Giugno 2012 - Comune di MATHI

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Giugno 2012 - Comune di MATHI
BIBLIOTECA CIVICA
MATHI CANAVESE
PROVINCIA DI TORINO
Novità da non perdere
Elenco e alcune recensioni
Giugno 2012
Seconda parte
Goodbye, Columbus e cinque racconti
Roth Philip, 2012, Einaudi
Grazie no. 7 idee che non dobbiamo più accettare
Bocca Giorgio, 2012, Feltrinelli
Ho sognato il re
Taïa Abdellah, 2012, Isbn Edizioni
Mi sono voltato verso di lui. Il mio amico. Khalid. Lui aveva gli occhi chiusi. E aveva il corpo
rigido, freddo, distaccato dal mio. Il suo corpo era tornato a essere orgoglioso. Egoista. Aveva
raggiunto il suo mondo originario. E ho capito. Khalid era il mio nemico. Io ero il suo nemico.
Era scritto. Niente poteva cambiare quella fatalità. Ho chiuso anch'io gli occhi. Per prepararmi
meglio all'ultimo combattimento. L'ultimo round. L'ultimo capitolo. Uno contro l'altro. Quello
che seguiva era giustificato. Logico. È la legge, può esserci un solo vincitore. Quello che ne
sarebbe scaturito era l'amore. L'amore cieco, senza Dio né madre a proteggerlo. Era la guerra.
Senza parole. Fuori dal mondo. La guerra degli esordi. Al di là di me. Al di là di Khalid. E
attraverso noi due ricominciava il combattimento primitivo, innocente, selvaggio, libero. Il
ponte rotto era il nostro teatro. Senza spettatori. Senza regista. Il male era ancora in noi. Gli
occhi chiusi, ognuno lo accoglieva a modo suo.
Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi
Piperno Alessandro, 2012, Mondadori
Inseparabili. Questo sono sempre stati l'uno per l'altro i fratelli Pontecorvo, Filippo e Samuel.
Come i pappagallini che non sanno vivere se non sono insieme. Come i buffi e pennuti
supereroi ritratti nel primo fumetto che Filippo ha disegnato con la sua matita destinata a
diventare famosa. A nulla valgono le differenze: l'indolenza di Filippo - refrattario a qualsiasi
attività non riguardi donne, cibo e fumetti - opposta alla determinazione di Samuel, brillante
negli studi, impacciato nell'arte amatoria, avviato a un'ambiziosa carriera nel mondo della
finanza. Ma ecco che i loro destini sembrano invertirsi e qualcosa per la prima volta si incrina.
In un breve volgere di mesi, Filippo diventa molto più che famoso: il suo cartoon di denuncia
sull'infanzia violata, acclamato da pubblico e critica dopo un trionfale passaggio a Cannes, fa di
lui il simbolo, l'icona in cui tutti hanno bisogno di riconoscersi. Contemporaneamente Samuel
vive giorni di crisi, tra un investimento a rischio e un'impasse sentimentale sempre più
catastrofica: alla vigilia delle nozze ha perso la testa per Ludovica, introversa rampolla della
Milano più elegante con un debole per l'autoerotismo. Nemmeno l'eccezionale, incrollabile
Rachel, la "mame" che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa
vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere
fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti...
L'isola dei Liombruni
De Feo Giovanni, 2011, Fazi
Ivan il terribile
Pierantozzi Alcide, 2012, Rizzoli
È la cattiveria di Ivan a essere così seducente? Oppure la sua tenerezza improvvisa, capace di
annullare le barriere con cui gli altri ragazzi lo tengono a distanza? Di lui i coetanei sanno poco:
solo che ha quindici anni ed è appena tornato in paese dopo sei mesi di carcere minorile. Ma
tutti, maschi e femmine, osservando i suoi occhi di un verde magnetico, avvertono con timore
l'attrazione che può innescare a suo piacimento. Soltanto in due a Roccafluvione hanno il
coraggio di avvicinarlo, a poco a poco, al maneggio o a scuola: sono rivali, Sara e Federico, ed
entrambi pensano di averlo conquistato, prima di scoprire la sua natura selvaggia. Sara è
insicura, rabbiosa e sgraziata nonostante la passione per i cavalli; nasconde desideri feroci e
una capacità di abnegazione fuori dal comune. Federico, appena arrivato dal Nord, ha un
fascino irrequieto e parla come un adulto. Alle spalle hanno storie familiari dolorose e sogni
tenaci, come quello comune di partire in viaggio con Ivan, anche a costo di allearsi a sua
insaputa. Un van per cavalli, una notte umida, un sogno in lontananza, un'eccitazione e una
violenza che non credevano di desiderare. Ivan scioglierà le loro asperità, facendoli sentire vivi
e in pericolo. Alcide Pierantozzi ha scritto di un'adolescenza che spaventa perché è vera:
scaltra ma capace di assoluto; spietata. Un libro che ci accompagna in un viaggio attraverso
una provincia dimenticata, fino al cuore del disastro delle nostre famiglie.
John Carter di Marte: Sotto le lune di Marte-Gli dèi di
Marte-Il signore della guerra di Marte
Burroughs Edgar R., 2012, Newton Compton
Limbo
Mazzucco Melania G., 2012, Einaudi
Il Magnifico. Vita di Lorenzo de' Medici
Altomonte Antonio, 2000, Bompiani
La lotta di classe dopo la lotta di classe
Gallino Luciano; Borgna Paola, 2012, Laterza
La caratteristica saliente della lotta di classe alla nostra epoca è questa: la classe di quelli che
possiamo definire genericamente i vincitori sta conducendo una tenace lotta di classe contro la
classe dei perdenti. Dagli anni Ottanta, la lotta che era stata condotta dal basso per migliorare
il proprio destino ha ceduto il posto a una lotta condotta dall'alto per recuperare i privilegi, i
profitti e soprattutto il potere che erano stati in qualche misura erosi nel trentennio precedente.
Questo è il mondo del lavoro nel XXI secolo, così è cambiata la fisionomia delle classi sociali,
queste sono le norme e le leggi volute dalla classe dominante per rafforzare la propria
posizione e difendere i propri interessi. L'armatura ideologica che sta dietro queste politiche è
quella del neoliberalismo, teoria generale che ha dato un grande contributo alla
finanziarizzazione del mondo e che ha avuto una presa tale da restare praticamente immutata
nonostante le clamorose smentite cui la realtà l'ha esposta. La competitività che tale teoria
invoca e i costi che la competitività impone ai lavoratori costituiscono una delle forme assunte
dalla lotta di classe ai giorni nostri. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle
disuguaglianze, marcata redistribuzione del reddito dal basso verso l'alto, politiche di austerità
che minano alla base il modello sociale europeo.
La luce che si spense
Kipling Rudyard, 2010, Galaad Edizioni
Le luci del Titanic
Brewster Hugh, 2012, Piemme
Fratelli e sorelle
Compton Burnett Ivy, 2010, Garzanti Libri
Lo facciamo per Gesù. Madre Teresa e le Missionarie
della Carità
Le Joly Edward, 2003, San Paolo Edizioni
Maigret e l'informatore
Simenon Georges, 2012, Adelphi
Il mare nell'anima
Goldoni Luca, 2012, Barbera
Mestieri, storie e personaggi del vecchio Piemonte
Goglio Walter, 2004, Piazza D.
Mi piaci da morire
Bosco Federica, 2010, Newton Compton
La moglie afghana. Non tutte le donne sono nate
libere
Nawa Fariba, 2012, Newton Compton
Niente si oppone alla notte
Vigan Delphine de, 2012, Mondadori
Nel 2008, a sessantun anni, Lucile si toglie la vita. A scoprirla è sua figlia Delphine, l'autrice di
questo libro. Un mattino di gennaio è entrata nel suo appartamento e l'ha trovata così, distesa
sul letto, senza vita. Perché? Non è una domanda a cui si possa dare risposta, e Delphine de
Vigan, già affermata scrittrice, per molto tempo resiste all'idea di dedicarle un libro. Ma c'è una
"luce segreta venuta dal nero" a sedurla e a farle riprendere la penna in mano. Con la certezza
che "la scrittura non può nulla. Tutt'al più permette di porre le domande e interrogare la
memoria". Lucile era una donna bellissima, ammirata e desiderata, che portava in sé da
sempre una ferita profonda. "Il suo dolore ha fatto parte della nostra infanzia e, più tardi, della
nostra vita adulta, il dolore di Lucile fa indubbiamente parte del nostro essere, mio e di mia
sorella. Eppure, ogni tentativo di spiegazione è votato alla sconfitta." Ma questa morte esige
almeno di avvicinarlo, quel dolore, di esplorarne i contorni, i recessi segreti, l'ombra che
proietta. E dunque per combattere il potere distruttivo del silenzio che Delphine inizia a
scavare nella memoria familiare, a partire dai nonni un po' bohème e anticonformisti e dai loro
nove figli, per ricomporre il quadro di una "famiglia che ha suscitato lungo tutta la sua storia
numerosi commenti" e ha proiettato intorno a sé un'inconsueta fascinazione. Una famiglia
"allegra e devastata" in cui la tragedia si è insinuata presto e si è riprodotta con inusitata
acrimonia.
L'occhio del diavolo
Goodwin Jason, 2011, Einaudi
L'ordine occulto degli alchimisti
Mahoney Karen, 2012, Newton Compton
Il paesaggio dei sensi
Zerbi M. Chiara, 2009, L'Artistica Editrice
A partire dagli anni '60 del secolo scorso la cultura del paesaggio venne prepotentemente
investita, a livello internazionale, dalla corrente ecologista, la quale giunse a dotarsi di un
quadro teorico alquanto solido, finendo in tal modo per esercitare un ruolo importante sia sul
fronte accademico che su quello della pianificazione. Si trattò di un movimento di idee che
contribuì significativamente a contrastare gli approcci estetici sino ad allora dominanti, fondati
su una cultura utopica che presupponeva una certa qual separazione fra paesaggi - con le loro
tracce visibili e invisibili - e società reale, fatta del vissuto storico e di quello della
contemporaneità...
Il paesaggio delle case in terra cruda
Mattone Roberto; Robboni Chiara; Mattone Manuela, 2010,
L'Artistica Editrice
Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
Strada Gino, 2003, Feltrinelli
Le cronache di un chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, l'associazione umanitaria
italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. In questo
libro, Strada mette a nudo le immagini più vivide, talvolta i ricordi più strazianti, le amarezze
continue della sua esperienza di medico militante, stretto continuamente tra le politiche ufficiali
dell'ONU e dei padroni della guerra e le pratiche del volontariato internazionale. Prefazione di
Moni Ovadia.
Il paradosso terrestre
Presta Marco, 2012, Einaudi
Ventuno racconti umoristici che cercano di descrivere la rassicurante mostruosità dei nostri
anni, l'abnorme e incredibile normalità del mondo che troviamo fuori della porta di casa, tutte
le volte che usciamo. Piante d'appartamento che diventano star del piccolo schermo, uomini
onesti che, per la loro rarità, si trasformano in fenomeni da circo, nuove forme virali fuori
controllo che costringono le persone infettate a innamorarsi di continuo: tutto ciò
probabilmente accadrà, o forse sta già accadendo. L'impressione è che l'evoluzione dell'essere
umano stia proseguendo, e in una direzione non troppo rassicurante. L'Homo sapiens sapiens
sta per cedere il campo all'Homo absurdus: quando l'avvicendamento sarà ufficiale e definitivo,
questi racconti, forse, saranno considerati un modesto esempio di neorealismo. Con "Il
paradosso terrestre" Marco Presta, voce del leggendario programma radiofonico "Il ruggito del
coniglio", si fa testimone attonito della nostra epoca. Alla fine, solo l'umorismo come estrema
tecnica di sopravvivenza ci potrà salvare.
Passione e ideologia
Pasolini P. Paolo, 2009, Garzanti Libri
"Passione e ideologia" costituisce la massima e la più organica espressione dell'attività critica di
Pasolini. Al centro del volume sono le due ampie panoramiche dedicate rispettivamente alla
poesia dialettale e alla poesia popolare italiane del nostro secolo; nella seconda parte, i saggi
su figure di spicco della nostra letteratura: Pascoli, Gadda, Saba, Rèbora, Penna, Bertolucci,
fino ad affrontare il problema dello sperimentalismo...
La patente europea del computer. Corso avanzato:
elaborazione testi
Aleotti Marco; Barbuto Emiliano, 2011, Tecniche Nuove
Perché essere felice quando puoi essere normale?
Winterson Jeanette, 2012, Mondadori
Le piccole virtù
Ginzburg Natalia, 2005, Einaudi
a cura di Scarpa D.
Le più strepitose cadute della mia vita
Dalai Michele, 2012, Mondadori
Antonio Flünke ha trent'anni, un talento educato nelle migliori accademie di musica
internazionali, una madre squinternata che vive in Romagna, un padre tedesco sensibile e
depresso, e un problema. Un problema che nessun medico è riuscito a risolvere: Antonio cade,
senza preavviso, nelle situazioni più imprevedibili e meno sensate, perde l'equilibrio e cade,
travolto da un'irrefrenabile risata poco liberatoria. Siamo a Milano, è la fine degli anni Novanta
e, mentre attraversa la città che ha imparato ad amare, Antonio trova conforto pensando a
D'Alema - un uomo coraggioso che grazie alla Bicamerale ridarà linfa democratica alla giovane
Seconda Repubblica - e dedicandosi alla grande sfida che il suo manager gli ha proposto:
utilizzare il suo talento canoro per fondare una boy band, la risposta italiana ai Take That, anzi,
la risposta milanese ai Ragazzi Italiani che stanno per esibirsi a Sanremo... Una folla di
personaggi memorabili incrocia il cammino (e le cadute) del protagonista, da Alessio detto
Bello alla seducente psicanalista dottoressa Limone, dal vecchio signor Sanpa, partigiano e
repubblichino, a tanti grandi della Storia che - fotografati in "intermezzi" che sono pagine di
surreale, struggente intensità - hanno avuto la ventura di cadere, come Antonio,
pubblicamente: Margaret Thatcher durante la visita di Stato in Cina, papa Wojtyla solo di
fronte a un pavimento sdrucciolevole, Enrico Berlinguer...
Poesia in forma di rosa
Pasolini P. Paolo, 2001, Garzanti Libri
Il porto delle nebbie
Mac Orlan Pierre, 2012, Adelphi
Il prigioniero del cielo
Ruiz Zafón Carlos, 2012, Mondadori
Il profanatore di biblioteche proibite
Mosca Davide, 2012, Newton Compton
Una ragazza grande
Steel Danielle, 2012, Sperling & Kupfer
La regina di Pomerania e altre storie di Vigàta
Camilleri Andrea, 2012, Sellerio Editore Palermo
Respiro corto
Carlotto Massimo, 2012, Einaudi
La Rivoluzione liberale. Saggio sulla politica in Italia
Gobetti Piero, 2011, Il corriere della sera
Roma califfa
Bevilacqua Alberto, 2012, Mondadori
Il rumore dei baci a vuoto
Ligabue Luciano, 2012, Einaudi
La Sacra di San Michele in valle di Susa. Con DVD
Gaddo Giovanni, 2007, Susalibri
Saluti e baci da Mixing Part
Loe Erlend, 2012, Iperborea
Telemann, 42 anni, aspirante drammaturgo in perenne crisi creativa, ha qualche problemuccio
con l'alcol e i libri di cucina, e detesta la Germania. Nina, 43 anni, insegnante, invasata di tutto
ciò che abbia anche solo un vago sapore teutonico. Questi i due protagonisti della "folle
commedia travestita da romanzo" con cui Erlend Loe, affilata la lama della sua irriverente
ironia, si addentra in un nuovo mondo di equilibri precari e confusi desideri di fuga: la crisi di
coppia. A far scattare la miccia è l'ennesima vacanza tedesca a Garmisch-Partenkirchen, sulle
alpi bavaresi, storpiato in Mixing Part dal traduttore automatico di Bader, il proprietario della
casa affittata, che mangia solo "uova di galline che vedono montagne innevate" e non spiccica
una parola di inglese. Rifiutando ogni contatto con il paese delle "nazi-chincaglierie", Telemann
si perde nell'ossessione di scrivere l'opera teatrale del secolo, ma le sue fantasie e i suoi
ormoni non fanno che deviare sulle curve di Nigella Lawson, sexy cuoca della tv britannica e
moglie del milionario Charles Saatchi, mentre Nina insegue il suo sogno germanofilo
accorciando un po' troppo le distanze con Bader. Tra rivoluzionarie teorie drammaturgiche,
tresche reali e immaginarie e ipercaloriche ricette erotiche, il muro di incomunicabilità cresce
insieme al peso di Telemann, il dialogo incalza nudo e laconico come in una graffiante pièce
dell'assurdo, e quel teatro crudele e sincero a cui lui tanto aspira trova un palcoscenico nella
vita vera.
Samurai. Ascesa e declino di una grande casta di
guerrieri
Arena Leonardo V., 2003, Mondadori
Il segreto di Ortelia
Vitali Andrea, 2007, Garzanti Libri
Una settimana schifosa
Colfer Eoin, 2012, Mondadori
Daniel McEvoy è un figlio della verde Irlanda di età non più verde e - come vuole la tradizione è messo male, parecchio male. Non solo è un ex soldato reduce da una missione di
peacekeeping dell'ONU in Medio Oriente che gli ha lasciato in eredità un bel quantitativo di
brutti ricordi e cattive abitudini, non solo ha finito per esercitare la non eccelsa professione di
buttafuori in uno squalliderrimo casinò di una squalliderrima cittadina del New Jersey, ma è
alle prese con un problema maledettamente difficile da risolvere. Sta diventando calvo. Ed
essere un duro pelato non è facile per nessuno. "Una volta riavuti i miei capelli sarò felice"
continua a ripetersi Daniel, che intraprende le cure necessarie per un trapianto e gira
perennemente con un berretto in testa per nascondere il disastro che ha sulla testa. Poi, un
giorno, cominciano i guai, quelli veri: il suo solo amico, il dottor Zeb Kronski, scompare
misteriosamente e Connie (una ragazza che lavora al casinò e che ha una storia più o meno
intermittente con Daniel) viene ritrovata con un bel foro nella testa. Dan, accusato di un
crimine che non ha commesso, si ritrova risucchiato in un vortice pericolosissimo e frenetico di
avventure e colpi di scena dove una poliziotta che ha appena ucciso una collega diventa la sua
sola alleata, e dove Mike Madden, uno spietato trafficante di droga, gli dà la caccia con
intenzioni poco amichevoli. La calvizie incipiente in fondo non è il peggiore dei guai, no?
La bella storia di Silas Marner
Eliot George
Sipario nero
Woolrich Cornell, 2006, Fanucci
La stagione della migrazione a nord
Salih Tayeb, 2011, Sellerio Editore Palermo
a cura di Leggio F.
Mediante uno schema narrativo di scatole cinesi questo libro racconta dell'avventura spirituale
di una diaspora e un ritorno, e di un definitivo spaesamento. E la figura di un intellettuale
arabo che vi è scolpita, bambino adottato al Cairo da una famiglia inglese, studi a Oxford e
brillante carriera in Gran Bretagna, libertino che sulle donne vendica un suo senso di morte,
fino all'ultimo incontro che lo forza a scegliere tra il suo essere occidentale e il suo essere
arabo; il ritorno al villaggio sul Nilo, lo sforzo di dimenticare, e infine la catastrofe per lui, e
indirettamente della sua comunità, è una figura indimenticabile, nel senso proprio che ha la
letteratura di non dimenticare. Ma il tema del libro non è solo quello del disagio
dell'intellettuale arabo diviso tra speranza e tradizione, tra valori della cultura e miserie
materiali. Sembra piuttosto quello più alto dell'unità inevitabile, in una contesa antichissima di
amore-odio, tra il mondo arabo e quello cristiano, tra il Nord e il Sud del Mediterraneo. "La
stagione della migrazione a Nord" riecheggia nelle vicende di una emigrazione moderna,
l'antico periodico andare degli uomini del deserto verso le oasi e le coste, inseguendo sogni
d'amore, leggende, mercantilismi, a specchiarsi e contaminarsi con una cultura doppia e
necessaria: ad arricchirla e uscirne più ricchi nello scontro. La storia del protagonista è quella
dell'illuminante presa di coscienza che "io è un altro".
Le strade dell'innocenza
Ellroy James, 1993, Mondadori
La strage. Il romanzo di piazza Fontana
Bruschini Vito, 2012, Newton Compton
Milano, piazza Fontana, 12 dicembre 1969. Nella sede centrale della Banca dell'Agricoltura,
gremita di gente, una bomba deflagra con violenza inaudita, uccidendo sul colpo dodici
persone e ferendone quasi novanta. Sono passati oltre quarant'anni dalla strage, eppure di
quell'attentato, che segnò una frattura insanabile nella storia recente dell'Italia dando il via alla
terribile stagione della "strategia della tensione ", si continua a parlare. Molti interrogativi non
hanno ancora trovato una risposta: perché, fin dalle prime ore, furono accusati gli anarchici?
Chi aveva interesse nell'attentato? Quale fu il ruolo dei servizi segreti in questa storia? Esisteva
un patto scellerato tra politici italiani e intelligence straniera? Quante bombe scoppiarono alla
Banca dell'Agricoltura? "La strage" vuole raccontare, da un punto di rista ravvicinato, quasi
"dall'interno", non solo i fatti di quel triste giorno, ma un'intera fase cruciale per il nostro Paese,
iniziata prima del 12 dicembre e proseguita per tanti anni a venire. Grazie al suo accurato
lavoro di documentazione, Vito Bruschini riesce a rievocare l'atmosfera cupa e tesa che avvolse
un'Italia annichilita dalla paura, ma non ancora sconfitta, in un romanzo su uno dei misteri più
drammatici della storia repubblicana.
Strana morte del Sig. Benson
Van Dine S. S., 2010, Rusconi Libri
Gli studenti di storia
Bennet Alan, 2012, Adelphi
Otto studenti, tre professori, un preside: in mano ad Alan Bennett anche un corso propedeutico
per l'ammissione all'università può diventare un universo polifonico di meravigliosa ricchezza e
comicità. Scegliendo come ambientazione l'Inghilterra degli anni Ottanta, nella sua commedia
più recente Bennett mette in scena un mondo semiautobiografico (nel giovane Posner
riconosciamo il ragazzo timido di "Scritto sul corpo", innamorato del bel Dakin) in cui si
alternano acrobaticamente simposio e gag, sociologia e dialogo filosofico. Mentre si
accumulano gli interrogativi: Ha senso il concetto di cultura alta? Come si insegna la storia?
Che ruolo ha il caso nelle tragedie della vita? E in che cosa consiste, esattamente, l'istruzione?
Il tallone di ferro
London Jack, 2012, Feltrinelli
Tempesta di spade. Le cronache del ghiaccio e del
fuoco. Vol. 5
Martin George R., 2003, Mondadori
Templari. Dov'è il tesoro?
Giacobbo Roberto, 2011, Mondadori
La testa fra le nuvole
Tamaro Susanna, 2011, Marsilio
I tranelli dell'inglese
Rossetti Carlo; Rossetti Marina V., 2007, Vallardi A.
Le vacche di Stalin
Oksanen Sofi, 2012, Guanda
Un Nord che in realtà è un Occidente, una porta verso la libertà e il benessere: questo, una
volta, era il confine tra Estonia e Finlandia. Ben lo sanno Katariina e Anna, madre e figlia. La
prima ha rinunciato a successo e ambizioni per seguire oltre frontiera il suo amore finlandese e
una volta giunta in quell'agognata terra ha cercato in ogni modo di cancellare qualunque
indizio del suo passato estone, ossessionata dal terrore di essere spiata, scoperta e denunciata.
La figlia riversa su di sé la medesima ansia di controllo totale e si autoimpone l'obiettivo della
perfezione fisica attraverso una dieta folle, in cui a colossali abbuffate di zuccheri seguono lo
straziante godimento del vomito e l'affannoso tentativo di eliminare qualsiasi traccia dei propri
sforzi. Un regime spietato, una fissazione che la assorbe completamente, che domina la sua
vita come un despota assoluto e le impedisce di avere un lavoro, amicizie, relazioni normali.
Dall'Estonia in lotta contro l'invasione russa alle deportazioni nei campi siberiani, dal cupo
dominio sovietico degli anni Settanta fino al crollo del comunismo e ai nostri giorni, Sofi
Oksanen costruisce, frammento dopo frammento, con uno stile crudo ed efficace, due figure
femminili uniche e insieme indaga il dramma universale dello sradicamento, di vedersi
sottrarre o di non riuscire a trovare la propria identità, la propria lingua, il proprio mondo.