Teatro nazionale sloveno Drama di Maribor IMMACOLATA, dramma

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Teatro nazionale sloveno Drama di Maribor IMMACOLATA, dramma
SPETTACOLI TEATRALI DELL'ABBONAMENTO 2016/17
L'abbonamento comprende 6 spettacoli teatrali, 5 commedie e 1 dramma. Di regola gli spettacoli
verranno inscenati di venerdì ovvero di sabato, partendo dal mese di ottobre per concludersi nel
mese di aprile, le date precise saranno pubblicate successivamente nei nostri mensili e negli altri
stampati, inoltre sul nostro sito web.
Il prezzo dell'abbonamento è di 70 €. Anche quest'anno gli studenti e gli alunni avranno il 50% di
sconto, il prezzo per loro è di 35 €.
Offriamo la possibilità di pagamento in due rate: la prima all'iscrizione, ovvero entro e non oltre il
30 giugno 2016, e la seconda entro il 30 settembre 2016.
Acquistando l'abbonamento entro il 30 Giunio 2016 riceverete in regalo biglietto gratuito per il 36o
Festival melodie del mare e del sole, che si terrà il 9 luglio 2016, alle ore 20.45 all' Anfiteatro
dell'Avditorij di Portorose.
Ci riserviamo il diritto di modificare il programma.
Teatro nazionale sloveno Drama di Maribor
IMMACOLATA, dramma
Hommage à Tomaž Pandur
Dal romanzo Il testamento di Maria di Colm Tóibín.
Drammatizzazione e adattamento: Livija Pandur e Tomaž Pandur
Traduzione e drammaturgia: Livija Pandur
Attrice: Nataša Matjašec Rošker
Immacolata è la storia degli ultimi giorni di Maria, madre di Cristo. Vissuta in esilio e
paura, nei pensieri ha ancora vivo il ricordo degli avvenimenti che hanno portato alla
morte brutale di suo figlio. Non lo ricorda come salvatore, ma come una persona
vulnerabile; un bambino che è vissuto in un tempo di grandi cambiamenti e traumi tra
persone, di cui non si sarebbe dovuto fidare. Rifiutando il dialogo con gli apostolievangelisti che le portano doni, cerca un modo di scoprire la storia di Cristo, così come è
stata in realtà. Con una voce insieme fioca e piena di rabbia, combatte contro la congiura
del silenzio nella quale vogliono costringerla.
Il nuovo progetto di Tomaž Pandur è impostato sulle tematiche del romanzo Il
testamento di Maria di Colm Tóibín, uscito nel 2012, che ha suscitato subito grande
attenzione. Il romanzo è stato nominato per il prestigioso premio letterario Brooker Prize
ed è stato accolto dai critici positivamente sottolineando l’attenzione di Tóibín nel voler
render umana la madre di Cristo e darle la voce che le spetta. Per le tematiche trattate ha
fatto nascere anche polemiche controverse, soprattutto dopo la rappresentazione teatrale
con la famosa Fiona Shaw nel ruolo principale.
Il progetto di Tomaž Pandur è incentrato sulla posizione di Maria come donna in
contrasto agli evangelisti: una donna che vuole raccontare la verità, che si impone come
una figura di moralità eccezionale e allo stesso tempo come donna che esce dal mito per
dimostrare il suo fondamentale lato umano. La storia di Maria viene rappresentata nel
contesto intellettuale e emozionale dei giorni nostri e così realizza quel processo
alchemico, per cui ogni cosa nello spazio teatrale si trasforma. Così formerà un proprio
linguaggio scenico, una propria “poesia della verità”.
Il progetto di Pandur trasforma l’Immacolata in un’eroina tragica, che incessantemente
ricorda Elettra, Medea o Antigone. Tóibín, con l’immaginazione e il linguaggio, ha
creato una figura viva e convincente, che cambia per sempre l’immagine di Maria che
abbiamo.
Prima rappresentazione: 23 settembre 2016
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Teatro cittadino di Ptuj
CJ Johnson - BASTARDI / THE DOG LOGS, commedia
Traduttore: Tomaž Onič
Regia: Matjaž Latin
Scene: Mateja Kapun
Costumi: Mira Strnad
Coreografia: Sebastjan Starič
Musiche: Sebastijan Duh
Consulente linguistico: Simon Šerbinek
Con: Gojmir Lešnjak Gojc, Klemen Slakonja, Nenad Nešo Tokalić
Al Teatro cittadino di Ptuj hanno preparato lo spettacolo “dove il trio - Gojmir Lešnjak Gojc,
Klemen Slakonja in Nenad Nešo Tokalić - recita in una sinfonia canina”.
L’allenatore della rappresentazione è Matjaž Latin, cinofilo e sostenitore della vita dei cani!
Vi siete mai chiesti a che cosa pensa il vostro cane? Per caso, avete mai paragonato la vostra vita a
quella di un cane? La vita dei cani è ricca e creativa come nostra. I cani riflettono sull’amore, sulla
sessualità, sull’amicizia, sulla vendetta, sulla violenza… Nella commedia compaiono suggestive
figure di cani che attraverso monologhi presentano al pubblico le storie della loro vita. Ogni figura
esprime una caratteristica tipica del comportamento umano. Lo spettacolo è un mix unico di
comico, tragico, ironia, sensibilità e romanticismo in cui troverete le risposte alla vita dei cani che la
passano nei canili. Vi riconoscerete forse nel Golden Retriever? Perché non hanno simpatizzato
con il chihuahua? Perché è così disastroso l’amore? Cosa riescono ad annusare i cani? Come sono le
vie cittadine? Che cosa possiamo pensare dei nuovi arrivati: il levriero inglese, il levriero afgano,
l’alano tedesco, il setter irlandese, il cane da pastore scozzese, il Rhodesian Ridgeback e il dalmata?
Forse ci sfiora questo pensiero: “Il mio obiettivo nella vita è di essere una persona così splendida
come il mio cane già pensa che io sia”. (Sigmund Freud)
Prima rappresentazione: 14 aprile 2016
Durata spettacolo: 1 ora e 50 minuti (senza intervallo)
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Teatro nazionale sloveno Drama Lubiana
Ernst Lubitsch: QUANDO ERO MORTO / ALS ICH TOT WAR, commedia
Regia: Diego de Brea
Costumi: : Bjanka Adžić Ursulov
Scene: Diego de Brea
Musiche: Jože Šalej
Luci: Milan Podlogar
Il ritrovamento del film di Lubitsch Quando ero morto è stata una grande conquista per la Cineteca
slovena recentemente formata, perché con esso ha rafforzato la sua reputazione professionale sulle
scene cinematografiche mondiali. Uno dei primi film del celebre registra tedesco Ernst Lubitsch (tra
i suoi film più famosi va ricordato Ninotchka del 1939 con Greta Garbo) era considerato perduto.
Poche erano le informazioni sulla sua esistenza, secondo le quali il grande regista nel 1916 avrebbe
realizzato una commedia su un bon vivant e nella quale avrebbe rivestito il ruolo principale. Nel
1994 furono trovate da Silvan Furlan e Lilijana Nedič diverse bobine cinematografiche tra l’eredità
di Štefan Štekar, che vi sarebbero giunte al tempo del fronte sull’Isonzo. Tra di esse è stato
identificato questo piccolo gioiello del cinema muto. La pellicola restaurata è stata proiettata la
prima volta al festival cinematografico di Pordenone.
Il film Quando ero morto ruota attorno ad uomo, che annuncia la sua morte, sparisce e poi ritorna
con un’altra identità. Con i vari espedienti del burlesque, la trama del film si sviluppa in maniera
differente rispetto al famoso romanzo di Pirandello Il fu Mattia.
L’eroe di Lubitsch è un buongustaio frivolo a cui piace uscire di nascosto di sera per andare nei club
a giocare a scacchi. Il suo comportamento infastidisce la moglie, ma molto di più sua suocera, che
un giorno (in realtà di notte) lo chiude fuori casa e lo sfortunato è costretto a dormire su una
scomoda scalinata. Il giorno dopo annuncia la sua intenzione di suicidarsi e scompare. Ma invece di
morire, riprende ad assaporare la libertà della vita da scapolo. La presunta vedova piange il marito,
mentre lui ben presto si stanca delle scappatelle e decide di ritornare a casa dalla moglie, che
comunque ama, nelle vesti di domestico. Nel frattempo la suocera cerca un nuovo pretendente per
la figlia e lo porta a casa. Il finto domestico fa di tutto per ridicolizzare il pretendete, riconquistare
la moglie e chiudere i conti con la suocera!
Prima rappresentazione: 11 marzo 2010
Durata spettacolo: 75 minuti (senza intervallo)
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Teatro Šentjakob di Lubiana
I MARATONETI CORRONO IL GIRO D’ONORE / MARATONCI TEČEJO ČASTNI
KROG, commedia
Autore: Dušan Kovačevič
Regia: Matjaž Šmalc
Traduzione: Primož Vitez
Scene: Ana Rahela Klopčič
Costumi: Katarina Zalar
Coreografia: Nina Igrutinovič
Consulente di movimento: Brane Završan
Con: Božo Okorn, Bojan Vister, Saša Klančnik, Srečko Laki Kermavner, Elias Rudolf, Nina
Igrutinovič, Samo Ravnikar, Tomaž Urgl, Pika Mihelič Kadunec, Jože Pavšič, Lenka Blejec, Luka
Marcen, Pika Mihelič Kadunec, Marko Skok.
I maratoneti corrono il giro d’onore del commediografo serbo Dušan Kovačević racconta la storia
della longeva e indistruttibile famiglia Topalović, associazione criminale all’interno di un’impresa
funebre, che invece di occuparsi della costruzione di bare, si dedica al loro riciclaggio. I loro “centri
dell’usato” sono i cimiteri, dove vengono rubate le bare, verniciate di nuovo e rivendute. Con
un’abile gestione d’affari l’azienda cresce e si sviluppa, finché muore a 155 anni d’età il suo
capostipite, Pantelija Topalović il Grande. Ciò sconvolge l’equilibrio tra le cinque generazioni
Topalović - dal reazionario Aksentije e dal dittatore Milan fino al tecnocrate Laki, al difensore della
nuova era, il giovane Mirko, che dopo aver visto bocciati i suoi progetti di modernizzare l’azieda,
sogna un futuro all’estero - quindi una nazione “normale”.
Kovačević ha impostato la commedia come un dramma politico, in cui ha dimostrato tutta la
bizzarria della lotta per il potere dopo la morte di Pantelija (Tito). Tito e la Jugoslavia non esistono
più, sono rimasti però ancora dei piccoli criminali che brancolano tra le tombe e vendono i loro
contenuti riciclandoli continuamente. Ma non abbiate paura: ci sarà sempre un Mirko Topalović,
che prenderà le redini dell’azienda e la porterà in un brillante futuro.
La commedia di humor nero di Dušan Kovačević, I maratoneti corrono il giro d’onore, viene
definita anche dramma grottesco o dell’assurdo, perché l’autore ha trasposto l’irrealtà dei rapporti
alla situazioni di vita reali. Il regista Matjaž Šmalc ha scelto la traduzione di Primo Vitez per lo
spettacolo, perché ci avvicina fortemente alla problematica dell’imprenditoria dei nostri tempi, in
cui l’umorismo nero non si trova più a meridione, ma tra di noi.
Prima rappresentazione: 26 febbraio 2016
Durata: 2 ore (con intervallo)
Archivio Teatro Šentjakob Lubiana, foto Bor Slana.
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Teatro popolare sloveno di Celje
Stephen Sachs: NEBBIOLINA / BAKERSFIELD MIST, commedia
Con: Brane Završan in Minca Lorenci.
Stephen Sachs, nato nel 1959 a San Francisco, è un autore americano contemporaneo. Ha studiato a
Los Angeles presso il City College Theatre Academy. Dapprima ha lavorato come attore, nel 1987
ha debuttato come registra teatrale con l’adattamento del testo Il barone rampante. Svolge l’attività
registica negli USA, Gran Bretagna, Canada, Cina, ecc. Per il suo operato come regista e
drammaturgo ha ricevuto numerosi premi importanti. È l’unico regista a Los Angeles ad aver
ricevuto il premio Ovation Award come miglior regista per ben due volte.
Maud è una cameriera disoccupata che vive in una roulotte nel deserto californiano. Ad un’asta ha
comprato un quadro per tre dollari. Dapprima pensa di regalarlo ad una sua amica per farle un
simpatico regalo, ma poi le sembra di aver acquistato un quadro ancora non conosciuto di Jackson
Pollock che vale milioni. Invita perciò Lionel Percy, un eminente storico dell’arte ed esperto
newyorkese, a valutare la tela. Si arriva in questo momento allo scontro tra due mondi - da un lato
una donna senza istruzione e di posizione sociale bassa, dall’altro invece, un esperto di New York
con un’istruzione universitaria. Tra di loro prende avvio un dibattito sulle classi sociali, sulla verità,
sull’arte, ecc. Lo spettacolo si basa su eventi realmente accaduti. La commedia presenta in modo
spiritoso la tematica degli strati sociali e in modo divertente quella del senso delle opere artistiche.
Prima rappresentazione: 23 settembre 2016
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Teatro nazionale sloveno di Maribor
Erik Gedeon: FOREVER YOUNG, musical
Regia: : Sandy Lopičić
Con: Irena Varga, Mateja Pucko, Mirjana Šajinović, Matevž Biber, Jurij Drevenšek in Kristijan
Ostanek, Sandy Lopičić/Denis Horvat.
L’invecchiamento è diventato il peggior baubau, la malattia più terribile del nostro secolo. Poiché il
tempo non si può fermare, è meglio, piangendo dalle risate, fare un salto al 2065, quando l’edificio
teatrale in via Slovenska 27 non sarà più il tempio dell’arte, ma una casa di riposo per anziani. Nella
messa in scena di Forever Young, gli attori e le attrici un tempo soci del Teatro di Maribor, in modo
grottesco e divertente con l’aiuto del canto ovvero della musicoterapia, si prendono cura della loro
terza età con un niente affatto noioso rock’n’roll. Con le loro ottime interpretazioni di recita e canto
di successi come "I Love Rock'n'Roll", "Born To Be Wild", "I Got You Babe”, ecc., tornano a far
vibrare di catarsi il palcoscenico. Nella commedia musicale dello svizzero Erik Gedeon, Forever
Young (2007), che è stata riadattata nel contenuto dal multiforme artefice musicale e teatrale Sandy
Lopičić, hanno (ri)trovato la pozione di eterna giovinezza - il divertimento che fa tremare il palco e
fa crollare gli stereotipi sui vecchi.
Premi:
Miglior commedia votata dalla giuria specializzata al XXV festival Dnevi komedije a Celje, 2016
Miglior commedia votata dal pubblico al XXV festival Dnevi komedije a Celje, 2016
Mateja Pucko - miglior attrice di commedia al XXV festival Dnevi komedije a Celje, 2016
Sandy Lopičić - miglior regista XXV festival Dnevi komedije a Celje, 2016
Prima rappresentazione: 13 novembre 2015
Durata: 1 ora e 40 minuti (senza intervallo)