Verbale della giuria - Pro Loco Settimo Milanese
Transcript
Verbale della giuria - Pro Loco Settimo Milanese
7º Concorso Nazionale di Pittura Immagini e forme Verbale di Giuria La giuria del 7º Concorso Nazionale di Pittura organizzato dalla Pro Loco Settimo Milanese costituita da Giovanna Motta - docente di storia dell’arte Cataldo Russo - docente e scrittore Mina Pasca - critico e organizzatrice di eventi culturali Angelo Gaccione - giornalista e scrittore riunitasi in data 30 ottobre 2010, dopo aver visionato i dipinti esposti, ha espresso all’unanimità il seguente giudizio: 1° Premio Opera n° 16. “Oltre” di Davide Platania - Milano Il dipinto evidenzia un senso di mistero che rimanda a una certa spiritualità che esce dai confini angusti della quotidianità e ci proietta in un mondo ideale. Le forme sono nitide nella loro estrema essenzialità e i colori, a volte sfumati a volte accesi, sembrano sorgenti di luce proveniente da un mondo quasi lontano e mitizzato. 2° Premio Opera n° 31. “ I miei vasi” di Dora Aliverti – Venegono Inferiore (VA) Il dipinto evidenzia una tecnica matura e consolidata. Buono l’accostamento fra i colori e le forme. Le graffiature e le incisioni sembrano richiamare l’attenzione del visitatore sulla caducità del tempo e sulla necessità di preservare le cose a noi care. Notevole anche il senso della prospettiva e il gioco di luci che scaturisce dal sapiente dosaggio del colore. 3° Premio Opera n° 23. “Ricordo: l’immagine prende forma” di Anna Maria Monti - Milano Il volto in primo piano risulta molto evocativo nello sforzo di comunicare qualcosa al visitatore. Le macchie di colore che gli fanno da contorno sembrano tanti strati che rafforzano la suggestività dell'immagine e creano un certo senso di mistero. Premio della critica Opera n° 67. “Forme 3, bianco su tela estroflessa di Gino Ceoloni - Caluso (To) La monotonia del bianco è interrotta e animata dalla arditezza e armonia della forma che sembra trasferirci in un mondo onirico che porta fuori dai confini della quotidianità. L’artista Celeoni riduce tutto all’essenziale e lascia alla fantasia del visitatore la possibilità di interpretare l’opera in stretto rapporto con la propria sensibilità e conoscenza dell’arte. Premio Pro Loco Settimo Milanese “Giuseppe Farina” Opera nº 5. “Sogno di donne” di Berenice Russo – Cirò Marina (Kr) Nel dipinto la pittrice sembra voler affermare la centralità del ruolo delle donne senza per questo voler entrare in conflitto o sminuire la funzione degli uomini. I colori, accesi e caldi, sembrano aprire squarci di luminosità assoluta sui tanti meandri di un mondo sempre più prigioniero di scelte che tendono a tenere la donna in un ruolo subalterno. Nitidi i contorni e precise le forme. Notevole il senso di movimento. Il dipinto colpisce soprattutto per l’uso sapente che l’artista sa fare del colore. Premio Giuria Popolare Opera nº 29. “Laguna” di Donato Ciceri – Orsenigo (Co) Segnalazioni della critica Opera nº 34. “Cromatologia” di Giovanni Urbano - Bareggio Attraverso l’uso di materiali, che per lo più nella società consumistica finiscono facilmente nella spazzatura, quali cannucce di plastica, sapientemente spalmate di colori, inusuali in natura, l’artista sembra voler stabilire un ponte fra i paesaggi della mente e dell’anima e il mondo circostante. Colpisce positivamente l’apparente semplicità e purezza della forma. Opera nº 65. “Crash!” di Lara Fantin Didolani - Milano Il dipinto, attraverso la scomposizione della forma e l’uso sapiente dei colori, crea suggestioni di notevole intensità. Opera nº 68. “Castellina, non solo vigne” di Lorenzo Donati – Pieve al Toppo (Ar) L’artista evidenzia una particolare attenzione per i colori. Le forme sembrano scaturire da una dall’anima dell’artista desideroso di formare il tempo su riti e tradizioni che tendono sempre più a scomparire. Buono l’accostamento dei colori e il gioco di luce che riesce a creare. Opera nº 53. “Forme e colori” di Pietro Floria – Seregno (Mb) Il dipinto evidenzia un buon equilibrio fra forme e colori. Questi ultimi, sapientemente dosati, creano un'atmosfera che rimanda ad epoche in cui c'era effettivamente una maggiore armonia fra l'uomo e la natura. Notevole è il gioco dei riflessi tanto che le immagini sembrano proiettate da un caleidoscopio.