Kenya. Programma integrato per lo sviluppo del distretto di Malindi
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Kenya. Programma integrato per lo sviluppo del distretto di Malindi
DGCS Ufficio IX Valutazione KENYA – PROGRAMMA INTEGRATO PER LO SVILUPPO DEL DISTRETTO DI MALINDI - NGOMENI INSERIRE UNA FOTOGRAFIA RAPPRESENTATIVA DEL PROGETTO Agosto 2012 Valutazione Rapporto finale Agosto 2012 Pagina ii Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN DATI CHIAVE DEL PROGETTO Programma Integrato per lo Sviluppo del Distretto di Malindi – Ngomeni Numero del progetto AID N. 2353 Date di inizio e fine previste Maggio 2006 /Aprile 2008 Date di inizio e fine effettive Maggio 2006 / Dicembre 2012 Durata prevista 24 mesi effettiva 80 mesi a causa ritardi nella approvazione dell’Accordo bilaterale di Programma, nella erogazione di fondi, nonché ritardi nell’implementazione delle attività Donatore Governo Italiano Amministratore dell’unità della Responsabile tecnico dell’iniziativa: Dr Vincenzo Racalbuto DGCS Area tecnica Sviluppo Integrato Controparte Coast Development Authority (CDA) Area geografica Kenya, Zona Costiera, Distretti di Malindi e Magarini*, con particolare attenzione all’area di Ngomeni Titolo del progetto Nella fase di formulazione e di avvio del progetto, il distretto di Magarini era incluso nel distretto di Malindi, nei primi rapporti si parla quindi della Divisione di Magarini nel Distretto di Malindi. A partire dalla seconda metà del 2011, la divisione di Magarini viene scorporata e diviene Distretto. Budget Art. 15 L.49/87 Gestione Diretta Fondo Esperti Fondi in Loco TOTALE € 2.607.461 € 487.000 € 300.000 € 187.000 € 3.094.461 DATI CHIAVE DELLA VALUTAZIONE Tipo di valutazione Valutazione in itinere Data di inizio e completamento della missione Giugno-Agosto 2012 di valutazione Composizione del team di valutazione Marco Palmini (capo missione) Camilla Valmarana Rapporto finale Agosto 2012 Pagina iii Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN SOMMARIO ESECUTIVO Il Programma Integrato per lo Sviluppo del Distretto di Malindi (Malindi Integrated Social Health Development Programme – MISHDP) è stato finanziato dalla DGCS attraverso lo strumento del finanziamento a dono in base all’art. 15 del Regolamento di attuazione della Legge 49/87, per un importo complessivo di 2.607.461 euro, cui si aggiungono 487.000 euro per la componente in gestione diretta. La sua esecuzione è stata affidata alla Coast Development Agency, agenzia dipendente dal Ministero per Sviluppo Regionale keniota. Il Programma, originariamente della durata di 24 mesi, è stato avviato nel maggio del 2006 e, a seguito di una serie di ritardi nella fase di avvio, è attualmente in fase di completamento: la conclusione delle attività è prevista per la fine del 2012. La presente valutazione è stata eseguita nella fase finale del programma, ed in presenza della richiesta delle autorità locali circa un rifinanziamento della iniziativa. L’obiettivo generale del Programma è quello di contribuire allo sviluppo, al benessere ed al miglioramento socio-economico della popolazione del distretto di Malindi, con particolare attenzione all’area di Ngomeni, a beneficio di alcune delle più povere comunità della costa keniota. Il raggiungimento dell’obiettivo è previsto attraverso l’incremento dell’offerta dei servizi sociali di base e il soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione, coprendo diversi ambiti settoriali: sanit{, educazione, infrastrutture, pesca e infine l’ambito amministrativo/gestionale. Gli obiettivi specifici, suddivisi per aree d’intervento, riguardano: l’aumento della accessibilit{ e della qualit{ delle scuole distrettuali, il miglioramento della copertura e della qualità dei servizi sanitari, il miglioramento delle principali attività generatrici di reddito (la pesca in particolare), il miglioramento delle infrastrutture civili nell’area di Ngomeni, il rafforzamento delle capacità gestionali degli enti coinvolti nel Programma. In base alla progettazione si prevede di raggiungere gli obiettivi prefissati soprattutto mediante la realizzazione di una serie di interventi infrastrutturali legati ai vari settori: costruzione/riabilitazione di alcuni degli edifici scolastici dell’area, costruzione/ riabilitazione di alcune strutture sanitarie e dell’ospedale distrettuale di Malindi, costruzione di infrastrutture legate alla attività peschiera sulla costa, riabilitazione della strada Mjanaheri-Ngomeni e realizzazione della rete elettrica per la stessa area. Attraverso i fondi a gestione diretta è fornita l’assistenza tecnica e un supporto materiale al Programma. L’impostazione progettuale del Programma è stata elaborata coerentemente alle priorità nazionali di sviluppo in una logica di approccio integrato, tenendo conto dei bisogni e delle aspettative della popolazione locale. Il relativo Quadro Logico però si concentra esclusivamente sugli indicatori di risultato, e quindi sulla quantificazione delle realizzazioni previste, senza fornire un raccordo logico con gli obiettivi generale e specifici. Di fatto le uniche attività del Programma sono quelle relative allo svolgimento delle varie fasi delle realizzazioni infrastrutturali, una volta concluse le quali si è considerato raggiunto il corrispondente obiettivo. Per la esecuzione delle attività è stato messo a punto un Accordo Intergovernativo e delle Linee Guida procedurali, che prevedono tra l’altro la costituzione di una PMU per la gestione del Programma e la realizzazione di un audit esterno per la verifica degli adempimenti amministrativi. Il Programma ha subito notevoli ritardi nella fase di avvio, dovuti a diversi fattori contingenti: innanzitutto il protrarsi del negoziato per la messa a punto e la successiva entrata in vigore dell’Accordo, la verifica delle capacit{ della agenzia esecutrice, il meccanismo di accreditamento dei fondi che prevedeva un passaggio intermedio nelle casse statali centrali, le difficolt{ nella progettazione tecnica e nell’esecuzione delle prime gare d’appalto per le infrastrutture. Questi ritardi hanno inciso negativamente sulla capacità realizzativa del Programma, soprattutto per via dell’incremento dei costi, e hanno costretto ad una profonda Rapporto finale Agosto 2012 Pagina iv Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN riprogrammazione - e conseguente riduzione - degli interventi prima di procedere alla fase esecutiva. L’altra conseguenza negativa del ritardo accumulato è stato il disallineamento temporale tra le due componenti del Programma: quella a dono e la AT in gestione diretta, avviata con forte anticipo sulla prima e conclusasi pochi mesi dopo l’effettiva erogazione dei fondi alla controparte. Quest’ultima ha quindi realizzato in autonomia gran parte dell’iniziativa, con la sola supervisione della CI nell’ambito della sua partecipazione alle riunioni degli Steering Comittees. Dopo la prima fase di difficoltà, a causa delle iniziali carenze nella capacità tecnica, la CDA ha svolto la propria funzione di ente esecutore in modo efficiente, dando prova di una raggiunta professionalità e competenza, e senza manifestare particolari esigenze al riguardo. Malgrado la presenza delle problematiche sopra indicate è possibile affermare che il meccanismo di funzionamento del Programma è stato adeguato alle esigenze degli attori coinvolti: la ownership del governo keniota è stata assicurata dalla titolarità del programma attribuitale dall’Accordo, così come d’altra parte le esigenze della parte italiana in merito alla legislazione sull’utilizzo dei fondi pubblici. Il Governo keniota ha impiegato i fondi secondo le proprie normative e procedure, e alle autorità italiane è stato assicurato il controllo attraverso la verifica delle spese e l’adozione di standard internazionali per il controllo delle attività di procurement. Queste ultime attività sono state indirizzate al mercato locale, e sono stati documentati dei livelli adeguati di trasparenza, sebbene in presenza di qualche rilievo, cui peraltro non è stato dato seguito. Rispetto alla programmazione iniziale si è avuta una progressiva concentrazione delle attività, in origine maggiormente distribuite sul territorio, e un innalzamento della qualità realizzativa, grazie alla maggiore disponibilità di budget per singola opera. La maggior parte delle realizzazioni ha riguardato i settori educazione e sanità, su cui sono confluiti in parte i fondi stanziati per gli altri settori. Gli obiettivi previsti, se riferiti alle opere realizzate, sono stati quasi ovunque raggiunti: le strutture sono state quasi ovunque completate e per la quasi totalità sono equipaggiate e in pieno utilizzo da parte delle comunità. La qualità realizzativa è stata generalmente considerata al di sopra degli standard previsti dalle normative locali e comunque estremamente migliorativa delle condizioni preesistenti. Di conseguenza nei settori sanità e educazione si è osservato che gli interventi finanziati hanno prodotto un reale incremento della accessibilità e della fruizione di tali servizi. D’altra parte però il confronto complessivo tra risultati previsti ed effettivi è piuttosto negativo, in quanto sono stati cancellati più della metà degli interventi previsti, soprattutto quelli nel settore delle infrastrutture civili e in quello della pesca, per l’alta incidenza dei costi e per problemi logistici legati alla identificazione dei siti adeguati. Molti altri sono stati profondamente modificati rispetto al disegno originale, soprattutto a causa dell’aumento dei costi e ad un aggiornamento delle analisi dei bisogni, necessario a causa del tempo trascorso dalla prima formulazione. Complessivamente le modifiche intervenute e l’annullamento di alcune delle realizzazioni hanno comunque avuto un effetto limitato sui risultati del programma. Tranne nel caso delle attività per la promozione dello sviluppo economico, i cui risultati non sono da ritenersi apprezzabili, la riprogrammazione pur avendo ridotto il bacino di utenza dei possibili beneficiari, ha consentito di accrescere l’efficacia delle azioni realizzate, e di rendere le strutture realmente fruibili, adeguando le realizzazioni in base alle nuove esigenze e ad una razionalizzazione dei costi. L’apprezzamento dei beneficiari è stato quindi ovunque elevato, così come il livello di coinvolgimento del personale in servizio presso le strutture riabilitate e la loro consapevolezza degli sforzi profusi. Forte è risultata la visibilità ottenuta dalla Cooperazione Italiana nella esecuzione del Programma. La scelta di insistere su un’area di presenza consolidata e su tematiche caratterizzanti l’intervento italiano è stata altamente producente, e malgrado la presenza della Assistenza Tecnica non sia stata particolarmente efficace, esiste un forte riconoscimento per l’opera svolta. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina v Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN L’alto grado di partecipazione e coinvolgimento degli interlocutori locali è stato uno dei fattori di successo delle iniziative, in quanto ha consentito di sostenere lo svolgimento del Programma anche in assenza di una assistenza tecnica continuativa. La qualità delle strutture riabilitate, su cui ha puntato il Programma nel momento in cui si è resa necessaria una riduzione del numero delle realizzazioni, ha svolto in questo senso una funzione di incentivo all’utilizzo, unitamente alla motivazione del personale e all’opera delle autorit{ delle comunit{ beneficiarie, e ha creato l’effetto di innalzare il livello dei servizi e dei benefici complessivi. Anche nel settore del sostegno alle istituzioni il Programma ha senz’altro avuto un esito positivo, poiché grazie ad esso si sono notevolmente accresciute le capacità della controparte esecutiva CDA, oggi pienamente operativa nell’area e ben riconosciuta a livello di governo centrale. Il pieno funzionamento delle infrastrutture realizzate nei settori sanità e educazione potrà nel medio periodo contribuire efficacemente al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione. Anche le previste realizzazioni di infrastrutture civili costituivano senz’altro un fattore di sviluppo socio-economico, ma le ragioni circa il loro esito negativo inducono a considerarle come poco omogenee ad un intervento integrato di questo tipo, e più bisognose di una progettazione separata, elaborata sulla base di disponibilità finanziarie adeguate e indipendenti da altre componenti. Riguardo l’impatto della iniziativa, molto dipender{ dalla capacità della amministrazione pubblica di prendere effettivamente in carico le strutture riabilitate e di portare avanti il piano di dotazioni in risorse umane e materiali necessario al pieno utilizzo delle strutture. La consegna e il trasferimento della titolarità delle strutture (in particolare le nuove costruzioni) alle competenti autorità è infatti proceduto finora con una certa lentezza, a causa delle ridotte capacità finanziarie delle stesse. La esecuzione condotta dalla CDA ha facilitato la gestione ma ha indirizzato l’azione di monitoraggio sull’avanzamento delle singole attivit{ piuttosto che del Programma nel suo complesso. Le problematiche che si sono presentate nel corso della implementazione sono state sempre correttamente sottoposte alla attenzione degli organi di controllo, ma sono state affrontate e discusse principalmente riguardo alla risoluzione degli aspetti esecutivi, lasciando il disegno generale sullo sfondo. Analogamente il monitoraggio amministrativo si è concentrato sulla correttezza formale degli adempimenti, meno sulla predisposizione degli strumenti relativi a verificare l’andamento del Programma: il controllo del budget collegato ad ogni processo di spesa, e la previsione dei flussi finanziari, avrebbero assicurato una migliore lettura della fase esecutiva e una valutazione adeguata dei correttivi da apportare. La realizzazione del Programma ha comportato infine anche delle nuove problematiche, quali il bisogno crescente di nuovo personale tecnico, le esigenze in termini di servizi aggiuntivi (trasporti, dormitori, cucine, laboratori) e soprattutto la necessità per le comunità di partecipare ai costi di gestione delle strutture. Problemi di difficile soluzione senza un adeguato intervento del governo centrale, che rischiano di condizionare negativamente il successo dell’intervento. Anche per questo il Programma viene tuttora percepito in una fase di continuità, malgrado abbia ormai impegnato tutte le risorse disponibili, e notevoli aspettative sono riposte nel finanziamento di una seconda fase. In caso di rifinanziamento della iniziativa bisognerà dare priorità alle attivit{ di integrazione di quanto gi{ realizzato, per garantire l’efficacia degli interventi e l’impatto durevole delle realizzazioni ed evitare inutili dispersioni di risorse, concentrando lo sforzo verso i risultati più concretamente raggiungibili. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina vi Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN INDICE 1 INTRODUZIONE ....................................................................................................................................... 1 2 LA VALUTAZIONE: OBIETTIVO E METODOLOGIA ..................................................................... 1 2.1 SCOPO E OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE ..................................................................................................... 1 2.2 L’IMPIANTO METODOLOGICO ......................................................................................................................... 2 2.3 LE DIVERSE FASI DELLA VALUTAZIONE ......................................................................................................... 3 2.4 MODALITÀ DI RACCOLTA ED ANALISI DEI DATI E LORO LIMITI ..................................................................... 4 3 IL PROGRAMMA ...................................................................................................................................... 5 3.1 ORIGINE DELL’INIZIATIVA ............................................................................................................................. 5 3.2 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA .................................................................................................................... 6 3.3 REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ................................................................................................................ 8 4 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ..................................................................................................13 4.1 RILEVANZA DEL PROGRAMMA E CAPACITÀ DI INTERPRETARE I BISOGNI .....................................................14 4.2 PROGETTAZIONE / VALIDITÀ DEL QUADRO LOGICO .......................................................................................18 4.3 EFFICIENZA DEL PROGRAMMA ......................................................................................................................20 4.4 EFFICACIA DEL PROGRAMMA........................................................................................................................28 4.5 IMPATTO E SOSTENIBILITÀ DEGLI INTERVENTI .............................................................................................32 5 GIUDIZIO COMPLESSIVO E CONCLUSIONI ...................................................................................35 5.1 GIUDIZIO SINTETICO .....................................................................................................................................35 5.2 CONCLUSIONI ...............................................................................................................................................36 6 RACCOMANDAZIONI E LEZIONI APPRESE ...................................................................................40 6.1 RACCOMANDAZIONI .....................................................................................................................................40 6.2 LEZIONI APPRESE ..........................................................................................................................................43 ALLEGATI ..........................................................................................................................................................45 ALLEGATO 1: TERMINI DI RIFERIMENTO ...............................................................................................................46 ALLEGATO 2: BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................................54 ALLEGATO 3: ELENCO DELLE PERSONE INCONTRATE ...........................................................................................55 ALLEGATO 4: PROGRAMMA DI LAVORO MISSIONE DI TERRENO ...........................................................................58 ALLEGATO 5: MATRICE DI VALUTAZIONE ............................................................................................................59 ALLEGATO 6: MATRICE DI IMPLEMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI .......................................................................63 ALLEGATO 7: ESEMPIO DI REVISIONE DEL QUADRO LOGICO ................................................................................74 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina vii Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ACRONIMI APS ASALs AT CDA CI DGCS DPSC DV ERS FPE KES MAE MdF MISHDP MORDA NPSC ONG PdA PMU PRSP QL TdR UTC UTL Rapporto finale Aiuto Pubblico allo Sviluppo Arid and Semi-Arid Lands Assistenza Tecnica Coast Development Authority Cooperazione Italiana Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo District Programme Steering Committee Domande Valutative Economy Recovery Strategy Free Primary Education Kenya Shillings Ministero degli Affari Esteri Ministero delle Finanze del Kenia Malindi Integrated Social Health Development Programme Ministry of Regional development Authorities National Programme Steering Committee Organizzazioni Non Governativa Piano d’Azione Programme Management Unit Povert yReduction Strategy Paper Quadro Logico Termini di Riferimento Unità Tecnica Centrale Unità Tecnica Locale Agosto 2012 Pagina viii Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 1 INTRODUZIONE La valutazione indipendente in itinere del Programma Integrato per lo Sviluppo del Distretto di Malindi – AID n. 2353 è stata commissionata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) – Ufficio IX alla società Development Researchers’ Network srl. Il Programma Integrato per lo Sviluppo del Distretto di Malindi (Malindi Integrated Social Health Development Programme – MISHDP) è stato finanziato dalla DGCS ed implementato dalla Coast Development Authority (CDA) con l’obiettivo generale di contribuire allo sviluppo, al benessere ed al miglioramento socio-economico della popolazione del distretto di Malindi, con particolare attenzione all’area di Ngomeni1. Il presente Rapporto di Valutazione è strutturato in 5 capitoli: - Il Capitolo 2 descrive gli obiettivi e lo scopo della valutazione nonché la metodologia utilizzata e le risorse impiegate; [punti 3 e 4 del formato inserito nei TdR] - Il Capitolo 3 descrive il programma oggetto della valutazione, il contesto e la logica dell’intervento, nonché offre un quadro riepilogativo dello stato di implementazione delle attività [punti 2 e 5 del formato dei TdR]; - Il Capitolo 4 presenta i risultati della valutazione, nella forma di risposte dettagliate all’insieme delle domande chiave identificate nella fase di avvio della valutazione e riportate nella matrice di valutazione – allegato 5. [punto 6 del formato dei TdR]; - Il Capitolo 5, conclusivo, presenta un giudizio sintetico complessivo seguito dalle conclusioni, raccomandazioni e buone pratiche, volte al miglioramento di progetti futuri e strategie generali della DGCS [punti 7, 8 e 9 del formato dei TdR]. Completano il Rapporto Finale una serie di allegati, che documentano le attività svolte durante le specifiche fasi dell’esercizio di valutazione, gli strumenti utilizzati, il materiale analizzato, e danno conto degli approfondimenti svolti dal gruppo di lavoro. 2 LA VALUTAZIONE: OBIETTIVO E METODOLOGIA 2.1 SCOPO E OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE La presente valutazione si colloca nel periodo conclusivo del programma, ed in presenza della richiesta delle autorità locali circa lo svolgimento di una seconda fase. Si può quindi considerare come una valutazione conclusiva circa le attività fin qui finanziate, mentre risulta essere una valutazione in itinere rispetto alle finalità complessive programmate, che necessitano di un supplemento di contributo, a giudizio delle autorità keniote e in base alle prime analisi dei tecnici della DGCS. Gli obiettivi della valutazione possono essere così sintetizzati: - fornire un giudizio indipendente della rilevanza e della “performance” del programma (efficienza ed efficacia delle azioni eseguite, impatto e sostenibilità degli interventi realizzati), ed in particolare della misura in cui il programma nel suo insieme ha raggiunto gli obiettivi attesi, sia attraverso un’analisi del processo di esecuzione, sia attraverso una verifica dei risultati; - identificare le principali conclusioni e lezioni che possono essere tratte dall’esperienza del programma quale modello di intervento; Nel 2011, a seguito di una ristrutturazione amministrativa, è stato creato il distretto di Magarini che all’inizio del progetto costituiva una delle tre divisioni del distretto di Malindi (Magarini, Malindi e Marafa). 1 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 1 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN - formulare delle raccomandazioni in forma di proposte operative in relazione alle successive scelte riguardo alla prosecuzione dell’intervento. Gli ambiti tematici coperti dalla valutazione riguardano: - le iniziative svolte nei settori specifici oggetto del Programma integrato, quali: sanità, educazione, infrastrutture e pesca; - la verifica delle capacità gestionali degli enti locali coinvolti nel programma; - il funzionamento dell’Unit{ di Gestione del Programma (Programme Management Unit – PMU) e in particolare la qualit{ del supporto della assistenza tecnica italiana nell’ambito della realizzazione del programma. 2.2 L’IMPIANTO METODOLOGICO L’impianto metodologico proposto si basa sullo sviluppo di una matrice di valutazione, articolata intorno ad una serie di domande valutative2. 1 RILEVANZA In che misura la strategia di intervento del Programma ha risposto alle priorità definite dal governo Keniota e ai bisogni effettivi dei beneficiari ? 2 DESIGN / QUADRO LOGICO In che misura la formulazione del programma articola una sequenza logica attività → risultati → obiettivi coerente ed adeguata agli obiettivi che il Programma intende raggiungere? 3 EFFICIENZA In che misura i meccanismi e gli strumenti di funzionamento del Programma hanno facilitato il raggiungimento dei risultati attesi? In che misura gli interventi finanziati dal Programma hanno contribuito ad un miglioramento nel: EFFICACIA 4 - 5 IMPATTO E SOSTENIBILITÀ Accessibilità alle scuole distrettuali e a migliorarne la qualità? Copertura e la qualità dei servizi sanitari? Principali attività generatrici di reddito, in particolare nel settore della pesca? Uso delle infrastrutture civili nell’area di Ngomeni? Capacità gestionali ? In che misura il programma ha contribuito al miglioramento sostenibile delle condizioni socio-economiche delle comunità di beneficiari? Tali domande hanno consentito di focalizzare l’attenzione sui punti di maggior interesse espressi dai Termini di Riferimento (TdR) e sono quindi la chiave di raccolta e di analisi dei dati. La prima versione di queste domande valutative è scaturita dall’analisi dei principali documenti strategici e operativi del Programma (studio di fattibilità, proposta di finanziamento e linee guida per l’esecuzione), che hanno consentito di ricostruire la logica del Programma. Questa bozza è stata confrontata con i principali punti di interesse indicati nei TdR, per assicurare che tutte le aree specificamente menzionate fossero coperte e per verificarne la coerenza con i criteri valutativi di rilevanza, efficienza, efficacia, impatto e sostenibilità. Il risultato di questa analisi ed in particolare le modalità seguite per la redazione del quadro logico iniziale e la tipologia di dati inseriti nel documento di formulazione - ivi inclusi i dati e le modalità previste per il monitoraggio del programma -, hanno portato il team di valutazione a considerare come punto di partenza metodologico un livello piuttosto basso nella gerarchia degli effetti. Solitamente nella valutazione di un programma complesso il livello di partenza per l’analisi della Cfr Allegato n. 5 – Matrice di Valutazione. La matrice sviluppa per ogni domanda valutativa una serie di questioni chiave con relativi indicatori, nonché modalit{ per la raccolta e l’analisi delle informazioni. 2 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 2 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN catena degli effetti è infatti diverso (più alto) rispetto a quello qui adottato, ma l’utilizzo di questo approccio è giustificato dalla centralità attribuita alla fase realizzativa e dalla carenza di dati di riferimento riscontrata. In fase di missione di terreno si è ulteriormente confermata l’impossibilit{ di accedere a dati affidabili relativi sia alla fornitura di servizi da parte del Governo keniota come complemento delle attività, che all’utilizzo delle strutture ristrutturate dal Programma Particolare attenzione è stata infine data allo stato attuale del programma, e alle esigenze legate alla prosecuzione dell’intervento, in modo da offrire una serie di indicazioni circa gli orientamenti di una possibile prosecuzione. 2.3 LE DIVERSE FASI DELLA VALUTAZIONE La valutazione si è articolata in tre fasi, sulla base delle esigenze del lavoro e delle prescrizioni dei TdR. Fase 1 – Desk. Durante la fase di impostazione della valutazione si sono tenuti una serie di incontri preliminari con l’Ufficio IX - Unità di Valutazione per la definizione del contesto della valutazione e con il personale dell’Unit{ Tecnica Centrale (UTC) che ha seguito le diverse fasi di formulazione e implementazione del programma (tra questi anche il precedente direttore dell’Unit{ Tecnica Locale a Nairobi, in carica durante la fase di avvio e di implementazione del programma). Sulla base di questi incontri e dell’analisi della documentazione disponibile presso la DGCS, il team ha elaborato una prima bozza della matrice di valutazione sopra menzionata. Si è inoltre stilata una prima lista della documentazione rilevante e non disponibile presso gli uffici centrali della DGCS; si sono verificati i ruoli dei diversi soggetti coinvolti nell’intervento, a livello di controparti istituzionali e beneficiari diretti del programma, onde pianificare una agenda di incontri per la fase successiva; si è analizzato nel dettaglio il piano delle realizzazioni, per selezionare le visite di terreno in modo da coprire al massimo livello possibile le varie tipologie di interventi; si è avviata la gestione logistica della missione, concordando con l’UTL e la controparte esecutiva CDA la tempistica e le modalità di esecuzione della fase di terreno. Fase 2 – Missione in Kenya. La fase di terreno si è articolata in due momenti. Il primo periodo (913 luglio 2012) è stato dedicato all’analisi della documentazione presente presso l’Unit{ Tecnica Locale (UTL) a Nairobi (rapporti di attività, rapporti di missione, corrispondenza con la DGCS e con la controparte governativa, ecc.) e non disponibile a Roma, e ad una serie di incontri con il direttore dell’UTL e i rappresentanti delle diverse istituzioni coinvolte a livello centrale (in particolare i membri del National Programme Steering Committee - NPSC). In un secondo momento il team si è spostato a Malindi (13-18 luglio 2012) al fine di verificare le ipotesi elaborate durante la fase di desk e durante la fase di interviste nella capitale, e raccogliere ulteriori informazioni, attraverso gli incontri e l’osservazione diretta. In questa fase, il team ha incontrato i membri dell’Unit{ di Gestione del programma ed ha visitato i siti oggetto della esecuzione degli interventi. Le interviste con gli attori locali e i beneficiari diretti hanno costituito la parte più importante di questa fase, assieme all’osservazione dei risultati visibili degli interventi. La seconda fase si è conclusa con una riunione di restituzione con l’unit{ di gestione del programma.3 Fase 3 – Stesura del rapporto. Sulla base dei risultati delle due fasi precedenti e di un’ulteriore analisi documentale dei dati disponibili, effettuata in seguito al rientro in Italia, il team ha proceduto infine alla redazione del rapporto finale. La presente versione preliminare del Rapporto verrà presentata nel corso di un workshop finale, il rapporto verrà poi rivisto sulla base dei commenti formulati dal cliente e successivamente consegnato nella versione finale, in italiano e in inglese. Al termine della valutazione, il team è disponibile ad effettuare, al fine di valorizzare e 3 Cfr. Allegato n. 4, Programma di lavoro Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 3 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN rendere disponibili i contenuti e la metodologia applicata, anche una presentazione dei risultati presso gli uffici del MAE a Roma. 2.4 MODALITÀ DI RACCOLTA ED ANALISI DEI DATI E LORO LIMITI Nelle varie fasi dell’esercizio sono state impiegate le seguenti modalità di raccolta dati e informazioni: - Analisi della documentazione rilevante del programma, così come delle principali fonti di informazione sulle tematiche oggetto dell’intervento4; - Interviste ai rappresentanti delle controparti governative e delle istituzioni direttamente coinvolte nel programma ai diversi livelli (centrale e locale), staff del progetto, beneficiari diretti ed indiretti (società appaltanti, comitati di villaggio, comitati scolastici, associazioni dei genitori, presidi delle scuole, insegnanti, alunni, comitati di gestione dei dispensari, ....)5; - Osservazione diretta, attraverso le visite ai siti di esecuzione degli interventi, condotta su tutte le aree e i settori rilevanti, anche in base al riscontro di particolari criticità dal punto di vista della esecuzione o della documentazione analizzata6; visite che hanno consentito non solo di verificare lo stato di esecuzione degli interventi ma anche le relazioni tra l’unit{ di gestione del programma ed i beneficiari ai diversi livelli; Le informazioni ottenute attraverso le diverse fonti sopra indicate sono state analizzate e confrontate allo scopo di fornire delle risposte alle domande valutative. La valutazione si è svolta in una contesto molto collaborativo e ha potuto giovarsi della disponibilit{ del personale dell’Unit{ Tecnica Locale della Cooperazione Italiana in Kenya. Lo staff dell’Unit{ di Gestione del programma, così come i rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Regionale (Ministry of Regional Development Authorities - MORDA) e della Coast Development Authority hanno mostrato una forte motivazione alle esigenze della valutazione e grande interesse per i possibili risultati. Le difficoltà nella esecuzione della valutazione sono derivate principalmente da due fattori: la carenza della documentazione di base, relativa sia alle condizioni di formulazione del programma, che al suo andamento; la difficoltà nel reperire dati quantitativi attendibili durante la valutazione medesima. Nel primo caso è stata riscontrata nei documenti di preparazione del programma la mancanza di una adeguata base di dati di riferimento, che potesse consentire di misurare l’evoluzione della situazione in relazione agli obiettivi previsti. I dati disponibili erano in gran parte desunti da analisi generali di settore, e quasi mai riferiti alla specifica area di intervento. a, La mancata sistematizzazione della documentazione del programma ha inoltre richiesto un supplemento di lavoro da parte del team, al fine di tracciare un quadro completo della sua implementazione. L’affidamento della completa responsabilit{ esecutiva alla CDA, come si è venuto configurando nel corso della realizzazione el programma, non ha giovato infatti alla immediata comprensione dello stato di avanzamento e alla ricostruzione delle varie fasi di esecuzione. D’altra parte il team non è stato in grado di raccogliere dati quantitativi attendibili neanche a posteriori, il che testimonia di una effettiva difficoltà al riguardo. Gli unici dati quantitativi raccolti durante la missione sono tratti dai rapporti annuali delle singole strutture visitate. Tali rapporti – laddove disponibili – non sono però stati reperiti per l’intero arco temporale coperto dal programma (due o al massimo tre rapporti per un paio di strutture, nulla negli altri casi), e non consentono quindi di fare dei confronti pre/post intervento della Cooperazione Italiana, neanche Cfr. Allegato n. 2, Bibliografia per un elenco completo dei documenti analizzati. Cfr. Allegato n. 3, Elenco delle Persone incontrate. 6 Cfr. Allegato n. 4, Programma di lavoro 4 5 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 4 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN in riferimento ad una singola struttura. Peraltro la qualità di tali rapporti non è stata ritenuta particolarmente affidabile in termini di dati contenuti, e il loro uso è stato quindi piuttosto limitato. Per finire, un limite della valutazione può essere individuato nella forte presenza durante tutte le visite di campo del personale dell’unit{ di gestione del programma. Se infatti da un lato, il forte coinvolgimento dell’unit{ di gestione testimonia la motivazione e la dedizione dello staff all’implementazione del programma, la loro presenza costante durante tutte le visite ai siti di esecuzione dei progetti ha talvolta reso più difficile la libert{ d’espressione dei beneficiari, richiedendo quindi un maggior tempo di analisi e in parte spostando l’attenzione dei beneficiari sulle aspettative per una possibile seconda fase. 3 IL PROGRAMMA 3.1 ORIGINE DELL’INIZIATIVA Il Programma Integrato per lo Sviluppo del Distretto di Malindi è stato concepito nel complessivo quadro di interventi sviluppati dalla Cooperazione Italiana nel tratto della costa keniota dove è presente la base italiana per il controllo satellitare e ricerca “L. Broglio”, nota anche come “Base S. Marco”. A seguito del trattato di collaborazione del 1995 per l’uso della base si sono susseguiti numerosi scambi bilaterali per la messa a punto degli interventi collaterali di contenuto socioeconomico nell’area. Una prima configurazione del Programma del 2002-2003 identificava dapprima l’area della penisola di Ngomeni come sede della iniziativa, per estenderla successivamente, su richiesta italiana, all’intero distretto di Malindi, onde consentire che una popolazione più ampia beneficiasse del supporto ai diversi settori sociali e economici previsti dal Programma. Contemporaneamente veniva definito l’ammontare dell’intervento in 240 milioni di scellini kenioti, per la componente a dono del programma (ex art. 15 Legge 49/87). Tra il 2003 e il 2004 le autorità keniote, assistite in questo dagli esperti della Cooperazione Italiana (CI), formulavano nel dettaglio le richieste di contenuto dell’intervento, e identificavano la Coast Development Agency (CDA) come agenzia di esecuzione proposta. Su questa base nel maggio del 2004 la CI ha prodotto uno studio di fattibilit{ dell’intervento e una proposta di programma, successivamente rielaborata nella Proposta di Finanziamento approvata dal Comitato Direzionale della DGCS nell’ottobre del 2005, con la inclusione di una componente in gestione diretta. Il finanziamento approvato è risultato così distribuito: Art. 15 / Settori: Educazione Sanitario Pesca Infrastrutture Istituzioni Tot. Art. 15 Gestione diretta: Fondo esperti Fondi in loco Tot. Gest. diretta TOTALE Complessivo Rapporto finale I anno II anno Totale 415.600,00 305.240,00 105.740,00 316.550,00 155.520,00 1.298.650,00 306.181,00 428.490,00 132.600,00 329.090,00 112.450,00 1.308.811,00 721.781,00 733.730,00 238.340,00 645.640,00 267.970,00 2.607.461,00 I anno II anno Totale 150.000,00 117.000,00 267.000,00 150.000,00 70.000,00 220.000,00 300.000,00 187.000,00 487.000,00 1.565.650,00 1.528.811,00 3.094.461,00 Agosto 2012 Pagina 5 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 3.2 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA L’area dell’intervento è identificata col distretto di Malindi, il quale, successivamente all’avvio del programma, è stato suddiviso in due distinti distretti: Malindi e Magarini. Essa occupa una superficie di 7.605 chilometri quadrati (1,3% dell’area del Kenya) e include 2.958 chilometri quadrati di parco nazionale (Tsavo Est National Park). La popolazione totale della zona interessata dal programma era nel 2002 di 316,519 unità, di cui circa 77.000 nell’area di Magarini (dove è situata Ngomeni, principale sede delle attività progettuali). La città di Malindi, in principio capoluogo del distretto, è situata a 120 km da Mombasa e 615 km da Nairobi e contava nel 2004, al tempo cioè della formulazione dell’intervento, una popolazione di circa 60.000 abitanti. L’economia del distretto era contraddistinta, oltre che dai proventi dell’industria turistica, peraltro in declino, da una scarsa produzione agricola e da una quasi totale assenza di attività industriali. Su queste basi il tasso di povert{ dell’intera zona era particolarmente alto (66%), aggravato dal consistente aumento della popolazione nella zona, che aveva determinato un forte aumento della domanda di servizi sociali e di fonti alternative di reddito. L’iniziativa prevedeva dunque di incrementare l’offerta dei servizi sociali di base a beneficio di alcune delle più povere comunità della costa keniota, fornendo anche gli strumenti manageriali adeguati per assicurarne la sostenibilità al termine dei due anni di attività, soddisfacendo i bisogni primari richiesti dalla popolazione stessa e coprendo diversi ambiti: sanità, educazione, infrastrutture, pesca e infine l’ambito amministrativo/gestionale. Di seguito una sintesi della situazione dell’area e dei bisogni che il programma si proponeva di soddisfare. - Settore sanitario. Nonostante il Piano Strategico del settore per il periodo 1999-2004 impegnasse il governo keniota a migliorare le condizioni sanitarie della popolazione attraverso una serie di attività e programmi, permanevano numerosi problemi: l’accesso ai servizi sanitari in tutto il Paese rimaneva assolutamente sfavorevole soprattutto per gli abitanti delle zone rurali7, molti dispensari e centri sanitari distribuiti sul territorio versavano in condizioni precarie, l’ospedale distrettuale di Malindi era sprovvisto di alcune apparecchiature mediche di base e richiedeva il miglioramento di diversi servizi, nonché della rete idrica ed elettrica. Attualmente solo il 42% della popolazione ha accesso ad un presidio sanitario entro 4 chilometri, ed il 75% entro gli 8 chilometri. La spesa sanitaria per le aree rurali, rappresenta il 30% di quella totale del paese, mentre quella per le aree urbane, rappresenta il 70%, nonostante solo il 20% della popolazione del Kenya viva in città. 7 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 6 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN - Settore educazione. A partire dal 2000 si era registrato un notevole incremento del numero di iscrizioni alla scuola primaria. L’istituzione della scuola primaria gratuita per tutti (gennaio 2003) aveva portato nell’area ad un incremento del 26,3% nelle iscrizioni; d’altra parte questo aveva comportato una riduzione dei materiali ed attrezzature scolastiche nonché ad un aumento sfavorevole del rapporto studenti/maestri. La maggior parte delle scuole primarie era in pessime condizioni strutturali e mancava di spazi ed attrezzature adatte al repentino aumento di iscritti. Le scuole secondarie erano poche e di difficile accessibilità. - Settore infrastrutture. In questo settore le problematiche riguardavano soprattutto l’area di Ngomeni: estrema difficoltà nel reperimento di acqua dolce, assenza di corrente elettrica, necessità di consistenti interventi strada di collegamento per facilitare l’accesso alla zona8. Poiché il programma intendeva concentrare nella zona la maggior parte delle attività, la realizzazione della componente infrastrutturale era considerata assolutamente necessaria. Inoltre lo stesso villaggio di Ngomeni era per buona parte della sua estensione periodicamente sommerso dall’alta marea9 e il piccolo muro di contenimento costruito dalla comunit{ per arginare l’allagamento del villaggio non era assolutamente sufficiente. - Settore pesca. La pesca, nell’area di Ngomeni, era la principale fonte di reddito con una forte potenzialità derivante dall’estrema pescosit{ delle zone marine afferenti alla penisola, ma era in declino a causa della scarsità e fatiscenza delle barche e delle altre attrezzature, e della mancanza di una centro di lavorazione e immagazzinamento del pesce, come pure di una formazione adeguata in marketing. - Rafforzamento istituzionale. Il Programma si proponeva infine di sviluppare le capacità e potenziare le strutture degli uffici governativi coinvolti, che potevano garantire solo un minimo di attività di coordinamento, a causa soprattutto della mancanza di mezzi, attrezzature e talvolta degli stessi ambienti di lavoro. Il programma aveva dunque come obiettivo generale quello di contribuire allo sviluppo, al benessere e al miglioramento socio economico della popolazione del distretto di Malindi con particolare attenzione all’area di Ngomeni. Gli obiettivi specifici, suddivisi per aree d’intervento, erano: a. Aumentare l’accessibilità alle scuole distrettuali e migliorarne la qualità. b. Migliorare la copertura e la qualità dei servizi sanitari nel distretto. c. Migliorare le principali attività generatrici reddito: il settore della pesca nella penisola di Ngomeni. d. Migliorare le infrastrutture civili nell’area di Ngomeni. e. Rafforzare le capacità gestionali e imprenditoriali degli enti coinvolti nel programma e della popolazione. La Proposta di Finanziamento del programma riprendeva lo schema delle attività proposte dalle autorità locali, così come integrate e giustificate nello studio di fattibilità. Nella sostanza il raggiungimento degli obiettivi specifici era reso possibile attraverso la realizzazione di una serie di interventi infrastrutturali legati ai vari settori: costruzione/riabilitazione di alcuni degli edifici scolastici dell’area, costruzione/riabilitazione di alcune strutture sanitarie e dell’ospedale distrettuale, costruzione di infrastrutture legate alla attività peschiera sulla costa, riabilitazione della strada Mjanaheri-Ngomeni e realizzazione della rete elettrica per la stessa area. Inoltre erano previste delle azioni di supporto alle precedenti, quali la fornitura di equipaggiamento e materiali per i settori educativo e sanitario, lo svolgimento di attività di formazione per gli operatori del 8 I 12 km di strada Mjanaheri-Ngomeni erano in terra battuta, con canali di drenaggio laterali solo parzialmente funzionanti. 9 Ciò è dovuto in parte al disboscamento delle piante di mangrovia, in parte all’indiscriminata creazione di vasche di allevamento gamberi e del cambiamento del flusso delle maree a causa della costruzione di canali e dighe da parte della limitrofa azienda che produce sale. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 7 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN settore della pesca, il supporto alla unità di gestione del progetto e alle varie controparti coinvolte, in termini di assistenza tecnica e materiale. Il Quadro Logico presentato unitamente alla Proposta dettagliava i risultati previsti in relazione agli obiettivi specifici e ne illustrava gli indicatori atti a misurarne il raggiungimento. In riferimento ai risultati attesi le attività da svolgere nell’ambito della gestione del programma erano essenzialmente quelle di pianificazione e progettazione delle opere e la definizione ed erogazione delle forniture, mediante la realizzazione dei capitolati d’appalto, l’esecuzione delle gare, l’affidamento delle direzione dei lavori, l’analisi degli stati d’avanzamento e il pagamento di quanto stabilito dai contratti stipulati con le ditte esecutrici. Erano elencate altresì le condizioni affinché fosse raggiunto il successo dell’iniziativa: Continuità del supporto politico e tecnico del Ministero per lo Sviluppo Regionale keniota; Trasparenza amministrativa della controparte; Disponibilità in loco dei fondi della Cooperazione Italiana per la partenza ed il proseguimento delle attività; Stabilità politica e sicurezza del Paese. La struttura e il contenuto del Quadro Logico mettono in luce la particolare attenzione attribuita nel programma alla fase di realizzazione degli interventi infrastrutturali, su cui si concentrano gli indicatori e di conseguenza la previsione di attività. Infine, non trovandosi nei documenti preparatori dei riferimenti espliciti alla componente in gestione diretta, è da ritenere che questa sia stata considerata come meramente complementare e accessoria rispetto alla esecuzione delle altre attività. Poiché, come si vedrà più avanti, il decorso del programma è stato caratterizzato da un disallineamento nella tempistica delle due componenti, questa assenza di indicazioni ha pesato rispetto alla possibilità di evidenziarne le conseguenze sul programma medesimo. 3.3 REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA Per la realizzazione dell’intervento le parti avevano concordato di siglare uno specifico Accordo Intergovernativo, completato da un documento di Linee Guida per l’esecuzione. La fase di messa a punto e la conseguente firma dell’Accordo sono state oggetto di una lunga negoziazione, anche a causa dei numerosi soggetti implicati. Per la componente di contributo ex art. 15 si è reso necessario identificare la controparte istituzionale nel Ministero delle Finanze (MdF) del Kenia, e successivamente stabilire il meccanismo di gestione finanziaria e amministrativa più efficace nel rispetto delle procedure di trasparenza e della catena di responsabilità. Questa fase non è stata priva di difficoltà, come documentato dalla copiosa corrispondenza intercorsa e dalle numerose versioni dell’Accordo e delle relative Linee Guida. Questi sono stati effettivamente siglati il 23 gennaio del 2007, quindici mesi dopo l’approvazione formale del programma da parte italiana. Sulla base degli accordi operativi, la realizzazione del Programma è stata affidata alla agenzia del Ministero dello Sviluppo Regionale “Coast Development Authority”, avente sede a Mombasa, mediante un ufficio distaccato a Malindi. In particolare, la CDA ha operato attraverso una Programme Management Unit (PMU), cui era chiamato a far parte anche il consulente italiano, la cui presenza era finanziata dalla componente in gestione diretta. Le Linee Guida stabilivano che i fondi italiani dovevano essere versati su un conto del MdF a livello centrale e da questi trasferiti direttamente sul conto della CDA. I fondi dovevano venire impiegati in base alle previsioni di un Piano di Azione annuale, elaborato e implementato dalla PMU. Le stesse Linee Guida stabilivano che il monitoraggio e in generale ogni atto decisionale relativo alla esecuzione del programma fosse sottoposto a un doppio livello di controllo: a livello locale - District Programme Steering Committee (DPSC), a livello centrale - National Programme Steering Committee (NPSC), entrambi composti da rappresentanti delle diverse amministrazioni coinvolte, con la partecipazione della Cooperazione Italiana. Ruoli e funzioni di ciascun organo erano descritti nelle Linee Guida. Sul Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 8 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN versante della sola gestione finanziaria, le Linee Guida avevano già stabilito di sottoporre i rapporti finanziari della CDA ad un audit contabile indipendente, prima di procedere a successive erogazioni di fondi. A questa procedura si era successivamente deciso di aggiungere uno specifico assessment preliminare al fine di comprendere le effettive capacità amministrative della struttura della CDA, e di formulare raccomandazioni a fronte di eventuali carenze, da colmare con una specifica formazione e con la redazione di una dettagliato manuale di gestione. Una gestione amministrativa così complessa e articolata ha di conseguenza richiesto un tempo importante, sia per le nomine che per l’effettiva disponibilit{ dei fondi al programma. Sebbene il primo Piano di Azione elaborato secondo le procedure fosse stato redatto a luglio del 2006, i fondi ex art. 15 sono stati erogati dal governo italiano nel novembre del 2007 e trasferiti nella disponibilità della CDA per il programma solo a fine maggio 2008 e solo in una minima parte. Nel frattempo la Cooperazione Italiana aveva dato corso alla esecuzione della componente in gestione diretta fin dal maggio del 2006, con la prima missione dell’esperto italiano. Tutta questa componente, che era stata concepita come un supporto alla esecuzione delle attività a carico della CDA, si è dovuta completamente riprogrammare, ed è venuta ad avere una differente (e doppia) funzione: da una parte contribuire a facilitare il processo di avvio e ad alleggerire le difficoltà della CDA di fronte alle complesse procedure, dall’altra dare visibilit{ al programma malgrado il ritardo accumulato, mediante l’impiego di una parte dei fondi disponibili per la realizzazione di microrealizzazioni. Più avanti si tratterà della efficienza ed efficacia di una tale modalità, mentre qui si evidenzia il fatto che in questa condizione di realizzazione il programma ha assunto un andamento fortemente anomalo rispetto alla coerenza delle due componenti. Nella tabella che segue si evidenzia la sequenza della presenza degli esperti italiani a valere sul relativo fondo del programma, così come è stato possibile ricostruirla dai documenti disponibili presso l’UTL a Nairobi. Come si vede, l’ultimo esperto ha cessato le funzioni nel dicembre del 2008, documentando nel suo rapporto di missione l’esaurimento di tutti i fondi disponibili della gestione diretta; a quella data, in base al rapporto presentato nello stesso periodo dalla CDA, questa aveva ricevuto solo 20 milioni di KES, spendendone circa 17.500.000, vale a dire circa 190.000 euro rispetto alla erogazione italiana di 1.298.650, cioè solo il 14,6% di quanto previsto per il primo anno di attività. Assistenza tecnica italiana Tipologia Periodo Durata Esperto Breve missione 03/05/06 - 28/08/06 4 mesi ca Paolo Bevilacqua Breve missione 15/01/07 - 05/05/07 3,5 mesi ca Paolo Bevilacqua 02/04/07 – 02/06/07 2 mesi ca Vittorio Piovesan Breve missione 16/06/07- 15/07/07 1 mese Paolo Bevilacqua Breve missione 23/07/07 – 13/10/07 2,5 mesi ca Oscar Ricci Breve missione 29/09/07 - 23/12/07 3 mesi ca Paola Benvenuto Breve missione 21/01/08 – 15/05/08 4 mesi ca Paola Benvenuto Breve missione 02/06/08 - 11/07/08 1,5 mesi ca Paola Benvenuto Breve missione 26/09/08 - 21/12/08 3 mesi ca Roi Chiti (prevista per 4 mesi, è stata interrotta dall’esperto) Totale 24 mesi circa Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 9 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Si può dunque sostenere che l’intera realizzazione del programma, dopo una lunga fase iniziale di messa a punto delle procedure di gestione e di rimozione delle problematiche collegate, sia stata affidata alla controparte esecutiva CDA, con la sola supervisione della CI nell’ambito della sua partecipazione alle riunioni degli Steering Committees. L’esecuzione del programma ha visto la completa assunzione di responsabilità della CDA, attraverso la PMU, e un livello di controllo periodico da parte del NPSC, cui era affidato il compito di approvare i PdA, prendere le decisioni rispetto ad eventuali aggiustamenti e modifiche, affrontare le problematiche di tipo burocratico e amministrativo. La tabella successiva riporta la successione delle riunioni del NPSC, le cui minute, assieme ai rapporti periodici della CDA hanno costituito la principale fonte di verifica dell’andamento del programma. No. Data Presidente Presente per la CI 1° 06/05/2008 Permanent Secretary MORDA Direttore UTL Esperto Ass. Tecnica Prg. 2° 22/12/2008 Permanent Secretary MORDA Esperto Tecnico UTL Esperto Ass. Tecnica Prg. 3° 23/06/2009 Direttore MORDA Esperto Tecnico UTL 4° 19/11/2009 Permanent Secretary MORDA Direttore UTL Esperto Tecnico UTL. 5° 12/07/2010 Permanent Secretary MORDA Esperto Tecnico UTL 6° 17/02/2011 rapporto non disponibile Come detto in precedenza, la gran parte delle realizzazioni previste dal programma era costituita da costruzioni e riabilitazioni di infrastrutture a livello di comunità locali. Nel corso della gestazione del programma e dell’effettivo periodo di esecuzione, dal maggio 2008 a oggi, corrispondente alla reale disponibilità dei fondi, si è avuta una profonda revisione delle attività, sia con la variazione di alcuni dei siti originalmente previsti, sia con la trasformazione e talvolta l’abbandono di alcune specifiche linee di intervento. Tali modifiche sono state sempre documentate nei Piani d’Azione (PdA) e sottoposte alla approvazione del NPSC, ma non sempre si è ottenuto un riscontro documentale in grado di motivare e giustificare le scelte effettuate. In generale l’impressione che si ricava dalla lettura delle fonti è che, a parte alcune componenti di maggiore rilevanza nel disegno originale del programma, molte delle attività previste fossero state oggetto di una identificazione “di massima” e siano poi state definite con maggiore chiarezza quanto a localizzazione e modalità esecutiva solo in una seconda fase, in base a criteri di opportunità non sempre evidenti. In alcuni casi gli interventi programmati, a causa del ritardo accumulato, sono stati nel frattempo realizzati con fondi di altra provenienza. Di certo è stato documentato un generale innalzamento dei costi preventivati, sempre dovuto al complessivo ritardo nell’avvio dell’intervento, che ha indotto ad una progressiva concentrazione delle attività, rispetto alla originale distribuzione sul territorio, anche se tale criterio non appare determinante per alcune delle scelte effettuate. Tale revisione delle attività programmate è stata eseguita già prima della effettiva disponibilità dei fondi, attraverso la collaborazione del consulente italiano incaricato del programma, come documentato dai vari rapporti di missione. Ulteriori modifiche sono poi intervenute successivamente, attraverso l’aggiornamento e l’approvazione dei vari PdA. Oltre al gi{ citato ritardo nell’avvio del programma, va rilevato che anche la modalità di erogazione finale dei fondi alla CDA ha originato modifiche al piano originario dell’intervento, in quanto il Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 10 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN trasferimento in due tranches annuali effettuato dalla DGCS è stato ulteriormente suddiviso in rate periodiche erogate da parte del MdF sul conto dedicato del Programma presso la CDA, mediante una procedura di gestione che ha allungato i tempi delle realizzazioni, costringendo ad una continua revisione della tempistica. La distribuzione del budget lungo due anni di intervento si è rivelata non realistica e la realizzazione delle attività ha di fatto superato la durata di quattro anni, senza essere peraltro ad oggi del tutto completata. Nell’allegato 6 viene riportata la matrice di esecuzione dettagliata del programma, con la tempistica di realizzazione e le modifiche intervenute per ciascuna delle attività pianificate. Di seguito si darà invece conto dello stato attuale di implementazione del programma e dei maggiori scostamenti nelle realizzazioni rispetto alla pianificazione. A questo proposito preme innanzitutto ricordare che la presente valutazione non aveva tra i suoi scopi anche la verifica contabile, oggetto di una specifica procedura di audit esterno. I dati finanziari raccolti sono stati quindi ricavati dalle informazioni contenute nei rapporti periodici compilati dalla agenzia esecutrice CDA e dalle dichiarazioni del personale della stessa. L’interpretazione di queste informazioni non è stata in ogni caso agevole, soprattutto nel confronto tra i dati di budget e le spese effettive, mancando una informazione sistematica che tenesse traccia delle modifiche intervenute e attualizzasse il budget di riferimento. Nel ricostruire la matrice di implementazione, sintetizzata nella tabella che segue, sono stati quindi inseriti dati di origine diversa (previsioni, impegni di spesa, pagamenti effettuati), concordati per quanto possibile con le realizzazioni effettive, ma non sottoposti ad una specifica analisi contabile. Vanno quindi considerati come indicativi e non assolutamente certificati. Inoltre, i dati sulla effettiva implementazione sono stati indicati nella sola valuta locale, non essendo stato possibile fare riferimento a tassi di cambio certi con l’euro. In ogni caso va rilevato che le informazioni ricevute dalla CDA indicano come ammontare complessivo ricevuto l’importo di 240.000.000 di scellini kenioti (controvalore del finanziamento originario in euro), laddove la tempistica di erogazione dei fondi avrebbe dovuto configurare un incremento della somma in valuta locale, a causa del più favorevole tasso di cambio. Si ritiene che l’audit finanziario finale del programma dovrà dar conto della effettiva attribuzione dei fondi, incluse le somme eventualmente derivanti dall’incremento del tasso di cambio. Settore Budget originale % Distribuzione effettiva euro % % di realizzazione al 31 luglio 2012 KES Educazione 721.774,0 27,7% 88.851.488 37,0% 94% Sanitario 733.730,0 28,1% 80.963.144 33,7% 95% Pesca 238.345,0 9,1% 17.608.781 7,3% 7% Infrastrutture 645.642,5 24,8% 27.540.956 11,5% 65% Supp. istituzionale 267.970,0 10,3% 25.035.631 10,4% 95% 2.607.461,5 100% 240.000.000 100% 85% Totale Settore sanitario – In questo settore, il più importante in termini di allocazione di budget, con il 28,14% del totale, gli interventi previsti di maggiore rilievo riguardavano la ristrutturazione parziale dell’ospedale distrettuale di Malindi e la costruzione di un nuovo Centro di Salute a Ngomeni. Altre attività di costruzione/ristrutturazione erano previste in altri centri della zona, unitamente alla fornitura di attrezzature e materiali. Alla esecuzione dell’intervento a Malindi è stata data priorità, e le realizzazioni sono state completate nell’arco di 7 mesi, tra il giugno 2008 e il gennaio 2009. Queste erano state in parte ridefinite nel PdA del luglio 2008, sulla base delle Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 11 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN nuove priorit{ indicate dai beneficiari, ed hanno riguardato: la riabilitazione dell’impianto idraulico e elettrico dell’ospedale, la ristrutturazione e l’ampliamento del reparto radiografico, il rifacimento delle aree esterne dell’ospedale. Il Centro sanitario a Ngomeni è stato costruito nell’arco di tutto il 2009 e successivamente completato ed equipaggiato. Le modalità di realizzazione sono state ridefinite nel PdA del luglio 2008, adattandole alle richieste dei beneficiari. È attualmente in funzione, anche se nell’ambito del sistema sanitario keniota è tuttora qualificato come Dispensario. Le altre attività previste sono state di fatto ridotte per fare fronte all’aumento dei costi e per esigenze di razionalizzazione. Sono state realizzate secondo il piano originale e/o con alcune modifiche nel piano esecutivo: la ristrutturazione e l’ampliamento dei dispensari di Sosoni, Baricho, Dagamra (lavori al 90% di realizzazione circa) e al Centro di Salute di Mambrui (completato); è stato aggiunto l’ampliamento del dispensario di Marekebuni (completato); sono stati del tutto eliminati gli interventi previsti nei dispensari di Marada, Adu, Chakama, Kakoneni, Gandini, Garashi e presso la GK Prison. Settore educazione – In questo settore, il secondo per allocazione di budget (27,68%), la maggior parte delle attivit{ era concentrata nel villaggio di Ngomeni, con l’ampliamento della scuola primaria esistente e la costruzione di una scuola secondaria. Interventi di ristrutturazione erano previsti in altre strutture dell’area. Le realizzazioni a Ngomeni sono state eseguite, con alcune modifiche minori al piano prestabilito, nel’arco di 22 mesi, tra giugno 2008 e aprile 2010, ed entrambe le strutture sono oggi in funzione. Per le altre strutture vale quanto detto per il settore sanitario: gli interventi sono stati ridotti per l‘incremento dei costi e selezionati nelle localizzazioni: sono state eseguite le opere presso le scuole primarie di Midodoni e Bura e presso la scuola secondaria di Gede, mentre sono stati abbandonati i previsti interventi a Kulau, Matolani, Magarini, Galana, Marafa e Barani. Settore pesca – Le attività previste per questo settore, concentrate nella penisola di Ngomeni, sono state fortemente penalizzate dalla difficoltà di reperire un sito adeguato per l’infrastruttura principale, il centro di pesca con annesso magazzino frigorifero. I diversi siti identificati sono stati tutti abbandonati per problemi logistici o legati alla definizione degli accordi con i proprietari dei terreni. Malgrado il tema sia stato discusso in numerose riunioni del NPSC, una soluzione non è stata trovata in tempo utile, e l’intera realizzazione è stata accantonata. Questa difficolt{ ha generato ritardi anche alle altre attività collegate del settore, quali la fornitura di attrezzature ai pescatori e la formazione nel settore del marketing. Anche l’altro intervento centrale del settore, la costruzione di vasche per l’allevamento dei gamberi, è stato cancellato nella rielaborazione del PdA in quanto l’attivit{ è gi{ gestita a livello imprenditoriale e non necessita di un supporto prioritario. Rimangono in questo settore le sole attività di fornitura di attrezzature per la pesca (da realizzare) e di formazione alla comunità dei pescatori (parzialmente eseguita). Settore infrastrutture – Anche questo settore, che vedeva le realizzazioni concentrate nell’area della penisola di Ngomeni, con la riabilitazione della strada di collegamento e la posa in opera della linea di energia elettrica, è stato fortemente ridimensionato. Una sottostima dei problemi e l’aumento dei costi hanno successivamente costretto alla cancellazione di entrambe le infrastrutture, peraltro legate sotto il profilo logico alle realizzazioni nel settore della pesca. Entrambe le realizzazioni erano infatti state concepite come parte della azione volta a sostenere lo sviluppo di attività economiche, più che come un servizio di base alla popolazione, e sono state quindi associate nella riprogrammazione agli esiti degli interventi a favore dei pescatori. Sono invece stati eseguiti gli altri interventi previsti a favore degli abitanti della zona, vale a dire la realizzazione di pozzi comunitari e la costruzione della barriera marina per la protezione del villaggio della azione delle maree. In particolare la progettazione tecnica di quest’ultimo intervento è stata modificata a seguito di un’analisi della situazione e della sostenibilit{ della esecuzione, ed è attualmente al 60% di realizzazione. Sostegno alle istituzioni – Questo settore di intervento è stato concepito come funzionale completamento alle attività, e intendeva promuovere il rafforzamento delle capacità delle istituzioni coinvolte anche mediante la fornitura di mezzi supplementari. Anche in questo settore si sono avute variazioni importanti: la prevista costruzione dell’ufficio per la CDA a Malindi è stata Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 12 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ritenuta inadeguata e sostituita con il sostenimento dei costi di affitto per la durata del programma. Proprio la durata più che raddoppiata del programma ha di molto incrementato i costi ricorrenti a carico di questa voce, che hanno assorbito le mancate realizzazioni infrastrutturali nel settore. Gestione diretta - La restante parte dei fondi di programma era costituita da attività in gestione diretta, distribuiti tra fondo esperti e fondi in loco. Tali attività si sono realizzate tra maggio 2006 e dicembre 2008, nel periodo cioè in cui si è realizzata la presenza dell’esperto italiano. La loro destinazione è stata modificata attraverso l’approvazione di alcune varianti non onerose, ed è sintetizzata nella tabella che segue. Per l’effettivo ammontare della spesa vale quanto detto in precedenza riguardo ai fondi ex art. 15, cioè essi non sono stati oggetto di una specifica verifica contabile, ma solo ripresi dai documenti di programma, e vanno quindi considerati in modo indicativo. Il dato riguardante l’impiego del fondo esperti è solo presunto, non essendo stato possibile rilevare specifiche informazioni al riguardo. Capitolo Budget originale % Budget dopo variazioni euro Fondo esperti % euro Spesa effettiva % euro 300.000,00 61,6 300.000,00 61,6 300.000,00 61,6 Ufficio 48.000,00 9,9 24.123,00 5,0 24.061,41 4,9 Pers. locale e consulenze 36.000,00 7,4 65.403,00 13,4 65.509,91 13,5 Trasporti 55.000,00 11,3 38.408,00 7,9 38.524,48 7,9 Microiniziative 48.000,00 9,9 59.066,00 12,1 58.893,61 12,1 Totale 487.000,00 100% 487.000,00 100% 486.989,41 100% Fondi in loco: Come detto sopra, tali fondi sono stati esauriti nel dicembre del 2008, senza che ne sia stato approvato un ulteriore rifinanziamento, peraltro richiesto dalla locale UTL alla DGCS. Il loro utilizzo, che doveva essere funzionale alle realizzazioni dell’intero programma, è risultato quindi alterato nella logica. Gli esperti italiani in breve missione che si sono succeduti si sono dedicati a supportare la CDA nelle fasi preliminari del programma (in particolare la riprogrammazione e la predisposizione dei primi bandi di gara), e nella realizzazione delle microiniziative. La disponibilità per queste ultime, in relazione al decremento di altri costi correnti, è stata accresciuta nel corso del programma, assumendo il ruolo di rendere visibile la presenza della Cooperazione Italiana nell’area, nell’attesa dei maggiori investimenti. In definitiva la gestione di questa componente è risultata del tutto indipendente dal resto del programma, al punto che i beni acquisiti con questi fondi (il veicolo e le attrezzature di ufficio) non sono mai stati trasferiti alla controparte e sono tuttora a disposizione della UTL. Le microiniziative, una volta assolta la loro funzione iniziale, non sono state prese in carico dal programma, e della gran parte di esse non vi è più traccia allo stato attuale. 4 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE Le risposte alle Domande Valutative (DV), presentate in questo capitolo, sono articolate su due diversi livelli: i) risposte sintetiche a ciascuna DV, elaborate nella forma di tabella schematica; ii) risultati della valutazione articolati in base ai criteri di giudizio, con la relativa analisi Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 13 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 4.1 RILEVANZA DEL PROGRAMMA E CAPACITÀ DI INTERPRETARE I BISOGNI DOMANDA 1: IN CHE MISURA LA STRATEGIA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA HA RISPOSTO ALLE PRIORITÀ DEFINITE DAL GOVERNO KENIOTA E AI BISOGNI EFFETTIVI DEI BENEFICIARI? Risposta Sintetica alla Domanda 1 - L’obiettivo generale del Programma è quello di “contribuire allo sviluppo, al benessere e al miglioramento socio economico della popolazione del distretto di Malindi, con particolare attenzione all’area di Ngomeni”, e per questo identifica alcuni obiettivi specifici, in relazione ai diversi settori socio-economici da migliorare e rafforzare: sanità, educazione, infrastrutture, pesca e capacità delle istituzioni. In questo senso tali obiettivi sono coerenti e in linea con le priorità definite dal Poverty Reduction Strategy Paper adottato dal governo keniota nel 2004. - Il Programma, in base ad accordi predefiniti con il governo keniota, ha previsto di intervenire in un’area scarsamente coperta dagli interventi di sviluppo, intendendo rafforzare le capacità di intervento del sistema nazionale. A tal fine si è scelto un meccanismo di esecuzione che ne ha affidato l’implementazione alla Coast Development Authority, agenzia del Ministero dello Sviluppo Regionale keniota. - Il Programma ha avuto una lunga gestazione, durante la quale si è assistito a numerose revisioni legate alla progressiva attualizzazione della analisi dei problemi locali. Evidentemente la logica dell’approccio integrato ha indirizzato la formulazione del programma verso l’identificazione di diversi interventi su piccola scala: nella definizione di questi si è tenuto conto dei bisogni e delle aspettative della popolazione locale, anche se non sono sempre risultati chiari i criteri di selezione e il raccordo logico con gli obiettivi del Programma. 1.1 Il programma risponde alle priorità e ai bisogni di sviluppo del paese beneficiario? Il quadro di riferimento della situazione del Kenia in rapporto ai suoi bisogni di sviluppo e di lotta alla povert{ è fornito dall’Economy Recovery Strategy (ERS), elaborato dal governo nel marzo 2004, ed è stato ben tenuto presente nella formulazione del Programma. L’intervento si iscrive infatti in un contesto di forte peggioramento dei dati circa lo stato del Paese, sopraggiunto durante gli anni ’90. In questo decennio la percentuale complessiva della popolazione in stato di povertà era cresciuta del 6,6%, fino a raggiungere il 55,4% nel 2001, ed era stimata ancora in crescita. Tutti gli indicatori collegati a questo valore erano analogamente in peggioramento: nel 1999 la percentuale di disoccupazione media era del 14,6%, maggiore nelle aree urbane (25%) che in quelle rurali (9,4%), dove però è forte la sotto-occupazione; la speranza di vita è crollata da 57 a 47 anni tra il 1986 e il 2000, soprattutto per effetto dell’alta mortalit{ causata dall’HIV-AIDS; l’analfabetismo e l’insicurezza alimentare sono accresciuti. Tra le variabili determinanti lo stato di povert{, l’analisi dell’ERS identifica tra l’altro la collocazione geografica (rurale/urbana), il livello di educazione, la produttività agricola e l’accesso ai mercati, la presenza di infrastrutture (in particolare strade), la sicurezza sanitaria. A fronte di questa analisi il documento definisce un programma di medio-termine articolato su tre linee: Crescita Economica, Riduzione della Povertà e Governance. In particolare vengono pianificati degli specifici poverty targeted programmes, il cui obiettivo è quello di “incrementare l’accesso dei poveri ai servizi infrastrutturali e sociali, specialmente infrastrutture rurali, educazione e salute, Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 14 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN accrescere la capacità dei poveri nel partecipare alle attività produttive, e aumentare la governance e la sicurezza”. Nel capitolo concernente le misure per la riduzione della povertà e lo sviluppo delle risorse umane, al primo posto è collocata l’educazione, attraverso il sostegno al programma di estensione a tutta la popolazione dell’educazione primaria, istituito nel 2003, seguita dalla salute, con la fornitura di servizi sanitari fondamentali, e infine delle attività a sostegno della occupazione e l’agricoltura. Il Quadro Logico della implementazione dell’ERS definisce una serie di risultati da raggiungere in questi settori, e il set di azioni da intraprendere10. L’obiettivo generale e gli obiettivi specifici del Programma integrato per lo sviluppo del distretto di Malindi sono dunque perfettamente coincidenti con le priorità e le linee di intervento dettate dalle autorit{ nazionali. L’obiettivo generale, “contribuire allo sviluppo, al benessere e al miglioramento socio-economico della popolazione del distretto” è coerente con l’obiettivo generale di riduzione della povertà, mentre gli obiettivi specifici, articolati nei cinque settori: a. b. c. d. e. Aumentare l’accessibilit{ e la qualit{ delle scuole; Migliorare la copertura e la qualità dei servizi sanitari; Migliorare il settore della pesca come attività generatrice di reddito; Migliorare le infrastrutture civili nell’area; Rafforzare le capacità gestionali degli enti coinvolti, coprono le aree prioritarie identificate nell’ERS e contribuiscono al raggiungimento dei risultati da questo auspicati. Anche la collocazione geografica del Programma ricade in un ambito di priorità: il distretto di Malindi (successivamente “sdoppiato” in due: Malindi e Magarini) è situato nella provincia della Costa, che nel 1997 aveva una delle più alte percentuali di povertà (62%), con punte del 90% in alcune zone rurali. Tutti i valori degli indicatori relativi ai settori prioritari, corrispondenti agli obiettivi specifici, sono peggiori rispetto alla media nazionale, come rilevato dallo studio di fattibilità del Programma. La scelta iniziale di concentrare gli interventi nella sola penisola di Ngomeni, sulla base degli accordi originali del 1995 intercorsi con il governo keniota, è stata successivamente sostituita dalla copertura dell’intero distretto, per quanto Ngomeni e le aree limitrofe abbiano assorbito la maggior parte delle realizzazioni. L’intera area ricade comunque nelle cosiddette ASALs (Arid and Semi-Arid Lands), zone destinatarie dei poverty targeted programmes. 1.2 La struttura del programma si inserisce nelle strutture / meccanismi di sviluppo nazionali? Il Programma si è inserito nei meccanismi nazionali per lo sviluppo del Paese, grazie al sistema di finanziamento e di gestione adottati. Il negoziato bilaterale per la definizione della modalità di esecuzione, seguito agli accordi del 1995, ha accompagnato tutta la fase preparatoria del Programma. L’identificazione e la progettazione esecutiva degli interventi da realizzare era infatti stata affidata al governo keniota, attraverso l’Ufficio della Presidenza e il Dipartimento della Difesa, controparti del Progetto S. Marco. Questo forte coinvolgimento delle autorità locali non ha comportato un rapido avanzamento nella formulazione, probabilmente a causa della scarsa chiarezza di priorità e obiettivi. In effetti fino al 2002 si sono susseguiti numerosi scambi di corrispondenza, per aumentare il livello di dettagli e specificazioni sulla progettazione, come pure l’effettuazione di diverse missioni di riformulazione, senza peraltro giungere ad una definizione complessiva dell’intervento. 10 Cfr. Economic Recovery Strategy for Wealth and Employment Creation 2003-2007 – ed. Mar. 2004. Annex 1 Logical Framework Matrix – Part B.1 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 15 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Nel novembre del 2002 è documentata una lettera del Commissario di Distretto competente per l’area di Malindi, che, considerando la impossibilità per la sola area di Ngomeni di assorbire l’intero intervento, presenta una riformulazione dei bisogni della zona sulla base di un approccio integrato, indicando le priorità maggiori: sanit{ (includendo anche l’ospedale di Malindi tra i destinatari delle opere), educazione (scuola primaria e secondaria di Ngomeni), energia (elettrificazione della zona), agricoltura, commercio (centro lavorazione del pesce e costruzione del muro di protezione marino. Dalla iniziale richiesta di una scuola e di un centro di salute, contenuta nei documenti originali, si passa alla messa a punto di un progetto integrato per lo sviluppo socio-economico del distretto di Malindi, con particolare attenzione all’area di Ngomeni. L’impegno del governo keniota riguarda il coinvolgimento dei diversi Ministeri interessati dalle realizzazioni, affinché “garantiscano che le attività siano conformi con le priorità nazionali e locali e si impegnino a dotarle di personale e a sostenerle adeguatamente”11. A seguito di ulteriori scambi e approfondimenti una nuova proposta di allocazione delle risorse viene elaborata dal Ministero delle Finanze, che identifica anche la controparte esecutiva del programma nella Coast Development Agency, agenzia del Ministero per lo Sviluppo Regionale. La CDA presenta finalmente una proposta completa nel gennaio del 2004, per un totale di 240 milioni di KES. Tale proposta è alla base dello studio di fattibilità redatto dal consulente italiano Paolo Bevilacqua nel maggio del 2004, che conferma l’impianto, pur adottando nelle realizzazione degli interventi delle soluzioni più rispondenti alle necessità locali, anche alla luce di una razionalizzazione dei costi. La proposta di programma contenuta nello studio è stata quindi ripresa nella Proposta di Finanziamento, integrata con la componente in gestione diretta, necessaria per finanziare l’attivit{ di assistenza tecnica alla CDA, presentata per l’approvazione della DGCS. Il Programma è stato finanziato dal Comitato Direzionale del 25/10/2005, attraverso lo strumento previsto dall’art. 15 del Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, che comporta una erogazione finanziaria direttamente al governo del Paese beneficiario. Tale erogazione è stata di conseguenza incorporata nel bilancio dello Stato, inserendosi nel complesso delle attività per lo sviluppo da questo pianificate e gestite. Questa modalità, per quanto già alla base dagli accordi bilaterali sottoscritti tra il governo italiano e quello keniota, ha generato un ulteriore negoziato per la definizione delle procedure di gestione del Programma. Tra la documentazione sono infatti rilevate numerose versioni sia dell’Accordo Intergovernativo che delle Linee Guida per l’esecuzione del Programma, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi di erogazione e controllo della spesa. La discussione intercorsa e la formulazione finale del testo tengono conto da una parte della titolarità del programma attribuita al Governo keniota, che quindi viene a disporre dei fondi secondo le proprie normative e procedure, e le esigenze della legislazione italiana, che impone la verifica delle spese sostenute e l’adozione di standard internazionali per le attivit{ di procurement. L’accordo è stato infine firmato a Nairobi il 23 gennaio del 2007 ed è entrato in vigore dopo ulteriori passaggi burocratici il 5 luglio del 2007. 1.3 I bisogni delle comunità beneficiarie sono correttamente interpretati nella proposta di finanziamento / proposte progettuali? La gestazione così complessa e lunga del Programma e il proposito di intervenire a livello di infrastrutture di villaggio hanno imposto una continua azione di riprogrammazione degli interventi, per via dell’aggiornamento dei bisogni effettivi della popolazione. Questa analisi e le scelte ad essa legate sono state effettuate per lo più dalla agenzia di esecuzione CDA, con la supervisione del personale della CI, nel periodo in cui questo è stato presente sul Programma. 11 Crf. Minute meeting 01/04/2003 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 16 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN La Coast Development Agency è una agenzia governativa istituita nel 1990 per la pianificazione, il coordinamento e la gestione di programmi di sviluppo nell’area costiera del Kenya, allo scopo di migliorare le condizioni di vita delle comunità presenti. La CDA, oltre ai fondi nazionali può ricevere contributi da donatori internazionali per le sue attività istituzionali. È basata a Mombasa, la maggiore città della costa del Kenya, ma per la gestione del Programma ha stabilito un ufficio a Malindi. La CDA, per il suo mandato specifico e la presenza radicata nell’area di intervento, è apparsa quindi particolarmente qualificata sul piano tecnico a svolgere il ruolo di controparte esecutiva, dovendo possedere una chiara visione delle priorità specifiche e delle capacità di assorbimento delle comunità locali, oltre che del complesso degli interventi messi in atto dagli altri donatori internazionali. La prima proposta dettagliata di Programma formulata dalla CDA nel 2004 centrava correttamente l’attenzione sui settori prioritari, come definiti nell’Economic Recovery Strategy, definendo le attività da realizzarsi come maggiormente rispondenti ai bisogni della popolazione. Si trattava dei seguenti interventi: i) per il settore educazione, la costruzione di una scuola primaria e una scuola secondaria a Ngomeni, la riabilitazione di cinque scuole primarie (Midodoni, Kulalu, Bura, Bofu, Matolani) e cinque scuole secondarie (Magarini, Gende, Galana, Malava, Barani); ii) per il settore sanitario, la costruzione di due centri di salute (Ngomeni e Gandini), la costruzione o riabilitazione di nove Dispensari nell’area (Bofu, Sosoni, Baricho, Fundi Issa, Ramada, GK Prison, Dagamra, Chakama, Kakoneni), l’ingrandimento e equipaggiamento dell’ospedale di Malindi; iii) per le infrastrutture, il miglioramento della strada Mjanaheri-Ngomeni, l’elettrificazione del villaggio di Ngomeni, il miglioramento della disponibilità idrica della penisola di Ngomeni (costruzione di pozzi), la costruzione di un muro marino a protezione del villaggio di Ngomeni; iv) per lo sviluppo economico, la costruzione e riabilitazione di infrastrutture per la pesca (cella frigorifera, vasche per la coltura dei gamberi, magazzino di stoccaggio) e attività di supporto ai pescatori (formazione e fornitura di materiali). Tale identificazione si è rivelata fondamentalmente corretta e confermata da tutte le analisi successive, a partire dallo studio di fattibilità del consulente italiano del maggio 2004, il quale nella sua trasmissione dello studio confermava l’accordo allo schema di Programma da parte di tutti i Ministeri coinvolti, le autorità locali e le comunità della zona. Tutti gli incontri con le autorità locali e i beneficiari di progetto, e le verifiche di terreno fatte durante questo studio hanno confermato come l’analisi dei problemi sia stata coerente con i bisogni e come il coinvolgimento delle comunità locali sia stato ricercato durante la fase preliminare per la messa a punto del programma. Le medesime interviste hanno quindi confermato che gli interventi selezionati hanno corrisposto a degli effettivi bisogni (costruzione/riabilitazione di infrastrutture come mezzo per il raggiungimento di migliori condizioni di vita della popolazione), soprattutto nei settori sanitario ed educativo, generando notevoli aspettative per via della visibilità della modalità di intervento prescelta. I ritardi nell’avvio del Programma hanno costituito un serio problema in questo senso, costringendo ad una prolungata riformulazione. In alcune zone gli interventi sono stati infatti nel frattempo realizzati attraverso il contributo di altri donatori, in altre la modifica delle condizioni di partenza ha comportato la revisione, su tutto ha pesato infine il generale incremento dei costi. L’attivit{ di riprogrammazione si è avvalsa del supporto dell’esperto italiano, fintanto che è stato possibile garantirne la presenza sul Programma, e grazie a questo è stato possibile ricavare dalla documentazione la modalità di identificazione e scelta degli interventi da realizzare, così come l’attenzione riservata alla analisi dei bisogni delle comunit{. Successivamente i documenti di Programma (Piani di Azione e Rapporti Intermedi) presentano ulteriori variazioni, ma che non sono quasi mai giustificate e descritte nel dettaglio. Pur non essendoci ragioni di dubitare che le scelte effettuate dalla CDA siano state legittimamente dettate da criteri di opportunità e buon Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 17 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN senso, si è in parte persa la logica complessiva dell’approccio integrato, per concentrare l’attenzione sulla esecuzione delle opere in quanto tali. 4.2 PROGETTAZIONE / VALIDITÀ DEL QUADRO LOGICO DOMANDA 2: IN CHE MISURA LA FORMULAZIONE DEL PROGRAMMA ARTICOLA UNA SEQUENZA LOGICA ATTIVITÀ →RISULTATI →OBIETTIVI COERENTE ED ADEGUATA AGLI OBIETTIVI CHE IL PROGRAMMA INTENDE RAGGIUNGERE? Risposta Sintetica alla Domanda 2 - Il disegno logico del Programma è stato elaborato tenendo in considerazione le richieste dei beneficiari e la logica dell’approccio integrato. Nella articolazione ci si è concentrati sul raggiungimento dei risultati, mediante l’esecuzione delle attivit{ di costruzione/ riabilitazione delle infrastrutture. Gli indicatori sono chiaramente esplicitati a tale livello, ma manca il collegamento con gli obiettivi generale e specifici. Non è stata riportata all’interno del QL la componente in gestione diretta, per l’implementazione della quale è mancato ogni criterio di verifica. - Il meccanismo di gestione e controllo del Programma ha consentito la modifica delle attività in corso d’opera, sulla base di criteri di opportunit{ non sempre evidenti e comunque operati dalla controparte locale. Peraltro non vi è stato alcun aggiornamento del Quadro Logico dopo la sua formulazione iniziale, a seguito dei profondi cambiamenti intervenuti nelle attività, per cui tale strumento non ha potuto svolgere una adeguata funzione nella fase di monitoraggio e valutazione. 2.1 L’articolazione del programma è coerente e realistica? Come già detto, il disegno del Programma è stato elaborato coerentemente alle priorità nazionali di sviluppo e ai bisogni dei beneficiari, in una logica di approccio integrato. Il relativo Quadro Logico però si è concentrato esclusivamente sugli indicatori di risultato, e quindi sulla quantificazione delle realizzazioni legate alle attività, senza prevedere degli indicatori per i livelli più alti ed esplicitare come i risultati attesi contribuissero al raggiungimento degli obiettivi specifici e dell’obiettivo generale. La scelta di realizzare interventi su piccola scala non favoriva la connessione logica con il raggiungimento di obiettivi di diversa magnitudine, ma adottando questo approccio la funzione del QL è risultata assai depotenziata. In generale la formulazione del QL appare coerente con il disegno del programma, malgrado il citato limite di fornire degli indicatori misurabili solo al livello dei risultati e la loro identificazione con la realizzazione delle infrastrutture, e l’assenza di specifiche indicazioni circa il raggiungimento degli obiettivi. In effetti il programma ha posto al centro della attenzione il soddisfacimento dei bisogni infrastrutturali nei diversi settori, concentrando tutte le attività in questo ambito, considerato di per se stesso in grado di garantire il soddisfacimento degli obiettivi previsti. È possibile supporre che questo approccio sia il frutto della lunga gestazione del programma, e della esigenza di venire incontro alle aspettative della controparte, e che di conseguenza la redazione del QL si sia limitata a considerare gli elementi ritenuti centrali per il successo della iniziativa, senza tenere conto del pregiudizio che questo avrebbe causato ad ogni successiva analisi e valutazione dell’intervento. In ogni caso nessuno dei documenti preparatori del programma, dalle prime formulazioni dell’autorit{ locale, allo studio di fattibilit{, alla proposta di finanziamento, ha discusso in maniera elaborata la modalità dell’intervento, limitandosi a selezionare le diverse opzioni segnalate dalle controparti. Manca del tutto nel QL la definizione di una baseline riguardo allo stato dei servizi nei Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 18 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN settori oggetto del Programma, con la conseguente impossibilit{ di misurarne l’incremento effettivo. Allo stesso modo non è presente alcuna indicazione circa il grado di interconnessione tra le diverse componenti, che si rifletta sul piano delle attività e consenta di orientare gli eventuali aggiustamenti. L’attenzione è concentrata sulla sola fase realizzativa, qualicando il programma come un elenco di realizzazioni indipendenti tra loro, da implementare sulla base di un budget predefinito. L’assenza di indicazioni nel QL circa gli effettivi riferimenti per valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, oltre a segnalare un limite nella progettazione, ha reso di fatto scarsamente utilizzabile questo strumento nelle fasi successive del ciclo del programma, ivi compresa la presente valutazione. Per questo motivo il team di valutazione ha accolto il suggerimento di elaborare una revisione del QL originale, almeno dal punto di vista di una più organica formulazione, anche a vantaggio di future applicazioni. Il risultato di questa revisione è riportato nell’Allegato 7 “Esempio di revisione del Quadro Logico”. Le modifiche maggiori apportate hanno riguardato l’inserimento di indicatori e fonti di verifica a livello di obiettivi generale e specifici, e una più approfondita analisi di condizioni e rischi di realizzazione. La formulazione è stata volutamente definita un “esempio”, in quanto il suo impiego effettivo nel caso specifico non è comunque stato possibile, vista l’assenza della baseline di partenza su tuti gli indicatori di riferimento. Gli indicatori inseriti sono infatti stati quantificati (target) ove possibile in base alle informazioni disponibili, ma nella maggior parte dei casi queste andavano reperite in fase di formulazione e attraverso successive proiezioni, calibrate in base alla durata ed importanza relativa del programma (in termini di distribuzione di attività / fondi sulle diverse componenti). In definitiva, conservando inalterata la logica del programma, tutta indirizzata alla realizzazione degli interventi infrastrutturali, si nota attraverso questa revisione del QL che ogni assunto circa il raggiungimento degli obiettivi sia giustificabile solo per via di analisi qualitative, e che non ci siano elementi sufficienti per comparare la situazione attuale con quella di partenza. Pur tuttavia appare evidente che il programma abbia seguito le scelte di fondo della sua formulazione, per cui si è scelto di orientare il processo valutativo in base a tali scelte, concentrandosi sulle attività e sui riscontri delle indagini qualitative in merito agli indicatori di obiettivo. Si menziona infine la totale assenza nel disegno di Quadro Logico della componente di assistenza tecnica in gestione diretta del Programma, la cui funzione di supporto e accompagnamento non è per nulla esplicitata. Mancano riferimenti anche in questo senso nella formulazione del QL, sebbene questa componente occupi più del 15% del budget complessivo dell’intervento. Su questa base, il venire meno della assistenza tecnica ancora prima della effettivo avvio delle realizzazioni di Programma non è stato “registrato” nella logica dell’intervento, e gli effetti negativi di questo non hanno potuto avere un adeguato correttivo. Allo stesso modo la tempistica del Programma, rivelatasi poco realistica alla luce delle complesse procedure di gestazione e avvio, non è stata considerata tra i fattori determinanti, ma piuttosto come una variabile indipendente del Programma. 2.2 La formulazione del programma prevede la possibilità di operare dei cambiamenti in corso d’opera? In questo contesto programmatico, le numerose modifiche agli interventi che si sono susseguite sono state sempre percepite, alla lettura dei documenti di Programma, come una esigenza di allocazione più razionale delle risorse, senza nessuna relazione alla matrice logica dell’intervento. Le giustificazioni di opportunit{ per le modifiche operate, quando presenti, sono senz’altro condivisibili e legittime, ma non vi è traccia della loro connessione con il raggiungimento degli obiettivi previsti. In più, nessuna attualizzazione del QL è stata fatta dopo la presentazione della Proposta di Finanziamento, in modo da rendere possibile una lettura dell’intervento effettivamente eseguito secondo i suoi presupposti logici, e in nessun documento appare documentato un uso del QL come strumento della esecuzione. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 19 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN In conclusione il QL, seppure in linea con il disegno del Programma, appare insufficiente nella sua redazione iniziale e del tutto inutilizzato nelle fasi successive. L’attività di monitoraggio si è quindi concentrata solo sugli aspetti qualitativi e quantitativi delle realizzazioni, e non sul raggiungimento degli obiettivi. La stessa presente attività di valutazione prescinde totalmente dal contenuto del QL, mancando tutti gli elementi sopra elencati, e la ricostruzione delle modifiche intervenute qui eseguita è stata resa difficoltosa dalla mancanza di elementi di raccordo nei documenti. 4.3 EFFICIENZA DEL PROGRAMMA DOMANDA 3: IN CHE MISURA I MECCANISMI E GLI STRUMENTI DI FUNZIONAMENTO DEL PROGRAMMA HANNO FACILITATO IL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ATTESI? Risposta Sintetica alla Domanda 3 - Il Programma si è concentrato sulla realizzazione/riabilitazione delle infrastrutture di base, attraverso un meccanismo di esecuzione interamente affidato alla controparte CDA. Questo ha permesso il raggiungimento dei risultati, in buona parte diversi però per quantità e specifiche, da quelli inizialmente previsti. - Il Programma ha subito notevoli ritardi nella implementazione, dovuti alla ritardata erogazione dei fondi e alla definizione dei ruoli nell’ambito del complesso meccanismo di gestione. Nell’ambito di tali ritardi si è verificata la profonda revisione degli interventi da eseguire e la cancellazione di alcune attività, mediante scelte compiute dalla CDA. La tempistica complessiva, stante il meccanismo applicato, si è rivelata non realistica, e i tempi di esecuzione effettivi sono più che raddoppiati. - Le attivit{ sono state realizzate con il concorso di personale locale, mediante l’attivazione di procedure di procurement. Queste, dopo una fase iniziale più difficoltosa, sono state svolte nel rispetto delle norme di trasparenza e senza che ci siano tracce di inaccuratezza o irregolarità. I costi effettivi sono però risultati notevolmente maggiori rispetto alle previsioni, a testimonianza di una scarsa precisione nella fase di fattibilità finanziaria. - Il monitoraggio della esecuzione del Programma è stato affidato al NPSC, che però, dopo la fase di avvio, ha di molto ridotto le sue riunioni. Il sistema di controllo del Programma si è limitato ad analizzare le scelte della agenzia di esecuzione CDA, senza esercitare una effettiva azione di indirizzo. I rapporti di avanzamento della CDA sono dettagliati nel descrivere le realizzazioni, ma quasi mai consentono il confronto con i Piani di Attuazione precedenti, in modo da verificare il rispetto delle previsioni. Anche il monitoraggio amministrativo appare carente, in quanto un solo rapporto di audit in quattro anni non sembra garantire un effettivo controllo dell’andamento. - A causa della diversa tempistica di attuazione delle due componenti del Programma, a dono e in gestione diretta, il ruolo della prevista assistenza tecnica italiana è stato di fatto ridotto. Avendo operato prima della erogazione dei fondi alla controparte, il personale italiano ha partecipato alle fasi di riprogrammazione degli interventi e verifica delle capacità della CDA. È mancata però la successiva funzione di monitoraggio e supervisione, solo episodicamente svolta dal personale in servizio presso la locale UTL. 3.1 La struttura del programma è funzionale e efficiente? Il meccanismo di esecuzione e la struttura di gestione del Programma sono stati oggetto di una prolungata negoziazione e sono descritti in maniera dettagliata nell’Accordo di Programma e nelle Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 20 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Linee Guida per la esecuzione. In particolare l’art. 6 dell’Accordo Intergovernativo e i capp. 9 e 10 delle Linee Guida definiscono gli organi di gestione del Programma e le responsabilità degli attori coinvolti. L’agenzia esecutrice del programma è la CDA, che è supportata in questo da una Programme Management Unit (PMU), composta da un Programme Coordinator, nominato dalla CDA, dall’Esperto italiano previsto dalla componente di assistenza tecnica, e dal personale locale necessario al funzionamento del Programma. Il meccanismo di controllo e supervisione prevedeva la creazione di due Steering Committes, a livello centrale (National Programme SC) e a livello locale (District Programme SC), per il monitoraggio delle attività e la risoluzione delle problematiche connesse agli stati di avanzamento; inoltre, a tutela del corretto funzionamento e rispetto delle procedure amministrative e contabili, ogni erogazione finanziaria doveva essere sottoposta alla preventiva approvazione da parte di una società esterna di auditing, selezionata all’avvio del Programma. Questa struttura di funzionamento è apparsa la più idonea a garantire il rispetto dei ruoli reciproci definiti nell’Accordo, riflettendo le modalit{ di finanziamento proprie del Programma. La esigenza di ownership del governo keniota è stata tenuta adeguatamente in considerazione e valorizzata, così come d’altra parte le necessit{ di controllo sull’utilizzo dei fondi pubblici cui sono legati gli aiuti dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) italiano. Il limite di questo approccio consiste però nell’aver concentrato l’attenzione esclusivamente sull’aspetto amministrativo-contabile, escludendo dal disegno del meccanismo le problematiche collegate alla esecuzione tecnica dell’intervento. Trattandosi di un intervento principalmente infrastrutturale, non è stata fatta una sufficiente analisi della capacità effettiva della controparte a prendere in carico tali elementi, confidando piuttosto, come documentato dagli scambi di corrispondenza, nella generica disponibilità del governo keniota a mobilitare per il Programma le adeguate risorse tecniche, disponibili presso i vari ministeri competenti. Tutto ciò non è di fatto accaduto, almeno fin quando non è stata prevista, con modifiche al budget, una forma di coinvolgimento anche finanziario delle altre istituzioni, che remunerasse la loro partecipazione. In ogni caso è apparsa fin dalle prime fasi della esecuzione la debolezza della CDA rispetto agli aspetti tecnici della programmazione (in particolare definizione delle specifiche tecniche delle infrastrutture, disegni, computi metrici, ecc.), testimoniata in tutti i rapporti della assistenza tecnica del periodo 2006-2007. Questa situazione è stata sanata solo alla fine del 2007, allorché è stata incorporata nella PMU una risorsa con adeguate capacità di gestione tecnica, in grado di contribuire alla redazione delle gare d’appalto e di interfacciarsi con i funzionari dei ministeri settorialmente competenti e con i fornitori di beni e servizi. 3.2 I beni e servizi previsti sono stati erogati nei tempi e nei modi previsti e nel rispetto del budget iniziale? La debolezza della controparte circa la gestione tecnica dell’intervento è stato un elemento critico nella esecuzione del Programma. Era stata infatti considerata fin dall’inizio solo l’esigenza di una supervisione della capacità amministrativa, con la richiesta alla società di audit prescelta di fornire indicazioni anche sul sistema finanziario più adeguato, successivamente trasformata in un vero e proprio assessment preventivo della CDA, con il rilascio di prescrizioni e manuale di gestione specifici. Le carenze dal lato tecnico e il conseguente ritardo nella predisposizione dei primi atti di programma sono stati invece affrontati rafforzando la presenza della assistenza tecnica italiana, e legandone l’azione in via prioritaria al controllo della CDA per l’acquisizione di nuove capacità. Tale scelta, coerente con il mandato dell’AT, ha prodotto da una parte il risultato di facilitare le fasi d’avvio del Programma, consentendo alla CDA di superare le difficoltà iniziali e identificare le risorse adeguate, ma ha avuto anche effetti negativi sul complesso dell’intervento. Questa attività di supporto si è infatti prolungata per tutta la lunga fase di avvio del Programma, ancora prima della effettiva erogazione dei fondi alla CDA, senza peraltro ottenere il suo rifinanziamento ad esaurimento dei fondi in gestione diretta. L’intento di concentrarsi sul Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 21 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN supporto alla CDA per facilitare l’avvio del Programma non ha considerato il fattore temporale e i limiti finanziari dell’intervento, con la conseguenza che l’AT è cessata proprio con l’avvio delle prime realizzazioni infrastrutturali, che la CDA, seppure con una maggiore capacità acquisita, si è trovata a gestire senza più alcun contributo della CI. Successivamente infatti la CDA ha svolto la propria funzione di ente esecutore in modo efficiente, dando prova di una raggiunta professionalità e competenza, e senza manifestare particolari esigenze al riguardo. L’altro aspetto critico di questo meccanismo e della modalità con cui è stato praticato riguarda la scarsa interconnessione tra il contenuto tecnico dell’intervento e l’aspetto finanziario, cioè la dotazione di budget per le realizzazioni. Le prescrizioni per l’attivit{ di audit riguardavano esclusivamente le procedure di effettuazione, registrazione e rendicontazione delle spese, con una scarsa attenzione alla predisposizione accurata del budget e alle prescrizioni in caso di superamento o scostamento rilevante. In questo modo l’esecuzione e il controllo del Programma hanno proceduto su due binari in gran parte indipendenti, uno legato agli aspetti tecnicorealizzativi, l’altro attento più che altro alla correttezza formale della amministrazione. La gestione della CDA ha anche segnato “fisicamente” questa suddivisione, in quanto la PMU è stata collocata nell’ufficio di Programma a Malindi, mentre l’amministrazione dei fondi è stata mantenuta presso l’ufficio centrale a Mombasa. Allorché le circostanze intervenute hanno imposto la riprogrammazione dell’intervento, con la cancellazione di intere componenti, il problema è stato risolto trasferendo interi capitoli del budget sulle tipologie di attività già avviate, senza una documentata verifica delle implicazioni complessive sulla logica dell’intervento, e concentrandosi solo sulla fattibilit{ tecnica. Come è già stato ricordato in precedenza, in assenza di un aggiornamento dei risultati nel QL, si è dovuto ricostruire il quadro delle realizzazioni; la tabella seguente sintetizza dal punto di vista quantitativo le modifiche intervenute, in relazione alle infrastrutture previste. Interventi previsti Realizzati secondo Proposta Originale Realizzati con modifiche Eliminati Aggiunti Interventi Realizzati Educazione 11 / 5 6 / 5 Sanitario 14 1 5 8 1 7 Pesca 2 / / 2 / / Infrastrutture 4 / 2 2 / 2 Supporto istituz. 1 / / 1 1 1 Totale 32 1 12 19 2 15 Settore Rispetto al numero complessivo di 32 interventi previsti nei diversi settori, solo in un caso (il Dispensario a Dagamra) le opere sono state realizzate secondo le specifiche e con le caratteristiche della progettazione originale. Dodici interventi sono stati realizzati apportando sostanziali modifiche al piano di lavoro originale, diciannove sono stati cancellati dal Programma e solo due sono stati aggiunti successivamente durante la riprogrammazione (la riabilitazione del Dispensario a Marekebuni nel settore sanitario e il miglioramento della dotazione infrastrutturale dell’ufficio centrale della CDA a Mombasa, tra le attivit{ di supporto istituzionale). Le modifiche alle infrastrutture realizzate nei settori dell’educazione e della sanit{ riguardano variazioni del numero e della destinazione d’uso delle strutture da riabilitare e/o costruire e si rimanda alla matrice degli interventi in allegato per una lettura di dettaglio. Negli atti del Programma, tali esigenze di variazione sono state documentate nei rapporti periodici del consulente italiano, e giustificate con una più attenta analisi dei bisogni dei beneficiari, realizzata mediante una verifica delle condizioni delle strutture esistenti e con la partecipazione delle comunità locali. Almeno nel caso delle opere presso l’Ospedale distrettuale di Malindi le scelte Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 22 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN degli interventi di riabilitazione sono state dettate dal ritardo accumulato tra progettazione e finanziamento, durante il quale alcune infrastrutture sono nel frattempo state realizzate con contributi di diversa provenienza. Per gli altri interventi realizzati nel settore delle infrastrutture (il muro marino a Ngomeni e i pozzi di acqua dolce), le modifiche hanno riguardato nel caso del muro una profonda revisione delle modalità di costruzione, per rendere il manufatto sostenibile sotto il profilo economico e ambientale; nel caso dei pozzi una riduzione del numero e del loro funzionamento (a mano e non elettrico, essendo stata cancellata l’elettrificazione della zona). La riprogrammazione effettuata dopo l’approvazione del Programma e in vista della erogazione dei fondi nel 2008, ha portato alla eliminazione di più della metà degli interventi previsti. Dal punto di vista finanziario le realizzazioni non eseguite avevano il seguente stanziamento di budget: - Settore Educazione (6 interventi): euro 165.086, pari al 22,9% del budget del settore; Settore sanitario (8 interventi): euro 182.290, pari al 24,8% del budget del settore; Settore Pesca (2 interventi): euro 61.780, pari al 25,9% del budget del settore; Settore Infrastrutture (2 interventi) : 416.520 euro, pari al 64,5% del budget del settore; Settore Supporto Istituzionale (1 intervento): 41.700 euro, pari al 15,5% del budget del settore. Nei settori educazione e sanità, le giustificazioni documentate circa le opere cancellate riguardano in due casi l’effettuazione da parte di altri donatori, ma più in generale l’esigenza di razionalizzare il complesso degli interventi a fronte di un generale e notevole incremento dei costi. Gli interventi, anche di piccola entit{, erano stati previsti in un’area molto ampia, e alcuni siti presentavano una situazione di non facile accessibilità, al punto da scoraggiare l’esecuzione da parte di imprese private. Si è quindi scelto di concentrare gli interventi in zone più accessibili e a maggiore valenza demografica, compensando l’impatto negativo della riduzione dei servizi riabilitati con un innalzamento degli standard di qualità. Entrambi i settori hanno infatti goduto per le opere rimanenti di un incremento di budget, per via delle riduzioni negli altri settori. Nel settore della Pesca sono state cancellate entrambe le infrastrutture previste, che prevedevano la costruzione di un centro per la lavorazione del pesce a Ngomeni, completo di cella frigorifera, e la ricostruzione di sei vasche per la coltivazione dei gamberi. Per quanto riguarda questa ultima attività, il motivo è stato il limitato beneficio che ne avrebbe tratto la popolazione, in quanto l’attivit{ vede gi{ l’impegno di una struttura imprenditoriale, in grado di provvedere autonomamente ai propri fabbisogni. Per il Centro vi è stato invece un lungo contenzioso riguardo alla identificazione dell’area dove questo doveva sorgere, con l’abbandono di tutti i siti selezionati per cause diverse, soprattutto legate al mancato accordo sulla cessione delle aree. L’intervento è stato più volte riformulato nel corso del Programma, in quanto la sua utilità è stata più volte ribadita dagli organi di gestione. Il suo definitivo accantonamento in questa fase del Programma, pur avendo un impatto limitato dal punto di vista finanziario, ha di fatto inibito i risultati riguardo agli obiettivi di incremento economico previsti dal Programma. I fondi sono stati trasferiti in buona parte sull’acquisto di attrezzature per i pescatori, peraltro ancora da effettuare all’epoca della esecuzione della presente valutazione. Molto rilevanti in termini finanziari sono state le opere cancellate nel settore delle infrastrutture civili. La prevista ristrutturazione della strada che collega il villaggio di Ngomeni con Mjanaheri e con l’arteria principale della costa è apparsa nei documenti di riprogrammazione come fortemente sottostimata nei costi, e in ogni caso la sua esecuzione avrebbe portato benefici solo temporanei, non sostenibili per le condizioni geo-morfologiche della zona. L’intervento di elettrificazione del villaggio era strettamente collegato dal punto di vista realizzativo con la infrastruttura stradale, ed è stato accantonato di conseguenza. Per entrambe le opere sono state valutate soluzioni alternative, con la possibilità di ottenerne la realizzazione attraverso altre fonti finanziarie. In particolare per la rete elettrica sembra esserci un impegno da parte del governo keniota a procedere in tempi brevi alla sua realizzazione, mentre per la strada proseguono tuttora le verifiche circa l’opportunità e la possibilità di coinvolgere altri soggetti nella implementazione. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 23 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Queste due opere, di cui avrebbe beneficiato l’intera popolazione della area, erano state concepite anche come ulteriore sostegno alla crescita economica locale, e quindi come infrastrutture di base necessarie allo sviluppo di attività generatrici di reddito. Anche in questo caso la loro mancata esecuzione ha allontanato la possibilità di cogliere i risultati sperati in questo senso. I fondi non utilizzati sono stati dirottati sugli altri settori. Infine per il settore del Supporto alle Istituzioni si è eliminata dal Programma la costruzione di un ufficio ex-novo per la CDA a Malindi, in quanto non giustificato dalle attività correnti e dalle esigenze della controparte. Al suo posto il Programma ha provveduto a riabilitare l’ufficio centrale della CDA a Mombasa e ad affittare un ufficio a Malindi per la durata dell’intervento. Nel complesso la cancellazione di alcune delle opere ha avuto un effetto contenuto sull’intero piano progettuale, tranne che nel caso delle attività per il miglioramento delle condizioni economiche. Il processo di modifica e trasferimento delle voci di previsione di spesa è stato piuttosto semplice e non particolarmente approfondito: se da una parte questo ha consentito al Programma di proseguire senza ulteriori rallentamenti, dall’altra non risultano documentate riflessioni particolari sulle ricadute rispetto all’impianto di tali cambiamenti, né sulla economicit{ delle scelte. La tabella che segue riporta a questo proposito, rispetto ai soli interventi effettuati, lo stato effettivo delle realizzazioni al luglio 2012, e lo scostamento sulle previsioni di spesa. Interventi Condizione % realizzaz. Diff. Costo su previs. Orig. Diff. Costo su progr. 2008 Sc. Primaria Ngomeni Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 39,3% + 31,4% Sc. Primaria Midodoni Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 43,6% + 62,9% Sc. Primaria Bura Realizzato con modifiche al piano originale 95 + 261,5% + 55,9% Sc. Secondaria Ngomeni Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 47,9% -12,3% Sc. Secondaria Gede Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 377,3% + 137,2% Centro Salute Ngomeni Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 138,3% + 6,7% Ospedale Distr. Malindi Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 104,7% + 11,5% Dispensario Mambrui Realizzato con modifiche al piano originale 100 + 49,6% + 20,9% Dispensario Marekebuni Aggiunto nel Piano d’Azione del Lug 2008 100 n.pres. + 17,1% Dispensario Sosoni Realizzato con modifiche al piano originale 90 + 266,1% + 93,8% Dispensario Baricho Realizzato con modifiche al piano originale 95 + 121,0% + 23,1% Dispensario Dagamra Realizzato secondo il piano originale 85 + 153,8% + 26,6% Muro marino Ngomeni Realizzato con modifiche al piano originale 60 + 248,0% + 1,7% Pozzi Realizzato con modifiche al piano originale 100 -6,6% -59,9% Ufficio CDA Mombasa Aggiunto nel Piano d’Azione del Lug 2008 100 n.pres. + 11,6% Tranne che per le ultime due opere della lista, la missione di valutazione ha verificato sul posto lo stato di realizzazione di tutti gli interventi. Con il supporto della PMU del Programma sono stati valutati gli stati di avanzamento e le opportunità che hanno dato luogo alle modifiche effettuate, confrontate le posizioni espresse dagli operatori locali e in generale dai beneficiari (in particolare i Comitati comunitari di Gestione delle infrastrutture), intervistati i fruitori e in qualche caso i realizzatori materiali dei lavori (ditte appaltatrici). Le opere sono state quasi ovunque completate o sono nella fase finale della realizzazione. Solo la costruzione del muro marino di protezione del villaggio di Ngomeni è ancora in una fase intermedia, per via del ritardo nell’avvio dei lavori e della estesa superficie da realizzare. La Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 24 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN qualità realizzativa è stata generalmente considerata al di sopra degli standard previsti dalle normative locali e comunque estremamente migliorativa delle condizioni preesistenti. D’altra parte le attese per l’esecuzione delle opere sono state assai lunghe, e la tempistica di realizzazione, soprattutto nelle fasi di progettazione e assegnazione degli appalti, ha subito notevoli ritardi. Anche l’investimento finanziario nelle realizzazioni infrastrutturali ha subito forti variazioni, come evidenziato nella tabella precedente. L’incremento di spesa non è un indicatore assoluto, in quanto in molti casi sono stati effettuati ampliamenti rispetto al progetto originale, ma testimonia in ogni caso della modalità di gestione del Programma e del meccanismo di forte e continua revisione del budget operato dall’ente di esecuzione. Per questo motivo sono state indicate le variazioni sia sul piano di spesa originale che sulla riprogrammazione effettuata nel 2008. Di seguito vengono riportate le principali osservazioni ricavate dalle visite ai siti delle infrastrutture e dalle analisi dei documenti al riguardo. Scuola Primaria Ngomeni: il Programma ha costruito ex-novo 4 nuove aule (rispetto alle 6 della previsione originale), l’ufficio amministrativo e i bagni, e ha riabilitato altre 8 aule gi{ esistenti. Malgrado la parziale riduzione del progetto, i costi sono aumentati di oltre il 30%, giustificati con l’aumento generalizzato dei costi. Le opere sono state completate all’inizio del 2009 e la scuola è pienamente operativa, con oltre 800 iscritti. Scuola Primaria Midodoni: il progetto originale, cancellato nella riformulazione del 2008, è stato reintrodotto nel Piano d’Azione del 2009 con realizzazioni totalmente diverse, sulla base della disponibilità dei fondi e delle nuove necessità riscontrate. Sono state costruite 3 nuove aule e l’unit{ per i bagni ed è stata installata e collegata una cisterna in ferro-cemento per l’acqua. L’opera è stata completata alla fine del 2011 ed è in funzione. Scuola Primaria Bura: come nel caso precedente, l’opera è stata prima eliminata dal PdA e poi ripristinata con differenti (e più ampie) specifiche. Sono state costruite 9 nuove classi, l’unit{ dei bagni ed è stata fornita la cisterna in ferro-cemento. Rispetto al primo progetto c’è stato un notevole incremento, giustificato dalle condizioni precarie delle strutture preesistenti e dal notevole bisogno della comunità, che resta spesso isolata nel periodo delle piogge. L’opera non è ancora completata, ma le aule sono già utilizzate in attesa della consegna definitiva. Scuola Secondaria Ngomeni: è l’intervento che ha richiesto il maggior investimento finanziario tra quelli realizzati. La costruzione di una scuola secondaria nel villaggio di Ngomeni era presente fin dalla prima formulazione del Programma, essendone l’intera area sprovvista. La scuola più vicina è a circa 15 chilometri di distanza, e la nuova costruzione avrebbe contrastato il fenomeno dell’abbandono, facilitando la prosecuzione dal primo al secondo ciclo. Dal progetto originale è stata eliminata la costruzione dei dormitori e delle cucine, mentre sono state aggiunte 2 ulteriori aule, un laboratorio informatico attrezzato e una biblioteca. Scuola Secondaria Gede: anche in questo intervento sono state operate modifiche rispetto al piano originale. Sono state riabilitate tutte le aule e l’ufficio amministrativo, aumentando l’altezza delle pareti e rifacendo tutti i tetti. Inoltre è stato sostituito l’impianto elettrico. L’opera è stata completata e consegnata nell’aprile del 2012. Centro Salute Ngomeni: come per gli altri interventi, anche questa importante infrastruttura realizzata nel villaggio di Ngomeni è stata riprogettata in corso d’opera. Le costruzioni hanno riguardato le aree per la maternità e la salute materno-infantile, un ambulatorio e alcune unità di servizio, secondo le richieste dei beneficiari. Nel villaggio esiste un Comitato per la gestione del Centro di Salute molto attivo, che ha preso in carico la responsabilità di monitorare le attività e partecipa attivamente alla identificazione dei bisogni, in particolare la ricerca di fondi per la copertura delle spese di personale e materiali. L’opera è stata completata nel corso del 2010 ed è subito entrata in funzione; attualmente però è ancora classificata come Dispensario nel sistema keniota e attende di ricevere la qualifica di Centro di Salute, in base alle sue dotazioni di personale e ai servizi erogati. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 25 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Ospedale Distrettuale Malindi: nell’ospedale distrettuale è stata riabilitata l’unit{ per l’effettuazione di prestazioni radiografiche (equipaggiata attraverso la donazione di una ONG italiana), sono stati effettuati lavori di miglioramento agli impianti idrici ed elettrici, sono state sistemate le aree esterne ai reparti e alle unit{, in modo da facilitare l’accesso e la fruizione da parte dei pazienti. L’ospedale di Malindi ha visto gi{ in precedenza un supporto da parte della Cooperazione Italiana, ed è stato inserito tra gli interventi del Programma nel quadro dell’allargamento del bacino di destinatari. La presenza di personale dirigente dell’ospedale molto motivato ed efficiente nella gestione, ha facilitato l’identificazione dei bisogni e orientato al meglio l’intervento. Il ruolo della CI qui è più visibile e riconosciuto che altrove, e si è potuta verificare una specifica attenzione al ruolo della assistenza tecnica italiana negli aiuti. Dispensario Mambrui: questa opera ha visto la realizzazione ex-novo di un reparto di salute materno-infantile, al posto della prevista riabilitazione del reparto maternità. Questo ha comportato un incremento dei costi, ma è andato incontro alle richieste della comunità, che vede la presenza di un Comitato molto attivo e preparato. La partecipazione della comunità ha anche potuto apprezzare la qualità delle infrastrutture, come incentivo ad un maggiore utilizzo dei servizi sanitari, soprattutto quelli materno-infantili. L’opera è stata tra le prime ad essere completata durante il 2008 e appare funzionante in modo rigoroso ed efficiente. Il personale è motivato e riesce ad erogare i servizi pur in mancanza di alcune unità. Dispensario Marekebuni: opera non presente nel piano originale, ha visto la realizzazione di un nuovo reparto di maternità, al posto del locale fatiscente, utilizzato in precedenza per questo scopo. Il Comitato di gestione si è mostrato estremamente soddisfatto per l’opera, anche se permane il problema, oltre alla comune difficoltà di provvedere ai costi di gestione, della scarsa disponibilit{ di acqua dolce, dato che l’unico pozzo è di acqua salmastra e l’investimento per un desalinizzatore è stato giudicato insostenibile. Dispensario Sosoni: in questo sito si è proceduto alla costruzione di un nuovo blocco infrastrutturale, al posto di riabilitare il precedente, che risaliva al 1969. Il costo è notevolmente accresciuto, anche rispetto alla riprogrammazione, per via, secondo gli operatori, dell’aumento dei prezzi delle costruzioni, e della difficoltà a raggiungere il sito con i mezzi e i materiali necessari. Questo ha determinato anche il ritardo nel completamento, che è previsto ad agosto 2012. L’opera offrirà comunque un importante servizio, in quanto copre un area molto ampia, in un raggio di oltre 20 km, con una popolazione di oltre 10.000 persone, e c’è una forte aspettativa sulla sua entrata in funzione. Il problema maggiore consiste nella mancanza di energia elettrica, non essendo il villaggio allacciato alla rete elettrica. Dispensario Baricho: come nel caso precedente, si è proceduto a realizzare una nuova costruzione (nuovo reparto maternità) al posto di riabilitare la precedente, con conseguente incremento dei costi. Il lavoro è pressoché ultimato, mancando alcune rifiniture alla costruzione. Per incrementare i servizi sarà necessario però provvedere a del personale aggiuntivo. Dispensario Dagamra: l’opera, realizzata secondo il piano originale, ha visto la realizzazione di un nuovo reparto maternità del dispensario. L’unità è stata completata e deve essere equipaggiata e consegnata per entrare in funzione. Il bacino di utenza è molto ampio (oltre 12.000 abitanti) e si conta in questo modo di raddoppiare le prestazioni attuali. Il problema è rappresentato anche qui dalla mancanza di energia elettrica, la cui rete dista 9 km dal villaggio. Muro marino Ngomeni: la programmazione iniziale di questo intervento era senza dubbio stata particolarmente approssimativa, prevedendo una realizzazione difficilmente sostenibile e soprattutto sottostimata nei costi. Un’analisi più approfondita e una specifica missione tecnica svolta dalla CI hanno permesso di elaborare delle soluzioni costruttive più adeguate al contesto, in termini di costi e di capacità di manutenzione. Il fronte di costa da proteggere è però piuttosto esteso (400 metri), e l’opera procede con lentezza. L’accantonamento delle realizzazioni a favore del settore della pesca ha condizionato la priorità attribuita a questa infrastruttura, che ha sofferto più di altre per la disponibilità ritardata dei fondi. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 26 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Complessivamente si può dire che i risultati previsti in termini di esecuzione dei lavori siano stati quasi ovunque raggiunti, d’altra parte però il confronto tra risultati previsti ed effettivi risulta difficilmente praticabile, in quanto dal punto di vista quantitativo, dato il numero delle opere cancellate, si è ridimensionato quanto era stato programmato di realizzare. Analogo discorso può essere fatto per la valutazione di altri elementi fondamentali della progettazione, cioè il rispetto della tempistica e dei costi previsti: il Programma ha raggiunto i risultati prefissati in termini di esecuzione, ma il confronto con tempi e costi originali è praticamente impossibile, visto l’andamento del Programma al di fuori delle previsioni. 3.3 Le procedure ed i rapporti predisposti per il monitoraggio del programma forniscono informazioni accurate su base regolare, facilitano il monitoraggio del programma e consentono di porre in essere eventuali misure correttive? La lettura dei documenti di Programma denota d’altra parte che queste problematiche non sono state considerate degli ostacoli alla realizzazione complessiva. Il meccanismo di gestione ha consentito con una sufficiente agilità di affrontare, risolvere, o dove non possibile altrimenti, accantonare le criticit{ via via presentatesi, con l’obiettivo di dare continuit{ al processo esecutivo. Gli organi di monitoraggio, DPSC e NPSC, hanno svolto la funzione di facilitare la risoluzione dei problemi, grazie alla partecipazione di tutte le autorità responsabili delle varie componenti, senza dare particolare risalto al mantenimento del disegno complessivo. Nelle prime fasi delle attività poi si è deciso a livello centrale di cancellare di fatto il DPSC, per rendere ancor più agile il processo, lasciando da un lato tutta la responsabilità esecutiva alla CDA, dall’altro come unico referente il NPSC, cioè direttamente il governo centrale. La frequenza delle riunioni di monitoraggio del NPSC12 è andata via via diradandosi a seguito dell’avvio effettivo delle opere. Tutte le problematiche presentatesi sono state correttamente sottoposte alla attenzione del Comitato, ma sono state affrontate e discusse principalmente riguardo alla risoluzione degli aspetti esecutivi, lasciando il disegno generale sullo sfondo. Il rapporto “fiduciario” con la CDA ha facilitato la gestione, ma ha indirizzato fortemente l’azione di controllo verso l’avanzamento delle singole attivit{ piuttosto che del Programma nel suo complesso. 3.4 L’assistenza tecnica italiana rappresenta nell’implementazione complessiva del programma? un valore aggiunto importante Con pochi strumenti di monitoraggio a disposizione, ed in presenza di una “forte” struttura realizzativa, anche il ruolo di controllo della CI è andato via via riducendosi, in parallelo con la riduzione delle risorse disponibili. Dopo l’approvazione del Programma si è deciso di dare corso alla presenza del previsto assistente tecnico italiano anche in assenza della effettiva erogazione del contributo al governo keniota, con il risultato che l’assistenza è cessata proprio in coincidenza dell’avvio delle attività finanziate. Il personale italiano che si è succeduto tra il 2006 e il 2008 ha contribuito alla attività di aggiornamento del Piano di Azione, dando conto per quanto possibile dei criteri di selezione delle opere e del contributo delle comunità. Ciò è stato possibile sia grazie alla consolidata presenza della CI nell’area di Malindi (in particolare con una serie di attivit{ nel settore sanitario affidate ad ONG), sia grazie ad un continuo supporto alla CDA nella elaborazione dei PdA e nella esecuzione delle missioni di verifica. Non a caso la rielaborazione più corposa delle attività è avvenuta prima della conclusione della assistenza tecnica italiana a fine 2008, ed è stata presentata per la approvazione al NPSC del 22 dicembre 2008. In seguito la supervisione è stata affidata all’esperto tecnico presente presso l’UTL a Nairobi, e poi al solo Direttore di questa, il cui contributo per comprensibili ragioni di tempo e 12 Cfr. Tabella pag. 9 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 27 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN competenza si è alla fine concentrato sulla discussione di specifiche problematiche e ad una ricognizione sull’avanzamento delle attività. È da rilevare che a questo proposito la CDA non ritiene necessaria la presenza di una AT italiana nella eventuale seconda fase del Programma, a testimonianza della convinzione di disporre dei mezzi sufficienti ad assicurare il corretto svolgimento delle attività. 3.5 Le procedure, le linee guida ed i formati predisposti costituiscono un meccanismo efficiente e trasparente per la gestione delle attività di procurement, di affidamento dei lavori, e di rendicontazione? Attraverso la modalità di finanziamento ex art. 15, che ha trasferito la titolarità dei fondi al governo keniota, non sono state adottate le procedure italiane in merito alla giustificazione delle spese e alla approvazione dei correttivi apportati al Programma in corso d’opera. In effetti per l’aspetto procedurale si è previsto di affidare ad una societ{ esterna l’audit contabile e la verifica degli adempimenti seguiti, per assicurare l’allineamento agli standard internazionali delle procedure utilizzate, che hanno seguito le norme nazionali keniote in materia di procurement e gestione contabile. Alla società di audit è stato richiesto inoltre di eseguire un assessment iniziale sulle capacità della CDA, che si è tradotto in una serie di osservazioni e raccomandazioni. La CDA è stata giudicata affidabile dal punto di vista della struttura e delle competenze, ma, non avendo mai gestito in precedenza un Programma di complessità e volume simile, le è stata richiesta l’adozione di taluni aggiustamenti e correttivi. Una verifica della messa in pratica di queste raccomandazioni è stata fatta all’interno del successivo audit intermedio: le raccomandazioni in merito al rafforzamento degli strumenti di gestione finanziaria (conti bancari e libri contabili separati, aggiornamento di manuali e reportistica, ecc.) e all’adeguamento delle capacit{ per la gestione degli appalti (nuovo personale specializzato, revisione della struttura e del funzionamento dei comitati di valutazione, prequalifica degli appaltatori) sono state tutte recepite e superate; diversamente le raccomandazioni relative alla predisposizione degli strumenti atti a garantire il migliore controllo e monitoraggio dell’andamento del Programma, sono state per lo più disattese. Soprattutto la mancanza di un aggiornato sistema di controllo del budget, collegato ad ogni processo di spesa, e l’assenza di un rapporto di esecuzione dettagliato e di una previsione di flussi finanziari, da sottoporre con stretta frequenza agli organi di gestione e alla CI, sono stati confermati nel corso dell’audit, senza che abbiano trovato correttivi neppure successivamente. Inoltre l’originale tempistica biennale aveva previsto solo due audit annuali (uno intermedio e uno finale), considerandoli sufficienti per un controllo dell’andamento, mentre nella realt{ si è realizzata una sola verifica di questo tipo in oltre quattro anni di gestione dei fondi del Programma, la quale si è rivelata del tutto insufficiente per un efficace monitoraggio amministrativo. Le attività di procurement sono state indirizzate al mercato locale, e la applicazione delle procedure nazionali ha consentito di documentare dei livelli adeguati di trasparenza, sebbene in presenza di qualche rilievo, cui peraltro non è stato dato seguito. Sono stati intervistati alcuni soggetti coinvolti nella esecuzione degli appalti effettuati e si è avuta la conferma del rispetto delle procedure prescritte e del corretto scambio di informazioni tra le imprese e la PMU. 4.4 EFFICACIA DEL PROGRAMMA DOMANDA 4: IN CHE MISURA GLI INTERVENTI FINANZIATI DAL PROGRAMMA HANNO CONTRIBUITO AD UN MIGLIORAMENTO DE: - L’ACCESSIBILITÀ E LA QUALITÀ DELLE SCUOLE DISTRETTUALI? - LA COPERTURA E LA QUALITÀ DEI SERVIZI SANITARI? - LE PRINCIPALI ATTIVITÀ GENERATRICI DI REDDITO, IN PARTICOLARE NEL SETTORE DELLA PESCA? - L’USO DELLE INFRASTRUTTURE CIVILI NELL’AREA DI NGOMENI? Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 28 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN - LE CAPACITÀ GESTIONALI ? - IL COINVOLGIMENTO DELLE AUTORITÀ/COMUNITÀ LOCALI NEI PROCESSI DI SVILUPPO? Risposta Sintetica alla Domanda 4 - Nei settori in cui le attività si sono principalmente concentrate, quelli della sanità e della educazione, gli interventi finanziati hanno prodotto un reale incremento della accessibilità di tali servizi, e della qualità relativa. Le verifiche di terreno effettuate hanno testimoniato il funzionamento delle infrastrutture riabilitate nel campo dei servizi per la salute, così come di quelle nel settore della educazione, anche se con alcuni limiti dovuti alla limitata disponibilità di personale in entrambi i settori. I dati raccolti sulle prestazioni sanitarie e scolastiche relative alle strutture riabilitate testimoniano in termini assoluti il loro forte grado di utilizzo. In entrambi i settori di base, l’educazione e la sanit{, l’innalzamento degli standard delle infrastrutture o la loro realizzazione ex-novo ha ovunque comportato, a detta degli operatori, un aumento dell’accessibilit{ e dell’utilizzo dei servizi erogati. - Altri settori di attività del Programma, quali le infrastrutture civili e il sostegno alla pesca, sono state fortemente ridimensionate per le difficoltà intervenute nella realizzazione, riducendo la dimensione “integrata” dell’intero Programma. La portata finanziaria degli interventi di infrastrutture civili (strade e elettrificazione) è stata sottostimata, e la sua mancata realizzazione ha condizionato negativamente tutto il previsto sostegno allo sviluppo delle condizioni economiche della zona di Ngomeni. - Nel settore del sostegno alle istituzioni il Programma ha senz’altro avuto un esito positivo, poiché grazie ad esso si sono notevolmente accresciute le capacità della controparte esecutiva CDA, oggi pienamente operativa nell’area. In generale il grado di coinvolgimento a vari livelli degli interlocutori locali è stato ampio e soddisfacente, in grado di sostenere lo svolgimento del Programma anche in assenza di una assistenza tecnica continuativa. 4.1 E’ migliorata la funzionalità delle strutture riabilitate? 4.2 E’ maggiore l’ accesso – e l’uso - da parte delle comunità locali a infrastrutture e servizi di natura socio-economica? L’analisi e valutazione dell’efficacia del Programma non è stata facilitata dalla predisposizione del Quadro Logico, mancante degli indicatori a tale riguardo, e dalla difficoltà di reperire i dati di riferimento, sia di partenza che aggiornati. Nel documento di formulazione del programma non è stata riportata una analisi specifica, corredata da una baseline di riferimento, sulle condizioni dell’area nei settori oggetto dell’intervento, inoltre la suddivisione dell’area in due distretti diversi, intervenuta solo di recente, ha costituito un ulteriore limite alla raccolta di informazioni. Nel corso della missione di valutazione sono stati più volte richiesti, sia al CDA che ai rappresentanti dei Ministeri rilevanti (in particolare quelli della sanit{ e dell’educazione), dati relativi agli indicatori ritenuti importanti ai fini della valutazione dell’efficacia e dell’impatto del programma. Purtroppo, a dispetto di svariate richieste durante la missione in loco, reiterate poi attraverso l’invio di e-mail dopo la fine della missione, tali dati non sono mai stati portati all’attenzione del team. Non essendo stato quindi possibile eseguire dei raffronti in termini di valori numerici, mancando la gran parte dei dati per ciascun sito, con particolare riguardo al periodo precedente l’intervento, l’analisi ha considerato i dati complessivi dei distretti e ove possibile i valori attuali, assieme ai giudizi ricavati dalle interviste effettuate.I dati raccolti sulle prestazioni sanitarie e scolastiche degli anni recenti, successivi al completamento delle opere testimoniano in termini assoluti il forte utilizzo delle strutture riabilitate e un alto rapporto tra le prestazioni erogate e la popolazione totale dell’area. Come già presentato nel paragrafo precedente, nei siti in cui le infrastrutture sono state realizzate Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 29 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN si è potuto riscontrare un effettivo incremento dell’utilizzo dei servizi. L’apprezzamento dei beneficiari è ovunque elevato, così come il livello di coinvolgimento del personale in servizio presso le strutture riabilitate e la loro consapevolezza degli sforzi profusi. In entrambi i settori di base, l’educazione e la sanit{, l’innalzamento degli standard delle infrastrutture o la loro realizzazione ex-novo ha ovunque comportato, a detta degli operatori che gestiscono le strutture, un aumento della accessibilità e della fruizione dei servizi. Nel settore dell’educazione, per quanto riguarda la scuola primaria il livello delle iscrizioni, a partire dalla introduzione del programma di gratuità della istruzione primaria (FPE – Free Primary Education), è andato costantemente crescendo, passando dai 51.702 iscritti del 2002 agli 83.814 del 2007 (anno di riferimento per l’avvio delle attivit{ del Programma), ai 93.484 dell’ultimo censimento del 2009. secondo gli ultimi dati disponibili, il tasso di iscrizione in rapporto alla popolazione in età scolare è tuttora inferiore (84%) alla media nazionale, che supera il 90%, ma la notevole dispersione della popolazione rurale rende difficile incidere sostanzialmente su tale indicatore. Gli interventi riabilitativi piuttosto hanno insistito sull’accrescimento della qualit{ complessiva, puntando su un effetto “a catena” tra qualit{ delle infrastrutture, qualità degli insegnanti e del servizio scolastico e qualità dei risultati degli studenti. Le interviste raccolte durante la valutazione hanno confermato questa linea strategica, testimoniata da due elementi di rilievo: la capacità delle strutture di assorbire la presenza continua degli studenti durante tutta la giornata, e la maggiore disponibilità degli insegnanti a trasferirsi nelle aree rurali in presenza di strutture riabilitate. Ad esempio presso la scuola primaria di Ngomeni, la qualità delle infrastrutture, a detta degli operatori, ha innescato un circuito virtuoso, motivando maggiormente il personale e gli studenti verso un innalzamento della qualità del servizio e dei risultati scolastici. Come primo intervento realizzato, questo costituisce il punto di riferimento per interventi simili nella zona e al di fuori. Certamente i benefici riscontrati comportano anche taluni effetti negativi: il bisogno crescente di nuovo personale tecnico, cui il governo non è attualmente in grado di fare fronte13; l’insorgenza di nuove aspettative14, per far fronte alle esigenze determinate dalla nuova situazione soprattutto in termini di servizi aggiuntivi (trasporti, dormitori, cucine, laboratori); la formazione di una certa difformità nella offerta del sistema scolastico, che potrebbe generare tensioni nella gestione; infine, ma soprattutto, la necessità per le comunità di partecipare ai costi di gestione delle strutture riabilitate (insegnanti compresi)15, che in alcuni casi e in questo contesto potrebbe, in mancanza di azioni di accompagnamento, provocare l’effetto contrario di un allontanamento della popolazione scolastica. Nel settore dell’educazione, il problema maggiore dell’area è tuttora rappresentato dal drastico abbandono della scuola tra il primo e il secondo ciclo. Anche in questo ambito si sono registrati significativi progressi, passando dai 2.098 iscritti del 2001, ai 5.281 del 2007, agli 8.735 dei dati del 2011. Malgrado questo il tasso di abbandono resta evidentemente troppo alto (oltre il 50% complessivamente, maggiore tra le femmine). La scelta di intervenire con la realizzazione di una nuova scuola secondaria a Ngomeni aveva il senso di contrastare questo fenomeno, facilitando il passaggio degli studenti tra i cicli. Completata nel 2010, la scuola conta oggi oltre 150 studenti, ma può potenzialmente assorbirne molti di più16. Il problema in questo caso riguarda i costi, che sono Presso la scuola primaria di Bura, i problemi maggiori sono dovuti alla alta percentuale di abbandono scolastico e alla scarsa disponibilità di insegnanti, entrambi fattori legati alla localizzazione fortemente rurale del villaggio. Si conta sulla attrattività delle nuove strutture per ridurre entrambi i problemi. 13 Presso la scuola primaria di Ngomeni, sono state avanzate ulteriori richieste di ampliamento, per la costruzione delle cucine e per la fornitura di pompe idrauliche per i bagni. 14 Il problema è comune a tutte le strutture e conta sul contributo delle comunità per la soluzione. Presso la scuola primaria di Ngomeni sono allo studio per questo fine possibili attività di generazione autonoma di fondi. 15 La scelta di eliminare le strutture di supporto dalla costruzione della scuola secondaria a Ngomeni non sembra essere stata adeguata, in quanto la presenza di dormitori avrebbe aumentato il raggio di copertura dell’istituto, permettendo di 16 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 30 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN proibitivi per la maggior parte della popolazione ed è legato alla sottoutilizzazione e alle complesse procedure di registrazione della struttura nell’ambito del sistema scolastico nazionale. Le rette servono quasi interamente per pagare gli insegnanti, non ancora inviati dal governo, lasciando poche risorse per i materiali, che sono del tutto insufficienti. In mancanza di un contributo alle famiglie, che oltre alla completa copertura delle spese, possa costituire un incentivo alla frequenza e una alternativa all’impiego dei ragazzi come forza-lavoro, sarà molto difficile ottenere la piena efficacia dell’intervento effettuato. Nel settore sanitario, la tipologia d’intervento ha variato sostanzialmente a seconda della collocazione urbana o rurale dell’infrastruttura. Presso l’ospedale distrettuale di Malindi l’intervento si è inserito nell’ambito della più continuativa presenza della Cooperazione Italiana, a cui si è dato supporto con la riabilitazione di alcune facilities (sistema idrico, illuminazione, viabilità esterna) e del reparto di radiologia, nel frattempo equipaggiato grazie al contributo di una ONG italiana. Oltre a consentire il miglioramento delle prestazioni radiologiche (di cui si è raccolta testimonianza ma non dati quantitativi), in questo caso quindi si è provveduto ad incrementare la qualità delle infrastrutture complementari al servizio sanitario: tutta la struttura è ora dotata di un efficiente sistema di collegamento idrico con conseguente riduzione dei costi di gestione corrente dell’ospedale (riduzione delle perdite d’acqua), l’elettricit{ è fornita in modo continuativo e consente di erogare i servizi a ciclo continuo, i trasferimenti tra i reparti e l’accesso di pazienti, personale e visitatori è stato reso più confortevole e adeguato ad una struttura ospedaliera. Per quanto riguarda le zone rurali gli interventi hanno invece teso ad aumentare il livello di fruizione dei servizi, grazie al miglioramento delle strutture e degli equipaggiamenti. In queste aree il problema è costituito dalla distanza da percorrere per raggiungere i centri sanitari, che in caso di emergenze diviene una difficolt{ insormontabile. Esiste inoltre una certa diffidenza all’uso delle strutture sanitarie pubbliche, quando queste non presentano standard di sufficienza e non assicurano la risoluzione dei problemi del paziente. Le strutture riabilitate in questo senso hanno svolto una funzione di incentivo all’utilizzo, unitamente all’opera del personale e delle autorit{ delle comunità che hanno mostrato un forte coinvolgimento. Secondo le statistiche nazionali, nel distretto di Malindi/Magarini il 45,8% della popolazione rurale si rivolge in caso di malattia ad un dispensario o a un centro di salute pubblico, e questo testimonia del ruolo svolto da queste strutture sul territorio. Nel settore del sostegno alle attività economiche, in particolare la pesca, la cancellazione delle realizzazioni maggiori, riguardanti il centro per la lavorazione del pesce a Ngomeni, ha ridotto di gran lunga la efficacia dell’intervento. La sola attivit{ di formazione erogata ai pescatori non sembra aver avuto una portata sufficiente, soprattutto senza il contributo delle infrastrutture, mentre la prevista fornitura di materiali ed equipaggiamenti non ha ad oggi avuto ancora luogo. Questa componente non ha di fatto prodotto risultati apprezzabili, neanche attraverso l’utilizzo dello strumento delle microrealizzazioni, finanziate con la parte di fondi in gestione diretta. Tale specifica modalità di intervento è stata attivata nella prima fase di esecuzione, subito dopo l’approvazione e l’avvio del Programma. In attesa della erogazione del contributo ex art. 15, la CI ha dato luogo ai primi investimenti, contando in questo modo anche di dare visibilità al Programma. Il finanziamento di microprogetti per le attività di sviluppo economico, sottoposti da gruppi di beneficiari, è proseguito fino alla fine del 2008, con l’esaurimento dei fondi disponibili. Complessivamente sono state finanziate 25 microiniziative, cinque in più di quelle inizialmente previste, la maggior parte delle quali nel settore dell’allevamento. Il contributo, per uno stanziamento complessivo di oltre 59.000 euro, è consistito più che altro nella fornitura di input materiali per avviare le attività, mentre le comunità hanno apportato principalmente gli spazi fisici aumentarne l’utenza e avere una migliore utilizzazione della struttura, che è tuttora sottoutilizzata. Inoltre, mentre il laboratorio informatico è operativo, la biblioteca non è stata fornita dei materiali e l’intero edificio è usato solo per attivit{ collaterali. L’opera in definitiva, pur avendo colmato un bisogno della comunit{, avrebbe potuto essere progettata con più attenzione, includendo anche le attività necessarie a garantirne il pieno funzionamento in tempi rapidi. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 31 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN dove realizzarle. Ad oggi però solo sei di queste iniziative sono ancora in funzione, con un tasso di successo quindi piuttosto limitato. Tutte le altre si sono esaurite dopo pochi mesi dalla creazione, il più delle volte a causa della vendita dei beni che erano stati conferiti. Le attività economiche sono state programmate sulla base delle richieste delle comunità, ma spesso senza un adeguato supporto in termini di analisi su fattibilità, prospettive di mercato, costi previsti, analoghe esperienze precedenti. Le medesime controparti erano per lo più bisognose di un processo di formazione legato agli aspetti imprenditoriali dei progetti. La redazione di business plan, il marketing, la gestione delle risorse, sono in effetti tematiche di non facile acquisizione tra i gruppi beneficiari, e la loro padronanza poteva migliorare gli effetti dei progetti. Nel corso della valutazione è stata intervistata l’operatrice community worker che era stata contrattata dalla CI per effettuare il monitoraggio di queste iniziative. A suo giudizio l’insuccesso delle microrealizzazioni è stato causato dall’assenza di formazione preventiva dei beneficiari, che sono stati selezionati senza tenere conto della effettiva capacità a sostenere nel tempo tali iniziative. I contributi non sono stati affidati ai membri più qualificati delle comunità, ma a quelli maggiormente abili nel manifestare la propria disponibilità, sena peraltro offrire garanzie sul proprio impegno. Il forte impegno profuso dalla assistenza tecnica italiana nel promuovere questa iniziativa è risultato sproporzionato in relazione agli esiti raggiunti, e questa modalità non ha inciso sul raggiungimento dei risultati del Programma. Anche il settore delle infrastrutture civili è stato fortemente ridimensionato nel corso dell’esecuzione, e non ha prodotto risultati significativi. Le due opere infrastrutturali maggiori, il rifacimento della strada di collegamento al villaggio di Ngomeni e la elettrificazione dello stesso villaggio sono state abbandonate per motivi economici, e l’altra opera di rilievo, la costruzione del muro di protezione dal mare, è ancora in via di realizzazione, senza che si possa dare un giudizio sulla sua efficacia. Come già sottolineato risulta rilevante la sottostima dei costi per questi interventi, che non trova giustificazione neppure nell’aumento dei prezzi. Senz’altro le realizzazioni di infrastrutture civili sono una condizione per lo sviluppo socio-economico della zona, ma a varie riprese si è dimostrato, analizzando i costi reali, che per manifestare efficacia necessitavano di uno sforzo finanziario che andava al di là della disponibilità effettiva del Programma. Nell’ambito del rafforzamento delle capacit{ gestionali delle istituzioni coinvolte nel Programma i risultati sono stati senz’altro positivi. Il supporto offerto in termini materiali e professionali alla CDA ha portato ad un accrescimento delle capacità di questa, testimoniato dal suo successivo accreditamento come ente esecutore presso altri donatori, in particolare la Banca Mondiale. Il Programma ha riabilitato l’ufficio centrale della CDA a Mombasa, ha reso disponibile un ufficio a Malindi, ha rafforzato la dotazione di risorse umane qualificate di materiali e ha indotto un innalzamento degli standard di gestione amministrativa e contabile. La CDA è oggi un ente le cui capacità sono riconosciute anche a livello del governo centrale: il rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Regionale ha voluto esprimere il suo riconoscimento al governo italiano per questo importante contributo. 4.5 IMPATTO E SOSTENIBILITÀ DEGLI INTERVENTI DOMANDA 5: IN CHE MISURA IL PROGRAMMA HA CONTRIBUITO AL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE DELLE COMUNITÀ DI BENEFICIARI? Risposta Sintetica alla Domanda 5 - La scala ridotta degli interventi non consente di misurarne facilmente l’impatto sulla situazione generale dell’area. In linea di massima si può affermare che gli obiettivi relativi all’aumento del livello dei servizi sociali di base possono dirsi raggiunti, mentre quelli Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 32 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN relativi all’incremento delle condizioni economiche non hanno avuto un esito positivo, in quanto tali componenti sono state quasi del tutto accantonate nella realizzazione. - Il trasferimento delle infrastrutture realizzate/riabilitate alle varie componenti settoriali del sistema nazionale non è stato privo di difficoltà, per via delle ridotte capacità finanziarie locali. Le realizzazioni hanno quindi contato sulla disponibilità delle comunità locali a contribuire ai costi di gestione, onde assicurarne il funzionamento a regime. D’altra parte la qualità degli interventi ha innescato un processo di appropriazione e innalzato il livello delle aspettative dell’intera area. - Malgrado il Programma abbia ormai impegnato tutte le risorse disponibili e abbia completato l’insieme delle realizzazioni, esso viene percepito come tuttora in una fase di sviluppo, e per questo notevoli aspettative per la realizzazione delle opere mancanti sono riposte nel finanziamento di una seconda fase. 5.1 Sono migliorate le condizioni socio-economiche della popolazione nelle zone di intervento del programma? L’effettuazione della valutazione ad intervento ancora in corso e la scala ridotta delle realizzazioni rispetto alla generale situazione dell’area non consentono di poter misurare appieno l’impatto del Programma sulle condizioni socio-economiche della popolazione. Come nel caso della rilevanza, si può fare riferimento alla rispondenza del Programma con le politiche e le azioni prioritarie nell’ambito della strategia nazionale, e progettare l’osservazione di una serie di indicatori di sviluppo nei settori di interesse. Il documento di riferimento più aggiornato sotto questo aspetto è il District Strategic Plan 20052010, elaborato per l’area di Malindi dalla National Coordinating Agency for Population and Development, in collaborazione e consultazione con l’amministrazione locale e la societ{ civile del Distretto. Il DSP traccia un profilo socio-economico del Distretto e definisce le problematiche principali e le azioni da intraprendere per cogliere l’obiettivo di favorire la crescita complessiva dell’area. Costituisce quindi una interessante fonte di confronto per quanto è stato realizzato dal Programma. Le principali considerazioni rispetto alla situazione di partenza riguardano la composizione della popolazione, che presenta circa il 47% avente una età inferiore ai 15 anni e ha un tasso di crescita sostenuto, la cui combinazione contribuisce a accrescere il livello di povertà; questo a sua volta presenta le seguenti caratteristiche: alta incidenza delle malattie, precarie condizioni abitative, scarso accesso ai servizi di base. Lo stato della popolazione determina quindi un forte incremento della disoccupazione, una crescente domanda verso i servizi sociali (soprattutto sanitari), un degrado ambientale e il bisogno di nuove infrastrutture. La risposta al complesso di problemi generati da questa situazione è considerata necessaria per influire sul processo di crescita socioeconomica degli abitanti dell’area. Per i soli settori che sono stati toccati dal Programma, sanità, educazione e sviluppo economico, si riportano di seguito i risultati della analisi SWOT contenuta nel DSP, riferita alla capacit{ dell’intervento pubblico. Settore Sanità Educazione Rapporto finale Punti di forza Personale formato Ampia copertura del territorio Disponibilità di strutture e equipaggiamenti Personale formato Ampia copertura del territorio Punti di debolezza Personale insufficiente Forniture mediche insufficienti Scarsa motivazione Mancanza di mezzi materiali Personale non adeguato Agosto 2012 Opportunità Minacce Creazione di network Aiuto pubblico Contributi dei donatori Supporto delle comunità Creazione di network Aiuto pubblico Contributi dei donatori Logoramento del personale Ricambio del personale Insorgere di epidemie Ricambio del personale Alto tasso di abbandono scolastico Pagina 33 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Personale formato Sviluppo economico Scarsa motivazione Mancanza di mezzi materiali Personale non adeguato Scarsa motivazione Copertura limitata del territorio Mancanza di personale formato al livello inferiore Creazione di network Aiuto pubblico Contributi dei donatori Supporto delle comunità Mortalità infantile Ricambio del personale Taglio della spesa pubblica Come si può facilmente intendere, questa lettura conferma la adeguatezza degli interventi messi in atto dal Programma e può portare a concludere che, almeno per quanto riguarda i settori della sanità e della educazione, il pieno funzionamento delle realizzazioni compiute potrà nel medio periodo contribuire al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione. Da una parte, nel settore educativo, si è operato sul segmento di popolazione più numeroso e sul maggiore fattore potenziale di sviluppo endogeno (la qualit{ della educazione); dall’altra, nel settore sanitario, si intende limitare uno degli effetti più negativi che affliggono la popolazione in stato di povertà, attraverso il ricorso a qualificati servizi di base. Ovviamente l’impatto effettivo delle opere realizzate dal Programma dipenderà anche da una serie di fattori su cui grava tuttora una certa incertezza, primo fra tutti la capacità della amministrazione pubblica di prendere effettivamente in carico le strutture riabilitate e di portare avanti il piano di dotazioni in risorse umane e materiali necessario al pieno utilizzo delle strutture. La consegna e il trasferimento della titolarità delle strutture (in particolare le nuove costruzioni) alle competenti autorità di distretto è infatti proceduto finora con una certa difficoltà, a causa delle ridotte capacità finanziarie delle stesse. I problemi che permangono in termini di personale qualificato, equipaggiamenti e facilities di supporto (elettricità, acqua potabile, trasporti) sono di difficile soluzione senza un adeguato intervento del governo centrale, e, malgrado gli impegni presi nel corso della implementazione, rischiano di condizionare negativamente la portata dell’intervento. Nel settore dello sviluppo economico, dove si erano pianificate attività in grado di stimolare la crescita del reddito, come si è visto non si sono avuti risultati apprezzabili, vista la cancellazione dei maggiori interventi. Il settore della pesca è effettivamente considerato quello con il maggiore valore aggiunto e col migliore potenziale di crescita, ma necessita di un livello di investimenti difficilmente compatibile con quanto previsto dal Programma e dalla sua logica integrata, per incidere realmente sulle condizioni attuali. L’alto tasso di povert{ e la distribuzione della popolazione in piccoli villaggi molto frammentati sul territorio avrebbero reso comunque difficile apprezzare il valore di un intervento destinato ad una singola comunità, valore a cui peraltro non sembra essere stata data particolare priorità, nel quadro della implementazione del Programma svolta dalla agenzia di esecuzione. In effetti la verifica svolta non ha rilevato che alla componente delle attività legate alla pesca sia stata dato uno specifico impulso. La gestione e risoluzione delle controversie legate alla individuazione dei terreni dove far sorgere il centro per la lavorazione del pesce sono state trattate a margine delle altre iniziative, e i tempi con cui si è proceduto testimoniano anche di una probabile limitata aspettativa locale. Inoltre, come si è detto più volte, la portata della componente ha perso valore anche in relazione alla mancata realizzazione della infrastruttura stradale e delle elettrificazione, sulla cui soluzione le varie alternative presentate sono state tutte disattese. 5.2 E’ aumentato il grado di partecipazione delle comunità ai processi di sviluppo? In generale in questo caso il coinvolgimento della comunità è stato limitato, anche a causa dello svantaggioso rapporto tra investimento finanziario e popolazione servita. Inoltre le realizzazioni previste comportavano l’impiego, per la manutenzione e la gestione, di personale qualificato, Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 34 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN riducendo anche da questo punto di vista il possibile apporto della comunità. Al contrario nei settori educativo e sanitario il livello di appropriazione e coinvolgimento delle comunità è stato molto alto, al punto da assicurare il funzionamento delle strutture con contributi diretti, in mancanza di quelli governativi. Malgrado l’esistenza del programma di educazione gratuita, tutte le scuole contano tuttora su un contributo delle famiglie per garantire il pagamento degli insegnanti e la dotazione minima di materiale, mentre nel settore sanitario molti servizi vengono erogati a fronte del pagamento di piccole somme, che servono a completare la copertura delle spese e a garantire l’erogazione dei servizi. In questo senso l’opera dei comitati di gestione delle strutture a livello di villaggio è risultata fondamentale, per guidare le scelte delle comunità e incentivare il corretto utilizzo delle strutture. D’altra parte, come spesso accade in questo tipo di programmi ed in presenza di un contesto di forti bisogni, l’attivit{ svolta attraverso l’intervento di un donatore, in questo caso il governo italiano, è percepita come un sostegno permanente, e si stenta a comprendere la logica di un intervento circostanziato nel tempo e nella modalità. Le opere realizzate costituiscono solo una piccola parte di quelle realizzabili secondo medesimi standard e tipologie di problemi, inoltre l’innalzamento della qualit{ porta con sé nuove prospettive e bisogni. Nell’area, pur in presenza di altri donatori, si è generata una importante aspettativa per l’azione della CI e per una seconda fase dell’intervento. Sia da parte della CDA che del governo centrale inoltre si confida nel mantenimento dell’impegno italiano, che è considerato funzionale alle prospettive di sviluppo regionale, e di questa intensa aspettativa si dovrà tenere conto nella gestione delle attività di chiusura dell’intervento. 5 GIUDIZIO COMPLESSIVO E CONCLUSIONI 5.1 GIUDIZIO SINTETICO L’impostazione del Programma è stata elaborata coerentemente alle priorità nazionali di sviluppo in una logica di approccio integrato, tenendo conto dei bisogni e delle aspettative della popolazione locale. Il Quadro Logico però elaborato in fase di formulazione e allegato alla proposta di finanziamento si concentra esclusivamente sugli indicatori di risultato, e quindi sulla quantificazione delle realizzazioni previste dalle attività, senza fornire un raccordo logico con gli obiettivi generale e specifici. Ciò ha comportato evidenti carenze nella fase di monitoraggio circa l’analisi della situazione e il suo possibile miglioramento. La gestazione e l’avvio del Programma sono stati particolarmente laboriosi e hanno comprtato una notevole allungamento della tempistica prevista. Questi ritardi hanno inciso negativamente sulla capacit{ realizzativa del Programma, soprattutto per via dell’incremento dei costi, e hanno costretto ad una profonda riprogrammazione - e conseguente riduzione - degli interventi prima di procedere alla fase esecutiva. Malgrado la presenza delle problematiche sopra indicate il meccanismo di funzionamento del Programma è risultato adeguato alle esigenze degli attori coinvolti: sono state assicurate sia la ownership del governo keniota sulla titolarità del programma, attraverso l’Accordo Intergovernativo stipulato con il governo italiano, sia le esigenze della parte italiana derivanti dalla legislazione sull’utilizzo dei fondi pubblici. Tranne nel caso delle attività per la promozione dello sviluppo economico, i cui risultati non sono da ritenersi apprezzabili, la riprogrammazione pur avendo ridotto il bacino di utenza dei possibili beneficiari, ha consentito di accrescere l’efficacia delle azioni realizzate, e di rendere le strutture realmente fruibili, adeguando le realizzazioni in base alle nuove esigenze e ad una razionalizzazione dei costi. La maggior parte delle realizzazioni compiute ha riguardato i settori educazione e sanità, su cui sono confluiti la maggior parte dei fondi stanziati. L’apprezzamento dei beneficiari è stato ovunque elevato, così come il livello di coinvolgimento del personale in servizio presso le strutture riabilitate e la loro consapevolezza circa gli sforzi profusi Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 35 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN nella realizzazione del Programma. Anche nel settore del sostegno alle istituzioni il Programma ha senz’altro avuto un esito positivo, poiché grazie ad esso si sono notevolmente accresciute le capacit{ della controparte esecutiva CDA, oggi pienamente operativa nell’area e ben riconosciuta a livello di governo centrale. Il pieno funzionamento delle infrastrutture realizzate nei settori sanità e educazione potrà nel medio periodo contribuire efficacemente al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione. Riguardo l’impatto della iniziativa, molto dipenderà dalla capacità della amministrazione pubblica di prendere effettivamente in carico le strutture riabilitate e di portare avanti il piano di dotazioni in risorse umane e materiali necessario al pieno utilizzo delle strutture. In caso di rifinanziamento della iniziativa bisognerà dare priorità alle attività di integrazione di quanto gi{ realizzato, per garantire l’efficacia degli interventi e l’impatto durevole delle realizzazioni ed evitare inutili dispersioni di risorse, concentrando lo sforzo verso i risultati più concretamente raggiungibili. 5.2 CONCLUSIONI Questo paragrafo sintetizza i risultati dello studio riportati nel capitolo precedente. Le conclusioni sono suddivise in cinque gruppi, in base alle corrispondenti domande valutative. 1: RILEVANZA DEL PROGRAMMA E CAPACITÀ DI INTERPRETARE I BISOGNI 1.1 L’obiettivo generale e gli obiettivi specifici del Programma integrato per lo sviluppo del distretto di Malindi sono coerenti con le priorità e le linee di intervento previste nei piani di sviluppo nazionali e regionali, così come indicate nell’Economy Recovery Strategy del 2004 e nel District Strategic Plan del 2005. Sia i settori identificati (educazione, sanità, attività economiche e infrastrutture civili), che l’ambito geografico (gli attuali distretti di Malindi e Magarini), coprono le aree prioritarie identificate dal governo e intendono contribuire al raggiungimento dei risultati da questo auspicati. 1.2 Il Programma si è inserito nei meccanismi e nelle strutture nazionali per lo sviluppo del Paese, grazie al sistema di finanziamento e a quello di gestione adottato. Il Programma è stato finanziato attraverso lo strumento previsto dall’art. 15 del Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, mediante una erogazione finanziaria che è stata incorporata nel bilancio dello Stato, e si è inserita nel complesso delle attività per lo sviluppo da questo pianificate e gestite. La sue esecuzione è stata affidata alla Coast Development Agency, una agenzia governativa afferente al Ministero per lo Sviluppo Regionale, istituita nel 1990 per la pianificazione, il coordinamento e la gestione dei programmi di sviluppo nell’area costiera del Kenya. L’effetto negativo di questa procedura è stato il lungo negoziato per la definizione dell’accordo di gestione del Programma, durato oltre 15 mesi. 1.3 L’identificazione dei bisogni e degli interventi da realizzare elaborata nella proposta di Programma è fondamentalmente corretta e confermata dagli incontri con le autorità locali e i beneficiari di progetto. Le verifiche di terreno fatte durante questo studio hanno confermato come l’analisi dei problemi sia stata coerente con i bisogni (costruzione/ riabilitazione di infrastrutture come mezzo per il raggiungimento di migliori condizioni di vita della popolazione) soprattutto nei settori sanitario ed educativo, e come il coinvolgimento delle comunità locali sia stato ricercato durante la fase preliminare per la messa a punto del programma. 2: PROGETTAZIONE / VALIDITÀ DEL QUADRO LOGICO Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 36 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 2.1 Il Quadro Logico appare coerente con la formulazione del Programma, ma si limita a fornire degli indicatori misurabili solo al livello dei risultati, quantificandoli con le realizzazioni dalle attività e senza offrire specifiche indicazioni circa il raggiungimento degli obiettivi. La mancanza nel QL di una specifica attenzione al raggiungimento degli obiettivi ha di fatto concentrato l’attenzione sulla sola fase realizzativa, qualificando il programma più che altro come un elenco di interventi indipendenti tra loro, da implementare sulla base di un budget predefinito. 2.2 L’impianto del QL ha costituito un limite anche per il monitoraggio e la valutazione dell’intervento, e la funzione complessiva del QL è risultata assai ridotta. La componente in gestione diretta è totalmente assente nella formulazione, pur occupando più del 15% del budget complessivo dell’intervento, il rispetto della tempistica del Programma non è stato considerato un fattore determinante, le modifiche operate non sono mai state analizzate in relazione alla progettazione originale. 2.3 In definitiva il QL, seppure in linea con il disegno del Programma, appare insufficiente nella sua redazione iniziale e del tutto inutilizzato nelle fasi successive: nessuna attualizzazione del QL è stata fatta dopo la presentazione della Proposta di Finanziamento, in modo da rendere possibile una lettura dell’intervento eseguito secondo i suoi presupposti logici, e in nessun documento appare documentato un uso del QL come strumento della esecuzione. 3: EFFICIENZA DEL PROGRAMMA 3.1 La struttura di funzionamento del Programma è stata idonea a garantire il rispetto dei ruoli dei soggetti coinvolti e le modalità di finanziamento proprie del Programma. L’esigenza di ownership del governo keniota è stata tenuta in considerazione e valorizzata, come pure le necessit{ di controllo sull’utilizzo dei fondi pubblici italiani. Il limite di questo approccio è consistito nell’aver concentrato l’attenzione esclusivamente sull’aspetto amministrativocontabile, escludendo dal disegno del meccanismo le problematiche collegate alla esecuzione tecnica dell’intervento. 3.2 La controparte CDA si è rivelata infatti più debole del previsto per quanto riguarda gli aspetti tecnici della programmazione, con il conseguente ritardo nella predisposizione dei primi atti di Programma. Finché la CDA non ha acquisito le nuove capacit{ l’assistenza tecnica italiana ha svolto un’attivit{ di supporto in queste fasi, ma si è esaurita proprio quando è iniziato lo svolgimento delle realizzazioni. Successivamente la CDA ha svolto la propria funzione di ente esecutore in modo efficiente, dando prova di una raggiunta professionalità e competenza, e senza manifestare particolari esigenze al riguardo. 3.3 In base al meccanismo di gestione, l’esecuzione e il controllo del Programma hanno proceduto su due binari diversi, uno legato agli aspetti tecnico-realizzativi, l’altro attento più che altro alla correttezza formale della amministrazione. La scarsa interconnessione tra il contenuto tecnico dell’intervento e l’aspetto finanziario, cioè la dotazione di budget per le realizzazioni, ha consentito con una sufficiente agilità di affrontare, risolvere, o dove non possibile altrimenti, accantonare le criticità via via presentatesi, con l’obiettivo di dare continuità al processo esecutivo. Questo ha consentito al Programma di proseguire senza rallentamenti, almeno sotto questo profilo. 3.4 Rispetto al progetto originale, quasi tutti gli interventi (12 su 13) sono stati realizzati con profonde modifiche, molti (19) sono stati cancellati e solo due aggiunti. La giustificazione è stata quasi ovunque collegata con l’aumento dei costi causato dal ritardo della disponibilit{ dei fondi, ma in alcuni casi è possibile dire che nella fase di progettazione le spese e i problemi siano stati sottostimati. Le modifiche e le cancellazioni di alcune delle opere hanno avuto un effetto contenuto sull’intero piano progettuale, tranne che nel caso delle attivit{ Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 37 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN per il miglioramento delle condizioni economiche. Le modifiche hanno comportato il trasferimento di interi capitoli del budget da una tipologia di attivit{ ad un’altra, senza una documentata verifica delle implicazioni complessive sulla logica dell’intervento. Le opere previste sono state quasi ovunque completate o sono nella fase finale della realizzazione. 3.5 I risultati previsti in termini di implementazione delle opere sono stati quasi ovunque raggiunti, ma non è agevole un reale confronto tra risultati originali ed effettivi. Dal punto di vista quantitativo delle realizzazioni i risultati appaiono sfavorevoli, dato il numero delle opere non realizzate, ma dal punto di vista qualitativo le riduzioni operate appaiono giustificate, pur rivelando una generale approssimazione nella progettazione. Analogo discorso può essere fatto per la valutazione di altri elementi fondamentali della progettazione, cioè il rispetto della tempistica e dei costi previsti: il Programma ha raggiunto i risultati fissati in fase esecutiva, ma il confronto con tempi e costi originali è difficilmente praticabile, per via dei forti cambiamenti apportati. 3.6 Il monitoraggio del Programma, svolto quasi esclusivamente attraverso il NPSC, si è concentrato sugli aspetti esecutivi più che sulla salvaguardia del disegno complessivo. È stata facilitata la risoluzione dei problemi, grazie alla partecipazione nel Comitato di tutte le autorità responsabili delle varie componenti e alla corretta presentazione degli stessi da parte della CDA. Il ruolo della CI sul Programma, a parte la prima fase di riprogrammazione e supporto alla CDA, è andato riducendosi in termini controllo effettivo, in parallelo con la riduzione delle risorse disponibili. 3.7 Le procedure amministrative previste a seguito delle raccomandazioni formulate dalla società esterna di audit sono state praticate in merito agli strumenti di gestione finanziaria e all’adeguamento delle capacit{ per la gestione degli appalti, diversamente quelle relative agli strumenti atti a garantire un migliore controllo e monitoraggio dell’andamento del Programma (sistema di controllo del budget e rapporti di esecuzione dettagliati), sono state per lo più disattese. La tempistica dell’attivit{ di audit si è rivelata insufficiente a fronte della maggiore durata del Programma. 3.8 Le attività e gli strumenti per la gestione del procurement, rivolto al mercato locale, sono state correttamente eseguite in rapporto alla normativa locale, e non hanno dato luogo a rilievi sostanziali. 4: EFFICACIA DEL PROGRAMMA 4.1 I dati raccolti testimoniano in termini assoluti il forte utilizzo delle strutture riabilitate e un alto rapporto tra le prestazioni erogate e la popolazione totale dell’area. Nei siti in cui le infrastrutture sono state realizzate si è potuto riscontrare un effettivo incremento dell’utilizzo dei servizi. In entrambi i settori di base, l’educazione e la sanit{, l’innalzamento degli standard delle infrastrutture o la loro realizzazione ex-novo ha ovunque comportato, a detta degli operatori che gestiscono le strutture, un aumento della accessibilità e della fruizione dei servizi. 4.2 Nel settore dellìeducazione, gli interventi realizzati hanno raggiunto l’obiettivo di accrescere la qualit{ complessiva, puntando su un effetto “a catena” tra qualit{ delle infrastrutture, qualità degli insegnanti e del servizio scolastico e qualità dei risultati degli studenti. I problemi maggiori derivano tuttora dalla insufficienza del personale, dall’insorgenza di nuove esigenze legate all’uso delle strutture riabilitate, e soprattutto dalla necessit{ per le comunit{ di partecipare ai costi di gestione, che potrebbero provocare l’effetto contrario di un allontanamento della popolazione scolastica. In mancanza di un contributo alle famiglie sarà molto difficile ottenere la piena efficacia degli interventi realizzati. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 38 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 4.3 Nel settore sanitario, la tipologia di intervento ha variato sostanzialmente a seconda della collocazione urbana o rurale dell’infrastruttura. Presso l’ospedale distrettuale di Malindi si è provveduto soprattutto ad incrementare la qualità delle infrastrutture complementari al servizio sanitario (sistema idrico, illuminazione, viabilità esterna), mentre nelle zone rurali gli interventi hanno invece teso ad aumentare il livello di fruizione dei servizi, grazie al miglioramento delle strutture e degli equipaggiamenti. In entrambi i casi è stato documentato il raggiungimento dei risultati e l’efficacia degli interventi realizzati. 4.4 La componente di sostegno alle attività economiche non ha di fatto prodotto risultati apprezzabili, soprattutto per via della cancellazione delle realizzazioni maggiori, riguardanti il centro per la lavorazione del pesce a Ngomeni. Anche le microrealizzazioni finanziate con la parte di fondi in gestione diretta, hanno avuto uno scarso successo, malgrado il forte impegno profuso dalla assistenza tecnica italiana, soprattutto a causa della assenza di formazione preventiva dei beneficiari, che sono stati selezionati senza tenere conto della effettiva capacità a sostenere nel tempo tali iniziative. 4.5 Il settore delle infrastrutture civili è stato fortemente ridimensionato nel corso della esecuzione, e anche questo non ha prodotto risultati significativi. Le opere maggiori sono state abbandonate per motivi economici, in quanto il loro valore è stato ampiamente sottostimato in sede di progettazione. Si è dimostrato più volte nel corso del Programma, analizzando i costi reali, che per manifestare efficacia queste opere necessitavano di uno sforzo finanziario che andava al di là delle disponibilità effettive, facendone risultare la disomogeneità, in termini di investimento, con il resto del Programma. 4.6 Nell’ambito del rafforzamento delle capacità gestionali delle istituzioni coinvolte nel Programma i risultati sono stati senz’altro positivi. Il supporto offerto in termini materiali e professionali alla CDA ha portato ad un accrescimento delle capacità di questa e ha indotto un innalzamento dei suoi standard di gestione amministrativa. 5: IMPATTO E SOSTENIBILITÀ DEGLI INTERVENTI 5.1 Malgrado lo stato di valutazione in itinere e la scala ridotta delle realizzazioni, che non consentono di poter misurare appieno l’impatto del Programma, è possibile affermare la adeguatezza degli interventi messi in atto dal Programma e concludere che, almeno per quanto riguarda i settori della sanità e dell’educazione, il pieno funzionamento delle realizzazioni compiute potrà nel medio periodo contribuire al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione, agendo su settori e servizi fondamentali per la crescita della intera area. 5.2 L’impatto delle opere realizzate dal Programma dipender{ anche da una serie di fattori su cui grava tuttora una certa incertezza, primo fra tutti la capacità della amministrazione pubblica di prendere effettivamente in carico le strutture riabilitate e di portare avanti il piano di dotazioni in risorse umane e materiali necessario al pieno utilizzo delle strutture. I problemi che permangono in termini di personale qualificato, equipaggiamenti e facilities di supporto sono di difficile soluzione senza un adeguato intervento del governo centrale e rischiano di condizionare la portata dell’intervento. 5.3 Nei settori educativo e sanitario il livello di appropriazione e coinvolgimento delle comunità è stato molto alto, al punto da assicurare il funzionamento delle strutture con contributi diretti, in mancanza di quelli governativi. L’opera dei comitati di gestione delle strutture a livello di villaggio è risultata fondamentale a questo proposito, per guidare le scelte delle comunità e incentivare il corretto utilizzo delle strutture. Al contrario il coinvolgimento della comunità nelle attività realizzative degli altri settori è stato piuttosto limitato, anche a causa dello svantaggioso rapporto tra investimento finanziario e popolazione servita. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 39 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 5.4 Nell’area si è generata una importante aspettativa per l’azione della CI e per una seconda fase dell’intervento. Sia da parte della CDA che del governo centrale inoltre si confida nel mantenimento dell’impegno italiano, che è considerato funzionale alle prospettive di sviluppo regionale. Le opere realizzate costituiscono solo una piccola parte di quelle realizzabili secondo medesimi standard e tipologie di problemi, inoltre l’innalzamento della qualità ha portato con sé nuove prospettive e bisogni, che difficilmente potranno essere soddisfatte senza l’intervento di un donatore internazionale. 6 RACCOMANDAZIONI E LEZIONI APPRESE Sulla base dei precedenti capitoli del Rapporto si formulano di seguito le raccomandazioni conclusive dell’esercizio di valutazione e si elencano le più rilevanti lezioni apprese. Entrambe vengono riportate in riferimento a quattro ambiti omogenei di interesse: Progettazione, Modalità e strumenti di intervento, Esecuzione delle attività e monitoraggio, Ruolo della Cooperazione Italiana. Tali annotazioni sono volte al miglioramento della programmazione in vista di una possibile seconda fase del presente Programma e in generale a vantaggio delle strategie generali della DGCS. 6.1 RACCOMANDAZIONI 1: PROGETTAZIONE R1 – Il Programma ha correttamente recepito le priorità in termini di problemi e bisogni della popolazione, e ha disegnato il complesso delle attività in una logica di razionalizzazione delle risorse e di ampia copertura dei servizi offerti. La progettazione delle azioni però, a parte alcune componenti di maggiore rilevanza, risulta essere stata condotta attraverso una identificazione “di massima”, lasciando ad una fase successiva il compito di definirle con maggiore chiarezza. Questa modalità, oltre ad incidere sulla tempistica, lascia ampi margini alla discrezionalità in fase esecutiva, e rende difficile la verifica dell’andamento e dei risultati. Laddove il Programma opti per una tempistica di realizzazione contenuta (come nel caso del MISHDP), si raccomanda una più accurata definizione delle attività in fase di progettazione, accompagnando la Proposta di Finanziamento con una dettagliata analisi dei bisogni, in modo da consentire l’immediata esecuzione del Programma e il rispetto della tempistica prevista. Laddove ciò non fosse possibile per motivi anche estranei alla stessa progettazione, bisognerà considerare adeguatamente anche questa attivit{ all’interno del disegno progettuale. R2 - La redazione del Quadro Logico descrive gli obiettivi e le attività del Programma, ma si concentra esclusivamente sugli indicatori di risultato, e quindi sulla quantificazione delle realizzazioni previste dalle attività, senza provvedere un raccordo logico con gli obiettivi generale e specifici. Manca del tutto la definizione dei valori riguardo lo stato dei servizi nei settori oggetto del Programma, e la conseguente possibilit{ di misurarne l’incremento effettivo. Pur tenendo presente in questo la difficoltà di quantificare e misurare molteplici dati provenienti da settori differenti, questa redazione costituisce un limite ad ogni successiva analisi e valutazione dell’intervento e impedisce l’utilizzo dello strumento del QL per leggere l’evoluzione del Programma e orientare gli eventuali aggiustamenti. A questo proposito si raccomanda di completare la redazione del QL in ogni sua componente, considerandolo uno strumento fondamentale non solo per la interpretazione della logica dell’intervento, ma anche e soprattutto per la comprensione del suo andamento. Oltre alla assenza di indicatori adeguati a livello degli obiettivi, nel caso presente mancava anche l’inserimento nel QL della interna componente progettuale finanziata in gestione diretta: allorché si è verificato un disallineamento nella tempistica delle due componenti, questa assenza di indicazioni ha pesato rispetto alla possibilità di evidenziarne le conseguenze sul programma medesimo. Inoltre il QL andrebbe attualizzato a seguito di ogni variazione di rilievo nella programmazione, in modo da rendere in ogni momento Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 40 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN possibile il confronto tra previsioni, realizzazioni e risultati effettivi. Nel MISHDP questo non è stato fatto, e il QL è stato praticamente inutilizzato nel corso della presente valutazione. 2: MODALITÀ E STRUMENTI DI INTERVENTO R3 – Questo Programma è stato finanziato attraverso lo strumento dell’ art. 15 del Regolamento di esecuzione della Legge 49/87, trasferendo cioè i fondi “a dono” direttamente al governo keniota. Per la realizzazione dell’intervento le parti hanno siglato uno specifico Accordo Intergovernativo, completato da un documento di Linee Guida per l’esecuzione. Dopo la ratifica dell’Accordo i fondi sono stati erogati al governo centrale e da questo alla agenzia di esecuzione CDA. Tra l’approvazione del Programma da parte del Comitato Direzionale della DGCS (25 ottobre 2005) e l’erogazione dei primi fondi alla CDA (28 maggio 2008) sono trascorsi oltre 31 mesi, un tempo cioè del tutto incompatibile con una prospettiva sostenibile di programmazione e gestione della iniziativa. Le conseguenze di questo ritardo sono state ampiamente descritte nei capitoli precedenti, dove si è documentato come l’implementazione così differita sia in parte la causa della alterazione dei risultati. La raccomandazione in questo caso è ovviamente quella di evitare il protrarsi della fase di avvio oltre un ragionevole lasso di tempo, scongiurando conseguenze negative per la esecuzione. D’altra parte, poiché è comprensibile in casi analoghi il verificarsi di una fase negoziale, soprattutto allorché numerosi sono i soggetti implicati, sembra importante raccomandare l’avvio di una riflessione sulle caratteristiche e le implicazioni dello strumento ex art. 15, in modo da prefigurare un atteggiamento e una strategia consolidata da parte del MAEDGCS in casi analoghi, che definiscano a priori il quadro di riferimento del negoziato e le condizioni di finanziamento, e lo sottopongano alla controparte già nella fase preliminare di studio dell’intervento. R4 – Conformemente al meccanismo di finanziamento, l’esecuzione del Programma è stata affidata alla controparte attraverso la CDA. È stata sottoposta ad una verifica preventiva solo la capacità amministrativa di quest’ultima, mentre le prime fasi della esecuzione hanno mostrato una debolezza maggiore rispetto agli aspetti tecnici della progettazione ed esecuzione. Si raccomanda una attenta verifica preliminare dei requisiti e delle capacit{ dell’ente esecutore, sia sul piano amministrativo-contabile che su quello tecnico-realizzativo. Uno degli obiettivi del Programma era il supporto alle capacità gestionali delle istituzioni coinvolte, dunque è legittimo considerare una esigenza di rafforzamento, ma in un quadro di implementazione molto articolata e con una tempistica ridotta, la definizione dei prerequisiti necessari alla assunzione della responsabilità esecutiva deve essere chiaramente presente tra le priorità della progettazione. In questo caso il problema ha provocato ulteriori ritardi e l’impegno della AT italiana, sottraendo risorse alla esecuzione delle attività. 3: ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ E MONITORAGGIO R5 – Il Programma ha costruito/riabilitato alcune infrastrutture sociali di base, soprattutto nei settori della educazione e della sanit{, per contribuire all’innalzamento delle condizioni di vita della popolazione. Il risultato qualitativo di tali realizzazioni è positivo, e il loro impiego attuale è alto. Le problematiche presenti tuttora derivano soprattutto dai costi di mantenimento, dalla insufficiente disponibilità di personale, dalla mancanza di facilities complementari (energia elettrica, acqua dolce, strutture di servizio). Per garantire l’efficacia degli interventi e l’impatto durevole delle realizzazioni si raccomanda di attivare meccanismi di sostegno e completamento delle iniziative eseguite, dando priorità in una eventuale seconda fase alle attività di integrazione di quanto già realizzato. Più in generale si deve rilevare che la sola esecuzione infrastrutturale di per sé non garantisce la sostenibilità, e che senza adeguate forme di continuità, l’alto tasso di deperibilità delle infrastrutture rischierebbe di trasformare l’investimento effettuato in uno spreco di risorse. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 41 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN R6 – Le realizzazioni riguardanti le infrastrutture civili nella penisola di Ngomeni sono state accantonate per motivi economici. Durante la riprogrammazione si è dimostrato, analizzando i costi reali, che per manifestare efficacia esse necessitavano di uno sforzo finanziario che andava al di là della disponibilità effettiva del Programma. A parte il problema della sottostima dei costi per questi interventi, si è resa evidente la disomogeneità con il resto del Programma in termini di investimento. In questo caso si tratta di rispettare un sufficiente equilibrio tra le componenti del programma all’interno di una logica integrata, in modo da evitare quegli elementi che, avendo un peso eccessivo e di fatto insostenibile, ne compromettano i risultati. Le realizzazioni di infrastrutture civili sono senz’altro un fattore di sviluppo socio-economico, ma devono probabilmente essere oggetto di una progettazione separata, elaborata sulla base di disponibilità finanziarie adeguate e indipendenti da altre componenti. R7 – Il monitoraggio del Programma ha riguardato quasi esclusivamente gli aspetti esecutivi, lasciando il disegno generale sullo sfondo. Il meccanismo di finanziamento e il rapporto “fiduciario” con la agenzia di esecuzione hanno fatto sì che il controllo del Programma procedesse su due binari indipendenti, uno legato agli aspetti tecnico-realizzativi, l’altro alla correttezza formale della amministrazione, il primo affidato al NPSC e il secondo ad una società esterna di audit. Si raccomanda che in casi analoghi il monitoraggio presti maggiore attenzione al quadro generale di riferimento del programma, analizzi preventivamente i possibili scostamenti rispetto agli obiettivi previsti, ed attui le azioni correttive con tempi e modalità adeguate. Nel caso presente la frequenza delle riunioni di monitoraggio è andata diradandosi dopo l’inizio delle attività, mentre le prescrizioni relative alla predisposizione degli strumenti per il migliore controllo e monitoraggio dell’andamento del Programma sono state per lo più disattese; gli strumenti informativi impiegati sono descrittivi e non analitici, e hanno consentito solo la risoluzione di problemi specifici. R8 – L’esecuzione di un audit esterno è stata pianificata per ottemperare all’esigenza di controllo amministrativo sui fondi di origine italiana. Le prescrizioni per questa attività hanno riguardato le procedure di effettuazione, registrazione e rendicontazione delle spese, dando uno scarso rilievo alla predisposizione del budget e alle prescrizioni in caso di superamento o scostamento rilevante. Di conseguenza è mancato un sistema aggiornato di controllo del budget, collegato ad ogni processo di spesa, e un meccanismo di reportistica dettagliato con la previsione dei flussi finanziari. Si raccomanda che i termini di riferimento degli auditor contengano anche questi elementi, di rilevante importanza per il controllo della esecuzione, soprattutto per il confronto tra i dati di budget e le spese effettive e per tenere traccia delle modifiche intervenute. Inoltre l’audit per essere efficace deve in ogni caso essere almeno annuale, indipendentemente dai tempi delle erogazioni finanziarie: nel caso presente si è realizzata una sola verifica di questo tipo in oltre quattro anni di gestione dei fondi, del tutto insufficiente ad un efficace monitoraggio amministrativo. 4: RUOLO DELLA COOPERAZIONE ITALIANA R9 – Nell’ambito del Programma era presente una componente gestita direttamente dalla CI, per erogare l’assistenza tecnica necessaria e supportare il Programma con alcune azione di complemento. Questa funzione rispecchiava correttamente l’impostazione e il meccanismo del Programma, ma si è svolta con modalit{ e tempistiche che l’hanno di fatto allontanata dal resto della implementazione. L’assistenza tecnica ha infatti preso avvio poco dopo l’approvazione del Programma da parte della DGCS, in modo tale che i ritardi accumulati nel processo di accordi bilaterali hanno causato il completo disallineamento delle due componenti. L’intento di concentrarsi nel frattempo sulle azioni di facilitazione dell’avvio del Programma non ha considerato il fattore temporale e i limiti finanziari dell’intervento, con la conseguenza che l’AT è cessata proprio con l’avvio delle prime realizzazioni infrastrutturali. Risulta evidente come questo abbia ridotto di molto la prevista funzione della CI nel Programma, laddove avrebbe dovuto esercitarsi nel controllo e monitoraggio della fase esecutiva. La raccomandazione è quella di Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 42 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN evitare un impiego della AT prevista nei programmi con modalità e tempistiche diverse da quelle previste, e di utilizzare lo strumento del Quadro Logico anche per la componente in gestione diretta, in modo da controllarne le attività e i risultati. R10 – Più in generale il ruolo della CI, a seguito degli accordi stipulati, ha riguardato la partecipazione alle attività di supervisione del Programma, coinvolgendo, oltre alla AT, gli esperti tecnici e la Direzione della UTL a Nairobi. Poiché l’impatto effettivo delle opere realizzate dipenderà anche e soprattutto dalla capacità della amministrazione pubblica di prendere effettivamente in carico le strutture riabilitate e di dotarle di risorse umane e materiali, si raccomanda di esercitare una continua forma di controllo su questi aspetti anche dopo la conclusione degli interventi, a prescindere dal finanziamento di una seconda fase, e di elaborare un set di indicatori di performance da condividere con la controparte. A fronte della insorgenza di nuove aspettative, il governo italiano dovrebbe considerare la possibilità di effettuare questa tipologia di interventi in base alla effettiva capacità delle controparti a garantirne la sostenibilità. 6.2 LEZIONI APPRESE 1: PROGETTAZIONE L1 – Il Programma ha basato la sua formulazione, oltre che sulla specifica analisi dei bisogni condotta nel’area dell’intervento, sulla conoscenza e comprensione delle strategie nazionali per lo sviluppo, sia livello settoriale che complessivo. Tali fonti di informazione sono state tenute ben presenti nella fase di programmazione, e hanno consentito di consolidare il profilo degli interventi e di elaborare efficacemente la definizione degli obiettivi. Le fonti informative e statistiche non sono state quindi utilizzate solo per descrivere il contesto programmatico, ma per confermare la adeguatezza degli interventi messi in atto dal Programma e misurarne la portata. La proposta originale formulata dalla CDA nel 2004, il successivo studio di fattibilità italiano e la conclusiva Proposta di Finanziamento confermano l’impianto, adottandolo alle necessità locali e ad un uso razionale delle risorse. Tale modalit{ progettuale è senz’altro positiva, in quanto particolarmente efficace e rispettosa dei ruoli e competenze dei diversi attori implicati. L2 – La redazione corretta e completa del Quadro Logico è un elemento qualificante imprescindibile della progettazione. Molte delle problematiche insorte nella esecuzione del presente Programma avrebbero avuto una considerazione e un trattamento più efficace in presenza di un QL più articolato. La limitazione nella definizione degli indicatori e l’assenza di alcune componenti, più volte richiamata, non ha giovato alla attività di monitoraggio del Programma, che si è quindi concentrata solo sugli aspetti qualitativi delle realizzazioni, e non sul raggiungimento degli obiettivi. Inoltre una specifica attenzione allo strumento del QL si inscrive nel quadro delle azioni di rafforzamento alle capacità delle controparti, ed è un aspetto importante della acquisizione di competenze ricercata con questo tipo di programmi. 2: MODALITÀ E STRUMENTI DI INTERVENTO L3 –La struttura del Programma è apparsa idonea a garantire il funzionamento nell’ambito dello strumento di finanziamento definito dall’art. 15. L’esigenza di ownership del governo keniota è stata tenuta adeguatamente in considerazione e valorizzata, così come d’altra parte le esigenze della legislazione italiana in materia di impiego dei fondi pubblici. La titolarità del programma è stata attribuita al Governo keniota, che ha disposto dei fondi in base alle proprie normative e procedure, ma ha consentito il controllo sul loro utilizzo e l’adozione di standard internazionali per le attività di procurement e gestione contabile. Anche in questo caso si tratta di una pratica positiva, che tiene in conto il rispetto dei ruoli reciproci, e consente un impiego delle risorse compatibile con le esigenze della programmazione. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 43 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN L4 - Le Linee Guida del Programma hanno stabilito di sottoporre i rapporti finanziari della CDA ad un audit contabile indipendente, prima di procedere a successive erogazioni di fondi. Inoltre si è deciso di aggiungere uno specifico assessment preliminare sulle capacità amministrative della struttura della stessa CDA, con il compito di formulare raccomandazioni a fronte di eventuali carenze, da colmare con una specifica formazione e con la redazione di una dettagliato manuale di gestione. Tale assessment avrebbe potuto essere esteso anche alle capacità tecniche della controparte, senza limitarlo alla sola gestione amministrativo-contabile, ma resta comunque una buona pratica, soprattutto in presenza di nuovi soggetti e/o di attori non consolidati nei rapporti con la CI. Anche nel caso di controparti pubbliche o di emanazione governativa, come in questo caso, tale pratica non va intesa come un segnale di diffidenza, in quanto invece consente di ottimizzare la tempistica di realizzazione e di inserire opportune componenti di capacity building nella progettazione. 3: ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ E MONITORAGGIO L5 – Sotto il profilo della esecuzione degli interventi la lezione più rilevante estratta dalle verifiche effettuate riguarda il coinvolgimento delle comunità locali, e il legame tra questo elemento, che è un fattore chiave del successo di una iniziativa, e la qualità delle realizzazioni. La qualità degli interventi riabilitativi, su cui ha puntato il Programma nel momento in cui si è resa necessaria una riduzione del numero delle realizzazioni, ha innescato un circuito virtuoso: si è trattato di un elemento fortemente “visibile” e apprezzato, in grado di accrescere il livello di appropriazione e coinvolgimento delle comunità, le quali attraverso i comitati di gestione delle strutture a livello di villaggio hanno svolto un’opera importante per assicurarne il funzionamento. Motivando il personale e gli utenti (cioè la popolazione stessa), si è creato quell’effetto “a catena” verso un innalzamento del livello dei servizi e dei benefici, generato appunto dalla qualità delle infrastrutture. L6 - Il meccanismo di gestione del Programma ha consentito con una sufficiente agilità di affrontare, risolvere o, dove non possibile altrimenti, accantonare le criticità via via presentatesi, con l’obiettivo di dare continuit{ al processo esecutivo. La partecipazione di tutte le autorità responsabili delle varie componenti settoriali ha reso possibile la risoluzione dei problemi, mentre il processo di modifica delle voci di spesa è stato piuttosto semplice, non dovendo sottostare alle stringenti normative italiane sulle varianti in corso d‘opera. Questo ha consentito al Programma di proseguire senza ulteriori rallentamenti, oltre quelli gi{ accumulati, pur non eseguendo un’analisi approfondita sulle ricadute dei cambiamenti rispetto al piano complessivo. Richiamandosi alle precedenti raccomandazioni al riguardo, si tratta infatti qui di tenere separata la funzione di controllo sull’impianto generale (che in questo caso è stata carente), dalle modalit{ di una esecuzione efficiente, senza che la prima eserciti un freno sulla seconda, né che la seconda assorba tutta l’attenzione degli operatori. 4: RUOLO DELLA COOPERAZIONE ITALIANA L7 – Malgrado la modalit{ dell’intervento ne attribuisse la titolarit{ al governo keniota, un importante risultato riguarda la forte visibilità ottenuta dalla Cooperazione Italiana. La scelta di insistere su un’area di consolidata presenza e su tematiche caratterizzanti l’intervento italiano è stata altamente producente, e malgrado il disallineamento della presenza della Assistenza Tecnica, esiste un forte riconoscimento per l’opera svolta. L’identificazione degli interventi in funzione di assicurare la continuità dell’impegno è una caratteristica qualificante e consente di fare fronte anche alle aspettative generate. Sarà quindi opportuno pianificare una eventuale seconda fase nel quadro di quanto già realizzato, evitando inutili dispersioni di risorse, e concentrando lo sforzo verso risultati concretamente raggiungibili. Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 44 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATI Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 45 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 1: TERMINI DI RIFERIMENTO Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 46 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 2: BIBLIOGRAFIA 1. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Laws of Kenya, The Coast Development Authority Act-Chapter 449, Revised Edition 1992 Kenya, Economic Recovery Strategy for Wealth and Employment Creation, 2003-2007- Ministry of Planning and National Development - June 2003 Malindi District Strategic Plan 2005-2010 – National Coordination Agency for population and Development – August 2005 Kenya Health System Assessment 2010 – USAID, August 2010 Republic of Kenya, Annual Operational Plan, Consolidated Primary Health Facility Plan, year 2010/2011 – 2011/2012, Ministry of Medical Services Kenya Vision 2030, First Medium Term PlanUpdate - Ministry of State for Planning, National Development – November 2011 2. DOCUMENTAZIONE DEL PROGRAMMA Programma integrato di sviluppo socio-sanitario nel distretto di Malindi, Coast Province, Kenya Studio di Fattibilità – Paolo Bevilacqua –Maggio 2004 Kenya, Programma Integrato per lo Sviluppo del Distretto di Malindi – Proposta di Finanziamento – MAE-DGCS, UTL- Agosto 2005 Kenya, Integrated programme for the development of the Malindi district, 2005 Agreement between the Government of Italian Republic and the Government of the Republic of Kenya on the financing of Malindi Integrated Social Health Programme, January 2005 Guidelines for Programme Implementation, November 2004 Integrated programme for the development of the Malindi district - Techical Note, 2006 MISHDP - Terms of Reference for External Auditor – August 2006 Proposal of upscaling Malindi integrated social health development programme (MISHDP), Phase II – Coast Development Planning (CDA) – November 2011 Minutes meetings National Programme Streering Committees Corrispondenza MAE_DGCS, UTL Nairobi, Ministeri Repubblica del Kenya, Autorità locali, CDA 3. RAPPORTI E STATI DI AVANZAMENTO MAE-DGCS – Rapporto di fine missione 03/05/06 -28/08/06 esp. Paolo Bevilacqua- Agosto 2006 MAE-DGCS – Rapporto di attività 23/07/07 -13/10/07 esp. Oscar Ricci- Ottobre 2007 MAE-DGCS – Rapporto annuale attività 2007 esp. Paola Benvenuto- Dicembre 2007 MAE-DGCS – Rapporto di fine missione 02/06/08- 11/07/08 esp. Paola Benvenuto – Luglio 2008 MAE-DGCS – Rapporto di fine missione 26/09/08- 12/12/08 esp. Roi Chiti- Gennaio 2009 Rapporti brevi missioni Direttore e esperti tecnici UTL Nairobi MISHDP Plan Of Action September 2006-August 2007- CDA – August 2006 MISHDP Plan Of Action March to June 2008- CDA - March 2008 MISHDP Plan of Action July 2008 – June 2009 - CDA – December 2008 MISHDP Plan of Action July 2009-June 2010 – CDA – June 2009 MISHDP Progress Report as at 14th August 2008 – CDA – August 2008 MISHDP Mid Term Technical Report – CDA - December 2009 MISHDP Progress Report 12th July 2010 - CDA MISHDP Progress Report 22nd March 2011 - CDA MISHDP Progress Report 12th July 2012 - CDA Report on the initial evaluation of the Coast Development Authority capacities/competences- PKF – April 2008 MISHDP Mid Term Audit Report for the period ended 8 December 2009 – PKF – December 2009 Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 54 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 3: ELENCO DELLE PERSONE INCONTRATE DATA MAE - DGCS NOME UFFICIO 19/06/2012 Dott. Giovanni Baticci Uff. IV - Roma 22/06/2012 Arch. Anna Zambrano UTC - Roma 28/06/2012 Dott. Pasqualino Procacci UTC - Roma 09/07/2012 Dott. Martino Melli Dir. UTL - Nairobi NAME COAST DEVELOPMENT AGENCY DESIGNATION INSTITUTION Kurera Zidi Technical Officer CDA James Kazhindi Mangi Managing Director CDA Josephine M. Rondo MISHDP Coordinator CDA Christelina Nzai AG. DDCO Malindi CDA Kuvena Zieli Technical Officer CDA Rose Mwadinme MISHDP Secretary CDA NAME KENYA MINISTRIES DESIGNATION INSTITUTION Carey Orege Permanent Secretary Min. Reg. Development John Kimani Lead Scientist Min. Defence Martin K. Kyengo Architect Min. Public Works David N. Oyasi SDS Min. Reg. Development Daniel Obwoge SAS Min. Energy William Otieno DD/NRD Min. Reg. Development Susan Imende Dep. Dir. Fisheries Min. Fisheries Dev. Fredrick Kimanga Assistant Secretary Office Of President Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 55 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 14Th JULY 2012 – Mambrui Dispensary DESIGNATION INSTITUTION Staff Mambrui Dispensary RCO Mambrui Dispensary V. Chairman Mambrui Dispensary Chairman Mambrui Disp. Committee NAME JoHn Mucanri Catherine Kitsau Ali M. Kidiku Mansour N. Said 14Th JULY 2012 – Sosoni Dispensary DESIGNATION NAME Samuel .. Chard Joseph E. Kenga Veronica M. Mutiso Jacob K. Mwanga Chairman CHW Treasurer NAME David Zikiri Joshua Alfred Charo Mwauuo Alfred K. Jefina Nelson Ilahindi Rachael Faida NAME Robert Sholy Kassim Bufana Jyliy Mungiwdo Katana Benjamin Sultan Omar Yusuf Mohamed David N. Oyosi John O. Nyinge Harrison M. Bata Rashid S. Tera Joseph K. Sheni Susan Krushira NAME Rashid S. Tora Sophie Salama Harrison M. Bata Jhonson Mramba Chard Chea Karege Said E. Baya INSTITUTION Sosoni Dispensary Sosoni Dispensary Sosoni Dispensary Sosoni Dispensary 14Th JULY 2012 – Marekebuni Dispensary DESIGNATION INSTITUTION D.H.C. Marikebuni D.H.C. Marikebuni D.H.C. Marikebuni Nurse Marikebuni D.H.C. Marikebuni 16Th JULY 2012 – Ngomeni Secondary school DESIGNATION INSTITUTION Principal Ngomeni Secondary Sc. Chairman Magarini CDFC Director General Malindi Education Off. Magarini Division Committee Member R/ Leader SDS Morda P.T.A. chairman P.ta Committee Ngomeny Sec. C/N - NDC Assistant Chief Ngomeni Sub-Location Acting Deputy Principal 16Th JULY 2012 – Ngomeni Health Center DESIGNATION INSTITUTION C/M – NDC Ngomeni Community Lab. Technologist Ngomeni Health Center P.ta Committee Ngomeny Sec. Committee Ngomeni Health Center Committee Ngomeni Health Center Committee Ngomeni Health Center - Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 56 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN NAME Leonard Ngumbao Rashid S. Tora NAME Zablon Jephar Kheineta Kahindi Rodgeils Mwam Bodze Timothy Mwanig Emmanuel Baya Agnese Yaa 16Th JULY 2012 – Ngomeni Primary School DESIGNATION INSTITUTION Head Teacher Ngomeni P. S…. C/M – NDC Ngomeni Community 17th JULY 2012 – Baricho Dispensary DESIGNATION INSTITUTION Chairman DHC CHW Baricho Comittee Nurse Baricho Dispensary ILECHN Baricho Dispensary Chair person Baricho Dispensary Treasurer Baricho Dispensary NAME Jackson C. Gona Florence Kazungu Patricia Mwanzia Benedict N. Maryale Kazungu K. Ziro 17th JULY 2012 – Dagamra Dispensary DESIGNATION INSTITUTION Treasurer Dagamra Member Dagamra Member Dagamra …… dispensary Dasuma C/Person Dagamra NAME Bagala Gwaya - Nadrew 17th JULY 2012 – Bura Primary School DESIGNATION INSTITUTION Head teacher Bura Pry Box 17Th JULY 2012 – Gede Secondary School NAME DESIGNATION INSTITUTION Kamango Wa Iha Principal Gede Sec. School Zome A. Salim D/Principal Gede Sec. School Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 57 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 4: PROGRAMMA DI LAVORO MISSIONE DI TERRENO Mon 9/7 Ore 12.45 Tue 10/7 Wed 11/7 Thu 12/7 Arrivo a Nairobi Meeting UTL Presentazione missione e logistica Nairobi Nairobi Nairobi UTL Raccolta documenti programma Interviste staff Raccolta dati aggiornati Interviste membri NPSC Fri 13/7 Trasferimento a Malindi Malindi Sat 14/7 Sun 15/7 Mon 16/7 Tue 17/7 Wed 18/7 Thu 19/7 Ore 3.25 Ministeri coinvolti nel Programma * Ngomeni CDA PMU staff PMU Presentazione missione Interviste staff Visita realizzazioni programma Malindi Malindi/Ngomeni Malindi/Ngomeni Malindi District Officers** Malindi Hospital Beneficiari Programma Interviste Visite realizzazioni Trasferimento a Nairobi Partenza da Nairobi *Ministeri coinvolti nel Programma MISHDP (membri del National Programma Steering Committee – NPSC) - Ministry of Finance - Ministry of Regional Development Authorities - Ministry of Health - Ministry of Livestock and Fisheries Development - Ministry of Roads and Public Works - Ministry of Energy - Ministry of Planning and National Development Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 58 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 5: MATRICE DI VALUTAZIONE Domanda valutativa n. 1 Rilevanza Elementi della valutazione 1.1 Il programma risponde alle priorità e ai bisogni di sviluppo del paese beneficiario 1.2 La struttura del programma si inserisce nelle strutture / meccanismi di sviluppo nazionali 1.3 I bisogni delle comunità beneficiarie sono correttamente interpretati nella proposta di finanziamento / proposte progettuali Domanda valutativa n. 2 Progettazione / validità del quadro logico (quality of design) Elementi della valutazione 2.1 L’articolazione del programma è coerente e realistica 2.2 La formulazione del programma prevede la possibilità di operare dei cambiamenti in corso d’opera Rapporto finale In che misura la strategia di intervento del Programma ha risposto alle priorità definite dal governo Keniota e ai bisogni effettivi dei beneficiari ? - grado in cui il Programma tiene conto del contesto e dei problemi di sviluppo locale; - misura con la quale gli obiettivi del Programma sono coerenti con i bisogni del beneficiario. Indicatori - Gli assi / settori di intervento del programma corrispondono alle priorità identificate dal Governo Keniota - Pertinenza dei singoli progetti finanziati dal programma e la strategia generale del Programma - Autorità nazionali (a livello centrale e decentrato) coinvolte nel processo di formulazione del programma - Le modalità di gestione del programma tengono conto delle capacità di gestione delle autorità preposte allo sviluppo integrato locale - La Proposta di finanziamento / le proposte progettuali contengono un’analisi dei problemi / bisogni - Le strategie di intervento adottate rispondono adeguatamente all’analisi dei bisogni Metodi di raccolta dati & Fonti di informazione Analisi documentale: - PRSP - Proposta di finanziamento, quadro logico - Documenti di programma Interviste: - Rappresentanti del MAE (UTC e UTL) - Rappresentanti del governo keniota - Beneficiari In che misura la formulazione del programma articola una sequenza logica attività → risultati → obiettivi coerente ed adeguata agli obiettivi che il Programma intende raggiungere? - Logiche che sottendono l’elaborazione del quadro logico - Rispondenza delle attività con i risultati e di questi ultimi con gli obiettivi che il Programma intende raggiungere. Indicatori - Il quadro logico è articolato in una logica coerente attività → risultati → obiettivi - Gli obiettivi contenuti nel quadro logico sono realistici - Gli indicatori contenuti nel quadro logico consentono di monitorare e verificare l’andamento del programma ed il progressivo raggiungimento degli obiettivi da raggiungere - Il programma include dei meccanismi / processi che garantiscono una certa flessibilità - Cambiamenti operati nel corso dell’implementazione Agosto 2012 Metodi di raccolta dati & Fonti di informazione Analisi documentale: - Proposta di finanziamento, quadro logico - Piani d’Azione, - Rapporti di attività - Rapporti dell’Assistenza Tecnica Italiana Interviste: - Rappresentanti del MAE (UTC e UTL) - Rappresentanti del governo keniota ai diversi livelli (Steering Committee, CDA, District Education Officers, District Health Officers, …….) - Membri dell’Unità di Gestione del Programma Pagina 59 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Domanda valutativa n. 3 Efficienza In che misura i meccanismi e gli strumenti di funzionamento del Programma hanno facilitato il raggiungimento dei risultati attesi? Analisi della relazione tra attività e risultati – la capacità del progetto di convertire risorse, mezzi e attività in risultati: Risultati raggiunti nel tempo previsto Efficienza dei mezzi utilizzati (minori costi / minor tempo) Elementi della valutazione 3.1 La struttura del programma è funzionale e efficiente 3.2 I beni e servizi previsti sono stati erogati nei tempi e nei modi previsti e nel rispetto del budget iniziale: - strutture scolastiche; 3.3 - strutture sanitarie; - attività generatrici di reddito (acquisto attrezzature e capacità imprenditoriali); - infrastrutture civili; - capacità gestionali. Le procedure ed i rapporti predisposti per il monitoraggio del programma forniscono informazioni accurate su base regolare e facilitano il monitoraggio del programma e consentono di porre in essere eventuali misure correttive Rapporto finale Indicatori - Meccanismi di esecuzione, controllo e supervisioni ai diversi livelli definiti ed accettati dalla varie controparti - Divisione dei ruoli funzionale Per componente. - Numero di scuole ristrutturate / ampliate / costruite / attrezzate - Numero di strutture sanitarie ristrutturate / ampliate / costruite / attrezzate - Interventi strutturali eseguiti per specifiche funzioni nell’ospedale distrettuale - Numero e tipologia di interventi / attività generatrici di reddito (incluse attrezzature) - Numero e tipologia di corsi di formazione (micro-iniziative più pescatori) - Km di strada Mjanaheri-Ngomeni ristrutturati; - Linea elettrica nel villaggio di Ngomeni; - N. di pozzi, pompe ….. - Muro di contenimento delle maree - Piano operativo di monitoraggio e di valutazione elaborato dal CDA - Piani operativi settoriali riguardanti ciascun ente coinvolto - Corrispondenza tra piano di lavoro iniziale e la tempistica delle attività effettivamente svolte - Tipologia e cause di eventuali ritardi - Corrispondenza tra budget iniziale e budget finale - Tipologia e cause di eventuali scostamenti - Qualità dei formati predisposti dalla struttura di gestione? - Disponibilità dei rapporti di attività, rapporti di missione, …. - Monitoraggio degli indicatori costante . Agosto 2012 Metodi di raccolta dati & Fonti di informazione Analisi documentale: - Linee guida, formati per la presentazione dei rapporti Documentazione amministrativa - Rapporti di attività del programma - Rapporti di missione dell’Assistenza Tecnica - Rapporti della società di audit - Guidelines for tendering - Minute degli Steering Committee Meetings Interviste: - Rappresentanti del MAE (UTC, UTL) - Staff dell’unità di gestione; - Rappresentanti del governo keniota ai diversi livelli (Steering Committee, CDA, District Education Officers, District Health Officers, …….) - Rappresentanti delle società appaltanti Case study Pagina 60 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 3.4 L’assistenza tecnica italiana rappresenta un valore aggiunto importante nell’implementazione complessiva del programma 3.5 Le procedure, le linee guida ed i formati predisposti costituiscono un meccanismo efficiente e trasparente per la gestione delle attività di procurement, di affidamento dei lavori, e di rendicontazione Domanda valutativa n. 4 Efficacia - Tipologia di attività svolte dall’AT italiana - Percezione da parte dell’unità di implementazione del programma sulle attività svolte dall’AT - Percezione dell’UTL sulle attività svolte dall’AT - Qualità dei formati predisposti per lo svolgimento delle attività di gestione - Numero di chiarimenti richiesti in fase di procurement; - Buona percezione a livello locale circa la trasparenza e la correttezza dell’azione italiana - Assenza di irregolarità nelle procedure contrattuali - Procedure di procurement per le quali ci sono stati reclami In che misura gli interventi finanziati dal Programma hanno contribuito ad un miglioramento nel: Accessibilità alle scuole distrettuali e a migliorarne la qualità? Copertura e la qualità dei servizi sanitari? Principali attività generatrici di reddito, in particolare nel settore della pesca? Uso delle infrastrutture civili nell’area di Ngomeni? Capacità gestionali ? Valutazione del grado e dell’entità di raggiungimento degli obiettivi del programma: Misura in cui l’obiettivo generale e gli obiettivi specifici del programma sono stati raggiunti; Misura in cui le attività realizzate sono coerenti con l’obiettivo generale e gli obiettivi specifici Analisi dei principali fattori che hanno influenzato il raggiungimento degli obiettivi Elementi della valutazione 4.1 Miglioramento della funzionalità delle strutture riabilitate 4.2 Maggiore accesso – ed uso - da parte delle comunità locali delle infrastrutture e dei servizi di natura socio-economica Rapporto finale Indicatori - Incremento della quantità / qualità dei servizi offerti - Riduzione dei costi di gestione delle strutture - Aumento nell’uso di infrastrutture socio-economiche (aumento del tasso di scolarizzazione, aumento del numero di pazienti nelle strutture sanitarie, maggior soddisfazione dei fruitori dei servizi, riduzione delle perdite d’acqua ….) - Aumento del numero e tipo di attività generatrici di reddito (increased diversification of activities; type of activity, ……..) Agosto 2012 Metodi di raccolta dati & Fonti di informazione Analisi documentale: - Rapporti di attività - Dati forniti dal District Education Office; District Health and Sanitation Office; - Piani operative e dati forniti dalla strutture educative / sanitarie costruite / riabilitate dal programma Interviste: - Rappresentanti del MAE (UTC, UTL) - Staff dell’unità di gestione; - Rappresentanti del governo keniota ai diversi livelli (Steering Committee, CDA, District Education Officers, District Health Officers, …….) - Beneficiari diretti ed indiretti (District Education Officers, District Health and Sanitation Officers; presidi ed insegnanti delle scuole, studenti, rappresentanti dei comitati di Pagina 61 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN villaggio, comitati delle strutture educativi / sanitarie, …) Domanda valutativa n. 5 In che misura il programma ha contribuito al miglioramento sostenibile delle condizioni socio-economiche delle comunità di beneficiari? Probabilità che il progetto raggiunga gli obiettivi prefissati Capacità del progetto di produrre e riprodurre benefici nel tempo. Misura in cui i benefici del progetto continueranno anche dopo che l’intervento della DGCS è cessato Elementi della valutazione 5.1 Miglioramento delle condizioni socioeconomiche della popolazione nelle zone di intervento del programma 5.2 Aumento del grado di partecipazione delle comunità ai processi di sviluppo Rapporto finale Indicatori - Andamento dei tassi di alfabetizzazione - Riduzione dell’incidenza della malattie - Segni di migliorata produttività / avvio di nuove attitività economiche - Tipologia di attori locali che partecipano ai processi di sviluppo innescati dal progetto (sia in fase di pianificazione che di implementazione) - Modalità di coinvolgimento delle istituzioni e comunità locale Indicazioni sulla presa in carico da parte delle comunità locali della gestione di determinati servizi / beni - Indicazioni di accresciute capacità tra gli attori locali Agosto 2012 Metodi di raccolta dati & Fonti di informazione Analisi documentale: - Rapporti di attività - Dati forniti dal District Education Office; District Health and Sanitation Office; - Statistiche generali nazionali; - Piani operative e dati forniti dalla strutture educative / sanitarie costruite / riabilitate dal programma Interviste: - Rappresentanti del MAE (UTC, UTL) - Staff dell’unità di gestione; - Rappresentanti del governo keniota ai diversi livelli (Steering Committee, CDA, District Education Officers, District Health Officers, …….) - Beneficiari diretti ed indiretti (District Education Officers, District Health and Sanitation Officers; presidi ed insegnanti delle scuole, studenti, rappresentanti dei comitati di villaggio, comitati delle strutture educativi / sanitarie, …) Pagina 62 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 6: MATRICE DI IMPLEMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI PROGRAMMAZIONE PRIMO ANNO Intervento Risultati Proposta originale Realizzazioni effettive 6 nuove aule costruite 4 nuove aule costruite Note Tempistica Inizio Fine lavori lavori 1. EDUCAZIONE € 1 biblioteca costruita 1 ufficio riabilitato Toilets costruite Ngomeni - Riabilitazione della Scuola Primaria Strutture esistenti riabilitate Realizzazioni effettive KES 36.164 3.403.170 7.500 3.000 690.327 276.131 0 28.511 2.683.020 6.000 552.261 11.758 1.106.480 19.605 1.804.514 20.705 1.948.410 93.705 8.624.940 97.138 9.141.080 5.301.708 2.761.306 11.045.225 76.867 108.657 7.233.500 10.225.150 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 57.600 30.000 120.000 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 30.000 2.761.306 KES Inserito nel PdA del Lug. 2009 Inserito nel PdA del Lug. 2009 05/01/2009 6 nuove aule costruite 4 laboratori costruiti 4 dormitori costruiti 1 cucina & 1 sala pranzo costruiti ufficio amministrativo (4 uffici e toilets) costruito 8 nuove aule costruite 4 laboratori costruiti ufficio amministrativo costruito 23.400 2.153.819 44.769 4.212.960 alloggio per capo insegnante (3 stanze) costruito alloggio insegnanti (4 stanze) costruito alloggio per capo insegnante (3 camere da letto) costruito 13.500 1.242.588 35.558 3.346.150 24.000 2.209.045 alloggio per lo staff di supporto (3 stanze) costruito alloggio per lo staff di supporto (2 unità di 2 stanze) costruito Toilets per ragazzi e ragazze e sistema di drenaggio esterno costruiti Biblioteca costruita Laboratorio Computer costruito 9.000 828.392 25.827 2.430.415 14.400 1.325.427 34.888 55.139 26.368 3.283.110 5.188.815 2.481.370 Toilets costruite Rapporto finale € 5.301.708 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 1 ufficio riabilitato toilets (1 -toilet per uomini) costruite strutture esistenti riabilitate (4 unità permanenti di 8 aule scolastiche) Ufficio governativo ammobiliato 1 classe (tetto, finestre e verniciatura) completamente riabilitata KES 57.600 23/06/2008 Ngomeni - Costruzione della Scuola Secondaria Proposta originale Costi Rielaborazione budget Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Agosto 2012 Pagina 63 12.016.139 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Altri costi diretti e imprevisti 16% VAT Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 49.944 73.283 4.700.000 6.896.235 531.300 49.997.705 34.903 3.284.495 40.644 13.807 3.824.745 1.299.345 45.779 37.702 15.919 8.973 3.036 4.308.035 3.547.920 1.498.040 844.430 285.665 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 7.204 4.689 677.960 441.290 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 25.827 68.010 49.039 2.430.415 6.400.000 4.614.774 355.531 33.457.114 31.897.462 25.333 2.383.930 2.920.068 22/02/2009 16/04/2010 321.900 29.628.817 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 10.300 6.180 948.049 568.829 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 7.210 5.150 5.150 663.634 474.024 474.024 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 16.480 1.516.878 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 16.480 7.210 20.600 16.480 51.500 1.516.878 663.634 1.896.097 1.516.878 4.740.243 40.697.786 2. SANITA' 1 Ufficio amministrativo costruito 1 sala visite mediche costruita Unità Salute Materno-infantile/ Pianif. Familiare 1 sala terapia costruita 1 farmacia costruita 1 Sala osservazione per uomo costruita 1 Sala osservazione per donna costruita 1 laboratorio costruito 1 Edificio maternità costruito Latrine costruite Ngomeni - Riabilitazione Centro 1 edificio per lo staff costruito di salute Unità Salute Materno-infantile/ Pianif. Familiare costruita edificio maternità costruito 8 toilets costruite 1 ambulatorio costruito edificio utility costruito garage ed officine costruiti sala d'attesa costruita passaggio coperto costruito sistema di drenaggio esterno realizzato Inceneritore costruito alloggio per lo staff di supporto (2 unità di 1 stanza) costruito Altri costi diretti e imprevisti 16% VAT Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 13/02/2009 28/12/2009 Malindi - Interventi infrastrutturali per l'Ospedale di Distretto Rapporto finale centro ustionati riabilitato sistemi idrici migliorati giardini completati Eliminato nel PdA di Lug. 2008 162.740 18.000 13.000 50.000 14.979.167 1.656.784 1.196.566 4.602.177 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 10.000 920.435 Eliminato nel PdA di Lug. 2008 sistemi idrici migliorati servizi medici equipaggiati lavori stradali e parcheggio completati laboratorio raggi X rinnovato ed ampliato 30/06/2008 25/08/2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 19/06/2008 20/10/2008 60.749 5.716.780 6.204.329,60 Inserito nel PdA di Lug. 2008 30/06/2008 12/01/2009 77.339 7.277.920 8.019.250 Agosto 2012 Pagina 64 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 91.000 Chakama - Dispensario Mambrui - Centro di Salute (Dispensario) 1 reparto maternità, laboratorio e sala parto costruito Reparto maternità costruito Dispensario di Marekebuni Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Unità Salute Materno-infantile/ Pianif. Familiare costruito Modificato nel PdA di Lug. 2008 23/06/2008 30/09/2008 nuovo reparto maternità costruito Inserito nel PdA di Lug. 2008 23/06/2008 14/10/2008 8.375.963 30.900 2.844.146 30.900 2.844.146 20.600 20.600 1.896.097 1.896.097 163.421 15.378.630 17.143.648 24.937 24.937 2.346.675 2.346.675 2.836.485 2.836.485 35.202 3.312.645 3.881.029 35.202 3.312.645 3.881.029 0 0 11.983 1.127.633 3. PESCA Centro per la pesca a Ngomeni Attrezzature per la Pesca Valutazione di impatto ambientale Rapporto finale 1 centro pesca costruito 1 stanza frigorifera costruita e attrezzata 3 barche piccole motorizzate acquistate 50 reti grandi per la pesca acquistate 50 reti Manila 3” (mkano) acquistate 15 reti da pesca per gamberetti acquistate 50 reti per gamberetti (kimia) acquistate 50 reti filettate piccole acquistate Eliminato nel PdA di Lug. 2010 41.200 3.792.194 10.800 52.000 994.070 4.786.264 20.000 1.840.871 16.500 1.518.718 8.250 759.359 Eliminato nel PdA di Lug. 2009 2.475 227.808 Eliminato nel PdA di Lug. 2009 300 27.613 900 82.839 48.425 4.457.209 3 barche piccole motorizzate acquistate 50 reti grandi per la pesca acquistate 50 reti Manila 3” (mkano) acquistate 50 reti filettate piccole acquistate 5 barche grandi motorizzate acquistate 2 barche piccole motorizzate acquistate 50 attrezzature per snorkeling acquistate Mobilio per il Centro pesca e salvagenti acquistato parti di ricambio per i motori delle barche acquistate Valutazione impatto ambientale per i progetti a Ngomeni (edificio di refrigerazione, muro di contenimento, centro salute, scuole primarie e secondarie) eseguita Inserito nel PdA di Lug. 2009 Inserito nel PdA di Lug. 2009 Inserito nel PdA di Lug. 2009 Inserito nel PdA di Lug. 2009 Inserito nel PdA di Lug. 2009 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Agosto 2012 Pagina 65 1.154.200 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Contributo Nat. Env. Mgmt Auth. per VIA erogato Formazione pescatori su marketing Corsi di formazione su marketing svolti Corsi di formazione su marketing svolti 1.198 112.763 111.165 13.181 1.240.396 1.265.365 50.799 50.799 4.780.380 4.780.380 1.918.180 1.918.180 5.315 489.211 5.315 489.211 46.980 14.580 14.670 4.324.206 1.341.995 1.350.279 76.230 7.016.479 91.200 91.200 8.394.371 8.394.371 126.800 126.800 11.671.122 11.671.122 22.320 22.320 2.054.412 2.054.412 37.700 3.470.042 37.700 3.470.042 4.463 4.463 420.000 420.000 420.000 420.000 5.000 460.218 5.313 500.000 1.237.240 33.000 3.037.437 32.262 3.036.000 2.917.000 8.850 814.585 1.650 155.240 900 320 82.839 29.454 361 34.000 2.000 184.087 2.933 276.000 4. INFRASTRUTTURE Miglioramento del tratto di strada Mjanaheri- Ngomeni Strada soprelevata con 5.400 m3 di materiale costruita strada compattata parte strada in salita compattata Strada in ghiaia realizzata fossati laterali e canali di scarico migliorati e canali sotterranei realizzati Elettrificazione del villaggio di Ngomeni Linea alto voltaggio 33,000V+2 transformatori 315 KVA (Km) posta in opera Muro contenitivo a Ngomeni muro di contenimento (400 metri) costruito muro di contenimento fronte mare costruito 6 pozzi equipaggiati con pompe idriche elettriche costruiti 6 pozzi equipaggiati con pompe idriche a mano costruiti Pozzi Inserito nel PdA di Lug. 2009 Inserito nel PdA di Lug. 2009 Modificato nel PdA di Lug. 2008 Modificato nel PdA di Lug. 2008 12/11/2009 22/02/2010 5. CAPACITY SUPPORT Ufficio CDA di Programma Attrezzature, mobilio e veicolo per l'Ufficio di Programma ufficio a Malindi di 260 metri quadri costruito un ufficio a Malindi affitto Mobilio per ufficio acquistato 1 veicolo 4-WD (Toyota Land Cruiser) acquistato Apparecchiature elettroniche acquistate 3 UPS acquistati 8 calcolatrici acquistate Telefono e linee installati e funzionanti Rapporto finale Eliminato nel PdA di Lug. 2008 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Mobilio per ufficio acquistato 1 veicolo 4-WD (Toyota Land Cruiser) acquistato Connessioni Intranet e Internet funzionanti Telefono e linee installati e funzionanti Agosto 2012 Pagina 66 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Apparecchiatura d'ufficio (computer, stampante fax, ecc.) acquistata Supporto all'Ufficio CDA a Mombasa Supporto alla PMU Eliminato in PdA del Lug. 2008 Quartier Generale del CDA (Ufficio principale, magazzino scorte, centro informazioni e documentazione) riabilitato Salario 1 autista pagato Indennità Funzionari PMU (lavoro sul campo e missioni a Nairobi e a Mambasa) pagate Supervisione, Monitoraggio e valutazione effettuata e remunerata Manutenzione del veicolo carburante, pezzi di ricambio, assicurazione ecc. effettuata e remunerata Costi ricorrenti per l'Ufficio di Programma (corrente, telefono, cancelleria ecc.) sostenuti Costi di supporto (somma forfettaria) sostenuti 50.070 4.608.620 42.519 4.001.240 4.154.240 3.500 322.152 3.500 1.800 322.152 165.678 34.941 34.941 1.753 3.288.114 3.288.114 165.000 3.670.124 3.670.124 6.000 552.261 5.866 552.000 2.000 184.087 10.558 993.600 2.500 230.109 5.279 496.800 2.500 230.109 4.888 460000 3.300 303.744 1.020 96.000 4.888 34.253 460.000 3.223.400 2.754.200 12.252 1.153.000 1.411.567 1.411.567 Inserito nel PdA del Lug. 2008 Salario 1 autista pagato Indennità Funzionari PMU (lavoro sul campo e missioni a Nairobi e a Mambasa) pagate Supervisione, Monitoraggio e valutazione effettuata e remunerata Manutenzione del veicolo carburante, pezzi di ricambio, assicurazione ecc. effettuata e remunerata Costi ricorrenti per l'Ufficio di Programma (corrente, telefono, cancelleria ecc.) sostenuti Costi di supporto (somma forfettaria) sostenuti Rinfreschi per l'Ufficio del PMU pagati costi preparazione gare d'appalto sostenuti 18.100 assessment capacità CDA e formulazione raccomandazioni presentate Società per la revisione esterna 1.665.988 Inserito nel PdA di Lug. 2008 Audit periodici sui rapporti finanziari presentati alla Cooperazione Italiana 10.000 920.435 10.000 920.435 3.004 15.256 282.700 1.435.700 6.150 566.068 23.378 2.200.000 Attività di training alla CDA prestate Supporto alle amministrazioni provinciali (istituzioni coinvolte) Rapporto finale i). Supporto all'amministrazione privinciale fornito supporto alle istituzioni che collaborano al progetto fornito ii). Uffici e alloggio per lo staff locale CDA riabilitati 30.000 2.761.306 36.150 3.327.374 1.298.655 119.532.810 Agosto 2012 23.378 2.200.000 1.426.319 134.223.079 Pagina 67 2.500.000 126.566.225 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN PROGRAMMAZIONE SECONDO ANNO Intervento Risultati Proposta originale Realizzazioni effettive Note Tempistica Inizio Fine lavori lavori 1. EDUCAZIONE € . Pagam. I anno completati Ngomeni - Riabilitazione della Scuola Secondaria 7 aule scolastiche riabilitate 1 ufficio riabilitato Inserito nel PdA di Lug. 2009 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 nuova struttura da 3 aule costruita 4 unità per toilet costruite cisterna di plastica posta in opera Scuola primaria di Midodoni 43.904 2.940 Inserito nel PdA del Lug. 2009 7 aule scolastiche riabilitate 1 ufficio riabilitato Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 7 aule scolastiche riabilitate 1 ufficio riabilitato Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 3 nuove strutture da 3 aule (9 aule) costruite 4 unità per toilet costruite cisterna di plastica posta in opera Scuola primaria di Bura Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 aule scolastiche esistenti e un laboratorio riabilitati Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Scuola secondaria di Gede tetto di 12 aule ricostruito tetto dell'ufficio amministrativo ricostruito 30-nov-11 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Inserito nel PdA del Lug. 2009 46.844 43.904 2.940 46.844 4.311.688 4.041.080 270.608 4.311.688 19.600 19.600 13.500 1.804.053 1.804.053 1.242.588 Inserito nel PdA del Lug. 2009 17-mar-11 Rapporto finale 4.311.688 4.041.080 270.608 4.311.688 4.041.080 270.608 Inserito nel PdA del Lug. 2009 7 aule scolastiche riabilitate 1 ufficio riabilitato laboratori riabilitati 46.844 43.904 2.940 46.844 43.904 2.940 Inserito nel PdA del Lug. 2009 Inserito nel PdA del Lug. 2009 17-mar-11 Scuola tecnica secondaria di Magarini (GIS) 29-ott-11 Agosto 2012 07-ott-11 13.500 € Realizzazioni effettive KES 29.777 3.126.631 19.048 2.000.000 50.476 5.300.000 99.301 10.426.631 29.524 5.714 3.100.000 600.000 953 36.191 100.000 3.800.000 88.572 5.714 9.300.000 600.000 KES 3.126.631 3.126.631 4.041.080 270.608 Inserito nel PdA del Lug. 2009 Inserito nel PdA del Lug. 2009 17-mar-11 Scuola primaria Matolani KES Inserito nel PdA di Lug. 2009 impianto elettrico installato Equipaggiamento scuola fornito Scuola primaria di Kulalu Proposta originale Costi Rielaborazione budget 1.242.588 953 100.000 95.239 10.000.000 19.048 2.000.000 4.762 23.810 500.000 2.500.000 Pagina 68 6.190.935 15.588.927 5.931.071 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Scuola secondaria di Galana Laboratori riabilitati ufficio riabilitato Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Scuola secondaria di Marafa dormitori riabilitati staff house riabilitata Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 ufficio amministrativo riabilitato Eliminato nel PdA del Lug. 2008 200 banchi scolastici acquistati 25 banchi per gli insegnanti acquistati 250 sedie acquistate 30 armadi acquistati 60 letti a castello acquistati 120 materassi acquistati Attrezzatura da laboratorio acquistata 1 Computer acquistato Scuola secondaria di Barani Attrezzatura/mobilio per la scuola secondaria di Magarini e per le scuole primarie di Matolani, Bura, Kulalu e Midodoni Eliminato nel PdA del Lug. 2008 12.600 3.150 15.750 23.520 3.528 27.048 9.000 9.000 9.000 1.159.749 289.937 1.449.686 2.164.864 324.730 2.489.594 828.392 828.392 828.392 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 1.000 5.000 3.000 9.600 3.000 92.044 460.218 276.131 883.618 276.131 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 1.502 1.800 33.902 138.249 165.678 3.120.460 2. SANITA' Pagam. I anno completati Ngomeni - Riabilitazione Centro di salute Inserito nel PdA di Lug. 2009 36.155 Equipaggiamento centro fornito una cucina e una lavanderia costruite; un inceneritore costruito Mambrui - Centro di Salute (Dispensario) Inserito nel PdA di Lug. 2010 0 2 alloggi per lo staff e 1 sala per VCT costruiti Dispensario di Marekebuni Fornitura di mobilio al nuovo MCH/FP di Mambrui e al nuovo reparto maternità di Marikebuni Costruzione del dispensario di Bofu Rapporto finale 0 Inserito nel PdA di Lug. 2010 mobili per il nuovo MCH/FP di Mambrui e per il reparto di maternità di Marekebuni acquistati 130 mq di ambulatorio, servizio MCH, area di attesa coperta, sala di cura, farmacia, toilets, sistema di raccolta acque piovane, sala registrazione, staff house per 2 persone costruiti. Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Agosto 2012 26.780 26.780 3.796.248 3.796.248 80.952 8.500.000 117.107 12.296.248 3.796.248 33.333 33.333 3.500.000 3.500.000 0 42.529 42.529 4.465.509 4.465.509 0 9.524 9.524 1.000.000 1.000.000 2.464.926 2.464.926 Pagina 69 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Riabilitazione del dispensario di Sosoni Riabilitazione del dispensario di Baricho Dispensario di Ramada Riabilitazione del dispensario di Adu Riabilitazione del dispensario della prigione di GK Construzione del reparto maternità per il dispensario di Dagamra Construzione del reparto di maternità per il dispensario di Kakoneni Costruzione del dispensario di Gandini Centro salute di Garashi Equipaggiamento per i dispensari e il centri salute (Sosoni, Baricho, Dagamra, ecc.) Rapporto finale 230 mq di struttura esistente riabilitati 230 mq di struttura esistente riabilitati un nuovo Dispensario (ambulatorio, servizio MCH, sala di cure, farmacia, sala registrazione e area di attesa coperta) costruito nuovo reparto maternità, laboratorio e sala parto costruito Modificato nel PdA del Lug. 2009 23.000 2.117.002 38.095 4.000.000 05-ago-11 07-gen-12 23.000 2.117.002 38.095 4.000.000 23.000 2.117.002 36.191 3.800.000 17-mar-11 20-ott-11 23.000 14.420 14.420 2.117.002 1.327.268 1.327.268 36.191 3.800.000 Modificato nel PdA del Lug. 2009 70 mq di staff house costruiti Eliminato nel PdA del Lug. 2008 200 mq di struttura esistente riabilitati Eliminato nel PdA del Lug. 2008 20.000 20.000 1.840.871 1.840.871 150 mq del dispensario esistente (servizio MCH, sala cure, ed espansione del reparto maternità, sala travaglio e sala parto) riabilitati Eliminato nel PdA del Lug. 2008 15.000 15.000 1.380.653 1.380.653 20.600 1.896.097 36.191 3.800.000 20.600 1.896.097 36.191 3.800.000 100 mq di strutture comprensivi di: reparto maternità, sala travaglio e sala parto costruiti 100 mq di strutture comprensivi di: reparto maternità, sala travaglio e sala parto costruiti 17-mar-11 20-ott-11 100 mq di strutture comprensivi di: reparto maternità, sala travaglio e sala parto costruiti Eliminato nel PdA del Lug. 2008 20.600 20.600 1.896.097 1.896.097 un nuovo dispensario di 165 mq comprensivo di: sala visite, sala cure, sala MCH/ FP, sala d'attesa, farmacia, magazzino, toilet per pazienti/staff, sistema di raccolta delle acqua piovane e staff house per 2 persone costruito Eliminato nel PdA del Lug. 2008 33.990 33.990 3.128.560 3.128.560 Centro salute di Garashi completato Eliminato nel PdA del Lug. 2008 20.600 20.600 1.896.097 1.896.097 75.000 6.903.266 42.857 4.500.000 75.000 6.903.266 42.857 4.500.000 attrezzature mediche e varie acquistate attrezzature mediche e varie acquistate Agosto 2012 Pagina 70 7.751.009 4.679.315 4.813.130 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Ospedale distrettuale di Malindi (riabilitazione ed equipaggiamento) aree di accesso coperte Linea elettrica diretta posta in opera Eliminato nel PdA del Lug. 2008 22.000 2.024.958 30.500 2.807.328 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 18.000 1.656.784 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 65.000 135.500 5.982.830 12.471.900 Linea elettrica diretta posta in opera unità psichiatrica riabilitata attrezzature ospedaliere acquistate 27.335 2.870.175 27.335 2.870.175 21.028 2.208.000 21.428 2.250.000 7.229 759.000 953 100.000 3. PESCA 3 barche piccole motorizzate acquistate 50 reti grandi per la pesca acquistate 50 reti Manila 3” (mkano) acquistate 50 reti filettate piccole acquistate Equipaggiamento per il centro pesca Fondi di rotazione per il settore pesca Vasche per gamberi Tecniche di allevamento dei gamberetti Formazione per pescatori su marketing Rapporto finale 5 barche grandi motorizzate acquistate 2 barche piccole motorizzate acquistate 50 attrezzature per snorkeling acquistate Mobilio per il Centro pesca e salvagenti acquistato parti di ricambio per i motori delle barche acquistate Eliminato nel PdA del Lug. 2008 75.000 6.903.266 67.218 7.057.838 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 20.000 1.840.871 17.925 1.882.090 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 3.500 322.152 3.136 329.366 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 8.000 736.348 7.170 752.836 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 5.471 111.971 503.570 10.306.208 4.903 150.990 514.846 15.853.976 Conto bancario operante e provvisto di fondi Eliminato nel PdA del Lug. 2008 564.627 564.627 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 552.261 552.261 900.186 900.186 5.377 5.377 6 vasche per gamberi costruite 6.000 6.000 9.780 9.780 training per tecniche di allevamento dei gamberetti svolto Eliminato nel PdA del Lug. 2008 4.849 446.319 4.849 446.319 4.661 4.661 489.440 489.440 corsi di formazione su marketing corsi di formazione su marketing svolti svolti 05-mag-11 Agosto 2012 30-lug-11 Pagina 71 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN 4. INFRASTRUTTURE Completamento e miglioramento del tratto di strada Mjanaheri- Ngomeni Muro di contenimento di Ngomeni strada soprelevata con 5.400 m3 di materiale costruita strada compattata parte strada in salita compattata 2 km di strada in ghiaia costruita fossati laterali e canali di scarico migliorati e canali sotterranei realizzati segnali stradali posizionati Eliminato nel PdA del Lug. 2008 195.600 18.003.717 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 12.620 1.630 209.850 1.161.590 150.031 19.315.338 80.000 7.363.484 80.000 7.363.484 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 15.220 1.400.903 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 Eliminato nel PdA del Lug. 2008 740 23.280 68.112 2.142.774 39.240 3.611.789 400 metri del muro di contenimento costruiti muro di contenimento fronte mare costruito 12 km di linea elettrica dalla linea principale al villaggio di Ngomeni installata: i). Linea di voltaggio medio 415V (3 fasi) e 240V (monofase) (km) ii). Linee di servizio per 5 posti con 3 fasi (centro pesca, scuole primarie e secondarie, centro Elettrificazione del villaggio di salute e pozzi trivellati) Ngomeni iii). Pagamenti per lavori Elettricità nella scuola primaria e secondaria di Ngomeni, nel centro salute e nell'impianto di conservazione frigorifera a Ngomeni istallata e un generatore per il centro Salute acquistato. pompe e cisterne per l'acqua acquistate e installate Pozzi 22.115 12.775 12.854 39.862 2.322.160 1.341.360 1.349.640 4.185.556 11.310 1.187.599 98.916 10.386.315 239.943 239.943 25.193.960 25.193.960 28.571 28.571 3.000.000 3.000.000 45.527 45.527 4.780.335 4.780.335 25.622.776 5. CAPACITY SUPPORT Ufficio di Programma CDA area esterna dell'Ufficio di Programma costruita eliminato nel PdA del Lug. 2008 4.000 368.174 4.000 368.174 4.000 4.000 420.000 420.000 420.000 420.000 3.500 322.152 4.762 500.000 500.000 ufficio a Malindi affittato Attrezzature per l'ufficio CDA in Mombasa Rapporto finale Attrezzatura per ufficio (computer,stampante, fax, ecc.) acquistate Agosto 2012 Pagina 72 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN telefoni e linee installate connessioni internet installate e attive Supporto al PMU Società per la revisione esterna Supporto alle amministrazioni provinciali (istituzioni coinvolte) Salario 1 autista pagato Indennità Funzionari PMU (lavoro sul campo e missioni a Nairobi e a Mambasa) remunerate Supervisione, Monitoraggio e valutazione effettuata e remunerata Manutenzione del veicolo carburante, pezzi di ricambio, assicurazione ecc. effettuata e remunerata Costi ricorrenti per l'Ufficio di Programma (corrente, telefono, cancelleria ecc.) sostenuti Salario 1 autista pagato Indennità Funzionari PMU (lavoro sul campo e missioni a Nairobi e a Mambasa) remunerate Supervisione, Monitoraggio e valutazione effettuata e remunerata Manutenzione del veicolo carburante, pezzi di ricambio, assicurazione ecc. effettuata e remunerata Costi ricorrenti per l'Ufficio di Programma (corrente, telefono, cancelleria ecc.) sostenuti Rinfreschi per l'Ufficio del PMU pagati costi preparazione gare d'appalto sostenuti Comunicazioni pagate Audit periodici sui rapporti finanziari alla Cooperazione Italiana presentati Audit periodici sui rapporti finanziari alla Cooperazione Italiana presentati Supporto alle istituzioni partecipanti a Malindi fornito: Amministrazione Provinciale Ministero per i lavori pubblici Ministero dell'istruzione, delle scienze e della tecnologia Ufficio del distretto medico di Malindi Ministero dell'allevamento e della pesca Supporto alle istituzioni partecipanti a Malindi fornito Ministero delle risorse idriche; Ministero dei lavori pubblici uffici e alloggio per authority staff riabilitati Rapporto finale 952 100.000 100.000 34.000 634.000 3.500 1.800 322.152 165.678 324 6.038 1.613 34.000 634.000 169.400 6.000 552.261 5.714 600.000 2.000 184.087 9.714 1.020.000 4.150 381.981 4.731 496.800 4.150 381.981 4.381 460.000 953 100.000 400.000 25.300 3.271.500 3.271.500 500.000 18.100 1.665.988 3.810 238 31.154 5.000 5.000 460.218 460.218 4.762 4.762 500.000 500.000 6.150 5.000 10.000 566.068 460.218 920.435 21.906 2.300.000 10.000 920.435 10.000 920.435 7.700 708.735 15.000 1.380.653 18.000 1.656.784 81.850 7.533.764 1.308.806 120.467.144 21.906 2.300.000 1.279.548 134.352.716 Agosto 2012 Pagina 73 2.300.000 84.625.542 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN ALLEGATO 7: ESEMPIO DI REVISIONE DEL QUADRO LOGICO Logica intervento Obiettivo Generale Contribuire allo sviluppo, al benessere e al miglioramento socio economico della popolazione del distretto di Malindi con particolare attenzione all’area di Ngomeni Indicatori verificabili Fonti di verifica Miglioramento degli indicatori di benessere socio-economico (income and non-income povery related indicators). Possibili esempi: - Povertà: i) reddito pro-capite; % di popolazione sotto l’indice di povertà;….. - Educazione: i) tasso di analfabetismo; ii) indice di completamento della scuola primaria; iii) tasso di abbandono / ripetizione… - Sanità: i) tasso di mortalità infantile; ii) tasso di mortalità materna. Statistiche ufficiali (nazionali ed internazionali), a livello disaggregato (per regione, distretto). E.g.: - Statistiche nazionali (ufficio statistico e statistiche dei diversi Ministeri) - World development indicators / Human development reports / statistics. Obiettivo Specifico a. Aumentare l’accessibilità alle scuole distrettuali e migliorarne la qualità. b. Migliorare la copertura e la qualità dei servizi sanitari nel distretto. - c. Migliorare le principali attività generatrici reddito: settore della pesca nella penisola di Ngomeni. Rapporto finale Aumento nel numero relativo ed assoluto della popolazione in età scolastica del distretto (per i diversi gradi di scolarizzazione) con accesso ai servizi educativi Incremento nel numero di nuove classi (istruzione di base o specializzata / superiore) Aumento nella fruizione dei servizi scolastici (tasso di scolarizzazione, mense, dormitori,…) Riduzione del tempo necessario per raggiungere la struttura educativa più vicina Percezione delle parti interessate riguardo al miglioramento qualitativo delle scuole Aumento nel numero relativo ed assoluto della popolazione del distretto con accesso ai servizi sanitari Aumento nella fruizione dei servizi sanitari: pazienti nelle strutture sanitarie, servizi forniti, (numero di parti, vaccinazioni, visite adulti/bambini, pazienti ospedalizzati, …) Riduzione del tempo necessario per raggiungere la struttura sanitaria più vicina Incremento della produzione nel settore della pesca Incremento della percentuale di produzione commercializzata Agosto 2012 - - - Dati forniti dai diversi Ministeri coinvolti (educazione, sanità, …) a livello distrettuale; Dati forniti dalle strutture coinvolte: registri, schede, documentazione amministrativa; Interviste (a campione) con i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, con rappresentanti dei comitati di gestione delle strutture sanitarie / educative e con i beneficiari. Condizioni e rischi - Stabilità politica e sicurezza del Paese. Grado di risposta della popolazione. Pagina 74 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN d. Migliorare le infrastrutture civili nell’area di Ngomeni - e. Rafforzare le capacità gestionali e imprenditoriali degli enti coinvolti nel programma e della popolazione. - Risultati attesi Obiettivo a) - Capacità di accoglienza delle strutture scolastiche nel distretto di Malindi migliorata (qualità e quantità delle strutture); Obiettivo b) - Capacità di accoglienza delle strutture sanitarie nel distretto di Malindi migliorata (qualità e quantità delle strutture); Obiettivo c) - Attrezzature / dotazioni per la pesca e strutture per l’allevamento dei gamberi e per la conservazione e commercializzazione del pesce migliorate - Capacità della comunità di pescatori di Ngomeni rafforzate Obiettivo d) - Infrastrutture civili di supporto allo sviluppo socio-economico della zona di Ngomeni migliorate (strade, elettrificazione, offerta di punti d’acqua, muro di contenimento delle maree) Rapporto finale - Riduzione del tempo / costo necessario per raggiungere la struttura educativa / sanitaria più vicina; Riduzione del tempo / costo necessario per rifornirsi d’acqua; Riduzione del prelievo / utilizzo d’acqua da fonti inquinate o vulnerate Riduzione dei costi sostenuti dagli utenti per energia elettrica Aumento della quantità di terra fertile (ha) Incremento di numero e tipologia di servizi gestionali erogati Incremento delle attività imprenditoriali Riduzione del tempo impiegato per attività gestionale Capacità di utilizzo di nuove tecniche gestionali Apprendimento di nuove tecniche imprenditoriali Percezione delle parti interessate riguardo al miglioramento delle capacità gestionali / imprenditoriali 11 scuole ristrutturate e/o ampliate o costruite, 11 scuole attrezzate e funzionanti; Numero di aule, laboratori, …. 2 superficie coperta, volumetria realizzata m Attrezzature fornite (tipologia e quantità) 14 strutture sanitarie ristrutturate e/o ampliate o costruite; 14 strutture sanitarie attrezzate e funzionanti; 2 Numero di sale, volumetria realizzata m Aumento nel numero di posti letto / ambulatori; N. e tipologia di macchine di diagnosi / dotazioni installate Centro pesca (fornito di celle frigorifere) costruito, equipaggiato e funzionante; Allevamento per la raccolta e vendita di gamberi costruito e funzionante; Numero (XX) di pescatori formati (tecniche di allevamento dei gamberi, commercializzazione del prodotto ittico) N. di servizi per la commercializzazione dei prodotti (fondo per avvio attività di marketing istituito e funzionante). Dotazioni di barche e attrezzature da pesca fornite. XX Km di strada Mjanaheri-Ngomeni ristrutturata; Lunghezza della rete di distribuzione elettrica realizzata nel villaggio di Ngomeni / potenza installata / abitanti serviti; Numero (XX) di pozzi, pompe e rivendite di acqua realizzati; 2 XX Km di muro di contenimento delle maree costruito & m di terreno interessati dall’intervento Agosto 2012 - - - Documentazione e rapporti delle strutture coinvolte (e.g. rapporti annuali dei centri di salute, ….). Dati forniti dai rappresentanti a livello distrettuale dei diversi Ministeri rilevanti. Visite di campo. Interviste (a campione) con i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, con rappresentanti dei comitati di gestione delle strutture sanitarie / educative / produttive e con i beneficiari. Impegno dei vari ministeri coinvolti a coprire i costi di manutenzione e ad acquisire le strutture al termine dell’intervento. Pagina 75 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Obiettivo e) - Rinforzate le capacità manageriali e non degli enti governativi coinvolti nel programma (ufficio distrettuale sanitario, ufficio distrettuale per l’educazione, ufficio dell’amministrazione provinciale, ufficio distrettuale della pesca e dell’allevamento, ufficio distrettuale per l’acqua, ufficio distrettuale dei lavori pubblici) - Attività generatrici di reddito avviate; Attività Attività da svolgere dalla CDA con l’Assistenza della PMU: - Gestione tecnica e finanziaria del budget del programma, inclusa la preparazione dei piani operativi annuali (pianificazione e progettazione delle opere e degli acquisti); - Realizzazione dei capitolati d’appalto e gestione delle gare d’appalto per l’assegnazione dei contratti e la fornitura di beni e servizi; - Esecuzione delle gare d’appalto (firma e gestione dei contratti, affidamento delle direzione lavori, analisi degli stati d’avanzamento, pagamento di quanto stabilito dai contratti stipulati con le ditte esecutrici); - Monitoraggio dei piani operativi e preparazione dei rapporti di attività e rapporti finanziari; - Convocazione dei comitati di gestione e monitoraggio; Attività da svolgere dalla AT italiana in gestione diretta: - Supporto alla CDA nello svolgimento delle attività summenzionate. - Esistenza di un dettagliato piano operativo di monitoraggio e di valutazione elaborato dal CDA; Presenza di piano operativi settoriali riguardanti ciascun ente coinvolto nel programma. Numero (assoluto e relativo) di personale formato (gestione, amministrazione, monitoraggio) Attrezzatura / dotazioni per l’ufficio fornite; Numero di attività generatrici di reddito avviate; Quantità di altri capitali e finanziamenti attratti / ricevuti. Fondi ex. Art. 15: investimenti nei settori dell’educazione, sanità, pesca, infrastrutture, istituzioni (€2.607.461) Gestione Diretta Risorse umane: - Assistenza tecnica italiana: 24 m/p di un coordinatore italiano (fondo esperti: €300.000); - Personale locale: 24 m/p per: i) una segretaria; ii) un autista; iii) un addetto alle pulizie; nonché iv) consulenze locali per almeno 3 mesi l’anno (Fondi in loco: €36.000) Trasporti: - Acquisto di un’autovettura e costi di gestione, manutenzione e carburante (Fondi in loco: €55.000). Ufficio: - Affitto di un ufficio e spesa per utenze (fondi in loco: €48.000). Piani operativi; Rapporti di attività e rapporti finanziari della PMU; Capitolati, contratti, visite di campo, rapporti d’avanzamento lavori; Piani di monitoraggio e valutazione. - - - - Rapporto finale Agosto 2012 Efficienza e trasparenza amministrativa della controparte. Installazione a Malindi di una Unita per la gestione del programma – “PMU”). Il valore della valuta locale rimane relativamente costante La messa in opera segue il programma di lavoro L’inflazione è inferiore al 5% all’anno Firma dell’Accordo Intergovernativo e definizione delle Linee Guida per la realizzazione del Programma; Disponibilità in loco dei fondi della CI per la partenza ed il proseguimento delle attività. Pagina 76 Valutazione dell’Iniziativa “Kenya – Programma per lo Sviluppo Integrato del Distretto di Malindi” DRN Rapporto finale Agosto 2012 Pagina 77