Area Vasta, le Ausl fanno il punto
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Area Vasta, le Ausl fanno il punto
5 febbraio 2010 Area Vasta, le Ausl fanno il punto Tiziano Carradori Istituto tumori e laboratorio analisi unificato: lo stato dell'arte e prospettive dei principali progetti Fare il punto sullo stato di avanzamento dei più importanti progetti in corso e delineare, con il contributo dei professionisti, le linee di ulteriore sviluppo della rete di Area Vasta Romagna. Questo l’obiettivo del seminario, promosso dai presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini e dai direttori generale delle quattro Ausl romagnole, per oggi pomeriggio, 5 febbraio, alle 14, al Centro congressi di Pievesestina di Cesena. Rivolto ai componenti delle quattro Conferenze territoriali sociali e ai collegi di direzione delle aziende sanitarie romagnole, allargati ai coordinatori delle reti professionali, l’incontro vuole essere un’opportunità di confronto utile e necessaria al pieno e coerente sviluppo della rete di Area vasta. Ecco lo “stato dell’arte” dei progetti che coinvolgono le 4 Ausl romagnole. Centralizzazione degli acquisti L’attività di collaborazione e integrazione tra le aziende sanitarie romagnole è iniziata nel 2003 con la condivisione delle procedure di approvvigionamento, le unioni di acquisto. Ad oggi, riferendoci all’anno 2008 e alle procedure più rilevanti dell’anno 2009 già concluse, il bilancio appare più che positivo, sia in termini di impegno profuso che in termini economici. Sono infatti state espletate 54 gare; il valore base d’asta annuo complessivo è stato di 97,6 milioni di euro, con un valore base d’asta per il periodo di fornitura pari a 317,4 milioni di euro. In linea generale, i valori base d’asta, sono stati determinati prendendo a riferimento la sommatoria dei costi esposti dalle singole aziende. In estrema sintesi, senza considerare le significative differenze di maggior qualità dei beni considerati e limitandosi alle sole procedure esaminate, la strategia di approvvigionamento adottata dalle aziende di Area vasta Romagna ha generato minori spese, rispetto a quelle sostenute precedentemente, pari a 10,5 milioni di euro annui, e 33,7 milioni di euro per il periodo di validità dei contratti. Per quanto riguarda la gara relativa alla fornitura dei servizi per il Laboratorio Unico di Pievesestina e per i Laboratori a risposta rapida delle 4 aziende, è stato ottenuto un abbattimento complessivo di circa il 10% rispetto agli importi a base d’asta. Nel caso della gara dei trasporti, sempre relativa al nuovo sistema organizzativo a rete, che coinvolge il Laboratorio di Pievesestina e i laboratori a risposta rapida delle 4 Aziende romagnole, la base d’asta ha avuto un valore pari al costo sostenuto dalle singole aziende per i trasporti legati all’attività laboratoristica nel 2008, ridotto di circa il 25%. Laboratorio unico e Rete laboratoristica della Romagna Il progetto di Laboratorio Unico come funzione hub della rete laboratoristica della Romagna, ha già prodotto evidenti miglioramenti qualitativi, sia in termini di sicurezza e di appropriatezza sia in termini di riproducibilità e confrontabilità dei dati. Dal punto di vista tecnologico la rete laboratoristica oggi dispone di attrezzature di ultimissima generazione, laboratori decontaminati di massima sicurezza per la conservazione e la manipolazione di cellule umane, piattaforme biotecnologiche condivise tra i diversi settori specialistici. Dotazione impensabile per ognuno dei laboratori preesistenti. Lo standard qualitativo tecnologico del nuovo Laboratorio non è assolutamente comparabile con la vecchia organizzazione, caratterizzata da strumentazione con età variabile di media dai cinque ai dieci anni. Infine, cosa importante, anche l’attività prodotta è rilevata per la prima volta in modo omogeneo e univoco, rispetto a quella adottata da ogni laboratorio nel precedente sistema. Il costo per l’anno 2009 del Laboratorio Unico di Pievesestina, cosi come risultante dal preconsuntivo del gennaio 2010, è pari a 22 milioni circa. Gli esami prodotti in circa nove mesi di attività sono stati 9.216.820. Il costo medio per esame, al netto dei prelievi, è stato di 2,39 euro. Va ricordato che tale costo medio non è confrontabile con quello registrato in altri punti dell’intera rete, perché la composizione dell’attività è diversa (i laboratori a risposta rapida, diversamente dal laboratorio hub come quello di Pievesestina, producono essenzialmente esami non specialistici e in regime di urgenza). Inoltre il valore di questo primo periodo di attività risente del fatto che i costi della strumentazione analitica sono esclusivamente ribaltati sugli esami di laboratorio, diversamente da quanto avverrà nel 2010, quando gli stessi costi saranno ribaltati anche sulle prestazioni dell’officina trasfusionale e della genetica medica, che condivideranno le stesse tecnologie per una parte della loro attività. Infine i costi sostenuti nel 2009 comprendono l’attivazione di prestazioni precedentemente indisponibili e risentono dei costi di transizione organizzativa che con il prossimo esercizio scompariranno. Infatti la spesa prevista per l’anno 2010 è stimata in calo per un ammontare variabile tra i 2 e i 2,5 milioni di € sia per il superamento dei costi di transizione, sia per l’attivazione di nuove funzioni che sfrutteranno le medesime piattaforme tecnologiche. Questi dati, senza considerare gli ulteriori attesi miglioramenti, sono di per se stessi sufficienti ad oggettivare come la strategia di messa in efficienza del sistema, abbia abbondantemente superato l’obiettivo di neutralizzare i costi di qualificazione strutturale e tecnologica della rete laboratoristica tramite il recupero di efficienza del suo sistema di produzione. Nel corso del 2010 entreranno a regime l’officina trasfusionale e il laboratorio di citogenetica. A completamento del progetto (genetica medica, officina trasfusionale, anatomia patologica) la Romagna avrà, in termini di qualità e di efficienza, una delle più importanti reti di patologia clinica su scala Nazionale. L’IRST e la rete oncologica L’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei Tumori - IRST di Meldola, come gli altri progetti di Area Vasta Romagna, nasce dalla sperimentazione di un sistema di network assistenziale e di ricerca ispirato al modello hub and spoke. L’istituzione dell’IRST ha perseguito l’obiettivo di garantire uno sviluppo organizzato ed integrato della rete oncologica delle quattro aziende romagnole, mettendo in sinergia l’insieme delle risorse tecnologiche, professionali ed economiche, migliorando il risultato in termini di omogeneità di trattamento su tutto il territorio. Ciò ha consentito, in altri termini, di rendere disponibili a tutta la popolazione quei trattamenti che possono contare su competenze di elevata specializzazione su tecnologie emergenti, innovative o particolarmente sofisticate, che per la loro natura, il loro costo o la loro complessità, non possono essere disponibili su tutto il territorio. La Rete Oncologica di Area Vasta Romagna dal 2005 al 2008 sta incrementando la propria attività recuperando una quota di mobilità passiva (ovvero pazienti residenti in Romagna che andavano a curarsi altrove) ed aumentando l’attrazione di pazienti provenienti oltre i confini romagnoli. Nell’anno 2009 l’IRST ha trattato, in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital, circa 2000 pazienti dei quali circa 1500 residenti in Romagna e provenienti dalle Aziende Sanitarie di Forlì (n. 871), Ravenna (n.240), Cesena (n.314) e Rimini (n. 93), 251 provenienti dalla Regione Emilia Romagna extra Area Vasta e 314 da fuori Regione. Oltre il 50% dei trattamenti sono stati erogati in regime di day hospital mentre la restante quota è suddivisa tra degenze di Oncologia Medica (41%) e di Medicina Radiometabolica (8%), che presto si arricchirà di una Officina Radiofarmaceutica GMP, in grado di produrre radio farmaci non solo per uso diagnostico ma anche terapeutico. Analogamente, all’interno dell’Unità Operativa di Immunoterapia, il Laboratorio GMP di Terapia Cellulare e Somatica sta completando il complesso iter di autorizzazione ad operare come officina farmaceutica da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco. A servizio dell’Area Vasta Romagna, l’IRST dispone inoltre di facilities a sostegno dell’attività di assistenza e ricerca, quali un Laboratorio di Bioscienze in grado di effettuare le più sofisticate indagini diagnostiche biomolecolari, il registro Tumori della Romagna, l’Unità Operativa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche che offre supporto metodologico alle attività di ricerca. Per quanto attiene infine i costi, l’anno 2009 si è attestato sui 31.719.667, a fronte di un valore della produzione pari a 33.109.413. In ultima analisi il risultato di esercizio fissa un utile previsto di circa 72.281 euro. Che cos'è Area Vasta Romagna L’Area Vasta Romagna, che comprende i territori delle Aziende sanitarie di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, rappresenta una prospettiva strategica per assicurare al sistema socio-sanitario romagnolo equità di accesso ad una gamma di servizi completa e di qualità, adeguata allo stato delle conoscenze scientifiche ed alle aspettative della popolazione. Qualità, efficacia ed efficienza sono i punti cardine sui quali si realizza l’integrazione di strutture, azioni e competenze professionali, nel pieno rispetto dei principi di non ridondanza e prossimità nell’erogazione dei servizi, differenziazione nelle vocazioni distintive aziendali, sviluppo e condivisione delle risorse professionali. Conservando inalterata l’autonomia del governo territoriale della sanità e quella aziendale nell’organizzazione dei servizi e delle funzioni sanitarie, Area Vasta Romagna si caratterizza per: • una collaborazione organica e sistematica tra le Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie e le AUSL della Romagna nella programmazione, organizzazione e “governance” di funzioni e di servizi il cui bacino di utenza ottimale supera le dimensioni di una singola Azienda • sviluppo e miglioramento della massima qualità delle prestazioni erogate, in termini di accessibilità, accoglienza, tempestività e affidabilità • valorizzazione delle risorse umane, attraverso la formazione continua del personale e la ricerca scientifica sul campo • ricerca di un elevato rendimento delle risorse disponibili e della costante innovazione nelle modalità di programmazione, organizzazione, gestione e produzione dei servizi. I relatori dell'incontro Ad aprire i lavori sarà Paolo Lucchi, coordinatore dei presidenti delle Conferenze territoriali. Dopo l’introduzione di Tiziano Carradori, coordinatore dei direttori generali di Area Vasta Romagna, interverrà Vincenzo Ceroni, coordinatore Patologia Clinica Area Vasta Romagna, sul tema “Dal Laboratorio di Presidio alla Patologia Clinica di Area Vasta: assetto organizzativo e produttività”. A seguire, Romolo Dorizzi, responsabile del laboratorio analisi dell’Ausl di Forlì, si soffermerà sull’aspetto della qualità erogata; Patrizia Pagliarani, responsabile direzione infermieristica e tecnica dipartimento patologia clinica dell’Ausl di Cesena, illustrerà le opportunità di sviluppo professionale nel nuovo modello organizzativo. Roberto Chicchi, coordinatore di Area vasta Romagna per le medicine trasfusionali, parlerà dell’Officina Trasfusionale nella riorganizzazione dell’attività trasfusionale di Area Vasta Romagna, e Alfio Gamberini, direttore Centrale Operativa Area Vasta, si soffermerà sulla Centrale Operativa 118. Sul tema dell’emergenza territoriale prenderà la parola Amedeo Corsi, coordinatore Emergenza Area Vasta e, a seguire Giorgio Randi, coordinatore Centrale Operativa Area Vasta, dettaglierà il ruolo dell’infermiere nel sistema 118. Sono poi previsti gli interventi di Dino Amadori, direttore scientifico dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei Tumori - IRST di Meldola, che parlerà del governo della ricerca in Area Vasta Romagna, e di Alberto Ravaioli, direttore Unità Operativa Oncologia ed Oncoematologia Ausl Rimini, sul ruolo, funzioni e le strutture delle unità oncologiche territoriali Chiuderà la giornata Giovanni Bissoni, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna. Collegamento sorgente: http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/003801-area-vasta-auslfanno-punto