La riduzione dei costi non sempre è possibile nel breve periodo
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La riduzione dei costi non sempre è possibile nel breve periodo
IL CASO La riduzione dei costi non sempre è possibile nel breve periodo Le imprese ticinesi si attendono effetti negativi per i prossimi mesi se la situazione valutaria rimane critica. È quanto emerge da un’analisi PanelCode dell’Ire (Istituto ricerche economiche. “I settori maggiormente colpiti dell’industria e dei trasporti non sembrano in grado di procedere a una generale riduzione dei costi dei fornitori e procederanno nei prossimi mesi a ottimizzazioni dei propri processi produttivi”, si legge in una nota. Ciò vuole dire che ci saranno verosimilmente dei licenziamenti e processi di delocalizzazione. Il settore del commercio, anch’esso molto colpito, sembra tuttavia in grado di assorbire maggiormente lo shock tramite una probabile riduzione dei costi di fornitura. In generale, si attende quindi una diminuzione dei prezzi praticati dalle imprese. La struttura economica ticinese dovrebbe reagire in maniera simile alla struttura nazionale, con l’eccezione di alcuni settori. L’effetto aggregato sul Pil cantonale, inoltre, sarà importante, producendo una stagnazione se non una flessione dell’attività economica. Di questo parere è il 75% del campione facente parte del Panel. La disoccupazione, infine, dovrebbe invece aumentare di 0,1 punti percentuali nel primo trimestre 2015 e di 0,22 punti percentuali nel secondo rispetto alle precedenti stime, come conseguenza della variazione del tasso di cambio. “L’apprezzamento del franco – si legge ancora nell’analisi dell’Ire – ha creato pressione sul lato dei fatturati non solo per le società che vendono direttamente all’estero. Un numero elevato di imprese operanti sul territorio nazionale ha riferito di clientela svizzera che richiedeva sconti per commesse già effettuate al fine di uniformare il prezzo praticato a quello applicato dai principali competitors europei”. Riduzione che intaccano anche totalmente il margine operativo tanto da causare perdite. Queste variazioni nell’immediato sono compensate dalle aziende con un tentativo di riduzione dei centri di spesa al fine di recuperare la competitività perduta. Ipotesi valutata attualmente dal 43% delle imprese interpellate nell’analisi PanelCode dell’Ire.