Modello a elementi finiti strutturale e aerodinamico del velivolo
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Modello a elementi finiti strutturale e aerodinamico del velivolo
Andrea FOGANTE Matr. 708770 POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Spaziale ESERCITAZIONE 2 Docente: Prof. Massimiliano LANZ Anno Accademico 2007 - 2008 Esercitazione 2 Andrea Fogante Indice Nomenclatura…………………..…………………………………………………………….. pag. 3 1. Modellazione strutturale………...…………………………………………………............ pag. 4 1.1. Confronto dei pesi e delle posizioni del baricentro.………….………………….. pag. 7 1.2. Frequenze e modi propri .………….……………………………………............. pag. 8 2. Modellazione aerodinamica..............................…………………………………………… pag. 10 2.1. Modellazione aerodinamica della fusoliera e delle gondole motrici.…………… pag. 11 2.2. Confronto delle derivate aerodinamiche.………………………………………... pag. 11 3. Condizioni di equilibrio..............................……………………………………………….. pag. 13 4. Effetto della configurazione sulle azioni interne all’ala…………………………………... pag. 19 5. Manovre non stazionarie…………………………………………………………………... pag. 27 5.1. Manovra scontrata d’equilibratore.……………………………………………… pag. 27 5.2. Raffica deterministica in Ala+1.………………………………………………… pag. 30 5.3. Raffica stocastica in Ala+1.……………………………………………………... pag. 35 6. Azioni interne critiche in Ala+1…………………………………………………………... pag. 38 Bibliografia………………….……………………………………………….......................... pag. 39 2 Esercitazione 2 Andrea Fogante Nomenclatura Simbolo Significato Unità di misura b CMA CL CM E G g H MF MT N n p q r S T t V x y z α β δ ν ρ σ σSN σR σVM τ BA BU CG EF MS PSD SI VORU apertura alare corda media aerodinamica coefficiente di portanza coefficiente di momento modulo di Young o di elasticità longitudinale modulo di elasticità tangenziale accelerazione di gravità gradiente di raffica momento flettente momento torcente azione assiale fattore di carico velocità angolare di rollio velocità angolare di beccheggio velocità angolare di imbardata superficie alare taglio istante di tempo velocità coordinata di fusoliera coordinata di semiapertura alare destra coordinata verticale angolo di incidenza angolo di derapata deflessione coefficiente di Poisson densità sforzo assiale sforzo di snervamento sforzo di rottura sforzo di Von Mises sforzo di taglio bordo d’attacco bordo d’uscita centro di gravità elementi finiti margine di sicurezza densità spettrale di potenza sistema internazionale volo orizzontale rettilineo uniforme m m N / m2 N / m2 m / s2 m Nm Nm N rad / s rad / s rad / s m2 N s m/s m m m rad rad rad kg / m3 N / m2 N / m2 N / m2 N / m2 N / m2 3 Esercitazione 2 Andrea Fogante 1. Modellazione strutturale Si realizza un modello a EF del velivolo Cessna 680 Citation Sovereign. In questo modello si sono riprodotte le parti fondamentali del velivolo, conservandone le masse e le posizioni del baricentro (senza conservare la rigidezza reale delle strutture). Si sono modellate le 9 configurazioni del velivolo (vedi [1]). La configurazione 9 prevede il Cessna 680 al completo con: massa a vuoto del velivolo (ala, piani orizzontali e impennaggio di coda, fusoliera, carrelli anteriore e principale, gondole motore, motori, avionica, comandi di volo, generatore elettrico, altri impianti, arredamento); oli non utilizzati; equipaggio (fila 0) e relativo bagaglio; carburante contenuto nei serbatoi A, B, C, D; file 1, 2, 3 di passeggeri e relativi bagagli. L’ala, il piano e l’impennaggio di coda, la fusoliera, le gondole motore e il cassone che le collega alla fusoliera, in quanto strutture allungate, sono stati modellati con elementi di trave. Le sezioni utilizzate sono: tubo rettangolare rastremato per ala, piano di coda e impennaggio; tubo rettangolare per cassone; tubo circolare rastremato per le parti anteriore e posteriore della fusoliera e delle gondole; tubo circolare per le parti centrali della fusoliera e delle gondole. Il materiale utilizzato è lega leggera di alluminio 7075, a parte che per il cassone di collegamento dei motori alla fusoliera, in materiale infinitamente rigido e senza massa (per non variare la distribuzione di massa). Gli spessori di ciascuna sezione sono stati calcolati con l’ausilio di programmi Matlab che procedono migliorando per via iterativa l’approssimazione della massa del componente considerato. In essi si inseriscono le caratteristiche volute per i vari componenti (ad esempio si fissano la freccia alare a 16.3 ° e il diedro alare a 3 °) e si fanno approssimazioni sul metodo di calcolo del volume dei modelli degli stessi (ad esempio si approssima la semiala a un tronco di piramide tubolare). Non è stato modellato lo svergolamento dell’ala. Si ricorda che nella modellazione sono state utilizzate le unità di misura di SI. Per quanto riguarda gli altri componenti, alcuni sono considerati concentrati in un certo punto del modello, altri distribuiti nella zona di competenza. Fra i componenti concentrati si hanno: carrelli, avionica, generatore elettrico, oli non utilizzati, file 0, 1, 2, 3 e relativi bagagli, carburante. I nodi del modello sui quali si posizionano tali masse sono quelli più vicini ai rispettivi baricentri elencati in [1]. La posizione reale può essere meglio approssimata ricorrendo a offset. I componenti distribuiti sono organizzati come segue: la massa dei motori è distribuita lungo le gondole, i comandi di volo sono distribuiti su ala e piani di coda, gli altri impianti sono distribuiti su tutti gli elementi del velivolo, l’arredamento è distribuito lungo la parte centrale della fusoliera. Per le 9 configurazioni si hanno i seguenti modelli: 4 Esercitazione 2 Andrea Fogante 5 Esercitazione 2 Andrea Fogante Se si rappresenta il modello mostrando le sezioni di ciascuna trave si ottiene: 6 Esercitazione 2 Andrea Fogante La trave della semiala è suddivisa in 15 elementi, il semipiano di coda in 7, l’impennaggio in 4, il cono anteriore di fusoliera in 6, il cilindro di fusoliera in 15, il cono posteriore in 6, il cassone di collegamento delle gondole alla fusoliera in 6, le gondole in 7. Il modello rappresenta anche i BA e BU di ala, piano di coda e impennaggio verticale. Essi sono realizzati mediante nodi collegati alle varie travi da elementi rigidi. L’ala è collegata alla fusoliera tramite 2 cerniere. La stessa cosa vale per il cassone delle gondole. Incastri collegano l’impennaggio verticale alla fusoliera e il piano di coda all’impennaggio. 1.1. Confronto dei pesi e delle posizioni del baricentro Si presenta il confronto fra la massa e la posizione del baricentro del velivolo date in [1] e quelle riprodotte nel modello: Configurazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF [1] modello a EF Massa [kg] 7112 7112.59 7332 7332.59 8550 8550.59 9768 9768.59 10986 10986.59 12204 12204.59 12424 12424.59 12864 12864.59 13084 13084.59 xCG [m] 2.97 2.975 2.74 2.741 2.91 2.900 2.98 2.970 3.01 3.001 3.00 2.992 2.94 2.928 2.87 2.858 2.86 2.849 xCG [%CMA] 35.58 35.85 27.02 27.24 33.45 33.09 35.99 35.66 37.09 36.80 36.69 36.47 34.38 34.12 31.84 31.54 31.53 31.21 Considerando le configurazioni 1, 2, 6 e 9, si ottiene il seguente inviluppo: 7 Esercitazione 2 Andrea Fogante 1.2. Frequenze e modi propri Per verificare la corretta costruzione del modello, si è operata un’analisi modale dello stesso: devono risultare nulli 6 autovalori. Essi corrispondono ai 6 modi rigidi del velivolo. Per rendere identicamente nulli i 6 autovalori, si utilizza la scheda SUPORT sul nodo 1122, il nodo del modello più prossimo al baricentro, definendo le 3 traslazioni e le 3 rotazioni rigide. Per disaccoppiare i 6 modi rigidi in 3 traslazioni e 3 rotazioni secondo i 3 assi principali del velivolo si può usare il metodo di Householder modificato. Le frequenze proprie ottenute sono le seguenti: Ordine di estrazione del modo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Frequenza del modo [Hz] 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 3.4741 6.2900 12.2863 13.2740 8 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per i primi 3 modi elastici si ottengono le seguenti deformate: 9 Esercitazione 2 Andrea Fogante 2. Modellazione aerodinamica Per una corretta descrizione delle azioni interne alle strutture del Cessna 680, è necessario calcolare le forze aerodinamiche agenti sul velivolo. Per fare questo lo si deve modellare anche aerodinamicamente. Le strutture che contribuiscono maggiormente a creare forze aerodinamiche sul velivolo sono l’ala, il piano e l’impennaggio di coda. Per essi si utilizza il metodo delle superfici portanti, basato sull’utilizzo di doppiette. Si dividono la semiala in 6 pannelli aerodinamici, 3 anteriori e 3 posteriori, di cui quello esterno descrive la superficie dell’alettone, il semipiano di coda in 2, uno per lo stabilizzatore e l’altro per l’equilibratore, l’impennaggio in 2, uno per la deriva e l’altro per il timone. Per evitare l’intersezione tra i filamenti vorticosi uscenti dal BU dell’ala e i centri aerodinamici dei box del piano di coda, si parte dalla discretizzazione aerodinamica del piano di coda. I due pannelli aerodinamici interni della semiala devono terminare in corrispondenza del prolungamento del bordo esterno del semipiano di coda. Inoltre il numero di box in apertura di questi due pannelli deve essere lo stesso utilizzato per i due del piano di coda. I box sono creati in modo da rispettare il vincolo sul rapporto di rastremazione minore di 3 presente nel caso subsonico (la velocità massima del velivolo è VD = 174 m/s). Le spline utilizzate sono di tipo superficiale. La corda di riferimento utilizzata è CMA, l’apertura di riferimento è l’apertura alare del velivolo, la superficie di riferimento è la superficie alare. Le superfici di controllo del velivolo modellate sono: alettoni, equilibratore (diviso in semipiano destro e semipiano sinistro), timone. Per ogni superficie mobile è assegnato un sistema di riferimento con asse y diretto come l’asse di cerniera della superficie stessa. La rotazione è positiva se avviene in modo concorde a y. Per verificare la correttezza della modellazione aerodinamica in termini di spline si calcolano di nuovo i modi del velivolo includendo questa volta anche i nodi aerodinamici: i modi risultano invariati. 10 Esercitazione 2 Andrea Fogante 2.1. Modellazione aerodinamica della fusoliera e delle gondole motrici Per un migliore calcolo delle forze aerodinamiche, si devono modellare aerodinamicamente anche la fusoliera e le gondole motore. Esse sono corpi snelli, per cui si modellano utilizzando card diverse da quelle utilizzate per le superfici portanti. Si creano 3 sistemi di riferimento, orientati come quello in [1] ma con origine diversa: uno ha origine sulla punta anteriore della fusoliera, gli altri due su quelle delle gondole. Si utilizzano 3 card CAERO2 per la fusoliera e altre 2 per le gondole. Altrettante sono le card PAERO2 e SPLINE2. Le nuove card SET1 sono 3, una per la fusoliera e due per le gondole. I moti permessi alla fusoliera e alle gondole sono quelli in direzione y e z del sistema di riferimento aerodinamico. I nodi aerodinamici dei contorni della fusoliera sono posizionati in angolature tali da non avere interferenza con i nodi aerodinamici dell’ala. Inoltre i due pannelli aerodinamici interni di quest’ultima e i due pannelli dell’impennaggio di coda sono ridotti in modo che abbiano il primo nodo esterno al cilindro della fusoliera: Le spline utilizzate sono di tipo lineare. 2.2. Confronto delle derivate aerodinamiche Il confronto delle derivate si effettua considerando 7 casi: 1. caso riportato in [1]; 11 Esercitazione 2 Andrea Fogante 2. caso con modellazione aerodinamica di ala, piano di coda e impennaggio verticale, usando un minor numero di box rispetto al caso base (in 4x6, 4 è il numero di box in apertura e 6 in corda): 3. caso con modellazione aerodinamica di base di ala, piano di coda e impennaggio verticale: 4. caso con modellazione aerodinamica di ala, piano di coda e impennaggio verticale, usando un maggior numero di box rispetto al caso base: 5. caso con modellazione aerodinamica di ala, piano di coda e impennaggio verticale, usando un numero maggiore di box rispetto al caso 4: 12 Esercitazione 2 Andrea Fogante 6. caso con ulteriore modellazione di fusoliera e gondole motore: 7. caso con ulteriore modellazione di fusoliera e gondole motore senza modificare la pannellizzazione aerodinamica di ala, piano di coda e impennaggio verticale. Il trim utilizzato per i valori ricavati con Nastran è VORU a VC. Le derivate aerodinamiche confrontate sono: CL/α, CM/α, CM/q, CL/δ. CL/α CM/α CM/q CL/δ Caso 1 5.5423 20.2691 -37.9422 0.6225 Caso 2 5.6326 22.1584 -43.9215 0.7600 Caso 3 5.5784 21.8533 -43.0941 0.7531 Caso 4 5.5684 21.7961 -42.9370 0.7473 Caso 5 5.5539 21.7104 -42.6907 0.7450 Caso 6 5.7248 21.9596 -40.6701 0.7148 Caso 7 4.4185 19.1662 -40.3258 0.7037 3. Condizioni di equilibrio Si prendono in esame le condizioni di VORU e di manovra stazionaria simmetrica (richiamata e virata) e non simmetrica (rollio e imbardata). Il numero di trim da analizzare per ogni manovra è dettato dalle normative. Le variabili fissate per ogni trim sono 8 e ad esse sono dati i seguenti valori (si considera il velivolo a quota zero e in configurazione 9): $ Trim 1: VORU, Va=84 m/s TRIM,1,0.25,4322.,AILERON,0.,PITCH,0.,0.,+ +,TIMONE,0.,URDD2,0.,URDD3,9.81,URDD4,0.,+ +,URDD5,0.,URDD6,0. $ $ Trim 2: VORU, Vc=139 m/s TRIM,2,0.4,11834.,AILERON,0.,PITCH,0.,0.,+ +,TIMONE,0.,URDD2,0.,URDD3,9.81,URDD4,0.,+ +,URDD5,0.,URDD6,0. $ $----------------------------------------------$ $ Trim 3: richiamata, nmax, Va=84 m/s TRIM,3,0.25,4322.,AILERON,0.,PITCH,0.003214,0.,+ +,TIMONE,0.,URDD2,0.,URDD4,0.,URDD6,0.,+ +,URDD3,26.49,URDD5,0. $ $ Trim 4: richiamata, nmax, Vd=174 m/s TRIM,4,0.4,11834.,AILERON,0.,PITCH,0.000749,0.,+ +,TIMONE,0.,URDD2,0.,URDD4,0.,URDD6,0.,+ +,URDD3,26.49,URDD5,0. $ 13 Esercitazione 2 Andrea Fogante $ Trim 5: richiamata, nmin, Va=84 m/s TRIM,5,0.25,4322.,AILERON,0.,PITCH,-0.003782,0.,+ +,TIMONE,0.,URDD2,0.,URDD4,0.,URDD6,0.,+ +,URDD3,-9.81,URDD5,0. $ $ Trim 6: richiamata, nmin, Vd=174 m/s TRIM,6,0.5,18544.,AILERON,0.,PITCH,-0.000881,0.,+ +,TIMONE,0.,URDD2,0.,URDD4,0.,URDD6,0.,+ +,URDD3,-9.81,URDD5,0. $ $----------------------------------------------$ $ Trim 7: virata, nmax, Va=84 m/s TRIM,7,0.25,4322.,PITCH,0.004405,URDD3,26.49,0.,+ +,URDD5,0.,YAW,0.012475,ROLL,0.,URDD2,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 8: virata, nmax, Vc=139 m/s TRIM,8,0.4,11834.,PITCH,0.001609,URDD3,26.49,0.,+ +,URDD5,0.,YAW,0.004556,ROLL,0.,URDD2,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 9: virata, nmax, Vd=174 m/s TRIM,9,0.5,18544.,PITCH,0.001027,URDD3,26.49,0.,+ +,URDD5,0.,YAW,0.002907,ROLL,0.,URDD2,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $-----------------------------------------------$ $ Trim 10: rollio, n=1.8, Va=84 m/s, istante iniziale TRIM,10,0.25,4322.,AILERON,0.349,URDD3,17.66,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,ROLL,0.,URDD6,0. $ $ Trim 11: rollio, n=1.8, Va=84 m/s, istante finale TRIM,11,0.25,4322.,AILERON,0.349,URDD3,17.66,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 12: rollio, n=0, Va=84 m/s, istante iniziale TRIM,12,0.25,4322.,AILERON,0.349,URDD3,0.,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,ROLL,0.,URDD6,0. $ $ Trim 13: rollio, n=0, Va=84 m/s, istante finale TRIM,13,0.25,4322.,AILERON,0.349,URDD3,0.,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 14: rollio, n=1.8, Vc=139 m/s, istante iniziale TRIM,14,0.4,11834.,AILERON,0.347714,URDD3,17.66,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,ROLL,0.,URDD6,0. $ $ Trim 15: rollio, n=1.8, Vc=139 m/s, istante finale TRIM,15,0.4,11834.,ROLL,0.150362,URDD3,17.66,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 16: rollio, n=0, Vc=139 m/s, istante iniziale TRIM,16,0.4,11834.,AILERON,0.347714,URDD3,0.,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,ROLL,0.,URDD6,0. 14 Esercitazione 2 Andrea Fogante $ $ Trim 17: rollio, n=0, Vc=139 m/s, istante finale TRIM,17,0.4,11834.,ROLL,0.150362,URDD3,0.,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 18: rollio, n=1.8, Vd=174 m/s, istante iniziale TRIM,18,0.5,18544.,AILERON,0.115436,URDD3,17.66,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,ROLL,0.,URDD6,0. $ $ Trim 19: rollio, n=1.8, Vd=174 m/s, istante finale TRIM,19,0.5,18544.,ROLL,0.050121,URDD3,17.66,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $ Trim 20: rollio, n=0, Vd=174 m/s, istante iniziale TRIM,20,0.5,18544.,AILERON,0.115436,URDD3,0.,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,ROLL,0.,URDD6,0. $ $ Trim 21: rollio, n=0, Vd=174 m/s, istante finale TRIM,21,0.5,18544.,ROLL,0.050121,URDD3,0.,0.,+ +,URDD5,0.,PITCH,0.,YAW,0.,SIDES,0.,+ +,URDD4,0.,URDD6,0. $ $------------------------------------------------------$ $ Trim 22: imbardata, n=1, Vs=51 m/s, istante 1 TRIM,22,0.15,1593.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,0.,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 23: imbardata, n=1, Vs=51 m/s, istante 2 TRIM,23,0.15,1593.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,URDD6,0.,YAW,0.,URDD3,9.81,URDD5,0.,+ +,URDD4,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 24: imbardata, n=1, Vs=51 m/s, istante 3 TRIM,24,0.15,1593.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,-0.2646312,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0. $ $ Trim 25: imbardata, n=1, Va=84 m/s, istante 1 TRIM,25,0.25,4322.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,0.,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 26: imbardata, n=1, Va=84 m/s, istante 2 TRIM,26,0.25,4322.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,URDD6,0.,YAW,0.,URDD3,9.81,URDD5,0.,+ +,URDD4,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 27: imbardata, n=1, Va=84 m/s, istante 3 TRIM,27,0.25,4322.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,-0.2651921,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0. $ $ Trim 28: imbardata, n=1, Vc=139 m/s, istante 1 TRIM,28,0.4,11834.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,0.,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0.349 $ 15 Esercitazione 2 Andrea Fogante $ Trim 29: imbardata, n=1, Vc=139 m/s, istante 2 TRIM,29,0.4,11834.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,URDD6,0.,YAW,0.,URDD3,9.81,URDD5,0.,+ +,URDD4,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 30: imbardata, n=1, Vc=139 m/s, istante 3 TRIM,30,0.4,11834.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,-0.2666873,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0. $ $ Trim 31: imbardata, n=1, Vd=174 m/s, istante 1 TRIM,31,0.5,18544.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,0.,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 32: imbardata, n=1, Vd=174 m/s, istante 2 TRIM,32,0.5,18544.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,URDD6,0.,YAW,0.,URDD3,9.81,URDD5,0.,+ +,URDD4,0.,TIMONE,0.349 $ $ Trim 33: imbardata, n=1, Vd=174 m/s, istante 3 TRIM,33,0.5,18544.,ROLL,0.,PITCH,0.,0.,+ +,YAW,0.,URDD4,0.,URDD3,9.81,SIDES,-0.2682613,+ +,URDD5,0.,TIMONE,0. Il field AEQR, delle card TRIM, pari a 0, definisce un’analisi di trimmaggio non aeroelastica. I risultati per le condizioni di equilibrio sono i seguenti: Variabile di trim VORU VA VORU VC α β ROLL PITCH YAW x y z p q r δalettone 1.250E-01 -9.172E-10 -4.360E-11 0.000E+00 8.121E-10 -3.290E-11 0.000E+00 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -9.885E-02 0.000E+00 4.393E-02 -3.256E-10 -1.550E-11 0.000E+00 2.881E-10 -3.290E-11 0.000E+00 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.409E-02 0.000E+00 Richiamata Richiamata Richiamata Richiamata n = 2.7 n = -1 n = -1 n = 2.7 VA VD VA VD 3.280E-01 7.068E-02 -1.137E-01 -2.434E-02 -2.477E-09 -5.726E-10 9.172E-10 2.020E-10 -1.177E-10 -2.743E-11 4.360E-11 9.622E-12 3.214E-03 7.490E-04 -3.782E-03 -8.810E-04 2.193E-09 5.045E-10 -8.121E-10 -1.785E-10 -8.884E-11 -8.884E-11 3.290E-11 3.290E-11 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 2.649E+01 2.649E+01 -9.810E+00 -9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -2.906E-01 -6.035E-02 1.268E-01 2.699E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 Virata n = 2.7 VA 3.245E-01 -1.143E-02 0.000E+00 4.405E-03 1.248E-02 Virata n = 2.7 VC 1.138E-01 -4.182E-03 0.000E+00 1.609E-03 4.556E-03 Virata n = 2.7 VD 6.975E-02 -2.673E-03 0.000E+00 1.027E-03 2.907E-03 δequilibratore δtimone Variabile di trim α β ROLL PITCH YAW 16 Esercitazione 2 x y z p q r δalettone δequilibratore δtimone Variabile di trim α β ROLL PITCH YAW x y z p q r δalettone δequilibratore δtimone Variabile di trim α β ROLL PITCH YAW x y z p q r δalettone δequilibratore δtimone Andrea Fogante -8.884E-11 0.000E+00 2.649E+01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.124E-03 -2.994E-01 -3.332E-03 -8.884E-11 0.000E+00 2.649E+01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 4.110E-04 -1.039E-01 -1.206E-03 -8.884E-11 0.000E+00 2.649E+01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 2.624E-04 -6.292E-02 -7.630E-04 Rollio n = 1.8 VA t0 2.251E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -6.740E-11 1.117E+00 1.766E+01 2.051E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.490E-01 -1.779E-01 2.826E-02 Rollio n = 1.8 VA tf 2.251E-01 0.000E+00 1.504E-01 0.000E+00 0.000E+00 -5.916E-11 5.842E-02 1.766E+01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.490E-01 -1.779E-01 3.136E-02 Rollio n=0 VA t0 7.674E-14 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -8.175E-12 1.117E+00 0.000E+00 2.051E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.490E-01 -1.487E-12 2.826E-02 Rollio n=0 VA tf -1.064E-14 0.000E+00 1.504E-01 0.000E+00 0.000E+00 7.006E-14 5.842E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.490E-01 6.137E-15 3.136E-02 Rollio n = 1.8 VC t0 7.909E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -8.225E-11 3.147E+00 1.766E+01 5.777E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.477E-01 -6.136E-02 2.882E-02 Rollio n = 1.8 VC tf 7.909E-02 0.000E+00 1.504E-01 0.000E+00 0.000E+00 -5.903E-11 1.644E-01 1.766E+01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.477E-01 -6.136E-02 3.071E-02 Rollio n=0 VC t0 7.654E-14 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -2.303E-11 3.147E+00 0.000E+00 5.777E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.477E-01 -1.475E-12 2.882E-02 Rollio n=0 VC tf -1.056E-14 0.000E+00 1.504E-01 0.000E+00 0.000E+00 1.972E-13 1.644E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 3.477E-01 5.905E-15 3.071E-02 Rollio n = 1.8 VD t0 4.854E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -7.160E-11 1.692E+00 1.766E+01 3.104E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.154E-01 -3.691E-02 9.798E-03 Rollio n = 1.8 VD tf 4.854E-02 0.000E+00 5.012E-02 0.000E+00 0.000E+00 -5.912E-11 8.830E-02 1.766E+01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.154E-01 -3.691E-02 1.002E-02 Rollio n=0 VD t0 2.506E-14 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -1.237E-11 1.692E+00 0.000E+00 3.104E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.154E-01 -4.883E-13 9.798E-03 Rollio n=0 VD tf -3.804E-15 0.000E+00 5.012E-02 0.000E+00 0.000E+00 1.059E-13 8.830E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.154E-01 9.327E-16 1.002E-02 17 Esercitazione 2 Variabile di trim α β ROLL PITCH YAW x y z p q r δalettone δequilibratore δtimone Variabile di trim α β ROLL PITCH YAW x y z p q r δalettone δequilibratore δtimone Andrea Fogante Imbardata n=1 VS t1 3.443E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.313E-11 -1.190E-02 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 -1.981E-01 -4.693E-02 -2.741E-01 3.490E-01 Imbardata n=1 VS t2 3.443E-01 -2.646E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.283E-11 6.092E-02 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 5.350E-02 -2.741E-01 3.490E-01 Imbardata n=1 VS t3 3.443E-01 -2.646E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.260E-11 7.282E-02 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.981E-01 1.004E-01 -2.741E-01 0.000E+00 Imbardata n=1 VA t1 1.250E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.353E-11 -3.166E-02 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 -5.424E-01 -4.681E-02 -9.885E-02 3.490E-01 Imbardata n=1 VA t2 1.250E-01 -2.652E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.270E-11 1.677E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 5.352E-02 -9.885E-02 3.490E-01 Imbardata n=1 VA t3 1.250E-01 -2.652E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.207E-11 1.994E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 5.424E-01 1.003E-01 -9.885E-02 0.000E+00 Imbardata n=1 VC t1 4.393E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.467E-11 -8.193E-02 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 -1.520E+00 -4.648E-02 -3.409E-02 3.490E-01 Imbardata n=1 VC t2 4.393E-02 -2.667E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.233E-11 4.772E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 5.355E-02 -3.409E-02 3.490E-01 Imbardata n=1 VC t3 4.393E-02 -2.667E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.056E-11 5.591E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 1.520E+00 1.000E-01 -3.409E-02 0.000E+00 Imbardata n=1 VD t1 2.696E-02 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.572E-11 -1.202E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 -2.437E+00 -4.613E-02 -2.051E-02 3.490E-01 Imbardata n=1 VD t2 2.696E-02 -2.683E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -3.197E-11 7.771E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 5.358E-02 -2.051E-02 3.490E-01 Imbardata n=1 VD t3 2.696E-02 -2.683E-01 0.000E+00 0.000E+00 0.000E+00 -2.915E-11 8.973E-01 9.810E+00 0.000E+00 0.000E+00 2.437E+00 9.970E-02 -2.051E-02 0.000E+00 Si ricorda che ROLL, PITCH e YAW rappresentano le velocità angolari adimensionali di rollio, beccheggio e imbardata. ROLL e YAW sono adimensionalizzate utilizzando come lunghezza di riferimento b, mentre per PITCH si utilizza CMA. 18 Esercitazione 2 Andrea Fogante 4. Effetto della configurazione sulle azioni interne all’ala L’effetto della scelta di una certa configurazione sulle azioni interne si mostra considerando l’ala, il componente a cui appartiene Ala+1, in richiamata a VA con n massimo e n minimo. Le configurazioni considerate sono 2, 6, 9. Per Axial Force ([N]) in richiamata a VA con n massimo si ottiene: 19 Esercitazione 2 Andrea Fogante Con n minimo si ottiene: Per Plane1 Shear Force in richiamata a VA con n massimo, si ottengono valori trascurabili se confrontati con i valori delle altre azioni interne lungo l’ala. Per n minimo vale ancora quanto detto. 20 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane2 Shear Force [N] in richiamata a VA con n massimo si ottiene (la non simmetria alare delle seguenti azioni interne è dovuta all’opposta orientazione dell’asse x, diretto verso l’estremità alare, del sistema di riferimento locale degli elementi fra semiala destra e sinistra): 21 Esercitazione 2 Andrea Fogante Con n minimo si ottiene: 22 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Torque Force ([Nm]) in richiamata a VA con n massimo si ottiene: 23 Esercitazione 2 Andrea Fogante Con n minimo si ottiene: Per Plane1 Moment in richiamata a VA con n massimo, si ottengono valori trascurabili se confrontati con i valori delle altre azioni interne lungo l’ala. Per n minimo vale ancora quanto detto. 24 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane2 Moment ([Nm]) in richiamata a VA con n massimo si ottiene: 25 Esercitazione 2 Andrea Fogante Con n minimo si ottiene: 26 Esercitazione 2 Andrea Fogante 5. Manovre non stazionarie La non stazionarietà del caso reale viene considerata nella manovra scontrata d’equilibratore, nella raffica deterministica e nella raffica stocastica. 5.1. Manovra scontrata d’equilibratore La manovra scontrata d’equilibratore è analizzata in VORU a VC e a VD. Si aggiungono al modello strutturale gli elementi di trave che definiscono l’equilibratore: si hanno ora due travi per il piano di coda, una che rappresenta la parte fissa (stabilizzatore) e una la parte mobile (equilibratore). La massa del piano di coda viene ridistribuita tra le due travi. L’equilibratore è diviso in due superfici, una a destra e una a sinistra della fusoliera. Ciascuna di queste superfici è collegata alla parte fissa per mezzo di due attacchi, realizzati mediante elementi di trave infinitamente rigidi e di massa nulla. All’estremità anteriore di questi attacchi si hanno due nodi coincidenti, collegati da elementi rigidi che definiscono le cerniere (per questi nodi il sistema di riferimento è quello con asse y diretto lungo l’asse di cerniera dell’equilibratore). I 2 set dei nodi strutturali del piano di coda sono ora sostituiti da 4 set, 2 per i semipiani destro e sinistro dello stabilizzatore e 2 per i semipiani destro e sinistro dell’equilibratore. Si possono calcolare i modi del modello per verificare la sua correttezza: ai 6 modi rigidi se ne aggiungono altri 2, relativi alle rotazioni delle 2 superfici dell’equilibratore intorno all’asse di cerniera. Il modello è il seguente: 27 Esercitazione 2 Andrea Fogante La card caratteristiche della manovra scontrata (a VC) sono le seguenti: AERO,0,139.,2.72,1.225 MKAERO1,0.4,,,,,,,,+ +,0.001,0.02,0.1,0.5 TLOAD2,2,1,0.,LOAD,0.,24.,0.25,-90.,+ +,0.,0 DAREA,1,7308,5,-620.83,7328,5,620.83 DAREA,1,7301,5,-620.83,7321,5,620.83 PARAM,MACH,0.4 PARAM,Q,11834. EIGRL,1,,,10,0,,,MASS PARAM,LMODES,9 FREQ1,40,0.,0.04166,100 TSTEP,41,100,0.1,1 La card TLOAD2 rappresenta una forzante sinusoidale. Nell’analisi si utilizzano i primi 9 modi, cioè gli 8 modi rigidi e il primo modo elastico, quello a 3.4791 Hz. Di conseguenza l’ultima frequenza considerata nell’analisi dovrà superare questo valore (vedi card FREQ1). Per quanto riguarda la card TSTEP, è sufficiente avere come ultimo istante di analisi un tempo maggiore del periodo della forzante, pari a 4 s. Da normativa, la deflessione dell’equilibratore deve essere tale da non far superare al velivolo n = 2.7. Infatti, per l’incremento di accelerazione verticale baricentrica, dovuto alla manovra a VC e VD, si ottiene il seguente andamento in funzione del tempo: I valori complessivi di accelerazione si ottengono sommando i precedenti valori a g = 9.81 m/s2. Tale andamento è stato ottenuto tarando i valori presenti nelle card DAERA per VC e VD: il valore massimo di accelerazione incrementale non deve superare 16.68 m/s2. Nella prima card DAERA sono presenti gli identificativi dei nodi sovrapposti che costituiscono la cerniera interna del semipiano sinistro dell’equilibratore, mentre nella seconda quelli che definiscono la cerniera interna del semipiano destro. Sono utilizzate 4 frequenze ridotte, elencate nella card MKAERO1. Il passo di frequenza scritto nella card FREQ1 è ricavato dall’inverso del valore del field T2 della card TLOAD2, a sua volta multiplo intero del periodo della forzante (4 s). 28 Esercitazione 2 Andrea Fogante La deflessione dell’equilibratore in funzione del tempo deve essere tale da non superare il suo valore massimo, 0.349 rad. Rispettivamente a VC e a VD si ricava: 29 Esercitazione 2 Andrea Fogante 5.2. Raffica deterministica in Ala+1 La condizione di raffica deterministica viene analizzata in VORU a VC e con 3 possibili H: 30, 200, 350 ft. Il programma utilizzato per il calcolo dei 3 profili di raffica è tabled_delay_mod.m, modificato rispetto a tabled_delay.m nella parte iniziale (H = 30): %H=input(' Gradiente raffica 30<H<350') H=30; %[feet] %V=input(' Velocita di volo m/s') V=139; %[m/s] %delay=input(' Intervallo (s)') delay=10; %[s] H=.3048*H;%conversione H in metri % MLW=input(' Max landing weight (kg)'); MLW=12292; %MTOW=input(' Max take off weight (kg)'); MTOW=13608; % M0FW=input(' Max zero fuel weight (kg)'); M0FW=9208; % Zm0=input(' Max certified altitud (m)'); Zm0=14325; Uref=17.07; %[m/s] Fgz=1-Zm0/76200; R1=MLW/MTOW; R2=M0FW/MTOW; Fgm=sqrt(R2*tan(pi*R1/4)); Fg=0.5*(Fgz+Fgm);%secondo me è meglio questo, ma userei quello sotto se %non avessi i dati sui pesi e l'altitudine %Fg=1; I 3 valori di massa riportati e la massima quota di volo certificata sono visibili in [2]. I profili di raffica ottenuti sono i seguenti (H = 30ft, H = 200 ft, H = 350 ft): 30 Esercitazione 2 Andrea Fogante Essi presentano un fronte di raffica ascensionale e un fronte discensionale della stessa ampiezza, in modo che la traslazione verticale incrementale finale risulti nulla. Per ciascuno dei 3 profili si ricava tF (si farà in modo di analizzare il modello, sottoposto a raffica, per una durata di tempo non inferiore a tF, tramite la card TSTEP) e la risoluzione in frequenza conseguente da dover inserire nella card FREQ1. Le card caratteristiche della raffica deterministica (H = 30) sono le seguenti: AERO,0,139.,2.72,1.225 GUST 10 1 0.0072 MKAERO1,0.4,,,,,,,,+ +,0.001,0.02,0.1,0.5 TLOAD1 1 1002 DAREA 1002 1122 1 PARAM,MACH,0.4 PARAM,Q,11834. EIGRL,1,,,10,0,,,MASS PARAM,LMODES,9 PARAM,GUSTAERO,-1 FREQ1,40,0.,0.01,1230 TSTEP,41,925,0.025,1 INCLUDE 'tab301395.dat' 0. 139. 99 0. dove tab301395.dat è la card TABLED1 creata da tabled_delay_mod.m. GUST presenta l’inizio del fronte di raffica sulla punta anteriore del velivolo. Il delay, nel programma tabled_delay_mod.m, è stato scelto in modo da consentire allo smorzamento di riportare le azioni interne al valore precedente alla raffica prima del fronte di raffica discensionale. Lo si può notare dai successivi grafici. In Ala+1, per Axial Force in funzione del tempo, si ottiene: 31 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane1 Shear Force si ottiene: 32 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane2 Shear Force: Per Torque Force: 33 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane1 Moment: Per Plane2 Moment: 34 Esercitazione 2 Andrea Fogante 5.3. Raffica stocastica in Ala+1 La raffica stocastica viene analizzata in VORU a VC. Il file utilizzato per la creazione della card TABRNDG è spettro_raf.m, in cui si inserisce una velocità di raffica pari a 25.9 m/s, come da normativa. Le card caratteristiche della raffica stocastica sono le seguenti: AERO,0,139.,2.72,1.225 MKAERO1,0.4,,,,,,,,+ +,0.001,0.02,0.1,0.5 GUST 3002 3002 RLOAD1 3002 1001 DAREA 1001 50 TABLED1 1002 0. 1. RANDPS 1031 1 INCLUDE 'tab259.dat' PARAM,GUSTAERO,-1 PARAM,MACH,0.4 PARAM,Q,11834. PARAM,LMODES,9 EPOINT 50 DMIG STIFF 0 DMIG STIFF 50 EIGRL,1,,,10,0,,,MASS FREQ1,40,0.,0.01,1230 1. 0. 139. 1002 10. 1 1. 1. ENDT 0. 99 6 0 1 0 50 0 1. In Ala+1, per PSD di Axial Force (incrementale) in funzione della frequenza, si ottiene: 35 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane1 Shear Force si ottiene: Per Plane2 Shear Force: 36 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Torque Force: Per Plane1 Moment: 37 Esercitazione 2 Andrea Fogante Per Plane2 Moment: 6. Azioni interne critiche in Ala+1 La sezione Ala+1, considerata sulla semiala sinistra, appartiene all’elemento di trave 25. Per questo elemento si assume a posteriori un asse z diretto verso l’estremità alare, un asse y diretto verso l’alto e un asse x conseguente atto a formare una terna destra con gli altri due. In base a queste convenzioni, N rappresenta Axial Force, Tx Plane1 Shear Force, Ty Plane2 Shear Force, MT Torque Force, MFx Plane2 Moment cambiato di segno e MFy Plane1 Moment. Le uniche azioni interni che non rimangono costanti, ma variano linearmente, lungo l’elemento 25 sono Plane1 Moment e Plane2 Moment, quindi si utilizzerà un’interpolazione per ottenere i valori di MFx e MFy in Ala+1 (a 1.5 m dalla mezzeria). Per rollio e imbardata, che generano condizioni di volo diverse a seconda dell’istante di manovra, si considerano i valori massimi delle azioni interne lungo l’arco della manovra. Lo stesso discorso vale per le manovre non stazionarie, quali manovra scontrata d’equilibratore e raffica deterministica. Considerando la configurazione del velivolo peggiore, in termini di azioni interne per la sezione assegnata, cioè la configurazione 9, per ciascuna significativa condizione di volo, a quota zero, del velivolo, si ottiene la seguente tabella relativa alla sezione Ala+1 (nelle manovre non stazionarie si scrivono i valori delle azioni interne complessive): 38 Esercitazione 2 Andrea Fogante VORU VA VORU VC N Tx Ty MT MFx MFy -1.071E+03 1.682E+02 2.860E+04 -3.001E+04 -9.434E+04 5.729E+02 -1.071E+03 1.682E+02 2.864E+04 -3.007E+04 -9.459E+04 5.729E+02 Richiamata Richiamata Richiamata Richiamata n = 2.7 n = 2.7 n = -1 n = -1 VA VD VA VD -2.892E+03 -2.910E+03 1.071E+03 1.071E+03 4.543E+02 4.571E+02 -1.682E+02 -1.682E+02 7.731E+04 7.732E+04 -2.869E+04 -2.878E+04 -8.059E+04 -8.016E+04 2.949E+04 2.954E+04 -2.553E+05 -2.564E+05 9.503E+04 9.557E+04 1.547E+03 1.435E+03 -5.729E+02 -5.729E+02 N Tx Ty MT MFx MFy Virata n = 2.7 VA -2.892E+03 4.543E+02 7.737E+04 -8.050E+04 -2.555E+05 1.547E+03 Virata n = 2.7 VC -2.892E+03 4.543E+02 7.748E+04 -8.062E+04 -2.562E+05 1.547E+03 Virata n = 2.7 VD -2.892E+03 4.543E+02 7.760E+04 -8.074E+04 -2.569E+05 1.547E+03 Rollio n = 1.8 VA 4.285E+02 2.835E+02 5.514E+04 -6.683E+04 -1.570E+05 9.654E+02 Rollio n=0 VA 2.356E+03 -3.702E+02 3.652E+03 -1.281E+04 1.571E+04 -1.263E+03 Rollio n = 1.8 VC 4.711E+03 -7.401E+02 6.181E+04 -9.073E+04 -1.345E+05 -2.528E+03 N Tx Ty MT MFx MFy Rollio n=0 VC 6.639E+03 -1.043E+03 1.024E+04 -3.660E+04 4.420E+04 -3.560E+03 Rollio n = 1.8 VD -1.742E+03 2.736E+02 5.713E+04 -7.421E+04 -1.517E+05 9.317E+02 Rollio n=0 VD 3.568E+03 -5.605E+02 5.482E+03 -1.998E+04 -2.372E+04 -1.913E+03 Imbardata n=1 VS -2.233E+03 2.553E+03 2.969E+04 -3.088E+04 -1.005E+05 1.128E+04 Imbardata n=1 VA -3.782E+03 6.696E+03 3.161E+04 -3.113E+04 -1.115E+05 2.988E+04 Imbardata n=1 VC -6.629E+03 8.846E+03 3.708E+04 -3.713E+04 -1.426E+05 6.270E+04 Imbardata n=1 VD Scontrata n=1 VC Scontrata n=1 VD -8.314E+03 9.502E+03 3.975E+04 -4.174E+04 -1.580E+05 7.323E+04 -1.826E+03 4.911E+02 5.407E+04 -3.301E+04 -2.484E+05 1.616E+03 -1.796E+03 4.783E+02 5.310E+04 -3.296E+04 -2.425E+05 1.575E+03 Raffica n=1 VC H = 30 ft -1.718E+03 4.173E+02 4.974E+04 -3.251E+04 -2.224E+05 1.385E+03 Raffica n=1 VC H = 200 ft -1.526E+03 4.856E+02 4.972E+04 -3.251E+04 -2.226E+05 1.678E+03 Raffica n=1 VC H = 350 ft -1.435E+03 4.220E+02 4.549E+04 -1.957E+03 -1.969E+05 1.457E+03 N Tx Ty MT MFx MFy Bibliografia [1] “Cessna 680 Citation Sovereign” [2] www.flug-revue.rotor.com/frtypen/FrCitSov.htm 39