settembre 2003 - Comune di Campi Bisenzio
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settembre 2003 - Comune di Campi Bisenzio
diSegno mensile a cura dell’amministrazione comunale di Campi Bisenzio settembre 2003 Nuovi interventi sul Bisenzio 2 PAROLA IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA Con la presente desidero dire due o tre parole riguardo al Parco Iqbal e LuglioBambino. Premetto che la manifestazione LuglioBambino, di per sé, è una manifestazione meritevole e ha i suoi lati positivi, insomma è, sotto certi aspetti valida. Ora veniamo ai lati negativi: non capisco perché LuglioBambino non si faccia svolgere nel Parco di Villa Montalvo anziché nel parco Iqbal così vicino ad abitazioni private. Credo che le persone che debbano alzarsi presto al mattino per andare al lavoro non sia troppo piacevole dover stare ad ascoltare fino alle 23.30 ed oltre gli schiamazzi e i rumori che vengono dal giardino comunale. Personalmente, ad esempio, a ridosso della rete di recinzione che separa il mio giardino dal giardino comunale, ogni anno, durante la manifestazione, è posto lo schermo per il cinema, risultato, in casa mia non è più possibile ascoltare la televisione, tanto è alto il volume del cinema… Mi chiedo, come mai noi cittadini dobbiamo sempre chiedere permessi al Comune anche quando dobbiamo effettuare piccoli, insignificanti lavori, nelle nostre abitazioni, sui nostri terreni, sulle nostre proprietà ed il Comune invece non chiede mai il permesso quando c’impone qualcosa che noi non abbiamo chiesto ma che dobbiamo in qualche modo subire? Inoltre, desidero aggiungere un’altra cosa, credo che il parco Iqbal dovrebbe essere sorvegliato di più, soprattutto subito dopo la fine degli spettacoli di LuglioBambino, verso le 24 circa, infatti verso quell’ora ciurme di ragazzini malintenzionati sostano schiamazzando proprio nell’angolo dove si trova lo schermo del cinema ed alcune sere fa, precisamente alle 24.10 del giorno giovedì 17 luglio un gruppo di ragazzacci, di circa 13/14 anni hanno preso a calci un povero gattino di pochi mesi che ha avuto la sfortuna di trovarsi proprio vicino alla recinzione del mio giardino al confine con il Parco Iqbal. Ho notato che questi ragazzini sadici erano accompagnati anche da alcuni adulti che se ne stavano un po’ in disparte a chiacchierare, erano i loro genitori? Sono questi gli utenti di LuglioBambino? Credo che le varie feste servano a poco in un paese dove non c’è un minimo rispetto per gli altri, animali compresi. E’ inutile esporre alle finestre le bandiere con la scritta Pace se manca, persino nei bambini l’educazione e il rispetto dei più elementari principi del vivere civile. E non diciamo che si tratta di ragazzate, per favore, credo che sia reato maltrattare animali. Ho visto tutto dal mio terrazzo ma non ce l’ho fatta a fermarli, sono riuscita solo a raccogliere il gattino e portarlo dal veterinario l’indomani. Il veterinario ha confermato che il povero animale è stato preso a calci ed ha riportato un trauma ed un ematoma alla spina dorsale. Insomma, forse invece di proibire l’ingresso alle biciclette e agli animali, al Parco Iqbal bisognerebbe proibire l’ingresso ai ragazzini, anche se accompagnati dai loro genitori. Viviana Ventisette La ringrazio per voler considerare LuglioBambino una manifestazione meritevole e valida. Come tutte le attività ci sono, nonostante i dieci anni di attività, aspetti da migliorare e correggere. Innanzitutto la scelta di far svolgere l’iniziativa presso il Parco Iqbal è naturale: abbiamo creato un parco per i bambini sarebbe singolare non ubicarvi la manifestazione clou dedicata all’infanzia. Sulla disposizione delle sin- gole attività possiamo riflettere se esse sono di disturbo ai cittadini anche se, ad onor del vero, sono rispettati tutti i requisiti per lo svolgimento di attività all’aperto. Comprendo meno il nesso tra l’episodio increscioso delle violenze al gattino e LuglioBambino o il Parco: purtroppo c’è ancora molto da lavorare sul versante della cultura del rispetto verso ogni forma di essere vivente. Proprio per questo è sempre più necessario ribadire i valori di pace, intesa come diritto fondamentale e, mi permetta, sarebbe colpevole l’Amministrazione che non si impegnasse in questo senso. Se tutti i cittadini, grandi e piccoli, avessero acquisito tale consapevolezza - allora sì non sarebbe necessario ribadire il nostro impegno per la convivenza civile. Ritengo che lo stesso ragionamento debba valere per la sorveglianza: sono i genitori o gli adulti che devono insegnare ai bambini o ai ragazzi le regole. Il Parco Iqbal è un luogo dove l’ingresso deve essere sempre più aperto ai piccoli: solo vedendo esempi positivi si può migliorare la propria educazione. L’esclusione dalla socialità positiva è, quasi sempre, motivo di poca civiltà. AI CITTADINI scuola di qualità • un esame ogni due anni: la conseguenza sarebbe un aumento delle bocciature, a cominciare dalla scuola elementare • un solo maestro nella scuola elementare: il che impedirebbe di lavorare a gruppi, con insegnanti non specializzati che insegnino di tutto un po’ • 25 ore per tutti e al mattino, dalla materna alle superiori: in questo modo alle materne ed alle elementari viene soppresso il tempo pieno • le materie ritenute non fondamentali, quali educazione fisica, informatica, lingue straniere, ecc. tutte al pomeriggio: facoltative, dove si vuole e magari a pagamento! • scelta precoce della scuola superiore, divenuta non più obbligatoria, tra licei statali, per chi andrà all’università, e professionali regionali, per chi andrà fin da subito a lavorare. A tutto questo noi genitori rispondiamo no! Non facciamoci prendere per il naso con finte riforme che sono solo un ritorno alla scuola dei nostri nonni! I genitori dell’istituto comprensivo di San Donnino Seguono 225 firme Fiorella Alunni CONTRORIFORMA MORATTI CONSORZIO DI BONIFICA OMBRONE PISTOIESE - BISENZIO Non ci piace una scuola solo per alcuni, vogliamo una scuola per tutti! Riforma a costo zero vuol dire salasso per le famiglie! Si vuole cambiare la scuola senza neanche consultare il Parlamento! I cambiamenti preannunciati dal ministro Moratti sono: • ingresso nella scuola dell’infanzia anche a due anni e mezzo: questa scelta non rispetta le esigenze di crescita dei bambini e mette in crisi la possibilità di garantire una La legge regionale n. 34 del 1994 ha individuato nei Consorzi di bonifica i soggetti che, insieme agli Enti locali e alla Regione, contribuiscono allo sviluppo, alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni agricole, alla difesa del suolo, alla regimazione delle acque e alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse. Il Consorzio di bonifica Ombrone pistoiese - Bisenzio è stato istituito con delibera del Consiglio regio- Il 26 agosto scorso improvvisamente se n’è andato Giuseppe Falciai, uno dei “personaggi” di Campi. Falciai è morto per un malore in strada a Sesto Fiorentino in circostanze assurde e tragiche. DiSegno Comune vuole ricordarlo per l’uomo, semplice e buono che era, per la sua attività nell’associazionismo, per come lo conoscevano i campigiani mettendo da parte le polemiche che il caso ha suscitato. Giuseppe Falciai, classe 1948, era nato e cresciuto a Campi Bisenzio. Prima di parlare dell’attività del gruppo donatori sangue Fratres, dove si impegnava con vigore dai primi anni Settanta, si potrebbe raccontare qualche lato della sua vita che non tutti i cittadini conoscevano. Laureato in chimica e tecnologie farmaceutiche, nel 1975 vinse il concorso per la farmacia comunale numero 1 di Sesto Fiorentino dove ha sempre lavorato. Nel 1982 avvertì i primi segnali di una “insufficienza renale cronica” e nel 1983 iniziò il calvario della dialisi. Per tre volte fu convocato per un trapianto di rene ma solo nel 1987 arrivò l’organo compatibile. L’intervento avvenne a Genova e Falciai riuscì anche ad incontrare la famiglia del donatore: “E’ uno dei rari momenti - disse - in cui non sai se essere felice o no”. Nonostante le sofferenze e i disagi che comporta la dialisi, Giuseppe Falciai aveva coraggio, il suo motto era “non bisogna arrendersi mai”. Dopo il trapianto la sua vita riprese normale, suddivisa fra la casa di via Buozzi, la farmacia, la parrocchia del Sacro Cuore dove insegnava catechismo, la locale Misericordia. Legatissimo all’anziana mamma Olga e ai fratelli Fabrizio e Riccardo, Giuseppe Falciai ideò in ciclostile un simpatico giornalino “La Campana” dove era possibile reperire la storia di Campi a puntate, curiosità e aneddoti sulle frazioni, ricette della nonna e giochi di una volta. Fra le sue passioni la chimica, il computer, la cura dei gatti. A Sesto Fiorentino era considerato un farmacista speciale, sempre disponibile ad ascoltare le persone, soprattutto gli anziani. Nei Fratres Falciai fu nominato presidente e “inventò” un’originale pubblicità: girare in automobile con l’amplificatore lungo le vie della città invitando, con le buone o con le “cattive” parole, i cittadini a donare il sangue. “Il tuo sangue non donarlo solo alle zanzare ma a chi ha bisogno” oppure “Disgraziati campigiani venite a donare il sangue”: sono solo alcune frasi che pronunciava e che solitamente venivano accompagnate da saluti personali agli amici che incontrava, statistiche, consigli per la salute, incoraggiamenti per i paurosi dell’ago. Grazie all’impegno di Giuseppe Falciai il gruppo Fratres ha superato le 600 sacche di sangue annue. Dal 2001 era presidente onorario del gruppo. Con la scomparsa di Giuseppe Falciai, la Misericordia e la città stessa di Campi, hanno perso un uomo che aveva fatto della solidarietà e dell’aiuto al prossimo una ragione di vita. Cordoglio è stato espresso dal provveditore Alessandro Pecchioli il quale, insieme ai Fratres, auspica che l’insegnamento e l’eredità morale di Falciai non vada perduta. Maria Serena Quercioli nale n. 92 del 1998 e dal 1 gennaio 2002 è subentrato alle competenze del Consorzio Area fiorentina nei Comuni di Prato, Campi Bisenzio e Signa all’incirca nella zona ad ovest della via Barberinese. Uno dei compiti più importanti per il Consorzio è quello di prevenire il rischio idraulico sui corsi d’acqua di competenza. Questo obiettivo viene perseguito facendo manutenzione e pulizia su fiumi, torrenti, fossi, collaborando con gli altri enti, Autorità di Bacino, Regione, Provincia, alla realizzazione di opere strutturali di difesa come il rifacimento di argini e interventi di sistemazione di movimenti franosi. L’opera del Consorzio tende inoltre a valorizzare la produzione agricola del territorio di competenza. Finalità del Consorzio sono: la tutela e salvaguardia del territorio, lo sviluppo sostenibile, la compatibilità ambientale, la messa in sicurezza per garantire l’incolumità dei cittadini e delle attività produttive. Questo lo scopo del lavoro del Consorzio che si è capillarmente concretizzato con una serie di interventi di regimazione idraulica che sono il frutto di una concertazione con gli Enti locali e le Province, e di una serie di accordi a livello interprovinciale. L’obiettivo è di avere sotto controllo una situazione aggiornata del reticolo idraulico, anche minore, per monitorare la manutenzione in ogni tratto di competenza. Il comprensorio di competenza del Consorzio si estende sulle province di Firenze, Prato e Pistoia per un totale complessivo di 51.031 ettari, e su quindici comuni: Pistoia, Agliana, Montale, Quarrata, Marliana, Serravalle Pistoiese, Prato, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Cantagallo, Vaiano, Signa, Capraia e Limite, Campi Bisenzio. In particolare nel Comune di Campi Bisenzio il Consorzio ha competenza all’incirca nella zona ad ovest della via Barberinese (a confine con Prato) e sulle gore Bandita e Castelnuovo o Lonco, e sui fossi Carcerina, Tozzinga, Viaccia, Dogaia, Chiella e Vingone-Lungo. Nel maggio scorso con il Comune di Campi Bisenzio è stato firmato un protocollo d’intesa per la ristrutturazione del torrente Chiella. L’accordo è stato raggiunto lo scorso maggio. La realizzazione dell’opera è il presupposto per il buon funzionamento delle “acque basse” (acque che creano rischio idraulico nella zona) a supporto del piano strutturale approvato di recente dal Comune. L’opera, una volta realizzata, permetterà di ridurre il rischio idraulico di una vasta zona del comprensorio. Inoltre sarà realizzata la cassa di espansione di Castelletti grazie al finanziamento dell’Autorità di Bacino e della Regione. “Ringraziamo il sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini, dice il presidente del Consorzio Paolo Bargellini, per la sensibilità dimostrata per avere contemporaneamente concesso in comodato gratuito parte dei locali del cantiere comunale al nostro ente”. La sede operativa permetterà di presidiare con mezzi e uomini un’area particolarmente sensibile e vulnerabile del territorio rendendo possibili interventi tempestivi ed incisivi. A tale scopo nel corso di quest’anno anche nella sede operativa in via del Paradiso verrà installato un sistema informatico per rilevare in tempo reale i dati idropluviometrici. Dal 1 agosto gli uffici del Consorzio sono stati trasferiti in via Traversa della Vergine, 81 Pistoia .I nuovi numeri telefonici sono: area amministrativa 0573 501120, area tecnica 0573 501130, area catasto 0573 501170, fax 0573 975281, e-mail [email protected]. Michela Puggelli addetta stampa Consorzio diSegno Mensile a cura dell’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio registrazione Tribunale di Firenze n. 2605 del 29/9/1977 - direttore Adriano Chini - direttore responsabile Marcello Bucci - redazione Alberto Fiorini Gianna Fiumi Silvia Niccoli Rossella Zara. A questo numero hanno collaborato Andrea Bianchini Gianluca Galli Giovanni Grossi don Giovanni Momigli don Andrea Pucci Maria Serena Quercioli Stefano Ventisette - testata videoimpaginazione e grafica Alessandro Innocenti - foto archivio comunale - tiratura 13.500 copie - distribuzione gratuita - numero chiuso in redazione il 26/8/2003 - sede ufficio stampa e pubbliche relazioni del Comune di Campi Bisenzio piazza Matteotti, 23 (50013) - telefono/fax 055 8979737, 055 8979745 - sito internet http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it - e-mail [email protected] - proprietà dei diritti Comune di Campi Bisenzio - stampa Tipografia Nuova Cesat Coop arl via Buozzi, 21/23 Firenze – stampato su carta riciclata al 100% - distribuzione a cura di New Post srl via Torcicoda 133/r Firenze telefono 055 707258 3 La scuola materna a Villa Il Palagio FIRMATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA Nuovi interventi sul Bisenzio Il Comune di Campi, la Provincia di Firenze e il Consorzio di bonifica Area fiorentina insieme per la sicurezza del fiume E’ stato firmato giovedì 28 agosto 2003 tra il Comune di Campi Bisenzio, la Provincia di Firenze ed il Consorzio di bonifica dell’Area fiorentina il protocollo di intesa per la riduzione del rischio idraulico con adeguamenti delle difese a monte del ponte della Rocca Strozzi. I lavori previsti interessano il tratto urbano del fiume Bisenzio, sul territorio del comune di Campi Bisenzio, tra il ponte della Rocca e l’immissione del torrente Marina per un lunghezza complessiva di circa 600 metri. Si tratta di uno dei punti più critici del sistema arginale campigiano per la contemporanea presenza di fattori di pericolosità idraulica quali la immissione del torrente Marina e il restringimento di sezione causato dalla presenza del ponte della Rocca, fattori che già in passato hanno portato a dannose inondazioni. “Da anni stiamo portando avanti - sottolinea il sindaco Adriano Chini - uno sforzo culturale, politico e amministrativo contro il rischio idraulico. Consci che il rischio zero non esiste, crediamo in una politica dei fatti che ci permetta di guardare con serenità l’arrivo delle piogge autunnali”. Interviene l’assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia di Firenze Luciana Cappelli: “La firma di questo protocollo conferma l’attenzione che i diversi soggetti hanno nei confronti di questo territorio. La Provincia che solo negli ultimi due anni ha competenza nel settore, crede nella sinergia e nella collaborazione fra gli enti territoriali che, più vicini alle comunità che amministrano, sanno meglio rispondere alle loro esigenze. Non si può intervenire solo nell’emergenza, quello che ci è richiesto è un controllo puntuale durante tutto il corso dell’anno. La Provincia punta inoltre a migliorare la vivibilità dei nostri fiumi con interventi che rendano accoglienti e attrattivi gli argini dei diversi corsi d’acqua, elaborando delle linee guida per definire criteri che possano facilitare la percorribilità e la vivibilità di queste strade verdi. Occorre lavorare affinché fiumi e corsi d’acqua smettano di essere problemi difficili da gestire per divenire opportunità ecosostenibili”. “Il riassetto del territorio iniziato dal 1995 - sottolinea il presidente del Consorzio di bonifica Carlo Cappellini - è in fase di completamento. I nostri interventi servono a rispondere alle situazioni di emergenza ma nel panorama odierno, con le bizzarrie del clima, occorre far in modo non solo di limitare i danni in caso di precipitazioni abbondanti, ma anche di fronteggiare lunghi periodi di siccità”. Il progetto preliminare, redatto dal Consorzio di bonifica Area fiorentina, prevede una prima fase con la ripulitura e sistemazione delle aree golenali, da utilizzarsi in seconda fase per il ringrosso arginale, con l’eliminazione di recinzioni, baracche e tutto il materiale ingombrante attualmente presente che, in caso di piena, verrebbe a costituire un ostacolo al libero deflusso delle acque. Nella seconda fase è prevista sia la formazione di tratti di nuove arginature sia l’adeguamento in quota e dimensioni di quelli esistenti. In destra idraulica, verranno adeguati circa 260 metri del rilevato arginale nella zona che va da via San Rocco ed a via Santa Maria. Il particolare, nel tratto lungo via Santa Maria l’argine verrà spo- stato verso la zona golenale ed allineato con quello di valle; il tutto mediante la realizzazione di circa 80 metri di nuova arginatura. L’area prospiciente via Santa Maria, che rimane utilizzabile a seguito della prevista modifica di tracciato arginale, verrà quindi sistemata come area a verde pubblico. Gli interventi più estesi sono comunque previsti in sinistra idraulica con l’adeguamento del rilevato arginale per circa 600 metri di estensione, dal ponte Santoni fino a circa metà di via delle Corti. In questo tratto è previsto il ringrosso e sovralzo delle arginature fino ad arrivare all’incrocio tra la via delle Corti e via Montegrappa. Nel tratto a valle dell’incrocio l’intervento prevede di proseguire il ringrosso arginale con un nuovo allineamento con traslazione dell’argine verso fiume e conseguente possibilità di allargamento di via delle Corti per un tratto di circa 120 metri lineari fino ad ar- rivare al punto in cui l’argine esistente si chiude sul muraglione che separa via delle Corti dal fiume Bisenzio e sul quale non sono previsti, in questa fase, ulteriori lavori. In corrispondenza dell’allargamento della sede stradale verrà quindi ricavato un parcheggio per circa 50 posti auto. Le sommità arginali avranno larghezza in sommità pari a 4 metri e saranno provviste delle necessarie rampe di accesso e discesa. Le scarpate arginali sono previste con pendenza adeguata e protette da una stuoia in materiale vegetale biodegradabile che garantisce l’attecchimento del manto erboso di nuovo impianto. Il costo complessivo degli interventi, stimato sulla base del progetto preliminare, è di 583.000 euro. L’inizio dei lavori è previsto nel corso della primavera-estate 2004 per una durata di circa otto mesi. Il 27 agosto è morta Carolina Cirri, per tutta la vita moglie e compagna di Lanciotto Ballerini perché “ha vissuto sempre con il suo ricordo”, dice Gilda, sorella di Lanciotto, ricordando la cognata appena scomparsa. “Una gran donna, generosa come il marito, attenta ai bisogni degli altri, una gran lavoratrice, che ha saputo crescere da sola la figlia, ha accudito i parenti anziani, ha saputo dare affetto e solidarietà a tutti, una donna forte dal carattere dolce e all’apparenza mite.” Carolina è stata un personaggio pubblico suo malgrado, visto il carattere schivo e riservato. Tuttavia, anche quando l’età ha cominciato ad avanzare e la salute a manifestare qualche cedimento, ha sempre partecipato a cerimonie e manifestazioni, proseguendo, anche così, il cammino del marito interrotto quella mattina di gennaio del ’44 a Valibona, mantenendo con lui e con i suoi ideali, un legame forte e inscindibile. “Una figura importante e di grande fascino - dice Adriano Chini - che ha saputo per tanti anni mantenere alto il ricordo di Lanciotto e contemporaneamente affermare una sua fortissima personalità autonoma, una bella figura di donna, per la mia generazione particolarmente importante. La ricorderò come uno dei personaggi più significativi della mia vita politica e umana. E ricorderò il suo forte attaccamento alla città, il bisogno di essere informata su tutto quello che stavamo facendo, la necessità di partecipare alla vita della comunità, il suo essere cittadina fino in fondo e fino all’ultimo.” Torna a rivivere Villa Il Palagio. Dal 13 settembre i saloni della storica villa che Cristina Melchior donò alla Misericordia di Campi Bisenzio ospiteranno cinque sezioni della scuola materna di San Martino (due in più di quelle esistenti). Grazie all’intesa tra Comune di Campi Bisenzio, Arciconfraternita di Misericordia di Campi Bisenzio e Direzione didattica 1° Circolo è stato possibile aumentare velocemente gli spazi per la materna di questo quartiere che in pochi anni ha visto sorgere nuovi insediamenti abitativi ed ha praticamente raddoppiato i suoi abitanti. Dell’intervento, che ha anche una valenza sociale particolare abbiamo parlato con l’assessore alle Politiche educative del Comune di Campi Bisenzio, Fiorella Alunni: “Questo anno scolastico 2003/2004 - ci ha detto - si apre con l’inaugurazione di una nuova scuola materna; non si tratta di un intervento ex novo ma dell’adeguamento di un edificio di pregio quale Villa Il Palagio che trova una destinazione particolare e densa di significati: da bene del privato sociale a bene di uso pubblico. La scuola materna di Villa il Palagio - sottolinea l’assessore - risponde alla richiesta di spazi della frazione rispettando gli standard di qualità degli edifici scolastici della nostra città. Questo è stato infatti l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione comunale, che ogni anno, oltre alla realizzazione di nuovi edifici ha investito molto nella manutenzione e nell’adeguamento delle strutture alle nuove normative, alle esigenze della didattica ed ai bisogni del bambini e dei ragazzi. La ristrutturazione di Villa Il Palagio è stata realizzata in tempi brevissimi, ed i tecnici che l’hanno seguita l’ingegner Puliti, l’architetto Falcini recentemente scomparso e l’architetto Azzarri che lo ha sostituito, hanno tenuto conto sia della storia della villa che dell’uso attuale, quindi delle esigenze dei bambini che, oltre a spazi interni confortevoli, avranno un parco a loro disposizione. Ringrazio, oltre al Provveditore della Misericordia, i tecnici e le maestranze, tutto il personale della scuola ed i genitori che hanno sostenuto l’Amministrazione comunale in questo progetto che risponde totalmente al bisogno di spazi della zona per la scuola materna. Mi dispiace, però dover ricordare che l’Amministrazione comunale, oltre a dover adempiere ai propri compiti istituzionali ha dovuto colmare la mancanza dell’intervento statale che non ha concesso tutti i docenti richiesti per aprire le nuove sezioni necessarie a soddisfare la domanda. Al contrario di quanto ci è era stato comunicato in un primo momento, sono stati concessi tre insegnanti aggiuntivi invece che quattro. Analoga situazione si è determinata per San Donnino, dove è stato assegnato un insegnante invece che due. Per garantire il tempo pieno l’Amministrazione comunale ha stanziato fondi aggiuntivi per gli istituti scolastici che provvederanno a organizzare la didattica. Questa situazione appare paradossale quando la riforma prevede l’ingresso alla scuola dell’infanzia a due anni e mezzo, mentre, in tutta Italia rimangono fuori bambini di tre anni.” L’appuntamento per i bambini, i genitori e i docenti o per chi vuol conoscere questa Villa ricca di storia è per sabato 13 e domenica 14 settembre. Sabato 13 alle ore 16 è fissata l’inaugurazione ufficiale a cui seguirà lo spettacolo Storia dei mari del sud della compagnia Teatro Gluc e una merenda per tutti gli intervenuti. Domenica 14 settembre dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Villa Il Palagio sarà aperta alla cittadinanza per la visita della struttura. 4 UN INVASO DA QUASI 10 MILIONI DI METRI CUBI DI ACQUA Nuova sicurezza per il Bisenzio e per l’Arno Firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione del primo lotto della cassa di espansione dei Renai nel comune di Signa Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183 recante “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”, istitutiva delle Autorità di bacino di rilievo nazionale ed in particolare gli articoli 2 e 4 che definiscono e disciplinano le attività conoscitive e stabiliscono le competenze in materia di difesa del suolo; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1989, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 31 agosto 1989, n. 203, recante “Costituzione dell’Autorità di bacino del fiume Arno”; Visto l’articolo 17 della citata legge n. 183 del 1989, come modificato dal decreto-legge n. 398 del 1993, convertito dalla legge n. 493 del 1993, che prevede la possibilità di redigere ed approvare il piano di bacino per sottobacino o per stralci relativi a settori funzionali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 novembre 1999, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 226 alla Gazzetta ufficiale 22 dicembre 1999, n. 299 recante “Approvazione del piano stralcio relativo alla riduzione del Rischio idraulico del bacino del fiume Arno”; Visto il decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, “Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania”, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, che prevede da parte delle autorità di bacino l’adozione di piani stralcio per l’assetto idrogeologico; Visto l’articolo 1, comma 1, del citato decreto-legge n. 180 del 1998, come modificato dall’articolo 9 del decreto-legge 13 maggio 1999, n. 132, “Interventi urgenti in materia di protezione civile”, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 luglio 1999, n. 226, che prevede l’approvazione da parte delle Autorità di bacino di Piani Straordinari diretti a rimuovere le situazioni a rischio più alto; Viste le delibere del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Arno n. 137 e 139 del 29 novembre 1999 con le quali è stato approvato il Piano Straordinario per la rimozione delle situazioni a rischio idrogeologico più alto nel bacino del fiume Arno e sono state adottate le misure di salvaguardia per le aree in esso individuate e perimetrale; Visto il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, “Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali”, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365; Considerato che in data 1 agosto 2002, con delibera n. 164 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Arno, è stato adottato il progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico; Considerato che porzioni significative dell’area in destra idraulica dell’Arno, compresa tra il Ponte alla Vittoria nel Comune di Firenze e la confluenza con il Bisenzio a Signa, ricadono in aree con pericolosità idraulica molto elevata, per quanto riguarda il Piano Straordinario e in aree a pericolosità idraulica molto elevata, elevata e me- dia per ciò che concerne il Piano per l’Assetto Idrogeologico; Considerato che tali aree sono sede di molteplici insediamenti civili, produttivi e infrastrutturali la cui sicurezza è messa a repentaglio dal verificarsi di eventi alluvionali con frequenza anche ricorrente; Constatato che il rischio idraulico cui l’area è soggetta è dovuto sia agli effetti delle inondazioni delle cosiddette “acque basse”, ovvero del reticolo idrografico minore afferente alla rete di bonifica, sia agli effetti delle inondazioni conseguenti alle piene non contenute negli alvei dell’Arno e del Bisenzio; Considerato che il Piano stralcio “Rischio Idraulico” per il bacino dell’Arno prevede nell’area in questione, la realizzazione della cassa di espansione dei Renai di tipo A (immediatamente eseguibile) e soggetta a misura di salvaguardia di inedificabilità assoluta già dal 1994; Constatato che in virtù dell’accordo stipulato tra Autorità di bacino e Regione Toscana, il progettista della cassa di espansione dei Renai è individuato nella Regione stessa, la quale ha provveduto a determinare nel Comune di Signa il soggetto attuatore dell’intervento; Considerato che il gruppo di progettazione, coordinato dal Comune di Signa, ha prodotto la progettazione preliminare dell’intervento, che prevede un costo complessivo di 61.600.000 euro di cui un primo lotto funzionale per 12.700.000 euro; Rilevato che il primo lotto funzionale, attraverso la laminazione di circa dieci milioni di metri cubi e in sinergia con altri interventi già definiti e/o operanti nell’area, ha una rilevante efficacia nei confronti, per quanto attiene all’Arno e al Bisenzio, sulle piene con tempo di ritorno dell’ordine di cento anni, che può sintetizzarsi in un drastico abbattimento della pericolosità idraulica nella fascia di territorio compresa tra la A11, la destra del Canale Macinante e la Sinistra del Fosso Reale, nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, oltre a notevoli benefici in Comune di Signa nella zona in destra Bisenzio e nel comune di Campi in sinistra Bisenzio; Constatato che la realizzazione del primo lotto funzionale della cassa di espansione dei Renai contribuisce pertanto in maniera estremamente rilevante alla riduzione del rischio idraulico della zona, nell’ambito del processo di messa in sicurezza dell’area metropolitana fiorentina; Rilevato che l’area dove è prevista la cas- sa di espansione è, per la quasi totalità, destinata a parco, è già nelle disponibilità del Comune di Signa e conserverà intatta la propria vocazione naturalistica e ricreativa ad opera ultimata, consentendone la fruibilità pubblica in condizioni di maggiore sicurezza rispetto allo stato attuale; Considerato che, al fine di valorizzare ulteriormente l’area sopra indicata sotto l’aspetto della compatibilità ambientale e della fruibilità pubblica, oltre che per consentire un miglior inserimento delle opere idrauliche, è necessario procedere in concomitanza con la realizzazione del primo lotto della cassa, alla realizzazione di opere accessorie quali la ricostruzione dell’esistente ponte dei Renai e la realizzazione, nella quota parte del 50 per cento del ponte ex Bailey per un importo complessivo di 2.600.000 euro; Preso atto della volontà degli enti promotori del presente protocollo e dell’Autorità di bacino di avviare tempestivamente gli interventi necessari a ridurre il rischio idraulico nell’area, con i particolare riferimento al primo lotto funzionale della cassa di espansione dei Renai per un importo di 12.700.000 euro relativo alle opere idrauliche; Considerato che l’Autorità di bacino del fiume Arno ha stanziato, nella propria programmazione triennale degli interventi di cui all’art. 31 della Legge n. 183/89 per la realizzazione della cassa di espansione dei Renai 3.099.000 euro nel programma triennale 1998/2000 e 1.033.000 euro nel programma triennale 2001/2003, per un totale 4.132.000 euro; Considerato che con Legge n. 448/2001, art. 55, “Fondo nazionale per la realizzazione di infrastrutture di interesse locale. Prima attuazione: Decreto 4 febbraio 2003. Interventi urgenti per la difesa del suolo e dei bacini idrografici del fiume Arno” è stato richiesto dal Comune di Signa, in accordo con l’Autorità di bacino del fiume Arno e con gli enti sottoscrittori del presente protocollo, il finanziamento di quota parte della cassa di espansione dei Renai, per un importo di 2.000.000 euro; Preso atto che le risorse al momento reperibili per la realizzazione dell’intervento assommano a 6.132.000 euro, ferma restando l’assegnazione del finanziamento di 2.000.000 euro di cui al punto precedente; Tra gli enti si sottoscrive il seguente PROTOCOLLO DI INTESA 1. Recepimento delle premesse Tutto quanto indicato in premessa costituisce parte integrante del presente protocollo. 2. Oggetto del protocollo Il presente protocollo ha come oggetto concordare le azioni tra le parti al fine di procedere alla realizzazione del primo lotto funzionale della cassa di espansione dei Renai e delle opere accessorie in premessa, secondo quanto definito nella progettazione preliminare dell’intervento presentata dal gruppo di progettazione coordinato dal Comune di Signa, con Responsabile del Procedimento l’ingegnere Valerio Venturini. Gli Enti e le Amministrazioni concordano nel definire di prioritaria importanza la realizzazione della cassa di espansione dei Renai di cui il primo lotto, oggetto del presente protocollo, contribuisce in maniera sostanziale alla riduzione del rischio idraulico nell’area in destra idraulica dell’Arno, compresa tra il Ponte alla Vittoria a Firenze e la confluenza con il Bisenzio a Signa. 3. Individuazione delle azioni necessarie e dei compiti relativi Nel rispetto di quanto definito al punto 2, viene individuato quale ente attuatore dell’intervento il Comune di Signa a cui compete l’attuazione delle procedure necessarie per la realizzazione delle opere. Gli Enti e le Amministrazioni firmatarie del presente protocollo si impegnano ad attuare tutto quanto di loro competenza per lo snellimento delle procedure amministrative. L’Autorità di Bacino del Fiume Arno si impegna a fornire al gruppo di progettazione la consulenza necessaria per la definizione della progettazione definitiva, in collaborazione con gli uffici preposti della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, al fine di ottenere le necessarie autorizzazioni per la realizzazione dell’intervento. 4. Finanziamento delle opere Per il finanziamento delle opere idrauliche relative al primo lotto della cassa di espansione dei Renai, si prevede un importo di 12.700.000,00 euro. Gli Enti e le Amministrazioni firmatarie del presente protocollo si impegnano ad utilizzare le economie derivanti dal ribasso d’asta conseguente all’appalto dei lavori del suddetto primo lotto per il finanziamento delle opere accessorie quali la ricostruzione dell’esistente ponte dei Renai, la realizzazione, nella quota parte del 50 per cento del ponte ex Bailey, per un importo complessivo di 2.600.000 euro, come da progetto preliminare. Nel caso in cui il ribasso risulti superiore all’importo di cui sopra, le eccedenze saranno destinate ad ulteriori lavori migliorativi e/o di inserimento ambientale; nel caso in cui il ribasso non risulti sufficiente a coprire l’importo in questione, le Amministrazioni firmatarie del presente Protocollo d’intesa si impegnano a reperire le risorse necessarie alla copertura finanziaria di detto importo. Legge n. 183/89 articolo 31, annualità 1998/2000, 3.099.000 euro Legge n. 183/89 articolo 31, annualità 2001/2003, 1.033.000 euro Legge n. 448/2001, articolo 55, 2.000.000 euro Regione Toscana 3.284.000 euro Provincia di Firenze 1.642.000 euro Comune di Signa 342.000 euro Comune di Sesto Fiorentino 350.000 euro Comune di Firenze 600.000 euro Comune di Campi Bisenzio 350.000 euro 5. Tempi e modalità di attuazione Per l’attuazione di quanto previsto nel presente protocollo di intesa, si stabiliscono i seguenti tempi e le seguenti modalità: • entro il 31 dicembre 2003 predisposizione del progetto definitivo del primo lotto; • entro 31 gennaio 2004 sottoscrizione di un accordo di programma con la definizione degli impegni formali e sostanziali e delle procedure di approvazione dei progetti definitivo ed esecutivo. 5 ALLA RISCOPERTA DEI VALORI I mille volti della solitudine La necessità di porre una maggiore attenzione sulla società globale nella quale viviamo, sulla dimensione e l’impatto che stili di vita e tecnologie producono sul sentirsi soli di don Giovanni Momigli In un precedente articolo mi sono soffermato a riflettere sulla solitudine, quale esperienza essenziale dell’uomo. Solitudine come esperienza complessa e multiforme; solitudine cercata e subita; solitudine come pace interiore e come inquietudine; solitudine nel rapporto fra generazioni e solitudine anche all’interno del rapporto di coppia; solitudine muta di chi non condivide quello che gli si muove intorno e solitudine di chi è inserito nell’ingranaggio tanto da non aver più la piena coscienza di se stesso; solitudine come concreto essere soli (isolamento, distacco, lontananza) e solitudine come dimensione psicologica, interiore, data dal sentirsi soli. Nella vita si possono sperimentare solitudini subite, angosciose, nostalgiche, depressive…, ma anche solitudini liberatorie, creative, meditative. In solitudine si può pensare, si può trovare la spinta e l’attenzione necessaria a conoscere meglio il proprio mondo interiore, si possono scoprire risorse inaspettate, orientarsi, fare scelte, prendere decisioni. Tuttavia, di solitudine si può anche impazzire, sprofondare nei dubbi, perdere di vista la realtà, avvolgersi su noi stessi all’infinito. La solitudine è, dunque, un sentimento universale e chiunque può trovarne traccia più o meno pesante nella propria storia ed esperienza personale. Non voglio pertanto tornare a riflettere sulla solitudine esistenziale, che, per essere maggiormente esaustiva, esigerebbe anche riflessioni approfondite sul senso della vita e sulla dimensione comunitaria del nostro “essere nel mondo”, ma vorrei semplicemente rilevare la necessità di porre una maggiore attenzione sulle solitudini che nascono da questa società globale nella quale viviamo, sulla dimensione e l’impatto che i nuovi stili di vita e le nuove tecnologie producono sul sentirsi soli. Medici, psicologi e preti, ma anche - sia pur a livelli ed in misura diversa - tutti coloro che svolgono un’attività che li pone in rapporto con la gente, possono testimoniare quanta necessità di comunicazione, quanto bisogno di esprimersi e di essere ascoltati vi sia fra la gente. Tuttavia ogni ambiente ed ogni gruppo sembra avere le sue specifiche regole, le sue particolari modalità di aggregazione e di espressione, alle quali pare necessario conformarsi per sentirsi parte a pieno titolo. E, questo, sembra produrre nuova solitudine e indurre alla ricerca di alternative individuali. Basta pensare, come ci segnalano recenti ricerche, che molti giovani, pur frequentando gruppi e andando in discoteca, esprimono la loro voglia di comunicare attraverso le chat e, cosa a prima vista sorprendente, si rivolgono ad agenzie per “cuori solitari” per incontrare la persona con la quale avviare un discorso sul proprio futuro. Quanto sta avvenendo, fra l’altro, ci porta a guardare con meno superficialità al rapporto fra comunicazione e informazione, ricordando che la seconda può far parte della prima ma non viceversa. Come ci porta a riflettere sul fatto che per creare continuità di valori ed una vera comunità non basta avere e consumare tutti gli stessi jeans, cellulari, automobili, cibi. Quale valore può attribuirsi una persona resa uguale a tutte le altre nei bisogni, nei desideri, nelle aspirazioni, nei sentimenti? Come può non sperimentare la solitudine? La massa confusa è sempre fonte di angoscia per lo psichismo individuale e la distinzione che va necessariamente operata tra vera uguaglianza e uniformità alienante sembra tra le più difficili da compiere. L’usa e getta, che caratterizza la stragrande maggioranza dei nostri rapporti con le persone e con le cose, non può portare al consolidamento di valori comuni né alla costruzione di una comunità dove non si sia solo dei numeri ma soggetti. Per costruire una comunità a misura d’uomo, caratterizzata dall’usa e conserva con amore, bisogna riscoprire e rafforzare l’interiorità e l’idealità, veri antidoti alla massificazione e al consumistico usa e getta ed elementi essenziali per un nuovo protagonismo sociale e politico. Sono ormai moltissime le tecnologie che influenzano la qualità della vita sociale e personale e si può anche cominciare a guardare oltre il beneficio registrato nel loro primo impatto. Basta pensare al binomio automobile-computer e alle ore di vita che si trascorrono tra l’una e l’altro. Entrambi possono diventare luoghi di solitudine rinfrescante, per disintossicarsi da quello che possiamo definire lo stress da relazioni, spazio INTERVENTO DI URGENZA Al capezzale di zia Magnolia di Gianluca Galli* L’esemplare di magnolia grandiflora presente nel Parco storico di Villa Montalvo è una delle piante di rilevanza monumentale censite all’interno del territorio comunale. Si tratta di un esemplare ultracentenario che negli ultimi anni ha mostrato notevoli sintomi di deperimento, con forte defoliazione, disseccamento della freccia centrale del tronco e di una branca principale. La pianta, specialmente in questa torrida primavera estate 2003, versa in condizioni assai precarie e non poche sono le preoccupazioni per la sua stessa sopravvivenza. Consultati dalla Amministrazione, è stata eseguita una valutazione visiva dello stato sanitario della magnolia, rilevando assenza di sintomatologia patogenica, ma un generale deperimento imputabile a una sorta di blocco del meccanismo radicale, di assorbimento di acqua e nutritivi, una sorta di soffocamento dell’individuo. In effetti il terreno sottochioma, coperto dal prato, presenta caratteri di estrema e eccessiva compattezza, fino a quasi un risultato di completa impermeabilità all’aria e all’acqua. Anche il prato è completamente asfittico e radicato solo nei primi 3-5 cm di suolo. Si tratta di elementi, a mio parere, che associati a varie altre considerazioni (lavori recenti di ri- strutturazione della Villa e possibili scarichi edili, irrigazione a pioggia, sfalcio meccanizzato del prato, forte uso antropico del giardino) possono effettivamente aver determinato una progressiva insufficienza funzionale del capillizio radicale. Sulla scorta di questa diagnosi, richiesto di intervenire anche in extremis, si è ritenuto di dover arieggiare tutto il terreno sottochioma della magnolia operando con uno strumento manuale a forca che, contrariamente a vanghe, zappe… , consenta di rompere in profondità il terreno, senza recidere le radici e senza rovesciare il terreno. Si è quindi provveduto a una leggera concimazione con elementi ternari e microelementi e si è distribuito anche una buona dose di ammendanti organici con funzione di riattivatore della attività biologica del complesso suolo-radici. Si è quindi provveduto ad una abbondante dose irrigua distribuita direttamente con la manichetta per limitare l’effetto battente/compattante della irrigazione a pioggia. Quale ultimo, fondamentale elemento di tutela, si è provveduto a delimitare lo spazio sottochioma per impedire il calpestio e relativo compattamento del suolo. E’ prevista una visita di controllo e annaffiatura quindicinale per seguire l’evolversi e la sperata ripresa vegetativa di questa antica zia Magnolia la cui salute è tuttora in delicato equilibrio. *Agronomo consulente del Comune Studio di Ingegneria Agraria e Forestale per pensare e per creare, oppure - più spesso - luoghi di frustrazione e rabbia. Per tutta una serie di ragioni economiche le occasioni di contatto naturale tra persone vengono continuamente ridotte. Pensiamo alle varie opzioni che vengono offerte, ma nelle quali sei stretto e costretto, dai centralini di molti servizi e di varie aziende. A questo proposito, oltre a ripetute esperienze personali, appare illuminante la vicenda di una signora che alcune settimane fa si è rivolta al suo medico perché colta da una “disperata” e particolare forma di solitudine, che potremmo definire, tecnologica. Per alcuni giorni, questa signora, ha cercato di comunicare e risolvere un problema con la società telefonica. Dopo essersi persa per diverse volte fra le varie opzioni (per questa esigenza prema il tasto uno, per quest’altra prema il tasto due… nell’attesa le comunichiamo che…), fra le quali non figurava quella relativa al suo problema, era finalmente riuscita per tre volte a parlare con un operatore in carne ed ossa, ma una volta, dopo aver aspettato a lungo, è caduta la linea, un’altra le veniva rilevato un errore della stessa società telefonica assicurando che entro il giorno successivo si sarebbe provveduto al suo superamento, una terza volta - dato che niente era successo sempre dopo aver premuto un tasto dopo l’altro ed aver atteso a lungo, le veniva comunicata una cosa diversa da quella dell’operatore precedente. Punto e a capo. Ed arriva l’angoscia, un senso di impotenza e di solitudine. Ma non ci definiamo la società della comunicazione? La società di internet e del telefonino? Anche a proposito di queste nuove tecnologie, forse è giunta l’ora di cominciare a porsi delle domande controcorrente. Davvero il telefono cellulare permette una maggiore comunicazione? Se sì, quale tipo di comunicazione incrementa? Lo “squillino”, ad esempio, non è una modalità che porta con sé tutta una serie di significati simbolici, dove, al di là della comunicazione vera e propria, ognuno interpreta la comunicazione dell’altro come lui vorrebbe che fosse? Al di là delle risposte che si possono dare, il porsi domande, sullo stile di vita e sull’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra vita, appare già un passo importante. WWW.NOINSIEME.IDEA Ed eccoci qua a “scaldare i motori”(e le temperature attuali ci favoriscono molto in tal senso) per il Grand Prix del nuovo anno scolastico. Il mese scorso abbiamo volentieri riservato lo spazio a nostra disposizione a tutti gli interventi di coloro che hanno voluto rivolgere il loro saluto al Dirigente del Circolo Didattico, che andrà in pensione a partire dal 1 settembre 2003 (… in bocca al lupo, Signora Belletti) e che sarà sostituito per il 2003/2004 dalla Ornella Mercuri, ma adesso torniamo a parlarvi delle attività e degli impegni relativi alle nostre scuole, che a partire dal 15 settembre torneranno ad accogliere alunni dai 3 ai 14 anni che con la loro spontaneità e la loro genuinità riporteranno all’interno delle aule “una ventata di freschezza” (… e ne abbiamo bisogno in tutti i sensi… !) Mauro Tinacci Circolo didattico Campi Bisenzio via Prunaia, 5 - 50013 Campi Bisenzio tel/fax 055 8962201 Segreteria didattica e-mail: [email protected] Accoglienza, accogliere, essere accoglienti, dare accoglienza, disporsi all’accoglienza: parliamone insieme Anche la scuola di Capalle, per quanto “piccola” è e sta diventando sempre più multirazziale, sono infatti iscritti in tutte le classi bambini provenienti da vari paesi europei ed extracontinentali, che naturalmente arricchiscono la vita scolastica con la loro cultura. I docenti pertanto nella programmazione di plesso e in quella di classe hanno tenuto costantemente presente questa realtà programmando attività finalizzate al confronto e al rispetto dell’altro, nell’ottica della crescita interiore. A completamento di questo lavoro l’Interclasse ha sentito l’esigenza di confrontarsi anche con i genitori, soprattutto nella consapevolezza che questi argomenti debbano svilupparsi su di un piano comune fra scuola e famiglia. E’ stato, quindi organizzato un incontro dibattito esteso a tutta la cittadinanza, invitando “esperti” in materia quali: don Giovanni Momigli, direttore dell’ufficio pastorale e sociale della Diocesi di Firenze, la dottoressa Maria Omodeo, esperta del Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti) e Chen Yong Fon, insegnante di scuola elementare. Di proposito è stata scelta una sede non “istituzionale” e l’incontro si è tenuto nel teatrino parrocchiale; erano presenti anche l’assessore Fiorella Alunni e Don Nicodemo, parroco di Capalle. Il dibattito ha visto interventi da più parti: sono intervenuti diversi genitori “capallesi”, cittadini stranieri, alcuni docenti e, naturalmente gli esperti che hanno riferito, più che la loro opinione, le esperienze dirette e le osservazioni su queste. Molto interessante è apparso a tutti l’intervento di Don Momigli, la cui grande esperienza “sul campo” ha fatto elaborare la consapevolezza della necessità di un “progetto comune” basato su regole “naturali”, alle quali tutti dovrebbero aderire al fine di facilitare una convivenza costruttiva. Solo dal confronto fra diversi, infatti , può nascere un arricchimento personale per tutti. Gli interventi pur nella diversità dei pareri sono stati tutti significativi e l’esperienza nel suo complesso è risultata estremamente positiva: ognuno ne è uscito arricchito e forse anche più disponibile a riflettere e rivedere la propria posizione su temi, come questo, che ci toccano da vicino e verso i quali non possiamo rimanere indifferenti. Il tema continuerà a coinvolgere ancora tutti e sicuramente ci saranno altre occasioni e momenti per approfondire la riflessione anche durante il prossimo anno scolastico. Le insegnanti della scuola di Capalle Raccontiamoci… per conoscerci, per essere amici e costruire la pace a cura di Maria Nuti Questo è stato il motto per l’anno scolastico 2002/2003. Infatti le due classi del nostro modulo raccolgono alunni di varie etnie. A dicembre ci eravamo raccontati le tradizioni del Natale e del Capodanno e avevamo realizzato un’allegra coreografia per la festa degli Auguri e solidarietà; poi ci siamo incamminati verso l’Oriente, sull’antica via della seta: una storia lunga duemila anni e diecimila chilometri! Noi alunni della classe quarta, della scuola elementare Pablo Neruda di Villa, con tutti i compagni cinesi frequentanti la scuola, abbiamo partecipato al progetto Socrates-Comenius, cercando di conoscere e studiare la storia del percorso seguito dalle carovane dei mercanti per raggiungere la Cina (la via della seta e delle spezie). Il percorso seguito è stato interdisciplinare, vivo e attivo, con un tempo di attuazione abbastanza lungo (febbraio-maggio) e svolto collettivamente e per gruppi di lavoro, seguiti dalle insegnanti del modulo e dall’insegnante del Progetto di alfabetizzazione e intercultura. Il nostro studio è stato sintetizzato in un giornalino e si è concluso con la realizzazione di ventagli decorati in stile cinese, assai utili… in queste ultime caldissime giornate! Pennellando… per la pace a cura di Mauro Tinacci Coloriamo insieme un mondo migliore è questo il nome che è stato dato all’iniziativa che ha consentito la realizzazione di un murales, disegnato su piastrelle in ceramica, inaugurato il 14 luglio scorso nel Parco Iqbal all’interno della rassegna LuglioBambino. Io e gli altri è il progetto da cui è nato questo lavoro, un progetto che ormai da diversi anni fa parte del Piano per l’offerta formativa (Pof) del nostro Circolo Didattico e che si basa sui temi dell’intercultura, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani. Il disegno è nato dalle idee dei ragazzi e dai loro bozzetti: un mondo centrale composto da volti di bambini sorridenti, di tutte le razze, circondato da arcobaleni, farfalle e da piedini colorati, che gli vanno incontro. Patrizia Hrobat, insegnante di scuola materna, ha coordinato con grande impegno l’attività, che ha visto la partecipazione e la collaborazione di tanti ragazzi e di tanti insegnanti di tutte le scuole del Circolo. Un grazie particolare va anche alla Diri- Chiara Meriggi Ist. Comprensivo San Donnino viuzzo della Costituzione 50010 San Donnino Campi Bisenzio tel. 055 8999307 - fax 055 8962376 e-mail: [email protected] gente Scolastica e all’assessore alle Politiche educative, che hanno creduto in questa attività fin dal primo momento e al Comune di Campi Bisenzio, che ha finanziato l’acquisto dei colori e che si è fatto carico della messa a dimora di questo particolare “murales”; ma non possiamo e non vogliamo dimenticare la Ditta Sire, che ha fornito gratuitamente le piastrelle, la Ditta di maioliche Il Bargello di Sesto Fiorentino che si è occupata della cottura, a disegni ultimati, nonché Filippo Montanaro dell’associazione Scarabeo che ha seguito da vicino i lavori di realizzazione ed ha individuato e predisposto all’interno del Parco Iqbal il muro sul quale sono state collocate le piastrelle, ricomponendo così l’immagine derivata dal bozzetto ispiratore. E’ dunque questo un muro che non vuole “dividere”, ma “unire” bambini e grandi con i colori della pace. Diversi linguaggi… strade per imparare Nel nostro comune, lo sappiamo, la presenza di bambini e bambine di etnie non italiane è alta; abbiamo sempre pensato che l’incontro fra culture sia un’opportunità. Pertanto abbiamo sempre cercato di operare per creare occasioni formative di incontro-confronto, ai fini di una crescita umana e culturale, tesa al superamento dei limiti linguistici e sociali. Alcune attività ci sono sembrate particolarmente significative tanto che ne abbiamo già parlato in corso d’anno, altre ve le vogliamo accennare brevemente qui. Grazie alla presenza del mediatore culturale, nel nostro caso una mediatrice, alle scuole elementari Vamba e Collodi, è stato possibile inserire a pieno titolo nei progetti di plesso i bimbi cinesi: la lettura in lingua cinese delle avventure di Pinocchio è stata cosa di non poco conto, come anche un breve memorandum sulla vita scolastica in Italia nel periodo fascista tradotto anche in cinese. Durante l’estate, nel mese di luglio, sono stati attivati presso l’istituto, grazie ai finanziamenti dell’ente locale, 3 corsi di recupero e potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana, tenuti da docenti dell’istituto stesso ad un cospicuo numero di bambini cinesi iscritti da noi. I bambini hanno frequentato assiduamente, fieri di poter avere un’opportunità in più, puntuali e costanti nella frequenza. Un’esperienza concreta verso una promozione della cultura, nell’intento di garantire il diritto all’istruzione il più possibile. Serenella Ferretti scuola media Verga Sintesi del calendario scolastico regionale 2003/2004 Le lezioni avranno inizio per tutti il 15 settembre 2003 Le lezioni termineranno il 5 giugno 2004; solo per la scuola materna avranno termine il 30 giugno 2004 Vacanze natalizie dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi Vacanze pasquali dall’8 al 13 aprile Saranno inoltre considerati giorni di vacanza: • sabato 1 novembre (Tutti i Santi) • lunedì 8 dicembre (Immacolata Concezione) • venerdì 23 aprile (Festa della Patrona) • sabato 1 maggio (Festa del Lavoro) • mercoledì 2 giugno (Festa Nazionale della Repubblica) Si informa inoltre che lunedì 8 settembre alle ore 17 in ogni scuola elementare avrà luogo una riunione preparatoria per l’inizio del nuovo anno scolastico con i genitori dei bambini iscritti alla prima classe. 7 Patente, punti da conservare con cura Pagina redatta in collaborazione con il servizio di Polizia municipale A l momento del rilascio della patente di guida e per quelle già rilasciate, vengono assegnati 20 punti che possono essere decurtati qualora si violino le norme del codice della strada che prevedono una sottrazione del punteggio. Qualora nel medesimo accertamento vengano verificate contemporaneamente più violazione possono essere decurtati un massimo di 15 punti. Quest’ultima disposizione non si applica nel caso in cui sia prevista la sospensione o la revoca della patente di guida. L’indicazione del punteggio da decurtare deve essere riportata nel verbale di contestazione. La decurtazione dei punti avviene comunque solo a carico del conducente di veicoli a motore, per la conduzione dei quali, è necessaria la patente di guida. In caso di mancata identificazione del trasgressore, la segnalazione per la decurtazione dei punti deve essere effettuata a carico del proprietario del veicolo, salvo che il proprietario stesso non fornisca, entro 30 giorni dalla richiesta dell’organo di polizia procedente, gli estremi di identificazione e della patente di guida del conducente che ha commesso l’infrazione. Una tabella da utilizzare per non giocarsi la patente: le infrazioni più comuni e le relative perdite di punti. 10 punti - Eccesso di velocità superiore ai 40 km orari - Inversione di marcia in autostrada - Circolazione sulla corsia di emergenza - Gare illecite di velocità - Fuga in caso di incidente con danno alle persone - Guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanza stupefacenti - Circolazione contromano in curva, con scarsa visibilità o su strada con carreggiate separate - Retromarcia in autostrada - Omissione di soccorso nel caso di incidente con danno alle persone 8 punti - Mancato rispetto della distanza di sicurezza che abbia causato un incidente con lesioni gravi a persone - Inversione di marcia in prossimità di incroci, curve o dossi 6 punti - Mancata osservanza dello stop - Passaggio nonostante divieto imposto da semaforo rosso o agente del traffico - Comportamenti irregolari ai passaggi a livello 5 punti - Mancato uso delle cinture di sicurezza - Mancata precedenza - Mancato rispetto delle regole del sorpasso - Mancato uso del casco - Alterazione del funzionamento delle cinture di sicurezza - Usare cuffie e apparecchi radiotelefonici durante la guida - Mancato utilizzo di lenti se prescritte sulla patente - Violazione dell’obbligo di dare la precedenza ai pedoni sulle strisce - Non dare precedenza a pedoni in stato di invalidità, a bambini e anziani nell’attraversamento di una strada senza strisce pedonali 4 punti - Sistemazione del carico non regolare - Omettere di fermarsi in caso di incidente con danno alle sole cose - Trasportare più passeggeri del consentito - Circolazione contromano (non in curva…) 3 punti - Mancato accertamento delle condizioni per effettuare un sorpasso - Mancato spegnimento degli abbaglianti quando si incrociano altri veicoli 2 punti - Mancata segnalazione di pericolo in caso di ingombro della carreggiata - Mancato rispetto della segnaletica (ad eccezione dei segnali di divieto di sosta e di fermata) - Eccesso di velocità compreso tra i 10 e i 40 km orari - Effettuare cambiamenti di direzione o di corsia per inversione di marcia o volte senza osservare le prescrizioni imposte - Sosta nelle corsie riservate al transito degli autobus o veicoli su rotaia - Sosta o fermata negli spazi riservati a veicoli per persone invalide - Sosta negli spazi riservati alla fermata degli autobus o dei taxi - Velocità non conforme alle situazioni ambientali - Traino irregolare di veicoli in avaria senza adeguata segnalazione o violando altre prescrizione 1 punti - Non utilizzare, fuori dai centri abitati, le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti - Mancato uso dei dispositivi di segnalazione luminosa per esempio di giorno nella gallerie, in caso di nebbia, di forte pioggia o altro caso di scarsa visibilità, da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima del sorgere del sole. Alla ricerca dei punti perduti Sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati due decreti del ministro per le Infrastrutture e i trasporti che dettano le regole per lo svolgimento dei corsi finalizzati al recupero dei punti persi a causa di infrazioni commesse nella guida di autoveicoli. Queste le principali disposizioni: Due tipologie di corsi previste per recuperare i punti La prima, che consente di riguadagnarne 6, è per i possessori delle normali patenti di guida per auto e motorini; la seconda è per i possessori di patenti C, D e per i certificati di abilitazione professionale e permette il recupero di 9 punti. Durata dei corsi I corsi per gli automobilisti hanno durata di 12 ore e devono essere svolti in un arco temporale complessivamente non superiore a due settimane consecutive. Gli autisti che guidano per professione, invece, potranno recuperare i 9 punti con 18 ore di lezione, in un arco temporale non superiore a quattro settimane consecutive. Ad ogni corso non potranno essere iscritti più di 25 partecipanti. Le lezioni, sia per gli automobilisti sia per gli autisti, non potranno superare più di due ore giornaliere. Non sono ammessi corsi on line o in video conferenza. Il programma dei corsi Il programma da seguire deve tener conto della tipologia di violazioni commesse dagli automobilisti presenti con un preciso riferimento ai comportamenti che garantiscono la tutela della vita umana. Nel corso da sei punti dovranno essere dedicate 4 ore alle norme di comportamento sulla strada, due ore per le cause degli incidenti stradali e sui rischi dovuti all’abuso di alcool e droghe. Un’ora a materia è poi prevista per: la segnaletica stradale; le nozioni di responsabilità civile e penale, omissione di soccorso; le sanzioni; gli elementi del veicoli rilevanti ai fini della sicurezza stradale. Gli autisti professionali avranno in più un’ora sulle sanzioni e sugli elementi del veicolo che hanno un rilievo sulla sicurezza. Dovranno poi dedicare 4 ore alle responsabilità nel trasporto pubblico di cose e di persone. In caso di infrazioni durante la frequenza del corso Gli automobilisti che stanno seguendo un corso dovranno fare attenzione a non effettuare infrazioni. Nel caso in cui si dovessero perdere tutti i punti residui della patente prima della trascrizione del recupero da parte del centro elaborazione dati, il dipartimento dei trasporti terrestri considererà nulli gli effetti del corso e il conducente dovrà sottoporsi ad un nuovo esame di revisione. Ogni infrazione un corso Sarà possibile seguire un corso per ogni comunicazione di decurtazione dei punti e soprattutto non più di un corso alla volta. Inoltre ci si potrà iscrivere alle lezioni solo dopo la comunicazione da parte del dipartimento dei trasporti terrestri e non nel periodo che intercorre tra la multa vera e propria e la decurtazione dei punti. Assenze nella frequenza al corso penalizzate Per il corso da sei punti se superano le 4 ore inficeranno l’intera sessione mentre se rimangono sotto questo limite potranno essere recuperate con il corso successivo. Ma solo dopo aver completato il ciclo si rientrerà in possesso dei punti. Docenti Le stesse figure professionali che contestano le violazioni potrebbero essere gli istruttori che rinfrescheranno le regole agli automobilisti indisciplinati. Oltre alle autoscuole potranno essere abilitati a fare i corsi anche soggetti pubblici o privati di comprovata esperienza nell’attività di formazione attinente a temi di tutela della sicurezza nella circolazione stradale. Abilitazione a svolgere i corsi Dovranno richiedere l’autorizzazione ed avere strutture adeguate (un’aula di almeno 25 mq con pannelli, cartelli stradali, ecc.) ma anche docenti che devono aver conseguito l’abilitazione e che hanno svolto tale attività negli ultimi cinque anni per almeno tre anni consecutivi. I corsi pubblici potranno invece essere tenuti da poliziotti adibiti al controllo della circolazione stradale e da dipendenti pubblici che svolgono attività connesse alla sicurezza stradale. Sono previsti anche motivi di revoca per l’autorizzazione dei corsi per i quali dovranno essere tenuti appositi registri. Attestato finale Alla fine dei corsi sarà rilasciato un attestato in duplice copia. La prima sarà consegnata all’automobilista, la seconda sarà data entro tre giorni al dipartimento dei trasporti terrestri per aggiornare l’anagrafe. Gli effetti del reintegro dei punti scatterà solo dall’avvenuta iscrizione da parte del centro elaborazione dati del dipartimento. Occorre inoltre sapere che… Le patenti rilasciate dopo il 1 ottobre 2003, a soggetti che non siano già titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti da decurtare saranno raddoppiati in caso di infrazioni commesse nei primi tre anni. L’obbligo del giubbotto o delle bretelle retroriflettenti occorre attendere la pubblicazione del decreto che ne definirà le caratteristiche comunque non prima del 1 gennaio 2004. E’ stato esteso ai maggiorenni, che non siano in possesso della patente di guida, a partire dal 1 luglio 2005, l’obbligo di conseguire il certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori, mentre per i minorenni tale obbligo è confermato dal 1 luglio 2004. Escluso il caso di perdita totale di punteggio la mancanza per due anni, di violazioni con conseguente perdita di punti, determina la riattribuzione dei venti punti iniziali. Mentre per i più virtuosi, già in possesso dei venti punti, gli stessi due anni senza decurtazioni comportano un ulteriore credito di 2 punti (fino ad un massimo di 10). Modalità di ricorso Il ricorso al Prefetto può essere presentato, nel termine di 60 giorni, alla Prefettura di Firenze, via Giacomini 8, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento oppure presso la sede del Corpo di Polizia municipale di Campi Bisenzio, piazza Dante 36 sia a mano che con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa al ricorso al Prefetto, nello stesso termine di 60 giorni, è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace di Firenze, via Fattori 10/b. In questo caso al momento del deposito del ricorso al Giudice di Pace si dovrà versare, pena l’inammissibilità, una cauzione pari alla metà del massimo edittale stabilito dalla legge per la violazione accertata. Il versamento deve essere effettuato tramite libretto di deposito giudiziario fruttifero gratuito aperto presso uno sportello postale. Tale libretto, intestato al ricorrente, dovrà essere allegato al ricorso. La somma in caso di accoglimento del ricorso sarà restituita con gli interessi maturati, mentre in caso di rigetto il Giudice di Pace non potrà escludere l’applicazione delle sanzioni accessorie e la decurtazione dei punti dalla patente di guida. 8 TERZA Domenica 7 Donne di Toscana Venerdì 12 Inti Illimani Il concerto, affidato alla vocalità di Susy Bellucci, è una coinvolgente ed emozionante riproposta di un repertorio dedicato in particolare alle donne e alla Toscana e costituisce un progetto di riscoperta, recupero e riproposta delle preziose melodie della tradizione e dei linguaggi perduti nella memoria. Il concerto si avvale di raffinate rielaborazioni strumentali affidate al virtuosismo di un ensemble strumentale piuttosto inedito per un repertorio “folk”: una chitarra classica, un violoncello e un set di tastiere (pianoforte, campionatori, fisarmonica), e propone testi della tradizione popolare toscana che rimandano a tipologie femminili di stampo diverso. C’è un folto gruppo di invettive pure, classiche “avvelenate” cantate a gola spiegata da donne clamorosamente arrabbiate con i propri compagni, mariti, amanti; per contro ci sono altre numerose testimonianze di donne che “amavano troppo” e che per amore finivano per morirci, come La povera Lina; ci sono poi quelle che sono in attesa, perché il moroso è via da qualche parte, come il marinaio de Il porto di Livorno e non mancano le donne vincenti, le scanzonate, quelle che garbatamente sbeffeggiano i fidanzatini, come nei leggiadri Stornelli mugellani o nei più beffardi Stornelli toscani. Il gruppo: Susy Bellucci voce, Luigi Gagliardi chitarra, Marilena Cutruzzulà violoncello, Giulio Clementi, arrangiamenti, tastiere, fisarmonica, controllo e gestione audio. Lo storico gruppo cileno, si forma nel lontano 1967 come complesso folk di musica andina, ma diventa ben presto uno dei maggiori esponenti del movimento della Nuova Canzone Cilena, musica folk impegnata nella lotta per l’emancipazione dei popoli latinoamericani e la sua canzone El Pueblo Unido Jamás Será Vencido, che lo rese famoso in tutto i mondo, divenne l’inno della campagna elettorale delle sinistre alle elezioni presidenziali del 1970 che videro la vittoria di Salvador Allende, in seguito deposto dal golpe militare nel 1973 capeggiato dal generale Augusto Pinochet. Trent’anni fa i primi concerti in Italia, poi diventata la loro seconda patria per l’esilio cui vennero sottoposti in conseguenza del golpe di Pinochet in Cile. Oggi gli Inti Illimani oltre ad essere gli ambasciatori della musica dell’America Latina nel mondo, il simbolo della lotta contro tutte le dittature, l’immagine dei musicisti esiliati dal loro paese che lottano per riconquistare la legittima appartenenza alle loro radici, alla loro terra, sono una band che, nonostante il tempo e l’abbandono di alcuni suoi importanti membri storici, continua a sorprendere e a rinnovarsi nel segno di un suono ormai inconfondibile. Nel concerto il gruppo presenterà brani del loro ultimo album Lugares comunes, uscito lo scorso marzo che celebra i trentanni del loro storico rapporto con l’Italia, con brani come Caro Nino, omaggio a Nino Rota, a Fellini, ad una certa idea dell’Italia e Vino del mar, con versi del grande paroliere cileno Patricio Maas. Gli Inti Illimani oggi sono: Jorge Coulon, Marcelo Coulon, Horacio Duran, Efren Manuel Viera, Daniel Riquelme, Christian Gonzalez, Manuel Meriño, Juan Flores, Daniel Cantillana. Martedì 9 Lisetta Luchini Una voce limpida, sicura, dolcissima. A Lisetta Luchini si deve in buona parte la ripresa del canto popolare; il suo palcoscenico sono la piazza, il circolo ricreativo, il teatro e la scuola. Passione, entusiasmo, professionalità contraddistinguono questa giovane cantante cresciuta a Campi Bisenzio, la cui popolarità ha superato ormai i confini della Toscana. Lisetta Luchini compone musiche per canzoni e per rappresentazioni teatrali ed è anche attrice. Tante attività che la pongono fra le più attive e preparate interpreti del folk toscano. Il suo repertorio spazia dalla canzone d’amore alle serenate, dagli stornelli alle ninne nanne, insomma un’antologia completa del canto toscano dal Rinascimento al Novecento; esegue le sue musiche con la chitarra avvalendosi dell’accompagnamento del mandolino di Ferraro Cianchi. Del trio fa parte anche Paolo Biancalani, fisarmonicista e voce del disciolto gruppo “Maledetti Toscani”. Sabato 13 Lino Patruno L’ESTATE… Sono molti anni che Lino Patruno opera nel settore dello spettacolo. Le sue esperienze vanno da quelle jazzistiche a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; dalla direzione d’orchestra alla composizione di musiche da film; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone e iniziò la sua carriera nelle prime jazz band DAL 7 AL 14 SETTEMBRE 2003 che agivano a Milano negli anni ‘50. Nel 1964 assieme a Roberto Brivio, Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese. In seguito, nei primi anni ‘70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo. Il successo popolare gli venne però per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Portobello” con Enzo Tortora. Lino Patruno oggi vive a Roma dove si occupa anche di cinema (è membro della giuria del David di Donatello e della Commissione che manda i film italiani all’Oscar); da quest’anno, inoltre, fa parte anche della Giuria della European Film Academy di Berlino. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, Ultimo Atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra Di Spie” di Duccio Tessari e “Prova Di Memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore. Da alcuni anni si occupa della direzione artistica dei Festival del Jazz di San Marino e Crotone. Dal 1985 dirige una sua “European Jazz Stars” composta da grandi nomi del jazz europeo. Nel concerto del 13 settembre, Lino Patruno C O N C E R T I jazz show, si esibiranno Lino Patruno banjo e voce, Gianluca Perasole batteria, Massimiliano Calderai pianoforte, Giancarlo Colangelo sax basso, Michael Supnick tromba, Clive Richie voce. CONTINUA ALLA ROCCA STROZZI Mercoledì 10 Malfunk I Malfunk nascono ufficialmente nel 1992 quando Febo Forconi, che oltre ad essere il chitarrista del gruppo ricopre inizialmente il ruolo di cantante, torna in Italia dopo un’esperienza decennale in America con i Toxic Reason e incontra il batterista Ugo Nativi ed il bassita Gianluca Venier. Nascono così i Malfunk che dopo pochi mesi incidono Sound of the soul il primo album autoprodotto, distribuito attraverso i canali alternativi e cantato in inglese. Nel 1993 entra a far parte del gruppo come cantante Marco Cocci. Per quattro anni i Malfunk hanno suonato solo dal vivo, rafforzando il loro seguito in tutta Italia. Nel 1997 pubblicano Tempi Supplementari, cantato in italiano, che diventa un culto del rock alternativo. La band vanta ormai un seguito di fedelissimi in tutta Italia e inizia un tour senza sosta di centosessanta date. E’ durante questo tour che Marco Cocci diventa anche un attore, e con la sua partecipazione ad M U S I C A E Ovosodo diventa in poco tempo uno dei volti più noti del nuovo cinema italiano. I Malfunk diventano di colpo un gruppo che raccoglie le attenzioni di fan e addetti ai lavori. Nel 2000 Gianluca Venier esce dalla band per entrare nei Litfiba. Il gruppo registra l’album Malfunk che viene distribuito dai canali di vendita tradizionali ed è supportato da un numero infinito di concerti. Il 2003 è l’anno di Dentro, che coincide con l’ingresso nei Malfunk del bassista Enrico Amendolia. Un album che per i quattro fiorentini ha una grande importanza e che non ha nulla da invidiare alle band rock internazionali. Giovedì 11 Bandabardò La banda nasce dieci anni fa, l’8 marzo 1993, dall’idea di Enrico Erriquez Greppi di portare su un palco la stessa atmosfera di festa che si instaura nelle “cantate tra amici”, momenti magici in cui stonati e intonati uniscono le voci in canti senza fine. Ad Erriquez si aggiungono subito Finaz e Cantax. Seguono a ruota la terza chitarra acustica (Orla), il contrabbasso (Don Bachi), una batteria minimale (il giovane Nuto) ad assicurare le danze, e un fonico di fiducia (Cantini). Da allora i Bardò hanno portato sui palchi di tutta Italia un’energia e un’allegria estremamente contagiose. Nel concerto oltre ai brani più conosciuti del loro repertorio presenteranno pezzi dal nuovo album Bondo! Bondo! tra cui 1,2,3 stella, Il principiante, Fortuna. Un appuntamento per “ritrovarsi - come dice Erriquez - in cento, mille, diecimila sotto al palco in un momento di passione, gioco e liberazione in cui ti rifornisci di benzina per ripartire”. Domenica 14 Scuola di Musica di Campi Bisenzio Erede delle storica Società Michelangelo Paoli, nel 1987 acquisisce la conformazione di scuola a indirizzo professionale istituendo classi di strumento, spaziando dal genere classico a quello moderno, e corsi preparatori agli esami di conservatorio, raggiungendo in pochi anni un considerevole numero di iscritti. La scuola si avvale della presenza di docenti professionalmente qualificati impegnati oltre che nell’attività didattica, anche in quella concertistica. La scuola promuove cultura musicale, organizzando in collaborazione con il Comune di Campi Bisenzio concerti di notevole spessore artistico all’interno di importanti manifestazioni culturali. Sempre in collaborazione con l’Amministrazione comunale organizza da diversi anni il Concorso Nazionale delle Scuole di Musica che ha visto negli anni la partecipazione di valenti strumentisti provenienti da ogni parte d’Italia. Saranno raccolti contributi per l’ospedale di Emergency ad Erbil in Iraq e per il progetto della Parrocchia di Santa Maria in Burkina Faso L’ingresso ai concerti è gratuito In caso di maltempo i concerti si terranno all’Auditorium Gianni Rodari 9 PAGINA UN’OPERA NEL CUORE DELLA CITTA’ In ricordo dei deportati “E venne la notte e fu una notte tale che si conobbe che occhi umani non avrebbero dovuto assistervi e sopravvivere” (Primo Levi) Sabato 6 settembre, sotto l’atrio del Palazzo comunale, verrà inaugurato il graffito in memoria dei deportati nel campi di sterminio nazisti, realizzato da Franco Milani. L’opera, di notevoli dimensioni, 15 metri quadri, è stata realizzata con la tecnica del “graffito a calce portato avanti a giornate”; questa tecnica richiede che l’artista lavori su un intonaco fresco, ed è chiaro che il caldo torrido di quest’estate ne ha rallentato notevolmente la realizzazione e reso il lavoro dell’artista davvero impegnativo. Il progetto è stato promosso dal Comune di Campi Bisenzio e dall’Aned di Prato, con la collaborazione del Laboratorio per affresco Elena e Leonetto Tintori di Vainello, Prato, che ha curato l’affidamento dell’opera da un punto di vista organizzativo. “Quando mi è stata proposta la realizzazione di un’opera in memoria dei deportati - ci ha detto Franco Milani – ho accettato volentieri perché questo è un tema che sento particolarmente, che ho già trattato in opere recenti di più piccole dimensioni, che ho interiorizzato attraverso le parole di alcuni sopravvissuti dei campi di sterminio che ho conosciuto personalmente. Nell’opera ho cercato di rappresentare queste loro testimonianze. Il graffito si sviluppa sostanzialmente in tre pannelli. Il primo rappresenta l’arrivo al campo di sterminio di uomini, donne, bambini costretti a scendere dalla tradotta senza sapere dove sono, che cosa li aspetta. Il secondo quadro tratta un tema che ricorre sempre nei racconti di chi ha vissuto l’internamento in un campo di concentramento: l’angoscia della divisione. Il taglio netto dal vissuto precedente, la separazione dagli affetti, l’incertezza sulla sorte degli stessi compagni di deportazione, divisi dagli aguzzini tra chi imbocca la strada del forno crematorio e chi è destinato al campo di concentramento. Il terzo pannello parla del lavoro nel campo. Questo perché i sopravvissuti che ho conosciuto erano stati internati nei campi KZ dove generalmente si lavorava in cava. E proprio loro mi hanno raccontato di come fossero costretti quotidianamente a portare sulle spalle delle pietre che se troppo piccole li facevano rischiare le bastonate dei kapò, se grandi in pochi giorni li logoravano fisicamente. Una realtà dolorosa che molte volte mi è stato raccontata dai deportati - prosegue Milani - è che queste persone prima di entrare in un campo di sterminio avevano una propria identità, un nome, un cognome mentre una volta internati erano solo numeri. Ecco perché nel graffito ho trascritto in alto, fuori dai quadri con un frase di Primo Levi i nomi dei 20 campigiani che, in base ai documenti esistenti, sono morti con certezza nei campi di sterminio o durante la deportazione ai campi. Felice Alessi, Ugo Ballerini, Marino Cambi, Nazzareno Capaccioli, Franchino Cecconi, Michele Ciampolini, Angiolino Collini, Lido Ciulli, Bruno Corsi, Enzo Fondi, Tebaldo Franceschini, Brunetto Frati, Marisio Innocenti, Dino Magnolfi, Otello Mariotti, Carlo Nannucci, Bruno Paoletti, Paolino Scuffi, Parisio Signorini e Gino Sugherelli, uomini con un nome ed un cognome che idealmente rappresentano tutti coloro che hanno sofferto e sono morti in questi orrori. All’interno del graffito ho inserito solo numeri, alcuni proprio i numeri che identificavano le persone che ho incontrato. In questo lavoro sono stato affiancato, per la preparazione dei materiali, da un ex allievo del Laboratorio per affresco Elena e Leonetto Tintori di Prato, in cui insegno attualmente, Davide Racca, che ringrazio per la disponibilità con cui mi ha seguito nella difficile realizzazione di quest’opera.” Franco Milani è un docente del Laboratorio per affresco Elena e Leonetto Tintori di Prato, un’associazione che dal 1985 porta avanti l’attività didattica e che ha tra i propri obiettivi quello di promuovere la conoscenza e lo studio delle tecniche pittoriche murali e della ceramica artistica e porta avanti ricerche e sperimentazioni sulla conservazione ed il restauro della pittura murale. Proprio il direttore del Laboratorio, l’architetto Giuseppe Centauro ci ha sottolineato come “il luogo dove è stato realizzato il graffito ha una forte valenza simbolica. Questo tipo di opere - ha aggiunto viene inserito più frequentemente in contesti precisi, sacrari o cappelle cimiteriali, monumenti commemorativi e il collocarlo in un luogo di alta frequentazione amplifica il valore della sua testimonianza, del ricordo di quella parte di Storia e per questo la reputo una scelta molto coraggiosa. In quel contesto urbano, dove convivono il vecchio e il nuovo, l’opera è la testimonianza dell’oggi, è propria del nostro tempo perché benché realizzata con tecniche antiche ha un segno moderno, il tratto del graffito che è proprio del linguaggio contemporaneo e unisce pittura, rappresentazione e tecnica.” All’inaugurazione che si svolgerà in piazza della Resistenza, sabato 6 settembre alle ore 21.15 parteciperanno, oltre all’autore, Riccardo Nencini presidente del Consiglio regionale toscano, Adriano Chini sindaco di Campi Bisenzio, Roberto Castellani presidente dell’Aned di Prato e Ugo Paoli presidente del Consiglio comunale di Campi Bisenzio. ARRIVANO I BUONI Cioè quelli che fanno volontariato Due Carabinieri (“senza pennacchi, senza pennacchi”) l’uno ammanettato all’altro. E’ l’immagine di copertina scelta da Edoardo Bennato per il suo secondo album, i Buoni e i Cattivi. Siamo nei primi anni Settanta, e come tanti cantautori della sua generazione anche Edoardo ha offerto il meglio di sé in quel decennio mitico. Irriverente, sfacciato, libero e comunque profondamente legato alla sua terra: Napoli. Poi sono arrivati gli anni Ottanta, e come tanti cantautori della sua generazione ha offerto una copia del meglio di sé in quel grigio decennio. Chi sono i Buoni e chi sono i Cattivi? Ognuno di noi ha una sua personalissima idea dei pensieri e delle azioni da inserire in una delle due categorie. Universalmente però cedere il posto in autobus ad una persona anziana o aiutare a far attraversare la strada ad una vecchietta sono inserite di diritto in azioni da buoni. Come scappare dopo aver investito con l’auto un pedone o picchiare un bambino sono considerate azioni da cattivi. Nel mezzo però c’è un grande zona grigia, un territorio che due forti eserciti in guerra allargano o restringono a seconda delle loro fortune militari spostando continuamente la frontiera. E’ comunque fondamentale per la nostra sopravvivenza che questa guerra non finisca mai (solo in questo caso, naturalmente), perché una frontiera, una linea a divisione tra il bene ed il male, non deve scomparire per il bene (per l’appunto) di tutti e due gli eserciti. Una frontiera che cambia a seconda dei tempi, delle mode, o più semplicemente delle persone. I buoni possono diventare fessi o dei buoni per convenienza come i cattivi dei furbi o dei cattivi senza rimedio. Per Edoardo Bennato i buoni sono dei cattivi camuffati. Sono quelli che comandano che per prenderci meglio in giro si riempiono di cipria e rossetto (“solo chiacchere e distintivo”). Sfrontatamente, lui ed il suo piccolo esercito di cattivi gli strappa dal volto la maschera e ce li mostra nella loro nudità. Così possiamo vedere che il potere quando è nudo fa anche un po’ schifo (“visti dall’alto i draghi del potere ti accorgi che son draghi di cartone”). Ma esistono anche i buoni-buoni, i buoni veri e sono quelli che fanno volontariato (Edoardo Bennato sarebbe d’accordo). Lavorano in silenzio tutto l’anno, ma quest’anno dall’11 al 19 ottobre hanno deciso di far rumore tutti insieme. Sarà un’occasione per mostrare alla città quello che viene fatto. Ma sarà anche un’occasione per confrontarsi tra sé per cercare di offrire un servizio sempre più efficiente. Incontri, spettacoli, mostre, stand espositivi delle associazioni. Creativo e culturale (… e sociale) insieme. Un momento di riflessione su un tema come quello del Volontariato sociale di cui, aldilà di un’idea un po’ vaga, le persone non Festa della rificolona Il Comune di Campi Bisenzio e l’associazione Scarabeo organizzano sabato 6 settembre al Parco Iqbal, via Vittorio Veneto 68 Campi Bisenzio, la Festa della rificolona. Alle ore 21.30 una grande sfilata animata dall’associazione Scarabeo che per la manifestazione ha approntato anche una mega barca. A seguire uno spettacolo della compagnia Teatro del Ramino che presenta L’arcano, spettacolo di trampoli e fuoco. L’Arcivescovo in visita a Campi Sabato 13 settembre l’Arcivescovo di Firenze, monsignor Ennio Antonelli incontrerà la comunità cristiana di Santa Maria a Campi. Il programma prevede alle ore 18 la Santa Messa e alle ore 19 l’inaugurazione presso i locali del circolo parrocchiale, via Spartaco Lavagnini 26/a, di una mostra sul Mobbing. Durante la visita l’Arcivescovo incontrerà una delegazione del Popolo Saharawi guidata da El Lyazid Hamdi parlamentare e direttore della Mezzaluna Rossa Saharawi, che al mattino parteciperà ad un convegno a Villa Montalvo. Doppio anniversario Domenica 14 settembre le comunità di San Cresci e di San Piero a Ponti ricordano due eventi importanti: il 20° anniversario della morte di don Renzo Paoli ed i trent’anni della fondazione della Misericordia di San Piero a Ponti. Il programma dell’iniziativa prevede alle ore 17 la benedizione della tomba di don Renzo Paoli nel cimitero comunale di San Cresci e alle ore 17.15 nel teatrino parrocchiale di San Cresci l’inaugurazione della mostra fotografica Memorie, ricordi dell’attività pastorale di don Renzo dal 1947 alla data della morte. Seguirà alle ore 18, nel piazzale antistante la sede della Misericordia di San Piero, una Concelebrazione solenne presieduta da monsignor Giancarlo Corti, Vicario episcolale del Mugello e Pievano di Borgo San Lorenzo. Cori in concerto Sabato 20 settembre alle ore 21 nel Parco di Villa Rucellai, l’associazione culturale Incontri organizza lo spettacolo musicale Cori in concerto. Durante la serata il gruppo Cantantutticantanchio si esibirà con diversi cori provenienti da più parti d’Italia. L’ingresso è gratuito ed in caso di cattivo tempo lo spettacolo avrà luogo presso l’Auditorium Gianni Rodari in via Garçia Lorca. Puliamo il mondo hanno chiaro le dimensioni, l’importanza, il ruolo che svolge all’interno di una comunità. “Ci aspettiamo una partecipazione eccessiva”. Giovanni Grossi presidente della Consulta delle Associazioni Domenica 28 settembre decima edizione di Puliamo il mondo, il più grande appuntamento mondiale di volontariato ambientale, organizzato da Legambiente in collaborazione con l’Anci e patrocinato dai Ministeri dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione. L’iniziativa, che consiste nella pulizia di spazi verdi, avrà inizio alle ore 8.30 con ritrovo in piazza Dante e terminerà alle ore 12.30 nel Parco urbano di Villa Montalvo dove si terrà, come è consuetudine, un pranzo. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla segreteria del sindaco allo 055 890019. L’iscrizione, per motivi organizzativi, dovrà pervenire entro e non oltre il 16 settembre. il grappolo NOTIZIE DALLE ASSOCIAZIONI A CURA DELLA CONSULTA Bastava così poco? Sembrava una battaglia persa in partenza, una lotta contro i mulini a vento. Posso comprendere il senso di frustrazione di agenti della Polizia municipale, della Stradale, dei Carabinieri, nel vedere tutti quegli automobilisti con la coscienza a posto nel violare quella minima regola di sicurezza da compiere una volta saliti in macchina. Poi di colpo la gente ha cominciato a mettersi le cinture di sicurezze. Miracolo (questa parola non è sprecata). Non credevo fosse possibile. E invece è successo. Provate a guardare i vostri vicini di abitacolo in lamiera e vi accorgerete che quasi tutti ce l’hanno ben piantata sui propri corpi. Come la cosa più naturale di questo mondo. La portano con disinvoltura. Alcuni addirittura con orgoglio, per non dire con ostentazione, con un sorrisetto di chi la sa lunga. Forse sono quelli che già la portavano prima ed in questo modo lo vogliono far sapere agli altri, i neofiti, i novizi della cintura di sicurezza. Magari gli dà anche un po’ noia che adesso anche la massa abbia imparato questa mi- nima regola di sicurezza. Si sentivano, sicuramente molto originali, dei predicatori nel deserto, degli eroi. Certo qualcuno insiste e continua a non mettersi la cintura di sicurezza. Forse sono loro i nuovi eroi, gli ultimi predicatori nel deserto pronti a riconvincere le masse che la verità sta dalla loro parte. Ma come è potuto accadere questo miracolo (insisto). Perché di colpo (letteralmente: dalla sera al mattino) tutti (o quasi) hanno cominciato ad usare questo piccolo oggetto dimenticato? Beh, semplice direte voi: perché adesso c’è la patente a punti. Vero, ma non del tutto. Bastava così poco? La patente a punti ha indubbiamente colpito l’immaginario e le paure degli automobilisti: fatemi pagare tutto quello che volete ma non mi togliete la patente (la patente ed il serbatoio pieno sono una specie di passaporto per la libertà). Eppure su questo argomento non c’è stata nessuna campagna pubblicitaria di preparazione all’evento. Praticamente la maggior parte della popolazione automobilistica italiana l’ha saputo il giorno stesso che entravano in funzione le nuove regole. Per l’euro, per esempio, tutti eravamo ben informati (qualcuno ha avuto anche la fortuna [email protected] di ricevere a casa la calcolatrice di Berlusconi), ma non è bastato: l’evento ci ha colti impreparati. La patente a punti invece si è rilevata uno strumento legislativo molto efficace, al punto che non ha avuto bisogno di nessuna pubblicità particolare, anche perché nel nostro paese era maturo l’inizio di un processo di maggior consapevolezza degli automobilisti sul problema della sicurezza. Si potrebbe dire: la legge giusta al momento giusto. Forse è una lettura troppo ottimistica. Ma per gli automobilisti italiani mi sembra che, da sola, la paura di essere beccati non sia mai stata un deterrente particolarmente efficace. Allora si potrebbe dire che è bastato così poco perché c’era stato prima un tanto di crescita culturale sul tema della sicurezza stradale da parte degli italiani. E’ possibile quindi mettersi nell’idea di cominciare a cambiare anche le peggiori abitudini di noi automobilisti. Sul tema della sicurezza stradale la Consulta ha richiesto da tempo un Consiglio comunale straordinario. In quell’occasione verranno presentate una serie di proposte concrete che speriamo possano essere utili nel senso di un miglioramento della sicurezza stradale. In passato abbiamo presentato anche una petizione per la realizzazione di una pista ciclabile, già prevista nel programma di investimenti, dal ponte di Maccione a Villa Montalvo. Ora questa pista ciclabile la possiamo vedere quasi pronta. Siamo contenti. Se è vero che è bastata la patente a punti per far mettere agli italiani la cintura di sicurezza, forse qualche chilometro di pista ciclabile in più (ancora in più) può far andare in bicicletta un maggior numero di campigiani. Giovanni Grossi Lemilleunassociazione: Vivere Il Rosi C’è tanta fatica dietro l’organizzazione di una qualsiasi attività, ci sono tante persone che volontariamente e senza nessun compenso vi dedicano il loro tempo (ed il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo… dopo la salute, ovviamente). Lo fanno perché gli piace così e forse non saprebbero spiegare nemmeno il perché. Ma quando vedono che quella iniziativa ha successo in un momento si dimenticano di tutte le difficoltà e qualcosa gli ride dentro. Quando si costruisce qualcosa insieme ad altri per altri ancora e non per se stessi, anche se questa cosa sembra una cosa molto piccola, si migliora la qualità della vita di tutti. Vogliamo che questa nostra pagina possa raccogliere anche nel futuro, come oggi con l’associazione Vivere Il Rosi, interventi che ci raccontino quel perché. Q uando il presidente della Consulta delle Associazioni, Giovanni Grossi mi ha chiesto queste righe mi ha detto di scrivere sulla “fatica” di fare il presidente di un’associazione: io ho subito pensato al significato che la parole assume nella lingua partenopea. A Napoli e in Campania a’ fatica e jamme a fatica’ significano rispettivamente il lavoro e andiamo a lavorare. Un lavoro particolare, quello di presidente di un’associazione come la nostra, la cui gratificazione non si misura assolutamente in termini economici ma nelle piccole e grandi soddisfazioni che si incontrano lungo il percorso in cui si svolgono le varie attività. Vivere Il Rosi è un’associazione relativamente giovane, avendo solo 4 anni di vita, e io ne sono presidente dallo scorso anno anche se sono stata nel gruppo promotore fin dai primordi. Un lavoro che all’inizio, quando fui eletta, mi spaventava un pochino: non che ora, a distanza di un anno e mezzo, non ci siano problemi di fronte ai quali ci si senta in difficoltà ma, come nella vita, attraverso il confronto, il dialogo e la condivisione si riescono a superare anche quelle situazioni dalle quali ci sente soverchiati. L’operare nella nostra realtà che esprime oltre 120 associazioni è sicuramente più facile rispetto ad altre zone dove mancano questi punti di riferimento: ricordo ancora con piacere i primi momenti nei quali iniziammo a organizzare feste, incontri, dibattiti sui quali avevamo bisogno di avere aiuti anche concreti di mezzi e strumenti (sedie, tavoli) ricevemmo il contributo di altri sodalizi che avevano cominciato la loro attività molto prima di noi. L’attenzione dell’Amministrazione comunale al valore dell’associazionismo e il suo promuoverlo e tutelarlo è un altro elemento, se non il principale, per il quale intraprendere questo di attività è più facile a Campi Bisenzio piuttosto che in altre zone del nostro paese dove questo tipo di sensibilità non esiste. Il fare parte ma soprattutto il sentirsi parte, l’appartenere ad un qualcosa sono elementi importanti che servono a far sentire meno sola sia la persona che decide di iscriversi ad un’associazione, sia la presidente, come nel mio caso, che si trova a dover gestire e dirigere la stessa associazione. L’aver avuto il quadro di riferimento che prima descrivevo, con le associazioni che facevano a gara a darci stimoli e aiuti concreti, ha facilitato notevolmente il nostro compito. La storia della nostra associazione sino ad oggi, il nostro modo di fare volontariato sono sempre stati legati all’idea di fondo di un “volontariato di servizio” che si è sviluppato grazie soprattutto alle forti radici a livello territoriale in termini di rapporto con la popolazione del nostro quartiere. In questo senso dovremo continuare a svolgere la nostra attività acquisendo però maggiore consapevolezza dell’evoluzione dei bisogni dei cittadini che si determinano all’interno di dinamiche sociali sempre più complesse, con l’obiettivo di tutelare i soggetti più deboli. Volontari attivi e solidali, volontari che si rimboccano le maniche. Questa è la nostra associazione. Un’associazione di volontariato per la promozione della cittadinanza attiva e solidale, costituita da anziani e giovani uniti da obiettivi comuni: essere utili agli altri, contrastare solitudine ed emarginazione. L’associazione ha lo scopo di diffondere la cultura e la pratica della solidarietà, la lotta contro ogni forma di esclusione sociale, migliorare la qualità della vita. La Carta dei Valori del Volontariato definisce il volontario come quella persona che liberamente e gratuitamente, adempiuti i propri doveri civili e di stato, si pone a disposizione della comunità, promovendo risposte efficaci e creative ai bisogni del territorio. Bisogni personali e bisogni collettivi. Territorio come luoghi ma soprattutto come insieme di persone. Bisogni quali la necessità di richiedere la istituzione del servizio di pulizia della strada nella nostra frazione o la spesa a domicilio al servizio di persone sole che la vogliono fare in compagnia o che hanno difficoltà a raggiungere i luoghi di vendita. Un progetto, una serie di impegni e di attività inseriti all’interno di un percorso di crescita collettiva che vede il cittadino elemento primario e soggetto attivo delle trasformazioni che interessano il proprio territorio. Attività che hanno una ricaduta positiva per tutta la popolazione e che sono un vero antidoto al determinarsi di situazioni che danno origine a episodi quali quello verificatosi nei giorni scorsi nell’hinterland milanese. La collettività è composta da soggetti e quindi la crescita collettiva è formata anche da tante crescite soggettive, personali. Tra queste sicuramente anche la mia: l’aver dialogato con una pluralità di soggetti, enti ed associazioni, l’aver stabilito una rete di relazioni con moltissimi cittadini del nostro quartiere, l’aver affrontato problematiche nuove e sempre più stimolanti mi ha costretto a confrontarmi con situazioni che mi hanno accresciuta anche personalmente. Nella nostra associazione così come nelle migliori famiglie, il presidente deve dare il buon esempio così gli impegni spaziano: dal rapporto con altre associazioni e altri enti all’organizzazioni di pranzi e iniziative e feste. Il mio cellulare, dopo l’inaugurazione della nuova struttura al giardino di via Cellerese, quando ancora non avevamo il telefono dell’associazione è stato il punto di riferimento per tutti: è buffo ricordare come le telefonate potevano spaziare da un colloquio con gli amministratori per la definizione di un programma alla richiesta di prenotazione per una cena; in quel periodo posso essere stata scambiata per accentratrice ma tant’è, allora occorreva fare di necessità virtù. Anche le responsabilità servono a crescere per cui sono stati nominati dal consiglio una serie di commissioni che hanno ognuna il compito di seguire le varie problematiche. Abbiamo preso il largo e stiamo navigando nel grande mare dell’associazionismo dove parole come stare insieme, solidarietà, aiutare gli altri, accoglienza, integrazione hanno un grande significato ma sono soprattutto agire quotidiano. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’impegno ed il contributo degli organi dirigenti e dei numerosi volontari che collaborano alle iniziative di un’associazione che raggiunge i 300 iscritti. Chi te lo fa fare? Questa è la domanda che mi sento rivolgere spesso da chi non è avvezzo a certe cose e intravede magari sempre secondi fini nell’agire degli altri. Chi me lo fa fare? Una domanda che mi faccio magari nei momenti in cui si è un po’ più stanchi. Come dicevo non certo le gratificazioni economiche. Ma, secondo me, il sorriso ed il ringraziamento dei bambini del Saharawi in visita alla nostra struttura e ai quali abbiamo donato a ciascuno una maglietta ricordo della serata, il sorriso ed il ringraziamento degli anziani e di persone sole che hanno partecipato al pranzo di Ferragosto che abbiamo organizzato lo scorso 15 agosto, il sorriso ed il ringraziamento delle persone che partecipano alla spesa a domicilio, la gaiezza e la contentezza delle persone che hanno partecipato alle iniziative dell’Estate al Rosi 2003, la soddisfazione dei cittadini per l’aver avuto un luogo come la struttura di via Cellerese dove incontrarsi e ritrovarsi, rappresentano la migliore moneta per ripagare l’impegno profuso. Un tempo speso bene quello nel volontariato: un tempo che anche gli affetti più vicini, la famiglia, anche se un po’ mugugnano perché molte volte ti porta fuori da casa, considerano remunerativo perché speso a vantaggio di tutti, della collettività. Grazia Corsini Associazione Vivere Il Rosi 11 NUOVE PROBLEMATICHE NEL MONDO DEL LAVORO Parliamo di mobbing Una violenza psicologica, che spesso il lavoratore non sa riconoscere e che solo recentemente ha ottenuto una tutela dal giudice del lavoro di don Andrea Pucci In questi anni sono moltissimi i termini, soprattutto inglesi che sono entrati nel nostro bagaglio linguistico, alcuni ampiamente acquisiti in sostituzione della parola italiana, altri usati per definire in modo sintetico veri e propri fenomeni di costume. Uno di questi è il termine mobbing. Letteralmente, dal verbo inglese to mob che significa attaccare, aggredire, con il termine “mobbing” si indica il tipo di aggressione praticato da alcuni animali che, circondando minacciosamente un membro del gruppo, ne provocano l’allontanamento. Fu il professor Heinz Leymann di Stoccolma, ad usare il termine mobbing per definire una particolare forma di violenza psicologica messa in atto sul posto di lavoro. Telefoni che non funzionano, isolamento logistico, emarginazione e sovraccarico di lavoro sono solo alcuni esempi. Oggi si parla di mobbing negli ambienti di lavoro, quando un soggetto è costretto a lasciare la propria occupazione, per l’ostilità dei colleghi e per la difficoltà di integrarsi all’interno della realtà aziendale o quando un lavoratore viene emarginato dal principale o dal capo o da qualche gruppetto rampante. Molestie morali, insomma. Alla Parrocchia di Santa Maria da qualche anno si è costituito un gruppo che si occupa delle diverse problematiche del mondo del lavoro e che ovviamente non poteva non affrontare quest’aspetto, a volte difficilmente riconoscibile per la molteplicità di forme che può assumere: dalla semplice emarginazione alla diffusione di maldicenze, dalle continue critiche alla sistematica persecuzione, dall’assegnazione di compiti dequalificanti alla compromissione dell’immagine sociale nei confronti di clienti e superiori fino nei casi più ad azioni illegali. Il fenomeno, è stato a lungo ignorato in Italia e solo recentemente, grazie anche ad associazioni di sostegno nate per aiutare i lavoratori a difendersi dai soprusi, la stampa se ne è occupata, e alcuni giuristi ne hanno fatto oggetto di studio. Secondo le prime ricerche, in Italia oggi soffrono per mobbing oltre 1 milione di lavoratori, mentre si aggira sui 5 milioni il numero di persone in qualche modo coinvolte. Da qualche, con alcune sentenze dei giudici del lavoro, il mobbing ha fatto la sua entrata nella giurisprudenza italiana del lavoro. Ha fatto scuola quella del 1999 dal Tribunale di Torino, in cui il giudice del lavo- ro ritenne risarcibile il danno psichico da mobbing ad una lavoratrice costretta a dimettersi perché lasciata ad operare in locali angusti, in condizione di isolamento ed esposta a continui maltrattamenti dal capoturno, applicando l’articolo 2087 del codice civile che pone in capo al datore di lavoro l’obbligo di tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei propri dipendenti. Con i dati raccolti in questi mesi il gruppo giovani e adulti del mondo del lavoro della Parrocchia di Santa Maria ha organizzato, per il mese di settembre l’iniziativa Parliamo di mobbing. Il primo appuntamento è per sabato 13 settembre con l’inaugurazione della mostra. Programma: Sabato 13 settembre ore 19 - inaugurazione della mostra sul mobbing a cui interverrà l’Arcivescovo di Firenze Monsignor Ennio Antonelli La mostra è aperta tutti i giorni fino a domenica 21 settembre dalle ore 15 alle 19 e dalle 21 alle 23. In questi orari saranno presenti i componenti del gruppo giovani e adulti del mondo del lavoro per ascoltare tut- ti coloro che vogliono parlare su questa grave realtà del mobbing ore 21.15 - concerto con brani gospel e spiritual del gruppo Le voci di Gerico Lunedì 15 settembre ore 21.15 - proiezione del film di Charlie Chaplin Tempi moderni Mercoledì 17 settembre ore 21.15 - Parliamo di mobbing incontro – dibattito con la partecipazione dello psicologo Giuseppe Castellani segretario dell’associazione mobbing di Firenze, Fiorella Alunni vice sindaco di Campi Bisenzio ed un rappresentante dell’Mcl provinciale. All’incontro parteciperanno alcuni lavoratori che hanno avuto esperienze di mobbing Venerdì 19 settembre ore 21.15 - serata di preghiera sulla problematica del mobbing animata dai Padri Mercedari di Firenze Le iniziative di svolgeranno nella chiesa di Santa Maria e nei locali del Circolo Mcl, via Spartaco Lavignini 26 e 26/a, Campi Bisenzio. Per informazioni Parrocchia di Santa Maria telefono 055 8954109. Infolavoro: informazione orientamento e consulenza per chi cerca e offre lavoro in collegamento con il Centro per l’Impiego di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino Infolavoro può offrire, a tutti coloro che sono alla ricerca di definire o di migliorare la propria condizione di lavoro, informazione, consigli, comunicazione, contatti e orientamento, accesso alla formazione, per agevolare un efficace incontro fra domanda e offerta COMUNE DI CAMPI BISENZIO PROVINCIA DI FIRENZE SEDE CAMPI BISENZIO SEDE SESTO FIORENTINO SEDE CENTRALE via Verdi 4/6 adiacente al Centro per l’Impiego Tel. 055 8979750 Orario: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9 alle 12.30 www.provincia.firenze.it/infolavoro email: [email protected] [email protected] via Garibaldi 161 Tel. 055 4489321 e-mail:[email protected] Centro per l’Impiego via Garibaldi 161 Tel. 055 4489297 via Cavour 19 rosso Tel. 055 272031 Fax 055 2720321 Riconoscimento della Regione Toscana all’Ufficio Europa del Comune L’esito positivo di una domanda di finanziamento agevolato relativamente al servizio svolto dall’Ufficio Europa all’interno del Comune, pone l’accento sul riconoscimento della Regione Toscana sull’importanza e sulla validità del progetto Ufficio Europa portato avanti dal Comune di Campi Bisenzio fin dal 1997. A tal proposito, alla fine dell’anno 2002, il settore Sviluppo economico del Comune di Campi Bisenzio ha presentato una domanda di contributo a valere sull’Azione 2.8.4. del Documento Unico di Programmazione (Doc.U.P.) Obiettivo 2 anni 2000-2006 della Regione Toscana, sul progetto Ufficio Europa on line. E’ necessario ricordare che il Doc.U.P. obiettivo 2 è il documento attraverso il quale la Regione Toscana utilizza i fondi europei per lo sviluppo del tessuto economico e produttivo. Le diverse forme di aiuto previste dal Doc.U.P. 2000-2006 interessano più del 40 per cento della superficie della Toscana (le cosiddette aree depresse) e tra queste aree rientra interamente il Comune di Campi Bisenzio. L’elenco delle aree depresse della Regione Toscana è disponibile all’interno del sito ufficiale del Doc.U.P. (www.docup.toscana.it) alla pagina: http://www.docup.toscana.it/aree_interessate.htm L’Azione 2.8.4 del Doc.U.P a cui ha partecipato il Comune di Campi Bisenzio attraverso il settore Sviluppo economico è relativa al potenziamento del sistema regionale di servizi telematici e di comunicazione per le piccole e medie imprese. Il progetto è stato presentato per incentivare un servizio che fornisce alle imprese uno sportello informativo front office - on line che permetta agli imprenditori di conoscere le opportunità regionali, nazionali ed europee e di cercare partner in tutto il mondo. Le politiche comunitarie infatti rivestono un ruolo sempre più strategico per il reperimento di risorse utili allo sviluppo territoriale e per l’internazionalizzazione del tessuto produttivo locale. All’interno del Comune di Campi Bisenzio l’Ufficio Europa fornisce informazioni e orientamento a cittadini e imprenditori per accedere alle opportunità comunitarie. In particolare aiuta le aziende ad orientarsi nell’individuare gli strumenti di finanziamento più idonei per sostenere gli investimenti produttivi o avviare nuove imprese. L’ufficio riapre al pubblico da mercoledì 3 settembre. E’ comunque sempre possibile ricevere una risposta ai quesiti e verificare i bandi aperti nelle pagine dedicate a questo servizio all’interno del sito del Comune (www.comune.campi-bisenzio.fi.it) in particolare al seguente indirizzo: http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/comune/settori/uff_EUR_1.htm Per informazioni rivolgersi a: Barbara Santicioli Ufficio Europa via Pier Paolo Pasolini, 28 50013 Campi Bisenzio telefono 055 8959236 fax 055 8959329 (il mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 13.30) Web: www.comune.campi-bisenzio.fi.it email:[email protected] 12 TUTTE LE NOVITA’ DELLA PROSSIMA STAGIONE Il calcio campigiano pronto alla partenza Lanciotto, Campi Bisenzio e San Donnino sono arrivati in Promozione da percorsi assai diversi, il San Lorenzo si conferma in Seconda categoria di Alberto Fiorini Settembre è il mese nel quale le squadre di calcio si rituffano nell’ufficialità dei primi impegni agonistici che contano. Così, Lanciotto, Campi Bisenzio, San Donnino e San Lorenzo si apprestano ad iniziare la loro nuova avventura. Ben tre di queste squadre militeranno nello stesso girone della medesima categoria, la Promozione mentre il San Lorenzo disputerà il campionato di Seconda categoria. Si profilano quindi nel prossimo campionato di Promozione, ben sei accesi derby, gare stracittadine che porteranno con se il valore aggiunto del “campanile”, tradizionalmente molto forte nella nostra Toscana. Tre squadre in Promozione che arrivano da percorsi assai diversi: il Lanciotto da una retrocessione, il San Donnino da una promozione, il Campi Bisenzio da una salvezza. Per il San Lorenzo del presidente Alessandro Bacci invece si tratta del terzo anno consecutivo in Seconda categoria. E partiamo proprio da quest’ultima società che si presenta profondamente rinnovata. Si è, infatti, concluso un ciclo di tre anni che ha portato alla vittoria del campionato di Terza categoria ed a due salvezze consecutive. Anche per la prossima stagione l’obiettivo è quello di centrare una salvezza tranquilla. Molti i giocatori nuovi in organico: Laci, Moschini e Scarcella dalla Sorms, Cecchini dal Lanciotto, Baccini dal San Donnino, Monni dalla Vaianese, Pasquarelli dal Rifredi 2000. Il tecnico è Bardi. Anche per il settore giovanile molte le novità. Particolarmente rinforzate appaiono le squadre della categoria Allievi ed Esordienti. Ben impostato anche il discorso con la Scuola Calcio, con il responsabile Cosma, con progetti collaborativi tra scuola e comune. E passiamo alla Promozione. Il Lanciotto del presidente Ridolfi si presenta rinnovato, così come spesso accade dopo una retrocessione. L’allenatore è un personaggio che ha bisogno di poche presentazioni, Ennio Pellegrini, un ritorno a Campi, mentre tra i giocatori sono arrivati Mattesini dalla Rondinella, Nencioni dalla Valdema, Cipriani dalla Sestese, Serafini dal Montale ed Avantario dalla Castiglionese. Arrivati diversi giovani, classe ’86 dall’Isolotto. Il direttore sportivo è Agrumi. Le prospettive sono quelle, come sottolinea lo stesso Agrumi, “di levarsi qualche soddisfazione per poi affrontare un campionato tranquillo. Si tratterà di ricaricare le pile dopo la retrocessione”. Un torneo arricchito dai molti derby. Come vede gli avversari? “Credo che il San Donnino farà bene dopo la vittoria del campionato scorso mentre il Campi Bisenzio, onestamente lo conosco meno”. E veniamo al San Donnino, società che ha dovuto patire l’assenza del direttore generale Bertini che ha lasciato per motivi di lavoro e che la società tiene particolarmente a ringraziare per l’ottimo lavoro svolto, culminato nel campionato vincente. Il direttore sportivo Maurizio Tanfani, con trascorsi al Firenze Ovest, Calenzano e Quarrata, ha condotto un’ottima campagna acquisti. Per il tecnico Juri Morelli si prospetta un buon organico per un campionato tranquillo. “Credo che il Lanciotto – afferma Romeo Colzi – farà di tutto per vincere il campionato. Noi abbiamo il 70% della rosa dell’anno scorso ed abbiamo la presunzione di aver fatto dei buoni acquisti”. Spiccano Lombardi (’84) e Iannotta (’85). “Prima il San Donnino - prosegue Colzi - si poteva solo sognare certi giocatori. Adesso abbiamo la soddisfazione di veder arrivare giocatori importanti. Siamo in una fase di decollo che credo potrà durare a lungo”. Dai 108 tesserati del maggio 2000, infatti, siamo ora a 220. Da ricorda- re inoltre il valido settore giovanile e la nuova sede realizzata due anni fa dal Comune, grazie alla quale è stata coadiuvata la crescita societaria. Chiude la galleria il Campi Bisenzio. Sono stati acquistati quattro attaccanti: Apricena, Niccolai, Saruppi e Mantelli mentre se ne sono andati Barone, Chiarlitti, Giusti e De Lucia, alla Sestese nel Nazionale Dilettanti. E’ arrivato poi Sordina dal Settimello ma cresciuto calcisticamente nel Campi Bisenzio che avrà l’opportunità di mettersi in mostra tra i pali. In difesa promossi dalla squadra Juniores, dopo un grosso campionato, Attanasio e Tempestini ed il centrocampista Sacchetti. Sempre dalla compagine Juniores sono arrivati Coscia e Loiacono. Nuovo l’allenatore. Si tratta di Luca Nencioli, giunto quest’anno a Campi. Tra le sue caratteristiche quello di lavorare bene con i giovani. Quali le aspettative per il prossimo campionato? “Nonostante il girone duro - dice il dirigente Romei - speriamo in un campionato senza angosce per non avere brutte sorprese. La squadra ha più equilibrio”. Una stagione ricca anche di miniderby. “Il San Donnino ha ringiovanito molto, una buona squadra. Il Lanciotto ha giocatori di qualità, un buon allenatore ed uno dei migliori portieri della Toscana. Noi siamo consapevoli del nostro valore - conclude Romei - poi vedremo il verdetto del campo”. L’ampliamento del cimitero di Capalle E’ fissata per il 16 settembre prossimo l’aggiudicazione dei lavori di ampliamento del cimitero di Capalle. La base d’asta, 516.226,66 euro evidenzia la complessità e l’importanza dell’intervento. Il cimitero, infatti, è caratterizzato da una forma chiusa che non consentiva un semplice ampliamento del complesso ed è quindi stata studiata una soluzione progettuale che prevede il raddoppio del complesso cimiteriale con la costruzione di una ala ex novo. Il collegamento tra le due unità verrà realizzato attraverso l’attuale cappella, demolendo una parte dei muri e realizzando un passaggio dotato di collegamenti attrezzati anche per i portatori di handicap. La cappella perderà quindi la sua funzione attuale ed una nuova cappella verrà realizzata al centro del complesso. Il progetto complessivo ridisegnerà tutta l’area cimiteriale, ampliandola e dotandola di strutture adeguate per servizi e depositi. Le due ali, quella nuova e quella esistente sono collegate da una zona pavimentata e con molto verde che costituisce il nuovo viale d’accesso; infatti l’ingresso principale si aprirà sul lato della recinzione attuale e da quest’area si potrà accedere con viali interni sia alla nuova cappella che alle due zone cimiteriali, sulla destra quella nuova e a sinistra quella esistente. L’attuale ingresso diventerà quindi un’entrata secondaria. L’ampliamento prevede la realizzazione di una nuova cappella, di 180 loculi e 72 ossari e la realizzazione di una nuova viabilità interna al complesso cimiteriale con un piazzale davanti alla nuova cappella e vialetti che collegano le diverse parti del cimitero. Nella nuova ala sorgeranno i locali destinati ai servizi; tre servizi igienici per il pubblico, di cui uno attrezzato per i portatori di handicap oltre ad un deposito. La costruzione richiede particolari accorgimenti dato che le indagini geologiche hanno rilevato la presenza nel terreno di acqua di falda ed il progetto prevede fondazioni di tipo speciale per evitare fenomeni di assestamento. L’opera ha un costo complessivo di 619.748,28 euro. Settimana dei gemellaggi La provincia di Firenze in collaborazione con la sezione Toscana dell’Aiccre promuove la Settimana dei gemellaggi. Da giovedì 11 a sabato 13 settembre un ricco programma di incontri ed interventi permetteranno di confrontarsi su esperienze e contributi diversi. Programma Giovedì 11 settembre • ore 9.30 Palazzo Vecchio Salone dei Cinquecento Seduta plenaria Enti locali e città gemellate • ore 15.30 Palazzo Medici-Riccardi Salone di Luca Giordano saluto del presidente della Provincia Michele Gesualdi illustrazione iniziativa presidente VI Commissione consiliare Gianni Panerai Integrazione europea e diritti di cittadinanza: esperienze e contributi L’esperienza del Consiglio degli stranieri nella Provincia di Firenze Eugenio Scalise presidente del Consiglio provinciale di Firenze L’allargamento della UE ai paesi dell’Est: occasione e aspettative Èrsek Zsolt sindaco di Hatvan (Ungheria) • ore 17 tavola rotonda con i parlamentari europei Paolo Bartolozzi, Armando Cossutta, Luisa Morgantini, Guido Sacconi, Franz Turchi e con il vicepresidente del Senato della Repubblica Lamberto Dini • dibattito Venerdì 12 settembre • ore 9.30 Palazzo comunale di Scandicci saluto del sindaco di Scandicci Giovanni Doddoli. Relatori: Davide Filippelli assessore Politiche sociali della Provincia di Firenze, avvocato Luigi Mughini esperto in problematiche legate all’immigrazione, professor Ennio Di Nolfo prorettore Università degli Studi di Firenze L’esperienza dell’immigrazione cinese nell’area fiorentina intervengono Adriano Chini sindaco di Campi Bisenzio, don Giovanni Momigli parroco di San Donnino, dottoressa Stefania Somigli dirigente scolastico San Donnino • ore 15.30 L’esperienza dell’immigrazione magrebina nella banlieu di Parigi Gaston Viens sindaco di Orly (Francia) Immigrazione e necessità di manodopera per l’industria: difficoltà e risorsa dottor Simone Bettini Associazione Industriali della Provincia di Firenze • dibattito • conclusioni con il deputato Michele Ventura Sabato 13 settembre • ore 10 Limonaia di Villa Montalvo Europa e mediterraneo. Impegno per l’autodeterminazione del popolo Saharawi partecipano Andrea Barducci sindaco di Sesto Fiorentino, Michele Gesualdi presidente della Provincia di Firenze, El Lyazid Hamdi parlamentare Repubblica Araba Saharawi democratica, Alessandro Corsinovi presidente Dipartimento Europa, Affari internazionali e cooperazione dell’Unione Province d’Italia, Riccardo Nencini presidente del Consiglio regionale della Toscana, Vittorio Bugli sindaco di Empoli • al termine dei lavori un gruppo musicale del Saharawi intratterrà gli ospiti. 13 in biblioteca Una “calunnia” di Dante Alighieri di Andrea Bianchini* In genere della Divina Commedia si hanno solo ricordi sbiaditi e spesso spiacevoli legati alle “torture” che ci hanno inflitto durante la scuola attraverso la lettura di alcuni canti dell’opera dell’Alighieri. In grazia di una maniera brutalmente nozionistica con cui vengono trattati, i protagonisti dei canti più noti rischiano di essere investiti, insieme con Dante stesso, dal rancore e dagli improperi di legioni di studenti per i quali sono fonti, non di piacere ed apprendimento, ma di noia e fatica. Così Farinata degli Uberti, Pier delle Vigne, Brunetto Latini, il conte Ugolino, Ulisse, Manfredi, Forese Donati, Oderisi da Gubbio, Sordello, Giustiniano, San Francesco, Cacciaguida, per menzionare solo quelli che sono il principale oggetto di studi scolastici, finiscono per essere accomunati nel livore studentesco e dimenticati quanto prima. A voler essere oggettivi dobbiamo notare che la stessa sorte tocca anche ad altre illustri figure che compaiono nei testi sacri delle patrie lettere. Tale ventura tocca ai personaggi de I promessi sposi o del Decamerone o dell’Orlando Furioso tanto per citare solo esempi ugualmente illustri. Tuttavia qualcuna delle drammatis personae della Commedia sfugge alla nemesi scolastica. Tra queste ci sono tre protagoniste femminili cioè nell’ordine Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei, Piccarda Donati che sono le più note, sia a causa dell’estrema levità e bellezza dei versi che descrivono le loro vicende, sia per essere, se escludiamo la Vergine e Beatrice, le figure di donne a cui Dante dedica maggiori attenzioni in tutto il poema. Noi non vogliamo però parlarvi di esse (se volessimo fare un bruto elenco degli studi e degli articoli che sono stati loro dedicati dagli esegeti dell’Alighieri riempiremmo un ponderoso volume dunque non c’è proprio nessuna necessità che vi aggiunga qualcosa di mio) ma di un’altra donna, Sapia Salvani, che Dante assume, nel canto XIII del Purgatorio, al ruolo poco simpatico di esempio dell’invidia consegnando in questo modo il suo nome alla leggenda ed alla storia. Ma procediamo con ordine. Sapia è figlia di Salvano dei Salvani una delle casate più potenti nella Siena duecentesca e nasce (non ci è nota la data precisa) nel palazzo avito che si affacciava sull’attuale piazza Tolomei a lato della chiesa di San Cristoforo e, quando venne al mondo, nessuno avrebbe potuto immaginare la trista fama imperitura a cui era destinata. La vita di Sapia si intreccia, come accade sempre per le donne del Medioevo, con quella della famiglia del marito, una stirpe che ebbe origine da un contadino nato dei dintorni di Monteriggioni chiamato Sara- cino che aveva riscattato l’umiltà delle proprie origini diventando il fiduciario del monastero di Abbadia ad Isola allora importantissimo. Dopo di ciò egli ottenne il consolato della comunità di Isola arricchendosi con l’acquisizione di numerose terre. Il figlio di lui Ghimbaldo, all’inizio degli anni trenta del XIII secolo, acquisì la cittadinanza senese e, sostenuto dalla fazione popolare, riuscì a sedere sia nel Consiglio Generale sia nella magistratura di Biccherna (l’organo collegiale che gestiva le finanze del Comune). Naturalmente per ottenere questo utilizzò anche i buoni uffici e l’amicizia che lo legava ad Ildebrandino Salvani, fratello di Sapia, che spesso compare infatti come testimone negli atti notarili intestati a Ghimbaldo. Tutta- via le cariche pubbliche non erano di per se sufficienti a sanzionare l’ingresso del figlio del colono Saracino, ora ricco mercante, tra le famiglie che contavano veramente nella vita pubblica senese; una consacrazione che egli poteva ottenere solo attraverso un matrimonio che lo legasse stabilmente ad una consorteria. La scelta della consorte, anche su proposta dell’amico Ildebrandino, cadde su Sapia. Neppure la data del matrimonio ci è nota ma, date le usanze in vigore a quel tempo (Santa Caterina, cento anni dopo, fu promessa in matrimonio all’età di nove anni) quando la donna andò sposa a Ghimbaldo doveva essere molto giovane. L’inurbamento e il legame contratto non staccarono il consorte della nostra completamente dai luoghi dove si era formata la sua fortuna; così Sapia, prima della morte prematura del marito, trascorse la sua esistenza tra la casa situata nel popolo di San Donato (tanto per orientarsi nel territorio attuale della Contrada della Civetta) e il castello detto Castiglion Ghinibaldi (ovviamente da Ghimbaldo che lo costruì) all’interno del quale eresse anche l’ospedale di Santa Maria per i pellegrini che percorrevano la via francigena in direzione di Roma che allora era un modo efficace, sia per fa- re del bene, sia per procurarsi delle entrate. E’ proprio durante l’edificazione di questo ospedale che inizia ad emergere la figura di Sapia che assume spazi sempre maggiori perché, in conseguenza della morte del marito che non aveva lasciato eredi maschi, ella dovette assumersi l’onere di gestire le sostanze familiari in nome proprio e delle figlie barcamenandosi tra le pretese del fratello del marito e quelle del proprio di intromettersi, mettendola in qualche modo sotto tutela. Fu durante queste vicende con i congiunti che lei acquistò la fama di donna eccezionale, dalla spiccata personalità e dotata di una forza “virile” che, alta, dritta e “ribelle” (le parole virgolettate compaiono negli strumenti notarili che la riguardano) dalla torre del proprio maniero, dominava la Val d’Elsa. Per controbilanciare l’influenza dei propri parenti Sapia scelse (presumibilmente prima della battaglia di Montaperti del 1260) quale marito per la figlia Diambra un Tolomei e per l’altra, Baldesca, un Salimbeni famiglie che a Siena erano a capo dei Guelfi, mentre la primogenita Raniera era andata sposa a Ildebrandino di Tolomeo appartenente alla fazione ghibellina. Di quest’ultima possediamo il contratto di matrimonio datato 27 maggio 1249 sottoscritto quale testimone, guarda caso, proprio dal cugino della sposa Provenzano Salvani capo dei ghibellini senesi. Fu dunque l’accorta politica “matrimoniale” della donna a far si che la stessa non subisse la sorte allora comune alle vedove che non volevano sottomettersi alla tirannia dei parenti, cioè diventare “terziaria”. Non solo! Ma nel rapido mutare delle fortune senesi che raggiunsero l’apice dopo la vittoria contro i fiorentini a Montaperti il 4 settembre 1260 ed ebbero un momento di declino con la sconfitta di Colle, ella riuscì a non essere colpita, ne dall’ostracismo dato ai guelfi dopo il 1260, ne dal declinare delle fortune ghibelline, soprattutto della sua famiglia, dopo 11 luglio 1269 data della battaglia di Colle nella quale trovò la morte il nipote Provenzano. Naturalmente questo accorto comportamento, questo equilibrio tra i generi e il nipote dovette costarle, argomentiamo noi dalla lettura delle carte che la riguardano che ci sono pervenute, anche qualche pubblica manifestazione di partecipazione agli eventi. Infatti mentre tutti a Siena si aspettavano che una donna di casa Salvani tenesse dalla parte dei propri congiunti ghibellini, furono probabilmente i Tolomei ed i Salimbeni, certo col nobile intento di salvarla dalle ire dei guelfi vincitori che, se erano disposti ad essere clementi con gli avversari, avrebbero colto il destro per impadronirsi dei beni di una vedova della fazione avversa rimasta senza particolari protezioni, a pretendere che ella si pronunciasse pubblicamente per il loro partito. Sapia sicuramente non poté sottrarsi e confessò di aver tenuto per i guelfi. Del resto cambiare partito, in quell’epoca di repentini mutamenti delle sorti, era cosa comune e potremmo citare decine di e- sempi di casati passati dall’una all’altra fazione, dunque la donna non fece che adeguarsi ad un costume in voga. Agli uomini del medioevo però riusciva incomprensibile che una donna avesse una tale audacia e soprattutto che ella in tal maniera riuscisse sia salvare se stessa ma anche i propri consanguinei caduti in disgrazia. Fu da questo pregiudizio che nacque e si diffuse la leggenda che Sapia avesse pregato per la sconfitta dell’esercito senese a Colle, una battaglia che lei avrebbe addirittura ammirato dall’alta torre del suo maniero e siccome nella pugna aveva trovato la morte il nipote Provenzano la cui testa tagliata fu recata in giro dai vincitori infilzata su una picca a mo’ di trofeo, dei dissapori tra i due. Tuttavia questo fatto non trova alcun riscontro nei documenti che la riguardano così come non vi è traccia in essi di contrasti o peggio dell’invidia che avrebbe provato nei confronti di Provenzano. La lettura delle carte invece, oltre a presentarci una figura di donna che trova pochi altri riscontri, almeno a quell’epoca, evidenzia i buoni rapporti che intercorrevano tra i due. Anche il suo testamento redatto cinque anni dopo la morte del nipote nel 1274 ed ultimo atto pubblico che la riguarda, se ci rende noto che il principale beneficiario è l’ospedale di Santa Maria a cui lei aveva sempre accordato protezione, non mostra nessun segno di particolare acrimonia contro i propri congiunti che sono gli intestatari dei legati minori. Ma come fu che Dante attribuì a Sapia il peccato dell’invidia? Quando, nel maggio del 1300, l’Alighieri effettuò un viaggio nei dintorni di San Gimignano, nelle terre tra il castello di Monteriggioni e Colle dove Sapia aveva trascorso buona parte dell’esistenza, egli venne a conoscenza delle dicerie sul comportamento di lei. Naturalmente il sommo poeta si guardò bene dal verificarne l’autenticità! La vicenda di Sapia, quale era tramandata dalla maldicenza pubblica, sembrava fatta apposta per essere portata a paradigma degli invidiosi ed inoltre permetteva al nostro, mai parco di accuse con gli abitanti delle altre città toscane e a cui ovviamente bruciava ancora la sconfitta patita dai guelfi fiorentini a Montaperti, di emettere una sentenza definitiva di condanna contro i senesi. Gli odiati cittadini di Siena infatti sono accusati di essere “gente vana” che perde tempo nel “ricercare la Diana” cioè un fiume sotterraneo che avrebbe dovuto risolvere i problemi di approvvigionamento idrico della città o di voler creare un porto a Talamone e di non curarsi invece delle cose essenziali per il benessere della propria patria a cui, (e Sapia, così come egli ce la presenta, ne è un esempio calzante), essi preferiscono il proprio personale tornaconto. Accusa che assume un alone di superiore verità perché viene dalla bocca di una loro concittadina che ha ormai raggiunta la certezza di essere accolta tra i beati una volta riscattato il proprio peccato nella livida cerchia degli invidiosi. Dante dunque inserì Sapia nel canto XIII e, in tal modo, la destinò a sopravvivere all’oblio della storia con quel marchio d’infamia di aver pregato Dio per la sconfitta dei suoi. Egli probabilmente, narrando la vicenda della donna, volle anche creare un contrasto con l’altra grande figura femminile presente nel Purgatorio, quella di Pia de’ Tolomei, anch’essa senese, anzi, addirittura nata a pochi passi di distanza da Sapia e di cui tanto dolcemente egli compiange l’immeritata fine. Se vi interessa la condizione delle donne nel medioevo potete consultare il secondo volume dell’opera di Duby dal titolo Storia delle donne in occidente - il Medioevo (Collocazione P.305.409 DUB); se invece siete attratti dagli aspetti più generali della vita potete vedete La vita privata dal Feudalesimo al Rinascimento (Collocazione P.940.1 VIT) *Bibliotecario 14 VIAGGI NEL CYBERSPAZIO L’immenso Fratello di Stefano Ventisette Reduci dalla recente terza serie del Grande Fratello ci immaginiamo telecamere che ci spiano un po’ dappertutto, che si intromettono nella nostra vita privata e mostrano al mondo i nostri più reconditi segreti. Ebbene la nostra fantasia non differisce poi così tanto dalla realtà. Sfruttando le caratteristiche della grande Rete sono state piazzate qua e là Web-cam, telecamere progettate appunto per la trasmissione delle immagini via Rete, per scopi pubblicitari, commerciali o prettamente di sicurezza. Camminando per le vie della città, ignari di quello che ci accade intorno, ci troviamo proiettati in Rete osservati da migliaia di Cybernauti curiosi. Non sono dei veri e propri filmati, ma foto che vengono aggiornate periodicamente con intervalli di tempo che variano dalle decine di secondi a qualche minuto, ricordiamo infatti che ancora la maggior parte del Cyberpopolo non dispone di collegamento a banda larga e quindi la trasmissione di fotogrammi a maggior velocità o in streming potrebbe far collassare il collegamento. Per avere una mappa delle Web-cam presenti in Rete si possono consultare diversi portali, di seguito ve ne indico alcuni come http://webcamworld.com, http://www.earthcam.com, http://www.webcamlocator.com, http://www.123cam.com. A quest’ultimo indirizzo è disponibile il servizio per farsi trasportare, virtualmente, in un giro intorno al mondo full-optional, con la scelta virtuale delle Web-cam da utilizzare. Per chi si volesse avventurare in questo tipo di esperienze è bene ricordare di tenere presente i fusi orari delle località che intendiamo “spiare”, al fine di non correre il rischio di veder apparire nel nostro Browser un’immagine completamente scura con qualche lumicino sparuto. Al di là dell’utilizzo delle Web-cam per scrutare luoghi appetibili, o semplicemente per vedere le condizioni meteorologiche della meta di un nostro viaggio, ci sono utilizzi non ancora diffusi, ma che ben presto rientreranno nel nostro fare quotidiano. La Web-cam, infatti, può essere di uso privato ed essere utilizzata per la video-comunicazione, se abbinata al suono, oppure per la sicurezza dei locali se abbinata a sistemi di allarme. Vediamo come. Prendiamo ad esempio la video-comunicazione, si è sentito molto parlare di VoIP (Voice Over IP, cioè trasmissione digitale della voce), tralasciamo caratteristiche e problemi correlati che eventualmente affronteremo in un prossimo futuro, questo è il primo passo per una videocomunicazione sul Web. Una volta collegati due (o più utenti) che si scambiano pacchetti di informazioni possono trasmettere/ricevere, contemporaneamente alla voce, anche delle immagini, è compito del software che ci interfaccia con la Rete gestire correttamente le informazioni. Tale software lo possiamo trovare anche in forma gratuita ad esempio in http://www.chocophone.it dal quale dopo una prima fase di registrazione è possibile scaricare l’applicativo client nella versione adatta al nostro sistema operativo. La fase di registrazione assegna ad ogni nuovo utente un numero identificativo, una sorta di numero virtuale personale con il quale poter utilizzare i servizi. E’ possibile effettuare telefonate a numeri canonici sia fissi che mobili oppure ad un altro numero virtuale, quindi di un altro utente iscritto al servizio, ed in questo caso attivare anche l’opzione video, con il consenso delle parti ed avendo a disposizione una Web-cam, dando inizio così una conversazione con immagini dal vivo. La qualità dipende principalmente dal tipo di connessione, per buoni risultati è necessaria una connessione Adsl. Visto la gratuità del servizio si devono sopportare piccoli spot pubblicitari durante le chiamate che appaiono sullo schermo ma di dimensioni tali da non recare fastidio, inoltre il numero e la durata delle chiamate è limitata ogni mese. Per componente sicurezza possiamo ispirarci al sistema MyHome Web della B-ticino, in particolare con il servizio immagine possiamo dotare la casa di occhi che durante i periodi di assenza osservano al posto nostro. Il sistema, che prevede una componente server da in- stallare nella propria abitazione e di un collegamento a banda larga, permette di integrare ai sistemi di allarme anche delle Webcam che riprendono e registrano le situazioni di allarme notificandole al proprietario via E-mail e/o via SMS. I dispositivi permettono inoltre di sbirciare dentro la propria casa in qualsiasi momento accedendo alla sezione riservata protetta e criptata attivando le varie Web-cam della propria abitazione. Una Web-cam nel video citofono ci permette poi di memorizzare il video delle persone che ci hanno fatto visita ma non ci hanno trovato, naturalmente possiamo visionare il filmato dall’ufficio, magari essendo stati avvisati dal nostro maggiordomo virtuale. Se tutto ciò esalta la fantasia e ci fa credere di poter avere il controllo su tutto quello che ci circonda, non deve farci dimenticare che ciò può essere usato a scapito della nostra privacy esasperando le paure che avevamo introdotto in apertura di articolo. Neanche la nostra abitazione ci protegge dagli sguardi altrui. Dove possiamo rifugiarci, forse nello spazio? Vi devo ancora deludere, infatti neanche nello spazio aperto possiamo stare isolati con i nostri pensieri. Anche verso tali lidi sono rivolti gli occhi virtuali della Rete. Ad esempio speciali telecamere poste sul satellite Nasa-Esa Soho sono puntate ventiquattro ore su ventiquattro in direzione del sole per analizzare ogni suo sbuffo ed ogni sua alterazione. Tali immagini sono poi trasmesse, in tempo reale (o quasi, visto che devono preventivamente essere visionate da enti federali) in Rete all’indirizzo http://soho.nascom.nasa.gov/data/realtimeimages.html dove sono disponibili anche affascinanti e meravigliose immagini dell’astro per eccellenza. Ad esempio il 16 febbraio 2003 è stato possibile vedere il passaggio della cometa Neat nelle vicinanze del sole. In quell’occasione, forse per i troppi contatti, i server si sono oscurati per alcuni periodi, ma si è potuto godere dell’ottima visuale di Soho per il resto del passaggio che è durato circa 3 giorni. Non mi resta che augurarvi un Buon Viaggio, virtuale naturalmente. Le uscite di Avventura Trekking 7 settembre - Cime di Romecchio Per traccia di sentiero, lungo un crinale aereo e roccioso dell’Appennino garfagnino. Escursione media (tempo complessivo 6 ore) 13/14 settembre - Uja Ciamarella, Val di Lanza Ascensione all’Uja Ciamarella per la via normale. Attraversamento di piccolo ghiacciaio. Panorama indimenticabile dalla vetta. Pernottamento rifugio Gastaldi. Escursione media (tempo complessivo 3 ore per il primo giorno, 7 ore per il secondo giorno) 14 settembre - Marradi, Palazzuolo Treno + trekking nell’Alto Mugello dalla valle del Lamone alla Valle del Senio. Escursione media (tempo complessivo 6 ore) 27/28 settembre - Appennino parmense Due giorni di trekking percorrendo un lungo tratto del sentiero Gea e dell’Alta via dei 2000. Il trekking non presenta alcuna difficoltà tecnica, è comunque necessario un buon allenamento. Escursione media (tempo complessivo 7 ore per il primo giorno, 8 ore per il secondo giorno) 12 ottobre - Passo del Muraglione, Castagno d’Andrea Bella traversata nel cuore dell’Appennino settentrionale. Escursione facile (tempo complessivo 7 ore) 26 ottobre - Basse Apuane, Prana, Matanna Bellissima e panoramica gita sulle Apuane meridionali con la possibilità di salire sul monte Prana e sul monte Matanna. Escursione media (tempo complessivo 6 ore) Per informazioni e prenotazioni rivolgersi il mercoledì e il venerdì, a partire dalle ore 21.30, presso la sede dell’associazione in piazza Matteucci, 11 (primo piano) o telefonare al numero 055 890880. E-mail: [email protected] I viaggi del Circolo Ecco le prossime mete del circolo Mcl Misericordia di Campi Bisenzio 7 settembre Urbino, Urbania 14 settembre Le Cinque Terre 21 settembre Montenero, Bolgheri 28 settembre Padova 3/5 ottobre San Giovanni Rotondo 12 ottobre Assisi, Spello 19 ottobre Perugia 26 ottobre Bevagna, Montefalco, Spoleto Informazioni ed iscrizioni: via Montalvo 8, telefono 055 8941254. Alla ricerca dell’armonia Vuoi combattere l’ansia e lo stress? Ecco le proposte dell’associazione culturale Incontri. Domenica 26 ottobre visita al Piccolo paese fuori dal mondo a Monte Colombo di Rimini. Sarà l’occasione per scoprirne le bellezze e, per chi lo desidera, regalarsi un trattamento antistress (massaggi e cristalloterapia). I prezzi variano dai 42 euro per la sola proposta turistica ai 72 euro del pacchetto completo. Mentre dal 17 settembre al 24 ottobre si tiene un corso di training autogeno, tecnica ormai affermata per combattere lo stress e controllare l’ansia. Il corso è organizzato in 12 incontri bisettimanali dal costo di 170 euro (pagabili anche in tre quote). Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’associazione culturale Incontri, via Castronella 140/a, telefono/fax 055 892856 tutti i giovedì dalle ore 21.30 alle 23 dal 4 settembre. PAGINA 15 DELLO SPORT Di scena le due ruote Primi bilanci per l’Atletica Campi di Alberto Fiorini Soddisfazione in casa Atletica Campi Universo Sport per il bilancio della prima parte della stagione sportiva. Un bilancio estremamente positivo sia per i risultati ottenuti sia per la parte organizzativa svolta dalla società. Come prima cosa, parliamo dei risultati ottenuti dalla società di Campi Bisenzio che si conferma ai più alti livelli regionali. Tutte e quattro le squadre sono infatti tra le top ten toscane, con un prestigioso secondo posto della squadra ragazzi, il quinto posto della compagine Ragazze, l’ottavo posto della squadra Cadetti ed il decimo delle Cadette. Un risultato molto importante che poche società in Toscana possono vantare. Tutto ciò evidenzia la costante crescita della società del presidente Borborini e di tutti i collaboratori a partire dal responsabile tecnico Alessandro Balli, coadiuvato dal suo staff. Ai risultati di squadra vanno aggiunti quelli ottenuti a livello individuale. Ben 17 i titoli provinciali Fidal, conquistati da Andrea Caselli nei 1000 metri, Gent Berisha nel lancio del wortex, Lapo Fantoni in quello del peso e nel triathlon, Vittoria Ballerini nei 2000 metri, Cristina Ballerini nella marcia, Caterina Vuono nei 50 metri piani, ad ostacoli, salto in lungo, biathlon e triathlon, Giulia Rispoli nel salto in alto e nel biathlon, Enrico Parretti nel triathlon. Titolo provinciale poi anche per la staffetta 4 per 50 Esordienti, composta da Parretti, Rispoli, Greggio, Vuono. Da considerare poi i buoni risultati dei ragazzi più grandi che svolgono attività come Toscana Atletica: Laura Ferrarro, Claudio Wang, Viviana Ceccarelli. Tutti e tre hanno già ottenuto i tempi e le misure per poter disputare i Campionati Italiani. Da ricordare poi Simona Timoteo che ha vinto il titolo italiano nella staffetta 4 per 400 juniores ed anche altri atleti che contribuiscono all’attività societaria quali Francesco Murena, Massimo Manuelli, Daniele Malinconi, Jessica Frau, Ilaria Condemi, Erika Rossi e Camilla Banci. Discorso a parte per Abassi Touami, atleta di nazionalità tunisina, uno dei più forti atleti del proprio paese che aveva interrotto la sua attività ma che ha ricominciato ad allenarsi, ottenendo buoni risultati e confermandosi tra i migliori ottocentisti in campo nazionale. Altro importante capitolo per l’Atletica Campi Bisenzio è la parte organizzativa. Numerose sono state le manifestazioni sportive che la società campigiana ha organizzato. Eventi caratterizzati comunque da una notevole qualità. Si è iniziato a gennaio con una corsa campestre regionale a Villa Montalvo, valida per le categorie giovanili, si è proseguito con il classico Trofeo Martiri di Valibona, corsa podistica su strada che ha visto la partecipazione di oltre mille atleti da tutta la Toscana, passando poi al Trofeo Bettina Patrona di Campi Bisenzio, manifestazione su pista per categorie giovanili, a cui è seguita la finale regionale dei Giochi studenteschi per alunni delle scuole medie inferiori a cui hanno partecipato i circa 450 alunni provenienti da tutta la Toscana. Metà maggio è stato poi il momento della finale regionale Fidal “O- ro” per le categorie Ragazzi e Ragazze, dove l’Atletica Campi, tra l’altro, si è molto ben comportata con un secondo posto in campo maschile ed un quinto in campo femminile. La manifestazione più importante però era quella organizzata tra la fine di maggio e gli inizi di giugno, con l’organizzazione dei Campionati Italiani di Società di prove multiple categoria Assoluta. Un evento a cui hanno partecipato gli atleti più forti della categoria presenti in Italia. Era la prima volta che la società organizzava un evento a livello nazionale ed i complimenti ricevuti dagli atleti venuti da ogni parte d’Italia è stata una bella soddisfazione per la società del presidente Borborini. Un evento che ha portato in città molta gente ed ha confermato che la strada intrapresa è quella giusta. Prossimi appuntamenti allo stadio Zatopek i campionati regionali Cadetti e Cadette, 20 settembre, e i campionati regionali individuali Fidal per Allievi ed Allieve, Juniores e Promesse la settimana successiva. Entrambi gli eventi organizzati sempre dall’Atletica Campi Universo Sport, che si conferma una realtà sportiva che gode di ottima salute. Un altro campione di tiro a segno Evidentemente a Campi Bisenzio c’è terreno fertile per coloro che praticano le discipline sportive legate al tiro a segno. Dopo Enrico Bacci, abbiamo infatti scoperto in città, un altro asso del tiro a segno. Si tratta di Peter Mellner, che nel biennio 94/95 diventò quattro volte campione italiano Juniores a squadre nelle categorie pistola ad aria compressa e pistola automatica e venne premiato, per due anni consecutivi, con la medaglia del CONI per meriti sportivi, attribuitagli nel corso della Giornata Olimpica in Palazzo Vecchio a Firenze. Dopo il 1995 Peter sparì dai palcoscenici sportivi per motivi di studio. Nel 2002 il vecchio amore per le armi lo convinse a riprendere l’attività, sempre per i colori del Tiro a Segno Nazionale di Firenze, cambiando però l’arma: dalla pistola alla carabina ad aria compressa a 10 metri, all’attività della carabina libera a 50 metri. Un cambiamento che ai non avvezzi alle armi potrà sembrare da poco ma che invece presenta delle differenze notevoli. E’ utile infatti sapere che, come difficoltà, la carabina si distingue completamente dalle pistole: oltre a maneggiare un arma che pesa intorno ai cinque chilogrammi, i tiratori devono vestire pantaloni e giacca in tessuto speciale, estremamente rigidi e pesanti, scarpe speciali ed un guanto d’appoggio. Gli esperti dicono che per trovare l’impostazione e la coordinazione perfetta con l’arma, occorrono vari anni, almeno un paio per arrivare a possedere una buona tecnica. Ebbene, Peter dopo soli nove mesi di attività, ha vinto, Giovedì 4 settembre Gara ciclistica: gimkana e velocità Società ciclistica Campi Bisenzio-Grassi Mapei Categoria: giovanissimi Parcheggio Cinema Vis Pathè Ore 18 - 21 Info: 055 8951875 Venerdì 26 settembre 2° Trofeo Caserma Carabinieri Società ciclistica Campi Bisenzio-Grassi Mapei Categoria: giovanissimi Circuito con partenza e arrivo via Orly Ritrovo: ore 14 Partenza: ore 16 Premiazione: ore 19 Info: 055 8951875 Domenica 28 settembre 1° Trofeo Becherini Immobiliare G.S. Luca e Rino, Vasco Baroni Ritrovo: ore 7 presso Pasticceria Ballerini Iscrizioni: ore 7.30-8.45 Partenza 1° batteria (Cat. A-B-C): ore 9 Partenza 2° batteria (Cat. D-E-SE): ore 9.10 Percorso: interamente pianeggiante su un circuito di 11,3 Km. da ripetersi 6 volte per un totale di 68 Km. Premiazione: verranno premiati i primi cinque classificati di ogni categoria con ricchi premi in natura Info: 055 490928 Atletica allo Zatopek L’associazione Atletica Campi Bisenzio Universo Sport organizza allo stadio Zatopek tre appuntamenti da non perdere. Sabato 20 settembre dalle ore 14.30 alle 19 Campionati regionali individuali Fidal categoria Cadetti/Cadette Sabato 27 e domenica 28 settembre dalle ore 14.30 alle 19.30 Campionati regionali individuali Fidal categorie Allievi/Allieve, Juniores e Promesse Maschi e Femmine Sabato 25 ottobre dalle ore 14.30 alle 19.30 Manifestazione provinciale Fidal categorie Esordienti, Ragazzi/Ragazze,Cadetti/Cadette Ballando, ballando nella sua categoria di fascia C (per la carabina si distinguono le fasce A, B, e C), le ultime tre gare di fila, di cui l’ultima interregionale in cui partecipavano molti tiratori, con dei punteggi in parte superiori anche alle due categorie che precedono quella in cui attualmente milita Peter. Da notare che nella fascia A vi sono gli atleti più forti, come quelli che vestono la casacca azzurra della nazionale. Probabile, per il talentuoso campigiano di 28 anni il passaggio nella fascia B nel 2004. Il prossimo importante appuntamento è con i Campionati italiani di Bologna che si svolgono a settembre e del quale vi daremo notizia nei prossimi numeri del nostro giornale. A. F. Tornano a settembre i corsi di ballo presso il circolo Casa Temperani a San Piero a Ponti proposti da Claudio e Barbara, insegnanti AID&A Lega Danza Uisp. I corsi di ballo liscio e latini da sala saranno riproposti con lo stesso impegno ed entusiasmo che ha caratterizzato gli anni passati, con un successo inaspettato. L’obiettivo Ballando, ballando imparare divertendosi si sta dimostrando una formula vincente. Claudio e Barbara via attendono: dal 18 settembre il giovedì dalle ore 21.30 alle 23.30 presso il circolo Casa Temperani, via Pistoiese 115 a San Piero a Ponti e dal 15 settembre il lunedì dalle ore 21.15 alle 23 presso il circolo Padule, via Risorgimento 237 a Sesto Fiorentino. Per informazioni 055 8963293, 339 3757858. 16 PAGINA I N UTILE C I T T A ’ INCENTIVI PER MOTORINI E BICI ELETTRICHE NUOVO PERCORSO DELLA NAVETTA Gli incentivi per chi decide di acquistare motorini, biciclette, furgoni e auto elettriche possono essere richiesti dai cittadini di Firenze e dai residenti nei sette comuni che costituiscono l’area omogenea, e cioè Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa. Per ottenere il contributo, i cittadini possono rivolgersi direttamente ai rivenditori. I finanziamenti vengono erogati, fino all’esaurimento del fondo, dopo la presentazione, da parte del rivenditore, della domanda e della documentazione richiesta. Le istruzioni, insieme alla modulistica necessarie, sono disponibili e scaricabili dalla rete civica del Comune di Firenze, alle pagine trasporti e viabilità. Per l’anno 2003 i Comuni coinvolti dall’operazione mettono a disposizione un totale di 998.000 euro (quasi due miliardi di vecchie lire). E’ previsto anche un contributo ulteriore, facoltativo, di 100 euro per la rottamazione di un ciclomotore a benzina non catalizzato (Euro 0), consegnato al momento dell’acquisto del mezzo elettrico al concessionario, rivenditore o direttamente a impresa di rottamazione. I costi della rottamazione sono a carico dell’acquirente. Occorre inoltre ricordare che i mezzi elettrici possono circolare nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali e il bollo è gratis per 5 anni (dal sesto anno in poi la riduzione è del 75 per cento). Con un pieno di energia un motorino elettrico percorre tra i 35 e i 50 chilometri, alla velocità massima di 45 km all’ora ed è possibile effettuare la ricarica delle batterie anche se non completamente scariche. La ricarica alle colonnine elettriche è gratis. L’elenco completo e aggiornato delle colonnine attualmente utilizzabili è disponibile sulla rete civica di Firenze all’indirizzo http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/trasporti/ricarica.htm Da sabato 30 agosto, con l’inizio dei lavori in piazza Matteotti, cambia il tracciato della navetta Ataf che nei giorni di mercato permette di raggiungere le fermate della linea 30. Ecco il nuovo itinerario: viale Paolieri, via Cetino, via Buozzi, via Tintori, via Don Gnocchi, via Rucellai, via 25 Aprile, via Paoli, via Garibaldi, piazza Ballerini, via Tevere, via Ombrone, via della Pace, via Rucellai, piazza della Resistenza, via Tesi, via Puccini, via Buozzi, viale Paolieri. STAGIONE DI CACCIA 2003-2004 Da lunedì 21 luglio ha preso il via la consegna dei tesserini venatori per la prossima stagione di caccia 2003-2004. Come lo scorso anno, gli interessati possono recarsi in piazza Matteotti 23 presso la sede dell’ufficio Stampa e pubbliche relazioni. Si ricorda che per poter ritirare il nuovo tesserino i cacciatori (o loro eventuali delegati) sono tenuti a presentare il porto d’armi, la licenza di caccia, le ricevute delle tasse governative e regionali ed il cedolino che attesta le riconsegna del tesserino della stagione precedente. L’ufficio è aperto al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 13, giovedì dalle ore 15.30 alle 18.15. Per maggiori chiarimenti o informazioni più dettagliate, gli interessati possono rivolgersi al Servizio Commercio telefonando allo 055 8959230 o recandosi presso la sede di via Pier Paolo Pasolini 28 (apertura al pubblico nei giorni: lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle 13; giovedì dalle ore 15.30 alle 18.15). ESONERI REFEZIONE SCOLASTICA Si comunica che l’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio ha deliberato per l’anno scolastico 2003/2004 le modalità e i criteri per la concessione di esoneri relativi al servizio di refezione scolastica. Per i ragazzi frequentanti tutte le scuole del territorio comunale, e le materne Collodi e Sant’Angelo, le richieste per tali esoneri, secondo i criteri di cui può essere presa visione presso l’ufficio competente, si ricevono fino al 2 ottobre 2003 presso l’ufficio Educazione e istruzione, via Pier Paolo Pasolini 18, il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 13.00 e il giovedì dalle 15.30 alle 18.15. IL MERCATO IN CENTRO Da sabato 6 settembre il mercato settimanale del Capoluogo torna al consueto orario pomeridiano. Mentre gli altri due mercati del territorio quello di Capalle, il giovedì, e quello di San Donnino, il venerdì, si tengono dalle ore 7.30 alle 13. VARIANTE AL PIANO REGOLATORE Ai sensi comma 2 art. 11 del DPR 8.6.2001 n. 327 si informa dell’avvio del procedimento per l’approvazione della variante al piano regolatore generale comunale vigente finalizzata all’estensione dell’area destinata ad attrezzature d’interesse comune a carattere sportivo situata in fregio a via Barberinese. Gli elaborati possono essere consultati presso l’Ufficio Urbanistica, piazza Dante 36, 2° piano il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30. Nei trenta giorni successivi dalla data di pubblicazione del presente avviso gli interessati possono presentare osservazioni. IN CASO DI EMERGENZA PER INCIDENTI IN CASA O PER STRADA CHIAMA SUBITO 118 La chiamata al 118 è gratuita Una telefonata salva la vita PRIMA DI CHIAMARE INFORMATI SUL LUOGO DOVE SI TROVA IL FERITO, LA LOCALITÀ, VIA E NUMERO CIVICO.TELEFONA POSSIBILMENTE STANDO VICINO AL FERITO.OSSERVA LE SUE CONDIZIONI E RISPONDI CON CALMA ALLE DOMANDE CHE TI FARÀ L’OPERATORE. GUARDIA MEDICA PEDIATRICA Da sabato 5 luglio è attivo, presso la sede della Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio, un nuovo servizio rivolto ai soci e ai cittadini: la guardia medica pediatrica. Una prima sperimentazione creata dall’associazione in collaborazione con un nucleo di medici pediatri che seguiranno nei giorni prefestivi e festivi le emergenze sanitarie dei bambini e degli adolescenti che vivono nella Piana fiorentina. E’ la prima fase di un nuovo progetto della Pubblica Assistenza, il Progetto Campanellino che nasce dalla volontà di facilitare il rapporto tra la medicina e i bambini, nella convinzione che una città e una società a misura di bambino e bambina sia la città di tutti, una città serena. Campanellino perché è una fatina, la compagna dei sogni di Peter Pan e l’Acchiappasogni della nostra infanzia. Il servizio è disponibile per tutti i bambini e adolescenti con le seguenti modalità: sabato, domenica e festivi dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20 presso gli ambulatori pediatrici della Pubblica Assistenza. Per ulteriori informazioni: studi medici 055 890838, segreteria 055 890018. SETTIMANA DELLA RIFICOLONA Il centro parrocchiale Spazio Reale organizza dal 6 al 14 settembre la Settimana della rificolona. Programma: sabato 6 ballo liscio con Francesco e Gaetano domenica 7 Karaoke lunedì 8 I giochi di una volta… per ragazzi e adulti martedì 9 ballo liscio con Franco e Massimo mercoledì 10 Spazio Reale Circus cabaret con i ragazzi del Centro giovedì 11 ballo liscio con I soliti noti venerdì 12 Karaoke sabato 13 La Rificolona giochi per bambini e premi ai bambini presenti con la rificolona domenica 14 R.T.N. Party musica e… con i conduttori di Radio Toscana Network Tutte le sere primi e pizze dalle ore 19.45 alle 22.30. Inizio spettacoli ore 21.30. Info centro parrocchiale Spazio Reale, via Trento 191, San Donnino telefono 055 899131. CLAUDIO MANIAGO, VESCOVO AUSILIARE DI FIRENZE Quest’anno non si terrà la tradizionale processione mariana organizzata l’8 settembre dalle Parrocchie di Santa Maria, dei Santi Lorenzo e Martino e dei Santi Quirico e Giulitta, per consentire ai parroci e ai tanti campigiani che lo conoscono di partecipare all’Ordinazione episcopale dell’attuale Vicario generale, monsignor Claudio Maniago, a Vescovo Ausiliare di Firenze, che si svolgerà in Duomo alle ore 17. MINIVOLLEY IN CENTRO Sabato 13 settembre in piazza della Resistenza la Pallavolo Ugo e Alessandro Bacci organizza una manifestazione promozionale di minivolley. Dalle ore 15 alle 19 i ragazzi che vogliono cimentarsi in questa disciplina possono affiancare gli atleti della società, bambini e bambine dai sette ai dieci anni, in partite amichevoli. LA GIRAVOLTA CAMBIA SEDE Il primo asilo nido privato aperto a Campi Bisenzio nel 1997, La Giravolta, cambia sede e si sposta da via Buozzi in una villetta appositamente ristrutturata a San Piero a Ponti, in via del Santo 66. Sabato 27 settembre alle ore 16 inaugurazione della nuova struttura con spettacoli ed animazione per i bambini. OCCHIO ALLE TRUFFE Aumentano le segnalazioni di cittadini che hanno ricevuto la visita di falsi incaricati Consiag che propongono, al prezzo di circa 120/140 euro, l’acquisto di uno strumento per la rilevazione di fughe di gas. Secondo certe segnalazioni sembra che negli ingressi di alcuni palazzi siano stati affissi piccoli manifesti che informano della vendita di questo tipo di oggetti e della visita successiva dei venditori. Consiag ricorda, come già fatto nei giorni scorsi, che queste persone non hanno niente a che fare con l’azienda e che l’azienda non ha mai autorizzato nessuno a vendere tale strumento a suo nome. Il personale di Consiag non effettua vendite porta a porta, non è autorizzato a chiedere soldi in contanti - salvo i casi di morosità - ed è sempre munito di un tesserino di riconoscimento. Consiag, dunque, raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione a chiunque si presenti a nome dell’azienda e che non abbia con sé il tesserino di riconoscimento. GUARDIA FARMACEUTICA Ecco i prossimi turni di guardia farmaceutica: dal 25 al 31 agosto Farmacia comunale centrale via Botticelli, 50; dal 1 al 7 settembre Farmacia L. Vannetiello via Pimentel, 7/9; dall’8 al 14 Farmacia comunale centrale via Botticelli, 50; dal 15 al 21 Farmacia Giglioli A. Rossi via Buozzi, 38; dal 22 al 28 Farmacia comunale centrale via Botticelli, 50; dal 29 settembre al 5 ottobre Farmacia E. Rossi via Santo Stefano, 2. [email protected]