Introduzione Perché fare un “bilancio sociale di metà mandato”. Il

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Introduzione Perché fare un “bilancio sociale di metà mandato”. Il
Introduzione
Perché fare un “bilancio sociale di metà mandato”.
Il cittadino partecipa attivamente alla vita del Comune: in quanto contribuente
fornisce, direttamente e indirettamente, le risorse e in quanto elettore esercita il
suo potere delegandone la gestione ai propri rappresentanti. Le assemblee
elettive e le forme tradizionali della rappresentanza politica vivono da alcuni anni
una fase di difficoltà, mentre nella società crescono fermenti sociali interessanti,
con buone capacità di proposta, anche se per questi vari soggetti non è facile
avviare e mantenere un dialogo costante con le istituzioni.
In questi due anni e mezzo in cui abbiamo amministrato il Comune di Castel
Maggiore abbiamo cercato in tutte le occasioni di far crescere questo rapporto tra
l’istituzione e i cittadini, sia attraverso i canali più conosciuti sia sperimentando
strumenti nuovi, sia rivolgendoci alle forme organizzate più conosciute, come le
forze politiche e le associazioni, sia cercando un dialogo con quelle persone che
non partecipano alle forme più tradizionali di organizzazione sociale.
In questa ottica il bilancio, il momento amministrativo di maggiore rilevanza per
la vita di un Comune, assume un significato ben diverso dal pur importante fatto
di essere il documento contabile per eccellenza dell’Amministrazione comunale,
attraverso cui la Giunta espone al Consiglio i propri indirizzi programmatici. Il
bilancio preventivo è diventato lo strumento con cui il Sindaco, anno dopo anno,
concretizza il patto elettorale stipulato con i cittadini. Dal momento che i Sindaci,
dopo la riforma del 1993, vengono eletti in modo diretto sulla base di un
programma e rimangono in carica cinque anni, è del tutto conseguente
immaginare che nel corso del mandato documentino quello che fanno, le azioni
effettuate e i risultati ottenuti, nel corso dei singoli esercizi finanziari.
Il bilancio di previsione, con i suoi allegati, non è sempre di facile lettura,
soprattutto per i cittadini, a volte anche per i membri delle assemblee elettive.
Non stupisce dunque che per tentare di “tradurre”, di spiegare con chiarezza
questo arduo documento contabile e l’aridità delle sue cifre, i Comuni abbiano
cercato di utilizzare varie forme di comunicazione. Per la nostra Amministrazione
è stata particolarmente fruttuosa l’esperienza del “bilancio partecipativo”, svoltasi
attraverso una fitta rete di incontri, a livello preventivo e consuntivo, con i
cittadini, singoli e associati.
Per tutte queste ragioni, a due anni e mezzo dalle elezioni amministrative nelle
quali la grande maggioranza dei cittadini ci ha dato l’incarico di amministrare
Castel Maggiore, vogliamo presentare questo documento intitolato
significativamente “Il Comune dei cittadini”.
Il percorso per far crescere la partecipazione.
Abbiamo voluto fare questa verifica di metà mandato in un modo nuovo.
Prima di tutto abbiamo condensato il nostro lavoro in un documento corposo, di
oltre ottanta pagine. Poi ci siamo “messi in gioco”, evitando qualsiasi logica
autoreferenziale, siamo andati a cercare le opinioni, e anche le critiche, sia
attraverso il dialogo diretto con i cittadini sia sperimentando nuove forme di
confronto.
Questo insieme di materiali, pubblicato nella sua prima versione nell’ottobre del
2006, è stato sottoposto all’esame e al confronto delle forze politiche, delle realtà
associative, economiche e sindacali e dei cittadini attraverso una pluralità di
strumenti: ne abbiamo pubblicato una sintesi allegata al periodico “In Comune”;
l’abbiamo pubblicato integralmente nella home-page del Comune; lo abbiamo
presentato in nove assemblee, a cui hanno partecipato oltre duecento persone.
Ora siamo pronti a presentare il frutto di tutto questo lavoro. In questo nostro
“bilancio sociale di metà mandato”, abbiamo mantenuto tutta la parte in cui
raccontiamo, con le parole e con i numeri, quello che abbiamo fatto in questi
trenta mesi e abbiamo aggiunto una sezione dedicata alle valutazioni. Abbiamo
chiesto alle forze politiche e ai gruppi consiliari e ai cosiddetti “portatori di
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interessi” di esprimere i propri pareri e le proprie proposte. Infine abbiamo
promosso un sondaggio tra le cittadine e i cittadini di Castel Maggiore, i cui
risultati sono in sintesi nella conclusione di questo documento.
Gli obiettivi del “bilancio sociale di metà mandato”.
Abbiamo fatto questo ampio lavoro, pensando davvero a tutti, sia a quelli che ci
hanno votato, ma anche a quelli che non lo hanno fatto. Una caratteristica
davvero bella del nostro territorio, indice di un altissimo senso civico e di un
grande senso di responsabilità collettiva, è l’altissima partecipazione al voto, in
tutte le tornate elettorali, una delle più alte d’Italia; proprio alla luce di questo
senso di partecipazione civica, per un amministratore è un dovere confrontarsi in
maniera larga con cittadini che hanno un così forte senso di attaccamento alle
loro istituzioni, indipendentemente dalle scelte politiche e dal consenso espresso
per un partito o l’altro. Non ultimo abbiamo voluto preparare questa verifica di
metà mandato per i nostri concittadini che da poco tempo sono venuti ad abitare
a Castel Maggiore: speriamo che per loro sia uno strumento per vivere, ancora più
pienamente, la loro nuova città.
L’intento con cui abbiamo preparato questo documento è quello di fornire dati su
attività e azioni in campo economico, sociale, culturale, formativo che non
emergono da una semplice esposizione contabile - il tradizionale bilancio di
previsione annuale - ma che hanno una forte rilevanza e rappresentano fattori
importanti per lo sviluppo complessivo della comunità. Vogliamo proporre
un’occasione di dialogo con i cittadini per capire come l’Amministrazione
comunale ha gestito il proprio mandato in termini di “valore sociale” prodotto, di
arricchimento della collettività in ordine alle sue aspettative e ai suoi bisogni.
Questa verifica di metà mandato vuole essere, in questo senso, un atto di
trasparenza nei confronti dei cittadini ai quali mostrare chiaramente, attraverso
un documento pubblico, i punti di forza dell’Amministrazione e, perché no, anche
quelli di debolezza, che andranno affrontati con rinnovato impegno nel tempo che
resta prima di concludere questo mandato amministrativo.
Il parametro di riferimento per ogni valutazione su quanto è stato fatto è il
programma amministrativo presentato a suo tempo agli elettori, in base al quale
ne abbiamo ottenuto la fiducia. Questa verifica di metà mandato è finalizzata, in
altre parole, a verificare se i nostri comportamenti operativi e gestionali siano
stati coerenti con gli obiettivi strategici fissati nel patto elettorale con i cittadini,
che trova la sua espressione compiuta nel Programma di mandato del Sindaco.
In sintesi questo documento per la verifica di metà mandato si
propone di:
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essere chiaro, comprensibile e accessibile a tutti e non solo agli
“addetti ai lavori”;
rappresentare in modo completo e non frammentato l’attività
amministrativa riferita a questi due anni e mezzo, facilitando
una “visione d’insieme” da un punto di vista sia spaziale che
temporale;
esplicitare la connessione tra scelte effettuate, risorse
impiegate e risultati ottenuti all’interno di una cornice unitaria;
integrare strettamente la dimensione economica con quelle
sociale e ambientale.
Il Sindaco
Marco Monesi
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