1899 – 1910 La sfida dei fondatori Torino, 11 luglio 1899. Davanti al

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1899 – 1910 La sfida dei fondatori Torino, 11 luglio 1899. Davanti al
 1899 – 1910
La sfida dei fondatori
Torino, 11 luglio 1899. Davanti al notaio Ernesto Torretta, nove tra imprenditori e
nobili piemontesi costituiscono, con un capitale sociale di 800 mila lire (cinque miliardi
di oggi), la “Società anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino”. E’ l’atto di
nascita della Fiat, un’azienda destinata a diventare, in poco tempo, uno dei maggiori
gruppi industriali del mondo.
L’iniziativa s’inserisce nel dinamico clima economico e sociale di fine Ottocento. In
quegli anni i fratelli Lumière inventano il cinematografo (1895), Marconi la radio
(1896) e il tedesco Hoffmann l’aspirina (1899). Nuove idee si affacciano: nel 1900
Freud scrive L’interpretazione dei sogni. Ed esplodono vecchie tensioni: con la guerra
anglo-boera, la rivolta dei boxers cinesi, l’assassinio dell’imperatrice d’Austria e quello
del re d’Italia Umberto I.
In Italia gran parte dei 32 milioni di abitanti vivono di agricoltura. La motorizzazione
è appena iniziata: molti gli allestitori di prototipi, ma nessuna vera industria, mentre
negli Stati Uniti già si fabbricano alcune migliaia di automobili l’anno.
La nascita della Fiat è una sfida che vede impegnato in prima linea un ex ufficiale di
cavalleria, Giovanni Agnelli. Nato nel 1866, Agnelli spicca tra gli azionisti per
determinazione e visione strategica, tanto che nel 1902 diventa amministratore
delegato. E’ lui a orientare lo sviluppo dell’Azienda sulle due direttrici che la
caratterizzeranno sempre: la diversificazione produttiva e l’attenzione ai mercati più
promettenti.
In pochi anni l’originario stabilimento torinese di corso Dante (12 mila quadrati di
superficie e 150 operai) non basta più. Occorre ampliarlo e trasferire alcune
lavorazioni. Nel 1906, infatti, le officine Fiat occupano ormai 50 mila metri quadrati e
danno lavoro a 2.500 persone. Dopo la prima automobile, la 4 HP, sono uscite le 8,
10 e 12 HP (1901), la 24 HP Corsa (1902), la 60 HP (disponibile anche con sette
posti), la 100 HP e la 130 HP capace di raggiungere i 160 chilometri l’ora (1907).
E’ iniziata anche la produzione di autocarri, autobus, tram, motori marini e
aeronautici. L’esportazione di automobili ha raggiunto gli Stati Uniti e l’Australia. Nel
1906, il valore delle vendite all’estero raggiunge i sei milioni di lire, su un totale di
otto. Nel 1907 comincia la costruzione di cuscinetti a sfera. Per produrre vetture su
licenza, si fondano la Austro-Fiat e, negli Usa, la Fiat Automobile Co. Nel 1908 il taxi
“1 Fiacre” svolge regolare servizio per le strade di Parigi, Londra e New York.
Ne verranno costruiti oltre 1.600: come dire sei volte l’intera produzione di auto
Fiat di quattro anni prima.
Insomma, aveva visto giusto La Stampa-Gazzetta Piemontese quando, il giorno dopo
la nascita della Azienda, nel riportare la notizia osservava che “l’industria sembra
destinata a un grande sviluppo e ad un fiorente avvenire”.