BERGAMO FILM MEETING

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BERGAMO FILM MEETING
BERGAMO FILM MEETING
33 a edizione, 7 - 15 marzo 2015
www.bergamofilmmeeting.it
Si terrà dal 7 al 15 marzo 2015 la 33a edizione di Bergamo Film Meeting, un festival internazionale da sempre
attento alla riscoperta dei grandi classici del passato, con omaggi e retrospettive di ampio respiro, ma anche a
quel cinema indipendente e d’autore, capace di riflettere sulle innumerevoli sfumature, trasformazioni e
complessità del presente, senza timore di sperimentare nuove forme di linguaggio e di contenuti.
Gli oltre 120 film in 9 giorni, provenienti dal panorama cinematografico nazionale e internazionale, offriranno una
molteplicità di percorsi di visione, spunti di riflessione e di lettura, occasioni di scoperta, sorprese e molto di più.
Come sempre, il programma sarà articolato in diverse sezioni: un concorso internazionale di lungometraggi,
opere inedite, omaggi e retrospettive, la seconda parte della sezione “Europa: femminile singolare”,
documentari, anteprime e cult movie, incontri con gli autori, workshop, mostre, uno spazio dedicato al
cinema d'animazione e alle proiezioni di film per giovani e giovanissimi.
ANTICIPAZIONI SULLA 33a EDIZIONE
MOSTRA CONCORSO
La competizione internazionale, riservata ai nuovi autori, presenta 7 lungometraggi inediti in Italia, caratterizzati
dall’originalità linguistica e narrativa con cui affrontano i temi della contemporaneità.
I lungometraggi selezionati concorrono al Premio Bergamo Film Meeting assegnato ai tre migliori film della
sezione sulla base delle preferenze espresse dal pubblico. Al film vincitore, inoltre, andrà il premio Bergamo
Film Meeting – Banca Popolare di Bergamo, del valore di 5.000 euro, istituito come sostegno alle produzioni
che investono nei giovani autori, nel cinema indipendente e di qualità.
VISTI DA VICINO
Una quindicina di film documentari, corti, medi e lunghi, produzioni indipendenti provenienti dal panorama
internazionale, dove lo sguardo curioso e attento del regista si addentra senza remore nel vivo della realtà,
dimostrandosi capace di cogliere e sintetizzare il visibile e l’invisibile, di raccontare un tema, un luogo, un
personaggio “da vicino”, con intensità e partecipazione.
IL POLAR. NASCITA E FORMAZIONE DI UN GENERE
Un’ampia retrospettiva sarà dedicata alle origini del polar, genere tra il poliziesco e il noir, nato negli anni ’40
sotto l’influsso del cinema americano e che in Francia trova una nuova identità, pescando nella migliore tradizione
del cinema d’oltralpe. Accanto alle atmosfere torbide e notturne e agli intrighi, tipici del noir, il polar si sposa
felicemente con il poliziesco e la letteratura di genere, forma attori versatili che diventano vere e proprie icone
con il volto di Lino Ventura, Michèle Morgan, Jean Gabin, Jeanne Moreau o Jean-Paul Belmondo e scava nei
territori psichici delle passioni, delle vendette e delle ossessioni. Abbandonata l’ambientazione metropolitana, per
inoltrarsi in una provincia insofferente, non rinuncia alla rappresentazione di ambienti sociali irrequieti, e disegna
ritratti umani contorti e affascinanti nella loro sfuggente ambiguità.
Bergamo Film Meeting Onlus via Pignolo, 123 24121 Bergamo | Tel.: 035 363087 Fax 035 341255 | [email protected] bergamofilmmeeting.it
A scorrere sugli schermi del Festival saranno circa 20 titoli di autori che hanno fatto la storia del cinema
francese, tra i quali Henri-Georges Clouzot (Quai des Orfèvres, Legittima difesa, 1947), Gilles Grangier (Le
desordre de la nuit, Il vizio e la notte, 1958), Jacques Becker (Le trou, Il buco, 1960), Claude Sautet (Classe
tous risques, Asfalto che scotta, 1960) e Jean-Pierre Melville (Le doulos, Lo spione, 1962).
DOPO LA PROVA: SCHERMI E PALCOSCENICO
Il cinema si è sempre confrontato con il mondo del palcoscenico e in generale della messa in scena. È questo
lo spunto per un percorso in 10 titoli, il cui filo conduttore non è quello del teatro filmato, ma piuttosto il
meccanismo della rappresentazione come asse portante del racconto. Il teatro, lo spettacolo, il gioco attoriale
sono parte fondamentale della storia e dell'intrigo. Le vicende dei film scelti per la sezione si svolgono in un
confronto continuo tra la vita e il palcoscenico, tra verità e menzogna, tra “essere e non essere” e dal
confronto/scontro degli ingredienti scenici nascono sorprese, colpi di scena, malintesi, rivelazioni, scambi di
persona, complicazioni varie, avventure rocambolesche. Grandi autori come Hitchcock, Hawks, Bogdanovich,
Bergman, Malle si sono misurati con il teatro, mettendo in gioco anche il loro ruolo di registi cinematografici e
costruendo storie affascinanti, commedie, drammi, thriller. Tra i titoli in programma: Twentieth Century
(Ventesimo secolo, 1934) di Howard Hawks, Stage Door (Palcoscenico, 1937) di Gregory La Cava, Stage fright
(Paura in palcoscenico, 1984) di Alfred Hitchcock e Noises Off (Rumori fuori scena, 1992) di Peter Bogdanovich.
EUROPA: FEMMINILE, SINGOLARE
Per il secondo anno declinato al femminile, il percorso del Festival attraverso il cinema europeo si concentra sulle
opere di quattro registe che hanno saputo affermarsi sulla scena delle produzioni cinematografiche indipendenti,
attraverso uno stile personale e una forte autorialità.
Protagoniste dell’edizione 2015 sono Andrea Arnold (Red Road, 2006, Fish Tank, 2009, Wuthering Heights,
2011), voce emergente nel nuovo cinema britannico, capace di unire la tradizione del realismo inglese a
un'estetica asciutta e rigorosa; la portoghese Teresa Villaverde (Os mutantes, 1998, Acqua e sale, 2001, Cisne,
2011), autrice di un cinema duro, ma allo stesso tempo toccante e poetico, particolarmente attento alle storie dei
più deboli, di cui sa raccontare il dolore e le cicatrici; la bosniaca Aida Begić (Snow, 2008, Buon anno Sarajevo,
2012), testimone e acuta osservatrice di una generazione ferita da una guerra fratricida e dilaniante; e infine
l’ungherese Ágnes Kocsis (Fresh Air, 2006, Pál Adrienn, 2010), che con uno sguardo efficace e tenero ama
concentrarsi sulle storie di personaggi in fuga dalla propria solitudine, in cerca di una possibile felicità. Bergamo
Film Meeting presenterà le personali complete delle quattro registe.
PAVEL KOUTSKÝ
Lo spirito critico caratteristico dell'animazione dei paesi dell'Est Europa è perfettamente rappresentato nei film di
Pavel Koutský, autore di numerosi film, tra i quali Dilemma (1984), Curriculum Vitae (1986), At zije mys (Long
Live the Mouse, 1993), Duel (1997) e Media (1999), che hanno vinto premi nei più importanti festival
internazionali. Opere di grande vivacità intellettuale e umorismo amaro, dove l'individuo è soggiogato dalle
forze di un sistema - che si tratti dei media, della tecnologia moderna o dell'indottrinamento ideologico - che
manipola e impone l'omologazione. La vittoria del protagonista, quando c’è, è solo provvisoria, pura illusione.
Koutský è nato a Praga nel 1957 e ha studiato all'Accademia di Arti Applicate nella capitale ceca. Dopo alcune
esperienze nel campo dell'animazione, a soli sedici anni ha iniziato a vincere i primi premi. Allievo di un grande
maestro del cinema come Jiří Trnka, nel 1984 ha realizzato il suo primo film da professionista, Laterna musica già
fortemente caratterizzato da quello che sarà tema ricorrente anche dei suoi lavori successivi: la musica come filo
conduttore e come artefice del ritmo dell’animazione.
Insieme a Michaela Pavlátová, Koutský è il rappresentante di una tecnica unica, che lui stesso ha definito “total
animation”. Oltre alle sue ammirate commedie filosofiche – circa venti corti che lui stesso ha scritto, disegnato e
animato – Koutský ha diretto produzioni per la televisione, spot pubblicitari e ha realizzato diversi lavori su
commissione.
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Bergamo Film Meeting presenterà l’opera completa del regista. La personale è realizzata in collaborazione con
l'Istituto Culturale Ceco di Milano.
RIAPRE L'ACCADEMIA CARRARA
L'Accademia Carrara, una delle più rilevanti pinacoteche italiane, si appresta alla riapertura dopo un lungo periodo
di chiusura forzata. L'appuntamento, fissato per il 23 aprile, costituisce un evento di straordinaria importanza sia
per la città, che recupera la sua istituzione culturale più prestigiosa, sia per il contesto museale nazionale e
internazionale.
Lungo il percorso verso la riapertura, l'Accademia Carrara ha scelto di collaborare con alcune istituzioni culturali
presenti sul territorio, progettando momenti ed eventi speciali allo scopo di condividere con pubblici diversi,
tramite approcci complementari, il momento in cui riaprirà i battenti. In quest'ottica è nata la collaborazione con
Bergamo Film Meeting.
Per l'occasione, venerdì 6 marzo alle ore 20.45, presso l’antico Teatro Sociale in Città Alta, sarà proiettato in
anteprima il film National Gallery, ritratto di uno dei centri della cultura mondiale, girato dal documentarista
Frederick Wiseman e presentato a Cannes nel 2014. Durante il Festival, inoltre, l’omaggio all’Accademia Carrara
proseguirà con la riscoperta di una serie televisiva di culto degli anni ’60: Belphégor ou Le fantôme du
Louvre (Belfagor, il fantasma del Louvre).
ANTEPRIMA NAZIONALE
Prosegue la collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Wanted. Bergamo Film Meeting presenterà in
anteprima nazionale The Green Prince, di Nadav Schirman (2014).
Il documentario racconta la storia vera del figlio maggiore dello sceicco Hassan Yousef, membro fondatore di
Hamas, che reclutato dall'agenzia di sicurezza interna di Israele con il nome in codice "Green Prince", per oltre un
decennio ha spiato l'elite di Hamas. Basato su Son of Hamas, best-seller autobiografico di Mosab Hassan Yousef,
il film ci trasporta in un complesso mondo di terrore, tradimento e scelte impossibili. Premio del Pubblico Best
Documentary World Cinema al Sundance Film Festival 2014 è realizzato dai produttori, vincitori del premio Oscar,
di Man On Wire, Searching For Sugar Man e One Day In September.
BERGAMO FILM MEETING INAUGURA BERGAMO JAZZ
Anche durante questa edizione ci sarà spazio per l'immancabile passaggio di testimone fra Bergamo Film
Meeting e Bergamo Jazz. Il doppio appuntamento del pomeriggio di domenica 15 marzo sarà infatti con la
proiezione di Eva di Joseph Losey (1962) - colonna sonora composta da Michel Legrand e interpretata, fra gli altri,
da Billie Holiday e Tony Middleton - e la sonorizzazione dal vivo di Die Puppe (La Bambola di Carne, 1919) di Ernst
Lubitsch, ad opera del duo formato dal clarinettista Mosè Chiavoni e dal fisarmonicista Luciano Biondini.
KINO CLUB
Come ogni anno Bergamo Film Meeting rivolgerà la propria attenzione verso i più giovani, dedicando una sezione
della rassegna al cinema per ragazzi. Una proposta pensata in base alle diverse fasce d'età, diversificata nei
contenuti quanto nella forma: dalla raffinata animazione a marchio Folimage di Un gatto a Parigi di Alain Gagnol
e Jean-Loup Felicioli (2010), al ritratto generazionale a firma Céline Sciamma di Bande de filles (2014), oltre ai
consueti cortometraggi provenienti da tutto il mondo e ai Cartoni animati in corsia dei pazienti dell’Ospedale dei
bambini di Brescia. A completare il programma una serie di attività collaterali: la masterclass dello Studio
Bozzetto, il laboratorio di animazione curato da Avisco, le visite guidate alla mostra e la caccia al tesoro a
tema cinematografico. Un'opportunità di imparare creando e mettendosi in gioco.
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Le immagini sono disponibili nell'area riservata bergamofilmmeeting.it/Texts/riservata
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Studio Sottocorno - Lorena Borghi
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