settembre 2003 - Comune di Campi Bisenzio

Transcript

settembre 2003 - Comune di Campi Bisenzio
diSegno
mensile a cura dell’amministrazione comunale di Campi Bisenzio settembre 2003
Nuovi interventi
sul Bisenzio
2
PAROLA
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA
Con la presente desidero dire due o tre parole riguardo al Parco Iqbal e LuglioBambino. Premetto che la manifestazione LuglioBambino, di per sé, è una manifestazione meritevole e ha i suoi lati positivi, insomma è, sotto certi aspetti valida. Ora veniamo ai lati negativi: non capisco perché
LuglioBambino non si faccia svolgere nel
Parco di Villa Montalvo anziché nel parco
Iqbal così vicino ad abitazioni private. Credo che le persone che debbano alzarsi presto al mattino per andare al lavoro non sia
troppo piacevole dover stare ad ascoltare
fino alle 23.30 ed oltre gli schiamazzi e i
rumori che vengono dal giardino comunale. Personalmente, ad esempio, a ridosso
della rete di recinzione che separa il mio
giardino dal giardino comunale, ogni anno,
durante la manifestazione, è posto lo schermo per il cinema, risultato, in casa mia non
è più possibile ascoltare la televisione, tanto è alto il volume del cinema… Mi chiedo,
come mai noi cittadini dobbiamo sempre
chiedere permessi al Comune anche quando dobbiamo effettuare piccoli, insignificanti lavori, nelle nostre abitazioni, sui nostri terreni, sulle nostre proprietà ed il Comune invece non chiede mai il permesso
quando c’impone qualcosa che noi non abbiamo chiesto ma che dobbiamo in qualche
modo subire? Inoltre, desidero aggiungere
un’altra cosa, credo che il parco Iqbal dovrebbe essere sorvegliato di più, soprattutto subito dopo la fine degli spettacoli di LuglioBambino, verso le 24 circa, infatti verso quell’ora ciurme di ragazzini malintenzionati sostano schiamazzando proprio nell’angolo dove si trova lo schermo del cinema ed alcune sere fa, precisamente alle
24.10 del giorno giovedì 17 luglio un gruppo di ragazzacci, di circa 13/14 anni hanno preso a calci un povero gattino di pochi
mesi che ha avuto la sfortuna di trovarsi
proprio vicino alla recinzione del mio giardino al confine con il Parco Iqbal. Ho notato
che questi ragazzini sadici erano accompagnati anche da alcuni adulti che se ne stavano un po’ in disparte a chiacchierare, erano i loro genitori? Sono questi gli utenti
di LuglioBambino? Credo che le varie feste
servano a poco in un paese dove non c’è un
minimo rispetto per gli altri, animali compresi. E’ inutile esporre alle finestre le bandiere con la scritta Pace se manca, persino
nei bambini l’educazione e il rispetto dei
più elementari principi del vivere civile. E
non diciamo che si tratta di ragazzate, per favore, credo che sia reato maltrattare animali. Ho visto tutto dal mio terrazzo ma
non ce l’ho fatta a fermarli, sono riuscita
solo a raccogliere il gattino e portarlo dal
veterinario l’indomani. Il veterinario ha
confermato che il povero animale è stato
preso a calci ed ha riportato un trauma ed un
ematoma alla spina dorsale. Insomma, forse invece di proibire l’ingresso alle biciclette e agli animali, al Parco Iqbal bisognerebbe proibire l’ingresso ai ragazzini,
anche se accompagnati dai loro genitori.
Viviana Ventisette
La ringrazio per voler considerare LuglioBambino una manifestazione meritevole e
valida. Come tutte le attività ci sono, nonostante i dieci anni di attività, aspetti da
migliorare e correggere. Innanzitutto la
scelta di far svolgere l’iniziativa presso il
Parco Iqbal è naturale: abbiamo creato un
parco per i bambini sarebbe singolare non
ubicarvi la manifestazione clou dedicata
all’infanzia. Sulla disposizione delle sin-
gole attività possiamo riflettere se esse sono di disturbo ai cittadini anche se, ad onor del vero, sono rispettati tutti i requisiti per lo svolgimento di attività all’aperto.
Comprendo meno il nesso tra l’episodio increscioso delle violenze al gattino e LuglioBambino o il Parco: purtroppo c’è ancora molto da lavorare sul versante della
cultura del rispetto verso ogni forma di essere vivente. Proprio per questo è sempre
più necessario ribadire i valori di pace, intesa come diritto fondamentale e, mi permetta, sarebbe colpevole l’Amministrazione che non si impegnasse in questo senso. Se
tutti i cittadini, grandi e piccoli, avessero
acquisito tale consapevolezza - allora sì non sarebbe necessario ribadire il nostro
impegno per la convivenza civile. Ritengo
che lo stesso ragionamento debba valere
per la sorveglianza: sono i genitori o gli adulti che devono insegnare ai bambini o ai
ragazzi le regole.
Il Parco Iqbal è un luogo dove l’ingresso
deve essere sempre più aperto ai piccoli:
solo vedendo esempi positivi si può migliorare la propria educazione. L’esclusione dalla socialità positiva è, quasi sempre,
motivo di poca civiltà.
AI CITTADINI
scuola di qualità
• un esame ogni due anni: la conseguenza
sarebbe un aumento delle bocciature, a cominciare dalla scuola elementare
• un solo maestro nella scuola elementare:
il che impedirebbe di lavorare a gruppi, con
insegnanti non specializzati che insegnino
di tutto un po’
• 25 ore per tutti e al mattino, dalla materna alle superiori: in questo modo alle materne ed alle elementari viene soppresso il
tempo pieno
• le materie ritenute non fondamentali, quali educazione fisica, informatica, lingue
straniere, ecc. tutte al pomeriggio: facoltative, dove si vuole e magari a pagamento!
• scelta precoce della scuola superiore, divenuta non più obbligatoria, tra licei statali, per chi andrà all’università, e professionali regionali, per chi andrà fin da subito a
lavorare. A tutto questo noi genitori rispondiamo no! Non facciamoci prendere
per il naso con finte riforme che sono solo
un ritorno alla scuola dei nostri nonni!
I genitori dell’istituto
comprensivo di San Donnino
Seguono 225 firme
Fiorella Alunni
CONTRORIFORMA MORATTI
CONSORZIO DI BONIFICA
OMBRONE PISTOIESE - BISENZIO
Non ci piace una scuola solo per alcuni, vogliamo una scuola per tutti! Riforma a costo zero vuol dire salasso per le famiglie!
Si vuole cambiare la scuola senza neanche
consultare il Parlamento! I cambiamenti
preannunciati dal ministro Moratti sono:
• ingresso nella scuola dell’infanzia anche
a due anni e mezzo: questa scelta non rispetta le esigenze di crescita dei bambini e
mette in crisi la possibilità di garantire una
La legge regionale n. 34 del 1994 ha individuato nei Consorzi di bonifica i soggetti
che, insieme agli Enti locali e alla Regione, contribuiscono allo sviluppo, alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni agricole, alla difesa del suolo, alla regimazione delle acque e alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse. Il Consorzio di bonifica Ombrone pistoiese - Bisenzio è stato
istituito con delibera del Consiglio regio-
Il 26 agosto scorso improvvisamente se n’è andato Giuseppe Falciai, uno dei “personaggi” di Campi. Falciai è morto per un malore in strada a Sesto Fiorentino in circostanze assurde e tragiche. DiSegno Comune vuole ricordarlo per l’uomo, semplice e buono
che era, per la sua attività nell’associazionismo, per come lo conoscevano i campigiani
mettendo da parte le polemiche che il caso ha suscitato. Giuseppe Falciai, classe 1948,
era nato e cresciuto a Campi Bisenzio. Prima di parlare dell’attività del gruppo donatori
sangue Fratres, dove si impegnava con vigore dai primi anni Settanta, si potrebbe raccontare qualche lato della sua vita che non tutti i cittadini conoscevano. Laureato in chimica e tecnologie farmaceutiche, nel 1975 vinse il concorso per la farmacia comunale numero 1 di Sesto Fiorentino dove ha sempre lavorato. Nel 1982 avvertì i primi segnali di una “insufficienza renale cronica” e nel 1983 iniziò il calvario della dialisi. Per tre volte fu
convocato per un trapianto di rene ma solo nel 1987 arrivò l’organo compatibile. L’intervento avvenne a Genova e Falciai riuscì anche ad incontrare la famiglia del donatore:
“E’ uno dei rari momenti - disse - in cui non sai se essere felice o no”. Nonostante le sofferenze e i disagi che comporta la dialisi, Giuseppe Falciai aveva coraggio, il suo motto
era “non bisogna arrendersi mai”. Dopo il trapianto la sua vita riprese normale, suddivisa fra la casa di via Buozzi, la farmacia, la parrocchia del Sacro Cuore dove insegnava
catechismo, la locale Misericordia. Legatissimo all’anziana mamma Olga e ai fratelli Fabrizio e Riccardo, Giuseppe Falciai ideò in ciclostile un simpatico giornalino “La Campana” dove era possibile reperire la storia di Campi a puntate, curiosità e aneddoti sulle frazioni, ricette della nonna e giochi di una volta. Fra le sue passioni la chimica, il computer, la cura dei gatti. A Sesto Fiorentino era considerato un farmacista speciale, sempre disponibile ad ascoltare le persone, soprattutto gli anziani. Nei Fratres Falciai fu nominato presidente e “inventò” un’originale pubblicità: girare in automobile con l’amplificatore lungo le vie della città invitando, con le buone o con le “cattive” parole, i cittadini a donare il sangue. “Il tuo sangue non donarlo solo alle zanzare ma a chi ha bisogno”
oppure “Disgraziati campigiani venite a donare il sangue”: sono solo alcune frasi che
pronunciava e che solitamente venivano accompagnate da saluti personali agli amici
che incontrava, statistiche, consigli per la salute, incoraggiamenti per i paurosi dell’ago.
Grazie all’impegno di Giuseppe Falciai il gruppo Fratres ha superato le 600 sacche di
sangue annue. Dal 2001 era presidente onorario del gruppo. Con la scomparsa di Giuseppe
Falciai, la Misericordia e la città stessa di Campi, hanno perso un uomo che aveva fatto
della solidarietà e dell’aiuto al prossimo una ragione di vita. Cordoglio è stato espresso
dal provveditore Alessandro Pecchioli il quale, insieme ai Fratres, auspica che l’insegnamento e l’eredità morale di Falciai non vada perduta.
Maria Serena Quercioli
nale n. 92 del 1998 e dal 1 gennaio 2002 è
subentrato alle competenze del Consorzio
Area fiorentina nei Comuni di Prato, Campi Bisenzio e Signa all’incirca nella zona
ad ovest della via Barberinese. Uno dei
compiti più importanti per il Consorzio è
quello di prevenire il rischio idraulico sui
corsi d’acqua di competenza. Questo obiettivo viene perseguito facendo manutenzione e pulizia su fiumi, torrenti, fossi,
collaborando con gli altri enti, Autorità di
Bacino, Regione, Provincia, alla realizzazione di opere strutturali di difesa come il rifacimento di argini e interventi di sistemazione di movimenti franosi. L’opera del
Consorzio tende inoltre a valorizzare la produzione agricola del territorio di competenza. Finalità del Consorzio sono: la tutela e salvaguardia del territorio, lo sviluppo
sostenibile, la compatibilità ambientale, la
messa in sicurezza per garantire l’incolumità dei cittadini e delle attività produttive. Questo lo scopo del lavoro del Consorzio che si è capillarmente concretizzato con
una serie di interventi di regimazione idraulica che sono il frutto di una concertazione con gli Enti locali e le Province, e di
una serie di accordi a livello interprovinciale. L’obiettivo è di avere sotto controllo
una situazione aggiornata del reticolo idraulico, anche minore, per monitorare la
manutenzione in ogni tratto di competenza. Il comprensorio di competenza del Consorzio si estende sulle province di Firenze,
Prato e Pistoia per un totale complessivo di
51.031 ettari, e su quindici comuni: Pistoia,
Agliana, Montale, Quarrata, Marliana, Serravalle Pistoiese, Prato, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Cantagallo, Vaiano, Signa, Capraia e Limite, Campi Bisenzio. In particolare nel Comune di Campi
Bisenzio il Consorzio ha competenza all’incirca nella zona ad ovest della via Barberinese (a confine con Prato) e sulle gore
Bandita e Castelnuovo o Lonco, e sui fossi Carcerina, Tozzinga, Viaccia, Dogaia,
Chiella e Vingone-Lungo. Nel maggio scorso con il Comune di Campi Bisenzio è stato firmato un protocollo d’intesa per la ristrutturazione del torrente Chiella. L’accordo è stato raggiunto lo scorso maggio.
La realizzazione dell’opera è il presupposto
per il buon funzionamento delle “acque basse” (acque che creano rischio idraulico nella zona) a supporto del piano strutturale approvato di recente dal Comune. L’opera, una volta realizzata, permetterà di ridurre il
rischio idraulico di una vasta zona del comprensorio. Inoltre sarà realizzata la cassa di
espansione di Castelletti grazie al finanziamento dell’Autorità di Bacino e della Regione. “Ringraziamo il sindaco di Campi
Bisenzio Adriano Chini, dice il presidente
del Consorzio Paolo Bargellini, per la sensibilità dimostrata per avere contemporaneamente concesso in comodato gratuito
parte dei locali del cantiere comunale al nostro ente”. La sede operativa permetterà di
presidiare con mezzi e uomini un’area particolarmente sensibile e vulnerabile del territorio rendendo possibili interventi tempestivi ed incisivi. A tale scopo nel corso
di quest’anno anche nella sede operativa in
via del Paradiso verrà installato un sistema
informatico per rilevare in tempo reale i dati idropluviometrici. Dal 1 agosto gli uffici
del Consorzio sono stati trasferiti in via Traversa della Vergine, 81 Pistoia .I nuovi numeri telefonici sono: area amministrativa
0573 501120, area tecnica 0573 501130, area catasto 0573 501170, fax 0573 975281,
e-mail [email protected].
Michela Puggelli
addetta stampa Consorzio
diSegno
Mensile a cura dell’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio registrazione Tribunale di Firenze n. 2605 del 29/9/1977 - direttore Adriano Chini - direttore responsabile Marcello Bucci - redazione Alberto Fiorini Gianna Fiumi Silvia Niccoli Rossella Zara. A questo numero hanno collaborato Andrea Bianchini Gianluca Galli Giovanni Grossi don Giovanni Momigli don Andrea Pucci Maria Serena Quercioli Stefano Ventisette - testata videoimpaginazione e grafica Alessandro Innocenti - foto archivio comunale - tiratura 13.500 copie - distribuzione gratuita - numero chiuso in redazione il
26/8/2003 - sede ufficio stampa e pubbliche relazioni del Comune di Campi Bisenzio piazza Matteotti, 23 (50013) - telefono/fax 055 8979737, 055 8979745 - sito internet http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it - e-mail [email protected] - proprietà dei diritti Comune di Campi Bisenzio - stampa Tipografia Nuova Cesat Coop arl via Buozzi, 21/23 Firenze – stampato su carta riciclata al
100% - distribuzione a cura di New Post srl via Torcicoda 133/r Firenze telefono 055 707258
3
La scuola materna
a Villa Il Palagio
FIRMATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA
Nuovi interventi
sul Bisenzio
Il Comune di Campi, la Provincia di Firenze e il Consorzio
di bonifica Area fiorentina insieme per la sicurezza del fiume
E’ stato firmato giovedì 28 agosto 2003 tra
il Comune di Campi Bisenzio, la Provincia
di Firenze ed il Consorzio di bonifica dell’Area fiorentina il protocollo di intesa per
la riduzione del rischio idraulico con adeguamenti delle difese a monte del ponte della Rocca Strozzi.
I lavori previsti interessano il tratto urbano
del fiume Bisenzio, sul territorio del comune di Campi Bisenzio, tra il ponte della
Rocca e l’immissione del torrente Marina
per un lunghezza complessiva di circa 600
metri. Si tratta di uno dei punti più critici
del sistema arginale campigiano per la contemporanea presenza di fattori di pericolosità idraulica quali la immissione del torrente Marina e il restringimento di sezione
causato dalla presenza del ponte della Rocca, fattori che già in passato hanno portato
a dannose inondazioni. “Da anni stiamo
portando avanti - sottolinea il sindaco Adriano Chini - uno sforzo culturale, politico e amministrativo contro il rischio idraulico. Consci che il rischio zero non esiste,
crediamo in una politica dei fatti che ci permetta di guardare con serenità l’arrivo delle piogge autunnali”. Interviene l’assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia di Firenze Luciana Cappelli: “La firma di questo protocollo conferma l’attenzione che i diversi soggetti hanno nei confronti di questo territorio. La Provincia che
solo negli ultimi due anni ha competenza
nel settore, crede nella sinergia e nella collaborazione fra gli enti territoriali che, più
vicini alle comunità che amministrano, sanno meglio rispondere alle loro esigenze.
Non si può intervenire solo nell’emergenza,
quello che ci è richiesto è un controllo puntuale durante tutto il corso dell’anno. La
Provincia punta inoltre a migliorare la vivibilità dei nostri fiumi con interventi che
rendano accoglienti e attrattivi gli argini
dei diversi corsi d’acqua, elaborando delle
linee guida per definire criteri che possano
facilitare la percorribilità e la vivibilità di
queste strade verdi. Occorre lavorare affinché fiumi e corsi d’acqua smettano di essere problemi difficili da gestire per divenire opportunità ecosostenibili”. “Il riassetto del territorio iniziato dal 1995 - sottolinea il presidente del Consorzio di bonifica Carlo Cappellini - è in fase di completamento. I nostri interventi servono a rispondere alle situazioni di emergenza ma
nel panorama odierno, con le bizzarrie del
clima, occorre far in modo non solo di limitare i danni in caso di precipitazioni abbondanti, ma anche di fronteggiare lunghi
periodi di siccità”.
Il progetto preliminare, redatto dal Consorzio di bonifica Area fiorentina, prevede
una prima fase con la ripulitura e sistemazione delle aree golenali, da utilizzarsi in
seconda fase per il ringrosso arginale, con
l’eliminazione di recinzioni, baracche e tutto il materiale ingombrante attualmente presente che, in caso di piena, verrebbe a costituire un ostacolo al libero deflusso delle
acque. Nella seconda fase è prevista sia la
formazione di tratti di nuove arginature sia
l’adeguamento in quota e dimensioni di
quelli esistenti. In destra idraulica, verranno adeguati circa 260 metri del rilevato arginale nella zona che va da via San Rocco
ed a via Santa Maria. Il particolare, nel tratto lungo via Santa Maria l’argine verrà spo-
stato verso la zona golenale ed allineato con
quello di valle; il tutto mediante la realizzazione di circa 80 metri di nuova arginatura. L’area prospiciente via Santa Maria,
che rimane utilizzabile a seguito della prevista modifica di tracciato arginale, verrà
quindi sistemata come area a verde pubblico. Gli interventi più estesi sono comunque
previsti in sinistra idraulica con l’adeguamento del rilevato arginale per circa 600
metri di estensione, dal ponte Santoni fino
a circa metà di via delle Corti. In questo
tratto è previsto il ringrosso e sovralzo delle arginature fino ad arrivare all’incrocio
tra la via delle Corti e via Montegrappa. Nel
tratto a valle dell’incrocio l’intervento prevede di proseguire il ringrosso arginale con
un nuovo allineamento con traslazione dell’argine verso fiume e conseguente possibilità di allargamento di via delle Corti per
un tratto di circa 120 metri lineari fino ad ar-
rivare al punto in cui l’argine esistente si
chiude sul muraglione che separa via delle
Corti dal fiume Bisenzio e sul quale non sono previsti, in questa fase, ulteriori lavori. In
corrispondenza dell’allargamento della sede stradale verrà quindi ricavato un parcheggio per circa 50 posti auto. Le sommità
arginali avranno larghezza in sommità pari a 4 metri e saranno provviste delle necessarie rampe di accesso e discesa. Le
scarpate arginali sono previste con pendenza adeguata e protette da una stuoia in
materiale vegetale biodegradabile che garantisce l’attecchimento del manto erboso di
nuovo impianto.
Il costo complessivo degli interventi, stimato sulla base del progetto preliminare, è
di 583.000 euro.
L’inizio dei lavori è previsto nel corso della primavera-estate 2004 per una durata di
circa otto mesi.
Il 27 agosto è morta Carolina Cirri,
per tutta la vita moglie e compagna di Lanciotto Ballerini perché
“ha vissuto sempre con il suo ricordo”, dice Gilda, sorella di Lanciotto, ricordando la cognata appena scomparsa. “Una gran donna, generosa come il marito, attenta ai bisogni degli altri, una
gran lavoratrice, che ha saputo
crescere da sola la figlia, ha accudito i parenti anziani, ha saputo dare affetto e solidarietà a tutti, una donna forte dal carattere
dolce e all’apparenza mite.”
Carolina è stata un personaggio
pubblico suo malgrado, visto il carattere schivo e riservato. Tuttavia, anche quando l’età ha cominciato ad avanzare e la salute a
manifestare qualche cedimento,
ha sempre partecipato a cerimonie e manifestazioni, proseguendo, anche così, il cammino del marito interrotto quella mattina di gennaio del ’44 a Valibona, mantenendo con lui e con i suoi ideali, un legame forte e inscindibile. “Una figura importante e di grande fascino - dice Adriano Chini - che ha saputo per tanti anni mantenere alto il ricordo di Lanciotto e contemporaneamente affermare una sua
fortissima personalità autonoma, una bella figura di donna, per la mia generazione
particolarmente importante. La ricorderò come uno dei personaggi più significativi
della mia vita politica e umana. E ricorderò il suo forte attaccamento alla città, il bisogno di essere informata su tutto quello che stavamo facendo, la necessità di partecipare alla vita della comunità, il suo essere cittadina fino in fondo e fino all’ultimo.”
Torna a rivivere Villa Il Palagio. Dal 13 settembre i saloni della storica villa che Cristina Melchior donò alla Misericordia di
Campi Bisenzio ospiteranno cinque sezioni della scuola materna di San Martino (due
in più di quelle esistenti). Grazie all’intesa
tra Comune di Campi Bisenzio, Arciconfraternita di Misericordia di Campi Bisenzio e Direzione didattica 1° Circolo è stato
possibile aumentare velocemente gli spazi
per la materna di questo quartiere che in
pochi anni ha visto sorgere nuovi insediamenti abitativi ed ha praticamente raddoppiato i suoi abitanti. Dell’intervento, che ha
anche una valenza sociale particolare abbiamo parlato con l’assessore alle Politiche educative del Comune di Campi Bisenzio, Fiorella Alunni: “Questo anno scolastico 2003/2004 - ci ha detto - si apre con
l’inaugurazione di una nuova scuola materna; non si tratta di un intervento ex novo
ma dell’adeguamento di un edificio di pregio quale Villa Il Palagio che trova una destinazione particolare e densa di significati: da bene del privato sociale a bene di uso
pubblico. La scuola materna di Villa il Palagio - sottolinea l’assessore - risponde alla richiesta di spazi della frazione rispettando gli standard di qualità degli edifici
scolastici della nostra città. Questo è stato
infatti l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione comunale, che ogni anno, oltre
alla realizzazione di nuovi edifici ha investito molto nella manutenzione e nell’adeguamento delle strutture alle nuove normative, alle esigenze della didattica ed ai
bisogni del bambini e dei ragazzi. La ristrutturazione di Villa Il Palagio è stata realizzata in tempi brevissimi, ed i tecnici che
l’hanno seguita l’ingegner Puliti, l’architetto Falcini recentemente scomparso e l’architetto Azzarri che lo ha sostituito, hanno
tenuto conto sia della storia della villa che
dell’uso attuale, quindi delle esigenze dei
bambini che, oltre a spazi interni confortevoli, avranno un parco a loro disposizione.
Ringrazio, oltre al Provveditore della Misericordia, i tecnici e le maestranze, tutto il
personale della scuola ed i genitori che hanno sostenuto l’Amministrazione comunale in questo progetto che risponde totalmente al bisogno di spazi della zona per la
scuola materna. Mi dispiace, però dover ricordare che l’Amministrazione comunale,
oltre a dover adempiere ai propri compiti
istituzionali ha dovuto colmare la mancanza dell’intervento statale che non ha concesso tutti i docenti richiesti per aprire le
nuove sezioni necessarie a soddisfare la domanda. Al contrario di quanto ci è era stato comunicato in un primo momento, sono
stati concessi tre insegnanti aggiuntivi invece che quattro. Analoga situazione si è
determinata per San Donnino, dove è stato
assegnato un insegnante invece che due. Per
garantire il tempo pieno l’Amministrazione comunale ha stanziato fondi aggiuntivi
per gli istituti scolastici che provvederanno a organizzare la didattica.
Questa situazione appare paradossale quando la riforma prevede l’ingresso alla scuola dell’infanzia a due anni e mezzo, mentre, in tutta Italia rimangono fuori bambini
di tre anni.”
L’appuntamento per i bambini, i genitori e
i docenti o per chi vuol conoscere questa
Villa ricca di storia è per sabato 13 e domenica 14 settembre.
Sabato 13 alle ore 16 è fissata l’inaugurazione ufficiale a cui seguirà lo spettacolo
Storia dei mari del sud della compagnia
Teatro Gluc e una merenda per tutti gli intervenuti.
Domenica 14 settembre dalle ore 10 alle
12 e dalle 15 alle 18 Villa Il Palagio sarà aperta alla cittadinanza per la visita della
struttura.
4
UN INVASO DA QUASI 10 MILIONI DI METRI CUBI DI ACQUA
Nuova sicurezza per il
Bisenzio e per l’Arno
Firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione del primo lotto della cassa
di espansione dei Renai nel comune di Signa
Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183 recante “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”, istitutiva delle Autorità di bacino di rilievo
nazionale ed in particolare gli articoli 2 e 4
che definiscono e disciplinano le attività
conoscitive e stabiliscono le competenze in
materia di difesa del suolo;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1989, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 31 agosto 1989,
n. 203, recante “Costituzione dell’Autorità
di bacino del fiume Arno”;
Visto l’articolo 17 della citata legge n. 183
del 1989, come modificato dal decreto-legge n. 398 del 1993, convertito dalla legge
n. 493 del 1993, che prevede la possibilità
di redigere ed approvare il piano di bacino
per sottobacino o per stralci relativi a settori
funzionali;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 novembre 1999, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 226 alla Gazzetta ufficiale 22 dicembre 1999, n.
299 recante “Approvazione del piano stralcio relativo alla riduzione del Rischio idraulico del bacino del fiume Arno”;
Visto il decreto-legge 11 giugno 1998, n.
180, “Misure urgenti per la prevenzione del
rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione
Campania”, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, che
prevede da parte delle autorità di bacino l’adozione di piani stralcio per l’assetto idrogeologico;
Visto l’articolo 1, comma 1, del citato decreto-legge n. 180 del 1998, come modificato dall’articolo 9 del decreto-legge 13
maggio 1999, n. 132, “Interventi urgenti in
materia di protezione civile”, convertito,
con modificazioni, dalla legge 13 luglio
1999, n. 226, che prevede l’approvazione
da parte delle Autorità di bacino di Piani
Straordinari diretti a rimuovere le situazioni a rischio più alto;
Viste le delibere del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Arno
n. 137 e 139 del 29 novembre 1999 con le
quali è stato approvato il Piano Straordinario per la rimozione delle situazioni a rischio idrogeologico più alto nel bacino del
fiume Arno e sono state adottate le misure
di salvaguardia per le aree in esso individuate e perimetrale;
Visto il decreto-legge 12 ottobre 2000, n.
279, “Interventi urgenti per le aree a rischio
idrogeologico molto elevato e in materia di
protezione civile, nonché a favore di zone
colpite da calamità naturali”, convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;
Considerato che in data 1 agosto 2002, con
delibera n. 164 del Comitato Istituzionale
dell’Autorità di bacino del fiume Arno, è
stato adottato il progetto di Piano Stralcio
per l’Assetto Idrogeologico;
Considerato che porzioni significative dell’area in destra idraulica dell’Arno, compresa tra il Ponte alla Vittoria nel Comune
di Firenze e la confluenza con il Bisenzio a
Signa, ricadono in aree con pericolosità idraulica molto elevata, per quanto riguarda il Piano Straordinario e in aree a pericolosità idraulica molto elevata, elevata e me-
dia per ciò che concerne il Piano per l’Assetto Idrogeologico;
Considerato che tali aree sono sede di molteplici insediamenti civili, produttivi e infrastrutturali la cui sicurezza è messa a repentaglio dal verificarsi di eventi alluvionali con frequenza anche ricorrente;
Constatato che il rischio idraulico cui l’area è soggetta è dovuto sia agli effetti delle
inondazioni delle cosiddette “acque basse”,
ovvero del reticolo idrografico minore afferente alla rete di bonifica, sia agli effetti
delle inondazioni conseguenti alle piene
non contenute negli alvei dell’Arno e del
Bisenzio;
Considerato che il Piano stralcio “Rischio
Idraulico” per il bacino dell’Arno prevede
nell’area in questione, la realizzazione della cassa di espansione dei Renai di tipo A
(immediatamente eseguibile) e soggetta a
misura di salvaguardia di inedificabilità assoluta già dal 1994;
Constatato che in virtù dell’accordo stipulato tra Autorità di bacino e Regione Toscana, il progettista della cassa di espansione dei Renai è individuato nella Regione stessa, la quale ha provveduto a determinare nel Comune di Signa il soggetto attuatore dell’intervento;
Considerato che il gruppo di progettazione, coordinato dal Comune di Signa, ha prodotto la progettazione preliminare dell’intervento, che prevede un costo complessivo
di 61.600.000 euro di cui un primo lotto
funzionale per 12.700.000 euro;
Rilevato che il primo lotto funzionale, attraverso la laminazione di circa dieci milioni di metri cubi e in sinergia con altri interventi già definiti e/o operanti nell’area, ha
una rilevante efficacia nei confronti, per
quanto attiene all’Arno e al Bisenzio, sulle
piene con tempo di ritorno dell’ordine di
cento anni, che può sintetizzarsi in un drastico abbattimento della pericolosità idraulica nella fascia di territorio compresa tra
la A11, la destra del Canale Macinante e la
Sinistra del Fosso Reale, nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio,
oltre a notevoli benefici in Comune di Signa
nella zona in destra Bisenzio e nel comune
di Campi in sinistra Bisenzio;
Constatato che la realizzazione del primo
lotto funzionale della cassa di espansione
dei Renai contribuisce pertanto in maniera
estremamente rilevante alla riduzione del
rischio idraulico della zona, nell’ambito del
processo di messa in sicurezza dell’area
metropolitana fiorentina;
Rilevato che l’area dove è prevista la cas-
sa di espansione è, per la quasi totalità, destinata a parco, è già nelle disponibilità del
Comune di Signa e conserverà intatta la
propria vocazione naturalistica e ricreativa
ad opera ultimata, consentendone la fruibilità pubblica in condizioni di maggiore sicurezza rispetto allo stato attuale;
Considerato che, al fine di valorizzare ulteriormente l’area sopra indicata sotto l’aspetto della compatibilità ambientale e della fruibilità pubblica, oltre che per consentire un miglior inserimento delle opere idrauliche, è necessario procedere in concomitanza con la realizzazione del primo
lotto della cassa, alla realizzazione di opere accessorie quali la ricostruzione dell’esistente ponte dei Renai e la realizzazione,
nella quota parte del 50 per cento del ponte ex Bailey per un importo complessivo di
2.600.000 euro;
Preso atto della volontà degli enti promotori del presente protocollo e dell’Autorità
di bacino di avviare tempestivamente gli
interventi necessari a ridurre il rischio idraulico nell’area, con i particolare riferimento al primo lotto funzionale della cassa
di espansione dei Renai per un importo di
12.700.000 euro relativo alle opere idrauliche;
Considerato che l’Autorità di bacino del
fiume Arno ha stanziato, nella propria programmazione triennale degli interventi di
cui all’art. 31 della Legge n. 183/89 per la
realizzazione della cassa di espansione dei
Renai 3.099.000 euro nel programma triennale 1998/2000 e 1.033.000 euro nel programma triennale 2001/2003, per un totale
4.132.000 euro;
Considerato che con Legge n. 448/2001,
art. 55, “Fondo nazionale per la realizzazione di infrastrutture di interesse locale.
Prima attuazione: Decreto 4 febbraio 2003.
Interventi urgenti per la difesa del suolo e
dei bacini idrografici del fiume Arno” è stato richiesto dal Comune di Signa, in accordo con l’Autorità di bacino del fiume Arno
e con gli enti sottoscrittori del presente protocollo, il finanziamento di quota parte della cassa di espansione dei Renai, per un importo di 2.000.000 euro;
Preso atto che le risorse al momento reperibili per la realizzazione dell’intervento assommano a 6.132.000 euro, ferma restando
l’assegnazione del finanziamento di
2.000.000 euro di cui al punto precedente;
Tra gli enti si sottoscrive il seguente
PROTOCOLLO DI INTESA
1. Recepimento delle premesse
Tutto quanto indicato in premessa costituisce parte integrante del presente protocollo.
2. Oggetto del protocollo
Il presente protocollo ha come oggetto concordare le azioni tra le parti al fine di procedere alla realizzazione del primo lotto
funzionale della cassa di espansione dei Renai e delle opere accessorie in premessa,
secondo quanto definito nella progettazione preliminare dell’intervento presentata
dal gruppo di progettazione coordinato dal
Comune di Signa, con Responsabile del
Procedimento l’ingegnere Valerio Venturini.
Gli Enti e le Amministrazioni concordano
nel definire di prioritaria importanza la realizzazione della cassa di espansione dei Renai di cui il primo lotto, oggetto del presente protocollo, contribuisce in maniera
sostanziale alla riduzione del rischio idraulico nell’area in destra idraulica dell’Arno, compresa tra il Ponte alla Vittoria a
Firenze e la confluenza con il Bisenzio a
Signa.
3. Individuazione delle azioni necessarie
e dei compiti relativi
Nel rispetto di quanto definito al punto 2,
viene individuato quale ente attuatore dell’intervento il Comune di Signa a cui compete l’attuazione delle procedure necessarie
per la realizzazione delle opere. Gli Enti e
le Amministrazioni firmatarie del presente
protocollo si impegnano ad attuare tutto
quanto di loro competenza per lo snellimento delle procedure amministrative.
L’Autorità di Bacino del Fiume Arno si impegna a fornire al gruppo di progettazione
la consulenza necessaria per la definizione
della progettazione definitiva, in collaborazione con gli uffici preposti della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, al
fine di ottenere le necessarie autorizzazioni per la realizzazione dell’intervento.
4. Finanziamento delle opere
Per il finanziamento delle opere idrauliche
relative al primo lotto della cassa di espansione dei Renai, si prevede un importo di
12.700.000,00 euro. Gli Enti e le Amministrazioni firmatarie del presente protocollo si impegnano ad utilizzare le economie
derivanti dal ribasso d’asta conseguente all’appalto dei lavori del suddetto primo lotto per il finanziamento delle opere accessorie quali la ricostruzione dell’esistente
ponte dei Renai, la realizzazione, nella quota parte del 50 per cento del ponte ex Bailey, per un importo complessivo di
2.600.000 euro, come da progetto preliminare. Nel caso in cui il ribasso risulti superiore all’importo di cui sopra, le eccedenze
saranno destinate ad ulteriori lavori migliorativi e/o di inserimento ambientale; nel
caso in cui il ribasso non risulti sufficiente
a coprire l’importo in questione, le Amministrazioni firmatarie del presente Protocollo d’intesa si impegnano a reperire le risorse necessarie alla copertura finanziaria di
detto importo.
Legge n. 183/89 articolo 31, annualità
1998/2000, 3.099.000 euro
Legge n. 183/89 articolo 31, annualità
2001/2003, 1.033.000 euro
Legge n. 448/2001, articolo 55, 2.000.000
euro
Regione Toscana 3.284.000 euro
Provincia di Firenze 1.642.000 euro
Comune di Signa 342.000 euro
Comune di Sesto Fiorentino 350.000 euro
Comune di Firenze 600.000 euro
Comune di Campi Bisenzio 350.000 euro
5. Tempi e modalità di attuazione
Per l’attuazione di quanto previsto nel presente protocollo di intesa, si stabiliscono i
seguenti tempi e le seguenti modalità:
• entro il 31 dicembre 2003 predisposizione del progetto definitivo del primo lotto;
• entro 31 gennaio 2004 sottoscrizione di
un accordo di programma con la definizione degli impegni formali e sostanziali e delle procedure di approvazione dei progetti
definitivo ed esecutivo.
5
ALLA RISCOPERTA DEI VALORI
I mille volti della
solitudine
La necessità di porre una maggiore attenzione sulla società globale nella
quale viviamo, sulla dimensione e l’impatto che stili di vita e tecnologie
producono sul sentirsi soli
di don Giovanni Momigli
In un precedente articolo mi sono soffermato a riflettere sulla solitudine, quale esperienza essenziale dell’uomo. Solitudine
come esperienza complessa e multiforme;
solitudine cercata e subita; solitudine come pace interiore e come inquietudine; solitudine nel rapporto fra generazioni e solitudine anche all’interno del rapporto di coppia; solitudine muta di chi non condivide
quello che gli si muove intorno e solitudine
di chi è inserito nell’ingranaggio tanto da
non aver più la piena coscienza di se stesso;
solitudine come concreto essere soli (isolamento, distacco, lontananza) e solitudine
come dimensione psicologica, interiore, data dal sentirsi soli. Nella vita si possono sperimentare solitudini subite, angosciose, nostalgiche, depressive…, ma anche solitudini liberatorie, creative, meditative. In solitudine si può pensare, si può trovare la spinta e l’attenzione necessaria a conoscere meglio il proprio mondo interiore, si possono
scoprire risorse inaspettate, orientarsi, fare
scelte, prendere decisioni. Tuttavia, di solitudine si può anche impazzire, sprofondare nei dubbi, perdere di vista la realtà, avvolgersi su noi stessi all’infinito. La solitudine è, dunque, un sentimento universale e
chiunque può trovarne traccia più o meno
pesante nella propria storia ed esperienza
personale. Non voglio pertanto tornare a riflettere sulla solitudine esistenziale, che,
per essere maggiormente esaustiva, esigerebbe anche riflessioni approfondite sul senso della vita e sulla dimensione comunitaria del nostro “essere nel mondo”, ma vorrei semplicemente rilevare la necessità di
porre una maggiore attenzione sulle solitudini che nascono da questa società globale
nella quale viviamo, sulla dimensione e
l’impatto che i nuovi stili di vita e le nuove
tecnologie producono sul sentirsi soli.
Medici, psicologi e preti, ma anche - sia pur
a livelli ed in misura diversa - tutti coloro
che svolgono un’attività che li pone in rapporto con la gente, possono testimoniare
quanta necessità di comunicazione, quanto
bisogno di esprimersi e di essere ascoltati vi
sia fra la gente. Tuttavia ogni ambiente ed
ogni gruppo sembra avere le sue specifiche
regole, le sue particolari modalità di aggregazione e di espressione, alle quali pare
necessario conformarsi per sentirsi parte a
pieno titolo. E, questo, sembra produrre
nuova solitudine e indurre alla ricerca di alternative individuali. Basta pensare, come ci
segnalano recenti ricerche, che molti giovani, pur frequentando gruppi e andando in
discoteca, esprimono la loro voglia di comunicare attraverso le chat e, cosa a prima
vista sorprendente, si rivolgono ad agenzie
per “cuori solitari” per incontrare la persona con la quale avviare un discorso sul proprio futuro. Quanto sta avvenendo, fra l’altro, ci porta a guardare con meno superficialità al rapporto fra comunicazione e
informazione, ricordando che la seconda
può far parte della prima ma non viceversa.
Come ci porta a riflettere sul fatto che per
creare continuità di valori ed una vera comunità non basta avere e consumare tutti
gli stessi jeans, cellulari, automobili, cibi.
Quale valore può attribuirsi una persona resa uguale a tutte le altre nei bisogni, nei desideri, nelle aspirazioni, nei sentimenti? Come può non sperimentare la solitudine? La
massa confusa è sempre fonte di angoscia
per lo psichismo individuale e la distinzione che va necessariamente operata tra vera
uguaglianza e uniformità alienante sembra
tra le più difficili da compiere. L’usa e getta, che caratterizza la stragrande maggioranza dei nostri rapporti con le persone e
con le cose, non può portare al consolidamento di valori comuni né alla costruzione
di una comunità dove non si sia solo dei numeri ma soggetti. Per costruire una comunità a misura d’uomo, caratterizzata dall’usa e conserva con amore, bisogna riscoprire e rafforzare l’interiorità e l’idealità,
veri antidoti alla massificazione e al consumistico usa e getta ed elementi essenziali per un nuovo protagonismo sociale e politico.
Sono ormai moltissime le tecnologie che
influenzano la qualità della vita sociale e
personale e si può anche cominciare a guardare oltre il beneficio registrato nel loro primo impatto. Basta pensare al binomio automobile-computer e alle ore di vita che si
trascorrono tra l’una e l’altro. Entrambi possono diventare luoghi di solitudine rinfrescante, per disintossicarsi da quello che possiamo definire lo stress da relazioni, spazio
INTERVENTO DI URGENZA
Al capezzale di zia Magnolia
di Gianluca Galli*
L’esemplare di magnolia grandiflora presente nel Parco storico di Villa Montalvo è
una delle piante di rilevanza monumentale
censite all’interno del territorio comunale. Si
tratta di un esemplare ultracentenario che
negli ultimi anni ha mostrato notevoli sintomi di deperimento, con forte defoliazione,
disseccamento della freccia centrale del
tronco e di una branca principale. La pianta, specialmente in questa torrida primavera estate 2003, versa in condizioni assai precarie e non poche sono le preoccupazioni
per la sua stessa sopravvivenza. Consultati dalla Amministrazione, è stata eseguita
una valutazione visiva dello stato sanitario
della magnolia, rilevando assenza di sintomatologia patogenica, ma un generale deperimento imputabile a una sorta di blocco
del meccanismo radicale, di assorbimento
di acqua e nutritivi, una sorta di soffocamento dell’individuo. In effetti il terreno sottochioma, coperto dal prato, presenta caratteri di estrema e eccessiva compattezza, fino a quasi un risultato di completa impermeabilità all’aria e all’acqua. Anche il
prato è completamente asfittico e radicato
solo nei primi 3-5 cm di suolo. Si tratta di elementi, a mio parere, che associati a varie
altre considerazioni (lavori recenti di ri-
strutturazione della Villa e possibili
scarichi edili, irrigazione a pioggia,
sfalcio meccanizzato del prato, forte
uso antropico del giardino) possono
effettivamente aver determinato una
progressiva insufficienza funzionale
del capillizio radicale.
Sulla scorta di questa diagnosi, richiesto di intervenire anche in extremis, si è ritenuto di dover arieggiare
tutto il terreno sottochioma della magnolia operando con uno strumento
manuale a forca che, contrariamente a vanghe, zappe… , consenta di
rompere in profondità il terreno, senza recidere le radici e senza rovesciare il terreno. Si è quindi provveduto a una leggera concimazione con
elementi ternari e microelementi e si
è distribuito anche una buona dose
di ammendanti organici con funzione
di riattivatore della attività biologica del
complesso suolo-radici. Si è quindi provveduto ad una abbondante dose irrigua distribuita direttamente con la manichetta per
limitare l’effetto battente/compattante della irrigazione a pioggia. Quale ultimo, fondamentale elemento di tutela, si è provveduto a delimitare lo spazio sottochioma per
impedire il calpestio e relativo compattamento del suolo. E’ prevista una visita di
controllo e annaffiatura quindicinale per
seguire l’evolversi e la sperata ripresa vegetativa di questa antica zia Magnolia la
cui salute è tuttora in delicato equilibrio.
*Agronomo consulente del Comune
Studio di Ingegneria Agraria e Forestale
per pensare e per creare, oppure - più spesso - luoghi di frustrazione e rabbia. Per tutta una serie di ragioni economiche le occasioni di contatto naturale tra persone vengono continuamente ridotte. Pensiamo alle
varie opzioni che vengono offerte, ma nelle quali sei stretto e costretto, dai centralini di molti servizi e di varie aziende. A questo proposito, oltre a ripetute esperienze
personali, appare illuminante la vicenda di
una signora che alcune settimane fa si è rivolta al suo medico perché colta da una “disperata” e particolare forma di solitudine,
che potremmo definire, tecnologica. Per alcuni giorni, questa signora, ha cercato di
comunicare e risolvere un problema con la
società telefonica. Dopo essersi persa per
diverse volte fra le varie opzioni (per questa esigenza prema il tasto uno, per quest’altra prema il tasto due… nell’attesa le
comunichiamo che…), fra le quali non figurava quella relativa al suo problema, era
finalmente riuscita per tre volte a parlare
con un operatore in carne ed ossa, ma una
volta, dopo aver aspettato a lungo, è caduta la linea, un’altra le veniva rilevato un errore della stessa società telefonica assicurando che entro il giorno successivo si sarebbe provveduto al suo superamento, una
terza volta - dato che niente era successo sempre dopo aver premuto un tasto dopo
l’altro ed aver atteso a lungo, le veniva comunicata una cosa diversa da quella dell’operatore precedente. Punto e a capo. Ed
arriva l’angoscia, un senso di impotenza e
di solitudine.
Ma non ci definiamo la società della comunicazione? La società di internet e del
telefonino? Anche a proposito di queste
nuove tecnologie, forse è giunta l’ora di cominciare a porsi delle domande controcorrente.
Davvero il telefono cellulare permette una
maggiore comunicazione? Se sì, quale tipo di comunicazione incrementa? Lo
“squillino”, ad esempio, non è una modalità
che porta con sé tutta una serie di significati simbolici, dove, al di là della comunicazione vera e propria, ognuno interpreta
la comunicazione dell’altro come lui vorrebbe che fosse? Al di là delle risposte che
si possono dare, il porsi domande, sullo stile di vita e sull’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra vita, appare già un passo
importante.
WWW.NOINSIEME.IDEA
Ed eccoci qua a “scaldare i motori”(e le temperature attuali ci favoriscono molto in tal senso) per il Grand Prix del nuovo anno scolastico. Il
mese scorso abbiamo volentieri riservato lo spazio a nostra disposizione a tutti gli interventi di coloro che hanno voluto rivolgere il loro saluto al Dirigente del Circolo Didattico, che andrà in pensione a partire dal 1 settembre 2003 (… in bocca al lupo, Signora Belletti) e che sarà sostituito per il 2003/2004 dalla Ornella Mercuri, ma adesso torniamo a parlarvi delle attività e degli impegni relativi alle nostre scuole, che a
partire dal 15 settembre torneranno ad accogliere alunni dai 3 ai 14 anni che con la loro spontaneità e la loro genuinità riporteranno all’interno delle aule “una ventata di freschezza” (… e ne abbiamo bisogno in tutti i sensi… !)
Mauro Tinacci
Circolo didattico Campi Bisenzio via Prunaia, 5 - 50013 Campi Bisenzio
tel/fax 055 8962201 Segreteria didattica e-mail: [email protected]
Accoglienza, accogliere, essere
accoglienti, dare accoglienza,
disporsi all’accoglienza:
parliamone insieme
Anche la scuola di Capalle, per quanto “piccola” è e sta diventando sempre più multirazziale, sono infatti iscritti in tutte le classi bambini provenienti da vari paesi europei
ed extracontinentali, che naturalmente arricchiscono la vita scolastica con la loro cultura. I docenti pertanto nella programmazione di plesso e in quella di classe hanno tenuto
costantemente presente questa realtà programmando attività finalizzate al confronto e al
rispetto dell’altro, nell’ottica della crescita interiore. A completamento di questo lavoro
l’Interclasse ha sentito l’esigenza di confrontarsi anche con i genitori, soprattutto nella consapevolezza che questi argomenti debbano svilupparsi su di un piano comune fra scuola
e famiglia.
E’ stato, quindi organizzato un incontro dibattito esteso a tutta la cittadinanza, invitando
“esperti” in materia quali: don Giovanni Momigli, direttore dell’ufficio pastorale e sociale
della Diocesi di Firenze, la dottoressa Maria Omodeo, esperta del Cospe (Cooperazione
per lo sviluppo dei Paesi emergenti) e Chen Yong Fon, insegnante di scuola elementare.
Di proposito è stata scelta una sede non “istituzionale” e l’incontro si è tenuto nel teatrino parrocchiale; erano presenti anche l’assessore Fiorella Alunni e Don Nicodemo, parroco di Capalle. Il dibattito ha visto interventi da più parti: sono intervenuti diversi genitori “capallesi”, cittadini stranieri, alcuni docenti e, naturalmente gli esperti che hanno riferito, più che la loro opinione, le esperienze dirette e le osservazioni su queste. Molto interessante è apparso a tutti l’intervento di Don Momigli, la cui grande esperienza “sul campo” ha fatto elaborare la consapevolezza della necessità di un “progetto comune” basato su regole “naturali”, alle quali tutti dovrebbero aderire al fine di facilitare una convivenza costruttiva. Solo dal confronto fra diversi, infatti , può nascere un arricchimento personale per tutti. Gli interventi pur nella diversità dei pareri sono stati tutti significativi e
l’esperienza nel suo complesso è risultata estremamente positiva: ognuno ne è uscito arricchito e forse anche più disponibile a riflettere e rivedere la propria posizione su temi,
come questo, che ci toccano da vicino e verso i quali non possiamo rimanere indifferenti.
Il tema continuerà a coinvolgere ancora tutti e sicuramente ci saranno altre occasioni e
momenti per approfondire la riflessione anche durante il prossimo anno scolastico.
Le insegnanti della scuola di Capalle
Raccontiamoci… per conoscerci,
per essere amici e costruire la pace
a cura di Maria Nuti
Questo è stato il motto per l’anno scolastico 2002/2003. Infatti le due classi del nostro modulo raccolgono alunni di varie etnie. A dicembre ci eravamo raccontati le tradizioni del
Natale e del Capodanno e avevamo realizzato un’allegra coreografia per la festa degli
Auguri e solidarietà; poi ci siamo incamminati verso l’Oriente, sull’antica via della seta: una storia lunga duemila anni e diecimila chilometri! Noi alunni della classe quarta,
della scuola elementare Pablo Neruda di Villa, con tutti i compagni cinesi frequentanti la
scuola, abbiamo partecipato al progetto Socrates-Comenius, cercando di conoscere e studiare la storia del percorso seguito dalle carovane dei mercanti per raggiungere la Cina
(la via della seta e delle spezie). Il percorso seguito è stato interdisciplinare, vivo e attivo, con un tempo di attuazione abbastanza lungo (febbraio-maggio) e svolto collettivamente e per gruppi di lavoro, seguiti dalle insegnanti del modulo e dall’insegnante del Progetto di alfabetizzazione e intercultura. Il nostro studio è stato sintetizzato in un giornalino e si è concluso con la realizzazione di ventagli decorati in stile cinese, assai utili…
in queste ultime caldissime giornate!
Pennellando… per la pace
a cura di Mauro Tinacci
Coloriamo insieme un mondo migliore è questo il nome che è stato dato all’iniziativa che
ha consentito la realizzazione di un murales, disegnato su piastrelle in ceramica, inaugurato il 14 luglio scorso nel Parco Iqbal all’interno della rassegna LuglioBambino. Io e
gli altri è il progetto da cui è nato questo lavoro, un progetto che ormai da diversi anni fa
parte del Piano per l’offerta formativa (Pof) del nostro Circolo Didattico e che si basa
sui temi dell’intercultura, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani. Il disegno è nato dalle idee dei ragazzi e dai loro bozzetti: un mondo centrale composto da volti di bambini sorridenti, di tutte le razze, circondato da arcobaleni, farfalle e da piedini colorati, che
gli vanno incontro. Patrizia Hrobat, insegnante di scuola materna, ha coordinato con grande impegno l’attività, che ha visto la partecipazione e la collaborazione di tanti ragazzi e
di tanti insegnanti di tutte le scuole del Circolo. Un grazie particolare va anche alla Diri-
Chiara Meriggi
Ist. Comprensivo San Donnino viuzzo della Costituzione 50010 San Donnino Campi Bisenzio
tel. 055 8999307 - fax 055 8962376 e-mail: [email protected]
gente Scolastica e all’assessore alle Politiche educative, che hanno creduto in questa attività fin dal primo momento e al Comune di Campi Bisenzio, che ha finanziato l’acquisto dei colori e che si è fatto carico della messa a dimora di questo particolare “murales”; ma non possiamo e non vogliamo dimenticare la Ditta Sire, che ha fornito gratuitamente le piastrelle, la Ditta di maioliche Il Bargello di Sesto Fiorentino che si è occupata della cottura, a disegni ultimati, nonché Filippo Montanaro dell’associazione Scarabeo che ha seguito da vicino i lavori di realizzazione ed ha individuato e predisposto all’interno del Parco Iqbal il muro sul quale sono state collocate le piastrelle, ricomponendo così l’immagine derivata dal bozzetto ispiratore. E’ dunque questo un muro che non
vuole “dividere”, ma “unire” bambini e grandi con i colori della pace.
Diversi linguaggi… strade per
imparare
Nel nostro comune, lo sappiamo, la presenza di bambini e bambine di etnie non italiane
è alta; abbiamo sempre pensato che l’incontro fra culture sia un’opportunità. Pertanto
abbiamo sempre cercato di operare per creare occasioni formative di incontro-confronto, ai fini di una crescita umana e culturale, tesa al superamento dei limiti linguistici e sociali. Alcune attività ci sono sembrate particolarmente significative tanto che ne abbiamo
già parlato in corso d’anno, altre ve le vogliamo accennare brevemente qui. Grazie alla
presenza del mediatore culturale, nel nostro caso una mediatrice, alle scuole elementari
Vamba e Collodi, è stato possibile inserire a pieno titolo nei progetti di plesso i bimbi
cinesi: la lettura in lingua cinese delle avventure di Pinocchio è stata cosa di non poco conto, come anche un breve memorandum sulla vita scolastica in Italia nel periodo fascista
tradotto anche in cinese. Durante l’estate, nel mese di luglio, sono stati attivati presso
l’istituto, grazie ai finanziamenti dell’ente locale, 3 corsi di recupero e potenziamento
dell’apprendimento della lingua italiana, tenuti da docenti dell’istituto stesso ad un cospicuo numero di bambini cinesi iscritti da noi. I bambini hanno frequentato assiduamente, fieri di poter avere un’opportunità in più, puntuali e costanti nella frequenza.
Un’esperienza concreta verso una promozione della cultura, nell’intento di garantire il diritto all’istruzione il più possibile.
Serenella Ferretti scuola media Verga
Sintesi del calendario scolastico regionale 2003/2004
Le lezioni avranno inizio per tutti il 15 settembre 2003
Le lezioni termineranno il 5 giugno 2004; solo per la scuola materna avranno termine il 30
giugno 2004
Vacanze natalizie dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi
Vacanze pasquali dall’8 al 13 aprile
Saranno inoltre considerati giorni di vacanza:
• sabato 1 novembre (Tutti i Santi)
• lunedì 8 dicembre (Immacolata Concezione)
• venerdì 23 aprile (Festa della Patrona)
• sabato 1 maggio (Festa del Lavoro)
• mercoledì 2 giugno (Festa Nazionale della Repubblica)
Si informa inoltre che lunedì 8 settembre alle ore 17 in ogni scuola elementare avrà luogo una riunione preparatoria per l’inizio del nuovo anno scolastico con i genitori dei bambini iscritti alla prima classe.
7
Patente, punti da conservare con cura
Pagina redatta in collaborazione con il servizio di Polizia municipale
A
l momento del rilascio della
patente di guida e per quelle
già rilasciate, vengono assegnati 20 punti che possono essere
decurtati qualora si violino le norme
del codice della strada che prevedono una sottrazione del punteggio.
Qualora nel medesimo accertamento vengano verificate contemporaneamente più violazione possono essere decurtati un massimo di 15 punti. Quest’ultima disposizione non si
applica nel caso in cui sia prevista la
sospensione o la revoca della patente di guida. L’indicazione del punteggio da decurtare deve essere riportata nel verbale di contestazione.
La decurtazione dei punti avviene
comunque solo a carico del conducente di veicoli a motore, per la conduzione dei quali, è necessaria la patente di guida. In caso di mancata identificazione del trasgressore, la segnalazione per la decurtazione dei
punti deve essere effettuata a carico
del proprietario del veicolo, salvo
che il proprietario stesso non fornisca, entro 30 giorni dalla richiesta
dell’organo di polizia procedente,
gli estremi di identificazione e della
patente di guida del conducente che
ha commesso l’infrazione.
Una tabella da utilizzare per non giocarsi la patente: le infrazioni più comuni e le relative perdite di punti.
10 punti
- Eccesso di velocità superiore ai 40
km orari
- Inversione di marcia in autostrada
- Circolazione sulla corsia di emergenza
- Gare illecite di velocità
- Fuga in caso di incidente con danno alle persone
- Guida in stato di ebbrezza o sotto
l’effetto di sostanza stupefacenti
- Circolazione contromano in curva,
con scarsa visibilità o su strada con
carreggiate separate
- Retromarcia in autostrada
- Omissione di soccorso nel caso di
incidente con danno alle persone
8 punti
- Mancato rispetto della distanza di
sicurezza che abbia causato un incidente con lesioni gravi a persone
- Inversione di marcia in prossimità
di incroci, curve o dossi
6 punti
- Mancata osservanza dello stop
- Passaggio nonostante divieto imposto da semaforo rosso o agente del
traffico
- Comportamenti irregolari ai passaggi a livello
5 punti
- Mancato uso delle cinture di sicurezza
- Mancata precedenza
- Mancato rispetto delle regole del
sorpasso
- Mancato uso del casco
- Alterazione del funzionamento delle cinture di sicurezza
- Usare cuffie e apparecchi radiotelefonici durante la guida
- Mancato utilizzo di lenti se prescritte sulla patente
- Violazione dell’obbligo di dare la
precedenza ai pedoni sulle strisce
- Non dare precedenza a pedoni in
stato di invalidità, a bambini e anziani nell’attraversamento di una
strada senza strisce pedonali
4 punti
- Sistemazione del carico non regolare
- Omettere di fermarsi in caso di incidente
con danno alle sole cose
- Trasportare più passeggeri del consentito
- Circolazione contromano (non in curva…)
3 punti
- Mancato accertamento delle condizioni
per effettuare un sorpasso
- Mancato spegnimento degli abbaglianti
quando si incrociano altri veicoli
2 punti
- Mancata segnalazione di pericolo in caso
di ingombro della carreggiata
- Mancato rispetto della segnaletica (ad eccezione dei segnali di divieto di sosta e di
fermata)
- Eccesso di velocità compreso tra i 10 e i 40
km orari
- Effettuare cambiamenti di direzione o di
corsia per inversione di marcia o volte senza osservare le prescrizioni imposte
- Sosta nelle corsie riservate al transito degli autobus o veicoli su rotaia
- Sosta o fermata negli spazi riservati a veicoli per persone invalide
- Sosta negli spazi riservati alla fermata degli autobus o dei taxi
- Velocità non conforme alle situazioni ambientali
- Traino irregolare di veicoli in avaria senza adeguata segnalazione o violando altre
prescrizione
1 punti
- Non utilizzare, fuori dai centri abitati, le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti
- Mancato uso dei dispositivi di segnalazione luminosa per esempio di giorno nella gallerie, in caso di nebbia, di forte pioggia o altro caso di scarsa visibilità, da
mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima del sorgere del sole.
Alla ricerca dei
punti perduti
Sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati due decreti del ministro per le Infrastrutture e i trasporti che dettano le regole
per lo svolgimento dei corsi finalizzati al
recupero dei punti persi a causa di infrazioni commesse nella guida di autoveicoli.
Queste le principali disposizioni:
Due tipologie di corsi previste per
recuperare i punti
La prima, che consente di riguadagnarne 6,
è per i possessori delle normali patenti di
guida per auto e motorini; la seconda è per
i possessori di patenti C, D e per i certificati di abilitazione professionale e permette il recupero di 9 punti.
Durata dei corsi
I corsi per gli automobilisti hanno durata
di 12 ore e devono essere svolti in un arco
temporale complessivamente non superiore a due settimane consecutive. Gli autisti
che guidano per professione, invece, potranno recuperare i 9 punti con 18 ore di lezione, in un arco temporale non superiore a
quattro settimane consecutive. Ad ogni corso non potranno essere iscritti più di 25 partecipanti. Le lezioni, sia per gli automobilisti sia per gli autisti, non potranno superare
più di due ore giornaliere. Non sono ammessi corsi on line o in video conferenza.
Il programma dei corsi
Il programma da seguire deve tener conto
della tipologia di violazioni commesse dagli automobilisti presenti con un preciso riferimento ai comportamenti che garantiscono la tutela della vita umana. Nel corso
da sei punti dovranno essere dedicate 4 ore alle norme di comportamento sulla strada, due ore per le cause degli incidenti stradali e sui rischi dovuti all’abuso di alcool e
droghe. Un’ora a materia è poi prevista per:
la segnaletica stradale; le nozioni di responsabilità civile e penale, omissione di
soccorso; le sanzioni; gli elementi del veicoli rilevanti ai fini della sicurezza stradale. Gli autisti professionali avranno in più
un’ora sulle sanzioni e sugli elementi del
veicolo che hanno un rilievo sulla sicurezza. Dovranno poi dedicare 4 ore alle responsabilità nel trasporto pubblico di cose
e di persone.
In caso di infrazioni durante la
frequenza del corso
Gli automobilisti che stanno seguendo un
corso dovranno fare attenzione a non effettuare infrazioni. Nel caso in cui si dovessero perdere tutti i punti residui della patente prima della trascrizione del recupero
da parte del centro elaborazione dati, il dipartimento dei trasporti terrestri considererà nulli gli effetti del corso e il conducente
dovrà sottoporsi ad un nuovo esame di revisione.
Ogni infrazione un corso
Sarà possibile seguire un corso per ogni comunicazione di decurtazione dei punti e soprattutto non più di un corso alla volta. Inoltre ci si potrà iscrivere alle lezioni solo
dopo la comunicazione da parte del dipartimento dei trasporti terrestri e non nel periodo che intercorre tra la multa vera e propria e la decurtazione dei punti.
Assenze nella frequenza al corso
penalizzate
Per il corso da sei punti se superano le 4 ore inficeranno l’intera sessione mentre se
rimangono sotto questo limite potranno essere recuperate con il corso successivo. Ma
solo dopo aver completato il ciclo si rientrerà in possesso dei punti.
Docenti
Le stesse figure professionali che contestano le violazioni potrebbero essere gli istruttori che rinfrescheranno le regole agli
automobilisti indisciplinati. Oltre alle autoscuole potranno essere abilitati a fare i
corsi anche soggetti pubblici o privati di
comprovata esperienza nell’attività di formazione attinente a temi di tutela della sicurezza nella circolazione stradale.
Abilitazione a svolgere i corsi
Dovranno richiedere l’autorizzazione ed avere strutture adeguate (un’aula di almeno
25 mq con pannelli, cartelli stradali, ecc.) ma
anche docenti che devono aver conseguito
l’abilitazione e che hanno svolto tale attività negli ultimi cinque anni per almeno tre
anni consecutivi. I corsi pubblici potranno
invece essere tenuti da poliziotti adibiti al
controllo della circolazione stradale e da
dipendenti pubblici che svolgono attività
connesse alla sicurezza stradale. Sono previsti anche motivi di revoca per l’autorizzazione dei corsi per i quali dovranno essere tenuti appositi registri.
Attestato finale
Alla fine dei corsi sarà rilasciato un attestato in duplice copia. La prima sarà consegnata all’automobilista, la seconda sarà
data entro tre giorni al dipartimento dei trasporti terrestri per aggiornare l’anagrafe.
Gli effetti del reintegro dei punti scatterà
solo dall’avvenuta iscrizione da parte del
centro elaborazione dati del dipartimento.
Occorre inoltre sapere che…
Le patenti rilasciate dopo il 1 ottobre 2003, a soggetti che non siano già titolari di altra patente di
categoria B o superiore, i punti da decurtare saranno raddoppiati in caso di infrazioni commesse nei primi tre anni.
L’obbligo del giubbotto o delle bretelle retroriflettenti occorre attendere la pubblicazione del
decreto che ne definirà le caratteristiche comunque non prima del 1 gennaio 2004.
E’ stato esteso ai maggiorenni, che non siano in
possesso della patente di guida, a partire dal
1 luglio 2005, l’obbligo di conseguire il certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori, mentre
per i minorenni tale obbligo è confermato dal
1 luglio 2004.
Escluso il caso di perdita totale di punteggio la
mancanza per due anni, di violazioni con conseguente perdita di punti, determina la riattribuzione dei venti punti iniziali. Mentre per i più virtuosi, già in possesso dei venti punti, gli stessi due
anni senza decurtazioni comportano un ulteriore
credito di 2 punti (fino ad un massimo di 10).
Modalità di ricorso
Il ricorso al Prefetto può essere presentato, nel
termine di 60 giorni, alla Prefettura di Firenze, via
Giacomini 8, con lettera raccomandata con avviso
di ricevimento oppure presso la sede del Corpo di
Polizia municipale di Campi Bisenzio, piazza Dante 36 sia a mano che con lettera raccomandata
con ricevuta di ritorno. In alternativa al ricorso
al Prefetto, nello stesso termine di 60 giorni, è
possibile presentare ricorso al Giudice di Pace
di Firenze, via Fattori 10/b. In questo caso al momento del deposito del ricorso al Giudice di Pace si dovrà versare, pena l’inammissibilità, una
cauzione pari alla metà del massimo edittale stabilito dalla legge per la violazione accertata. Il
versamento deve essere effettuato tramite libretto di deposito giudiziario fruttifero gratuito aperto presso uno sportello postale. Tale libretto,
intestato al ricorrente, dovrà essere allegato al ricorso. La somma in caso di accoglimento del ricorso sarà restituita con gli interessi maturati,
mentre in caso di rigetto il Giudice di Pace non
potrà escludere l’applicazione delle sanzioni accessorie e la decurtazione dei punti dalla patente di guida.
8
TERZA
Domenica 7 Donne di Toscana
Venerdì 12 Inti Illimani
Il concerto, affidato alla vocalità di Susy Bellucci, è una coinvolgente ed emozionante riproposta di un repertorio dedicato in particolare alle donne e alla Toscana e costituisce un
progetto di riscoperta, recupero e riproposta delle preziose melodie della tradizione e dei
linguaggi perduti nella memoria. Il concerto si avvale di raffinate rielaborazioni strumentali affidate al virtuosismo di un ensemble strumentale piuttosto inedito per un repertorio “folk”: una chitarra classica, un violoncello e un set di tastiere (pianoforte, campionatori, fisarmonica), e propone testi della tradizione popolare toscana che rimandano a tipologie femminili di stampo diverso. C’è un folto gruppo di invettive pure, classiche “avvelenate” cantate a gola spiegata da donne clamorosamente arrabbiate con i propri compagni, mariti, amanti; per contro ci sono altre numerose testimonianze di donne che “amavano troppo” e che per amore finivano per morirci, come La povera Lina; ci sono poi
quelle che sono in attesa, perché il moroso è via da qualche parte, come il marinaio de Il
porto di Livorno e non mancano le donne vincenti, le scanzonate, quelle che garbatamente
sbeffeggiano i fidanzatini, come nei leggiadri Stornelli mugellani o nei più beffardi Stornelli toscani.
Il gruppo: Susy Bellucci voce, Luigi Gagliardi chitarra, Marilena Cutruzzulà violoncello,
Giulio Clementi, arrangiamenti, tastiere, fisarmonica, controllo e gestione audio.
Lo storico gruppo cileno, si forma nel lontano 1967 come complesso folk di musica andina, ma diventa ben presto uno dei maggiori esponenti del movimento della Nuova Canzone Cilena, musica folk impegnata nella lotta per l’emancipazione dei popoli latinoamericani e la sua canzone El Pueblo Unido Jamás Será Vencido, che lo rese famoso in
tutto i mondo, divenne l’inno della campagna elettorale delle sinistre alle elezioni presidenziali del 1970 che videro la vittoria di Salvador Allende, in seguito deposto dal golpe
militare nel 1973 capeggiato dal generale Augusto Pinochet.
Trent’anni fa i primi concerti in Italia, poi diventata la loro seconda patria per l’esilio cui
vennero sottoposti in conseguenza del golpe di Pinochet in Cile. Oggi gli Inti Illimani oltre ad essere gli ambasciatori della musica dell’America Latina nel mondo, il simbolo
della lotta contro tutte le dittature, l’immagine dei musicisti esiliati dal loro paese che lottano per riconquistare la legittima appartenenza alle loro radici, alla loro terra, sono una
band che, nonostante il tempo e l’abbandono di alcuni suoi importanti membri storici,
continua a sorprendere e a rinnovarsi nel segno di un suono ormai inconfondibile.
Nel concerto il gruppo presenterà brani del loro ultimo album Lugares comunes, uscito lo
scorso marzo che celebra i trentanni del loro storico rapporto con l’Italia, con brani come
Caro Nino, omaggio a Nino Rota, a Fellini, ad una certa idea dell’Italia e Vino del mar, con
versi del grande paroliere cileno Patricio Maas.
Gli Inti Illimani oggi sono: Jorge Coulon, Marcelo Coulon, Horacio Duran, Efren Manuel Viera, Daniel Riquelme, Christian Gonzalez, Manuel Meriño, Juan Flores, Daniel
Cantillana.
Martedì 9 Lisetta Luchini
Una voce limpida, sicura, dolcissima. A Lisetta Luchini si deve in buona parte la ripresa
del canto popolare; il suo palcoscenico sono la piazza, il circolo ricreativo, il teatro e la scuola. Passione, entusiasmo, professionalità contraddistinguono questa giovane cantante cresciuta a Campi Bisenzio, la cui popolarità ha
superato ormai i confini della Toscana. Lisetta Luchini compone musiche per canzoni
e per rappresentazioni teatrali ed è anche attrice. Tante attività che la pongono fra le più
attive e preparate interpreti del folk toscano.
Il suo repertorio spazia dalla canzone d’amore alle serenate, dagli stornelli alle ninne
nanne, insomma un’antologia completa del
canto toscano dal Rinascimento al Novecento; esegue le sue musiche con la chitarra avvalendosi dell’accompagnamento del mandolino di Ferraro Cianchi. Del trio fa parte
anche Paolo Biancalani, fisarmonicista e voce del disciolto gruppo “Maledetti Toscani”.
Sabato 13 Lino Patruno
L’ESTATE…
Sono molti anni che Lino Patruno opera nel
settore dello spettacolo. Le sue esperienze
vanno da quelle jazzistiche a quelle di attore
di cabaret, di teatro e di cinema; dalla direzione d’orchestra alla composizione di musiche da film; dal ruolo di sceneggiatore a
quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone e
iniziò la sua carriera nelle prime jazz band
DAL 7 AL 14 SETTEMBRE 2003
che agivano a Milano negli anni ‘50. Nel
1964 assieme a Roberto Brivio, Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “Il Teatrino
Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese. In seguito, nei
primi anni ‘70, assieme a Nanni Svampa e
Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale
e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI
alcune serie televisive di grande successo. Il
successo popolare gli venne però per la sua
partecipazione alla trasmissione televisiva
“Portobello” con Enzo Tortora. Lino Patruno oggi vive a Roma dove si occupa anche di
cinema (è membro della giuria del David di
Donatello e della Commissione che manda i
film italiani all’Oscar); da quest’anno, inoltre,
fa parte anche della Giuria della European
Film Academy di Berlino. Tra i film a cui ha
preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, Ultimo Atto” di
Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui
firmate “Guerra Di Spie” di Duccio Tessari e
“Prova Di Memoria” di Marcello Aliprandi
con Franco Nero, di cui è stato anche produttore. Da alcuni anni si occupa della direzione artistica dei Festival del Jazz di San
Marino e Crotone. Dal 1985 dirige una sua
“European Jazz Stars” composta da grandi
nomi del jazz europeo.
Nel concerto del 13 settembre, Lino Patruno
C O N C E R T I
jazz show, si esibiranno Lino Patruno banjo e
voce, Gianluca Perasole batteria, Massimiliano Calderai pianoforte, Giancarlo Colangelo sax basso, Michael Supnick tromba, Clive Richie voce.
CONTINUA ALLA ROCCA STROZZI
Mercoledì 10 Malfunk
I Malfunk nascono ufficialmente nel 1992
quando Febo Forconi, che oltre ad essere il
chitarrista del gruppo ricopre inizialmente il
ruolo di cantante, torna in Italia dopo un’esperienza decennale in America con i Toxic
Reason e incontra il batterista Ugo Nativi ed
il bassita Gianluca Venier. Nascono così i
Malfunk che dopo pochi mesi incidono Sound
of the soul il primo album autoprodotto, distribuito attraverso i canali alternativi e cantato in inglese. Nel 1993 entra a far parte del
gruppo come cantante Marco Cocci. Per quattro anni i Malfunk hanno suonato solo dal vivo, rafforzando il loro seguito in tutta Italia.
Nel 1997 pubblicano Tempi Supplementari,
cantato in italiano, che diventa un culto del
rock alternativo. La band vanta ormai un seguito di fedelissimi in tutta Italia e inizia un
tour senza sosta di centosessanta date. E’ durante questo tour che Marco Cocci diventa
anche un attore, e con la sua partecipazione ad
M U S I C A
E
Ovosodo diventa in poco tempo uno dei volti più noti del nuovo cinema italiano. I Malfunk diventano di colpo un gruppo che raccoglie le attenzioni di fan e addetti ai lavori. Nel 2000 Gianluca Venier esce dalla band per
entrare nei Litfiba. Il gruppo registra l’album Malfunk che viene distribuito dai canali di
vendita tradizionali ed è supportato da un numero infinito di concerti. Il 2003 è l’anno di
Dentro, che coincide con l’ingresso nei Malfunk del bassista Enrico Amendolia. Un album
che per i quattro fiorentini ha una grande importanza e che non ha nulla da invidiare alle
band rock internazionali.
Giovedì 11 Bandabardò
La banda nasce dieci anni fa, l’8 marzo 1993, dall’idea di Enrico Erriquez Greppi di portare su un palco la stessa atmosfera di festa che si instaura nelle “cantate tra amici”, momenti magici in cui stonati e intonati uniscono le voci in canti senza fine. Ad Erriquez si
aggiungono subito Finaz e Cantax. Seguono a ruota la terza chitarra acustica (Orla), il
contrabbasso (Don Bachi), una batteria minimale (il giovane Nuto) ad assicurare le danze, e un fonico di fiducia (Cantini). Da allora i Bardò hanno portato sui palchi di tutta Italia un’energia e un’allegria estremamente contagiose. Nel concerto oltre ai brani più conosciuti del loro repertorio presenteranno pezzi dal nuovo album Bondo! Bondo! tra cui 1,2,3
stella, Il principiante, Fortuna.
Un appuntamento per “ritrovarsi - come dice Erriquez - in cento, mille, diecimila sotto al
palco in un momento di passione, gioco e liberazione in cui ti rifornisci di benzina per ripartire”.
Domenica 14 Scuola di Musica di Campi Bisenzio
Erede delle storica Società Michelangelo Paoli, nel 1987 acquisisce la conformazione di
scuola a indirizzo professionale istituendo classi di strumento, spaziando dal genere classico a quello moderno, e corsi preparatori agli esami di conservatorio, raggiungendo in pochi anni un considerevole numero di iscritti. La scuola si avvale della presenza di docenti professionalmente qualificati impegnati oltre che nell’attività didattica, anche in quella concertistica. La scuola promuove cultura musicale, organizzando in collaborazione con
il Comune di Campi Bisenzio concerti di notevole spessore artistico all’interno di importanti manifestazioni culturali. Sempre in collaborazione con l’Amministrazione comunale organizza da diversi anni il Concorso Nazionale delle Scuole di Musica che ha visto
negli anni la partecipazione di valenti strumentisti provenienti da ogni parte d’Italia.
Saranno raccolti contributi per l’ospedale di Emergency ad Erbil in Iraq
e per il progetto della Parrocchia di Santa Maria in Burkina Faso
L’ingresso ai concerti è gratuito
In caso di maltempo i concerti si terranno all’Auditorium Gianni Rodari
9
PAGINA
UN’OPERA NEL CUORE DELLA CITTA’
In ricordo dei deportati
“E venne la notte e fu una notte tale che si conobbe che occhi umani non
avrebbero dovuto assistervi e sopravvivere” (Primo Levi)
Sabato 6 settembre, sotto l’atrio del Palazzo comunale, verrà inaugurato il graffito in
memoria dei deportati nel campi di sterminio nazisti, realizzato da Franco Milani.
L’opera, di notevoli dimensioni, 15 metri
quadri, è stata realizzata con la tecnica del
“graffito a calce portato avanti a giornate”;
questa tecnica richiede che l’artista lavori
su un intonaco fresco, ed è chiaro che il caldo torrido di quest’estate ne ha rallentato
notevolmente la realizzazione e reso il lavoro dell’artista davvero impegnativo. Il
progetto è stato promosso dal Comune di
Campi Bisenzio e dall’Aned di Prato, con la
collaborazione del Laboratorio per affresco Elena e Leonetto Tintori di Vainello,
Prato, che ha curato l’affidamento dell’opera da un punto di vista organizzativo.
“Quando mi è stata proposta la realizzazione di un’opera in memoria dei deportati - ci ha detto Franco Milani – ho accettato volentieri perché questo è un tema che
sento particolarmente, che ho già trattato
in opere recenti di più piccole dimensioni,
che ho interiorizzato attraverso le parole di
alcuni sopravvissuti dei campi di sterminio
che ho conosciuto personalmente. Nell’opera ho cercato di rappresentare queste loro testimonianze. Il graffito si sviluppa sostanzialmente in tre pannelli. Il primo rappresenta l’arrivo al campo di sterminio di
uomini, donne, bambini costretti a scendere dalla tradotta senza sapere dove sono,
che cosa li aspetta. Il secondo quadro tratta un tema che ricorre sempre nei racconti
di chi ha vissuto l’internamento in un campo di concentramento: l’angoscia della divisione. Il taglio netto dal vissuto precedente, la separazione dagli affetti, l’incertezza sulla sorte degli stessi compagni di
deportazione, divisi dagli aguzzini tra chi
imbocca la strada del forno crematorio e
chi è destinato al campo di concentramento. Il terzo pannello parla del lavoro nel
campo. Questo perché i sopravvissuti che
ho conosciuto erano stati internati nei campi KZ dove generalmente si lavorava in cava. E proprio loro mi hanno raccontato di
come fossero costretti quotidianamente a
portare sulle spalle delle pietre che se troppo piccole li facevano rischiare le bastonate dei kapò, se grandi in pochi giorni li logoravano fisicamente. Una realtà dolorosa
che molte volte mi è stato raccontata dai
deportati - prosegue Milani - è che queste
persone prima di entrare in un campo di
sterminio avevano una propria identità, un
nome, un cognome mentre una volta internati erano solo numeri. Ecco perché nel
graffito ho trascritto in alto, fuori dai quadri con un frase di Primo Levi i nomi dei
20 campigiani che, in base ai documenti esistenti, sono morti con certezza nei campi
di sterminio o durante la deportazione ai
campi. Felice Alessi, Ugo Ballerini, Marino Cambi, Nazzareno Capaccioli, Franchino Cecconi, Michele Ciampolini, Angiolino Collini, Lido Ciulli, Bruno Corsi, Enzo
Fondi, Tebaldo Franceschini, Brunetto Frati, Marisio Innocenti, Dino Magnolfi, Otello Mariotti, Carlo Nannucci, Bruno Paoletti, Paolino Scuffi, Parisio Signorini e Gino Sugherelli, uomini con un nome ed un
cognome che idealmente rappresentano tutti coloro che hanno sofferto e sono morti in
questi orrori. All’interno del graffito ho inserito solo numeri, alcuni proprio i numeri
che identificavano le persone che ho incontrato. In questo lavoro sono stato affiancato, per la preparazione dei materiali,
da un ex allievo del Laboratorio per affresco Elena e Leonetto Tintori di Prato, in cui
insegno attualmente, Davide Racca, che ringrazio per la disponibilità con cui mi ha seguito nella difficile realizzazione di quest’opera.” Franco Milani è un docente del
Laboratorio per affresco Elena e Leonetto
Tintori di Prato, un’associazione che dal
1985 porta avanti l’attività didattica e che ha
tra i propri obiettivi quello di promuovere la
conoscenza e lo studio delle tecniche pittoriche murali e della ceramica artistica e
porta avanti ricerche e sperimentazioni sulla conservazione ed il restauro della pittura murale. Proprio il direttore del Laboratorio, l’architetto Giuseppe Centauro ci ha
sottolineato come “il luogo dove è stato realizzato il graffito ha una forte valenza simbolica. Questo tipo di opere - ha aggiunto viene inserito più frequentemente in contesti precisi, sacrari o cappelle cimiteriali,
monumenti commemorativi e il collocarlo
in un luogo di alta frequentazione amplifica il valore della sua testimonianza, del ricordo di quella parte di Storia e per questo
la reputo una scelta molto coraggiosa. In
quel contesto urbano, dove convivono il
vecchio e il nuovo, l’opera è la testimonianza dell’oggi, è propria del nostro tempo perché benché realizzata con tecniche
antiche ha un segno moderno, il tratto del
graffito che è proprio del linguaggio contemporaneo e unisce pittura, rappresentazione e tecnica.”
All’inaugurazione che si svolgerà in piazza
della Resistenza, sabato 6 settembre alle ore 21.15 parteciperanno, oltre all’autore,
Riccardo Nencini presidente del Consiglio
regionale toscano, Adriano Chini sindaco
di Campi Bisenzio, Roberto Castellani presidente dell’Aned di Prato e Ugo Paoli presidente del Consiglio comunale di Campi
Bisenzio.
ARRIVANO I BUONI
Cioè quelli che fanno volontariato
Due Carabinieri (“senza pennacchi, senza pennacchi”) l’uno ammanettato all’altro. E’ l’immagine di copertina scelta da
Edoardo Bennato per il suo secondo album, i Buoni e i Cattivi. Siamo nei primi
anni Settanta, e come tanti cantautori della sua generazione anche Edoardo ha offerto il meglio di sé in quel decennio mitico. Irriverente, sfacciato, libero e comunque profondamente legato alla sua
terra: Napoli. Poi sono arrivati gli anni Ottanta, e come tanti cantautori della sua
generazione ha offerto una copia del meglio di sé in quel grigio decennio. Chi sono i Buoni e chi sono i Cattivi? Ognuno di
noi ha una sua personalissima idea dei
pensieri e delle azioni da inserire in una
delle due categorie. Universalmente però
cedere il posto in autobus ad una persona anziana o aiutare a far attraversare la
strada ad una vecchietta sono inserite di
diritto in azioni da buoni. Come scappare
dopo aver investito con l’auto un pedone
o picchiare un bambino sono considerate azioni da cattivi. Nel mezzo però c’è un
grande zona grigia, un territorio che due
forti eserciti in guerra allargano o restringono a seconda delle loro fortune militari spostando continuamente la frontiera. E’ comunque fondamentale per la
nostra sopravvivenza che questa guerra
non finisca mai (solo in questo caso, naturalmente), perché una frontiera, una linea a divisione tra il bene ed il male, non
deve scomparire per il bene (per l’appunto) di tutti e due gli eserciti. Una frontiera che cambia a seconda dei tempi,
delle mode, o più semplicemente delle
persone. I buoni possono diventare fessi o dei buoni per convenienza come i
cattivi dei furbi o dei cattivi senza rimedio.
Per Edoardo Bennato i buoni sono dei
cattivi camuffati. Sono quelli che comandano che per prenderci meglio in giro si riempiono di cipria e rossetto (“solo chiacchere e distintivo”). Sfrontatamente, lui ed il suo piccolo esercito di
cattivi gli strappa dal volto la maschera e
ce li mostra nella loro nudità. Così possiamo vedere che il potere quando è nudo fa anche un po’ schifo (“visti dall’alto
i draghi del potere ti accorgi che son draghi di cartone”). Ma esistono anche i
buoni-buoni, i buoni veri e sono quelli che
fanno volontariato (Edoardo Bennato sarebbe d’accordo). Lavorano in silenzio
tutto l’anno, ma quest’anno dall’11 al 19
ottobre hanno deciso di far rumore tutti
insieme. Sarà un’occasione per mostrare alla città quello che viene fatto. Ma
sarà anche un’occasione per confrontarsi
tra sé per cercare di offrire un servizio sempre più efficiente. Incontri, spettacoli, mostre, stand espositivi delle associazioni.
Creativo e culturale (… e sociale) insieme.
Un momento di riflessione su un tema come quello del Volontariato sociale di cui, aldilà di un’idea un po’ vaga, le persone non
Festa della rificolona
Il Comune di Campi Bisenzio e l’associazione Scarabeo organizzano sabato 6 settembre al Parco Iqbal, via Vittorio
Veneto 68 Campi Bisenzio, la Festa della rificolona.
Alle ore 21.30 una grande sfilata animata dall’associazione Scarabeo che
per la manifestazione ha approntato
anche una mega barca.
A seguire uno spettacolo della compagnia Teatro del Ramino che presenta
L’arcano, spettacolo di trampoli e fuoco.
L’Arcivescovo
in visita a Campi
Sabato 13 settembre l’Arcivescovo di
Firenze, monsignor Ennio Antonelli incontrerà la comunità cristiana di Santa
Maria a Campi. Il programma prevede alle ore 18 la Santa Messa e alle ore 19 l’inaugurazione presso i locali del
circolo parrocchiale, via Spartaco Lavagnini 26/a, di una mostra sul Mobbing. Durante la visita l’Arcivescovo incontrerà una delegazione del Popolo
Saharawi guidata da El Lyazid Hamdi
parlamentare e direttore della Mezzaluna Rossa Saharawi, che al mattino
parteciperà ad un convegno a Villa
Montalvo.
Doppio anniversario
Domenica 14 settembre le comunità di
San Cresci e di San Piero a Ponti ricordano due eventi importanti: il 20° anniversario della morte di don Renzo
Paoli ed i trent’anni della fondazione
della Misericordia di San Piero a Ponti. Il programma dell’iniziativa prevede
alle ore 17 la benedizione della tomba
di don Renzo Paoli nel cimitero comunale di San Cresci e alle ore 17.15 nel
teatrino parrocchiale di San Cresci l’inaugurazione della mostra fotografica
Memorie, ricordi dell’attività pastorale
di don Renzo dal 1947 alla data della
morte.
Seguirà alle ore 18, nel piazzale antistante la sede della Misericordia di San
Piero, una Concelebrazione solenne
presieduta da monsignor Giancarlo
Corti, Vicario episcolale del Mugello e
Pievano di Borgo San Lorenzo.
Cori in concerto
Sabato 20 settembre alle ore 21 nel
Parco di Villa Rucellai, l’associazione
culturale Incontri organizza lo spettacolo musicale Cori in concerto. Durante la serata il gruppo Cantantutticantanchio si esibirà con diversi cori provenienti da più parti d’Italia.
L’ingresso è gratuito ed in caso di cattivo tempo lo spettacolo avrà luogo presso l’Auditorium Gianni Rodari in via
Garçia Lorca.
Puliamo il mondo
hanno chiaro le dimensioni, l’importanza,
il ruolo che svolge all’interno di una comunità. “Ci aspettiamo una partecipazione eccessiva”.
Giovanni Grossi
presidente della
Consulta delle Associazioni
Domenica 28 settembre decima edizione di Puliamo il mondo, il più grande appuntamento mondiale di volontariato ambientale, organizzato da Legambiente in collaborazione con l’Anci e patrocinato dai Ministeri dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione. L’iniziativa, che consiste nella pulizia di spazi verdi, avrà inizio alle ore 8.30 con
ritrovo in piazza Dante e terminerà alle ore 12.30 nel Parco urbano di Villa
Montalvo dove si terrà, come è consuetudine, un pranzo.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla segreteria del sindaco allo 055
890019. L’iscrizione, per motivi organizzativi, dovrà pervenire entro e non
oltre il 16 settembre.
il grappolo
NOTIZIE DALLE ASSOCIAZIONI A CURA DELLA CONSULTA
Bastava così poco?
Sembrava una battaglia persa in partenza,
una lotta contro i mulini a vento. Posso
comprendere il senso di frustrazione di agenti della Polizia municipale, della Stradale, dei Carabinieri, nel vedere tutti quegli automobilisti con la coscienza a posto
nel violare quella minima regola di sicurezza da compiere una volta saliti in macchina. Poi di colpo la gente ha cominciato a mettersi le cinture di sicurezze. Miracolo (questa parola non è sprecata). Non
credevo fosse possibile. E invece è successo. Provate a guardare i vostri vicini di
abitacolo in lamiera e vi accorgerete che
quasi tutti ce l’hanno ben piantata sui propri corpi. Come la cosa più naturale di
questo mondo. La portano con disinvoltura. Alcuni addirittura con orgoglio, per non
dire con ostentazione, con un sorrisetto
di chi la sa lunga. Forse sono quelli che
già la portavano prima ed in questo modo
lo vogliono far sapere agli altri, i neofiti, i
novizi della cintura di sicurezza. Magari
gli dà anche un po’ noia che adesso anche la massa abbia imparato questa mi-
nima regola di sicurezza. Si sentivano, sicuramente molto originali, dei predicatori
nel deserto, degli eroi. Certo qualcuno insiste e continua a non mettersi la cintura di
sicurezza. Forse sono loro i nuovi eroi, gli
ultimi predicatori nel deserto pronti a riconvincere le masse che la verità sta dalla
loro parte. Ma come è potuto accadere
questo miracolo (insisto). Perché di colpo
(letteralmente: dalla sera al mattino) tutti (o
quasi) hanno cominciato ad usare questo
piccolo oggetto dimenticato?
Beh, semplice direte voi: perché adesso c’è
la patente a punti. Vero, ma non del tutto.
Bastava così poco? La patente a punti ha
indubbiamente colpito l’immaginario e le
paure degli automobilisti: fatemi pagare tutto quello che volete ma non mi togliete la
patente (la patente ed il serbatoio pieno sono una specie di passaporto per la libertà).
Eppure su questo argomento non c’è stata
nessuna campagna pubblicitaria di preparazione all’evento. Praticamente la maggior
parte della popolazione automobilistica italiana l’ha saputo il giorno stesso che entravano in funzione le nuove regole. Per
l’euro, per esempio, tutti eravamo ben informati (qualcuno ha avuto anche la fortuna
[email protected]
di ricevere a casa la calcolatrice di Berlusconi), ma non è bastato: l’evento ci ha colti impreparati. La patente a punti invece si è
rilevata uno strumento legislativo molto efficace, al punto che non ha avuto bisogno di
nessuna pubblicità particolare, anche perché nel nostro paese era maturo l’inizio di un
processo di maggior consapevolezza degli
automobilisti sul problema della sicurezza.
Si potrebbe dire: la legge giusta al momento giusto. Forse è una lettura troppo ottimistica. Ma per gli automobilisti italiani mi
sembra che, da sola, la paura di essere
beccati non sia mai stata un deterrente particolarmente efficace. Allora si potrebbe dire che è bastato così poco perché c’era
stato prima un tanto di crescita culturale
sul tema della sicurezza stradale da parte
degli italiani. E’ possibile quindi mettersi nell’idea di cominciare a cambiare anche le
peggiori abitudini di noi automobilisti. Sul
tema della sicurezza stradale la Consulta
ha richiesto da tempo un Consiglio comunale straordinario. In quell’occasione verranno presentate una serie di proposte concrete che speriamo possano essere utili nel
senso di un miglioramento della sicurezza
stradale. In passato abbiamo presentato
anche una petizione per la realizzazione
di una pista ciclabile, già prevista nel programma di investimenti, dal ponte di Maccione a Villa Montalvo. Ora questa pista
ciclabile la possiamo vedere quasi pronta.
Siamo contenti. Se è vero che è bastata
la patente a punti per far mettere agli italiani la cintura di sicurezza, forse qualche
chilometro di pista ciclabile in più (ancora in più) può far andare in bicicletta un
maggior numero di campigiani.
Giovanni Grossi
Lemilleunassociazione: Vivere Il Rosi
C’è tanta fatica dietro l’organizzazione
di una qualsiasi attività, ci sono tante persone che volontariamente e senza nessun
compenso vi dedicano il loro tempo (ed il
tempo è la cosa più preziosa che abbiamo… dopo la salute, ovviamente). Lo fanno perché gli piace così e forse non saprebbero spiegare nemmeno il perché. Ma
quando vedono che quella iniziativa ha
successo in un momento si dimenticano
di tutte le difficoltà e qualcosa gli ride
dentro. Quando si costruisce qualcosa insieme ad altri per altri ancora e non per se
stessi, anche se questa cosa sembra una
cosa molto piccola, si migliora la qualità
della vita di tutti. Vogliamo che questa nostra pagina possa raccogliere anche nel
futuro, come oggi con l’associazione Vivere Il Rosi, interventi che ci raccontino
quel perché.
Q
uando il presidente della Consulta delle Associazioni, Giovanni
Grossi mi ha chiesto queste righe
mi ha detto di scrivere sulla “fatica” di fare il presidente di un’associazione: io ho
subito pensato al significato che la parole
assume nella lingua partenopea. A Napoli e in Campania a’ fatica e jamme a fatica’ significano rispettivamente il lavoro e
andiamo a lavorare. Un lavoro particolare, quello di presidente di un’associazione come la nostra, la cui gratificazione
non si misura assolutamente in termini economici ma nelle piccole e grandi soddisfazioni che si incontrano lungo il percorso in cui si svolgono le varie attività.
Vivere Il Rosi è un’associazione relativamente giovane, avendo solo 4 anni di vita, e io ne sono presidente dallo scorso anno anche se sono stata nel gruppo promotore fin dai primordi. Un lavoro che all’inizio, quando fui eletta, mi spaventava un
pochino: non che ora, a distanza di un anno e mezzo, non ci siano problemi di fronte ai quali ci si senta in difficoltà ma, come nella vita, attraverso il confronto, il
dialogo e la condivisione si riescono a superare anche quelle situazioni dalle quali
ci sente soverchiati.
L’operare nella nostra realtà che esprime
oltre 120 associazioni è sicuramente più
facile rispetto ad altre zone dove mancano
questi punti di riferimento: ricordo ancora
con piacere i primi momenti nei quali iniziammo a organizzare feste, incontri, dibattiti sui quali avevamo bisogno di avere
aiuti anche concreti di mezzi e strumenti
(sedie, tavoli) ricevemmo il contributo di
altri sodalizi che avevano cominciato la loro attività molto prima di noi. L’attenzione
dell’Amministrazione comunale al valore
dell’associazionismo e il suo promuoverlo
e tutelarlo è un altro elemento, se non il
principale, per il quale intraprendere questo
di attività è più facile a Campi Bisenzio
piuttosto che in altre zone del nostro paese
dove questo tipo di sensibilità non esiste. Il
fare parte ma soprattutto il sentirsi parte,
l’appartenere ad un qualcosa sono elementi importanti che servono a far sentire meno sola sia la persona che decide di iscriversi ad un’associazione, sia la presidente,
come nel mio caso, che si trova a dover gestire e dirigere la stessa associazione. L’aver avuto il quadro di riferimento che prima
descrivevo, con le associazioni che facevano a gara a darci stimoli e aiuti concreti, ha
facilitato notevolmente il nostro compito.
La storia della nostra associazione sino ad
oggi, il nostro modo di fare volontariato sono sempre stati legati all’idea di fondo di
un “volontariato di servizio” che si è sviluppato grazie soprattutto alle forti radici a
livello territoriale in termini di rapporto con
la popolazione del nostro quartiere. In questo senso dovremo continuare a svolgere la
nostra attività acquisendo però maggiore
consapevolezza dell’evoluzione dei bisogni dei cittadini che si determinano all’interno di dinamiche sociali sempre più complesse, con l’obiettivo di tutelare i soggetti
più deboli. Volontari attivi e solidali, volontari che si rimboccano le maniche. Questa è la nostra associazione. Un’associazione di volontariato per la promozione della cittadinanza attiva e solidale, costituita
da anziani e giovani uniti da obiettivi comuni: essere utili agli altri, contrastare solitudine ed emarginazione. L’associazione
ha lo scopo di diffondere la cultura e la pratica della solidarietà, la lotta contro ogni
forma di esclusione sociale, migliorare la
qualità della vita.
La Carta dei Valori del Volontariato definisce il volontario come quella persona che
liberamente e gratuitamente, adempiuti i
propri doveri civili e di stato, si pone a disposizione della comunità, promovendo risposte efficaci e creative ai bisogni del territorio. Bisogni personali e bisogni collettivi.
Territorio come luoghi ma soprattutto come insieme di persone. Bisogni quali la necessità di richiedere la istituzione del servizio di pulizia della strada nella nostra frazione o la spesa a domicilio al servizio di
persone sole che la vogliono fare in compagnia o che hanno difficoltà a raggiungere i luoghi di vendita. Un progetto, una serie di impegni e di attività inseriti all’interno di un percorso di crescita collettiva che
vede il cittadino elemento primario e soggetto attivo delle trasformazioni che interessano il proprio territorio.
Attività che hanno una ricaduta positiva per
tutta la popolazione e che sono un vero antidoto al determinarsi di situazioni che danno origine a episodi quali quello verificatosi nei giorni scorsi nell’hinterland milanese. La collettività è composta da soggetti e quindi la crescita collettiva è formata
anche da tante crescite soggettive, personali. Tra queste sicuramente anche la mia:
l’aver dialogato con una pluralità di soggetti, enti ed associazioni, l’aver stabilito
una rete di relazioni con moltissimi cittadini del nostro quartiere, l’aver affrontato
problematiche nuove e sempre più stimolanti mi ha costretto a confrontarmi con situazioni che mi hanno accresciuta anche
personalmente. Nella nostra associazione
così come nelle migliori famiglie, il presidente deve dare il buon esempio così gli impegni spaziano: dal rapporto con altre associazioni e altri enti all’organizzazioni di
pranzi e iniziative e feste.
Il mio cellulare, dopo l’inaugurazione della nuova struttura al giardino di via Cellerese, quando ancora non avevamo il telefono dell’associazione è stato il punto di riferimento per tutti: è buffo ricordare come
le telefonate potevano spaziare da un colloquio con gli amministratori per la definizione di un programma alla richiesta di prenotazione per una cena; in quel periodo posso essere stata scambiata per accentratrice
ma tant’è, allora occorreva fare di necessità virtù. Anche le responsabilità servono
a crescere per cui sono stati nominati dal
consiglio una serie di commissioni che
hanno ognuna il compito di seguire le varie problematiche. Abbiamo preso il largo e stiamo navigando nel grande mare
dell’associazionismo dove parole come
stare insieme, solidarietà, aiutare gli altri,
accoglienza, integrazione hanno un grande significato ma sono soprattutto agire
quotidiano. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’impegno ed il contributo degli organi dirigenti e dei numerosi volontari che collaborano alle iniziative
di un’associazione che raggiunge i 300 iscritti.
Chi te lo fa fare? Questa è la domanda che
mi sento rivolgere spesso da chi non è avvezzo a certe cose e intravede magari sempre secondi fini nell’agire degli altri. Chi
me lo fa fare? Una domanda che mi faccio
magari nei momenti in cui si è un po’ più
stanchi. Come dicevo non certo le gratificazioni economiche. Ma, secondo me, il
sorriso ed il ringraziamento dei bambini
del Saharawi in visita alla nostra struttura
e ai quali abbiamo donato a ciascuno una
maglietta ricordo della serata, il sorriso ed
il ringraziamento degli anziani e di persone sole che hanno partecipato al pranzo di Ferragosto che abbiamo organizzato lo scorso 15 agosto, il sorriso ed il ringraziamento delle persone che partecipano alla spesa a domicilio, la gaiezza e la
contentezza delle persone che hanno partecipato alle iniziative dell’Estate al Rosi
2003, la soddisfazione dei cittadini per l’aver avuto un luogo come la struttura di via
Cellerese dove incontrarsi e ritrovarsi, rappresentano la migliore moneta per ripagare l’impegno profuso. Un tempo speso
bene quello nel volontariato: un tempo che
anche gli affetti più vicini, la famiglia, anche se un po’ mugugnano perché molte
volte ti porta fuori da casa, considerano
remunerativo perché speso a vantaggio di
tutti, della collettività.
Grazia Corsini
Associazione Vivere Il Rosi
11
NUOVE PROBLEMATICHE NEL MONDO DEL LAVORO
Parliamo di mobbing
Una violenza psicologica, che spesso il lavoratore non sa riconoscere e che
solo recentemente ha ottenuto una tutela dal giudice del lavoro
di don Andrea Pucci
In questi anni sono moltissimi i termini, soprattutto inglesi che sono entrati nel nostro
bagaglio linguistico, alcuni ampiamente acquisiti in sostituzione della parola italiana,
altri usati per definire in modo sintetico veri e propri fenomeni di costume.
Uno di questi è il termine mobbing. Letteralmente, dal verbo inglese to mob che significa attaccare, aggredire, con il termine
“mobbing” si indica il tipo di aggressione
praticato da alcuni animali che, circondando minacciosamente un membro del gruppo, ne provocano l’allontanamento. Fu il
professor Heinz Leymann di Stoccolma, ad
usare il termine mobbing per definire una
particolare forma di violenza psicologica
messa in atto sul posto di lavoro. Telefoni
che non funzionano, isolamento logistico, emarginazione e sovraccarico di lavoro sono
solo alcuni esempi. Oggi si parla di mobbing negli ambienti di lavoro, quando un
soggetto è costretto a lasciare la propria occupazione, per l’ostilità dei colleghi e per
la difficoltà di integrarsi all’interno della
realtà aziendale o quando un lavoratore viene emarginato dal principale o dal capo o
da qualche gruppetto rampante. Molestie
morali, insomma. Alla Parrocchia di Santa
Maria da qualche anno si è costituito un
gruppo che si occupa delle diverse problematiche del mondo del lavoro e che ovviamente non poteva non affrontare quest’aspetto, a volte difficilmente riconoscibile
per la molteplicità di forme che può assumere: dalla semplice emarginazione alla
diffusione di maldicenze, dalle continue critiche alla sistematica persecuzione, dall’assegnazione di compiti dequalificanti alla compromissione dell’immagine sociale
nei confronti di clienti e superiori fino nei
casi più ad azioni illegali. Il fenomeno, è
stato a lungo ignorato in Italia e solo recentemente, grazie anche ad associazioni
di sostegno nate per aiutare i lavoratori a
difendersi dai soprusi, la stampa se ne è occupata, e alcuni giuristi ne hanno fatto oggetto di studio. Secondo le prime ricerche,
in Italia oggi soffrono per mobbing oltre 1
milione di lavoratori, mentre si aggira sui
5 milioni il numero di persone in qualche
modo coinvolte.
Da qualche, con alcune sentenze dei giudici del lavoro, il mobbing ha fatto la sua entrata nella giurisprudenza italiana del lavoro. Ha fatto scuola quella del 1999 dal Tribunale di Torino, in cui il giudice del lavo-
ro ritenne risarcibile il danno psichico da
mobbing ad una lavoratrice costretta a dimettersi perché lasciata ad operare in locali angusti, in condizione di isolamento ed
esposta a continui maltrattamenti dal capoturno, applicando l’articolo 2087 del codice civile che pone in capo al datore di lavoro l’obbligo di tutelare l’integrità fisica
e la personalità morale dei propri dipendenti.
Con i dati raccolti in questi mesi il gruppo
giovani e adulti del mondo del lavoro della
Parrocchia di Santa Maria ha organizzato,
per il mese di settembre l’iniziativa Parliamo di mobbing. Il primo appuntamento è
per sabato 13 settembre con l’inaugurazione della mostra.
Programma:
Sabato 13 settembre
ore 19 - inaugurazione della mostra sul
mobbing a cui interverrà l’Arcivescovo di
Firenze Monsignor Ennio Antonelli
La mostra è aperta tutti i giorni fino a domenica 21 settembre dalle ore 15 alle 19 e
dalle 21 alle 23. In questi orari saranno presenti i componenti del gruppo giovani e adulti del mondo del lavoro per ascoltare tut-
ti coloro che vogliono parlare su questa grave realtà del mobbing
ore 21.15 - concerto con brani gospel e spiritual del gruppo Le voci di Gerico
Lunedì 15 settembre
ore 21.15 - proiezione del film di Charlie
Chaplin Tempi moderni
Mercoledì 17 settembre
ore 21.15 - Parliamo di mobbing incontro –
dibattito con la partecipazione dello psicologo Giuseppe Castellani segretario dell’associazione mobbing di Firenze, Fiorella Alunni vice sindaco di Campi Bisenzio ed
un rappresentante dell’Mcl provinciale. All’incontro parteciperanno alcuni lavoratori che hanno avuto esperienze di mobbing
Venerdì 19 settembre
ore 21.15 - serata di preghiera sulla problematica del mobbing animata dai Padri
Mercedari di Firenze
Le iniziative di svolgeranno nella chiesa di
Santa Maria e nei locali del Circolo Mcl,
via Spartaco Lavignini 26 e 26/a, Campi
Bisenzio.
Per informazioni Parrocchia di Santa Maria
telefono 055 8954109.
Infolavoro: informazione orientamento e consulenza per chi cerca e offre lavoro in collegamento con il Centro
per l’Impiego di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino
Infolavoro può offrire, a tutti coloro che sono alla ricerca di definire o di migliorare la propria condizione di lavoro, informazione, consigli, comunicazione, contatti e orientamento, accesso alla formazione, per agevolare un
efficace incontro fra domanda e offerta
COMUNE
DI CAMPI
BISENZIO
PROVINCIA
DI FIRENZE
SEDE CAMPI BISENZIO
SEDE SESTO FIORENTINO
SEDE CENTRALE
via Verdi 4/6
adiacente al Centro per l’Impiego
Tel. 055 8979750
Orario: lunedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 9 alle 12.30
www.provincia.firenze.it/infolavoro
email: [email protected]
[email protected]
via Garibaldi 161
Tel. 055 4489321
e-mail:[email protected]
Centro per l’Impiego
via Garibaldi 161
Tel. 055 4489297
via Cavour 19 rosso
Tel. 055 272031
Fax 055 2720321
Riconoscimento
della Regione
Toscana all’Ufficio
Europa del
Comune
L’esito positivo
di una domanda
di finanziamento agevolato relativamente al
servizio svolto
dall’Ufficio Europa all’interno
del Comune,
pone l’accento
sul riconoscimento della Regione Toscana sull’importanza e sulla validità del progetto Ufficio Europa portato
avanti dal Comune di Campi Bisenzio fin
dal 1997.
A tal proposito, alla fine dell’anno 2002, il
settore Sviluppo economico del Comune di
Campi Bisenzio ha presentato una domanda di contributo a valere sull’Azione 2.8.4.
del Documento Unico di Programmazione
(Doc.U.P.) Obiettivo 2 anni 2000-2006 della Regione Toscana, sul progetto Ufficio
Europa on line.
E’ necessario ricordare che il Doc.U.P. obiettivo 2 è il documento attraverso il quale la Regione Toscana utilizza i fondi europei per lo sviluppo del tessuto economico e
produttivo. Le diverse forme di aiuto previste dal Doc.U.P. 2000-2006 interessano
più del 40 per cento della superficie della
Toscana (le cosiddette aree depresse) e tra
queste aree rientra interamente il Comune
di Campi Bisenzio. L’elenco delle aree depresse della Regione Toscana è disponibile all’interno del sito ufficiale del Doc.U.P.
(www.docup.toscana.it) alla pagina:
http://www.docup.toscana.it/aree_interessate.htm
L’Azione 2.8.4 del Doc.U.P a cui ha partecipato il Comune di Campi Bisenzio attraverso il settore Sviluppo economico è relativa al potenziamento del sistema regionale di servizi telematici e di comunicazione
per le piccole e medie imprese.
Il progetto è stato presentato per incentivare un servizio che fornisce alle imprese uno sportello informativo front office - on line che permetta agli imprenditori di conoscere le opportunità regionali, nazionali ed
europee e di cercare partner in tutto il mondo. Le politiche comunitarie infatti rivestono un ruolo sempre più strategico per il
reperimento di risorse utili allo sviluppo
territoriale e per l’internazionalizzazione
del tessuto produttivo locale.
All’interno del Comune di Campi Bisenzio l’Ufficio Europa fornisce informazioni
e orientamento a cittadini e imprenditori
per accedere alle opportunità comunitarie.
In particolare aiuta le aziende ad orientarsi
nell’individuare gli strumenti di finanziamento più idonei per sostenere gli investimenti produttivi o avviare nuove imprese.
L’ufficio riapre al pubblico da mercoledì 3
settembre. E’ comunque sempre possibile
ricevere una risposta ai quesiti e verificare
i bandi aperti nelle pagine dedicate a questo
servizio all’interno del sito del Comune
(www.comune.campi-bisenzio.fi.it) in particolare al seguente indirizzo:
http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/comune/settori/uff_EUR_1.htm
Per informazioni rivolgersi a: Barbara Santicioli Ufficio Europa via Pier Paolo Pasolini, 28 50013 Campi Bisenzio telefono 055
8959236 fax 055 8959329 (il mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 13.30)
Web: www.comune.campi-bisenzio.fi.it email:[email protected]
12
TUTTE LE NOVITA’ DELLA PROSSIMA STAGIONE
Il calcio campigiano
pronto alla partenza
Lanciotto, Campi Bisenzio e San Donnino sono arrivati in Promozione da
percorsi assai diversi, il San Lorenzo si conferma in Seconda categoria
di Alberto Fiorini
Settembre è il mese nel quale le squadre di
calcio si rituffano nell’ufficialità dei primi
impegni agonistici che contano. Così, Lanciotto, Campi Bisenzio, San Donnino e San
Lorenzo si apprestano ad iniziare la loro
nuova avventura. Ben tre di queste squadre
militeranno nello stesso girone della medesima categoria, la Promozione mentre il
San Lorenzo disputerà il campionato di Seconda categoria. Si profilano quindi nel
prossimo campionato di Promozione, ben
sei accesi derby, gare stracittadine che porteranno con se il valore aggiunto del “campanile”, tradizionalmente molto forte nella
nostra Toscana. Tre squadre in Promozione
che arrivano da percorsi assai diversi: il
Lanciotto da una retrocessione, il San Donnino da una promozione, il Campi Bisenzio da una salvezza. Per il San Lorenzo del
presidente Alessandro Bacci invece si tratta del terzo anno consecutivo in Seconda
categoria. E partiamo proprio da quest’ultima società che si presenta profondamente rinnovata. Si è, infatti, concluso un ciclo
di tre anni che ha portato alla vittoria del
campionato di Terza categoria ed a due salvezze consecutive. Anche per la prossima
stagione l’obiettivo è quello di centrare una salvezza tranquilla. Molti i giocatori nuovi in organico: Laci, Moschini e Scarcella
dalla Sorms, Cecchini dal Lanciotto, Baccini dal San Donnino, Monni dalla Vaianese, Pasquarelli dal Rifredi 2000. Il tecnico
è Bardi. Anche per il settore giovanile molte le novità. Particolarmente rinforzate appaiono le squadre della categoria Allievi ed
Esordienti. Ben impostato anche il discorso con la Scuola Calcio, con il responsabile Cosma, con progetti collaborativi tra
scuola e comune. E passiamo alla Promozione. Il Lanciotto del presidente Ridolfi si
presenta rinnovato, così come spesso accade dopo una retrocessione. L’allenatore è
un personaggio che ha bisogno di poche
presentazioni, Ennio Pellegrini, un ritorno
a Campi, mentre tra i giocatori sono arrivati Mattesini dalla Rondinella, Nencioni
dalla Valdema, Cipriani dalla Sestese, Serafini dal Montale ed Avantario dalla Castiglionese. Arrivati diversi giovani, classe
’86 dall’Isolotto. Il direttore sportivo è Agrumi. Le prospettive sono quelle, come
sottolinea lo stesso Agrumi, “di levarsi qualche soddisfazione per poi affrontare un
campionato tranquillo. Si tratterà di ricaricare le pile dopo la retrocessione”. Un torneo arricchito dai molti derby. Come vede
gli avversari? “Credo che il San Donnino
farà bene dopo la vittoria del campionato
scorso mentre il Campi Bisenzio, onestamente lo conosco meno”. E veniamo al San
Donnino, società che ha dovuto patire l’assenza del direttore generale Bertini che ha
lasciato per motivi di lavoro e che la società
tiene particolarmente a ringraziare per l’ottimo lavoro svolto, culminato nel campionato vincente. Il direttore sportivo Maurizio
Tanfani, con trascorsi al Firenze Ovest, Calenzano e Quarrata, ha condotto un’ottima
campagna acquisti. Per il tecnico Juri Morelli si prospetta un buon organico per un
campionato tranquillo. “Credo che il Lanciotto – afferma Romeo Colzi – farà di tutto per vincere il campionato. Noi abbiamo
il 70% della rosa dell’anno scorso ed abbiamo la presunzione di aver fatto dei buoni acquisti”. Spiccano Lombardi (’84) e Iannotta (’85). “Prima il San Donnino - prosegue Colzi - si poteva solo sognare certi giocatori. Adesso abbiamo la soddisfazione di
veder arrivare giocatori importanti. Siamo
in una fase di decollo che credo potrà durare
a lungo”. Dai 108 tesserati del maggio
2000, infatti, siamo ora a 220. Da ricorda-
re inoltre il valido settore giovanile e la nuova sede realizzata due anni fa dal Comune,
grazie alla quale è stata coadiuvata la crescita societaria. Chiude la galleria il Campi Bisenzio. Sono stati acquistati quattro attaccanti: Apricena, Niccolai, Saruppi e
Mantelli mentre se ne sono andati Barone,
Chiarlitti, Giusti e De Lucia, alla Sestese
nel Nazionale Dilettanti. E’ arrivato poi Sordina dal Settimello ma cresciuto calcisticamente nel Campi Bisenzio che avrà l’opportunità di mettersi in mostra tra i pali. In
difesa promossi dalla squadra Juniores, dopo un grosso campionato, Attanasio e Tempestini ed il centrocampista Sacchetti. Sempre dalla compagine Juniores sono arrivati
Coscia e Loiacono. Nuovo l’allenatore. Si
tratta di Luca Nencioli, giunto quest’anno a
Campi. Tra le sue caratteristiche quello di lavorare bene con i giovani. Quali le aspettative per il prossimo campionato? “Nonostante il girone duro - dice il dirigente Romei - speriamo in un campionato senza angosce per non avere brutte sorprese. La
squadra ha più equilibrio”. Una stagione
ricca anche di miniderby. “Il San Donnino
ha ringiovanito molto, una buona squadra.
Il Lanciotto ha giocatori di qualità, un buon
allenatore ed uno dei migliori portieri della Toscana. Noi siamo consapevoli del nostro valore - conclude Romei - poi vedremo il verdetto del campo”.
L’ampliamento del cimitero di Capalle
E’ fissata per il 16 settembre prossimo
l’aggiudicazione dei lavori di ampliamento del cimitero di Capalle. La base d’asta, 516.226,66 euro evidenzia la
complessità e l’importanza dell’intervento. Il cimitero, infatti, è caratterizzato da una forma chiusa che non
consentiva un semplice ampliamento
del complesso ed è quindi stata studiata una soluzione progettuale che
prevede il raddoppio del complesso
cimiteriale con la costruzione di una
ala ex novo. Il collegamento tra le due
unità verrà realizzato attraverso l’attuale cappella, demolendo una parte
dei muri e realizzando un passaggio
dotato di collegamenti attrezzati anche per i portatori di handicap. La cappella perderà quindi la sua funzione
attuale ed una nuova cappella verrà
realizzata al centro del complesso. Il
progetto complessivo ridisegnerà tutta l’area cimiteriale, ampliandola e dotandola di strutture adeguate per servizi e depositi. Le due ali, quella nuova
e quella esistente sono collegate da
una zona pavimentata e con molto verde che costituisce il nuovo viale d’accesso; infatti l’ingresso principale si aprirà sul lato della recinzione attuale e da quest’area si
potrà accedere con viali interni sia alla nuova cappella che alle due zone cimiteriali,
sulla destra quella nuova e a sinistra quella esistente. L’attuale ingresso diventerà
quindi un’entrata secondaria. L’ampliamento prevede la realizzazione di una nuova
cappella, di 180 loculi e 72 ossari e la realizzazione di una nuova viabilità interna al
complesso cimiteriale con un piazzale davanti alla nuova cappella e vialetti che collegano le diverse parti del cimitero. Nella nuova ala sorgeranno i locali destinati ai
servizi; tre servizi igienici per il pubblico, di cui uno attrezzato per i portatori di handicap oltre ad un deposito. La costruzione richiede particolari accorgimenti dato che le
indagini geologiche hanno rilevato la presenza nel terreno di acqua di falda ed il progetto prevede fondazioni di tipo speciale per evitare fenomeni di assestamento. L’opera ha un costo complessivo di 619.748,28 euro.
Settimana dei
gemellaggi
La provincia di Firenze in collaborazione
con la sezione Toscana dell’Aiccre promuove la Settimana dei gemellaggi. Da giovedì 11 a sabato 13 settembre un ricco programma di incontri ed interventi permetteranno di confrontarsi su esperienze e contributi diversi.
Programma
Giovedì 11 settembre
• ore 9.30 Palazzo Vecchio Salone dei Cinquecento
Seduta plenaria Enti locali e città gemellate
• ore 15.30 Palazzo Medici-Riccardi Salone di Luca Giordano saluto del presidente
della Provincia Michele Gesualdi illustrazione iniziativa presidente VI Commissione consiliare Gianni Panerai
Integrazione europea e diritti di cittadinanza: esperienze e contributi
L’esperienza del Consiglio degli stranieri
nella Provincia di Firenze Eugenio Scalise presidente del Consiglio provinciale di
Firenze
L’allargamento della UE ai paesi dell’Est:
occasione e aspettative Èrsek Zsolt sindaco di Hatvan (Ungheria)
• ore 17 tavola rotonda con i parlamentari
europei Paolo Bartolozzi, Armando Cossutta, Luisa Morgantini, Guido Sacconi,
Franz Turchi e con il vicepresidente del Senato della Repubblica Lamberto Dini
• dibattito
Venerdì 12 settembre
• ore 9.30 Palazzo comunale di Scandicci
saluto del sindaco di Scandicci Giovanni
Doddoli. Relatori: Davide Filippelli assessore Politiche sociali della Provincia di Firenze, avvocato Luigi Mughini esperto in
problematiche legate all’immigrazione, professor Ennio Di Nolfo prorettore Università degli Studi di Firenze
L’esperienza dell’immigrazione cinese nell’area fiorentina intervengono Adriano Chini sindaco di Campi Bisenzio, don Giovanni
Momigli parroco di San Donnino, dottoressa Stefania Somigli dirigente scolastico
San Donnino
• ore 15.30
L’esperienza dell’immigrazione magrebina nella banlieu di Parigi Gaston Viens sindaco di Orly (Francia)
Immigrazione e necessità di manodopera
per l’industria: difficoltà e risorsa dottor
Simone Bettini Associazione Industriali
della Provincia di Firenze
• dibattito
• conclusioni con il deputato Michele Ventura
Sabato 13 settembre
• ore 10 Limonaia di Villa Montalvo
Europa e mediterraneo. Impegno per l’autodeterminazione del popolo Saharawi partecipano Andrea Barducci sindaco di Sesto
Fiorentino, Michele Gesualdi presidente
della Provincia di Firenze, El Lyazid Hamdi parlamentare Repubblica Araba Saharawi democratica, Alessandro Corsinovi
presidente Dipartimento Europa, Affari internazionali e cooperazione dell’Unione
Province d’Italia, Riccardo Nencini presidente del Consiglio regionale della Toscana, Vittorio Bugli sindaco di Empoli
• al termine dei lavori un gruppo musicale
del Saharawi intratterrà gli ospiti.
13
in biblioteca
Una “calunnia” di
Dante Alighieri
di Andrea Bianchini*
In genere della Divina Commedia si hanno solo ricordi sbiaditi e spesso spiacevoli
legati alle “torture” che ci hanno inflitto durante la scuola attraverso la lettura di alcuni canti dell’opera dell’Alighieri. In grazia
di una maniera brutalmente nozionistica
con cui vengono trattati, i protagonisti dei
canti più noti rischiano
di essere investiti, insieme con Dante stesso, dal
rancore e dagli improperi di legioni di studenti
per i quali sono fonti,
non di piacere ed apprendimento, ma di noia
e fatica. Così Farinata
degli Uberti, Pier delle
Vigne, Brunetto Latini,
il conte Ugolino, Ulisse,
Manfredi, Forese Donati, Oderisi da Gubbio,
Sordello, Giustiniano,
San Francesco, Cacciaguida, per menzionare
solo quelli che sono il
principale oggetto di studi scolastici, finiscono
per essere accomunati
nel livore studentesco e
dimenticati quanto prima. A voler essere oggettivi dobbiamo notare
che la stessa sorte tocca
anche ad altre illustri figure che compaiono
nei testi sacri delle patrie lettere. Tale ventura tocca ai personaggi de I promessi sposi o del Decamerone o dell’Orlando Furioso tanto per citare solo esempi ugualmente illustri.
Tuttavia qualcuna delle drammatis personae
della Commedia sfugge alla nemesi scolastica. Tra queste ci sono tre protagoniste
femminili cioè nell’ordine Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei, Piccarda Donati che
sono le più note, sia a causa dell’estrema
levità e bellezza dei versi che descrivono le
loro vicende, sia per essere, se escludiamo
la Vergine e Beatrice, le figure di donne a cui
Dante dedica maggiori attenzioni in tutto il
poema.
Noi non vogliamo però parlarvi di esse (se
volessimo fare un bruto elenco degli studi
e degli articoli che sono stati loro dedicati
dagli esegeti dell’Alighieri riempiremmo
un ponderoso volume dunque non c’è proprio nessuna necessità che vi aggiunga
qualcosa di mio) ma di un’altra donna, Sapia Salvani, che Dante assume, nel canto
XIII del Purgatorio, al ruolo poco simpatico di esempio dell’invidia consegnando in
questo modo il suo nome alla leggenda ed
alla storia.
Ma procediamo con ordine. Sapia è figlia
di Salvano dei Salvani una delle casate più
potenti nella Siena duecentesca e nasce
(non ci è nota la data precisa) nel palazzo avito che si affacciava sull’attuale piazza Tolomei a lato della chiesa di San Cristoforo
e, quando venne al mondo, nessuno avrebbe potuto immaginare la trista fama imperitura a cui era destinata.
La vita di Sapia si intreccia, come accade
sempre per le donne del Medioevo, con
quella della famiglia del marito, una stirpe
che ebbe origine da un contadino nato dei
dintorni di Monteriggioni chiamato Sara-
cino che aveva riscattato l’umiltà delle proprie origini diventando il fiduciario del monastero di Abbadia ad Isola allora importantissimo. Dopo di ciò egli ottenne il consolato della comunità di Isola arricchendosi con l’acquisizione di numerose terre. Il figlio di lui Ghimbaldo, all’inizio degli anni
trenta del XIII secolo, acquisì la cittadinanza senese e, sostenuto dalla fazione popolare, riuscì a sedere sia nel Consiglio Generale sia
nella magistratura di
Biccherna (l’organo
collegiale che gestiva le finanze del Comune). Naturalmente per ottenere questo utilizzò anche i
buoni uffici e l’amicizia che lo legava
ad Ildebrandino Salvani, fratello di Sapia, che spesso
compare infatti come testimone negli
atti notarili intestati
a Ghimbaldo. Tutta-
via le cariche
pubbliche
non erano di
per se sufficienti a sanzionare l’ingresso del figlio del colono Saracino,
ora
ricco
mercante, tra
le famiglie
che contavano veramente nella vita
pubblica senese; una
consacrazione che egli poteva ottenere solo attraverso
un matrimonio che lo legasse stabilmente
ad una consorteria. La scelta della consorte, anche su proposta dell’amico Ildebrandino, cadde su Sapia. Neppure la data del
matrimonio ci è nota ma, date le usanze in
vigore a quel tempo (Santa Caterina, cento
anni dopo, fu promessa in matrimonio all’età di nove anni) quando la donna andò
sposa a Ghimbaldo doveva essere molto
giovane.
L’inurbamento e il legame contratto non
staccarono il consorte della nostra completamente dai luoghi dove si era formata la
sua fortuna; così Sapia, prima della morte
prematura del marito, trascorse la sua esistenza tra la casa situata nel popolo di San
Donato (tanto per orientarsi nel territorio
attuale della Contrada della Civetta) e il castello detto Castiglion Ghinibaldi (ovviamente da Ghimbaldo che lo costruì) all’interno del quale eresse anche l’ospedale di
Santa Maria per i pellegrini che percorrevano la via francigena in direzione di Roma
che allora era un modo efficace, sia per fa-
re del bene, sia per procurarsi delle entrate.
E’ proprio durante l’edificazione di questo
ospedale che inizia ad emergere la figura
di Sapia che assume spazi sempre maggiori perché, in conseguenza della morte del
marito che non aveva lasciato eredi maschi,
ella dovette assumersi l’onere di gestire le
sostanze familiari in nome proprio e delle figlie barcamenandosi tra le pretese del fratello del marito e quelle del proprio di intromettersi, mettendola in qualche modo
sotto tutela. Fu durante queste vicende con
i congiunti che lei acquistò la fama di donna eccezionale, dalla spiccata personalità e
dotata di una forza “virile” che, alta, dritta
e “ribelle” (le parole virgolettate compaiono negli strumenti notarili che la riguardano) dalla torre del proprio maniero, dominava la Val d’Elsa.
Per controbilanciare l’influenza dei propri
parenti Sapia scelse (presumibilmente prima della battaglia di Montaperti del 1260)
quale marito per la figlia Diambra un Tolomei e per l’altra, Baldesca, un Salimbeni
famiglie che a Siena erano a capo dei Guelfi, mentre la primogenita Raniera era andata sposa a Ildebrandino di Tolomeo appartenente alla fazione ghibellina. Di quest’ultima possediamo il contratto di matrimonio datato 27 maggio 1249 sottoscritto quale testimone, guarda caso, proprio
dal cugino della sposa Provenzano Salvani capo dei ghibellini
senesi.
Fu dunque l’accorta politica
“matrimoniale” della donna a
far si che la stessa non subisse
la sorte allora comune alle vedove che non volevano sottomettersi alla tirannia dei parenti, cioè diventare “terziaria”.
Non solo! Ma nel rapido mutare delle fortune senesi che raggiunsero l’apice dopo la vittoria
contro i fiorentini a Montaperti
il 4 settembre 1260 ed ebbero
un momento di declino con la
sconfitta di Colle, ella riuscì a
non essere colpita, ne dall’ostracismo dato ai guelfi dopo il
1260, ne dal declinare delle fortune ghibelline, soprattutto della sua famiglia, dopo 11 luglio 1269 data
della battaglia di Colle nella quale trovò la
morte il nipote Provenzano. Naturalmente
questo accorto comportamento, questo equilibrio tra i generi e il nipote dovette costarle, argomentiamo noi dalla lettura delle carte che la riguardano che ci sono pervenute, anche qualche pubblica manifestazione di partecipazione agli eventi. Infatti
mentre tutti a Siena si aspettavano che una
donna di casa Salvani tenesse dalla parte
dei propri congiunti ghibellini, furono probabilmente i Tolomei ed i Salimbeni, certo
col nobile intento di salvarla dalle ire dei
guelfi vincitori che, se erano disposti ad essere clementi con gli avversari, avrebbero
colto il destro per impadronirsi dei beni di
una vedova della fazione avversa rimasta
senza particolari protezioni, a pretendere
che ella si pronunciasse pubblicamente per
il loro partito. Sapia sicuramente non poté
sottrarsi e confessò di aver tenuto per i guelfi. Del resto cambiare partito, in quell’epoca di repentini mutamenti delle sorti, era
cosa comune e potremmo citare decine di e-
sempi di casati passati dall’una all’altra fazione, dunque la donna non fece che adeguarsi ad un costume in voga.
Agli uomini del medioevo però riusciva incomprensibile che una donna avesse una
tale audacia e soprattutto che ella in tal maniera riuscisse sia salvare se stessa ma anche i propri consanguinei caduti in disgrazia. Fu da questo pregiudizio che nacque e
si diffuse la leggenda che Sapia avesse pregato per la sconfitta dell’esercito senese a
Colle, una battaglia che lei avrebbe addirittura ammirato dall’alta torre del suo maniero e siccome nella pugna aveva trovato la
morte il nipote Provenzano la cui testa tagliata fu recata in giro dai vincitori infilzata su una picca a mo’ di trofeo, dei dissapori tra i due. Tuttavia questo fatto non trova alcun riscontro nei documenti che la riguardano così come non vi è traccia in essi di contrasti o peggio dell’invidia che avrebbe provato nei confronti di Provenzano.
La lettura delle carte invece, oltre a presentarci una figura di donna che trova pochi
altri riscontri, almeno a quell’epoca, evidenzia i buoni rapporti che intercorrevano
tra i due. Anche il suo testamento redatto
cinque anni dopo la morte del nipote nel
1274 ed ultimo atto pubblico che la riguarda, se ci rende noto che il principale beneficiario è l’ospedale di Santa Maria a cui lei
aveva sempre accordato protezione, non
mostra nessun segno di particolare acrimonia contro i propri congiunti che sono gli
intestatari dei legati minori.
Ma come fu che Dante attribuì a Sapia il
peccato dell’invidia? Quando, nel maggio
del 1300, l’Alighieri effettuò un viaggio nei
dintorni di San Gimignano, nelle terre tra
il castello di Monteriggioni e Colle dove
Sapia aveva trascorso buona parte dell’esistenza, egli venne a conoscenza delle dicerie sul comportamento di lei. Naturalmente il sommo poeta si guardò bene dal verificarne l’autenticità! La vicenda di Sapia,
quale era tramandata dalla maldicenza pubblica, sembrava fatta apposta per essere portata a paradigma degli invidiosi ed inoltre
permetteva al nostro, mai parco di accuse
con gli abitanti delle altre città toscane e a
cui ovviamente bruciava ancora la sconfitta patita dai guelfi fiorentini a Montaperti,
di emettere una sentenza definitiva di condanna contro i senesi. Gli odiati cittadini di
Siena infatti sono accusati di essere “gente
vana” che perde tempo nel “ricercare la
Diana” cioè un fiume sotterraneo che avrebbe dovuto risolvere i problemi di approvvigionamento idrico della città o di voler creare un porto a Talamone e di non curarsi invece delle cose essenziali per il benessere della propria patria a cui, (e Sapia,
così come egli ce la presenta, ne è un esempio calzante), essi preferiscono il proprio personale tornaconto. Accusa che assume un alone di superiore verità perché
viene dalla bocca di una loro concittadina
che ha ormai raggiunta la certezza di essere accolta tra i beati una volta riscattato il
proprio peccato nella livida cerchia degli
invidiosi.
Dante dunque inserì Sapia nel canto XIII
e, in tal modo, la destinò a sopravvivere all’oblio della storia con quel marchio d’infamia di aver pregato Dio per la sconfitta
dei suoi. Egli probabilmente, narrando la
vicenda della donna, volle anche creare un
contrasto con l’altra grande figura femminile presente nel Purgatorio, quella di Pia
de’ Tolomei, anch’essa senese, anzi, addirittura nata a pochi passi di distanza da Sapia e di cui tanto dolcemente egli compiange l’immeritata fine.
Se vi interessa la condizione delle donne
nel medioevo potete consultare il secondo
volume dell’opera di Duby dal titolo Storia delle donne in occidente - il Medioevo
(Collocazione P.305.409 DUB); se invece
siete attratti dagli aspetti più generali della
vita potete vedete La vita privata dal Feudalesimo al Rinascimento (Collocazione
P.940.1 VIT)
*Bibliotecario
14
VIAGGI NEL CYBERSPAZIO
L’immenso Fratello
di Stefano Ventisette
Reduci dalla recente terza serie del Grande
Fratello ci immaginiamo telecamere che ci
spiano un po’ dappertutto, che si intromettono nella nostra vita privata e mostrano al
mondo i nostri più reconditi segreti. Ebbene la nostra fantasia non differisce poi così tanto dalla realtà. Sfruttando le caratteristiche della grande Rete sono state piazzate
qua e là Web-cam, telecamere progettate
appunto per la trasmissione delle immagini via Rete, per scopi pubblicitari, commerciali o prettamente di sicurezza. Camminando per le vie della città, ignari di quello che ci accade intorno, ci troviamo proiettati in Rete osservati da migliaia di Cybernauti curiosi. Non sono dei veri e propri filmati, ma foto che vengono aggiornate periodicamente con intervalli di tempo che
variano dalle decine di secondi a qualche
minuto, ricordiamo infatti che ancora la
maggior parte del Cyberpopolo non dispone di collegamento a banda larga e quindi la
trasmissione di fotogrammi a maggior velocità o in streming potrebbe far collassare
il collegamento. Per avere una mappa delle Web-cam presenti in Rete si possono consultare diversi portali, di seguito ve ne indico
alcuni come http://webcamworld.com,
http://www.earthcam.com, http://www.webcamlocator.com, http://www.123cam.com.
A quest’ultimo indirizzo è disponibile il
servizio per farsi trasportare, virtualmente,
in un giro intorno al mondo full-optional,
con la scelta virtuale delle Web-cam da utilizzare. Per chi si volesse avventurare in
questo tipo di esperienze è bene ricordare di
tenere presente i fusi orari delle località che
intendiamo “spiare”, al fine di non correre
il rischio di veder apparire nel nostro Browser un’immagine completamente scura con
qualche lumicino sparuto. Al di là dell’utilizzo delle Web-cam per scrutare luoghi appetibili, o semplicemente per vedere le condizioni meteorologiche della meta di un nostro viaggio, ci sono utilizzi non ancora diffusi, ma che ben presto rientreranno nel nostro fare quotidiano. La Web-cam, infatti,
può essere di uso privato ed essere utilizzata per la video-comunicazione, se abbinata al suono, oppure per la sicurezza dei
locali se abbinata a sistemi di allarme. Vediamo come. Prendiamo ad esempio la video-comunicazione, si è sentito molto parlare di VoIP (Voice Over IP, cioè trasmissione digitale della voce), tralasciamo caratteristiche e problemi correlati che eventualmente affronteremo in un prossimo futuro, questo è il primo passo per una videocomunicazione sul Web. Una volta collegati due (o più utenti) che si scambiano pacchetti di informazioni possono trasmettere/ricevere, contemporaneamente alla voce, anche delle immagini, è compito del
software che ci interfaccia con la Rete gestire correttamente le informazioni. Tale
software lo possiamo trovare anche in forma gratuita ad esempio in http://www.chocophone.it dal quale dopo una prima fase
di registrazione è possibile scaricare l’applicativo client nella versione adatta al nostro sistema operativo. La fase di registrazione assegna ad ogni nuovo utente un numero identificativo, una sorta di numero
virtuale personale con il quale poter utilizzare i servizi. E’ possibile effettuare telefonate a numeri canonici sia fissi che mobili oppure ad un altro numero virtuale,
quindi di un altro utente iscritto al servizio,
ed in questo caso attivare anche l’opzione
video, con il consenso delle parti ed avendo a disposizione una Web-cam, dando inizio così una conversazione con immagini dal vivo. La qualità dipende principalmente dal tipo di connessione, per buoni risultati è necessaria una connessione Adsl.
Visto la gratuità del servizio si devono sopportare piccoli spot pubblicitari durante le
chiamate che appaiono sullo schermo ma
di dimensioni tali da non recare fastidio, inoltre il numero e la durata delle chiamate
è limitata ogni mese. Per componente sicurezza possiamo ispirarci al sistema
MyHome Web della B-ticino, in particolare
con il servizio immagine possiamo dotare la
casa di occhi che durante i periodi di assenza osservano al posto nostro. Il sistema,
che prevede una componente server da in-
stallare nella propria abitazione e di un collegamento a banda larga, permette di integrare ai sistemi di allarme anche delle Webcam che riprendono e registrano le situazioni di allarme notificandole al proprietario via E-mail e/o via SMS. I dispositivi
permettono inoltre di sbirciare dentro la
propria casa in qualsiasi momento accedendo alla sezione riservata protetta e criptata attivando le varie Web-cam della propria
abitazione. Una Web-cam nel video citofono ci permette poi di memorizzare il video
delle persone che ci hanno fatto visita ma
non ci hanno trovato, naturalmente possiamo visionare il filmato dall’ufficio, magari essendo stati avvisati dal nostro maggiordomo virtuale. Se tutto ciò esalta la fantasia e ci fa credere di poter avere il controllo su tutto quello che ci circonda, non
deve farci dimenticare che ciò può essere
usato a scapito della nostra privacy esasperando le paure che avevamo introdotto in
apertura di articolo. Neanche la nostra abitazione ci protegge dagli sguardi altrui. Dove possiamo rifugiarci, forse nello spazio?
Vi devo ancora deludere, infatti neanche
nello spazio aperto possiamo stare isolati
con i nostri pensieri. Anche verso tali lidi
sono rivolti gli occhi virtuali della Rete. Ad
esempio speciali telecamere poste sul satellite Nasa-Esa Soho sono puntate ventiquattro ore su ventiquattro in direzione del
sole per analizzare ogni suo sbuffo ed ogni
sua alterazione. Tali immagini sono poi trasmesse, in tempo reale (o quasi, visto che
devono preventivamente essere visionate
da enti federali) in Rete all’indirizzo
http://soho.nascom.nasa.gov/data/realtimeimages.html dove sono disponibili anche
affascinanti e meravigliose immagini dell’astro per eccellenza. Ad esempio il 16 febbraio 2003 è stato possibile vedere il passaggio della cometa Neat nelle vicinanze
del sole. In quell’occasione, forse per i troppi contatti, i server si sono oscurati per alcuni periodi, ma si è potuto godere dell’ottima visuale di Soho per il resto del passaggio che è durato circa 3 giorni. Non mi
resta che augurarvi un Buon Viaggio, virtuale naturalmente.
Le uscite di Avventura
Trekking
7 settembre - Cime di Romecchio
Per traccia di sentiero, lungo un crinale aereo e roccioso dell’Appennino garfagnino. Escursione media (tempo complessivo 6 ore)
13/14 settembre - Uja Ciamarella, Val
di Lanza
Ascensione all’Uja Ciamarella per la
via normale. Attraversamento di piccolo ghiacciaio. Panorama indimenticabile dalla vetta. Pernottamento rifugio Gastaldi. Escursione media (tempo
complessivo 3 ore per il primo giorno,
7 ore per il secondo giorno)
14 settembre - Marradi, Palazzuolo
Treno + trekking nell’Alto Mugello dalla valle del Lamone alla Valle del Senio. Escursione media (tempo complessivo 6 ore)
27/28 settembre - Appennino parmense
Due giorni di trekking percorrendo un
lungo tratto del sentiero Gea e dell’Alta via dei 2000. Il trekking non presenta
alcuna difficoltà tecnica, è comunque
necessario un buon allenamento. Escursione media (tempo complessivo 7
ore per il primo giorno, 8 ore per il secondo giorno)
12 ottobre - Passo del Muraglione, Castagno d’Andrea
Bella traversata nel cuore dell’Appennino settentrionale. Escursione facile
(tempo complessivo 7 ore)
26 ottobre - Basse Apuane, Prana, Matanna
Bellissima e panoramica gita sulle Apuane meridionali con la possibilità di
salire sul monte Prana e sul monte Matanna. Escursione media (tempo complessivo 6 ore)
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi il mercoledì e il venerdì, a partire
dalle ore 21.30, presso la sede dell’associazione in piazza Matteucci, 11
(primo piano) o telefonare al numero
055 890880.
E-mail: [email protected]
I viaggi del Circolo
Ecco le prossime mete del circolo Mcl
Misericordia di Campi Bisenzio
7 settembre Urbino, Urbania
14 settembre Le Cinque Terre
21 settembre Montenero, Bolgheri
28 settembre Padova
3/5 ottobre San Giovanni Rotondo
12 ottobre Assisi, Spello
19 ottobre Perugia
26 ottobre Bevagna, Montefalco, Spoleto
Informazioni ed iscrizioni: via Montalvo 8, telefono 055 8941254.
Alla ricerca
dell’armonia
Vuoi combattere l’ansia e lo stress? Ecco le proposte dell’associazione culturale Incontri. Domenica 26 ottobre visita al Piccolo paese fuori dal mondo a
Monte Colombo di Rimini. Sarà l’occasione per scoprirne le bellezze e, per
chi lo desidera, regalarsi un trattamento
antistress (massaggi e cristalloterapia).
I prezzi variano dai 42 euro per la sola proposta turistica ai 72 euro del pacchetto completo. Mentre dal 17 settembre al 24 ottobre si tiene un corso
di training autogeno, tecnica ormai affermata per combattere lo stress e controllare l’ansia. Il corso è organizzato in
12 incontri bisettimanali dal costo di
170 euro (pagabili anche in tre quote).
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’associazione culturale Incontri, via
Castronella 140/a, telefono/fax 055
892856 tutti i giovedì dalle ore 21.30
alle 23 dal 4 settembre.
PAGINA
15
DELLO SPORT
Di scena le due ruote
Primi bilanci per
l’Atletica Campi
di Alberto Fiorini
Soddisfazione in casa Atletica Campi Universo Sport per il bilancio della prima parte della stagione sportiva. Un bilancio estremamente positivo sia per i risultati ottenuti sia per la parte organizzativa svolta
dalla società. Come prima cosa, parliamo
dei risultati ottenuti dalla società di Campi
Bisenzio che si conferma ai più alti livelli regionali. Tutte e quattro le squadre sono infatti tra le top ten toscane, con un prestigioso secondo posto della squadra ragazzi,
il quinto posto della compagine Ragazze,
l’ottavo posto della squadra Cadetti ed il
decimo delle Cadette. Un risultato molto
importante che poche società in Toscana
possono vantare. Tutto ciò evidenzia la costante crescita della società del presidente
Borborini e di tutti i collaboratori a partire
dal responsabile tecnico Alessandro Balli,
coadiuvato dal suo staff. Ai risultati di squadra vanno aggiunti quelli ottenuti a livello
individuale. Ben 17 i titoli provinciali Fidal, conquistati da Andrea Caselli nei 1000
metri, Gent Berisha nel lancio del wortex,
Lapo Fantoni in quello del peso e nel triathlon, Vittoria Ballerini nei 2000 metri, Cristina Ballerini nella marcia, Caterina Vuono nei 50 metri piani, ad ostacoli, salto in
lungo, biathlon e triathlon, Giulia Rispoli
nel salto in alto e nel biathlon, Enrico Parretti nel triathlon. Titolo provinciale poi anche per la staffetta 4 per 50 Esordienti, composta da Parretti, Rispoli, Greggio, Vuono.
Da considerare poi i buoni risultati dei ragazzi più grandi che svolgono attività come Toscana Atletica: Laura Ferrarro, Claudio Wang, Viviana Ceccarelli. Tutti e tre
hanno già ottenuto i tempi e le misure per
poter disputare i Campionati Italiani. Da ricordare poi Simona Timoteo che ha vinto
il titolo italiano nella staffetta 4 per 400 juniores ed anche altri atleti che contribuiscono all’attività societaria quali Francesco Murena, Massimo Manuelli, Daniele
Malinconi, Jessica Frau, Ilaria Condemi,
Erika Rossi e Camilla Banci. Discorso a
parte per Abassi Touami, atleta di nazionalità tunisina, uno dei più forti atleti del proprio paese che aveva interrotto la sua attività
ma che ha ricominciato ad allenarsi, ottenendo buoni risultati e confermandosi tra i
migliori ottocentisti in campo nazionale.
Altro importante capitolo per l’Atletica
Campi Bisenzio è la parte organizzativa.
Numerose sono state le manifestazioni
sportive che la società campigiana ha organizzato. Eventi caratterizzati comunque da
una notevole qualità. Si è iniziato a gennaio
con una corsa campestre regionale a Villa
Montalvo, valida per le categorie giovanili, si è proseguito con il classico Trofeo
Martiri di Valibona, corsa podistica su strada che ha visto la partecipazione di oltre
mille atleti da tutta la Toscana, passando
poi al Trofeo Bettina Patrona di Campi Bisenzio, manifestazione su pista per categorie giovanili, a cui è seguita la finale regionale dei Giochi studenteschi per alunni delle scuole medie inferiori a cui hanno partecipato i circa 450 alunni provenienti da
tutta la Toscana. Metà maggio è stato poi il
momento della finale regionale Fidal “O-
ro” per le categorie Ragazzi e Ragazze, dove l’Atletica Campi, tra l’altro, si è molto
ben comportata con un secondo posto in
campo maschile ed un quinto in campo
femminile. La manifestazione più importante però era quella organizzata tra la fine
di maggio e gli inizi di giugno, con l’organizzazione dei Campionati Italiani di Società di prove multiple categoria Assoluta.
Un evento a cui hanno partecipato gli atleti più forti della categoria presenti in Italia.
Era la prima volta che la società organizzava un evento a livello nazionale ed i complimenti ricevuti dagli atleti venuti da ogni
parte d’Italia è stata una bella soddisfazione per la società del presidente Borborini.
Un evento che ha portato in città molta gente ed ha confermato che la strada intrapresa è quella giusta. Prossimi appuntamenti
allo stadio Zatopek i campionati regionali
Cadetti e Cadette, 20 settembre, e i campionati regionali individuali Fidal per Allievi ed Allieve, Juniores e Promesse la settimana successiva. Entrambi gli eventi organizzati sempre dall’Atletica Campi Universo Sport, che si conferma una realtà
sportiva che gode di ottima salute.
Un altro campione di
tiro a segno
Evidentemente a Campi Bisenzio c’è terreno fertile per coloro che praticano le discipline sportive legate al tiro a segno. Dopo Enrico Bacci, abbiamo infatti scoperto in
città, un altro asso del tiro a segno. Si tratta di Peter Mellner, che nel biennio 94/95 diventò quattro volte campione italiano Juniores a squadre nelle categorie pistola ad aria compressa e pistola automatica e venne
premiato, per due anni consecutivi, con la
medaglia del CONI per meriti sportivi, attribuitagli nel corso della Giornata Olimpica in Palazzo Vecchio a Firenze. Dopo il
1995 Peter sparì dai palcoscenici sportivi
per motivi di studio. Nel 2002 il vecchio amore per le armi lo convinse a riprendere
l’attività, sempre per i colori del Tiro a Segno Nazionale di Firenze, cambiando però
l’arma: dalla pistola alla carabina ad aria
compressa a 10 metri, all’attività della carabina libera a 50 metri. Un cambiamento
che ai non avvezzi alle armi potrà sembrare da poco ma che invece presenta delle differenze notevoli. E’ utile infatti sapere che,
come difficoltà, la carabina si distingue
completamente dalle pistole: oltre a maneggiare un arma che pesa intorno ai cinque chilogrammi, i tiratori devono vestire
pantaloni e giacca in tessuto speciale, estremamente rigidi e pesanti, scarpe speciali ed un guanto d’appoggio. Gli esperti dicono che per trovare l’impostazione e la
coordinazione perfetta con l’arma, occorrono vari anni, almeno un paio per arrivare
a possedere una buona tecnica. Ebbene, Peter dopo soli nove mesi di attività, ha vinto,
Giovedì 4 settembre
Gara ciclistica: gimkana e velocità
Società ciclistica Campi Bisenzio-Grassi Mapei
Categoria: giovanissimi
Parcheggio Cinema Vis Pathè
Ore 18 - 21
Info: 055 8951875
Venerdì 26 settembre
2° Trofeo Caserma Carabinieri
Società ciclistica Campi Bisenzio-Grassi Mapei
Categoria: giovanissimi
Circuito con partenza e arrivo via Orly
Ritrovo: ore 14
Partenza: ore 16
Premiazione: ore 19
Info: 055 8951875
Domenica 28 settembre
1° Trofeo Becherini Immobiliare
G.S. Luca e Rino, Vasco Baroni
Ritrovo: ore 7 presso Pasticceria Ballerini
Iscrizioni: ore 7.30-8.45
Partenza 1° batteria (Cat. A-B-C):
ore 9
Partenza 2° batteria (Cat. D-E-SE):
ore 9.10
Percorso: interamente pianeggiante su
un circuito di 11,3 Km. da ripetersi 6
volte per un totale di 68 Km.
Premiazione: verranno premiati i primi cinque classificati di ogni
categoria con ricchi premi in natura
Info: 055 490928
Atletica allo Zatopek
L’associazione Atletica Campi Bisenzio
Universo Sport organizza allo stadio
Zatopek tre appuntamenti da non perdere.
Sabato 20 settembre dalle ore 14.30
alle 19 Campionati regionali individuali
Fidal categoria Cadetti/Cadette
Sabato 27 e domenica 28 settembre
dalle ore 14.30 alle 19.30 Campionati regionali individuali Fidal categorie Allievi/Allieve, Juniores e Promesse Maschi e Femmine
Sabato 25 ottobre dalle ore 14.30 alle 19.30 Manifestazione provinciale Fidal categorie Esordienti, Ragazzi/Ragazze,Cadetti/Cadette
Ballando, ballando
nella sua categoria di fascia C (per la carabina si distinguono le fasce A, B, e C), le
ultime tre gare di fila, di cui l’ultima interregionale in cui partecipavano molti tiratori, con dei punteggi in parte superiori anche alle due categorie che precedono quella in cui attualmente milita Peter. Da notare che nella fascia A vi sono gli atleti più
forti, come quelli che vestono la casacca
azzurra della nazionale. Probabile, per il talentuoso campigiano di 28 anni il passaggio
nella fascia B nel 2004. Il prossimo importante appuntamento è con i Campionati italiani di Bologna che si svolgono a settembre e del quale vi daremo notizia nei
prossimi numeri del nostro giornale.
A. F.
Tornano a settembre i corsi di ballo
presso il circolo Casa Temperani a San
Piero a Ponti proposti da Claudio e Barbara, insegnanti AID&A Lega Danza
Uisp. I corsi di ballo liscio e latini da
sala saranno riproposti con lo stesso
impegno ed entusiasmo che ha caratterizzato gli anni passati, con un successo inaspettato. L’obiettivo Ballando,
ballando imparare divertendosi si sta
dimostrando una formula vincente.
Claudio e Barbara via attendono: dal
18 settembre il giovedì dalle ore 21.30
alle 23.30 presso il circolo Casa Temperani, via Pistoiese 115 a San Piero a
Ponti e dal 15 settembre il lunedì dalle
ore 21.15 alle 23 presso il circolo Padule, via Risorgimento 237 a Sesto Fiorentino. Per informazioni
055 8963293, 339 3757858.
16
PAGINA
I N
UTILE
C I T T A ’
INCENTIVI PER MOTORINI E BICI ELETTRICHE
NUOVO PERCORSO DELLA NAVETTA
Gli incentivi per chi decide di acquistare motorini, biciclette, furgoni e auto elettriche
possono essere richiesti dai cittadini di Firenze e dai residenti nei sette comuni che costituiscono l’area omogenea, e cioè Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a
Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa. Per ottenere il contributo, i cittadini possono
rivolgersi direttamente ai rivenditori. I finanziamenti vengono erogati, fino all’esaurimento
del fondo, dopo la presentazione, da parte del rivenditore, della domanda e della documentazione richiesta. Le istruzioni, insieme alla modulistica necessarie, sono disponibili e scaricabili dalla rete civica del Comune di Firenze, alle pagine trasporti e viabilità. Per
l’anno 2003 i Comuni coinvolti dall’operazione mettono a disposizione un totale di 998.000
euro (quasi due miliardi di vecchie lire). E’ previsto anche un contributo ulteriore, facoltativo, di 100 euro per la rottamazione di un ciclomotore a benzina non catalizzato (Euro
0), consegnato al momento dell’acquisto del mezzo elettrico al concessionario, rivenditore o direttamente a impresa di rottamazione. I costi della rottamazione sono a carico dell’acquirente. Occorre inoltre ricordare che i mezzi elettrici possono circolare nelle zone
a traffico limitato e nelle aree pedonali e il bollo è gratis per 5 anni (dal sesto anno in poi
la riduzione è del 75 per cento). Con un pieno di energia un motorino elettrico percorre tra
i 35 e i 50 chilometri, alla velocità massima di 45 km all’ora ed è possibile effettuare la ricarica delle batterie anche se non completamente scariche. La ricarica alle colonnine elettriche è gratis. L’elenco completo e aggiornato delle colonnine attualmente utilizzabili è disponibile sulla rete civica di Firenze all’indirizzo http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/trasporti/ricarica.htm
Da sabato 30 agosto, con l’inizio dei lavori in piazza Matteotti, cambia il tracciato della navetta Ataf che nei giorni di mercato permette di raggiungere le fermate della linea 30. Ecco il nuovo itinerario: viale Paolieri, via Cetino, via Buozzi, via Tintori, via Don Gnocchi,
via Rucellai, via 25 Aprile, via Paoli, via Garibaldi, piazza Ballerini, via Tevere, via Ombrone, via della Pace, via Rucellai, piazza della Resistenza, via Tesi, via Puccini, via Buozzi,
viale Paolieri.
STAGIONE DI CACCIA 2003-2004
Da lunedì 21 luglio ha preso il via la consegna dei tesserini venatori per la prossima stagione di caccia 2003-2004. Come lo scorso anno, gli interessati possono recarsi in piazza Matteotti 23 presso la sede dell’ufficio Stampa e pubbliche relazioni. Si ricorda che
per poter ritirare il nuovo tesserino i cacciatori (o loro eventuali delegati) sono tenuti a presentare il porto d’armi, la licenza di caccia, le ricevute delle tasse governative e regionali
ed il cedolino che attesta le riconsegna del tesserino della stagione precedente. L’ufficio
è aperto al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 13, giovedì dalle ore 15.30
alle 18.15.
Per maggiori chiarimenti o informazioni più dettagliate, gli interessati possono rivolgersi al Servizio Commercio telefonando allo 055 8959230 o recandosi presso la sede di via
Pier Paolo Pasolini 28 (apertura al pubblico nei giorni: lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle 13; giovedì dalle ore 15.30 alle 18.15).
ESONERI REFEZIONE SCOLASTICA
Si comunica che l’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio ha deliberato per l’anno scolastico 2003/2004 le modalità e i criteri per la concessione di esoneri relativi al
servizio di refezione scolastica. Per i ragazzi frequentanti tutte le scuole del territorio
comunale, e le materne Collodi e Sant’Angelo, le richieste per tali esoneri, secondo i
criteri di cui può essere presa visione presso l’ufficio competente, si ricevono fino al 2
ottobre 2003 presso l’ufficio Educazione e istruzione, via Pier Paolo Pasolini 18, il lunedì
e il mercoledì dalle 8.30 alle 13.00 e il giovedì dalle 15.30 alle 18.15.
IL MERCATO IN CENTRO
Da sabato 6 settembre il mercato settimanale del Capoluogo torna al consueto orario
pomeridiano. Mentre gli altri due mercati del territorio quello di Capalle, il giovedì, e
quello di San Donnino, il venerdì, si tengono dalle ore 7.30 alle 13.
VARIANTE AL PIANO REGOLATORE
Ai sensi comma 2 art. 11 del DPR 8.6.2001 n. 327 si informa dell’avvio del procedimento per
l’approvazione della variante al piano regolatore generale comunale vigente finalizzata
all’estensione dell’area destinata ad attrezzature d’interesse comune a carattere sportivo situata in fregio a via Barberinese.
Gli elaborati possono essere consultati presso l’Ufficio Urbanistica, piazza Dante 36, 2° piano il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 13.30 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30.
Nei trenta giorni successivi dalla data di pubblicazione del presente avviso gli interessati
possono presentare osservazioni.
IN CASO DI
EMERGENZA PER
INCIDENTI IN
CASA O PER
STRADA CHIAMA
SUBITO 118
La chiamata
al 118 è gratuita
Una telefonata
salva la vita
PRIMA DI CHIAMARE INFORMATI SUL LUOGO DOVE SI TROVA
IL FERITO, LA LOCALITÀ, VIA E NUMERO CIVICO.TELEFONA POSSIBILMENTE STANDO VICINO AL FERITO.OSSERVA LE SUE CONDIZIONI E RISPONDI CON CALMA ALLE DOMANDE CHE TI FARÀ
L’OPERATORE.
GUARDIA MEDICA PEDIATRICA
Da sabato 5 luglio è attivo, presso la sede della Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio, un
nuovo servizio rivolto ai soci e ai cittadini: la guardia medica pediatrica. Una prima sperimentazione creata dall’associazione in collaborazione con un nucleo di medici pediatri che seguiranno nei giorni prefestivi e festivi le emergenze sanitarie dei bambini e degli adolescenti che vivono nella Piana fiorentina. E’ la prima fase di un nuovo progetto
della Pubblica Assistenza, il Progetto Campanellino che nasce dalla volontà di facilitare
il rapporto tra la medicina e i bambini, nella convinzione che una città e una società a
misura di bambino e bambina sia la città di tutti, una città serena. Campanellino perché
è una fatina, la compagna dei sogni di Peter Pan e l’Acchiappasogni della nostra infanzia. Il servizio è disponibile per tutti i bambini e adolescenti con le seguenti modalità: sabato, domenica e festivi dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20 presso gli ambulatori pediatrici della Pubblica Assistenza. Per ulteriori informazioni: studi medici 055
890838, segreteria 055 890018.
SETTIMANA DELLA RIFICOLONA
Il centro parrocchiale Spazio Reale organizza dal 6 al 14 settembre la Settimana della rificolona.
Programma:
sabato 6 ballo liscio con Francesco e Gaetano
domenica 7 Karaoke
lunedì 8 I giochi di una volta… per ragazzi e adulti
martedì 9 ballo liscio con Franco e Massimo
mercoledì 10 Spazio Reale Circus cabaret con i ragazzi del Centro
giovedì 11 ballo liscio con I soliti noti
venerdì 12 Karaoke
sabato 13 La Rificolona giochi per bambini e premi ai bambini presenti con la rificolona
domenica 14 R.T.N. Party musica e… con i conduttori di Radio Toscana Network
Tutte le sere primi e pizze dalle ore 19.45 alle 22.30. Inizio spettacoli ore 21.30. Info centro
parrocchiale Spazio Reale, via Trento 191, San Donnino telefono 055 899131.
CLAUDIO MANIAGO, VESCOVO AUSILIARE DI FIRENZE
Quest’anno non si terrà la tradizionale processione mariana organizzata l’8 settembre
dalle Parrocchie di Santa Maria, dei Santi Lorenzo e Martino e dei Santi Quirico e Giulitta, per consentire ai parroci e ai tanti campigiani che lo conoscono di partecipare all’Ordinazione episcopale dell’attuale Vicario generale, monsignor Claudio Maniago, a
Vescovo Ausiliare di Firenze, che si svolgerà in Duomo alle ore 17.
MINIVOLLEY IN CENTRO
Sabato 13 settembre in piazza della Resistenza la Pallavolo Ugo e Alessandro Bacci
organizza una manifestazione promozionale di minivolley. Dalle ore 15 alle 19 i ragazzi
che vogliono cimentarsi in questa disciplina possono affiancare gli atleti della società,
bambini e bambine dai sette ai dieci anni, in partite amichevoli.
LA GIRAVOLTA CAMBIA SEDE
Il primo asilo nido privato aperto a Campi Bisenzio nel 1997, La Giravolta, cambia sede e
si sposta da via Buozzi in una villetta appositamente ristrutturata a San Piero a Ponti, in
via del Santo 66. Sabato 27 settembre alle ore 16 inaugurazione della nuova struttura con
spettacoli ed animazione per i bambini.
OCCHIO ALLE TRUFFE
Aumentano le segnalazioni di cittadini che hanno ricevuto la visita di falsi incaricati Consiag che propongono, al prezzo di circa 120/140 euro, l’acquisto di uno strumento per la
rilevazione di fughe di gas. Secondo certe segnalazioni sembra che negli ingressi di alcuni palazzi siano stati affissi piccoli manifesti che informano della vendita di questo tipo di oggetti e della visita successiva dei venditori. Consiag ricorda, come già fatto nei giorni scorsi, che queste persone non hanno niente a che fare con l’azienda e che l’azienda
non ha mai autorizzato nessuno a vendere tale strumento a suo nome. Il personale di
Consiag non effettua vendite porta a porta, non è autorizzato a chiedere soldi in contanti - salvo i casi di morosità - ed è sempre munito di un tesserino di riconoscimento. Consiag, dunque, raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione a chiunque si
presenti a nome dell’azienda e che non abbia con sé il tesserino di riconoscimento.
GUARDIA FARMACEUTICA
Ecco i prossimi turni di guardia farmaceutica: dal 25 al 31 agosto Farmacia comunale
centrale via Botticelli, 50; dal 1 al 7 settembre Farmacia L. Vannetiello via Pimentel, 7/9;
dall’8 al 14 Farmacia comunale centrale via Botticelli, 50; dal 15 al 21 Farmacia Giglioli A. Rossi via Buozzi, 38; dal 22 al 28 Farmacia comunale centrale via Botticelli, 50; dal 29
settembre al 5 ottobre Farmacia E. Rossi via Santo Stefano, 2.
[email protected]