Nel quartiere di don Pino Puglisi,“Spacciatori” di

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Nel quartiere di don Pino Puglisi,“Spacciatori” di
Nel quartiere
Puglisi
di
don
Pino
a cura di Daniela Baudino
A Palermo il Gen verde col workshop “Start now” coinvolge un
intero istituto scolastico. Grande successo non solo di
pubblico
Le cose più belle spesso cominciano in modo casuale, e a
Palermo tutto è cominciato con un semplice invito. Era il
maggio scorso quando Maria Rita, insegnante di storia e
filosofia nel Liceo Scientifico Basile di Palermo situato nel
quartiere Brancaccio, ha invitato le artiste del Gen Verde
nella sua scuola per un momento di incontro con i suoi
studenti. Giusto una toccata e fuga di un’ora, che è però
bastata ad infiammare i ragazzi, che a fine dell’incontro
hanno espresso il desiderio di realizzare il Workshop “Start
Now” proprio nella loro scuola.
Gli ingredienti sembravano esserci tutti: i giovani, una
scuola situata in una delle periferie della città,
intelligenze in grado di organizzare un evento di tale
portata, il ricordo di Padre Pino Puglisi, la cui parrocchia
si trova a tre minuti dalla scuola. L’entusiasmo è tanto, ma
tanto è anche l’impegno economico richiesto per poter
realizzare questo desiderio che improvvisamente sembra essere
meno raggiungibile.
Ma si sa, i palermitani sono gente tosta e che non si arrende,
e decidere di desistere solo per motivi economici non è nel
loro DNA. Così nasce una
rete di solidarietà
delle comunità dei
Focolari in Italia per
garantire la copertura
delle spese che non si
riusciranno a coprire
in loco.
Pronti, partenza, via: l’avventura può cominciare ed ognuno si
occupa di qualcosa. È un lavoro di squadra dove partecipano,
oltre la comunità dei Focolari, anche i ragazzi stessi,
organizzandosi per raccogliere i fondi e diffondendo il
progetto nei più vari modi.
Tanti gli imprevisti e c’è spazio anche per alcune delusioni,
come un importante sponsor che si ritira a metà del cammino di
avvicinamento all’arrivo del Gen Verde. Ma è l’occasione per
la comunità dei Focolari di Palermo per fare vera esperienza
dell’occhio lungo della Provvidenza che “vede e provvede”, e
si esprime anche attraverso la generosità di altre comunità
dei Focolari italiane.
Partono le catene infinite su WhatsApp e lo “spam” a go-go su
Facebook, aiutatati dall’encomiabile aiuto degli adulti, per
riempire il teatro che nel frattempo il Comune è riuscito a
trovare, non essendo disponibile il più importante Teatro
Massimo. Così pronti-e-via, sembra di assistere alla corsa ai
biglietti per il concerto dei Coldplay, perché la
disponibilità dei biglietti dello spettacolo si esaurisce in
pochissimo tempo!
Si rende necessario aggiungere una nuova data, e quando le
artiste del Gen Verde lo annunciano ai ragazzi il loro
entusiasmo è alle stelle. Già dopo il primo giorno di
workshop, una ragazza, esprimendo il sentire di tutti, diceva:
“Noi vorremmo far fare a tutti l’esperienza che stiamo facendo
con voi. Fuori di qui c’è chi spaccia, chi ammazza , noi
vorremmo che la nostra scuola diventi un faro di luce per
tutto il quartiere”. Nelle mura di quella scuola stava
succedendo qualcosa di ancora più grande: questi giovani non
erano più l’obiettivo, perché stavano già vivendo per tutto il
quartiere, per gli altri giovani. Proprio questo entusiasmo e
la loro energia che fa da motore a questa settimana di sé
molto intensa e che permette ai giovani che li affiancano di
affrontare alzatacce e ore piccole per montare e smontare il
palco, tutti insieme.
Per i concerti del Gen
Verde con i giovani
sono stati al PalaOreto
il
sindaco
e
l’Arcivescovo
della
città, don Corrado
Lorefice,
confidato:
che
ha
“Questi
ragazzi hanno una forza
dentro, e ci vuole
proprio chi è capace di
tirargliela fuori. L’esperienza che hanno fatto non la
dimenticheranno mai più”. Insieme a loro diversi pastori delle
Chiese presenti a Palermo e non solo (i pastori della Chiesa
Anglicana, della Riconciliazione, Valdese e Avventista,
l’Eparca di Piana degli Albanesi), oltre che tre Imam. Uno di
questi, Mustafà, è colpito dalla presenza attiva dei ragazzi e
si commuove quando viene cantata una canzone che racconta di
sacerdoti che in Algeria avevano stretto amicizia con i
musulmani del territorio: “È stato uno spettacolo
incredibilmente meraviglioso” ci ha detto, ringraziando la
comunità dei Focolari per aver avuto l’occasione di vivere un
momento così emozionante. Anche i vari referenti pastorali
sono rimasti strabiliati: “Accidenti, questa sì che è nuova
evangelizzazione!” ha scritto una di loro.
Ma gli spettacoli non sono stato altro che il punto di arrivo
di una settimana che ha visto coinvolti i ragazzi nei workshop
proposti loro dal Gen Verde e le impressioni raccolte
descrivono molto bene il comune denominatore vissuto durante
l’esperienza.
Eccone alcune:
“Partecipando a questo progetto, abbiamo scoperto come
sia possibile lavorare insieme pur avendo idee diverse.
Abbiamo visto che mettendo da parte i nostri pregiudizi
possiamo lavorare e divertirci tutti insieme”.
“Abbiamo scoperto che la diversità non è un ostacolo, ma
che proprio nel nostro essere diversi siamo riusciti a
comprenderci e ad essere più coesi”
“Abbiamo scoperto come ogni cultura può dare qualcosa di
diverso e come ciascuna persona può dare qualcosa di
diverso. E quanto ciò che noi diamo può essere
ricambiato dalle persone che sono intorno a noi, sia con
il bene che con il male. È importante saper affrontare i
problemi della vita, saperli superare e saperli superare
insieme, soprattutto.”
C’è una consapevolezza molto chiara negli adulti che hanno
accompagnato i giovani durante tutta la settimana di Start
Now: “I ragazzi sono tutti delle perle preziose da custodire
con cura. Sentivo il sorriso di padre Pino Puglisi su questo
incontro e non solo. Ora per tutti si volta pagina… E non sarà
facile per me in classe, credetemi. Continuiamo a credere
nella possibilità dell’impossibile”, racconta Maria Rita,
prima ispiratrice di questa avventura vissuta in terra
palermitana.
Speranza è anche una delle parole più usate dai ragazzi nel
momento del feedback, quando si chiede loro a cosa avrebbe
potuto servire quest’esperienza nella vita quotidiana. E le
loro risposte sono all’altezza delle sfide che sanno di dover
vivere: “Questo progetto ci ha aiutato molto ad esprimere noi
stessi a superare le barriere, a scoprire le nostre
potenzialità e a metterci in gioco. E naturalmente a seguire i
nostri sogni, nonostante tutto“.
“Spacciatori” di speranza a
Brancaccio
Il Gen Verde in tour a Palermo: “Start Now” con 170
meravigliosi giovani del noto quartiere palermitano del
Brancaccio
Brancaccio non è solo il quartiere dove “la gente si uccide,
spaccia, fa di tutto”; è anche la casa di gente straordinaria,
vivace, con tantissima voglia di fare.
L’anno scorso c’è stato un rapido incontro con dei ragazzi a
scuola, da lì il loro interesse e l’impegno per farci tornare.
Hanno lavorato per mesi, inventandosi di tutto per mettere
insieme il necessario, e ci sono riusciti.
E non solo: ai due concerti previsti, visto il tutto esaurito,
abbiamo dovuto aggiungerne un terzo.
In questi giorni di workshop li vediamo in azione: non è gente
che riceve passivamente; nelle cose ci pensano, ci ragionano e
ci arrivano.
Le loro parole ci
rivelano
cuori
bellissimi, una vera
risorsa per la loro
terra meravigliosa e
ferita.
“La vostra venuta è un
segno di speranza ed è
anche un vanto, perché
noi che siamo così
piccoli siamo riusciti
a fare un progetto così grande.”
“Questo lavoro mi ha fatto cambiare occhio. Non riesco più ad
essere indifferente a quello che succede attorno a me”.
“Non è soltanto prepararci per fare il concerto: stiamo
imparando un modo di vivere. Dare di più, lavorare per un
progetto”.
“Questi giorni hanno
cambiato la mia vita!
Chi avrebbe voluto
prendere la difficoltà
dell’altro, il peso
dell’altro? Invece non
pensavamo a quello che
volevamo
noi,
semplicemente
lo
facevamo. E se io
facessi questo nella
mia vita?”
Dal sito del Gen Verde
Vedi anche: Articolo sul sito focolare.org
50 anni del Gen Verde
Chi l’avrebbe mai detto, quel 23 dicembre 1966, che quel
gruppetto di ragazze lanciate da Chiara Lubich nell’avventura
di cantare con la vita e con la musica l’ideale dell’unità
avrebbe fatto tanta strada?
E invece eccoci qui, piene di meraviglia e gratitudine,
prossime a un traguardo piuttosto raro per un complesso.
Quante avventure, quante persone, quante storie, quante gioie
e dolori da togliere il fiato, quanto lavoro e fatica, quante
imprese impossibili e sospensioni e miracoli, quanto amore
dato e ricevuto, quanti doni ci hanno accompagnato in tutti
questi anni. Quanta vita!
Come raccontarla e condividerla con voi? Quest’anno vorremmo
festeggiarla con diverse novità a cui stiamo già lavorando e
di cui vi aggiorneremo via via. E vorremmo anche sfogliare
insieme qualche pagina dell’album della nostra storia.
Cominciamo con un video che per flash ci fa ripercorrere i
sentieri del mondo in cui ci siamo trovate a portare i nostri
spettacoli.
Dai tempi delle coraggiose pioniere che in pullmini
stracarichi di tutta l’attrezzatura raggiungevano i punti più
lontani fino ad oggi.
Sono cambiati linguaggi e stili, perché amiamo il tempo in cui
viviamo e camminiamo al suo passo, ma l’ideale e l’anima sono
sempre gli stessi.
https://youtu.be/jwRn9Zt1akc
Dal sito del Gen Verde: www.genverde.it
Gen Verde a La Spezia
Dal programma “Essere Chiesa oggi” trasmesso da Tele Liguria
Sud La Spezia il 22 novembre 2016.
https://youtu.be/XM6C2W7hHrM
https://youtu.be/n-KUst5LqYs
https://youtu.be/dXYOvq1IKk8
GEN ROSSO:
Italia per”
“Tour
progetto
Lo spettacolo “Campus – the musical” nasca da un’idea
originale di Chiara Lubich e si ispira a fatti realmente
accaduti, tra i quali l’attacco terroristico alla stazione di
Madrid. Arriva sulle scene dopo anni di ricerca contenutistica
e artistica.
Le tematiche proposte dal musical toccano le grandi sfide del
terzo millennio come il dialogo interculturale, i terrorismi
di ogni tipologia, l’ingiustizia sociale e la non equa
distribuzione delle ricchezze, i problemi ambientali quali, ad
esempio, la deforestazione, la mancata integrazione tra razze
e culture diverse. I contenuti del musical intendono offrire,
più che risposte, delle proposte di riflessione e di percorsi
inediti.
Il progetto, ideato per l’Italia, intende contribuire al
comune intento portato avanti da istituzioni, enti pubblici e
privati, associazioni e aggregazioni di ogni tipo per
rimuovere le cause che favoriscono l’odio tra le diverse
etnie, le religioni, le culture. Pertanto sul nostro
territorio, ormai
per”diventa:
in
ogni
punto
del
Paese,
“ITALIA
Italia per il dialogo, l’integrazione, la pacifica convivenza,
la legalità, etc.
Tuttavia,
se
la
mission
di
riferimento può avere un carattere
generale e valevole per tutta la
realtà italiana, è noto che ogni
regione, addirittura ogni città, può
avere delle problematiche specifiche,
delle accentuazioni disuguali, un
sentire i problemi in maniera
diversificata. Pertanto in una data
località il Progetto “ITALIA per” si
declina, ad esempio, in progetto
Italia per l’accoglienza, oppure per
il lavoro, oppure per la legalità, etc. Già in alcune città
sono stati attivati dei progetti che vanno in questa direzione
e che intendono proporre spazi di riflessione.
A Firenze l’associazione UNITI SENZA BARRIERE, nata nel
contesto di persone disabili, realizzerà presso il Mandela
Forum un progetto finalizzato al superamento sia delle
barriere fisiche e materiali, che delle barriere mentali,
culturali e razziali.
A San Severo, il progetto è stato ideato dall’Associazione
“SUNUTERRA” appositamente costituita in partenariato con tante
altre associazioni e aggregazioni della società civile ed
ecclesiale. L’associazione intende favorire l’integrazione di
un folto numero di braccianti, in gran parte africani,
presenti nel tristemente noto Gran Ghetto di Rignano sul
Gargano.
Il progetto parte a dicembre 2016 con Campus – the musical
alla presenza di varie rappresentanze culturali presenti sul
territorio in centri di accoglienza o di lavoro. Sarà un
inizio di tour privilegiato e diretto in primis a persone di
etnie diverse. Location: lo studio/teatro del Gen Rosso a
Loppiano (FI).
Tappa 1: Il progetto culturale “ITALIA per” sarà presentato
presso l’Istituto Universitario Sophia a Loppiano (FI).
L’evento avverrà nel pomeriggio di venerdì 20 gennaio 2017
alla presenza di giornalisti e operatori dei media. Vi
potranno partecipare studenti, docenti, dirigenti scolastici,
rappresentanti di diverse religioni, mediatori culturali, etc.
La conferenza stampa sarà preceduta da alcuni interventi
tematici presenti in Campus – the musical proposti da Sophia
University.
Tappa 2: Il progetto artistico partirà il mattino del 21
gennaio 2017 nell’Auditorium della Cittadella Internazionale
di Loppiano con il coinvolgimento dei giovani delle scuole
superiori del territorio limitrofo del Valdarno fiorentino e
aretino.
Il tour Italia “ITALIA per” Campus – the musical il progetto
prevede il suo svolgimento nel biennio 2017-2018.
Rappresentanti di enti ed associazioni, comitati locali e
aggregazioni di ogni tipo, in diverse località italiane ne
hanno già chiesto la realizzazione del progetto in loco.
Saranno esaminate con attenzione eventuali ulteriori
richieste.
Il progetto si articola in:
– Un evento / convegno di apertura e presentazione del
progetto unito ad una conferenza stampa.
– Lo svolgimento di 5 workshop: danza 1, danza 2, teatro,
canto e percussioni presso scuole, università e associazioni
giovanili.
– Rappresentazioni del musical integrato in alcune scene dai
partecipanti dei workshop. Lo spettacolo serale sarà diretto
al grande pubblico e il matinée agli studenti.
L’intera documentazione sarà a disposizione di studenti e
docenti di ogni disciplina; inoltre costituirà un patrimonio
culturale e artistico quale modello di riferimento per eventi
e progetti analoghi.
Il management del Gen Rosso è a disposizione per supportare i
richiedenti e gli organizzatori del progetto in tutte le sue
fasi.
Per maggiori informazioni:
Gen Rosso International Performing Arts Group
Località Loppiano 50063 Figline e Incisa Valdarno (FI)
Tel.+39 055 833 52 09 Fax +39 055 833 60 13
[email protected]
www.genrosso.com
cell. +39 3806592166
Il
04
11
18
05
17
06
15
calendario del Tour italiano:
marzo Catanzaro – Teatro Politeama
marzo San Severo (Foggia) – Palazzetto dello Sport
marzo Firenze – Mandela Forum
maggio Pinerolo (Torino) – Palaghiaccio
maggio Fermo (Ancona) – Teatro dell’Aquila
luglio Monopoli (Bari) – Palazzetto dello Sport
dicembre Treviglio (Bergamo) – Palazzetto dello Sport
L’uomo dei miracoli – Una
nuova raccolta di brani per
la liturgia
Una raccolta di 12 brani che nasce, come sempre, dalla volontà
di rendere, in maniera artistica, un servizio alla Chiesa
Cattolica.
Scrivendo ciascuno brano ho pensato principalmente alla
liturgia pasquale, ma tutti i canti del disco possono essere
utilizzati in qualsiasi celebrazione del tempo ordinario. I
testi, di facile comprensione e mai banali, traggono tutti
ispirazione dalle omelie di Don Vincenzo Di Pilato, Rettore
del Santuario Madonna delle Grazie di Corato (BA) e docente di
Teologia Fondamentale nell’Istituto Superiore di Scienze
Religiose di Trani, durante le celebrazioni delle messe
domenicali, alla cui animazione collaboro personalmente.
Una particolare attenzione è posta alle linee melodiche:
orecchiabili e sviluppate entro un range limitato, facilmente
cantabili dall’assemblea, ma mai scontate. Sono state musicate
le principali parti fisse. L’alleluia, ad esempio, si sviluppa
attraverso tre salti di tonalità (Do, Re e Mi maggiore) e,
come molte delle mie composizioni, nonostante tali cambi,
rimane facile da suonare anche con la sola chitarra, mentre il
“Gloria” è cantato tutto di seguito, in un’unica tonalità e
con il ritornello che si ripete solo alla fine, così come
indicato da alcune norme liturgiche. “L’hai scritta in me”,
può non sembrare un brano prettamente pasquale ma l’ho pensato
come una seconda possibilità di scelta del canto di ingresso,
immaginando che Gesù stesso, rivolto al Padre dica “Io sono la
tua Parola” si compia in me la tua volontà. Infine, ricorre in
ogni brano, quale unico filo conduttore, l’ispirazione che il
Signore è vivo, e quindi risorto in mezzo a noi, quando noi ci
amiamo come Egli ci ama, infatti Gesù stesso dice “dove due o
più sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt
18,15-20).
Chi c’è dietro al progetto
Francesco Cioffi, musicista, cantautore, compone anche canzoni
per la liturgia e per incontri giovanili. Voce solista e
autore della band e compagnia teatrale pugliese “Medison” con
la quale ha all’attivo numerosi concerti e spettacoli in varie
regioni d’Italia, ultimo fra i quali “INdiVISIBILI”, tratto
dalla storia di 3 ragazzi migranti, ospiti di un centro di
accoglienza nella sua città.
24 ORE DI LUCE, i giovani
raccontano la santità
E’ possibile essere santi nel XXI secolo? La vita di Chiara
Luce Badano ne è la più luminosa conferma e le migliaia di
persone, soprattutto giovani, che traggono ispirazione da lei
ad ogni latitudine stanno a testimoniarlo.
I giovani raccontano la santità del secondo millennio. Saranno
una quarantina di oltre 20 Paesi del mondo i giovani che a
Loppiano raccoglieranno il testimone della vita di Chiara Luce
Badano. Il 29 (giorno della sua festa liturgica) e il 30
ottobre prossimi due celebrazioni liturgiche e un appuntamento
con musica e performance racconteranno le giornate, le
conquiste e il dolore di una ragazza meno che ventenne che nel
1990 se n’è andata a causa di un tumore osseo. Le ci è voluta
una manciata di anni per lasciare un segno che dura tutt’ora e
non accenna a sparire; a dire che per cambiare il mondo non è
questione di quantità, ma di qualità di vita.
Il suo “stile di vita” ha ispirato migliaia di persone in
tutto il mondo suscitando vocazioni, cambi di vita, decisioni
importanti le cui conseguenze sono impossibili da
quantificare.
“Chiara Luce continua a cambiare il corso della storia
attraverso di noi, cioè i ragazzi e le ragazze che l’hanno
presa ad esempio e nella sua vita hanno trovato il coraggio di
cambiare la propria”, ha spiegato uno dei giovani attori della
performance che avrà luogo a Loppiano nel prossimo fine
settimana.
24 ORE DI LUCE, il programma
29 ottobre
Santuario Maria Theotokos, ore 12.00 – S. Messa per la beata
Chiara Luce Badano
30 ottobre
Auditorium, ore 10.15 – Giovani di tutto il mondo raccontano
Chiara Luce: musica, testimonianze, performance
Santuario Maria Theotokos, ore 12.00 – S. Messa
www.loppiano.it
Gen
Verde:
Concerto
e
progetto con i giovani a La
Spezia
Gen Verde: Concerto”ON THE OTHER SIDE” + Giovani del progetto
“START NOW”
16 novembre 2016 – 21 novembre 2016
Teatro civico di La Spezia (SP)
16, 17 e 18 novembre: workshop con i giovani.
19 novembre: concerto al Teatro Civico della Spezia alle ore
20:30
21 novembre: feedback con i giovani.
Info e prenotazioni: www.genverde.it
Gen Verde – Concerto acustico
“La vita live”
12 Novembre 2016
GEN VERDE – CONCERTO ACUSTICO “LA VITA LIVE”
Riccione (RN)
Presso Spazio Tondelli, via Don Giovanni Minzoni, 1, Riccione
(RN). Ore 21:00.
Per la vendita dei biglietti: 0541600109 e presso la
segreteria della parrocchia San Martino a partire dal mese di
ottobre (Via Minghetti, 11 – Riccione)
Giovani
e
cultura
scoperta della città
alla
La partecipazione motore di una cittadinanza attiva
Giovani e cultura alla scoperta della città – Moreno Orazi,
Architetto coordinatore Cantiere Oberdan, Spoleto (Italia)
Sono nato nella verdeggiante Umbria, terra natale di S.
Benedetto e S. Francesco. Sono felicemente sposato, ho due
figli e vivo a Spoleto. Dal 1982 esercito la professione di
architetto presso la Abaco, società che opera nel campo della
progettazione e nella pianificazione territoriale ed
urbanistica, di cui sono cofondatore.
Dal 1994 ho partecipato alla redazione di programmi integrati
economici e urbanistici per la riqualificazione urbana e
territoriale. Attualmente sono impegnato, tra l’altro, in
progetti di ricostruzione nei territori aquilani colpiti dal
terremoto del 2009. Mi sono occupato anche dei linguaggi
artistici e delle estetiche contemporanee, perché nella
civiltà delle immagini le arti visuali occupano una posizione
centrale nel sistema della comunicazione.
La famiglia è il bene più prezioso che possiedo. Le esperienze
che considero più significative nella mia formazione umana e
culturale sono quelle sviluppate in comunità. Concepisco il
rapporto con gli altri in modo attivo e scambievole. Sento il
diritto/dovere di fare fino in fondo la mia parte, di
apprezzare l’apporto degli altri e di concorrere con le mie
idee e con il mio impegno al loro progredire.
Negli anni ’80 ho animato insieme a una decina di amici un
circolo culturale dell’A.R.C.I., un’associazione collegata al
Partito Comunista Italiano che ha rappresentato un’esperienza
sociale, culturale e politica fondamentale nella mia
formazione umana e civile.
Il mio rapporto col Movimento risale al 1994 ed è dovuto
all’amicizia di Elio e Letizia, due focolarini sposati. Sono
qui perché ho risposto all’invito di partecipare ad uno dei
primi congressi del “Dialogo con persone di convinzioni non
religiose”. Il resto è venuto da se.
Sono stato incaricato dall’Erica, Associazione collegata al
Movimento dei Focolari, di coordinare le attività del Cantiere
Oberdan, spazio aggregativo gestito da quattro associazioni
laiche. È una specie di “oratorio” (circolo) laico. Proprio
per il mio approccio laico alla vita e, al tempo stesso, per
l’adesione al Movimento e la condivisione dei valori etici e
spirituali del Carisma dell’Unità, sono stato designato come
coordinatore dell’iniziativa.
Il Cantiere Oberdan è uno spazio polifunzionale dedicato ai
giovani: in questi anni è stato frequentato da compagnie
teatrali amatoriali e gruppi musicali informali. Vi si
svolgono eventi nell’ambito del famoso festival dei Due Mondi
di Spoleto dedicato al Teatro d’Avanguardia. Vi si tengono
corsi di musica, danza africana, Yoga ed educazione
alimentare. Il Cantiere ha come scopo la promozione del lavoro
creativo dei giovani; il confronto e la collaborazione tra
soggetti associativi diversi nella gestione di uno spazio
comune al servizio della vita culturale cittadina, vista
comune strumento di elevazione e di crescita civile;
realizziamo progetti educativi rivolti alle scuole,
finalizzati alla conoscenza di problematiche sociali scottanti
attraverso il coinvolgimento diretto di insegnanti, alunni e
studenti.
Il primo di questi progetti, dal titolo emblematico “La città
siamo noi” aveva come oggetto proprio la conoscenza della
città come luogo fisico organizzato e come spazio relazionale
che costruisce l’identità della persona e determina la qualità
delle relazioni sociali.
Il Cantiere si propone di contrastare l’atomizzazione delle
comunità urbane. Nello spazio disperso della città
contemporanea conduciamo una vita nomade che indebolisce la
coesione sociale, generando solitudine, sofferenze psichiche e
comportamenti devianti.
La Rete supplisce in qualche modo al senso di solitudine, ma
non può sostituirsi al bisogno delle persone del contatto
umano diretto.
Come architetto durante questi anni, con i miei colleghi di
studio, abbiamo restaurato diversi edifici storici di Spoleto,
ad esempio la Biblioteca municipale, il Teatro Comunale, la
Sede del Comune ed abbiamo voluto illuminare le buie pareti
del passaggio sotterraneo che collega la parte bassa della
città con quella alta, riproducendo i colori della natura, per
rendere più gioioso il passaggio dei nostri cittadini e
visitatori.
La mia famiglia negli anni della mia prima infanzia viveva in
condizioni di estrema indigenza. Da bambino e poi nella
adolescenza, a scuola ed in altri ambienti sociali ho subito
molte mortificazioni a causa della povertà che si palesava
attraverso il modo di esprimermi, di vestire, nelle amicizie,
nella casa dove abitavo, fredda scarna e disadorna.
Questo mio vivere tra gli ultimi, essere stato io stesso uno
di questi ultimi, non me lo sono mai dimenticato in tutte le
circostanze della mia vita, nel mio lavoro, nella famiglia,
nei rapporti di amicizia ed in quelli di vicinato.
Quando vedo le sofferenze dei profughi e le difficoltà degli
extracomunitari, sulla strade della mia città, sento una
grande vicinanza, mi vedo, in un certo senso, rispecchiato in
loro.
Cerco di manifestare concretamente la mia solidarietà verso le
persone che vivono ai margini ricorrendo a piccoli gesti
umanamente molto intensi (con un cenno di saluto, pagando
qualche bolletta, con gesti concreti di accoglienza). Tengo un
comportamento rispettoso nei confronti delle maestranze
operaie nei cantieri che conduco, nel condominio cerco di
stabilire buoni rapporti di vicinato, nello studio tecnico
divido alla pari con i miei colleghi i frutti del lavoro
comune e nel mio rapporto con i committenti cerco di
soddisfare le loro richieste evitando di imporre il mio punto
di vista. Stiamo facendo fronte alla crisi grave che travaglia
il settore edilizio e che ha determinato una forte contrazione
del lavoro ridividendo in modo paritario le esigue entrate tra
tutti, indipendentemente dalla condizione lavorativa e dal
ruolo professionale, cercando di garantire comunque un minimo
stipendio senza procedere a licenziare nessuno.
So che è poco, davvero troppo poco. Sicuramente non salverò il
mondo come pensavo quando, dopo aver letto il Manifesto del
Partito Comunista di Carlo Marx, diventai seduta stante
comunista, ma così facendo penso di onorare la dignità degli
altri e la mia. Non fare agli altri quello che non vorresti
fosse fatto a te. Il comandamento dell’Amore è la soglia
limite della mia adesione al cristianesimo, un cristianesimo
etico ed immanente.
Moreno Orazi
Fonte:OnCity: reti di luci per abitare il pianeta
Città in arte
CONVEGNO INTERNAZIONALE
OnCity: reti di luci per abitare il pianeta
Laboratorio internazionale di cittadinanza per il bene comune
Atti del Convegno Internazionale Oncity-reti di luci per
abitare il pianeta, che dal 1° al 3 Aprile 2016 ha riunito al
Centro Congressi di Castel Gandolfo (Rm) 900 partecipanti
provenienti da tutto il mondo: tre giorni di lavori,
riflessione e confronto su alcuni grandi temi d’attualità
legati alla vita nelle città.
Il convegno, organizzato dal Movimento Umanità Nuova, AMU e
Movimento Giovani per un Mondo Unito, è un’iniziativa che si
colloca nel quadro dello United World Project (UWP).
Concerto testimonianza
Città_in_arte_Alessandro_Cappella
Ascoli Piceno – Teramo
Fonte: dal sito ufficiale del unitedworldproject
Gen
Rosso
–
Voce
del
mio
canto
https://youtu.be/8Asjy1-9mxI
Video promo del nuovo CD del Gen Rosso: “Voce del mio canto”
Dal sito www.focolare.og leggi Intervista
Artisti in dialogo –
Varco” delle emozioni
“Il
27 luglio 2016 – 31 luglio 2016
Monfalcone Apennino
Carté Organizza: l’Associazione Culturale IL VARCO, con il
sostegno di Clarté e Dialoghi in Architettura.
l Workshop Interdisciplinare “Il Varco” a Montefalcone
Appennino nelle Marche, in Italia, è una attività culturale,
interdisciplinare che coinvolge oltre all’Architettura, la
Musica, il Cinema, la Letteratura ed è già arrivata alla
quarta edizione.
Il nome stesso:‘Il Varco’ indica la possibilità di mettersi
insieme in diverse discipline per affrontare i varchi, queste
strettoie che a volte l’attuale società ci impone. Anche
quest’anno si svolgerà sempre a Montefalcone Appennino dal 27
pomeriggio al 31 luglio mattina e avrà per tema : Il Varco
delle Emozioni.
Sono previsti momenti comuni a tutte le discipline, momenti di
lavoro distinto e momenti aperti alla cittadinanza.
Alcune note pratiche:
La quota totale è € 250,00 per tutto il periodo. Per chi non
partecipa a tutto il periodo il costo è di € 60 al giorno.
Siamo alloggiati nell’ agriturismo ’Marulla’ a Montefalcone
mentre per i momenti di incontro e di approfondimento useremo
il teatro di Montefalcone e diverse salette messe a
disposizione dal Comune. I pasti saranno in autogestione
presso la scuola elementare del paese.
Locandina
Scheda di partecipazione
Programma 2016
Info: [email protected]
Toni Salmaso – Divenire
La Bottega di Ciro
“La fine delle cose sono spesso l’inizio di nuove cose ;
l’arte ha questo ruolo di usare l’immaginazione e l’abilità
per creare cose che toccano il cuore e lo riempiono di
meraviglia e gioia… ancora una volta””
Scopri di più
A&C Musical
La struttura narrativa di “A&C Musical. Non esiste un amore
più grande”, formata da 4 atti che possono venir considerati a
tutti gli effetti 4 microstorie dentro un’unica grande storia,
consente ampie libertà di movimento per la realizzazione di
un’anteprima sintetica.
Qualunque siano le scelte narrative, l’anteprima costituisce
comunque un “saggio” delle potenzialità dell’intero musical e
mette in campo, in un tempo relativamente breve, tutte le
carte che costituiscono l’impatto e la persuasione dello
spettacolo.
Pur essendo ben più articolata e complessa di un trailer
cinematografico, l’anteprima ha le sue stesse qualità, prima
fra tutte quella di far “ingolosire”, dicendo senza spiegare
troppo, facendo intravedere senza mostrare tutto; in
definitiva catturando l’attenzione e stimolando la curiosità
verso un progetto con potenzialità che vanno oltre un semplice
spettacolo.
L’anteprima infatti è, se così si può dire, funzionale ad
un’attività di giro che comprenderà non soltanto la
rappresentazione del musical, ma intende anche coinvolgere
fattivamente le scuole attraverso una duplice attività di
workshop nel mondo dello spettacolo e di animazione sui
contenuti.
L’occasione, più volte indicata, per la rappresentazione
dell’anteprima di “A&C Musical. Non esiste un amore più
grande” è nel contesto della Giornata Nazionale della Scuola
in programmazione nell’ottobre 2016 con data e luogo, ad oggi,
da definire da parte del M.I.U.R
Vedi SCHEDA AC anteprima 2016
SCHEDA AC 2016 generale
SCHEDA AC 2016 scuole
SCHEDA AC 2016 sponsor
Rete Europea Risorse Umane
Sincronie
Il seminario civile si terrà a Montecatini- Monsummano dal 6
al 9 sett. 2016. Sono invitati ragazzi dai 17 ai 30 anni
interessati alle tematiche trattate, ad un dialogo
partecipativo, sia con le relazioni mattutine, sia attraverso
il “fare ” pomeridiano, sia negli spazi e momenti comuni con i
“ballerini” della scuola Dancelab, che in parallelo svolgerà
il suo campus di danza.
Sul depliant ci sono le istruzioni per iscriversi: i posti
sono limitati e saranno accettati i primi iscritti. Sarebbe
auspicabile la partecipazione a tutto il seminario e non solo
a giornate singole.
vedi depliant Sincronie
vedi anche: Seminario Danza 2016
La vita live – Concerto Gen
Verde – PC
Informazioni – gen-verde-a-castel-san-giovanni-il-23-giugno
Una
canzone
cantare Dio
per
dare
e
https://youtu.be/VsvIJ-HzmaA
Sito di Mimmo Iervolino
accedi da qui
Mantova
capitale
cultura . . .
Mantova capitale della cultura …nella fraternità
Mantova Volantino eventi
della
Mantova: culla del Rinascimento, corte dei Gonzaga, insieme a
Sabbioneta patrimonio dell’ UNESCO, per tutto l’anno 2016 è
“Capitale della cultura”. Immersa nel parco naturale del
Mincio, sorge sulle rive del fiume che l’avvolge formando tre
laghi quasi a proteggerla. La leggenda narra che la maga
indovina Manto sia stata sedotta dal luogo e lì abbia posto la
sua dimora fondando la città.
Il suo profilo medievale non passa inosservato per nessun
visitatore. Ricca di storia, di tradizione, di monumenti, di
cultura (a settembre si svolge da anni il Festivaletteratura
noto ormai in tutto il mondo) di percorsi turistici ed
enogastronomici, Mantova sa donarsi generosamente a chi la
visita anche solo per un breve tempo.
La comunità del Movimento dei Focolari ha raccolto l’invito
del primo cittadino a lavorare insieme per promuovere Mantova
nell’Italia e nel mondo organizzando eventi e manifestazioni
in un clima di fraterna accoglienza e ospitalità.
Gen Verde: la fede in musica
Chiara Lubich e Gen Verde: la fede in musica
Bel tempo si spera – TV2000
Guarda il servizio
Hotel Monroe
https://youtu.be/RaR81r2bYKM
Conosci: http://hotelmonroe.it
Dialoghi in architettura
29 giugno 2016 – 16 luglio 2016
Dialoghi in architettura – Programma-generale
Workshop itinerante. “Habitandando: viaggio come metodo il
territorio come aula”
L’iniziativa di circa 15 giorni che tocca diverse città o
paesi dell’’Italia, è incentrato sulla conoscenza dei
territori con le loro ricchezze e le loro sfide. Una speciale
occasione di dialogo con le persone del posto, con i
territori!
Vi partecipano docenti e studenti di architettura
dell’Università di ‘La Salle’ di Bogotà (Colombia) e nelle
varie tappe si uniscono i nostri dell’Inondazione e quanti
sono interessati.
Il workshop partirà dalla Sicilia e si concluderà nel Trentino
facendo tappa in alcune regioni italiane.
Quale lo scopo?
Percorrere lo Stivale tutto d’un botto come propone
Habitandando dalla Sicilia alle Dolomiti, significa incrociare
ad ogni snodo e attraversare i grandi temi del territorio
inondato di citta diffuse, dell’’uso dei beni e la sfida
dell’’integrazione e dei flussi; della manutenzione sempre più
impellente di vaste regioni. Significa osservare nuove
attività e pratiche antiche, vedere l’’impatto dei vari
turismi sulla conservazione e uso del patrimonio. Significa
ancora, entrare nelle relazioni tra pubblico e privato, tra
natura e costruzione, tra intervento pubblico e mercato, tra
infrastruttura e ambiente, tra interessi conflittuali e
ambigui. Soprattutto, avere la possibilità di percepire in
forma diretta quello che oggi può rappresentare il paradigma
del paesaggio, integrando le forme di territorio con le
trasformazioni che la società ha voluto imprimervi, avendo
come aula inquadrature che offrono cambiamenti inaspettati,
fatti di sfumature antiche nel bel mezzo di violente
trasformazioni.
Gen Verde – Accendi la pace
Il Gen Verde a Tv2000 canta: “Accendi la pace”
https://www.youtube.com/watch?v=IbBOA6JIStw