La Ferrari minaccia: «Via dal Mondiale» «Così non c`è motivo di
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La Ferrari minaccia: «Via dal Mondiale» «Così non c`è motivo di
MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 2009 SPORT E-mail [email protected] MOTORI FORMULA UNO L’ANALISI Ok ai costi ridotti Ma le regole dello sport? Max Mosley, presidente Fia e grande nemico di Maranello E Felipe Massa al volante della F60 ANNUNCIO CHOC Contro la svolta di Mosley (tetto al budget), dal 2010 l’addio del Cavallino La Ferrari minaccia: «Via dal Mondiale» «Così non c’è motivo di andare avanti». Ma è solo strategia? L a Ferrari abbandonerà la F.1 se dal prossimo anno passerà la proposta di Max Mosley del tetto di spese e doppio regolamento.È quanto emerso dal Consiglio di amministrazione della Rossa tenutosi oggi a Maranello.All'incontro era presente anche il presidente Luca Cordero di Montezemolo,contrario al nuovo regolamento che Max Mosley ha intenzione di imporre nel 2010 in F.1:quello del tetto alle spese (45 milioni di euro) e del doppio regolamento.Questo prevede agevolazioni nel regolamento tecnico per i team che rispetteranno il budget e limitazioni invece per coloro che non rientreranno nel tetto di spese.Già il 27 ottobre dello scorso anno la Ferrari aveva minacciato di lasciare la F.1 quando la Fia propose l'introduzione del motore unico. "Il CdA ha esaminato gli svilup- pi legati alle recenti decisioni prese dalla Federazione Internazionale dell'Automobile nel Consiglio straordinario del 29 aprile 2009 nonostante questa riunione fosse stata inizialmente convocata solo per una questione disciplinare.Tali decisioni prevedono un Campionato 2010 con un doppio standard regolamentare,basato su regole tecniche e parametri economici arbitrari.Il Consiglio ritiene che se questo sarà il quadro normativo della futura Formula 1,verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel Campionato Mondiale durante sessanta edizioni,unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950. Il Consiglio ha anche espresso disappunto per il metodo seguito dalla FIA nell'adottare decisioni Il presidente Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo così gravi rifiutando un'effettiva concertazione con i costruttori ed i team;ciò è avvenuto in spregio alle regole di governance che hanno contribuito allo sviluppo della Formula 1 negli ultimi 25 anni,nonché a chiari impegni contrattualmente assunti con la Ferrari dalla Federazione stessa in materia di stabilità regolamentare.Norme uguali per tutti,stabilità di regolamenti,continuità del di Stefano Ferrari ’come se, nel calcio italiano, l’Inter e il Chievo una volta scese in campo si affrontassero l’una, i ricchi nerazzurri, con nove uomini in campo e i calabresi con i soliti undici.Eppure la Fia ha deciso così: basta sperimentare per tradurre dalla pista alla strada, tetto di investimenti pari a 44 milioni di euro.Piccoli e grandi tutti uguali, in nome di una finta democrazia motoristica.Un dato: oggi la Ferrari destina alla pista 350 milioni,la Honda ne metteva oltre 600, quasi il doppio.Peraltro per non vincere nulla.Bene il discorso sulla riduzione dei costi in tempi di crisi,male applicarlo in modo contrario alle regole dello sport.Pensate che chi accetta quelle di Mosley avrà benefici tecnici quantificabili in due secondi per giro, un distacco incolmabile anche per la Ferrari di Schumacher.Questo il dato sportivo a favore di Maranello.Che ieri ha abbaiato a piena voce e la sensazione è che la battaglia sia appena cominciata,il risultato ancora lontano dall’essere scritto.Abbaiava anche Enzo Ferrari, ai suoi tempi:ricordate i celebri duelli Fisa-Foca? Ma il Drake sapeva anche mordere. metodico e progressivo lavoro di diminuzione dei costi da parte della FOTA e governance della Formula 1 sono le priorità per il futuro".Nel comunicato traspare una piccola «apertura» che lascia pensare che tutto rientri in una logica dell'annuncio forte per forzare un po' la mano in una sorta di trattativa finalizzata ad un compromesso:"Se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno,la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo Campionato del Mondo di Formula 1.La Ferrari confida che i tanti tifosi nel mondo comprenderanno come questa dolorosa scelta sia coerente con il comportamento che la Scuderia ha sempre tenuto nel difendere i valori sportivi e tecnici dell'automobilismo e della Formula 1 in particolare. (Stefer) L’INGEGNERE «Rossa coerente» L’ESPERTO Il mitico ds di Enzo Ferrari: «Non è una novità» Forghieri: «Battaglia politica. Da vincere» «Ne ho viste di sparate così... » L « ’ingegner Mauro Forghieri,modenese doc,con la Rossa ha vinto quattro mondiali piloti (il primo con Surtees, due con Lauda e l’ultimo con Scheckter) e ben otto titoli costruttori. E’ un pezzo di storia della Rossa e di schermaglie regolamentari ne ha vissute parecchie, anche sulla propria pelle e ritiene che la battaglia nelle alte sfere motoristiche internazionali sia appena cominciata: «Stanno battagliando, è evidente. Così come è che la Ferrari voglia difendere la propria posizione e fa bene a farlo. Che senso può avere accettare questo tipo di regole da parte di Mauro Forghieri un’azienda che fa dell’applicazione sulle vetture stradali del know how sperimentato su pista? La posizione di Maranello è coerente».Nonostante la grande esperienza maturata in tanti decenni sulle piste,l’ingegnere non riesce a fare pronostici:«Non ho abbastanza informazioni per capire come andrà a finire. Molto dipenderà dal peso politico che si andrà a definire:quando le parti si siederanno attorno ad un tavolo e conteranno il peso specifico,allora si potrà capire chi la spunterà,se Mosley o la Ferrari. Adesso no». (P. M) Gozzi: «Anche noi urlavamo. Per trovare un’intesa» A ttenzione:di sparate e di uscite di questo genere ne abbiamo fatte anche noi in epoca romantica, e parecchie. Erano finalizzate ad ottenere un risultato importante alla fine della fiera.Più che un ritiro definitivo dalle Formula Uno,quello della Ferrari sia attualmente un ultimatum.secco,ma un ultimatum».Parola di Franco Gozzi,prima segretario personale e poi di seguito ds della Ferrari e capo ufficio stampa del Cavallino,una collaborazione con il Drake nata nel 1959 e terminata alla morte del fondato- re del Cavallino. Ma Gozzi sostiene anche le ragioni di Maranello:«Se la dirigenza della Ferrari ha deciso una simile presa di posizione è a causa del grande caos generato da un regolamento che è un vero guazzabuglio e da un futuro decisamente poco chiaro della Formula uno - dice Gozzi - Credo che uno dei risultati immediati che la Ferrari potrà ottenere possa essere il compattamento di altri team importanti e soprattutto dal clamore che susciterà l’ipotesi di una mancata iscrizione della Ferrari in F1 dopo Franco Gozzi seduto fra Scaglietti e Benzi sessant’anni potrebbero arrivare reazioni a sostegno della tesi del cda di Maranello.Confido comunque in una soluzione positiva della vicenda anche se credo che la stessa andrà decisamente per le lunghe». (Stefer) ISTITUZIONI/1 Interviene il sindaco di Modena: «Impensabile» ISTITUZIONI/2 La parola al primo cittadino di Maranello Pighi: «No alla F1 senza la Rossa» Bursi: «La Fia riveda le scelte, «Un grave danno per il territorio modenese» I « mpensabile un campionato di Formula Uno senza le Rosse in pista.L’assenza della Ferrari dalla massima competizione automobilistica sarebbe un grave danno per il territorio modenese, in termini di prestigio, di sviluppo tecnologico ed anche in posti di lavoro di altissima qualità».Lo ha sostenuto ieri a metà pomeriggio,a botta calda,il sindaco di Modena l’avvocato Giorgio Pighi - Non voglio nemmeno pensare che questo possa essere l’epilogo di una storia che dura ormai da sessant’anni - afferma il sindaco di Modena - Ma capisco anche le ragioni della dirigenza della Ferrari di fronte ad un quadro normativo e regolamentare che cambia continuamente e che quindi non consente alle imprese serie di fare il loro lavoro, quello di programmare la crescita ed il miglioramento costante del prodotto e delle prestazioni.Credo sia ragionevole pensare ad un accordo». così scompare l’innovazione» sindaco di Maranello,l’architet- mo cittadino di Maranello è il rapInetol prevalga Lucia Bursi,si augura che alla fi- porto fra sperimentazione su pista il buon senso:«Spero e ricaduta sulle vetture di serie,rapche non si debba ancora pensare a Maranello senza formula uno,credo che questa sia solo una fase e non si arrivi ad una decisione definitiva. La scuderia Ferrari ha preso parte a tutti i gran premi e spero che la Federazione Internazionale dell’Automobile ragioni sulle sollecitazioni fatte dalla Ferrari relativamente ai temi di sportività e innovazione tecnologica».Fondamentale per il pri- porto che potrebbe venire minato dalle nuove regole Fia:«La Ferrari sta curando molto la parte relativa all’innovazione su strada,ma la formula uno rimane sempre il banco di prova per moltissime ricerche. Penso non sia possibile distinguere il binomio Ferrari – Formula Uno, così come è importante questa realtà per il comune di Maranello». (Giulia Battilani)