Di - San Felice Circeo

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Di - San Felice Circeo
Politicaa
Territtorrio
Anche le api
nel loro piccolo ...
di Ape Ronzante
a pagg. 3
Il Fattoo
Terriitoorio
Ci vorrebbe una
rivoluzione (liberale)
di Alessandro Petti
I famosi antipasti di mia moglie
Vacanze Pontine
di E. Dantes e Roderigo
Ancora cemento
sul territorio
di Marco Omizzolo
a pag. 7
a paag. 5
Territoorioo
Un’antenna
a Mezzomonte
di Cristian Lamagna
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a pagg. 8-9
CENTRO
O STORICO
SAN FELICE CIRCEO
ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENTRO STORICO”
di ALESSANDRO CRESTI
Avaritia et adrogantia
praecipua validiorum vitia
Editoriaale
L’avarizia e l’arroganza
sono i vizi principali dei potenti
Prepotenza al potere
D
opo diverso tempo di contrasti tra
opposizione e maggioranza, quest’ultima (PdL) il 14 novembre u.s. ha
prepotentemente rifiutato il candidato proposto dal PD, Leoluca Orlando, e ha eletto il Senatore PD, Riccardo Villari, Presidente della
Commissione di Vigilanza sulla RAI, infischiandosene della prassi parlamentare per cui da
sempre questa scelta spetta all’opposizione.
Una prepotenza che si commenta da sola, attuata praticamente in soli quindici minuti, con un
vero e proprio blitz. Un atto che rafforza in me
la convinzione che la RAI sia così ambita perché è il massimo strumento che possa consentire alla maggioranza di consolidare il suo
potere, mettendolo in scena giorno e notte, rendendolo visibile con maneggi demoniaci finalizzati ad attirare l’attenzione della massa con una
TV commerciale, che le faccia ottenere popolarità e consensi. Leggo, quindi, nell’elezione del
Senatore Riccardo Villari, un modo prepotente,
arrogante e prevaricatore per assoggettare la televisione pubblica a fini squisitamente politici e
forse anche a interessi personali.
La repubblica italiana, contrariamente a quanto affermato dalla Costituzione, appare fondata sull’uso della televisione come strumento per
forgiare l’opinione pubblica al fine di conquistare il potere e di conservarlo.
E così in Italia, dove scarseggia il senso critico, i più si fanno facilmente influenzare e concontinua a pag. 6
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A u g u r i d i Be A n n o N u o vo
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BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 6 N. 33 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2008
SOLOO CONTRRO TUTTII
Mario Vittorio Capponi
“Il tribuno della plebe” se ne è andato!
P
rima di trasferirmi a vivere a San
Felice (quasi un quarto di secolo
fa!) avevo sentito parlare di Vittorio
solo durante i miei soggiorni estivi, quando in piazza si formavano ancora capannelli di cittadini appassionati alle vicende
del paese. Le opinioni su di lui erano discordanti, e quando l’argomento si spostava sugli Usi Civici, si formavano due
fazioni: una che stravedeva per lui e l’altra che lo detestava, ma tutte e due gli riconoscevano una forza e una ostinazione senza pari nel portare avanti le sue tesi. Allora, ignoravo del tutto il significato
di “Uso Civico”, ma le scintille che scaturivano da quelle discussioni avevano
continua a pag. 2
Mario Vittorio Capponi
ULTTIMMA LEZZIOONE
Ci vorrebbe una rivoluzione (liberale)
C’
è un passato – fascista – che non
vuole passare, che non riusciamo a
digerire. Fa fatica a passare, quel
passato, anche perché nel dopoguerra –
preoccupati per il possibile ritorno di inclina-
NONNNA PAOLAA
Un invito alla lettura ...
zioni fasciste – abbiamo costruito il fascismo
come il male assoluto. E così non abbiamo fatto i conti con lui, lo abbiamo semplicemente
esorcizzato. Ma quando, dove, come e perché
è nata questa bugia?
Il 22 giugno del 1946 un Decreto presidenziale firmato da De Nicola – e subito definito
“l’amnistia Togliatti-De Gasperi” (che allora
erano rispettivamente il Guardasigilli e il Precontinua a pag. 5
Paola Lanzuisi
a pag. 12
Piero Gobetti
Ed tore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] www sanfelicecirceo.info - Reg. Tr b. di Latina n. 796 del
12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti. Redazione Francesca Faccini, Stefano Pagliaroli, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma
IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
PAG .
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Personaggi
di Egidio Calisii
Solo contro tutti
Mario Vittorio Capponi
“Il tribuno della plebe” se ne è andato!
fatto nascere in me una grande curiosità
nei confronti di un personaggio che aveva votato parte della sua esistenza e tutta la sua vita politica ad un argomento
così oscuro eppure così importante per i
cittadini del Circeo. Così, quando, circa
venti anni fa, seppi che avrebbe tenuto
un comizio, non mi lasciai scappare l’occasione e mi recai ad ascoltarlo, in una
piazza gremita dove l’attesa per l’oratore montava, di minuto in minuto. Sono
sempre stato un amante dei comizi e,
quando vivevo a Napoli, cercavo di non
mancare mai a quelli che, già sapevo,
avrebbero appassionato le folle; su tutti
quelli di Almirante (che seguivo anche per
militanza politica) e quelli di Berlinguer. In
certe occasioni, in piazza del Plebiscito,
difficilmente si scendeva al di sotto delle
centomila persone e, tra slogan e inni, il
clima era davvero indescrivibile.
“
Vittorio, un uomo dalla corporatura robusta, i capelli nerissimi e
un’oratoria originalissima
“
Eppure, quel giorno, in quella piazza di
paese immensamente più piccola, senza
cori e senza bandiere al vento, si era venuta a creare un’atmosfera che conquistava; forse era la partecipazione emotiva, forse erano quei pochi cartelli che riportavano una scritta dal sapore epico
“solo contro tutti”, ma sta di fatto che la
tensione era grande e si sciolse solo all’apparire di Vittorio sul palco. Un uomo
dalla corporatura robusta che denotava
un fisico forgiato dall’abitudine al lavoro
e anche dalla passione per la buona tavola; i capelli nerissimi che non rivelavano i suoi cinquant’anni e poi un’oratoria
originalissima che, suo malgrado, doveva abbandonare per leggere le complicatissime carte che riassumevano i suoi
studi, quelli cioè che dimostravano chiaramente – contro le opinioni di sedicenti
esperti della materia – come i comprensori del territorio di San Felice Circeo fossero liberi dai vincoli medievali del Demanio Civico. Fu una serata eccezionale, conclusa con un’ovazione da parte di
quella gente che è stata sempre la croce
e la delizia di Vittorio, la stessa gente per
cui ha lottato per oltre quarant’anni, la
stessa gente che non è mai riuscita a ca-
pire del tutto quale sia stato l’impegno
che egli ha profuso al solo scopo di difendere i diritti dei suoi concittadini. Molti bollano l’attività politica di Mario Vittorio Capponi con il termine riduttivo di
“populista”, ma non è così; direi che gli
si addice di più quello di “tribuno della
plebe”, del genere di Tiberio Gracco che
sacrificò la vita pur di riuscire a far approvare un’importante legge agraria a favore dei contadini. Ma, probabilmente, lo
stile di Vittorio è stato unico perché nasceva da un desiderio assoluto e imparziale di giustizia (che lo spinse perfino a
denunciare la madre che adorava) e dallo studio certosino dei documenti che egli
ricercava – e trovava – con un intuito degno degli investigatori più famosi; il tutto, a dispetto di una frequentazione scolastica che era stata troppo breve a causa di quella necessità di braccia che, nel
primo dopoguerra, costringeva anche i
ragazzini più promettenti a prendere dimestichezza, troppo precocemente, con
la vanga o con la pala. Quando cominciammo a frequentarci e quando lui mi
consentì, sempre un po’ guardingo, di
consultare i suoi archivi, capii che le sue
tesi erano corrette e che la strada da lui
indicata riguardo ai supposti Demani Civici di San Felice era giusta. Spesso, du-
“
“solo contro tutti” ha lottato per
dimostrare che i comprensori del
territorio di San Felice Circeo sono
liberi dai vincoli medievali del Demanio Civico
“
segue da pag. 1
rante i nostri colloqui, squillava il telefono e io, incredulo, assistevo ad una scena surreale nella quale Vittorio dissertava con un noto Avvocato o con un eminente Giudice, elargendo pareri e consigli e pronunciando frasi piene di termini
strani quali: livellario, enfiteuta, allodio.
Ma la sua grammatica e la sua sintassi
non erano perfette e lui, di questo fatto,
si doleva molto tanto che, un giorno, vincendo una comprensibile soggezione,
giunse a chiedermi di correggergli quello
che lui scriveva.
Una volta, rileggendo quello che lui aveva ideato e io avevo “aggiustato”, mi disse con una espressione sinceramente
commossa: “Ggidio, che saje scrive bbene… Se sapeva scrive assusì, saría caputate ju munne!”. Caro Vittorio, tu il tuo
mondo lo hai capotato lo stesso, a dispetto di chi, per invidia delle tue capacità, non ti ha mai amato. E puoi star certo che i tuoi amici continueranno le tue
battaglie e non ti lasceranno più “solo
contro tutti”. o conosciuto Mario Vittorio Capponi in occasione della campagna
elettorale per le amministrative dell’aprile 2007 a San Felice Circeo.
Stavamo mettendo a punto la lista civica “Un Comune per Amico”
e cercavamo di individuare un capolista, il nostro candidato a Sindaco. Fu
scelto proprio lui, che accettò con entusiasmo e cavalcò il programma con
il suo solito roboante entusiasmo.
E così nelle molteplici occasioni di incontro e di scambi di idee ho imparato a vedere al di là della sua irruenza, che era poi sana passione per il
territorio e per i suoi cittadini. Vittorio era preparatissimo e sosteneva la sua
tesi sugli usi civici con argomentazioni frutto di studi e ricerche approfondite, che ne avevano fatto un esperto senza pari.
Di qui la mia ammirazione la mia amicizia, che mi hanno portato a seguirlo costantemente durante il lungo periodo della sua malattia e delle sue sofferenze, tenendolo sempre informato con le notizie dal suo Paese.
Di questo si compiaceva, mentre era rammaricato del silenzio dei colleghi
dell’amministrazione, che, tranne il consigliere Giuseppe Bianchi, non gli
hanno mai fatto nemmeno una telefonata per informarsi della sua salute.
Questo è a dir poco deplorevole, perché Vittorio era un avversario e non
un nemico!
H
Alessandro Cresti
IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO
PAG .
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Territorio
di Ape Ronzante
Un gruppo di giovani presenta un progetto per la realizzazione di un cineforum
Anche le api nel loro piccolo... vanno al cinema
Il progetto prevede la programmazione e la realizzazione di rassegne cinematografiche
Q
ualche anno fa, per la precisione nella
primavera del 2005, nasceva l’associazione “Api Ronzanti”. Inizialmente il
gruppo di pochi ragazzi che ne fanno parte,
non aveva un nome identificativo. Il sodalizio
prendeva forma dalla voglia di organizzare
qualcosa per la comunità, oltre che per se
stessi. Lentamente si sono concretizzate attività di espressione artistica culturale. Consapevole delle diverse esigenze dei giovani del
paese, l’associazione, ha cercato di strutturarsi come collante di una generazione con
quelle future, senza arrendersi alle circostanze e proponendosi artéfici e propositivi sul piano sociale.
Il paese è quello di San Felice Circeo: luogo
onirico dell’odissea di Ulisse, approdo di briganti, fortino strategico, culla dell’esplorazione creativa di numerosi artisti, inspiegabilmente persa nell’inestricabile labirinto della
memoria. Lo testimonia la situazione territoriale, palesemente degradata e povera di stimoli. Sulla dimensione collettiva prevalgono
gli “interessi” personali e le risposte a tale malessere, cui va aggiunta la noia, sono spesso
comportamenti negativi, aggressivi, distruttivi
come l’utilizzo e il consumo di stupefacenti e
di alcool.
“
un’idea simile: la programmazione, per le festività natalizie, di film in seconda visione. In
tal senso è stata indetta anche una gara per
assegnare la gestione del cinema-teatro, ma
il bando non ha ricevuto nessuna risposta.
Sembrava che il fato andasse incontro alle intenzioni dell’associazione e così l’8 febbraio
2008 le “Api Ronzanti” presentano al sindaco
una proposta per la realizzazione di un cineforum.
Il progetto poggerebbe su alcune idee guida,
come la considerazione di diverse categorie
cinematografiche: nazionalità, regista, argomento, documentari e genere. In concomitanza con le proiezioni si prevedono incontri
di orientamento e formazione, in modo da favorire una visione consapevole della pellicola
presentata. Non mancherebbe, inoltre, lo spazio rivolto a eventi e spettacoli teatrali, musicali e di danza, in collaborazione con le associazioni locali e le scuole.
La gestione del teatrino è stata affidata dall’Amministrazione Cerasoli alla Pro Loco, che
dovrà esprimersi, si spera favorevolmente, in
merito alla richiesta delle “Api Ronzanti”. Lo
scorso ottobre è stato ripresentato il progetto e la speranza che ai sanfeliciani (di ogni età)
venga concessa la visione di un buon film è
ancora viva. SOMMARIO
nella primavera del 2005 nasce
l’associazione “Api Ronzanti”
con la voglia di organizzare qualcosa per la comunità
“
zione difficile e gli unici svaghi rimangono lo
sport e la birra al pub.
Negli anni ottanta, alcuni giovani si ritrovavano nel teatrino comunale, luogo in cui si elaboravano spettacoli da mettere in scena. Con
il passare degli anni, è storia nota a tutti, il teatrino è stato lasciato in stato di abbandono e
trasformato in un magazzino. Infine è stato
adibito a sala per eventuali riunioni e mostre
d’arte. Attualmente i locali sono stati restaurati e potrebbero ospitare anche meravigliose
proiezioni cinematografiche.
“
le “Api Ronzanti” hanno presentato al Sindaco un progetto per la
realizzazione di un cineforum da tenere nel teatrino comunale
“
Anche per tutto questo nasce l’Associazione
“Api Ronzanti”, un’associazione volta alla
realizzazione di attività creative e intellettuali,
officina di idee per l’interazione, l’evoluzione
del pensiero e semplice reazione all’impulso di
aggregazione.
Partendo quindi da queste premesse, l’associazione ha inizialmente realizzato eventi rivolti
al mondo musicale, corrispondendo almeno in
parte alle necessità, desideri e aspirazioni di
quanti nel paese si dedicano a questa forma
d’arte. Ricordiamo il “Circeo Summer Festival
2006-07” e il “1° Maggio” nel Piazzale Italo
Gemini, iniziative con grande riscontro di successo e partecipazione. L’eccezionale riuscita e l’enorme entusiasmo hanno contribuito a
mobilitare maggiori energie nel mettere in atto più momenti di aggregazione possibili, nel
tentativo di sfuggire il tedio quotidiano e non
solo.
Durante quegli anni, tuttavia, ci siamo resi
conto di come fosse riduttivo mettere in piedi delle manifestazioni solo nel periodo primaverile o estivo: nella bella stagione il paese si riempie di turisti e le occasioni di intrattenimento, organizzate da enti pubblici e privati, sono numerose. Il nostro pensiero volge
all’occupazione creativa di uno dei più lunghi
e lugubri intervalli di tempo: l’inverno. Il freddo e la pioggia che caratterizzano i mesi che
vanno da ottobre a marzo, rendono l’intera-
Il progetto prevede la programmazione e la
realizzazione di rassegne cinematografiche.
Tale iniziativa, oltre a rompere la routine quotidiana, ad alimentare il sacro fuoco della cultura e dell’arte, potrebbe rappresentare un importante momento d’aggregazione, di scambio di opinioni, di incontro intergenerazionale
e, perché no, aprire le porte al dialogo con se
stessi.
Dopo aver restaurato i locali del teatrino, anche l’amministrazione comunale aveva avuto
Editoriale
Avaritia et adrogantia …
Personaggi
Mario Vittorio Capponi
Territorio
Anche le api nel loro …
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Ambiente
Le “testuggini” …
- Sonnino
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Politica
Ci vorrebbe una
rivoluzione (liberale)
Lettere
Lettere al Direttore
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Territorio
Ancora cemento
sul territorio
7
Il fatto
I famosi antipasti di mia moglie
Vacanze Pontine
Libri
Odio l’estate
Territorio
Un’antenna a
Mezzomonte
Cultura
Un invito alla lettura
Personaggi/
Oroscopo
Ze Luca e l’ombra
della madre
Sport
Calcio
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Tempo libero
Cucina – Cinema –
Ora legale – Poesia
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IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
PAG .
4
Ambiente
di Francesca Faccini
Un ambiente marino ormai modificato
Le “testuggini” nel mare ormai scomparso
Una volta usavano le nostre spiagge per riprodursi
el precedente n. 32 (settembre-ottobre)
del “Centro Storico” abbiamo pubblicato un articolo sul naufragio della nave mercantile americana “Liberty” avvenuto
lungo le coste del Circeo nel gennaio 1945. Innanzitutto vi dobbiamo una precisazione sulla didascalia di una foto: il pescatore con i due
pesci luna sotto il braccio non era Luigi Chiocca “Il Pozzolano”, ma Felicetto Coccia, scomparso lo scorso anno. E Luigi Nesti sulla barca non era insieme a Felicetto Coccia, ma a
Luigi Coccia, suo fratello. Ce ne scusiamo con
i familiari degli interessati e con Nesti. Di Luigi Chiocca, purtroppo, esiste una sola foto che
si trova sulla sua tomba e che vi proponiamo
anche se in qualità non eccelsa.
Quei pesci luna immortalati nella foto di Coccia hanno ricordato a molti come alcune specie siano ormai scomparse dalle nostre acque.
Esempi? Squali temibili come la canesca o
squalo bianco, oppure innocui come il palombo, il pesce angelo e il pesce luna, la rondine
di mare o pesce volante, la torpedine. Specie
tutte raffigurate nelle foto di quegli anni, quei
pesci che venivano abitualmente catturati dai
professionisti, dal Pozzolano, da Coccia, da Nesti e dai loro compagni di lavoro dell’epoca e
che oggi da queste parti non esistono più. “Purtroppo i nostri pescatori che usano le reti da posta molto meno nocive di quelle a strascico o
delle nasse, aderiscono ai finanziamenti Cee tagliando le loro barche – afferma Ennio Bravo,
presidente del Circeo Fishing Club -, ma sono
poco conosciute e poco pubblicizzate altre
possibilità offerte dalla stessa Cee a proposito
della conversione dell’attività di pesca a quella
N
Testuggine Caretta Caretta
di allevamento marino”Alcuni soci del club hanno approfondito anche da un punto di vista storico l’habitat e la storia della pesca sulle nostre
coste ed è grazie a loro se possiamo proporvi
questo breve excursus.
In passato, prima con gli antichi romani poi
con i templari, i laghi costieri erano utilizzati
per allevamento, sia di mitili e molluschi bivalvi
sia di pesce (polpi, orate, spigole, anguille).
Dopo un lungo periodo di inattività, nel diciottesimo secolo queste attività sono riprese.
Sulle coste, invece, agli inizi del diciannovesimo secolo, si fanno assidue le campagne di
pesca condotte da varie marinerie, in particolare Campani al Circeo e Siciliani a Ponza. Il
fondale, che degrada regolarmente fino a metà distanza da Ponza, era ricco di aree scogliose miste ad aree sabbiose, per cui i mari
locali erano molto pescosi e ricchi, oltre che
di tutte le specie oggi conosciute, di crosta-
cei in gran quantità, pregiati e non. Delfini e cetacei transitavano tra Ponza e il Circeo e le testuggini “Caretta Caretta e Liuto” utilizzavano
ancora le nostre spiagge per riprodursi.
La situazione attuale non è delle più rosee. L’urbanizzazione con l’immissione di sostanze inquinanti nel mare ma soprattutto lo sfruttamento dei fondali per opera delle paranze che usano reti a strascico, ormai perfezionate a tal punto che attraverso supporti muniti di ruote riescono a transitare anche su pianure sommerse scogliose, continua a distruggere milioni di
uova e altri supporti produttivi. Conseguenze:
consistente riduzione del pescato di taglie medie e irreversibile diminuzione delle quantità.
Altro fattore da non sottovalutare è l’arrivo di
specie non autoctone del Tirreno, come i “pesci serra” (in aumento esponenziale) e i “barracuda”, temibili predatori dalle carni non prelibate che con la loro voracità contribuiscono
alla distruzione di specie autoctone.
Va detto che, contro questi fenomeni, le associazioni di pesca sportiva svolgono indirettamente un ruolo di protezione. Infatti: nei giorni festivi, quando è vietata la pesca professionale a strascico, si posizionano con le loro
barche e le loro canne a due ami sulle aree di
pesca, con “effetto barriera”. Nei periodi estivi notturni pescano sotto costa bloccando la
pesca di frodo fatta con le reti volanti da piccoli pescherecci; adottano tipologie di pesca
sportiva finalizzate alla cattura di pesci serra
e barracuda. Non è molto, perché la vera soluzione sarebbe combattere le filiere di mercato illegale dove finiscono in vendita partite
di pesce sottomisura. di Lorenzo Cavaterra
Sonnino - San Felice Circeo
Si concretizza un ideale gemellaggio tra due Associazioni culturali
idea di un’Associazione, che prenda a
cuore il destino del Centro storico di
Sonnino, è nata un anno fa tra un gruppo di amici e dopo diverse elaborazioni, con
l’aiuto anche di un’analoga associazione a San
Felice Circeo, questo desiderio si è finalmente concretizzato.
In un incontro presso la biblioteca comunale,
alla presenza dei soci, tra i quali una rappresentanza dell’Associazione Culturale “Il Centro Storico” di San Felice Circeo, è stata ufficialmente presentata l’Associazione Culturale
“CEMASA”.
Quali obiettivi si ripropone questa Associazione costituita perlopiù da giovani del posto? Innanzi tutto vuole cercare di ottenere solidarietà e collaborazione da parte dei cittadini per
tutelare il territorio del Paese, da anni violato
da una crescita edilizia senza regole, disordinata e di pessimo gusto: e soprattutto vuole
che non venga abbandonato o trascurato il
L’
Panorama di Sonnino
Centro storico che rappresenta la Storia di
Sonnino, le radici degli abitanti.
E siccome non esiste un futuro se non c’è un
passato, con il quale confrontarsi, l’augurio è
che questa Associazione riesca a sensibilizzare l’Amministrazione comunale perché si
adoperi e si impegni per il recupero del Centro storico, condividendone gli ideali.
Le iscrizioni sono aperte ai cittadini tutti, residenti e non, che abbiano a cuore le sorti del
loro Paese di origine, senza confondere i progetti della “CEMASA” con alcuna ideologia
politica.
Nell’occasione è stato stabilito un legame
ideologico tra le due Associazioni culturali, di
Sonnino e di San Felice Circeo.
Quest’ultima in particolare si propone di collaborare, in base alla sua più lunga esperienza, al raggiungimento degli scopi fondamentali di entrambe: difesa del territorio e rispetto della legalità. IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO
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5
Politica
di Alessaanddro Petti
L’ultima lezione di Piero Gobetti
Ci vorrebbe una rivoluzione (liberale)
Dove nasce l’anomalia italiana
“
maggioranza agnostica e apolitica del Paese
accettò dopo il 1945 di essere governata dalla nomenklatura antifascista “ purché questa
non le chiedesse conto – come scrive Sergio
Romano in “Finis Italiae”, ediz. Scheiwiller – di
ciò che aveva fatto nei vent’anni precedenti”.
Il patto costrinse a stendere un velo di menzogne sulla nostra storia e sul nostro sentimento
nazionale. Anzi, il venir meno di questo sentimento è dovuto in gran parte a quel patto e a
quella bugia originaria che ha spinto molti italiani a ritrovare rifugio nel municipalismo, nel localismo e nel campanilismo. Tanto che a tutt’oggi non esiste nel nostro Paese una solidarietà nazionale, ma una solidarietà di corporazione (dei giudici, dei giornalisti, dei docenti universitari, dei ministeri, dei partiti, dei sindacati,
dei farmacisti, dei tassisti etc. etc.).
In sostanza, quel patto conveniva tanto all’antifascismo, perché nessuno in tal modo gli
avrebbe chiesto conto delle proprie responsabilità fra il 1919 e il 1922; quanto al Paese,
perché nessuno gli avrebbe contestato l’entusiastica adesione al fascismo (chi non ricorda a proposito, almeno dalle foto ufficiali
dell’epoca, le sterminate folle radunate a Roma, a Piazza Venezia, durante il ventennio?).
Dobbiamo allora porre i riflettori su quello che
è rimasto finora il lato oscuro della nostra questione istituzionale e che è invece all’origine
dell’“anomalia italiana” rispetto alle grandi democrazie occidentali. Un’anomalia basata su
un grande squilibrio tra potere politico (enorme) e autonomia sociale (troppo limitata). Uno
squilibrio che ha origine dal fatto che la democrazia italiana non è nata come in Inghilterra e in Francia dalla società civile, ma è nata invece dal potere politico, frutto anche di
“
la democrazia italiana non è nata come in Inghilterra e in Francia dalla società civile, ma è nata invece dal potere politico
“
“
“l’amnistia Togliatti-De Gasperi”
costrinse a stendere un velo di
menzogne sulla nostra storia e sul
nostro sentimento nazionale
una scelta che due grandi leader – De Gasperi
e Togliatti – seppero imporre in un contesto
peraltro fragilissimo.
Ci vorrebbe allora una rivoluzione, liberale,
“…quella che l’Italia - scriveva Piero Gobetti
nel 1924 – non ha mai avuto, ma deve ancora avere, perché il nostro Paese deve ancora
fare la sua vera rivoluzione: “la rivoluzione liberale”. Il Paese era stato, infatti, fino a quegli anni dominato da due forze, i comunisti e
i cattolici, entrambi non appartenenti alla tradizione del Risorgimento.
Gobetti sapeva bene che il fascismo non è un
fenomeno superficiale della vita italiana, ma il
risultato delle insufficienze del Risorgimento.
Il Risorgimento ha dato coscienza politica solo a una piccola minoranza di italiani, ma non
educò alla libertà le masse. “Cosicché dopo
la guerra del 1915-18 – scrive lo storico Momigliano - fu facile organizzare un triste carnevale reazionario e demagogico”.
Il valore dell’insegnamento di Piero Gobetti, perseguitato dal regime fascista e costretto all’esilio, è nell’aver colto già in quegli anni, gli anni ’20,
che il rimedio contro il fascismo può essere solo quello di completare e perfezionare il Risorgimento, armonizzando questo disegno con le esigenze della vita economica moderna e delle classi lavoratrici. Rileggere “La rivoluzione liberale” –
ediz. Einaudi – significa non solo rendere omaggio alla memoria di una delle più nobili giovani vite che il fascismo ha stroncato, ma cogliere l’esattezza, ancor oggi, della sua diagnosi: che bisogna attuare in pieno la rivoluzione liberale iniziata e non compiuta dal Risorgimento italiano,
conciliando la libertà politica con il rinnovamento sociale. Siamo alla fine del 2008: non è questo ancora il principale nodo della vita italiana?
La conseguenza di questo stato di cose è che
metà degli italiani non si fida dello Stato: ed è
la questione centrale del nostro Paese. Gli inglesi, i francesi, gli olandesi, i belgi, gli austriaci, si. Gli italiani no. “Forse perché siamo
stati per secoli colonia” (ha scritto Eugenio
Scalfari).
Lo Stato è il protagonista negativo della nostra storia nazionale. Lui ti vuole fregare e tu
lo devi fregare. Meglio ottenere qualche favore, piccolo o grande che sia, ma meglio non
impegnarsi con lo Stato. Più utile impegnarsi
con chi cercherà di farti avere quel favore cosicché finirai per far parte della sua clientela,
non per scelta politica ma per fedeltà alla persona o alla corporazione.
In un Paese normale, cioè di normale democrazia, ci sarebbero – come negli Stati Uniti e
“
Piero Gobetti nel 1924 invitava a
una “rivoluzione liberale”per
completare e perfezionare il Risorgimento
“
sidente del Consiglio), sancì una
sorta di pacificazione nazionale,
che vide la magistratura chiamata
ad attuare il deDe Gasperi, Adenauer
creto stesso e in
Schuman
appena quattro
giorni scarcerare 89 fascisti accusati di “collaborazionismo” o di “atti rilevanti”, che poterono così tornare alla vita civile. Su questa vicenda Giorgio Almirante, in un’autobiografia
pubblicata nel 1974, scrisse: “Sarebbe ingeneroso non ricordare l’amnistia voluta da Togliatti per i fascisti”.
Attraverso, cioè, un tacito patto sociale, la
come in tutta Europa - due schieramenti entrambi liberali, e questo comune elemento, insieme ai valori che implica, garantirebbe una
leale competizione fra una destra e una sinistra entrambe unite nell’adesione a quei principi e regole comuni.
La destra italiana, diceva Indro Montanelli, è
una parodia di quella vera perché il nostro Paese non ha conosciuto una vera borghesia. Ciò
che manca è un
codice morale e
una coscienza civile. “La mia destra - annotava
nel 1994 – non
nasce dalla paura, non si alimenBiagi e Montanelli
ta di sogni di protezione e di difesa
e non si accuccia all’ombra dei Mussolini o dei
Berlusconi. La mia destra è invece un codice
di comportamenti, non un pacchetto ideologico. Il suo luogo si trova al di là della politica ed
è il patrimonio etico di una borghesia oggi forse estinta ...”.
Se c’è in Italia una pur piccola possibilità di
realizzare una “rivoluzione liberale”, è, dunque,
solo la sinistra che può riuscirci, non certo una
destra – puntualizzava finchè vi ha avuto voce Orazio M. Petracca sul Corriere della Sera
- che oscilla fra antiche tradizioni populiste e
moderne tentazioni plebiscitarie. Una destra
che, rispetto alla moderna economia che produce beni e servizi, privilegia chi produce invece sogni e bisogni, televisione e pubblicità.
Ha scritto Paolo Sylos Labini - un altro grande italiano - in “Ahi Serva Italia”, ediz. Laterza (un piccolo libro da non perdere, l’ultimo
che ha scritto poco prima di morire, nel dicembre del 2006): “Il discorso è angoscioso,
ma mi sembra giusto farlo, dal momento che
sulla questione ho riflettuto molto e riguarda
noi tutti. Perché siamo caduti così in basso?
Non per orgoglio né per presunzione, ma per
disperazione sociale mi rivolgo ai miei concittadini per esortarli a fare uno spietato esame
critico della coscienza civile evitando ogni formula consolatoria. E’ la premessa per uscire
dall’abisso. Perché il Cavaliere ci preoccupa
molto gravemente, ma il principale motivo di
angoscia siamo noi italiani. Come abbiamo
consentito che andasse al potere un uomo così? Che diavolo di Paese siamo ?”.
Insomma, i nemici più pericolosi oggi sono i
populisti travestiti da liberisti, anzi, peggio, da
liberali. IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
PAG .
6
Lettere
segue dalla prima
Editoriale
di ALESSANDRO CRESTI
Prepotenza al potere
Marco Vuchiich
Non disturbate la maggioranza
dizionare e quasi inesistente è il piacere dell’autonomia e della libertà del pensiero. La maggioranza al governo ne approfitta per esercitare con tutti i mezzi un potere assoluto.
A tal proposito c’è stata una sconcertante testimonianza del Senatore Paolo Guzzanti (PdL)
in una recente intervista, che fa riflettere, fattagli dalla giornalista Lucia Annunziata nella trasmissione “In mezz’ora” di domenica 9 novembre u.s.
Paolo Guzzanti, tra l’altro, dopo aver parlato della meritocrazia e della “mignottocrazia”, volendo con ciò dire che mentre nella prima repubblica si diventava ministro “o perché eri competente in quella materia o perché portavi un
sacco di voti di preferenza, in questo governo i
ministri fanno, dicono agiscono e si comportano così come è stabilito da un rigidissimo copione guidato da “Lui” (Silvio Berlusconi)”; dice
ancora che “nella prima repubblica i partiti comandavano il parlamento, i capi partito e i capi
correnti e i governi erano debolissimi e cadevano frequentemente. Oggi si è invertito tutto: abbiamo un governo strapotente, onnipotente,
mentre il Parlamento è totalmente privo di potere critico-decisionale”. Insomma vivo in un
Paese dove il bilancio politico e civile è totalmente negativo, ma spero ancora che prima o
poi accada qualcosa, anche di grave, che annulli per sempre questa ormai radicata abitudine, che tutti subiamo, di manovrare e gestire
ogni settore con regole a uso e consumo personale da parte di chi è più potente e magari anche più ricco e più furbo. Nella piccola realtà di
San Felice Circeo credo di poter cogliere le stesse anomalie notate a livello nazionale. Nell’Am-
GITE IN CANOA
Caro Direttore,
voglio innanzi tutto congratularmi per la fatica nel ricordare nel tuo giornale le origini e le bellezze antiche del Circeo, che altrimenti rischiano di finire sotto cumuli di interessi personali o di menefreghismo.
Tra queste bellezze voglio ricordarne una che mi lasciò senza fiato, 50 anni fa quando per la prima volta, partendo con un canottino di gomma dalla zona
del porto (allora inesistente), mi addentrai verso il promontorio e le prime grotte che vi si incontrano (grotta Azzuzza, delle Capre, dell’Impiccato, e del Fossellone) la mattina presto, quando spesso il mare è
una tavola e i richiami delle rondini dentro le grotte
suscitavano un senso di grande ammirazione. Questa indelebile sensazione mi spinse, dopo 25 anni, ad
acquistare una canoa con la quale, insieme con uno
dei miei figli, a turno, ho potuto prolungare molto il
raggio di azione fino ad arrivare, talvolta, addirittura
a Torre Paola, scoprendo tante altre grotte e in alcuni casi, entrando dove era impossibile con altre imbarcazioni (naturalmente accertandoci che le condizioni del mare non potessero riservarci brutte sorprese). Alla luce di queste esperienze, che durano tutt’ora nonostante io abbia raggiunto la settantina, insieme con un amico che sopperisce alla inevitabile
riduzione delle mie forze, vengo a proporre un’iniziativa che spero possa rilanciare, in un ambiente ancora
così incantevole, un agevole uso della canoa, qui assai poco conosciuta e praticata nella falsa opinione
che il suo uso sia faticoso, mentre pagaiando in modo lungo e lento si ha solo un beneficio per la salute, senza fatica. L’iniziativa, che potrebbe essere por-
ministrazione comunale esiste un’opposizione,
che subito dopo le elezioni era costituita da cinque consiglieri, diventati ben presto solo due, il
compianto Mario Vittorio Capponi, di cui si sente tanto la mancanza (ora sostituito da Roberta
Cestra) e Giuseppe Bianchi; poiché Vittorio Lucci è subito passato di fatto con la maggioranza
(colgo l’occasione per invitare i suoi elettori a riflettere sulla inaffidabilità di questa persona!),
mentre Lino Mazzoni e Paolo Imperato, pur rimanendo formalmente all’opposizione, sono in
realtà spesso assenti fisicamente e/o mentalmente, oppure in linea con la maggioranza, svolgendo il loro vero ruolo molto raramente. Da allora a oggi l’opposizione, così ridotta, con molto impegno e preparazione, ha cercato sempre
di individuare vecchie e nuove anomalie nell’organizzazione, nelle procedure e nei provvedimenti del Comune, riuscendo solo in pochi casi a ottenere, forzatamente, l’attenzione della
maggioranza. Perlopiù, infatti, durante i consigli
comunali si assiste ad animati interventi del-
tata avanti ad esempio attraverso la Pro Loco, data
la sua indubbia portata promozionale, consiste in un
noleggio di canoe, di uso molto sicuro, presso la
spiaggetta del porto, punto di partenza più vicino al
promontorio, che potrebbe essere affidato, insieme
alla loro guardiania e alle decisioni di affidare le canoe in base allo stato del mare, a personale del luogo, sottraendolo in parte alla funzione di esattore dei
parcheggi a pagamento, spesso causa di avversione da parte degli utenti estivi. Le canoe, inoltre, dato il loro numero ridotto, potrebbero essere impilate
all’inizio della diga frangiflutti, nella parte prospiciente la spiaggetta del porto. Naturalmente l’iniziativa
dovrebbe essere supportata da una campagna promozionale, data la scarsa familiarità del pubblico con
l’argomento. Tale campagna potrebbe iniziare con
una raccolta di firme da parte del tuo giornale, visto
anche il successo conseguito con la raccolta di firme per le piste ciclabili, che ha contribuito al concreto
inizio della pista da La Cona a Mezzomonte. Cari saluti
Pier Vincenzo Marinelli
N.d.R. Caro lettore e amico di sempre ti ringrazio per
la confermata fiducia e, apprezzando molto il tuo suggerimento, ti prometto che cercherò di promuovere
l’iniziativa, sperando nella sensibilità locale
DISAGI A LA CONA
Caro Direttore,
sono sorpreso per alcune dichiarazioni apparse sul
“Centro Storico” da una persona (non si è firmata), che
ha sollevato il problema di un bar che ha occupato lo
spazio di un marciapiede con conseguente disagio per
i portatori di handicap e donne con passeggino. Ester-
l’opposizione, sempre abbondantemente documentati e sostenuti dalle vigenti normative, cui
si contrappone la totale indifferenza della maggioranza in modi inopportuni e talvolta incivili.
Questo nella logica della prepotenza e arroganza del potere. Nelle votazioni, infatti, si sa che la
maggioranza, per la forza dei numeri, vince sempre, ma non sempre ha ragione. Pur in un contesto così disarmante l’opposizione continua a
lavorare alacremente su problemi impegnativi e
la sua attività non si arresta. Recentemente il
consigliere Giuseppe Bianchi ha inviato quattro
atti di messa in mora al Comune di San Felice
Circeo e per conoscenza alla Prefettura di Latina, alla Corte dei Conti e ad altri, per gli inadempimenti della Segreteria, per le procedure di
stabilizzazione del personale, per l’indennità ad
personam attribuita all’attuale responsabile del
settore tecnico-contabile e per le progressioni
verticali, costretto dalla mancata risposta all’invito e successivi solleciti di un anno all’Amministrazione comunale “ad intervenire nelle questioni oggetto delle messe in mora e su tutte le
faccende che riguardano la gestione dell’Ente
nel rispetto della legalità e quindi delle leggi vigenti”. La stessa cosa sempre il Consigliere
Bianchi è stato costretto a fare per la grave situazione finanziaria del Comune, evidenziando
una serie di ritardi e omissioni in adempimenti
obbligatori. Per concludere vorrei che i lettori apprezzassero il lavoro dell’opposizione, nascosto,
ma valido e costante, informandosi dalle fonti
giuste e anche personalmente di tutto quello che
accade nell’Amministrazione comunale, perché
in realtà al cittadino distratto appare sempre e
solo la maggioranza che opera in assoluto monopolio. L’opposizione c’è, si fa sentire e si sforza di lasciare un segno della sua presenza con
osservazioni, dichiarazioni e denunce per la tutela della legalità e in ultima analisi dei cittadini
onesti. nazioni legittime, ma non è vero che il bar in questione è frequentato dagli editorialisti del suo giornale, “radical – chic, presunti sinistroidi della politica paesana”…
Il nostro “presunto radicalismo”, attinge dagli infiniti
spunti che ci sono forniti dall’Amministrazione, ma certamente ci riteniamo “chic” per quanto concerne le capacità di interloquire, per cultura e per saper proporre
delle strade alternative rispetto a quelle dell’attuale
maggioranza. Quando ci sono punti di vista diversi, il
tono dello scontro tende a inasprirsi in merito al motivo del contendere, ma questo non toglie che, poiché
siamo ancora in un paese democratico, le persone che
mandano invettive dovrebbero avere il buon senso e il
coraggio di firmarsi.
Tommaso Di Prospero
PASSEGGIATA SUL MONTE CIRCEO
Gentile Direttore,
domenica 21 settembre ho deciso di portare alcuni
miei amici stranieri ad un’escursione sul Monte Circeo che può essere effettuata utilizzando alcuni sentieri efficacemente segnalati a cura dell’ente parco.
Ho iniziato la gita dall’ingresso di Torre Paola avvertendo purtroppo un senso di vergogna e di estremo
disagio dovendo condurre i miei ospiti tra rifiuti di
ogni genere che facevano da sponda all’inizio della
passeggiata. E’ mai possibile tollerare che tesori naturali simili vengano così mantenuti? Fortunatamente la bellezza mozzafiato dello spettacolo offerto alla vista guadagnata dopo la salutare camminata ha,
in parte, compensato il disagio iniziale, ma è incomprensibile come le autorità preposte non si accorgano di nulla e lascino un bene simile in tale degrado.
Roberta Puccini (Roma)
IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO
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7
Territorio
di Marco Omizzolo*
La richiesta dell’Amministrazione comunale al Parco
Ancora cemento sul territorio
Potrebbe essere 65.000 i metri cubi da realizzare
M
“
le osservazioni del Comune di
San Felice Circeo ai Piani territoriali paesaggistici palesano l’ennesimo tentativo di cementificazione del
territorio
“
In questo caso Legambiente ha chiesto alla
Regione di chiarire se sia lecito attuare piani
di recupero in un Parco Nazionale e di verificare la legittimità urbanistica di quegli immobili. La seconda osservazione riguarda il Promontorio, e quindi ancora il Parco Nazionale,
e ricade in un’area estesa circa 18 ettari. Anche in essa, secondo Ptp vigente, prevalgono
le ragioni della tutela tanto da consentire interventi di sola manutenzione e recupero dell’edilizia esistente qualora legittima dal punto
di vista urbanistico.
Nell’ambito oggetto dell’osservazione, in località Brecciaro/Uliveto, sono presenti piccoli
nuclei edilizi lungo Via Torre Paola/Via delle
Tortore.
In questo caso l’Amministrazione chiede la declassificazione dell’ambito quale area/zona
O/E, ossia Tutela Orientata, così da consentire, pur con un forte impianto prescrittivo, l’at-
“
sono interessati i territori di Punta Rossa-Faro-Torre Fico (25 ettari), Brecciaro-Uliveto (18 ettari) e
Monticchia, ai confini con Terracina
(20 ettari)
“
icidiali per il Parco Nazionale del Circeo le osservazioni ai Piani territoriali
paesaggistici (Ptp) avanzate dal Comune di S. Felice. Osservazioni che palesano
l’ennesimo tentativo di cementificare il territorio compromettendo l’unico modello di sviluppo possibile, quello ecosostenibile, concordato con il Parco nazionale. A dimostrazione di quanto sostengo sarà sufficiente analizzarne tre nel dettaglio. La prima riguarda
un’area di circa 25 ettari nel Promontorio, in
pieno Parco. Nel Ptp vigente l’area gode di livelli di tutela assoluti. L’osservazione dell’Amministrazione chiede la “modifica del perimetro della zona I/D e una modifica della normativa attuale del Ptp, in relazione alla presenza
di zone ampiamente urbanizzate”. Nell’ambito sono presenti tre piccoli nuclei edilizi: in località Punta Rossa, Faro e Torre Fico.
Il resto dell’ambito è integro, ma, al solito, si
definiscono quali aree compromesse ambiti
territoriali dove invece la compromissione è limitata rispetto alle dimensioni del perimetro
indicato nelle osservazioni.
Se tale richiesta fosse accolta, con l’indice
edificatorio previsto dalla Legge Regionale
28/80 relativa al recupero delle aree compromesse dall’abusivismo (ossia 0,20 mc/mq), la
potenzialità edificatoria dell’ambito diverrebbe
di circa mc 20.000. L’osservazione è stata parzialmente accolta dalla Regione Lazio, la quale ha confermato per l’ambito indicato la classificazione paesaggistica attuale ma, limitatamente alle zone compromesse, ha accolto la
richiesta del Comune di avviare piani di recupero delle zone abusive, poiché l’art. 31 quinquies del Ptp attuale prevede la possibilità che
“nelle aree urbanizzate esistenti, come individuate dal Ptp, i Comuni possono adottare in
conformità con la Legge 28/80 varianti al Prg
al fine del recupero”.
tivazione di un piano di recupero ai sensi della Legge Regionale 28/80 (relativa alle aree
compromesse dall’abusivismo), con indice
edificatorio pari a 0,20 mc/mq.
L’attivazione di tale strumento urbanistico porterebbe, come l’amministrazione sa bene, una potenzialità edificatoria stimabile in circa mc 14.000.
L’osservazione è stata parzialmente accolta
dalla Regione limitatamente agli ambiti compromessi, mentre è stata respinta per tutta
quella parte del comprensorio ancora integra.
Anche in questo caso permane un “piccolissimo” problema: quel comparto territoriale è
parte integrante del Parco Nazionale. Per questa ragione secondo noi la prima cosa da fare è verificare la legittimità urbanistica degli immobili esistenti in quell’area.
L’ultima osservazione selezionata è relativa a
un’area di circa 20 ettari sita in località Monticchia, al confine con Terracina, anch’essa interna al Parco Nazionale (guarda caso!).
L’attuale livello di tutela prevede, cosa che infastidisce evidentemente l’Amministrazione, la
prevalenza delle ragioni di conservazione della
natura e della tutela paesaggistica. L’osservazione chiede alla Regione la declassificazione
dell’ambito “spazi circostanti l’insediamento urbano di San Felice Circeo, fascia litoranea fino
al confine con il Comune di Terracina”.
Con questa osservazione, la richiesta dell’amministrazione di declassificazione paesaggistica porterebbe ad una potenzialità edificatoria stimabile in circa mc 30.000, attribuendo all’area l’indice edificatorio previsto
dal Prg di S. Felice per le zone dove è prevista la realizzazione di residenze turistiche (0,25
mc/mq).
L’osservazione è stata parzialmente accolta
per le sole zone compromesse, mentre per
quelle integre è stata, per loro buon cuore, respinta.
Anche in questo caso chiediamo alla Regione
che la disciplina delle aree del Parco Nazionale
sia affidata in via esclusiva al Piano d’Assetto
del Parco.
Inoltre, per quelle parti dell’ambito compromesse, poiché ormai urbanizzate, chiediamo
alla Regione una verifica urgente della legittimità urbanistica di quegli immobili. Insomma,
si tratta dell’ennesimo tentativo di aprire il territorio del Parco alla speculazione di bassissimo livello.
Il profilo delle osservazioni presentate sono del
tutto inadatte per uno sviluppo realmente moderno ed ecosostenibile. C’è davvero da rimanere sbalorditi. Ma forse neanche tanto. *Legambiente – Sabaudia
FLLAVIO DEMIN
N (31.007.19963 - 11.110.220088)
La foto di Flavio all’epoca dell’Iscrizione all’Ordine
di Latina avvenuta il 10 febbraio 1994
Ha lasciato increduli chi ha avuto la gioia, la fortuna di
conoscerlo e stimarlo come amico, come collega, come medico.
Dopo la brillante laurea in Medicina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
(Flavio che era stato responsabile nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi era
fiero di aver studiato in quell’Università), entrò a pieno merito alla Scuola di
Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università di Tor Vergata diretta dal
Prof. Giovanni Rocchi. Sempre disponibile, sempre sorridente, sempre disposto ad
ascoltare tutti. Era entrato talmente in simbiosi con il Suo Direttore, che ne
aveva assunto gli atteggiamenti, il modo di porsi, il modo di affrontare i problemi.
Dopo la Specializzazione aveva lavorato al Pronto Soccorso dell’aeroporto di
Fiumicino e poi nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Verbania.
Qualche anno fa aveva coronato il suo sogno di lavorare con il Prof. Rocchi,
vincendo il concorso per ricercatore a Tor Vergata.
La beffa ha voluto che Flavio, eccezionale medico infettivologo, colpito da sepsi
improvvisa (ed ancora inspiegabile) l’11 ottobre cessasse di vivere.
Ciao Flavio, chi ti ha conosciuto non potrà mai dimenticarti.
Eugenio Saputo
IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
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8
Il fatto
di E. Dantes
Le attività della Pro Loco al Circeo
I famosi antipasti di mia moglie
Le elargizione della Giunta comunale
A
vete figli con velleità manageriali nel
campo dello spettacolo? Pensate che
potrebbe trattarsi di una buona attività
ma vi spaventano i costi per avviarla? Avete
comunicato ai vostri ragazzi che sarebbe meglio lasciar perdere e indirizzarsi, invece, verso la più sicura occupazione in un call center?
State calmi, e magari vedete se non è il caso
di fare prima un giro dalle nostre parti e cercare di entrare a far parte della Associazione
Pro Loco di San Felice. Certamente vi occorrerà una forte raccomandazione, ma ne varrà
la pena, credeteci. Eh, sì, perché la Pro Loco
del Circeo ha trovato il sistema per gestire varie strutture e progetti senza accollarsi gli oneri che affliggono certe iniziative; non solo: riesce allo stesso tempo a ricevere sostanziosi
aiuti comunali per continuare sulla stessa strada. Il tutto è sicuramente merito del valoroso
presidente della suddetta Associazione, l’ineffabile architetto Cicconi, al quale va riconosciuto il merito di aver studiato con attenzione la storia del porto di San Felice laddove
all’interno di una struttura costruita dal Comune con soldi pubblici, si è insediata, senza
pagare neppure un centesimo, una redditizia
attività privata. Ma torniamo a noi. Come qualcuno ricorderà, da queste colonne lanciammo
un grido di dolore quando venne decretata la
fine del nostro Teatrino Comunale destinato a
trasformarsi in cinema e ad essere ceduto a
privati. Molti, allora, dissero che un locale così piccolo non avrebbe suscitato l’interesse di
nessuno e che sarebbe stato meglio, per il Comune, utilizzarlo per gli scopi per cui, abitualmente, una città si dota di un locale del genere: rassegne, conferenze, rappresentazioni
varie, salotto di rappresentanza. Ma l’arroganza del potere non sentì ragioni e si giunse
persino al Bando Pubblico per stabilire chi
avrebbe gestito la struttura. Naturalmente
quella gara andò deserta, ma il destino del nostro cinema non è cambiato di molto perché
è stato affidato alla Pro Loco che, come da
contratto “potrà gestire la struttura anche sottoscrivendo accordi con società private”.
Quindi, alla fine del percorso, una società privata (che normalmente non è un ente di beneficenza) usufruirà di una struttura la cui sistemazione è costata ai sanfeliciani circa centomila Euro e per la quale è stata anche richiesta alla Regione una cifra di circa ottantaduemila Euro per adeguamenti. E siccome,
poi, non a caso si dice “la febbre del cinema”,
la nostra amministrazione, ormai contagiata,
ha coinvolto un altro locale storico di San Felice e cioè l’Arena Vittoria. Qui la tattica è stata diversa; infatti la Giunta ha preso in affitto
il cinema all’aperto per sei anni per 1.900,00
Euro al mese, con un impegno totale di
136.800,00 Euro; una cifra che non ci sembra
cosa da poco visto anche che si tratta di un
Castro dei Volsci
locale che è in completo disarmo da anni e,
quindi, con ogni probabilità, non è in regola
con le norme di sicurezza; senza contare il fatto che, viste le sue caratteristiche, potrà essere utilizzabile per quattro o cinque mesi l’anno. Ma chi se ne frega, avranno pensato quelli che gestiscono i nostri soldi, tanto poi lo regaliamo alla Pro Loco! E infatti, dopo neppure un mese, ecco comparire puntualmente un
atto della Giunta che stabilisce di dare il via alla stagione estiva dell’Arena Vittoria, con tanto di pagamento di biglietto, affidando il tutto,
appunto, alla Pro Loco. Non sappiamo che fine abbiano fatto i soldi degli incassi, ma temiamo fortemente che non si siano indirizza-
La banda degli onesti
ti verso le casse comunali…
Però, è una delle ultime deliberazioni della
Giunta – la n. 234 del 29 ottobre u.s. – che ci
ha lasciati veramente di stucco. In questo caso, i soldi vengono dati direttamente alla nostra onnipresente Associazione per favorire
l’organizzazione di due eventi; uno è il Carnevale e, fin qui, non ci sarebbe nulla di male anche se non si capisce per quale motivo non
deve essere il Comune a sovvenzionare la festa in maniera diretta. Ma è l’altro fatto che è
davvero esilarante. Infatti, nella deliberazione
suddetta, si legge che “il comune di San Felice Circeo, visto il forte interesse e il successo avuto con le precedenti edizioni della festa
del pesce azzurro organizzata in ambito locale, intende avviare presso il comune di Castro
dei Volsci analoga iniziativa, per promuovere il
territorio ed i prodotti tipici del Circeo”. Ora, a
prescindere dal fatto che questa festa del pesce azzurro si è tenuta nella simpatica città
ciociara prima che la Giunta lo decidesse, si
può mai sostenere che il pesce azzurro sia un
prodotto tipico del Circeo? E che ce ne può
fregare a noi sanfeliciani di andare a promuovere il nostro territorio a Castro dei Volsci? E
poi, non è quanto meno strano andare a casa
di altri e portarsi appresso la cena? Non c’è
niente da fare, la Giunta anche questa volta,
si è ispirata a Totò il quale in una famosa gag
de “La banda degli onesti”, invitando a cena
l’amico Peppino, gli dice di portare da mangiare, oltre che per se stesso, anche per i padroni di casa; in cambio, la moglie, offrirà i suoi
famosi antipasti, cioè due olive. Il guaio è che
la Giunta ha devoluto alla Associazione ben
13.000,00 Euro senza dirci quanti ce ne siamo
già mangiati in pesce azzurro e olive a Castro
dei Volsci (si vocifera almeno 5.000,00) e
quanti ne avanzeranno per il Carnevale.
Pro Loco, in latino, significa “a favore del Territorio” ma, visto che questo non ci sembra
che accada, ci siamo chiesti: “ vuoi vedere che
al Circeo la frase va letta alla spagnola?”. E già,
perché in questo caso vorrebbe dire “a favore del Matto”. A buon intenditor... Giovedì 13 novembre u.s. è venuto a mancare il
regista e amico Marcello Fondato, da molti anni
residente a San Felice Circeo.
Per mancanza di spazio lo ricorderemo
nel prossimo numero.
Ora giungano alla famiglia le nostre sincere
condoglianze.
IL CENNTRRO STORICCO DI SAN FELICE CIRRCEOO
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9
Il fatto
di Roderigo
Un racconto di fantasia
Vacanze Pontine
Il viaggio di due poliziotti
L’
alfa blu scuro corre sulla Pontina. Il vicequestore Ponti guarda scorrere i terreni abbandonati, i casermoni di fabbriche iniziate coi finanziamenti della Cassa
del Mezzogiorno e mai terminati, le città-dormitorio della cintura romana: Pomezia, Aprilia,
le indicazioni per i borghi della bonifica, con i
nomi delle battaglie del ‘15-’18. Alla guida, il
commissario Bestini segue le indicazioni per
Latina. «Insomma, dottore, cos’è ‘sta storia,
che ci mandano a fare il giro turistico della costa pontina? E’ un premio forse? Sa, in questo caso avrei preferito venirci con mia moglie…»
«No. Bestini, penso che non ci sarà molto da
divertirsi, e poi difficilmente il Ministero ti
avrebbe offerto un soggiorno al mare con la
famiglia, anche ora in bassa stagione». Sul sedile posteriore, i voluminosi faldoni hanno l’etichetta scritta col pennarello: “Circeo Connection”.
«Il nostro compito – continua Ponti - è preparare una relazione per il Capo di Gabinetto su
tutta questa faccenda delle presenze criminali
in provincia di Latina. Pare che qui, di colpo,
stia succedendo di tutto: comuni inquinati,
bande che si spartiscono il territorio, camorra e ‘ndrangheta che vanno d’amore e d’accordo. I dirigenti vogliono avere un quadro della situazione».
«Ho capito, signor vicequestore. E da dove
cominciamo?»
«Prendi l’Appia, andiamo prima a Fondi».
Sul corso, lo struscio pomeridiano riempie la
strada. In fondo si vede la mole del Castello,
ricordo di quando le famiglie nobili da queste
parti erano la legge. «Bè, dottore, anche adesso la legge la fanno le famiglie, solo un po’
meno nobili, no?»
«Bestini non farti sentire a dire queste cose:
la persona con cui abbiamo appuntamento
non gradisce questi apprezzamenti. Ah! Buonasera! Sono il vicequestore Ponti, e questo
è il mio collaboratore. Lei è il dottor Falsetti?»
«Benvenuti! Si sono io, sa ho voluto incontrarvi in questo bar per evitare troppa pubblicità: capirete, qui sono una persona nota.»
«Certo, certo. Ma veniamo subito al sodo: cosa succede qui? Articoli, servizi in tv, interrogazioni parlamentari, il Prefetto che chiede di
sciogliere il Consiglio Comunale per inquinamento criminale…». Falsetti sembra punto da
una vespa: «Ma, dottore, non crederà mica a
queste chiacchiere! Vogliono screditarci, questa è la verità! Sono invidiosi perché in questa provincia il nostro partito è forte, fortissimo! Abbiamo rilanciato l’economia: ha visto
qui quanti bei negozi ci sono? E la gente è
contenta! Tutto questo grazie a noi, grazie al
senatore, che si occupa a Roma dei nostri
problemi e li risolve!»
«Ma, veramente, si parla di famiglie malavitose: i Casalesi, i Tripodo…».
«Non ci stia a credere, dottore! Falsità sparse
da chi non vuole bene a questo paese. E ci si
mette pure quel Prefetto, a chiedere lo scioglimento dell’Amministrazione! Una giunta, badi
bene, eletta con oltre il settanta per cento dei
voti! Ma tanto, a Latina ci resta poco, quello lì:
Via Pontina
in Sardegna, lo devono mandare!»
«E che mi dice del MOF, del camping Holiday,
dissequestrato così di corsa, con i sostituti
che protestano contro il capo della Procura,
dell’usura…».
«Polvere! Chiacchiere! Qui solo imprenditori ci
sono, e questa parte del litorale sta risorgendo: con i nuovi piani urbanistici, neanche la
California ci sta dietro! Anzi, perché non si prenota un bel villino proprio a pochi chilometri
da qui: a Sperlonga stanno nascendo tantissime lottizzazioni. Se vuole, possiamo parlare con qualche amico…». Ponti è sconsolato:
«No, no, grazie. Vabbè, ora dobbiamo proprio
andare…». Di nuovo in auto, sulla Flacca, Bestini scruta il suo dirigente: «Buco nell’acqua,
eh dottore?»
«Si, ma era solo per sondare il terreno. Facciamo una cosa: domani mattina andiamo direttamente al Circeo. Se tutti parlano di Circeo Connection, forse ne sapremo qualcosa di più».
Il molo del porto di San Felice è inondato di
sole. Ponti e Bestini vedono arrivare da lontano una figuretta che sembra passeggiare, ma
dirige decisamente verso di loro.
«Buongiorno! Scusate se vi ho fatto arrivare fin
qui, ma, sapete, in paese sono una persona….»
«Nota, si, si, lo immaginavamo, sembra una
malattia. Dunque, anche del Circeo si parla in
tutta Italia: “Circeo connection” la chiamano.
Imprenditori vicini alla camorra, investimenti
sospetti, personaggi connessi alla banda della Magliana. Lei, signor Milanese, fa il costruttore: qualcosa dovrebbe sapere….»
«Anche lei con questa storia! –si scalda l’o-
metto- Ma come! Credevamo foste qui a fare
chiarezza, a restituirci un po’ di tranquillità! Eppure ci avevano parlato tanto bene di voi!»
«Scusi, chi le aveva parlato di noi?»
«Ma sa… amici….a Roma….abbiamo conoscenze….come dire….in alto. Lei capisce…»
«No, non capisco. Comunque: tutto bene anche qui, quindi?»
«Ma certo! Guardi, abbiamo grandi progetti!
Opere pubbliche come se piovesse! E, badi
bene, moltissime finanziate dalla Regione, e
non è che lì amministrano solo nostri amici,
eh!. E non siamo neanche campanilisti! Pensi che ci preoccupiamo anche dei vicini: abbiamo delle idee per Sabaudia… Pensi che
splendore, un porto anche in quel lago! Altro
che Parco, dune, uccelletti e pianticelle! Un
paradiso! Ville, locali, le barche te le costruiamo e le porti direttamente dove vuoi tu! A proposito… le piace il mare? Potremmo farle avere begli sconti..»
Si dice che Ponti e Bestini, appena tornati a Roma chiesero direttamente il trasferimento in Sardegna, prima che ce li mandasse qualcun altro.
Questo è, ovviamente, un racconto di fantasia. Non penserete mica che dalle nostre parti esista il malaffare, no? MOF di Fondi
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10
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Odio l’estate
Libri da regalare per Natale
hi l’ha detto che non ci sono più le
mezze stagioni? Per chi non lo sapesse, l’estate finisce quando esce
il libro di Bruno Vespa! Come da almanacco del giorno dopo appena vedete
nelle vetrine delle librerie il volumone del
giornalista “porta a porta” vuol dire che
le giornate si stanno accorciando ed è arrivato il momento di riporre gli abiti e le
abitudini estive perché il palinsesto della
tele ve lo impone. Ringraziando il cielo insieme all’apripista del Natale per antonomasia ogni tanto arriva a terra anche
qualcosa di decente, quest’anno è arrivato” Amore 14” di Moccia, “Brisingr” di
Paolini, e “Breacking down” della Mayer,
dimenticatevi che vi parlerò di questa roba e se per un attimo vi ha sfiorato solo
il pensiero che io possa aver letto almeno una pagina di queste tragedie da botteghino ecco che vi sbagliate di grosso.
Lor signori sono pregati di accomodarsi
sulla centrifuga come al solito!
C
E’ uscito per i tipi di
Einaudi l’ultima fatica
di Hans Magnus Enzensberger ovvero
Hammerstein o dell’ostinazione perché
non si può sempre dimenticare anche se
coi tempi che corrono conviene. Ibrido
come molte opere dell’autore tedesco il
libro non è né un saggio né un romanzo,
ci sono foto, ma non è un libro illustrato,
è triste, ma strappa sorrisi fin troppo
amari. E’ la storia del generale Hammerstein capo dell’esercito tedesco durante
la repubblica di Weimar che fino all’ultimo giorno della sua vita ha cercato in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote
di Hitler. Qualcuno potrebbe storcere il
naso in quanto il generale non era quello che si dice un uomo del popolo, ma
piuttosto un nobile vecchio stile “junker”,
un po’ un nipotino di Bismarck, è vero
non impazziva per i socialisti in generale
e per i comunisti in particolare, ma amava il suo popolo e l’idea di stato, politica
e società che la Germania aveva conquistato con tanta fatica.
Ci si ritrova così faccia a faccia con i protagonisti un po’ raffazzonati di un tempo
che per fortuna non c’è più e che purtroppo non potrà tornare, scapestrate
spie sovietiche, eleganti amanti, figlie
adolescenti infatuate dell’ideale comunista e innamorate di “compagni” che cercano in tutti i modi di arrestare o quantomeno arginare la macchina politica e
bellica nazista. Da leggere per scoprire e
capire un uomo, Hammerstain, che ha
sempre considerato Hitler un idiota invasato e ha fatto di tutto affinché la Germania non cadesse in quel sonno della
ragione che è stato il terzo Reich. Molto
interessanti i dialoghi “postumi” con i
personaggi del libro, elemento di rottura
con l’andamento documentario del testo.
Come da qualche autunno a questa parte,
Mondadori decide di
pubblicare i nuovi libri
di Chuck Palahniuk
proprio in questo periodo, quest’anno è il turno di Gang Bang
(€ 16) e gli argomenti trattati sono la morte, il sesso e la morte per sesso. Questa
è la storia triste e assurda della pornodiva Cassie Wright che arrivata ormai a fine carriera cerca il suo personalissimo
“canto del cigno” organizzando una
“gang bang” con seicento invitati, realizzando così un record da Guinness e il filmino porno con più comparse nella storia del porno. Per chi ancora ignorasse il
significato del termine tecnico “Gang
Bang”, diciamo che potrebbe essere assimilabile ad un’orgia “allargata” un po’
come è successo a Perugia un annetto fa
solo che lì la morte è sopraggiunta per
cause violente mentre nel libro semplicemente per sfinimento. La trama procede
attraverso l’interazione di quattro personaggi fissi che sono un ipotetico figlio
della porno star, un ipotetico amante di
Cassie e pornodivo a sua volta, un attore di telefilm sull’orlo di una crisi di nervi
e la segretaria di produzione dello “snuff
movie”. L’azione si svolge nella claustrofobica sala d’attesa, stalla dove i seicento tori numerati non aspettano altro di essere chiamati nell’arena e quindi alla
monta. Si assiste a scenate isteriche legate ad erezioni, spaccio più o meno autorizzato di Viagra, depilazione di capez-
zoli e pube, abbronzatura e forma fisica.
Palahniuk, seppure non al suo meglio, ci
restituisce il corpo scuoiato e vivisezionato di quello che è diventato il sesso per
milioni di persone nel mondo, un insieme
di soliloqui legati profondamente al situazionismo e al voyeurismo del qui e
ora, dove non conta più quello che si da
e che si riceve, ma conta solo la forma
apparente dell’azione che si sta espletando, un rito collettivo, poco intimo e
fondamentalmente legato all’esteriorità fisica.
La sorpresa quest’anno
arriva da Giunti, pare
che si sia messa a pubblicare anche narrativa
contemporanea e dopo
l’ignobile ciarpame che
ha tirato fuori per l’estate improvvisamente nemmeno venti giorni fa se ne esce con il nuovo libro di Eduardo Mendoza, L’incredibile viaggio di Pomponio Flato (€12,50). Siamo nel primo secolo dell’era cristiana, e Pomponio Flato,
sentenzioso e coltissimo patrizio romano,
viaggia fino ai confini dell’Impero in cerca di
un’acqua capace di donargli la saggezza. I
ripetuti assaggi di liquidi più o meno fetidi,
però, finiranno per ridurlo in fin di vita e per
portarlo a Nazareth, dove sta per essere
crocifisso il falegname del villaggio, un tale
Giuseppe, ingiustamente condannato per
omicidio. Suo malgrado, Pomponio verrà
convinto dal figlio del condannato (un bambino ingenuo e fiducioso di nome Gesù), a
indagare su quello che si presenta come un
tipico “delitto della stanza chiusa”, così di situazione paradossale in situazione ancora
più paradossale, il lettore vedrà entrare in
scena una serie di stupefacenti personaggi, dal ricco Epulone a Caifa, da Erode a Maria, dalla Maddalena a Barabba. Si inizia con
l’omicidio, passando per la speculazione
edilizia, corruzione, abuso di credulità fino
ad arrivare a processi farsa dove il condannato dovrà preparare lui stesso, essendo falegname del suo villaggio, la croce sulla
quale verrà issato. Si sorride a ritmo costante, l’intreccio è molto riuscito e ben congegnato, l’ideale per chi cerca un giallo di
ambientazione storica, ma non sopporta più
codici, vangeli e manoscritti. IL CENTRO STOORICCO DI SAN FELICE CIRCEOO
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Territorio
di Criistaan Lamagnaa
Telefonia mobile
Un’antenna a Mezzomonte
Perché l’Amministrazione comunale non incontra i cittadini?
ià in passato abbiamo avuto occasione di affrontare su queste pagine la questione della collocazione delle antenne per la telefonia mobile
(Anno 4, numero 20 – Ottobre 2006).
A distanza di qualche anno il contesto
giuridico è rimasto sostanzialmente immutato, così come forte è rimasta l’esigenza di un intervento di armonizzazione
nel settore.
Da un lato l’art. 8 della legge quadro n.
36/2001 prevede chiaramente che “i comuni possono adottare un regolamento
per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti”, dall’altro il successivo Codice delle comunicazioni elettroniche (D.lgs. 259/2003) ha
fortemente limitato i poteri di controllo e
indirizzo delle Amministrazioni locali.
Una flebile speranza si era accesa, quando la Giunta Marrazzo aveva approvato
una proposta di legge regionale che
avrebbe dovuto restituire ai comuni quei
compiti di indirizzo e controllo utili a pianificare il posizionamento dei nuovi impianti e a ricollocare quelli già esistenti in
contesti urbanistici più adeguati, tali da ridurre il disagio dei cittadini interessati.
Ma il suo vero punto forza sarebbe stato
la realizzazione e la gestione di un catasto regionale delle sorgenti di campi elettromagnetici. Uno strumento come que-
G
“
sto avrebbe permesso di monitorare
concretamente le emissioni degli impianti presenti sul territorio, cosa attualmente non sempre possibile, a causa delle
difficoltà che sovente si incontrano nell’individuarne l’ubicazione.
Sfortunatamente il progetto si è arenato
in Consiglio Regionale, anche perché il
suo più convinto sostenitore, l’allora As-
sessore all’Ambiente Angelo Bonelli, ha
lasciato il suo incarico per candidarsi alla Camera nelle elezioni politiche del
2006.
Anche le Amministrazioni locali della nostra provincia non sono esenti da responsabilità. In questi anni oltre a non
prendere alcuna iniziativa, hanno spesso
ignorato i suggerimenti avanzati dai comitati, in particolare l’indicazione di procedere alla stesura di un apposito regolamento.
“
“
“
nel 2006, il Comune ha conferito
a dei tecnici professionisti l’incarico per la redazione del piano di zonizzazione e regolamentazione degli
impianti di telefonia mobile
Antenna per la telefonia mobile
a che punto è la stesura del piano? Si è ancora in tempo a convocare cittadini e operatori?
Tra le poche realtà che hanno percorso
questa strada c’è il Comune di San Felice
Circeo, il quale nel 2006, all’approssimarsi delle elezioni amministrative - strano
eh!?! -, ha «conferito a dei tecnici professionisti l’incarico per la redazione del piano di zonizzazione e regolamentazione degli impianti radiotrasmittenti per le telecomunicazioni» (parole dell’ing. Matacchioni, responsabile del Settore Urbanistico).
Attualmente degli sviluppi di questo piano si hanno poche notizie.
Comunque rimango perplesso, quando
apprendo che l’Amministrazione non ha
sinora ritenuto necessario incontrare tutte le parti interessate, ovvero i gestori di
telefonia e i comitati dei cittadini.
Questo aspetto è importante perché è
solo attraverso l’accordo tra tutti gli interessati che il regolamento può diventare
uno strumento efficace.
Così facendo in città come Jesi, Trento,
Riccione, Lamezia Terme, è stato possibile raggiungere importanti obiettivi:
la concentrazione degli impianti in zone
urbanistiche adeguate alle esigenze sia di
copertura degli operatori, sia di tutela
della salute espresse dai cittadini;
la partecipazione dei cittadini alle scelte
amministrative ha fatto sì che questi si
sentissero maggiormente tutelati dallo
strapotere dei gestori; riducendo così i
motivi di lamentela di coloro che risiedono nelle aree dove sorgono le nuove istallazioni;
la scelta di privilegiare aree di proprietà
comunale ha consentito il reperimento di
fondi utili al miglioramento della qualità
della vita dei quartieri dove sono ubicati
gli impianti, compensando così, almeno
in parte, gli svantaggi derivanti dalla servitù.
A questo punto due domande sorgono
spontanee.
A che punto è la stesura del piano?
Ma soprattutto: si è ancora in tempo a
convocare cittadini e operatori?
Invito i cittadini di San Felice a estendere questi quesiti alla propria Amministrazione, in modo da sottolineare ancora
una volta la giusta esigenza di partecipazione e soprattutto di evitare che il piano, senza i contributi dei legittimi protagonisti, resti lettera morta.
Chi volesse continuare la chiacchierata o
ricevere ulteriori informazioni può scrivermi all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
Mi impegno sin da ora a rispondere a tutti nei limiti del tempo che ho a disposizione. Pasta all’uovo
di Federico Fedeli
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IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
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Cultura
di All. Cr.
La lunga favola di nonna Paola
Un invito alla lettura ... oltre la lettura
Un racconto che insegna molte cose
i tanto in tanto mi sono sentito dire, il più
delle volte in modo qualunquistico, che il
giornale “Centro storico” dell’associazione omonima, della quale sono il Presidente, è
troppo critico, mentre in realtà noi ci limitiamo a
portare a conoscenza dei nostri lettori fatti e circostanze che altrimenti resterebbero nelle mura
del “Palazzo”. Anche per smentire tutto ciò ho
deciso di evidenziare in questo spazio, una vicenda molto positiva vissuta in quest’ultimo anno nel nostro paese e di cui non ci siamo forse
nemmeno accorti. Nel n. 24 (Maggio – Giugno
2007) del “Centro Storico” ebbi modo di rilevare
già il valore di un libro scritto da una nostra concittadina, La lunga favola di nonna della signora Paola Gagnatelli Lanzuisi, ma non scrissi niente, però, su un aspetto che impreziosisce ulteriormente quest’opera: la sua elaborazione, la diffusione, la promozione e l’amore profuso a questo progetto editoriale da un unico soggetto, un
figlio dell’autrice. Gabriele Lanzuisi riceve dalla
sua mamma, in occasione del primo compleanno della figlia, un manoscritto scritto dalla nonna
per la nipote, nominandolo custode. Chiaramente, sia lui che sua moglie Clelia, incuriositi,
lessero subito il materiale di tale insolito dono e
trovarono talmente emozionante e commovente
il suo contenuto che iniziò a balenare in loro l’idea di trovare, magari, un Editore interessato alla riduzione e pubblicazione del manoscritto per
D
restituire a Paola senior, la sorpresa. La vana ricerca di un Editore e l’arrivo di un nuovo figlio (Lorenzo), non li fece desistere dal loro intento e fu
così che Gabriele s’improvvisò Editore, e realizzò questa sorpresa per la madre ormai ottantaduenne. Estrapolò e concentrò dalle 480 pagine del manoscritto originale la parte narrata, scelse delle foto fra le tante, le contestualizzò nel racconto scegliendo di non porvi didascalie in modo da lasciare libero il lettore di riconoscersi a suo
piacimento in parti del narrato (decisione felice
ndr) e con la complicità dei due fratelli più grandi, di amici ed ex alunni della signora Paola, in occasione del compleanno dell’autrice il 30 marzo
dello scorso anno è stato presentato il suo libro
a sorpresa. Il teatro di Borgo Montenero, frazione del nostro comune dove la signora Paola ha
insegnato per trentadue anni, si riempì come d’incanto di tanti alunni di un tempo, di tanti amici,
colleghi, parenti ecc… Fu una serata speciale,
dove l’emozione fece da padrona (unici assenti,
invitati…, le nostre sensibili autorità locali ndr). Il
“neo Editore” poi ha iniziato a promuovere il libro:
ha ottenuto recensioni sulla stampa locale e nazionale, sia su quotidiani che su settimanali autorevoli, ha determinato l’interesse anche di emittenti televisive come: Rai Uno e Due, Canale 5,
Sky, TV Lazio, Tele Europa ecc… che si sono
contesi interviste all’autrice (alcuni di questi passaggi televisivi si possono rivedere su sito della
Delibere di Giunta Comunale
N.
Data
190 05/08/08
191
“
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“
193 del “
194 13/08/08
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198 27/08/08
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201 03/09/08
203 08/09/08
205 10/09/08
207 19/09/08
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212 30/09/08
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216 10/10/08
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Oggetto
Concessione uso temporaneo al periodico “Il parere dell’ingegnere” del cinema
teatro di p.zza Lanzuisi per i giorni 08-12-17-18-20 agosto 2008.
Concessione gratuita area Vigna La Corte per spettacolo teatrale organizzato dall’Ente Parco Nazionale del Circeo per il giorno 12 agosto 2008.
Avvio delle attività di cinema, unitamente alla associazione Pro Loco di San Felice Circeo, nei locali del Cinema Arena Vittoria.
Concessione gratuita uso temporaneo all’associazione “Il Centro storico” del cinema teatro di p.zza Lanzuisi per il giorno 11 agosto 2008.
Spettacolo musicale Marco Taggiasco band - Concessione patrocinio, strutture comunali e contributo economico - Prelievo dal fondo di riserva (2.000 ).
Costituzione in giudizio ricorso avanti al T.A.R del Lazio - sez. di Roma del sig.
Del Gaudio Pasquale / Comune di S. Felice Circeo +1 Nomina legale (avv. Corrado De Angelis 3.638,26 ).
Costituzione in giudizio ricorso avanti al T.A.R del Lazio - sez. di Latina promosso dal Consorzio Baia delle Vele c/comune di San Felice Circeo + 1 Nomina legale (avv. Maurizio Mansutti 4.406,40 ).
IV edizione “Gli Angeli del mare” concessione patrocinio e strutture comunali.
Spettacoli di Biagio Izzo e Peppino Di Capri. Concessione patrocinio e strutture
comunali.
Iniziative per la sottoscrizione di un patto d’amicizia tra il Comune di San Felice
Circeo e il Comune di Mettmann (Germania).
Concerto del pianista Davide Cicconi – Organizzazione.
Costituzione in giudizio atto di citazione chiamata in causa di terzo, avanti al Tribunale di Latina sezione distaccata di Terracina Cestra Martina /Aurora assicurazioni + 2. Nomina legale - Prelievo dal Fondo di riserva (avv. Corrado De Angelis 2.532,31 ).
Istituzione di uffici separati dello stato civile per la celebrazione del matrimonio
civile ai sensi del D.P.R. 396/2000.
Approvazione Variazione di Bilancio n. 1 del 2008.
Iniziative organizzate dall’associazione SA.MA.DEA. - Concessione patrocinio.
Costituzione in giudizio atto di citazione Giudice di pace di Terracina - Ceccarelli Carlo c/Comune di San Felice Circeo - Nomina legale (avv. Giuseppe Merola
1.196,46 €).
Banda musicale cittadina “L. Ceccarelli” per n. 5 servizi bandistici (900x5=4.500
€).
Costituzione in giudizio ricorso avanti al Tar del Lazio - sezione staccata di Latina causa Consorzio Golfo Verde c/Comune di San Felice Circeo + altri - Nomina legale (avv. Maurizio Mansutti 4.406,40 €).
Concessione gratuita loculo cimiteriale feretro Capponi Mario (Vittorio).
Richiesta del sig. Fidani Luciano di regolarizzazione conciliazione terreno di uso
civico FG.37 - P.lle 88 e 139.
Patrocinio e contributo a favore dell’oratorio parrocchiale San Francesco d’Assisi di Borgo Montenero (300 €).
Patrocinio e contributo a favore del Circolo bocciofilo Montenero ‘04 per 2° Trofeo Circeo (700 €).
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225 14/10/08
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”
casa Editrice: www.edizionigala.eu) soprattutto
dopo che il Presidente della Repubblica, On.
Giorgio Napolitano, ha inteso conferire “motu
proprio” alla signora Paola Gagnatelli Lanzuisi l’onorificenza di Cavaliere a seguito della pubblicazione de “La lunga favola di nonna”, che il figlio
Editore, aveva provveduto a far pervenire anche
alla signora Clio Napolitano.
Un improvviso problema di salute, molto serio
della “nonna Cavaliere”, alla quale va il nostro augurio affettuoso e sincero, ha interrotto questa
bella e particolare avventura editoriale.
Per un anno, però, grazie al “..filo d’amore…”
che lega i protagonisti di questo libro è stato possibile leggere sui giornali, ascoltare in Radio e vedere in TV, il racconto di un altro Circeo e non
sempre solo quello legato a brutti fatti di cronaca e politica. Infine, il mio disinteressato invito è
rivolto non certo alle sorde cieche istituzioni locali che assumono discutibili professionalità al di
fuori del nostro paese pur avendo capacità manifeste del luogo…, ma a tutti i nostri concittadini che non l’hanno ancora fatto di acquistare (magari come strenna natalizia) questo libro: perché
è un libro che merita di essere letto, perché ha
avuto tanti riconoscimenti autorevoli, perché
evoca un’immagine diversa del nostro paese,
perché commuove, emoziona e perché tanto
amore merita il nostro riconoscimento e ringraziamento. Concessione gratuita del Teatro comunale Anna Magnani alla Italcaccia sez.
prov.le di Latina.
Concessione gratuita delle sale comunali alla Federlazio di Latina per rinnovo cariche sociali.
Patrocinio all’associazione italiana per la ricerca sul cancro distribuzione “Arance della salute”.
Costituzione in giudizio ricorso ex art. 140 lett. B del T.U. 11.12.1933 n. 1175 Tribunale regionale delle acque pubbliche presso la Corte d’Appello di Roma - Pasciuti Fernando Leandro c/ Comune di San Felice Circeo - Nomina legale (avv.
Pierluigi Onorati 8.124,54 €).
Lavori di pavimentazione Centro storico III° lotto - Approvazione progetto esecutivo.
Approvazione schema elenco annuale del Piano triennale delle opere pubbliche
2009-2010-2011.
Somme non pignorabili II° trimestre 2008.
Premio di letteratura “La Cultura del Mare” ed. 2009 - Richiesta di concessione
di patrocinio oneroso alla Regione Lazio.
Costituzione in giudizio ricorso ex art. 414 e seg. C.P.C. Tribunale di Latina sezione lavoro Lanzuisi Antonella c/Comune di San Felice Circeo. Nomina legale
(avv. Corrado De Angelis 1.957,43 €).
Festa del pesce azzurro ed. 2009 Richiesta di patrocinio oneroso alla Regione Lazio.
D.G.R. n. 357 del 02.08.2007 contributi regionali di cui alla L.R. n.15 del 20/06/2002 Completamento impianto sportivo “A.Ballarin” in Loc. Mezzomonte.
Presa d’atto codice di comportamento dei dipendenti della P.A. e relativo codice disciplinare.
Contributo straordinario alla Pro Loco di San Felice Circeo per iniziative di promozione (13.000 €).
Delibere del Consiglio Comunale
N.
49
Data
20/06/08
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24/07/08
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“
“
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“
Oggetto
Modifiche ed integrazioni alla delibera di consiglio comunale n. 25 del 05.05.2008
Istituzione servizio di parcheggi a pagamento senza custodia.
Validazione studio preliminare di inquadramento territoriale e valutazione della
sostenibilità ambientale, urbanistico, infrastrutturale e funzionale degli interventi
che interessano l’area portuale di cui alle determinazioni assunte con la deliberazione di C.C. n.16 del 01/03/2007.
Atto aggiuntivo al contratto di concessione del pubblico servizio di distribuzione del gas metano - Rep. n. 1113 del 28/06/1998.
Approvazione regolamento comitato gemellaggi.
Realizzazione centro commerciale con annesso parcheggio e piazzetta a verde
Sig.ra Petrucci Silvana. Direttive ed insediamenti produttivi da realizzarsi in variante al Prg. Autorizzazione al Responsabile Suap al proseguio del procedimento amministrativo.
Realizzazione parcheggio coperto con annesso edificio commerciale sigg. Cardarelli Anna e Capponi Italo Dante. Direttive ed insediamenti produttivi da realizzarsi in variante al Prg. Autorizzazione Responsabile Suap al prosieguio del
procedimento amministrativo.
IL CENTRO STOORICCO DI SAN FELICE CIRCEOO
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Personaggi tipici - Oroscopo
di Andreaa De Siistti
Nella barbieria d Alfonso
Ze Luca e l’ombra della madre
All’improvviso è sbucata un’ombra bianca...
fosse dissolta, è scomparsa”.
Dopo una breve pausa, tutto
commosso e compunto,
proseguì: “... Era mia madre!... Mi aveva ascoltato!”.
A tal punto Alfonso, interrompendo per un attimo il proprio lavoro e rivolgendosi con
un sorrisetto ironico a ze Luca, gli disse: “A ze Lù, come
è possibile che tua madre ti abbia potuto sentire da morta, quando non ti aveva mai ascoltato da viva, perché era sorda come una campana?!”. Ze Luca si sentì offeso e impugnato
il bastone, minacciò Alfonso il quale fu costretto a precipitarsi fuori e a nascondersi. E
potè rientrare nel negozio soltanto quando,
spiando da lontano, vide ze Luca che si allontanava brontolando.
da O’KEA’MUS
di Andrea De sisti
n pomeriggio invernale. Nel negozio di
barbieria di Alfonso c’erano tre clienti in
attesa del loro turno. Vi si trovavano altri cinque amici, anch’essi abituali clienti, per
i reciproci commenti ai fatti del giorno. C’era
pure l’immancabile ze Luca jù guardiane, ormai di casa dal giorno del suo pensionamento.
Mentre Alfonso stava insaponando la barba
ad un giovane, gli si avvicinò ze Luca il quale, con voce pacata e marcata, ma comunque
percettibile da tutti i presenti, gli disse: “...
Senti Alfonso. Ieri è stato il trigesimo della
morte di mia madre ... Verso l’imbrunire sono
andato al cimitero per farle visita. Il cancello
era chiuso, ma io sono salito sul gradino ed
ho pregato. Poi, per tre volte ho chiamato:
“Mamma!, Mamma! Mamma!. All’improvviso
in alto a sinistra, proprio dove è sepolta mia
madre, è sbucata un’ombra bianca. Prima si
è diretta lentamente verso la cappellina centrale e poi, sempre piano piano, come se si
U
Oroscopo di Dicembre 2008
di Aldebaran
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
dal 21/3 al 20/4
dal 21/4 al 20/5
dal 21/5 al 21/6
dal 22/6 al 22/7
Il pianeta Marte vi è stato ostile
per lungo tempo e questo vuol
dire che è necessario cambiare
abitudini e atteggiamenti. Ora
aspettatevi un periodo eccitante
e passionale. Il Natale sarà dolce
e pieno d’amore.
Con il favore incondizionato di
Giove dovrete pensare al lavoro e
agli impegni da portare a termine
entro la fine dell’anno. Anche le
questioni legali possono terminare a vostro vantaggio. Rivalutate
un rapporto affettivo.
Con Marte in opposizione i giudizi altrui potrebbero influenzare
negativamente una vostra decisione; seguite il vostro istinto. In
amore non trascurate le esigenze
del vostro partner. Controllate la
salute dei vostri denti.
Sintonia e stabilità sentimentale,
ma non stuzzicate la gelosia del
vostro partner. Possibili questioni di ordine pratico non vi daranno risultati immediati: occorrerà
maggior impegno e dedizione.
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
dal 23/7 al 23/8
dal 24/8 al 22/9
dal 23/9 al 22/10
dal 23/10 al 22/11
La coerenza si rivelerà l’arma migliore per vincere la diffidenza
che circonda un vostro progetto.
Marte splendido nel campo amoroso, accrescerà il vostro fascino
e vi aiuterà a conquistare qualcuno!
Un po’ di pessimismo e pensieri
neri provocati da Mercurio e Marte contrari. E’ necessario quindi
saper vedere oltre le apparenze
del momento. Buone possibilità
di realizzare stabilità sentimentale per la vita di coppia.
Potrebbero arrivare occasioni di
guadagno, ma Giove contrario vi
spinge a spendere avventatamente. Il risultato potrebbe essere: una certa instabilità, ma non
riguarderà il cuore e il mondo degli affetti.
Efficienza e praticità vi condurranno a ottimi risultati, ma non
trascurate i dettagli. Riscoprirete
gli affetti che contano. Una divergenza in famiglia sarà affrontata
con fermezza, ma con amore ed
equilibrio.
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
dal 23/11 al 21/12
dal 22/12 al 20/1
dal 21/1 al 19/2
dal 20/2 al 20/3
Il mese si presenterà con un quadro molto positivo nonostante
Saturno un po’ pesante. Definite
accuratamente idee e progetti
prima di realizzarli. Non siate frettolosi e impulsivi, eviterete complicazioni. Amore confuso.
La stagione del vostro compleanno è ricca di positivi influssi astrali. Bene il lavoro pieno di
progetti che devono crescere.
Lieti imprevisti porteranno gioia in
famiglia. In amore tutto sta migliorando.
Mercurio e Venere vi aiutano a
portare a termine gli impegni, non
vi distraete. Una calma apparente può essere preludio a cambiamenti in amore. Siate meno rigidi e controllati.
Saturno, poco simpatico, mette alla prova anche voi. Sarete sollecitati
a sperimentare nuovi stili di vita,
nuovi contatti e conoscenze. Sappiate cogliere le occasioni nel lavoro … ma quanta fatica e incomprensione in amore!
IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
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14
Sport
di Tommaso Di Prospero
Calcio
Circe, si cambia
Gianni Marzella nuovo allenatore della squadra sanfeliciana
na scossa tellurica ha squassato l’ambiente calcistico sanfeliciano, subito dopo la rovinosa sconfitta interna con il San Pietro e Paolo. Al culmine di una serie di risultati non sempre convincenti, c’è stato l’epilogo improvviso che nessuno si sarebbe atteso.
Al termine della partita contro la squadra del capoluogo pontino, mister Tesseri ha avuto una reazione violenta nei confronti dell’arbitro, sancendo, di fatto, la conclusione del suo rapporto di collaborazione con
la Nuova Circe. La situazione era già satura da diverso tempo, e i risultati che faticavano ad arrivare in un ambiente come quello rossoblu
pieno di aspettative, hanno caricato Tesseri di troppe responsabilità che
non è riuscito a gestire. Sul piano tecnico, l’atteggiamento di Tesseri
ha palesato più di qualche dubbio nella gestione del parco giocatori e
nella disposizione in campo della squadra. Entrare ora nei meandri di
scelte prettamente tecniche, effettuate da un allenatore che non siede
più sulla panchina della formazione rossoblu, non ha senso, però un
pò tutti si aspettavano un inizio diverso per la Nuova Circe. Le scelte
del presidente Fabrizio Vittori, avallate da tutta la società, sono state
molto onerose e qualificanti tanto è vero che la Circe era data come
grande favorita per la vittoria del campionato.
Ora la squadra rossoblu è stata consegnata nelle mani di mister Marzella, un tecnico che negli anni ha ottenuto notevoli risultati con i giovani a livello regionale. Le competenze tecniche del nuovo allenatore
non sono in discussione, così come la serietà nel lavoro sul campo e
la disciplina nei rapporti interpersonali. Il tempo per recuperare il terreno perduto c’è ancora, anche se in questo momento c’è la necessità di vivere alla giornata andando avanti a “fari spenti” nella speranza
che la squadra si ritrovi e che lì davanti l’Atletico Sabotino e il Pro Calcio Fondi rallentino. Il presidente Vittori è deciso a tornare sul mercato di dicembre per acquistare almeno tre giocatori, uno per reparto, per
provare ad accorciare la distanza dalle prime della classe. La speranza è che mister Marzella possa essere “profeta in patria” così come accadde una ventina d’anni fa, quando prese in mano una Circe allo sbando, che si trovava in piena zona retrocessione e la portò a uno storico
spareggio nel quale la formazione sanfeliciana s’impose con il Don Luca, salvando, di fatto, la categoria. Questa Circe è molto più forte di
quella che l’allora giovane Marzella salvò dalla retrocessione; quella di
U
Gianluca Beltramini,
un esempio da seguire
N
ella stagione 2005/2006, in cui la Circe, si ritrovò a dilapidare
inopinatamente i tanti punti accumulati nel girone d’andata fino all’incredibile retrocessione in Prima Categoria, si misero in mostra due giovani; Roberto Rossi e Gianluca Beltramini. Dopo avere
peregrinato in molte formazioni giovanili, Beltramini arrivò alla Nuova Circe guidata da Lauretti. Il ragazzo sanfeliciano si mise in mostra per le sue notevoli capacità tecniche e per la facilità di corsa,
che gli valsero la chiamata nella rappresentativa provinciale. In quella stagione alla Circe, il momento più alto per il ragazzo sanfeliciano fu quello nel quale la formazione rossoblu venne ospitata per una
partita amichevole a Formello contro la Lazio. Ricordo ancora la facilità con cui Beltramini, dopo pochi minuti, giocando da esterno di
centrocampo, saltò agevolmente Zauri e fece partire un fendente
che sfiorò l’incrocio dei pali della porta difesa da Ballotta. L’ottima
prestazione valse al giovane sanfeliciano un provino nella “Primavera” della Lazio. Con il tempo, Beltramini si è ritagliato uno spazio
importante nel panorama calcistico regionale che l’ha portato a giocare nel Gaeta, nell’Aprilia e nella Virtus Latina dell’ex laziale D’Amico dove attualmente è in forza. Gianluca Beltramini è uno degli
esempi più fulgidi della “meglio gioventù sanfeliciana” che, attraverso lo sport, è riuscito ad affermarsi. oggi è una squadra che può ancora puntare in alto.
Risultati finora ottenuti dalla Nuova Circe: Nuova Circe – Sermoneta 11 (Tammaro), poi 3-0 a tavolino per la formazione sanfeliciana per la
posizione disciplinare scorretta di un giocatore della squadra ospite,
Monte San Biagio – Nuova Circe 2-1 (Bovolenta), Nuova Circe – San
Michele 2-1 (Tammaro, Speroniero rig.), Folgore – Nuova Circe 0-0,
Nuova Circe – San Pietro e Paolo 1-2 (Bovolenta), Pro Calcio Fondi –
Nuova Circe 3-0, Nuova Circe – Latina Scalo 4-0 (2 Tammaro, 2 Bovolenta). È iniziato il secondo
memorial “Giulio Cavalieri”
D
opo gli ottimi riscontri avuti nella precedente edizione del torneo di calcetto intitolato al giovane Giulio Cavalieri, ha preso
il via la seconda edizione che promette di essere ancora più interessante. Il torneo si svolge sempre sui campi della Baia d’Argento
e, anche quest’anno, l’organizzazione della manifestazione sportiva è stata gestita da Roberta Cestra e da Marzio Cavalieri.
Ai nastri di partenza si sono presentate nove formazioni, che si daranno battaglia in partite di sola andata che serviranno a delineare i piazzamenti in base ai quali si svolgeranno i play - off. In effetti, sarà eliminata una sola squadra al termine delle partite del
girone unico, mentre, per le rimanenti otto formazioni, ci saranno
i quarti di finale.
Le squadre che partecipano al torneo sono “L’Azienda” (la formazione che ha vinto la scorsa edizione), “ Ernesto Ristorante”, “Edil
Legge”, “Colpi di testa”, “ Trattoria Serena”, “Match ball”, F.C. Montenero, F.C. Molella e “UTO”. IL CENTRO STOORICCO DI SAN FELICE CIRCEOO
PAAG .
15
Tempo libero
di ALESSIA BRAVO
LE CRONACHE DI NARNIA:
IL PRINCIPE CASPIAN
q.b.
passato un anno dall’incontro
con il leone Aslan e dell’avventura a Narnia. I fratelli Pevensie
sono tornati alla loro vita normale in Inghilterra
e si preparano per andare a scuola quando
aspettando il metrò… il principe Caspian (Ben
Barnes), in pericolo, li richiama in patria suonando il corno magico. A Narnia sono passati 1300 anni e tutto è cambiato. In peggio, naturalmente. Sergio Castellitto è uno dei maggiori motivi per guardare questo secondo episodio delle Cronache di
Narnia. Come sempre i cattivi sono i personaggi migliori e il nostro
Sergio sembra essersi divertito un mondo a interpretare il crudele Re
Miraz che vuole distruggere Narnia e uccidere il nipote Caspian, unico intralcio alla sua ascesa al trono. Notevole anche il personaggio
di Pierfrancesco Favino, silenzioso comandante dell’esercito di Re Miraz. A combatterlo naturalmente i quattro Pevensie (Lucy, Peter, Edmund e Susan), cresciuti e più maturi anche dal punto di vista recitativo. Ma se da un lato la piccola Lucy crede ancora e riesce a vedere la magia di Narnia , gli altri fratelli sembrano aver perso lo smalto magico di un tempo, abituati ormai alla realtà della fredda Inghilterra. Con loro tutta una banda di creature fantastiche a partire dal
nano Trumpkin (Peter Dinklage) che si affeziona a Lucy come successe con il fauno Mr. Tumnus del primo episodio. E poi ancora battaglie, avventura, eroismo, un bacio, inseguimenti e tanto coraggio.
Le due ore e mezza passano in fretta e i bambini avventurosi si divertiranno a parteggiare per i buoni. Il film utilizza un buon numero di
ottimi effetti speciali (il vecchio del fiume è sconvolgente) e affascina
per le bellissime ambientazioni e le guerre corpo a corpo. Il pesante
simbolismo religioso del primo capitolo viene accantonato e si punta maggiormente sul lato fantastico e avventuroso della storia, sul coraggio, sulla lealtà e sull’amicizia. Un film adatto a tutta la famiglia,
grandi e piccoli. Il fillm più visto
È
Il 1° novembre u.s. a San Felice Circeo, in Piazza Vittorio
Veneto 25, Angela Bassani, nota per la sua attività culinaria,
ha inaugurato il suo nuovo originale locale q.b. (quanto
basta), al primo piano di un edificio storico , cui si accede da
una rampa di scale, fatta di gradini sui quali sono riportate
gustose ricette tradizionali.
Al q.b. si possono gustare dolci prelibati e particolari
accompagnati da bevande, come il cioccolato caldo.
Da lì si è subito presa l’abitudine di scendere con pacchetti
di dolci e confezioni con torte.
Ci auguriamo che l’idea di Angela abbia successo,
assicurandole da questo giornale la nostra costante presenza.
ORA LEGALE
Responsabilità per
gli animali selvatici
di Andrew Adamson
ANGOLOO DELLAA POESSIAA
Avv. Michele Stasi
na recente sentenza della Corte di Cassazione (sent. n.8953/08) ha affermato che la responsabilità per il danno subito su una strada statale, invasa da animali selvatici, è dell’Ente che ha il potere di gestione, e che in assenza di norme specifiche è la Regione che ha
tale potere di tutela e controllo di tutte le specie della fauna selvatica, e secondo la Suprema Corte è proprio lo stesso Ente che deve adottare le misure per evitare che la fauna selvatica causi
danni a terzi, in caso di mancanza di misure per evitare incidenti, il danno deve essere risarcito,
come è successo ad un motociclista che ha subito danni dall’invasione di fauna selvatica ( due
caprioli gli avevano tagliato la strada). In merito va osservato che è giurisprudenza consolidata di
legittimità che, sebbene la fauna selvatica rientri nel patrimonio indisponibile dello Stato, la L. n.
157 del 1992, attribuisce alle Regioni a statuto ordinario l’emanazione di norme relative alla gestione e alla tutela di tutte le specie della fauna selvatica e affida alle medesime i poteri di gestione, tutela e controllo, riservando alle province le funzioni amministrative in materia di caccia e di
protezione della fauna a esse delegate ai sensi della L. n. 142 del 1990.
U
di ELVIRITA TORTORELLI (11ANNI)
L’incanto
Ad un tratto davanti a me apparve uno
spettacolo:
un tappeto verde formato da fiori che
sembravano parlare.
Provavo un profumo che mi suscitava allegria.
Gli alberi ballavano come se stessero a una
festa.
Un uccellino si era posato sul ramo e
osservava
l’incanto meraviglioso.
Quello spettacolo non era il solito
Associaziione Culturale
“IIl Centro Storico””
Coloro che fossero interessati alle nostre iniziative e vogliono iscriversi alla nostra
Associazione, possono telefonare al
328.66110379, inviare un fax al n. 06.55198 5217
o inviare una e-mail a: [email protected]
ma era come musica nella mia anima
che mi cambiava dal profondo del cuore.
Quell’allegria mi corrispondeva.
Un soffio tiepido e soave mi colpì .
Ad un certo punto l’ aria
velava il cielo e l’alberata
di colore grigio.
Le nubi si affiancarono tra loro
perchè volevano rovinare
quella atmosfera così bella.
IL CENNTROO STOORIICOO DI SAN FELLICCE CIRCEOO
PAG .
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Annunci
• AN
NNUNCI GRAATUUITI ANNUNCI GRAATUITI AN
NNUNCI GRAATUUITI ANNUNCI GRAATUITI •
Compleanni
1 dicembre. Tanti auguri di buon compleanno al simpaticissimo
Matteo De Bellis per i suoi 11 anni dai nonni, zia Agnese e famiglia.
2 dicembre. A zia Lia Bellato tanti auguri di buon compleanno dalla famiglia Zambon Bruno.
3 dicembre. Buon compleanno al piccolo Gianmarco Aquino pei
suoi 3 anni dai nonni Maria Pia e Stefano, da mamma, papà e Francesca.
3 dicembre. Alessandra Avagliano festeggia i suoi 31 anni, Auguri dai suoceri.
3 dicembre. Tanti auguri di buon compleanno a Silvia dalla zia più
spiritosa Graziella & Company.
5 dicembre. Dolcissimi auguri a Gaia Ciaglia per i suoi 7 anni da
mamma, papà e Giorgia.
15 dicembre. Tanti cari auguri di buon compleanno a Domenica
dalle amiche.
15 dicembre. A Graziella Ricci tantissimi auguri per un compleanno
davvero felice e speciale da chi ti vuole veramente bene….Fiorella.
16 dicembre. Buon compleanno a Roberta Galeotto dagli zii Zambon.
17 dicembre. Affettuosi auguri di buon compleanno a Tiziano Lamberti dalla famiglia.
18 dicembre. A Ziarelli Davide tanti auguri di compleanno da mamma, papà e Francesco.
22 dicembre. Tanti auguri di buon compleanno a Daniele dalla cugina.
23 dicembre. Buon compleanno a Gino Ziarelli dalla cognata Domenica e Franco.
26 dicembre. A Pierino, uno zio fantastico, facciamo i nostri più
sinceri Auguri….dai nipoti Alessandra, Francesca e Gianmarco.
27 dicembre. Al papà più bello del mondo, Luciano Marin. Affettuosi auguri da Giordana.
27 dicembre. A Gabriella Maschietto Carissimi auguri di buon
compleanno dalla famiglia.
31 dicembre. Auguri a mamma Linda Bruna per un fantastico
compleanno dai figli e nipoti.
2 gennaio. A Thomas De Bellis tantissimi auguri per i suoi 18 anni dai nonni, zia Agnese e famiglia.
10 gennaio. auguri di cuore a Valentina Avagliano, una zia dolce
e premurosa, dai nipoti Francesca, Gianmarco ed Ennio.
10 gennaio. A zio Lelle tantissimi auguri da Gianmarco e Francesca.
11 gennaio. Felice compleanno a Francesca Aquino per i suoi 10
anni dai nonni Maria Pia e Stefano, da mamma, papà e Gianmarco.
13 gennaio. Auguri di buon compleanno a zio Sante Bellato dai nipoti della Lungo Sisto.
16 gennaio. A Giorgia Benetti tantissimi auguri per i suoi 3 anni da
Francesca, Gianmarco, Alessandra e Felice.
24 gennaio. A Francesco Ziarelli cari auguri da mamma, papà e
Davide.
27 gennaio. Affettuosi auguri di buon compleanno a Felice Aquino dai genitori e dai figli
27 gennaio. Buon compleanno a Pina da Domenica.
28 gennaio. Un grande abbraccio a Giorgia Ciaglia per i suoi 11
anni da papà, mamma e Gaia.
28 gennaio. A nonna Pia Cimmino tantissimi auguri di buon compleanno dai nipotini….sei fantastica!
PARTITA DI PALLONE
BEFANE contro BABBI NATALE
Categoria ULTRA/OVER
segue da pag. 12
n. 63
“
n. 55
n. 64
n. 65
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“
n. 66
n. 67
“
“
n. 68
“
n. 69
“
n. 70
“
n. 71
“
n. 72
“
PTPR articoli n. 21 e segg. della L.R. n. 24/98 e S.M.I. Ratifica della relazione
istruttoria delle osservazioni presentate dai soggetti interessati. Formulazione delle osservazioni dell'ente comunale.
n. 56 “
Costituzione Gruppo volontario di protezione civile del Comune di San Felice Circeo. Approvazione regolamento.
n. 57 “
Ratifica delibera di giunta comunale n. 125 del 23/05/2008 per la sperimentazione
dei meccanismi di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni dell'amministrazione
- DGR 194/2008.
n. 5828/07/08 Conciliazioni intervenute presso il Comm. Usi Civici Lazio, Umbria e Toscana Approvazione determinazione valori dei terreni e trasmissione delle conciliazioni
alla Regione Lazio.
n. 59 01/08/08 Revoca atto deliberativo di C.C. n. 25 del 05.05.2008 "Istituzione parcheggio a
pagamento senza custodia" e tutti i successivi atti consequenziali.
n. 60
“
Determinazioni in merito all'affidamento del servizio parcheggi a pagamento senza custodia.
n. 6129/09/08 Controdeduzioni alle osservazioni presentate alla Variante urbanistica attuativa
della zona di La Cona - Pantano Marino adottata con deliberazione di C.C. n. 40
dell'11/04/2007.
n. 62 “
Controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano attuativo e riqualificazione
ambientale del tratto di litorale definito da Viale Europa adottato con deliberazione
di C.C. n. 26 del 22.03.2007.
ottica
viale tittoni, 68
tel. 0773/540459
san felice circeo
Seguirà gara di DOLCI
con frutta di stagione
“
once
lli
Area “LA TORRE”
Ore 15.00
sim
28 DICEMBRE
a B.go Montenero
Acquisto immobili in località San Rocco di proprietà della soc. Eea 27 Srl e del
sig. Rizzo Biagio da destinare a completamento opere pubbliche.
Comunicazioni prelievi al Fondo di riserva ordinario 2008.
Ratifica variazione n. 1 al Bilancio annuale di Previsione 2008 - N. 1 (Rif. del G.C.
n. 207 del 19.09.2008).
Riconoscimento debiti fuori bilancio: Ing. Domenico Matacchioni D.I. n.188/2008.
Riconoscimento debiti fuori bilancio: Avv. Giuseppe Merola Ordinanza del
14.03.2008 Cronol. n. 1122 Tribunale ordinario di Latina - Sez. di Terracina.
Riconoscimento debiti fuori Bilancio: Agenzia Obiettivo Lavoro Spa - Fatture
n.19896 dell'11.04.2008 e n. 26841 del 09.05.2008.
Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art.194 del D.Lgs 267/2000 ditta Officina Terenzi Giuseppe.
Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 194 del D.Lgs 267/2000 Ditte Falegnameria Cerasoli P. Diva S.a.s. Srl e Sirio 90 Snc.
Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 194/2000 - Ditta Del Prete
Luigi.
Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di
bilancio (art. 193 del D.Lgs 18.08.2000 n.267: Bilancio di previsione anno 2008.