio settimanale su Radioarticolo1. L’appuntamento settimanale con la radio permette di dare spazio alle
lavoratrici e ai lavoratori e alle vertenze territoriali. Il podcast settimanale è riascoltabile sul nostro sito e la
condivisione tramite Facebook e Twitter permette una maggiore diffusione.
Diario Terziario, inserto mensile di categoria di Rassegna Sindacale. Una redazione diversificata, partecipa alla
creazione del numero mensile rivolto ai nostri settori. Vertenze, iniziative, interviste, o andamento delle
trattative, Diario Terziario, arrivato al suo quinto anno è consultabile anche su una versione digitale, è uno
strumento importante per la condivisione e diffusione delle politiche della Filcams e delle principali attività.
Newsletter. Oltre alla rassegna stampa giornaliera, a seconda delle necessità sono state create delle newsletter
dedicate, utili per diffondere informazioni legate a particolari tematiche. Nel 2011, durante la trattativa per il
rinnovo del contratto degli studi professionali è stata attivata una newsletter per dare costanti aggiornamenti,
che ha raggiunto, nel giro di qualche settimana più di 1200 utenti (trattativa che ha contribuito ad aumentare i
picchi di accessi al sito durante particolari giornate). Negli anni anche una newsletter migranti, formazione ed
bilateralità.
InFilcams. È un formato standard che viene utilizzato soprattutto durante le fasi delle trattative dei rinnovi
contrattuali: Turismo, Vigilanza Privata, Terziario, Distribuzione Cooperativa. Visibile su internet, il formato può
essere condiviso sui social network o stampabile per essere utilizzato come volantino.
Video e canale youtube. Dal 2010 ad oggi la Filcams ha dato spazio alla creazione di diversi video molto
importanti per l’effettiva diffusione di campagne o particolari vertenze. Una modalità di comunicazione
immediata e attuale, che ha maggior efficacia se i video sono brevi e diretti.
Primo fra tutti, lo spot lancio per la campagna La Festa non si vende (ripreso anche da Repubblica.it). A seguire
diverse creazioni: gli spot di Superprecario (ripresi anche da repubblica.tv , oltre che rassegna.it e cgil.it con
ampi servizi), il video sui Giovani; sui migranti, per la vertenza Poltronesofà (circa 2mial contatti in un giorno) o
video dedicati a particolari iniziative, sul terziario, turismo e appalti. La Filcams Cgil ha un canale su youtube.it,
dove sono pubblicate tutte le nostre produzioni.
Campagne di comunicazione. Negli anni la Filcams ha elaborato diverse campagne di comunicazione originali e
efficaci, diffuse tramite la rete (blog o social network), o a mezzo stampa (in Allegato). Il blog della Campagna
“Dissociati” contro l’abuso del contratto di associazione in partecipazione; La festa non si vende, versione
natalizia; la Campagna conilcontratto.it a sostegno del contratto degli studi professionali o la campagna Faccia a
Faccia con la Realtà.
Eventi
Il Dipartimento di comunicazione di occupa, in collaborazione con il Dipartimento Organizzazione,
dell’organizzazione degli eventi legati a particolari esigenze di settore. La campagna itinerante de La Festa non si
vende; l’evento intercategoriale sugli appalti del 24 novembre 2010; l’iniziativa del 4 marzo per la campagna
delle domeniche libere dal lavoro; la giornata di lancio della campagna conilcontratto.it; l’iniziativa
#vocazioneturistica, dell’8 luglio 2013.
Formazione
La comunicazione, sta diventando parte costante dei piani formativi territoriali e nazionali, e sempre con
maggiore frequenza sono previsti spazi dedicati all’approfondimento delle diverse forme e modalità di
comunicazione.
FORMAZIONE E RICERCA
Il Dipartimento Formazione e Ricerca della Filcams nazionale nasce contestualmente all'approvazione del Piano
Nazionale della Formazione nel marzo 2012 con il compito di coordinare e promuovere attività di formazione sul
territorio, progettare e realizzare interventi di formazione di carattere nazionale, proporre e realizzare ricerche
su temi rilevanti per la categoria.
Per quanto concerne il sistema formativo, l’attuazione del Piano nazionale ha consentito, tra la metà del 2012 e
la fine del 2013, di coinvolgere, grazie alla rete dei formatori e dei referenti sul territorio, 2055 partecipanti (di
cui 1003 uomini e 1052 donne) in 133 corsi e di certificare, su supporto cartaceo e informatico, le attività
realizzate attraverso il libretto formativo adottato dalla categoria.
I corsi base rivolti a delegate/i sui territori, realizzati direttamente dalle Strutture regionali e territoriali, sono
stati incentrati su temi fondamentali per dare consapevolezza e strumentazione al ruolo del rappresentante
sindacale. Il bilancio delle esperienze condotte è senz’altro positivo, per l’impegno dimostrato dalle strutture e
dai formatori, per il grado di coinvolgimento e motivazione dei partecipanti, per gli effetti positivi riscontrati
nell’attività di delegate/i.
L’offerta formativa di livello nazionale si è sviluppata nello stesso periodo coprendo target specifici, quali
Formazione Formatori; Formazione Delegate/i e RLS dei gruppi aziendali nazionali e di settore; Formazione
Quadri e Dirigenti; Master.
- L’investimento sui formatori ha riguardato cinque percorsi specifici: Formatori nazionali, Formatori territoriali,
Formatori migranti, Workshop progettazione e Workshop su gestione del conflitto (21 giornate d’aula e c.ca 60
formatori coinvolti).
- La Formazione Delegate/i dei gruppi aziendali nazionali ha riguardato Ikea, Esselunga (due corsi di cui uno per
RLS), Metro Cash and Carry (RLS), Pam Panorama, Autogrill, Mc Donald’s, Quadri e alte professionalità, settore
auto, per un totale di 20 giornate formative e 111 partecipanti. Le attività realizzate, che saranno estese ad
altre realtà nel 2014, sono state valutate positivamente perché consentono una contaminazione utile di
esperienze e proposte tra delegate/i di territori diversi e perché progettate attraverso una lettura delle
esigenze dei singoli e della categoria rilevate da specifica analisi dei fabbisogni.
- La formazione avanzata per quadri e dirigenti si è svolta attraverso progetti specifici di livello
regionale/interregionale e nazionale quale: il corso per Funzionari degli Studi professionali in 3 edizioni (2
giornate l’una); il corso Riforma del Mercato del lavoro (2 giornate, oltre 200 partecipanti) realizzato nelle
Regioni Abruzzo e Molise, Campania, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e
Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana (due edizioni); il corso Bilateralità e Welfare aziendale di 2 giornate
realizzato in Emilia Romagna, Marche e Umbria, Sardegna, Veneto; il corso rivolto ai Nuovi funzionari della
durata di 4 giornate l’uno in 2 edizioni; il corso per Organizzatori regionali e aree metropolitane (6 giornate in 3
moduli).
- Il Master “Diritti, Rappresentanza, Tutela”, alla sua terza edizione, ha coinvolto 26 funzionari e dirigenti
provenienti da territori diversi in 7 moduli formativi di 3 giornate ciascuno sui temi della rappresentanza,
dell’Europa, della contrattazione. Il master si concluderà nel mese di giugno prossimo con la presentazione
degli elaborati finali.
Il lavoro svolto ha evidenziato l’importanza di proporre un modello formativo di qualità, fondato sull’utilizzo di
una metodologia didattica attiva, che coinvolga i partecipanti e ne valorizzi l’esperienza, e sull’utilizzo della
certificazione a garanzia della omogeneità ed efficacia della formazione. Ciò che la proposta e la realizzazione
del Piano Nazionale della Formazione ha consentito è stato di mettere a sistema l’esperienza di alcuni e di
diffondere la consapevolezza sul valore della conoscenza come strumento fondamentale per rafforzare l’attività
della categoria, motivando e accompagnando nel ruolo delegate/i, funzionari e dirigenti.
Un aspetto importante è legato all’introduzione dell’analisi dei fabbisogni come momento propedeutico alla
progettazione di corsi per cogliere contestualmente le esigenze dei destinatari e quelli dell’organizzazione.
Le criticità maggiori sono relative invece a una significativa differenza tra Nord e Sud nella quantità della
formazione erogata; alla necessità di mantenere, aggiornare e ampliare costantemente la squadra dei formatori;
all’importanza di presidiare il sistema della certificazione; alla necessità di aumentare le proposte per il gruppo
dirigente e favorirne la partecipazione, a una maggiore integrazione della formazione di categoria con quella
confederale.
Spazio Forum e E-learning
Recentemente il Dipartimento Formazione e Ricerca ha inaugurato due “spazi” che rafforzeranno il sistema
formativo nel rispondere alle tante richieste che emergono nella categoria: il Forum e la piattaforma E-learning.
Il Forum (Laboratorio sindacale Formazione Risorse UMane) è la nuova sede dedicata allo svolgimento di attività
formative di livello nazionale. L’investimento realizzato dalla Filcams rappresenta una scelta strategica
fondamentale che sottolinea il ruolo del Piano formativo nella crescita delle risorse umane e il suo valore quale
elemento distintivo della cultura Filcams. Non a caso la nuova sede per la formazione è stata battezzata con un
acronimo che richiama la volontà di offrire un luogo di incontro e confronto dove la libertà di pensiero e di
opinione possono raggiungere la loro massima espressione. La vicinanza (con la necessaria separatezza) del
Forum dagli uffici della Filcams nazionale evidenzia il valore politico e organizzativo della formazione in seno alla
categoria.
Lo spazio E-learning si aggiunge all’offerta formativa prevista dal Piano come segmento che consente di
raggiungere una vasta platea di destinatari su materie tecniche. All’interno di una piattaforma on line,
disponibile su qualunque supporto elettronico (pc, tablet, smartphone), sono stati progettati a oggi due corsi
destinati alle delegate e ai delegati, il corso Lettura della busta paga (attualmente in fase sperimentale) e il
corso Salute e sicurezza per RLS (a breve disponibile). L’esperienza dell’e-learning mira a rispondere all’esigenza
di individuare nuovi strumenti che possano soddisfare la richiesta massiccia delle delegate e dei delegati sui
corsi base, accompagnando le attività d’aula, senza sostituirle, a momenti di studio individuale per chiunque
abbia possibilità e volontà di accedervi.
La scelta della Filcams nel biennio 2012-2013 di costituire un Dipartimento volto a coordinare le attività di
formazione e di ricerca risponde a una logica di produzione e circolazione del sapere che non deve essere a
compartimenti stagni. La ricerca si caratterizza in tale scenario come asse strategico fondamentale che fornisce
analisi della realtà attraverso la lettura di dati e teorie volte a orientare le strategie politiche e contrattuali della
categoria. La formazione deve impegnarsi in tale prospettiva a veicolare le suggestioni che il lavoro di ricerca ci
consegna con percorsi incrociati su tematiche affini.
Nel biennio 2012-2013 la Filcams nazionale ha realizzato attraverso il CEMU una serie di indagini quali:
-
Osservatorio sul terziario di mercato. Commercio, Turismo, Appalti e concessioni. Anno 2012 e 2013
La rappresentanza nei comparti della Filcams. Assetti occupazionali, tesseramento e consistenza.
Lavorare nel commercio e nel turismo. Condizioni di lavoro, salute e sicurezza
Rapporto sulla bilateralità nel terziario
I lavoratori stranieri nel terziario Filcams
Sovversivi 2
Sono attualmente in fase di realizzazione le seguenti indagini:
-
Informazione e consultazione dei lavoratori in alcune multinazionali multisettoriali con presenza Filcams
Osservatorio sulla contrattazione di secondo livello
Appalti e recepimento della direttiva europea in materia
Condizioni previdenziale delle donne nel terziario
Indagine sul turismo sostenibile
Vita da professionisti. Condizioni dei lavoratori degli studi professionali
Analisi delle competenze e dei fabbisogni formativi dei sindacalisti della Filcams
Per realizzare compiutamente l’intreccio tra formazione e ricerca il Dipartimento nazionale deve inoltre
impegnarsi non solo a diffondere i risultati della ricerca attraverso la formazione ma soprattutto a definire
percorsi integrati sui due versanti.
Da tale prospettiva nasce, ad esempio, il progetto Laboratorio migranti che unisce la conoscenza delle
caratteristiche e delle condizioni del lavoro migrante in due settori specifici ad alta concentrazione (ristorazione
privata e appalti), alla formazione dei formatori migranti e alla successiva attività d’aula incentrata su tutela,
rappresentanza e contrattazione per delegate/i di quei settori. Percorsi analoghi sono stati individuati su altri
temi fondamentali (Appalti, Contrattazione di secondo livello, CAE…), perché la logica perseguita possa essere
davvero di produrre conoscenza utile a orientare l’attività dei sindacalisti e incidere positivamente sul lavoro che
la Categoria porta avanti nei suoi molteplici ambiti di intervento.
Il Dipartimento Formazione e Ricerca ha inaugurato la Newsletter Formazione Filcams, con cadenza bimestrale,
destinata a quanti, delegate/i, dirigenti o solo iscritti, abbiano partecipato, almeno una volta, al Piano nazionale
della Formazione (a oggi circa 1500 contatti). Il progetto si caratterizza come punto di partenza di un percorso
più ampio volto a individuare ulteriori strumenti per socializzare informazioni e diffondere idee, iniziative e
materiali prodotti, costruendo una rete virtuale che colleghi il mondo Filcams in un forum permanente di
condivisione di conoscenze, esperienze e proposte.
TABELLE
La Progettazione finanziata in cifre
Dal 2009 la Filcams ha partecipato, come partner o supporter a 33 progetti:
A partire dal 2012 è stata a capo dei seguenti progetti:
MuMMIA
SAFE HOST
DOTEC
CAE CREMONINI
CONTRATTAZIONE DI SITO
LAVORO DIGNITOSO PER I GIOVANI IN EUROPA
Il finanziamento riconosciuto dalla Commissione Europea per realizzare i 5 progetti è stato di: euro 1.042.336
Negli anni 2012 e 2013:
- i partner coinvolti sono stati 54.
- sono stati organizzati 36 eventi che hanno coinvolto 905 partecipanti.
Partecipazioni e presenza Filcams negli Organismi Dirigenti Europei e Globali
Anno
N. Partecipanti
2009
13
2010
26
2011
22
2012
31
2013
33
I NUMERI E LE ATTIVITA’ DEL DIPARTIMENTO INTERNAZIONALE
2013: Rappresentanti Filcams negli Organismi dirigenti a livello europeo e Mondiale:
Giuliana Mesina:
-
Comitato Esecutivo UNI Commerce Global
-
Comitato Ristretto IDWF (Federazione mondiale delle lavoratrici domestiche)
-
Vice Presidente Comitato Femminile EFFAT
-
Comitato Ristretto EFFAT
Elisa Camellini Comitato ristretto Europeo e Globale UNI Property (imprese di pulizia, vigilanza, appalti)
Massimo Mensi: Vice-presidente Eurocadres; UNI Europa P&M Comitato Ristretto
Giorgia Evangelista, Comitato Esecutivo IUF-UITA
Gianluca Iacoangeli , Comitato Ristretto UNI ICTS
Nel corso del 2012:
Massimo Frattini ha assunto l’incarico di Coordinatore Globale del settore Hotel-Ristoranti di IUF-UITA a Ginevra
Nel corso del 2013:
Ilaria Costantini è entrata nello staff dei Formatori di ETUI a Bruxelles
La Filcams aderisce alle Federazioni Sindacali Internazionali
Nel 2013
IUF-UITA/EFFAT
per
11.500
affiliati
(di
cui
500
Federazioni Internazionale e Europea dei settori Turismo e Lavoro Domestico
lavoratrici
domestiche)
UNI Global/UNI Europa per 55.000 affiliati (oltre 10.000 accantonati per progettazione comune)
Federazioni Internazionale ed Europea del Commercio (che include Properties, Quadri e alte professionalità, Hair
and beauty, ICTS)
IDWF per 15.000 affiliati
Federazione Internazionale Lavoratrici Domestiche
La Filcams è presente nelle TRADE UNION Global Alliance di :
Auchan, Carrefour, HP, H&M, IKEA, ISS, Metro, Manpower, INDITEX-ZARA
Prosegur, IBM, VV TAW
Esprime inoltre 2 Coordinatori/Esperti CAE nelle TNC (Trans National Companies): Autogrill e Perkin Elmer
Ha attivato 5 trattative Speciali di Negoziazione per Società Europee e CAE:
Perkin Elmer, Puma, SAP, CWT, HP
Dialogo Sociale Settoriale Europeo
Numero partecipanti:
Anno N. Partecipanti
2009
29
2010
31
2011
38
2012
35
2013
31
Partecipanti per settore
Settore
2009/2011 2012 2013
EFFAT CATERING
9
5
3
EFFAT HO.RE.CA
13
5
9
UNI EUROPA CLEANING
4
2
2
UNI EUROPA COMMERCE
23
7
3
UNI EUROPA PERSONAL SERVICES
24
7
6
UNI EUROPA SECURITY
13
3
3
UNI EUROPA TAW
23
6
5
Partecipazione a Eventi Internazionali
Anno N. Partecipanti Dei quali rimborsati
2009
158
83
2010
169
87
2011
246
137
2012
269
169
2013
185
106
Le partecipazioni complessive sono state 1.027 (di cui 582 pari al 56,6% sono state rimborsate o dalla
Commissione Europea es. Dialogo Sociale, o dal capo-progetto)
Nel periodo 2010-2013 i rimborsi ricevuto sono stati pari a oltre 136.000 euro.
A questi numeri, sia riferiti ai partecipanti che ai contributi economici ricevuti vanno aggiunti i progetti europei
dei quali la Filcams è capofila.
Fra i partecipanti 2009/2013:
la presenza femminile è stata del 45%
i giovani sotto i 35 anni il 12,7%
Distrubuzione per Regione dei partecipanti a Eventi Internazionali
REGIONE
CAL
5
CAM
8
ERO
27
FVG
5
LAZ
29
LIG
5
LOM
65
MAR
5
PIE
19
PUG
5
SAR
2
SIC
9
TAA
1
TOS
20
UMB
1
VEN
20
* NAZ FILCAMS
28
DELEGATI
AZIENDE COINVOLTE
70
128
DI CUI TNC
60
118
Partecipanti a Congressi di Federazioni Internazionali:
Anno N. Partecipanti N. Eventi Di cui Global e UE Di cui Nazionali
2009
30
11
5
3
2010
20
8
5
2
2011
34
11
7
1
2012
18
7
6
1
2013
14
6
4
2
Partecipazione alle scuole internazionali UNI Europa per giovani sindacalisti
M
F Tot. Tot. x anno
4th UNI-Europa Youth Summer School
HAMBURG (DE)
6
6
12
12
2009
5th UNI-Europa Youth Summer School
RICCIONE
3
2
5
5
2010
1st UNI-Europa Youth Winter School
STOCCOLMA
3
6th UNI-Europa Youth Summer School
CESME
3
7
2011
2nd UNI-Europa Youth Winter School
MANCHESTER
2
7th UNI-Europa Youth Summer School
RICCIONE
3
1
4
6
2012
8th UNI-Europa Youth Summer School
Albufeira
2
2
4
TOTALE
20 10 34
3
1
4
2
4 2013
34