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Sabato 09 Aprile 2011 Direttore Antonio Ciliento Anno III - Numero 13 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO GAZZETTINO EUROPEO.IT Nella plenaria di Strasburgo rigettate tutte le risoluzioni proposte dai gruppi politici sul futuro del nucleare in Europa EUROPARLAMENTO: SALTA L’ACCORDO SUL NUCLEARE. ANCHE SUGLI “STRESS TEST” POSIZIONI CONTRASTANTI Il dibattito si è aperto in un clima di protesta, con poster Dalla dura lezione di Fukushima alla consapevolezza anti-nucleare e pro-rinnovabili agitati da diversi deputati dei problemi legati alla sicurezza nucleare in Europa Lampedusa sta pagando più di tutti le conseguenze dell'esplosivo scenario nordafricano SU EL PAÌS NON SI ARRESTA L'EMERGENZA IMMIGRAZIONE. L’EUROPA LASCIA L’ITALIA DA SOLA POLITICHE 2012 IN SPAGNA: ZAPATERO NON SI RICANDIDA EUROPARLAMENTO UE: PERSECUZIONE AUTOMATICA PER I CRIMINI SESSUALI L’Europa, a parte generiche dichiarazioni di solidarietà, appare sempre più incapace di elaborare una linea di condotta condivisa tra gli Stati membri. Intanto, cominciano i rimpatri, ma l’Italia è sopraffatta dalla enormità del fenomeno. FIRENZE AL VIA LE RICERCHE PER LA TOMBA DI 'MONNA LISA' CONVENZIONI ASSEGNI ALIMENTARI PER I FIGLI MINORI: ORA SARANNO PIU’ RAPIDI Il prossimo 27 aprile inizierà l'esplorazione con il georadar di una parte del sottosuolo dell'antico monastero di Sant'Orsola, nel centro della città L’Unione europea firma la convenzione dell’Aia sugli obblighi alimentari, che completa la legislazione interna UE in materia di sostegno dei figli minori 2 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Nella plenaria di Strasburgo rigettate tutte le risoluzioni proposte dai gruppi politici sul futuro del nucleare in Europa EUROPARLAMENTO: SALTA L’ACCORDO SUL NUCLEARE. ANCHE SUGLI “STRESS TEST” POSIZIONI CONTRASTANTI Nel corso dell’ultima plenaria di Strasburgo, il Parlamento europeo ha rigettato tutte le risoluzioni proposte dai gruppi politici sul futuro del nucleare in Europa, inclusa quella finale che ha ottenuto 264 voti favorevoli e 300 contrari. Il giorno precedente lo stesso Parlamento aveva discusso con la Commissione e il Consiglio della sicurezza nucleare in Europa e di come fare tesoro della dura lezione di Fukushima. Durante il dibattito erano già emerse le differenti posizioni dei gruppi politici, sul tipo di "stess test" da effettuare sugli impianti europei, ma anche sull'opportunità del nucleare in sé. Il dibattito si è aperto in un clima di protesta, con poster anti-nucleare e pro-rinnovabili agitati da diversi deputati, in segno di disaccordo con la politica energetica in vigore. Enikõ Gyõri, a nome del Consiglio europeo, ha ricordato la consapevolezza dell'UE dei "problemi legati alla sicurezza nucleare". "Le leggi saranno riviste per garantire i test di resistenza", ha assicurato. I risultati dei test saranno disponibili e resi pubblici entro fine anno. "Fonti energetiche alternative saranno prese in considerazione, ma i 14 Stati membri che hanno scelto il nucleare, non possono semplicemente chiudere le centrali", ha concluso. Più concreto il Commissario per l'energia Günther Oettinger, che ha parlato di "una lista di criteri redatti dalla Commissione, che saranno inviati al Parlamento e resi pubblici" per la fine di maggio. L'UE però non è competente per la politica energetica: "i test saranno decisi e effettuati dai singoli Stati", ha precisato. La parlamentare del PPE Corien Wortmann-Kool ha chiesto "stress test" per tutti gli impianti nucleari europei, secondo criteri comuni; ha aggiunto che "gli standard di sicurez- za devono essere più alti" e ha spinto per la chiusura degli impianti che non superano i test. La svedese socialista Marita Ulvskog ha parlato di "problema globale e senza frontiere". Crede fermamente che "ci sia bisogno di una decisione presa dall'UE che superi le divergenze d'opinione sull'argomento". Ha ricordato, poi, che "se non è possibile sganciarsi immediatamente dal nucleare, si devono però cercare le alternative". "Una nuova era di sostenibilità è appena iniziata", ha concluso. Anche la svedese Lena Ek, liberale, ha sottolineato "le debolezze dei test di resistenza", invitando a riformare la legislazione EU sul nucleare e a commissionare i test a "esperti indipendenti". Sullo stesso tono Rebecca Harms, copresidente dei Verdi,che ha definito "sospetti" i test di resistenza a responsabilità nazionale, in quanto "le autorità statali si conoscono da decenni e potrebbero essere disposte a chiudere un occhio". Per Giles Chichester dei Conservatori e Riformisti europei, non bisogna dimenticare che "c'è un abisso tra i reattori costruiti 15 anni fa in Giappone e i nuovi impianti europei. E un abisso c'è anche tra il rischio sismico dei due continenti". Ha esortato quindi gli altri deputati "ad analizzare bene la situazione e agire senza fretta". Una moratoria sul nucleare "non si baserebbe su nessuna evidenza". La tedesca Sabine Wils, della sinistra verde nordica, ha ricordato le centinaia di migliaia di tedeschi che hanno manifestato in Germania contro il nucleare e a favore delle energie rinnovabili. "Cambiare si può", ha auspicato. Niki Tzavela, deputata greca del gruppo Libertà e Democrazia, ha parlato addirittura di "una nuova era di mega disastri", ritenendo che le compagnie non trasparenti sul nucleare "commettano crimini contro la società". Alla fine dell’ampio dibattito l’Assise non è riuscita ad approvare nè il testo comune, nè uno di quelli presentati dai cinque principali partiti presenti in Aula. A suscitare le divisioni – non solo tra gruppi politici, ma anche tra ‘squadre’ nazionali e all’interno degli schieramenti – due temi: una richiesta di exit strategy ”a medio e lungo termine” avanzata dai socialisti con il Pd in testa ed una moratoria per l’attivazione di nuovi reattori almeno fino a che non saranno completati gli ‘stress test’ che entro l’anno si faranno su tutte le 148 centrali atomiche del continente. E’ finita a tutti contro tutti. Con il Pdl, che vorrebbe il rilancio dell’atomo italiano, diviso sulla moratoria. Con l’Idv, che ha proposto il referendum antinucleare, separato in casa sulla votazione finale. E con il Pd che non vede passare la sua proposta ma canta vittoria perchè il ‘no’ alla risoluzione finale dimostrerebbe che ”non si può parlare di nucleare senza parlare di strategie di dismissione e di investimenti sulle energie rinnovabili”. Eppure alla vigilia, tutti – il Ppe dei 21 premier su 27 Ue, i socialisti dello S&D, ma anche i Verdi, i libdem dell’Alde ed i comunisti del Gue – avevano trovato un accordo su una risoluzione comune che chiedeva di imparare la lezione giapponese e quindi – tra l’altro – di chiudere gli impianti che dovessero fallire i test ed avere esperti indipendenti nella conduzione dei controlli. Sulla ‘exit strategy’ dal nucleare, inserita forzando la mano sul Trattato di Lisbona che riserva in esclusiva ai governi le scelte di politica energetica, lo S&D si è trovato contro troppi interessi. E’ andato sotto per 326 no, 251 sì e 47 astenuti, pur avendo diviso il Ppe: con 4 italiani del Pdl, gli austriaci, alcuni tedeschi e qualche francese che hanno detto sì. Per i socialisti era la linea del Piave: o passava quel testo, o avrebbero detto no su tutto. Ma lo scontro tra fazioni si era già scatenato sulla richiesta di ”moratoria per lo sviluppo e l’attivazione dei nuovi reattori nucleari almeno per il periodo in cui si svolgono e si valutano le prove di stress”. L’idea generale è passata (311 sì, 277 no, 31 astensioni), con il sì anche dei socialisti francesi (i cui governi avviarono il programma nucleare di Parigi che generà il 75% del fabbisogno elettrico del paese) e il sostegno di 9 deputati Pdl. Sulla durata invece sono prevalsi i no. Di fatto sono emerse le divisioni per interessi nazionali. Tolti i Verdi sempre compatti, i socialisti inglesi ed est europei hanno cominciato a votare contro le indicazioni di partito, così come nel Ppe i tedeschi della Cdu della Merkel e gli austriaci antinuclearisti convinti. Nella votazione sul testo finale, sono saltati tutti gli schemi. Il Ppe, il cui capogruppo francese Joseph Daul voleva comunque l’approvazione, ha perso 56 dei suoi voti (7 dei quali francesi). Nello S&D il capogruppo Schulz si è astenuto, ma la maggioranza – con tutto il Pd guidato da Sassoli – ha votato per la bocciatura di ”un testo monco”. Con loro i Verdi. Nell’Alde ai 43 favorevoli compreso il capogruppo Verhofstadt, hanno risposto 10 contrari. La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT CRISI NORDAFRICA I deputati ritengono che FRONTEX non possa essere il solo strumento per aiutare l'isola italiana di Lampedusa a far fronte agli eccezionali flussi migratori, e chiedono urgentemente al Consiglio di predisporre un Piano d'azione per il reinsediamento dei rifugiati e di applicare la clausola di solidarietà fra Stati membri. Questa posizione, insieme alla richiesta di misure per favorire l'occupazione nelle zone di provenienza e di transito degli emigranti, è stata approvata martedì dal Parlamento europeo, nel corso della plenaria di Strasburgo. Come possono l'Italia o Malta far fronte da sole all'arrivo di migliaia d'immigrati illegali che fuggono da una crisi umanitaria nell'Africa settentrionale? "FRONTEX non può essere lo strumento principale" d'intervento, sostengono i deputati, che chiedono al Consiglio di "sostenere il reinsediamento dei rifugiati", attivando cosi la clausola di solidarietà, anche sulla base delle norme "per la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati". Si tratta dunque della richiesta di attivare l'articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell'UE, che cita il principio di solidarietà e condivisione degli sforzi fra tutti gli Stati membri per politiche inerenti l'immigrazione, incluse le implicazioni finanziarie, il controllo delle frontiere e le procedure d'asilo. La risoluzione preparata dall'italiano Fiorello Provera (EFD) è stata approvata per alzata di mano. Provera, EMERGENZA IMMIGRAZIONE: IL PARLAMENTO EUROPEO ESPRIME SOLIDARIETA’ ALL'ITALIA durante il dibattito, ha detto: "Nessun paese può far fronte da solo a un'emergenza di queste dimensioni; (...) mi auguro che l'Europa possa concretamente adoperarsi" e mobilitare risorse per aiutare l'Italia. La Malmström ha presentato subito la risposta UE alla crisi mediterranea. Ha chiesto a Parlamento e Consiglio di trovare un accordo sul "programma di reinsediamento UE" e ha accennato al lancio di un programma di cooperazione a lungo termine con i paesi del nord Africa, sui temi dell'immigrazione. La deputata socialista rumena Corina Cretu a nome della commissione Sviluppo ha chiesto supporto ai rifugiati, ma anche "realismo nelle promesse al popolo di Lampedusa, al quale era stata assicurata l'evacuazio- COMMISSIONE EUROPEA ne degli immigrati entro 48 ore". La tedesca Franziska Keller dei Verdi ha sollecitato i deputati a guardare agli errori commessi dall'Unione europea, in primis nel negoziare accordi sull'immigrazione con il regime di Gheddafi, come a un monito per il futuro. "È tempo di cambiare strategia", ha concluso. Secondo la liberale svedese Cecilia Wikström c'è bisogno di una politica comune di asilo europea che "sia degna di questo nome". Per l'italiana Mara Bizzotto, della Lega, andrebbe fortemente criticato l'approccio di Bruxelles al problema, poiché "il governo italiano, al di là delle dichiarazioni di solidarietà, è stato lasciato da solo ad affrontare l'emergenza". Alla fine, dal dibattito in Aula è emersa la ferma condanna dei deputati i quali deplorano che "l'unica opzione disponibile" sia stata la sospensione dell'accordo di cooperazione UE-Libia, ritenendo che tale sospensione avrebbe dovuto essere revocata quando il nuovo governo di transizione ha espresso l'intenzione di "promuovere i diritti democratici e umani alla base dell'accordo stesso". Accordi di questo tipo dovrebbero essere firmati con gli altri paesi vicini, hanno proposto poi i deputati, per facilitare cosi la creazione di un sistema di gestione dei flussi di persone in cerca di lavoro anche nei paesi di transito come la Libia e aumentare la capacità di tali paesi di attrarre e integrare al loro interno gli immigrati provenienti dai loro confini meridionali. "Una risposta rapida nel fornire assistenza e sostegno ai migranti in difficoltà" è un'altra proposta degli eurodeputati che chiedono che il bilancio multi-annuale UE dal 2013 in poi preveda dei fondi di emergenza per aiutare chi si trova in situazioni particolarmente difficili, come donne, minori, ma anche minoranze minacciate come le comunità religiose, etniche e LGBTT, e per sostenere i difensori dei diritti umani in difficoltà. L'unica soluzione efficace a lungo termine per prevenire migrazioni di massa provenienti da regioni instabili è creare lavoro e migliorare le condizioni di vita nei paesi d'origine e di transito. La politica estera UE dovrebbe affiancare in tal senso le politiche sull'immigrazione, chiedono i deputati, proponendo che i fondi comunitari siano utilizzati con questo obiettivo. D'altro canto, gli eurodeputati chiedono l'imposizione di sanzioni ai paesi che non rispettano gli obblighi di governance e i diritti umani nell'ambito degli accordi commerciali, cosi come una simile clausola di condizionalità potrebbe essere utilizzata negli accordi di assistenza umanitaria e sviluppo. ENERGIA: PER ITALIA, POLONIA E ROMANIA L’UE CHIEDE LA MODIFICA DEI REGIMI DI REGOLAMENTAZIONE DEI PREZZI PRATICATI AGLI UTILIZZATORI Nei giorni scorsi la Commissione europea ha invitato formalmente l’Italia, la Polonia e la Romania a conformare alle norme dell’Unione europea le rispettive legislazioni nazionali in materia di prezzi regolamentati dell’energia praticati agli utilizzatori finali. La normativa dell’Unione europea sul mercato interno dell’energia stabilisce che i prezzi devono essere fissati precipuamente sulla base della domanda e dell’offerta. I prezzi per gli utilizzatori finali fissati dallo Stato ostacolano l’ingresso sul mercato di nuovi operatori e privano i consumatori e le imprese della possibilità di scegliere il servizio migliore disponibile sul mercato. La Commissione ha deciso pertanto di inviare un parere motivato ai tre Stati membri. Qualora gli Stati membri non ottemperino ai loro obblighi giuridici entro due mesi, la Commissione potrà deferirli alla Corte di giustizia. Conformemente alla normativa sul mercato interno dell’energia, tutte le imprese devono avere la possibilità di fornire liberamente i propri servizi all’interno dell’Unione europea e di fissare prezzi che riflettano la reale situazione dei mercati. I prezzi regolamentati distorcono il funzionamento del mercato in quanto non riflettono le reali esigenze dello stesso, oltre a ostacolare la libera concorrenza e l’integrazione del mercato, e determinano il mantenimento di una situazione di monopolio che si traduce in minori investimenti o in prezzi ingiustificatamente elevati. La citata normativa prevede tuttavia, in casi eccezionali, la possibilità di fissare prezzi regolamentati, ad esempio per tutelare i consumatori vulnerabili. In questo caso le misure devono essere specificamente destinate ai consumatori che più ne hanno bisogno, devono essere limitate nel tempo e garantire a tutte le imprese elettriche dell’UE parità di accesso ai consumatori nazionali. La Commissione ritiene che le norme sui prezzi regolamentati per gli utilizzatori finali attualmente in vigore nei tre paesi non rispettino le condizioni citate e costituiscano una violazione del diritto di scelta del consumatore. Italia - La legge italiana impone tuttora ai gestori del sistema di distribuzione di fornire energia elettrica a prezzi regolamentati ai clienti domestici e alle piccole imprese che non abbiano sottoscritto un contratto con un fornitore sul mercato libero. La misura non è soggetta a un chiaro vincolo temporale, va oltre quanto necessario per tutelare i consumatori e ostacola l’accesso di nuovi operatori sul mercato italiano. Polonia - La legislazione polacca in materia di energia impone alle imprese del settore di indicare i prezzi regolamentati del gas per gli utilizzatori finali e di ottenere l’autorizzazione preventiva dell’autorità nazionale di regolamentazione. Anche i nuovi operatori sono tenuti a ottenere tale autorizzazione per entrare sul mercato. La misura, inoltre, non differenzia in modo sufficiente i diversi gruppi di utilizzatori e il suo campo di applicazione è troppo esteso. Romania - La Romania è destinataria di due pareri motivati, uno per l’energia elettrica e uno per il gas. La legislazione rumena in materia di energia elettrica ha creato un mercato regolamentato. I prezzi regolamentati per gli utilizzatori finali sono applicabili a tutti i clienti domestici e alle piccole e medie imprese che non hanno esercitato il diritto di cambiare fornitore. Per quanto riguarda il gas i prezzi regolamentati sono tuttora applicabili a tutti i consumatori. 4 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Richiesta l'elaborazione di una Carta europea di servizi minimi di assistenza per le vittime della violenza contro le donne PER IL PARLAMENTO EUROPEO I CRIMINI SESSUALI DEVONO PORTARE ALLA PERSECUZIONE AUTOMATICA Lo stupro e altre forme di violenza sessuale contro le donne devono essere riconosciuti come crimini in tutti i paesi dell'UE e portare alla persecuzione automatica, ha stabilito il Parlamento in una risoluzione che chiede nuove proposte legislative per combattere la violenza basata sul genere. In diversi Stati membri, lo stupro non è trattato come un reato di Stato. La protezione contro la violenza maschile garantita alle donne non è omogenea nell'Ue a causa della diversità di politiche e legislazioni nei vari Stati membri, secondo la risoluzione elaborata da Eva-Britt Svensson (GUE/NGL, SV) e approvata per alzata di mano. Il Parlamento sottolinea che tutti gli Stati membri dovrebbero riconoscere come reati la violenza sessuale e lo stupro a danno di donne, in particolare all'interno del matrimonio e di relazioni intime non ufficializzate e/o se commessi da parenti maschi. Gli Stati membri dovrebbero garantire che detti reati siano perseguiti d'ufficio. Le pratiche culturali, tradizionali o religiose come circostanze attenuanti in casi di violenza contro le donne, compresi i cosiddetti "delitti d'onore" e le mutilazioni genitali femminili, devono essere respinte. La risoluzione chiede inoltre una direttiva dell'Unione europea contro la violenza basata sul genere. Nel documento si evidenzia che il 20-25% delle donne in Europa ha subito atti di violenza fisica almeno una volta nella loro vita adulta, e più di un decimo ha subito violenza sessuale che coinvolge l'uso della forza, il che consente di giudicare la violenza basata sul genere un problema strutturale diffuso ovunque in Europa e nel mondo, un fenomeno che riguarda sia le vittime che gli autori delle violenze, di tutte le età, livelli di istruzione, di reddito o di posizione sociale, ed è collegato all'iniqua distribuzione del potere tra donne e uomini nella nostra società. In questo senso, il testo precisa che anche lo "stalking" dovrebbe essere considerato come una forma di violenza contro le donne e essere oggetto di norme in tutti gli Stati membri. La relatrice Svensson ha spiegato: "Le donne sono vittime di violenza basata sul genere, ma dobbiamo smetterla di vederle come semplici vittime. Spesso si tratta di donne forti le quali, con un sostegno efficiente da parte della società, sarebbero in grado di costruirsi una vita nuova e migliore per se stesse e per i loro figli. Mi rallegro che oggi il Parlamento abbia deciso che la violenza contro le donne sia una priorità per l'Unione europea e attendo con impazienza le proposte della Commissione per una strategia e un piano d'azione per combattere tale violenza". L'UE e i suoi Stati membri dovrebbero predisporre un quadro giuridico che contempli un approccio politico globale contro la violenza di genere che comprenda, tra l’altro: – uno strumento di diritto penale sotto forma di una direttiva contro la violenza di genere, – misure per trattare le sei “P” del quadro sulla violenza contro le donne (politica, prevenzione, protezione, procedimento giudiziario, provvedimenti e partenariato), – richieste agli Stati membri affinché garantiscano che i colpevoli siano puniti in funzione della gravità del crimine perpetrato, – piani di sviluppo di procedure d'indagine specifiche per le forze di polizia e i professionisti del settore sanitario ai fini dell'acquisizione delle prove ETICHETTE INTELLIGENTI: ACCORDO PER LA TUTELA DEI DATI SENSIBILI La Commissione europea ha sottoscritto nei giorni scorsi un accordo volontario con le imprese, la società civile, l'ENISA (Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione), gli organismi garanti della privacy e della protezione dei dati in Europa, per fissare orientamenti destinati alle imprese europee nell'intento che le implicazioni poste dalle etichette intelligenti (dispositivi di identificazione a radiofrequenza - RFID) sul piano della protezione dei dati siano trattate prima della loro commercializzazione. L'utilizzo di questi dispositivi si sta diffondendo a ritmo vertiginoso (circa 1 miliardo in Europa nel 2011), ma diffusi sono anche i timori che essi destano per la tutela della sfera privata. Presenti in molti oggetti, dai tesserini magnetici per gli autobus alle tessere per il pagamento elettronico dei pedaggi autostradali, contengono dati che possono essere elaborati automaticamente da dispositivi microelettronici quando vengono avvicinate a “lettori” che le attivano, ne captano il segnale radio e procedono ad uno scambio reciproco di dati. L'accordo sottoscritto è parte integrante dell'attuazione di una raccomandazione della Commissione adottata nel 2009 che prevede, tra le altre indicazioni, che le etichette intelligenti utilizzate siano disattivate, automaticamente e gratuitamente, al momento dell'acquisto di prodotti che le contengono, a meno che il consuma- tore chieda esplicitamente che siano mantenute in funzione. L'accordo siglato, "Quadro per la valutazione dell’impatto delle applicazioni RFID sulla protezione della vita privata e dei dati", si prefigge di tutelare la vita privata dei consumatori prima dell'introduzione massiccia delle radioetichette. Si prevede che nel 2011 si venderanno circa 2,8 miliardi di etichette intelligenti, un terzo delle quali in Europa, ma il settore calcola che entro il 2020 potrebbero esserci intorno ai 50 miliardi di dispositivi elettronici interconnessi. La presenza di radioetichette in oggetti quali telefoni cellulari, computer, frigoriferi, libri elettronici e automobili può offrire molti vantaggi per le imprese, i servizi pubblici e i prodotti di consumo: ad esempio, rendere i prodotti più affidabili, migliorare l'efficienza energetica e i processi di riciclaggio, pagare i pedaggi autostradali senza la necessità di fermarsi ai caselli, abbreviare i tempi di attesa per i bagagli negli aeroporti e ridurre l'impronta ecologica di prodotti e servizi. Questi dispositivi possono però nel contempo mettere a repentaglio la tutela della sfera privata, della sicurezza e dei dati, rischiando di esporre i nostri dati personali (uno tra i tanti, la nostra ubicazione) all'accesso non autorizzato da parte di terzi. Ad esempio, molti conducenti pagano per via elettronica i pedaggi autostradali, aeroportuali e dei parcheggi, grazie ai dati raccolti mediante le etichette RFID poste sul parabrezza del loro veicolo. della violenza di genere, – la creazione di un partenariato con gli istituti d'istruzione superiore al fine di fornire corsi di formazione sulla violenza di genere per i professionisti dei settori coinvolti, in particolare giudici, funzionari della polizia criminale, operatori del settore sanitario e dell'istruzione e il personale di sostegno alle vittime. L’EUROPARLAMENTO ADOTTA LE STIME PER IL BILANCIO 2012 Il Parlamento europeo ha adottato mercoledì le stime per il bilancio 2012, per un valore di €1.725 miliardi che, pur rappresentando un aumento del 2,3%, è al di sotto del tasso d'inflazione media per i 27 Stati membri, pari al 2,8%. Il testo sarà inviato alla Commissione per contribuire alla preparazione del progetto di bilancio dell'UE, previsto fra due settimane. "Avevamo detto nelle linee guida che l'aumento doveva ammontare circa quanto l'inflazione, ora siamo ben al di sotto dell'inflazione", ha detto José Manuel Fernandes (PPE, PT), relatore per le linee guida per il bilancio del Parlamento per il 2012. "Ma anche in esecuzione del bilancio nel 2012 (...) vogliamo che tutte le spese siano giustificate e che le spese variabili siano sottoposte a un'analisi costi-benefici. Quindi, potremmo anche fare economie nel momento dell'esecuzione", ha aggiunto il relatore. La Plenaria ha adottato risparmi, rispetto alle spese proposte dall'Ufficio di presidenza del PE, per un valore complessivo di €13,7 milioni, che includono tagli ai finanziamenti dei partiti politici e fondazioni europei, campagne d'informazione, manutenzione degli edifici e nuovi posti già previsti. I deputati propongono anche di ridurre il numero di esperti esterni e altri servizi ai livelli del 2012 e proseguire con la razionalizzazione della spesa amministrativa del PE. Inoltre, chiedono che sia ridotto l'uso di acqua, elettricità, carta e che siano ridotte le spese per i viaggi rispetto agli anni precedenti. Gli eurodeputati chiedono una revisione a lungo termine del bilancio del PE per identificare ulteriori risparmi. Per la sicurezza del Parlamento, i deputati hanno deciso di mettere in riserva 3 milioni di euro. I costi relativi all'accoglienza dei 18 nuovi eurodeputati, conseguenza diretta dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona e al possibile ingresso nell'Unione della Croazia, saranno quantificati in un secondo momento. Se non si adottano misure preventive, è possibile che lettori RFID situati al di fuori di questi luoghi circoscritti causino fughe involontarie di dati personali che consentono di localizzare i veicoli. Molti ospedali utilizzano le radioetichette a fini di inventario e per identificare i pazienti. Se da una parte questa tecnologia può in generale migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie, dall'altra occorre valutarne i benefici rispetto ai rischi che si profilano per la privacy e la sicurezza. L'accordo stabilisce che le imprese svolgano una valutazione globale dei rischi per la vita privata e adottino misure per far fronte ai rischi individuati prima che una nuova applicazione contenente una "smart tag" sia introdotta nel mercato. Tra gli eventuali rischi, il caso di dati personali sensibili, come quelli biometrici, sanitari o inerenti all'identità. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT La convenzione dell’Aia 2007 completa la legislazione interna UE sulle obbligazioni alimentari adottata il 18 dicembre 2008 ASSEGNI ALIMENTARI DALL’ESTERO PER I FIGLI MINORI: L’UE FIRMA LA CONVENZIONE DELL’AIA SUGLI OBBLIGHI ALIMENTARI Il dolore di un divorzio o di una separazione è fin troppo spesso accentuato dalla pressione economica ed emotiva che viene a crearsi quando un genitore risiede all’estero e rifiuta di prestare il sostegno finanziario dovuto. Con 16 milioni di coppie internazionali stimate nell’UE e 30 milioni di cittadini europei residenti in paesi terzi, il problema di ottenere dall’estero la corresponsione degli alimenti per i figli è destinato a crescere. Ad esempio, una coppia che vive in Francia divorzia e il padre si trasferisce negli Stati Uniti: il figlio continuerà a ricevere l'assegno disposto dal giudice francese? Secondo una nuova convenzione firmata nei giorni scorsi dall’Ue, le autorità americane coopereranno con quelle europee affinché il padre ottemperi ai suoi obblighi e il figlio ottenga il sostegno cui ha diritto. La convenzione dell’Aia sugli obblighi alimentari istituisce un sistema a livello mondiale per l’esazione delle prestazioni alimentari nei confronti di figli e altri membri della famiglia, creando un quadro giuridico comune all’Unione europea e ai paesi terzi che consente alle autorità di cooperare per l’esecuzione dei crediti alimentari e fa sì che i debitori non possano più eludere i loro obblighi lasciando il territorio dell’UE. La convenzione prevede anche l’assistenza legale gratuita nei casi internazionali di prestazioni alimentari ai figli. La convenzione completa le norme UE sul riconoscimento e sull'esecuzione delle decisioni in materia di obbligazioni alimentari, che si applicheranno a partire dal 18 giugno 2011. «Quando una famiglia si divide, spesso sono i figli a soffrire di più», ha affermato la Vicepresidente Vivian Reding, Commissaria UE per la Giustizia. «L’Unione europea dispone già di solide norme per garantire che i minori ricevano il sostegno finan- dovranno adottare una decisione affinché l'UE conziario anche dal genitore che vive lontano, in un cluda (o ratifichi) formalmente la convenzione. altro Stato membro. Firmando questa convenzione L’accordo dei ministri della Giustizia è atteso alla internazionale l’Unione avrà fatto in modo che i sessione del Consiglio Affari interni del 9-10 giuminori godano della stessa gno 2011. L'UE potrebbe allora depositare lo strututela anche se un genitore si mento di ratifica trascorso il previsto periodo di trasferisce fuori dall'UE. attuazione di 18 mesi, che permetterebbe alla conL’interesse dei figli deve pre- venzione di entrare in vigore dal 2013. valere e i genitori non posso- Gli Stati Uniti, la Norvegia e l’Ucraina hanno già no sottrarsi alle proprie firmato la convenzione, mentre una serie di altri responsabilità abbandonando paesi che hanno partecipato ai negoziati (inclusi il territorio dell’Unione». Giappone, Cina, Russia, Australia, Canada e Non vi sono dati statistici a Brasile) dovrebbero procedervi una volta avviata la livello internazionale sul ratifica da parte dell’UE e degli Stati Uniti. numero dei casi di crediti alimentari che richiedono il recupero transfrontaliero. Tuttavia, secondo stime le coppie internazionali nell’UE sono 16 milioni, mentre circa 30 milioni di cittadini europei risiedono in paesi al di fuori dell’Unione. Allo stesso tempo, nel 2007 (dati più recenti) sono stati 1,2 milioni i divorzi nei 27 paesi dell’UE. Grazie all'intervento della Commissione europea per una Queste cifre consentono un quadro presunti- corretta applicazione della legislazione dell'UE, ora gli vo delle possibili dimensioni del problema abbonati a servizi telefonici italiani sono più tutelati legato alla gestione ed esecuzione dei paga- verso telefonate indesiderate da parte di operatori di telementi di assegni alimentari nell’Ue. marketing. L'Italia si è allineata alle disposizioni della Considerato che la stragrande maggioranza direttiva UE sulla privacy e sulle comunicazioni elettrodelle richieste di alimenti riguarda i figli, la niche introducendo un nuovo sistema di opt-out, che convenzione si pone anzitutto e soprattutto garantisce ai cittadini italiani il cui numero figura negli come strumento di tutela nei loro confronti, elenchi telefonici pubblici di non ricevere telefonate a creando un sistema di cooperazione su scala fini commerciali non richieste. Il cambio di rotta è avvemondiale fra autorità nazionali. Inoltre, il nuto dopo l'apertura di un procedimento di violazione, nuovo sistema accelererà le procedure, contro l'Italia da parte della Commissione, ora chiuso. attualmente lunghe e complesse, per indivi- La Commissione aveva avviato un procedimento d'infraduare i debitori latitanti. zione contro l'Italia in gennaio 2010, visto che banche A seguito della firma della convenzione da dati istituite in passato per creare elenchi telefonici erano parte della Presidenza ungherese a nome accessibili a società esterne che praticavano telemarkedell'Unione europea, gli Stati membri ting senza che gli abbonati interessati ne fossero al corrente. La Commissione aveva sollevato dubbi sulla possibilità concreta da parte degli abbonati di avvalersi delRaccomandazioni essenziali per la gestione e la vigilanza l'opt-out qualora fossero stati contrari alla trasmissione dei loro dati. Le autorità italiane hanno reagito al procedimento di Uno degli insegnamenti della crisi finanziaria è che nano le imprese, non solo gli istituti finanzia- infrazione introducendo nuove norme a salvaguardia il governo societario, finora basato generalmente ri. Vi sono una serie di risultati che indicano della facoltà degli abbonati di rifiutare telefonate a fini sull’autoregolamentazione, è stato meno efficace che ci sono margini di miglioramento in commerciali non richieste ed effettuate contro la loro del previsto. È importante che le società siano diversi settori del governo societario , come volontà. Le misure comprendono: gestite meglio, non solo per evitare una crisi futura la composizione diversificata dei consigli di - l'istituzione di un pubblico registro che raccoglie i ma anche per renderle più competitive. amministrazione, la partecipazione dell’azio- nominativi degli utenti che si oppongono alle telefonate La Commissione europea nariato e la qualità delle dichia- di telemarketing, ha lanciato nei giorni scorsi razioni sul governo societario. - l'adozione di una regolamentazione sull'utilizzo dei una consultazione pubblica Pertanto, il Libro verde intende registri di utenti emessa dalle autorità preposte alla prosulle possibilità di miglioraavviare un dibattito generale su tezione nazionale dei dati e - un'imminente campagna di sensibilizzazione dell'opimento del governo societauna serie di questioni, quali: rio delle imprese europee. -1. Consigli di amministrazione: nione pubblica sulla nuova regolamentazione. Per governo societario si garantirne il funzionamento Le perplessità della Commissione si rifacevano alla intende tradizionalmente il efficace e assicurare che siano direttiva dell'UE relativa alla vita privata e alle comunisistema mediante il quale le composti da un gruppo misto di cazioni elettroniche. Quest'ultima impone agli Stati imprese sono gestite e conpersone, ad esempio rafforzan- membri di garantire che gli abbonati siano informati in trollate. La consultazione do l’equilibrio tra uomini e anticipo dell'inclusione del loro nominativo in un regiriguarda una serie di aspetti donne, la varietà di esperienze stro pubblico di utenti e dell'uso futuro dei propri dati. quali le modalità da seguire per migliorare la diver- professionali e competenze nonché di nazio- Gli Stati membri devono provvedere affinché gli abbonasificazione dei componenti e il funzionamento dei nalità. Sono inoltre all’esame il funziona- ti possano decidere se acconsentire all'inserimento dei consigli di amministrazione, per assicurare una mento dei consigli, in termini di disponibilità propri dati personali in tali elenchi. migliore applicazione degli attuali codici nazionali e impegno degli amministratori, nonché la di governo societario, nonché per rafforzare la par- gestione del rischio e la remunerazione degli ammi- nisti. - 3. Come migliorare il controllo e l’applicazione tecipazione degli azionisti. Il termine per presenta- nistratori. re contributi in risposta alla consultazione è il 22 - 2. Come potenziare la partecipazione degli azioni- degli attuali codici nazionali di governo societario luglio 2011. sti alle questioni di governo societario e incorag- al fine di fornire agli investitori e al pubblico inforQual è l’oggetto della consultazione pubblica? Gli giarne un numero crescente ad interessarsi ai rendi- mazioni attendibili. Le società che non rispettano le insegnamenti della crisi porteranno alla fine ad una menti sostenibili e ai risultati di più lungo termine, raccomandazioni nazionali sul governo societario migliore vigilanza degli istituti finanziari, a banche ma anche come migliorare la protezione degli azio- devono spiegare perché se ne discostano, ma troppiù solide e a sistemi di risoluzione efficaci per gli nisti di minoranza. Occorre inoltre capire se sia po spesso omettono di farlo. Il Libro verde chiede enti dissestati. La presente consultazione, che si necessario identificare gli azionisti, vale dire se se si debbano introdurre norme più dettagliate su inquadra nell’ambito di una revisione a più lungo serva un meccanismo che consenta agli emittenti di tali spiegazioni e se gli organismi di sorveglianza termine del quadro di governo societario delle conoscere l’identità dei loro azionisti, e se occorra nazionali debbano avere più voce in capitolo sulle imprese in generale, si concentrerà su come funzio- un quadro migliore per la cooperazione degli azio- dichiarazioni sul governo societario. UN NUOVO QUADRO DI GOVERNO SOCIETARIO PER LE IMPRESE EUROPEE TELEMARKETING SELVAGGIO: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE IL PROCEDIMENTO CONTRO L'ITALIA 6 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Esplorare ed utilizzare lo spazio al fine di promuovere il progresso tecnico e scientifico UNA NUOVA POLITICA SPAZIALE PER L'EUROPA: INDIPENDENZA, COMPETITIVITA’ E QUALITA’ DELLA VITA PER I CITTADINI Migliorare la sicurezza e la vita quotidiana dei cittadini europei grazie alla radionavigazione, guidare i trattori via satellite per ottimizzare le rese agricole, rendere più efficiente la risposta in caso di crisi umanitaria… non è fantascienza, sono solo alcuni esempi delle innovazioni connesse alle tecnologie spaziali diffuse ai nostri giorni. Questo ruolo cruciale dello spazio viene illustrato dalla comunicazione della Commissione europea presentata nei giorni scorsi come prima tappa di una politica spaziale integrata che sarà ampliata con la nuova base giuridica prevista dal trattato di Lisbona. La nuova comunicazione è volta a rafforzare le infrastrutture spaziali europee e chiede un maggior sostegno per la ricerca inteso ad eliminare la dipendenza tecnologica europea, favorire la fertilizzazione incrociata tra il settore spaziale e gli altri settori industriali, e promuovere l'innovazione come motore della competitività europea. Il Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, ha spiegato: "Lo spazio è una risorsa strategica ai fini dell'indipendenza dell'Europa, della creazione di posti di lavoro e della competitività. Le attività spaziali creano posti di lavoro altamente qualificati, innovazione, nuove occasioni commerciali ed accrescono il benessere e la sicurezza dei cittadini. Per questo dobbiamo potenziare la politica spaziale europea, per utilizzare al meglio le opportunità sociali ed economiche che offre all'industria, in particolare alle PMI. Al fine di conseguire i nostri obiettivi, è necessario che l'Europa mantenga un accesso indipendente allo spazio". In un contesto di sfide economiche, sociali e strategiche rilevanti, la comunicazione adottata definisce le priorità per la futura politica spaziale dell'UE. - Portare a compimento i programmi europei di navigazione satellitare Galileo ed EGNOS. Un servizio recentemente introdotto nell'ambito di EGNOS, ad esempio, consente avvicinamenti di precisione e rende più sicura la navigazione aerea. - Applicare insieme agli Stati membri il Programma europeo di osservazione della terra (GMES), che è stato progettato per il monitoraggio del suolo, dell'oceano, dell'atmosfera, della qualità dell'aria e dei cambiamenti climatici, nonché per interventi di emergenza e di sicurezza, con l'obiettivo di diventare pienamente operativo nel 2014. - Proteggere le infrastrutture spaziali contro i detriti spaziali, le radiazioni solari e gli asteroidi istituendo un sistema europeo di sorveglianza dell'ambiente spaziale SSA (European Space Situation Awareness). - Individuare e sostenere a livello UE iniziative in materia di esplorazione spaziale. L'Unione potrebbe in particolare valutare le possibilità di lavorare con l'ISS (stazione spaziale internazionale) facendo in modo che tutti gli Stati membri partecipino. - Perseguire una politica industriale spaziale elaborata in stretta collaborazione con l'Agenzia spaziale europea e con gli Stati membri. - Sostenere la ricerca e lo sviluppo al fine di assicurare l'indipendenza tecnologica europea e garantire che l'innovazione in quest'ambito andrà a vantaggio dei settori non spaziali e dei cittadini. I satelliti di telecomunicazione svolgono un ruolo fondamentale in questo contesto. - Rafforzare i partenariati con gli Stati membri dell'Unione europea e l'Agenzia spaziale europea (ESA) e mettere in atto programmi di gestione più efficienti. La Commissione proseguirà il dialogo con i partner chiave, gli Stati Uniti e la Russia, e avvierà un dialogo con altre nazioni che dispongono di capacità spaziali, come la Cina, al fine di suscitare maggiori sinergie. Lo spazio deve diventare parte integrante della politica estera dell'UE e potrebbe beneficiarne in particolare l'Africa. Infine, la Commissione sta esaminando la possibilità di presentare, nel 2011, una proposta per un programma spaziale europeo. In base alle reazioni alla presente comunicazione, la Commissione definirà la propria impostazione in materia, da integrare nella sua proposta di giugno relativa al prossimo quadro finanziario pluriennale. In termini generali, il settore manifatturiero spaziale in Europa rappresenta un fatturato consolidato di 5,4 miliardi di euro e dispone di una manodopera altamente qualificata di oltre 31.000 addetti. Gli 11 principali operatori satellitari in Europa gestiscono 153 satelliti di comunicazione, rappresentano 6.000 impiegati e registrano un fatturato di 6 miliardi di euro l'anno, con un indotto a valle che conta 30.000 addetti. Secondo le stime, già il 6-7% del PIL dei paesi occidentali, ossia 800 miliardi di euro nell'Unione europea, dipende dalla radionavigazione satellitare. I mercati dei servizi spaziali sono in rapida ascesa. Si prevede, ad esempio, che il fatturato annuale dei mercati delle applicazioni GNSS su scala mondiale raggiunga circa 240 miliardi di euro entro il 2020. Inoltre, considerati i vantaggi di Galileo ed EGNOS rispetto agli altri sistemi concorrenti, i benefici economici dei due programmi previsti per i prossimi 20 anni dovrebbero aggirarsi sui 60-90 miliardi di euro. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it AI BAMBINI LA POSSIBILITA’ UNICA NELLA VITA DI DARE IL LORO NOME A UN SATELLITE GALILEO La Commissione europea avvia un concorso di disegno destinato a stimolare l'interesse dei bambini per lo spazio. Il nome dei bambini che avranno fatto il miglior disegno in ciascuno Stato membro verrà assegnato a un satellite del programma Galileo. I primi due satelliti saranno lanciati a settembre e recheranno i nomi dei bambini vincitori per il Belgio e per la Bulgaria, paesi in cui il concorso si apre il 10 aprile. Lo stesso concorso si terrà negli altri venticinque Stati membri a settembre per battezzare i satelliti successivi che verranno lanciati progressivamente a partire dal 2012. Il concorso è destinato ai bambini dai 9 agli 11 anni e l'ordine di attribuzione dei nomi segue l'ordine alfabetico degli Stati membri. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, ha affermato "Con la navigazione satellitare, l'esplorazione dello spazio e l'osservazione dello spazio, la tematica spaziale acquista un'importanza crescente per i cittadini e per il futuro della nostra economia. Desideriamo stimolare la creatività dei bambini in modo da interessarli fin dalla più tenera età allo spazio e alle opportunità che esso offre. Compenseremo la loro creatività offrendo un'opportunità unica: offriremo a 27 bambini la possibilità di dare il loro nome ad un satellite". Dal 10 aprile al 31 maggio, i bambini che vivono in Belgio e in Bulgaria e sono nati nel 2000, nel 2001 e nel 2002, sono invitati a fare un disegno avente per oggetto lo spazio e l'aeronautica, passarlo allo scanner o farne una foto digitale e caricarlo su un apposito sito web. In ciascun paese una giuria nazionale costituita di tre persone selezionerà il miglior disegno e il bambino vincente potrà dare il proprio nome a uno dei due satelliti che dovrebbero essere lanciati a settembre. La stessa procedura varrà per gli altri venticinque Stati membri in cui il concorso sarà aperto dal 1° settembre al 15 novembre. I lanci dei satelliti si avvicenderanno a partire dal 2012 e fino al completamento dell'intera costellazione (che dovrebbe essere composta di 30 satelliti). L'ordine di attribuzione dei nomi dei bambini ai satelliti segue l'ordine alfabetico degli Stati membri nel linguaggio nazionale. Il concorso sarà annunciato in ciascuno Stato membro con comunicati stampa, lettere alle scuole, alle associazioni degli insegnanti e messaggi sui portali educativi. Questa iniziativa dovrebbe inoltre contribuire a suscitare interesse e a fornire agli insegnanti i materiali per trattare nelle loro classi la tematica dello spazio e della navigazione satellitare. E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 7 8 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache ZAPATERO, IL PREMIER SOCIALISTA SPAGNOLO ANNUNCIA: «NEL 2012 NON MI RICANDIDO» «È una decisione definitiva, non sarò candidato alle prossime elezioni politiche del marzo 2012». Lo ha annunciato il 2 aprile il premier spagnolo José Luis Zapatero, davanti al Consiglio federale del suo partito, il Psoe. «Già nel 2004 pensavo che due legislature fossero il periodo più ragionevole. Otto anni. Pensavo fosse il periodo più conveniente per il Paese e per la mia famiglia. Era la mia convinzione sette anni fa. Da allora il mio modo di pensare si é solo rafforzato», ha detto all'esecutivo socialista. Il premier socialista spagnolo ha precisato che rimarrà alla guida del governo fino alle politiche di marzo. «Eserciterò le funzioni di presidente del governo fino all'ultimo giorno della legislatura», ha affermato. E ha auspicato che ora 'vengano avviate le procedure fissate dagli statuti del partito per nominare il candidato» socialista alla guida del governo per le prossime elezioni. Si chiude così l'era "Zp", sette anni di Governo, due elezioni vinte, una parabola finita ingloriosamente, imbrattata dalla peggiore crisi economica vissuta dalla Spagna che si è trovata sull'orlo del baratro e per ritrarsene ha inaugurato una stagione di austerità, tagliando spese e salari. La crisi ha prodotto emorragie di consensi, ridotto al lumicino le speranze dei socialisti di restare al Governo. L'ultimo sondaggio del Mundo a metà marzo attribuiva al Partito popolare il 47,9% delle intenzioni di voto contro il 31,4% per il Psoe. Il 22 maggio sono in calendario importanti consultazioni amministrative e il capo dell'Esecutivo ha ceduto alle pressioni interne al partito allontanando la sua immagine dalle urne. Per quel che potrà servire. Le primarie sceglieranno il successore: i candidati favoriti sono il ministro dell'Interno Alfredo Perez Rubalcaba, 59 anni, e il ministro della Difesa Carmen Chacon, 40 anni. Zapatero, adesso, si lascia alle spalle le macerie della recessione che rischiano di offuscare, nella sua biografia politica, le leggi sul matrimonio dei gay, sui diritti civili, sulla violenza alle donne. Leggi che hanno provocato uno scontro durissimo con la Chiesa. Aveva ereditato da Aznar, nel 2004, un Paese miracolato da un boom che pareva infinito e le cose non sono andate male per quattro anni, tanto che nel 2008 ha ottenuto la riconferma dal 43,6% degli spagnoli. Poi, la gelata dell'economia; lo scoppio della bolla immobiliare; le banche che si ritrovano proprietarie di centinaia di migliaia di appartamenti che non riescono a vendere. I cantieri chiudono, Madrid vede crescere il tasso di disoccupazione oltre il 20%, il più alto tra i paesi industrializzati. Nell'annus horribilis seguito al fallimento di Lehman Brothers, il 2009, il Pil spagnolo è sceso fino a meno 4 per cento. I critici rimproverano a Zapatero di non aver capito subito la gravità della situazione, di aver negato a lungo lo stato dei conti pubblici e proposto soltanto palliativi. I popolari vogliono incassare subito i frutti del malcontento e premono per andare alle urne. SARKOZY VUOLE ALLUNGARE LA SENNA AL MARE DEL NORD Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato il via libera all'attuazione del faraonico cantiere del Canal Seine-Nord Europe, che collegherà il bacino della Senna alla rete fluviale del nord Europa (106 chilometri). Una volta ultimato, entro il 2017, i grandi porti marittimi di Le Havre, Rouen, Dunkerque, Anversa e Rotterdam saranno collegati. "Lanciamo oggi un dialogo competitivo - ha detto Sarkozy a Nesle, nel nord del Paese, la zona in cui sorgerà il futuro canale - Questo progetto è importante. È un progetto da 4,5 miliardi di euro". E ha aggiunto: "La risposta di un Paese alla crisi non è tirarsi indietro ma al contrario investire. Il canale creerà 4.500 posti di lavoro a termine e 25.000 nuovi impieghi". Il Canal Seine-Nord Europe con i suoi 106 chilometri di tragitto, sarà il più grande cantiere europeo dopo il tunnel sotto la Manica. Avrà 54 metri di larghezza, 4.5 di profondità, sette chiuse e quattro grandi strutture per il passaggio dei container dalla strada alla ferrovia al canale (e viceversa). Questa nuova via navigabile rappresenterà una sorta di autostrada per il traffico commerciale: potrà accogliere chiatte con una capacità fino a 4.400 tonnellate. In sostanza l'opera, la più grande mai realizzata in Francia dai tempi del tunnel sotto la Manica, permetterà di collegare il bacino della Senna con il Nord-Pas-de-Calais, da dove si arriva, mediante una fitta rete di canali, fino in Belgio, Germania e Olanda. Parigi e Le Havre saranno finalmente collegate per vie navigabili interne ad Anversa e Rotterdam. Il canale Senna-Nord Europa rivoluzionerà il sistema dei trasporti delle merci verso il Nord Europa e potrà offrire benefici anche a un Paese esportatore come l'Italia. Sarkozy ha fatto l'annuncio sul posto, nel corso di una con- ferenza stampa sul trasporto fluviale, che si è tenuta a Nesle, nel Nord della Francia. In queste regioni settentrionali si aspettava da tempo che lo Stato facesse il grande passo: il canale genererà fra 10 e 11mila posti di lavoro (4mila solo grazie al cantiere) più altri 25mila nella logistica, nell'industria e in altri settori economici (si spera nell'arrivo sul posto di investimenti diretti stranieri), in un'area complessivamente depressa e dalla disoccupazione elevata. In realtà il cantiere inizierà solo alla fine del 2012 e il canale diventerà operativo fra il 2016 e il 2017. Se, infatti, la decisione è stata presa, resta da scegliere fra le due imprese rimaste dalla selezione di quelle che si sono candidate a costruire e successivamente a gestire l'opera. Si tratta di due colossi dei lavori pubblici francesi, Eiffage-Vinci e Bouygues (quest'ultima nelle mani di Martin Bouygues, amico fraterno del presidente: verrà favorito anche stavolta, come già in casi simili?). Il canale costerà complessivamente 4,3 miliardi di euro, dei quali 2,1 saranno a carico del costruttore. Stato ed enti locali investiranno ciascuno 900 milioni, mentre fondi europei ne assicureranno altri 330. Ne restano da stanziare ancora fra 200 e 300. Lo stesso Sarkozy ha ricordato oggi che «il progetto è già finanziato al 97%, ma non sarà difficile trovare il resto». Per arrivare allo stadio attuale, ci sono voluti ben 18 anni di dibattiti e polemiche. Poi, con il caropetrolio e le prerogative ambientali sempre più forti, il canale è diventato progressivamente una priorità. Permetterà da solo di sottrarre 500mila camion tra quelli che ogni anno circolano in quella stessa zona sia verso Nord che verso Sud, in particolare sull'autostrada A1. Ogni chiatta potrà trasportare fino a un equivalente di quattro treni o di 150 camion di trenta tonnellate ciascuno. Rara è l'opposizione attuale all'opera. Che raccoglie consensi davvero trasversali. AVVOCATI INGLESI NELLE CARTOLERIE PER OFFRIRE CONSULENZE LONDRA - Mentre in Italia si litiga sulla mediazione civile in Gran Bretagna andare in cartoleria per comprare un quaderno e una penna e, già che si è lì, fare testamento, vendere un immobile o presentare istanza di divorzio sarà presto realtà. WHSmith, la maggiore catena di cartolerie in Gran Bretagna che ha oltre mille negozi in ogni città e paese e in tutte le maggiori stazioni ferroviarie, ha annunciato che a partire da quest'estate lancerà un servizio di sportelli legali. In ottobre entrerà in vigore una nuova legge, il Legal Services Act, the permetterà a supermercati, banche e negozi di offrire servizi legali e consulenze da parte di avvocati, dando il via alle cosiddette alternative business structures. WHSmith ha ingaggiato QualitySolicitors, un consorzio in rapida crescita del quale fanno parte circa 150 studi legali in Gran Bretagna, per battere la concorrenza ed essere la prima a offrire il servizio. WHSmith ha deciso di procedere dopo avere condotto un progettopilota nella città di Bristol, che è andato bene ed è stato apprezzato dai clienti che spesso, secondo un sondaggio, non sanno dove andare quando hanno bisogno di consulenze legali e sono intimoriti dai tradizionali studi di avvocati o notai. Secondo Craig Holt, chief executive di QualitySolicitors, questa iniziativa rappresenta «il futuro dei servizi legali» perché «garantisce facilità di accesso e visibilità, servizi legali facili per il cliente ma con la parte legale gestita da un vero esperto e non ha persone senza qualifiche in un call centre chissà dove». Il 70% della popolazione britannica entra in un negozio WHSmith almeno una volta all'anno. La notizia è positiva anche per le migliaia di laureati in legge che ogni anno escono dalle università britanniche e che non sempre trovano facilmente lavoro. Gli sportelli legali impiegherano neolaureati che potranno così fare esperienza pratica. Non mancano naturalmente le critiche all'iniziativa, soprattutto da parte dei piccoli avvocati indipendenti che temono di essere esclusi e perdere lavoro e da altri che temono che si privilegi la quantità sulla qualità del servizio. Resta anche il punto interrogativo sul costo dei servizi, che non è stato ancora rivelato, ma è certo che saranno tariffe fisse e trasparenti (Il Sole 24 Ore). Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache PASTICCERIA AUSTRIACA PRODUCE TORTE “NAZISTE”, VIENE DENUNCIATA PER APOLOGIA Il titolare di una pasticceria austriaca è stato denunciato per apologia di reato perché vendeva torte “naziste”. Proprio così, una varietà di dolci che rievocano antichi e amari ricordi. Il caso è stato sollevato da una cliente che si è recata nella pasticceria - che si trova a Maria Enzersdorf, località a 15 km da Vienna, nella Bassa Austria - per prendere un caffè. A quel punto ha notato le delizie marchiate da simboli nazisti ed ha allertato il comitato dei sopravvissuti dell’ex campo di concentramento di Mauthausen. Un dolcetto di marzapane con la forma dell'elmo da combattimento delle SS. Un aereo da guerra in volo. Forse più inquietante di tutti, un bambino col braccio teso e le dita unite, deciso nel compiere il saluto nazista. L’assortimento nostalgico della pasticceria è ricco: una torta col saluto nazista, una con il motto delle SS ‘Meine Ehre heisst Treue‘ (il mio onore si chiama fedeltà), e anche una torta con un bebè glassato in cima a una svastica. Il proprietario e pasticciere Manfred Klaschka, di 46 anni, esibisce un intero catalogo di foto di torte, naziste e non, al costo di 90 euro l’una. Per il campionario nazista, Klaschka dice di non sentirsi colpevole: ”otto anni fa sfornavo queste torte su ordinazione e poi sono rimaste nel catalogo”, dichiara al tabloid Oesterreich oggi. Klaschka intanto è stato denunciato dal Willi Mernyi, presidente del Comitato Mauthausen (MKÖ), associazione di sopravvissuti. Nel caso allora si arrivasse al processo, rischierebbe una condanna severa: la legge austriaca punisce l'apologia del nazismo e la negazione, relativizzare o giustificare dell'Olocausto. Da parte sua il pasticcere si difende, spiegando come le sue decorazioni siano puro commercio, senza nessuna velleità politica. Anche via Web, il suo negozio è pubblicizzato come fornitore di "Speciali torte artistiche" adatte a qualunque occasione, dai compleanni alle feste tra amici. Il compratore può personalizzare le decorazioni: il catalogo comprende donne nude, monumenti famosi, auto di lusso o (come visto) simboli politici. Il tutto rispettando "Il segreto del successo", cioè il binomio "Qualità e "Clienti Soddisfatti". Belle parole a parte, la creazione di torte del Terzo Reich sarebbe motivata da cause più concrete: la crisi economica ha ridotto le ordinazioni, spingendo i pasticceri ad accettare i clienti rimasti senza discutere troppo su cosa essi chiedono. Ed il primo ad ammetterlo è lo chef incriminato, durante un intervista a Der Standard: " Di questi tempi dobbiamo prendere ciò che c'è. Questi simboli non li vorrei certo sulla mia torta di compleanno". Tuttavia, egli rivendica i diritti della clientela: "Se però piacciono al cliente le faccio; fabbricherei anche una torta con Gheddafi se qualcuno me la chiedesse". ”E’ esattamente questo modo di pensare che ci ha portato nel disastro 70 anni fa”, protesta Willi Mernyi, presidente del comitato di Mauthausen, il quale protesta deciso contro "I dolci di Hitler" visti come "Un esempio atroce di come utilizzare la schifezza nazista per fare soldi". Amareggiato l'uomo si chiede, "Come può un bambino crescere se i genitori ordinano una di queste torte per il suo battesimo?" INGHILTERRA: USA FACEBOOK PER UN COMMENTO IRONICO SULLO STIPENDIO E VIENE LICENZIATA Licenziata dopo aver criticato su Facebook l'esorbitante sti- governo inglese che decise di acquistare il 41% delle sue pendio del boss. Per l'ennesima volta il più popolare social network si rivela un’arma pericolosa per un lavoratore britannico. La vittima di turno è Stephanie Bon, trentasettenne originaria di Colchester, città della contea dell’Essex, che lavorava come assistente alle risorse umane per Lloyds TSB, quinto gruppo bancario del Regno Unito. La donna sarebbe stata allontanata per aver comparato sarcasticamente la sua bassa retribuzione con quella del portoghese António Horta-Osório, nuovo Ceo del gruppo bancario britannico. In un breve post pubblicato nei giorni scorsi, l’impiegata aveva scritto amaramente sulla sua bacheca: “Il nuovo amministratore delegato di Lloyds Banking Group percepisce 4.000 sterline all’ora. Io solo 7. Questa è giustizia”. Il nuovo Ceo, che fino a poche settimane fa lavorava per il Banco Santander, è stato assunto dal gruppo britannico per la cifra record di 13,5 milioni di sterline (oltre 15 milioni di euro). Inoltre riceverà circa 900.000 sterline di contributi pensionistici annuali e numerosi altri bonus. Il ricco stipendio di Horta-Osório ha scandalizzato anche numerosi contribuenti britannici poiché la banca britannica è semistatale (durante la crisi finanziaria del 2008 il gruppo fu salvato dal azioni per evitarne la bancarotta) e soprattutto perché negli ultimi anni i principali enti del settore pubblico hanno chiesto enormi sacrifici economici ai propri dipendenti a causa della recessione. Il commento ironico dell’impiegata di Colchester non è passato inosservato e i dirigenti della banca l’hanno licenziata su due piedi: “Non riesco a credere di essere stata trattata in un modo così umiliante” ha commentato al Daily Mail la trentasettenne che rivela di non aver diffuso nessuna notizia confidenziale. Il tabloid inglese raccoglie l’incredulità dell'ex-dipendente: “Il mio capo mi ha chiesto perché avevo scritto cose simili. Poi è stata la volta della manager che mi ha confessato di essere estremamente delusa. Ha asserito che con la mia azione avevo messo in difficoltà la società. Eppure io non ho scritto nulla di controverso”. Lloyds TSB però ha specificato che è venuta a conoscenza del commento su Facebook solo dopo averla licenziata perchè il suo contratto era in scadenza. «Stephanie era stata assunta attraverso un’agenzia interinale e aveva un contratto a breve termine - ha dichiarato un portavoce del gruppo bancario - Il suo lavoro aveva una scadenza e lei aveva già ricevuto il preavviso. Siamo venuti a conoscenza del suo commento su Facebook solo dopo averla licenziata». LONDRA: SCANDALO INTERCETTAZIONI, NEWS INTERNATIONAL OFFRE RISARCIMENTI ALLE VITTIME (Reuters) - Il potente gruppo editoriale britannico di Rupert Murdoch ha cambiato linea di condotta oggi e ha ammesso la sua responsabilità nello scandalo relativo alle intercettazioni telefoniche che ha già provocato le dimissioni del portavoce del primo ministro inglese. News International, società legata al tabloid inglese News of The World, aveva sempre negato energicamente di sapere che i giornalisti stessero intercettando i telefoni di membri della famiglia reale, politici, celebrità e star del mondo dello sport, e aveva accusato una serie di "giornalisti disonesti" per lo scandalo. L'ammissione di responsabilità per le intercettazioni dei telefoni di otto persone - comprese l'attrice Sienna Miller e la politica Tessa Jowell - e l'intesa per i risarcimenti segna una decisa inversione di tendenza per la società, parte di News Corp, l'impero mediatico di Murdoch. L’azienda ha infatti rivelato, attraverso una nota, di aver avvicinato alcune delle vittime che hanno sporto denuncia offrendo loro ”scuse senza riserve”. News International ha poi annunciato l’istituzione di un fondo di risarcimento per risolvere i contenziosi per vie stragiudiziali. Tra i nomi noti coinvolti – 24 in tutto sono i casi approdati in procura – vi sono quelli di Sienna Miller, dell’ex ministro alla Cultura Tessa Jowell, il commentatore di calcio Andy Gray e Kelly Hoppen, stilista. ”Il comportamento tenuto in passato da News of the World”, recita la nota, ”è per noi fonte di sincero rammarico”. Stando alle informazioni raccolte dalla BBC la società conta di risolvere i contenziosi con una cifra vicina ai 20 milioni di sterline. Ovvero poco meno di 100 mila sterline per caso. Secondo gli analisti questa mossa sarebbe un tentativo da parte di News Corp di mettere fine al caso e limitare i costi finanziari, in un momento in cui la società del magnate australiano vorrebbe procedere con l'acquisto già programmato di BSkyB, un accordo che ha fatto infuriare altri gruppi editoriali britannici, preoccupati per la sempre crescente influenza del gruppo sui media inglesi. 10 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali Scoperti in Giordania i libri che potrebbero riscrivere la storia (Lettera43) - Piccole pagine in piombo tenute insieme da un anello di pelle. All’interno di questi scritti potrebbe esserci il racconto della crocefissione di Cristo e della sua resurrezione. Sono in molti a credere che i libretti scoperti in Giordania, e oggi conservati in Israele, siano la più antica testimonianza cristiana. Un ritrovamento che può cambiare la storia o che, di certo, può aiutare a chiarirla. E la storia da chiarire sarebbe addirittura quella del Cristianesimo grazie a un beduino giordano. Una settantina di libretti in piombo, tra le cinque e le 15 pagine ciascuno, sono stati ritrovati in Giordania. Risalirebbero a 2000 anni fa e sarebbero i primi documenti riguardanti la crocefissione e la resurrezione di Cristo. Grandi poco più di una carta di credito, i libretti sono uniti da anelli di pelle e sono marchiati con il menorah, il candelabro a sette braccia antico simbolo ebraico. LE TAVOLE CONTESE. Il ritrovamento è avvenuto in una regione arida nel nord della Giordania. Un'alluvione pare abbia liberato una nicchia all’interno di una grotta dove il beduino ha trovato il plico. Il tutto è accaduto tra il 2005 e il 2007, ma solo ora è stata resa nota la notizia dopo che i preziosi documenti sono finiti - in che modo non è ancora chiaro - nelle mani di un israeliano che li ha portati fuori dalla Giordania e consegnati agli esperti del suo Paese. Il governo Amman ha così iniziato una battaglia legale per riprendersi i preziosi manoscritti, a suo avviso sottratti illegalmente. Documenti precedenti ai Rotoli del Mar Morto «I testi potrebbero essere stati incisi», ha spiegato alla Bbc Ziad al-Saad, direttore del dipartimento di Antichità giordano, «da un gruppo di seguaci di Cristo una decina di anni dopo la crocefissione». Se così fosse sarebbero ben più importanti dei Rotoli del Mar Morto ritrovati tra il 1947 e il 1956. Oltre 30 mila frammenti conservati a Gerusalemme in cui si trovano parti della Bibbia e la versione più antica dei Dieci Comandamenti. SCONTRO SULL'ORIGINE. Ora la nuova scoperta che potrebbe cambiare la storia, soprattutto se fosse confermata l’origine cristiana delle tavolette. Una tesi, questa, sostenuta da molti esperti e ricercatori. «Una delle caratteristiche che fa pensare che le tavolette siano di origine cristiana e non ebraica», ha sottolineato la professoressa Margaret Baker, tra le massime esperte dell’Antico Testamento, «è il fatto che abbiano la forma di libri e non di rotoli. L’uso dei libri è, infatti, riconducibile ai cristiani». SIMBOLI CRISTIANI. E dello stesso avviso è Philip Davies, professore emerito alla S h e f f i e l d University che ha avuto la fortuna di vedere da vicino i libretti di piombo: «Si vede chiaramente una mappa di Gerusalemme. In una pagina c’è una croce in primo piano con dietro una apertura che potrebbe rappresentare la tomba di Gesù. Sono senza dubbio immagini cristiane». Certo, gli studi da fare sono ancora lunghi, da quelli sul metallo alla decifrazione delle scritte che, a un primo esame, sembrano in ebraico antico, con alcune parti in codice. «Tutto fa credere che siano scritti cristiani», ha confermato David Elkington, studente di studi religiosi e archeologia. PRIMA DI SAN PAOLO. «La presenza del Menorah su una delle copertine», ha concluso l'esperto, «porta al periodo cristiano. Agli ebrei, infatti, al tempo era vietato rappresentare il candelabro a sette braccia perché era conservato nel luogo più sacro del tempio, alla presenza di Dio». Il Cristianesimo, fino a oggi, ha come sua più antica testimonianza le lettere di San Paolo, che risalgono però ad alcune decine di anni dopo la morte di Gesù. Se venisse confermata l'origine cristiana dei libri di piombo, si tratterebbe della seconda scoperta avvenuta in Giordania riguardo le origini del cristianesimo, dopo quella del 2008, quando un gruppo di archeologi portò alla luce a Rihab quella che è considerata la più antica chiesa cristiana del mondo. I dialoghi dei soldati nazisti: “Italiani da uccidere: crepate, maiali” BERLINO – Il libro si chiama “Soldaten, Protokolle von Kaempfen, Toeten und Sterben”, cioè “Soldati, protocolli del combattere, dell’uccidere e del morire” e racconta i dialoghi dei nazisti, che ignari di essere ascoltati, si lasciavano andare a commenti tanto sinceri quanto scioccanti. A scriverlo sono stati gli storici Soenke Neitzel e Harald Welzer e hanno portato alla luce i dialoghi dell’Intelligence Service britannico e dello Oss americano. I soldati e ufficiali tedeschi si vantavano tra loro. Ecco qualche stralcio riportato dal quotidiano La Repubblica. ”In un villaggio in Russia c’erano partigiani. E’ chiaro che dovevamo fare terra bruciata, uccidemmo donne, bambini, tutto e tutti”, dice un soldato a un altro. E ancora: “Bombardavamo e mitragliavamo a volo radente attorno a Poznan, volevamo fare tutto il possibile con le mitragliatrici di bordo. Soldati, civili? La gente non mi faceva pena, ma uccidemmo anche cavalli, per i cavalli fui dispiaciuto fino all’ultimo giorno”. E poi sull’Italia: “Il tenente ci diceva, ammazzatene venti, così avremo un po’ di pace, alla minima loro sciocchezza via altri cinquanta. Ra-ta-ta-ta con le mitragliatrici, lui urlava, “crepate, maiali”, odiava gli italiani con rabbia”. Anche altrove: “In Caucaso, se uccidevano uno di noi, il tenente non aveva bisogno di impartire ordini. Pistole pronte, donne, bambini, tutto quel che vedevamo, via!”. “Col nostro U-Boot affondammo un cargo trasporta-bambini”, dice il marinaio Solm nel 1943 a un compagno di prigionia. (Ndr erano le navi con cui i bimbi inglesi venivano portati in salvo dai bombardamenti, in Usa e Canada). “Tutti affogati? Sì, tutti. E la nave? Seimila tonnellate”. Inoltre i nazisti volevano uccidere le truppe alleate che stavano liberando l’Europa con caffè, cioccolato, salsicce e persino sigarette avvelenate, secondo quanto svelato da 180 documenti dell’MI5 (agenzia per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito). (Blitzquotidiano) Repubblica Ceca. Scoperto un ”gay delle caverne” risalente a 5 mila anni fa Una squadra di archeologi della Repubblica Ceca ha dissotterrato nei pressi di Praga i resti di un uomo gay risalenti ad un periodo compreso tra il 2900 e il 2500 B.C., a quanto riferisce il Daily Telegraph. Secondo il giornale “il gay delle caverne” è stato ritrovato sepolto in una maniera normalmente riservata alle donne nell’Età del Rame. L’uomo è infatti stato deposto sulla parte sinistra del suo corpo con il volto rivolto a oriente, senza armi ma circondato da recipienti per uso casalingo, normalmente a quel tempo riservati alle donne. Tradizionalmente invece gli uomini erano deposti sul lato destro del corpo con accanto armi come martelli, asce e coltelli scolpiti dalla pietra e il volto girato verso occidente. «La storia e l’etnologia ci insegnano che la gente di quel periodo prendeva molto seriamente i loro funerali, ed è quindi altamente improbabile che la posizione dell’uomo sul suo lato sinistro e le suppellettili intorno a lui siano state uno sbaglio», ha dichiarato il capo dei ricercatori Kamila Remisova Vesinova. Che ha aggiunto: «E’ molto più probabile che si trattasse di un uomo con un diverso orientamento sessuale o di un travestito». L’archeologa Katerina Semradova ha dichiarato in una conferenza stampa che la scoperta del “gay delle caverne” è simile a quella di una donna guerriera del periodo Mesolitico che è stata trovata sepolta nella stessa maniera degli uomini, distesa sul fianco destro, col volto rivolto ad occidente e circondata da armi. E’ noto che l'omosessualità è diventata un tabù solo in tempi recenti. Nell'antichità, unirsi con persone dello stesso sesso era socialmente accettato. E la scoperta archeologica di Praga sembra dimostrare che questo comportamento sessuale era diffuso già in piena Età del Rame. La tomba di Praga appartiene alla cosiddetta cultura della ceramica cordata, per via delle decorazioni impresse a corda sui manufatti, anche conosciuta come cultura dell'ascia da combattimento o cultura della sepoltura singola. Il ritrovamento non è l'unico di questo genere. Nel 2004 a Tabriz, nell'Iran nordoccidentale, sono stati scoperti i resti di una donna, risalenti a 2000 anni fa, circondati da una serie di armi. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 11 12 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali albori della radio in Firenze: parte dall’ex convento di Sant’Orsola Gliesposizione a Roma la ricerca dei resti mortali di Monna Lisa Al via il prossimo 27 aprile, nell'ex convento di Sant'Orsola a Firenze, le ricerche della tomba di Lisa Gherardini, la 'Monna Lisa' di Leonardo. Il progetto, promosso dal Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali, è stato presentato nei giorni scorsi in Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze. La ricerca ha già avuto una prima fase di studio documentale e il 27 inizierà l'esplorazione con il georadar di una parte del sottosuolo dell'antico monastero di Sant'Orsola, nel centro della città, in cui fu monaca la figlia di Lisa, Marietta. La prima parte ha portato, in particolare, a ritrovare alcuni documenti redatti dalle suore del convento che attesterebbero, secondo il professor Silvano Vincenti, ''l'esistenza di uno spazio ipogeo posto al centro della Chiesa'' di San Francesco ''come luogo probabile della sepoltura della Lisa Gherardini''. Tra l'altro, rivela lo studioso, proprio nella chiesa di San Francesco, che era il luogo di culto del convento aperto al pubblico, ''un pre-esame con il georadar ha mostrato la presenza di una scala che scende sotto l'altare e una zona dura che fa ipotizzare una grande cripta. Molto probabilmente lì ci sono le sepolture delle esterne''. L'esame con il radar, oltre a questa chiesa, riguarderà anche due chiostri e quella che era la chiesa della clausura, per un totale di 950 metri quadri. L'indagine con il georadar durerà tre giorni e i risultati arriveranno nell'arco di una settimana. Se sarà confermata l'esistenza della cripta, questa verrà aperta e gli eventuali resti mortali rinvenuti saranno sottoposti ad esami, in primo luogo del Dna, per stabilire se realmente appartengono alla Monna Lisa. Nel caso in cui poi tra i resti fosse scoperto il cranio, o parte di esso, della 'Monna Lisa', il gruppo di scienziati tenterà di ricostruire il volto di Lisa Gherardini mediante le tecniche di antropologia forense. Sarebbe così possibile sciogliere un grande dubbio degli studiosi: Lisa Gherardini fu veramente la modella di Leonardo per la 'Monna Lisa''?. Studiosi e appassionati da oltre 500 anni non hanno mai smesso di chiedersi chi veramete fosse la modella di Leonardo. Secondo il Vasari si tratta di Lisa Gherardini, moglie del mercante di seta Giocondo, rimasta vedova, si ritirò nell’ultimo periodo della sua vita nel convento di Sant’Orsola dove morì il 15 luglio del 1542, a 63 anni. Ma non tutti sono di questo parere. Trovare i resti ossei di Monna Lisa e possibilmente risalire al suo Dna per ottenere una ricostruzione fisiognomica è l’obiettivo dei ricercatori. Da un sopralluogo fatto nei giorni scorsi avrebbero evidenziato, con il georadar, una cripta dove potrebbero essere conservate delle sepolture. Ma tutto quello che resta oggi dell’ex convento sono le mura esterne e qualche arco. Questa campagna di ricerca potrebbe risultare vana se fosse vera l’ipotesi fatta da una giornalista inglese e pubblicata su un quotidiano di Liverpool. Secondo le sue ricostruzioni negli anni 80 quando ancora il convento era di proprietà demaniale, durante i lavori di ristrutturazione, per ospitare una caserma, fu scavato un posteggio sotterraneo e i materiali sono stati portati in una discarica vicino a Firenze, un’ipotesi suffragata anche da alcuni tecnici fiorentini. Francesco Mallegni antropologo, che fa parte dei ricercatori, ha affermato “se trovassimo il Dna di Lisa Gherardini sarebbe poi confrontato con quello dei suoi figli, che sono sepolti nella chiesa della Santissima Annunziata”. I ricercatori sperano di trovare anche i resti di suor Ludovica, la figlia di Lisa Gherardini, che visse nel convento di Sant’Orsola. Si terrà a Roma, dal 15 aprile al 14 maggio prossimi "L'ha scritto la radio!", mostra dedicata alle radio d'epoca che l'Aire (Associazione Italiana Radio d'Epoca - Gruppo locale di Roma & Lazio) propone alla Casa della Memoria e della Storia, in via san Francesco di sales, a Trastevere. All'inaugurazione, giovedì 14 aprile, saranno presenti la figlia di Guglielmo Marconi, Elettra Marconi, l'esperto di telecomunicazioni Generale Francesco Cremona e Fabio Zeppieri, coordinatore di Aire. La sezione più ampia dell'esposizione è riservata alle radio d'epoca del periodo 1920-1950 mentre altre due parti sono dedicate rispettivamente alle riproduzioni di apparecchiature scientifiche (1800-1900), che segnarono le tappe fondamentali della scoperta della radio, ed alla storia della spedizione al Polo Nord del Dirigibile Italia (1928) con le riproduzioni delle radio di bordo. Una piccola, ma speciale, appendice è costituita da una coppia di trasmettitori del padre della Radio, Guglielmo Marconi. La Radio ha esordito nella storia nel 1895 come Telegrafia senza fili, ovvero il sistema di trasmissione in codice Morse di messaggi. Il sistema radio che comunemente conosciamo come mezzo di intrattenimento e di informazione di massa è la Radiofonia ed ha avuto origine intorno al 1906 in via sperimentale, diffondendosi dopo il 1920 quasi contemporaneamente sia negli USA sia in Europa con la nascita delle stazioni "Broadcastings". Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 13 Bandi e Concorsi Europei APRILE APRILE APRILE GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/31/10 - MEDIA 2007 FESTIVAL AUDIOVISIVI Incentivare la promozione e la circolazione di opere audiovisive europee nel quadro di manifestazioni commerciali, di mercati professionali, nonché di festival di programmi audiovisivi. Stanziamento: € 1.600.000 - GUUE 2010/C 238/04 Scadenza: 30 aprile 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/02/11 - MEDIA 2007 SVILUPPO, DISTRIBUZIONE, PROMOZIONE E FORMAZIONE - SOSTEGNO ALLA CREAZIONE DI RETI E ALLA MOBILITÀ DI STUDENTI E FORMATORI IN EUROPA Sostegno a favore del settore audiovisivo europeo Stanziamento: € 2.000.000 - GUUE 2011/C 39/10 Scadenza: 30 aprile 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/41/10 - ATTUAZIONE DI ERASMUS MUNDUS 2009 - 2013 (Azione 1 - Programmi congiunti; Azione 2 - Partenariati; Azione 3 Promozione dell’istruzione superiore europea) Promuovere la comprensione interculturale con la cooperazione Stanziamento: € 95.600.000 - GUUE 2010/C 341/10 Scadenza: 29 aprile 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - Programma di apprendimento permanente (LLP) - Invito a presentare proposte per l’anno2011 2° termine per la presentazione di proposte relative a Comenius, Grundtvig: Formazione permanente Stanziamento: € 1.065.000.000 - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 29 aprile 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-ICT-2011-SME-DCL: invito a presentare proposte nell'ambito della priorità TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Stanziamento: € 35.000.000 - GUUE 2011/C 32/15 Scadenza: 28 aprile 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-SME-5: invito a presentare proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Stanziamento: € 40.000.000 - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 28 aprile 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-SMALL-5: invito a presentare proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Stanziamento: € 99.500.000 - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 28 aprile 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-LARGE-5: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER L'AZIONE NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE PROGRAMMA SPECIFICO 'COOPERAZIONE' DEL VII PROGRAMMA QUADRO DI RST Stanziamento: € 118.000.000 - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 28 aprile 2011 RICERCA E INNOVAZIONE ENIAC CALL 2011-1 : Invito a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro per ENIAC Joint Undertaking I progetti di ricerca ENIAC intendono contribuire allo sviluppo di competenze chiave per la nanoelettronica in vari settori. Stanziamento: € 18.700.000 - APRE del 23-02-2011 Scadenza: 21 aprile 2011 LAVORO E IMPRESE VP/2011/02 - INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE A FAVORE DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI Sviluppo di misure per affrontare la dimensione occupazionale e sociale dell'UE in materia di uscita dalla crisi economica. Stanziamento: € 3.420.000 - VP/2011/02 Scadenza: 18 aprile 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SST-CIVITAS-2011-MOVE : Invito a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro 2011 del Settimo Programma Quadro di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione Area 7.2.3. ENSURING SUSTAINABLE URBAN MOBILITY Stanziamento: € 18.000.000 - GUUE 2010/C 247/03 Scadenza: 12 aprile 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/26/10 - MEDIA 2007 - SVILUPPO, DISTRIBUZIONE, PROMOZIONE E FORMAZIONE SUPPORTO PER LO SVILUPPO DI OPERE INTERATTIVE ONLINE E OFFLINE Contenuti digitali a complemento di un progetto audiovisivo Stanziamento: € 2.000.000 - GUUE 2010/C 262/10 Scadenza: 11 aprile 2011 AVVISO: Per dettagli sui Bandi soprariportati o per accedere agli elenchi ed alle schede di maggio, giugno, luglio e agosto 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm 16 Gazzettino Europeo 09 Aprile 2011 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT