Latinoamerica-online Anno 1° n. 46 Le notizie della settimana 8
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Latinoamerica-online Anno 1° n. 46 Le notizie della settimana 8 - 14 novembre 2001 La mappa del sito Messico Il Prd vince nel Michoacán Morelia, 12 novembre - Lázaro Cárdenas Batel, figlio del leader del Prd (Partido de la Revolución Democrática) Cuauhtémoc Cárdenas e nipote dell'ex presidente della Repubblica Lázaro, ha vinto le elezioni a governatore del Michoacán. Il trentasettenne Cárdenas, con una coalizione guidata dal Prd, ha ottenuto il 41,8% dei voti strappando il governo dello Stato al Partido Revolucionario Institucional, che lo deteneva dal 1929. Il priista Alfredo Anaya ha conseguito il 36,7%, mentre il terzo candidato, Salvador López del Pan (Partido Acción Nacional), si è fermato al 18,7. Il nuovo governatore assumerà la carica il 15 febbraio. (Approfondimenti pag. Messico: un'intervista a Lázaro Cárdenas Batel) Il mondo della cultura La scomparsa di Delia Garcés Che bello bin Laden! Infanzia Narcotrafficanti reclutano bambini Cancellare i tatuaggi Popoli indigeni Uccisero un indigeno "per scherzo" Incontro internazionale Scontri tra polizia e indigeni Indigeni scacciano guerriglieri America Latina Presidenti contro la povertà Argentina Per la crisi in pericolo il censimento Patricia Bullrich si dimette Bolivia Polizia contro cocaleros Brasile Lotta contro il contrabbando del tabacco Una taglia sui topi Solidarietà con gli affamati Fuga di massa a Bauru Massiccio sciopero alla Volkswagen Cile Lagos nega ogni rapporto con ex agente Colombia Sequestrata consigliera di pace Riprendono i contatti Eln-governo? Assassinati 23 contadini La prima "regina" nera Cuba Emergenza dopo Michelle Ecuador Si festeggia la qualificazione ai Mondiali No alla privatizzazione del settore elettrico Messico Meglio la bicicletta Assassinati due giudici Nicaragua Continuano le polemiche sui risultati Panama Terminati i lavori del Canale Paraguay Una marcia al femminile Porto Rico Maltempo e malattie Ascensione africana Incontro di legislatori ispanici Repubblica Dominicana Accordo sull'immigrazione in Spagna La tragedia di New York Uruguay Processato spagnolo legato all'Eta Venezuela Ridotta la produzione di greggio? Industriali preoccupati bonito", ha detto l'artista, facendo rilevare che riconoscere la piacevolezza dei tratti del volto non significa condividerne le posizioni politiche. Ciò non ha impedito che le sue dichiarazioni fomentassero le critiche e provocassero una "pioggia" di messaggi di protesta da ogni parte del Brasile. America Latina Presidenti contro la povertà New York, 11 novembre - Nel corso dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nei numerosi interventi di capi di Stato latinoamericani si è registrata la condanna unanime dei terroristi, ma anche il riconoscimento della necessità di lottare contro povertà e discriminazione. Il messicano Fox, dopo aver ribadito l'impegno del suo paese contro le azioni di terrorismo, ha affermato: "No debemos soslayar las situaciones que han contribuido a generarlas, como la falta de desarrollo económico en muchas naciones". Il brasiliano Cardoso ha ricordato la necessità di una campagna mondiale contro il consumo delle droghe e i paradisi fiscali e ha invitato a una "globalización con solidaridad". L'argentino De la Rúa ha criticato l'ineguale distribuzione dei benefici della globalizzazione economica: "Esa distribución económica dispar provoca frustración y aún desesperación en amplios sectores desposeídos y genera condiciones para el surgimiento de conflictos y enfrentamientos sobre los cuales operan los fundamentalismos de distinto tipo". Più sfumato il cileno Lagos, secondo il quale nel processo di globalizzazione "junto con multiplicar la riqueza, no se ha disminuido el número de pobres". Dal canto suo il venezuelano Hugo Chávez, dopo aver espresso solidarietà al popolo statunitense, ha invitato a trasformare la guerra "en una batalla por la paz" e ha attaccato il neoliberalismo definendolo "el camino al infierno". Anche il presidente uruguayano Batlle ha sottolineato l'importanza della battaglia contro il sottosviluppo per sconfiggere il terrorismo. Infine il peruviano Toledo ha lanciato un appello per il congelamento immediato dell'acquisto di armamenti in America Latina e per l'utilizzo di queste risorse nella lotta contro la miseria. "Nada justifica hoy que gobiernos democráticos sacrifiquen el desarrollo de las mayorías por el armamentismo", ha affermato. "Si todos los países de la región hemos declarado nuestra firme voluntad pacifista, no tiene sentido que sigamos gastando en armamento recursos que necesitamos para invertir en la lucha contra la pobreza", ha aggiunto Toledo. Cile Lagos nega ogni rapporto con ex agente Santiago, 12 novembre - Il governo di Santiago ha negato qualsiasi legame con l'ex agente dello spionaggio Lenin Guardia, sospettato di aver inviato una lettera esplosiva all'ambasciata statunitense a Santiago. L'ordigno venne disinnescato senza causare danni. Lenin Guardia, un tempo militante di sinistra, all'inizio degli anni '90 era entrato a far parte del Consejo Coordinador de Seguridad Pública, organismo creato dal governo per combattere i "gruppi sovversivi". Con lui è stato arrestato un ex guerrigliero, Fernando López Candia, anch'egli informatore dello stesso organismo. Colombia Sequestrata consigliera di pace Bogotá, 10 novembre - E' stata sequestrata giovedì, mentre si stava recando a un incontro con le Farc (Fuerzas Revolucionarias Armadas de Colombia), la consigliera di pace del dipartimento di Cesar Mireya Mejía Araújo. In un appello i familiari hanno invitato la guerriglia ad ammettere la responsabilità del rapimento e a liberare al più presto l'ostaggio. Mejía Araújo è nipote della ex ministra della Cultura Consuelo Araújo Noguera, assassinata dalle Farc in settembre. Riprendono i contatti Eln-governo? Bogotá, 11 novembre - L'Eln ( Ejército de Liberación Nacional) ha reso noto di essere disposto a riprendere senza condizioni i contatti con il governo, interrotti da mesi per il disaccordo in merito all'istituzione di una zona smilitarizzata simile a quella concessa alle Farc. L'annuncio è stato fatto nel corso di un incontro in Venezuela tra i guerriglieri e una commissione del Congresso. Al loro ritorno a Bogotá, i parlamentari hanno spiegato che non si tratta dell'inizio di colloqui di pace, ma di contatti preliminari per stabilire le basi di un negoziato. Poche ore prima il presidente Pastrana aveva sollecitato il beneplacito degli Stati Uniti per utilizzare gli aiuti contro il narcotraffico nella lotta ai gruppi armati. Nel corso di una conferenza stampa a New York, dove aveva partecipato all'Assemblea Generale dell'Onu e si era poi incontrato con George W. Bush, Andrés Pastrana aveva dichiarato che terrorismo e narcotraffico "vanno mano nella mano" e che non esiste un esempio "più amaro" di questo rapporto dell'esperienza colombiana. Assassinati 23 contadini Bogotá, 11 novembre - Nuova esplosione di violenza nel paese. Gruppi paramilitari di estrema destra hanno fatto irruzione in quattro villaggi del dipartimento di Antioquia, assassinando a colpi d'arma da fuoco 23 contadini accusati di essere simpatizzanti della guerriglia. Intanto la polizia ha denunciato che domenica è stato rapito, da guerriglieri dell'Eln, il cantante e compositore Alfredo Gutiérrez, uno dei più noti interpreti dell'acordeón. L'artista stava tornando nella città di Cúcuta dopo un'esibizione a El Tarra, nel dipartimento di Norte de Santander. La prima "regina" nera Cartagena de Indias, 12 novembre - All'annuale concorso nazionale di bellezza, la giuria ha scelto per la prima volta una giovane studentessa nera. La sua elezione era stata preceduta da forti polemiche e accuse di razzismo lanciate agli organizzatori del concorso per la squalifica delle concorrenti nere. La vincitrice del titolo di Señorita Colombia proviene dal Chocó, una delle regioni più povere ed a popolazione prevalentemente nera. I suoi concittadini hanno festeggiato entusiasticamente la vittoria, sperando che questo momento di celebrità serva a richiamare l'attenzione sui gravi problemi della regione e di tutta la popolazione nera del paese. Cuba Emergenza dopo Michelle L'Avana, 11 novembre - Il governo cubano ha adottato una serie di drastiche misure per risparmiare energia, dopo i gravi danni procurati alla rete elettrica dal recente uragano. Occorreranno diverse settimane prima che vengano ripristinate le centrali elettriche e fino ad allora tutti i negozi della capitale e gli uffici pubblici dovranno ridurre i consumi energetici. Proibito l'uso dell'aria condizionata. All'interno del paese la situazione è più drammatica e in alcune località passeranno mesi prima che venga ristabilita la fornitura di energia elettrica e riallacciati i collegamenti telefonici. Il Venezuela ha inviato aiuti comprendenti viveri, alloggi di fortuna e generatori di corrente. Alimenti per l'infanzia e medicinali sono stati promessi dall'ambasciatore tedesco. Anche gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere pronti ad inviare aiuti alla popolazione cubana , ma "non al regime di Fidel Castro". Ecuador Si festeggia la qualificazione ai Mondiali Quito, 8 novembre - Milioni di persone sono scese in piazza per festeggiare la qualificazione della nazionale al mondiale di calcio del 2002, grazie a un pareggio ottenuto con l'Uruguay. E' la prima volta che la compagine partecipa a una competizione mondiale. Prima dell'Ecuador aveva superato la selezione la nazionale argentina. Sono quattro le squadre sudamericane che saranno selezionate direttamente alla competizione, mentre la quinta classificata potrà tentare un'ultima carta giocando con l'Australia in una partita "di ripescaggio". No alla privatizzazione del settore elettrico Quito, 13 novembre - Numerose organizzazioni, tra le quali il Fronte unitario dei lavoratori e la Conaie (la Confederazione delle nazioni indigene), hanno promosso una nuova serie di manifestazioni contro la privatizzazione della produzione di energia elettrica. Nel caso il governo non dovesse recedere dal suo intento, la mobilitazione dovrebbe culminare con uno sciopero nazionale. Il governo ha annunciato di voler procedere a un'asta internazionale per la cessione del 51% delle quote del comparto elettrico. In gara vi sono imprese di Stati Uniti, Argentina e Spagna. Motivo della privatizzazione sarebbe la carenza di approvvigionamento energetico durante la stagione secca, che impedisce alle centrali di lavorare a pieno regime. La siccità ha obbligato le autorità a predisporre un razionamento di energia per i prossimi mesi. Le organizzazioni sindacali accusano i responsabili politici di avere deliberatamente evitato il potenziamento della produzione di energia per convincere la popolazione della necessità della privatizzazione. Messico Meglio la bicicletta Monterrey, 8 novembre - Data la lunghezza dei controlli agli aeroporti e alle frontiere dopo l'attentato dell'11 settembre, si è diffusa l'idea di attraversare il confine tra il Messico e gli Stati Uniti "pedalando". Per facilitare il viaggio ai ciclisti, le autorità hanno predisposto una specifica corsia riservata che attraversa la frontiera a El Paso, nel Texas. L'Immigration and Naturalization Service ha chiesto alle autorità messicane di pubblicizzare l'iniziativa per ridurre le lunghe code di auto che devono venire ispezionate al loro ingresso negli Usa, bloccando il traffico per molte ore. Ogni giorno migliaia di messicani e di statunitensi attraversano nei due sensi la frontiera per lavoro, per studio o per fare compere. Quasi 300 persone al giorno hanno accolto la raccomandazione di servirsi della bicicletta. Assassinati due giudici Mazatlán, 13 novembre - Due magistrati e la moglie di uno di loro sono stati assassinati dai narcotrafficanti del "cartello di Tijuana". Si è trattato di una vera e propria esecuzione, compiuta in pieno giorno nella casa di uno dei giudici, dove i sicari hanno fatto irruzione aprendo il fuoco contro tutti i presenti, alcuni dei quali sono rimasti feriti. La polizia ha rinvenuto sul posto una quarantina di bossoli. I due giudici stavano indagando sulle attività del boss Francisco Arellano Felix. Nicaragua Continuano le polemiche sui risultati Managua, 10 novembre - Continuano le polemiche sul conteggio dei voti. Il leader sandinista Daniel Ortega, che ha riconosciuto la sconfitta nelle elezioni presidenziali del 4 novembre, ha impugnato i dati delle legislative, affermando che il suo partito ha ottenuto 41 seggi all'Assemblea Nazionale e non 35 come risulta dalle cifre ufficiali. Denunce di brogli provengono anche dal Partido Conservador, terza forza politica del paese, che ha accusato liberali e sandinisti di aver tentato di escluderlo dal Parlamento manipolando i risultati. Mentre si attendono ancora i dati ufficiali, il presidente del Consejo Electoral, Roberto Rivas, ha dichiarato di aver chiesto la protezione della polizia perché ripetutamente minacciato di morte. Panama Terminati i lavori del Canale Panama, 8 novembre - L'Autorità del Canale ha annunciato che sono terminati i lavori di ampliamento del bacino, ciò che permetterà il passaggio contemporaneo di due navi potenziando il traffico marittimo del 20%. Nonostante ciò la via d'acqua rimane ancora troppo stretta per ospitare le navi più grandi. Per i lavori di ampliamento sono occorsi due anni e una spesa di 300 milioni di dollari. L'amministrazione del Canale è stata ceduta il 31 dicembre 1999 a Panama dagli Stati Uniti, che l'avevano gestita per 85 anni. Paraguay Una marcia al femminile Asunción, 13 novembre - Il Coordinamento nazionale delle donne indigene e contadine ha organizzato una Marcha por la dignidad con la partecipazione di 5.000 manifestanti. Obiettivo dell'iniziativa, che porterà le partecipanti a percorrere a piedi 56 chilometri per giungere di fronte alla sede del Parlamento nella capitale, è la lotta alla fame, alla disuguaglianza e all'oppressione patite dalle donne paraguayane. Vengono reclamati anche i diritti alla salute, all'educazione ed alla giustizia per tutti i ceti più poveri del paese. Porto Rico Maltempo e malattie San Juan, 8 novembre - Piogge torrenziali e freddo hanno causato gravi danni, stimati in 15 milioni di dollari, all'agricoltura del paese, rendendo inoltre impraticabili decine di strade. Nel nord e nel centro del paese è stato danneggiato il 20% delle piantagioni di banane e di caffè. E' stato lanciato l'allarme per il pericolo di una epidemia di dengue: in 48 dei 78 comuni dell'isola si sono registrati numerosi casi di infezione, in percentuale quasi doppia rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Ascensione africana San Juan, 13 novembre - E' giunta notizia che i quattro giovani portoricani impegnati nella scalata del Kilimangiaro, la più alta montagna africana e la settima del mondo, sono giunti sulla cima, dove hanno piantato la bandiera di Porto Rico. Incontro di legislatori ispanici San Juan, 13 novembre - Centinaia di legislatori di tutti i paesi latinoamericani si sono dati appuntamento sull'isola per sviluppare un'agenda di lavoro che permetta di "risvegliare il potere assopito del voto latino negli Stati Uniti". Convinti che l'unione fa la forza, i parlamentari sono decisi a promuovere azioni che permettano ai loro concittadini residenti negli Usa di essere maggiormente protagonisti della vita politica del paese e di avere una maggiore influenza negli ambiti in cui si prendono decisioni che li riguardano. Repubblica Dominicana Accordo sull'immigrazione in Spagna Santo Domingo, 9 novembre - E' stato firmato un accordo tra la Repubblica Dominicana e la Spagna per la determinazione delle quote di immigrazione nel paese europeo. Circa 5.000 dominicani, attualmente residenti irregolarmente in Spagna, potranno legalizzare la propria situazione, a patto che siano entrati nel paese prima dell'inizio dell'anno. Per gli altri sarà necessario ritornare al paese d'origine e iscriversi nelle liste degli aspiranti all'espatrio. La tragedia di New York Santo Domingo, 12 novembre - Strazio all'aeroporto Las Americas della capitale dominicana, tra i parenti e amici che attendevano i congiunti provenienti da New York per passare in famiglia le festività di fine anno. La maggioranza dei 246 passeggeri dell'aereo caduto era infatti costituita da dominicani residenti negli Stati Uniti per lavoro che, come di consueto, in questo periodo dell'anno ritornavano in patria. Circa un milione di dominicani vivono a New York, dove costituiscono una delle comunità straniere più numerose. Tra le vittime anche i componenti di un gruppo musicale di merengue, di ritorno da una tournée negli Usa, e la ventiseienne Hilda Yolanda Mayor, sopravvissuta due mesi fa al crollo delle Twin Towers, dove lavorava al ristorante Au Bon Pain. Uruguay Processato spagnolo legato all'Eta Montevideo, 14 novembre - La magistratura ha processato un cittadino spagnolo, residente da oltre 15 anni in Uruguay, e tre cittadini baschi per presunti legami con l'organizzazione terroristica Eta. Lo spagnolo era già stato arrestato nel 1992 con la medesima accusa. Dei tre baschi uno risiede nel paese sudamericano, mentre gli altri due, il sindaco di Ondarroa e il direttore della rivista Kale Gorria, erano di passaggio provenienti da Buenos Aires. Nessuno dei tre baschi era ricercato dalla polizia spagnola. Tutti sono stati rimessi in libertà. Venezuela Ridotta la produzione di greggio Caracas, 14 novembre - Il presidente Hugo Chávez ha dichiarato al quotidiano Ultimas Noticias che sarebbe soddisfatto se il prezzo del petrolio, data l'attuale situazione economica mondiale, si attestasse sui 20 dollari a barile. Il presidente venezuelano si è fatto promotore di una campagna di riduzione della produzione del petrolio all'interno dell'Opec, l'organizzazione dei paesi produttori, per impedire un eccessivo ribasso del prezzo del greggio. Il mese scorso Chávez ha visitato diversi paesi per ottenere il loro appoggio, ma non ha voluto dichiarare chi si è dichiarato d'accordo con la sua politica. I proventi della vendita del petrolio costituiscono l'80% del totale delle esportazioni e il 50% delle entrate statali. Al termine della riunione dei paesi aderenti all'Opec è stato comunicato che il Venezuela ridurrà la sua produzione a 160-170.000 barili di greggio al giorno a partire da gennaio, come contributo agli sforzi congiunti di contenere il ribasso del prezzo. Industriali preoccupati Caracas, 12 novembre - La Conindustria, la maggiore associazione degli industriali venezuelani, ha sollecitato il governo ad assumere urgenti misure per evitare un "collasso". I consigli degli industriali prevedono provvedimenti in difesa della produzione nazionale e aggiustamenti nella politica fiscale e negli scambi economici con l'estero. Richieste anche misure di modernizzazione del sistema industriale e leggi che garantiscano la sicurezza sociale. Secondo la Conindustria, "se non verranno prese misure urgenti, sarà inevitabile un collasso economico". Quest'anno la crescita del paese dovrebbe attestarsi, secondo calcoli governativi, tra il 3,5 e il 4% rispetto allo scorso anno e, secondo il presidente Chávez, l'economia del paese è una delle più "solide" dell'America Latina. Diverso il parere della Conindustria, secondo la quale negli ultimi cinque anni il 21% delle imprese è stato costretto a chiudere e negli ultimi sei anni le esportazioni, escludendo il settore petrolifero, sono cadute del 50%. Divergenza di opinioni anche in merito alla moneta nazionale, il bolívar, che gli industriali reputano sopravvalutato, rendendo poco competitivi i prodotti nazionali. Secondo dati forniti dall'associazione degli industriali, 6 dei 24 milioni di venezuelani sono disoccupati o sottoccupati, ingrossando le fila dei lavoratori del settore informale.