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Sabato
09 Aprile 2011
Direttore
Antonio Ciliento
Anno III - Numero 13
www.gazzettinoeuropeo.it
GAZZETTINO EUROPEO
PARLAMENTO EUROPEO
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO
GAZZETTINO
EUROPEO.IT
Nella plenaria di Strasburgo rigettate tutte le risoluzioni proposte dai gruppi politici sul futuro del nucleare in Europa
EUROPARLAMENTO: SALTA L’ACCORDO SUL NUCLEARE.
ANCHE SUGLI “STRESS TEST” POSIZIONI CONTRASTANTI
Il dibattito si è aperto in un clima di protesta, con poster Dalla dura lezione di Fukushima alla consapevolezza
anti-nucleare e pro-rinnovabili agitati da diversi deputati dei problemi legati alla sicurezza nucleare in Europa
Lampedusa sta pagando più di tutti le conseguenze dell'esplosivo scenario nordafricano
SU EL PAÌS
NON SI ARRESTA L'EMERGENZA IMMIGRAZIONE.
L’EUROPA LASCIA L’ITALIA DA SOLA
POLITICHE 2012 IN
SPAGNA: ZAPATERO
NON SI RICANDIDA
EUROPARLAMENTO
UE: PERSECUZIONE
AUTOMATICA PER I
CRIMINI SESSUALI
L’Europa, a parte generiche dichiarazioni di solidarietà, appare
sempre più incapace di elaborare una linea di condotta condivisa
tra gli Stati membri. Intanto, cominciano i rimpatri, ma l’Italia è
sopraffatta dalla enormità del fenomeno.
FIRENZE
AL VIA LE RICERCHE
PER LA TOMBA
DI 'MONNA LISA'
CONVENZIONI
ASSEGNI ALIMENTARI
PER I FIGLI MINORI: ORA
SARANNO PIU’ RAPIDI
Il prossimo 27 aprile inizierà
l'esplorazione con il
georadar di una parte del
sottosuolo dell'antico
monastero di Sant'Orsola,
nel centro della città
L’Unione europea firma la
convenzione dell’Aia sugli
obblighi alimentari, che
completa la legislazione
interna UE in materia di
sostegno dei figli minori
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Gazzettino Europeo
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Nella plenaria di Strasburgo rigettate tutte le risoluzioni proposte dai gruppi politici sul futuro del nucleare in Europa
EUROPARLAMENTO: SALTA L’ACCORDO SUL NUCLEARE.
ANCHE SUGLI “STRESS TEST” POSIZIONI CONTRASTANTI
Nel corso dell’ultima plenaria di
Strasburgo, il Parlamento europeo ha
rigettato tutte le risoluzioni proposte
dai gruppi politici sul futuro del
nucleare in Europa, inclusa quella
finale che ha ottenuto 264 voti favorevoli e 300 contrari. Il giorno precedente lo stesso Parlamento aveva
discusso con la Commissione e il
Consiglio della sicurezza nucleare in Europa e di come fare tesoro della dura lezione di
Fukushima. Durante il dibattito
erano già emerse le differenti
posizioni dei gruppi politici, sul
tipo di "stess test" da effettuare
sugli impianti europei, ma anche
sull'opportunità del nucleare in
sé.
Il dibattito si è aperto in un clima
di protesta, con poster anti-nucleare e
pro-rinnovabili agitati da diversi
deputati, in segno di disaccordo con
la politica energetica in vigore.
Enikõ Gyõri, a nome del Consiglio
europeo, ha ricordato la consapevolezza dell'UE dei "problemi legati alla
sicurezza nucleare". "Le leggi saranno riviste per garantire i test di resistenza", ha assicurato. I risultati dei
test saranno disponibili e resi pubblici entro fine anno.
"Fonti energetiche alternative saranno prese in considerazione, ma i 14
Stati membri che hanno scelto il
nucleare, non possono semplicemente chiudere le centrali", ha concluso.
Più concreto il Commissario per l'energia Günther Oettinger, che ha parlato di "una lista di criteri redatti dalla
Commissione, che saranno inviati al
Parlamento e resi pubblici" per la fine
di maggio. L'UE però non è competente per la politica energetica: "i test
saranno decisi e effettuati dai singoli
Stati", ha precisato.
La parlamentare del PPE Corien
Wortmann-Kool ha chiesto "stress
test" per tutti gli impianti nucleari
europei, secondo criteri comuni; ha
aggiunto che "gli standard di sicurez-
za devono essere più alti" e ha spinto
per la chiusura degli impianti che non
superano i test.
La svedese socialista Marita Ulvskog
ha parlato di "problema globale e
senza frontiere". Crede fermamente
che "ci sia bisogno di una decisione
presa dall'UE che superi le divergenze d'opinione sull'argomento". Ha
ricordato, poi, che "se non è possibile
sganciarsi immediatamente dal
nucleare, si devono però cercare le
alternative". "Una nuova era di sostenibilità è appena iniziata", ha concluso.
Anche la svedese Lena Ek, liberale,
ha sottolineato "le debolezze dei test
di resistenza", invitando a riformare
la legislazione EU sul nucleare e a
commissionare i test a "esperti indipendenti".
Sullo stesso tono Rebecca Harms, copresidente dei Verdi,che ha definito
"sospetti" i test di resistenza a responsabilità nazionale, in quanto "le autorità statali si conoscono da decenni e
potrebbero essere disposte a chiudere
un occhio".
Per Giles Chichester dei Conservatori
e Riformisti europei, non bisogna
dimenticare che "c'è un abisso tra i
reattori costruiti 15 anni fa in
Giappone e i nuovi impianti europei.
E un abisso c'è anche tra il rischio
sismico dei due continenti". Ha esortato quindi gli altri deputati "ad analizzare bene la situazione e agire
senza fretta". Una moratoria sul
nucleare "non si baserebbe su nessuna evidenza".
La tedesca Sabine Wils, della sinistra
verde nordica, ha ricordato le centinaia di migliaia di tedeschi che hanno
manifestato in Germania contro il
nucleare e a favore delle energie rinnovabili. "Cambiare si può", ha
auspicato.
Niki Tzavela, deputata greca del
gruppo Libertà e Democrazia, ha parlato addirittura di "una nuova era di
mega disastri", ritenendo che le compagnie non trasparenti sul nucleare
"commettano crimini contro la
società".
Alla fine dell’ampio dibattito l’Assise
non è riuscita ad approvare nè il testo
comune, nè uno di quelli presentati
dai cinque principali partiti presenti
in Aula. A suscitare le divisioni – non
solo tra gruppi politici, ma anche tra
‘squadre’ nazionali e all’interno degli
schieramenti – due temi: una richiesta
di exit strategy ”a medio e lungo termine” avanzata dai socialisti con il
Pd in testa ed una moratoria per l’attivazione di nuovi reattori almeno
fino a che non saranno completati gli
‘stress test’ che entro l’anno si faranno su tutte le 148 centrali atomiche
del continente.
E’ finita a tutti contro tutti. Con il Pdl,
che vorrebbe il rilancio dell’atomo
italiano, diviso sulla moratoria. Con
l’Idv, che ha proposto il referendum
antinucleare, separato in casa sulla
votazione finale. E con il Pd che non
vede passare la sua proposta ma canta
vittoria perchè il ‘no’ alla risoluzione
finale dimostrerebbe che ”non si può
parlare di nucleare senza parlare di
strategie di dismissione e di investimenti sulle energie rinnovabili”.
Eppure alla vigilia, tutti – il Ppe dei
21 premier su 27 Ue, i socialisti dello
S&D, ma anche i Verdi, i libdem
dell’Alde ed i comunisti del Gue –
avevano trovato un accordo su una
risoluzione comune che chiedeva di
imparare la lezione giapponese e
quindi – tra l’altro – di chiudere gli
impianti che dovessero fallire i test ed
avere esperti indipendenti nella conduzione dei controlli. Sulla ‘exit strategy’ dal nucleare, inserita forzando
la mano sul Trattato di Lisbona che
riserva in esclusiva ai governi le scelte di politica energetica, lo S&D si è
trovato contro troppi interessi. E’
andato sotto per 326 no, 251 sì e 47
astenuti, pur avendo diviso il Ppe:
con 4 italiani del Pdl, gli austriaci,
alcuni tedeschi e qualche francese
che hanno detto sì.
Per i socialisti era la linea del Piave:
o passava quel testo, o avrebbero
detto no su tutto. Ma lo scontro tra
fazioni si era già scatenato sulla
richiesta di ”moratoria per lo sviluppo e l’attivazione dei nuovi reattori
nucleari almeno per il periodo in cui
si svolgono e si valutano le prove di
stress”. L’idea generale è passata (311
sì, 277 no, 31 astensioni), con il sì
anche dei socialisti francesi (i cui
governi avviarono il programma
nucleare di Parigi che generà il 75%
del fabbisogno elettrico del paese) e il
sostegno di 9 deputati Pdl.
Sulla durata invece sono prevalsi i no.
Di fatto sono emerse le divisioni per
interessi nazionali. Tolti i Verdi sempre compatti, i socialisti inglesi ed est
europei hanno cominciato a votare
contro le indicazioni di partito, così
come nel Ppe i tedeschi della Cdu
della Merkel e gli austriaci antinuclearisti convinti. Nella votazione sul
testo finale, sono saltati tutti gli schemi. Il Ppe, il cui capogruppo francese
Joseph Daul voleva comunque l’approvazione, ha perso 56 dei suoi voti
(7 dei quali francesi). Nello S&D il
capogruppo Schulz si è astenuto, ma
la maggioranza – con tutto il Pd guidato da Sassoli – ha votato per la bocciatura di ”un testo monco”. Con loro
i Verdi.
Nell’Alde ai 43 favorevoli compreso
il capogruppo Verhofstadt, hanno
risposto 10 contrari.
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CRISI
NORDAFRICA
I deputati ritengono che FRONTEX
non possa essere il solo strumento per
aiutare l'isola italiana di Lampedusa a
far fronte agli eccezionali flussi
migratori, e chiedono urgentemente
al Consiglio di predisporre un Piano
d'azione per il reinsediamento dei
rifugiati e di applicare la clausola di
solidarietà fra Stati membri. Questa
posizione, insieme alla richiesta di
misure per favorire l'occupazione
nelle zone di provenienza e di transito degli emigranti, è stata approvata
martedì dal Parlamento europeo, nel
corso della plenaria di Strasburgo.
Come possono l'Italia o Malta far
fronte da sole all'arrivo di migliaia
d'immigrati illegali che fuggono da
una crisi umanitaria nell'Africa settentrionale? "FRONTEX non può
essere lo strumento principale" d'intervento, sostengono i deputati, che
chiedono al Consiglio di "sostenere
il reinsediamento dei rifugiati", attivando cosi la clausola di solidarietà,
anche sulla base delle norme "per la
concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di
sfollati".
Si tratta dunque della richiesta di attivare l'articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell'UE, che cita il principio di solidarietà e condivisione
degli sforzi fra tutti gli Stati membri
per politiche inerenti l'immigrazione,
incluse le implicazioni finanziarie, il
controllo delle frontiere e le procedure d'asilo.
La risoluzione preparata dall'italiano
Fiorello Provera (EFD) è stata approvata per alzata di mano. Provera,
EMERGENZA IMMIGRAZIONE: IL PARLAMENTO
EUROPEO ESPRIME SOLIDARIETA’ ALL'ITALIA
durante il dibattito, ha detto: "Nessun
paese può far fronte da solo a un'emergenza di queste dimensioni; (...)
mi auguro che l'Europa possa concretamente adoperarsi" e mobilitare
risorse per aiutare l'Italia.
La Malmström ha presentato subito la
risposta UE alla crisi mediterranea.
Ha chiesto a Parlamento e Consiglio
di trovare un accordo sul "programma di reinsediamento UE" e ha
accennato al lancio di un programma
di cooperazione a lungo termine con i
paesi del nord Africa, sui temi dell'immigrazione.
La deputata socialista rumena Corina
Cretu a nome della commissione
Sviluppo ha chiesto supporto ai rifugiati, ma anche "realismo nelle promesse al popolo di Lampedusa, al
quale era stata assicurata l'evacuazio-
COMMISSIONE
EUROPEA
ne degli immigrati entro 48 ore".
La tedesca Franziska Keller dei
Verdi ha sollecitato i deputati a guardare agli errori commessi dall'Unione
europea, in primis nel negoziare
accordi sull'immigrazione con il regime di
Gheddafi, come a un
monito per il futuro. "È
tempo di cambiare strategia", ha concluso.
Secondo la liberale svedese Cecilia Wikström
c'è bisogno di una politica comune di asilo
europea che "sia degna
di questo nome".
Per l'italiana
Mara
Bizzotto, della Lega,
andrebbe fortemente
criticato l'approccio di
Bruxelles al problema,
poiché "il governo italiano, al di là delle
dichiarazioni di solidarietà, è stato lasciato da solo ad
affrontare l'emergenza".
Alla fine, dal dibattito in Aula è
emersa la ferma condanna dei deputati i quali deplorano che "l'unica
opzione disponibile" sia stata la
sospensione dell'accordo di cooperazione UE-Libia, ritenendo che tale
sospensione avrebbe dovuto essere
revocata quando il nuovo governo di
transizione ha espresso l'intenzione di
"promuovere i diritti democratici e
umani alla base dell'accordo stesso".
Accordi di questo tipo dovrebbero
essere firmati con gli altri paesi vicini, hanno proposto poi i deputati, per
facilitare cosi la creazione di un sistema di gestione dei flussi di persone in
cerca di lavoro anche nei paesi di
transito come la Libia e aumentare la
capacità di tali paesi di attrarre e integrare al loro interno gli immigrati
provenienti dai loro confini meridionali.
"Una risposta rapida nel fornire assistenza e sostegno ai migranti in difficoltà" è un'altra proposta degli eurodeputati che chiedono che il bilancio
multi-annuale UE dal 2013 in poi
preveda dei fondi di emergenza per
aiutare chi si trova in situazioni particolarmente difficili, come donne,
minori, ma anche minoranze minacciate come le comunità religiose,
etniche e LGBTT, e per sostenere i
difensori dei diritti umani in difficoltà.
L'unica soluzione efficace a lungo
termine per prevenire migrazioni di
massa provenienti da regioni instabili
è creare lavoro e migliorare le condizioni di vita nei paesi d'origine e di
transito. La politica estera UE
dovrebbe affiancare in tal senso le
politiche sull'immigrazione, chiedono i deputati, proponendo che i fondi
comunitari siano utilizzati con questo
obiettivo.
D'altro canto, gli eurodeputati chiedono l'imposizione di sanzioni ai
paesi che non rispettano gli obblighi
di governance e i diritti umani nell'ambito degli accordi commerciali,
cosi come una simile clausola di condizionalità potrebbe essere utilizzata
negli accordi di assistenza umanitaria
e sviluppo.
ENERGIA: PER ITALIA, POLONIA E ROMANIA L’UE CHIEDE LA MODIFICA DEI
REGIMI DI REGOLAMENTAZIONE DEI PREZZI PRATICATI AGLI UTILIZZATORI
Nei giorni scorsi la Commissione europea ha invitato formalmente l’Italia, la Polonia e la Romania a
conformare alle norme dell’Unione europea le
rispettive legislazioni nazionali
in materia di prezzi regolamentati dell’energia praticati agli
utilizzatori finali. La normativa
dell’Unione europea sul mercato interno dell’energia stabilisce
che i prezzi devono essere fissati precipuamente sulla base
della domanda e dell’offerta. I
prezzi per gli utilizzatori finali
fissati dallo Stato ostacolano
l’ingresso sul mercato di nuovi
operatori e privano i consumatori e le imprese della possibilità di scegliere il servizio
migliore disponibile sul mercato. La Commissione ha deciso pertanto di inviare
un parere motivato ai tre Stati membri. Qualora gli
Stati membri non ottemperino ai loro obblighi giuridici entro due mesi, la Commissione potrà deferirli alla Corte di giustizia.
Conformemente alla normativa sul mercato interno
dell’energia, tutte le imprese devono avere la possibilità di fornire liberamente i propri servizi all’interno dell’Unione europea e di fissare prezzi che
riflettano la reale situazione dei mercati. I prezzi
regolamentati distorcono il funzionamento del
mercato in quanto non riflettono le reali esigenze
dello stesso, oltre a ostacolare la libera concorrenza e l’integrazione
del mercato, e determinano il mantenimento di una situazione di monopolio
che si traduce in
minori investimenti
o in prezzi ingiustificatamente elevati.
La citata normativa
prevede tuttavia, in
casi eccezionali, la
possibilità di fissare
prezzi regolamentati, ad esempio per
tutelare i consumatori vulnerabili. In questo caso le misure devono
essere specificamente destinate ai consumatori che
più ne hanno bisogno, devono essere limitate nel
tempo e garantire a tutte le imprese elettriche
dell’UE parità di accesso ai consumatori nazionali.
La Commissione ritiene che le norme sui prezzi
regolamentati per gli utilizzatori finali attualmente
in vigore nei tre paesi non rispettino le condizioni
citate e costituiscano una violazione del diritto di
scelta del consumatore.
Italia - La legge italiana impone tuttora ai gestori
del sistema di distribuzione di fornire energia elettrica a prezzi regolamentati ai clienti domestici e
alle piccole imprese che non abbiano sottoscritto
un contratto con un fornitore sul mercato libero. La
misura non è soggetta a un chiaro vincolo temporale, va oltre quanto necessario per tutelare i consumatori e ostacola l’accesso di nuovi operatori sul
mercato italiano.
Polonia - La legislazione polacca in materia di
energia impone alle imprese del settore di indicare
i prezzi regolamentati del gas per gli utilizzatori
finali e di ottenere l’autorizzazione preventiva dell’autorità nazionale di regolamentazione. Anche i
nuovi operatori sono tenuti a ottenere tale autorizzazione per entrare sul mercato. La misura, inoltre,
non differenzia in modo sufficiente i diversi gruppi
di utilizzatori e il suo campo di applicazione è troppo esteso.
Romania - La Romania è destinataria di due pareri motivati, uno per l’energia elettrica e uno per il
gas. La legislazione rumena in materia di energia
elettrica ha creato un mercato regolamentato. I
prezzi regolamentati per gli utilizzatori finali sono
applicabili a tutti i clienti domestici e alle piccole e
medie imprese che non hanno esercitato il diritto di
cambiare fornitore. Per quanto riguarda il gas i
prezzi regolamentati sono tuttora applicabili a tutti
i consumatori.
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09 Aprile 2011
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Richiesta l'elaborazione di una Carta europea di servizi minimi di assistenza per le vittime della violenza contro le donne
PER IL PARLAMENTO EUROPEO I CRIMINI SESSUALI
DEVONO PORTARE ALLA PERSECUZIONE AUTOMATICA
Lo stupro e altre forme di violenza sessuale contro
le donne devono essere riconosciuti come crimini in
tutti i paesi dell'UE e portare alla persecuzione
automatica,
ha
stabilito
il
Parlamento in una risoluzione che
chiede nuove proposte legislative
per combattere la violenza basata
sul genere. In diversi Stati membri,
lo stupro non è trattato come un
reato di Stato.
La protezione contro la violenza
maschile garantita alle donne non è
omogenea nell'Ue a causa della
diversità di politiche e legislazioni
nei vari Stati membri, secondo la
risoluzione elaborata da Eva-Britt Svensson
(GUE/NGL, SV) e approvata per alzata di mano.
Il Parlamento sottolinea che tutti gli Stati membri
dovrebbero riconoscere come reati la violenza sessuale e lo stupro a danno di donne, in particolare
all'interno del matrimonio e di relazioni intime non
ufficializzate e/o se commessi da parenti maschi.
Gli Stati membri dovrebbero garantire che detti
reati siano perseguiti d'ufficio. Le pratiche culturali, tradizionali o religiose come circostanze attenuanti in casi di violenza contro le donne, compresi i cosiddetti "delitti d'onore" e le mutilazioni genitali femminili, devono essere respinte.
La risoluzione chiede inoltre una direttiva
dell'Unione europea contro la violenza basata sul
genere. Nel documento si evidenzia che il 20-25%
delle donne in Europa ha subito atti di violenza fisica almeno una volta nella loro vita adulta, e più di
un decimo ha subito violenza sessuale che coinvolge l'uso della forza, il che consente di giudicare la
violenza basata sul genere un problema strutturale
diffuso ovunque in Europa e nel mondo, un fenomeno che riguarda sia le vittime che gli autori delle
violenze, di tutte le età, livelli di istruzione, di reddito o di posizione sociale, ed è collegato all'iniqua
distribuzione del potere tra donne e uomini nella
nostra società.
In questo senso, il testo precisa che
anche lo "stalking" dovrebbe essere
considerato come una forma di violenza contro le donne e essere oggetto
di norme in tutti gli Stati membri.
La relatrice Svensson ha spiegato: "Le
donne sono vittime di violenza basata
sul genere, ma dobbiamo smetterla di
vederle come semplici vittime. Spesso
si tratta di donne forti le quali, con un
sostegno efficiente da parte della
società, sarebbero in grado di costruirsi una vita
nuova e migliore per se stesse e per i loro figli. Mi
rallegro che oggi il Parlamento abbia deciso che la
violenza contro le donne sia una priorità per
l'Unione europea e attendo con impazienza le proposte della Commissione per una strategia e un
piano d'azione per combattere tale violenza".
L'UE e i suoi Stati membri dovrebbero predisporre
un quadro giuridico che contempli un approccio
politico globale contro la violenza di genere che
comprenda, tra l’altro:
– uno strumento di diritto penale sotto forma di una
direttiva contro la violenza di genere,
– misure per trattare le sei “P” del quadro sulla violenza contro le donne (politica, prevenzione, protezione, procedimento giudiziario, provvedimenti e
partenariato),
– richieste agli Stati membri affinché garantiscano
che i colpevoli siano puniti in funzione della gravità
del crimine perpetrato,
– piani di sviluppo di procedure d'indagine specifiche per le forze di polizia e i professionisti del settore sanitario ai fini dell'acquisizione delle prove
ETICHETTE INTELLIGENTI: ACCORDO
PER LA TUTELA DEI DATI SENSIBILI
La Commissione europea ha sottoscritto nei giorni
scorsi un accordo volontario con le imprese, la
società civile, l'ENISA (Agenzia europea per la
sicurezza delle reti e dell'informazione), gli organismi garanti della privacy e della protezione dei dati
in Europa, per fissare orientamenti destinati alle
imprese europee nell'intento
che le implicazioni poste
dalle etichette intelligenti
(dispositivi di identificazione a radiofrequenza - RFID)
sul piano della protezione
dei dati siano trattate prima
della loro commercializzazione. L'utilizzo di questi
dispositivi si sta diffondendo a ritmo vertiginoso
(circa 1 miliardo in Europa nel 2011), ma diffusi
sono anche i timori che essi destano per la tutela
della sfera privata. Presenti in molti oggetti, dai
tesserini magnetici per gli autobus alle tessere per
il pagamento elettronico dei pedaggi autostradali,
contengono dati che possono essere elaborati automaticamente da dispositivi microelettronici quando vengono avvicinate a “lettori” che le attivano,
ne captano il segnale radio e procedono ad uno
scambio reciproco di dati. L'accordo sottoscritto è
parte integrante dell'attuazione di una raccomandazione della Commissione adottata nel 2009 che
prevede, tra le altre indicazioni, che le etichette
intelligenti utilizzate siano disattivate, automaticamente e gratuitamente, al momento dell'acquisto di
prodotti che le contengono, a meno che il consuma-
tore chieda esplicitamente che siano mantenute in
funzione.
L'accordo siglato, "Quadro per la valutazione dell’impatto delle applicazioni RFID sulla protezione
della vita privata e dei dati", si prefigge di tutelare
la vita privata dei consumatori prima dell'introduzione massiccia delle radioetichette.
Si prevede che nel 2011 si venderanno
circa 2,8 miliardi di etichette intelligenti, un terzo delle quali in Europa, ma il
settore calcola che entro il 2020 potrebbero esserci intorno ai 50 miliardi di
dispositivi elettronici interconnessi.
La presenza di radioetichette in oggetti
quali telefoni cellulari, computer, frigoriferi, libri elettronici e automobili può offrire molti
vantaggi per le imprese, i servizi pubblici e i prodotti di consumo: ad esempio, rendere i prodotti
più affidabili, migliorare l'efficienza energetica e i
processi di riciclaggio, pagare i pedaggi autostradali senza la necessità di fermarsi ai caselli, abbreviare i tempi di attesa per i bagagli negli aeroporti
e ridurre l'impronta ecologica di prodotti e servizi.
Questi dispositivi possono però nel contempo mettere a repentaglio la tutela della sfera privata, della
sicurezza e dei dati, rischiando di esporre i nostri
dati personali (uno tra i tanti, la nostra ubicazione)
all'accesso non autorizzato da parte di terzi.
Ad esempio, molti conducenti pagano per via elettronica i pedaggi autostradali, aeroportuali e dei
parcheggi, grazie ai dati raccolti mediante le etichette RFID poste sul parabrezza del loro veicolo.
della violenza di genere,
– la creazione di un partenariato con gli istituti d'istruzione superiore al fine di fornire corsi di formazione sulla violenza di genere per i professionisti
dei settori coinvolti, in particolare giudici, funzionari della polizia criminale, operatori del settore
sanitario e dell'istruzione e il personale di sostegno
alle vittime.
L’EUROPARLAMENTO
ADOTTA LE STIME PER
IL BILANCIO 2012
Il Parlamento europeo ha adottato mercoledì le
stime per il bilancio 2012, per un valore di
€1.725 miliardi che, pur rappresentando un
aumento del 2,3%, è al di sotto del tasso d'inflazione media per i 27 Stati membri, pari al 2,8%.
Il testo sarà inviato alla Commissione per contribuire alla preparazione del progetto di bilancio
dell'UE, previsto fra due settimane.
"Avevamo detto nelle linee guida che l'aumento
doveva ammontare circa quanto l'inflazione, ora
siamo ben al di sotto dell'inflazione", ha detto
José Manuel Fernandes (PPE, PT), relatore per
le linee guida per il bilancio del Parlamento per
il 2012. "Ma anche in esecuzione del bilancio
nel 2012 (...) vogliamo che tutte le spese siano
giustificate e che le spese variabili siano sottoposte a un'analisi costi-benefici. Quindi,
potremmo anche fare economie nel momento
dell'esecuzione", ha aggiunto il relatore.
La Plenaria ha adottato risparmi, rispetto alle
spese proposte dall'Ufficio di presidenza del PE,
per un valore complessivo di €13,7 milioni, che
includono tagli ai finanziamenti dei partiti politici e fondazioni europei, campagne d'informazione, manutenzione degli edifici e nuovi posti
già previsti.
I deputati propongono anche di ridurre il numero di esperti esterni e altri servizi ai livelli del
2012 e proseguire con la razionalizzazione della
spesa amministrativa del PE. Inoltre, chiedono
che sia ridotto l'uso di acqua, elettricità, carta e
che siano ridotte le spese per i viaggi rispetto
agli anni precedenti.
Gli eurodeputati chiedono una revisione a lungo
termine del bilancio del PE per identificare ulteriori risparmi. Per la sicurezza del Parlamento, i
deputati hanno deciso di mettere in riserva 3
milioni di euro.
I costi relativi all'accoglienza dei 18 nuovi eurodeputati, conseguenza diretta dell'entrata in
vigore del Trattato di Lisbona e al possibile
ingresso nell'Unione della Croazia, saranno
quantificati in un secondo momento.
Se non si adottano misure preventive, è possibile
che lettori RFID situati al di fuori di questi luoghi
circoscritti causino fughe involontarie di dati personali che consentono di localizzare i veicoli.
Molti ospedali utilizzano le radioetichette a fini di
inventario e per identificare i pazienti. Se da una
parte questa tecnologia può in generale migliorare
la qualità delle prestazioni sanitarie, dall'altra
occorre valutarne i benefici rispetto ai rischi che si
profilano per la privacy e la sicurezza.
L'accordo stabilisce che le imprese svolgano una
valutazione globale dei rischi per la vita privata e
adottino misure per far fronte ai rischi individuati
prima che una nuova applicazione contenente una
"smart tag" sia introdotta nel mercato. Tra gli eventuali rischi, il caso di dati personali sensibili, come
quelli biometrici, sanitari o inerenti all'identità.
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La convenzione dell’Aia 2007 completa la legislazione interna UE sulle obbligazioni alimentari adottata il 18 dicembre 2008
ASSEGNI ALIMENTARI DALL’ESTERO PER I FIGLI MINORI: L’UE
FIRMA LA CONVENZIONE DELL’AIA SUGLI OBBLIGHI ALIMENTARI
Il dolore di un divorzio o di una separazione è fin
troppo spesso accentuato dalla pressione economica ed emotiva che viene a crearsi quando un genitore risiede all’estero e rifiuta di prestare il sostegno finanziario dovuto. Con 16
milioni di coppie internazionali stimate nell’UE e 30 milioni di cittadini europei residenti in paesi terzi, il
problema di ottenere dall’estero la
corresponsione degli alimenti per i
figli è destinato a crescere. Ad esempio, una coppia che vive in Francia
divorzia e il padre si trasferisce negli
Stati Uniti: il figlio continuerà a
ricevere l'assegno disposto dal giudice francese?
Secondo una nuova convenzione firmata nei giorni
scorsi dall’Ue, le autorità americane coopereranno
con quelle europee affinché il padre ottemperi ai
suoi obblighi e il figlio ottenga il sostegno cui ha
diritto. La convenzione dell’Aia sugli obblighi alimentari istituisce un sistema a livello mondiale per
l’esazione delle prestazioni alimentari nei confronti di figli e altri membri della famiglia, creando un
quadro giuridico comune all’Unione europea e ai
paesi terzi che consente alle autorità di cooperare
per l’esecuzione dei crediti alimentari e fa sì che i
debitori non possano più eludere i loro obblighi
lasciando il territorio dell’UE. La convenzione prevede anche l’assistenza legale gratuita nei casi
internazionali di prestazioni alimentari ai figli.
La convenzione completa le norme UE sul riconoscimento e sull'esecuzione delle decisioni in materia di obbligazioni alimentari, che si applicheranno
a partire dal 18 giugno 2011.
«Quando una famiglia si divide, spesso sono i figli
a soffrire di più», ha affermato la Vicepresidente
Vivian Reding, Commissaria UE per la Giustizia.
«L’Unione europea dispone già di solide norme per
garantire che i minori ricevano il sostegno finan- dovranno adottare una decisione affinché l'UE conziario anche dal genitore che vive lontano, in un cluda (o ratifichi) formalmente la convenzione.
altro Stato membro. Firmando questa convenzione L’accordo dei ministri della Giustizia è atteso alla
internazionale l’Unione avrà fatto in modo che i sessione del Consiglio Affari interni del 9-10 giuminori godano della stessa gno 2011. L'UE potrebbe allora depositare lo strututela anche se un genitore si mento di ratifica trascorso il previsto periodo di
trasferisce fuori dall'UE. attuazione di 18 mesi, che permetterebbe alla conL’interesse dei figli deve pre- venzione di entrare in vigore dal 2013.
valere e i genitori non posso- Gli Stati Uniti, la Norvegia e l’Ucraina hanno già
no sottrarsi alle proprie firmato la convenzione, mentre una serie di altri
responsabilità abbandonando paesi che hanno partecipato ai negoziati (inclusi
il territorio dell’Unione».
Giappone, Cina, Russia, Australia, Canada e
Non vi sono dati statistici a Brasile) dovrebbero procedervi una volta avviata la
livello internazionale sul ratifica da parte dell’UE e degli Stati Uniti.
numero dei casi di crediti alimentari che
richiedono il recupero transfrontaliero.
Tuttavia, secondo stime le coppie internazionali nell’UE sono 16 milioni, mentre circa 30
milioni di cittadini europei risiedono in paesi
al di fuori dell’Unione. Allo stesso tempo,
nel 2007 (dati più recenti) sono stati 1,2
milioni i divorzi nei 27 paesi dell’UE. Grazie all'intervento della Commissione europea per una
Queste cifre consentono un quadro presunti- corretta applicazione della legislazione dell'UE, ora gli
vo delle possibili dimensioni del problema abbonati a servizi telefonici italiani sono più tutelati
legato alla gestione ed esecuzione dei paga- verso telefonate indesiderate da parte di operatori di telementi di assegni alimentari nell’Ue.
marketing. L'Italia si è allineata alle disposizioni della
Considerato che la stragrande maggioranza direttiva UE sulla privacy e sulle comunicazioni elettrodelle richieste di alimenti riguarda i figli, la niche introducendo un nuovo sistema di opt-out, che
convenzione si pone anzitutto e soprattutto garantisce ai cittadini italiani il cui numero figura negli
come strumento di tutela nei loro confronti, elenchi telefonici pubblici di non ricevere telefonate a
creando un sistema di cooperazione su scala fini commerciali non richieste. Il cambio di rotta è avvemondiale fra autorità nazionali. Inoltre, il nuto dopo l'apertura di un procedimento di violazione,
nuovo sistema accelererà le procedure, contro l'Italia da parte della Commissione, ora chiuso.
attualmente lunghe e complesse, per indivi- La Commissione aveva avviato un procedimento d'infraduare i debitori latitanti.
zione contro l'Italia in gennaio 2010, visto che banche
A seguito della firma della convenzione da dati istituite in passato per creare elenchi telefonici erano
parte della Presidenza ungherese a nome accessibili a società esterne che praticavano telemarkedell'Unione europea, gli Stati membri ting senza che gli abbonati interessati ne fossero al corrente. La Commissione aveva sollevato dubbi sulla possibilità concreta da parte degli abbonati di avvalersi delRaccomandazioni essenziali per la gestione e la vigilanza
l'opt-out qualora fossero stati contrari alla trasmissione
dei loro dati.
Le autorità italiane hanno reagito al procedimento di
Uno degli insegnamenti della crisi finanziaria è che nano le imprese, non solo gli istituti finanzia- infrazione introducendo nuove norme a salvaguardia
il governo societario, finora basato generalmente ri. Vi sono una serie di risultati che indicano della facoltà degli abbonati di rifiutare telefonate a fini
sull’autoregolamentazione, è stato meno efficace che ci sono margini di miglioramento in commerciali non richieste ed effettuate contro la loro
del previsto. È importante che le società siano diversi settori del governo societario , come volontà. Le misure comprendono:
gestite meglio, non solo per evitare una crisi futura la composizione diversificata dei consigli di - l'istituzione di un pubblico registro che raccoglie i
ma anche per renderle più competitive.
amministrazione, la partecipazione dell’azio- nominativi degli utenti che si oppongono alle telefonate
La Commissione europea
nariato e la qualità delle dichia- di telemarketing,
ha lanciato nei giorni scorsi
razioni sul governo societario. - l'adozione di una regolamentazione sull'utilizzo dei
una consultazione pubblica
Pertanto, il Libro verde intende registri di utenti emessa dalle autorità preposte alla prosulle possibilità di miglioraavviare un dibattito generale su tezione nazionale dei dati e
- un'imminente campagna di sensibilizzazione dell'opimento del governo societauna serie di questioni, quali:
rio delle imprese europee.
-1. Consigli di amministrazione: nione pubblica sulla nuova regolamentazione.
Per governo societario si
garantirne il funzionamento Le perplessità della Commissione si rifacevano alla
intende tradizionalmente il
efficace e assicurare che siano direttiva dell'UE relativa alla vita privata e alle comunisistema mediante il quale le
composti da un gruppo misto di cazioni elettroniche. Quest'ultima impone agli Stati
imprese sono gestite e conpersone, ad esempio rafforzan- membri di garantire che gli abbonati siano informati in
trollate. La consultazione
do l’equilibrio tra uomini e anticipo dell'inclusione del loro nominativo in un regiriguarda una serie di aspetti
donne, la varietà di esperienze stro pubblico di utenti e dell'uso futuro dei propri dati.
quali le modalità da seguire per migliorare la diver- professionali e competenze nonché di nazio- Gli Stati membri devono provvedere affinché gli abbonasificazione dei componenti e il funzionamento dei nalità. Sono inoltre all’esame il funziona- ti possano decidere se acconsentire all'inserimento dei
consigli di amministrazione, per assicurare una mento dei consigli, in termini di disponibilità propri dati personali in tali elenchi.
migliore applicazione degli attuali codici nazionali e impegno degli amministratori, nonché la
di governo societario, nonché per rafforzare la par- gestione del rischio e la remunerazione degli ammi- nisti.
- 3. Come migliorare il controllo e l’applicazione
tecipazione degli azionisti. Il termine per presenta- nistratori.
re contributi in risposta alla consultazione è il 22 - 2. Come potenziare la partecipazione degli azioni- degli attuali codici nazionali di governo societario
luglio 2011.
sti alle questioni di governo societario e incorag- al fine di fornire agli investitori e al pubblico inforQual è l’oggetto della consultazione pubblica? Gli giarne un numero crescente ad interessarsi ai rendi- mazioni attendibili. Le società che non rispettano le
insegnamenti della crisi porteranno alla fine ad una menti sostenibili e ai risultati di più lungo termine, raccomandazioni nazionali sul governo societario
migliore vigilanza degli istituti finanziari, a banche ma anche come migliorare la protezione degli azio- devono spiegare perché se ne discostano, ma troppiù solide e a sistemi di risoluzione efficaci per gli nisti di minoranza. Occorre inoltre capire se sia po spesso omettono di farlo. Il Libro verde chiede
enti dissestati. La presente consultazione, che si necessario identificare gli azionisti, vale dire se se si debbano introdurre norme più dettagliate su
inquadra nell’ambito di una revisione a più lungo serva un meccanismo che consenta agli emittenti di tali spiegazioni e se gli organismi di sorveglianza
termine del quadro di governo societario delle conoscere l’identità dei loro azionisti, e se occorra nazionali debbano avere più voce in capitolo sulle
imprese in generale, si concentrerà su come funzio- un quadro migliore per la cooperazione degli azio- dichiarazioni sul governo societario.
UN NUOVO QUADRO DI GOVERNO SOCIETARIO PER LE IMPRESE EUROPEE
TELEMARKETING SELVAGGIO: LA
COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE IL
PROCEDIMENTO CONTRO L'ITALIA
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09 Aprile 2011
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Esplorare ed utilizzare lo spazio al fine di promuovere il progresso tecnico e scientifico
UNA NUOVA POLITICA SPAZIALE PER L'EUROPA: INDIPENDENZA,
COMPETITIVITA’ E QUALITA’ DELLA VITA PER I CITTADINI
Migliorare la sicurezza e la vita quotidiana dei cittadini
europei grazie alla radionavigazione, guidare i trattori via
satellite per ottimizzare le rese agricole, rendere più efficiente la risposta in caso di crisi umanitaria… non è fantascienza, sono solo alcuni esempi delle innovazioni connesse alle
tecnologie spaziali diffuse ai nostri
giorni. Questo ruolo cruciale dello
spazio viene illustrato dalla comunicazione della Commissione europea
presentata nei giorni scorsi come
prima tappa di una politica spaziale
integrata che sarà ampliata con la
nuova base giuridica prevista dal
trattato di Lisbona. La nuova comunicazione è volta a rafforzare le
infrastrutture spaziali europee e chiede un maggior sostegno per la ricerca inteso ad eliminare la dipendenza
tecnologica europea, favorire la fertilizzazione incrociata tra
il settore spaziale e gli altri settori industriali, e promuovere
l'innovazione come motore della competitività europea.
Il Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani,
responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, ha spiegato:
"Lo spazio è una risorsa strategica ai fini dell'indipendenza
dell'Europa, della creazione di posti di lavoro e della competitività. Le attività spaziali creano posti di lavoro altamente qualificati, innovazione, nuove occasioni commerciali ed accrescono il benessere e la sicurezza dei cittadini. Per
questo dobbiamo potenziare la politica spaziale europea,
per utilizzare al meglio le opportunità sociali ed economiche
che offre all'industria, in particolare alle PMI. Al fine di
conseguire i nostri obiettivi, è necessario che l'Europa mantenga un accesso indipendente allo spazio".
In un contesto di sfide economiche, sociali e strategiche rilevanti, la comunicazione adottata definisce le priorità per la
futura politica spaziale dell'UE.
- Portare a compimento i programmi europei di navigazione
satellitare Galileo ed EGNOS. Un servizio recentemente
introdotto nell'ambito di EGNOS, ad esempio, consente
avvicinamenti di precisione e rende più sicura la navigazione aerea.
- Applicare insieme agli Stati membri il Programma europeo
di osservazione della terra (GMES), che è stato progettato
per il monitoraggio del suolo, dell'oceano, dell'atmosfera,
della qualità dell'aria e dei cambiamenti climatici, nonché
per interventi di emergenza e di sicurezza, con l'obiettivo di
diventare pienamente operativo nel 2014.
- Proteggere le infrastrutture spaziali contro i detriti spaziali, le radiazioni solari e gli asteroidi istituendo un sistema
europeo di sorveglianza dell'ambiente spaziale SSA
(European Space Situation Awareness).
- Individuare e sostenere a livello UE iniziative in materia di
esplorazione spaziale. L'Unione potrebbe in particolare
valutare le possibilità di lavorare con l'ISS (stazione spaziale internazionale) facendo in modo che tutti gli Stati membri
partecipino.
- Perseguire una politica industriale
spaziale elaborata in stretta collaborazione con l'Agenzia spaziale europea
e con gli Stati membri.
- Sostenere la ricerca e lo sviluppo al
fine di assicurare l'indipendenza tecnologica europea e garantire che l'innovazione in quest'ambito andrà a
vantaggio dei settori non spaziali e dei
cittadini. I satelliti di telecomunicazione svolgono un ruolo fondamentale in questo contesto.
- Rafforzare i partenariati con gli Stati membri dell'Unione
europea e l'Agenzia spaziale europea (ESA) e mettere in atto
programmi di gestione più efficienti.
La Commissione proseguirà il dialogo con i partner chiave,
gli Stati Uniti e la Russia, e avvierà un dialogo con altre
nazioni che dispongono di capacità spaziali, come la Cina, al
fine di suscitare maggiori sinergie. Lo spazio deve diventare
parte integrante della politica estera dell'UE e potrebbe
beneficiarne in particolare l'Africa.
Infine, la Commissione sta esaminando la possibilità di presentare, nel 2011, una proposta per un programma spaziale
europeo. In base alle reazioni alla presente comunicazione,
la Commissione definirà la propria impostazione in materia,
da integrare nella sua proposta di giugno relativa al prossimo quadro finanziario pluriennale.
In termini generali, il settore manifatturiero spaziale in
Europa rappresenta un fatturato consolidato di 5,4 miliardi
di euro e dispone di una manodopera altamente qualificata di
oltre 31.000 addetti. Gli 11 principali operatori satellitari in
Europa gestiscono 153 satelliti di comunicazione, rappresentano 6.000 impiegati e registrano un fatturato di 6 miliardi di euro l'anno, con un indotto a valle che conta 30.000
addetti. Secondo le stime, già il 6-7% del PIL dei paesi occidentali, ossia 800 miliardi di euro nell'Unione europea,
dipende dalla radionavigazione satellitare.
I mercati dei servizi spaziali sono in rapida ascesa. Si prevede, ad esempio, che il fatturato annuale dei mercati delle
applicazioni GNSS su scala mondiale raggiunga circa 240
miliardi di euro entro il 2020. Inoltre, considerati i vantaggi
di Galileo ed EGNOS rispetto agli altri sistemi concorrenti,
i benefici economici dei due programmi previsti per i prossimi 20 anni dovrebbero aggirarsi sui 60-90 miliardi di euro.
Per ricevere il
sulla propria mail (in formato .pdf)
compilare il modulo sul sito:
www.gazzettinoeuropeo.it
AI BAMBINI LA POSSIBILITA’
UNICA NELLA VITA DI
DARE IL LORO NOME A
UN SATELLITE GALILEO
La Commissione europea avvia
un concorso di disegno destinato a
stimolare l'interesse dei bambini
per lo spazio. Il nome dei bambini
che avranno fatto il miglior disegno in ciascuno Stato membro
verrà assegnato a un satellite del
programma Galileo. I primi due
satelliti saranno lanciati a settembre e recheranno i nomi dei bambini vincitori per il Belgio e per la
Bulgaria, paesi in cui il concorso
si apre il 10 aprile. Lo stesso concorso si terrà negli altri venticinque Stati membri a settembre per
battezzare i satelliti successivi che
verranno lanciati progressivamente a partire dal 2012. Il concorso è
destinato ai bambini dai 9 agli 11
anni e l'ordine di attribuzione dei
nomi segue l'ordine alfabetico
degli Stati membri.
Antonio Tajani, vicepresidente
della Commissione europea, ha
affermato "Con la navigazione
satellitare, l'esplorazione dello
spazio e l'osservazione dello spazio, la tematica spaziale acquista
un'importanza crescente per i cittadini e per il futuro della nostra
economia. Desideriamo stimolare
la creatività dei bambini in modo
da interessarli fin dalla più tenera
età allo spazio e alle opportunità
che esso offre. Compenseremo la
loro creatività offrendo un'opportunità unica: offriremo a 27 bambini la possibilità di dare il loro
nome ad un satellite".
Dal 10 aprile al 31 maggio, i bambini che vivono in Belgio e in
Bulgaria e sono nati nel 2000, nel
2001 e nel 2002, sono invitati a
fare un disegno avente per oggetto
lo spazio e l'aeronautica, passarlo
allo scanner o farne una foto digitale e caricarlo su un apposito sito
web. In ciascun paese una giuria
nazionale costituita di tre persone
selezionerà il miglior disegno e il
bambino vincente potrà dare il
proprio nome a uno dei due satelliti che dovrebbero essere lanciati
a settembre. La stessa procedura
varrà per gli altri venticinque Stati
membri in cui il concorso sarà
aperto dal 1° settembre al 15
novembre. I lanci dei satelliti si
avvicenderanno a partire dal 2012
e fino al completamento dell'intera costellazione (che dovrebbe
essere composta di 30 satelliti).
L'ordine di attribuzione dei nomi
dei bambini ai satelliti segue l'ordine alfabetico degli Stati membri
nel linguaggio nazionale.
Il concorso sarà annunciato in ciascuno Stato membro con comunicati stampa, lettere alle scuole,
alle associazioni degli insegnanti
e messaggi sui portali educativi.
Questa iniziativa dovrebbe inoltre
contribuire a suscitare interesse e
a fornire agli insegnanti i materiali per trattare nelle loro classi la
tematica dello spazio e della navigazione satellitare.
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09 Aprile 2011
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Cronache
ZAPATERO, IL PREMIER SOCIALISTA SPAGNOLO
ANNUNCIA: «NEL 2012 NON MI RICANDIDO»
«È una decisione definitiva, non sarò candidato alle prossime elezioni politiche del marzo 2012». Lo ha annunciato il
2 aprile il premier spagnolo José Luis Zapatero, davanti al
Consiglio federale del suo partito, il Psoe. «Già nel 2004
pensavo che due legislature fossero
il periodo più ragionevole. Otto
anni. Pensavo fosse il periodo più
conveniente per il Paese e per la mia
famiglia. Era la mia convinzione
sette anni fa. Da allora il mio modo
di pensare si é solo rafforzato», ha
detto all'esecutivo socialista.
Il premier socialista spagnolo ha
precisato che rimarrà alla guida del
governo fino alle politiche di marzo.
«Eserciterò le funzioni di presidente
del governo fino all'ultimo giorno
della legislatura», ha affermato. E
ha auspicato che ora 'vengano avviate le procedure fissate
dagli statuti del partito per nominare il candidato» socialista
alla guida del governo per le prossime elezioni.
Si chiude così l'era "Zp", sette anni di Governo, due elezioni vinte, una parabola finita ingloriosamente, imbrattata
dalla peggiore crisi economica vissuta dalla Spagna che si è
trovata sull'orlo del baratro e per ritrarsene ha inaugurato
una stagione di austerità, tagliando spese e salari. La crisi ha
prodotto emorragie di consensi, ridotto al lumicino le speranze dei socialisti di restare al Governo. L'ultimo sondaggio
del Mundo a metà marzo attribuiva al Partito popolare il
47,9% delle intenzioni di voto contro il 31,4% per il Psoe. Il
22 maggio sono in calendario importanti consultazioni
amministrative e il capo dell'Esecutivo ha ceduto alle pressioni interne al partito allontanando la sua immagine dalle
urne. Per quel che potrà servire. Le primarie sceglieranno il
successore: i candidati favoriti sono il ministro dell'Interno
Alfredo Perez Rubalcaba, 59 anni, e il
ministro della Difesa Carmen Chacon, 40
anni.
Zapatero, adesso, si lascia alle spalle le
macerie della recessione che rischiano di
offuscare, nella sua biografia politica, le
leggi sul matrimonio dei gay, sui diritti
civili, sulla violenza alle donne. Leggi
che hanno provocato uno scontro durissimo con la Chiesa.
Aveva ereditato da Aznar, nel 2004, un
Paese miracolato da un boom che pareva
infinito e le cose non sono andate male
per quattro anni, tanto che nel 2008 ha
ottenuto la riconferma dal 43,6% degli spagnoli. Poi, la gelata dell'economia; lo scoppio della bolla immobiliare; le banche che si ritrovano proprietarie di centinaia di migliaia di
appartamenti che non riescono a vendere. I cantieri chiudono, Madrid vede crescere il tasso di disoccupazione oltre il
20%, il più alto tra i paesi industrializzati. Nell'annus horribilis seguito al fallimento di Lehman Brothers, il 2009, il Pil
spagnolo è sceso fino a meno 4 per cento. I critici rimproverano a Zapatero di non aver capito subito la gravità della
situazione, di aver negato a lungo lo stato dei conti pubblici
e proposto soltanto palliativi. I popolari vogliono incassare
subito i frutti del malcontento e premono per andare alle
urne.
SARKOZY VUOLE ALLUNGARE LA SENNA AL MARE DEL NORD
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato il via libera
all'attuazione del faraonico cantiere del Canal Seine-Nord
Europe, che collegherà il bacino della Senna alla rete fluviale del nord Europa (106 chilometri). Una volta ultimato,
entro il 2017, i grandi porti marittimi di Le Havre, Rouen,
Dunkerque, Anversa e Rotterdam
saranno collegati.
"Lanciamo oggi un dialogo competitivo - ha detto Sarkozy a Nesle, nel
nord del Paese, la zona in cui sorgerà
il futuro canale - Questo progetto è
importante. È un progetto da 4,5
miliardi di euro". E ha aggiunto: "La
risposta di un Paese alla crisi non è
tirarsi indietro ma al contrario investire. Il canale creerà 4.500 posti di
lavoro a termine e 25.000 nuovi
impieghi".
Il Canal Seine-Nord Europe con i
suoi 106 chilometri di tragitto, sarà il
più grande cantiere europeo dopo il
tunnel sotto la Manica. Avrà 54 metri di larghezza, 4.5 di
profondità, sette chiuse e quattro grandi strutture per il passaggio dei container dalla strada alla ferrovia al canale (e
viceversa). Questa nuova via navigabile rappresenterà una
sorta di autostrada per il traffico commerciale: potrà accogliere chiatte con una capacità fino a 4.400 tonnellate.
In sostanza l'opera, la più grande mai realizzata in Francia
dai tempi del tunnel sotto la Manica, permetterà di collegare il bacino della Senna con il Nord-Pas-de-Calais, da dove
si arriva, mediante una fitta rete di canali, fino in Belgio,
Germania e Olanda. Parigi e Le Havre saranno finalmente
collegate per vie navigabili interne ad Anversa e Rotterdam.
Il canale Senna-Nord Europa rivoluzionerà il sistema dei
trasporti delle merci verso il Nord Europa e potrà offrire
benefici anche a un Paese esportatore come l'Italia.
Sarkozy ha fatto l'annuncio sul posto, nel corso di una con-
ferenza stampa sul trasporto fluviale, che si è tenuta a
Nesle, nel Nord della Francia. In queste regioni settentrionali si aspettava da tempo che lo Stato facesse il grande
passo: il canale genererà fra 10 e 11mila posti di lavoro
(4mila solo grazie al cantiere) più altri 25mila nella logistica, nell'industria e in altri settori economici (si
spera nell'arrivo sul posto di investimenti
diretti stranieri), in un'area complessivamente
depressa e dalla disoccupazione elevata.
In realtà il cantiere inizierà solo alla fine del
2012 e il canale diventerà operativo fra il
2016 e il 2017. Se, infatti, la decisione è stata
presa, resta da scegliere fra le due imprese
rimaste dalla selezione di quelle che si sono
candidate a costruire e successivamente a
gestire l'opera. Si tratta di due colossi dei
lavori pubblici francesi, Eiffage-Vinci e
Bouygues (quest'ultima nelle mani di Martin
Bouygues, amico fraterno del presidente:
verrà favorito anche stavolta, come già in casi
simili?). Il canale costerà complessivamente
4,3 miliardi di euro, dei quali 2,1 saranno a carico del
costruttore. Stato ed enti locali investiranno ciascuno 900
milioni, mentre fondi europei ne assicureranno altri 330. Ne
restano da stanziare ancora fra 200 e 300. Lo stesso Sarkozy
ha ricordato oggi che «il progetto è già finanziato al 97%,
ma non sarà difficile trovare il resto».
Per arrivare allo stadio attuale, ci sono voluti ben 18 anni di
dibattiti e polemiche. Poi, con il caropetrolio e le prerogative ambientali sempre più forti, il canale è diventato progressivamente una priorità. Permetterà da solo di sottrarre
500mila camion tra quelli che ogni anno circolano in quella stessa zona sia verso Nord che verso Sud, in particolare
sull'autostrada A1. Ogni chiatta potrà trasportare fino a un
equivalente di quattro treni o di 150 camion di trenta tonnellate ciascuno. Rara è l'opposizione attuale all'opera. Che
raccoglie consensi davvero trasversali.
AVVOCATI INGLESI NELLE
CARTOLERIE PER OFFRIRE
CONSULENZE
LONDRA - Mentre in Italia si litiga sulla mediazione civile in Gran
Bretagna andare in cartoleria per
comprare un quaderno e una
penna e, già che si è lì, fare testamento, vendere un immobile o
presentare istanza di divorzio sarà
presto realtà. WHSmith, la maggiore catena di cartolerie in Gran
Bretagna che ha oltre mille negozi
in ogni città e paese e in tutte le
maggiori stazioni ferroviarie, ha
annunciato che a partire da quest'estate lancerà un servizio di
sportelli legali.
In ottobre entrerà in vigore una
nuova legge, il Legal Services Act,
the permetterà a supermercati,
banche e negozi di offrire servizi
legali e consulenze da parte di
avvocati, dando il via alle cosiddette alternative business structures. WHSmith ha ingaggiato
QualitySolicitors, un consorzio in
rapida crescita del quale fanno
parte circa 150 studi legali in Gran
Bretagna, per battere la concorrenza ed essere la prima a offrire il
servizio.
WHSmith ha deciso di procedere
dopo avere condotto un progettopilota nella città di Bristol, che è
andato bene ed è stato apprezzato
dai clienti che spesso, secondo un
sondaggio, non sanno dove andare
quando hanno bisogno di consulenze legali e sono intimoriti dai
tradizionali studi di avvocati o
notai.
Secondo Craig Holt, chief executive di QualitySolicitors, questa
iniziativa rappresenta «il futuro
dei servizi legali» perché «garantisce facilità di accesso e visibilità,
servizi legali facili per il cliente
ma con la parte legale gestita da
un vero esperto e non ha persone
senza qualifiche in un call centre
chissà dove». Il 70% della popolazione britannica entra in un negozio WHSmith almeno una volta
all'anno.
La notizia è positiva anche per le
migliaia di laureati in legge che
ogni anno escono dalle università
britanniche e che non sempre trovano facilmente lavoro. Gli sportelli legali impiegherano neolaureati che potranno così fare esperienza pratica. Non mancano naturalmente le critiche all'iniziativa,
soprattutto da parte dei piccoli
avvocati indipendenti che temono
di essere esclusi e perdere lavoro e
da altri che temono che si privilegi la quantità sulla qualità del servizio. Resta anche il punto interrogativo sul costo dei servizi, che
non è stato ancora rivelato, ma è
certo che saranno tariffe fisse e
trasparenti (Il Sole 24 Ore).
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09 Aprile 2011
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Europa
Cronache
PASTICCERIA AUSTRIACA PRODUCE TORTE
“NAZISTE”, VIENE DENUNCIATA PER APOLOGIA
Il titolare di una pasticceria austriaca è stato denunciato per
apologia di reato perché vendeva torte “naziste”. Proprio
così, una varietà di dolci che rievocano antichi e amari ricordi. Il caso è stato sollevato da una cliente che si è recata nella
pasticceria - che si trova a Maria
Enzersdorf, località a 15 km da
Vienna, nella Bassa Austria - per
prendere un caffè. A quel punto ha
notato le delizie marchiate da simboli nazisti ed ha allertato il comitato dei sopravvissuti dell’ex
campo di concentramento di
Mauthausen.
Un dolcetto di marzapane con la
forma dell'elmo da combattimento
delle SS. Un aereo da guerra in
volo. Forse più inquietante di tutti,
un bambino col braccio teso e le
dita unite, deciso nel compiere il
saluto nazista.
L’assortimento nostalgico della
pasticceria è ricco: una torta col
saluto nazista, una con il motto
delle SS ‘Meine Ehre heisst
Treue‘ (il mio onore si chiama
fedeltà), e anche una torta con un bebè glassato in cima a una
svastica. Il proprietario e pasticciere Manfred Klaschka, di
46 anni, esibisce un intero catalogo di foto di torte, naziste e
non, al costo di 90 euro l’una. Per il campionario nazista,
Klaschka dice di non sentirsi colpevole: ”otto anni fa sfornavo queste torte su ordinazione e poi sono rimaste nel catalogo”, dichiara al tabloid Oesterreich oggi.
Klaschka intanto è stato denunciato dal Willi Mernyi, presidente del Comitato Mauthausen (MKÖ), associazione di
sopravvissuti. Nel caso allora si arrivasse al processo,
rischierebbe una condanna severa: la legge austriaca punisce
l'apologia del nazismo e la negazione, relativizzare o giustificare dell'Olocausto.
Da parte sua il pasticcere si difende, spiegando come le sue
decorazioni siano puro commercio, senza nessuna velleità
politica.
Anche via Web, il suo negozio è pubblicizzato come fornitore di "Speciali torte artistiche"
adatte a qualunque occasione,
dai compleanni alle feste tra
amici. Il compratore può personalizzare le decorazioni: il catalogo comprende donne nude,
monumenti famosi, auto di lusso
o (come visto) simboli politici. Il
tutto rispettando "Il segreto del
successo", cioè il binomio
"Qualità e "Clienti Soddisfatti".
Belle parole a parte, la creazione
di torte del Terzo Reich sarebbe
motivata da cause più concrete:
la crisi economica ha ridotto le
ordinazioni, spingendo i pasticceri ad accettare i clienti rimasti
senza discutere troppo su cosa
essi chiedono.
Ed il primo ad ammetterlo è lo
chef incriminato, durante un
intervista a Der Standard: " Di questi tempi dobbiamo prendere ciò che c'è. Questi simboli non li vorrei certo sulla mia
torta di compleanno". Tuttavia, egli rivendica i diritti della
clientela: "Se però piacciono al cliente le faccio; fabbricherei anche una torta con Gheddafi se qualcuno me la chiedesse".
”E’ esattamente questo modo di pensare che ci ha portato nel
disastro 70 anni fa”, protesta Willi Mernyi, presidente del
comitato di Mauthausen, il quale protesta deciso contro "I
dolci di Hitler" visti come "Un esempio atroce di come utilizzare la schifezza nazista per fare soldi". Amareggiato l'uomo si chiede, "Come può un bambino crescere se i genitori
ordinano una di queste torte per il suo battesimo?"
INGHILTERRA: USA FACEBOOK PER UN COMMENTO
IRONICO SULLO STIPENDIO E VIENE LICENZIATA
Licenziata dopo aver criticato su Facebook l'esorbitante sti- governo inglese che decise di acquistare il 41% delle sue
pendio del boss. Per l'ennesima volta il più popolare social
network si rivela un’arma pericolosa per un lavoratore britannico. La vittima di turno è Stephanie
Bon, trentasettenne originaria di
Colchester, città della contea dell’Essex,
che lavorava come assistente alle risorse
umane per Lloyds TSB, quinto gruppo
bancario del Regno Unito.
La donna sarebbe stata allontanata per
aver comparato sarcasticamente la sua
bassa retribuzione con quella del portoghese António Horta-Osório, nuovo Ceo
del gruppo bancario britannico. In un
breve post pubblicato nei giorni scorsi,
l’impiegata aveva scritto amaramente
sulla sua bacheca: “Il nuovo amministratore delegato di Lloyds Banking Group
percepisce 4.000 sterline all’ora. Io solo
7. Questa è giustizia”.
Il nuovo Ceo, che fino a poche settimane fa lavorava per il
Banco Santander, è stato assunto dal gruppo britannico per
la cifra record di 13,5 milioni di sterline (oltre 15 milioni di
euro). Inoltre riceverà circa 900.000 sterline di contributi
pensionistici annuali e numerosi altri bonus. Il ricco stipendio di Horta-Osório ha scandalizzato anche numerosi contribuenti britannici poiché la banca britannica è semistatale
(durante la crisi finanziaria del 2008 il gruppo fu salvato dal
azioni per evitarne la bancarotta) e soprattutto perché negli
ultimi anni i principali enti del settore pubblico hanno chiesto enormi sacrifici economici ai propri dipendenti a causa della recessione.
Il commento ironico dell’impiegata di
Colchester non è passato inosservato e i dirigenti della banca l’hanno licenziata su due
piedi: “Non riesco a credere di essere stata
trattata in un modo così umiliante” ha commentato al Daily Mail la trentasettenne che
rivela di non aver diffuso nessuna notizia confidenziale.
Il tabloid inglese raccoglie l’incredulità dell'ex-dipendente: “Il mio capo mi ha chiesto
perché avevo scritto cose simili. Poi è stata la
volta della manager che mi ha confessato di
essere estremamente delusa. Ha asserito che
con la mia azione avevo messo in difficoltà la
società. Eppure io non ho scritto nulla di controverso”.
Lloyds TSB però ha specificato che è venuta a conoscenza
del commento su Facebook solo dopo averla licenziata perchè il suo contratto era in scadenza. «Stephanie era stata
assunta attraverso un’agenzia interinale e aveva un contratto a breve termine - ha dichiarato un portavoce del gruppo
bancario - Il suo lavoro aveva una scadenza e lei aveva già
ricevuto il preavviso. Siamo venuti a conoscenza del suo
commento su Facebook solo dopo averla licenziata».
LONDRA: SCANDALO
INTERCETTAZIONI, NEWS
INTERNATIONAL OFFRE
RISARCIMENTI ALLE VITTIME
(Reuters) - Il potente gruppo editoriale britannico di Rupert
Murdoch ha cambiato linea di
condotta oggi e ha ammesso la sua
responsabilità nello scandalo relativo alle intercettazioni telefoniche che ha già provocato le dimissioni del portavoce del primo
ministro inglese.
News International, società legata
al tabloid inglese News of The
World, aveva sempre negato energicamente di sapere che i giornalisti stessero intercettando i telefoni
di membri della famiglia reale,
politici, celebrità e star del mondo
dello sport, e aveva accusato una
serie di "giornalisti disonesti" per
lo scandalo.
L'ammissione di responsabilità
per le intercettazioni dei telefoni
di otto persone - comprese l'attrice
Sienna Miller e la politica Tessa
Jowell - e l'intesa per i risarcimenti segna una decisa inversione di
tendenza per la società, parte di
News Corp, l'impero mediatico di
Murdoch.
L’azienda ha infatti rivelato, attraverso una nota, di aver avvicinato
alcune delle vittime che hanno
sporto denuncia offrendo loro
”scuse senza riserve”.
News International ha poi annunciato l’istituzione di un fondo di
risarcimento per risolvere i contenziosi per vie stragiudiziali. Tra
i nomi noti coinvolti – 24 in tutto
sono i casi approdati in procura –
vi sono quelli di Sienna Miller,
dell’ex ministro alla Cultura Tessa
Jowell, il commentatore di calcio
Andy Gray e Kelly Hoppen, stilista.
”Il comportamento tenuto in passato da News of the World”, recita
la nota, ӏ per noi fonte di sincero
rammarico”. Stando alle informazioni raccolte dalla BBC la società
conta di risolvere i contenziosi
con una cifra vicina ai 20 milioni
di sterline. Ovvero poco meno di
100 mila sterline per caso.
Secondo gli analisti questa mossa
sarebbe un tentativo da parte di
News Corp di mettere fine al caso
e limitare i costi finanziari, in un
momento in cui la società del
magnate australiano vorrebbe procedere con l'acquisto già programmato di BSkyB, un accordo che ha
fatto infuriare altri gruppi editoriali britannici, preoccupati per la
sempre crescente influenza del
gruppo sui media inglesi.
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Gazzettino Europeo
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Cultura
orizzonti transnazionali
Scoperti in Giordania i libri che
potrebbero riscrivere la storia
(Lettera43) - Piccole pagine in piombo tenute insieme da un
anello di pelle. All’interno di questi scritti potrebbe esserci
il racconto della crocefissione di Cristo e della sua resurrezione. Sono in molti a credere che i libretti scoperti in
Giordania, e oggi conservati in Israele, siano la più antica
testimonianza cristiana. Un ritrovamento che può cambiare
la storia o che, di certo, può aiutare a chiarirla.
E la storia da chiarire sarebbe addirittura quella del
Cristianesimo grazie a
un beduino giordano.
Una settantina di
libretti in piombo, tra
le cinque e le 15 pagine ciascuno, sono stati
ritrovati in Giordania.
Risalirebbero a 2000
anni fa e sarebbero i
primi
documenti
riguardanti la crocefissione e la resurrezione
di Cristo.
Grandi poco più di una
carta di credito, i
libretti sono uniti da
anelli di pelle e sono
marchiati con il menorah, il candelabro a
sette braccia antico simbolo ebraico.
LE TAVOLE CONTESE. Il ritrovamento è avvenuto in una
regione arida nel nord della Giordania. Un'alluvione pare
abbia liberato una nicchia all’interno di una grotta dove il
beduino ha trovato il plico.
Il tutto è accaduto tra il 2005 e il 2007, ma solo ora è stata
resa nota la notizia dopo che i preziosi documenti sono finiti - in che modo non è ancora chiaro - nelle mani di un israeliano che li ha portati fuori dalla Giordania e consegnati
agli esperti del suo Paese.
Il governo Amman ha così iniziato una battaglia legale per
riprendersi i preziosi manoscritti, a suo avviso sottratti illegalmente.
Documenti precedenti ai Rotoli del Mar Morto
«I testi potrebbero essere stati incisi», ha spiegato alla Bbc
Ziad al-Saad, direttore del dipartimento di Antichità giordano, «da un gruppo di seguaci di Cristo una decina di anni
dopo la crocefissione». Se così fosse sarebbero ben più
importanti dei Rotoli del Mar Morto ritrovati tra il 1947 e il
1956. Oltre 30 mila frammenti conservati a Gerusalemme in
cui si trovano parti della Bibbia e la versione più antica dei
Dieci Comandamenti.
SCONTRO SULL'ORIGINE. Ora la nuova scoperta che
potrebbe cambiare la storia, soprattutto se fosse confermata
l’origine cristiana delle tavolette. Una tesi, questa, sostenuta da molti esperti e ricercatori.
«Una delle caratteristiche che fa pensare che le tavolette
siano di origine cristiana e non ebraica», ha sottolineato la
professoressa Margaret Baker, tra le massime esperte
dell’Antico Testamento, «è il fatto che abbiano la forma di
libri e non di
rotoli. L’uso dei
libri è, infatti,
riconducibile ai
cristiani».
SIMBOLI CRISTIANI. E dello
stesso avviso è
Philip Davies,
professore emerito
alla
S h e f f i e l d
University che
ha avuto la fortuna di vedere da
vicino i libretti di
piombo:
«Si
vede chiaramente una mappa di
Gerusalemme. In una pagina c’è una croce in primo piano
con dietro una apertura che potrebbe rappresentare la
tomba di Gesù. Sono senza dubbio immagini cristiane».
Certo, gli studi da fare sono ancora lunghi, da quelli sul
metallo alla decifrazione delle scritte che, a un primo
esame, sembrano in ebraico antico, con alcune parti in codice. «Tutto fa credere che siano scritti cristiani», ha confermato David Elkington, studente di studi religiosi e archeologia.
PRIMA DI SAN PAOLO. «La presenza del Menorah su una
delle copertine», ha concluso l'esperto, «porta al periodo
cristiano. Agli ebrei, infatti, al tempo era vietato rappresentare il candelabro a sette braccia perché era conservato nel
luogo più sacro del tempio, alla presenza di Dio».
Il Cristianesimo, fino a oggi, ha come sua più antica testimonianza le lettere di San Paolo, che risalgono però ad
alcune decine di anni dopo la morte di Gesù. Se venisse confermata l'origine cristiana dei libri di piombo, si tratterebbe
della seconda scoperta avvenuta in Giordania riguardo le
origini del cristianesimo, dopo quella del 2008, quando un
gruppo di archeologi portò alla luce a Rihab quella che è
considerata la più antica chiesa cristiana del mondo.
I dialoghi dei soldati nazisti: “Italiani da uccidere: crepate, maiali”
BERLINO – Il libro si chiama “Soldaten, Protokolle von
Kaempfen, Toeten und Sterben”, cioè “Soldati, protocolli
del combattere, dell’uccidere e del morire” e racconta i dialoghi dei nazisti, che ignari di essere ascoltati, si lasciavano
andare a commenti tanto sinceri quanto scioccanti.
A scriverlo sono stati gli storici Soenke Neitzel e Harald
Welzer e hanno portato alla luce i dialoghi dell’Intelligence
Service britannico e dello Oss americano.
I soldati e ufficiali tedeschi si vantavano tra loro. Ecco qualche stralcio riportato dal quotidiano La Repubblica. ”In un
villaggio in Russia c’erano partigiani. E’ chiaro che dovevamo fare terra bruciata, uccidemmo donne, bambini, tutto e
tutti”, dice un soldato a un altro.
E ancora: “Bombardavamo e mitragliavamo a volo radente
attorno a Poznan, volevamo fare tutto il possibile con le
mitragliatrici di bordo. Soldati, civili? La gente non mi faceva pena, ma uccidemmo anche cavalli, per i cavalli fui
dispiaciuto fino all’ultimo giorno”.
E poi sull’Italia: “Il tenente ci diceva, ammazzatene venti,
così avremo un po’ di pace, alla minima loro sciocchezza
via altri cinquanta. Ra-ta-ta-ta con le mitragliatrici, lui urlava, “crepate, maiali”, odiava gli italiani con rabbia”. Anche
altrove: “In Caucaso, se uccidevano uno di noi, il tenente
non aveva bisogno di impartire ordini. Pistole pronte,
donne, bambini, tutto quel che vedevamo, via!”.
“Col nostro U-Boot affondammo un cargo trasporta-bambini”, dice il marinaio Solm nel 1943 a un compagno di prigionia. (Ndr erano le navi con cui i bimbi inglesi venivano
portati in salvo dai bombardamenti, in Usa e Canada). “Tutti
affogati? Sì, tutti. E la nave? Seimila tonnellate”.
Inoltre i nazisti volevano uccidere le truppe alleate che stavano liberando l’Europa con caffè, cioccolato, salsicce e
persino sigarette avvelenate, secondo quanto svelato da 180
documenti dell’MI5 (agenzia per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito).
(Blitzquotidiano)
Repubblica Ceca. Scoperto
un ”gay delle caverne”
risalente a 5 mila anni fa
Una squadra di archeologi della
Repubblica Ceca ha dissotterrato
nei pressi di Praga i resti di un
uomo gay risalenti ad un periodo
compreso tra il 2900 e il 2500
B.C., a quanto riferisce il Daily
Telegraph.
Secondo il giornale “il gay delle
caverne” è stato ritrovato sepolto
in una maniera normalmente
riservata alle donne nell’Età del
Rame. L’uomo è infatti stato deposto sulla parte sinistra del suo
corpo con il volto rivolto a oriente, senza armi ma circondato da
recipienti per uso casalingo, normalmente a quel tempo riservati
alle donne.
Tradizionalmente invece gli uomini erano deposti sul lato destro del
corpo con accanto armi come
martelli, asce e coltelli scolpiti
dalla pietra e il volto girato verso
occidente.
«La storia e l’etnologia ci insegnano che la gente di quel periodo
prendeva molto seriamente i loro
funerali, ed è quindi altamente
improbabile che la posizione dell’uomo sul suo lato sinistro e le
suppellettili intorno a lui siano
state uno sbaglio», ha dichiarato
il capo dei ricercatori Kamila
Remisova Vesinova. Che ha
aggiunto: «E’ molto più probabile
che si trattasse di un uomo con un
diverso orientamento sessuale o di
un travestito».
L’archeologa Katerina Semradova ha dichiarato in una conferenza stampa che la scoperta del
“gay delle caverne” è simile a
quella di una donna guerriera del
periodo Mesolitico che è stata trovata sepolta nella stessa maniera
degli uomini, distesa sul fianco
destro, col volto rivolto ad occidente e circondata da armi.
E’ noto che l'omosessualità è
diventata un tabù solo in tempi
recenti. Nell'antichità, unirsi con
persone dello stesso sesso era
socialmente accettato. E la scoperta archeologica di Praga sembra dimostrare che questo comportamento sessuale era diffuso
già in piena Età del Rame.
La tomba di Praga appartiene alla
cosiddetta cultura della ceramica
cordata, per via delle decorazioni
impresse a corda sui manufatti,
anche conosciuta come cultura
dell'ascia da combattimento o cultura della sepoltura singola.
Il ritrovamento non è l'unico di
questo genere. Nel 2004 a Tabriz,
nell'Iran nordoccidentale, sono
stati scoperti i resti di una donna,
risalenti a 2000 anni fa, circondati da una serie di armi.
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orizzonti transnazionali
albori della radio in
Firenze: parte dall’ex convento di Sant’Orsola Gliesposizione
a Roma
la ricerca dei resti mortali di Monna Lisa
Al via il prossimo 27 aprile, nell'ex convento di Sant'Orsola
a Firenze, le ricerche della tomba di Lisa Gherardini, la
'Monna Lisa' di Leonardo.
Il progetto, promosso dal Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali, è stato presentato nei giorni scorsi in Palazzo Medici Riccardi, sede
della Provincia di Firenze.
La ricerca ha già avuto una
prima fase di studio documentale e il 27 inizierà l'esplorazione
con il georadar di una parte del
sottosuolo dell'antico monastero
di Sant'Orsola, nel centro della
città, in cui fu monaca la figlia di
Lisa, Marietta. La prima parte
ha portato, in particolare, a
ritrovare alcuni documenti
redatti dalle suore del convento
che attesterebbero, secondo il
professor Silvano Vincenti, ''l'esistenza di uno spazio ipogeo
posto al centro della Chiesa'' di
San Francesco ''come luogo probabile della sepoltura della Lisa
Gherardini''.
Tra l'altro, rivela lo studioso,
proprio nella chiesa di San
Francesco, che era il luogo di
culto del convento aperto al pubblico, ''un pre-esame con il georadar ha mostrato la presenza di una scala che scende sotto
l'altare e una zona dura che fa ipotizzare una grande cripta.
Molto probabilmente lì ci sono le sepolture delle esterne''.
L'esame con il radar, oltre a questa chiesa, riguarderà anche
due chiostri e quella che era la chiesa della clausura, per un
totale di 950 metri quadri.
L'indagine con il georadar durerà tre giorni e i risultati arriveranno nell'arco di una settimana.
Se sarà confermata l'esistenza della cripta, questa verrà
aperta e gli eventuali resti mortali rinvenuti saranno sottoposti ad esami, in primo luogo del Dna, per stabilire se realmente appartengono alla Monna Lisa. Nel caso in cui poi
tra i resti fosse scoperto il cranio, o parte di esso, della
'Monna Lisa', il gruppo di scienziati tenterà di ricostruire il
volto di Lisa Gherardini mediante le tecniche di antropologia forense.
Sarebbe così possibile sciogliere un grande dubbio degli
studiosi: Lisa Gherardini fu veramente la modella di
Leonardo per la 'Monna Lisa''?.
Studiosi e appassionati da oltre 500 anni non hanno mai
smesso di chiedersi chi veramete fosse la modella di
Leonardo. Secondo il Vasari si
tratta di Lisa Gherardini, moglie
del mercante di seta Giocondo,
rimasta vedova, si ritirò nell’ultimo periodo della sua vita nel
convento di Sant’Orsola dove
morì il 15 luglio del 1542, a 63
anni. Ma non tutti sono di questo
parere.
Trovare i resti ossei di Monna
Lisa e possibilmente risalire al
suo Dna per ottenere una ricostruzione fisiognomica è l’obiettivo dei ricercatori. Da un sopralluogo fatto nei giorni scorsi
avrebbero evidenziato, con il georadar, una cripta dove potrebbero essere conservate delle sepolture. Ma tutto quello che resta
oggi dell’ex convento sono le
mura esterne e qualche arco.
Questa campagna di ricerca
potrebbe risultare vana se fosse
vera l’ipotesi fatta da una giornalista inglese e pubblicata
su un quotidiano di Liverpool. Secondo le sue ricostruzioni
negli anni 80 quando ancora il convento era di proprietà
demaniale, durante i lavori di ristrutturazione, per ospitare
una caserma, fu scavato un posteggio sotterraneo e i materiali sono stati portati in una discarica vicino a Firenze,
un’ipotesi suffragata anche da alcuni tecnici fiorentini.
Francesco Mallegni antropologo, che fa parte dei ricercatori, ha affermato “se trovassimo il Dna di Lisa Gherardini
sarebbe poi confrontato con quello dei suoi figli, che sono
sepolti nella chiesa della Santissima Annunziata”. I ricercatori sperano di trovare anche i resti di suor Ludovica, la
figlia di Lisa Gherardini, che visse nel convento di
Sant’Orsola.
Si terrà a Roma, dal 15 aprile al 14
maggio prossimi "L'ha scritto la
radio!", mostra dedicata alle radio
d'epoca che l'Aire (Associazione
Italiana Radio d'Epoca - Gruppo
locale di Roma & Lazio) propone
alla Casa della Memoria e della
Storia, in via san Francesco di
sales, a Trastevere.
All'inaugurazione, giovedì 14
aprile, saranno presenti la figlia di
Guglielmo Marconi, Elettra
Marconi, l'esperto di telecomunicazioni Generale Francesco
Cremona e Fabio Zeppieri, coordinatore di Aire.
La sezione più ampia dell'esposizione è riservata alle radio d'epoca
del periodo 1920-1950 mentre
altre due parti sono dedicate
rispettivamente alle riproduzioni
di apparecchiature scientifiche
(1800-1900), che segnarono le
tappe fondamentali della scoperta
della radio, ed alla storia della
spedizione al Polo Nord del
Dirigibile Italia (1928) con le
riproduzioni delle radio di bordo.
Una piccola, ma speciale, appendice è costituita da una coppia di
trasmettitori del padre della
Radio, Guglielmo Marconi.
La Radio ha esordito nella storia
nel 1895 come Telegrafia senza
fili, ovvero il sistema di trasmissione in codice Morse di messaggi. Il sistema radio che comunemente conosciamo come mezzo di
intrattenimento e di informazione
di massa è la Radiofonia ed ha
avuto origine intorno al 1906 in
via sperimentale, diffondendosi
dopo il 1920 quasi contemporaneamente sia negli USA sia in
Europa con la nascita delle stazioni "Broadcastings".
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Bandi e Concorsi Europei
APRILE
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ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/31/10 - MEDIA 2007
FESTIVAL AUDIOVISIVI
Incentivare la promozione e la circolazione di opere audiovisive
europee nel quadro di manifestazioni commerciali, di mercati
professionali, nonché di festival di programmi audiovisivi.
Stanziamento: € 1.600.000 - GUUE 2010/C 238/04
Scadenza: 30 aprile 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/02/11 - MEDIA 2007 SVILUPPO, DISTRIBUZIONE, PROMOZIONE E FORMAZIONE - SOSTEGNO ALLA CREAZIONE DI RETI E ALLA MOBILITÀ
DI STUDENTI E FORMATORI IN EUROPA
Sostegno a favore del settore audiovisivo europeo
Stanziamento: € 2.000.000 - GUUE 2011/C 39/10
Scadenza: 30 aprile 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/41/10 - ATTUAZIONE DI ERASMUS
MUNDUS 2009 - 2013 (Azione 1 - Programmi
congiunti; Azione 2 - Partenariati; Azione 3 Promozione dell’istruzione superiore europea)
Promuovere la comprensione interculturale con la cooperazione
Stanziamento: € 95.600.000 - GUUE 2010/C 341/10
Scadenza: 29 aprile 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EAC/49/10 - Programma di apprendimento
permanente (LLP) - Invito a presentare proposte
per l’anno2011
2° termine per la presentazione di proposte relative a Comenius,
Grundtvig: Formazione permanente
Stanziamento: € 1.065.000.000 - GUUE 2010/C 290/06
Scadenza: 29 aprile 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-ICT-2011-SME-DCL: invito a presentare
proposte nell'ambito della priorità TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST
Stanziamento: € 35.000.000 - GUUE 2011/C 32/15
Scadenza: 28 aprile 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-SME-5: invito a presentare proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E
NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE
nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST
Stanziamento: € 40.000.000 - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 28 aprile 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-SMALL-5: invito a presentare proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E
NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE
nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST
Stanziamento: € 99.500.000 - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 28 aprile 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-NMP-2011-LARGE-5: INVITO A PRESENTARE
PROPOSTE PER L'AZIONE NANOSCIENZE,
MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE PROGRAMMA SPECIFICO 'COOPERAZIONE' DEL VII PROGRAMMA QUADRO DI RST
Stanziamento: € 118.000.000 - GUUE 2010/C 196/06
Scadenza: 28 aprile 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
ENIAC CALL 2011-1 : Invito a presentare
proposte nell'ambito del programma di lavoro
per ENIAC Joint Undertaking
I progetti di ricerca ENIAC intendono contribuire allo sviluppo di
competenze chiave per la nanoelettronica in vari settori.
Stanziamento: € 18.700.000 - APRE del 23-02-2011
Scadenza: 21 aprile 2011
LAVORO E IMPRESE
VP/2011/02 - INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E
FORMAZIONE A FAVORE DELLE ORGANIZZAZIONI
DEI LAVORATORI
Sviluppo di misure per affrontare la dimensione occupazionale e
sociale dell'UE in materia di uscita dalla crisi economica.
Stanziamento: € 3.420.000 - VP/2011/02
Scadenza: 18 aprile 2011
RICERCA E INNOVAZIONE
FP7-SST-CIVITAS-2011-MOVE : Invito a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro
2011 del Settimo Programma Quadro di attività di
ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione
Area 7.2.3. ENSURING SUSTAINABLE URBAN MOBILITY
Stanziamento: € 18.000.000 - GUUE 2010/C 247/03
Scadenza: 12 aprile 2011
ISTRUZIONE E CULTURA
EACEA/26/10 - MEDIA 2007 - SVILUPPO,
DISTRIBUZIONE, PROMOZIONE E FORMAZIONE
SUPPORTO PER LO SVILUPPO DI OPERE
INTERATTIVE ONLINE E OFFLINE
Contenuti digitali a complemento di un progetto audiovisivo
Stanziamento: € 2.000.000 - GUUE 2010/C 262/10
Scadenza: 11 aprile 2011
AVVISO: Per dettagli sui Bandi soprariportati o per accedere agli elenchi ed alle schede di maggio, giugno, luglio e agosto 2011, consultare
“GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm
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