Di - San Felice Circeo
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Di - San Felice Circeo
Politicaa Territtorrio Anche le api nel loro piccolo ... di Ape Ronzante a pagg. 3 Il Fattoo Terriitoorio Ci vorrebbe una rivoluzione (liberale) di Alessandro Petti I famosi antipasti di mia moglie Vacanze Pontine di E. Dantes e Roderigo Ancora cemento sul territorio di Marco Omizzolo a pag. 7 a paag. 5 Territoorioo Un’antenna a Mezzomonte di Cristian Lamagna a pag. 11 a pagg. 8-9 CENTRO O STORICO SAN FELICE CIRCEO ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENTRO STORICO” di ALESSANDRO CRESTI Avaritia et adrogantia praecipua validiorum vitia Editoriaale L’avarizia e l’arroganza sono i vizi principali dei potenti Prepotenza al potere D opo diverso tempo di contrasti tra opposizione e maggioranza, quest’ultima (PdL) il 14 novembre u.s. ha prepotentemente rifiutato il candidato proposto dal PD, Leoluca Orlando, e ha eletto il Senatore PD, Riccardo Villari, Presidente della Commissione di Vigilanza sulla RAI, infischiandosene della prassi parlamentare per cui da sempre questa scelta spetta all’opposizione. Una prepotenza che si commenta da sola, attuata praticamente in soli quindici minuti, con un vero e proprio blitz. Un atto che rafforza in me la convinzione che la RAI sia così ambita perché è il massimo strumento che possa consentire alla maggioranza di consolidare il suo potere, mettendolo in scena giorno e notte, rendendolo visibile con maneggi demoniaci finalizzati ad attirare l’attenzione della massa con una TV commerciale, che le faccia ottenere popolarità e consensi. Leggo, quindi, nell’elezione del Senatore Riccardo Villari, un modo prepotente, arrogante e prevaricatore per assoggettare la televisione pubblica a fini squisitamente politici e forse anche a interessi personali. La repubblica italiana, contrariamente a quanto affermato dalla Costituzione, appare fondata sull’uso della televisione come strumento per forgiare l’opinione pubblica al fine di conquistare il potere e di conservarlo. E così in Italia, dove scarseggia il senso critico, i più si fanno facilmente influenzare e concontinua a pag. 6 le e a t a N n o u A u g u r i d i Be A n n o N u o vo felic BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 6 N. 33 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2008 SOLOO CONTRRO TUTTII Mario Vittorio Capponi “Il tribuno della plebe” se ne è andato! P rima di trasferirmi a vivere a San Felice (quasi un quarto di secolo fa!) avevo sentito parlare di Vittorio solo durante i miei soggiorni estivi, quando in piazza si formavano ancora capannelli di cittadini appassionati alle vicende del paese. Le opinioni su di lui erano discordanti, e quando l’argomento si spostava sugli Usi Civici, si formavano due fazioni: una che stravedeva per lui e l’altra che lo detestava, ma tutte e due gli riconoscevano una forza e una ostinazione senza pari nel portare avanti le sue tesi. Allora, ignoravo del tutto il significato di “Uso Civico”, ma le scintille che scaturivano da quelle discussioni avevano continua a pag. 2 Mario Vittorio Capponi ULTTIMMA LEZZIOONE Ci vorrebbe una rivoluzione (liberale) C’ è un passato – fascista – che non vuole passare, che non riusciamo a digerire. Fa fatica a passare, quel passato, anche perché nel dopoguerra – preoccupati per il possibile ritorno di inclina- NONNNA PAOLAA Un invito alla lettura ... zioni fasciste – abbiamo costruito il fascismo come il male assoluto. E così non abbiamo fatto i conti con lui, lo abbiamo semplicemente esorcizzato. Ma quando, dove, come e perché è nata questa bugia? Il 22 giugno del 1946 un Decreto presidenziale firmato da De Nicola – e subito definito “l’amnistia Togliatti-De Gasperi” (che allora erano rispettivamente il Guardasigilli e il Precontinua a pag. 5 Paola Lanzuisi a pag. 12 Piero Gobetti Ed tore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] www sanfelicecirceo.info - Reg. Tr b. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti. Redazione Francesca Faccini, Stefano Pagliaroli, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 2 Personaggi di Egidio Calisii Solo contro tutti Mario Vittorio Capponi “Il tribuno della plebe” se ne è andato! fatto nascere in me una grande curiosità nei confronti di un personaggio che aveva votato parte della sua esistenza e tutta la sua vita politica ad un argomento così oscuro eppure così importante per i cittadini del Circeo. Così, quando, circa venti anni fa, seppi che avrebbe tenuto un comizio, non mi lasciai scappare l’occasione e mi recai ad ascoltarlo, in una piazza gremita dove l’attesa per l’oratore montava, di minuto in minuto. Sono sempre stato un amante dei comizi e, quando vivevo a Napoli, cercavo di non mancare mai a quelli che, già sapevo, avrebbero appassionato le folle; su tutti quelli di Almirante (che seguivo anche per militanza politica) e quelli di Berlinguer. In certe occasioni, in piazza del Plebiscito, difficilmente si scendeva al di sotto delle centomila persone e, tra slogan e inni, il clima era davvero indescrivibile. “ Vittorio, un uomo dalla corporatura robusta, i capelli nerissimi e un’oratoria originalissima “ Eppure, quel giorno, in quella piazza di paese immensamente più piccola, senza cori e senza bandiere al vento, si era venuta a creare un’atmosfera che conquistava; forse era la partecipazione emotiva, forse erano quei pochi cartelli che riportavano una scritta dal sapore epico “solo contro tutti”, ma sta di fatto che la tensione era grande e si sciolse solo all’apparire di Vittorio sul palco. Un uomo dalla corporatura robusta che denotava un fisico forgiato dall’abitudine al lavoro e anche dalla passione per la buona tavola; i capelli nerissimi che non rivelavano i suoi cinquant’anni e poi un’oratoria originalissima che, suo malgrado, doveva abbandonare per leggere le complicatissime carte che riassumevano i suoi studi, quelli cioè che dimostravano chiaramente – contro le opinioni di sedicenti esperti della materia – come i comprensori del territorio di San Felice Circeo fossero liberi dai vincoli medievali del Demanio Civico. Fu una serata eccezionale, conclusa con un’ovazione da parte di quella gente che è stata sempre la croce e la delizia di Vittorio, la stessa gente per cui ha lottato per oltre quarant’anni, la stessa gente che non è mai riuscita a ca- pire del tutto quale sia stato l’impegno che egli ha profuso al solo scopo di difendere i diritti dei suoi concittadini. Molti bollano l’attività politica di Mario Vittorio Capponi con il termine riduttivo di “populista”, ma non è così; direi che gli si addice di più quello di “tribuno della plebe”, del genere di Tiberio Gracco che sacrificò la vita pur di riuscire a far approvare un’importante legge agraria a favore dei contadini. Ma, probabilmente, lo stile di Vittorio è stato unico perché nasceva da un desiderio assoluto e imparziale di giustizia (che lo spinse perfino a denunciare la madre che adorava) e dallo studio certosino dei documenti che egli ricercava – e trovava – con un intuito degno degli investigatori più famosi; il tutto, a dispetto di una frequentazione scolastica che era stata troppo breve a causa di quella necessità di braccia che, nel primo dopoguerra, costringeva anche i ragazzini più promettenti a prendere dimestichezza, troppo precocemente, con la vanga o con la pala. Quando cominciammo a frequentarci e quando lui mi consentì, sempre un po’ guardingo, di consultare i suoi archivi, capii che le sue tesi erano corrette e che la strada da lui indicata riguardo ai supposti Demani Civici di San Felice era giusta. Spesso, du- “ “solo contro tutti” ha lottato per dimostrare che i comprensori del territorio di San Felice Circeo sono liberi dai vincoli medievali del Demanio Civico “ segue da pag. 1 rante i nostri colloqui, squillava il telefono e io, incredulo, assistevo ad una scena surreale nella quale Vittorio dissertava con un noto Avvocato o con un eminente Giudice, elargendo pareri e consigli e pronunciando frasi piene di termini strani quali: livellario, enfiteuta, allodio. Ma la sua grammatica e la sua sintassi non erano perfette e lui, di questo fatto, si doleva molto tanto che, un giorno, vincendo una comprensibile soggezione, giunse a chiedermi di correggergli quello che lui scriveva. Una volta, rileggendo quello che lui aveva ideato e io avevo “aggiustato”, mi disse con una espressione sinceramente commossa: “Ggidio, che saje scrive bbene… Se sapeva scrive assusì, saría caputate ju munne!”. Caro Vittorio, tu il tuo mondo lo hai capotato lo stesso, a dispetto di chi, per invidia delle tue capacità, non ti ha mai amato. E puoi star certo che i tuoi amici continueranno le tue battaglie e non ti lasceranno più “solo contro tutti”. o conosciuto Mario Vittorio Capponi in occasione della campagna elettorale per le amministrative dell’aprile 2007 a San Felice Circeo. Stavamo mettendo a punto la lista civica “Un Comune per Amico” e cercavamo di individuare un capolista, il nostro candidato a Sindaco. Fu scelto proprio lui, che accettò con entusiasmo e cavalcò il programma con il suo solito roboante entusiasmo. E così nelle molteplici occasioni di incontro e di scambi di idee ho imparato a vedere al di là della sua irruenza, che era poi sana passione per il territorio e per i suoi cittadini. Vittorio era preparatissimo e sosteneva la sua tesi sugli usi civici con argomentazioni frutto di studi e ricerche approfondite, che ne avevano fatto un esperto senza pari. Di qui la mia ammirazione la mia amicizia, che mi hanno portato a seguirlo costantemente durante il lungo periodo della sua malattia e delle sue sofferenze, tenendolo sempre informato con le notizie dal suo Paese. Di questo si compiaceva, mentre era rammaricato del silenzio dei colleghi dell’amministrazione, che, tranne il consigliere Giuseppe Bianchi, non gli hanno mai fatto nemmeno una telefonata per informarsi della sua salute. Questo è a dir poco deplorevole, perché Vittorio era un avversario e non un nemico! H Alessandro Cresti IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO PAG . 3 Territorio di Ape Ronzante Un gruppo di giovani presenta un progetto per la realizzazione di un cineforum Anche le api nel loro piccolo... vanno al cinema Il progetto prevede la programmazione e la realizzazione di rassegne cinematografiche Q ualche anno fa, per la precisione nella primavera del 2005, nasceva l’associazione “Api Ronzanti”. Inizialmente il gruppo di pochi ragazzi che ne fanno parte, non aveva un nome identificativo. Il sodalizio prendeva forma dalla voglia di organizzare qualcosa per la comunità, oltre che per se stessi. Lentamente si sono concretizzate attività di espressione artistica culturale. Consapevole delle diverse esigenze dei giovani del paese, l’associazione, ha cercato di strutturarsi come collante di una generazione con quelle future, senza arrendersi alle circostanze e proponendosi artéfici e propositivi sul piano sociale. Il paese è quello di San Felice Circeo: luogo onirico dell’odissea di Ulisse, approdo di briganti, fortino strategico, culla dell’esplorazione creativa di numerosi artisti, inspiegabilmente persa nell’inestricabile labirinto della memoria. Lo testimonia la situazione territoriale, palesemente degradata e povera di stimoli. Sulla dimensione collettiva prevalgono gli “interessi” personali e le risposte a tale malessere, cui va aggiunta la noia, sono spesso comportamenti negativi, aggressivi, distruttivi come l’utilizzo e il consumo di stupefacenti e di alcool. “ un’idea simile: la programmazione, per le festività natalizie, di film in seconda visione. In tal senso è stata indetta anche una gara per assegnare la gestione del cinema-teatro, ma il bando non ha ricevuto nessuna risposta. Sembrava che il fato andasse incontro alle intenzioni dell’associazione e così l’8 febbraio 2008 le “Api Ronzanti” presentano al sindaco una proposta per la realizzazione di un cineforum. Il progetto poggerebbe su alcune idee guida, come la considerazione di diverse categorie cinematografiche: nazionalità, regista, argomento, documentari e genere. In concomitanza con le proiezioni si prevedono incontri di orientamento e formazione, in modo da favorire una visione consapevole della pellicola presentata. Non mancherebbe, inoltre, lo spazio rivolto a eventi e spettacoli teatrali, musicali e di danza, in collaborazione con le associazioni locali e le scuole. La gestione del teatrino è stata affidata dall’Amministrazione Cerasoli alla Pro Loco, che dovrà esprimersi, si spera favorevolmente, in merito alla richiesta delle “Api Ronzanti”. Lo scorso ottobre è stato ripresentato il progetto e la speranza che ai sanfeliciani (di ogni età) venga concessa la visione di un buon film è ancora viva. SOMMARIO nella primavera del 2005 nasce l’associazione “Api Ronzanti” con la voglia di organizzare qualcosa per la comunità “ zione difficile e gli unici svaghi rimangono lo sport e la birra al pub. Negli anni ottanta, alcuni giovani si ritrovavano nel teatrino comunale, luogo in cui si elaboravano spettacoli da mettere in scena. Con il passare degli anni, è storia nota a tutti, il teatrino è stato lasciato in stato di abbandono e trasformato in un magazzino. Infine è stato adibito a sala per eventuali riunioni e mostre d’arte. Attualmente i locali sono stati restaurati e potrebbero ospitare anche meravigliose proiezioni cinematografiche. “ le “Api Ronzanti” hanno presentato al Sindaco un progetto per la realizzazione di un cineforum da tenere nel teatrino comunale “ Anche per tutto questo nasce l’Associazione “Api Ronzanti”, un’associazione volta alla realizzazione di attività creative e intellettuali, officina di idee per l’interazione, l’evoluzione del pensiero e semplice reazione all’impulso di aggregazione. Partendo quindi da queste premesse, l’associazione ha inizialmente realizzato eventi rivolti al mondo musicale, corrispondendo almeno in parte alle necessità, desideri e aspirazioni di quanti nel paese si dedicano a questa forma d’arte. Ricordiamo il “Circeo Summer Festival 2006-07” e il “1° Maggio” nel Piazzale Italo Gemini, iniziative con grande riscontro di successo e partecipazione. L’eccezionale riuscita e l’enorme entusiasmo hanno contribuito a mobilitare maggiori energie nel mettere in atto più momenti di aggregazione possibili, nel tentativo di sfuggire il tedio quotidiano e non solo. Durante quegli anni, tuttavia, ci siamo resi conto di come fosse riduttivo mettere in piedi delle manifestazioni solo nel periodo primaverile o estivo: nella bella stagione il paese si riempie di turisti e le occasioni di intrattenimento, organizzate da enti pubblici e privati, sono numerose. Il nostro pensiero volge all’occupazione creativa di uno dei più lunghi e lugubri intervalli di tempo: l’inverno. Il freddo e la pioggia che caratterizzano i mesi che vanno da ottobre a marzo, rendono l’intera- Il progetto prevede la programmazione e la realizzazione di rassegne cinematografiche. Tale iniziativa, oltre a rompere la routine quotidiana, ad alimentare il sacro fuoco della cultura e dell’arte, potrebbe rappresentare un importante momento d’aggregazione, di scambio di opinioni, di incontro intergenerazionale e, perché no, aprire le porte al dialogo con se stessi. Dopo aver restaurato i locali del teatrino, anche l’amministrazione comunale aveva avuto Editoriale Avaritia et adrogantia … Personaggi Mario Vittorio Capponi Territorio Anche le api nel loro … 1 2 3 Ambiente Le “testuggini” … - Sonnino 4 Politica Ci vorrebbe una rivoluzione (liberale) Lettere Lettere al Direttore 5 6 Territorio Ancora cemento sul territorio 7 Il fatto I famosi antipasti di mia moglie Vacanze Pontine Libri Odio l’estate Territorio Un’antenna a Mezzomonte Cultura Un invito alla lettura Personaggi/ Oroscopo Ze Luca e l’ombra della madre Sport Calcio 13 14 Tempo libero Cucina – Cinema – Ora legale – Poesia 15 8-9 10 11 12 IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 4 Ambiente di Francesca Faccini Un ambiente marino ormai modificato Le “testuggini” nel mare ormai scomparso Una volta usavano le nostre spiagge per riprodursi el precedente n. 32 (settembre-ottobre) del “Centro Storico” abbiamo pubblicato un articolo sul naufragio della nave mercantile americana “Liberty” avvenuto lungo le coste del Circeo nel gennaio 1945. Innanzitutto vi dobbiamo una precisazione sulla didascalia di una foto: il pescatore con i due pesci luna sotto il braccio non era Luigi Chiocca “Il Pozzolano”, ma Felicetto Coccia, scomparso lo scorso anno. E Luigi Nesti sulla barca non era insieme a Felicetto Coccia, ma a Luigi Coccia, suo fratello. Ce ne scusiamo con i familiari degli interessati e con Nesti. Di Luigi Chiocca, purtroppo, esiste una sola foto che si trova sulla sua tomba e che vi proponiamo anche se in qualità non eccelsa. Quei pesci luna immortalati nella foto di Coccia hanno ricordato a molti come alcune specie siano ormai scomparse dalle nostre acque. Esempi? Squali temibili come la canesca o squalo bianco, oppure innocui come il palombo, il pesce angelo e il pesce luna, la rondine di mare o pesce volante, la torpedine. Specie tutte raffigurate nelle foto di quegli anni, quei pesci che venivano abitualmente catturati dai professionisti, dal Pozzolano, da Coccia, da Nesti e dai loro compagni di lavoro dell’epoca e che oggi da queste parti non esistono più. “Purtroppo i nostri pescatori che usano le reti da posta molto meno nocive di quelle a strascico o delle nasse, aderiscono ai finanziamenti Cee tagliando le loro barche – afferma Ennio Bravo, presidente del Circeo Fishing Club -, ma sono poco conosciute e poco pubblicizzate altre possibilità offerte dalla stessa Cee a proposito della conversione dell’attività di pesca a quella N Testuggine Caretta Caretta di allevamento marino”Alcuni soci del club hanno approfondito anche da un punto di vista storico l’habitat e la storia della pesca sulle nostre coste ed è grazie a loro se possiamo proporvi questo breve excursus. In passato, prima con gli antichi romani poi con i templari, i laghi costieri erano utilizzati per allevamento, sia di mitili e molluschi bivalvi sia di pesce (polpi, orate, spigole, anguille). Dopo un lungo periodo di inattività, nel diciottesimo secolo queste attività sono riprese. Sulle coste, invece, agli inizi del diciannovesimo secolo, si fanno assidue le campagne di pesca condotte da varie marinerie, in particolare Campani al Circeo e Siciliani a Ponza. Il fondale, che degrada regolarmente fino a metà distanza da Ponza, era ricco di aree scogliose miste ad aree sabbiose, per cui i mari locali erano molto pescosi e ricchi, oltre che di tutte le specie oggi conosciute, di crosta- cei in gran quantità, pregiati e non. Delfini e cetacei transitavano tra Ponza e il Circeo e le testuggini “Caretta Caretta e Liuto” utilizzavano ancora le nostre spiagge per riprodursi. La situazione attuale non è delle più rosee. L’urbanizzazione con l’immissione di sostanze inquinanti nel mare ma soprattutto lo sfruttamento dei fondali per opera delle paranze che usano reti a strascico, ormai perfezionate a tal punto che attraverso supporti muniti di ruote riescono a transitare anche su pianure sommerse scogliose, continua a distruggere milioni di uova e altri supporti produttivi. Conseguenze: consistente riduzione del pescato di taglie medie e irreversibile diminuzione delle quantità. Altro fattore da non sottovalutare è l’arrivo di specie non autoctone del Tirreno, come i “pesci serra” (in aumento esponenziale) e i “barracuda”, temibili predatori dalle carni non prelibate che con la loro voracità contribuiscono alla distruzione di specie autoctone. Va detto che, contro questi fenomeni, le associazioni di pesca sportiva svolgono indirettamente un ruolo di protezione. Infatti: nei giorni festivi, quando è vietata la pesca professionale a strascico, si posizionano con le loro barche e le loro canne a due ami sulle aree di pesca, con “effetto barriera”. Nei periodi estivi notturni pescano sotto costa bloccando la pesca di frodo fatta con le reti volanti da piccoli pescherecci; adottano tipologie di pesca sportiva finalizzate alla cattura di pesci serra e barracuda. Non è molto, perché la vera soluzione sarebbe combattere le filiere di mercato illegale dove finiscono in vendita partite di pesce sottomisura. di Lorenzo Cavaterra Sonnino - San Felice Circeo Si concretizza un ideale gemellaggio tra due Associazioni culturali idea di un’Associazione, che prenda a cuore il destino del Centro storico di Sonnino, è nata un anno fa tra un gruppo di amici e dopo diverse elaborazioni, con l’aiuto anche di un’analoga associazione a San Felice Circeo, questo desiderio si è finalmente concretizzato. In un incontro presso la biblioteca comunale, alla presenza dei soci, tra i quali una rappresentanza dell’Associazione Culturale “Il Centro Storico” di San Felice Circeo, è stata ufficialmente presentata l’Associazione Culturale “CEMASA”. Quali obiettivi si ripropone questa Associazione costituita perlopiù da giovani del posto? Innanzi tutto vuole cercare di ottenere solidarietà e collaborazione da parte dei cittadini per tutelare il territorio del Paese, da anni violato da una crescita edilizia senza regole, disordinata e di pessimo gusto: e soprattutto vuole che non venga abbandonato o trascurato il L’ Panorama di Sonnino Centro storico che rappresenta la Storia di Sonnino, le radici degli abitanti. E siccome non esiste un futuro se non c’è un passato, con il quale confrontarsi, l’augurio è che questa Associazione riesca a sensibilizzare l’Amministrazione comunale perché si adoperi e si impegni per il recupero del Centro storico, condividendone gli ideali. Le iscrizioni sono aperte ai cittadini tutti, residenti e non, che abbiano a cuore le sorti del loro Paese di origine, senza confondere i progetti della “CEMASA” con alcuna ideologia politica. Nell’occasione è stato stabilito un legame ideologico tra le due Associazioni culturali, di Sonnino e di San Felice Circeo. Quest’ultima in particolare si propone di collaborare, in base alla sua più lunga esperienza, al raggiungimento degli scopi fondamentali di entrambe: difesa del territorio e rispetto della legalità. IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO PAG . 5 Politica di Alessaanddro Petti L’ultima lezione di Piero Gobetti Ci vorrebbe una rivoluzione (liberale) Dove nasce l’anomalia italiana “ maggioranza agnostica e apolitica del Paese accettò dopo il 1945 di essere governata dalla nomenklatura antifascista “ purché questa non le chiedesse conto – come scrive Sergio Romano in “Finis Italiae”, ediz. Scheiwiller – di ciò che aveva fatto nei vent’anni precedenti”. Il patto costrinse a stendere un velo di menzogne sulla nostra storia e sul nostro sentimento nazionale. Anzi, il venir meno di questo sentimento è dovuto in gran parte a quel patto e a quella bugia originaria che ha spinto molti italiani a ritrovare rifugio nel municipalismo, nel localismo e nel campanilismo. Tanto che a tutt’oggi non esiste nel nostro Paese una solidarietà nazionale, ma una solidarietà di corporazione (dei giudici, dei giornalisti, dei docenti universitari, dei ministeri, dei partiti, dei sindacati, dei farmacisti, dei tassisti etc. etc.). In sostanza, quel patto conveniva tanto all’antifascismo, perché nessuno in tal modo gli avrebbe chiesto conto delle proprie responsabilità fra il 1919 e il 1922; quanto al Paese, perché nessuno gli avrebbe contestato l’entusiastica adesione al fascismo (chi non ricorda a proposito, almeno dalle foto ufficiali dell’epoca, le sterminate folle radunate a Roma, a Piazza Venezia, durante il ventennio?). Dobbiamo allora porre i riflettori su quello che è rimasto finora il lato oscuro della nostra questione istituzionale e che è invece all’origine dell’“anomalia italiana” rispetto alle grandi democrazie occidentali. Un’anomalia basata su un grande squilibrio tra potere politico (enorme) e autonomia sociale (troppo limitata). Uno squilibrio che ha origine dal fatto che la democrazia italiana non è nata come in Inghilterra e in Francia dalla società civile, ma è nata invece dal potere politico, frutto anche di “ la democrazia italiana non è nata come in Inghilterra e in Francia dalla società civile, ma è nata invece dal potere politico “ “ “l’amnistia Togliatti-De Gasperi” costrinse a stendere un velo di menzogne sulla nostra storia e sul nostro sentimento nazionale una scelta che due grandi leader – De Gasperi e Togliatti – seppero imporre in un contesto peraltro fragilissimo. Ci vorrebbe allora una rivoluzione, liberale, “…quella che l’Italia - scriveva Piero Gobetti nel 1924 – non ha mai avuto, ma deve ancora avere, perché il nostro Paese deve ancora fare la sua vera rivoluzione: “la rivoluzione liberale”. Il Paese era stato, infatti, fino a quegli anni dominato da due forze, i comunisti e i cattolici, entrambi non appartenenti alla tradizione del Risorgimento. Gobetti sapeva bene che il fascismo non è un fenomeno superficiale della vita italiana, ma il risultato delle insufficienze del Risorgimento. Il Risorgimento ha dato coscienza politica solo a una piccola minoranza di italiani, ma non educò alla libertà le masse. “Cosicché dopo la guerra del 1915-18 – scrive lo storico Momigliano - fu facile organizzare un triste carnevale reazionario e demagogico”. Il valore dell’insegnamento di Piero Gobetti, perseguitato dal regime fascista e costretto all’esilio, è nell’aver colto già in quegli anni, gli anni ’20, che il rimedio contro il fascismo può essere solo quello di completare e perfezionare il Risorgimento, armonizzando questo disegno con le esigenze della vita economica moderna e delle classi lavoratrici. Rileggere “La rivoluzione liberale” – ediz. Einaudi – significa non solo rendere omaggio alla memoria di una delle più nobili giovani vite che il fascismo ha stroncato, ma cogliere l’esattezza, ancor oggi, della sua diagnosi: che bisogna attuare in pieno la rivoluzione liberale iniziata e non compiuta dal Risorgimento italiano, conciliando la libertà politica con il rinnovamento sociale. Siamo alla fine del 2008: non è questo ancora il principale nodo della vita italiana? La conseguenza di questo stato di cose è che metà degli italiani non si fida dello Stato: ed è la questione centrale del nostro Paese. Gli inglesi, i francesi, gli olandesi, i belgi, gli austriaci, si. Gli italiani no. “Forse perché siamo stati per secoli colonia” (ha scritto Eugenio Scalfari). Lo Stato è il protagonista negativo della nostra storia nazionale. Lui ti vuole fregare e tu lo devi fregare. Meglio ottenere qualche favore, piccolo o grande che sia, ma meglio non impegnarsi con lo Stato. Più utile impegnarsi con chi cercherà di farti avere quel favore cosicché finirai per far parte della sua clientela, non per scelta politica ma per fedeltà alla persona o alla corporazione. In un Paese normale, cioè di normale democrazia, ci sarebbero – come negli Stati Uniti e “ Piero Gobetti nel 1924 invitava a una “rivoluzione liberale”per completare e perfezionare il Risorgimento “ sidente del Consiglio), sancì una sorta di pacificazione nazionale, che vide la magistratura chiamata ad attuare il deDe Gasperi, Adenauer creto stesso e in Schuman appena quattro giorni scarcerare 89 fascisti accusati di “collaborazionismo” o di “atti rilevanti”, che poterono così tornare alla vita civile. Su questa vicenda Giorgio Almirante, in un’autobiografia pubblicata nel 1974, scrisse: “Sarebbe ingeneroso non ricordare l’amnistia voluta da Togliatti per i fascisti”. Attraverso, cioè, un tacito patto sociale, la come in tutta Europa - due schieramenti entrambi liberali, e questo comune elemento, insieme ai valori che implica, garantirebbe una leale competizione fra una destra e una sinistra entrambe unite nell’adesione a quei principi e regole comuni. La destra italiana, diceva Indro Montanelli, è una parodia di quella vera perché il nostro Paese non ha conosciuto una vera borghesia. Ciò che manca è un codice morale e una coscienza civile. “La mia destra - annotava nel 1994 – non nasce dalla paura, non si alimenBiagi e Montanelli ta di sogni di protezione e di difesa e non si accuccia all’ombra dei Mussolini o dei Berlusconi. La mia destra è invece un codice di comportamenti, non un pacchetto ideologico. Il suo luogo si trova al di là della politica ed è il patrimonio etico di una borghesia oggi forse estinta ...”. Se c’è in Italia una pur piccola possibilità di realizzare una “rivoluzione liberale”, è, dunque, solo la sinistra che può riuscirci, non certo una destra – puntualizzava finchè vi ha avuto voce Orazio M. Petracca sul Corriere della Sera - che oscilla fra antiche tradizioni populiste e moderne tentazioni plebiscitarie. Una destra che, rispetto alla moderna economia che produce beni e servizi, privilegia chi produce invece sogni e bisogni, televisione e pubblicità. Ha scritto Paolo Sylos Labini - un altro grande italiano - in “Ahi Serva Italia”, ediz. Laterza (un piccolo libro da non perdere, l’ultimo che ha scritto poco prima di morire, nel dicembre del 2006): “Il discorso è angoscioso, ma mi sembra giusto farlo, dal momento che sulla questione ho riflettuto molto e riguarda noi tutti. Perché siamo caduti così in basso? Non per orgoglio né per presunzione, ma per disperazione sociale mi rivolgo ai miei concittadini per esortarli a fare uno spietato esame critico della coscienza civile evitando ogni formula consolatoria. E’ la premessa per uscire dall’abisso. Perché il Cavaliere ci preoccupa molto gravemente, ma il principale motivo di angoscia siamo noi italiani. Come abbiamo consentito che andasse al potere un uomo così? Che diavolo di Paese siamo ?”. Insomma, i nemici più pericolosi oggi sono i populisti travestiti da liberisti, anzi, peggio, da liberali. IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 6 Lettere segue dalla prima Editoriale di ALESSANDRO CRESTI Prepotenza al potere Marco Vuchiich Non disturbate la maggioranza dizionare e quasi inesistente è il piacere dell’autonomia e della libertà del pensiero. La maggioranza al governo ne approfitta per esercitare con tutti i mezzi un potere assoluto. A tal proposito c’è stata una sconcertante testimonianza del Senatore Paolo Guzzanti (PdL) in una recente intervista, che fa riflettere, fattagli dalla giornalista Lucia Annunziata nella trasmissione “In mezz’ora” di domenica 9 novembre u.s. Paolo Guzzanti, tra l’altro, dopo aver parlato della meritocrazia e della “mignottocrazia”, volendo con ciò dire che mentre nella prima repubblica si diventava ministro “o perché eri competente in quella materia o perché portavi un sacco di voti di preferenza, in questo governo i ministri fanno, dicono agiscono e si comportano così come è stabilito da un rigidissimo copione guidato da “Lui” (Silvio Berlusconi)”; dice ancora che “nella prima repubblica i partiti comandavano il parlamento, i capi partito e i capi correnti e i governi erano debolissimi e cadevano frequentemente. Oggi si è invertito tutto: abbiamo un governo strapotente, onnipotente, mentre il Parlamento è totalmente privo di potere critico-decisionale”. Insomma vivo in un Paese dove il bilancio politico e civile è totalmente negativo, ma spero ancora che prima o poi accada qualcosa, anche di grave, che annulli per sempre questa ormai radicata abitudine, che tutti subiamo, di manovrare e gestire ogni settore con regole a uso e consumo personale da parte di chi è più potente e magari anche più ricco e più furbo. Nella piccola realtà di San Felice Circeo credo di poter cogliere le stesse anomalie notate a livello nazionale. Nell’Am- GITE IN CANOA Caro Direttore, voglio innanzi tutto congratularmi per la fatica nel ricordare nel tuo giornale le origini e le bellezze antiche del Circeo, che altrimenti rischiano di finire sotto cumuli di interessi personali o di menefreghismo. Tra queste bellezze voglio ricordarne una che mi lasciò senza fiato, 50 anni fa quando per la prima volta, partendo con un canottino di gomma dalla zona del porto (allora inesistente), mi addentrai verso il promontorio e le prime grotte che vi si incontrano (grotta Azzuzza, delle Capre, dell’Impiccato, e del Fossellone) la mattina presto, quando spesso il mare è una tavola e i richiami delle rondini dentro le grotte suscitavano un senso di grande ammirazione. Questa indelebile sensazione mi spinse, dopo 25 anni, ad acquistare una canoa con la quale, insieme con uno dei miei figli, a turno, ho potuto prolungare molto il raggio di azione fino ad arrivare, talvolta, addirittura a Torre Paola, scoprendo tante altre grotte e in alcuni casi, entrando dove era impossibile con altre imbarcazioni (naturalmente accertandoci che le condizioni del mare non potessero riservarci brutte sorprese). Alla luce di queste esperienze, che durano tutt’ora nonostante io abbia raggiunto la settantina, insieme con un amico che sopperisce alla inevitabile riduzione delle mie forze, vengo a proporre un’iniziativa che spero possa rilanciare, in un ambiente ancora così incantevole, un agevole uso della canoa, qui assai poco conosciuta e praticata nella falsa opinione che il suo uso sia faticoso, mentre pagaiando in modo lungo e lento si ha solo un beneficio per la salute, senza fatica. L’iniziativa, che potrebbe essere por- ministrazione comunale esiste un’opposizione, che subito dopo le elezioni era costituita da cinque consiglieri, diventati ben presto solo due, il compianto Mario Vittorio Capponi, di cui si sente tanto la mancanza (ora sostituito da Roberta Cestra) e Giuseppe Bianchi; poiché Vittorio Lucci è subito passato di fatto con la maggioranza (colgo l’occasione per invitare i suoi elettori a riflettere sulla inaffidabilità di questa persona!), mentre Lino Mazzoni e Paolo Imperato, pur rimanendo formalmente all’opposizione, sono in realtà spesso assenti fisicamente e/o mentalmente, oppure in linea con la maggioranza, svolgendo il loro vero ruolo molto raramente. Da allora a oggi l’opposizione, così ridotta, con molto impegno e preparazione, ha cercato sempre di individuare vecchie e nuove anomalie nell’organizzazione, nelle procedure e nei provvedimenti del Comune, riuscendo solo in pochi casi a ottenere, forzatamente, l’attenzione della maggioranza. Perlopiù, infatti, durante i consigli comunali si assiste ad animati interventi del- tata avanti ad esempio attraverso la Pro Loco, data la sua indubbia portata promozionale, consiste in un noleggio di canoe, di uso molto sicuro, presso la spiaggetta del porto, punto di partenza più vicino al promontorio, che potrebbe essere affidato, insieme alla loro guardiania e alle decisioni di affidare le canoe in base allo stato del mare, a personale del luogo, sottraendolo in parte alla funzione di esattore dei parcheggi a pagamento, spesso causa di avversione da parte degli utenti estivi. Le canoe, inoltre, dato il loro numero ridotto, potrebbero essere impilate all’inizio della diga frangiflutti, nella parte prospiciente la spiaggetta del porto. Naturalmente l’iniziativa dovrebbe essere supportata da una campagna promozionale, data la scarsa familiarità del pubblico con l’argomento. Tale campagna potrebbe iniziare con una raccolta di firme da parte del tuo giornale, visto anche il successo conseguito con la raccolta di firme per le piste ciclabili, che ha contribuito al concreto inizio della pista da La Cona a Mezzomonte. Cari saluti Pier Vincenzo Marinelli N.d.R. Caro lettore e amico di sempre ti ringrazio per la confermata fiducia e, apprezzando molto il tuo suggerimento, ti prometto che cercherò di promuovere l’iniziativa, sperando nella sensibilità locale DISAGI A LA CONA Caro Direttore, sono sorpreso per alcune dichiarazioni apparse sul “Centro Storico” da una persona (non si è firmata), che ha sollevato il problema di un bar che ha occupato lo spazio di un marciapiede con conseguente disagio per i portatori di handicap e donne con passeggino. Ester- l’opposizione, sempre abbondantemente documentati e sostenuti dalle vigenti normative, cui si contrappone la totale indifferenza della maggioranza in modi inopportuni e talvolta incivili. Questo nella logica della prepotenza e arroganza del potere. Nelle votazioni, infatti, si sa che la maggioranza, per la forza dei numeri, vince sempre, ma non sempre ha ragione. Pur in un contesto così disarmante l’opposizione continua a lavorare alacremente su problemi impegnativi e la sua attività non si arresta. Recentemente il consigliere Giuseppe Bianchi ha inviato quattro atti di messa in mora al Comune di San Felice Circeo e per conoscenza alla Prefettura di Latina, alla Corte dei Conti e ad altri, per gli inadempimenti della Segreteria, per le procedure di stabilizzazione del personale, per l’indennità ad personam attribuita all’attuale responsabile del settore tecnico-contabile e per le progressioni verticali, costretto dalla mancata risposta all’invito e successivi solleciti di un anno all’Amministrazione comunale “ad intervenire nelle questioni oggetto delle messe in mora e su tutte le faccende che riguardano la gestione dell’Ente nel rispetto della legalità e quindi delle leggi vigenti”. La stessa cosa sempre il Consigliere Bianchi è stato costretto a fare per la grave situazione finanziaria del Comune, evidenziando una serie di ritardi e omissioni in adempimenti obbligatori. Per concludere vorrei che i lettori apprezzassero il lavoro dell’opposizione, nascosto, ma valido e costante, informandosi dalle fonti giuste e anche personalmente di tutto quello che accade nell’Amministrazione comunale, perché in realtà al cittadino distratto appare sempre e solo la maggioranza che opera in assoluto monopolio. L’opposizione c’è, si fa sentire e si sforza di lasciare un segno della sua presenza con osservazioni, dichiarazioni e denunce per la tutela della legalità e in ultima analisi dei cittadini onesti. nazioni legittime, ma non è vero che il bar in questione è frequentato dagli editorialisti del suo giornale, “radical – chic, presunti sinistroidi della politica paesana”… Il nostro “presunto radicalismo”, attinge dagli infiniti spunti che ci sono forniti dall’Amministrazione, ma certamente ci riteniamo “chic” per quanto concerne le capacità di interloquire, per cultura e per saper proporre delle strade alternative rispetto a quelle dell’attuale maggioranza. Quando ci sono punti di vista diversi, il tono dello scontro tende a inasprirsi in merito al motivo del contendere, ma questo non toglie che, poiché siamo ancora in un paese democratico, le persone che mandano invettive dovrebbero avere il buon senso e il coraggio di firmarsi. Tommaso Di Prospero PASSEGGIATA SUL MONTE CIRCEO Gentile Direttore, domenica 21 settembre ho deciso di portare alcuni miei amici stranieri ad un’escursione sul Monte Circeo che può essere effettuata utilizzando alcuni sentieri efficacemente segnalati a cura dell’ente parco. Ho iniziato la gita dall’ingresso di Torre Paola avvertendo purtroppo un senso di vergogna e di estremo disagio dovendo condurre i miei ospiti tra rifiuti di ogni genere che facevano da sponda all’inizio della passeggiata. E’ mai possibile tollerare che tesori naturali simili vengano così mantenuti? Fortunatamente la bellezza mozzafiato dello spettacolo offerto alla vista guadagnata dopo la salutare camminata ha, in parte, compensato il disagio iniziale, ma è incomprensibile come le autorità preposte non si accorgano di nulla e lascino un bene simile in tale degrado. Roberta Puccini (Roma) IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO PAG . 7 Territorio di Marco Omizzolo* La richiesta dell’Amministrazione comunale al Parco Ancora cemento sul territorio Potrebbe essere 65.000 i metri cubi da realizzare M “ le osservazioni del Comune di San Felice Circeo ai Piani territoriali paesaggistici palesano l’ennesimo tentativo di cementificazione del territorio “ In questo caso Legambiente ha chiesto alla Regione di chiarire se sia lecito attuare piani di recupero in un Parco Nazionale e di verificare la legittimità urbanistica di quegli immobili. La seconda osservazione riguarda il Promontorio, e quindi ancora il Parco Nazionale, e ricade in un’area estesa circa 18 ettari. Anche in essa, secondo Ptp vigente, prevalgono le ragioni della tutela tanto da consentire interventi di sola manutenzione e recupero dell’edilizia esistente qualora legittima dal punto di vista urbanistico. Nell’ambito oggetto dell’osservazione, in località Brecciaro/Uliveto, sono presenti piccoli nuclei edilizi lungo Via Torre Paola/Via delle Tortore. In questo caso l’Amministrazione chiede la declassificazione dell’ambito quale area/zona O/E, ossia Tutela Orientata, così da consentire, pur con un forte impianto prescrittivo, l’at- “ sono interessati i territori di Punta Rossa-Faro-Torre Fico (25 ettari), Brecciaro-Uliveto (18 ettari) e Monticchia, ai confini con Terracina (20 ettari) “ icidiali per il Parco Nazionale del Circeo le osservazioni ai Piani territoriali paesaggistici (Ptp) avanzate dal Comune di S. Felice. Osservazioni che palesano l’ennesimo tentativo di cementificare il territorio compromettendo l’unico modello di sviluppo possibile, quello ecosostenibile, concordato con il Parco nazionale. A dimostrazione di quanto sostengo sarà sufficiente analizzarne tre nel dettaglio. La prima riguarda un’area di circa 25 ettari nel Promontorio, in pieno Parco. Nel Ptp vigente l’area gode di livelli di tutela assoluti. L’osservazione dell’Amministrazione chiede la “modifica del perimetro della zona I/D e una modifica della normativa attuale del Ptp, in relazione alla presenza di zone ampiamente urbanizzate”. Nell’ambito sono presenti tre piccoli nuclei edilizi: in località Punta Rossa, Faro e Torre Fico. Il resto dell’ambito è integro, ma, al solito, si definiscono quali aree compromesse ambiti territoriali dove invece la compromissione è limitata rispetto alle dimensioni del perimetro indicato nelle osservazioni. Se tale richiesta fosse accolta, con l’indice edificatorio previsto dalla Legge Regionale 28/80 relativa al recupero delle aree compromesse dall’abusivismo (ossia 0,20 mc/mq), la potenzialità edificatoria dell’ambito diverrebbe di circa mc 20.000. L’osservazione è stata parzialmente accolta dalla Regione Lazio, la quale ha confermato per l’ambito indicato la classificazione paesaggistica attuale ma, limitatamente alle zone compromesse, ha accolto la richiesta del Comune di avviare piani di recupero delle zone abusive, poiché l’art. 31 quinquies del Ptp attuale prevede la possibilità che “nelle aree urbanizzate esistenti, come individuate dal Ptp, i Comuni possono adottare in conformità con la Legge 28/80 varianti al Prg al fine del recupero”. tivazione di un piano di recupero ai sensi della Legge Regionale 28/80 (relativa alle aree compromesse dall’abusivismo), con indice edificatorio pari a 0,20 mc/mq. L’attivazione di tale strumento urbanistico porterebbe, come l’amministrazione sa bene, una potenzialità edificatoria stimabile in circa mc 14.000. L’osservazione è stata parzialmente accolta dalla Regione limitatamente agli ambiti compromessi, mentre è stata respinta per tutta quella parte del comprensorio ancora integra. Anche in questo caso permane un “piccolissimo” problema: quel comparto territoriale è parte integrante del Parco Nazionale. Per questa ragione secondo noi la prima cosa da fare è verificare la legittimità urbanistica degli immobili esistenti in quell’area. L’ultima osservazione selezionata è relativa a un’area di circa 20 ettari sita in località Monticchia, al confine con Terracina, anch’essa interna al Parco Nazionale (guarda caso!). L’attuale livello di tutela prevede, cosa che infastidisce evidentemente l’Amministrazione, la prevalenza delle ragioni di conservazione della natura e della tutela paesaggistica. L’osservazione chiede alla Regione la declassificazione dell’ambito “spazi circostanti l’insediamento urbano di San Felice Circeo, fascia litoranea fino al confine con il Comune di Terracina”. Con questa osservazione, la richiesta dell’amministrazione di declassificazione paesaggistica porterebbe ad una potenzialità edificatoria stimabile in circa mc 30.000, attribuendo all’area l’indice edificatorio previsto dal Prg di S. Felice per le zone dove è prevista la realizzazione di residenze turistiche (0,25 mc/mq). L’osservazione è stata parzialmente accolta per le sole zone compromesse, mentre per quelle integre è stata, per loro buon cuore, respinta. Anche in questo caso chiediamo alla Regione che la disciplina delle aree del Parco Nazionale sia affidata in via esclusiva al Piano d’Assetto del Parco. Inoltre, per quelle parti dell’ambito compromesse, poiché ormai urbanizzate, chiediamo alla Regione una verifica urgente della legittimità urbanistica di quegli immobili. Insomma, si tratta dell’ennesimo tentativo di aprire il territorio del Parco alla speculazione di bassissimo livello. Il profilo delle osservazioni presentate sono del tutto inadatte per uno sviluppo realmente moderno ed ecosostenibile. C’è davvero da rimanere sbalorditi. Ma forse neanche tanto. *Legambiente – Sabaudia FLLAVIO DEMIN N (31.007.19963 - 11.110.220088) La foto di Flavio all’epoca dell’Iscrizione all’Ordine di Latina avvenuta il 10 febbraio 1994 Ha lasciato increduli chi ha avuto la gioia, la fortuna di conoscerlo e stimarlo come amico, come collega, come medico. Dopo la brillante laurea in Medicina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Flavio che era stato responsabile nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi era fiero di aver studiato in quell’Università), entrò a pieno merito alla Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università di Tor Vergata diretta dal Prof. Giovanni Rocchi. Sempre disponibile, sempre sorridente, sempre disposto ad ascoltare tutti. Era entrato talmente in simbiosi con il Suo Direttore, che ne aveva assunto gli atteggiamenti, il modo di porsi, il modo di affrontare i problemi. Dopo la Specializzazione aveva lavorato al Pronto Soccorso dell’aeroporto di Fiumicino e poi nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Verbania. Qualche anno fa aveva coronato il suo sogno di lavorare con il Prof. Rocchi, vincendo il concorso per ricercatore a Tor Vergata. La beffa ha voluto che Flavio, eccezionale medico infettivologo, colpito da sepsi improvvisa (ed ancora inspiegabile) l’11 ottobre cessasse di vivere. Ciao Flavio, chi ti ha conosciuto non potrà mai dimenticarti. Eugenio Saputo IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 8 Il fatto di E. Dantes Le attività della Pro Loco al Circeo I famosi antipasti di mia moglie Le elargizione della Giunta comunale A vete figli con velleità manageriali nel campo dello spettacolo? Pensate che potrebbe trattarsi di una buona attività ma vi spaventano i costi per avviarla? Avete comunicato ai vostri ragazzi che sarebbe meglio lasciar perdere e indirizzarsi, invece, verso la più sicura occupazione in un call center? State calmi, e magari vedete se non è il caso di fare prima un giro dalle nostre parti e cercare di entrare a far parte della Associazione Pro Loco di San Felice. Certamente vi occorrerà una forte raccomandazione, ma ne varrà la pena, credeteci. Eh, sì, perché la Pro Loco del Circeo ha trovato il sistema per gestire varie strutture e progetti senza accollarsi gli oneri che affliggono certe iniziative; non solo: riesce allo stesso tempo a ricevere sostanziosi aiuti comunali per continuare sulla stessa strada. Il tutto è sicuramente merito del valoroso presidente della suddetta Associazione, l’ineffabile architetto Cicconi, al quale va riconosciuto il merito di aver studiato con attenzione la storia del porto di San Felice laddove all’interno di una struttura costruita dal Comune con soldi pubblici, si è insediata, senza pagare neppure un centesimo, una redditizia attività privata. Ma torniamo a noi. Come qualcuno ricorderà, da queste colonne lanciammo un grido di dolore quando venne decretata la fine del nostro Teatrino Comunale destinato a trasformarsi in cinema e ad essere ceduto a privati. Molti, allora, dissero che un locale così piccolo non avrebbe suscitato l’interesse di nessuno e che sarebbe stato meglio, per il Comune, utilizzarlo per gli scopi per cui, abitualmente, una città si dota di un locale del genere: rassegne, conferenze, rappresentazioni varie, salotto di rappresentanza. Ma l’arroganza del potere non sentì ragioni e si giunse persino al Bando Pubblico per stabilire chi avrebbe gestito la struttura. Naturalmente quella gara andò deserta, ma il destino del nostro cinema non è cambiato di molto perché è stato affidato alla Pro Loco che, come da contratto “potrà gestire la struttura anche sottoscrivendo accordi con società private”. Quindi, alla fine del percorso, una società privata (che normalmente non è un ente di beneficenza) usufruirà di una struttura la cui sistemazione è costata ai sanfeliciani circa centomila Euro e per la quale è stata anche richiesta alla Regione una cifra di circa ottantaduemila Euro per adeguamenti. E siccome, poi, non a caso si dice “la febbre del cinema”, la nostra amministrazione, ormai contagiata, ha coinvolto un altro locale storico di San Felice e cioè l’Arena Vittoria. Qui la tattica è stata diversa; infatti la Giunta ha preso in affitto il cinema all’aperto per sei anni per 1.900,00 Euro al mese, con un impegno totale di 136.800,00 Euro; una cifra che non ci sembra cosa da poco visto anche che si tratta di un Castro dei Volsci locale che è in completo disarmo da anni e, quindi, con ogni probabilità, non è in regola con le norme di sicurezza; senza contare il fatto che, viste le sue caratteristiche, potrà essere utilizzabile per quattro o cinque mesi l’anno. Ma chi se ne frega, avranno pensato quelli che gestiscono i nostri soldi, tanto poi lo regaliamo alla Pro Loco! E infatti, dopo neppure un mese, ecco comparire puntualmente un atto della Giunta che stabilisce di dare il via alla stagione estiva dell’Arena Vittoria, con tanto di pagamento di biglietto, affidando il tutto, appunto, alla Pro Loco. Non sappiamo che fine abbiano fatto i soldi degli incassi, ma temiamo fortemente che non si siano indirizza- La banda degli onesti ti verso le casse comunali… Però, è una delle ultime deliberazioni della Giunta – la n. 234 del 29 ottobre u.s. – che ci ha lasciati veramente di stucco. In questo caso, i soldi vengono dati direttamente alla nostra onnipresente Associazione per favorire l’organizzazione di due eventi; uno è il Carnevale e, fin qui, non ci sarebbe nulla di male anche se non si capisce per quale motivo non deve essere il Comune a sovvenzionare la festa in maniera diretta. Ma è l’altro fatto che è davvero esilarante. Infatti, nella deliberazione suddetta, si legge che “il comune di San Felice Circeo, visto il forte interesse e il successo avuto con le precedenti edizioni della festa del pesce azzurro organizzata in ambito locale, intende avviare presso il comune di Castro dei Volsci analoga iniziativa, per promuovere il territorio ed i prodotti tipici del Circeo”. Ora, a prescindere dal fatto che questa festa del pesce azzurro si è tenuta nella simpatica città ciociara prima che la Giunta lo decidesse, si può mai sostenere che il pesce azzurro sia un prodotto tipico del Circeo? E che ce ne può fregare a noi sanfeliciani di andare a promuovere il nostro territorio a Castro dei Volsci? E poi, non è quanto meno strano andare a casa di altri e portarsi appresso la cena? Non c’è niente da fare, la Giunta anche questa volta, si è ispirata a Totò il quale in una famosa gag de “La banda degli onesti”, invitando a cena l’amico Peppino, gli dice di portare da mangiare, oltre che per se stesso, anche per i padroni di casa; in cambio, la moglie, offrirà i suoi famosi antipasti, cioè due olive. Il guaio è che la Giunta ha devoluto alla Associazione ben 13.000,00 Euro senza dirci quanti ce ne siamo già mangiati in pesce azzurro e olive a Castro dei Volsci (si vocifera almeno 5.000,00) e quanti ne avanzeranno per il Carnevale. Pro Loco, in latino, significa “a favore del Territorio” ma, visto che questo non ci sembra che accada, ci siamo chiesti: “ vuoi vedere che al Circeo la frase va letta alla spagnola?”. E già, perché in questo caso vorrebbe dire “a favore del Matto”. A buon intenditor... Giovedì 13 novembre u.s. è venuto a mancare il regista e amico Marcello Fondato, da molti anni residente a San Felice Circeo. Per mancanza di spazio lo ricorderemo nel prossimo numero. Ora giungano alla famiglia le nostre sincere condoglianze. IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO PAG . 9 Il fatto di Roderigo Un racconto di fantasia Vacanze Pontine Il viaggio di due poliziotti L’ alfa blu scuro corre sulla Pontina. Il vicequestore Ponti guarda scorrere i terreni abbandonati, i casermoni di fabbriche iniziate coi finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno e mai terminati, le città-dormitorio della cintura romana: Pomezia, Aprilia, le indicazioni per i borghi della bonifica, con i nomi delle battaglie del ‘15-’18. Alla guida, il commissario Bestini segue le indicazioni per Latina. «Insomma, dottore, cos’è ‘sta storia, che ci mandano a fare il giro turistico della costa pontina? E’ un premio forse? Sa, in questo caso avrei preferito venirci con mia moglie…» «No. Bestini, penso che non ci sarà molto da divertirsi, e poi difficilmente il Ministero ti avrebbe offerto un soggiorno al mare con la famiglia, anche ora in bassa stagione». Sul sedile posteriore, i voluminosi faldoni hanno l’etichetta scritta col pennarello: “Circeo Connection”. «Il nostro compito – continua Ponti - è preparare una relazione per il Capo di Gabinetto su tutta questa faccenda delle presenze criminali in provincia di Latina. Pare che qui, di colpo, stia succedendo di tutto: comuni inquinati, bande che si spartiscono il territorio, camorra e ‘ndrangheta che vanno d’amore e d’accordo. I dirigenti vogliono avere un quadro della situazione». «Ho capito, signor vicequestore. E da dove cominciamo?» «Prendi l’Appia, andiamo prima a Fondi». Sul corso, lo struscio pomeridiano riempie la strada. In fondo si vede la mole del Castello, ricordo di quando le famiglie nobili da queste parti erano la legge. «Bè, dottore, anche adesso la legge la fanno le famiglie, solo un po’ meno nobili, no?» «Bestini non farti sentire a dire queste cose: la persona con cui abbiamo appuntamento non gradisce questi apprezzamenti. Ah! Buonasera! Sono il vicequestore Ponti, e questo è il mio collaboratore. Lei è il dottor Falsetti?» «Benvenuti! Si sono io, sa ho voluto incontrarvi in questo bar per evitare troppa pubblicità: capirete, qui sono una persona nota.» «Certo, certo. Ma veniamo subito al sodo: cosa succede qui? Articoli, servizi in tv, interrogazioni parlamentari, il Prefetto che chiede di sciogliere il Consiglio Comunale per inquinamento criminale…». Falsetti sembra punto da una vespa: «Ma, dottore, non crederà mica a queste chiacchiere! Vogliono screditarci, questa è la verità! Sono invidiosi perché in questa provincia il nostro partito è forte, fortissimo! Abbiamo rilanciato l’economia: ha visto qui quanti bei negozi ci sono? E la gente è contenta! Tutto questo grazie a noi, grazie al senatore, che si occupa a Roma dei nostri problemi e li risolve!» «Ma, veramente, si parla di famiglie malavitose: i Casalesi, i Tripodo…». «Non ci stia a credere, dottore! Falsità sparse da chi non vuole bene a questo paese. E ci si mette pure quel Prefetto, a chiedere lo scioglimento dell’Amministrazione! Una giunta, badi bene, eletta con oltre il settanta per cento dei voti! Ma tanto, a Latina ci resta poco, quello lì: Via Pontina in Sardegna, lo devono mandare!» «E che mi dice del MOF, del camping Holiday, dissequestrato così di corsa, con i sostituti che protestano contro il capo della Procura, dell’usura…». «Polvere! Chiacchiere! Qui solo imprenditori ci sono, e questa parte del litorale sta risorgendo: con i nuovi piani urbanistici, neanche la California ci sta dietro! Anzi, perché non si prenota un bel villino proprio a pochi chilometri da qui: a Sperlonga stanno nascendo tantissime lottizzazioni. Se vuole, possiamo parlare con qualche amico…». Ponti è sconsolato: «No, no, grazie. Vabbè, ora dobbiamo proprio andare…». Di nuovo in auto, sulla Flacca, Bestini scruta il suo dirigente: «Buco nell’acqua, eh dottore?» «Si, ma era solo per sondare il terreno. Facciamo una cosa: domani mattina andiamo direttamente al Circeo. Se tutti parlano di Circeo Connection, forse ne sapremo qualcosa di più». Il molo del porto di San Felice è inondato di sole. Ponti e Bestini vedono arrivare da lontano una figuretta che sembra passeggiare, ma dirige decisamente verso di loro. «Buongiorno! Scusate se vi ho fatto arrivare fin qui, ma, sapete, in paese sono una persona….» «Nota, si, si, lo immaginavamo, sembra una malattia. Dunque, anche del Circeo si parla in tutta Italia: “Circeo connection” la chiamano. Imprenditori vicini alla camorra, investimenti sospetti, personaggi connessi alla banda della Magliana. Lei, signor Milanese, fa il costruttore: qualcosa dovrebbe sapere….» «Anche lei con questa storia! –si scalda l’o- metto- Ma come! Credevamo foste qui a fare chiarezza, a restituirci un po’ di tranquillità! Eppure ci avevano parlato tanto bene di voi!» «Scusi, chi le aveva parlato di noi?» «Ma sa… amici….a Roma….abbiamo conoscenze….come dire….in alto. Lei capisce…» «No, non capisco. Comunque: tutto bene anche qui, quindi?» «Ma certo! Guardi, abbiamo grandi progetti! Opere pubbliche come se piovesse! E, badi bene, moltissime finanziate dalla Regione, e non è che lì amministrano solo nostri amici, eh!. E non siamo neanche campanilisti! Pensi che ci preoccupiamo anche dei vicini: abbiamo delle idee per Sabaudia… Pensi che splendore, un porto anche in quel lago! Altro che Parco, dune, uccelletti e pianticelle! Un paradiso! Ville, locali, le barche te le costruiamo e le porti direttamente dove vuoi tu! A proposito… le piace il mare? Potremmo farle avere begli sconti..» Si dice che Ponti e Bestini, appena tornati a Roma chiesero direttamente il trasferimento in Sardegna, prima che ce li mandasse qualcun altro. Questo è, ovviamente, un racconto di fantasia. Non penserete mica che dalle nostre parti esista il malaffare, no? MOF di Fondi EDILIMMOBILIARE Via Terracina Km 11.7700 n. 126 tel. 07773.5442053 – fax 07773.5442053 ceell. 338.955866023 Bor go Montener o R I S T O R A N T E Al Convento 044010 Borgo Montenero – Circeo (LT) www.edilimmobiliare - ermacora@ @edilimmobiliare.it Vendite-AAffittti-Valutazioni-Manutenzzioni SAI Lucci Francesco Consulente Assicurativo e Finanziario di Lolita Capponi Piazza Mazzini, 4 (Centro Storico) 04017 San Felice Circeo (LT) Tel. 0773/546167 - 348.9185443 Via Montenero, 50/b - 04017 San Felice Circeo (LT) Tel./Fax 0773/545555 Cell. 333.2690119 e-mail: [email protected] IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 10 Libri di Andrea Che passione! Odio l’estate Libri da regalare per Natale hi l’ha detto che non ci sono più le mezze stagioni? Per chi non lo sapesse, l’estate finisce quando esce il libro di Bruno Vespa! Come da almanacco del giorno dopo appena vedete nelle vetrine delle librerie il volumone del giornalista “porta a porta” vuol dire che le giornate si stanno accorciando ed è arrivato il momento di riporre gli abiti e le abitudini estive perché il palinsesto della tele ve lo impone. Ringraziando il cielo insieme all’apripista del Natale per antonomasia ogni tanto arriva a terra anche qualcosa di decente, quest’anno è arrivato” Amore 14” di Moccia, “Brisingr” di Paolini, e “Breacking down” della Mayer, dimenticatevi che vi parlerò di questa roba e se per un attimo vi ha sfiorato solo il pensiero che io possa aver letto almeno una pagina di queste tragedie da botteghino ecco che vi sbagliate di grosso. Lor signori sono pregati di accomodarsi sulla centrifuga come al solito! C E’ uscito per i tipi di Einaudi l’ultima fatica di Hans Magnus Enzensberger ovvero Hammerstein o dell’ostinazione perché non si può sempre dimenticare anche se coi tempi che corrono conviene. Ibrido come molte opere dell’autore tedesco il libro non è né un saggio né un romanzo, ci sono foto, ma non è un libro illustrato, è triste, ma strappa sorrisi fin troppo amari. E’ la storia del generale Hammerstein capo dell’esercito tedesco durante la repubblica di Weimar che fino all’ultimo giorno della sua vita ha cercato in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote di Hitler. Qualcuno potrebbe storcere il naso in quanto il generale non era quello che si dice un uomo del popolo, ma piuttosto un nobile vecchio stile “junker”, un po’ un nipotino di Bismarck, è vero non impazziva per i socialisti in generale e per i comunisti in particolare, ma amava il suo popolo e l’idea di stato, politica e società che la Germania aveva conquistato con tanta fatica. Ci si ritrova così faccia a faccia con i protagonisti un po’ raffazzonati di un tempo che per fortuna non c’è più e che purtroppo non potrà tornare, scapestrate spie sovietiche, eleganti amanti, figlie adolescenti infatuate dell’ideale comunista e innamorate di “compagni” che cercano in tutti i modi di arrestare o quantomeno arginare la macchina politica e bellica nazista. Da leggere per scoprire e capire un uomo, Hammerstain, che ha sempre considerato Hitler un idiota invasato e ha fatto di tutto affinché la Germania non cadesse in quel sonno della ragione che è stato il terzo Reich. Molto interessanti i dialoghi “postumi” con i personaggi del libro, elemento di rottura con l’andamento documentario del testo. Come da qualche autunno a questa parte, Mondadori decide di pubblicare i nuovi libri di Chuck Palahniuk proprio in questo periodo, quest’anno è il turno di Gang Bang (€ 16) e gli argomenti trattati sono la morte, il sesso e la morte per sesso. Questa è la storia triste e assurda della pornodiva Cassie Wright che arrivata ormai a fine carriera cerca il suo personalissimo “canto del cigno” organizzando una “gang bang” con seicento invitati, realizzando così un record da Guinness e il filmino porno con più comparse nella storia del porno. Per chi ancora ignorasse il significato del termine tecnico “Gang Bang”, diciamo che potrebbe essere assimilabile ad un’orgia “allargata” un po’ come è successo a Perugia un annetto fa solo che lì la morte è sopraggiunta per cause violente mentre nel libro semplicemente per sfinimento. La trama procede attraverso l’interazione di quattro personaggi fissi che sono un ipotetico figlio della porno star, un ipotetico amante di Cassie e pornodivo a sua volta, un attore di telefilm sull’orlo di una crisi di nervi e la segretaria di produzione dello “snuff movie”. L’azione si svolge nella claustrofobica sala d’attesa, stalla dove i seicento tori numerati non aspettano altro di essere chiamati nell’arena e quindi alla monta. Si assiste a scenate isteriche legate ad erezioni, spaccio più o meno autorizzato di Viagra, depilazione di capez- zoli e pube, abbronzatura e forma fisica. Palahniuk, seppure non al suo meglio, ci restituisce il corpo scuoiato e vivisezionato di quello che è diventato il sesso per milioni di persone nel mondo, un insieme di soliloqui legati profondamente al situazionismo e al voyeurismo del qui e ora, dove non conta più quello che si da e che si riceve, ma conta solo la forma apparente dell’azione che si sta espletando, un rito collettivo, poco intimo e fondamentalmente legato all’esteriorità fisica. La sorpresa quest’anno arriva da Giunti, pare che si sia messa a pubblicare anche narrativa contemporanea e dopo l’ignobile ciarpame che ha tirato fuori per l’estate improvvisamente nemmeno venti giorni fa se ne esce con il nuovo libro di Eduardo Mendoza, L’incredibile viaggio di Pomponio Flato (€12,50). Siamo nel primo secolo dell’era cristiana, e Pomponio Flato, sentenzioso e coltissimo patrizio romano, viaggia fino ai confini dell’Impero in cerca di un’acqua capace di donargli la saggezza. I ripetuti assaggi di liquidi più o meno fetidi, però, finiranno per ridurlo in fin di vita e per portarlo a Nazareth, dove sta per essere crocifisso il falegname del villaggio, un tale Giuseppe, ingiustamente condannato per omicidio. Suo malgrado, Pomponio verrà convinto dal figlio del condannato (un bambino ingenuo e fiducioso di nome Gesù), a indagare su quello che si presenta come un tipico “delitto della stanza chiusa”, così di situazione paradossale in situazione ancora più paradossale, il lettore vedrà entrare in scena una serie di stupefacenti personaggi, dal ricco Epulone a Caifa, da Erode a Maria, dalla Maddalena a Barabba. Si inizia con l’omicidio, passando per la speculazione edilizia, corruzione, abuso di credulità fino ad arrivare a processi farsa dove il condannato dovrà preparare lui stesso, essendo falegname del suo villaggio, la croce sulla quale verrà issato. Si sorride a ritmo costante, l’intreccio è molto riuscito e ben congegnato, l’ideale per chi cerca un giallo di ambientazione storica, ma non sopporta più codici, vangeli e manoscritti. IL CENTRO STOORICCO DI SAN FELICE CIRCEOO PAAG . 11 Territorio di Criistaan Lamagnaa Telefonia mobile Un’antenna a Mezzomonte Perché l’Amministrazione comunale non incontra i cittadini? ià in passato abbiamo avuto occasione di affrontare su queste pagine la questione della collocazione delle antenne per la telefonia mobile (Anno 4, numero 20 – Ottobre 2006). A distanza di qualche anno il contesto giuridico è rimasto sostanzialmente immutato, così come forte è rimasta l’esigenza di un intervento di armonizzazione nel settore. Da un lato l’art. 8 della legge quadro n. 36/2001 prevede chiaramente che “i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti”, dall’altro il successivo Codice delle comunicazioni elettroniche (D.lgs. 259/2003) ha fortemente limitato i poteri di controllo e indirizzo delle Amministrazioni locali. Una flebile speranza si era accesa, quando la Giunta Marrazzo aveva approvato una proposta di legge regionale che avrebbe dovuto restituire ai comuni quei compiti di indirizzo e controllo utili a pianificare il posizionamento dei nuovi impianti e a ricollocare quelli già esistenti in contesti urbanistici più adeguati, tali da ridurre il disagio dei cittadini interessati. Ma il suo vero punto forza sarebbe stato la realizzazione e la gestione di un catasto regionale delle sorgenti di campi elettromagnetici. Uno strumento come que- G “ sto avrebbe permesso di monitorare concretamente le emissioni degli impianti presenti sul territorio, cosa attualmente non sempre possibile, a causa delle difficoltà che sovente si incontrano nell’individuarne l’ubicazione. Sfortunatamente il progetto si è arenato in Consiglio Regionale, anche perché il suo più convinto sostenitore, l’allora As- sessore all’Ambiente Angelo Bonelli, ha lasciato il suo incarico per candidarsi alla Camera nelle elezioni politiche del 2006. Anche le Amministrazioni locali della nostra provincia non sono esenti da responsabilità. In questi anni oltre a non prendere alcuna iniziativa, hanno spesso ignorato i suggerimenti avanzati dai comitati, in particolare l’indicazione di procedere alla stesura di un apposito regolamento. “ “ “ nel 2006, il Comune ha conferito a dei tecnici professionisti l’incarico per la redazione del piano di zonizzazione e regolamentazione degli impianti di telefonia mobile Antenna per la telefonia mobile a che punto è la stesura del piano? Si è ancora in tempo a convocare cittadini e operatori? Tra le poche realtà che hanno percorso questa strada c’è il Comune di San Felice Circeo, il quale nel 2006, all’approssimarsi delle elezioni amministrative - strano eh!?! -, ha «conferito a dei tecnici professionisti l’incarico per la redazione del piano di zonizzazione e regolamentazione degli impianti radiotrasmittenti per le telecomunicazioni» (parole dell’ing. Matacchioni, responsabile del Settore Urbanistico). Attualmente degli sviluppi di questo piano si hanno poche notizie. Comunque rimango perplesso, quando apprendo che l’Amministrazione non ha sinora ritenuto necessario incontrare tutte le parti interessate, ovvero i gestori di telefonia e i comitati dei cittadini. Questo aspetto è importante perché è solo attraverso l’accordo tra tutti gli interessati che il regolamento può diventare uno strumento efficace. Così facendo in città come Jesi, Trento, Riccione, Lamezia Terme, è stato possibile raggiungere importanti obiettivi: la concentrazione degli impianti in zone urbanistiche adeguate alle esigenze sia di copertura degli operatori, sia di tutela della salute espresse dai cittadini; la partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative ha fatto sì che questi si sentissero maggiormente tutelati dallo strapotere dei gestori; riducendo così i motivi di lamentela di coloro che risiedono nelle aree dove sorgono le nuove istallazioni; la scelta di privilegiare aree di proprietà comunale ha consentito il reperimento di fondi utili al miglioramento della qualità della vita dei quartieri dove sono ubicati gli impianti, compensando così, almeno in parte, gli svantaggi derivanti dalla servitù. A questo punto due domande sorgono spontanee. A che punto è la stesura del piano? Ma soprattutto: si è ancora in tempo a convocare cittadini e operatori? Invito i cittadini di San Felice a estendere questi quesiti alla propria Amministrazione, in modo da sottolineare ancora una volta la giusta esigenza di partecipazione e soprattutto di evitare che il piano, senza i contributi dei legittimi protagonisti, resti lettera morta. Chi volesse continuare la chiacchierata o ricevere ulteriori informazioni può scrivermi all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Mi impegno sin da ora a rispondere a tutti nei limiti del tempo che ho a disposizione. Pasta all’uovo di Federico Fedeli V.le T. Tittoni, 113 - S. Felice Circeo - La Cona TUTTI I TIPI DI PASTA DELLA MIGLIORE QUALITÀ Tel. 0773.540608 PAOLA Parrucchhieraa Via XXIV Maggio, 18 - S. Felice Circeo tel. 07773.549010 riceve per appuntamentto IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 12 Cultura di All. Cr. La lunga favola di nonna Paola Un invito alla lettura ... oltre la lettura Un racconto che insegna molte cose i tanto in tanto mi sono sentito dire, il più delle volte in modo qualunquistico, che il giornale “Centro storico” dell’associazione omonima, della quale sono il Presidente, è troppo critico, mentre in realtà noi ci limitiamo a portare a conoscenza dei nostri lettori fatti e circostanze che altrimenti resterebbero nelle mura del “Palazzo”. Anche per smentire tutto ciò ho deciso di evidenziare in questo spazio, una vicenda molto positiva vissuta in quest’ultimo anno nel nostro paese e di cui non ci siamo forse nemmeno accorti. Nel n. 24 (Maggio – Giugno 2007) del “Centro Storico” ebbi modo di rilevare già il valore di un libro scritto da una nostra concittadina, La lunga favola di nonna della signora Paola Gagnatelli Lanzuisi, ma non scrissi niente, però, su un aspetto che impreziosisce ulteriormente quest’opera: la sua elaborazione, la diffusione, la promozione e l’amore profuso a questo progetto editoriale da un unico soggetto, un figlio dell’autrice. Gabriele Lanzuisi riceve dalla sua mamma, in occasione del primo compleanno della figlia, un manoscritto scritto dalla nonna per la nipote, nominandolo custode. Chiaramente, sia lui che sua moglie Clelia, incuriositi, lessero subito il materiale di tale insolito dono e trovarono talmente emozionante e commovente il suo contenuto che iniziò a balenare in loro l’idea di trovare, magari, un Editore interessato alla riduzione e pubblicazione del manoscritto per D restituire a Paola senior, la sorpresa. La vana ricerca di un Editore e l’arrivo di un nuovo figlio (Lorenzo), non li fece desistere dal loro intento e fu così che Gabriele s’improvvisò Editore, e realizzò questa sorpresa per la madre ormai ottantaduenne. Estrapolò e concentrò dalle 480 pagine del manoscritto originale la parte narrata, scelse delle foto fra le tante, le contestualizzò nel racconto scegliendo di non porvi didascalie in modo da lasciare libero il lettore di riconoscersi a suo piacimento in parti del narrato (decisione felice ndr) e con la complicità dei due fratelli più grandi, di amici ed ex alunni della signora Paola, in occasione del compleanno dell’autrice il 30 marzo dello scorso anno è stato presentato il suo libro a sorpresa. Il teatro di Borgo Montenero, frazione del nostro comune dove la signora Paola ha insegnato per trentadue anni, si riempì come d’incanto di tanti alunni di un tempo, di tanti amici, colleghi, parenti ecc… Fu una serata speciale, dove l’emozione fece da padrona (unici assenti, invitati…, le nostre sensibili autorità locali ndr). Il “neo Editore” poi ha iniziato a promuovere il libro: ha ottenuto recensioni sulla stampa locale e nazionale, sia su quotidiani che su settimanali autorevoli, ha determinato l’interesse anche di emittenti televisive come: Rai Uno e Due, Canale 5, Sky, TV Lazio, Tele Europa ecc… che si sono contesi interviste all’autrice (alcuni di questi passaggi televisivi si possono rivedere su sito della Delibere di Giunta Comunale N. Data 190 05/08/08 191 “ 192 “ 193 del “ 194 13/08/08 195 “ 196 “ 197 “ 198 27/08/08 199 “ 201 03/09/08 203 08/09/08 205 10/09/08 207 19/09/08 208 “ 212 30/09/08 214 “ 215 “ 216 10/10/08 217 “ 220 “ 221 “ Oggetto Concessione uso temporaneo al periodico “Il parere dell’ingegnere” del cinema teatro di p.zza Lanzuisi per i giorni 08-12-17-18-20 agosto 2008. Concessione gratuita area Vigna La Corte per spettacolo teatrale organizzato dall’Ente Parco Nazionale del Circeo per il giorno 12 agosto 2008. Avvio delle attività di cinema, unitamente alla associazione Pro Loco di San Felice Circeo, nei locali del Cinema Arena Vittoria. Concessione gratuita uso temporaneo all’associazione “Il Centro storico” del cinema teatro di p.zza Lanzuisi per il giorno 11 agosto 2008. Spettacolo musicale Marco Taggiasco band - Concessione patrocinio, strutture comunali e contributo economico - Prelievo dal fondo di riserva (2.000 ). Costituzione in giudizio ricorso avanti al T.A.R del Lazio - sez. di Roma del sig. Del Gaudio Pasquale / Comune di S. Felice Circeo +1 Nomina legale (avv. Corrado De Angelis 3.638,26 ). Costituzione in giudizio ricorso avanti al T.A.R del Lazio - sez. di Latina promosso dal Consorzio Baia delle Vele c/comune di San Felice Circeo + 1 Nomina legale (avv. Maurizio Mansutti 4.406,40 ). IV edizione “Gli Angeli del mare” concessione patrocinio e strutture comunali. Spettacoli di Biagio Izzo e Peppino Di Capri. Concessione patrocinio e strutture comunali. Iniziative per la sottoscrizione di un patto d’amicizia tra il Comune di San Felice Circeo e il Comune di Mettmann (Germania). Concerto del pianista Davide Cicconi – Organizzazione. Costituzione in giudizio atto di citazione chiamata in causa di terzo, avanti al Tribunale di Latina sezione distaccata di Terracina Cestra Martina /Aurora assicurazioni + 2. Nomina legale - Prelievo dal Fondo di riserva (avv. Corrado De Angelis 2.532,31 ). Istituzione di uffici separati dello stato civile per la celebrazione del matrimonio civile ai sensi del D.P.R. 396/2000. Approvazione Variazione di Bilancio n. 1 del 2008. Iniziative organizzate dall’associazione SA.MA.DEA. - Concessione patrocinio. Costituzione in giudizio atto di citazione Giudice di pace di Terracina - Ceccarelli Carlo c/Comune di San Felice Circeo - Nomina legale (avv. Giuseppe Merola 1.196,46 €). Banda musicale cittadina “L. Ceccarelli” per n. 5 servizi bandistici (900x5=4.500 €). Costituzione in giudizio ricorso avanti al Tar del Lazio - sezione staccata di Latina causa Consorzio Golfo Verde c/Comune di San Felice Circeo + altri - Nomina legale (avv. Maurizio Mansutti 4.406,40 €). Concessione gratuita loculo cimiteriale feretro Capponi Mario (Vittorio). Richiesta del sig. Fidani Luciano di regolarizzazione conciliazione terreno di uso civico FG.37 - P.lle 88 e 139. Patrocinio e contributo a favore dell’oratorio parrocchiale San Francesco d’Assisi di Borgo Montenero (300 €). Patrocinio e contributo a favore del Circolo bocciofilo Montenero ‘04 per 2° Trofeo Circeo (700 €). 222 “ 223 “ 224 “ 225 14/10/08 226 “ 227 “ 228 17/10/08 229 29/10/08 230 “ 231 232 “ ” 233 “ 234 ” casa Editrice: www.edizionigala.eu) soprattutto dopo che il Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, ha inteso conferire “motu proprio” alla signora Paola Gagnatelli Lanzuisi l’onorificenza di Cavaliere a seguito della pubblicazione de “La lunga favola di nonna”, che il figlio Editore, aveva provveduto a far pervenire anche alla signora Clio Napolitano. Un improvviso problema di salute, molto serio della “nonna Cavaliere”, alla quale va il nostro augurio affettuoso e sincero, ha interrotto questa bella e particolare avventura editoriale. Per un anno, però, grazie al “..filo d’amore…” che lega i protagonisti di questo libro è stato possibile leggere sui giornali, ascoltare in Radio e vedere in TV, il racconto di un altro Circeo e non sempre solo quello legato a brutti fatti di cronaca e politica. Infine, il mio disinteressato invito è rivolto non certo alle sorde cieche istituzioni locali che assumono discutibili professionalità al di fuori del nostro paese pur avendo capacità manifeste del luogo…, ma a tutti i nostri concittadini che non l’hanno ancora fatto di acquistare (magari come strenna natalizia) questo libro: perché è un libro che merita di essere letto, perché ha avuto tanti riconoscimenti autorevoli, perché evoca un’immagine diversa del nostro paese, perché commuove, emoziona e perché tanto amore merita il nostro riconoscimento e ringraziamento. Concessione gratuita del Teatro comunale Anna Magnani alla Italcaccia sez. prov.le di Latina. Concessione gratuita delle sale comunali alla Federlazio di Latina per rinnovo cariche sociali. Patrocinio all’associazione italiana per la ricerca sul cancro distribuzione “Arance della salute”. Costituzione in giudizio ricorso ex art. 140 lett. B del T.U. 11.12.1933 n. 1175 Tribunale regionale delle acque pubbliche presso la Corte d’Appello di Roma - Pasciuti Fernando Leandro c/ Comune di San Felice Circeo - Nomina legale (avv. Pierluigi Onorati 8.124,54 €). Lavori di pavimentazione Centro storico III° lotto - Approvazione progetto esecutivo. Approvazione schema elenco annuale del Piano triennale delle opere pubbliche 2009-2010-2011. Somme non pignorabili II° trimestre 2008. Premio di letteratura “La Cultura del Mare” ed. 2009 - Richiesta di concessione di patrocinio oneroso alla Regione Lazio. Costituzione in giudizio ricorso ex art. 414 e seg. C.P.C. Tribunale di Latina sezione lavoro Lanzuisi Antonella c/Comune di San Felice Circeo. Nomina legale (avv. Corrado De Angelis 1.957,43 €). Festa del pesce azzurro ed. 2009 Richiesta di patrocinio oneroso alla Regione Lazio. D.G.R. n. 357 del 02.08.2007 contributi regionali di cui alla L.R. n.15 del 20/06/2002 Completamento impianto sportivo “A.Ballarin” in Loc. Mezzomonte. Presa d’atto codice di comportamento dei dipendenti della P.A. e relativo codice disciplinare. Contributo straordinario alla Pro Loco di San Felice Circeo per iniziative di promozione (13.000 €). Delibere del Consiglio Comunale N. 49 Data 20/06/08 50 24/07/08 51 “ 52 53 “ “ 54 “ Oggetto Modifiche ed integrazioni alla delibera di consiglio comunale n. 25 del 05.05.2008 Istituzione servizio di parcheggi a pagamento senza custodia. Validazione studio preliminare di inquadramento territoriale e valutazione della sostenibilità ambientale, urbanistico, infrastrutturale e funzionale degli interventi che interessano l’area portuale di cui alle determinazioni assunte con la deliberazione di C.C. n.16 del 01/03/2007. Atto aggiuntivo al contratto di concessione del pubblico servizio di distribuzione del gas metano - Rep. n. 1113 del 28/06/1998. Approvazione regolamento comitato gemellaggi. Realizzazione centro commerciale con annesso parcheggio e piazzetta a verde Sig.ra Petrucci Silvana. Direttive ed insediamenti produttivi da realizzarsi in variante al Prg. Autorizzazione al Responsabile Suap al proseguio del procedimento amministrativo. Realizzazione parcheggio coperto con annesso edificio commerciale sigg. Cardarelli Anna e Capponi Italo Dante. Direttive ed insediamenti produttivi da realizzarsi in variante al Prg. Autorizzazione Responsabile Suap al prosieguio del procedimento amministrativo. IL CENTRO STOORICCO DI SAN FELICE CIRCEOO PAAG . 13 Personaggi tipici - Oroscopo di Andreaa De Siistti Nella barbieria d Alfonso Ze Luca e l’ombra della madre All’improvviso è sbucata un’ombra bianca... fosse dissolta, è scomparsa”. Dopo una breve pausa, tutto commosso e compunto, proseguì: “... Era mia madre!... Mi aveva ascoltato!”. A tal punto Alfonso, interrompendo per un attimo il proprio lavoro e rivolgendosi con un sorrisetto ironico a ze Luca, gli disse: “A ze Lù, come è possibile che tua madre ti abbia potuto sentire da morta, quando non ti aveva mai ascoltato da viva, perché era sorda come una campana?!”. Ze Luca si sentì offeso e impugnato il bastone, minacciò Alfonso il quale fu costretto a precipitarsi fuori e a nascondersi. E potè rientrare nel negozio soltanto quando, spiando da lontano, vide ze Luca che si allontanava brontolando. da O’KEA’MUS di Andrea De sisti n pomeriggio invernale. Nel negozio di barbieria di Alfonso c’erano tre clienti in attesa del loro turno. Vi si trovavano altri cinque amici, anch’essi abituali clienti, per i reciproci commenti ai fatti del giorno. C’era pure l’immancabile ze Luca jù guardiane, ormai di casa dal giorno del suo pensionamento. Mentre Alfonso stava insaponando la barba ad un giovane, gli si avvicinò ze Luca il quale, con voce pacata e marcata, ma comunque percettibile da tutti i presenti, gli disse: “... Senti Alfonso. Ieri è stato il trigesimo della morte di mia madre ... Verso l’imbrunire sono andato al cimitero per farle visita. Il cancello era chiuso, ma io sono salito sul gradino ed ho pregato. Poi, per tre volte ho chiamato: “Mamma!, Mamma! Mamma!. All’improvviso in alto a sinistra, proprio dove è sepolta mia madre, è sbucata un’ombra bianca. Prima si è diretta lentamente verso la cappellina centrale e poi, sempre piano piano, come se si U Oroscopo di Dicembre 2008 di Aldebaran Ariete Toro Gemelli Cancro dal 21/3 al 20/4 dal 21/4 al 20/5 dal 21/5 al 21/6 dal 22/6 al 22/7 Il pianeta Marte vi è stato ostile per lungo tempo e questo vuol dire che è necessario cambiare abitudini e atteggiamenti. Ora aspettatevi un periodo eccitante e passionale. Il Natale sarà dolce e pieno d’amore. Con il favore incondizionato di Giove dovrete pensare al lavoro e agli impegni da portare a termine entro la fine dell’anno. Anche le questioni legali possono terminare a vostro vantaggio. Rivalutate un rapporto affettivo. Con Marte in opposizione i giudizi altrui potrebbero influenzare negativamente una vostra decisione; seguite il vostro istinto. In amore non trascurate le esigenze del vostro partner. Controllate la salute dei vostri denti. Sintonia e stabilità sentimentale, ma non stuzzicate la gelosia del vostro partner. Possibili questioni di ordine pratico non vi daranno risultati immediati: occorrerà maggior impegno e dedizione. Leone Vergine Bilancia Scorpione dal 23/7 al 23/8 dal 24/8 al 22/9 dal 23/9 al 22/10 dal 23/10 al 22/11 La coerenza si rivelerà l’arma migliore per vincere la diffidenza che circonda un vostro progetto. Marte splendido nel campo amoroso, accrescerà il vostro fascino e vi aiuterà a conquistare qualcuno! Un po’ di pessimismo e pensieri neri provocati da Mercurio e Marte contrari. E’ necessario quindi saper vedere oltre le apparenze del momento. Buone possibilità di realizzare stabilità sentimentale per la vita di coppia. Potrebbero arrivare occasioni di guadagno, ma Giove contrario vi spinge a spendere avventatamente. Il risultato potrebbe essere: una certa instabilità, ma non riguarderà il cuore e il mondo degli affetti. Efficienza e praticità vi condurranno a ottimi risultati, ma non trascurate i dettagli. Riscoprirete gli affetti che contano. Una divergenza in famiglia sarà affrontata con fermezza, ma con amore ed equilibrio. Sagittario Capricorno Acquario Pesci dal 23/11 al 21/12 dal 22/12 al 20/1 dal 21/1 al 19/2 dal 20/2 al 20/3 Il mese si presenterà con un quadro molto positivo nonostante Saturno un po’ pesante. Definite accuratamente idee e progetti prima di realizzarli. Non siate frettolosi e impulsivi, eviterete complicazioni. Amore confuso. La stagione del vostro compleanno è ricca di positivi influssi astrali. Bene il lavoro pieno di progetti che devono crescere. Lieti imprevisti porteranno gioia in famiglia. In amore tutto sta migliorando. Mercurio e Venere vi aiutano a portare a termine gli impegni, non vi distraete. Una calma apparente può essere preludio a cambiamenti in amore. Siate meno rigidi e controllati. Saturno, poco simpatico, mette alla prova anche voi. Sarete sollecitati a sperimentare nuovi stili di vita, nuovi contatti e conoscenze. Sappiate cogliere le occasioni nel lavoro … ma quanta fatica e incomprensione in amore! IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 14 Sport di Tommaso Di Prospero Calcio Circe, si cambia Gianni Marzella nuovo allenatore della squadra sanfeliciana na scossa tellurica ha squassato l’ambiente calcistico sanfeliciano, subito dopo la rovinosa sconfitta interna con il San Pietro e Paolo. Al culmine di una serie di risultati non sempre convincenti, c’è stato l’epilogo improvviso che nessuno si sarebbe atteso. Al termine della partita contro la squadra del capoluogo pontino, mister Tesseri ha avuto una reazione violenta nei confronti dell’arbitro, sancendo, di fatto, la conclusione del suo rapporto di collaborazione con la Nuova Circe. La situazione era già satura da diverso tempo, e i risultati che faticavano ad arrivare in un ambiente come quello rossoblu pieno di aspettative, hanno caricato Tesseri di troppe responsabilità che non è riuscito a gestire. Sul piano tecnico, l’atteggiamento di Tesseri ha palesato più di qualche dubbio nella gestione del parco giocatori e nella disposizione in campo della squadra. Entrare ora nei meandri di scelte prettamente tecniche, effettuate da un allenatore che non siede più sulla panchina della formazione rossoblu, non ha senso, però un pò tutti si aspettavano un inizio diverso per la Nuova Circe. Le scelte del presidente Fabrizio Vittori, avallate da tutta la società, sono state molto onerose e qualificanti tanto è vero che la Circe era data come grande favorita per la vittoria del campionato. Ora la squadra rossoblu è stata consegnata nelle mani di mister Marzella, un tecnico che negli anni ha ottenuto notevoli risultati con i giovani a livello regionale. Le competenze tecniche del nuovo allenatore non sono in discussione, così come la serietà nel lavoro sul campo e la disciplina nei rapporti interpersonali. Il tempo per recuperare il terreno perduto c’è ancora, anche se in questo momento c’è la necessità di vivere alla giornata andando avanti a “fari spenti” nella speranza che la squadra si ritrovi e che lì davanti l’Atletico Sabotino e il Pro Calcio Fondi rallentino. Il presidente Vittori è deciso a tornare sul mercato di dicembre per acquistare almeno tre giocatori, uno per reparto, per provare ad accorciare la distanza dalle prime della classe. La speranza è che mister Marzella possa essere “profeta in patria” così come accadde una ventina d’anni fa, quando prese in mano una Circe allo sbando, che si trovava in piena zona retrocessione e la portò a uno storico spareggio nel quale la formazione sanfeliciana s’impose con il Don Luca, salvando, di fatto, la categoria. Questa Circe è molto più forte di quella che l’allora giovane Marzella salvò dalla retrocessione; quella di U Gianluca Beltramini, un esempio da seguire N ella stagione 2005/2006, in cui la Circe, si ritrovò a dilapidare inopinatamente i tanti punti accumulati nel girone d’andata fino all’incredibile retrocessione in Prima Categoria, si misero in mostra due giovani; Roberto Rossi e Gianluca Beltramini. Dopo avere peregrinato in molte formazioni giovanili, Beltramini arrivò alla Nuova Circe guidata da Lauretti. Il ragazzo sanfeliciano si mise in mostra per le sue notevoli capacità tecniche e per la facilità di corsa, che gli valsero la chiamata nella rappresentativa provinciale. In quella stagione alla Circe, il momento più alto per il ragazzo sanfeliciano fu quello nel quale la formazione rossoblu venne ospitata per una partita amichevole a Formello contro la Lazio. Ricordo ancora la facilità con cui Beltramini, dopo pochi minuti, giocando da esterno di centrocampo, saltò agevolmente Zauri e fece partire un fendente che sfiorò l’incrocio dei pali della porta difesa da Ballotta. L’ottima prestazione valse al giovane sanfeliciano un provino nella “Primavera” della Lazio. Con il tempo, Beltramini si è ritagliato uno spazio importante nel panorama calcistico regionale che l’ha portato a giocare nel Gaeta, nell’Aprilia e nella Virtus Latina dell’ex laziale D’Amico dove attualmente è in forza. Gianluca Beltramini è uno degli esempi più fulgidi della “meglio gioventù sanfeliciana” che, attraverso lo sport, è riuscito ad affermarsi. oggi è una squadra che può ancora puntare in alto. Risultati finora ottenuti dalla Nuova Circe: Nuova Circe – Sermoneta 11 (Tammaro), poi 3-0 a tavolino per la formazione sanfeliciana per la posizione disciplinare scorretta di un giocatore della squadra ospite, Monte San Biagio – Nuova Circe 2-1 (Bovolenta), Nuova Circe – San Michele 2-1 (Tammaro, Speroniero rig.), Folgore – Nuova Circe 0-0, Nuova Circe – San Pietro e Paolo 1-2 (Bovolenta), Pro Calcio Fondi – Nuova Circe 3-0, Nuova Circe – Latina Scalo 4-0 (2 Tammaro, 2 Bovolenta). È iniziato il secondo memorial “Giulio Cavalieri” D opo gli ottimi riscontri avuti nella precedente edizione del torneo di calcetto intitolato al giovane Giulio Cavalieri, ha preso il via la seconda edizione che promette di essere ancora più interessante. Il torneo si svolge sempre sui campi della Baia d’Argento e, anche quest’anno, l’organizzazione della manifestazione sportiva è stata gestita da Roberta Cestra e da Marzio Cavalieri. Ai nastri di partenza si sono presentate nove formazioni, che si daranno battaglia in partite di sola andata che serviranno a delineare i piazzamenti in base ai quali si svolgeranno i play - off. In effetti, sarà eliminata una sola squadra al termine delle partite del girone unico, mentre, per le rimanenti otto formazioni, ci saranno i quarti di finale. Le squadre che partecipano al torneo sono “L’Azienda” (la formazione che ha vinto la scorsa edizione), “ Ernesto Ristorante”, “Edil Legge”, “Colpi di testa”, “ Trattoria Serena”, “Match ball”, F.C. Montenero, F.C. Molella e “UTO”. IL CENTRO STOORICCO DI SAN FELICE CIRCEOO PAAG . 15 Tempo libero di ALESSIA BRAVO LE CRONACHE DI NARNIA: IL PRINCIPE CASPIAN q.b. passato un anno dall’incontro con il leone Aslan e dell’avventura a Narnia. I fratelli Pevensie sono tornati alla loro vita normale in Inghilterra e si preparano per andare a scuola quando aspettando il metrò… il principe Caspian (Ben Barnes), in pericolo, li richiama in patria suonando il corno magico. A Narnia sono passati 1300 anni e tutto è cambiato. In peggio, naturalmente. Sergio Castellitto è uno dei maggiori motivi per guardare questo secondo episodio delle Cronache di Narnia. Come sempre i cattivi sono i personaggi migliori e il nostro Sergio sembra essersi divertito un mondo a interpretare il crudele Re Miraz che vuole distruggere Narnia e uccidere il nipote Caspian, unico intralcio alla sua ascesa al trono. Notevole anche il personaggio di Pierfrancesco Favino, silenzioso comandante dell’esercito di Re Miraz. A combatterlo naturalmente i quattro Pevensie (Lucy, Peter, Edmund e Susan), cresciuti e più maturi anche dal punto di vista recitativo. Ma se da un lato la piccola Lucy crede ancora e riesce a vedere la magia di Narnia , gli altri fratelli sembrano aver perso lo smalto magico di un tempo, abituati ormai alla realtà della fredda Inghilterra. Con loro tutta una banda di creature fantastiche a partire dal nano Trumpkin (Peter Dinklage) che si affeziona a Lucy come successe con il fauno Mr. Tumnus del primo episodio. E poi ancora battaglie, avventura, eroismo, un bacio, inseguimenti e tanto coraggio. Le due ore e mezza passano in fretta e i bambini avventurosi si divertiranno a parteggiare per i buoni. Il film utilizza un buon numero di ottimi effetti speciali (il vecchio del fiume è sconvolgente) e affascina per le bellissime ambientazioni e le guerre corpo a corpo. Il pesante simbolismo religioso del primo capitolo viene accantonato e si punta maggiormente sul lato fantastico e avventuroso della storia, sul coraggio, sulla lealtà e sull’amicizia. Un film adatto a tutta la famiglia, grandi e piccoli. Il fillm più visto È Il 1° novembre u.s. a San Felice Circeo, in Piazza Vittorio Veneto 25, Angela Bassani, nota per la sua attività culinaria, ha inaugurato il suo nuovo originale locale q.b. (quanto basta), al primo piano di un edificio storico , cui si accede da una rampa di scale, fatta di gradini sui quali sono riportate gustose ricette tradizionali. Al q.b. si possono gustare dolci prelibati e particolari accompagnati da bevande, come il cioccolato caldo. Da lì si è subito presa l’abitudine di scendere con pacchetti di dolci e confezioni con torte. Ci auguriamo che l’idea di Angela abbia successo, assicurandole da questo giornale la nostra costante presenza. ORA LEGALE Responsabilità per gli animali selvatici di Andrew Adamson ANGOLOO DELLAA POESSIAA Avv. Michele Stasi na recente sentenza della Corte di Cassazione (sent. n.8953/08) ha affermato che la responsabilità per il danno subito su una strada statale, invasa da animali selvatici, è dell’Ente che ha il potere di gestione, e che in assenza di norme specifiche è la Regione che ha tale potere di tutela e controllo di tutte le specie della fauna selvatica, e secondo la Suprema Corte è proprio lo stesso Ente che deve adottare le misure per evitare che la fauna selvatica causi danni a terzi, in caso di mancanza di misure per evitare incidenti, il danno deve essere risarcito, come è successo ad un motociclista che ha subito danni dall’invasione di fauna selvatica ( due caprioli gli avevano tagliato la strada). In merito va osservato che è giurisprudenza consolidata di legittimità che, sebbene la fauna selvatica rientri nel patrimonio indisponibile dello Stato, la L. n. 157 del 1992, attribuisce alle Regioni a statuto ordinario l’emanazione di norme relative alla gestione e alla tutela di tutte le specie della fauna selvatica e affida alle medesime i poteri di gestione, tutela e controllo, riservando alle province le funzioni amministrative in materia di caccia e di protezione della fauna a esse delegate ai sensi della L. n. 142 del 1990. U di ELVIRITA TORTORELLI (11ANNI) L’incanto Ad un tratto davanti a me apparve uno spettacolo: un tappeto verde formato da fiori che sembravano parlare. Provavo un profumo che mi suscitava allegria. Gli alberi ballavano come se stessero a una festa. Un uccellino si era posato sul ramo e osservava l’incanto meraviglioso. Quello spettacolo non era il solito Associaziione Culturale “IIl Centro Storico”” Coloro che fossero interessati alle nostre iniziative e vogliono iscriversi alla nostra Associazione, possono telefonare al 328.66110379, inviare un fax al n. 06.55198 5217 o inviare una e-mail a: [email protected] ma era come musica nella mia anima che mi cambiava dal profondo del cuore. Quell’allegria mi corrispondeva. Un soffio tiepido e soave mi colpì . Ad un certo punto l’ aria velava il cielo e l’alberata di colore grigio. Le nubi si affiancarono tra loro perchè volevano rovinare quella atmosfera così bella. IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO PAG . 16 Annunci • AN NNUNCI GRAATUUITI ANNUNCI GRAATUITI AN NNUNCI GRAATUUITI ANNUNCI GRAATUITI • Compleanni 1 dicembre. Tanti auguri di buon compleanno al simpaticissimo Matteo De Bellis per i suoi 11 anni dai nonni, zia Agnese e famiglia. 2 dicembre. A zia Lia Bellato tanti auguri di buon compleanno dalla famiglia Zambon Bruno. 3 dicembre. Buon compleanno al piccolo Gianmarco Aquino pei suoi 3 anni dai nonni Maria Pia e Stefano, da mamma, papà e Francesca. 3 dicembre. Alessandra Avagliano festeggia i suoi 31 anni, Auguri dai suoceri. 3 dicembre. Tanti auguri di buon compleanno a Silvia dalla zia più spiritosa Graziella & Company. 5 dicembre. Dolcissimi auguri a Gaia Ciaglia per i suoi 7 anni da mamma, papà e Giorgia. 15 dicembre. Tanti cari auguri di buon compleanno a Domenica dalle amiche. 15 dicembre. A Graziella Ricci tantissimi auguri per un compleanno davvero felice e speciale da chi ti vuole veramente bene….Fiorella. 16 dicembre. Buon compleanno a Roberta Galeotto dagli zii Zambon. 17 dicembre. Affettuosi auguri di buon compleanno a Tiziano Lamberti dalla famiglia. 18 dicembre. A Ziarelli Davide tanti auguri di compleanno da mamma, papà e Francesco. 22 dicembre. Tanti auguri di buon compleanno a Daniele dalla cugina. 23 dicembre. Buon compleanno a Gino Ziarelli dalla cognata Domenica e Franco. 26 dicembre. A Pierino, uno zio fantastico, facciamo i nostri più sinceri Auguri….dai nipoti Alessandra, Francesca e Gianmarco. 27 dicembre. Al papà più bello del mondo, Luciano Marin. Affettuosi auguri da Giordana. 27 dicembre. A Gabriella Maschietto Carissimi auguri di buon compleanno dalla famiglia. 31 dicembre. Auguri a mamma Linda Bruna per un fantastico compleanno dai figli e nipoti. 2 gennaio. A Thomas De Bellis tantissimi auguri per i suoi 18 anni dai nonni, zia Agnese e famiglia. 10 gennaio. auguri di cuore a Valentina Avagliano, una zia dolce e premurosa, dai nipoti Francesca, Gianmarco ed Ennio. 10 gennaio. A zio Lelle tantissimi auguri da Gianmarco e Francesca. 11 gennaio. Felice compleanno a Francesca Aquino per i suoi 10 anni dai nonni Maria Pia e Stefano, da mamma, papà e Gianmarco. 13 gennaio. Auguri di buon compleanno a zio Sante Bellato dai nipoti della Lungo Sisto. 16 gennaio. A Giorgia Benetti tantissimi auguri per i suoi 3 anni da Francesca, Gianmarco, Alessandra e Felice. 24 gennaio. A Francesco Ziarelli cari auguri da mamma, papà e Davide. 27 gennaio. Affettuosi auguri di buon compleanno a Felice Aquino dai genitori e dai figli 27 gennaio. Buon compleanno a Pina da Domenica. 28 gennaio. Un grande abbraccio a Giorgia Ciaglia per i suoi 11 anni da papà, mamma e Gaia. 28 gennaio. A nonna Pia Cimmino tantissimi auguri di buon compleanno dai nipotini….sei fantastica! PARTITA DI PALLONE BEFANE contro BABBI NATALE Categoria ULTRA/OVER segue da pag. 12 n. 63 “ n. 55 n. 64 n. 65 “ “ n. 66 n. 67 “ “ n. 68 “ n. 69 “ n. 70 “ n. 71 “ n. 72 “ PTPR articoli n. 21 e segg. della L.R. n. 24/98 e S.M.I. Ratifica della relazione istruttoria delle osservazioni presentate dai soggetti interessati. Formulazione delle osservazioni dell'ente comunale. n. 56 “ Costituzione Gruppo volontario di protezione civile del Comune di San Felice Circeo. Approvazione regolamento. n. 57 “ Ratifica delibera di giunta comunale n. 125 del 23/05/2008 per la sperimentazione dei meccanismi di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni dell'amministrazione - DGR 194/2008. n. 5828/07/08 Conciliazioni intervenute presso il Comm. Usi Civici Lazio, Umbria e Toscana Approvazione determinazione valori dei terreni e trasmissione delle conciliazioni alla Regione Lazio. n. 59 01/08/08 Revoca atto deliberativo di C.C. n. 25 del 05.05.2008 "Istituzione parcheggio a pagamento senza custodia" e tutti i successivi atti consequenziali. n. 60 “ Determinazioni in merito all'affidamento del servizio parcheggi a pagamento senza custodia. n. 6129/09/08 Controdeduzioni alle osservazioni presentate alla Variante urbanistica attuativa della zona di La Cona - Pantano Marino adottata con deliberazione di C.C. n. 40 dell'11/04/2007. n. 62 “ Controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano attuativo e riqualificazione ambientale del tratto di litorale definito da Viale Europa adottato con deliberazione di C.C. n. 26 del 22.03.2007. ottica viale tittoni, 68 tel. 0773/540459 san felice circeo Seguirà gara di DOLCI con frutta di stagione “ once lli Area “LA TORRE” Ore 15.00 sim 28 DICEMBRE a B.go Montenero Acquisto immobili in località San Rocco di proprietà della soc. Eea 27 Srl e del sig. Rizzo Biagio da destinare a completamento opere pubbliche. Comunicazioni prelievi al Fondo di riserva ordinario 2008. Ratifica variazione n. 1 al Bilancio annuale di Previsione 2008 - N. 1 (Rif. del G.C. n. 207 del 19.09.2008). Riconoscimento debiti fuori bilancio: Ing. Domenico Matacchioni D.I. n.188/2008. Riconoscimento debiti fuori bilancio: Avv. Giuseppe Merola Ordinanza del 14.03.2008 Cronol. n. 1122 Tribunale ordinario di Latina - Sez. di Terracina. Riconoscimento debiti fuori Bilancio: Agenzia Obiettivo Lavoro Spa - Fatture n.19896 dell'11.04.2008 e n. 26841 del 09.05.2008. Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art.194 del D.Lgs 267/2000 ditta Officina Terenzi Giuseppe. Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 194 del D.Lgs 267/2000 Ditte Falegnameria Cerasoli P. Diva S.a.s. Srl e Sirio 90 Snc. Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 194/2000 - Ditta Del Prete Luigi. Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio (art. 193 del D.Lgs 18.08.2000 n.267: Bilancio di previsione anno 2008.