olivero, domenico – resonance – 2004

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olivero, domenico – resonance – 2004
R E S O N A N C E l'arte dell'attenzione
R E S O N A N C E l'arte dell'attenzione
In questi ultimi anni si è maturata, nella mia esperienza di visitatore del mondo artistico, il piacere
di realizzare delle opere. Un poco per comprenderne i meccanismi, un poco per confrontarmi con
questa realtà che amo.
Nei primi tempi mi sono accostato alle tecniche più classiche: pittura, scultura, fotografia.
Ma dopo un certo praticantato mi resi conto che erano limitative per le mie necessità
espressive. L'idea di approfondire e migliorare queste pratiche mi pareva poco
appassionante e pregnante delle sensazioni che desideravo condividere. A tal motivo mi
sono avvicinato al web e alle installazioni/performance. Questi modi mi consentono una
maggiore libertà e un contatto diretto con le persone tramite dialoghi, confronti, interazioni
che si realizzano nei momenti artistici progettati. Dopo alcune esperienze effettuate in vari
luoghi quest'anno ho deciso di confrontarmi col territorio quotidiano della mia città, nella
realtà che mi circonda. Tale "opera artistica" prende il nome di “Resonance: l’arte
dell’attenzione” e si è sviluppata per tutto l'anno 2004. (Domenico Olivero)
In these last years with my experience as a visitor of the artistic world, the pleasure to
create some artistic works has grown inside me, both to understand its mechanisms and
to face this reality that I love.
In a first phase I have approached the most classical techniques: painting,
sculpture, photos. But after a certain practice I realized that this activity was limiting
my expressing needs. The idea to deepen and to improve these practices didn’t
seem really able to express the feelings that I wished to share. For that reason I
have directed my attention to the web and the installations/performances. These
ways allow me greater freedom and a straight contact with the people through
dialogues, comparisons, interactions which are achieved in the artistic moments of
my projects. After some experiences made in different places this year I have
decided to face the daily territory of my city, the reality that surrounds me. Such
"artistic work" takes the name of “"Resonance: the Art of Attention". and it will be
developed during all the year 2004. (Domenico Olivero)
Questa mostra fa parte di un progetto che per tutto il 2004 si è svolto sul territorio
cuneese. Un attraversamento meditativo sull'essere in un determinato spazio,
contaminato da una particolare tradizione culturale, come in questo caso quella della
provincia subalpina. Queste opere si sono realizzate rielaborando elementi sociali e
familiari vissuti direttamente dall'artista, alla scoperta delle ipotesi d'origine.
This exhibition is part of a project for the entire year of 2004 that will take place in the
Cuneo area of Italy. It is a meditative crossing by the artist on the subject of being in a
particular place, influenced by a particular cultural tradition, such as his sub-Alpine
province. These works will be created by including social and family elements seen
directly by the artist towards the discovery of his original hypothesis. This is the general
programme:
Programma generale
28/1-20/2/04 "1.9.6.4_7" azione visiva presso lo spazio Albume di Cuneo.
12-26/02/04 "Source" intervento urbano nel centro di Cuneo.
06-20/03/04 "tivogliobenemakefatica" azione artistica presso radio/tv locali.
15-30/04/04 "27Aprile" installazione presso il Plaid di Cuneo.
08-15/05/04 "Monjoie" scultura, presso la Fondazione Peano.
12-26/06/04 "C'era sempre del dolce" sculture presso “Senzatamburinetrombette”.
03-17/07/04 "Antesna" intervento ambientale al Nuvolari Libera Tribù di Cuneo.
06-29/08/04 "Lippa" camminata artistica da Paglieres (Italia) a Grasse (Francia).
12/09/04
"Pluch" video performance in Cuneo.
16-24/10/04 "Dispacci" manifesti nel centro storico di Cuneo.
06-20/11/04 "Aktionen" mostra presso la libreria Janus in Cuneo
12-31/12/04 "Ordito" progetto web.
Immagini, photos: http://xoomer.virgilio.it/domenico.olivero1/resonaceweb
1.9.6.4_7
Dal 28/01/04 fino al 20/02/04
Presso lo Spazio Albume, Via M. Coppino 5 a Cuneo.
Il titolo riunisce due date molto importanti del vivere dell’artista, trascorse presso l'Istituto
per l'Infanzia dall'artista: quella della nascita, e quella in cui fu adottato in una famiglia
cuneese, avvenuta nel 1967. Inizia in tal modo il contatto con una realtà che ha
influenzato il suo essere un "individuo". Questo ragionamento, in forma diversa, vale per
tutte le persone. Questi primi anni di vita sono determinanti per ogni persona, da loro
prendono forma molte delle nozioni sensitive. Si tratta di un periodo di vita di cui
rimangono poche tracce chiare nella nostra memoria superiore, ma che influenzano
fortemente il nostro aspetto interiore. Fase cruciale del formarsi di una personalità, questo
periodo è stato percepito dall’artista in modo sospeso, rarefatto. Brevi ricordi spuntano
ancora nel suo presente. Sicuramente la sua situazione affettiva è rimasta segnata da
codesta esperienza. La sua individualità si è formata in modo particolare, le interazioni
personali risultano più atipiche.
La mostra sarà costituita da una performance. In un angolo, in un contenitore argentato,
sarà presente una cartolina del 1959, la prima che il padre dell’artista inviò a sua madre e
che diede inizio alla loro relazione affettiva. Sul lato accanto sono stati posti due fogli
d'alluminio, con su incise le date 1964, data di nascita dell’artista, e 1967, la data della
sua adozione, usati come sipario, sovrastanti dei fogli bianchi. Questa tenda è tenuta in
sospeso da un filo di lana rosso e da un cuore che pulsa luminosamente. Nella
performance verrà dato fuoco al filo. Consumandosi lascerà cadere il sipario che renderà
fruibili i fogli sottostanti. Su un foglio del lato 1964 sono presenti lievi disegni bianchi,
mentre su quello del 1967 i presenti saranno invitati a scrivere delle frasi ispirate dalle
parole che essi scopriranno, accarezzando lievemente i quadri esposti nel corridoio. Nel
corridoio sono anche sospesi alcune anfore rappresentati la casualità.
On January 28th at 9:00 o'clock, you are invited to "Spazio Albume" for the opening of
1.9.6.4_7 an exhibition by Domenico Olivero, a part of his year-long project called:
"Resonance: the Art of Attention". The title takes as its starting point the first three years of
life spent by the artist in the Instituto per l'Infanzia (Childhood Institute) before his adoption
by a family from Cuneo, Italy.
A crucial phase in forming one’s personality, this period of time was perceived by the artist
in a suspense-filled and rarified mode. Fleeting memories of these years recur to him even
today. Certainly that emotional experience has left its mark on him. His individuality was
formed in a peculiar way and his personal interrelationships are somewhat atypical. Many
of these early perceptions of life will be noticed in his new, three-dimensional work that will
be presented during the evening performance.
Source
Dal 12/02 al 26/02/04
intervento urbano nel centro di Cuneo, in Corso Nizza 22.
Nella via principale del centro di Cuneo è stata installata per 15 giorni una bandiera
ricoperta di carta di alluminio, posta come segnale di una presenza, di una frequentazione
di un determinato spazio.
Tale elemento è posto nella zona abitativa dell'artista, spazi del suo vissuto, luoghi della
quotidianità, delle sue passeggiare, dei suoi incontri, del suo socializzare.
In the main street of the center of Cuneo I have installed a flag covered of aluminium
paper. It is intended as a symbol of a presence in everyday's normal life. It is supposed to
stay there for 15 days.
This flag is set in the artist's neighbourhood, where he leads his life, has relaxing walks
and meets friends or new people in order to socialize and share ideas.
Tivogliobenemakefatica
Dal 06/03 al 20/03/04
azione artistica presso diverse radio locali.
Artistic action at different local broadcasting.
Presso diverse radio dell'hinterland cuneese, sono state trasmesse delle piccole frasi,
indicate sotto, intervallate da brani di musica selezionata fra gli anni 1970-1975.
Questo lavoro riprende in modo ironico la consuetudine delle "dediche incrociate" che si
facevano all'epoca sulla prime radio libere, un classico pomeridiano che occupava l'artista
e i suoi amici in continue battute e dialoghi sulle frequenze radio locali.
Through several radio broadcasts around Cuneo, some small sentences have been
transmitted, as follows, alternated by a musical selection from the early 70’s (1970-1975).
This work takes back in an ironic way the tradition of the "cross dedications", which were
done at that period on the first free broadcasting transmissions, a classical afternoon that
occupied the artist and his friends in continuous wisecracks and dialogues on the
frequencies of the local radio broadcasting.
Vivo la gioia del tempo riflessa nei tuoi occhi.
I luoghi non sono tutti uguali.
Fra il cielo e la terra ci sono i nostri sogni.
Più tardi lascio i ricordi nel tuo cuore, ma ora voglio viverli.
A volte guardo il tuo volto e non so riconoscerti.
Il tempo inonda di dubbi il mio vivere.
Gioisco di nulla, perché nulla vale la mia tristezza.
Scrivimi e non firmarti affinché possa riconoscerti.
Prati verdi per accogliere il riposare del nostro amore.
Sole, pioggia, neve, alla fine un modo per colorare cielo.
La gravità è utilissima nei casi di eccessivo rilassamento.
Sole, attenzione alle istruzioni d'uso.
La felicità, non è per tutti.
A volte mi affascina il nulla.
Ti sei ricordato di vivere?
Mi lascio conquistare dal tempo che passa.
Forse gli occhi non vedono tutto, per cui non stare a guardare.
Tocco ma non percepisco.
Il giorno e la notte, e se fossero un tutt'uno.
Ti amo ma non è un obbligo
Lascio a te il piacere di ricordarti del colore dei miei occhi
Non sempre mi ricordo che esisto
Tu guardi mai di che colore è il tuo cuore?
Un poco più in là il mondo e un poco prima la felicità
Parla ma ascoltati
La felicità...diffidate dalle imitazioni
27Aprile
Dal 15 al 30/04
Installazione fotografica
Plaid, Via 7 assedi, 3 Cuneo.
Il titolo della mostra è la data dal giorno di nascita dell’artista (27 Aprile 1964). Un giorno
come tanti per tutti gli altri, ma per lui che vi è nato è tutta un'altra cosa, da quel giorno di
molti anni fa prese forma la sua vita. Che cosa sia e che cosa ne sta facendo non gli è
molto chiaro, ma non so come sia per Voi?...
La mostra è composta da una serie di fotografie, prese dall’album di famiglia. Rielaborate
graficamente al computer e assemblate in particolari installazioni che tentano di
rappresentare le sensazioni relazionali dell’artista con le persone famigliari ritratte.
The show title represents the artist's birthday (April 27th, 1964). A day just like any other
for everyone else, but for him, it's entirely another thing, since from that day on, many
years ago, his life took shape. What that shape might be and what he's doing with it isn't
very clear yet; I don't know how clear it is for any of you either.
It deals with a series of photographs taken from his family album graphically enhanced on
the computer and assembled in particular installations that try to represent the feelings felt
by the family members as captured in the photographs.
Monjoie
Dal 08 al 15/05
Installazione scultorea e performance
Fondazione Peano. Corso Francia 47 Cuneo.
Quest'installazione prende spunto dalla tradizione alpina delle Monjoie, piccole piramidi di
sassi che sono state create durante il pellegrinaggio verso i santuari mariani presenti sui
monti alpini, sia per segnalarlo sia come forma votiva. Il progetto è articolato in due parti:
una nel parco esterno, costituita dalle sculture che s'ispirano ai sette peccati capitali, una
nello spazio interno realizzata da una grande installazione dedicata alle virtù teologali.
Tutto il progetto è stato pensato appositamente per questa particolare occasione
espositiva. In questa tappa l'artista affronta nel suo linguaggio personale il rapporto con la
fede e con i propri bisogni spirituali.
This installation takes inspiration from the alpine tradition of the Monjoie, small pyramids
of stones that were created during a pilgrimage toward the mariani sanctuaries located on
the alpine mountains, both to sign the way and as a votive form. The project is divided into
two parts: one in the outside park, constituted by the sculptures inspired by the seven
deadly sins, another one in the inside space constituted by a great installation devoted to
the theological virtues. The whole project has been thought on purpose for this particular
occasional exhibition. In this stage the artist faces his personal language, the relationship
with faith and his own spiritual needs.
C’era sempre del dolce
Dal 12 al 26 Giugno 2004
scultura
Senzatamburinetrombette, Contrada Mondovì 6 Cuneo.
Per questo mese è stata realizzata una particolare "Torta nuziale", opera ideata in
omaggio al padre dell’artista, che era pasticcere.
Negli anni 60-70 la famiglia Olivero era proprietaria della "Confetteria e Pasticceria Prato"
situata in Corso Nizza 9 a Cuneo.
La particolare "Torta nuziale", riedizione di quella che il padre fece per il suo matrimonio,
sarà visibile dalla vetrina dell'atelier, come usava farsi con le torte confezionate dal
negozio, al piacere e alla tentazione degli occhi dei passanti.
"C'era sempre del dolce (there was always some kind of candy)" will take place in the
space "Senzatamburinetrombette" of the stylist Osvaldo Montalbano, in Contrada
Mondovì 6 in Cuneo, from Saturday 12th up to June 26th, 2004.
For this occasion a "Wedding Cake" will be made. A work conceived as a homage to my
father, who was a confectioner.
In the 60’s-70’s my family was owner of the "Confetteria e Pasticceria Prato" located in
Corso Nizza 9, downtown in Cuneo.
This particular "Wedding Cake", is similar to the cake used in my parents’ wedding party,
made by my father. It will be exposed at the shop-window, as it used to be with the cakes
manufactured by my parent’s shop. It will remain by the window for the pleasure and
temptation of the customers.
Antesna
3 al 17 Luglio 2004
Scultura
Nuvolari Libera Tribù, Parco della Gioventù Cuneo
Si tratta di una grande sfera in carta di alluminio, sospesa fra degli alberi, da cui sbordano
e cadono dei fogli, asportabili. Su ogni foglio sono trascritti testi numerici e disegni astrali,
materiale rielaborato da alcuni codici miniati presi da antichi testi piemontesi. Questo
lavoro è dedicato dall’artista alla sua passione per le letture e le tradizioni culturali locali.
It deals with a great sphere made of aluminium foil, suspended between the trees, from
which they can go out or fall down. Some sheets are removable. On every sheet
mathematic texts and astral sketches are transcribed, a material rielaborated by some
miniated codes based on older texts. This job is dedicated to the artist’s passion to local
readings and cultural traditions.
Lippa
Dal 6 al 29 di Agosto 2004
Intervento ambientale nei sentieri occitani
Da Paglieres a Grasse (Francia).
E’ stato ripercorso in una camminata da Paglieres (frazione di Dronero, Italia) a Grasse
(Francia) il tracciato realizzato dai nonni paterni dell’artista, emigrati in Francia all’inizio del
secolo scorso, per cercare lavoro e una possibilità di riscatto sociale. Durante la
camminata l’artista ha realizzato degli interventi ambientali che sono stati documentati
fotograficamente e stampati in una raccolta numerata.
Environmental intervention in the occitanian ways.
From Paglieres to Grasse (France).
The artist will walk from Paglieres (Dronero, Italy) to Grasse (France): the layout will
rehearse the same as of his father’s parents, emigrated in France at the beginning of the
last century, to look for work and a possibility of social ransom. During the walk the artist
will make some environmental interventions that will be taken as photos and documented
in a numerated collection.
“Sono partito da Paglieres Venerdì 6 Agosto, nella Valle Maira, di antiche tradizioni
occitane. Salito nella bellissima Canosio mi sono poi collegato al colle della Maddalena e
sono sceso sul versante francese dell'Ubayette per arrivare a St.Etienne de Tineé.
Durante questo tragitto sto realizzando delle installazioni, usando del materiale trovato in
loco con dei fili di cotone e dei fogli di carta in alluminio che avevo precedentemente
preparato. Sono passato per Auron, St. Sauveur sur Tinee deviando per Bevil e
prendendo le suggestive Gorges du Cians per giungere fino a Puget Theniers. Dopo sono
passato per Greolières, dove si sento ormai l'aria di Provenza, arrivando finalmente a
Grasse. Come si sta bene, giornate brillanti e stupende, ieri ho fatto un breve salto alla
fondazione Maeght, che compie 40 anni, e poi un visita alla magnifica cappella di Matisse”
Pluch
12 Settembre 2004 alle ore 10,00
Performance e video,
Zona centrale di Cuneo.
Ripercorrendo i luoghi cittadini dell’infanzia, sono state realizzate alcune performance, che
sono state documentate in un video.
Performance and video, downtown in Cuneo.
The artist went through the city places of his youth. Some performances will be made and
will be documented in a video.
Dispacci
Dal 16 al 24 Ottobre 2004
manifesti
Centro storico di Cuneo.
Nel centro storico di Cuneo sono stati distribuiti e affissi 100 “Dispacci”, fogli con su
recanti una lemma (come: dialogare, conoscere, incontrare..).
Queste parole sono state selezionate dall’artista in quanto sono delle forme verbali
positive per le dinamiche comunitarie.
Codesta azione artistica nasce dalla necessità di riattivare, nel contesto sociale, l’idea
della comunità cittadina, come luogo del vivere quotidiano, che, solo se supportata da una
collettività che dialoga e si conosce, può sussistere.
Questo progetto tenta di agire a questa fase storica in cui si assiste ad una disgregazione
del nostro sistema relazionale, e solo riattivandola ad incontrarsi e unirsi forse la si potrà
ricostruire e rinsaldare.
Dispatches
Artistic posters, downtown in Cuneo.
They will be distributed and fixed, in the historical center of the city, a series of artistic
posters dedicated to different themes: social and ecological, loved by to the artist.
Aktionen
06-20/11/04
Mostra, mix media.
Libreria Janus P.zza Europa, Cuneo
Nelle diverse giornate della mostra sono state riprese alcune storiche azioni realizzate da
Joseph Beyus, iniziative creative che presero avvio dal 1964.
Mentre negli spazi sono stati allestiti dei pannelli con alcune delle sue celebri riflessioni
“L'uomo è il custode di un'energia che può modificare il mondo: in senso sociale, culturale,
estetico, ecologico.”
“Elemento fondamentale di tale processo è la "creatività". Essa incanala l'energia
presente nell'uomo, che arricchisce ogni istante del vivere, e qualsiasi oggetto che si
realizza. Ciò è l’anima del gesto artistico. Da ciò l’unirsi dell’ "uomo artistico" e "uomo
creativo".
“Cosicché si eleva la quotidianità ad Arte.”
“L'uomo libero è l'uomo che agisce creativamente.”
"Arte" non è più un concetto materiale, bensì un’esigenza antropologica.”
"La rivoluzione siamo noi"
All’interno dell’esposizione sono stati organizzati due incontri con l’artista in forma di
conferenza:
Mercoledì 10/11/04 ore 18,30
titolo = Ctrl Art - Breve panoramica sull'arte contemporanea nazionale ed internazionale.
Mercoledì 17/11/04 ore 18,30
titolo = A (R) TE ? - Introduzione alle dinamiche dell'arte relazionale, come operare
creativamente nella società contemporanea.
Aktionen
Art exhibition, mix media, Bookstore Janus P.zza Europa, Cuneo
Throughout the exhibition some history actions created by Joseph Beyus in the 1964, will
be taken.
While being in the bookstore, the artist will prepare some panels with some famous
reflections by J.Beyus:
Ordito
Dal 12 al 31 Dicembre 2004
Blog in alcuni siti web: Exibart, Undo, Teknomedia, Flash Art.
Blog in the web site; Exibart, Undo, Teknomedia, Flash Art.
..da tanti delicati fili, unendoli, prendono forme cose molto resistenti, oggetti meravigliosi..
Alcuni anni fa ho dedicato la mia attenzione all’antica tradizione del tombolo nelle zone occitane delle Alpi cuneesi. In particolare le
vallate di Bellino ed Elva. Si è trattato di una interessante scoperta, da parte mia, di una consuetudine popolare impiegata per
realizzare oggetti con funzioni sia rappresentative che decorative. Questi piccoli oggetti venivano impiegate in diversi modi e in diverse
occasioni. Da quelle quotidiane a quelle festive, da semplice oggetto decorativo per suppellettili casalinghi a delicate cuffie per
matrimoni, battesimi o funerali. Si tratta come spesso accade di cose minute, apparentemente secondarie, ma che in realtà raccolgono
parti della vita con profondi significati.
Durante la mia attraversata alpina di quest’estate, si trattava del progetto Lippa" camminata artistica da Paglieres (Italia) a Grasse
(Francia), ho incontrato una cara amica (Ornella Calvetti) che stava realizzando una ricerca storiografica e abbiamo intavolato un
interessante discorso mettendo in parallelo i diversi tempi sociali. Partendo proprio da codesti manufatti (i merletti fatti al tombolo) dalla
lentezza e capacità manuale per poterli realizzare.
Nell’osservare questi oggetti così delicati, mi sono scaturite alcune riflessioni libere sulla nostra quotidianità, sul nostro modo di vivere,
ormai completamente lontano da quel mondo di piccoli e semplici gesti, e pare incredibile pensare, che sono passati solo un centinaio
di anni. Ma quali cambiamenti!
La prima riflessione nasce dalla delicatezza dei fili che rimanda alle singole individualità, fragili e facilmente manovrabili dagli “altri”.
Questi sensibili elementi immersi in una contemporaneità anonima, svuotata di possibili contatti sociali, che paiono sempre più
sfaldarsi, creando in tal modo una massa di persone sole, separate. Spesso credono, forse eccessivamente, nella propria potenzialità
di singoli ma dimenticano che per sussistere abbiamo bisogno di essere società, gruppo di individui che deve sapersi amalgamare,
incontrare, conoscere e cooperare. La forte spinta dei media a credere nella capacità dei propri mezzi ci sta portando sempre più ad
usarli in modo dipendente, penso ad Internet, i cellulari, tramite cui passa tutta la nostra informazione e la nostra conoscenza. In tal
modo tutte le nostre informazioni sono aperte a tutti ma anche gestibili e verificabili da terzi che possono farne usi non sempre positivi.
Siamo in una meravigliosa fase di cambiamento che richiede molta attenzione e molta capacità critica.
La seconda riflessione, molto semplice, mette in risalto come tanti fragili elementi uniti diventano cosa forte, e in questo caso anche
molto bella. Questo perché guidati da mani sapienti che sanno dare ad ogni filo il giusto luogo e la corretta funzione, e qui si entra in un
discorso di una complessità immane perciò tento di tenermi lieve. Il parallelo con la società e con l’arte mi pare alquanto evidente,
meno forse il fatto che a dire pare una cosa semplice ma a farlo ci vogliono “mani sapienti”. Qual è la funzione d’ogni singolo individuo,
qual è il giusto luogo? Risposte forse difficilissime da dare, l’uomo è nato per essere libero, si dice, ma cosa è la libertà? Ed è
veramente vero che l’uomo può essere libero? La mia sensazione è che non sia così, che noi non potremmo mai essere liberi, che già
in ogni singolo individuo esistono energie e passioni tali che se non limitate sarebbero di danno agli altri, quindi è innegabile che
debbano esistere dei “paletti” che delimitano l’agire umano, senza di essi il sistema sociali crollerebbe.
Forse si possono fare altre osservazioni, anzi se n’avete condividetele con me, ma la cosa che mi preme ti più mettere in risalto è la
memoria di questi manufatti, la loro storia che li rende affascinanti e che pare sempre più dissolversi. In questi ultimi anni noto sempre
più un forte appiattimento sia sociale sia culturale, che lentamente intacca ogni identità rendendoci tutti uguali, ma non nelle proprie
unicità ma nell’essere vuoti. Mi pare che la tradizione culturale d’ogni specificità sia erosa, stiamo perdendo le proprie origini
storico/culturali a vantaggio di un nulla. Tutti uguali, un individuo in India e uno in Italia sempre più si adattano ad un modello unico di
visione, spesso pilotato da una necessità di consumo commerciale, che lo rende impersonale, anonimo, quasi inutile o sostituibile. Non
vorrei passare per uno che vuole chiudersi nella propria prigione culturale, ma la lenta scomparsa di tradizioni "etniche" impoverisce
tutti e ci rende più deboli proprio nell’ambito più elevato delle dimensione umana, che è la creatività artistica.
Concludo questo breve escursus col dare alcune ipotesi di soluzione, al fine di non essere un ennesimo sfogo inutile. Sperando sempre
in un confronto ed un arricchimento di vedute. Sicuramente è molto importante ritornare a pensare al proprio tempo legandosi al
passato, che è causa (nel bene e nel male) del nostro attuale esistere. Saperlo leggere ed integrarlo al nostro corrente presente per
dare evoluzione alle cose.
Dico ciò perché, molto spesso, le opere che si vedono in giro sono rimandi inconsapevoli, e a volte anche di basso profilo, a opere del
nostro recente passato, forse sarebbe più interessante tentare degli approfondimenti, cercare di indagare meglio la grande marea di
creazione artistica che si è sviluppata in questi ultimi 50 anni per poter dare continuità e profondità al plasmare quotidiano.
Un altro aspetto è l'eccessiva spettacolarità delle opere che consuma in modo rapido il loro potenziale, tanto più quando superata la
fase di notorietà non rimane un granché del lavoro artistico stesso. Se risulta interessante l'approccio merceologico dell'arte questo
diventa negativo quando non sa andare oltre alle medesime strategie e si svuota nel breve tempo di valore culturale.
Personalmente ritengo l'arte non un semplice oggetto materico che si realizza nel breve periodo, ma un'opera che nel periodo
temporale non perda il suo potenziale estetico/culturale. Anzi penso che spesso ne anticipa lo spirito e sa prolungarlo negli anni
avvenire. Forse proprio nell'ambito concettuale ci potrebbero essere ancora molte sorprese, soprattutto se saprà liberarsi di un certo
atteggiamento dogmatico legato troppo alle ideologie e poco al reale vivere quotidiano. Vedo molto interessante quando l'arte usando i
nuovi media (internet, video-cellulari..) sa avvicinarsi alla società nel suo complesso affrontando temi che non siano solo sociologici ma
anche storici.
Curriculum vitae
Domenico O livero
Nato a Cuneo (Cn) il 27/04/1964,
Indir izzo / address: Corso Nizza 22 12100 Cuneo (Italia)
tel. 0171-310763 cell. 328-2159521 e.mail: domenico.olivero@inwind. it
* for all year “Resonance – l’arte dell’attenzione” progetto artistico/artistic project in Cuneo.
* 15/07 - 01/08/04 “Confidence” e “Colonne” installazioni/installations Zooart in Cuneo.
* 19/05 - 03/06/04 “Ghiacciaia” mostra/exhibition Ex-Macello in Cuneo.
* 19-23/05/04 “Art-Experience” workshop con Rirkrit Tiravanija a Venezia
* 03-30/04/04 “Simulacre(s)” mostra/exhibition La Station Mons-en-Baroeul, Calais (Francia).
* 20/02-15/03/04 “Touche moi” installazione/installation BiennaldeParis Paris (Francia).
* 15-20/01/04 Still-Alone art-video con/with S.Venezia. Lecce, Maramures (Romania) Seoul (Korea), Bari,
Roma, Passau(Germany), London (UK), Sint-Niklaas (Belgium),
* 21/11/03 “PassDoc Off - convivialità x art” performance, San Francisco (USA).
* 11/10/03 "Innesto - Greffe - Graft" performance Candelo – Biella.
* “PassDoc Off - convivialità x art” 20/08/03 performance, Canterbury. (Gran Bretagna) 20/06/03 performance, Venezia.
25/04/03 performance, Nizza (Francia).
* 01/02/03 fino al 15/04/03 "PassDoC" azione artistica nel web/artistic action on the web.
* 02-30/01/03 “Diarte” mostra/exhibition, Art-Nest Firenze.
* 07/12/02-06/01/03 “Innesto- Greffe- Graft” mostra/exhibition con/whit S.Venezia, Agorà di Valdieri.
* 07-10/11/02 "PassDoC project" installazione/installation A.D.E. Città del Messico (Messico). (Personale/Solo show)
* 13-15/10/02 “DoNo” performance Liberart a Liverpool (Gran Bretagna).
* 07/09/02 "Innesto - Greffe - Graft" installazione/installation con S.Venezia, nel Parco Alpi Marittime - Valdieri.
* 25-28/07/02 "PassDoC project" installazione/installation Atelier Keller (Berlin - Germania). (Personale/Solo show)
* 10-17/07/02 “La settimana” installazione/installation a “Free Manifesta” Francoforte (Germania).
* 20/05/02 "Ciao" mostra/exhibition Pulce d Acqua Arte, Cuneo.
* 25-30/04/02 "PassDoC project" installazione/installation EspaceFlujoUtil Barcellona (Spagna). (Personale/Solo show)
* 02-30/04/02 "Impronta at New York" mostra/exhibition Biennial of New York - New York – (USA).
* 26/01 al 30/03/02 "Reactions" mostra/exhibition Exit Gallery 548 Broadway New York (USA).
* 22-30/09/01 "Fogli" mostra/exhibition Festival di Stradarolo Roma.
* 14/09 al 15/10/01 mostra/exhibition Medi@terra Atene (Grecia).
* 23-29/06/01 "C era" performance con scultura Fondazione Peano di Cuneo. (Personale/Solo show)
* 20/04 al 03/05/01 "Anello 20/04/62" mostra/exhibition P.H2O Arte di Cuneo.
* 30/03 al 08/04/01 "Onirica" mostra/exhibition Chiesa di S.Chiara di Cuneo.
* 03/03 al 11/03/01 "Il condominio" mostra/exhibition Villa Manin di Passariano (Udine).
* 08-31/12/00 "A-Temporale" installazione/installation Saorge - Valle Roya (Francia). (Personale/Solo show)
* 29/06/00 "Onda" installazione/installation a Borgo Dora a Torino.
* 12/05 al 31/05/00 "L'écume du Jour" mostra/exhibition Beauvais (Francia).
* 09/04 al 16/04/00 "Percorsi" installazione/installation, BIG (Spazio Off) a Torino.
* 11/03 al 24/03/00 "Caveau" mostra/exhibition, P.H2O Arte di Cuneo. (Personale/Solo show)
* 01/01/2000 progetto web/ web project: www.jamcafe.com/impronta.
* 19/11 al 21/11/99 "Fur-tune" mostra/exhibition, Promotrice delle Belle Arti di Torino.
* 13/11 al 21/11/99 "Les Cultures" mostra/exhibition, Lecco.
* 02/10 al 31/10/99 "Minotauro" mostra/exhibition a Cuneo, La Morra, Mondovì e Saluzzo.
* 24/09 al 17/10/99 "Come un'esposizione" mostra/exhibition, Museo Civico di Cuneo.
* 17/09 al 26/09/99 "Passaggi a Nord/Ovest" mostra/exhibition, Biella.
* 06-7-8/08/'99 "Passage" performance in Calle Tron a Venezia. (Personale/Solo show)
* 16-17-18/07/99 "Passage" performance in Rue Buci Parigi (Francia). (Personale/Solo show)
* 15/06 al 30/06/99 "Gemme" installazione/installation al Nuvolari di Cuneo. (Personale/Solo show)
* 03/04 al 18/04/99 "Costellazioni" mostra/exhibition, Marcovaldo di Caraglio.
* 15/01 al 06/02/'99 mostra/exhibition, Mivida di Cuneo. (Personale/Solo show)
* 28/11/98 mostra/exhibition all'Azimut di Torino.
* 07/11 al 28/11/98 "Saluti e Baci" mostra/exhibition Foyer del Teatro Nuovo di Udine.
* 05/06 al 15/06/98 ad "Archinvolto" mostra/exhibition, Marcovaldo di Caraglio.
* 29/11 al 08/12/97 mostra/exhibition, 430° Fiera Fredda di Borgo S.Dalmazzo. (Personale/Solo show)
* 14/12/1996 al 11/01/97 mostra/exhibition, Bac-Art "Venezia brucia".
* 01/11/96 creazione/ creation P.H2O Arte, free space for art, Cuneo.
* 01/10 al 25/10/96 mostra/exhibition, "Alla Luce" di Boves. (Personale/Solo show)
* 21/10 al 30/10/95 mostra/exhibition, "la Colomba" di Venezia.
* 10/12/1994 al 07/01/1995 "Saluti da..." mostra/exhibition, Bac-Art a Venezia.