Anno Scolastico 1939/`40

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Anno Scolastico 1939/`40
CIRCOLO DIDATTICO ‘N. FIORENTINO’
MONTALBANO JONICO (MT)
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LA SCUOLA AI TEMPI
DELLA GUERRA
Frammenti di vita scolastica montalbanese
raccontata attraverso i registri di classe
degli anni dal 1939 al 1943
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A cura di M. Mastronardi
E. Moliterno
Premessa
Gli archivi comunali, parrocchiali o scolastici sono un patrimonio tanto prezioso quanto dimenticato,
uno scrigno nel quale si possono trovare le tracce più significative, genuine ed originali di fatti ed
eventi di portata nazionale o mondiale nel momento in cui si intrecciano con storie locali o addirittura
personali.
Questo fondersi di avvenimenti è apparso subito evidente sfogliando le pagine dei registri scolastici
del periodo della seconda guerra mondiale conservati nell’edificio della scuola elementare: sono
riaffiorati i racconti ascoltati, spesso distrattamente e dimenticati, di come era la scuola a contatto
con le sofferenze della guerra, con i maestri impegnati a far lezione durante quel tragico momento.
E’ iniziato, così, in un viaggio emotivamente coinvolgente, la raccolta di fatti, di relazioni, di ideali e di
valori attraverso i diari dei maestri, con l’idea di provare a ricordare la vita della nostra scuola nei
tormentati anni della guerra. Ovviamente è stato necessario circoscrivere la ricerca ed anche, ahimé,
apportare dei ‘tagli’ per non appesantire il documento.
Ci siamo limitati a considerare solo il periodo che va dall’anno scolastico 1939-40 al 1942-43,
utilizzando il testo riportato dagli insegnanti nei registri di classe nella sezione ‘Cronaca scolastica’.
L’obiettivo che ha orientato nella scelta dei documenti è stato unicamente quello di raccontare come
era la scuola di Montalbano e come vivevano i bambini la loro infanzia.
Non era nelle nostre intenzioni entrare nel merito delle questioni legate al fascismo, anche se si
sente pesantemente la presenza occhiuta del regime, mascherata da benevola e paterna attenzione
verso i bambini e le loro famiglie.
L’Ordinanza Ministeriale del 10 gennaio 1924 introduceva nel registro di classe uno spazio dedicato
alla “Cronaca della scuola”, nel quale l’insegnante doveva segnare i fatti salienti della vita
scolastica, osservazioni sull’andamento dell’attività didattica e su ogni singolo allievo. Nelle
intenzioni dell’ideatore Giuseppe Lombardo Radice ciò avrebbe permesso di “scoprire il segreto della
effettiva scuola, di sorprendere la scuola nella sua vita, esaminare i documenti della scuola, freddi
per solito, ma mai tanto da non tradire la personalità del maestro”.
La “Cronaca” contiene documenti interessanti per comprendere momenti di vita scolastica, anche per come avvenimenti politici di enorme
portata si riflettevano nelle aule. Si coglie anche la pratica dell’insegnamento giorno per giorno in condizioni difficili, a stretto contatto con il
cuore e le menti dai bambini e delle bambine. Ci sono elementi utili anche per una storia sociale: povertà, lavoro minorile, malattie, il lavoro
dei campi, le organizzazioni che accoglievano i bambini.
I registri contenevano i dati anagrafici degli alunni, compresi nomi e cognomi dei genitori e l’indicazione del lavoro del padre, in una
colonna era indicata la condizione familiare e poi le valutazioni trimestrali. Le ultime pagine erano dedicate al piano mensile delle lezioni ed
alla cronaca della vita della scuola.
Quella ‘Cronaca’ era spesso uno spazio per libere riflessioni personali, per narrare la vita scolastica e talvolta per dar sfogo a sentimenti di
amor patrio o ad amare riflessioni sulla condizione dei bambini.
Dopo la caduta del fascismo ed a partire dall’anno scolastico 1943-44, una nuova disposizione ministeriale impone alla scuola di non
occuparsi di politica e per questo non vi sono più registrazioni significative nella ‘Cronaca’.
Il nostro viaggio comincia nel 1939. Le scuole si aprirono il 16 settembre ed agli insegnanti toccò il difficile compito di acquisire le iscrizioni
degli alunni. Il Podestà aveva già provveduto a diffondere la notizia nel paese per mezzo del banditore più volte.
Le classi si presentavano affollate da 40-50 alunni e, come ogni anno, tanti davvero erano i bambini ripetenti! Tanti avrebbero ripetuto la
stessa classe!
E’ l’anno che precede l’ingresso dell’Italia nel II conflitto mondiale, venti di guerra soffiano sull’Europa ed i fatti successivi non risparmiarono
la popolazione di Montalbano ed i bambini della scuola elementare.
Il paese era formato da famiglie quasi tutte impegnate nel lavoro dei campi, alcuni piccoli proprietari e una moltitudine di braccianti agricoli
ed operai.
Quegli anni fecero registrare un tasso di mortalità infantile agghiacciante, come si evince dai registri comunali dell’epoca.
Dal 1940 al 1943 il 31% dei decessi riguardava bambini entro il primo anno di vita ed il 18% da due a sei anni!
Le morti erano conseguenza delle cattive condizioni igieniche delle abitazioni, della carente assistenza durante il parto, della malnutrizione
e di malattie, come la malaria, la bronchite e persino semplici influenze.
Il pensiero va al dolore immenso delle famiglie, consumato prima collettivamente nel viatico delle bare bianche in corteo funebre e dopo nel
chiuso delle mura domestiche.
In forma di diario, tornano i visi infreddoliti dei bambini, vengono raccontate le gioie ed i dolori, le speranze e le delusioni di un popolo di
adulti e di scolari le cui vite si incontrano e si intrecciano nel rapporto educativo della scuola, segnandosi reciprocamente travolti dalla
guerra.
Lungi dal provare nostalgia per quei tempi, è stato bello ed affascinante questo viaggio, sia perché ha messo in moto insieme e con-fuso
ricordi ed emozioni e sia perché vuole essere un piccolo segno di riconoscenza e di affetto per la passata generazione.
Trattandosi di un lavoro non chiuso, siamo grati a quanti vorranno portare un contributo che vada ad arricchire questa ricerca, ad onorare
quanti in tempi difficilissimi, da scolari, insegnanti o genitori hanno sentito e praticato i doveri che l’età ed il ruolo gli avevano assegnato.
Poca favilla gran fiamma seconda!
M. Mastronardi
E. Moliterno
Anno scolastico 1939-40
16 settembre Oggi ha avuto luogo l’apertura delle scuole e si è dato inizio alle iscrizioni degli
scolari. Le alunne più volenterose sono state le prime ad iscriversi. L’iscrizione si compie molto a
rilento, fra giorni ricorre la festa del Santo Patrono e le bambine non si presentano.
Mi reco a scuola e con l’aiuto di Dio, incomincio il nuovo anno scolastico, mi auguro di condurlo a
termine animata dalla buona volontà come sempre, con coraggio e con fede. Rivedo quasi tutti i
colleghi e dopo il convenevole saluto incomincio l’iscrizione delle alunne alla mia classe.
30 settembre Ancora l’iscrizione procede a rilento, finora si sono iscritti solo tre alunni, nonostante il
Podestà abbia più volte fatto bandire, avvertendo la popolazione che la scuola è aperta dal 16 c.m.
Ciò è dovuto al fatto che le famiglie degli alunni in massima parte sono assorbite in questo mese dai
lavori della vendemmia, ragion per cui non hanno il tempo di curare l’iscrizione dei propri figli alla
scuola.
16 ottobre Oggi si è proceduto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 1939/40. Alle
ore 10 i fanciulli di tutte le classi, in divisa fascista delle organizzazioni della GIL, inquadrati dai propri
insegnanti, dopo aver reso omaggio alle lapidi dei Caduti della grande guerra si sono portati al
Teatro Comunale dove il maestro fiduciario, delegato dal direttore didattico, alla presenza delle
Autorità cittadine, ha tenuto un discorso d’inaugurazione agli alunni ed alle famiglie che gremivano la
sala appositamente addobbata con festoni e bandiere. Dopo il ‘saluto al Duce’, dato dal segretario
del Fascio, è stato eseguito il canto l’Inno Impero da tutta la scolaresca. Il pomeriggio in piazza
Rondinelli con tutte le organizzazioni, le Autorità, il pubblico e la banda musicale, si è proceduto alla
leva fascista e poi alla distribuzione dei diploma di Capi Squadra PICCOLE ITALIANE (PI) e
GIOVANI ITALIANE (GI) ed ai brevetti di educazione fisica.
Ricominciamo il nostro lavoro nonostante le preoccupazioni gravi
come quelle che oggi incombono per tutti; sforziamoci di essere sereni perchè solo in serenità di spirito
potremo ottenere quella forza necessaria per occuparci delle nostre alunne e compiere, confidando in
Dio, con serenità il nostro arduo compito.
17 ottobre Oggi ho preso visione dell’assegnazione delle classi fatte dall’Ill.mo Sig. Regio Direttore
Didattico pel corrente anno scolastico. Oggi stesso ho proceduto alla divisione degli scolari finora
iscritti col collega della sezione B sig. Paolo Federici.
Poiché l’iscrizione è proceduta lenta, oggi si presentano nuove iscritte e nonostante il ritardo, mi è
giuoco forza accettarle. Sono obbligate numero 35, intanto fino ad oggi ne ho iscritte appena 24. Sono
costretta a chiamare le ritardatarie, le quali, chi ha la mamma in campagna e non può venire, chi è
sfornita di mezzi e non può far frequentare la scuola e chi mi ha promesso di venire fra giorni. Sono le
dolenti note di tutti gli anni e quest’anno ve ne sono di maggiori! Bisogna premunirsi di pazienza ed
attendere ancora un altro po’.
Trasferita per motivi di famiglia da Accettura, dove sono stata per diversi anni, mi trovo in questa nuova
residenza un po’ disorientata. Forse perché non vedo il paesello che mi si era reso ormai familiare, i
soliti visi noti degli alunni. E’ uno stato d’animo che non so descrivere e che mi cagionerebbe una
profonda amarezza se non mi confortasse il pensiero che anche qui cominceranno ad apprezzare la
mia fede ed il mio entusiasmo per la scuola, per il lavoro, per tutto ciò che è bello e grande e fa della
vita uno sforzo di elevazione e di conquista.
24 ottobre Le lezioni continuano regolari nonostante l’interruzione che la mattina si ha per accogliere
una nuova iscritta o per convincere famiglie testarde ed apatiche. Riesco ad ottenere qualcosa. Con
oggi pare che l’iscrizione sia chiusa perchè se ne sono iscritte 31 e delle altre 4 qualcuna è stata
trasferita in altra scuola ed altre sono ammalate. I primi giorni sono lezioni di ricapitolazione e di
sondaggio della scolaresca, richiamo di nozioni apprese negli anni precedenti e di esperienze fatte
durante le vacanze e di rievocare fatti e ricorrenze; ordinare la nostra classe e l’anima nostra. Dopo
potrò iniziare il mio programma e precisare quello della mia classe.
28 ottobre Oggi ha avuto luogo la celebrazione del XVIII annuale della Marcia su Roma. Gli alunni
di questa classe, forniti di divisa, vi hanno partecipato al completo. Ieri, però, non ho mancato di
parlare alla scolaresca dello storico evento, che ha trasformato il volto della Patria.
Il calendario segna il passaggio dell’Opera Balilla al partito. Al teatro, presenti Balilla e PICCOLE
ITALIANE in divisa, il segretario politico ha commemorato questa data con eloquenti parole.
2 novembre Oggi eccezionalmente risultano assenti 22 alunni. Ciò è dovuto al fatto che le
famiglie li hanno trattenuti a casa per condurli al cimitero per l’annuale visita ai loro morti.
3 novembre Senza alcun preavviso l’Illustre Sig. Regio Provveditore agli Studi ha visitato la nostra
scuola interessandosi delle condizioni igieniche e dell’arredamento delle aule e della frequenza
degli scolari. Si è informato della classe ed ha incoraggiato le bambine a venire a scuola pulite e
pettinate. Non appena è andato via, il Provveditore ho parlato alle bambine della guerra del 1915 e
della vittoria riportata per cui domani si commemorerà al Convento portando la corona di fiori a tutti
i morti.
In questi giorni ho voluto fare delle indagini per la conoscenza spirituale dei nuovi alunni e per
potermi tracciare un esatto programma di azione intrattenendomi su cose semplicissime, ne è
risultato che dei 46 alunni iscritti, tutti frequentanti e tutti presenti, una diecina forma l’elemento
migliore, una quindicina quello mediocre ed il resto quello tardivo, anche lo sviluppo fisico lo
conferma. Sarà esso il punto di partenza e di riferimento del mio quotidiano lavoro, cercando di
rimediarvi con maggiore osservazione, riflessione e praticità verso di loro.
4 novembre Oggi ha avuto luogo la celebrazione dell’annuale della Vittoria. Gli alunni di questa
classe, forniti di divisa, vi hanno partecipato al completo. L’anniversario della Vittoria come è
consueto è stato celebrato con una solenne messa ai Caduti in guerra. Tutte le organizzazioni
maschili e femminili, le associazioni dei combattenti e militari ed altri coi loro gagliardetti, le autorità
civili, militari e religiose, la banda musicale e il popolo, inquadrati si sono recati al parco della
rimembranza a porre una corona di alloro ai Caduti in guerra e ad ascoltare la messa alla cappella
del Convento. Ha parlato il cappellano militare don Filippo Cipriano.
10 novembre Ricorrendo domani il 70° genetliaco di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, parlo alla
Scolaresca delle doti di mente e di cuore dell’Augusto Sovrano d’Italia, Capo della Nazione e primo soldato
d’Italia. Le bandiere tricolore domani sventoleranno sui balconi e sulle finestre.
ofittato per far fare alle mie alunne una passeggiata scolastica a scopo ginnico istruttiva. Non mi son voluto
allontanare troppo, anche perché le strade sono poco buone, siamo andati al campo sportivo e lì ho fatto
eseguire degli esercizi di ginnastica e poi dei giochi liberi. Un’ora prima dell’uscita siamo ritornati a scuola
dove ho fatto lezione.
16 novembre Il tempo è rigido e nuvoloso, l’inverno si annunzia quest’anno triste e freddo. Molte assenze
per raffreddore, ciò mi rincresce, perché ne viene a risentire il profitto.
17 novembre Tutte le mattine vengono a scuola mamme e padri di famiglia, interessandosi dei loro figliuoli,
consegnandomi domande per avere libri e quaderni gratuiti dalla GIL perché padri di famiglia numerosa. Nel
loro parlare c’è tanta grazia, nel loro chiedere c’è tanta fiducia nella persona del Duce, che li ha chiamati per
l’incremento demografico, da non potersi immaginare.
20 novembre Stamani fa un gran freddo. Alcune alunne si sono venute a iscrivere ma non si sono mai
presentate a scuola nonostante le mie lettere di avviso per l’obbligo scolastico. Insisto affinché tutta la
scolaresca si fornisca di grembiulino nero. Sono state ammesse al sussidio dei libri nella mia classe n. 7
alunne.
21 novembre Ritorno a scuola dopo un mese di assenza per ragioni di matrimonio mio. Riprendo la classe II
mista che mi è stata affidata e mi auguro che possa diligentemente guidarla per l’intero anno scolastico. La
scolaresca è numerosa e molto distratta perché passata di mano in mano fra molti insegnanti. Spero di avere
la forza di metterla su e farne una classe modello.
25 novembre E’ iniziato alla presenza delle insegnanti e della Ispettrice della GIL il corso caposquadra. A me,
come ogni anno, è stato affidato l’insegnamento dell’igiene e del pronto soccorso.
27 novembre Il tesseramento è al completo senza più alcun lavoro di persuasione da parte nostra. Ormai
non c’è più chi ignori quanto la mano del Regime s’elevi in segno di protezione verso tutti.
Tra giorni la GIL darà agli organizzati bisognosi libri, quaderni, medicine; nella prossima settimana poi la
refezione accoglierà a turno molti bimbi che dopo le ore di scuola, con gioia divoreranno la fumante minestra
elevando un pensiero grato al Signore che ha dato all’Italia il Duce, il quale, nel tormento della conquista
vede nei bimbi che cresceranno sani e forti, l’affermarsi della grandezza e della potenza imperiale.
29 novembre Son già trascorsi alcuni giorni ed il numero delle assenze continua ad essere rilevante. Mi
rincresce molto di quanto avviene perché temo che lo svolgimento del programma non possa avere il suo
regolare sviluppo. Ieri approfittando di una bella giornata, ho condotto le mie alunne a passeggio. Giunti al
campo sportivo ho fatto eseguire vari esercizi di ginnastica e giuochi liberi. Ho fatto osservare la campagna
circostante ed i lavori agricoli della stagione.
30 novembre Oggi l’Illustrissimo Signor Regio Direttore Didattico ha visitato la nostra scuola impartendo
consigli e direttive per il funzionamento dei servizi scolastici ed il miglior profitto degli alunni; è venuto in
classe, ha firmato il registro, ha visto alcuni quaderni e si è congratulato che ha trovato tutto in ordine.
5 dicembre Oggi il locale comando ha proceduto alla celebrazione dell’eroico gesto di Balilla con la
partecipazione di tutti gli alunni della scuola. Alla fine della cerimonia ha avuto luogo l’inaugurazione dei corsi
per Capisquadra, Balilla e Avanguardisti.
Ricordo ai miei piccoli alunni la figura del giovanetto genovese Battista Perasso detto Balilla e spiego loro
perché al suo nome si ispira la giornata del Littorio.
Tutti hanno ascoltato con attenzione. Ho invitato loro che portano lo stesso nome a rendersi degni di
Giambattista Perasso mediante lo studio ed il comportamento corretto, suscitando nelle loro piccole anime il
sentimento di amor patrio.
7 dicembre Giorni fa fu in giro per la scuola il Signor Direttore. Fece varie raccomandazioni agli alunni,
principalmente la puntualità dell’orario e le cure igieniche. Intanto vedo, con rincrescimento, che diversi
grembiuli sono sporchi e che molti vengono a scuola senza lavarsi tutti i giorni la faccia, mancando da circa
un mese l’acqua ai fontanini. Non posso rimproverarli, perché la poca acqua inquinata dei pozzi serve solo
per bere. Speriamo che questo inconveniente sia presto eliminato.
8 dicembre Le bambine già conoscono la Madonna Immacolata e la breve lezioncina occasionale è
riuscitissima
12 dicembre Ordinazione tessere e pagelle. Stamani ho spedito al direttore il denaro per trenta tessere e
trentanove pagelle. Il resto delle tessere le ordinerò man mano che le bambine avranno portato l’importo.
13 dicembre Oggi è santa Lucia ed è festa in paese. Per tale ragione mancano, contro il solito, nove alunni.
16 dicembre Oggi ha avuto inizio la refezione scolastica per gli alunni poveri. 15 alunni di questa classe sono
stati ammessi a godere di tale beneficio loro concesso dal locale patronato scolastico.
Finalmente la classe è al completo dei libri! A causa di questo ritardo gran parte delle alunne legge
stentatamente.
19 dicembre Ieri mi assentai dalla scuola per partecipare al rapporto dei capo uffici amministrativi, indetto in
Matera dal Comandante Federale della GIL.
20 dicembre Ci siamo fermati in questi giorni sulla tradizionale bontà della nascita del Bambino Gesù; un
nuovo e grande amore divino è passato nei cuori, accendendo il desiderio di voler fare il presepe. Ho lasciato
fare solamente a loro e si sono rivelati maestri nell’arte di costruire con terriccio, muschio, argilla e sassi,
capannucce pupazzetti e grotte. Si sono inginocchiati stamani davanti al presepe ultimato, facendo tante belle
promesse che domani mi hanno detto vogliono trascrivere sulla letterina da mettere sotto il piatto il giorno di
Natale. Siccome questo è il loro grande desiderio, non mancherò di accontentarli.
21 dicembre A mezzogiorno cominciano le vacanze del Santo Natale. Stamani alcune bambine hanno avuto
il libro dal Patronato. A mezzo conto corrente rimetto al Signor Direttore la somma raccolta per l’acquisto
delle tessere e delle pagelle. Dopo aver parlato alle alunne del mistero della nascita di Gesù, le ho esortate
ad essere buone, umili ed ubbidienti verso tutti. Date le lunghe vacanze, mi sono limitato a dare poche
lezioni, perché certo le alunne nulla farebbero: pochi esercizi di aritmetica, diario e lettura, lavori che servono
a risvegliare e a tener desta l’attenzione ed il desiderio di fare. Noi cercheremo di ritemprarci le forze e
l’animo per accelerare il passo nel secondo trimestre
.
6 gennaio Oggi ha avuto luogo la Befana Fascista con la distribuzione di divise agli alunni poveri della scuola
e pacchi con indumenti.
9 gennaio Ritorno a scuola dopo le vacanze natalizie. Benché nelle vacanze abbia avuto l’influenza, pure,
sono in grado di riprendere il lavoro. Piove da questa notte, in classe mancano molte bambine. Salutiamo il
nuovo anno, con l’augurio che sia fecondo di pace e di lavoro. Devo sostare per alcuni giorni nello
svolgimento del programma a causa delle feste natalizie. Pertanto intensificherò il lavoro, spronando le
alunne a studiare di buona voglia. Dopo molti giorni di vacanza gli alunni tornano riposati, freschi, pieni
d’energia, di volontà e col desiderio di migliorarsi in questo nuovo anno. Finalmente si comincia la lettura sul
libro di testo. Tutti ne sono provvisti; nell’occasione del Natale l’hanno avuto regalato dalla GIL.
Il tempo cattivo, che durante le vacanze ha perseverato, per cui a forti nevicate è succeduto freddo intenso,
mai visto negli altri anni, ha fatto presentare oggi a scuola poche alunne, ciò mi ha dato agio di trattenerle in
conversazione e revisione di ciò che nelle vacanze han fatto. Le bravine, volenterose, han fatto molto, le
svogliate nulla. Ho lodato le volenterose ed incoraggiato le dubbiose. A domani la speranza che il tempo sia
meglio e le alunne ritornino a scuola.
12 gennaio Son tre giorni che la pioggia imperversa e le strade sono impraticabili, motivo questo per cui le
aule sono sfollate. Sono presenti 20. Nuove lezioni non posso impartire e mi debbo limitare a lettura e
ripetizioni.
15 gennaio Stamani, dal maestro fiduciario, ho ricevuto le 30 tessere e le 39 pagelle ordinate al Direttore. A
causa del cattivo tempo e del freddo molte alunne sono assenti.
19 gennaio Dalle 7 di stamane fiocca la bianca neve. Le bambine però sono quasi tutte presenti.
Il tempo si mantiene rigido con cielo nuvoloso e precipitazione sparsa. Molte alunne, specie quelle che abitano
nel Rione Nuovo, abbastanza lontano, si sono assentate. Per questo l’insegnamento va lento. Speriamo che il
tempo si rimetta in bello e così procedere bene nell’insegnamento.
20 gennaio Mi sono fermata oggi parecchio tempo sulle difficoltà della ‘g’, ‘gi’, ‘gh’.’c’, ‘ci’, ‘ch’, ‘cq’. Sono
contenta, perchè sono riuscita a vincerle. Di fatti, ho fatto fare un dettato e solo due hanno sbagliato. Non così,
ieri, in aritmetica. Quasi tutte mi sbagliarono un facile problemino rispiegato.
21 gennaio Alle alunne povere, assistite dal Patronato, sono stati oggi consegnati i libri di testo.
22 gennaio Con circolare odierna il Signor Direttore dice di osservare puntualmente l’orario scolastico e
raccomanda la pulizia delle bambine e delle aule scolastiche. Con altra circolare dà chiarimenti sulla
Riforma Esperimento sull’applicazione della Carta della Scuola del lavoro: le alunne saranno divise in
gruppi di attitudini nei tre campi di attività: ‘giardinaggio’, ‘economia domestica’ e ‘cucito’. Cercherò di poter fare
qualcosa, nonostante le molteplici difficoltà che vi sono per l’espletamento di dette attività.
24 gennaio Da due giorni ed altrettante notti l’acqua scende giù dal cielo a catinelle. Molte bambine sono
assenti, e le poche presenti hanno la tosse.
27 gennaio Oggi dò il numero delle tesserate alla Federazione. Sono appena 30, le altre 9 non hanno ancora
pagato.
Piove a dirotto da vari giorni e la temperatura si mantiene sempre rigida. Ciò dà luogo a delle assenze dalla
scuola o a giustificati ritardi degli alunni nell’orario di ingresso in classe.
Da più giorni siamo segregati dal mondo. La luce elettrica scomparsa, i ponti rotti per modo che le ferrovie
sono interrotte; di sera il paese è immerso nell’oscurità: tutto ciò è dovuto a continuata pioggia e freddo
intenso. Le scuole sono allagate e si deve rigettare l’acqua con la scopa per poterci abitare. La frequenza per
tal motivo si lascia desiderare. Presenti sono state 18 anche per questo motivo non è possibile attuare
l’esperimento con l’applicazione della ‘Scuola del lavoro’ e proseguire nello svolgimento del programma.
29 gennaio Profittando del bel tempo, siamo andati a passeggio, spingendoci molto lontano dal paese per
godere l’aria pura ed il silenzio dei campi; per ammirare un vasto orizzonte ed il candore delle vette e dei fianchi
delle montagne; per cercare Dio con tutta l’anima e far nascere nei cuori un nuovo sentimento di bontà e di
amore per tutto ciò che Iddio ha donato alla nostra felicità terrena.
4 febbraio Incominciato il turno della refezione alle bambine
10 febbraio Domani ricorre l’Anniversario della Conciliazione tra Chiesa e Stato. Ho cercato di far comprendere
alla scolaresca il significato di tale evento storico.
La neve vien giù a larghi fiocchi tento a farli stare zitti ed a far lezione. Vorrebbero affacciarsi alla finestra, uscire
in mezzo alla strada per giocare con la grande amica, facendo mucchi e pallottole. Infine convinti che nella vita
non sempre i desideri si possono appagare si rassegnano a scrivere un diario sulla neve che quest’anno è
venuta ad allietarci diverse volte, danneggiando gli alberi da frutto. Attendono l’ora di uscita come una
liberazione dal carcere, per andare a scherzare con la bianca fata.
Stamattina alle 8.30 è stato dettato il tema alle Piccole Italiane e Balilla inviato, in busta chiusa e suggellato dal
Segretario Federale. Il tema dettato dal reverendo cappellano don Filippo Cipriano era così concepito: “Perché
amo il Duce”. Il tema è bello e adatto per le Piccole Italiane. Spero che la gran parte della classe l’abbia svolto
bene.
15 febbraio Anche stamane fiocca la bianca neve, fa molto freddo e le bambine sono quasi tutte assenti. Le
presenti, che sono anche le volenterose, hanno la tosse e fa molta pena sentirle tossire.
E’ stata data vacanza in segno di lutto nazionale per la morte del papa Pio XI.
17 febbraio Senza alcun preavviso sono giunti in questo Comune il Regio Provveditore agli Studi ed il Regio
Ispettore Scolastico. Stamane verso le 11 è venuto in classe l’Ispettore accompagnato dal maestro Schirosa.
L’Ispettore ha voluto informazione del numero delle bambine frequentanti (quasi tutte presenti). Dopo una breve
visita alla scuola, tutti gli insegnanti, convenuti nella scuola dell’Istituto Magistrale hanno ascoltato una
eloquente conferenza del regio Provveditore, che ha illustrato con particolare competenza lo spirito della “Carta
della Scuola” in rapporto al corporativismo del lavoro, suggerendo consigli pratici per l’esperimento pratico
durante il corrente anno scolastico.
21 febbraio Anche stamane, cade, silenziosa e bianca, la neve, molte bambine non vengono a scuola.
24 febbraio Tutta la Nazione è in festa e in special modo i bimbi, per la nascita della principessina
Maria Gabriella, venuta ad allietare nelle prime ore di stamane la casa dei Principi di Piemonte. Gli
alunni della mia scuola hanno voluto scriverle delle cartoline di auguri per una lunga vita e per un felice
avvenire regale, immaginandola già, nella fantasia, divenuta adulta benefica, passare tra i popoli
applaudita e benedetta per gentilezza d’animo e per bellezza d’intelletto.
26 febbraio Vacanza per disposizione del Ministro dell’Educazione Nazionale per solennizzare la
nascita della principessina Maria Gabriella di Savoia avvenuta il 24 corrente mese.
1^ marzo Ho tesserato le 9 bambine che erano ancora senza tessera.Continua l’esperimento della
‘Scuola del lavoro’. Il cucito viene insegnato da me sia perché è impossibile trovare una sarta che si
possa dedicare gratuitamente per tale insegnamento: sia perché trovo più comodo e di massimo
rendimento tenere la scolaresca con sé a diretta dipendenza dell’insegnante. Poiché ancora le alunne
non sono pratiche ed avviate nel cucito, anche per sondare la capacità di ognuna, ho incominciato ad
insegnare i primi punti, procedendo poi con il rattoppo su tela bianca. Vi sono delle ragazze che
dimostrano attitudini per tal ramo, perché han lavorato benino, altre sono tardive. Perciò dopo altre
lezioni dividerò la classe in gruppi di capacità. Alcune prove di economia domestica ho già fatto
nell’ambito della scuola, in ciò che riguarda spazzamento, spolveramento, ordine, abbellimento della
classe. Proverò, se mi saranno dati dei mezzi a farle lavorare ad altro. Ma certo, questo ramo non si
può espletare perché non si ha l’occorrente. Per il giardinaggio, ora che il tempo lo permette, si va al
campo sperimentale del Corso di Avviamento. Spero di ottenere un buon risultato.
5 marzo Oggi ha temine la refezione scolastica, iniziata il 16 dicembre. Circa 120 bambini della nostra
scuola, tra cui diversi della mia classe, hanno beneficiato della bella istituzione.
6 marzo Mentre siamo in iscuola apprendiamo che una violenta ed improvvisa congestione polmonare ha
messo questa notte in serio pericolo la vita del collega Glionna. Le sue condizioni permangono però gravi.
Che Iddio lo salvi!
Mi giunge in questo momento (sono le ore 11) la triste notizia della morte del caro ed ottimo collega
Raffaele Glionna, che stamane un paio d’ore fa avevo visto sofferente, ma che non lasciava presagire così
imminente la catastrofe della sua fine immatura! Triste sogno o realtà? Mi si rompe l’animo a tal pensiero e
non ho la forza di trattenere le lagrime. Povero il mio buon Filuccio, l’ottimo e caro mio collega ed amico,
anzi fratello! La scuola, la famiglia, la società in te perdono uno dei migliori! Eterna Ti sia la pace del
paradiso! La notizia della sua inaspettata morte ci atterrisce tutti quanti, cagionando una diffusa emozione.
Povero, giovane collega! Muore a distanza di cinque mesi sposato mentre accarezzava il sogno di formarsi
una famiglia.
8 marzo Commoventi sono stati oggi i funerali del compianto collega Raffaele Glionna ai quali hanno
partecipato, lagrimanti il popolo tutto con le Autorità cittadine, la scuola, il Fascio, le organizzazioni della
GIL, gli ex combattenti e mutilati ecc.
14 marzo Lascio la scuola tre giorni prima delle vacanze di Pasqua per recarmi a frequentare un ‘Corso di
igiene’ che si terrà a Matera in questi giorni. Comandata dal Signor Ispettore non ho potuto esimermi; del
resto ho piacere d’andarvi per aggiornare la Cultura d’igiene. Intanto ho assegnato i compiti agli alunni per
questi giorni di mia assenza, raccomandando il massimo studio.
20 marzo Rientro a scuola dopo un periodo di assenze dovute a malattia. Con molto rincrescimento mi è
toccato abbandonare la mia classe che, già malridotta, aveva tanto bisogno di assistenza. Mi auguro di
poterla rimettere su, lavorando alacremente e con passione.
Siamo a Pasqua. Ho svolto particolarmente il programma di religione. Le bambine sono molto contente che
hanno appreso a conoscere meglio Gesù che ha dato la vita per la salvezza degli uomini.
26 marzo Con rincrescimento sono ritornato a scuola e ciò non per il lavoro che ancora mi tocca fare fino
alla chiusura dell’anno scolastico, ma per il distacco della famiglia ove sono stato per le feste di Pasqua.
27 marzo Non tutti gli alunni sono tornati a scuola dopo le vacanze pasquali coi capelli tagliati come avevo invece
raccomandato. Sono costretto, pertanto, a rimandare a casa stamani gli inadempienti.
28 marzo Tutti gli alunni hanno tagliato i capelli. Parlo stamane dell’igiene della testa. Le nozioni apprese al corso
di igiene e riguardanti diffusamente le malattie sociali Tubercolosi e Malaria mi spingono stamane ad osservare lo
sviluppo scheletrico e ghiandolare degli alunni. Il mio occhio ne trova diversi predisposti al male, per cui manderò
a chiamare i genitori per delle cure ricostituenti che il medico loro consiglierà. Meglio però sarebbe se anche qui ci
fosse, come nella città, un dispensario gratuito. Spero che il regime non mancherà di metterlo, anche nel più
piccolo rurale, per la sanità ed il potenziamento della razza.
31 marzo Chiusura del sesto mese di scuola. Il tempo si mantiene sempre incostante e freddo, perciò l’influenza
ancora continua, fortunatamente benigna. Vi è per questa ragione, assenza saltuaria di alunne, perché queste,
assalite improvvisamente dal male, restano a casa per pochi giorni e poi, rimesse, ritornano a scuola, abbattute e
pallide. E’ un guaio!
2 aprile Si presentano a Scuola due suore, per la diffusione di libri della Pia Società di Paolo. Ne acquisto
qualcuno.
8 aprile La primavera è ancora lontana. E piove sempre e fa freddo come se fosse inverno. I bimbi, tremanti nei
banchi mi sembrano tanti passerotti sperduti in cerca di cibo e di calore. Stanchi del cattivo tempo ci tocca ancora
soffrire, sospirando un raggio di sole che non vediamo da una settimana; anzi, oggi, il cielo è così grigio, cupo che
non si vede per scrivere. Letture da parte mia, aritmetica orale e racconti sono l’oggetto di lezione questa mattina.
12 aprile Entra in scuola un frate questuante. Qualche alunno gli si avvicina per baciare l’immagine sacra su una
cassetta a salvadanai che regge tra le mani. Verso in tale cassetta un modesto obolo ed il frate riprende la sua
via.
20 aprile Domani si celebrerà il Natale di Roma e la festa del lavoro. Ne ho parlato agli scolari, i quali ne erano
consapevoli. Il ricordo dell’anno precedente non essendo scomparso del tutto l’ho ingrandito con la visione di
Roma che vagheggiamo e prepariamo nel lavoro.
20 aprile Domani si celebrerà il Natale di Roma e la festa del lavoro. Ne ho parlato agli scolari, i quali ne
erano consapevoli. Il ricordo dell’anno precedente non essendo scomparso del tutto l’ho ingrandito con la
visione di Roma che vagheggiamo e prepariamo nel lavoro.
21 aprile Ho spiegato alla meglio alle mie piccole alunne l’origine di Roma accennando a Romolo e Remo.
Tutti gli organizzati, in divisa fascista sono stati accompagnati dai loro dirigenti al campo sportivo, ove ha avuto
luogo la distribuzione dei diplomi e medaglie alle mamme con più di 7 figli e sono stati dati i libretti ai
pensionati. Hanno avuto pure luogo varie gare e competizioni sportive organizzate dalla GIL e dopolavoristi.
22 aprile Ho fatto notare ai bambini la grandezza e l’importanza della Città eterna sede dei più grandi che
sono a capo e dirigono con entusiasmo la nostra bella Nazione.
25 aprile Giornata marconiana. Ho parlato di Guglielmo Marconi adeguatamente illustrando alla mentalità
delle alunne la figura del grande scienziato. E ho invitato a rendersi degni, mercè lo studio e l’educazione, dei
nostri grandi uomini che hanno dato gloria e ricchezza alla patria.
29 aprile Vedo che diverse bambine hanno fatto progresso nello studio mentre il mese scorso erano molto
indietro, oggi dimostrano quella maturità necessaria a frequentare la classe successiva. Speriamo bene anche
per altre, dato che ci sono ancora altri tre mesi di scuola per gli esami.
30 aprile Aprile è passato dopo averci regalato giornate di freddo e di pioggia. Il programma del mese è stato
svolto interamente. In questo mese è ritornata la bambina assente fin da gennaio perché ammalata. Ne
mancano altre tre.
1^ maggio Ho letto agli scolari il racconto ‘Sangue Romagnolo’. Lagrime di commozione sono apparse negli
occhi di molti. Il più triste di tutti come viene a raccontarmi la madre, perché a me nella scuola non consta, ha
pianto forte. Per commozione o per pentimento? Chi sa? Ho cercato di farlo parlare, ma non è stato possibile.
Intanto io, non mi sono fatto sfuggire l’occasione di richiamarlo ancora una volta sulla buona via per non dar
dispiaceri alla sua povera mamma.
4 maggio L’Ufficiale sanitario ha rivaccinato oggi le alunne. L’ispettore di religione ha ispezionato oggi questa
scuola ed ha avuto parole di lode pei risultati raggiunti.
5 maggio Oggi 5 maggio annuale delle nostre truppe in Adis Abeba e fine della guerra di Etiopia, ho
commemorato questa storica data in classe, richiamando tutte le epiche gesta dei nostri soldati ed il valore delle
nostre armi. Ho chiuso la commemorazione con canti patriottici, così cari ai nostri bimbi e con il saluto al Re e
al Duce!
17 maggio Vedo con rincrescimento che non ho raggiunto con la maggior parte degli alunni, quel risultato che
speravo; forse lo sforzo richiesto era superiore alle loro forze, perché a principio d’anno solo una diecina era in
grado di frequentare la III classe ed il resto la II e la I. Allora tenendo presente questo, e che l’anno venturo
andranno da altra insegnante, ne promuovo solo 20, rimandando il resto alla seconda sessione. Studiando nelle
vacanze possono questi mettersi alla pari dei compagni promossi e fare un buon esame a settembre.
24 maggio L’anniversario della nostra guerra è stato ricordato ai nostri alunni, benché piccoli, perché è un
dovere per tutti i maestri che sentono l’altezza della loro missione di educatori, rievocare la data del nostro
intervento nella guerra contro l’Austria. Ho spiegato alle mie bambine, che la guerra si è fatta non per
imposizione del governo, ma per difendere i diritti legittimi e gli interessi della Patria nostra contro chi non
aveva mantenuti i patti di alleanza e per ricongiungere alla Madre Patria le terre nostre soggette agli stranieri.
26 maggio Oggi, alle ore 16, al campo sportivo ha avuto luogo il saggio ginnico, che è molto riuscito. Erano
presenti tutte le autorità e gran massa di popolo.
31 maggio Il mio programma è stato tutto svolto. Nulla ho trascurato affinché le bambine imparassero a
leggere e scrivere e, benché volenterose, molte non hanno meritato la promozione. La causa ne è stato il rigido
inverno, e tutte le bambine hanno sofferto la pertosse e sono state assenti interi mesi.
Con rammarico, anzitempo, si chiudono le scuole e ciò ci rende preoccupati. Pare che i nostri soldati
entreranno nuovamente in guerra. Essi partono innumerevoli per servire la Patria. Li accompagni ovunque il
nostro pensiero, le fervide preghiere che dal nostro cuore si innalzano per la vittoria della nostra Italia. I bambini
prendono le vacanze con una certa soddisfazione e felici corrono a scorazzare nei campi. Anche ad essi ho
fatto comprendere il periodo turbinoso che attraversa la nostra Patria ed ho notato in quei piccoli animi
l’entusiasmo ed il desiderio di poter prestare la loro opera.
Speriamo che Iddio assecondi le nostre aspirazioni inaugurando il nuovo anno con la pace e la vittoria
conseguita in tutti i campi.
Alunne scrutinate 39 di cui 26 promosse e 13 non promosse.