Investire in serbia - Studio associato BAU`MARTINI

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Investire in serbia - Studio associato BAU`MARTINI
Dott. Angelo Baù
Dott. Andrea Martini
Dott. Mattia Baù
Dottori Commercialisti – Revisori Legali
INVESTIRE IN SERBIA
Nel corso degli ultimi anni, l’economia serba ha vissuto una crescita grazie a ingenti investimenti
stranieri e un miglioramento continuo del proprio ambiente economico. Le tasse non sono state
aumentate fino al 2012, nonostante l’aumento delle entrate pubbliche, mentre gli stipendi reali e gli
altri contributi relativi agli stipendi sono stati ridotti. Nell’agenda del governo sono previste maggiori
riforme del sistema pensionistico e delle politiche sociali, il cui scopo è quello di aumentare gli
incentivi per i datori di lavoro e diminuire la tassazione degli stipendi.
La Serbia è considerata dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) come un paese con sviluppo
medio-alto e un’economia in forte crescita.
La Serbia sta eliminando gradualmente dazi doganali sull’importazione dei prodotti industriali e di
alcuni prodotti agricoli provenienti dai Paesi membri dell’UE, il progetto è quello di abolire ogni
dazio doganale entro il 2014.
REGIME FISCALE
Il regime fiscale serbo è altamente favorevole per investire o delocalizzare la produzione in quanto
l’imposizione fiscale per le imprese è tra le più basse d’Europa (pari al 15%) e anche l’Iva è tra le
più competitive (pari al 20%).
La ritenuta fiscale sui dividendi è calcolata attualmente con l’aliquota del 20% sulle varie forme di
reddito da parte di non residenti.
Per evitare ulteriori carichi fiscali e per poter rendere trasparente l’imposizione fiscale, la Serbia ha
stipulato 42 convenzioni contro la doppia imposizione fiscale, tra cui l’Italia.
I prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili, servizi postali, telefonia, fax e manutenzioni
sono i più bassi d’Europa.
Imposta sul reddito delle società
16%
15%
19% 19% 19% 20%
27,5 + 3,9%
23%
IVA
27%
23% 25% 24%
22%
20% 20% 20% 20%
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Tel. 045/547608 – Fax 045/9251615
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Ungheria
Romania
Croazia
Polonia
Italia
Bulgaria
Repubblica Ceca
Slovacchia
Serbia
Italia
Slovacchia
Croazia
Repubblica Ceca
Ungheria
Polonia
Romania
Bulgaria
Serbia
10%
BASSO COSTO DELLA MANODOPERA
Il mercato del lavoro in Serbia è diventato veramente vivace, con un numero crescente di
investitori internazionali che localizzano o delocalizzano le loro attività nel paese.
Le normative sul lavoro sono trasparenti e comprensive. Durante i giorni di assenza per malattia
viene pagato il 65% dello stipendio medio. Ci sono 5 giorni lavorativi a settimana che vengono
distribuiti dallo stesso datore di lavoro. Gli stipendi medi in Serbia sono talmente bassi da
assicurare le operazioni con costi efficaci. I costi totali per i datori di lavoro sono il 60% del livello di
costi dei paesi dell’Europa centro-orientale. I contributi per la previdenza sociale e le tasse su
stipendi arrivano all’incirca al 60% della retribuzione netta, ma il carico fiscale per i datori di lavoro
può essere in gran parte ridotto attraverso una varietà di incentivi finanziari e fiscali. Lo stipendio
medio lordo in tutti i settori economici nel 2013 è stato approssimativamente 508 Euro e al
momento lo stipendio minimo legale previsto è di 1€ l’ora.
ALIQUOTA CONTRIBUTIVA
32%
12 - 40%
Italia
Ungheria
18 - 32%
Croazia
16%
Polonia
20%
Bulgaria
19%
Slovacchia
16%
Romania
Repubblica
Ceca
Serbia
12%
15%
STIPENDIO LORDO MENSILE/EURO
1.048
Italia
Polonia
999
Croazia
846
Repubblica
Ceca
805
Slovacchia
660
Bosnia
Erzegovina
Serbia
508
771
Ungheria
2.229
Fonte: Istituto di Vienna, 2013
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POSIZIONE GEOGRAFICA STRATEGICA
Alla Serbia si è spesso fatto riferimento come la porta dell’Europa grazie alla sua preziosa
posizione nel cuore del sud-est del continente europeo la rende un luogo eccezionale per gli
investimenti; offre inoltre la possibilità di fornire servizi e trasportare merci in tempi brevi e flessibili.
Non meno importante il fatto che questo Paese abbia il fuso orario comune con la maggior parte
dei Paesi Europei occidentali dando così evidenti vantaggi.
La Serbia è un paese ricco di fonti di energia rinnovabile e garantisce alta qualità delle materie
prime.
SERBIA:
MOSCA
LONDRA
AMSTERDAM
ROMA
BERLINO
MILANO
MONACO DI BAVIERA
PRAGA
VIENNA
2235 KM
2042 KM
1722 KM
1289 KM
1255 KM
1009 KM
930 KM
907 KM
612 KM
INCENTIVI E AGEVOLAZIONI
Per incentivare i nuovi investimenti, il governo serbo fornisce anche una serie di agevolazioni,
esenzioni e riduzioni delle imposte per una parte dell’importo investito in beni immobili (fino
all’80%).
Vengono offerti incentivi finanziari nel settore manifatturiero, settore di servizi destinati
all’esportazione e progetti per il turismo. Gli incentivi a fondo perduto per la creazione di nuovi
posti di lavoro sono offerti dal governo nell’importo che varia da € 4.000 a € 10.000 per ogni nuovo
posto di lavoro creato, i requisiti per l’assegnazione degli incentivi sono il numero minimo di nuovi
posti di lavoro (10 per i servizi, 50 per il manifatturiero) e l’importo minimo dell’ investimento (dal
0,5 ad 1 milione di Euro, 5 milioni per il settore turistico).
Alcune delle aziende più famose del mondo hanno riconosciuto la potenzialità economica della
Serbia e hanno deciso di delocalizzare le loro imprese in questo Paese; tra cui FIAT, Magneti
Marelli, LEONI, Golden Lady, Calzedonia, GEOX, Pompea e United Colours of Benetton.
Per alcune aziende, la Serbia funge da centro manifatturiero e distributivo che consente
esportazioni esenti da dazi, forte domanda interna ed esportazione sui mercati di Russia, SEE e
UE; altre sono attirate dalla forza lavoro altamente qualificata con la conoscenza della lingua
inglese a livello altissimo, ottima è anche la conoscenza della lingua italiana.
Lo Studio rimane a disposizione per chiarimenti, approfondimenti e opportunità.
Studio Associato Baù Martini
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