Un anno di zapping
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Un anno di zapping
Osservatorio Media del Moige Movimento Italiano Genitori a cura di Elisabetta Scala Palmira Di Marco Francesco La Rosa un anno di zapping guida critica family friendly ai programmi televisivi STAGIONE TELEVISIVA - 2015/2016 prefazione di On. Antono Martusciello indice Prefazione 7 Marida Caterini Introduzione 9 Maria Rita Munizzi, Elisabetta Scala Legenda dei simboli 11 Schede di analisi critica dei programmi 13 Indice dei programmi 323 Glossario dei termini tecnici 335 Note professionali degli autori 337 5 prefazione Una stagione televisiva molto controversa punteggiata, troppo frequentemente, da imbarazzanti cadute di stile. Palinsesti costruiti per catturare la curiosità del pubblico facendo leva su istinti degradanti ma ritenuti forieri di audience e quindi appetibili agli investitori pubblicitari. La tv mostra un sensibile e progressivo deterioramento dei valori etici, meno attenta al rispetto per i telespettatori e, soprattutto, per i minori. Fortunatamente, uno spiraglio esiste. E la speranza che si possa invertire il trend, fidando in un piccolo schermo a misura di famiglia, diventa visibile come un faro nella nebbia. Un anno di zapping ha, da sempre, il compito di analizzare i palinsesti individuando i meriti e la qualità dei programmi, delle fiction, degli spot pubblicitari, dei talk show, dell’informazione e dell’intrattenimento in tutti i settori. Un lavoro lungo un anno, mai fazioso, attento e gratificante, pronto a indicare la strada giusta per un’inversione di tendenza verso una tv propositiva per un pubblico trasversale. Un lavoro che conosco da vicino nel quale io stessa sono stata impegnata lo scorso anno. La famiglia è la maggior fruitrice del piccolo schermo sia nelle forma convenzionale, ancora in grado di riunire tutti dinanzi al vecchio caro elettrodomestico, sia nella sua evoluzione resa possibile dalle nuove tecnologie. Siamo alla tv 2.0 accessibile sui devices e quindi ancor più a portata di touch screen, soprattutto da parte delle new generation. Ed è a loro, in particolare, che si deve rispetto e attenzione. Significa non proporre in prima serata, o nella fascia protetta più in generale, programmi grossolani che sconfinano nel grand guignol e nel voyeurismo sessuale. Significa avere un approccio comunicativo all’insegna di valori formativi in grado di stimolare anche le capacità creative dei giovani telespettatori . Significa proporre occasioni di discussione e di scambio di opinioni all’insegna di una dialettica costruttiva che contribuisca a formare nel telespettatore una propria opinione. Valori che, in genere, non sono presenti nei talk show che, troppo spesso, trasformano gli studi televisivi in veri ring dove il combattimento viene aizzato da un linguaggio sguaiato che non rifugge da insulti personali. La trash tv trova la propria esaltazione anche nell’intrattenimento. Un genere che rincorre il facile ascolto e per raggiungerlo non esita ad utilizzare espedienti estremamente discutibili. Un esempio al negativo lo ha offerto l’ultima edizione de L’isola dei famosi che, per fame di 7 audience, ha fatto della nudità dei concorrenti, l’inopportuno punto di forza. Al contrario, Rai1 ha mostrato come ancora sia possibile realizzare uno show elegante, sobrio, con atmosfere leggere ma valide dal punto di vista della cultura musicale. E’ il caso di “Sogno e son desto” tre ottime edizioni con protagonista Massimo Ranieri. Un discorso a parte merita la fiction. Il racconto televisivo ha una funzione di estrema importanza. Serve a conservare la memoria del passato e a riflettere su tematiche attuali che coinvolgono spesso l’intera famiglia. Rai 1 ci ha provato con risultati certamente migliori rispetto a Canale 5 che, quest’anno, ha proposto prodotti impostati su un’analisi confusa e disarticolata dei valori etici fondamentali. Notevole l’attenzione dedicata da Un anno di zapping alla comunicazione pubblicitaria. Oggi lo spot è divenuto un palcoscenico per star del mondo dello spettacolo e non solo. Con Clooney e Banderas, con Valerio Scanu, Carlo Conti e Fiorello, lo spot fa sempre più tendenza, è amato dai giovani, può diventare anche un tormentone e condizionarne persino il linguaggio. E’ necessario che contenga un messaggio positivo che sia in sintonia con il pubblico al quale è destinato. Il lavoro del Moige, nel rispetto dei valori che da sempre ne connotano l’operato, ha individuato i migliori inserzionisti in grado di andare oltre la mera comunicazione commerciale per offrire uno stimolo alla riflessione e ai processi educativi. Infine, ai bambini ed agli adolescenti, le categorie più fragili e indifese, per le quali spesso la tv è solo una cattiva maestra, si deve il massimo rispetto. In quest’ottica, Un anno di zapping rende un servigio utilissimo a famiglie ed educatori individuando i programmi utili per la crescita e la formazione dei giovani. Nell’impegno di Un anno di zapping la famiglia resta sempre al centro delle attenzioni. Ed è a tutte le famiglie italiane che il volume è dedicato, con l’augurio che possa rappresentare un sicuro punto di riferimento. MARIDA CATERINI Giornalista, Critico tv 8 introduzione Ogni stagione televisiva porta con se conferme, novità, sorprese, positive o negative, e una continua evoluzione nell’offerta e nella struttura dei canali. “Un anno di zapping” punta a cogliere e rappresentare ogni volta tutto questo in una selezione di 300 programmi, comprensivi anche di un buon campione di spot, la più rappresentativa possibile dell’anno televisivo, seguendo anche le mode del momento (ad esempio i talent, i reality e i programmi di cucina), ma sempre nell’ottica di una visione familiare. Ossia: quale scelta ha a disposizione una famiglia che si riunisce davanti alla tv? Che possibilità hanno bambini e ragazzi minorenni di trovare programmi adatti alla loro età? Come viene rappresentata la famiglia attraverso i vari generi televisivi? Che modelli e che messaggi offrono i programmi più seguiti e gli spot ai nostri figli? Sono educativi o sono diseducativi? Riescono a offrire un intrattenimento sano? “Un anno di zapping”, attualmente l’unica guida critica alla programmazione televisiva italiana per famiglie, cerca, per il nono anno, di dare una risposta a tali domande per orientarle nella scelta. I programmi e gli spot sono quelli trasmessi dall’estate 2015 e fino a conclusione della stagione televisiva in fascia protetta (7:00-22:30) selezionati anche grazie alle numerose segnalazioni pervenute al nostro Osservatorio Media, tramite il numero verde 800.93.70.70, il sito www.moige.it e le nostre pagine Facebook e Twitter. Ma non solo: l’Osservatorio ha usato inoltre come criterio di selezione anche il livello di ascolti, la significatività del programma stesso, l’impatto sui giovani e l’opportunità di far conoscere qualche prodotto di valore seppur meno noto. Punti fermi della nuova edizione restano la suddivisione in 4 categorie e i criteri-guida nel giudizio. Abbiamo premiato “Fiction, serie tv e soap opera” distintesi per una rappresentazione della realtà veritiera, per la presentazione di modelli positivi, per la valorizzazione dei legami familiari e di un’affettività autentica. Nell’ampia fascia dell’ “Intrattenimento, cultura, docu-fiction e reality” abbiamo selezionato le trasmissioni più stimolanti capaci di offrire un intrattenimento positivo, divertente e adatto a grandi e bambini, ma anche informazione e cultura in modo accattivante, innovativo e retto. Le eccellenze della “Tv per bambini e ragazzi” si contraddistinguono, 9 invece, per l’uso di un linguaggio adatto all’età dei piccoli telespettatori, che riesce a far coesistere la fantasia, le qualità umane e in alcuni casi intenti didattici. Abbiamo riconosciuto, infine, ad alcuni “Spot” la capacità di unire la finalità commerciale all’ironia, la bellezza, l’eleganza e il valore del messaggio veicolato. La guida non si rivolge, però, solo a genitori e figli, per orientarsi nella giungla della tv digitale e satellitare, ma anche ai direttori di rete, agli addetti ai lavori e ai pubblicitari, come occasione di riflessione per migliorare l’offerta televisiva tenendo conto della famiglia e di ciascuno dei suoi componenti come soggetto telespettatore. L’analisi di questo volume dimostra ancora una volta che, seppur permangono cadute di stile, talvolta pesanti, volgarità e prodotti di bassa qualità, sono presenti però nel panorama televisivo programmi di ottimo livello per contenuti e produzione, o comunque capaci di stimolare una visione critica e una riflessione personale e familiare. La speranza e la sfida che le famiglie lanciano alla tv di domani è quella di essere sempre più una tv degna di “premio”! Ai premi Moige si aggiungono quest’anno dei premi speciali; il primo promosso dalla Polizia di Stato con la quale il Moige da anni collabora su iniziative volte alla tutela dei minori: il premio vuole dar merito all’impegno di questi programmi che contribuiscono a diffondere una cultura della sicurezza riguardo al web e all’ambiente stradale. Si aggiungo inoltre i premi promossi dalla F.I.G.C. - Lega Nazionale Dilettanti e dalla Federazione Italiana Cuochi, volti a valorizzare la programmazione televisiva dedicata alla promozione di una vita sana attraverso la pratica sportiva e la corretta alimentazione. MARIA RITA MUNIZZI Presidente Nazionale Moige ELISABETTA SCALA Responsabile Osservatorio Media Moige 10 legenda dei simboli PREMIO MOIGE È la classificazione più alta, indica un programma qualitativamente significativo, da vedere con tutta la famiglia, e in grado di offrire buone potenzialità educative. Il simbolo premia lo sforzo riuscito di una televisione che sa conciliare con gli obiettivi di share qualità del prodotto, necessità di intrattenimento, toni e contenuti adatti alla visione familiare. STELLA Programma positivo, che abbina contenuti validi e interessanti a una buona forma tecnica, adeguata alle caratteristiche del genere televisivo a cui appartiene il programma. FACCETTA SORRIDENTE Programma qualitativamente buono, senza elementi trash o contenuti inappropriati. FACCETTA MEDIA Programma non meritevole di una particolare segnalazione positiva, ma neanche di un giudizio negativo. FACCETTA TRISTE Programma di qualità piuttosto scadente, con elementi di criticità. BIDONCINO DEL TRASH Programma di scarsa qualità, che si nutre del gossip e dello scandalo, o tende a trattare con leggerezza temi sociali importanti, spettacolarizzando il dolore umano e non risparmiando volgarità gratuita, ecc., irrispettoso dell’intelligenza, del buon gusto e delle sensibilità degli spettatori e soprattutto dei minori. PREMIO POLIZIA DI STATO - sezione Polizia Stradale Programma di alta qualità che si distingue per una specifica attenzione alla sicurezza in strada di adulti e minori, offrendo messaggi adeguati e perfettamente in linea con le buone prassi e norme di sicurezza stradale. PREMIO POLIZIA DI STATO - sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni Programma di alta qualità che si connota per il trattare la tematica della sicurezza in rete di minori e adulti, offrendo ampi spunti di riflessione e validi suggerimenti per aiutare nella corretta navigazione in internet ed evitare le numerose insidie della rete. 11 PREMIO FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI Programma di alta qualità che si contraddistingue per trattare la tematica sportiva con toni delicati e pacati che offrono stimoli positivi ed educativi alle famiglie sui valori veicolati dallo sport. PREMIO FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI Programma di alta qualità che si distingue per una grande attenzione alla cultura del cibo e alle biodiversità alimentari, condito da maestria nella comunicazione e grande coinvolgimento degli spettatori. 12 Schede di analisi critica dei programmi FICTION SERIE TV SOAP OPERA A.D. - La Bibbia continua La serie, sequel de “La Bibbia” trasmessa da History channel, ha raccontato i fatti successivi alla morte e resurrezione di Gesù. La storia è stata costruita sulla base del Nuovo Testamento, rimasto però sullo sfondo della narrazione. I personaggi sono stati presentati nelle loro vicende esteriori e umane, ma non nell’interiorità e spiritualità; sono mancate le riflessioni sui comportamenti e su ciò che ha spinto i primi cristiani a un’adesione totale al messaggio del Nazareno e dato fondamento al loro operato. Pur comprendendo e apprezzando il tentativo di rendere moderni e accattivanti gli avvenimenti narrati dal Testo Sacro senza stravolgerli e immaginando quello che esso non narra, si è riscontrato però il limite di molte serie americane del genere: tanto spettacolo, ricostruzioni delle scene e dei costumi molto accurate, un buon cast, una trama avvincente che ha tenuto alta l’attenzione dall’inizio alla fine, ma molta violenza e sangue, rappresentazioni di combattimento e fustigazioni iperrealistiche, scene di sesso eccessive, non adatte certamente ai più piccoli e decisamente fuori luogo rispetto al tema che avrebbe dovuto essere centrale. Appena accennata, poi, la dimensione del sacro - arricchita da qualche scena di accadimenti straordinari apparsi come una sorta di dimensione magica e fantastica piuttosto che miracolosa - , così come l’approfondimento morale, la valorizzazione dei personaggi e un’analisi più specifica sugli avvenimenti. Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: United Artists Media Group, LightWorkers Media Regia: Ciaran Donnelly, Tony Mitchell, Brian Kelly e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Roma Downey, Mark Burnett, Simon Block, Ben Newman, Tom Grieves e AA. VV. Interpreti principali: Adam Levy, Richard Coyle, Vincent Regan In onda: dal 21 febbraio al 13 marzo 2016, la domenica, alle ore 21:10 Durata: 12x45’ Ascolti medi: 2.366.000 telespettatori; 10,1% share 17 Anna & Yusef Un amore senza confini Rete: Rai 1 Genere: Miniserie Produzione: Rai Fiction, Italian International Film Regia: Cinzia TH Torrini Autori/Sceneggiatori: Paola Lucisano, Maura Nuccetelli, Nicola Cometti, Urbano Lione, Cinzia TH Torrini Interpreti principali: Adel Bencherif, Vanessa Incontrada, Elettra Rossiello In onda: lunedì 7 e martedì 8 settembre 2015, alle ore 21:15 Durata: 2x1h45’ Ascolti medi: 4.469.500 telespettatori; 19,31% share 18 Un’intensa storia d’amore lega i protagonisti della storia, Anna e Yusef, che vivono a Trento e sono genitori della piccola Nadira. Lei è fisioterapista, lui ingegnere civile. La loro esistenza scorre serenamente fino a quando Yusef non è costretto, per un errore giudiziario, a tornare in Tunisia, sua terra natale. Tutti i progetti, lavorativi e familiari, saltano e l’uomo, con la sua compagna, tenta in tutti i modi di dimostrare la sua innocenza, rischiando anche la vita. La miniserie, girata in Italia e in Tunisia, colloca una storia inventata in un contesto reale, quello della Primavera Araba, nel 2011. In quell’anno molti paesi del Nord Africa e del Medio Oriente furono scossi da una serie di sommosse, che portarono anche alla destituzione di alcuni regimi. Queste vicende stravolgono la vita dei personaggi e sono presentate ai telespettatori anche tramite immagini reali. La fiction lascia spazio anche al problema dell’immigrazione, con scene intense che sottolineano il dramma dei clandestini, spesso costretti a viaggiare su navi di fortuna per allontanarsi dalle miserie dei loro paesi. La componente di impegno sociale è evidente soprattutto nel rapporto tra Anna e Yusef. I due sono un esempio di integrazione tra culture diverse, senza pregiudizi, quelli che invece nutrono parte delle reciproche famiglie e dei loro conoscenti. L’invito a superarli è necessario per vivere in un mondo migliore: come detto nel finale, le differenze devono creare valori e non conflitti. Baciato dal sole Elio Sorrentino è un aspirante showman. Partecipa ad un talent, che non vince per esplicito volere del direttore generale della tv che lo trasmette. Una scelta misteriosa, chiarita nel corso delle puntate, quando si scopre che l’uomo è il padre naturale. Il protagonista infatti è stato adottato ed il suo tarlo è ritrovare la vera madre; ciò procura in lui inquietudine e rabbia, che arrivano alle estreme conseguenze. Il successo ottenuto con un suo show svanisce presto ed Elio, complice un amore sbagliato, imbocca il tunnel della droga, da cui esce dopo un faticoso percorso. Una strada affrontata con il sostegno dei suoi colleghi e amici, mentre i genitori adottivi restano sullo sfondo, come avulsi dalla sua vita, di cui sanno poco, anche per volere del ragazzo. Tornano soltanto quando questi è in fin di vita per un overdose, ma ciò che appare strano è il non cercare di comprendere a fondo il malessere del figlio, di cui prendono coscienza piuttosto tardi. Un errore che, se trasposto nella vita reale, sarebbe molto grave per un padre e una madre. Peggio fa il perfido e spietato Michele Ruben, il vero papà del giovane. Non solo è il colpevole della morte della mamma di Elio, che ha stuprato e poi ucciso in passato, ma il suo arrivismo lo porta, senza successo, a voler ricucire i rapporti con il figlio solo per il proprio tornaconto e non per affetto. La fiction si conclude con un lieto fine, ma lascia perplessi sul piano del rapporto tra genitori e figli, che appare pressoché assente e sottovalutato dalla sceneggiatura. Rete: Rai 1 Genere: Serie Tv Produzione: Rai Fiction, Pepito Produzioni Regia: Antonello Grimaldi Autori/Sceneggiatori: Maria Grazia Saccà, Alberto Taraglio, Riccardo Mazza, Valerio D’Annunzio, Camilla Costanzo, Alessandro Sermoneta Interpreti principali: Guglielmo Scilla, Barbora Bobulova, Giuseppe Zeno In onda: dal 22 febbraio al 22 marzo 2016, il martedì e un lunedì, alle ore 21:20 Durata: 6x1h35’ Ascolti medi: 3.658.700 telespettatori; 14,35% share 19 Call the Midwife Prima e seconda stagione Rete: LA5 Genere: Serie tv Produzione: Neal Street Production, BBC Regia: Philippa Lowthorpe, Jamie Payne Autori/Sceneggiatori: Heidi Thomas, Jack Williams, Esther Wilson, Harriet Warner. Interpreti principali: Jessica Raine, Jenny Agutter, Pam Ferris In onda: dal 6 marzo al 24 aprile 2016, la domenica, alle ore 21:10 Durata: 16x1h Ascolti medi: n.p. 20 Questo period drama, ambientato tra gli anni Cinquanta e Sessanta, è incentrato sulle vicende di un gruppo di levatrici dell’East End londinese che hanno scelto di lavorare in uno dei quartieri più difficili della città e che adempiono la loro missione con passione e dedizione, accompagnate sempre dalle suore, come si usava all’epoca. È un interessante affresco sul dopoguerra in Inghilterra e sulla vita nei Docklands, nel porto di Londra, dove a quei tempi regnava l’assoluta povertà. Le vicende sono raccontate dal punto di vista dell’ultima arrivata al convento Nonnatus House, l’infermiera Jenny Lee, che affronta ogni nuova situazione con la consapevolezza che bisogna sempre sperare perché non c’è vita senza speranza. Colpisce lo standard produttivo molto alto e l’ottima recitazione degli attori coinvolti: Vanessa Redgrave, una delle più grandi interpreti shakespeariane del Novecento, è la voce narrante della protagonista in età matura che conclude ogni episodio con un commento sulle vicende appena raccontate, ognuna delle quali aiuta il telespettatore a comprendere meglio gli altri e il senso della vita. Storie di madri in difficoltà, alle quali può capitare di non avere cibo da dare ai loro figli e sentirsi inadeguate, o di non accettare di aver partorito un bambino con una malformazione fisica e di sentirsi in colpa. Storie di donne coraggiose che con competenza e forza d’animo assistono altre donne nel momento più delicato e meraviglioso della loro vita. Storie che si risolvono sempre al meglio, grazie all’amore e alla gioia della maternità. Come fai sbagli Gli Spinelli e i Piccardo sono due famiglie vicine di casa ma agli antipodi, come impostazione e metodi educativi. Walter e Valeria Spinelli sono convinti che i figli vadano cresciuti nella massima libertà, senza regole, lasciandoli affermare secondo i loro desideri e la loro volontà di autodeterminazione fin da piccoli. Valeria, in particolare, adotta questo metodo in reazione alla rigida educazione impartitale dalla madre. Hanno un bambino di nove anni, che spesso dà loro lezioni di saggezza, e Valeria ha una figlia adolescente, (nata da un precedente matrimonio con un uomo inaffidabile, che con la ragazza ha un rapporto alla pari e deresponsabilizzato), bravissima a sfruttare i sensi di colpa della madre a suo vantaggio. Paolo e Laura Piccardo pensano che i figli abbiano bisogno di regole ferree e disciplina. Ne hanno tre - un primogenito maschio, centro delle loro attenzioni e aspettative, e due femmine che si sentono per questo trascurate -, che iniziano a mettere in discussione le certezze di entrambi. L’idea di affrontare il dilemma educativo genitoriale è interessante e dà buone occasioni di riflessione. Il problema cruciale per un padre e una madre è sempre quello di trovare un equilibrio tra la necessità di trasmettere principi di vita e di rispettare la libertà dei figli sperando che, nonostante gli inevitabili sbagli, sappiano trovare la loro strada. Le posizioni descritte sono state accentuate e stereotipate, tanto da rendere i modelli familiari piuttosto finti, quasi delle macchiette, discostati dalla realtà, ma utili per il dibattito in famiglia. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, PayperMoon Italia, Elephant Italia Regia: Riccardo Donna, Tiziana Aristarco Autori/Sceneggiatori: Doriana Leondeff, Gloria Malatesta, Michele Pellegrini, Francesca Manieri, Serena Cervoni, Andrea Garello Interpreti principali: Enrico Ianniello, Caterina Guzzanti, Daniele Pecci, Francesca Inaudi In onda: dal 20 marzo al 24 aprile 2016, la domenica, alle ore 21:20 Durata: 12x50’ Ascolti medi: 3.436.000 telespettatori; 14,25% share 21 Criminal Minds Decima Stagione Rete: Rai 2 Genere: Serie tv Produzione: The Mark Gordon Company, CBS Television Studios, ABC Studios Regia: Glenn Kershaw, Matthew Gray Gubler, Karen Gaviola e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Jeff Davis, Erica Messer, Janine Sherman Barrois, Sharon Lee Watson, Breen Frazier e AA.VV. Interpreti principali: Joe Mantegna, Thomas Gibson, Jennifer Love Hewitt In onda: dal 16 settembre al 9 dicembre 2015, il mercoledì, alle ore 21:15 Durata: 23x45’ Ascolti medi: 1.776.250 telespettatori; 6,77% share 22 Criminal Minds racconta le vicende dell’ormai nota squadra speciale dell’FBI che studia gli omicidi più efferati per individuare il profilo psicologico o psichiatrico di assassini seriali e mentalmente instabili, con l’intento di comprenderne i comportamenti. La decima stagione si è aperta con un nuovo arrivo nella squadra, rappresentato da Kate Callahan, un’ex agente sotto copertura dell’FBI , che utilizza un nuovo approccio, cercando di socializzare con il sospettato. La serie, ovviamente adatta ad un pubblico adulto per i temi trattati, ma anche per le immagini che diventano sempre più cruente, ha il merito di portare lo spettatore a riflettere sugli aspetti più oscuri della psiche umana. Gli agenti speciali cercano di ricostruire la situazione personale, familiare, sociale che ha portato una persona alla malattia mentale fino a condurla al comportamento criminale, mai giustificato, ma di cui si cerca di individuarne i motivi. L’obiettivo è arrivare, attraverso tali ricostruzioni, a catturare il criminale prima che compia altri atti violenti, ma non manca comunque lo spazio alla riflessione sulle conseguenze che le azioni compiute possono avere sulle persone che ci circondano, specialmente su un bambino o un giovane in fase di formazione e strutturazione di sé con fragilità emotive o psicologiche. A predisporre e poi a condurre all’analisi sono funzionali le massime che aprono e chiudono le puntate. Deutschland 83 La fiction è nata da un’idea di Jörg Winger, che si è ispirato alla sua esperienza durante il servizio militare come segnalatore radio. Siamo nell’autunno del 1983, in piena guerra fredda. Un giovane soldato della Germania dell’Est, Moritz Stamm, viene inviato come agente segreto nell’Ovest per spiare i piani della NATO. Il ragazzo all’inizio non vorrebbe andare ed è quasi costretto ad accettare l’incarico, con la promessa che lo stato avrebbe ricollocato la madre ai primi posti della graduatoria per un trapianto di reni. Si tratta di una storia di spionaggio, ben raccontata, capace di provocare un tuffo al cuore a quanti ricordano con nostalgia gli anni Ottanta. L’atmosfera di quel periodo è stata ben ricostruita anche dal punto di vista musicale, con il pop a farla da padrone: hanno fatto da sfondo alle vicende note canzoni dei Duran Duran, di Phil Collins, degli Eurythmics, di Stevie Wonder, di David Bowie e altri. Fedele anche la descrizione del mondo occidentale di quegli anni, che Moritz non conosce, con i suoi supermercati ricchi di prodotti di ogni genere, le magliette di marca e soprattutto “gli hamburger”. Molto diversa dalle altre spy story, Deutschland 83 ha saputo alternare momenti di tensione con sequenze di azione mozzafiato a situazioni di umorismo ricercato, che hanno mostrato una grande accuratezza nell’utilizzo dei dettagli dell’epoca. Interessante il dilemma ideologico e umano del protagonista. Rete: Sky Atlantic Genere: Serie tv Produzione: RTL, UFA Fiction Regia: Edward Berger, Samira Radsi Autori/Sceneggiatori: Anna Winger, Jörg Winger, Steve Bailie, Ralph Martin, Andrea Willson Interpreti principali: Jonas Nay, Ulrich Noethen, Maria Schrader In onda: dal 2 al 23 dicembre 2015, il mercoledì, alle ore 21:10 Durata: 8x45’ Ascolti medi: n.p. 23 Don Matteo 10 Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Lux Vide, Rai Fiction Regia: Jan Maria Michelini, Daniela Borsese, Monica Vullo Autori/Sceneggiatori: Enrico Oldoini, Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Alessandro Jacchia, Alessandra Caneva Interpreti principali: Terence Hill, Nino Frassica, Simone Montedoro In onda: dal 7 gennaio al 14 aprile 2016, il giovedì, alle ore 21:20 Durata: 26x55’ Ascolti medi: 7.353.900 telespettatori; 29,35% share 24 La serie è ormai un vero e proprio fenomeno da studiare. Piace agli italiani più di quasi tutti gli altri programmi, tanto che non c’è concorrenza che tenga, neanche quando vengono trasmesse puntate in replica. Ma qual è il segreto? Innanzitutto il carisma di Terence Hill, che non viene scalfito dal passare degli anni. Poi, le sue indiscusse qualità di attore e una certa coerenza che lo spettatore sicuramente coglie tra il personaggio televisivo e l’uomo Hill, mai sopra le righe, discreto, rispettoso e rispettabile. Una sua dichiarazione fatta, raramente, fuori dal personaggio, viene ascoltata con rispetto da adulti, ragazzi e bambini. L’altro aspetto importante è quella distinzione chiara e netta tra bene e male, tra giusto e sbagliato, che emerge ad ogni storia narrata e che Don Matteo aiuta a far maturare nel protagonista di ogni episodio non con l’imposizione o il giudizio, bensì con la comprensione e uno sguardo accogliente. La semplicità (che non è superficialità) e ripetitività delle trame, evidenzia quindi un elemento da non sottovalutare. Ormai, in molte storie raccontate dalle fiction, il confine tra giusto e sbagliato non è più così netto: al contrario il male viene proposto in maniera confusa, “banale”, se non addirittura attraente con l’esaltazione di eroi negativi. Dunque il telespettatore ha forse bisogno ogni tanto di rilassare corpo e spirito con storie limpide, rasserenanti, fruibili con tutta la famiglia e che portino piccoli o grandi insegnamenti di vita. È arrivata la felicità Le vite di Angelica e Orlando si incontrano prima del matrimonio di lei. Con il futuro sposo sta organizzando la ristrutturazione della loro nuova villa e chiede a Orlando, architetto, di occuparsene. Inizia un rapporto d’amicizia, poi d’amore, che tra mille peripezie coinvolge le reciproche famiglie, dando vita a una trama dove tutti cercano di raggiungere la felicità. Il percorso per ottenerla, però, è accidentato e spesso le pieghe prese dalle vicende fanno riflettere. I protagonisti stabilizzano il loro legame a fatica: lei lascia il fidanzato sull’altare; lui, padre non sempre presente con i figli, si dedica al rapporto con la nuova partner dopo aver rinunciato definitivamente a tornare con la moglie, ricomparsa dopo averlo abbandonato senza troppi patemi. I loro figli entrano in contatto con conseguenze anche sentimentali: Umberto, primogenito di Orlando, si innamora di Laura, una delle figlie gemelle di Angelica. L’altra, Bea, maliziosamente lo seduce creando scompiglio tra loro. Lo scoccare della passione, poi, manda all’aria rapporti consolidati, come quello tra Pietro e Cristiana. Pur se è indubbio che il genere fiction si basa anche su colpi di scena e situazioni assurde, tuttavia questa serie rappresenta con poco realismo le dinamiche familiari, lanciando anche messaggi poco educativi sul fronte dei rapporti sentimentali specialmente degli adolescenti. Si avverte poi una rappresentazione non proprio equilibrata della famiglia tradizionale, rappresentata come meno stabile emotivamente rispetto a quella omogenitoriale. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Publispei Regia: Riccardo Milani, Francesco Vicario Autori/Sceneggiatori: Stefano Bises, Ivan Cotroneo, Monica Rametta Interpreti principali: Claudio Santamaria, Claudia Pandolfi, Alessandro Roja In onda: dall’8 ottobre al 17 dicembre 2015, il giovedì e un martedì, alle ore 21:20 Durata: 24x50’ Ascolti medi: 4.132.300 telespettatori; 16,7% share 25 Fuoco amico - TF45 Eroe per amore Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: RTI, RB Produzioni Regia: Beniamino Catena Autori/Sceneggiatori: Beniamino Catena, Giovanni Robbiano, Nicoletta Polledro, Kristoph Tassin, Sandrone Dazieri Interpreti principali: Raoul Bova, Megan Montaner, Andrea Sartoretti In onda: dal 30 marzo all’11 maggio 2016, il mercoledì e un martedì, alle ore 21:20 Durata: 8x1h30’ Ascolti medi: 3.104.000 telespettatori; 12,63 % share 26 Il capitano della Task Force 45 Enea De Santis è in missione in Afghanistan dove tenta di scoprire la verità sulla morte di suo padre Romeo, ucciso mentre si trovava come medico volontario proprio in quei territori. Viene coinvolto con i suoi uomini in una losca storia in cui non si comprende più da che parte sia il nemico, se provenga dal mondo afghano o dagli stessi servizi segreti italiani. Il ritmo è serrato, la trama è piuttosto avvincente e tiene in sospeso il pubblico sugli esiti delle vicende, anche se il cattivo viene svelato presto ed è facile indovinare il suo complice. Decisamente troppe, poi, anche le morti. La storia lascia, però, nello spettatore un senso di angoscia: il solo pensiero che nelle file italiane, tra coloro che dovrebbero garantire la sicurezza e la pace, possa esserci qualche uomo venduto al denaro e capace di compiere atti di tortura su un prigioniero lascia sconcertati. C’è da augurarsi che sia tutto solo fiction. Enea, interpretato da un ottimo Raoul Bova, è però un eroe del bene, che riesce con il proprio operato, la fedeltà allo Stato, alla verità e alla giustizia e con la sua umanità a far emergere valori positivi. La sua storia d’amore con la giovane volontaria afghana Samira, come anche altre vicende sentimentali accennate nella fiction, risulta tuttavia poco approfondita e un po’ frettolosa negli esiti e nei risvolti che comporta. Grand Hotel Un lussuoso albergo nelle Dolomiti è il teatro nel quale, nel 1905, si svolgono le vicende che ruotano attorno agli Alibrandi. La famiglia è proprietaria del “Grand Hotel Paradiso”, esclusivo rifugio per molti aristocratici del tempo. Dietro la patina della ricchezza, evidenziata dal lusso nel quale vive la gran parte dei personaggi, si nascondono pericolosi segreti, che coinvolgono anche la servitù. È lì che troviamo Pietro, alla disperata ricerca della sorella, scomparsa nel nulla. Il giovane sarà aiutato da Adele, figlia della malvagia proprietaria e di cui si innamorerà, nonostante debba sposare il perfido direttore dell’albergo. Nel corso delle puntate, unite da un filo conduttore rappresentato da un misterioso serial killer di giovani donne, si scoprono a poco a poco le miserie umane di una famiglia che è tale solo per la condivisione dello stesso cognome. Anche tra consanguinei, l’affetto è soppiantato dall’interesse personale, in nome del quale non si esita a mettere in atto raggiri e bugie, come celare un aborto o mentire per far incarcerare il proprio figlio.Pietro e Adele sono tra i pochi personaggi realmente sinceri, portatori di ideali come la lealtà e la verità, per cui lottano anche a costo della vita. L’amore paradossalmente stona alla luce del contesto in cui vivono. E il fatto che il loro rapporto si interrompa bruscamente, oltre a offrire spunto per la seconda stagione, sembra dimostrare che i buoni sentimenti non riescono sempre a trionfare. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Beta Film, Cattleya Regia: Luca Ribuoli Autori/Sceneggiatori: Isabella Aguilar, Daniela Bortignoni, Peter Exacoustos Interpreti principali: Valentina Bellè, Eugenio Franceschini, Andrea Bosca In onda: dal 1 settembre al 22 settembre 2015, il martedì o il mercoledì, alle ore 21:20 Durata: 6x1h45’ Ascolti medi: 3.528.300 telespettatori; 15,59% share 27 Homeland Quinta stagione Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: Teakwood Lane Productions, Cherry Pie Productions, Keshet Broadcasting, Fox 21, Showtime Networks Regia: Lesli Linka Glatter, Keith Gordon, John Coles e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Gideon Raff, Howard Gordon, Alex Gansa, Chip Johannessen, Ted Mann e AA. VV. Interpreti principali: Claire Danes, Mandy Patinkin, Rupert Friend In onda: da 30 ottobre 2015 al 15 gennaio 2016, il venerdì, alle ore 21:00 Durata: 12x55’ Ascolti medi: n.p. 28 Nella quarta stagione la protagonista Carrie Mathison, magistralmente interpretata da Claire Danes, glaciale agente della CIA, con gravi disturbi bipolari, aveva preso la decisione di tenere la figlia frutto dell’amore con il sergente Brody, ucciso dai terroristi islamici. Il rapporto incostante con la maternità, dato dalla sua malattia e dal rancore per esser stata abbandonata dalla madre quando era adolescente, trova ora una stabilità fatta di odori, tempi e immagini di una vita familiare lontana dallo spionaggio e con un uomo buono come compagno e padre putativo di sua figlia. Purtroppo la vita precedente riemerge e Carrie si trova a dover scegliere tra il bene proprio e quello del mondo, avendo il dono raro di vedere al di là delle cose ciò che può accadere. Tra bene e male, le decisioni vengono prese in una continua zona grigia, fatta di morale spesso relativizzata, tanto da mostrare scene mostruosamente crudeli, ma a ben vedere le uniche scelte nette tra la vita e la morte finiscono per privilegiare sempre la prima. La famiglia della sorella rimane un punto stabile per la protagonista, soprattutto nella scelta di tornare alla CIA, e l’allontanamento forzato dalla figlia rinsalda l’amore materno. Nel dipanarsi delle puntate, la rete di sentimenti ed estremismi religiosi porta il pubblico in un’esperienza di tensione tragicamente aderente alla realtà del nostro tempo. Esordisce un tema nuovo: la ricerca di Dio, fatta di dialoghi stentati e una luce che non tarda a mostrarsi. Ma la scelta di seguirla, quella, è nelle mani dell’uomo. House of Cards Gli intrighi del potere - Quarta stagione Per la trama e la straordinarietà dei protagonisti la serie riesce sempre più a catapultare il pubblico in una realtà tanto distante come quella del governo degli Usa. Ci si ritrova a parteggiare per un uomo crudele ed egoista, che con arguzia è capace di scalare la vetta del potere mondiale quanto di far breccia nel cuore dello spettatore, in lotta tra la riluttanza verso il comportamento ignobile dei personaggi e l’inspiegabile voglia di tifare per loro. Nella quarta stagione, nello spettatore è cresciuto ancor di più il desiderio che a governare ci fosse qualcuno in grado di mettere al primo posto la determinazione piuttosto che i valori inalienabili dell’essere umano. Dunque, è meglio donare un organo a un brav’uomo qualsiasi o privilegiare un presidente? Scendere a patti con la Russia o difendere la verità? Fermare i comandanti di una potente cellula terroristica o decidere di non accendere i riflettori su una guerra mondiale difficile da gestire? Eliminare o no chi minaccia il cammino? “House of Cards” è una lotta continua con la suadente bellezza del male che fagocita tutti, anche un magistrato integerrimo o un brillante padre di famiglia. Un romanzo esemplare sull’universale fascino del potere, interpretato da un uomo dalla sessualità non definita, mediocre nel fisico e nelle origini, trasfigurato dalla sete di gloria, degno della statuaria bellezza di sua moglie. Una coppia unita nell’arrivismo e nell’egoismo, sterile, assassina, lucida e potentissima nella sua unione. Serie da vedere per ricordarsi cosa bisogna temere e mai sfidare! Rete: Sky Atlantic Genere: Serie tv Produzione: Media Rights Capital, Panic Pictures (II), Trigger Street Productions Regia: Tucker Gates, Robin Wright, Tom Shankland e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Beau Willimon, Melissa James Gibson, Frank Pugliese, John Mankiewicz e AA. VV. Interpreti principali: Kevin Spacey, Robin Wright, Michael Kelly In onda: dal 9 marzo al 20 aprile 2016, il mercoledì, alle ore 21:10 Durata: 13x55’ Ascolti medi: 129.130 telespettatori; n.p. 29 I Griffin Rete: Fox, Italia 1 Genere: Sitcom animata Produzione: 20th Century Fox Television, Fuzzy Door Productions, Fox Television Animation Regia: Peter Shin, James Purdum, Dominic Bianchi e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Seth MacFarlane, David Zuckerman, Alex Borstein, Teresa Hsiao, Steve Callaghan e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 249x21’ Ascolti medi: n.p. 30 Giunto alla tredicesima stagione, il cartone viene anche riproposto in più appuntamenti quotidiani con puntate delle serie precedenti. Nulla è cambiato: rimangono fedeli i fans storici, permangono le criticità di contenuti e immagini che lo definiscono un prodotto riservato a un pubblico adulto, sebbene l’orario di trasmissione, spesso pomeridiano, lo renda pericolosamente alla portata di bambini e ragazzini. I Griffin, che dovrebbero rappresentare lo stereotipo della famiglia della classe media americana, conservatrice e fedele alle tradizioni, in realtà deridono e ridicolizzano profondamente tale modello. Attraverso volgarità di ogni genere, violenza (che rischia di essere sottovalutata e assorbita inconsapevolmente dallo spettatore trattandosi di un cartoon) e scene di cattivo gusto, si ride, in modo sarcastico e sprezzante, di tutto: del dolore, della morte, del sesso, della maternità e paternità, della religione, dell’amore. Nell’ultima stagione, i Griffin hanno incontrato i Simpson. Il confronto tra le due famiglie (pur se fatto in una sola puntata trasmessa in fascia protetta) porta a un’interessante riflessione, un’analisi che sottolinea le fondamentali differenze. Al di là dell’evidenziare da entrambe le parti i difetti e i limiti dei protagonisti, nei Griffin mancano totalmente valori cui far riferimento, anche solo per sottolinearne le mancanze, nei rapporti familiari e nelle scelte educative. Nel cartone ideato da MacFarlane bene e male sono un tutt’uno indifferenziato, che fa emergere solo un cinismo spietato senza speranza. I misteri di Laura Dotata di un formidabile intuito, Laura è un commissario di polizia che puntualmente riesce a trovare il colpevole degli omicidi su cui investiga. La protagonista, come molte donne, deve alternarsi tra un lavoro che ama, ma che le ruba molte energie, e la famiglia. Ha tre figli ed è reduce dalla separazione dal marito, che lavora con lei e che l’ha tradita proprio con una sua collega. Nella sua vita irrompe Matteo, un agente simpatico, ma dai modi un po’ rozzi e dichiarato dongiovanni. Nonostante le diversità caratteriali, lavorare gomito a gomito li porta pian piano a innamorarsi, non senza difficoltà. Nella quotidianità di Laura resta infatti costante la presenza dell’ex coniuge, che da un lato continua a frequentare l’amante ma poi, anche per il bene dei propri figli, prova a riconquistarla. Nel corso della storia, la donna si sentirà combattuta su come impostare la sua vita sentimentale futura: tornare con il marito oppure iniziare una relazione con l’aitante collega? Opterà per la seconda scelta, dopo aver fatto chiarezza in se stessa e aver avuto l’approvazione della primogenita Allegra, all’inizio restia alla nuova unione perché speranzosa di vedere il papà e la mamma riconciliarsi. Da questo punto di vista, la serie ha mostrato ancora una volta come la disgregazione dell’unità familiare ricada sul benessere psichico dei figli che puntualmente pagano l’instabilità sentimentale dei genitori, complice anche una serie di comportamenti non corretti da parte di chi dovrebbe invece proteggerli. Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: RTI, Casanova Multimedia Regia: Alberto Ferrari Autori/Sceneggiatori: Valentina Capecci, Carlo Mazzotta, Uski Audino, Riccardo Mazza Interpreti principali: Carlotta Natoli, Daniele Pecci, Gianmarco Tognazzi In onda: dal 27 ottobre al 7 dicembre 2015, il martedì o il lunedì, alle ore 21:10 Durata: 8x1h25’ Ascolti medi: 2.866.800 telespettatori; 11,47% share 31 I Simpson Ventiseiesima stagione Rete: Italia 1 Genere: Sitcom animata Produzione: Gracie Films, 20th Century Fox Television, Film Roman Regia: Bob Anderson, Mark Kirkland, Steven Dean Moore e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Matt Groening, James L. Brooks, Sam Simon, Joel H. Coen, Chuck Sheetz e AA. VV. In onda: dal 21 settembre al 16 ottobre 2015, dal lunedì al venerdì, alle ore 14:00 Durata: 20x25’ Ascolti medi: 1.399.800 telespettatori; 8,72% share 32 La storia della famiglia dalla pelle gialla ha scritto il suo ventiseiesimo capitolo. Nuovi episodi, che in alcuni casi hanno reso centrali personaggi più secondari. I Simpson sono sempre caratterizzati in modo ben definito: Homer, con i suoi vizi e le costanti mancanze nel ruolo di genitore, dovute ad un’immaturità caratteriale mai superata; Marge, il baricentro della famiglia che supplisce spesso il marito nei suoi doveri con i figli; Bart, che alterna guai a momenti di ravvedimento senza però crescere definitivamente; Lisa, tenace e passionaria, con idee e sensibilità decisamente dissonanti con la sua età. Caratteri diversi e che per questo faticano a trovare un’unità, intraprendendo strade non sempre sicure. Sono stati affrontati argomenti attuali, ad esempio i danni per l’ambiente legati allo sversamento di rifiuti tossici nel sottosuolo, ma anche questioni sociali. Tra queste c’è il bullismo, tema che, come molti di quelli trattati, sarebbe stato necessario affrontare in una maniera più opportuna. In un episodio, per risolvere il problema, viene approvata una legge che dà pieni poteri alla polizia. Fioccano così gli arresti, di grandi e piccoli. Gli adulti, dopo un periodo di riabilitazione, vengono riaccolti da eroi, mentre la sorte dei più giovani non è indagata a dovere. Un ex bullo non può essere visto come un mito per il suo ravvedimento: è semplicemente un uomo che ha capito il suo errore, ma non per questo deve diventare un idolo delle folle. Il giovane Montalbano Seconda stagione Il giovane Montalbano è il prequel della fortunata serie tratta dai romanzi di Camilleri che ha come protagonista Zingaretti. Il commissario è interpretato da Michele Riondino, nei panni del protagonista, più giovane, ribelle e fuori dagli schemi rispetto alla versione adulta. Pur se a volte va oltre le regole, lo fa in nome del senso di giustizia, rischiando anche la propria incolumità. È un uomo impulsivo e innamorato, tuttavia spesso sacrifica la sua relazione con la storica fidanzata Livia, legame già complicato a causa della lontananza. La donna infatti vive a Genova ed è presa dai preparativi di un matrimonio che viene sempre rimandato a causa del lavoro del partner. Lei, però, è comprensiva e ragionevole e sa superare i momenti di crisi, come una vera compagna dovrebbe saper fare. Il punto di forza di Montalbano è il suo intuito geniale, ma nei nuovi episodi vengono evidenziate anche le sue debolezze di uomo, i risvolti psicologici e a volte le insicurezze. Insomma, un commissario più umano, che riesce per questo a far affezionare di più il pubblico. Alcuni personaggi acquistano spessore e non sono delle macchiette che mostrano soltanto il loro lato comico con battute o strafalcioni. Ad esempio, il simpatico Catarella si trova addirittura ad essere un aiuto determinante per la risoluzione dei casi e non solo un centralinista poco intelligente. La squadra di Montalbano è composta da colleghi seri, ma soprattutto da amici leali e collaborativi che rendono ogni impresa una sfida possibile. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Palomar Regia: Gianluca Maria Tavarelli Autori/Sceneggiatori: Andrea Camilleri, Francesco Bruni, Salvatore De Mola, Leonardo Marini Interpreti principali: Michele Riondino, Alessio Vassallo, Sarah Felberbaum In onda: dal 14 settembre al 19 ottobre 2015, il lunedì, alle ore 21:20 Durata: 6x1h40’ Ascolti medi: 5.435.200 telespettatori; 22,14% share 33 Il paradiso delle signore Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Aurora tv Regia: Monica Vullo Autori/Sceneggiatori: Franco Bernini, Fabrizio Cestaro, Viola Rispoli, Debora Alessi, Luca Biglione e AA. VV. Interpreti principali: Giuseppe Zeno, Giusy Buscemi, Alessandro Tersigni In onda: dall’8 dicembre 2015 al 26 gennaio 2016, il lunedì o il martedì, alle ore 21:20 Durata: 20x50’ Ascolti medi: 5.442.000 telespettatori; 21,31% share 34 La serie riproduce (seppur come sfondo) la Milano degli anni ‘50 tramite le vicende che ruotano intorno a un grande magazzino, il Paradiso delle Signore, simbolo del rapido cambiamento economico e sociale del dopoguerra. Ci sono la televisione, il registratore, le macchine sportive, esperti di pubblicità che rivoluzionano il modo di vendere, donne che vogliono emanciparsi attraverso il lavoro. Perno del racconto è la bella Teresa, fuggita dal Sud per non sposare un uomo imposto dalla famiglia. Con la sua semplicità, limpidezza, femminilità fa innamorare perdutamente di sé due uomini: il proprietario del grande magazzino, Pietro, e il responsabile della pubblicità, Vittorio. Il primo nasconde dei misteri che lo costringono ad allontanarsi da lei, seppur ricambiato nel sentimento. Il secondo appare più vero e disposto a cambiare la sua vita, fino a quel momento libera e senza legami stabili, grazie all’amore profondo che prova per la ragazza. Tra intrighi, colpi di scena, macchinazioni organizzate dai cattivi di turno, intrecci amorosi degni di una soap, emergono un paio di temi che “salvano” la serie dando qualche contenuto: la maternità - il legame madre-figlio è un amore incancellabile che rinnova il dolore per l’abbandono della propria creatura, che porta a recuperare un rapporto coniugale dopo un momento di crisi, che dà la forza per accogliere un figlio anche nella situazione più disperata - e l’amore per una donna, capace, grazie al valore di lei, di far cambiare vita e mettere in gioco tutto: potere, ambizioni, libertà. Il sindaco pescatore Il 5 settembre 2010 un agguato pose fine tragicamente all’esistenza di Angelo Vassallo, primo cittadino del comune di Pollica, in provincia di Salerno; un delitto di cui finora, purtroppo, non sono stati individuati gli esecutori materiali né i mandanti. Il film tv ha voluto raccontare gli ultimi quindici anni di vita, privata e pubblica, del “sindaco pescatore”, così soprannominato poiché Vassallo, prima di candidarsi, aveva dedicato la sua professione al mare; quello stesso mare che nel corso dei suoi tre mandati ha contribuito a far diventare uno tra i più puliti d’Italia, rendendo Pollica uno dei gioielli della Campania. Nei panni del politico cilentano, Sergio Castellitto, che ha dato vita ad un’interpretazione intensa, grazie anche ad una sceneggiatura ben realizzata che ne ha esaltato le doti recitative. Il ritratto dipinto dal film tv rispecchia la reale personalità di Vassallo, un uomo che ha sempre considerato l’onestà, l’amore per il lavoro, il rispetto della legge e dell’ambiente capisaldi della sua esistenza, tradotti anche nel suo mandato da amministratore pubblico: princìpi di vita profondi, portati avanti fino alla fine, senza esitazioni. Un prodotto televisivo di ottima qualità che, senza retorica, la stessa che il “sindaco pescatore” non aveva, ha raccontato al grande pubblico (che ha gradito molto il film tv, visto il successo di ascolti) le vicende di un protagonista della storia contemporanea italiana, esempio di rettitudine e di umanità, doti non sempre riscontrabili nella classe politica attuale. Rete: Rai 1 Genere: Film tv Produzione: Rai Fiction, Solaris Media Regia: Maurizio Zaccaro Autori/Sceneggiatori: Carlo Lucarelli, Giampiero Rigosi, Giancarlo Planta, Salvatore Basile, Guglielmo Ariè e AA. VV. Interpreti principali: Sergio Castellitto, Anna Ferruzzo, Fabrizio Contri In onda: lunedì 8 febbraio 2016, alle ore 21:20 Durata: 1h44’ Ascolti medi: 7.033.000 telespettatori; 27,54% share 35 Il Trono di Spade Reti: Sky Atlantic, Rai 4 Genere: Serie tv Produzione: HBO, Television 360, Grok! Studio, Generator Entertainment, Bighead Littlehead Regia: Alan Taylor, David Nutter, Alex Graves e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: David Benioff, D. B. Weiss, George R. R. Martin, Bryan Cogman, Dave Hill e AA. VV. Interpreti principali: Peter Dinklage, Lena Headey, Emilia Clarke In onda: in replica durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 50x55’ Ascolti medi: n.p. 36 La serie, una delle più complesse e di successo dell’intero panorama mondiale, ha attirato e continua a ricevere vasti consensi da parte della critica e del pubblico. Ambientata in un mondo fantasioso costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos), vede susseguirsi personaggi di ogni sorta a cui è bene non affezionarsi troppo. Tutto ruota attorno al Trono di Spade dei Sette Regni, per l’appunto. Potenti famiglie si scontrano e si alleano come in una “House of Cards” ambientata in un non luogo di un tempo lontano. Recitazione, trama e qualità delle ambientazioni sono di altissimo livello. Tuttavia sembra eccessivo e ridondante l’uso frequente di scene di sesso e di violenza delle quali, sinceramente, si potrebbe fare a meno: la storia, gli intrighi, la tensione del racconto e i colpi di scena sono in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo e impaziente di seguire la puntata successiva senza ricorrere a tali mezzi, che rischiano in alcuni casi di produrre l’effetto opposto. Questo preclude, chiaramente, la possibilità di mostrarlo ad un pubblico minorenne. Il Trono di Spade ha debuttato in Italia l’11 novembre 2011 e ancora, all’arrivo della sesta stagione, non mostra segni di decadimento, anzi, diventa sempre più appassionante anche alla luce del mistero che ha chiuso la quinta serie: che fine avrà fatto Jon Snow? Io non mi arrendo Protagonista della miniserie è Marco Giordano, un personaggio ispirato alla storia di Roberto Mancini, il poliziotto che scoprì il traffico illegale di rifiuti tossici in Campania, nei luoghi poi soprannominati la “Terra dei fuochi”, morto due anni fa a causa di un tumore contratto proprio per l’esposizione a quei rifiuti. Giordana/Mancini è uomo di valore umano e civile che, quando scopre il losco traffico e le gravi conseguenze che comporta sulla salute degli abitanti di quelle zone, non esita a impegnarsi nell’indagine a costo della stessa vita. Così, quando l’inchiesta, inspiegabilmente archiviata per anni, si riapre grazie a un giovane magistrato, lui, ormai malato, si mette di nuovo a disposizione insieme ai suoi collaboratori, pronti a sostenerlo per amore di giustizia e per la stima nei suoi confronti. A fianco di Giordano una moglie forte e coraggiosa quanto lui, ben cosciente dei rischi e delle condizioni del marito, ma che lo supporta in modo straordinario, aiutando anche la figlia a capire il valore di ciò che sta facendo il padre. Beppe Fiorello ha definito Roberto Mancini un “uomo con uno straordinario senso civile e una totale devozione nei confronti degli altri. Non un eroe, ma un servitore dello Stato”. Il rispetto che l’attore ha per lui si è colto nella credibilità con cui ha interpretato il personaggio Giordano, nell’umanità e la drammaticità della recitazione. Toccanti al termine del film le immagini vere del funerale di Mancini: la figlia, insieme alla moglie, ha appreso e trasmette la lezione di coraggio ereditata dal padre. Rete: Rai 1 Genere: Miniserie Produzione: Rai Fiction, Picomedia Regia: Enzo Monteleone Autori/Sceneggiatori: Jean Ludwigg, Marco Videtta, Enzo Monteleone, Giuseppe Fiorello, Monica Dobrowolska Interpreti principali: Giuseppe Fiorello, Massimo Popolizio, Elena Tchepeleva In onda: lunedì 15 e martedì 16 febbraio 2016, alle ore 21:20 Durata: 2x1h40’ Ascolti medi: 7.304.000 telespettatori; 27,95 % share 37 Joséphine, ange gardien Rete: LA7 Genere: Serie tv Produzione: DEMD Productions, TF1 Regia: Jean-Marc Seban, Philippe Monnier, Pascal Heylbroeck e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Laurent Chouchan, Philippe Niang, Michel Lengliney, Lorraine Lévy, Emmanuelle Choppin e AA.VV. Interpreti principali: Mimie Mathy, Karin Swenson, Guy Amram In onda: durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 21:10 e la domenica, alle ore 16:00 Durata: 76x1h40’ Ascolti medi: n.p. 38 Joséphine Delamarre è la protagonista di questa serie televisiva francese che ha avuto molto successo nel paese d’origine. La simpatica signora bionda, molto astuta e affetta da nanismo, in realtà è un angelo custode che appare laddove ce n’è bisogno, in aiuto dei più deboli e incompresi. A volte le capita di usare un po’ di “magia”, riuscendo con un semplice schiocco delle dita a comparire o scomparire in vari luoghi senza essere vista, per origliare qualche discorso o per seguire qualcuno. Questo è forse l’unico neo del suo agire, ma sono piccoli stratagemmi che si lasciano perdonare anche perché lei stessa cerca di non abusarne, riconoscendo che in qualche caso possono sembrare un po’ scorretti. È molto più coinvolgente, invece, soprattutto quando, per prendersi cura dei suoi “assistiti”, ricorre alla propria capacità di persuasione e introspezione e all’intuito, piuttosto che ad espedienti che ricordano le streghette. Il suo compito è dare una mano a chi deve affrontare un problema: una volta superato l’ostacolo, la missione di Joséphine è compiuta e può dileguarsi senza lasciare alcuna traccia del suo passaggio. Le situazioni che si trova ad affrontare sono le più disparate, ogni volta deve ricoprire un ruolo diverso e interpretare un nuovo personaggio, a seconda del contesto in cui si trovano le persone da aiutare. Le armi più importanti da lei adoperate sono un acuta e brillante intelligenza e la capacità di adattamento. La diversità fisica non crea alcun disagio a lei né tanto meno agli altri: anche questa è una nota su cui riflettere! L’ispettore Coliandro Quinta stagione Dopo anni di assenza dai palinsesti, è tornata la serie ideata da Carlo Lucarelli. Coliandro, ispettore alla questura di Bologna, non è cambiato: è un poliziotto maldestro, che in un modo o nell’altro combina qualche guaio e per questo viene punito dai superiori (che non lo stimano), con incarichi di ufficio che non gradisce affatto. Eppure, il protagonista si ritrova sempre coinvolto in casi piuttosto complicati e pericolosi, che contribuisce a risolvere rischiando anche la vita. Le soddisfazioni per lui, però, sono davvero poche: anche quando porta a termine una missione non riceve mai gli apprezzamenti che meriterebbe, proprio per la scarsa considerazione nutrita dai capi nei suoi confronti. L’ispettore, che simpaticamente si atteggia a duro ma che ha paura anche di fare le analisi del sangue, è sfortunato pure in amore: in ogni episodio corteggia una donna diversa, fondamentale per gli sviluppi della storia, ma alla fine i suoi tentativi non hanno buon esito. Coliandro è molto simpatico, lontano dallo stereotipo del poliziotto eroe e sicuro di sé: le sue debolezze e i suoi pasticci lo rendono più umano e ciò rappresenta un’eccezione per le fiction a tema poliziesco. Le storie risultano ben scritte ed in grado di catturare l’attenzione del pubblico grazie anche ad un’ottima regia. Dispiace, però, notare il ricorso ad un linguaggio marcatamente infarcito di volgarità e parolacce, elemento che fa perdere alla serie punti in termine di qualità. Rete: Rai 2 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Velafilm Regia: Manetti Bros. Autori/Sceneggiatori: Carlo Lucarelli, Giampiero Rigosi, Manetti Bros., Paolo Baravelli, Giancarlo Donatini e AA. VV. Interpreti principali: Giampaolo Morelli, Paolo Sassanelli, Giuseppe Soleri In onda: dal 15 gennaio al 26 febbraio 2016, il venerdì, alle ore 21:15 Durata: 6x1h40’ Ascolti medi: 2.912.500 telespettatori; 11,19% share 39 L’onore e il rispetto Parte quarta Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: Rti, Ares film Regia: Luigi Parisi, Alessio Inturri Autori/Sceneggiatori: Teodosio Losito, Luigi Montefiori, Manuela Romano Interpreti principali: Gabriel Garko, Francesco Testi, Laura Torrisi In onda: dal 1° settembre al 6 ottobre 2015, il martedì e un venerdì, alle ore 21:10 Durata: 6x1h40’ Ascolti medi: 3.796.160 telespettatori; 16,59% share 40 Il quarto capitolo della serie trasmessa da Canale 5, con Gabriel Garko di nuovo nei panni del mafioso Tonio Fortebracci, ha seguìto la scia di quanto già visto nelle stagioni passate. Nuovi personaggi si sono affiancati ai volti noti, contribuendo a rappresentare il mondo di Cosa Nostra spesso nei suoi aspetti più crudi. Si è così potuto assistere, ancora e in prima serata, a scene di violenza, con delitti efferati e conseguente spargimento di sangue. I valori espressi dal titolo della serie e declinati nella prospettiva mafiosa, come sempre, non risparmiano nessuno, e a farne le spese puntualmente sono in particolare due entità: la famiglia e la giustizia. Si pensi al protagonista: Tonio è determinato a cambiare vita per amore della figlia, l’unico affetto rimastogli dopo la morte, per omicidio, dei suoi parenti più stretti. È un padre amorevole, ma quando la figlia viene rapita, per lui non c’è altra strada che rinunciare ai buoni propositi, come fa presagire anche il finale aperto, dove la sua nuova famiglia viene quasi decimata da un agguato. Da quanto emerge, pare dunque che al male non ci sia rimedio, se non facendo altro male. E così, anche la giustizia finisce per perdere di fronte al nemico mafioso, divorata dalla collusione che regna al suo interno e che le impedisce, di fatto, di seguire il suo corso. Sembra non esserci alcuna speranza per la legalità, come dimostra la morte del personaggio del commissario Rolla, simbolo della lotta contro la cupola. La vita secondo Jim La sitcom ha vissuto otto stagioni e si è conclusa nel 2009, ma le repliche continuano ad andare in onda con successo ogni anno. Il fulcro della storia, come da titolo, è Jim e la sua visione della vita. Un’esistenza che non può prescindere dalla sua famiglia, a partire dalla moglie Cheryl, di cui è innamoratissimo, dai figli e dai cognati Andy, suo più caro amico e complice di “marachelle”, e Dana, con cui ha continui battibecchi e piccoli screzi. Jim non è un uomo modello, è pieno di difetti - ironicamente evidenziati -, è immaturo, egocentrico, ipocrita e irresponsabile. Guai a chi gli impedisce di coltivare le sue passioni: il cibo, le partite di football, la sua band. Eppure, sembra che l’amore per la moglie e i doveri verso i suoi cari riescano a fargli superare, suo malgrado, i limiti che ha. Dirige un’azienda di costruzioni, ha un buon rapporto con i dipendenti, riesce a mantenere ottimamente la famiglia a cui non sembra mancar niente sotto l’aspetto economico: ha una bella casa e la moglie è casalinga. Il suo punto di forza è proprio la consorte, in gamba, di buon senso, con una giusta dose di pazienza e tanto amore per il marito: a lei Jim piace così com’è, con tutti i difetti. L’amore e la fiducia quasi ingenua di Cheryl per lui lo mettono ogni volta spalle al muro, costringendolo a correggersi, a riparare ai danni combinati, a dire la verità, perché a lei non riesce proprio a mentire. Tranne qualche piccola caduta di stile, una buona occasione per la famiglia per sorridere riflettendo sul rapporto marito-moglie e su quelli familiari in generale. Reti: Fox, Italia 1 Genere: Sitcom Produzione: Newman/ Stark, Suzanne Bukinik Entertainment, Brad Grey Television, Touchstone Television Regia: Philip Charles MacKenzie, James Belushi, Mark Cendrowski e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Tracy Newman, Jonathan Stark, David Feeney, John D. Beck, Ron Hart e AA.VV. Interpreti principali: James Belushi, Courtney Thorne-Smith, Larry Joe Campbell In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 182x30’ Ascolti medi: n.p. 41 Le nozze di Laura Rete: Rai 1 Genere: Film tv Produzione: Rai Fiction, Duea Film Regia: Pupi Avati Autori/Sceneggiatori: Pupi Avati, Tommaso Avati, Cesare Bastelli, Charlie Owens, Francesco Pezzulli Interpreti principali: Marta Iagatti, Valentino Agunu, Alessandro Sperduti In onda: lunedì 7 dicembre 2015, alle ore 21:20 Durata: 1h40’ Ascolti medi: 4.284.000 telespettatori: 17,48% share 42 Laura è una ragazza calabrese, figlia di un produttore di agrumi. Semplice e ingenua, superando tanti problemi trova l’uomo della sua vita, Karimu, un immigrato africano studente di medicina e alle dipendenze di suo padre come bracciante. Il percorso per l’amore è complesso e si snoda su due piste: la storia narrata e il messaggio simbolico che essa rappresenta. La ragazza seguirà la strada della semplicità, eliminando rigide sovrastrutture imposte dai genitori (specialmente dal padre), superando l’inganno di chi ha approfittato di lei abbandonandola incinta; accogliendo “l’amore” che cresce dentro di sé a tutti i costi, rischiando di perdere pure Karimu; scoprendo l’animo nobile del ragazzo, tale forse anche per le sue origini di principe africano, con un senso dell’onore, della famiglia, del valore della vita e del matrimonio; accogliendo il messaggio del cugino, lui solo capace, proprio perché intellettualmente limitato, di comprendere e comunicare l’Amore, insieme alla madre, la zia Maria, che lo aiuta e asseconda nella sua “follia” cogliendo la profondità dei suoi intenti, come solo una mamma è in grado di fare. Tutto ciò renderà possibile il miracolo finale invocato dal cugino, il banchetto di nozze, con l’accettazione da parte di Karimu anche della vita che Laura porta in grembo; un atto di umiltà che lo legherà per sempre a lei, nella condivisione dell’intera comunità che di fronte all’Amore metterà da parte ogni pregiudizio. Un film impegnativo che apre agli spettatori molti spunti di riflessione e approfondimento. Le regole del delitto perfetto Seconda stagione Il legal drama americano è tornato su Fox per la seconda stagione. Al centro delle vicende raccontate, il personaggio di Annalise Keating, penalista e docente universitaria, alle prese con la risoluzione di casi a lei affidati insieme al suo staff di studenti/ collaboratori. La protagonista non è apparsa come un modello di integrità morale. Sul lavoro è apprezzata, anche temuta, e il suo obiettivo è sempre evitare che i suoi assistiti vengano condannati. Per farlo, però, non esita a ricorrere anche a metodi che con la legge hanno ben poco a che fare, con la connivenza dei suoi assistenti. Tra questi, nessuno è un esempio di rettitudine morale, chi per arrivismo, chi per malvagità; ne è una dimostrazione uno dei fili conduttori della storia, l’indagine sull’omicidio della fidanzata di uno di loro, uccisa da una delle più strette collaboratrici dell’avvocato. In più, sul fronte sentimentale, adotta comportamenti equivoci: ha una relazione con un poliziotto, che spesso l’aiuta nel lavoro; poi, intraprende una storia omosessuale con una sua vecchia amica. È dunque una donna controversa, ambigua, senza progettualità familiare, che spesso tende a sfruttare i legami affettivi per il suo tornaconto. Pur se di rilievo per sceneggiatura e regia, la serie non è apparsa adeguata ad un pubblico familiare: i confini tra bene e male non sono stati delineati, ma anzi spesso travalicati, così come hanno suscitato perplessità le dinamiche affettive, spesso contraddistinte da una certa promiscuità. Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: ShondaLand, Nowalk Entertainment, ABC Studios Regia: Bill D’Elia, Mike Listo, Stephen Williams e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Peter Nowalk, Erika Green Swafford, Joe Fazzio, Angela Robinson, Sarah L. Thompson e AA. VV. Interpreti principali: Viola Davis, Billy Brown, Alfred Enoch In onda: dal 20 gennaio al 20 aprile 2016, il mercoledì, alle ore 21:00 Durata: 15x43’ Ascolti medi: 198.200 telespettatori; n.p. share 43 Lea Rete: Rai 1 Genere: Film tv Produzione: Rai Fiction, Bibi Film TV Regia: Marco Tullio Giordana Autori/Sceneggiatori: Monica Zapelli, Marco Tullio Giordana Interpreti principali: Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò In onda: mercoledì 18 novembre 2015, alle ore 21:20 Durata: 1h32’ Ascolti medi: 4.170.000 telespettatori; 16,24% share 44 Il film racconta la storia di Lea Garofalo, che cresciuta nell’ambiente della ‘ndrangheta crotonese, decide di ribellarsi alla vita che il suo uomo e il fratello, entrambi malavitosi, vogliono imporle. Per garantire un futuro diverso alla figlia Denise si allontana dal compagno, si rivolge alla Polizia e diventa testimone di giustizia. Da quel momento rischia la vita e viene spostata con la figlia da un luogo all’altro senza una fissa dimora, perché sotto programma di protezione. Una tutela, purtroppo, da cui viene privata ad intermittenza fin quando, rimasta senza alcun sostegno, neanche quello del fratello ucciso dai suoi stessi compari, si trova a dover chiedere aiuto per il mantenimento agli studi della figlia proprio al compagno, Carlo Cosco. Dopo l’incontro con lui scompare, nel novembre 2009. I resti del suo corpo vengono rinvenuti nel 2012. Denise, ancora minorenne, capisce subito cosa è successo e decide di collaborare anche lei con le forze dell’ordine, riuscendo a far condannare il padre. E anche a lei questo costa caro: tutt’oggi vive sotto protezione, grazie all’associazione Libera che già aveva sostenuto la mamma nella scelta di affrancarsi da un ambiente in cui non si riconosceva. Lo stile asciutto e sobrio con il quale Giordana racconta i fatti, che non indulge a sentimentalismi, nemmeno nei momenti più drammatici, evidenzia la forza morale della protagonista, trasmessa con l’esempio e il sacrificio estremo alla figlia, rendendola capace di seguire coraggiosamente la strada da lei intrapresa. Limbo Manuela Paris è un maresciallo dell’esercito, tornata nella sua città natale dopo essere stata a lungo in ospedale per un attentato in Afghanistan, dove era in missione al comando di un plotone. Alcuni dei suoi uomini sono morti e le ferite più difficili da cicatrizzare sono nella sua mente: il ricordo di quei momenti terribili per lei è un incubo. Vive in una situazione di sospensione, tra un passato doloroso e un futuro incerto. Un limbo, dunque, lo stesso in cui si trova il misterioso Mattia, con cui intreccia una tormentata relazione. Solo in un secondo tempo si scoprirà che l’uomo è un medico, messo sotto protezione perché testimone oculare di un omicidio. Entrambi sono personaggi positivi, capaci di non perdersi d’animo pur lottando contro i fantasmi interiori che li tormentano. Insieme percorrono la strada di uscita dal guado, spesso scontrandosi per i loro caratteri forti. A supportarli, però, non ci sono le rispettive famiglie. Dopo l’episodio in cui è stato suo malgrado coinvolto, Mattia è stato abbandonato dalla moglie che ha portato con sé il figlio; Manuela vive con i genitori ed una sorella, ma la vicinanza è soltanto fisica, poiché nessuno di loro riesce e sembra nemmeno provare ad aiutarla a ristabilire il suo equilibrio psichico. Latitano quindi gli affetti più cari, che in casi del genere rappresentano abitualmente l’ancora di salvezza a cui aggrapparsi per ricominciare a vivere. Qui invece ciò non accade, e i protagonisti sono costretti a farcela da soli. Rete: Rai 1 Genere: Film tv Produzione: Rai Fiction, Fandango Tv Regia: Lucio Pellegrini Autori/Sceneggiatori: Melania Mazzucco, Laura Paolucci, Francesco Piccolo Interpreti principali: Kasia Smutniak, Adriano Giannini, Filippo Nigro In onda: mercoledì 2 dicembre 2015, alle ore 21:20 Durata: 1h40’ Ascolti medi: 4.039.000 telespettatori; 16,78% share 45 Luisa Spagnoli Rete: Rai 1 Genere: Miniserie Produzione: Rai Fiction, Moviheart Regia: Lodovico Gasparini Autori/Sceneggiatori: Franco Bernini, Gloria Malatesta Interpreti principali: Luisa Ranieri, Vinicio Marchioni, Massimo Dapporto In onda: lunedì 1° e martedì 2 febbraio 2016, alle ore 21:20 Durata: 2x110’ Ascolti medi: 7.392.500 telespettatori; 28,23% share 46 La miniserie racconta la storia di una pioniera dell’imprenditoria italiana, nota ancora oggi nel mondo per aver fondato la Perugina (con il “Bacio”) e la casa di moda che porta il suo nome. Attraverso la narrazione si delinea la sua personalità ed emerge il suo impegno per dare dignità a tante donne che fino ad allora ancora dipendevano economicamente e socialmente dal “sesso forte”. La guerra ha reso necessario il lavoro femminile in sostituzione degli uomini richiamati al fronte e lei, da donna, ha saputo valorizzare questa potenzialità sociale senza snaturarla, permettendo di conciliare la professione con la cura dei figli, preoccupandosi anche della formazione culturale delle dipendenti. La relazione della Spagnoli col giovane Buitoni è narrata con delicatezza, senza toni aspri ma anche senza compiacimenti: si racconta lo scandalo, la sofferenza causata al marito e ai figli, la sua coscienza del dolore causato, evitando giudizi su Luisa come persona, ma rimanendo chiara ed espressa da tutti - a partire dai figli e dalla cognata - la disapprovazione. Molto lucida e, in qualche maniera, anche affettuosa l’analisi di Francesco Buitoni, padre del suo amante, uno straordinario Massimo Dapporto, che le prospetta le conseguenze delle sue scelte. Manca un certo approfondimento delle tematiche trattate, che risultano più narrate che spiegate, ma nel complesso emergono dalla figura della protagonista qualità specificamente femminili, capaci di arricchire il mondo del lavoro e la società, attributi che hanno lasciato un segno alle generazioni successive. Malala Le emittenti, trasmettendo in esclusiva questo lungometraggio, hanno permesso a un ampio pubblico di conoscere in maniera più approfondita la storia della studentessa pakistana Malala Yousafzai, la più giovane premio Nobel (nel 2014) della storia. Il docu-film riesce benissimo nell’intento di mostrare come i gesti straordinari da lei compiuti nell’affermare il diritto all’uguaglianza e soprattutto all’istruzione per bambine e ragazze musulmane - opere che l’hanno portata a subire un attentato da parte dei talebani - si inseriscono in un contesto di assoluta normalità. Come tanti coetanei va a scuola, a volte fatica nello studio, litiga con i fratelli, si diverte vedendo un film. Parallelamente le capita però di incontrare i grandi della Terra, di tenere conferenze sul tema della libertà e del diritto allo studio per tutti, di dare speranza a giovani perseguitati. Malala è un esempio di coraggio e senso di indipendenza, frutto di una speciale sensibilità e maturità ma anche dell’educazione ricevuta, soprattutto dal papà insegnante, che le ha dato l’esempio rischiando lui per primo la vita per aver affermato e vissuto principi di libertà in un ambiente sociale e religioso non emancipato. La giovane, in seguito all’attentato, è dovuta fuggire dal Pakistan con la famiglia, ma non ha smesso di far sentire la sua voce parlando ai suoi coetanei in tutto il mondo: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” ha detto all’ONU nel 2013, trasmettendo un bellissimo messaggio di speranza per un futuro migliore, fatto di libertà. Reti: NatGeo People, National Geographic Channel, FoxLife Genere: Docu-film Produzione: Imagenation Abu Dhabi FZ, Parkes+MacDonald Image Nation, Partecipant Media Regia: Davis Guggenheim Autori/Sceneggiatori: Davis Guggenheim Interpreti principali: Malala Yousafzai, Ziauddin Yousafzai, Toor Pekai Yousafzai In onda: martedì 8 marzo 2016, alle ore 21:00 Durata: 1h27’ Ascolti medi: 128.600 telespettatori; share n.p. 47 Masters of Sex Seconda stagione Rete: Sky Atlantic Genere: Serie tv Produzione: Round Two Productions, Sony Pictures Television, Timberman-Beverly Productions Regia: Michael Apted, Micheal Engler, Jeremy Webb e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Michelle Ashford, Thomas Maier, David Flebotte, Amy Lippman, Steven Levenson e AA. VV. Interpreti principali: Michael Sheen, Lizzy Caplan, Caitlin Fitzgerald In onda: dal 5 agosto al 7 ottobre 2015, il mercoledì, alle ore 21:10 Durata: 12x1h Ascolti medi: n.p. 48 Seconda stagione per una serie controversa e osannata da pubblico e critica. L’atmosfera rarefatta anni ‘60 cattura lo sguardo e la mente per la pulizia del racconto: alberghi, uffici e ospedali ben organizzati, medici dai camici inamidati e donne eleganti. Le immagini di famiglia dei protagonisti si contrappongono nettamente. Quella di William sembra perfetta: madre casalinga, padre medico, casa e figli bellissimi. Tuttavia, nasconde le maggiori tragedie, con violenze paterne subite dal capofamiglia e intense relazioni extraconiugali come uniche fonti di felicità personale. La famiglia di Virginia, donna spregiudicata, divisa faticosamente tra carriera e affetti con due matrimoni alle spalle e due bambini, mostra gli aspetti più sani di cura per i figli e un’apertura verso una famiglia allargata “ante litteram”. Grande protagonista è la fede nella conoscenza scientifica! La ricerca sulla fisiologia della sessualità umana fatta dai protagonisti (lui ginecologo, lei psicologa) racchiude interrogativi affascinanti, come l’impossibilità di definire il sesso su un piano meramente razionale/scientifico senza coinvolgere sentimenti, relazioni, credo e vissuto personale. La narrazione ruota intorno alla relazione amorosa tra i due personaggi principali, condita dalla missione “salvifica” di risolvere i problemi degli americani sotto le lenzuola. La scene erotiche, però, sono frequenti, una ogni cinque minuti, e la libertà sessuale pare l’unica via per raggiungere la piena realizzazione umana. Che sia stato solo un modo per trasmettere un porno mascherato da romanzo? Modern Family La serie, girata con la tecnica del falso documentario, descrive una famiglia decisamente fuori dagli schemi, sintesi di tutte le tipologie reperibili, anche le meno comuni, nella società attuale americana. Il capofamiglia, Jay, ha due figli grandi, è divorziato e risposato con una donna colombiana, Gloria, molto più giovane di lui (e della sua prima figlia), a sua volta con un matrimonio finito alle spalle e un figlio adolescente. La primogenita, Claire, ha marito e tre figli. Il secondogenito, Mitchell, omosessuale, adotta con il compagno una bimba vietnamita. La serie è ben girata, ha ottimi attori, è divertente e accattivante, ingredienti per piacere al pubblico. Infatti è molto seguita. La famiglia rappresentata è “politically correct”, ma, a ben vedere, problematica in tutti i suoi aspetti. Jay si sta rendendo conto, con questa “seconda vita”, di tutti i gravi errori commessi con i figli (carenti anche di una presenza materna), che infatti ne pagano le conseguenze: sono fortemente insicuri e con un rapporto complesso e irrisolto col padre. Claire ha difficoltà a trovare un equilibrio, è stressata ed iperprotettiva con un marito che fa del suo meglio, ma è scombinato e immaturo. Mitchell trascina le sue insicurezze in casa, sul lavoro, nel ruolo di padre e il compagno, brav’uomo, ma emotivo ed egocentrico, non è di grande aiuto. Gloria sembra dare un apporto positivo alla famiglia, ma ha una passionalità e un’emotività spesso fuori controllo. In questo clima confuso che caratterizza la vita dei personaggi adulti, a volte i contributi di buon senso arrivano dai figli. Reti: Fox, FoxComedy Genere: Serie tv Produzione: Levitan/ Lloyd, 20th Century Fox Television, Steven Levitan Productions, Picador Productions Regia: Gail Mancuso, Michael Alan Spiller, Jason Winer e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Steven Levitan, Christopher Lloyd, Paul Corrigan, Brad Walsh, Jeffrey Richman e AA. VV. Interpreti principali: Ed O’Neill, Sofia Vergara, Jesse Tyler Ferguson In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 168x22’ Ascolti medi: n.p. 49 New Girl Rete: FoxComedy Genere: Serie tv Produzione: Elizabeth Meriwether Pictures, American Nitwits, Chernin Entertainment, 20th Century Fox Television Regia: Elisabeth Meriwether, Trent O’Donnel, Jake Kasdan e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Elisabeth Meriwether, Sophia Lear, Noah Garfinkel, Rebecca Addelman, Kim Rosenstock e AA. VV. Interpreti principali: Zooey Deschanel, Jake Johnson, Max Greenfield In onda: durante tutta la stagione, il lunedì, in vari orari Durata: 116x20’ Ascolti medi: n.p. 50 Come per altre serie attualmente in voga tra i giovani, anche di “New Girl” vengono trasmesse a ripetizione in varie ore del giorno più stagioni contemporaneamente, fino a giungere alla quinta. Anche in questa fiction, come per altre di genere simile, si susseguono gli episodi ma non cambia la sostanza. Il racconto ruota intorno alla protagonista Jess, giovane maestra di scuola che dopo una delusione amorosa è andata a vivere con tre ragazzi: Nick, barista ex studente di legge un po’ scorbutico, Schmidt, esperto di marketing donnaiolo e narciso, Winston, ex cestista e speaker radiofonico. In un secondo momento si aggiunge Cece, modella e cara amica di Jess, poi fidanzata e futura moglie di Schmidt. Jess sconvolge la vita dei coinquilini con le sue maniere stravaganti, un modo di pensare e di agire sempre alternativo, il “vizio” di dire ciò che pensa causando spesso situazioni imbarazzanti, la tendenza a combinare guai e mettere tutti in situazioni paradossali, ma soprattutto col suo gran cuore e la capacità di preoccuparsi degli altri. Nasce così una profonda amicizia e i ragazzi si aiutano a vicenda nelle difficoltà della vita. L’apporto femminile certamente cambia molto le abitudini dei tre e il loro rapporto si rafforza. Aldilà di questi aspetti positivi che emergono dagli episodi, il limite della serie è lo scadere continuamente in conversazioni volgari, situazioni ambigue e un approccio al sesso fin troppo disinibito, spesso totalmente slegato da un contesto d’amore. In definitiva, qualche buona risata, storie divertenti, ma ben pochi valori. Non è stato mio figlio Stefania Sandrelli interpreta Anna Geraldi, una donna rimasta vedova che porta avanti con i suoi tre figli l’azienda di famiglia, un famoso pastificio in una cittadina di provincia. I personaggi che ruotano loro intorno sono diversi e spesso hanno una caratterizzazione ambigua: tutti hanno qualcosa da nascondere e sono in molti a volere la rovina dei Geraldi. Il primo è Giovanni, fratello del defunto, un uomo intrigante e sempre a caccia di nuovi affari, che sembra essere molto vicino ai nipoti e alla cognata ma in realtà nasconde più di qualche segreto. Il family drama spazia tra il poliziesco e il noir, perché la vicenda si sviluppa da un misterioso omicidio di una ragazza, il cui colpevole sembra essere proprio il figlio maggiore di Anna, Andrea Geraldi, interpretato da Gabriel Garko. Si tratta, in sostanza, della solita stanca storia della famiglia apparentemente felice ma attraversata da tensioni mai risolte, incomprensioni e invidie. Il susseguirsi di colpi di scena e scottanti rivelazioni, una sovrabbondanza di accadimenti non bastano a movimentare questo plot che appare poco strutturato. Le rivelazioni sui tradimenti passati del marito defunto di Anna sono piuttosto banali e scontate, tipiche di uno scadente feuilleton. Tra locali a luci rosse, ricatti, donne arroganti e arriviste, uomini assetati di vendetta e padri che fuggono dalle proprie responsabilità, la storia termina con un altro colpo di scena, la morte della ballerina Nunzia, uccisa per salvare il suo amato Andrea. Il lieto fine è quindi rimandato ad un probabile sequel. Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: RTI, Ares Film Regia: Alessio Inturri, Luigi Parisi Autori/Sceneggiatori: Teodosio Losito, Luigi Montefiori, Antonio Cosentino, Emanuela Del Monaco, Laura Sabatino Interpreti principali: Stefania Sandrelli, Gabriel Garko, Adua Del Vesco In onda: dal 15 marzo al 24 aprile 2016, il martedì o il mercoledì o la domenica, alle ore 21:15 Durata: 8x1h20’ Ascolti medi: 2.960.750 spettatori, 11,89% share 51 Non uccidere Rete: Rai 3 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, FremantleMedia Italia Regia: Giuseppe Gagliardi Autori/Sceneggiatori: Claudio Corbucci, Peppe Fiore, Stefano Grasso, Francesco Cioce, Viola Rispoli e AA. VV. Interpreti principali: Miriam Leone, Thomas Trabacchi, Monica Guerritore In onda: dall’11 settembre al 16 ottobre 2015, il venerdì, alle ore 21:05, e dal 9 gennaio al 22 febbraio 2016, il sabato e un lunedì, alle ore 21:05 Durata: 12x1h30’ Ascolti medi: 1.051.800 telespettatori; 4,32% share 52 Rispetto alle fiction thriller-poliziesche, quella trasmessa da Rai 3 ha rappresentato una novità significativa: ritmo narrativo lento, poche scene di azione, atmosfere scure, dialoghi spesso asciutti e una caratterizzazione dei personaggi molto approfondita. Si pensi alla protagonista, l’ispettrice di Polizia Valeria Ferro: caparbia nell’indagare a fondo per risolvere i casi su cui investiga, fragile però nel contesto familiare. La sua sofferenza è dovuta alla violenta morte del padre, quando lei era ancora una bambina. Un crimine di cui la madre è stata ritenuta responsabile: nei suoi confronti, la donna nutre un forte rancore, che con molta fatica lenirà durante le puntate, attraverso un complesso percorso che le farà scoprire anche dure verità, nascoste nelle pieghe di segreti che mostrano come anche tra i suoi affetti la sincerità sia stata più volte messa da parte. Questo aspetto rappresenta l’elemento fondamentale della storie, anche quelle dei casi di puntata: quando i rapporti tra i membri di una famiglia non sono trasparenti, è facile che scaturiscano rancori, gelosie, odi, che sfociano anche in atti violenti. La serie ha avuto il merito di evidenziare questa criticità, anche con durezza, dimostrando di non distaccarsi dalla realtà vera, in cui episodi del genere accadono purtroppo con una frequenza crescente. Il finale aperto però, pur se confezionato per un possibile sequel, ha lasciato spazio ancora a misteri, dando la sensazione che a volte sembri quasi preferibile tenere nascosta la verità piuttosto che svelarla. Si sconsiglia la visione ai minori di 14 anni. Provaci ancora Prof! 6 Nella sesta stagione la “Prof” Camilla Baudino, oltre ai problemi dei suoi studenti e ai casi gialli in cui viene coinvolta, deve far fronte alle difficoltà della vita privata, con il marito Renzo che ha messo incinta la sua ex Carmen. Camilla lo caccia di casa, ma si consola presto tra le braccia del vicequestore Berardi: dopo anni di corrisposta ma contenuta attrazione la passione divampa. Renzo cerca di riconquistare la moglie e si creano situazioni paradossali di ménage a 3 (ad esempio quando la protagonista, in ospedale, nel delirio chiama alternativamente l’amante e il marito), se non a 4 (con Carmen, con la quale Camilla pare avere un rapporto quasi di amicizia). Al pubblico, dunque, arrivano messaggi confusi riguardo alla sfera affettiva ed educativa. Si vorrebbe far passare come normali e socialmente accettabili relazioni al limite della bigamia, con un amante dal quale rifugiarsi e un marito da cui non ci si vuole separare, che a sua volta sta con l’ex incinta ma vuole riconquistare la moglie. A scuola la “Prof”, punto di riferimento dei ragazzi, è pronta al compromesso, non denunciando il preside che ha danneggiato una macchina ed è scappato, in cambio dell’annullamento di una sanzione disciplinare per due colleghi rei di comportamenti non consoni al loro ruolo. Lo stesso Berardi non è sempre coerente con la sua funzione. Troppi esempi disorientanti da parte di figure che dovrebbero rappresentare modelli di lealtà e giustizia, che dimostrano come la serie non sia più adeguata ad una visione familiare. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Endemol Italia Regia: Enrico Oldoini, Francesca Marra Autori/Sceneggiatori: Margherita Oggero, Dido Castelli, Cecilia Calvi, Anna Samueli, Roberta Colombo e AA. VV. Interpreti principali: Veronica Pivetti, Enzo Decaro, Paolo Conticini In onda: dal 10 settembre al 18 ottobre 2015, il giovedì, la domenica e un martedì, alle ore 21:20 Durata: 8x1h40’ Ascolti medi: 5.162.400 telespettatori; 21,22% share 53 Quantico Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: ABC Studios, The Mark Gordon Company, Random Acts Entertainment Regia: Jennifer Chambers Lynch, David McWhirter, Stephen Kay e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Joshua Safran, Logan Slakter, Beth Schacter, Justin Brenneman, Jake Coburn e AA. VV. Interpreti principali: Priyanka Chopra, Josh Hopkins, Jake McLaughlin In onda: dal 18 novembre 2015 al 6 gennaio 2016 e dal 27 aprile a fine stagione, il mercoledì, alle ore 21:00 Durata: 22x43’ Ascolti medi: 355.400 telespettatori; n.p. share 54 Serie avvincente con una protagonista affascinante, bella anche dopo estenuanti allenamenti o giorni di fuga. Una trama fitta giocata attorno alla possibilità, strisciante e inquietante, che dietro a ciascuno possa nascondersi un traditore. Un gruppo di brillanti reclute dell’FBI è alle prese con una faticosissima formazione nella base di Quantico in Virginia: persone di ogni ceto, che rappresentano l’eterogeneità della giovane società statunitense di oggi. Vi è la donna islamica credente e osservante e quella emancipata, la ragazza americana ricca, sensibile e intelligente, il marine infiltrato nella Cia, il “figlio di papà” che ha da insegnare a tutti in quanto a capacità e morale, l’omosessuale palestrato e fedele, la giovane acqua e sapone che in realtà cela un mistero: un panorama di umanità brillante e imprevedibile in grado di rendere lecita l’ansia e il sospetto che ognuno sia capace di occultare segreti enormi, come addirittura quello di essere un terrorista. Una regia complessa racconta in contemporanea il passato e il presente attraverso continui flashback. I temi dello spionaggio e del terrorismo, tuttavia, sembrano narrati in modo alquanto superficiale e in vari momenti la sceneggiatura non soddisfa appieno l’efficacia della veridicità del racconto. La prima serie ha ottenuto un buon successo e ce ne sarà una seconda. Nel complesso, si tratta di un minestrone di sentimenti, intrighi amorosi, esaltazione della fisicità e drammi familiari in cui argomenti di grande attualità, come ad esempio la sicurezza mondiale, sembrano fare solo da sfondo. Questo è il mio paese Anna, che vive da tempo a Roma, felicemente sposata con tre figli, torna nel paese natale Calura per sostituire l’amica Emilia, malata di tumore, nel ruolo di sindaco. Subito si scontra con i gravi problemi del luogo, legati alla malavita, con una conseguente crisi familiare. Nel lavoro è integerrima, pronta a mettere a rischio l’incolumità propria e dei suoi cari, non aperta a compromessi, ma non è così nel privato. Fa le sue scelte da sola, senza condividerle col marito, cosa che, in un clima di totale mancanza di dialogo e sincerità di coppia, finisce per dividerli. Emerge così la debolezza di lui, che cade nelle braccia di una collega, ma anche la fragilità di lei, che reagisce tradendolo a sua volta con Corrado, una vecchia fiamma. Questi, pur con le sue contraddizioni legate al dover sopravvivere in un ambiente impregnato di mentalità mafiosa, ha una nobiltà d’animo espressa nell’amore per Anna fino all’estremo, ma ciò sarà ulteriore causa della crisi affettiva della donna. Anna porterà un cambiamento in paese, cercando di salvare con fatica il rapporto con i figli ma sacrificando del tutto quello col marito. Il messaggio trasmesso è che l’impegno pubblico di una donna è inconciliabile con quello di moglie e madre e che per realizzarsi in un ambito si debba sacrificare l’altro. Ciò vanifica gli insegnamenti sul valore dell’onestà e della legalità, mortificando la capacità di tante donne che, pur tra mille difficoltà, riescono ad abbinare famiglia e impegno civile, trovando nell’una la forza di portare avanti l’altro. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Cross Productions Regia: Michele Soavi Autori/Sceneggiatori: Sandro Petraglia, Elena Bucaccio, Valia Santella, Vincenzo Lauria, Filippo Gravino e AA.VV. Interpreti principali: Violante Placido, Francesco Montanari, Fausto Maria Sciarappa In onda: dal 9 al 30 novembre 2015, il lunedì o il martedì, alle ore 21:20 Durata: 6x1h40’ Ascolti medi: 5.078.000 telespettatori; 20,37% share 55 Scandal Quinta stagione Rete: FoxLife Genere: Serie tv Produzione: ShondaLand, ABC Studios Regia: Tom Verica, Tony Goldwyn, Jann Turner e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Shonda Rhimes, Heather Mitchell, Matt Byrne, Mark Fish, Zahir McGee e AA. VV. Interpreti principali: Kerry Washington, Katie Lowes, Guillermo Diaz In onda: dall’11 febbraio al 7 marzo 2016, il lunedì, alle ore 21:00 e dal 24 maggio a fine stagione, il martedì, alle ore 21:00 Durata: 21x43’ Ascolti medi: 118.700 telespettatori; n.p. share 56 Come sta avvenendo nella realtà, anche la quinta stagione del drama americano si incentra principalmente sulle elezioni. La protagonista è sempre lei, Olivia Pope, avvocatessa che ha in Washington il centro nevralgico delle sue attività. Il personaggio, anche quest’anno, ha mantenuto sostanzialmente intatte le caratteristiche note già dalla prima serie: è una donna dal carattere forte, che sul lavoro non si fa troppi scrupoli per ottenere ciò che vuole, né ha successivi ripensamenti. La sua carriera è legata a doppio filo alla politica, vista anche la lunga e tormentata storia d’amore avuta con il Presidente degli Stati Uniti, dipinto come un uomo solo all’apparenza fedele alla moglie e rispettoso della famiglia. Tesse trame, ordisce intrighi, resta un personaggio ambiguo anche nelle relazioni sentimentali e familiari. Ne è una prova il rapporto che ha con il padre, dove il tornaconto personale viene, vicendevolmente, ritenuto spesso prioritario rispetto all’affetto reciproco. Pur riuscendo a raccontare con una certa durezza le oscure manovre della politica, la fiction (che si concluderà al termine di questa stagione televisiva) è sconsigliata ad una visione familiare proprio per i comportamenti eticamente scorretti dei protagonisti. L’arrivismo sembra rappresentare il denominatore comune alla base delle azioni dei personaggi, pur nelle loro diversità caratteriali, e non appare chiara una condanna a quanto essi compiono spesso in modo riprovevole. Snooze Ogni benedetta mattina Ogni giorno, prima di sistemarsi per andare al lavoro, Debora apre il frigorifero per preparare la colazione. Una telecamera, all’interno dell’elettrodomestico, la inquadra frontalmente e ne segue i puntuali soliloqui, che nascono da riflessioni mattiniere o dal pensiero a ciò che dovrà fare durante la giornata. La protagonista, sposata e con un figlio, immagina cosa potrebbe accaderle da lì alle ore successive, creando con la mente situazioni quasi sempre paradossali, scaturenti anche da una forte (e alla fine comica) ansia con cui tende ad approcciarcisi. Debora Villa è molto brava nel ruolo, aiutata da un’espressività e da una mimica facciale che ben caratterizzano il suo personaggio: una donna vicina ai cinquant’anni, che ama la sua famiglia (tranne la suocera), con l’hobby del pilates e con poche ma fidate amiche. I “film mentali” proseguono fin quando è lei stessa a rassicurarsi, comprendendo che alla fine “l’unico modo per essere felici è star bene dentro”, una massima che ripete in modi diversi e che rappresenta anche un valido consiglio per i telespettatori. Le preoccupazioni si affievoliscono e, non a caso, a fine giornata la donna è molto più tranquilla perché non si è verificato nulla di quanto ha immaginato. La sitcom è nata anche con l’intento di pubblicizzare un noto marchio di yogurt di cui la Villa è testimonial: ciò ha permesso allo stesso tempo di veicolare messaggi significativi per la salute, come la necessità di mangiare sano e di tenersi in forma per vivere bene. Rete: Italia 1 Genere: Sitcom Produzione: RTI, Bananas Regia: Elia Castangia Autori/Sceneggiatori: Lorenzo De Marinis, Giovanna Donini, Gianmarco Pozzoli Interpreti principali: Debora Villa, Giacomo Valdameri, Gianmarco Pozzoli In onda: dal 22 febbraio al 18 marzo 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 18:20 Durata: 20x5’ Ascolti medi: n.p. 57 Sotto copertura Rete: Rai 1 Genere: Miniserie Produzione: Rai Fiction, Lux Vide Regia: Giulio Manfredonia Autori/Sceneggiatori: Francesco Arlanch, Salvatore Basile, Umberto Gnoli, Maura Nuccetelli Interpreti principali: Claudio Gioè, Guido Caprino, Dalila Pasquariello In onda: lunedì 2 e martedì 3 novembre 2015, alle ore 21:20 Durata: 2x1h40’ Ascolti medi: 5.989.500 telespettatori; 22,95% share 58 Fare tv di qualità significa anche combattere e condannare, con gli strumenti del racconto audiovisivo, mali endemici della storia italiana, come la criminalità organizzata. Questo l’intento della miniserie, ricostruzione del percorso che ha portato, nel 2010, alla cattura del boss latitante della camorra Antonio Iovine. Protagonista un integerrimo commissario, personaggio ispirato alla figura di Vittorio Pisani, al tempo capo della squadra mobile di Napoli e guida dell’operazione che portò all’arresto del criminale. Il funzionario di polizia e la sua squadra di collaboratori credono fermamente nella giustizia e in suo nome concentrano gran parte delle loro energie. Non per questo sono dei supereroi, anzi, la loro umanità fuoriesce in modo particolare nei rapporti con la famiglia, indispensabile sostegno per affrontare i momenti più duri. La miniserie vuole essere un inno alla speranza per i cittadini onesti. Per questo va ammirata la scelta di girare proprio a Casal di Principe, territorio martoriato dalla camorra, ma non bollato a prescindere come “luogo del demonio”. Anche l’inserimento della componente sentimentale può ricollegarsi alla voglia di riscatto di un popolo, spesso etichettato a priori come connivente con la malavita. La metamorfosi della giovane Anna, che prima è al servizio del boss e poi si innamora dell’onesto Emilio, ne è la testimonianza e al tempo stesso un esempio, pur romanzato, per i giovani, affinché capiscano su quali valori basare la propria vita. Squadra Antimafia 7 Il fulcro intorno al quale si muove la settima stagione è il vicequestore della Duomo Domenico Calcaterra. Il suo rapimento da parte dei Maglio rende necessaria l’entrata in scena di un nuovo capo, Davide Tempofosco. Ma la questione destabilizzante è l’insorgere di problemi mentali che rendono lo storico protagonista, in alcuni momenti, una sorta di automa senza coscienza delle proprie azioni. Prosegue la commistione tra operatori di giustizia e mafiosi: il vicequestore Colombo alle prese con la sorella mafiosa, De Silva tra servizi segreti e il suo braccio malavitoso Crisalide. La serie tecnicamente è ben realizzata, con ottimi attori, ritmi incalzanti e una trama avvincente, tanto da fidelizzare lo spettatore puntata dopo puntata. Ma, ancor più che nelle precedenti stagioni, è piena di scene di violenza, crudeltà e morti cruente. Basti pensare alle scene di tortura, da bollino rosso e non giallo, come invece il programma viene classificato. Davvero troppo. La cosa che più amareggia lo spettatore, specialmente chi ha seguito l’intera “saga” affezionandosi al personaggio di Calcaterra, è la parabola discendente del vicequestore, che da eroe che combatte il male, seppur non rispettando sempre le regole, diventa freddo assassino, fino a dover essere ricoverato come malato mentale, sopraffatto da ciò che lui stesso ha combattuto. Il confine tra i buoni e i cattivi, sempre più labile e confuso, salta del tutto, lasciando una sorta di stordimento e un esempio decisamente negativo a tanti giovani appassionati della serie. Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: Taodue Regia: Kristoph Tassin, Samad Zarmandili Autori/Sceneggiatori: Pietro Valsecchi, Sandrone Dazieri, Valter Lupo, Giorgio Nerone Interpreti principali: Marco Bocci, Giovanni Scifoni, Daniela Marra In onda: dal 9 settembre all’11 novembre 2015, il giovedì o il mercoledì e un lunedì, alle ore 21:10 Durata: 10x1h40’ Ascolti medi: 3.825.110 telespettatori; 16,16% share 59 Suits Quinta stagione Rete: Premium Stories Genere: Serie tv Produzione: Hypnotic, Universal Cable Productions Regia: Anton Cropper, Micheal Smith, Silver Tree e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Aaron Korsh, Rick Muirragui, Chris Downey, Genevieve Sparling, Nora Zuckerman e AA. VV. Interpreti principali: Gabriel Macht, Patrick J. Adams, Gina Torres In onda: dal 1° febbraio al 2 maggio 2016, il lunedì, alle ore 21:15 Durata: 16x40’ Ascolti medi: n.p. 60 Harvey Specter e Jessica Pearson sono a capo di uno studio legale a New York. Si tratta di professionisti di alto calibro, spregiudicati, che non sbagliano una mossa centrando gli obiettivi che vogliono raggiungere. Dal punto di vista relazionale, non può dirsi la stessa cosa. Anche in questa serie si è visto come la loro vita si sia prevalentemente concentrata sul lavoro, senza sentire il bisogno di creare una famiglia, intento da cui, ad esempio, Harvey rifugge perché preferisce rimanere da solo, coltivando i suoi hobby, tra cui anche il gioco d’azzardo. Diretta conseguenza è la generale fugacità dei rapporti sentimentali, oltre a quelli interpersonali, basati spesso sull’interesse. Nell’ultima stagione è venuto a galla il segreto che ha fatto da filo conduttore di tutta la storia. Riguarda uno dei collaboratori dell’ufficio, Mike Ross, assunto perché dotato di una memoria eccezionale che lo aiuta a districarsi alla perfezione nei meandri della legge, ma sprovvisto di laurea. Il suo esercizio abusivo della professione, di cui Specter è a conoscenza fin da subito e che ha cercato sempre di nascondere, viene scoperto con inevitabili ricadute penali. Si tratta di un aspetto che fa riflettere e che ha portato negli anni a trasmettere un messaggio paradossale: il rispetto della legge viene infranto proprio da chi è tenuto ad osservarne le regole in modo ferreo. Un messaggio poco educativo e che non permette di ascrivere la serie nel novero dei prodotti televisivi a misura di famiglia. Tango per la libertà La miniserie è ispirata ad un libro scritto da Enrico Calamai, ex vice console italiano in Argentina al tempo della dittatura militare che riuscì a far espatriare molti oppositori del regime, salvando così le loro vite. Il protagonista dell’opera diretta da Alberto Negrin è il diplomatico italiano Marco Ferreri, un uomo che ama il suo lavoro, molto sensibile ai problemi della gente che a lui si rivolge dopo il colpo di stato di Videla. Reduce da un’esperienza tormentata in Cile, conosce proprio la sera della destituzione della presidente Peron la famosa cantante di tango Anna Ribeiro. Sarà l’inizio di un percorso che lo porterà ad innamorarsi della donna, sentimento però osteggiato dalle crudeli persecuzioni operate dai militari, che se la prendono anche con lei, rapendola. Ferreri, andando contro i diretti superiori e correndo seri rischi per la sua vita, le tenterà tutte per ritrovarla, aiutando anche molti italiani a sfuggire alle persecuzioni in atto. La miniserie affronta, a tratti anche con una certa durezza, fatti realmente accaduti, in particolar modo la tragedia dei “voli della morte” e dei desaparecidos, cui l’opera è dedicata. La componente sentimentale però sembra avere il sopravvento, con il classico canovaccio dell’amore ostacolato dagli eventi e da personaggi negativi. In questo modo la realtà storica funge prevalentemente da contesto storico e sociale di una storia d’amore e non viene indagata a fondo in tutta la sua complessità, che pur si intravede. Rete: Rai 1 Genere: Miniserie Produzione: Rai Fiction, Compagnia Leone Cinematografica Regia: Alberto Negrin Autori/Sceneggiatori: Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi, Salvatore Basile, Alberto Negrin, Andrea Porporati e AA.VV. Interpreti principali: Alessandro Preziosi, Rocío Muñoz Morales, Giorgio Marchesi In onda: martedì 12 e mercoledì 13 gennaio 2016, alle ore 21:20 Durata: 2x1h35’ Ascolti medi: 4.979.500 telespettatori; 19,1% share 61 Teen Wolf Quinta stagione Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: MGM Television, MTV Regia: Russell Mulcahy, Tim Andrew, Bronwen Hughes e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Jeff Davis, Angela L. Harvey, Eric Wallace, Will Wallace, Ian Stokes e AA. VV. Interpreti principali: Tyler Posey, Dylan O’Brien, Holland Roden In onda: dal 2 febbraio al 14 giugno 2016, il martedì, alle ore 21:00 Durata: 20x40’ Ascolti medi: n.p. 62 Il fantasy si inserisce nella scia delle serie per ragazzi nate all’indomani di Twilight e animate da esseri fantastici semi-umani quali vampiri, zombie ed in questo caso licantropi. Il protagonista Scott, divenuto lupo mannaro in seguito al morso di un altro ragazzo-lupo, scopre un mondo parallelo a quello umano, abitato da banshee, giaguari e coyoti mannari e altro. Qui è in corso una lotta per la sopravvivenza e l’affermazione del più forte, dei lupi alpha per dominare un branco e avere la meglio sugli altri. Lo scontro si esplica durante le puntate con un filone giallo: Scott e i suoi amici più cari devono venire a capo di inspiegabili omicidi e sparizioni, comprendere fenomeni sconosciuti e salvarsi dalle insidie di nemici provenienti da altri branchi e altre categorie di esseri. L’amicizia è il filone che li unisce e li aiuta a superare i momenti difficili, insieme ai rapporti familiari, almeno fino alla quinta stagione. Qui si è evidenziato un forte cambiamento: la vena horror ha preso il sopravvento sull’avventura e sul giallo, le immagini sono diventate sempre più cruente e spaventose. È sembrato perduto anche il valore dell’amicizia, i legami più forti si sono incrinati e dubbi e bugie si sono insinuati nelle relazioni tra i ragazzi. Nella sfera affettiva dei protagonisti, fatti salvi i legami familiari, si è avvertita solo una gran confusione. In definitiva, la storia è stata ben costruita per tenere l’attenzione viva e catturare lo spettatore, curioso di sapere l’epilogo delle vicende, ma i contenuti sono stati ben pochi. The Big Bang Theory Nona stagione Col passare delle stagioni il fulcro del racconto non è cambiato: quattro giovani scienziati - Leonard, Sheldon, Raj e Howard - amici tra loro, si trovano quotidianamente a scontrarsi con le proprie abilità intellettive e razionali elevatissime, da cervelloni, e l’incapacità e inadeguatezza nelle relazioni umane, specialmente quelle affettive. Il tempo è passato e ormai si sono creati e stabilizzati dei rapporti sentimentali, specialmente quello tra Leonard e Penny (una ragazza semplice di estrazione e di cultura, istintiva, ma con un gran cuore e tanto senso pratico, quello che manca ai protagonisti), convolati a nozze. I giovani qualcosa sull’amore l’hanno imparata, ma sono ancora molto impacciati e goffi, specialmente Sheldon. Continuano a fare errori madornali nei rapporti tra loro - sono amici ma non sempre sanno dimostrarlo -, con il mondo esterno e soprattutto con le loro fidanzate, ma si impegnano, cercano di imparare dai loro sbagli, finalmente provano a mettersi in gioco: l’amore li sta cambiando. La riflessione dunque per lo spettatore è questa: che cosa si può definire come intelligenza? Solo quella razionale, fredda, calcolatrice e a volte quasi spietata umanamente, rivolta a risolvere astrusi problemi matematici o anche quella emotiva, affettiva, capace di comprendere gli altri e di trovare soluzioni alle piccole questioni quotidiane? Il tema della commedia è interessante, ma a causa della presenza nei dialoghi di argomenti e termini volgari o comunque non consoni ai più piccoli, se ne consiglia la visione a partire da un pubblico adolescente. Rete: Premium Joi Genere: Sitcom Produzione: Warner Bros. Television, Chuck Lorre Productions Regia: Mark Cendrowski, Nikki Lorre Autori/Sceneggiatori: Chuck Lorre, Bill Prady, Steven Molaro, Steve Holland, Jim Reynolds, Eric Kaplan e AA. VV. Interpreti principali: Johnny Galecki, Jim Parsons, Simon Helberg In onda: dal 19 gennaio al 28 giugno 2016, il martedì, alle ore 21:15 Durata: 24x22’ Ascolti medi: n.p. 63 The Flash Seconda stagione Rete: Italia 1 Genere: Serie tv Produzione: Berlandi Productions, DC Entertainment, Warner Bros. Television Regia: Ralph Hemecker, Jesse Warn, John F. Showalter e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Greg Berlanti, Geoff Johns, Andrew Kreisberg, Grainne Godfree, Brooke Roberts Interpreti principali: Grant Gustin, Danielle Panabaker, Candice Patton, In onda: dall’11 gennaio al 10 giugno 2016 , un lunedì e il venerdì, alle ore 21:10 Durata: 23x43’ Ascolti medi: 1.469.500 spettatori; 5,34% share 64 Nata dall’omonimo fumetto, la serie ha raccontato le avventure di Barry Allen, giovane detective della polizia scientifica che a causa di un incidente ha passato nove mesi in coma per poi svegliarsi e scoprire di aver acquisito il potere della super velocità. Il protagonista è cresciuto senza genitori, la madre è stata uccisa quando lui aveva solo undici anni e il papà è stato ingiustamente accusato del suo omicidio. Del ragazzo si è preso cura il detective Joe West, che gli ha trasmesso la passione per la giustizia e la caparbietà nella risoluzione dei casi più difficili e in apparenza inspiegabili. Barry/Flash ha due fedeli aiutanti: Caitlin Snow, un’esperta di biogenetica, e Cisco Ramon, ricercatori conosciuti all’interno degli STAR Labs, gestiti dal dottor Harrison Wells. Grazie ai suoi superpoteri, Barry diventa una sorta di angelo guardiano della comunità e, come ogni supereroe che si rispetti, ha un suo antagonista che è la sua stessa nemesi, ossia un antiflash, con cui dà luogo ad uno scontro dai mille colpi di scena. Il protagonista è il classico bravo ragazzo che si adopera per gli altri e cerca di proteggerli da ogni evento o notizia negativa. I suoi sentimenti sono umani, è generoso, altruista e soprattutto onesto anche con nemici e malintenzionati. Mette a rischio la sua vita perché lui stesso non conosce i limiti dei suoi poteri e questo crea una giusta suspense. La serie si è rivelata avvincente, adatta ad adulti e ragazzi, ha visto sempre la vittoria del bene contro il male ed ha insegnato il valore della lealtà. The Good Wife Quinta stagione Fox Life ha proposto la replica della quinta stagione della serie. La protagonista è Alicia, moglie del procuratore di Stato della contea di Cook Peter Florrick, incarcerato in seguito ad uno scandalo sessuale. Per riuscire a far fronte alle spese lei decide di tornare, dopo quindici anni, a lavorare come avvocato, professione abbandonata in seguito al matrimonio. Intelligente, bella, moralmente integra, rimane affianco al marito, che ritiene innocente, anche se fedifrago, finché non verrà scagionato. Nel lavoro è ancora in gamba e sembra che l’essersi dedicata alla famiglia non l’abbia depauperata dei suoi talenti, ma le abbia dato una marcia in più: commette qualche ingenuità, ma è più brava dei suoi colleghi. Nella quinta serie è di nuovo impegnata ad affrontare, con il senso morale che la contraddistingue, il tribunale, l’ambiente competitivo, ma anche le difficoltà causate da un marito ingombrante, diventato nel frattempo governatore. In lei vi è la ricerca continua di una coerenza di vita tra sfera privata e professionale: anche per questo decide di accettare la proposta di aprire uno studio con un socio di cui si fida e con cui è in sintonia, abbandonando situazioni createsi nell’ambiente lavorativo che non le danno serenità. I suoi valori e le sue convinzioni la portano ad affrontare cause con risvolti etici importanti, con una profondità che dà sempre allo spettatore spunti di riflessione interessanti su temi di stretta attualità, come la pena di morte e la surrogazione di maternità. Rete: FoxLife Genere: Serie tv Produzione: CBS Television Studios, Scott Free Productions, King Size Productions e produzioni varie Regia: Robert King, Michael Zinberg, Brooke Kennedy e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Michelle King, Robert King, Ted Humphrey, Keith Eisner, Leonard Dick e AA. VV. Interpreti principali: Julianna Margulies, Matt Czuchry, Archie Panjabi In onda: dal 16 luglio al 24 settembre 2015, il giovedì, alle ore 21:00 Durata: 22x45’ Ascolti medi: n.p. 65 The Walking Dead Sesta stagione Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: AMC Studios, Circle of Confusion, Valhalla Motion Pictures e produzioni varie Regia: Greg Nicotero, Jennifer Lynch, Michael Slovis e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Scott M. Gimple, Matthew Negrete, Seth Hoffman, Angela Kang, Corey Reed e AA. VV. Interpreti principali: Andrew Lincoln, Norman Reedus, Lauren Cohan In onda: dal 12 ottobre al 30 novembre 2015 e dal 15 febbraio al 4 aprile 2016, il lunedì, alle ore 21:00 Durata: 16x45’ Ascolti medi: 257.300 telespettatori ; n.p. share 66 Dopo sei stagioni, ormai è chiaro: gli zombie sono solo il contorno. Quello che conta realmente nella storia sono le relazioni umane, le dinamiche di leadership all’interno del gruppo. Se il pubblico ha premiato e continua a premiare questa serie dal 2010 è perché gli sceneggiatori riescono a tenerlo sul filo fino alla fine. Sì, è vero, a volte ci sono rallentamenti della narrazione che possono risultare fastidiosi, ma sono soltanto il preludio al colpo di scena. Non solo, senza scadere nell’ovvio o nel didascalico, anche questa stagione ha posto allo spettatore domande di senso e questioni antropologiche importanti: veramente ogni vita è degna? Perché continuare a sperare, mettendo al mondo un figlio, quando la morte ti circonda? È ancora possibile la redenzione in un contesto in cui vige la logica dell’homo homini lupus? Ci si può ancora affezionare agli altri, si può avere un legame affettivo o questo espone troppo al rischio della sofferenza? Rick Grimes e il suo gruppo sono i veri uomini che camminano, costretti a scegliere ogni giorno il bene o il male, indecisi tra il desiderio di ritrovare una casa in cui finalmente riposarsi o continuare a vagare senza una meta. Il capitolo numero sei della saga si è chiuso con un colpo di scena che metterà a dura prova la capacità di attesa degli appassionati. Chiaramente, alla luce delle scene anche molto violente, il programma non è assolutamente adatto ai bambini. The Whispers Una forza misteriosa, individuata come aliena, incomincia a prendere potere sulla Terra servendosi dei bambini. Il caso viene seguito dall’agente FBI Claire Bennigan, psicologa infantile consultata dall’ufficio per il comportamento anomalo di alcuni piccoli. Anche suo figlio, audioleso, è coinvolto. Questa misteriosa entità agisce in maniera subdola: entra in contatto con i bambini, attraverso la mente, presentandosi come l’amico invisibile Drill, parla con loro sussurrando (strategia di comunicazione cui si ricollega il titolo della serie), li convince a “divertirsi” con lui inducendoli a fare giochi che si concludono a danno dei propri genitori o comunque degli adulti. Le piccole vittime non si rendono conto di fare male a qualcuno finché ormai è tardi. Drill si insinua nelle loro menti, manipolandole; sceglie i più fragili e, facendo leva sulle loro debolezze, sulle carenze familiari, evidenziando le incoerenze e le mancanze dei genitori, li porta dalla sua parte per ottenere i suoi scopi. Il tema dell’adescamento dei più piccoli fa riflettere: quanti nella vita reale usano mezzi psicologici e persuasivi per conquistare la loro fiducia? Si pensi alla pedofilia come il caso più grave, ma c’è anche una manipolazione più subdola che può insinuarsi nel mondo dei bambini e degli adolescenti attraverso specifici programmi introdotti nei luoghi educativi (ad esempio i regimi totalitaristi che usano le scuole come mezzo di addestramento ideologico) o tramite Internet. A noi genitori spetta il compito di vigilare. Per il tema trattato il programma è sconsigliato ai bambini. Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: ClicketyClack Productions, Amblin Television, ABC Studios Regia: Charles Beeson, Kenneth Fink, P.J. Pesce e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Soo Hugh, Daniel C. Connolly, Michael Gunn, Zack Estrin, Holly Harold e AA. VV. Interpreti principali: Lily Rabe, Barry Sloane, Milo Ventimiglia In onda: dall’8 settembre al 3 novembre 2015, il martedì, alle ore 21:00 o alle ore 21:50 Durata: 13x42’ Ascolti medi: 191.250 telespettatori; n.p. share 67 True Detective Seconda stagione Rete: Sky Atlantic Genere: Serie tv Produzione: Anonymous Content, Passenger Regia: Justin Lin, Janus Metz, Jeremy Podeswa e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Nic Pizzolatto, Scott Lasser Interpreti principali: Colin Farrell, Taylor Kitsch, Rachel McAdams In onda: dal 29 giugno al 17 agosto 2015, il lunedì, alle ore 21:10 Durata: 8x1h Ascolti medi: n.p. 68 Gli episodi della seconda serie si sono incentrati sulla vicenda dell’omicidio di un importante politico nella città immaginaria di Vinci, appartenente alla Contea di Los Angeles. Se è stata davvero molto bella la prima stagione, ambientata in Louisiana e con una grande interpretazione di Matthew McConaughey e Woody Harrelson e la sapiente regia di Cary Joji Fukunaga, si aspettavano grandi cose anche dalla seconda, ma la sensazione è che lo sceneggiatore, Nick Pizzolatto (coadiuvato da Scott Lasser), abbia voluto strafare: troppo lenta la narrazione e cervellotica la trama. Per cercare di capire il susseguirsi degli eventi è stato necessario, in alcune puntate, tornare indietro. Commovente l’interpretazione di Colin Farrell, molto credibile nei panni di un padre-detective incapace di convivere con il dilemma di suo figlio, nato dopo una violenza subita della moglie. Le vicende, però, non sono riuscite ad appassionare ed anche i grandi attori coinvolti (tra i quali Taylor Kitsch, Rachel McAdams e Vince Vaughn) non sono stati in grado di far decollare la storia. Il finale, l’episodio migliore della stagione, è stato sin troppo pessimistico. In conclusione, True Detective si è confermato anche nel suo secondo capitolo un prodotto di grande qualità, ma in questo caso un po’ troppo elitario, poco accessibile al grande pubblico. In più, il confronto con la prima serie è apparso impietoso. Tut Il destino di un faraone Nelle tre puntate della miniserie è stata ripercorsa la breve vita del sovrano egizio, morto ad appena 18 anni. La storia inizia quando il padre Akhenaton sta per morire a causa di un potente veleno. Il trono, quindi, aspetta lui, bambino timoroso e certo non in grado di ricoprire un ruolo così importante. Sposa la sorella e il regno viene guidato, praticamente in sua vece, dal Gran Visir Ay, interpretato da Ben Kingsley, autore di un’interpretazione all’altezza della sua fama. Con il passare del tempo, Tutankhamon prende consapevolezza delle sue capacità e diventa un sovrano carismatico. Non mancano i nemici, con cui si innescano battaglie presentate con scene tanto lunghe quanto spettacolari. Si esagera però con dettagli cruenti, tra spargimenti di sangue e corpi dilaniati dai colpi delle armi dell’epoca. Gli avversari sono anche tra le mura amiche. È qui che la ricostruzione storica lascia un po’ il passo ad un duello tra fazioni opposte, con un tocco di romanzo che si nota anche nei rapporti fra i personaggi, tra cui nessuno sembra spiccare quanto a moralità. Tanti gli intrighi e le trappole tese per sovvertire l’ordine pur di soddisfare una generale sete di potere. Anche sotto l’aspetto dei sentimenti, i protagonisti si comportano discutibilmente. I rapporti d’amore che si sviluppano sono in prevalenza extraconiugali, come d’abitudine a quei tempi, un tratto reso però ancor più evidente con l’indugiare su scene che lasciano davvero poco spazio ad altre interpretazioni. Rete: NOVE Genere: Miniserie Produzione: Muse Entertainment Enterprises Regia: David Von Ancken Autori/Sceneggiatori: Brad Bredeweg, Peter Paige, Michael Vickerman Interpreti principali: Ben Kingsley, Avan Jogia, Sibylla Deen In onda: dal 5 al 13 novembre 2015, un giovedì e il venerdì, alle ore 21:15 Durata: 3x1h30’ Ascolti medi: 395.000 telespettatori; 1,5% share 69 Tutti insieme all’improvviso Rete: Canale 5 Genere: Serie tv Produzione: Rti, Picomedia Regia: Francesco Pavolini Autori/Sceneggiatori: Federico Favot, Valerio Cilio, Simona Giordano, Tommaso Triolo Interpreti principali: Giorgio Panariello, Lorenza Indovina, Lucia Ocone In onda: dal 15 gennaio al 17 febbraio 2016, il venerdì o la domenica o il mercoledì, alle ore 21:10 Durata: 16x50’ Ascolti medi: 2.699.000 telespettatori; 11,39% share 70 La vita di Walter, veterinario da anni in Africa, cambia alla morte del fratello Filippo. Per volontà del defunto, il medico torna in Italia per occuparsi dei suoi parenti. Ritrova la cognata Annamaria, che ha tre figli di età diverse. Di uno di loro, Paolo, scoprirà di essere il padre durante la storia. Il protagonista, ormai con abitudini e stili di vita differenti da quelli dei parenti, si sacrifica con affetto per ricompattare la famiglia, addolorata per la grave perdita. Col medesimo spirito prende in gestione la clinica dove lavorava il fratello, che svolgeva il suo stesso mestiere. I suoi sforzi, però, non riescono a premiarlo in toto. Da un lato, i nipoti trovano in Walter un punto di riferimento con cui condividere e provare a superare i loro problemi, dall’altro però alcune situazioni restano incompiute e fanno riflettere. Il rapporto con il figlio non riesce a stabilizzarsi, data anche l’improvvisa partenza del giovane al termine della fiction. Si avverte, poi, una discutibile confusione affettiva in alcune circostanze: si pensi al caso della nipote Sara, che decide di passare una notte d’amore con un ragazzo pur avvertendo dentro di sé un interesse sentimentale nei confronti di un’amica. Il fatto che poi la ragazza resti incinta e decida di crescere da sola il proprio figlio, di fatto privandolo di un padre, contribuisce a delineare un modello comportamentale non esemplare. Questi aspetti destano perplessità e compromettono il nobile intento della serie di affrontare anche argomenti attuali, tra cui ad esempio il bullismo. Tutto può succedere Mamma e papà, quattro fratelli, figli, nipoti, cognati: i Ferraro, una famiglia “imperfetta”, sono i protagonisti della serie. Ognuno ha difetti, debolezze, fragilità, ma la forza degli affetti e il legame familiare vanno oltre e ciascuno è pronto a perdonare, comprendere, aiutare. Se uno crolla gli altri lo sostengono, anche se si tratta dei genitori, senza giudicare ma col coraggio di dire la verità. L’amore - materno, paterno, fraterno, filiale, coniugale, parentale, declinato in tutte le forme in cui si esplica all’interno di una famiglia - è la molla che rende migliore e aiuta a crescere, superando i propri errori e limiti. Così Carlo scopre di voler essere un buon genitore perché: “Non so cosa sarei diventato senza mio padre”. Giulia, donna in carriera, vuole essere una mamma presente e migliorare il rapporto col marito. Sara, “incasinata” e insicura, con due figli adolescenti che soffrono l’abbandono paterno, è pronta a rinunciare a tutto per il loro bene. Alessandro, il “saggio” a cui tutti si appoggiano, non si tira mai indietro sebbene anche lui abbia fragilità e problemi: il figlio ha la sindrome di Asperger e la quotidianità familiare non è semplice; ma il rapporto che ha col ragazzo - papà Ettore lo definisce “un eroe” per la pazienza e l’amore con cui lo segue - insieme alla moglie e alla famiglia, è una lezione sull’handicap e sulla ricchezza che portano i figli, anche quelli un po’ “speciali”. Per la complessità di problematiche affrontate, specialmente della sfera affettiva, si consiglia la visione a partire da preadolescenti con la presenza dei genitori. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione:, Rai Fiction, Cattleya Regia: Lucio Pellegrini, Alessandro Angelini, Alessandro Casale Autori/Sceneggiatori: Filippo Gravino, Guido Iuculano, Michele Pellegrini Interpreti principali: Pietro Sermonti, Maya Sansa, Ana Caterina Morariu In onda: dal 27 dicembre 2015 al 13 marzo 2016, la domenica e un martedì, alle ore 21:30 Durata: 13x1h40’ Ascolti medi: 3.593.000 telespettatori; 15,66% share 71 Un posto al sole Rete: Rai 3 Genere: Soap opera Produzione: Rai Fiction, FremantleMedia Italia, Direzione di produzione tv Rai centro di produzione di Napoli Regia: Alberto Bader, Gerardo Gallo, Stefano Amatucci e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: AA. VV. Interpreti principali: Patrizio Rispo, Luisa Amatucci, Riccardo Polizzy Carbonelli In onda: dal 24 agosto 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 20.35 Durata: 25’ Ascolti medi: 2.215.400 telespettatori; 8,22% share 72 Per la soap opera il 2016 è un anno speciale: è stato tagliato il traguardo delle 4500 puntate e il 21 ottobre festeggerà il ventesimo compleanno. Un prodotto che continua a macinare ascolti, nonostante la forte concorrenza, nella stessa fascia oraria, di altre reti. Il gradimento del pubblico può essere spiegato dal fatto che il teleromanzo ha un’aderenza molto forte alla realtà quotidiana. I personaggi, come i telespettatori, devono gestire la vita di tutti i giorni, tra famiglia, lavoro, amici. Le dinamiche affettive ed interpersonali sono approfondite, come il rapporto genitori-figli: ci sono conflitti, incomprensioni, condivisioni di momenti belli e duri. Inoltre, le vicende non sono slegate dal contesto in cui si svolgono. Napoli viene raccontata così com’è, nei suoi aspetti migliori, ma anche in quelli più problematici: la disoccupazione, la malavita. L’attenzione nei confronti di questa piaga è stata sempre costante in questi anni e la soap ha lanciato dei messaggi importanti sul fronte dell’impegno civile. Gli intrecci tipici del genere soap, però, portano ad una frequente esasperazione di situazioni, riscontrata anche in questa stagione: passioni morbose, intrighi e legami affettivi che in talune circostanze si indeboliscono di fronte all’interesse personale, non fornendo in questo senso un modello adeguato per i telespettatori. Senza questi eccessi, la soap potrebbe avvicinarsi ai canoni di una tv family-friendly: un monito che è anche un augurio per i suoi primi vent’anni. Una pallottola nel cuore 2 L’enigma irrisolto nella prima stagione quest’anno viene svelato: dopo non poche difficoltà il protagonista della serie, il giornalista Bruno Palmieri, scopre i responsabili del suo tentato omicidio, avvenuto trent’anni prima. L’evento ha lasciato il segno dentro di lui, poiché la pallottola esplosa per ucciderlo gli è rimasta conficcata nel cuore. Questa sua particolare “compagna di vita” comincia a farsi sentire pericolosamente, causandogli malori che gli impongono, nonostante le paure e le ritrosie, di operarsi. Non è questo l’unico “peso dal cuore” che si toglie: rivela alla giovane collega Maddalena di essere suo padre, riuscendo con dolcezza e calore a stabilire gradualmente un rapporto sereno con la ritrovata figlia. Per tutti Palmieri è un punto di riferimento, un uomo amorevole, affettuoso, con una morale integerrima che lo contraddistingue anche sul lavoro. I suoi sono sì dei colpi giornalistici, poiché riesce a far luce su casi di cronaca nera datati, ma nascono dal desiderio di trovare la verità e sancire la vittoria della giustizia e non dall’ossessione dello scoop da ottenere a tutti costi. È questo l’approccio che usa costantemente, soprattutto quando ad essere coinvolti sono i minori come accaduto anche in alcune puntate. La serie è riuscita a regalare anche bei momenti di unità familiare e confezionare spazi di alleggerimento, soprattutto grazie al duo Proietti-Marzocca, protagonisti di simpatici scambi di battute. Rete: Rai 1 Genere: Serie tv Produzione: Rai Fiction, Compagnia Leone Cinematografica Regia: Luca Manfredi Autori/Sceneggiatori: Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi, Salvatore Basile, Francesco Arlanch, Luca Manfredi, Gigi Proietti Interpreti principali: Gigi Proietti, Francesca Inaudi, Licia Maglietta In onda: dal 5 al 26 aprile 2016, il martedì, alle ore 21:20 Durata: 4x1h40’ Ascolti medi: 5.735.250 telespettatori; 23,05% share 73 Wayward Pines Rete: Fox Genere: Serie tv Produzione: Blinding Edge Pictures, De Line Pictures, Storyland, FX Productions Regia: Zal Batmanglij, Tim Hunter, James Foley e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Chad Hodge, Blake Crouch, Matt Duffer, Ross Duffer, Rob Fresco e AA. VV. Interpreti principali: Matt Dillon, Toby Jones, Melissa Leo In onda: in replica in autunno, giorni vari, orari vari Durata: 10x45’ Ascolti medi: n.p. 74 Protagonista della storia l’agente segreto Ethan Burke che si ritrova, con moglie e figlio, misteriosamente intrappolato in una strano posto, Wayward Pines, dalla quale non si può scappare. Dopo pericolose vicende Ethan scopre che si trovano in un lontano futuro, scelti e salvati da una catastrofe mondiale dallo scienziato David Pilcher con l’aiuto della sorella Pam. David, pensando di fare il bene dell’umanità, si è arrogato il diritto/onere di decidere chi salvare, chi far vivere nella cittadina e che regole dare perché gli uomini possano riprodursi e garantirsi un futuro sulla Terra. Le regole vanno rispettate a ogni costo, pena la morte. A Wayward Pines non esiste libertà: per garantire ordine, pace e funzionamento del sistema viene tutto deciso dall’alto, dallo scienziato “dittatore illuminato”, tanto certo di essere un benefattore da perdere il senso del limite: la sorella prova a fermarlo, ma David non risparmia neanche lei. Il racconto ha stimolato molte domande: è lecito togliere la libertà all’uomo se si agisce “per il suo bene”? O nel momento stesso in cui questa viene eliminata si sta già facendo del male, seppur per un buon fine? Come insegnare, in una società in cui convivono buoni e cattivi, persone con visioni diverse della vita, il rispetto delle regole per un’esistenza civile e pacifica? È giusto imporlo con la forza, al prezzo della vita stessa, o con l’indottrinamento dei giovani nella scuola? La fiction, consigliata a partire da un pubblico adolescente, ha affrontato, quindi, temi di grande attualità. INTRATTENIMENTO CULTURA DOCU-FICTION REALITY 90° Minuto La storica rubrica Rai dedicata agli highlights del campionato di calcio di Serie A quest’anno si è presentata ai telespettatori con la piacevole novità della doppia conduzione, affidata a Paola Ferrari e Marco Mazzocchi. In studio con loro, come opinionista, il giornalista Gianpaolo Ormezzano e a turno noti allenatori o giornalisti. In questo modo, il programma nato nel 1970 ha assunto la fisionomia di un talk show sportivo. I dibattiti sviluppati a margine degli eventi sui campi sono sempre stati all’insegna del rispetto delle opinioni altrui e dai toni moderati. Quest’ultimo aspetto è cruciale, soprattutto per l’enorme impatto mediatico che il calcio ha attualmente. In tal senso, la responsabilità dei giornalisti sportivi è diventata maggiore, specialmente per coloro che lavorano in televisione e sono facilmente riconoscibili dal pubblico. Il loro intento deve essere quello di fornire un resoconto degli eventi equilibrato, senza diventare protagonisti o peggio ancora “tifosi” (come in alcune occasioni e in altri contesti accade) a loro volta. Il programma è riuscito ad offrire un racconto del calcio obiettivo e allo stesso tempo brillante, grazie all’affiatamento tra i suoi conduttori, che con simpatia si sono divertiti anche a stuzzicarsi reciprocamente in alcuni frangenti. Allo stesso tempo, si è sempre tenuto a ribadire l’importanza dei valori che il football dovrebbe trasmettere: la lealtà, il rispetto per l’avversario, sia che si vinca sia che si perda. Rete: Rai 2 Genere: Rubrica di approfondimento sportivo Produzione: Rai Regia: Marco Spoletini Curatore: Enrico Testa Conduttori: Paola Ferrari, Marco Mazzocchi In onda: dal 13 settembre 2015 al 15 maggio 2016, la domenica, alle ore 17:10 Durata: 36x2h25’ Ascolti medi: 1.620.600 telespettatori; 9,31% share 77 A conti fatti La parola a voi Rete: Rai 1 Genere: Informazione, intrattenimento Produzione: Rai Regia: Alessandra De Sanctis Autori: Angelo Raffaele Amelio, Giovanna Ciorciolini, Giuseppe Giunta, Lillo Iacolino, Elisa Isoardi e AA. VV. Conduttrice: Elisa Isoardi In onda: dal 7 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 11:10 Durata: 40’ Ascolti medi: 859.120 telespettatori; 13,86% share 78 Il programma si è rivolto ai telespettatori in qualità di consumatori e ha offerto, grazie all’aiuto di professionisti ed esperti del settore, informazioni e consigli utili alla vita quotidiana delle famiglie. Elisa Isoardi, col suo sorriso, i modi garbati e l’ausilio degli ospiti, ha accompagnato il pubblico muovendosi in vari settori: dalle tradizioni italiane nell’enogastronomia alla conoscenza dei cibi, dai prodotti del Belpaese e il loro costo alla sicurezza a tavola, fornendo suggerimenti per un acquisto consapevole e per l’adozione di sani stili di vita, anche nell’alimentazione. E ancora: novità dal mercato del cibo, le nuove mode, le iniziative dei produttori nostrani per il riconoscimento e la protezione del made in Italy, indicazioni per il risparmio energetico. La trasmissione, però, ha trattato anche altri argomenti, considerando tutto ciò che influenza la quotidianità e le abitudini delle gente comune o che intorno al tema del consumo può acquisire un valore sociale. Si è parlato delle possibilità di riabilitazione dei carcerati attraverso il lavoro, delle difficoltà di vita dei pensionati, dei rapporti tra condomini con raccomandazioni per una pacifica convivenza. Il confronto tra uomo e donna è stato effettuato sotto diversi aspetti: differenze di relazione, modalità di lavorare, rispetto reciproco, violenze. Risalto è stato dato anche al rapporto con le nuove tecnologie, con indicazioni per un corretto uso della rete e riflessioni sui rischi che possono incontrare i minori, ma anche gli adulti. Affari tuoi Ogni anno il gioco che occupa la fascia dell’access prime time su Rai 1 apporta dei piccoli cambiamenti al regolamento per rendere più movimentata la partita. Anche nell’ultima edizione ci sono state delle novità: il pacco “Sgambetto” e l’attivazione degli “Special”, “Specialone” e “Tilt” a seguito di un filotto di scatole di scarso valore economico. Il ritmo della trasmissione, però, è rimasto elevato a prescindere dagli aggiornamenti del gioco, grazie in particolar modo all’operato del conduttore. Flavio Insinna ha uno stile coinvolgente, crea empatia con chi gioca e anche con gli altri concorrenti chiamati ad aprire i pacchi. Anche quest’anno, l’artista romano ha saputo formare con tutti i partecipanti una piccola comunità affiatata all’insegna dell’allegria e serenità, infondendo tranquillità e supporto morale ai concorrenti in ogni momento della partita. Il conduttore è anche molto apprezzato dai bambini, che infatti gli hanno scritto numerose lettere, da lui mostrate durante le puntate. Nei loro confronti è sempre affettuoso, cimentandosi anche in buffi travestimenti e balletti per divertirli. Questa è una conferma di come il programma riesca di anno in anno a raggiungere sempre più un pubblico familiare, di ogni età. L’unico neo è il meccanismo del gioco, dove la preparazione culturale del singolo non conta, mentre è la sorte a decidere tutto. Un modo di vincere (o perdere) un po’ troppo semplice, che tra l’altro comporta, inevitabilmente, scelte azzardate nel tentativo di portare a casa un premio in denaro. Rete: Rai 1 Genere: Game show Produzione: Rai, Endemol Italia Regia: Stefano Mignucci Autori: Marco Perrone, Nicoletta Berardi, Franco Bertini, Fausto Enni, Sonia Mastellone e AA. VV. Conduttore: Flavio Insinna In onda: dal 7 settembre 2015 e durante tutta la stagione, tutti i giorni, alle ore 20:40 Durata: 35’ Ascolti medi: 4.923.600 telespettatori; 18,94% share 79 Alessandro Borghese 4 Ristoranti Reti: Sky Uno Genere: Reality show Produzione: Sky Uno, Magnolia Regia: Gianni Monfredini Autori: Nicola Lorenzi, Monia Palazzo, Cristina Limon, Alessandro Borghese Conduttore: Alessandro Borghese In onda: dal 10 novembre al 15 dicembre 2015 e dal 12 gennaio al 2 febbraio 2016, il martedì, alle ore 21:10 Durata: 10x50’ Ascolti medi: 391.000 telespettatori; n.p. share 80 La seconda stagione del programma, guidato dal simpatico e professionale chef Alessandro Borghese, si conferma con le stesse modalità: il conduttore attraversa l’Italia per scovare i ristoranti più originali e di qualità, mostrando allo spettatore splendidi luoghi e tanti modi diversi di interpretare, tra tradizione e innovazione, la nostra cultura gastronomica. In ogni puntata quattro imprenditori del settore di uno stesso territorio, scelti questa volta per categorie omogenee (ristorante con vista mare, con cucina sperimentale, gestito da marito e moglie, vegetariano/vegano, pizzeria), si sfidano confrontandosi su quattro punti fondamentali per il successo di un locale: il servizio, il conto, il menù, la location. Ognuno è chiamato a esprimere più sinceramente possibile il proprio giudizio sugli altri tre attraverso la degustazione di una cena. Ma se anche ci fosse qualche “strategia” da parte dei partecipanti nel dare il proprio voto, ci pensa Borghese a rimettere le cose in ordine. Sono proprio i suoi giudizi e i suoi commenti, fatti durante lo svolgimento del programma, il valore aggiunto perché, sempre con il sorriso e mettendo in gioco la grande esperienza nel settore, riesce ogni volta a valorizzare la passione dei protagonisti, l’impegno che mettono nel loro lavoro, la conoscenza delle materie prime e delle tradizioni locali, la cura dei dettagli. Alta infedeltà 2 e 3 1000 modi per TRADIRE Nelle nuove puntate, il canovaccio del programma non è cambiato. Al centro della docu-fiction c’è la storia di alcune coppie, che hanno rotto la loro unione a causa di un tradimento dell’una o dell’altra parte, o anche di entrambe. Si prende spunto da casi reali, ricostruiti con l’impiego di attori che interpretano i protagonisti della vicenda. Con le loro parole, il telespettatore viene a conoscenza di tutti i momenti che hanno portato la coppia alla fine, quasi sempre burrascosa, del loro rapporto. Il bilancio che si trae dall’ampia rassegna di storie raccontate è piuttosto negativo. Molte volte si arriva al tradimento per problemi risolvibili con il dialogo. In sua assenza, cadere in tentazione diventa facile. L’adultero spesso non si ravvede per quanto fatto e spiega il suo comportamento con motivazioni ingiustificabili, come per esempio la scarsa attenzione da parte del partner o il calo del desiderio sessuale. Il risultato non è solo la rottura del rapporto, ma soprattutto l’instaurarsi di un clima di instabilità che si riversa, quando ci sono, sui figli, vittime innocenti di errori commessi da chi dovrebbe dar loro esempio di integrità morale e responsabilità. Sull’altro fronte, quello del tradito, impera l’astio e la sete di vendetta, palpabile anche nel linguaggio, che diventa aggressivo e in alcuni casi volgare. I messaggi che arrivano, dunque, a chi guarda il programma, sono tutt’altro che positivi e molto distanti dall’idea di una tv a misura di famiglia. Rete: Real Time Genere: Docu-fiction Produzione: Stand by me Regia: Jovica Nonkovic, Bernardo Nuti Autori: Annalisa Giaccari, Coralla Ciccolini, Stefania Colletta, Anna Agata Evangelisti, Francesco Talamo e AA. VV. Interpreti principali: Interpreti vari In onda: dal 14 settembre al 7 novembre 2015 e dal 14 marzo al 20 maggio 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 20:10 Durata: 90x30’ Ascolti medi: 507.200 telespettatori; 1,92% share 81 Anthony Bourdain Cucine segrete Rete: laeffe Genere: Cooking docufiction Produzione: Zero Point Zero Production Inc. Regia: Tom Vitale, Sally Freeman, Toby Oppenheimer e RR. VV. Autore: Anthony Bourdain Conduttore: Anthony Bourdain In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 54x40’ Ascolti medi: n.p. 82 Anthony Bourdain, l’autore di “Kitchen Confidential”, l’indimenticabile libro-viaggio verista nelle cucine americane, in questo programma attraversa realtà spesso sconosciute di alcuni paesi del mondo, con un occhio alle ricette più nascoste e ai piatti dimenticati, ma soprattutto con l’intenzione di raccontare uno spaccato della vita quotidiana di quartieri non avvezzi all’onore delle cronache. È così che lo ritroviamo, ad esempio, in Libia. Bourdain, accompagnato da uno dei combattenti della guerra civile che portò alla fine di Gheddafi, nell’ultima città-rifugio del dittatore, dove fra carri armati e residui bellici è stato costruito un museo della rivoluzione, con cimeli che testimoniano lo sfarzo dell’ex Colonnello, foto dei martiri e resti delle armi improvvisate con cui i ribelli combatterono spesso il regime. Il viaggio è una scusa per raccontare, da vero affabulatore, cosa è rimasto nei giovani dopo la rivoluzione. Bourdain finisce in un Kentucky Fried Chicken e uno dei ragazzi che hanno combattuto contro Gheddafi gli confessa di averlo fatto anche per poter avere la libertà di frequentare posti come quello. In Colombia, lo stesso meccanismo viene utilizzato per raccontare la vita in una delle zone più povere e controllate dai trafficanti di droga, fra una partita a tejo e una parillada di carne. Il conduttore ha sicuramente un approccio corretto, anche se non sempre possiede gli strumenti di analisi propri di un giornalista che affronta temi come quelli presentati ai telespettatori. Appuntamenti da incubo La docu-fiction di Realtime ricostruisce in maniera fedele e decisamente realistica le storie vere di persone che hanno visto trasformarsi un appuntamento, una cena romantica, il principio di una relazione affettiva in un incubo. I racconti terrificanti dei protagonisti vengono ricostruiti nei più piccoli e macabri dettagli, le scene sono girate con degli attori riproducendo fedelmente i luoghi e le circostanze. Il risultato è la realizzazione di mini film dell’orrore, che passano candidamente in fascia protetta, potenzialmente alla portata dei bambini, ancor più esposti a causa del periodo di vacanza. Difficile comprendere lo scopo di un simile programma, dato che non vi è alcun tipo di approfondimento psicologico, bensì la semplice descrizione del possibile profilo psico-patologico dell’aggressore. Si parla solo di come il tentativo di costruire una relazione d’amore si possa trasformare in lotta contro la morte, e di come l’attaccamento disperato alla vita possa essere stato per le vittime l’ancora di salvezza per scampare alla terribile situazione. Cosa rimane allo spettatore? Solo una profonda amarezza e la consapevolezza di essere totalmente indifesi di fronte alla pazzia e alla crudeltà dell’uomo. Una visione negativa e disperante che non lascia scampo, se si è abbastanza forti dal reggere fino alla fine alle immagini agghiaccianti che passano sullo schermo! Rete: Real Time Genere: Docu-fiction Produzione: Sharp Entertainment for Investigation Discovery Regia: Beth Spitalny, Isaac Lefevre Autori: Caton Clark, Lisa Shreve, Tyler Walk, Ralph Avellino, Eric Bruggerman, Mario Lathan e AA. VV. Interpreti principali: Interpreti vari In onda: in replica durante la stagione, vari giorni e vari orari Durata: 22’ Ascolti medi: n.p. 83 Atlante Rete: Marcopolo Genere: Documentario Produzione: Sitcom Regia: n.p. Autrice: Tamara Pastorelli Conduttore: Corrado Ruggeri In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 30’ Ascolti medi: n.p. 84 Il programma di Corrado Ruggeri ha regalato ai telespettatori l’opportunità di viaggiare ogni giorno intorno al mondo, in appena mezz’ora. La struttura del format ha previsto un’alternanza di blocchi di parlato e servizi, che ne hanno dato ritmo e una buona intensità. Set di ogni appuntamento un’elegante biblioteca, dove il conduttore ha presentato gli argomenti spostandosi all’interno di una stanza ampia, tra statue, antichi mappamondi e un grande tavolo al centro, su cui erano sistemati degli atlanti geografici. Ruggeri è riuscito a conferire alla trasmissione un’impronta personale, grazie anche al suo ruolo di giornalista e soprattutto di autore di numerosi libri, in cui ha raccontato i viaggi compiuti durante la sua vita. Ha sì descritto le mete protagoniste di ogni puntata, ma senza scendere troppo nel dettaglio, lasciando che fossero i servizi a dare al telespettatore tutte le notizie storiche, culturali e relative ad usi, costumi e tradizioni. Il conduttore è voluto andare oltre l’intento divulgativo e documentaristico, condividendo con il pubblico le emozioni percepite durante i viaggi fatti nei luoghi raccontati dal programma. I ricordi, le curiosità e gli aneddoti hanno inquadrato le bellezze del mondo da una punto di vista soggettivo e per questo coinvolgente. Tale scelta comunicativa è da apprezzare, poiché ha offerto l’occasione di conoscere culture diverse da prospettive complementari, aumentandone l’appeal. Attenti al lupo Pensioni, sanità, tasse, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei temi trattati dalla trasmissione, fatta per e, in un certo senso, dai telespettatori. Le puntate, infatti, sono state confezionate prendendo spunto dalle numerose segnalazioni arrivate alla redazione sotto forma di missive, una delle quali canonicamente letta in apertura. Da qui l’occasione per focalizzarsi su tematiche di stretto interesse per il pubblico a casa, con servizi a intervallare le interviste in studio ad esponenti di associazioni di consumatori, sindacalisti, giornalisti, accademici e rappresentanti della pubblica amministrazione; personalità, dunque, qualificate per dare giusti suggerimenti e soluzioni agli ascoltatori, sia per tutelare i loro interessi ed evitare spiacevoli sorprese o truffe, sia per guidarli nelle scelte quotidiane, a cominciare da quelle alimentari. Grazie anche ad una conduzione garbata e precisa, tutto è stato all’insegna della chiarezza nell’esposizione, attributo necessario per un programma che ha avuto nell’aiuto, nella difesa e nel supporto al consumatore i suoi obiettivi quotidiani da raggiungere. La struttura snella, dettata anche dalla intelligente brevità del format, permette di definirlo come una finestra quotidiana a tutela dei telespettatori, ai quali è stata offerta la possibilità di ricevere notizie e informazioni utili anche a renderli più attenti nelle loro scelte e ad indirizzarli nella direzione di comportamenti socialmente più adeguati e consapevoli. Rete: Tv2000 Genere: Attualità Produzione: Rete Blu Regia: Edoardo Pacchiarotti, Paolo Ferrazza Autori: Dario Quarta, Giuseppe Caporaso Conduttore: Giuseppe Caporaso In onda: dal 29 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal martedì al venerdì, alle ore 19:00 Durata: 30’ Ascolti medi: n.p. 85 Avanti un altro! Quinta edizione Rete: Canale 5 Genere: Quiz Produzione: RTI, Endemol Regia: Stefano Vicario Autori: Stefano Santucci, Paolo Bonolis, Sergio Rubino, Marco Salvati, Stefano Jurgens e AA. VV. Conduttore: Paolo Bonolis In onda: dal 21 settembre 2015 al 3 gennaio 2016, tutti i giorni, alle ore 18:45 Durata: 101x50’ Ascolti medi: 3.414.000 telespettatori; 17,34% share 86 Che Paolo Bonolis sia un fuoriclasse televisivo è noto. Il suo stile, fatto di improvvisazione, verve e ricorso ad un eloquio tanto forbito quanto coinvolgente lo rende uno dei conduttori più bravi in circolazione. Tutto ciò ben si evidenzia nel quiz che presenta su Canale 5 dal 2011. Il programma è un piccolo varietà più che un canonico gioco a premi. C’è musica, con Luca Laurenti che suona e canta, c’è comicità con quest’ultimo e i componenti del “minimondo” che danno ritmo alla trasmissione creando con il suo conduttore frequenti sketch. Ciò potrebbe bastare a rendere “Avanti un altro!” un programma adeguato ad un pubblico trasversale. Eppure, anche e specialmente in questa edizione, le cadute di stile sono state frequenti. A cominciare dal suo stesso presentatore, che in diverse occasioni ha fatto uso di parolacce e doppi sensi, nemmeno troppo velati, in particolare durante gli interventi degli strambi personaggi che nello svolgersi del gioco porgevano domande ai concorrenti. La volgarità non deve costituire un artificio per far ridere il pubblico e fidelizzarlo, anzi, ricorrendone abitualmente il rischio è di allontanare i telespettatori, specialmente le famiglie che a quell’ora si rilassano davanti alla tv in attesa della cena. Il rammarico maggiore è per Bonolis, asso del piccolo schermo. In passato ha entusiasmato gli italiani con i suoi guizzi ironici, ma sempre garbati, peccato che da un po’ di tempo abbia scelto di eccedere, cosa di cui non ha affatto bisogno. Bake off Italia Dolci in forno La terza edizione del programma, alla ricerca del nuovo talento della pasticceria, ha raccontato, come le precedenti, l’avventura di sedici persone comuni verso l’obiettivo finale: la pubblicazione di un libro di ricette per il vincitore. Nonostante l’ambito premio sia stato ad appannaggio di uno solo, tutti hanno compiuto un percorso che li ha resi non solo più abili tra i fornelli, ma anche più sicuri nel gestire e superare quelle insicurezze che trasparivano dall’approccio alla preparazione di un dolce. In tal senso, rilevante è stato il contributo della conduttrice e dei giudici. Benedetta Parodi ha saputo supportare e pungolare i concorrenti con equilibrio, esortandoli a dare il meglio. Ernst Knam e Clelia D’Onofrio hanno fatto lo stesso ma da una prospettiva diversa, derivante dal loro ruolo. Quando hanno commentato negativamente i dolci preparati dagli aspiranti pasticceri, lo hanno fatto per invogliarli ad impegnarsi di più, perché consci delle loro capacità. Le critiche, mai umilianti, sono state sempre all’insegna del rispetto verso i concorrenti e la loro sensibilità. Un aspetto che merita di essere sottolineato è l’altruismo mostrato dai partecipanti. Durante le prove, è capitato spesso di vederli aiutarsi e consigliarsi a vicenda, mettendo in secondo piano l’individualismo. Pur se in corsa per lo stesso obiettivo, tra loro sono nati legami sinceri. Un bel messaggio per il pubblico, per cui è stato confezionato un prodotto delicato, per il palato e per la mente. Rete: Real Time Genere: Talent show Produzione: Magnolia Regia: Giuseppe Bianchi Autori: Peppi Nocera, Monia Palazzo, Valentina Massouda Conduttrice: Benedetta Parodi In onda: dal 4 settembre al 20 novembre 2015, il venerdì, alle ore 21:10 Durata: 12x1h Ascolti medi: 908.000 telespettatori; 3,48% share 87 Ballando con le stelle Undicesima edizione Rete: Rai 1 Genere: Talent show Produzione: Rai, Ballandi Multimedia Regia: Danilo Di Santo Autori: Milly Carlucci, Giancarlo De Andreis, Luca Alcini, Maddalena De Panfilis, Lucia Leotta e AA. VV. Conduttrice: Milly Carlucci In onda: dal 20 febbraio al 23 aprile 2016, il sabato, alle ore 21:10 Durata: 10x3h Ascolti medi: 3.969.000 telespettatori; 19,9% share 88 Immancabile la sfida tra “Stelle” inesperte nel ballo, impegnate in gara insieme ad insegnanti bravissimi e poliedrici. Nella sezione “Ballando con te”, invece, si sono esibite persone comuni mostrando il loro talento in vari tipi di danza. Ingrediente fondamentale per la riuscita del format è stata Milly Carlucci, col suo stile impeccabile, elegante senza eccessi, sempre positiva, pronta a sedare le polemiche quando hanno superato la misura e a valorizzare e incoraggiare i concorrenti con grande rispetto per tutti. Altro elemento cardine Paolo Belli, con la sua ironia, la presenza discreta e la straordinaria Big Band che ha suonato live decine di brani in modo sempre nuovo e coinvolgente. Unico appunto: l’eccesso di qualche giudice, a volte troppo pungente o irrispettoso, a cui il pubblico affezionato al programma e a un clima di competizione vivace, ma corretta, non è stato abituato. Ma cosa rende speciale e tanto amato il programma ogni anno? Senz’altro il fatto che il ballo, mettendo alla prova il concorrente in un ambito per lui nuovo, lo costringe a togliersi la maschera e a tirar fuori la sua parte più “vera”. Si scopre, così, che qualcuno è meno simpatico o sicuro di sé di quanto sembra, o magari il contrario. Ed ecco che, in quest’edizione, sono emerse l’allegria contagiosa e la capacità di amare di Nicole Orlando, l’umiltà e la forza di volontà di Rita Pavone, la fragilità e la sensibilità profonda di Asia Argento. Il pubblico riconosce sempre e premia, insieme alle doti artistiche, anche e forse soprattutto quelle umane. Boss in incognito Terza edizione Il programma quest’anno ha presentato due novità. La prima è l’avvicendamento in conduzione con Flavio Insinna al posto di Costantino Della Gherardesca. Un compito non facile per il timoniere di “Affari tuoi”, che però ha saputo dare un’impronta personale alla trasmissione. Nei suoi brevi interventi, Insinna ha svolto un ruolo principalmente di narratore, trattando con affabilità e calore il manager in incognito di turno, quando ha avuto l’opportunità di relazionarsi con lui. La seconda novità è legata alla necessità di giustificare la presenza delle telecamere nell’azienda: per non destare sospetti, ai dipendenti veniva spiegato che la loro impresa era coinvolta in un reality show sul lavoro, con un concorrente alla ricerca di un impiego da dover mettere alla prova in varie mansioni. Ciò non ha inficiato la qualità del programma. Non è stato intaccato l’intento di far cimentare il capo di un’azienda in incarichi anche faticosi. Pertanto, l’imprenditore sotto mentite spoglie ha potuto sperimentare sulla sua pelle la realtà quotidiana dei suoi dipendenti, eliminando il divario con loro e conoscendone la vita al di fuori del contesto lavorativo. L’annullamento, pur temporaneo, delle gerarchie ha permesso al boss di scoprire e talvolta commuoversi di fronte a storie di persone umili e dalla profonda sensibilità, un’occasione importante anche per lui per capire come il capitale umano di un’azienda sia una componente determinante per il suo successo e per il suo prestigio. Rete: Rai 2 Genere: Docu-reality Produzione: Rai 2, Endemol Italia Regia: Giorgio Romano Autori: Cristiana Farina, Yuri Grandone, Claudio Moretti, Luca Pellegrino Conduttore: Flavio Insinna In onda: dal 21 dicembre 2015 all’8 febbraio 2016, il lunedì, alle ore 21:15 Durata: 8x1h35’ Ascolti medi: 2.300.400 telespettatori; 8,55% share 89 Caduta libera Rete: Canale 5 Genere: Quiz Produzione: Endemol Regia: Giancarlo Giovalli Autori: Alvise Borghi, Riccardo Di Stefano, Davide Cottini, Stefania De Finis, Guglielmo Fiamma e AA.VV. Conduttore: Gerry Scotti In onda: dal 4 gennaio 2016 e durante tutta la stagione, tutti i giorni, alle ore 18:45 Durata: 50’ Ascolti medi: 3.970.700 telespettatori; 20,35% share 90 Il gioco, alla sua seconda edizione, prevede la presenza di un concorrente con dieci sfidanti, tutti posizionati sopra una botola pronta ad aprirsi in caso di risposta errata. A turno il giocatore sceglie uno sfidante e i due si devono cimentare, alternandosi, nella risposta a una serie di domande poste dal conduttore completando delle parole di cui compaiono su un monitor solo alcune lettere. Se il primo viene sconfitto, l’avversario prende il suo posto e prosegue la gara. Il concorrente rimasto al termine del gioco affronta l’ultima prova, i dieci passi: dieci domande, rispondendo alle quali può arricchire il montepremi. I quesiti posti sono di cultura generale, dunque le soluzioni sono alla portata di tutti gli spettatori, grandi e piccoli, che possono divertirsi da casa, magari con un “aiutino” familiare, a indovinare la risposta insieme a chi gioca in studio: questo è l’aspetto che rende il programma più coinvolgente e avvincente. Infatti, chi comincia a seguire una puntata non smette fino alla fine sia per vedere chi sarà il vincitore sia per mettersi alla prova sulle proprie capacità. Gerry Scotti è come sempre un ottimo padrone di casa e un garbato intrattenitore: riesce a mettere i partecipanti a loro agio sdrammatizzando con qualche battuta, specialmente nel momento di tensione che precede l’apertura della botola, con l’equilibrio giusto tra ironia e rispetto per il concorrente, rallegra l’atmosfera e coinvolge anche lo spettatore da casa. Callas Oltre ad essere un omaggio alla nota soprano, lo spettacolo trasmesso da Rai 1 ha un significato più profondo, essendo l’ultimo scritto da Dario Fo insieme alla moglie Franca Rame, scomparsa nel 2013. Sul palco, ad affiancare il premio Nobel per la letteratura del 1997, un’intensa Paola Cortellesi. La coppia di artisti ha raffigurato una Maria Callas intima e non “Divina”, portandone in scena le emozioni ed i suoi tormenti interiori. Gli esordi come cantante, gli amori con Giovanni Battista Meneghini e quello più noto con Aristotele Onassis sono stati descritti ai telespettatori con un racconto in prima persona, grazie all’attrice romana che ha ben recitato un testo molto complesso. Fondamentale il ruolo di Dario Fo, che ha interpretato le figure maschili che hanno contraddistinto la vita dell’artista, dando l’ennesima prova di grande freschezza interpretativa, immutata a dispetto degli anni che passano. La sinergia creata tra i due attori, nonostante le differenze dal punto di vista anagrafico e dei percorsi professionali, è stato l’elemento più sorprendente. Entrambi hanno mantenuto i loro stili di recitazione, riuscendo ad offrire un contributo personale che non ha inficiato la qualità del testo teatrale, un piccolo gioiello. Dispiace soltanto che l’opera, trasmessa con coraggio in prima serata, non sia stata apprezzata dal grande pubblico, visti gli ascolti piuttosto bassi. Rete: Rai 1 Genere: Teatro Produzione: Rai 1, Rai Cultura, C.T.F.R. Regia: Felice Cappa Autori: Dario Fo, Franca Rame Interpreti principali: Dario Fo, Paola Cortellesi In onda: venerdì 4 dicembre 2015, alle ore 21:20 Durata: 2h10’ Ascolti medi: 1.822.000 telespettatori; 7,82% share 91 Capitani coraggiosi Rete: Rai 1 Genere: Concerto Produzione: Ballandi Multimedia, F&P Group Regia: Duccio Forzano Autori: Claudio Baglioni, Gianni Morandi, Giorgio Cappozzo, Duccio Forzano, Gianmarco Mazzi e AA. VV. Interpreti principali: Claudio Baglioni, Gianni Morandi In onda: martedì 6 e mercoledì 7 ottobre 2015, alle ore 21:20 Durata: 2x2h20’ Ascolti medi: 4.820.500 telespettatori; 21,01% share 92 Claudio Baglioni e Gianni Morandi hanno unito temporaneamente le loro carriere per un progetto, “Capitani coraggiosi”, che li ha visti affiancati sul palco allestito all’interno del Campo centrale del tennis del Foro Italico a Roma. Rai 1 ha trasmesso in diretta gli ultimi concerti dei due artisti. La musica è stata la protagonista principale, ma lo spettacolo ha regalato spazi di intrattenimento anche con volti del piccolo schermo, come Luciana Litizzetto e Fabio Fazio. Due concerti-evento, in cui gli italiani hanno potuto riascoltare i più grandi successi dei cantanti protagonisti, bravi anche ad intrattenere. Sicuramente il target di riferimento dello show era il pubblico adulto, ma, data la messa in onda in prima serata, anche i più giovani hanno potuto apprezzare e farsi conquistare da brani che fanno parte della cultura musicale del nostro Paese. L’elemento più significativo, che i due interpreti hanno sempre tenuto a sottolineare, è indissolubilmente legato al titolo dello show, “Capitani coraggiosi”. A questo profilo corrispondono tutti coloro che nella vita non si abbattono di fronte agli ostacoli, che considerano l’onestà, il rispetto per la dignità altrui, il sacrificio e la solidarietà pilastri fondamentali della loro esistenza. Veicolare valori così profondi in prime time è sempre lodevole, se poi la musica aiuta ad amplificare la loro portata, allora il risultato non può che essere un prodotto di alto livello, dimostrato anche dal successo di ascolti. Casa Alice Nel corso del programma, ogni giorno Franca Rizzi e lo chef Daniele Persegani hanno intrattenuto con simpatia appassionati di cucina, mamme e anche papà alla ricerca di un menù nuovo da offrire in famiglia, così come chi è già bravino tra i fornelli e chi vorrebbe migliorarsi. Il format negli anni è diventato un punto di riferimento per chiunque ami la cucina, voglia perfezionare le proprie abilità e allungare la lista personale di ricette. Queste, infatti, sono risultate sfiziose, ogni volta diverse e facili da replicare a casa perché illustrate passaggio dopo passaggio. C’è stata una grande attenzione alle materie prime con prodotti di stagione e genuini di cui sono stati presentati con accuratezza le qualità e l’utilizzo. In ogni puntata Persegani ha mostrato un menù completo con l’aiuto di Franca Rizzi: i due hanno movimentato l’atmosfera con brio e ironia, tra battute, repliche e divertenti siparietti. La trasmissione si è arricchita anche della presenza di ospiti, invitati per presentare i prodotti del loro territorio insieme alle tradizioni culinarie e ai piatti regionali. Hanno partecipato allo show anche noti food blogger e la pasticcera Giulia Steffanina. I menù sempre nuovi, l’ambiente allegro e gioviale di una cucina casalinga, l’intervento di interessanti ospiti sono stati gli “ingredienti” di un programma ben riuscito, dove la noia non ha mai fatto capolino e c’è sempre stato da imparare. Rete: Alice Genere: Cooking show Produzione: LT Multimedia Regia: Giovanni Coi Autori: AA. VV. Conduttori: Franca Rizzi, Daniele Persegani In onda: dal 19 ottobre 2015 al 12 febbraio 2016, tutti i giorni, alle ore 18:30 Durata: 1h’ Ascolti medi: n.p. 93 Cattivissimi amici Rete: DMAX Genere: Comedy show Produzione: NorthSouth Productions Regia: Peter Fowkes, Mark Roden, P. J. Morrison e RR. VV. Autori: Brian Quinn, James Murray, Joseph Gatto, Salvatore Vulcano, Julia Young e AA. VV. Interpreti principali: Brian Quinn, James Murray, Joseph Gatto, Salvatore Vulcano In onda: dal 15 febbraio 2016 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, in vari orari Durata: 115x22’ Ascolti medi: n.p. 94 Brian Quinn, James Murray, Joseph Gatto e Salvatore Vulcano compongono il gruppo comico The Tenderloins. Prima di tutto, però, sono amici, come si è inteso dimostrare nello show di cui sono stati i protagonisti principali. Nel format, importato dagli Usa, i quattro hanno dovuto compiere scherzi ai danni di persone comuni in giro per gli States, principalmente a New York. Le burle sono state oggetto di sfide tra loro. Definita la beffa da realizzare, a rotazione ognuno di essi, seguito da una telecamera nascosta, doveva compierla seguendo rigorosamente le indicazioni dettate dagli altri tre, onde evitare una penitenza finale per il meno capace. Ciò ha facilmente dato luogo a situazioni paradossali, se non grottesche, con l’intento di suscitare le risate dei telespettatori. Tali “zingarate”, però, sono apparse eccessive in molte circostanze, sia per i trattamenti riservati ai malcapitati di turno, talvolta anche offesi per “esigenze di copione”, sia per i marcati atteggiamenti derisori tra gli stessi protagonisti, contrassegnati da un linguaggio spesso scurrile. Si pensi, ad esempio, alle punizioni di fine puntata: il perdente di giornata, in alcune occasioni, è stato obbligato anche a compiere azioni disgustose, come il rovistare tra la spazzatura o tra le feci di animali, tra lo sghignazzamento generale degli altri tre e le imprecazioni. Un modo di fare comicità, dunque, decisamente sopra le righe, che in definiva lascia perplessi anche sulla sua utilità. Che tempo che fa Anche quest’anno la trasmissione si è “sdoppiata”: le differenze tra il sabato, con “Che fuori tempo che fa”, e la domenica, però, sono aumentate. Il primo dei due appuntamenti settimanali è diventato un talk show informale, moderato dal conduttore. Ribadita, dunque, la volontà di puntare, almeno per il sabato, verso l’intrattenimento: in ogni puntata si sono alternati, seduti intorno ad un lungo tavolo, volti dello sport, del cinema, della tv, della musica, gran parte dei quali intervenuta per promuovere gli ultimi lavori artistici e/o editoriali. Il clima è stato disteso e il ritmo gradevole, elementi che hanno confezionato uno show divertente, grazie anche alle incursioni di Fabio Volo e in particolare di Nino Frassica, che hanno dato il giusto tocco di garbata ironia al format. Il tradizionale appuntamento domenicale ha confermato l’impostazione nota, con le interviste del conduttore a figure di rilievo dell’attualità, tra cui esponenti politici o della cultura, e allo stesso tempo a star della musica o del cinema internazionale; colloqui curati e approfonditi, che hanno denotato un lavoro autoriale di alto livello. Sul finire di ogni puntata, l’abituale analisi di Luciana Littizzetto delle notizie della settimana, di fatto l’unica pecca dello show. La comica, pur se arguta, è stata esagerata nel linguaggio, tra l’abituale ricorso a termini volgari e riferimenti sessuali più o meno espliciti, che hanno finito per stonare con gli obiettivi dei suoi interventi, spesso critici nei confronti della classe dirigente italiana. Rete: Rai 3 Genere: Talk show, attualità Produzione: Endemol Italia Regia: Duccio Forzano Autori: Fabio Fazio, Marco Posani, Massimo Martelli, Pietro Galeotti, Massimo Gramellini e AA. VV. Conduttore: Fabio Fazio In onda: dal 26 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato e la domenica, alle ore 20:10 Durata: 1h25’ Ascolti medi: 2.830.250 telespettatori; 10,89% share 95 Chi guida meglio? Rete: LA7 Genere: Tutorial game Produzione: Comparameglio.it Regia: Riccardo Recchia Autori: Georgia Roseano, Federico Maffioli, Alessandro Nebuloni, Peo Nascinben, Gianni Ramacciotti e AA. VV. Conduttrice: Federica Bertoni In onda: dal 17 ottobre al 19 dicembre 2015, il sabato o la domenica, alle ore 12:50 Durata:10x30’ Ascolti medi: n.p. 96 Il tutorial game, dedicato al tema della sicurezza alla guida, è una novità nel panorama televisivo italiano. Sulla pista dell’autodromo di Vallelunga si sfidano due concorrenti completamente diversi tra loro: mariti contro mogli, figli contro genitori, fratelli contro sorelle, professionisti di settori differenti, personaggi famosi. I giudici della sfida sono la conduttrice Federica Torti e il pilota Gian Maria Gabbiani con l’aiuto di due tutor, esperti del settore. Scopo della gara è proclamare non il pilota più veloce, ma il più bravo nel mettere in atto una guida sicura; la finalità del programma è educare gli automobilisti a conoscere i rischi che si corrono al volante e a ridurli con condotte corrette e consapevoli. Attraverso una serie di tutorial vengono mostrate situazioni comuni nella guida quotidiana. La presenza di concorrenti è un’occasione per spiegare ai telespettatori cosa fare e non fare rispetto a traiettorie, manovre, frenate, curve, ma anche cosa dice il codice stradale. Fa riflettere il fatto che i “duellanti” si sentano spesso dei buoni guidatori, ma vengano poi smentiti dai fatti, scoprendo quanti errori compiono al volante. Probabilmente il senso di sicurezza rispetto alle proprie capacità al volante è spesso uno degli elementi determinanti nell’aumentare il rischio di compiere qualche “sciocchezza” sulla strada. Ben venga, dunque, un programma che ricorda a tutti gli automobilisti che c’è sempre da imparare, esortandoli ad adottare comportamenti virtuosi alla guida e ad usare molta prudenza. Ciao Darwin 7 La Resurrezione Sei anni: tanti ne sono passati dall’ultima edizione del programma, motivo che ha spinto gli autori ad inserire il sottotitolo “La resurrezione” per quello che dovrebbe essere il capitolo finale di una storia iniziata nel 1998. Il format ha mantenuto il suo impianto, mettendo a confronto in ogni puntata due opposte tipologie umane, chiamate a superare sfide di varia natura per vedere chi fosse la più resistente, in un’applicazione moderna della teoria dell’evoluzione darwiniana. L’idea del confronto goliardico tra categorie diverse è originale, peccato però che si sia nettamente esagerato, confezionando uno show all’insegna del trash. Il limite del buon gusto è stato spesso oltrepassato, a partire dalle note “prove di coraggio”, che hanno oscillato tra il ribrezzo e una certa dose di rischio per l’incolumità dei protagonisti. Il conduttore ha sacrificato le sue indubbie capacità di showman, ricorrendo a volte ad un linguaggio inadeguato per una prima serata, con parolacce bippate e doppi sensi nemmeno troppo velati, portando all’eccesso il suo atteggiamento irriverente e canzonatorio nei confronti dei concorrenti, che pure si sono prestati alle prese in giro e ad essere trattati sostanzialmente come fenomeni da baraccone. Il fatto che il programma abbia da sempre puntato sul valorizzare la fisicità, soprattutto femminile, non può essere inoltre un alibi per giustificare le eccessive inquadrature, di “lati a e b”, anche in fascia protetta, un ulteriore elemento che ha fatto aumentare il tasso di volgarità dello spettacolo. Rete: Canale 5 Genere: Varietà Produzione: Rti, SDL 2005, Arcobaleno Tre Regia: Roberto Cenci Autori: Sergio Rubino, Marco Salvati, Federico Moccia, Nicola Brunialti, Barbara De Simone e AA. VV. Conduttore: Paolo Bonolis In onda: dal 18 marzo al 6 maggio 2016, il venerdì, alle ore 21:10 Durata: 8x2h30’ Ascolti medi: 5.394.000 telespettatori; 26,86% share 97 Close Up Rete: Paramount Channel Genere: Intrattenimento Produzione: Zap Entertainment, Hollywood 1-2-3, Prime Entertainment Group Regia: Scott Van Beever, Martin Saint Charles Autori: Martin Saint Charles, Gail Torr, J.D. Disalvatore, Ray Greene, Pedro Fonseca, John Price e AA. VV. Conduttore: n.p. In onda: dal 27 febbraio 2016 e durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 25’ Ascolti medi: n.p. 98 Il termine “close up” nel linguaggio audiovisivo italiano equivale al primo piano, cioè un’inquadratura di un volto dall’altezza delle spalle. È proprio ai cultori dell’universo cinematografico che questo programma si rivolge, raccontando in ogni appuntamento la storia, la carriera e la filmografia delle più grandi star di Hollywood come: Leonardo DiCaprio, Kevin Costner, Russel Crowe, Kevin Spacey, Gwyneth Paltrow, Matt Damon, Kate Winslet e tanti altri. Non mancano i gossip e aneddoti vari che possono incuriosire anche un pubblico più generalista e più interessato al glamour. Tutte le puntate godono della preziosa collaborazione dei protagonisti che si concedono in lunghe interviste e ripercorrono volentieri la loro storia artistica, anche attraverso le pellicole meno note ai più, come quelle dei loro esordi. Una rubrica molto curata, che offre informazioni interessanti per scoprire il magico mondo delle star e per capire meglio le loro interpretazioni e il difficile mestiere dell’attore, che vede dietro tanto successo anche molto sacrificio e dedizione. Particolarmente piacevoli le parti che mostrano momenti di backstage dei film realizzati. Paramount Channel è un canale televisivo visibile in Italia in chiaro dal 27 febbraio 2016, che offre film e serie tv provenienti dal ricco catalogo Paramount Pictures e dalle library di altre celebri case di produzione: un arricchimento notevole, quindi, per i fruitori della tv amanti del grande schermo. Colorado Nato da un’idea di Diego Abatantuono, “Colorado” negli anni ha subito delle trasformazioni: da uno stile di cabaret all’americana a una modalità più nostrana, con una successione di brevi sketch introdotti da uno o più presentatori che fanno da trait d’union tra le esibizioni. La novità della stagione autunnale è l’arrivo come conduttori dei simpatici Luca e Paolo, non subito a loro agio. I comici sono stati ridotti a una trentina per dare maggiore spazio alle performance, forse anche troppo: alcune risultano piuttosto lunghe. Le scenette in sala sono inframezzate anche in quest’edizione da qualcuna registrata in esterna. Molto bravi i musicisti che accompagnano le esibizioni suonando dal vivo. Il programma ha il merito di dare spazio a comici di buon livello, alcuni già affermati e altri meno noti, per i quali la vetrina televisiva rappresenta l’opportunità di farsi conoscere e aver un trampolino di lancio. Nel complesso, la trasmissione non sarebbe male, se non fosse lasciato eccessivo spazio anche a una comicità volgare e maschilista che per strappare la risata usa la facile scorciatoia di battute grossolane e la solita immagine della donna tutta curve, scollature e ovviamente “oca”. Rete: Italia 1 Genere: Cabaret Produzione: Colorado Film, 3Zero2Tv Regia: Lele Biscussi Autori: Dario Viola, Fabio Alisei, Raffaele Bruscella, Daniele Ceva, Martino Clericetti e AA. VV. Conduttori: Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu In onda: dal 14 ottobre al 16 dicembre 2015, il mercoledì o il martedì, alle ore 21:10 Durata: 9x2h30’ Ascolti medi: 1.511.900 telespettatori; 7,11% share 99 Come funziona l’Universo Rete: Focus Genere: Documentario Produzione: Pioneer Productions Regia: Mark Bridge, Adam Warner, Peter Chinn e RR. VV. Autori: AA. VV. Conduttore: n.p. In onda: dal 23 novembre 2015 all’11 gennaio 2016, il lunedì, alle ore 21:15 Durata: 8x45’ Ascolti medi: n.p. 100 Presentare argomenti complessi come quelli legati al mondo, anzi all’universo, all’astronomia non è un’impresa facile. Tuttavia il programma, alla quarta stagione, riesce a farlo in maniera efficace. Ogni puntata rappresenta un viaggio nei meandri infiniti del cosmo, di cui si cerca di svelare i segreti e il suo funzionamento attraverso vari strumenti. Elemento essenziale è la computer grafica, che serve a ricostruire verosimilmente i fenomeni più significativi che hanno caratterizzato la vita dello e nello spazio. In questo modo, i telespettatori hanno l’opportunità di capire bene anche complessi fenomeni chimici e fisici che hanno dato luogo all’attuale composizione dell’universo, almeno quello conosciuto. Il montaggio piuttosto serrato e coinvolgente fa il resto, rendendo più spettacolare quanto proposto, senza però perdere di vista lo scopo divulgativo. Arricchiscono il programma anche gli interventi di esperti della materia, che con un linguaggio accessibile ad un pubblico generalista permettono di avvicinarsi ed affascinarsi ad una branca della scienza attraente proprio per la sua componente misteriosa. La scelta di far intervenire studiosi giovani non è frutto del caso: il loro modo di presentare gli argomenti trattati è accattivante, per nulla cattedratico e per questo maggiormente in grado di attrarre un pubblico di ragazzi, abituati a studiare l’astronomia prevalentemente sui libri di scuola. Un’idea senza dubbio da apprezzare. Coppie che uccidono Storie impropriamente chiamate d’amore che hanno preso una deriva pericolosa, fino a portare giovani coppie di uomini e donne, all’apparenza innamorate, a commettere atti criminali efferati. Vicende terribili, realmente accadute, raccontate attraverso delle ricostruzioni con attori, ma anche con interviste e testimonianze. I vari omicidi, con i relativi processi, vengono descritti attraverso tutti gli elementi che li hanno contraddistinti. Le sentenze molte volte conducono all’ergastolo e questo già basta a rendere l’idea della gravità dei fatti riportati. Si tratta di relazioni squilibrate, spesso accompagnate da atti di stalking e che in genere contengono questioni legate all’uso di droghe o alla contesa di eredità di capitali importanti. La narratrice usa un linguaggio molto crudo e diretto, non risparmiando la descrizione di ogni minimo dettaglio. Al di là del goffo tentativo di imitare il genere poliziesco-investigativo, il filo narrativo sembra voler indagare piuttosto sui rapporti malati applicando un psicologia spicciola e fornendo motivazioni e interpretazioni sugli accadimenti spesso svianti e addirittura pericolose. In ogni caso, anche se all’inizio e dopo ogni interruzione pubblicitaria compare il messaggio “Questo programma non è adatto agli spettatori più piccoli”, la collocazione mattutina non è assolutamente opportuna vista la crudeltà delle immagini. Rete: TV8 Genere: Docu-fiction Produzione: n.p Regia: n.p. Autori: n.p. In onda: durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 10:00 Durata: 50’ Ascolti medi: n.p. 101 CortoReale Rete: Rai Storia Genere: Cultura Produzione: Rai Cultura, Rai Storia Regia: n.p. Autori: Giuseppe Giannotti, Giuliana Mancini, Davide Savelli, Enrico Salvatori, Marco Bertozzi Conduttore: Marco Bertozzi In onda: in replica durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 27x1h Ascolti medi: n.p. 102 Il programma ha illustrato un lato poco conosciuto e troppo trascurato del nostro cinema: la realizzazione di documentari-cortometraggi, prodotti tra gli anni Quaranta e Ottanta. Il cosiddetto “cinema del reale” ha raccontato l’Italia dal punto di vista dei giovani autori che hanno descritto con le immagini la ricostruzione del periodo post bellico. In ogni puntata sono stati trasmessi filmati spesso inediti per la televisione, ma che hanno costituito una parte cruciale dell’evoluzione del linguaggio audiovisivo. Dopo la visione, il conduttore ha ricostruito il periodo storico che questi hanno documentato e in cui si sono inseriti, fornendo una rilettura critica alla luce dei recenti studi sulla cinematografia che stanno rivalutando tali esperimenti. L’intento è stato quello di ricostruire la complessità di una storia sia filmica che antropologica, evidenziando i legami fra forme produttive e valori estetici di opere spesso sottostimate. Pellicole normalmente trascurate dalle storie del cinema ma che, in realtà, furono una palestra per i migliori registi italiani, da Michelangelo Antonioni a Luciano Emmer, da Citto Maselli a Valerio Zurlini, da Vittorio De Seta a Cecilia Mangini, sino a Gianfranco Mingozzi o Giuseppe Ferrara. Marco Bertozzi, regista, docente di cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e documentarista, è autore tra le altre cose del saggio “Storia del documentario italiano”, pubblicato da Marsilio nel 2008, che ha rappresentato la prima sistematica indagine storica su questo tipo di cinema. Crozza nel paese delle meraviglie La politica, l’economia, la società, lo spettacolo: Maurizio Crozza anche in questa stagione ha raccontato alla sua maniera l’Italia. Il comico, in uno show tanto breve nella durata quanto ricco nella qualità complessiva, ha disegnato il quadro del nostro Paese, evidenziandone gli aspetti più critici e grotteschi. Nel corso degli anni, Crozza ha offerto al pubblico una satira del mondo politico mai scontata, confermando anche in questa edizione gli elevati standard raggiunti nelle precedenti. Le parodie messe in scena sono nate da un lavoro accurato, riscontrabile nella creatività dei testi degli sketch, fatti di battute esilaranti e paradossali, accompagnate in più di un’occasione da musica e ballo. L’obiettivo di un comico che si interessa dell’attualità politica non si esaurisce soltanto nel far ridere il pubblico, ma anche nell’indurlo a riflettere. Verso questa direzione si sono indirizzati i monologhi proposti in ogni puntata, nei quali spesso la satira ha lasciato spazio alla critica dei mali dell’Italia, su cui Crozza non ha risparmiato commenti severi per svegliare le coscienze dei telespettatori e per pungolare soprattutto i governanti. Il linguaggio, in generale non sempre impeccabile, resta l’elemento che stona con il resto. Nel suo stile rientra il ricorso a termini volgari, in senso esclamativo o per rafforzare i concetti espressi. Eppure, quanto ad incisività e chiarezza, Crozza non è carente: per questo potrebbe fare senza dubbio a meno di qualche volgarità. Rete: LA7 Genere: Varietà Produzione: ITV Movie Regia: Massimo Fusi Autori: Maurizio Crozza, Andrea Zalone, Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi e AA. VV. Conduttore: Maurizio Crozza In onda: dal 2 ottobre all’11 dicembre 2015 e dal 26 febbraio al 13 maggio, il venerdì, alle ore 21:10 Durata: 31x1h10’ Ascolti medi: 1.869.400 telespettatori; 7,03% share 103 Cucine da incubo Italia Quarta stagione Rete: NOVE Genere: Reality show Produzione: Endemol Italia Regia: Angelo Poli Autori: Luca Colocucci, Barbara Ferrando, Marco Soprano Conduttore: Antonino Cannavacciuolo In onda: dal 27 marzo al 29 maggio 2016, la domenica, alle ore 21.15 Durata: 10x50’ Ascolti medi: 604.300 telespettatori; 2,13% share 104 L’amatissimo chef pluristellato Cannavacciuolo riparte in soccorso dei ristoratori in difficoltà. Il suo metodo è sempre lo stesso: prima osserva la presentazione del locale, il servizio, la qualità dei piatti, lo stato (anche igienico) della cucina, il comportamento dello staff e poi senza mezzi termini mette tutti spalle al muro rilevando gli errori che commettono. Spesso la prima reazione è di orgoglio, se non di diffidenza, presunzione e rifiuto. Ma i modi energici, la pazienza e la passione che il protagonista mette in ogni situazione, l’interessamento sentito per le persone che ha davanti, alla fine sciolgono anche i più ostinati. A questo punto Cannavacciuolo può lavorare per ricostruire insegnando il rispetto per i ruoli, ricucendo rapporti familiari incrinati, trasmettendo l’amore per la buona cucina fatta di ingredienti buoni e genuini, di cura per i dettagli, di bellezza nella presentazione dei piatti. Lo chef regala anche una sua ricetta al cuoco di turno e al pubblico a casa, spiegandola in ogni passaggio. Infine, affianca lo staff in una cena di rilancio del locale per far mettere in pratica la lezione offerta e motivare tutti. Cannavacciuolo se ne va lasciando un insegnamento di buona ristorazione e buona cucina, ma anche di vita e una bella iniezione di ottimismo: ricominciare si può, sempre! Regole, disciplina e rispetto insieme a passione e amore sembrano essere gli ingredienti fondamentali tra i fornelli e per la vita di ognuno, insieme alla forza dei legami affettivi e familiari che lo chef di Vico Equense non tralascia mai di valorizzare. Dentro i fatti con le tue domande Una rubrica di analisi dei fatti di attualità con esperti in studio e tanti approfondimenti corredati da collegamenti in esterno, interviste a opinionisti e aggiornamenti in tempo reale quando la cronaca diventa predominante, come nel caso delle stragi di Parigi e Bruxelles e della lotta al terrorismo - eventi che, specialmente in quei giorni, hanno monopolizzato l’agenda di tutti i programmi di informazione. Alla trasmissione va il plauso per aver saputo esporre gli avvenimenti in modo semplice e chiaro e per la possibilità data al pubblico di interagire tramite il web, utilizzando su Twitter l’hashtag #FattieDomande. La bella e preparata Federica De Sanctis ha mostrato tutta la sua professionalità in più occasioni, in particolare quando si è trovata a dover gestire gravi episodi. Nella puntata sul caso del rapinatore ucciso da un pensionato a Vaprio d’Adda, ad esempio, l’eurodeputato Buonanno, collegato con lo studio, ha esibito una pistola costringendo la presentatrice ad intervenire, invitando più volte l’onorevole a mettere via la rivoltella. Un comportamento immediatamente condannato in modo deciso con l’interruzione del collegamento. Il sindaco di Borgosesia ha poi spiegato che l’arma era scarica e che la sua voleva essere solo una provocazione e che in televisione si vedono scene peggiori. È giusto dare spazio a tutti i punti di vista, ma gli interlocutori devono per primi rispettare le regole e la sensibilità degli spettatori. Ai conduttori il dovere e il merito di farle rispettare. Rete: Sky TG24 Genere: Informazione Produzione: Sky Italia Regia: Daniele Fioretti, Gabriele Filippini, Luca Dibisceglia Autori: Federica de Sanctis, Giovanna Lio e la redazione di Sky TG24 Conduttrice: Federica de Sanctis In onda: durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 10:00 Durata: 2h’ Ascolti medi: n.p. 105 Domenica In Rete: Rai 1 Genere: Intrattenimento, attualità Produzione: Rai Regia: Fabrizio Guttuso Alaimo, Alessandra Rinaldi Autori: Maurizio Costanzo, Paola Perego, Gianfranco Scancarello, Rossella Rizzi, Salvo Sottile e AA. VV. Conduttori: Paola Perego, Salvo Sottile In onda: dal 27 settembre 2015 al 15 maggio 2016, la domenica, alle ore 16:35 Durata: 32x2h Ascolti medi: 2.238.000 telespettatori; 14,16% share 106 Con l’arrivo di Maurizio Costanzo come capo-progetto, la trasmissione ha acquistato la fisionomia di un talk show. Non a caso, al centro della scenografia sono stati installati due tavoli semicircolari, inframezzati da due sediolini, occupati dai conduttori. Un arredo che anche in tv significa confronto, dialogo, dibattito. Il programma, infatti, si è caratterizzato proprio per questo aspetto, trattando anche tematiche relative alla vita familiare: il rapporto di coppia e i suoi problemi, i figli e le difficoltà nel crescerli, i sentimenti e molto altro, con l’ausilio di personaggi dello spettacolo e dello psicoterapeuta Morelli. Se ne è parlato all’insegna della cordialità e anche con la giusta autoironia da parte degli ospiti. L’impressione, però, è che a volte il dibattito sia ricaduto in concetti stereotipati, faticando ad arrivare ad una conclusione davvero significativa. C’è stato spazio anche per la cronaca, affidato principalmente al giornalista Salvo Sottile, da quest’anno in conduzione con Paola Perego al posto di Pino Insegno. Spesso l’attenzione si è focalizzata sulla “nera”, scelta apparsa quasi un tentativo di adeguamento alla concorrenza Mediaset. In una realtà televisiva in cui c’è sovrabbondanza di approfondimenti di tematiche del genere, proporle anche nel tradizionale contenitore di Rai 1 non era necessario. Per questo è da ritenere apprezzabile la decisione del dg di viale Mazzini, Campo Dall’Orto, di eliminare tale spazio nella trasmissione a partire dalla seconda metà di marzo. Dribbling In ogni puntata della trasmissione condotta da Simona Rolandi, lo sport viene inquadrato da diverse angolature. Si parla degli eventi accaduti durante la settimana e di quelli in programma per i giorni successivi, a cominciare dal week-end calcistico. I servizi proposti mirano però anche a raccontare piccole storie di sport, che spesso inducono chi guarda a riflettere. Il football è la disciplina su cui si focalizza maggiormente l’attenzione ed il programma ne parla mettendone in evidenza i pregi così come i lati meno positivi. Si vanno a ricercare anche i suoi aspetti “sociali” e “romantici”, mostrando tramite esempi concreti come il calcio sia ancora, specialmente in piccoli contesti provinciali, potente motore di solidarietà e di valori come la lealtà, l’altruismo, lo spirito di collaborazione e di squadra. Del pallone si guarda anche l’altra faccia, provando con delle brevi inchieste a far chiarezza sui suoi mali endemici tra cui il doping, le scommesse, la corruzione. Dribbling però è tanto altro sport, tra interviste a campioni del presente e del passato che raccontano le emozioni legate alla loro professione, ed approfondimenti dedicati in particolare alle vicende di atleti e squadre italiani. Particolarmente divertente la rubrica “Scusi, chi ha fatto palo?”. Si tratta di una carrellata di video curiosi che la rete ha reso virali, uno spazio che la conduttrice spesso definisce “il buono, il bello e il dolce dello sport” e che va a concludere il programma. Rete: Rai 2 Genere: Rubrica di approfondimento sportivo Produzione: Rai Regia: Annarita Cardinali Curatore: Gigi Cavone Conduttrice: Simona Rolandi In onda: dal 12 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 13:25 Durata: 25’ Ascolti medi: 1.280.300 telespettatori; 6,94% share 107 E poi c’è Cattelan Rete: Sky Uno Genere: Talk show Produzione: Sky Uno Regia: Luigi Antonini Autori: Alessandro Cattelan, Piero Guerrera, Luca Monarca, Ugo Ripamonti, Matteo B. Bianchi, Federico Giunta Conduttore: Alessandro Cattelan In onda: dal 28 gennaio al 2 giugno 2016, il giovedì, dal 17 marzo alle ore 22:10 ein replica, vari giorni, vari orari Durata: 19x55’ Ascolti medi: 120.000 telespettatori; n.p. share 108 Il programma, alla terza edizione, pensato per una seconda serata, si è poi spostato andando in onda in un orario di tv “per tutti”. È uno show alla Letterman, anche se il taglio dato dal conduttore con la sua personalità lo ha reso diverso e originale rispetto al modello americano. “Il divertimento fine a se stesso è il nostro obiettivo” ha dichiarato Cattelan, e in effetti così è stato: quasi un’ora in totale relax per lo spettatore tra un sorriso, una matta risata, la curiosità di conoscere meglio un personaggio molto o poco noto di spettacolo, sport, musica e altro. Diversi gli ingredienti utilizzati: interviste simpatiche e inusuali, giochi fantasiosi, se non strani o quasi folli - quelli classici sono stati stravolti e reinterpretati -, situazioni “nonsense”, sempre in compagnia della meravigliosa musica live degli Street Clerks, straordinari nell’improvvisazione. Fulcro dello show è stato il conduttore, eclettico, versatile, di una simpatia contagiosa, capace di scherzare, prendere e prendersi in giro senza mancare di rispetto, di mettere a proprio agio e coinvolgere ogni ospite, dal più timido al più incontenibile, non perdendo il filo. Il linguaggio, la scelta degli invitati e qualche battutina a doppio senso suggeriscono che il target più indicato sia quello a partire dagli adolescenti, sebbene il programma sia amato pure dagli ultraquarantenni. Apprezzabilissima la scelta in questa edizione di offrire agli ospiti solo bibite analcoliche, vista appunto la presenza di tanti minorenni fans fedeli di Cattelan e della trasmissione. Easy Driver Le conduttrici, alla guida di due automobili diverse, percorrono le strade del Belpaese attraverso itinerari che alla fine della puntata si incrociano. In questa sorta di “test drive on the road” si scoprono paesaggi mozzafiato, apprendendo news e curiosità sulle regioni o province attraversate e al contempo informazioni, commenti e valutazioni sui modelli di auto scelte per affrontare un determinato percorso, che può essere una strada di montagna, un parco naturale o un borgo medievale. Mentre la Gatto e la Morise illustrano le bellezze dei luoghi, uno speaker fuori campo spiega le caratteristiche tecniche del motore e dei consumi delle vetture, di cui viene mostrato l’allestimento interno, i dispositivi di sicurezza, gli equipaggiamenti di serie e le prestazioni. I diversi pit stop lungo il tragitto servono anche per approfittare di soste culinarie, che valorizzano i prodotti tipici dei posti attraversati. L’offerta viene arricchita da una piccola ma importante rubrica curata dalla Polizia stradale, in cui si forniscono utili consigli e raccomandazioni per un corretto comportamento alla guida e si evidenziano le pericolosità di alcune abitudini o le criticità delle diverse condizioni climatiche, ricordando che ogni piccola distrazione potrebbe essere fatale. Un programma utile sicuramente per gli appassionati di motori, ma con una formula che può attirare diversi pubblici grazie alla varietà dei contenuti, che si è ampliata nel corso dei sedici anni di trasmissione. Rete: Rai 1 Genere: Informazione, intrattenimento Produzione: Rai Regia: Raffaele Maiolino Autori: Paolo Menghini, Susanna Baccetti, Vincenza Berti, Domenico Schiavello Conduttrici: Veronica Gatto, Roberta Morise In onda: dal 7 febbraio 2016 e durante tutta la stagione, la domenica, alle ore 10:00 Durata: 26x25’ Ascolti medi: n.p. 109 Eccezionale Veramente Rete: LA7 Genere: Talent show Produzione: Colorado Film Regia: Arcadio Cavalli Autori: Federico Andreotti, Giovanni Bognetti, Daniele Ceva, Gabriele Cirilli, Antonio De Luca e AA. VV. Conduttore: Gabriele Cirilli In onda: dal 17 marzo al 2 giugno 2016, il giovedì, alle ore 21:10 Durata: 12x2h40’ Ascolti medi: 677.400 telespettatori; 3,06% share 110 Gli aspiranti comici si sono esibiti in una performance di tre minuti, a volte parsi infiniti, davanti ad una giuria formata da Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli e Paolo Ruffini, cui ogni volta si è aggiunto un ospite d’eccezione, di solito un volto noto del cinema o della tv. La parte più interessante dello show è stata quando i quattro hanno regalato delle chicche motivando il loro verdetto sui concorrenti: chi ritenuto di talento, chi bravo a trovare una chiave efficace nella difficile arte del far ridere. Molti, invece, hanno capito di aver semplicemente sbagliato mestiere. Apprezzabile il tentativo di fermare e bocciare la volgarità gratuita, sempre più presente nella comicità, tranello in cui spesso a cadere è stata la televisione, ma non il cabaret; ai giurati è stato infatti consentito di interrompere un’esibizione se lo ritenevano opportuno. A parte il carisma di Abatantuono, però, i commenti di Ruffini e della Lucarelli sono stati superflui e spesso forzati, quasi a riempire un vuoto creatosi di frequente quando i concorrenti lasciavano spiazzata la platea. Il vincitore della sfida finale, ritenuto il volto nuovo della comicità italiana, ha vinto un contratto con la Colorado Film del valore di 100.000 euro. In definitiva, visto lo sforzo profuso, ci si aspettava di più. Anche il conduttore si è mostrato molte volte ridondante nel presentare i protagonisti. Le quasi tre ore di programma sono trascorse, spesso invano, aspettando e sperando in qualcuno capace di strappare almeno una risata vera. Eco della Storia L’attuale fisionomia della politica e della società è fortemente collegata a quanto accaduto in passato. La trasmissione di Gianni Riotta ha voluto dimostrare proprio questo principio, rammentando ai telespettatori che tra ieri ed oggi c’è un legame inscindibile. Ogni puntata ha raccontato momenti clou della storia italiana ed internazionale, focalizzandosi su eventi e protagonisti che hanno segnato l’evolversi dei tempi. Sono stati realizzati approfondimenti su personaggi politici, religiosi, della cultura, alta e più popolare. La rilettura della storia è stata effettuata anche in un’ottica sociologica, per capire come i mutamenti nelle abitudini, nel costume e nel linguaggio abbiano influito nel definire il contesto in cui vive oggi la collettività. Per analizzare gli argomenti nel modo più completo possibile, Riotta ha ospitato in studio esperti dei diversi settori, che hanno dato anche un commento critico a quanto proposto. Oltre alle interviste in studio, ha avuto un ruolo fondamentale l’immenso patrimonio delle teche Rai, da cui sono stati prelevati filmati che hanno spiegato ancor più efficacemente i topic di ogni appuntamento. Questa sinergia ha permesso al pubblico di ricevere in dono un cospicuo bagaglio di notizie, ma soprattutto l’opportunità di arricchirsi culturalmente. Apprezzabile la scelta dell’emittente di trasmettere, in un giorno e in un orario in cui la concorrenza è forte, il programma, formativo anche per i ragazzi per avere un’esaustiva visione d’insieme della storia contemporanea e non solo. Rete: Rai Storia Genere: Approfondimento storico Produzione: Rai Regia: Nicoletta Nesler, Elisabetta Pierelli Autori: Fabrizio Marini, Ilaria Dessi, Claudia Giammatteo Conduttore: Gianni Riotta In onda: dal 15 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 21:30 Durata: 1h Ascolti medi: n.p. 111 Elisir Rete: Rai 3 Genere: Informazione medica Produzione: Rai Regia: Daniela Donato Autori: Michele Mirabella, Isabella Angius, Luigi Pompili, Vera Carbonetti, Giovanni Laccetti, Elisabetta Marino e AA. VV. Conduttori: Michele Mirabella, Virginie Vassart In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 11:00 Durata: 50’ Ascolti medi: 439.600 telespettatori; 7,42% share 112 Nella sigla di apertura di questa rubrica di medicina, divenuta ormai un appuntamento fisso della mattina in Rai, c’è l’acqua, simbolo di vita e purezza. I conduttori ogni volta hanno dato il buongiorno ai loro fedeli telespettatori chiamandoli “amiche e amici” e instaurando così da subito un tono confidenziale. Michele Mirabella, che è stato attore e regista teatrale prima di approdare alla televisione, ha utilizzato la sua esperienza istrionica e la grande capacità comunicativa interpretando il ruolo dell’amico anche con il pubblico che ha chiamato da casa per porre le domande agli specialisti in studio, cercando di fare in modo che le persone non avessero timore di manifestare i loro disturbi o dubbi, perché uno dei punti fondamentali dell’informazione è il corretto dialogo tra medico e paziente. Il linguaggio adottato è stato semplice e colloquiale e ogni tanto battutine sempre misurate hanno reso la conversazione più piacevole. Questo ha permesso di alleggerire, con un po’ di ottimismo, la gravità di alcuni malesseri oggetto delle diverse puntate, visto che spesso si è dibattuto su patologie serie o rare, ma anche di progressi nella ricerca scientifica. Il programma ha affrontato anche altri argomenti: le diete per perdere qualche chilo in più, come ripulire la propria abitazione liberandola da muffe e acari o come adottare un corretto stile di vita, consapevoli del fatto che la grande conquista dei giorni nostri è quella di invecchiare bene, ma che non voler invecchiare è un male. Festival di Sanremo 2016 Il secondo Festival della gestione Conti è stato un autentico successo. Bissare gli ottimi risultati, non soltanto di ascolti, del 2015, non era facile. Il pubblico ha gradito molto lo show, che si è mantenuto su standard qualitativi elevati e degni di uno spettacolo così importante nella storia della tv italiana. Non ci sono stati stravolgimenti nella struttura, scelta quanto mai giusta: la musica è stato il fulcro della trasmissione, con un cast di artisti variegato sia nell’età che nei generi e la partecipazione di star italiane ed internazionali come ospiti. Figura cruciale, ma non per protagonismo, il conduttore: Carlo Conti è giunto ad una maturità artistica e professionale che gli ha permesso di portare avanti una kermesse impegnativa con sobrietà, simpatia e signorilità. Un Festival con una carica ironica maggiore rispetto allo scorso anno, grazie alle divertenti imitazioni di Virginia Raffaele di alcune delle donne più note dello spettacolo. Non solo intrattenimento, però, ma anche significative occasioni di riflessione: si pensi al commovente intervento del musicista Ezio Bosso, affetto da sclerosi laterale amiotrofica. Le sue parole, colme di coraggio ed amore per la vita, hanno trasmesso al pubblico un messaggio profondo, uno spunto per capire l’importanza anche degli aspetti più semplici dell’esistenza quotidiana. Un programma senza dubbio family friendly, come simboleggiato anche dal brano vincitore, “Un giorno mi dirai” degli Stadio, pezzo intenso e delicato che racconta il rapporto tra un padre e sua figlia. Rete: Rai 1 Genere: Intrattenimento Produzione: Rai Regia: Maurizio Pagnussat Autori: Carlo Conti, Ivana Sabatini, Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Riccardo Cassini e AA. VV. Conduttori: Carlo Conti con Gabriel Garko, Virginia Raffaele, Madalina Ghenea In onda: da martedì 9 a sabato 13 febbraio 2016, alle ore 20:30 Durata: 5x3h40’ Ascolti medi: 10.746.200 telespettatori; 49,52% share 113 Fuori Quadro Rete: Rai 3 Genere: Cultura Produzione: Athena Produzioni Regia: Domenico De Orsi Autori: Achille Bonito Oliva, Cecilia Casorati, Paola Marino, Alessandro Buccini Conduttori: Achille Bonito Oliva, Marta Perego In onda: dal 14 giugno al 1° novembre 2015, la domenica, alle ore 13:25 Durata: 21x30’ Ascolti medi: 254.400 telespettatori; 1,6% share 114 Avvicinare le persone all’arte contemporanea è uno dei compiti più autorevoli che può svolgere una tv pubblica, soprattutto se chi accompagna i telespettatori in un simile viaggio alla scoperta delle opere apparentemente più impenetrabili è un critico del livello di Bonito Oliva che, con linguaggio semplice e affabile, ha proposto ogni volta un tema nuovo, spiegando come è stato sviluppato dai vari artisti. Con servizi filmati e interviste a personalità internazionali sono state analizzate numerose opere, anche contestualizzandole storicamente. Presenti all’interno del programma, poi, pure delle rubriche; tra queste, una dal titolo “Arti e Mestieri”, a cura della giornalista Marta Perego, dedicata alle figure professionali legate al mondo dell’arte come il restauratore o l’editore, ma anche il blogger e il collezionista. Scelta più che azzeccata, poiché ha evidenziato come la produzione artistica rappresenti qualcosa di concreto anche dal punto di vista della creazione di posti di lavoro. Nella rubrica “Il tallone di Achille”, una ragazza ripeteva una frase criptica detta dal critico durante la puntata, chiedendone spiegazione. Il programma è stato un piacevole appuntamento settimanale che, dato l’orario di trasmissione, ha dimostrato di non voler rivolgersi solo ad un pubblico di nicchia, ma anche - perché no? - di poter allietare la domenica di una normale famiglia, offrendo spunti di discussione e suscitando nuovi interessi, perché in fondo, come sostenuto proprio dal conduttore: “L’arte intercetta la vita. E, per tutto questo, è la domenica della vita”. Geo Un ottimo contenitore pomeridiano di informazione, cultura e divulgazione scientifica accessibile a tutti, che può essere guardato insieme da genitori e ragazzi. È ricco di curiosità, di attualità e di qualunque argomento ruoti intorno al tema della natura, nella sua accezione più ampia possibile. Tutte le rubriche sono molto curate e soddisfano interessi di vario tipo. Si comincia con lo spazio natura, dove ogni giorno il fotografo Emanuele Biggi fa conoscere da vicino un animale comune o raro. Tocca poi al biologo Francesco Petretti mostrare un filmato che spiega situazioni di vita quotidiane relative al rapporto tra uomo e natura. Nelle storie di Geo, invece, la Sagramola ospita in studio dei giovani che hanno scelto di intraprendere una professione legata all’agricoltura o che hanno avviato start up nei settori dell’ambiente e del territorio. Si tratta di un appuntamento che offre esempi di storie di eccellenza che costituiscono una realtà molto positiva delle nuove generazioni del nostro paese, dove non esistono solo cervelli in fuga. Grazie all’intervento di nutrizionisti ed eco chef, ospiti in studio, viene dato spazio anche alla cucina e alla corretta alimentazione. Non mancano collegamenti esterni e inchieste per affrontare il tema delle emergenze ambientali o fatti di cronaca. Completano l’offerta numerosi documentari internazionali per tutti i gusti. Nei lunghi pomeriggi invernali, tra un compito e l’altro, accendere il televisore può rappresentare un momento di svago molto costruttivo per i ragazzi. Rete: Rai 3 Genere: Divulgazione scientifica Produzione: Rai Regia: Michelangelo Pepe Autori: Marco Castellazzi, Rosario Cutolo, Caterina Manganella, Vittorio Papi, Sveva Sagramola e AA. VV. Conduttori: Sveva Sagramola, Emanuele Biggi In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 15:50 Durata: 2h45’ Ascolti medi: 1.232.500 telespettatori; 9,55% share 115 Grande Fratello Quattordicesima edizione Rete: Canale 5 Genere: Reality show Produzione: Endemol Italia Regia: Sergio Colabona Autori: Andrea Palazzo, Fausto Enni, Omar Bouriki, Lorenzo Campagnari, Emiliano Ereddia e AA. VV. Conduttrice: Alessia Marcuzzi In onda: dal 24 settembre al 10 dicembre 2015, il giovedì, alle ore 21:15 Durata: 12x3h Ascolti medi: 3.523.000 telespettatori; 19% share 116 Il GF 14 è stato “everywhere”, un’edizione sempre più interattiva, una vera e propria invasione di canali e piattaforme, con una social room riportata in studio per fornire un costante contatto con il pubblico del web durante la diretta del giovedì sera. Anche quest’anno ha partecipato una concorrente transgender e per una settimana è stata ospitata in casa una coppia di coniugi nati entrambi con sesso diverso. Curiosare tra problematiche complesse è ormai una costante del programma, che da diverse edizioni sembra prevalentemente voler andare a stuzzicare gli aspetti più voyeuristici del pubblico, piuttosto che cercare pieghe sociologiche nelle storie dei protagonisti. Un’altra novità sulla quale si è puntato quest’anno è stata la presenza di un non udente, nei cui confronti tutti hanno mostrato solidarietà, ma che poi è stato il primo eliminato dal gioco. Gli inquilini della casa più spiata d’Italia si sono rivelati sempre più personaggi e sempre meno persone. Nonostante gli stravolgimenti in corso escogitati dagli autori, il reality da tempo è ormai stanco e ripetitivo, i concorrenti interpretano un ruolo cercando di assecondare i desideri di un pubblico che, da ex spettatori, conoscono benissimo. Purtroppo, però, non trattandosi di attori talentuosi, appaiono il più delle volte stucchevoli. I commenti degli opinionisti in studio più che un’analisi sociologica hanno rappresentato una critica vuota dei comportamenti di giovani, messi sotto pressione dal giudizio mediatico e da quello dell’audience. I grandi della letteratura italiana Gli autori che hanno scritto la storia della letteratura italiana sono stati i protagonisti della trasmissione condotta da Edoardo Camurri. Un lungo viaggio nel tempo, dal 1300 con Dante Alighieri fino a metà del 1900 con Pier Paolo Pasolini. Nelle venti puntate, il conduttore ha contestualizzato e raccontato le vicende della vita dei letterati italiani non nel classico studio, ma nei luoghi più significativi per i personaggi presentati: la casa natale, una città in cui vissero, particolari luoghi di ispirazione. Per ogni autore, si è partiti dalle opere più note per comprenderne la poetica, le concezioni politico-filosofiche e cercando di capire quale sia stato il suo lascito alle generazioni successive. Particolarmente indovinata la decisione di spezzare il racconto con le letture di brani da parte dell’attrice Licia Maglietta, scelta che ha dato l’opportunità ai telespettatori di entrare a diretto contatto con i capolavori della letteratura italiana. Ad aumentare il tasso qualitativo del programma hanno poi contribuito anche gli interventi di esperti (spesso docenti universitari e critici), che nei confronti del pubblico hanno rivestito l’importante ruolo di guida per interpretare il pensiero degli autori trattati. Si è attinto inoltre alle Teche Rai per trasmettere spezzoni di programmi del passato cui presero parte noti studiosi, riprova ulteriore della determinazione da parte degli autori a realizzare un prodotto ricco di contenuti. Una missione senza dubbio compiuta. Rete: Rai 5 Genere: Cultura Produzione: Rai Cultura Regia: Daniela Mazzoli, Sabrina Salvatorelli, Claudio Del Signore Autori: Edoardo Camurri, Errico Buonanno, Michele De Mieri, Tommaso Giartosio, Angela Taraborrelli Conduttore: Edoardo Camurri In onda: dal 9 novembre 2015 al 28 marzo 2016, il lunedì, alle ore 21:15 Durata: 20x50’ Ascolti medi: n.p. 117 Il Tempo e la Storia Rete: Rai 3 Genere: Approfondimento storico Produzione: Rai Regia: Elisabetta Pierelli Autori: Massimo Bernardini, Alessandra Bisegna, Francesco Cirafici, Cristoforo Gorno, Gianluca Miligi e AA. VV. Conduttore: Massimo Bernardini In onda: dal 5 ottobre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 13:10 Durata: 50’ Ascolti medi: 680.000 telespettatori; 3,7% share 118 Già noto al pubblico televisivo per la conduzione del programma “Tv Talk”, Massimo Bernardini porta avanti per il terzo anno consecutivo questo importante progetto di approfondimento storico per fornire al grande pubblico le conoscenze utili ad interpretare il nostro tempo. Si affrontano i temi cruciali dell’umanità analizzando fatti della storia medievale, moderna e contemporanea. Grazie alla presenza in studio di storici di portata internazionale come Giovanni Sabbatucci, Ernesto Galli Della Loggia, Lucio Villari, Franco Cardini e tanti altri che offrono il loro apporto nella ricostruzione delle vicende, o semplicemente alla loro consulenza nella redazione delle puntate, si offre una visione più ampia possibile nella lettura del passato da un punto di vista non solo eurocentrico. È lodevole l’idea di proporre questo format non soltanto sul canale tematico Rai Storia, ma anche sulla terza rete, nel tentativo di intercettare anche un pubblico più generalista e non necessariamente solo gli appassionati di storia. Il linguaggio è semplice e non solo per addetti ai lavori, si fa uso di interviste a studiosi stranieri o a testimoni, e di immagini o filmati di repertorio provenienti da diversi archivi. In un’epoca come quella attuale, è quasi un dovere morale fornire a tutti gli strumenti per comprendere la complessità delle situazioni che si vivono, perché hanno sempre radici molto lontane. Il boss delle torte Così apre ogni puntata il protagonista del programma: “Ogni settimana sforniamo torte di ogni tipo. Questo è il mio staff: la mia famiglia”. Per la sesta stagione Buddy Valastro, il pasticcere più famoso degli Usa e italo-americano affascina i telespettatori con la realizzazione di torte fantastiche, vere e proprie opere d’arte, per ogni occasione: celebrazioni pubbliche come eventi privati, tra cui anniversari, matrimoni, comunioni. L’elemento centrale della sua attività è proprio la famiglia: con lui lavorano le sorelle, i cognati, i cugini. Qui si manifesta tutta la sua “italianità”: i parenti costituiscono il punto di riferimento affettivo e professionale del “boss”. Valastro non perde occasione per ricordare quanto ami la moglie, ma è evidente anche il bellissimo rapporto con le sorelle e i relativi consorti. Certo non è facile lavorare con loro: ci vuole tanta pazienza per superare le incomprensioni, saper convivere gomito a gomito, ritrovare la pace dopo qualche litigio. Il segreto delle sue torte sta dunque molto nell’ambiente familiare e nella collaborazione di tutti nel suo laboratorio, ma anche nell’estro artistico, nella creatività, nella capacità di pensare in grande e insieme nella cura dei dettagli più piccoli e all’apparenza insignificanti, nell’abilità tecnica, nello studio continuo di nuovi materiali. La summa della sua filosofia lavorativa sta tutta in queste parole: “Questo è il genere di cose che mi insegnava mio padre: avere cura dei clienti, farsi in quattro per loro. Voglio che sappiano che ci tengo”. Rete: Real Time Genere: Docu-reality Produzione: High Noon Entertainment Regia: Nick Briscoe e RR.VV. Autori: n.p. Interprete principale: Buddy Valastro In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 175x30’ Ascolti medi: n.p. 119 Il cuoco vagabondo Rete: laeffe Genere: Docu-cooking show Produzione: Canal+, Planète, Radio Télévision Belge Francophone Regia: Olivier Corre, Robin Kaiser, PierreLouis Lacombe e AA.VV. Autori: Frédéric Chesneau, Stéphane Carrel, Timothée Janssen, Olivia Chiche, Jean-François Julian e AA.VV. Conduttore: Frédéric Chesneau In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 30x50’ Ascolti medi: n.p. 120 Sette anni di viaggi, trenta Paesi esplorati, assaggiando i piatti più strani e complicati, dalle strade alle campagne più sperdute: Frédéric Chesneau, il “Cuoco Vagabondo”, in questo programma racconta le sue avventure non solo di assaggiatore, ma, naturalmente, di chef occidentale che si cimenta in modi di cucinare e prodotti se non sconosciuti, (siamo pur sempre in un mondo di cucine globalizzate) quantomeno inusuali sopra al proprio tagliere. Eccolo così, ad esempio, alle prese con la preparazione di un vero curry, fatto con curcuma, coriandolo fresco, peperoncino ed altre spezie, con alcune contadine dello Sri Lanka, che per tagliare l’aglio tengono il coltello con i piedi. Immagini bellissime, con il cuoco che, a volte un po’ goffamente, si cala anima e grembiule in situazioni non proprio facilissime da gestire. Immagini che stridono con altre (per il quale il programma ha ricevuto critiche da alcune associazioni animaliste) nelle quali non si fa mistero sulla sorte di bianchi porcellini d’India e rane in alcuni paesi del Sudamerica, la cui uccisione viene mostrata, al di là di alcuni fotogrammi sfocati, in tutta la sua crudezza. In generale, la parte documentaria descrive anche questi particolari. Di positivo, resta il racconto della generosità di tutti coloro che lo hanno accolto e nutrito, aperto le porte delle loro case e condiviso con lui segreti e tradizioni della loro cucina. Persone spesso povere, ma estremamente ricche di una virtù meravigliosa: l’accoglienza. Il mondo segreto dei bambini Il documentario è realizzato attraverso l’osservazione, con telecamere nascoste, di bambini di quattro e cinque anni durante le attività in un asilo. A commentare e spiegare i loro comportamenti ci sono degli scienziati esperti dell’infanzia. Basta guardare per comprendere che là dove non ci sono forzature esterne si evidenziano chiaramente differenze comportamentali dovute a età, attitudini e sesso. A quattro anni le femminucce sono più avanti nello sviluppo del linguaggio e nella consapevolezza emotiva rispetto ai maschietti, perché hanno attitudine alla relazione e capacità empatiche maggiori; nei giochi sono più attente a regole, che i maschi ignorano perché a loro interessa vincere. I piccoli tendono a raggrupparsi in base al sesso, si esercitano a comprendere e dominare le emozioni, usano un “oggetto transizionale” come aiuto per ridurre l’ansia finché, grazie alla socializzazione, scoprono di poterne fare a meno. Se a quattro anni si è più concentrati su se stessi, a cinque si ha più consapevolezza delle dinamiche di gruppo: “Sei più bravo a fare le cose che devi fare” dice una bimba, ossia si ha una maggiore coscienza delle proprie capacità. Anche qui le femmine rispettano le regole più dei maschi, che le violano se condividono la responsabilità col gruppo. Le bugie rappresentano un esercizio di capacità cognitiva più che una consapevole volontà di mentire. Osservare il mondo dei bambini è un’esperienza straordinaria, anche se farlo di nascosto sembra violare in qualche modo la loro intimità. Rete: Real Time Genere: Documentario Produzione: Rdf Television, Wellcome Trust Regia: n.p. Autori: n.p. Conduttore/Narratore: Toby Jones In onda: dal 14 gennaio, il giovedì, alle ore 21:10 Durata: 8x48’ Ascolti medi: n.p. 121 Il più grande pasticcere 2 Rete: Rai 2 Genere: Talent show Produzione: Rai 2, Toro Media Regia: Piergiorgio Camilli Autori: Pasquale Romano, Clarita Ialongo, Ermanno Labianca, Noa Paolotto, Giorgia Sonnino, Andrea Teodori In onda: dal 27 ottobre al 2 dicembre 2015, il martedì e un mercoledì, alle ore 21:15 Durata: 6x2h20’ Ascolti medi: 1.659.800 telespettatori; 7,06% share 122 I giudici Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo, Roberto Rinaldini, accompagnati dall’ospite di eccezione Iginio Massari, stavolta sono stati lasciati soli a svolgere il loro ruolo, ma non sono sembrati molto felici per questo. La novità della seconda edizione infatti è stata l’assenza della conduttrice, con soltanto una voce fuori campo a riepilogare i fatti accaduti e gli stati d’animo dei trenta concorrenti. I ragazzi coinvolti hanno dimostrato passione e idee chiare, valorizzando l’importanza di un mestiere che richiede tecnica e rispetto della tradizione. È sempre un esempio positivo vedere dei giovani lottare per i propri sogni, che non sono necessariamente solo le luci della ribalta. Non sono mancati momenti di forte tensione, anche provocati dalle valutazioni dei severi giudici, che ormai sembra debbano per forza ricoprire il ruolo dei cattivi in tutti i talent show culinari. Anche se il format non ha presentato grandi variazioni rispetto alla prima stagione, tranne la durata maggiore che ha semplicemente “allungato il brodo”, si è cercato un maggiore coinvolgimento del pubblico attraverso la narrazione del percorso umano e professionale dei concorrenti; sono state date informazioni sulla loro vita personale non funzionali alla competizione, ma di certo utili a far affezionare i telespettatori, che infatti sono aumentati nel corso delle puntate. Tutto sommato, “Il più grande pasticcere” è un programma che si guarda volentieri in famiglia, anche con i più piccoli che imparano a riconoscere la differenza tra un prodotto industriale ed uno di pasticceria artigianale. Il re dello street food Il fulcro dello show è Ishai Golan, che in ventiquattro ore deve ingurgitare ogni tipo di cibo da strada presente nella città del mondo in cui arriva. Grazie all’aiuto di guide locali, spesso il compito gli riesce più facile e ciò risulta interessante da un punto di vista documentaristico. Il protagonista della trasmissione è anche un blogger molto seguito, una star dei social network. Dal ceviche di pesce di Lima alla pizza francese con cipolle e acciughe, dalla pita con l’hummus e mille altri ingredienti scelti nei negozi di alimentari in Israele alle più semplici salsicce di Praga, Golan mostra la più verace sensibilità gastronomica di ogni paese. L’idea è buona, anche se il conduttore si limita spesso ad una interazione piuttosto superficiale con le culture del luogo. Insomma, il cibo da strada è cultura, non c’è dubbio, ma dovrebbe anche essere una porta di accesso verso ciò che si vive dietro le porte delle case. C’è poi un tormentone al quale Golan non riesce proprio a sottrarsi: vuole provare lui stesso a cucinare lo street food, anche quando non si tratta solo di mettere un hamburger su una piastra o friggere dei pesciolini. Tuttavia, tirare la pasta o preparare, per fare un esempio, del sushi, non è proprio un gioco da ragazzi. Improvvisarsi nel ruolo dello “street chef” potrebbe anche esser preso come una mancanza di rispetto verso un cibo, quello da strada, che spesso porta alta la bandiera della tradizione gastronomica di un paese. Almeno, però, è da apprezzare il coraggio di Golan nell’assaggiare tutto ciò che gli viene offerto. Rete: laeffe Genere: Docu-cooking show Produzione: Kayenta Production, Anna Productions, Voyage Inc. Regia: Sara Baitel Autori: n.p. Conduttore: Ishai Golan In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 25x25’ Ascolti medi: n.p. 123 In 1/2 ora Rete: Rai 3 Genere: Informazione Produzione: Rai Regia: David Marcotulli Autori: Lucia Annunziata, Luca Marcenaro, Stefania Baldolini, Sara Bianchi, Alessandro De Angelis e AA. VV. Conduttrice: Lucia Annunziata In onda: dal 20 Settembre 2015 e durante tutta la stagione, la domenica, alle ore 14:30 Durata: 30’ Ascolti medi: 1.022.600 telespettatori; 5,75% share 124 Una formula semplice e uno studio minimalista con pochi fronzoli, si va dritti al punto: un’intervista di trenta minuti con i protagonisti dell’attualità, per lo più parlamentari o ministri ma anche importanti imprenditori, amministratori delegati di aziende pubbliche o private, o ancora semplici cittadini. Da sottolineare la puntata del 7 febbraio, dal titolo “Il piccolo Principe”, dedicata a Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto. La trasmissione si è aperta con un collegamento in esterna, in cui un’insegnante delle scuole medie del giovane ha letto la parte del piccolo aviatore che si perdeva nel deserto (contenuta nel celebre libro di Saint-Exupery), ruolo che lei stessa aveva assegnato al ragazzo in una recita scolastica. La conduttrice ha saputo affrontare una questione delicata e dolorosa con discrezione ma con determinazione, intervistando l’ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massari e chiedendo con forza la verità. L’Annunziata non risparmia agli ospiti le domande più spinose e sa frenare l’arroganza e la mancanza di rispetto che a volte mostrano, pretendendo, soprattutto dai politici, risposte e non giri di parole. Sul fondo dello schermo, un timer segna il passare dei minuti. Il talk show, basato di solito su un confronto a due ma che può anche prevedere un dibattito tra più ospiti, soprattutto in periodi elettorali, evita, dato anche il tempo ridotto, che ci si parli addosso o che si tergiversi troppo come spesso accade in programmi simili, che devono riempire uno spazio in palinsesto molto più ampio. Ingegneria impossibile Il progresso e la tecnologia hanno aiutato l’uomo a realizzare costruzioni di cui egli stesso a volte si stupisce: treni e aerei superveloci, grattacieli altissimi, ponti e navi imponenti. Su di esse è stato confezionato un programma molto interessante, durante il quale sono state ripercorse tutte le tappe che hanno condotto alla realizzazione di queste opere maestose. Per garantire ai telespettatori la più ampia comprensione degli argomenti trattati, si è rivelato fondamentale l’apporto di esperti del settore. Essi si sono soffermati in modo particolare sui procedimenti tecnici che hanno permesso di mettere a punto le opere presentate. Per renderli accessibili al pubblico, cui comunque è stata richiesta una buona dose di concentrazione per comprenderli, hanno optato per un linguaggio chiaro corroborato da spiegazioni effettuate anche con piccoli esperimenti. Dei capolavori ingegneristici attuali, poi, ne sono stati illustrati i precedenti storici: in questa maniera si è voluto ricordare il ruolo determinante di importanti personalità della scienza, spesso sconosciute al grande pubblico. I telespettatori sono così entrati in contatto con un settore della conoscenza complesso e allo stesso tempo affascinante. Soprattutto, però, hanno potuto prendere consapevolezza delle potenzialità creative della mente umana, che unite allo studio e al sacrificio possono permettere il raggiungimento di vette all’apparenza inaccessibili. Rete: Focus Genere: Cultura Produzione: Twofour Rights, Yesterday Regia: Matt Grosch, Greg Lander Williams, Tom Weller e RR. VV. Autori: AA. VV. Conduttore: n.p. In onda: dal 18 marzo al 22 aprile 2016, il venerdì, alle ore 21:15 Durata: 6x44’ Ascolti medi: n.p. 125 Italia Segreta Rete: Marcopolo Genere: Documentario Produzione: Sitcom Regia: Francesco Lofino Autori: Valeria Castrucci In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 48’ Ascolti medi: n.p. 126 “Italia Segreta” è un programma che conduce lo spettatore in un viaggio attraverso il Belpaese alla scoperta di luoghi splendidi e sconosciuti, castelli e monumenti che hanno resistito al logorio del tempo e che sono la testimonianza di parti della storia italiana meno nota, misteri nascosti, arte e bellezza, cultura, tradizioni del passato, spesso inseriti in angoli di paradiso. È possibile, così, ritrovarsi nelle stanze della meravigliosa Villa Rufolo a Ravello o nel suggestivo castello di Carini, vicino a Palermo, noto per una triste vicenda ad esso legata, o a sentire il respiro del fantasma del castello di Fosdinovo in Toscana. E, con la scusa di intrighi, racconti avvincenti e leggende, lo spettatore viene trascinato in luoghi di cui non conosceva neanche l’esistenza, alla scoperta di paesini sperduti, paesaggi incantati, con la curiosità di andare di persona a ritrovare i posti raccontati e mostrati dalle telecamere. Una trasmissione che ricorda agli italiani quanto ci sia ancora da scoprire della loro terra - di cui bisogna conoscere le radici culturali storiche e artistiche - e quanto sia bello sentirsi fieri di vivere in un Paese che ha tanto da dare e da insegnare, e che li invita a far conoscere e amare tutto questo alle nuove generazioni. Italia: Viaggio nella bellezza Sacra di San Michele in Val di Susa, simbolo del Piemonte; i Castelli del Senese con le sue città fortificate; Alba Fucens, uno dei più antichi centri della colonizzazione latina, rimasta sepolta per tanti secoli e riscoperta solo nel 1949; la Basilica di Santa Caterina di Alessandria a Galatina con i suoi ricchissimi cicli di affreschi; le stazioni della metropolitana di Napoli; e poi ancora Milano e Matera, città molto diverse tra loro ma accomunate da due grandi eventi internazionali. Sono solo alcuni dei luoghi descritti da questo ambizioso programma, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, che tutti dovrebbero vedere e rivedere per prendere coscienza del privilegio di vivere in una terra così ricca e straordinariamente varia, che ha visto il susseguirsi di epoche e civiltà che hanno lasciato in eredità tesori preziosi da custodire e valorizzare. Obiettivo della trasmissione è promuovere le bellezze artistiche di luoghi spesso meno noti alla maggioranza delle persone e, come rammentano i titoli di testa, sottolineare come l’Italia sia terra delle meraviglie e culla di civiltà, ricca di arte, storia e cultura patrimonio dell’umanità. I documentari sono stati girati in alta definizione e pensati anche per una distribuzione internazionale del prodotto, con l’intento di mostrarlo anche ad un pubblico straniero. Tutti sono stati realizzati con il coinvolgimento di grandi esperti e la consulenza scientifica di noti docenti di storia dell’arte e di archeologia provenienti dalle più prestigiose università italiane. Rete: Rai Storia Genere: Cultura Produzione: Rai Cultura in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regia: RR. VV. Autori: Eugenio Farioli Vecchioli, Davide Savelli e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, il lunedì, alle ore 22:00 Durata: 50’ Ascolti medi: n.p. 127 Italia’s Got Talent Reti: Sky 1, TV8 Genere: Talent show Produzione: FremantleMedia Italia Regia: Cristiano D’Alisera, Alessio Muzi Autori: Michele Astori, Valdo Gamberutti, Amato Pennasilico, Marco Terenzi, Arrigo Benedetti e AA. VV. Conduttrice: Lodovica Comello In onda: dal 16 marzo al 13 maggio 2016, il mercoledì e un venerdì, alle ore 21:15 Durata: 10x2h Ascolti medi: 1.815.000 telespettatori; 6,93% share 128 Il programma ha mostrato un’impostazione più asciutta, con un buon ritmo, un montaggio ben studiato nell’equilibrio tra immagini e musica, un’ottima regia. Confermata la giuria (Bisio, Zilli, Matano, Littizzetto), nuova invece la conduttrice: Lodovica Comello. Rispetto alla materna e dolce Vanessa Incontrada, lei ha, data la giovane età, uno spirito frizzante e brioso che ben si è sposato col clima del talent; ciò le ha consentito di assolvere bene al suo compito, facendo talora anche da motivatrice e sostenitrice dei protagonisti. Come già con X Factor, Sky dà spazio ai giovani ed è senz’altro una scelta da apprezzare. Nessuna novità di rilievo, se non quelle portate dall’originalità dei concorrenti, sempre ben introdotti con un finestra sulla loro vita per aiutare lo spettatore a empatizzare con loro e a comprenderne meglio le performance. Qualche doppio senso, qualche esibizione al limite del trash, ma si è trattato di eccezioni. Lo show è riuscito anche stavolta a divertire, stupire, commuovere senza superare il limite del buon gusto, senza strafare, senza manie di protagonismo. Il merito va indubbiamente anche ai giudici che si sono messi al servizio del format: ognuno con la sua personalità, con le caratteristiche e le competenze che gli sono proprie, non togliendo spazio e attenzione ai concorrenti. Hanno offerto critiche sensate e motivate, non offendendo mai i partecipanti anche dopo esibizioni inaccettabili, lasciandosi coinvolgere umanamente ed emotivamente quando la situazione lo ha richiesto. Italiani Da Saragat a Troisi, da Nenni a Pio XII, non dimenticando scrittori come Fruttero e Pivano: sono solo alcuni dei personaggi cui sono state dedicate le nuove puntate del programma di Rai Storia. Sessanta minuti per ripercorrere le loro vite, che hanno lasciato un segno importante nella cultura e nella società italiana, alle quali hanno contribuito a dare lustro anche all’estero. La trasmissione si compone principalmente di filmati, noti e non, che permettono di raccontare i momenti più significativi dell’esistenza dei protagonisti di ogni appuntamento. Fondamentale in tal senso è anche il ricorso all’immenso patrimonio delle teche Rai, che rappresenta una risorsa determinante per la realizzazione del format. Tramite le immagini, d’epoca o recenti, il telespettatore può ascoltare e vedere il personaggio su cui la puntata è incentrata, conoscendone direttamente pensieri e azioni. Non solo, però: si dà voce ai familiari, conoscenti o a chi ha lavorato con loro, dando spazio anche a esperti che aiutano a comporre un ritratto dei protagonisti da un punto di vista critico. Il conduttore Paolo Mieli interviene quanto basta, per introdurre la puntata e fornire un suo commento alla fine, lasciando che siano le immagini a parlare ai telespettatori. Ne fuoriesce un programma ben strutturato e che permette anche di raccontare l’Italia del passato prossimo e remoto, contesti con cui il pubblico riesce a entrare in contatto attraverso una modalità descrittiva esaustiva, coniugando approfondimento storico e chiarezza espositiva. Rete: Rai Storia Genere: Documentario Produzione: Rai Regia: RR. VV. Autori: AA. VV. Conduttore: Paolo Mieli In onda: dal 6 ottobre 2015 e durante tutta la stagione, il martedì, alle ore 21:30 Durata: 1h Ascolti medi: n.p. 129 Jamie Oliver Ricette a 5 euro - Prima stagione Rete: laeffe Genere: Cooking show Produzione: Fresh One Productions Regia: Mike Matthews Autori: AA.VV. Conduttore: Jamie Olivier In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 12x1h Ascolti medi: n.p. 130 Uno degli chef più amati al mondo (che pesca a mani basse, com’è giusto, dalla cucina italiana), Jamie Oliver, si butta a capofitto in un programma a metà fra il gastronomico e l’educativo. A testa bassa sui fornelli, per permettere al pubblico a casa di ripetere le sue ricette, il cuoco spiega come riciclare ed evitare gli sprechi, creando dai cosiddetti “scarti” piatti meravigliosi. Per farlo, innanzitutto occorrono dei piccoli accorgimenti: se possibile tenere in casa dei vasetti con gli odori più comuni, come basilico, rosmarino e timo. Nel frigo, quando si fa la spesa, “posteggiare” dietro i prodotti nuovi i più vecchi, in modo da avere sempre in primo piano quelli con la data di scadenza più vicina. E poi via alla fantasia, in una materia dove (è inutile dirlo) gli italiani sono sicuramente gli spettatori più competenti. Ecco che l’agnello della domenica rimasto nella teglia diventa, sfilacciato e condito con spezie orientali, cous cous e yogurt, il ripieno di involtini di pasta fillo un piatto rigenerato dal sicuro appeal. Allo stesso modo il pane raffermo, tostato e spezzettato, è uno degli ingredienti principali della “panzanella”, ricetta amatissima anche dagli americani. Jamie non si risparmia nell’utilizzo di verdure, come suo solito, e grazie a un vero e proprio team di esperti di sicurezza degli alimenti (si tratta pur sempre di avanzi e l’utilizzo va fatto in tempi utili), di budget, di valori nutrizionali e di mercati, regala ai telespettatori un programma educativo per tutti, bambini compresi. Jamie Oliver Super Food Super Food è il programma del celebre chef Jamie Oliver, in cui si mette a fuoco il binomio cibo-salute nella maniera più completa. Il protagonista viaggia nei posti della Terra dove si vive mediamente più a lungo: dalle isole della Grecia alla giungla del Costa Rica, fino alle città del Giappone, svela i segreti della cucina sana, con un grande utilizzo di frutta e verdura e un apporto equilibrato di proteine e carboidrati. Così, nelle sue creazioni, abbastanza facili e riproducibili da tutti, il maiale si unisce con carote, broccoli e salsa alla mela. L’hummus orientale (fatto di ceci, salsa di sesamo e limone) diventa il pinzimonio di sedani e ravanelli. In generale, la carne è sempre bilanciata da una quantità almeno uguale, se non superiore di verdura e la dose dei carboidrati è controllata. L’utilizzo copioso di alghe da parte dei giapponesi, così come il famoso tabulè libanese, dove prezzemolo e limone creano una vera e propria esplosione di vitamine, sono solo alcuni degli accorgimenti di Oliver per dimostrare come sapore e salute vadano assolutamente d’accordo. Cromaticamente le sue pietanze, accostando sempre a carne o riso o altro, i colori sgargianti degli ortaggi e della frutta, invogliano gli spettatori a mangiare sano. Non mancano anche qui delle accortezze: pure le verdure bisogna saperle cucinare ed a volte Jamie si aiuta con salse, naturalmente fatte in casa. In buona sostanza, lo chef aiuta il pubblico a casa a non dimenticare mai che metà del piatto dev’essere di colore verde. Rete: laeffe Genere: Docu-cooking show Produzione: Fresh One Productions Regia: Martha Delap Autori: AA.VV. Conduttore: Jamie Oliver In onda: da lunedì 21 a venerdì 25 e lunedì 28 dicembre 2015, alle ore 20:00 Durata: 6x1h Ascolti medi: n.p. 131 Junior Bake Off Italia Rete: Real Time, K2, Frisbee Genere: Talent show Produzione: Magnolia Regia: Giuseppe Bianchi Autori: Nadia Forini, Peppi Nocera, Monia Palazzo Conduttrice: Benedetta Parodi In onda: dal 27 novembre al 18 dicembre 2015, il venerdì, alle ore 21:10 Durata: 4x1h Ascolti medi: 937.000 telespettatori; 3,5% share 132 In seguito al successo del “programma-madre”, Magnolia ha realizzato anche una versione junior del talent show dedicato al mondo della pasticceria. Così, i protagonisti sono stati dieci bambini compresi tra gli otto e i dodici anni. Come i colleghi più grandi, ogni settimana i piccoli sono stati chiamati a mettersi alla prova con ricette gradualmente più complesse, sia da soli che in coppia, in alcuni casi aiutati anche da ospiti. L’atmosfera rassicurante, sia per la location che per il garbo della conduttrice e dei giudici, ha permesso ai bambini di partecipare al talent considerandolo principalmente un’occasione per divertirsi e stringere nuove amicizie. Allo stesso tempo, per i piccoli partecipanti la trasmissione ha costituito un’ottima opportunità di crescita. Per realizzare al meglio le ricette assegnate, infatti, hanno dovuto mettere in campo concentrazione, organizzazione, responsabilità, mixandole con una buona dose di creatività, ingrediente necessario per fare la differenza. Nel programma è stato evidente, fin dall’inizio, l’intento di creare un clima di familiarità, data soprattutto l’età dei protagonisti. Un obiettivo centrato in pieno e che ha permesso di limitare al minimo la competizione tra i giovanissimi concorrenti, che non a caso in tante occasioni si sono aiutati vicendevolmente per riuscire a cucinare quanto richiesto, rassicurati con dolcezza da Benedetta Parodi e anche da Clelia D’Onofrio ed Ernst Knam nei momenti di difficoltà ai fornelli. L’Anno che Verrà Non male sarebbe stato il programma, che da vari anni fa compagnia agli italiani nella notte di San Silvestro e li traghetta dal vecchio al nuovo anno, se non fosse stato per qualche inaccettabile errore! Amadeus si è confermato ottimo presentatore e intrattenitore. Disinvolto e a proprio agio anche Papaleo, a cui sicuramente ha giovato l’aria di casa. Ospiti gradevoli e anche di rilievo. Tanta bella musica, con Venditti, Malika Ayane, Masini, Michielin, Urban Strangers, Renga, Noemi, Poul Young, Arbore con l’Orchestra Italiana, i bravissimi protagonisti di “Tale e Quale show”, tutto dal vivo grazie ai trenta professori dell’orchestra Rai. A fare, da spettacolare cornice i sassi di Matera e, grazie alle suggestive riprese e l’accurata presentazione storica e culturale di Silvia Salemi, viene proprio voglia di andarli a visitare. Peccato che tanta cura non sia stata messa nel verificare l’orario e che la mezzanotte su Rai 1 sia scattata con un minuto d’anticipo circa rispetto al resto d’Italia. E peccato che l’attenzione sia mancata anche nel controllare e selezionare gli sms inviati dal pubblico e fatti passare in sovrimpressione: poco male se qualcuno che ancora non aveva visto Star Wars abbia scoperto in anticipo il finale, ma assai grave che sia potuta passare una bestemmia a offendere tutti coloro che credono in Dio proprio nei primi momenti dell’anno, mentre magari a Lui affidavano le aspettative per il 2016 appena giunto. Una caduta grave, che ha affossato un programma che avrebbe meritato altro giudizio per l’impegno profuso da tutto lo staff. Rete: Rai 1 Genere: Varietà Produzione: Rai, Regione Basilicata Regia: Maurizio Pagnussat Autori: Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Walter Santillo, Giovanni Trevisan, Gianluca Pecchini Conduttori: Amadeus, Rocco Papaleo In onda: giovedì 31 dicembre 2015, alle ore 21:00 Durata: 5h10’ Ascolti medi: 5.565.000 telespettatori; 31,45% share 133 L’Arena Rete: Rai 1 Genere: Talk show Produzione: Rai Regia: Giovanni Caccamo Autori: Anna Maria De Nittis, Massimo Giletti, Manuela Ferri, Emanuela Imparato, Francesco Maimone e AA. VV. Conduttore: Massimo Giletti In onda: dal 20 settembre 2015 al 15 maggio 2016, la domenica, alle ore 14:00 Durata: 33x2h10’ Ascolti medi: 3.255.200 telespettatori; 19,08% share 134 Rispetto alle scorse edizioni, il programma non ha mostrato novità. La struttura è rimasta quella conosciuta: talk sull’attualità e soprattutto sui problemi che affliggono il nostro Paese, e una parte più leggera, con interviste a vip. Una composizione che risulta opportuna: è importante far conoscere all’audience le tante storture del sistema pubblico e sociale. Proporre questi temi nel primo pomeriggio domenicale, in cui gran parte degli italiani è a casa, è una scelta mirata a raggiungere la più ampia platea di telespettatori e stimolarne il pensiero critico. Allo stesso tempo, proprio per il giorno e l’orario di messa in onda, l’offerta di contenuti meno impegnativi è anche un modo per permettere al medesimo pubblico di trascorrere il post-pranzo davanti alla tv in modo più rilassato. Gli aspetti meno convincenti del format sono stati, data anche la sostanziale immutabilità, quelli riscontrati anche in passato. In particolar modo, nella parte dedicata al dibattito sull’attualità, si è spesso riscontrata una tendenza ad aumentare i toni, con discussioni accese tra i presenti. Giletti, anche perché molto sensibile alle tematiche trattate (si pensi alla questione dei vitalizi ai parlamentari o dei “furbetti del cartellino”), ha tenuto alta la vis polemica del programma, perdendo spesso di vista il ruolo di mediatore tra le diverse voci. Ciò ha finito per creare confusione: è questo il rischio che il programma deve eliminare negli anni a venire, per scongiurare il pericolo di vanificare il lodevole intento di denuncia che da sempre lo caratterizza. L’Eredità Due cambiamenti hanno caratterizzato il quiz: uno studio e un gioco nuovi. Via il “bivio”, ecco il “triello”: da quest’anno a contendersi l’accesso alla nota “ghigliottina” sono stati tre e non più due concorrenti, come previsto dal regolamento fino all’anno scorso. Una soluzione interessante che ha reso lo show ritmicamente più intenso e coinvolgente, mettendo ogni sera alla prova i concorrenti di turno, chiamati ad essere ancor più attenti a dare la risposta giusta onde evitare di dare vantaggi agli avversari. Il format si è confermato un prodotto di qualità, costituendo un esempio di intrattenimento divertente e garbato, piacevole compagnia per gli italiani nell’ora che precede la cena. Il successo di un programma passa inevitabilmente per chi lo conduce e “L’eredità” è un esempio lampante. Carlo Conti e Fabrizio Frizzi, conduttori a turno, con signorilità e simpatia hanno guidato il quiz mettendo sempre al centro degli eventi i partecipanti. Con affabilità, si sono divertiti a scherzare con loro sui pregi, sui difetti, sugli hobby, anche quelli più bizzarri, senza però mai metterli in ridicolo. I giochi sono risultati adatti ad un pubblico trasversale, stimolando l’intuito e il ragionamento, oltre a mettere alla prova le conoscenze di cultura generale di ognuno. Un quotidiano ed utile allenamento anche per i telespettatori, che hanno potuto godere di una trasmissione che da sempre ha fatto della creazione di un clima familiare un suo must. Rete: Rai 1 Genere: Quiz Produzione: Magnolia Regia: Sabrina Busiello Autori: Carlo Conti, Mario D’Amico, Emanuele Giovannini, Antonio Miglietta, Umberto Sebastiano, Leopoldo Siano Conduttori: Carlo Conti, Fabrizio Frizzi In onda: dal 21 settembre 2015 al 29 maggio 2016, tutti i giorni, alle ore 18:50 Durata: 1h Ascolti medi: 4.947.500 telespettatori; 24,28% share 135 L’Isola dei Famosi Rete: Canale 5 Genere: Reality show Produzione: Magnolia Regia: Roberto Cenci Autori: Paola Papa, Celeste Laudisio, Peppi Nocera, Lorenzo Campagnari, Claudio Centimeri e AA. VV. Conduttrice: Alessia Marcuzzi In onda: dal 9 marzo al 2 maggio 2016, un mercoledì e il lunedì, alle ore 21:10 Durata: 9x3h’ Ascolti medi: 4.241.000 telespettatori; 22,2% share 136 L’aspetto, in teoria, più interessante di quest’edizione era la partecipazione come concorrente di Simona Ventura, a lungo al timone del programma. Si è deciso di puntare molto su di lei, per il suo carattere forte e diretto, che inevitabilmente l’ha portata ad entrare in contrasto più volte con i compagni di avventura. Neanche lei ha però salvato il format dalla ripetitività, che si è provato ad arginare senza risultati significativi. Le liti anche quest’anno non sono mancate, esacerbate dalle difficoltà di sostentamento causate dal contesto selvaggio in cui i “naufraghi per scelta” hanno soggiornato. I battibecchi sono sfociati in più di un’occasione in alterchi, in particolar modo tra le concorrenti, tra accuse, ripicche e insinuazioni con parolacce annesse. Il fondo si è toccato nella puntata del 4 aprile, tra violente e volgari lotte nel fango e una pericolosa prova di immunità in apnea, dove in studio si è temuto per l’incolumità della concorrente Mercedesz Henger. Rispetto alla precedente edizione, si è puntato ancor di più sull’espediente della nudità, cui sono stati costretti alcuni partecipanti per esigenze di gioco, per sollecitare il pubblico e destarne la curiosità morbosa. Deleterie, seppur prevedibili, le conseguenze, visti i nudi integrali (seppur fugaci) a cui i telespettatori, potenzialmente anche i più piccoli, hanno assistito durante alcune puntate. Se si voleva, dunque, ridare nuova linfa al programma, si sono scelte le soluzioni sbagliate, relegandolo ancor di più ad esempio di tv spazzatura. L’erba dei vicini Beppe Severgnini ha ideato e condotto quello da lui stesso definito “un gioco di società televisivo”, mettendo ogni settimana a confronto l’Italia con alcuni stati europei e di altri continenti. L’obiettivo era scoprire se il Belpaese o l’avversario di turno fosse più bravo o “meno peggiore” sotto molteplici aspetti: la qualità della vita, il lavoro, la scuola, il turismo, la musica, la cucina ed altri ancora. La trasmissione ha così provato a superare i pregiudizi (positivi e negativi) che tendono a manifestarsi quando si raffrontano abitudini ed usi del paese di appartenenza con quelle di un altro straniero. Il modo per farlo è stato originale: far votare il pubblico in studio e a casa prima e dopo aver trattato i singoli argomenti oggetto di paragone, compiuto tramite servizi, interventi di comici e di ospiti dell’una e dell’altra “squadra” ed anche con l’ausilio di cartoni animati. Tutto ciò per provare a far cambiare idea agli italiani. L’intento non sempre è stato centrato, a dimostrazione di come sia difficile scalfire preconcetti sedimentati nel tempo, ma il tentativo è da apprezzare. Alla platea in studio e in ascolto è stata data l’opportunità di scoprire con un linguaggio semplice gli elementi che caratterizzano la vita di società spesso opposte a quella italiana, suscitando anche riflessioni sulle differenze dal punto di vista politico ed economico che hanno spesso dimostrato come l’Italia abbia molto da imparare dai paesi che la circondano. Rete: Rai 3 Genere: Attualità Produzione: Ruvido Produzioni Regia: Andrea Soldani Autori: Beppe Severgnini, Casimiro Lieto, Angelo Ferrari, Ilenia Ferrari, Piero Passaniti, Federico Taddia Conduttore: Beppe Severgnini In onda: dal 9 novembre al 14 dicembre 2015, il lunedì, alle ore 21:05 e dal 25 marzo al 28 aprile 2016, il venerdì o il giovedì, alle ore 21:05 Durata: 12x1h50’ Ascolti medi: 981.000 telespettatori; 3,85% share 137 L’isola di Adamo ed Eva Alle origini dell’amore Rete: NOVE Genere: Dating show Produzione: Endemol Regia: Alessio Muzi Autori: Caterina Gaia, Mauro Sucato, Francesco D’Uva Conduttrice: Vladimir Luxuria In onda: dal 7 ottobre al 9 dicembre 2015, il mercoledì, alle ore 21:10 Durata: 10x50’ Ascolti medi: 600.000 telespettatori; 1,3% share 138 Già trasmesso in altri paesi europei, è arrivata la versione italiana di questo dating show presentato come “un incredibile esperimento televisivo per trovare il vero amore nella sua forma più pura”. Lo schema è semplice: un uomo ed una donna si incontrano per la prima volta su un’isola deserta completamente nudi, rappresentando contemporanei Adamo ed Eva in un paradiso terrestre. Su di loro si sa poco, ciò che conta è che entrambi cercano l’anima gemella. Rompe l’equilibrio l’arrivo di un terzo incomodo, che può essere un altro lui o un’altra lei; a quel punto, l’Adamo o l’Eva di turno dovrà scegliere tra le due o i due pretendenti. Tra una scena e l’altra della vita sull’isola dove si cerca di fare colpo sul probabile partner, ecco i commenti di Vladimir Luxuria che riassume e argomenta, a volte con ironia, gli stati d’animo e le reazioni dei concorrenti. Nonostante la nudità sia presentata come il tentativo di togliere tutte le sovrastrutture che influenzano il giudizio che ci si può fare su chi ci si trova davanti, in realtà è solo un modo per attirare audience facendo leva sul voyeurismo più becero. I più curiosi, però, sono rimasti delusi perché le parti intime sono state censurate e infatti gli ascolti sono stati più bassi dopo il boom dell’esordio. C’è poi un altro aspetto: la prima cosa che i telespettatori apprendono dei protagonisti è la loro professione. È il lavoro la vera sovrastruttura e ciò permette a chi guarda di assegnare in ogni caso ai concorrenti un posto preciso nella società. Tutti i discorsi sulla nudità dell’animo, dunque, sono pura ipocrisia. La Gabbia Questo talk show di approfondimento politico ha delle caratteristiche peculiari rispetto ad altri programmi del genere: gli ospiti devono essere pronti fin da subito a essere messi sotto pressione e a non rilassarsi, non gli è permesso neanche di star seduti. Così come i comuni cittadini sono ingabbiati da istituzioni politiche, sociali e psicologiche, anche loro sono simbolicamente rinchiusi con il conduttore in una gabbia e devono essere pronti a domande e richieste di chiarimenti, senza sconti per nessuno. È ovvio, come registrato anche quest’anno, che la situazione non rilassata, i quesiti pungenti e incalzanti, la presenza di ospiti con visioni diametralmente opposte e la scelta di argomenti “caldi” portino spesso ad alzare i toni della discussione e a finire allo scontro. Il talk show è pur sempre uno “show”. Comunque, al di là di certi eccessi e di qualche mancanza di oggettività da parte di Paragone, i temi trattati nel corso di questa edizione si sono rivelati attuali e di interesse comune. Il ritmo vivace della trasmissione ha fugato la possibilità di annoiarsi, tutti gli ospiti sono riusciti ad avere spazio e nel complesso gli ascoltatori hanno avuto la possibilità di farsi un’idea. Importante il contributo del pubblico, intervenuto esprimendo il suo parere e mostrandosi in accordo o in disaccordo con i partecipanti ai dibattiti: in un certo senso ha rappresentato lo spettatore, interpretandone gli stati d’animo e i punti di vista. Rete: LA7 Genere: Talk show Produzione: LA7 Regia: Rinaldo Gaspari Autori: Gianluigi Paragone, Francesco Borgonovo, Stefania Cioce, Alessandro Montanari Conduttore: Gianluigi Paragone In onda: dal 9 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il mercoledì, alle ore 21:10 Durata: 3h Ascolti medi: 684.000 telespettatori; 3,37% share 139 La prova del cuoco Rete: Rai 1 Genere: Cooking show Produzione: Rai 1, Endemol Regia: Simonetta Tavanti Autori: Fabrizio Zaccaretti, Giuseppe Bosin, Antonella Clerici, Dario Tajetta, Anna Pagliano e AA. VV. Conduttrice: Antonella Clerici In onda: dal 7 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al sabato, alle ore 12:00 Durata: 1h15’ Ascolti medi: 1.935.300 telespettatori; 16,33% share 140 La conduttrice ha sempre dichiarato di voler fare una tv sobria e tranquilla ed effettivamente sembra riuscirci, almeno nella fascia oraria pre-pranzo, ormai da sedici anni. Quest’appuntamento fisso, che si vanta di essere stato il primo a sdoganare le ricette sul piccolo schermo, in realtà dimentica che già agli albori della televisione italiana, addirittura nel 1956, un intellettuale dell’epoca come Mario Soldati faceva qualcosa dello stesso genere, cercando di rendere con le parole i colori della cucina tradizionale. Negli anni lo show ha visto piccoli cambiamenti nella struttura, ma sostanzialmente è rimasto sempre uguale a se stesso, mantenendo invariata soprattutto la gara che vede coinvolti chef professionisti e concorrenti normali. Ai piatti nostrani si intervallano escursioni nella cucina etnica, ma sempre mantenendo il focus su quella italiana e sulle varietà regionali che sono parte integrante dell’identità del Belpaese. La semplicità è probabilmente la chiave vincente. Nel vasto panorama di cooking show e addirittura di canali tematici in cui si propongono ricette per tutti i gusti e tutti gli orientamenti culturali, “La prova del cuoco” rappresenta un approdo quasi rassicurante per gli amanti della cucina che ritrovano volti ormai noti tra gli chef, che non appaiono mai spocchiosi e presuntuosi come spesso accade quando alcuni diventano vere e proprie star. Mantenere una media di ascolti dignitosa in tale panorama dimostra la qualità dell’offerta e la sfida sembra essere stata superata a pieni voti anche per questa stagione. La strada dei miracoli La spiritualità e la fede sono stati i pilastri del programma, che quest’anno ha aumentato il numero di puntate rispetto alla prima edizione. Durante la trasmissione sono stati analizzati gli eventi più significativi della storia della Chiesa che da sempre hanno suscitato interrogativi ed a cui sono legati eventi miracolosi. Tra questi, le apparizioni mariane a Lourdes, Medjugorje e Fatima, solo per citarne alcuni. Allo stesso tempo si è dato spazio maggiore anche a tematiche della più stretta attualità, focalizzando inoltre l’attenzione sui protagonisti più importanti del cattolicesimo. I fatti sono stati ricostruiti con rigore metodologico, fondamentale per presentare argomenti così delicati ai telespettatori, cui si è andato incontro proponendoli con un linguaggio chiaro. L’elemento che ha impreziosito il format è stato il ricorso a testimonianze di persone comuni che, a loro dire, sono state dirette protagoniste di miracoli o fatti inspiegabili dalla scienza. Nel raccontare le loro storie, la conduttrice è stata equilibrata nel presentarle senza l’intento di convincere il pubblico a crederci, ma stimolandone la riflessione critica. Un elemento, quest’ultimo, alla base dei dibattiti in studio tra opinionisti appartenenti al mondo cattolico, credenti e non. Nei confronti tra gli ospiti in qualche occasione i toni si sono un po’alzati, rischiando di disorientare il telespettatore: l’unico neo per una trasmissione ricca di contenuti e curata nel porgerli al pubblico. Rete: Rete 4 Genere: Talk show, informazione Produzione: Videotime Regia: Rinaldo Gaspari Autori: Enrico Parodi, Adriano Bonfanti, Fabio Marchese Ragona, Monica Arcadio, Alessandro Bontempi e AA. VV. Conduttrice: Safiria Leccese In onda: dal 13 ottobre al 15 dicembre 2015, il martedì, e dal 19 gennaio al 24 marzo 2016, il martedì e un giovedì, alle ore 21:10 Durata: 20x2h40’ Ascolti medi: 1.012.000 telespettatori; 4,93% share 141 Laura & Paola Rete: Rai 1 Genere: Varietà Produzione: Ballandi Multimedia, F&P Group Regia: Cristiano D’Alisera Autori: Paola Cortellesi, Laura Pausini, Furio Andreotti, Gianluigi Attorre, Paolo Biamonte e AA. VV. Conduttrici: Laura Pausini, Paola Cortellesi In onda: dal 1° al 15 aprile 2016, il venerdì, alle ore 21:20 Durata: 3x2h20’ Ascolti medi: 4.971.000 telespettatori; 21,4% share 142 L’inedita coppia Pausini - Cortellesi ha realizzato un varietà molto gradevole, mostrando come a volte sperimentare, anche per la tv pubblica, sia la ricetta migliore per portare novità e qualità. Il programma ha evidenziato le capacità artistiche delle protagoniste, diverse ma complementari. Se di Paola Cortellesi se ne conosceva la bravura nella recitazione e nell’intrattenimento, lo stesso non poteva dirsi della cantante romagnola. Laura Pausini ha invece dimostrato di possedere una sorprendente abilità nella conduzione, condita dalla giusta dose di spontaneità e di autoironia. Fondamentale per la resa complessiva dello show il grande affiatamento che si è creato tra loro. Proprio per questo gli sketch, i siparietti, gli scambi di battute sono stati brillanti e divertenti, così come gli ampi spazi musicali in cui hanno spesso omaggiato in modo originale artisti italiani ed internazionali. Nutrito il parterre di ospiti con i quali hanno interagito, anche se quasi tutti hanno partecipato per fini promozionali, neanche troppo velati. Oltre ad una componente di puro intrattenimento, si è dato spazio anche a tematiche di stretta attualità. Ciò grazie ai monologhi recitati da Paola Cortellesi, che ha dato ulteriore prova di essere un’attrice a tutto tondo, capace sia di far ridere sia di emozionare il pubblico. I suoi interventi hanno permesso di accendere i riflettori su problematiche sociali rilevanti, seppur a volte i punti di vista espressi abbiano rischiato di travalicare il confine tra la riflessione critica e la strumentalizzazione ideologica. Le Iene Show Qualche novità per il programma di Italia 1. Alla conduzione, spiega Ilary Blasi, ecco “un trio”: Teo Mammucari, lei e il bimbo di cui è in attesa! Poi il Trio Medusa, che li accompagna con la voce fuori campo al posto della Gialappa’s, trasferitasi alla Rai. A gennaio l’avvicendamento con cinque nuovi presentatori: Miriam Leone, Fabio Volo, Geppi Cucciari, Pif e Nadia Toffa. Per il resto, cambiano i personaggi dei vari siparietti ma non il format, sempre fedele a se stesso: i servizi si susseguono tra una battuta e l’altra dei conduttori e l’alternarsi di argomenti dal forte impatto emotivo e sociale con altri più leggeri per strappare qualche risata. Nessuno viene risparmiato nell’intento di denunciare o di mettere in ridicolo. E forse è proprio qui il “limite” del programma: il non avere un senso del “limite”, il non sapersi fermare di fronte a quel confine invalicabile che dovrebbe essere il rispetto delle persone e della loro parte più profonda, le convinzioni morali e religiose che non possono mai essere messe alla berlina. Dunque non fanno poi tanto ridere filmati volti a deridere uomini che ricoprono un ruolo istituzionale o religioso, né personaggi come il Sergente Hartman, che aggredisce le persone coprendole di improperi e volgarità. Un vero peccato, perché i servizi di denuncia, che ormai quasi solo questo programma ha il coraggio di fare, sono di grande utilità sociale, portando a smascherare truffe ai danni di tanti cittadini, con una particolare attenzione alla tutela della salute e alla protezione di quelle fasce più deboli che non hanno voce. Rete: Italia 1 Genere: Intrattenimento, attualità Produzione: RTI Regia: Antonio Monti Autori: Filippo Casaccia, Max Ferrigno, Riccardo Festinese, Alessandro Frigo, Lorenzo Maiello e AA. VV. Conduttori: Conduttori vari In onda: dal 27 settembre al 7 dicembre 2015, la domenica o il lunedì e dal 24 gennaio al 5 maggio 2016, il martedì o il giovedì o la domenica, alle ore 21:25 Durata: 43x2h’ Ascolti medi: 2.178.250 telespettatori; 10,57% 143 Linea Bianca Rete: Rai 1 Genere: Cultura Produzione: Rai Regia: Roberto Valdata, Eleonora Niccoli, Alessandro Ingargiola e RR. VV. Autori: Massimiliano Ossini, Luciano Bossi, Andrea Pasquini Conduttore: Massimiliano Ossini, Alessandra Del Castello In onda: dal 26 dicembre 2015 al 26 marzo, il sabato, alle ore 14:00 Durata: 13x50’ Ascolti medi: 2.041.000 telespettatori; 11,5% share 144 Torna per la seconda edizione consecutiva, dopo una pausa lunga oltre dieci anni, il programma che, sulla scia dei “fratelli” Linea Blu e Linea Verde, porta i telespettatori a conoscere le bellezze paesaggistiche italiane, in questo caso quelle montane, ancor più affascinanti perché imbiancate nella stagione invernale. Migliaia di piste innevate vengono mostrate, e in parte percorse, dai presentatori e dalle loro guide. Vette incantate, “scorci di suggestiva bellezza” tolgono letteralmente il fiato. Linea Bianca però mostra anche l’arte, la cultura e le tradizioni delle zone di montagna, i segni della storia che questi luoghi conservano. E ancora: informazioni gastronomiche, nozioni culinarie e di educazione alimentare sulla base dei prodotti locali; flora e fauna con la loro biodiversità; informazioni sugli sport che si possono praticare, anche quelli meno noti. Uno spazio è dedicato alla sicurezza: come vivere la montagna evitando i rischi e godendo a pieno di tutte le possibilità che essa offre. Un programma affascinante, insomma, per chi è appassionato e per chi ancora non lo è (magari i più giovani), perché possa scoprire una parte così preziosa del nostro Paese. Il ritmo giusto, la splendida fotografia, l’ottimo lavoro di autori e regia, insieme alle capacità di Massimiliano Ossini, perfettamente a suo agio nell’ambiente montano, e Alessandra Del Castello, quest’anno più sciolta e naturale nel ruolo di conduttrice, raggiungono l’obiettivo di far innamorare lo spettatore dei luoghi presentati in tutti i loro aspetti. Made in Sud Tra conferme e novità, l’intento del programma è rimasto lo stesso: valorizzare su scala nazionale la comicità meridionale. La sproporzione sul piano della provenienza geografica dei cabarettisti, però, si è avvertita anche quest’anno: quasi tutti erano napoletani. In questo modo non si è data al pubblico l’opportunità di conoscere le diversità interregionali nell’intrattenimento, nonostante la folta pattuglia di personaggi in scena. Proprio l’abbondanza di protagonisti lasciava sperare in una buona varietà nei contenuti, che invece non si è avvertita come avrebbe dovuto. Molte delle situazioni comiche inscenate sono state ripetitive, sia nella riproposizione di luoghi comuni legati alla cultura del Sud, sia nel racconto ironico di situazioni quotidiane o familiari. Di conseguenza gli sketch e i siparietti, anche con i conduttori, sono spesso risultati scontati. La risata è sì scappata, ma sempre con la consapevolezza di aver ascoltato già in passato la battuta o il gioco di parole pronunciato. A volte, poi, si è assistito ad un umorismo eccessivo, con allusioni di natura sessuale e anche l’utilizzo di parolacce. Ricorrere a questi strumenti è ormai di prassi per molti programmi del genere; di certo non è educativo, ma rischioso per il pubblico giovane, specialmente perché questo tende ad adottare nel proprio linguaggio le “frasi-tormentone” dei suoi comici preferiti. Avrebbe dato più qualità al programma la giusta dose di satira politica, terreno tuttavia battuto soltanto da pochissimi artisti. Rete: Rai 2 Genere: Cabaret Produzione: Rai, Tunnel Produzioni Regia: Sergio Colabona Autori: Nando Mormone, Paolo Mariconda, Riccardo Cassini, Mirko Setaro, Francesco Albanese e AA. VV. Conduttori: Gigi e Ross, Fatima Trotta, Elisabetta Gregoraci In onda: dal 23 febbraio al 30 maggio 2016, il martedì, in vari giorni, alle ore 21:20 Durata: 14x2h40’ Ascolti medi: 1.906.400 telespettatori; 8,93% share 145 Mamma Sei 2 Much! Seconda stagione Rete: Real Time Genere: Docu-reality Produzione: Endemol Italia Regia: Angelo Vitale Autori: Francesco D’Uva, Valentina Morganti Conduttrice: Carla Gozzi In onda: dal 5 marzo 2016 e durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 13:20 Durata: 25’ Ascolti medi: n.p. 146 Dal look si può capire molto di una persona, e quando vi sono degli eccessi dietro al modo di vestire si può nascondere altro: insicurezza, problemi irrisolti, difficoltà ad accettarsi, ad accettare il tempo che passa o di essere “troppo giovani”. Quando poi si tratta di una madre e di una figlia, dietro l’aspetto estetico si può scoprire anche molto del loro rapporto. Ad esempio, se la prima fa “la ragazzina”, la seconda ricopre la parte della “donna matura”, se l’una è eccentrica l’altra è dimessa. E il gioco dei ruoli si rispecchia nella scelta dell’outfit. Carla Gozzi coglie e svela tutto ciò, facendone prendere consapevolezza alle protagoniste. Così, può incontrare una mamma che non vuole crescere, non accetta i suoi anni né il ruolo che ha, vuole stare al centro dell’attenzione e che non si rende conto di imbarazzare la figlia, di toglierle spazio. Quest’ultima può reagire nascondendosi, anche attraverso un look minimalista e anonimo. La conduttrice, con dolcezza e buone maniere, ma anche con molta fermezza e sincerità, smaschera queste donne, senza mai mancar loro di rispetto, persino in situazioni decisamente eccessive. Le mette di fronte alla realtà. Rispettando ruoli, gusti, personalità ed età delle sue ospiti, le valorizza educandole al buon gusto nel vestire e nel trucco, con l’aiuto del makeup artist Giorgio Forgani. In casi come quelli presentati dal programma, iniziando a lavorare sul look si può provare a riportare un equilibrio nei rapporti affettivi, come simboleggiato dal significativo abbraccio tra mamma e figlia alla fine di ogni puntata. MasterChef Italia Quinta stagione Nel talent alcuni cuochi amatoriali si scontrano e vengono eliminati attraverso varie prove, atte a testare di ognuno conoscenze tecniche, creatività, capacità di lavorare in squadra e di guidare una “brigata”. A esaminarli un quartetto di tutto rispetto: il manager della ristorazione Bastianich e i cuochi pluri-stellati Barbieri, Cracco e, da questa stagione, Cannavacciuolo. Tramite gare, interviste, domande dei giudici, lo spettatore conosce tanti aspetti dei concorrenti: non solo le abilità ai fornelli, ma anche gusti, attitudini, aspettative, sogni, difficoltà, fragilità. Così la cucina diventa un’occasione di riscatto - magari dopo un fallimento o un abbandono -, di cura per la salute - anche rispetto a disturbi alimentari -, di integrazione e fusione tra diverse culture, un’opportunità di “sporcarsi le mani”, di dimostrare qualcosa a se stessi o agli altri, di ricerca dell’armonia e dell’equilibrio - perché la cucina è anche un arte e una filosofia - , una chance di uscire dalla routine della vita. La gara, inoltre, mette alla prova i concorrenti nel reagire a situazioni di stress e nel lavorare in collaborazione con altri, non sempre affini. I quattro giudici, prima di emettere il loro verdetto, incoraggiano, spronano, consigliano, rimproverano, ma soprattutto osservano: da esperti del mestiere sanno che è proprio nei piccoli dettagli e negli aspetti in apparenza irrilevanti che si scova il cuoco di alto livello. Certo, a volte eccedono un po’ nei modi di fornire i giudizi, ma offrono comunque importanti lezioni di vita e di cucina per concorrente e spettatore. Rete: Sky Uno Genere: Talent show Produzione: Sky Uno, Magnolia Regia: Umberto Spinazzola Autori: Paola Costa, Nicola Lo Russo, Luca Busso, Romina Ronchi, Daniele Baroni e AA. VV. Conduttori/Giudici: Joe Bastianich, Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Antonino Cannavacciuolo In onda: dal 17 dicembre 2016 al 3 marzo 2016, il giovedì, alle ore 21:10 Durata: 24x50’ Ascolti medi: 1.191.250 telespettatori; 4,17% share 147 Maurizio Costanzo Show Ventinovesima stagione Rete: Rete 4 Genere: Talk show Produzione: Fascino PGT Regia: Valentino Tocco Autori: Maurizio Costanzo, Pierluigi Diaco Conduttore: Maurizio Costanzo In onda: dal 15 novembre al 6 dicembre 2015, la domenica, alle ore 21:15 Durata: 4x2h10’ Ascolti medi: 946.250 telespettatori; 4,17% share 148 Talk show italiano per eccellenza, la trasmissione di Maurizio Costanzo è stata nuovamente proposta in prime time dopo la messa in onda nella primavera 2015. Ampio, come da tradizione, il parterre di ospiti: personaggi dello spettacolo, dello sport, della politica e della società hanno interagito tra loro e con il conduttore romano. Le tematiche affrontate dai partecipanti sono state inframezzate da momenti di intrattenimento, garantiti dalla presenza di cantanti e comici, che hanno preso spunto dagli argomenti trattati per confezionare piccoli sketch. La famiglia ha rappresentato un topic principe: grazie agli aneddoti raccontati dagli ospiti, si è parlato delle dinamiche affettive che la governano e anche dei rapporti tra genitori e figli. Peccato però che in alcune circostanze non sia stata ribadita l’importanza e la necessità della figura femminile e di quella maschile come guide fondamentali per l’educazione e la crescita dei ragazzi. L’attualità politica e la concentrazione su temi come la mafia, da sempre combattuta da Costanzo, hanno reso il programma non una semplice chiacchierata tra vip. Tuttavia, si potevano evitare presenze che in studio hanno stonato, a cominciare da quella di un circense (già apparso a “Tu sì que vales”), che non ha esitato a dar luogo ad una performance di dubbio gusto. Mangiare una lampadina, oltre ad un’azione pericolosa, poteva anche spaventare i bambini all’ascolto spingendoli ad una pericolosa emulazione. Melaverde Far scoprire ai telespettatori le tante potenzialità del settore primario italiano è un obiettivo che anche quest’anno il programma ha centrato in pieno. Un appuntamento settimanale con l’agricoltura, la pesca, l’enogastronomia del Belpaese raccontato da due conduttori diversi tra loro per stili e comunicativa, ma che hanno entrambi nel garbo il loro tratto distintivo. Ellen Hidding, nei suoi incontri con i protagonisti delle realtà produttive di tutt’Italia, cerca di stabilire subito empatia. Nelle interviste, la conduttrice olandese ha uno stile coinvolgente, frutto anche delle sue esperienze precedenti in programmi di intrattenimento leggero. Edoardo Raspelli ha un approccio più analitico, derivante dal suo ruolo di giornalista ed esperto del settore, specialmente quello gastronomico. Anche lui però, con ironia e simpatia, riesce a dare un’impronta personale agli argomenti che tratta, rendendoli facilmente fruibili agli spettatori. Il made in Italy, specialmente quello a tavola, è un marchio riconosciuto in tutto il mondo e Melaverde ha il merito di contribuire ad esportarlo. La trasmissione riesce a farlo permettendo a chi la guarda di capire come le eccellenze della terra, del mare e del territorio italiani arrivino sulle tavole, raccontandone tutto il ciclo di lavorazione, spiegato da chi ogni giorno lo segue con cura ed amore. Un’ottima occasione, dunque, per mostrare anche la bellezza di professioni manuali, da sempre una risorsa principale per la nostra economia. Rete: Canale 5 Genere: Intrattenimento, cultura Produzione: La Sfinge, Videotime Regia: Giancarlo Valenti Autori: Giacomo Tiraboschi, Rudy Galoppini, Luca Liberati Conduttori: Edoardo Raspelli, Ellen Hidding In onda: dal 20 settembre 2015 e durante tutta la stagione, la domenica, alle ore 12:00 Durata: 50’ Ascolti medi: 1.811.000 telespettatori; 13,23% share 149 Memex Rete: Rai Scuola Genere: Divulgazione scientifica Produzione: Rai Cultura Regia: Piccio Raffanini Autori: Tommaso Franchini, Francesco Linguiti Conduttori: Silvia Bencivelli, Massimo Temporelli ed altri esperti della scienza In onda: dal 26 ottobre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 21:00 Durata: 1h30’ Ascolti medi: n.p. 150 Il programma è dedicato alla scienza nelle sue diverse declinazioni, con una visione verso il mondo che verrà. Nella prima parte viene illustrato un tema, declinato in vari appuntamenti durante la settimana, con l’aiuto dei massimi esperti italiani: si va dall’energia alla robotica, dalle neuroscienze all’universo, dai materiali tecnologici al clima, alle frontiere della medicina e a tanto altro. Le spiegazioni sono arricchite con un vero e proprio tour nei luoghi di ricerca più avanzati dell’Italia, con la raccolta di testimonianze sul campo. Infine Memex porta il sapere negli spazi di divulgazione, tra cui piazze, teatri, scuole, affinché possa incontrare la gente comune e arricchirla di conoscenze con spettacoli, documentari e approfondimenti. Il punto di forza del programma è l’impegno che gli esperti - “la scienza raccontata dai protagonisti” recita il sottotitolo - adoperano per rendere argomenti complessi, di non facile approccio se non si ha una preparazione specifica, comprensibili a tutti. Si ricorre ad esempi, immagini, esperimenti e un linguaggio semplice, raccontando la storia dei grandi della scienza e illustrando le scoperte nell’officina delle idee. Degne di nota la puntata di Memex Doc realizzata in occasione della VI Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, celebrata il 2 aprile. Il tema è stato affrontato a partire dai passi avanti fatti nella diagnosi e nella cura dello spettro autistico, focalizzandosi sulle difficoltà vissute dalle famiglie rispetto anche alle carenze di supporto da parte delle istituzioni. Miss Italia 2015 La 76esima edizione sarà probabilmente ricordata per la gaffe compiuta sul finire della serata da Alice Sabatini, che di lì a poco sarebbe diventata Miss Italia. La giovane, quando le è stato chiesto in quale epoca avrebbe preferito vivere, ha risposto: “Nel 1942, per vedere realmente la II guerra mondiale, la volevo vivere, ma tanto sono donna e il militare non l’avrei fatto, sarei stata a casa con la paura”. Se l’affermazione è figlia di un approccio superficiale al quesito o dell’emozione del momento che le ha fatto esprimere il suo reale pensiero in modo imbarazzante, non si sa. Di certo non un bel biglietto da visita per lei, anche alla luce del prestigioso ruolo che rivestirà fino al prossimo anno, dove, sì, conta molto la bellezza, ma anche la preparazione. Lo show Miss Italia 2015 è stata un’occasione che poteva essere sfruttata meglio. I meriti ci sono: uno spettacolo gradevole, in cui come ogni anno è stata celebrata l’eccellenza della tradizione italiana a livello internazionale, soprattutto nella moda. Si è parlato di valori importanti: determinazione, coraggio, perseveranza nel seguire fino in fondo una scelta. Pochi però gli esempi concreti. Solo en passant si è affrontato il caso di Alham El Brinis, miss nata in Italia da una famiglia marocchina e musulmana, minacciata sul web da esponenti islamici per la sua intenzione di prendere parte al concorso. Sarebbe stato giusto dare più spazio a questa vicenda, una reale testimonianza di coraggio e di integrazione. Rete: LA7 Genere: Concorso di bellezza Produzione: Miren, LA7, Magnolia Regia: Celeste Laudisio Autori: Simona Ventura, Celeste Laudisio, Irene Ghergo, Magda Geronimo, Amato Pennasilico e AA. VV. Conduttrice: Simona Ventura In onda: domenica 20 settembre 2015, alle ore 21:10 Durata: 3h25’ Ascolti medi: 857.000 telespettatori; 5,12% share 151 Mistero Adventure Rete: Italia 1 Genere: Adventure show Produzione: Quadrio TV Regia: Arcadio Cavalli Autori: AA. VV. Conduttori: Elenoire Casalegno, Daniele Bossari, Laura Torrisi, Fabio Troiano In onda: dal 14 dicembre 2015 al 4 gennaio 2016, il lunedì, alle ore 21:10 Durata: 4x3h10’ Ascolti medi: 1.295.500 telespettatori; 6,23% share 152 Da anni il format vorrebbe rappresentare un tentativo alternativo di divulgazione scientifico-culturale. “Mistero Adventure” però è un programma di intrattenimento, dove spesso si cade nella suggestione. Quest’anno sono state confezionate puntate a tema, alla scoperta dei misteri di Perù, Spagna, Israele e Turchia. Che la trasmissione però non sia stata all’altezza del paragone con i più prestigiosi programmi del settore lo si è evinto in primis dalla scelta dei suoi inviati-conduttori, tutti personaggi legati più all’intrattenimento leggero che alla divulgazione e dunque meno specializzati su contenuti che si discostano molto dalle loro abituali professioni. A lasciar molto a desiderare è stata la modalità di presentazione degli argomenti: sono stati trasmessi servizi con ricostruzioni e descrizioni in qualche modo interessanti, ma hanno rappresentato solo una minima parte di un programma dove gli interrogativi, dai toni spesso tendenziosi, si sono susseguiti a ripetizione. In questo modo il pubblico non è stato realmente informato, ma piuttosto spaventato. Si pensi alle tante teorie del sedicente Adam Kadmon, convinto di continui e costanti complotti da parte degli Illuminati per conquistare il mondo. Soprattutto di questi tempi, il pubblico a casa non ha bisogno di ricevere informazioni che possano creare inutili allarmismi, soprattutto se poi queste si basano su elementi non resi certi da prove inattaccabili. Monte Bianco Sfida verticale Tutti gli appassionati di montagna attendevano questo nuovo adventure game, ma le riprese suggestive e la location straordinaria non sono bastate a compensare i troppi sconti fatti ai concorrenti, (che per esigenze di copione hanno usufruito di un elicottero sempre a loro disposizione) ma soprattutto a perdonare la superficialità con la quale a volte si sono affrontate prove impegnative addirittura non rispettando le istruzioni delle guide specializzate. Queste ultime hanno dispensato consigli e insegnato tecniche preziose, rendendo questa avventura un’occasione per trasmettere attraverso la tv l’amore per l’alpinismo e il rispetto per l’ambiente, ma dall’altro lato il Club Alpino Italiano ha giudicato folle questa operazione che ha trasformato la montagna in un palcoscenico ed ha sempre fatto vincere le cordate più veloci. In contesti del genere, al primo posto dovrebbe esserci la sicurezza e non la velocità e lo spirito di competizione.La funzione della presentatrice a volte è sembrata superflua, la simpatica Balivo era schiacciata dalla presenza dell’alpinista Simone Moro, che aveva delle nozioni tecniche da comunicare, e dalla voce fuori campo cui era delegato il racconto, ma in questo modo è mancata la tensione narrativa che avrebbe potuto dare personalità al programma. Si spera che questo reality sia riuscito in uno scopo: avvicinare molti giovani all’alpinismo, uno sport sano che richiede competenze, tanto allenamento e spirito di sacrificio, con la consapevolezza che conquistare la vetta ha un valore che va ben oltre la popolarità televisiva. Rete: Rai 2 Genere: Adventure Game, Reality show Produzione: Rai, Magnolia Regia: Fabio Calvi Autori: Leopoldo Gasparotto, Paola Papa, Agata Gambuzza, Sonia Soldera, Cecilia Tanturri, Paolo Mosca Conduttori: Caterina Balivo, Simone Moro In onda: dal 9 novembre al 7 dicembre 2015, il lunedì, alle ore 21:15 Durata: 5x2h5’ Ascolti medi: 1.267.800 telespettatori; 5,18% share 153 Nel mezzo del cammin Rete: Tv2000 Genere: Cultura Produzione: Centocanti Regia: Nicola Abbatangelo Autore: Franco Nembrini Conduttore: Franco Nembrini In onda: dal 7 dicembre 2015 e durante tutta la stagione, il lunedì, alle ore 21:00 Durata: 34x1h Ascolti medi: n.p. 154 “Il mio sogno è rendere leggibile la Divina Commedia per il popolo”, ha detto durante una puntata Franco Nembrini, conduttore del programma, docente d’italiano nelle scuole e soprattutto esperto divulgatore delle opere di Dante Alighieri. Si può dire con sicurezza che quanto da lui immaginato si sia realizzato. Lo studioso, nell’arco dell’intera trasmissione, ha letto, spiegato e commentato gran parte dei canti del noto poema, introdotto nei primi appuntamenti da un’accurata analisi della Vita Nova. Per riuscire nel complicato intento e far apprezzare al pubblico la bellezza dell’opera, Nembrini ha adottato uno stile caratterizzato dalla chiarezza: la lettura dei canti è stata accompagnata da approfondite spiegazioni ed esegesi, rendendo meno faticoso per i telespettatori lo sforzo cognitivo necessario per capire a fondo i concetti espressi dal testo. In particolare, il divulgatore bergamasco ha avuto il merito di evidenziare l’attualità del messaggio dantesco, rapportandolo a quanto accade oggi, con esempi tratti dal contesto quotidiano e anche dalle sue esperienze di vita. A dispetto del suo ruolo di docente, l’atteggiamento del conduttore non è stato affatto professorale: il pubblico in studio e a casa ha potuto notare la grande preparazione culturale che lo contraddistingue, mai però ostentata o autocelebrata. Al contrario, la semplicità espositiva ha sottolineato ancor di più il suo grande amore nei confronti della materia, che ha voluto trasmettere anche agli “alunni televisivi”. Origins: invenzioni nella storia Qual è stato il processo che ha portato alla creazione degli oggetti utilizzati ogni giorno? Il programma nasce con l’obiettivo di rispondere a questo interrogativo. In ogni episodio, una voce narrante ricostruisce la storia delle invenzioni più importanti del secolo appena trascorso: il frigorifero, il forno, la calcolatrice e tante altre. Non solo oggetti, però: in alcune occasioni l’attenzione si sofferma anche sull’evoluzione di mestieri e branche della scienza e della medicina. Il prodotto realizzato dalla Bellum Entertainment è facilmente fruibile dai telespettatori, che in venti minuti possono venire a conoscenza di tante notizie e curiosità legate all’invenzione di cui si parla. Il programma rappresenta quindi un tentativo di divulgazione “in pillole”, contraddistinto dall’utilizzo di un registro linguistico accattivante e dal ricorso ad immagini del passato e del presente, corroborate da ricostruzioni grafiche che servono a dare le coordinate storico-geografiche necessarie al pubblico per entrare in contatto con la materia trattata. D’altro canto, la breve durata del format espone ad una possibile controindicazione. La corposa mole di informazioni, dovuta alla scelta di ripercorrere ogni volta la storia di ben tre invenzioni, può risultare eccessiva per chi guarda, in virtù della breve durata del singolo episodio. Condensare tante notizie in poco tempo può indurlo a ricordare poco di quanto visto, rischiando di intontirlo e non di arricchirlo davvero culturalmente. Rete: Focus Genere: Intrattenimento Produzione: Bellum Entertainment Regia: n.p. Autori: Kimba Henderson, Jeremy Thacker, Patricia Dade Conduttore: n.p. In onda: durante tutta la stagione, il mercoledì, in vari orari Durata: 56x22’ Ascolti medi: n.p. 155 Panariello sotto l’albero Rete: Rai 1 Genere: Varietà Produzione: Rai, Ballandi Multimedia, F&P Group Regia: Cristian Biondani Autori: Giorgio Panariello, Giampiero Solari, Mario Audino, Riccardo Cassini, Walter Santillo e AA. VV. Conduttore: Giorgio Panariello In onda: martedì 22 e mercoledì 23 dicembre 2015, alle ore 21:20 Durata: 2x2h40’ Ascolti medi: 5.474.000 telespettatori; 26,31% share 156 Giorgio Panariello è tornato su Rai 1 con un varietà a tema natalizio. Lo show ha confermato le sue qualità come showman ed ha mostrato i progressi anche nel canto, nel ballo e nei contenuti proposti all’interno dei monologhi. Gli elementi fondamentali del varietà non sono mancati: macchiette, sketch e duetti con gli ospiti e le riflessioni sull’attualità compiute con il filtro della comicità. Data la messa in onda in prossimità del Natale, l’attore e regista toscano ha commentato ironicamente i vizi e i le abitudini degli italiani nel periodo delle festività, ma non solo. Con il suo stile Panariello ha affrontato, seppur non andando sempre a fondo, temi come la violenza sulle donne e sui bambini, l’anoressia, la disoccupazione, l’abbandono degli anziani, non disdegnando anche la satira politica. In alcuni casi, è stato importante il contributo degli ospiti in studio per trattarli in maniera originale. Se questo è senza dubbio un titolo di merito per il programma, dato anche l’orario e il periodo di messa in onda, in cui tradizionalmente le famiglie si riuniscono anche per trascorrere insieme qualche ora davanti alla tv, qualche nota stonata c’è. Ad esempio, il siparietto sul sadomaso con Claudia Gerini o l’imitazione di Suor Cristina Scuccia non sono apparse scelte felici (seppur non trasmesse in fascia protetta) ed hanno costituito gli elementi che hanno abbassato, anche se per poco, la qualità di uno show sostanzialmente ben fatto. Pane amore e fantasia Sara Papa, maestra di cucina, guida i telespettatori alla scoperta dei segreti del pane, “il cibo più importante del mondo” e alimento centrale della tradizione italiana. Si scopre quante varietà se ne possono produrre, variabili per regione e ingredienti, usando diversi tipi di farine e di cereali: con sale o senza sale, con latte, olio oppure no e addirittura col miele. Arrivare alla lievitazione perfetta, poi, è proprio un arte: è importante conoscerne i segreti, partendo dai vari tipi di lievito e dai tempi e i modi per ottenerla, per decidere quali usare in base al risultato che si vuole raggiungere. Insomma, uno dei cibi più semplici e comuni nasconde in realtà una complessità di conoscenze e tradizioni che rendono la sua preparazione una vera e propria arte da trasmettere, insegnare, coltivare, come mestiere ma anche per la cucina casalinga. Il pane ha bisogno di tempo, quello che spesso manca nella frenesia della vita moderna: in questo caso conoscere bene il prodotto è comunque importante per saper scegliere cosa comprare, rispettando i criteri alla base di un alimentazione corretta e gli eventuali problemi di salute dei consumatori (celiachia, intolleranze, difficoltà digestive). Sara Papa, illustrando le sue ricette, spiega anche questo: perché scegliere alcuni ingredienti o alcuni tipi di pane piuttosto che altri. È importante ricordare che dietro a certi prodotti, come quello in questione, c’è molto più che il semplice sostentamento alimentare: c’è cultura, storia, tradizione, passione. Rete: Alice Genere: Cooking show Produzione: LT Multimedia Regia: Giovanni Coi Autori: Giampaolo Trombetti Conduttrici: Sara Papa, Patrizia Rossetti In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, alle ore 10:30 e 17:30 Durata: 30’ Ascolti medi: n.p. 157 Pane quotidiano Rete: Rai 3 Genere: Cultura Produzione: Rai Regia: Fabrizio Borelli Autori: Carlo D’Amicis, Concita De Gregorio, Vladimiro Polchi Conduttrice: Concita De Gregorio In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 12:45 Durata: 25’ Ascolti medi: 793.000 telespettatori; 5,4% share 158 Il pane quotidiano nel programma condotto dalla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio è rappresentato dal libro, un accostamento forte che mette la lettura al centro sottolineandone la necessità soprattutto per i giovani. Ogni giorno viene ospitato uno scrittore, ma il pubblico è altrettanto importante poiché è formato da studenti provenienti da istituti scolastici superiori che hanno letto in precedenza l’opera presentata in studio. Posizionandosi in una fascia oraria che corrisponde in genere all’ora di pranzo, il programma ricorda che esiste anche un nutrimento dell’anima e offre una valida alternativa alle attività culinarie proposte nello stesso orario da altre reti. Le tematiche affrontate sono presentate anche attraverso una selezione accurata di documenti: brani tratti da film, immagini di repertorio selezionate da Rai Teche, servizi di telegiornali. Questo lavoro di ricerca da parte della redazione è la prova della volontà di affrontare la complessità del presente da più punti di vista possibili. Il coinvolgimento delle scuole è messo in risalto in ogni puntata, i ragazzi vengono invitati ad intervenire ponendo domande e manifestando le proprie opinioni, diventando protagonisti di un dibattito che si vivacizza grazie al loro apporto. Nonostante gli ascolti deludenti delle due edizioni precedenti, il programma è rimasto coraggiosamente in palinsesto, scelta apprezzabile e rispettosa di quella piccola porzione di telespettatori che pensa che il piacere della lettura possa passare anche attraverso la tv. Pechino Express Il Nuovo Mondo La quarta edizione del reality si è spostata in America Latina e le coppie in gara hanno attraversato l’Ecuador e il Perù per poi approdare in Brasile, contendendosi la finale a Rio de Janeiro. I sudamericani si sono dimostrati generosi, aprendo le loro modeste case e descrivendo i loro usi e costumi; i viaggiatori sono stati discreti, rispettosi e grati perché la buona riuscita di ogni prova richiedeva sempre la collaborazione della gente del posto, dai passaggi in auto all’ospitalità per trascorrere la notte. Grazie alle didascalie in sovraimpressione, il pubblico da casa è stato istruito sulla storia e le tradizioni dei variegati paesaggi che hanno fatto da sfondo alle tante prove. Tra queste, si sarebbe volentieri fatto a meno di assistere a quella in cui si chiedeva alle coppie di attraversare l’ultima parte del deserto completamente nude. Tra l’altro, l’unica concorrente che si è rifiutata è stata, ovviamente, penalizzata. Il montaggio è stato sempre emozionante, riuscendo a creare la giusta suspense, ma la regia si è soffermata forse troppo sulle liti all’interno delle coppie nei momenti di tensione, scadendo a volte nella ricerca del pettegolezzo. Accusarsi l’un l’altro quando si fallisce in una prova è una reazione abbastanza comprensibile, ma è esempio di buon gusto non dare troppa visibilità agli insulti e al linguaggio pesante, non sempre coperto adeguatamente. Nel complesso, il format è stato ben confezionato ed è da apprezzare la scelta di destinare i premi vinti a delle Onlus operanti nei paesi coinvolti. Rete: Rai 2 Genere: Adventure game, reality show Produzione: Rai, Magnolia Regia: Federico Albanese, Angelo Poli Autori: Cristiano Rinaldi, Cristina Limon, Roberto Petrucci, Paolo Quilici, Alessandra Alessio Conduttore: Costantino Della Gherardesca In onda: dal 7 settembre al 2 novembre 2015, il lunedì ed un mercoledì, alle ore 21:15 Durata: 10x2h10’ Ascolti medi: 2.338.500 telespettatori; 9,87% share 159 Pequeños Gigantes Rete: Canale 5 Genere: Talent show Produzione: Fascino PGT, Endemol Italia Regia: Paolo Carcano, Andrea Vicario, Luigi Antonini Autori: Totò Coppolino, Fausto Enni, Simonpietro Giudice, Yuri Grandone, Martina Marino, Max Novaresi Conduttrice: Belén Rodríguez In onda: dal 19 febbraio all’11 marzo 2016, il venerdì, alle ore 21:10 Durata: 4x2h30’ Ascolti medi: 3.902.250 telespettatori; 18,28% share 160 Il nuovo talent ha avuto come protagonisti “pequeños” tra i quattro e i dodici anni. I piccoli sono stati divisi in cinque squadre che, capitanate da un adulto - Stefano De Martino, Kledi Kadiu, Attilio Fontana, Rudy Zerbi, Maurizio Zamboni -, si sono sfidate a vicenda: un bambino a turno si esibiva mostrando il proprio talento in canto, danza, magia, intrattenimento o altro. Il programma è stato garbato e i giudici, come la conduttrice, sono stati teneri e affettuosi con i concorrenti, alcuni dei quali hanno espresso indubbie capacità artistiche; un’atmosfera allegra, tuttavia molte sono le perplessità riscontrate. Alcune esibizioni, per modi, ambientazione e gestualità, sono parse scimmiottare comportamenti da adulti. Le scenette fuori onda hanno ricordato quelle di “Chi ha incastrato Peter Pan”, che ridicolizzavano i bambini a loro insaputa: in questo caso gli scherzi hanno avuto durata più breve, sono stati meno pesanti e alla fine è stato spiegato tutto ai bimbi, ma è rimasta quell’idea del “prendersi gioco” di loro ridendo di certe goffaggini e ingenuità che invece rappresentano un tesoro di quell’età. I “pequeños” erano decisamente troppo piccoli per essere protagonisti consapevoli e non rischiare di essere macchiette utilizzate per il divertimento degli adulti. È sempre difficile trovare un equilibrio tra la libera espressione dei più piccoli, il rispetto che è dovuto loro e l’attirare lo spettatore adulto che può sorridere ed intenerirsi di fronte alla loro semplicità, senza rischiare di spettacolarizzare l’infanzia. Pomeriggio Cinque Il programma ha confermato la sua tipica impostazione: molta cronaca, attualità, spettacolo e gossip. I delitti e le relative indagini hanno avuto ancora uno spazio considerevole, e a lasciare perplessi è stato il modo in cui sono stati presentati. Le ricostruzioni dei fatti di “nera” sono state effettuate col fine di rendere televisivamente accattivanti episodi invece tragici. Dal racconto si è sfociato nel sensazionalismo: frequenti i servizi ad effetto, di cui si è costantemente voluto sottolineare il carattere esclusivo, giornalisticamente criticabili perché hanno dato agli eventi una fisionomia fictional. L’approccio a questi temi ha lasciato molto a desiderare, soprattutto per l’insistenza e la morbosità con cui spesso si è cercato di fornire ai telespettatori quanti più dettagli possibili per catturare la loro attenzione, dietro il paravento del dovere di cronaca. Con grande semplicità, poi, si è passati a questioni frivole, con derive trash inaccettabili per l’orario di messa in onda. Non ha fatto eccezione, in tal senso, “Domenica Live”, versione festiva del programma, dove si è anche assistito alla creazione di “mini soap-opera” che hanno riguardato volti noti alle prese con problemi familiari e/o economici, dando anche spazio a discutibili personaggi. Tra questi, il dietologo-farmacista Alberico Lemme, che ha affermato, con presuntuosa e pericolosa sicurezza, di far dimagrire le persone con diete prive di frutta e verdura e addirittura di curare gravi patologie, anche tumorali, solo con la somministrazione di diete alimentari. Rete: Canale 5 Genere: Intrattenimento, attualità Produzione: Videonews Regia: Giovanni Barbaro Autori: Barbara D’Urso, Giuseppe Rolleri, Barbara Calabresi, Domenico Di Berardino, Cristina Nutrizio e AA. VV. Conduttrice: Barbara D’Urso In onda: dal 31 agosto 2015 al 10 giugno 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 16:55 Durata: 1h5’ Ascolti medi: 1.845.850 telespettatori; 14,9% share 161 Posso dormire da voi? Rete: laeffe Genere: Documentario Produzione: Bonne Pioche, Centre National de la Cinématographie, Voyage Regia: Antoine de Maximy, Juliette Haubois, Frédéric Krettly e RR.VV. Autore: Antoine de Maximy Conduttore: Antoine de Maximy In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 21x50’ Ascolti medi: n.p. 162 Antoine de Maximy è un giornalista che, armato di microcamere (fra cui una selfie-camera), gira per il mondo chiedendo ospitalità alle persone per strada, perfetti sconosciuti che hanno la fortuna (o sfortuna a seconda dei punti di vista) di incontrarlo. In ventuno puntate, bisogna dirlo, c’è un elemento che più degli altri si staglia con forza: la faccia tosta del protagonista, che a volte si espone a scene quantomeno imbarazzanti, e sono solo quelle che il telespettatore può vedere, figurarsi quelle tagliate! Non tutti infatti, come ampiamente prevedibile, si rivelano felici di ospitare uno sconosciuto a casa propria, pur se armato di telecamere e giornalista-documentarista abbastanza credibile. Cosa vuole dimostrare il programma? Che nel mondo bisogna essere aperti al prossimo? Senza dubbio, però soprattutto bisogna essere aperti allo scambio con l’altro. L’integrazione di valori fra civiltà e il dialogo sono sicuramente il sale della pace, ma l’impressione purtroppo che si ricava da questo viaggio è più quella dell’imbarazzo del giornalista nel chiedere di dormire a casa delle persone alle quali regala solo le proprie chiacchiere che altro. Nulla contro il protagonista, ma il format purtroppo non sembra indovinato. Si passa il tempo a chiedersi chi sarà lo sventurato ad ospitare de Maximy, e se si può salvare qualcosa è forse la bellissima ricchezza insita nel cuore delle povere case dove il reporter si trova ad alloggiare. Non poco, ma troppo poco. PresaDiretta Il programma di approfondimento, alla quattordicesima edizione, vanta l’esperienza di una squadra di giornalisti affiatata e con uno stile riconoscibile dalla serietà delle inchieste. Una menzione speciale quest’anno va data alla puntata del 10 gennaio, in cui è stato trattato un tema molto delicato e purtroppo ancora ricco di controversie: le vaccinazioni. Ci si è chiesti perché molte persone nei paesi benestanti continuano a non immunizzare i propri figli e chi sono coloro che si oppongono a tali trattamenti. L’inchiesta ha tentato di smontare le numerose tesi che mettono in relazione autismo e vaccini. Le associazioni che in Italia fanno campagna contro la profilassi sono così tante che il Ministro della Salute Lorenzin ha sentito il bisogno di rendere pubblico il primo vaccino obbligatorio dei suoi gemelli. In tutta Europa, però, c’è un trend preoccupante perché la copertura vaccinale non sale, anzi addirittura diminuisce, e a fare questa scelta non sono i poveri, bensì le persone istruite e con reddito maggiore. Attraverso interviste a medici, direttori di aziende sanitarie ed esperti del settore, si è appreso che vaccinare serve anche a proteggere quella fetta di popolazione composta da bambini che non possono usufruire di queste procedure per motivi diversi, quali malattie del sistema immunitario o chemioterapie. Questa è la vera televisione di servizio che segue dei casi specifici, offre una visione completa di rischi e benefici e guida il pubblico verso una scelta consapevole, mettendolo in guardia da informazioni scorrette o parziali. Rete: Rai 3 Genere: Informazione Produzione: Rai Regia: Andrea Bevilacqua Autori: Riccardo Iacona, Maria Cristina De Ritis Conduttore: Riccardo Iacona In onda: dal 13 settembre al 4 ottobre 2015 e dal 10 gennaio al 20 marzo 2016, la domenica, alle ore 21:45 Durata: 15x1h25’ Ascolti medi: 1.384.000 telespettatori; 5,88% share 163 Prove d’orchestra Rete: Rai 5 Genere: Cultura musicale Produzione: Rai Cultura Regia: n.p. Autori: AA. VV. Interprete principale: Riccardo Muti In onda: dal 21 ottobre al 9 dicembre 2015, il mercoledì, alle ore 21:15 Durata: 8x1h40’ Ascolti medi: n.p. 164 Come si mette in scena un’opera o una sinfonia? Grazie a Riccardo Muti, gli italiani hanno potuto capirlo meglio. Il direttore d’orchestra napoletano e l’Orchestra Giovanile Cherubini, da lui stesso fondata, sono stati i protagonisti del programma, alla seconda edizione. In ogni puntata è stata trasmessa una parte delle prove di un’opera teatrale o di un concerto sinfonico, con la presenza del pubblico in sala. Muti ha costituito il punto di riferimento per tutti, dando consigli e dritte ai giovani orchestrali ed anche agli attori su come cantare o interpretare una scena, senza mai ostentare superiorità. Ciò che ha fatto la differenza è stato il suo ruolo di “tutor” per gli spettatori che assistevano alle prove in teatro. In diversi momenti, queste venivano fermate dal Maestro per spiegare trama, dettagli e curiosità su quanto stava preparando. Il tutto condito da una buona dose di umorismo, creando empatia con il pubblico attraverso un linguaggio scevro da tecnicismi. Porgere agli spettatori, soprattutto a quelli a casa, la musica con questo approccio, è un’idea vincente. Unendo l’intento didattico con un’ottima comunicativa, Riccardo Muti ha offerto al grande pubblico capolavori della musica sinfonica e dell’operetta con originalità, trasmettendo la passione per il suo lavoro anche ai suoi talentuosi professori d’orchestra e creando anche un’ottima occasione per i telespettatori più giovani per innamorarsi di un genere tanto nobile quanto, purtroppo, poco valorizzato. Quasi quasi… Rischiatutto Prova pulsante L’atteso ritorno avverrà ad ottobre, ma i telespettatori hanno potuto assaggiare il nuovo “Rischiatutto” di Fabio Fazio grazie ad una breve striscia quotidiana, nella quale sono stati trasmessi i provini degli aspiranti concorrenti, e alle due serate su Rai 1 a fine aprile. L’idea di far affezionare, poco alla volta, il pubblico allo show che riprende quello originale di Mike Bongiorno è giusta, avvalorata dalla buona qualità che ha contraddistinto le tappe di avvicinamento al programma vero e proprio. Le selezioni si sono svolte in due sedi storiche della Rai: la sala degli Arazzi di viale Mazzini a Roma e l’auditorium del centro di produzione di corso Sempione a Milano. Arredati a tema, con foto storiche ed un cartonato dell’indimenticabile Mike, hanno ospitato i potenziali partecipanti. Essi si sono sottoposti alle complesse domande di Ludovico Peregrini, il famoso “Signor no”, che ha testato la loro generale preparazione; poi, spazio agli esperti (tra cui volti noti del giornalismo, della cultura e della televisione), chiamati ad esaminare i provinati a seconda delle materie da loro scelte. Potenzialmente, il quiz può diventare un prodotto family-friendly perché in grado di trasmettere conoscenze utili, essendo basato esclusivamente sul patrimonio culturale del singolo concorrente. C’è, dunque, l’opportunità di fare del buon servizio pubblico anche intrattenendo: spetta ora al conduttore e alla squadra di autori riuscire nell’intento, e le prospettive sembrano davvero incoraggianti. Rete: Rai 3 Genere: Quiz Produzione: Rai Regia: Duccio Forzano Autori: Fabio Fazio, Claudia Carusi, Pietro Galeotti, Arnaldo Greco, Veronica Oliva, Ludovico Peregrini Conduttori: Fabio Fazio, Ludovico Peregrini In onda: dal 15 febbraio al 15 aprile 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 20:30 e la domenica, alle ore 21:45 Durata: 50x10’ Ascolti medi: 2.250.920 telespettatori; 8,41% share 165 Quelli che il calcio Rete: Rai 2 Genere: Intrattenimento Produzione: Rai Regia: Fabio Calvi Autori: Massimo Venier, Stefano Andreoli, Giovanni Benincasa, Marcello Colombo, Maurizio Giambroni e AA. VV. Conduttore: Nicola Savino In onda: dal 13 settembre 2015 al 15 maggio 2016, la domenica, alle ore 13:45 Durata: 31x2h50’ Ascolti medi: 1.421.100 telespettatori; 8,95% share 166 Anche quest’anno “Quelli che il calcio” si è confermata una trasmissione in grado di far compagnia al pubblico in modo frizzante. Ciò grazie a numerosi fattori, in primis l’adeguato mix tra calcio e comicità. Lo sport più amato dagli italiani è stato reso concretamente popolare, con la presenza in studio di ospiti che ne hanno parlato con la giusta ironia, senza farlo assurgere a “religione”. Determinante anche il ritorno dei collegamenti in diretta con gli inviati dagli stadi, elemento che ha reso più intenso il contatto con gli eventi calcistici della domenica. L’ingresso della Gialappa’s Band si è rivelata una scelta giusta: gli interventi del trio Santin-Taranto-Gherarducci, tra sfottò e battute fulminanti tipiche del loro stile, ha dato maggiore ritmo al format rispetto agli anni passati. Le spassose parodie di personaggi del calcio e dello spettacolo da parte di Ubaldo Pantani, Lucia Ocone e Max Giusti hanno fatto il resto, rappresentando dei gradevoli intermezzi tra un collegamento e l’altro. Dal canto suo, Nicola Savino è riuscito a farsi cucire addosso un programma adeguato alle sue corde. La conduzione è stata fresca, coinvolgente e ben amalgamata con il parterre di ospiti in studio, con i quali ha interagito ricorrendo ad un linguaggio semplice, in grado di attirare i telespettatori; allo stesso tempo ha interpretato con autoironia il ruolo di spalla dei vari comici alternatisi in puntata. Tutto ciò ha dato l’opportunità agli italiani in ascolto di vivere la domenica calcistica in modo piacevole ed originale. Reazione a Catena Per la nona stagione il preserale di Rai 1 è stato uno dei successi dell’estate. Due squadre, composte da tre persone ciascuna, devono mettere alla prova le loro capacità linguistiche, d’intuito, di intesa (come recita il sottotitolo “L’Intesa vincente”), affrontando una serie di giochi basati sulle parole: analogie, collegamenti ipertestuali, catene, modi di dire. Dall’altra parte dello schermo, la famiglia al completo è la “terza squadra”: grandi e piccoli, genitori e figli, nonni e nipoti, tutti sono impegnati a cercare di dare la risposta esatta insieme ai concorrenti. Uno stimolo a conoscere meglio e a utilizzare la lingua italiana nella sua ricchezza di vocaboli, a usare la logica e l’orecchio musicale. Un programma non banale che ha il merito di mettere al centro “la parola” dandole la dovuta importanza, questione non secondaria in un’epoca in cui si è sempre più abituati a utilizzare una comunicazione veloce e sintetica, con abbreviazioni, inglesismi e “faccine”. Sicuramente un esercizio utile per i più giovani, ma non solo. Insomma, sessanta minuti di divertimento sano e intelligente, nell’orario giusto, prima della cena, e con un conduttore, Amadeus, che si conferma per la simpatia, il rispetto e la cordialità con cui tratta i concorrenti e la capacità di trasmettere buonumore col suo sorriso contagioso. Il programma si è concluso con lo speciale serale “Reazione a catena extra”, trasmesso il 20 settembre 2015, che ha messo a confronto le quattro squadre che meglio si sono distinte nelle ultime edizioni. Rete: Rai 1 Genere: Game show Produzione: Rai, Toro Produzioni Regia: Jocelyn Hattab Autori: Tonino Quinti, Stefano Santucci, Francesco Ricchi Conduttore: Amadeus In onda: dal 31 maggio al 20 settembre 2015, tutti i giorni, alle ore 18:50 Durata: 112x1h Ascolti medi: 2.850.000 telespettatori; 23,30% share 167 Scala Mercalli Rete: Rai 3 Genere: Attualità, divulgazione scientifica Produzione: Rai Regia: Claudio Del Signore Autori: Luca Mercalli, Stefano Di Gioacchino, Elisabetta Marino, Fabio Mancini, Mariella Salvi e AA. VV. Conduttore: Luca Mercalli In onda: dal 27 febbraio al 2 aprile 2016, il sabato, alle ore 21:45 Durata: 6x1h50’ Ascolti medi: 1.047.800 telespettatori; 4,79% share 168 Il filo conduttore di questo programma interessante è stato la sostenibilità ambientale e i problemi che i cambiamenti climatici stanno arrecando al pianeta. Sebbene i temi e i fatti di cronaca riportati come esempi abbiano destato preoccupazione, il tono della trasmissione non è stato mai catastrofista. Si è cercato invece di mostrare le possibili soluzioni, supportate da studi scientifici ed opinioni di esperti internazionali, che hanno offerto la speranza che un futuro migliore non sia solo una bella utopia. Nella prima puntata si è fatto riferimento all’enciclica “ Laudato si ’’ di Papa Francesco, pubblicata lo scorso giugno e dedicata alla crisi ambientale, ma anche alla Conferenza sul clima ONU tenutasi a Parigi sempre nel 2015, un anno importante e, si spera, di svolta. In studio, nella prestigiosa sede della FAO a Roma, gli ospiti hanno spiegato in modo comprensibile questioni riguardanti le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e i nuovi modelli di sviluppo economico. Al termine di ogni puntata, un focus sul riciclo virtuoso dei rifiuti, a cura di Roberto Cavallo, ha mostrato come ciò che si getta via ogni giorno, se correttamente differenziato, può trasformarsi in prodotti utili e posti di lavoro. I telespettatori, quindi, hanno ricevuto uno stimolo in più per diventare consumatori attenti e consapevoli. Questo bell’esempio di divulgazione scientifica ha aiutato anche a conoscere il ciclo del cibo che arriva sulle tavole degli italiani che, sommersi da innumerevoli programmi di cucina, sembrano non preoccuparsi più delle materie prime. Sereno Variabile Un programma da Guinness dei primati. Già, perché Sereno Variabile, in onda su Rai 2 dal 1977, nel 2015 è stato inserito nel noto libro dei record per essere il programma di viaggi più longevo nella storia della tv mondiale. Se una trasmissione mantiene inalterato il suo gradimento presso il pubblico nonostante il passare degli anni e la crescente concorrenza, i motivi ci saranno. Senza dubbio il suo conduttore, Osvaldo Bevilacqua, ha un ruolo determinante. In quasi quarant’anni di presenza costante in video, il giornalista è riuscito a diventare un volto familiare per gli italiani attraverso la sua gentilezza, nei modi e nei toni. Ne è testimonianza la sintonia che riesce a creare ogni volta che incontra ed intervista gli abitanti dei luoghi che raggiunge nei suoi viaggi per l’Italia. Un’empatia che crea senza eccessi, ma con semplicità e garbo. Le località raggiunte dalle telecamere del programma vengono descritte sotto molteplici aspetti. Questo rappresenta un’ulteriore punto di forza: non solo c’è la contestualizzazione storica e culturale, ma i telespettatori possono scoprire notizie e curiosità legate alle tradizioni, ai costumi, all’arte, all’enogastronomia ed al folklore, avendo così un quadro completo su ciò che stanno vedendo. È sempre affascinante conoscere luoghi non sempre noti al grande pubblico e la trasmissione permette proprio questo, contribuendo a valorizzare le bellezze del nostro Paese e a stimolare il turismo con preziosi suggerimenti. Rete: Rai 2 Genere: Viaggi Produzione: Rai Regia: Francesco Pogliani, Massimo F. Frittelli, Gabriella Squillace e RR. VV. Autori: Osvaldo Bevilacqua, Giuseppe Gennaro, Francesco Pogliani, Davide Fiorani, Valeria Botta e AA. VV. Conduttore: Osvaldo Bevilacqua In onda: dal 12 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 17:10 Durata: 1h Ascolti medi: 1.081.150 telespettatori; 8,27% share 169 Siamo Noi Rete: Tv2000 Genere: Talk show, attualità Produzione: Rete Blu Regia: Giuseppe Bartolomei Autori: Dario Quarta, Valeria Aloisio, Elena Di Dio, Francesca Mancini, Eugenia Scotti Conduttori: Gabriella Facondo, Massimiliano Niccoli In onda: dal 28 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 15:20 Durata: 2h Ascolti medi: n.p. 170 L’impressione avuta al termine di ogni puntata del talk show è di aver assistito ad un dibattito realmente costruttivo, caratteristica che pochi programmi dello stesso genere presentano. I confronti tra gli ospiti sono stati all’insegna della calma, senza nessuno che abbia voluto prevaricare sugli altri ed alzare i toni, rispettando soprattutto il telespettatore. Il programma ha approfondito a dovere le notizie di attualità interna ed internazionale, soffermandosi poi in maniera dettagliata su questioni di grande interesse collettivo, tra cui il lavoro con le sue criticità, la povertà, la disabilità, l’immigrazione, la sostenibilità ambientale; tutto ciò attraverso l’ausilio di autorevoli protagonisti sociali e di persone che hanno avuto esperienze più o meno dirette. Particolarmente meritevoli le puntate dedicate a temi delicati come il bullismo, il gioco d’azzardo e la sicurezza sulle strade, che spesso coinvolgono, purtroppo in negativo, i giovani. La trasmissione è riuscita a focalizzarsi sugli argomenti affrontati partendo dagli aspetti più critici e arrivando a offrire soluzioni e chiavi di lettura in un’ottica propositiva. Si è dunque voluto lanciare un messaggio di speranza per il futuro e lo si è fatto anche raccontando le tante storie di persone che stanno cercando, con le proprie opere, di migliorare concretamente la vita delle loro comunità, promuovendo valori sani come la solidarietà e il sostegno ai più deboli e a chi vive in situazioni di difficoltà. Signori del vino Sono passati molti anni da quando Mario Soldati, a partire dal 1969, pubblicò i volumi “Vino al vino”, in cui raccontò i suoi tre viaggi attraverso tutta l’Italia in cerca dei vini genuini da gustare nel luogo in cui sono nati. In questo lungo lasso di tempo, si è acquisita la consapevolezza che la ricca varietà dei vini italiani racconta le storie dei territori in cui quelle vigne sono state coltivate. Si è addirittura arrivati ad avere una proposta di legge che prevede l’insegnamento della storia del vino nella scuola dell’obbligo, perché la nostra cultura è legata anche alla geografia dei vitigni. Nel corso del programma, i conduttori hanno incontrato molte di quelle persone che hanno contribuito allo sviluppo del settore, che vede un crescente coinvolgimento anche delle donne. Il viaggio è iniziato dalla Toscana: la jeep rossa l’ha attraversata fino a giungere nella zona del Chianti. Si è parlato di tradizione ma anche di innovazione, eccellenze e sperimentazioni. Dopo la scoperta delle varie regioni, la puntata finale è stata incentrata sul Vinitaly di Verona. Qui si è concluso questo straordinario Grand Tour alla scoperta di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto di un meraviglioso equilibrio tra cultura e natura. Un format eccellente, che ha raccontato storie vere fatte di passione, sacrifici e lavoro silenzioso, piccole e grandi realtà di viticultori che contribuiscono in modo determinante alla crescita del nostro paese. Rete: Rai 2 Genere: Intrattenimento, cultura Produzione: Rai 2 in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Regia: Luca Nannini Autori: Marcello Masi, Rocco Tolfa, Roberto Rabachino, Elena Russo Conduttori: Marcello Masi, Rocco Tolfa In onda: dal 2 gennaio al 16 aprile 2016, il sabato, alle ore 18:05 Durata: 11x25’ Ascolti medi: n.p. 171 Sogno e son desto 3 Rete: Rai 1 Genere: Varietà Produzione: Rai 1, Ballandi Multimedia Regia: Celeste Laudisio Autori: Gualtiero Peirce, Massimo Ranieri, Massimo Cinque, Celeste Laudisio, Simone Di Rosa, Tullia Brunetto e Paola Pezzolla Conduttore: Massimo Ranieri In onda: dal 16 gennaio al 6 febbraio 2016, il sabato, alle ore 21:10 Durata: 4x2h30’ Ascolti medi: 3.442.000 telespettatori; 14,7% share 172 Con sobrietà ed eleganza, attributi rari nella tv attuale, Massimo Ranieri ha riattualizzato il varietà classico su Rai 1. Quattro puntate caratterizzate da tanta musica, principale ma non unico ingrediente. L’artista ha interpretato classici del repertorio napoletano, facendo riscoprire al pubblico, specialmente quello più giovane, brani anche poco noti con il suo stile coinvolgente, lo stesso con cui ha messo in scena macchiette storiche del teatro partenopeo. Ampio lo spazio per la musica italiana che ha fatto successo nel mondo, in particolare quella degli anni Sessanta, Settanta ed Ottanta, riproposta tramite il contributo di tanti ospiti e di Nina Zilli e Morgan, compagni di viaggio per questa nuova edizione dello show. Il carisma e il garbo mostrati da Ranieri hanno permesso di comporre un programma brillante e dinamico, pienamente adatto per un pubblico familiare, messo nelle condizioni di assistere ad una trasmissione dove non sono mancati gli spunti di riflessione sull’attualità e i rimandi alla cultura. Ciò è stato possibile tramite gli interventi di figure rilevanti del settore come lo scrittore Antonio Pennacchi, ma anche attraverso lo stesso conduttore, che in ogni puntata ha interpretato poesie o brani di autori della storia della letteratura italiana ed internazionale. Il rispetto per il pubblico è stato dimostrato anche nelle coreografie: mai volgari e sempre ben curate, testimonianza di un programma scritto e preparato con dovizia. Soul Mezz’ora di interviste a personalità della politica, della cultura, dell’imprenditoria, dello sport, dello spettacolo e della religione: questo è “Soul”, il programma scritto e condotto dalla giornalista Monica Mondo. Un format semplice sotto l’aspetto del linguaggio televisivo, con le telecamere puntate esclusivamente sulla giornalista e il suo interlocutore in primo piano, per rendere l’intervistato ancor di più il fulcro della trasmissione. Tale scelta espressiva non si è tradotta, però, nel disegnare, attraverso le domande poste dalla conduttrice, un ritratto celebrativo dell’ospite di turno. Nessun intento agiografico, dunque, anzi: nei trenta minuti di colloquio “a tu per tu”, la Mondo ha posto dei quesiti miranti a conoscere in modo approfondito il carattere e i modi di pensare degli interlocutori cercando, in ossequio al titolo del programma, di andare a fondo alla loro anima. Nel rispondere, hanno condiviso opinioni, sensazioni, dubbi, paure, facendo anche un bilancio esistenziale e professionale. Il tentativo, riuscito, di conoscere meglio gli intervistati non è stato effettuato con l’arma dell’invadenza, ma nel rispetto della sensibilità e della loro privacy. A seconda degli ospiti sono state poi toccate tematiche di stretta attualità interna ed internazionale, come ad esempio l’annosa questione dei migranti. Il risultato finale è stato un prodotto di ottima fattura, ben scritto e condotto, essenziale nell’estetica ma non per questo meno accurato di altri trasmissioni simili. Rete: Tv2000 Genere: Attualità Produzione: Rete Blu Regia: n.p. Autori: Monica Mondo, Cecilia Pronti, Giulia Stefani Conduttrice: Monica Mondo In onda: dal 26 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato e la domenica, alle ore 20:30 Durata: 30’ Ascolti medi: n.p. 173 FACC Squadre da incubo Rete: TV8 Genere: Docu-reality Produzione: FremantleMedia Regia: Alessandro Tresa Autori: Francesco Carabelli, Andrea De Falco, Paolo Ghisoni, Riccardo Lupoli, Gianluca Vialli e AA. VV. Interpreti principali: Gianluca Vialli, Lorenzo Amoruso In onda: dal 18 febbraio al 31 marzo 2016, il giovedì, alle ore 21:15 Durata: 7x1h Ascolti medi: 364.500 telespettatori; 1,32% share 174 Due campioni del calcio degli anni ’90 chiamati a risollevare le sorti di squadre dilettantistiche disastrate: questo il difficile compito per Gianluca Vialli e Lorenzo Amoruso. Nelle sette puntate, gli ex giocatori hanno viaggiato per l’Italia entrando in contatto con diverse realtà amatoriali, tutte relegate nei bassifondi delle classifiche dei tornei di appartenenza. Per provare a scuotere l’ambiente, i coach hanno avuto sette giorni per lavorare sul campo e anche fuori. Amoruso si è occupato dell’aspetto tecnico-tattico, sottoponendo i giocatori ad allenamenti intensi e strigliandoli spesso in modo rude (anche troppo) per spingerli a dare il massimo, agendo allo stesso tempo sulla componente mentale. Vialli si è dedicato ad un lavoro riorganizzativo, interfacciandosi con le diverse dirigenze per provare a cambiare o a migliorare il modus operandi e l’immagine. Occasione per verificare i progressi, la partita domenicale: qualche volta si è vinto, altre no, ma ciò che i coach hanno sempre ritenuto prioritario è l’inculcare nei giocatori e nei dirigenti valori come lo spirito di sacrificio, il rispetto delle regole, la determinazione nel perseguire un intento. Cambiare la fisionomia di una società in appena una settimana era impresa obiettivamente ardua ed infatti questo esiguo arco temporale ha costituito un aspetto poco realistico nell’economia del programma. L’idea alla sua base è però meritevole, perché ha portato alla riscoperta del calcio nei suoi aspetti più genuini, ormai persi nel football mediatico di oggi. Stasera tutto è possibile Inserito nel più ampio progetto di rinnovamento di Rai 2, “Stasera tutto è possibile”, comedy show condotto da Amadeus, si è rivelato una piacevolissima sorpresa di questa stagione televisiva. Protagonisti di ogni puntata otto personaggi famosi, chiamati a cimentarsi in spassose prove di ballo, canto, mimo, recitazione, sfidando anche la forza di gravità come nel caso del set inclinato, una stanza con una pendenza di 22,5° dove mettere in scena un numero comico. Il programma è stato in grado di miscelare nella giusta misura i caratteri distintivi del quiz e del talent show, senza però prevedere alcuna posta in palio o giuria da convincere. L’intento, condiviso dai partecipanti, è stato quello di divertirsi in compagnia come una comitiva di amici affiatati, cercando di trasmettere al pubblico la stessa allegria regnante in studio. E la trasmissione ci è riuscita in pieno, grazie ad una discreta originalità nei numeri proposti e soprattutto tramite le improvvisazioni degli invitati, comici in testa. Grande merito del successo è da attribuire ad Amadeus, conduttore preciso e brillante spalla durante le divertenti prove a cui sono stati sottoposti gli ospiti. La sua signorilità, unita ad una simpatia mai esuberante, ha evidentemente pagato. Il risultato finale è stato un programma che ha regalato spensieratezza e tante risate ai telespettatori, dimostrando come il mettersi in gioco e l’autoironia siano valori importanti e che anche il pubblico può cogliere e fare propri. Rete: Rai 2 Genere: Comedy show Produzione: Rai, Endemol Italia Regia: Cristiano D’Alisera Autori: Stefano Santucci, Paolo Mariconda, Marco Pantaleo, Stefano Sarcinelli, Gian Luca Belardi e AA. VV. Conduttore: Amadeus In onda: dall’8 settembre al 20 ottobre 2015, il martedì, alle ore 21:15 Durata: 6x2h20’ Ascolti medi: 2.308.000 telespettatori; 9,98% share 175 Storie maledette Rete: Rai 3 Genere: Attualità Produzione: Rai Regia: Fabio Vannini Autori: Franca Leosini, Vania Colasanti, Riccardo Lacchè, Federica Usai Conduttrice: Franca Leosini In onda: dal 21 gennaio al 4 febbraio 2016, il giovedì, alle ore 21:05 Durata: 3x1h50’ Ascolti medi: 1.340.000 telespettatori; 4,93% share 176 Se un programma è ben preparato e contraddistinto da un’attività di ricerca approfondita, merita di essere proposto al grande pubblico. È quanto accaduto allo storico format ideato e condotto da Franca Leosini, quest’anno trasmesso in prime time in tre occasioni. Quasi due ore di interviste a personaggi conosciuti a causa di crimini commessi in passato e per i quali stanno pagando con la reclusione. I colloqui con la conduttrice si sono svolti all’interno delle carceri dove attualmente sono detenuti. Come dovrebbe accadere ogni qualvolta ci si misura con fatti che hanno sconvolto per sempre le vite di molte persone, i confronti sono stati improntati al più rigoroso rispetto dell’etica e della deontologia giornalistica: massima attenzione alle carte processuali, obiettività nell’ascolto e nel commento alle parole dell’interlocutore, ma allo stesso tempo incisività nel cercare di capire a fondo le loro verità. Il tutto cesellato dallo stile unico della Leosini, che ha coniugato la chiarezza espositiva con il suo tipico ricorso ad un linguaggio ricercato. La giornalista è riuscita bene ad entrare anche nella psicologia degli intervistati, scoprendone aspetti meno conosciuti della loro vita. Dall’alto della sua lunga esperienza, la conduttrice non è caduta nella facile tentazione di spettacolarizzare vicende così tragiche né ha sfruttato l’opportunità per creare processi mediatici, mettendo a punto un prodotto che rappresenta da anni un esempio di un’informazione corretta senza straripamenti nel sensazionalismo. Strinarte Lo storico dell’arte Claudio Strinati, ex Soprintendente del Polo Museale di Roma, ha proposto un ciclo di dieci puntate, firmate da Rai Cultura in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, in cui ha presentato altrettante opere del nostro patrimonio culturale, compiendo un lavoro semiotico e filologico. Da attento divulgatore, ha avuto accesso a diversi laboratori per incontrare restauratori di fama internazionale, raccogliendo informazioni scientifiche sulle tecniche produttive e conservative di un’opera, dalla scultura alla pittura, dal mosaico all’affresco, commentandole con osservazioni puntuali. Il tono dei dialoghi con gli ospiti o esperti cui ha chiesto opinioni è stato confidenziale; scelta non casuale, poiché lo stesso Strinati ha sostenuto che la conversazione sia uno dei piaceri della vita, soprattutto quando si parla di arte. Oltre all’analisi delle opere, lo storico ne ha raccontato anche le vicende, spesso avventurose e controverse, ponendosi non come un professore in cattedra ma, con estrema umiltà, come un accompagnatore capace di stupirsi insieme al pubblico di fronte a tanta bellezza e varietà, anche perché frequentemente si è parlato di capolavori su cui c’è ancora molto da scoprire e capire. Si è passati dal Trionfo della Morte a Palermo alle opere di Masaccio e Piero della Francesca, da Tibaldi ai Tiepolo, cercando sempre nuovi spunti di osservazione, fino ad arrivare al problema dei problemi: cos’è il bello? Una risposta difficile, che il programma ha provato a dare con grande qualità. Rete: Rai 5 Genere: Cultura Produzione: Rai Cultura in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro Regia: Enzo Sferra Autore: Claudio Strinati Conduttore: Claudio Strinati In onda: dal 13 gennaio al 23 marzo 2016, il mercoledì, alle ore 21:15 Durata: 10x45’ Ascolti medi: n.p. 177 Tagadà Rete: LA7 Genere: Talk show, informazione Produzione: LA7 Regia: Sergio Lombardino Autori: Marco Ferrante, Tiziana Panella, Gabriella D’Angelo, Daniela Grandi, Filippo Mancini, Ivan Mazzoletti Conduttrice: Tiziana Panella In onda: dal 26 ottobre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 14:20 Durata: 1h40’ Ascolti medi: 259.100 telespettatori; 1,96% share 178 L’emittente ha provato un tentativo coraggioso: collocare un talk show dedicato principalmente all’attualità politica ed economica in una fascia oraria piuttosto inedita per un format del genere, il pomeriggio. I risultati, in termini di ascolti, non sono stati incoraggianti, data anche la concorrenza di contenitori dai toni più leggeri di altre emittenti. Tagadà, però, si è rivelato un buon programma, sempre attento a seguire gli sviluppi e le vicende della politica, cercando di fornirne un quadro esaustivo con la presenza in studio non solo di esponenti dei diversi partiti, ma anche, tra gli altri, di imprenditori e giornalisti. I dibattiti sono stati moderati bene dalla conduttrice, abile a dare pari voce agli ospiti e a gestire anche con fermezza i loro interventi, specialmente quando i toni rischiavano di alzarsi. Sono stati offerti ai telespettatori anche momenti di alleggerimento, con brevi interviste a personaggi dello spettacolo. Colpisce un aspetto in particolare: i servizi mandati in onda tra un blocco di talk e l’altro. Nella maggior parte dei casi, i protagonisti sono stati persone comuni, che con le loro testimonianze di vita quotidiana sono riusciti ad accendere i riflettori sui problemi e sulle criticità del sistema Italia e nei quali buona parte del pubblico ha potuto riconoscersi. Una scelta meritevole, che ha avuto anche lo scopo di pungolare il mondo politico affinché si attivasse per garantire il bene e il benessere comune, senza distinzioni sociali. Take Me Out Esci con me Lo show, versione italiana di un format australiano, ha reso protagoniste trenta ragazze single. In ogni puntata, chiamati uno alla volta dal conduttore Gabriele Corsi, dei giovani dovevano riuscire a strappar loro un appuntamento. Per farlo, avevano a disposizione tre step: l’arrivo in studio, ballando sulle note di una musica ritmata; un rapido filmato in cui raccontavano la loro vita, tra lavoro e hobby; una breve esibizione, alternata anche ad una clip dove amici o parenti ne descrivevano soprattutto i difetti. Al termine, il giovane era chiamato a scegliere la ragazza più adeguata ai suoi gusti tra quelle che mostravano interesse nei suoi confronti. Il programma ha reso l’impatto visivo il principale metro di giudizio, criterio di scelta spesso fallace: nei successivi “esterne”, in cui la potenziale coppia si è incontrata in un albergo per conoscersi, il feeling in molti casi non è scattato a seguito di diversità caratteriali e comportamentali. Non è bastato e non poteva bastare, d’altronde, proporre assaggi della psicologia dei protagonisti, da entrambe le parti, per mostrarli in toto. Nonostante il conduttore stesso abbia definito la trasmissione “un gioco”, essa ha finito per trasmettere il messaggio per cui, in un’eventuale relazione, la componente fisica e l’apparenza hanno la priorità, dando anche un’immagine piuttosto frivola della donna, che non è affatto la fotografia della categoria femminile. Discutibile, infine, l’orario di messa in onda: sarebbe stato più opportuno trasmettere lo show in seconda serata. Rete: Real Time Genere: Dating show Produzione: FremantleMedia Italia Regia: Caterina Pollini Autori: Celeste Laudisio, Federica Riva, Giovanni Todescan, Antonio Vicaretti, Svevo Tognalini Conduttore: Gabriele Corsi In onda: dal 4 gennaio al 26 febbraio 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 20:10 Durata: 40x45’ Ascolti medi: 502.150 telespettatori; 1,87% share 179 Tale e Quale Show Rete: Rai 1 Genere: Varietà Produzione: Rai, Endemol Italia Regia: Maurizio Pagnussat Autori: Carlo Conti, Ivana Sabatini, Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Mario D’Amico, Andrea Lo Vecchio Conduttore: Carlo Conti In onda: dall’11 settembre al 20 novembre 2015, il venerdì e un mercoledì, alle ore 21:20 Durata: 11x2h25’ Ascolti medi: 5.147.273 telespettatori; 23,44% share 180 Impegno, studio e allegria. Questi gli elementi che da sempre contraddistinguono il programma condotto da Carlo Conti, alla quinta edizione. Anche quest’anno sono stati 12 i vip protagonisti, chiamati ad imitare, nella voce e nei movimenti, i più noti cantanti della scena italiana ed internazionale. Un compito tutt’altro che facile, poiché per realizzare un’ottima performance bisogna studiare nel dettaglio il personaggio assegnato. Si prova a centrare l’obiettivo con l’ausilio di coach esperti, che in settimana sostengono i concorrenti, ma è fondamentale anche l’apporto di truccatori e costumisti, chiamati ad un lavoro intenso per confezionare un’imitazione perfetta dal punto di vista estetico. Tutto è avvenuto in un clima disteso, dove la preparazione e il divertimento si sono uniti dando vita ad un varietà gradevole, a cui hanno contribuito tutti, non solo i vip alle prese con le canzoni da interpretare. Carlo Conti si è confermato un brillante padrone di casa, in grado di rendere sempre vivace lo show con la sua simpatia. Prezioso il ruolo svolto dalla giuria: oltre a dare un commento autorevole alle performance, Loretta Goggi, Claudio Lippi e la new entry Gigi Proietti (che ha sostituito Christian De Sica), hanno dimostrato grande sensibilità, commuovendosi spesso in seguito ad esibizioni particolarmente ben realizzate. In questo modo, il programma è riuscito ad intrattenere il pubblico e a trasmettergli emozioni positive, rendendolo parte integrante del suo meccanismo. Tanto vale Dall’adventure show con “Pechino Express” al quiz: un salto da un genere all’altro per Costantino Della Gherardesca. Seppur gli ascolti, dati anche il giorno e l’orario di messa in onda, non siano stati alti, per il conduttore toscano la prima esperienza al timone di un game show può dirsi superata. Lo stile ironico che lo contraddistingue ha dato ritmo ad un gioco che, rispetto a quelli trasmessi dalla concorrenza, si è contraddistinto per un ritmo più lento e compassato. Protagonisti in ogni puntata una coppia di amici, fidanzati o parenti chiamati a dare un valore a dieci oggetti, da un minimo di cinquanta ad un massimo di quarantamila euro. L’intento ovviamente era indovinare il valore del pezzo più costoso per portare a casa il bottino più ricco. Per vincere, dunque, i fattori chiave erano il ragionamento e in modo particolare la collaborazione all’interno della coppia di giocatori. Un affiatamento che il conduttore ha provveduto a tenere alto soprattutto nei momenti di difficoltà o di indecisione, stemperando anche i piccoli battibecchi tra i concorrenti e trasformandoli in simpatici siparietti, cercando di creare empatia con loro. Attraverso il gioco, inoltre, si sono date anche piccole pillole di cultura grazie alla presenza di Gianluca Gaudio. L’esperto d’arte, nel momento in cui i giocatori sceglievano un determinato oggetto, ne dava con semplicità tutte le informazioni che lo riguardavano, ricostruendone brevemente la storia, soprattutto per quelli di più antica creazione. Rete: NOVE Genere: Quiz Produzione: Magnolia Regia: Giuseppe Bianchi Autori: Paola Costa, Costantino della Gherardesca, Nicola Lo Russo, Alessandra Tomaselli Conduttore: Costantino della Gherardesca In onda: dal 6 dicembre 2015 al 24 gennaio 2016, la domenica, alle ore 21:15 Durata: 8x55’ Ascolti medi: 207.000 telespettatori; 1,7% share 181 Techetechetè Con tutti i sentimenti Rete: Rai 1 Genere: Intrattenimento Produzione: Rai Curatrice: Carla Roselli Autori: Elisabetta Barduagni, Daniela Cannone, Valentina Cotone, Christian Calabrese, Giulio Calcinari e AA. VV. In onda: dal 7 giugno al 5 settembre 2015, tutti i giorni, alle ore 20:35 Durata: 84x40’ Ascolti medi: 3.759.600 telespettatori; 19,02% share 182 A partire dalla tarda primavera e fino a quasi tutta l’estate 2015, nell’access prime time di Rai 1 una finestra di un’ora si è spalancata sulle preziose Teche di viale Mazzini. Il programma, alla quarta edizione, ha offerto come sempre uno spaccato non solo dello spettacolo, ma anche politico-culturale della nostra storia, vissuta attraverso lo schermo televisivo “con tutti i sentimenti”, come recitato dal sottotitolo. A differenza dello scorso anno, in ogni puntata un narratore, di solito un volto noto del piccolo schermo, ha guidato il pubblico attraverso tre tematiche, fino a scoprire l’ospite d’onore, svelato solo alla fine, subito prima delle note di una canzone opportunamente “techetechizzata”. Tra i narratori scelti quest’anno Gigi Proietti, Franco Di Mare, Fabrizio Frizzi, Lando Buzzanca, Amanda Lear, Milly Carlucci e tanti altri. Grazie al programma, ogni anno i telespettatori possono condividere in famiglia ricordi ed esperienze intergenerazionali: dal confronto tra ieri e oggi si scopre che i beniamini dell’infanzia di genitori e nonni hanno trasmesso qualcosa agli attuali protagonisti del mondo dello spettacolo. Si svelano così le radici culturali del Bel paese, anche grazie a quell’italica ironia che da sempre è servita per commentare avvenimenti storici, politici e di costume. “Techetechetè” costituisce pertanto un tesoro prezioso, che la Rai ha il dovere di condividere e valorizzare. Teo in the Box La versione italiana del format “Host in the box” ha visto Teo Teocoli in una veste diversa dal solito. In ogni puntata, il comico è stato spedito, all’interno di una grande scatola di legno, in luoghi diversi. Un docu-reality nato con l’intento di rendere accessibili ai telespettatori, tramite il personaggio noto, contesti sociali poco conosciuti. La scatola, dunque, può essere vista in senso metaforico: chiudersi al suo interno può rappresentare la voglia dell’uomo di allontanarsi dalla vita di tutti i giorni per provare a migliorarsi, aprendosi a nuovi orizzonti, proprio come avviene per il contenitore di legno ogni volta che arriva ad una destinazione diversa. Una soluzione che lasciava presagire anche la volontà di conoscere universi sociali non facili, come infatti accaduto in una puntata, quando Teocoli si è trovato all’interno del carcere di Rebibbia, entrando in contatto con la vita quotidiana dei detenuti. Negli altri appuntamenti le situazioni vissute sono state più leggere e all’insegna della curiosità, rese divertenti dalla verve dello showman. Se da un lato l’intento del programma è apprezzabile, dall’altro la stessa struttura ne ha reso difficile la realizzazione. Il protagonista ogni volta ha conosciuto molte persone, ma a causa della fugacità causata dalla struttura stessa del format, ha trascorso con loro un tempo poco significativo per condividerne appieno emozioni e sentimenti e per trasferirli anche ai telespettatori. Rete: Rai 3 Genere: Docu-reality Produzione: Endemol Italia Regia: Alberto Di Pasquale Autori: Cristina Mastropietro, Giovanni Filippetto, Marco Posani, Francesca Di Giuseppe, Paolo Palmarocchi Interprete principale: Teo Teocoli In onda: dal 28 novembre al 19 dicembre 2015, il sabato, alle ore 21:45 Durata: 4x1h Ascolti medi: 1.002.750 telespettatori; 4,45% share 183 Tg2 Eat Parade Rete: Rai 2 Genere: Informazione enogastronomica Produzione: Rai 2 Regia: n.p. Curatore: Marcello Masi Autore: Bruno Gambacorta In onda: durante tutta la stagione, il venerdì, alle ore 13.30 Durata: 10’ Ascolti medi: 1.700.000 telespettatori; share n.p. 184 Sulle note dei Rolling Stones, la sigla di questa rubrica di approfondimento introduce il pubblico nel mondo dell’alimentazione attraverso la preparazione di piatti di cui vengono illustrati nel dettaglio ingredienti e provenienza, dando rilevanza, in questo modo, alla tradizione agricola e culinaria di un determinato territorio. Si parla dunque di un’agricoltura che preserva e valorizza il paesaggio, un aspetto che il giornalismo enogastronomico ha il compito e dovere di sottolineare. Si citano i presidi slow food e si abbina sempre un vino al piatto appena preparato, sempre proveniente dalla zona oggetto della puntata. La voce fuori campo di Bruno Gambacorta introduce le varie interviste e i luoghi menzionati dagli chef, permettendo al pubblico di scoprirli anche dal punto di vista storico-culturale. Ogni volta si suggeriscono anche dei libri che trattano tematiche riguardanti cibo e alimentazione, sia italiani che internazionali. Si segnalano gli eventi enogastronomici della settimana: sagre o fiere, ma anche mostre, campionati con gare di cucina, conferenze sulla dieta mediterranea, appuntamenti in fattorie didattiche e cantine aperte. L’elenco comprende tutta l’Italia ed è sempre molto lungo, a riprova del fervore che esiste intorno a queste tematiche. In chiusura, nella cosiddetta “contro copertina”, si presenta la ricetta di un dessert per finire in dolcezza. Una rubrica molto essenziale, ma ricca di consigli utili per chi vuole mangiare e bere bene e in modo sano. The Voice of Italy Quarta stagione Il talent è la versione italiana di un format olandese che, rispetto ad altri programmi del genere, ha una interessante peculiarità: nella prima delle quattro fasi di gara i concorrenti si esibiscono senza essere visti dai giudici/coach che dovranno selezionarli. Così questi ultimi sono costretti a concentrarsi unicamente sulla voce e sull’effetto che l’esecuzione canora offre a livello empatico ed emotivo, oltre che ovviamente sulle capacità tecniche, interpretative e sul colore vocale. In questo caso può determinare la scelta non ciò che si vede, come accade di solito, ma ciò che “non si vede”, che si immagina o si intuisce. Il risultato è che spesso i coach immaginano il concorrente diverso da quello che è, a volte sbagliando clamorosamente l’età o addirittura il sesso. Più che dire semplicemente che essi non subiscono influenze date dalla fisicità, dall’età e dal sesso è corretto dire che ve ne sono di altri tipi. Tutto ciò rende il programma molto interessante e originale, soprattutto nella prima fase. La gara prosegue con: sfide a tre, interpretando uno stesso brano, a due, su canzoni differenti e infine una parte live in cui viene decretato il vincitore. I coach di quest’anno sono stati ben scelti, per trovare le simpatie di un pubblico che abbraccia differenti età e gusti musicali, contribuendo allo show, oltre che con la propria competenza ed esperienza, anche con la propria personalità. Lo spettacolo è stato piacevole, nelle divergenze o nelle critiche non ci sono stati mai scontri polemici: dote sempre più rara nei talent show. Rete: Rai 2 Genere: Talent show Produzione: Talpa Italia Regia: Cristian Biondani, Piergiorgio Camilli Autori: Pasquale Romano, Sergio Iapino, Clarita Ialongo, Luca Parenti, Luca Tiberio e AA. VV. Conduttore: Federico Russo In onda: dal 24 febbraio al 25 maggio 2016, il mercoledì, alle ore 21:15 Durata: 14x2h30’ Ascolti medi: 2.367.200 telespettatori; 10,65% share 185 The cooking show Il mondo in un piatto Rete: Rai 3 Genere: Cooking show, divulgazione scientifica Produzione: Rai Regia: Barbara Silvello Autori: Andrea Boin, Raffaele Bruscella, Lisa Casali Conduttrice: Lisa Casali In onda: dal 5 settembre al 1° novembre 2015, in vari giorni ed in vari orari Durata: 85x1h Ascolti medi: n.p. 186 La Rai per Expo è la struttura creata da viale Mazzini per raccontare agli italiani i temi di Expo Milano 2015. Nel programma, trasmesso proprio dal cuore del Media Centre di Expo, in ogni puntata quattro grandi chef, individuati fra i più interessanti professionisti del panorama gastronomico italiano e internazionale, si sono incontrati per preparare le diverse portate del menù del giorno. Ogni coppia di chef, di nazionalità diversa, attraverso la realizzazione del proprio piatto, ha affrontato un tema relativo al mondo della cucina e della sostenibilità usando principalmente ingredienti poveri. Nella rubrica “Non si butta via niente”, la conduttrice ha mostrato come valorizzare al massimo un ortaggio o un frutto utilizzandolo in tutte le sue parti. Lisa Casali è già conosciuta per il suo impegno per la diffusione della cultura dell’alimentazione sostenibile come food blogger ed ha presentato in passato alcune rubriche di approfondimento in diversi programmi. Nel guidare questo nuovo format, si è rivelata una perfetta padrona di casa, dimostrando competenza e curiosità per tutto ciò che ha riguardato tematiche legate all’ambiente. La trasmissione ha proposto un modo nuovo di mangiare, più consapevole sia dal punto di vista dei benefici per la salute sia rispetto al consumo di risorse naturali. “The cooking show” ha rappresentato una finestra aperta sulle innovazioni scientifiche in campo alimentare, permettendo a chi non ha potuto visitare Expo di farsi un’idea di cosa si è parlato a Milano e nel mondo. Ti lascio una canzone Dopo un anno di pausa, è tornato su Rai 1 il talent show condotto da Antonella Clerici. Due le principali novità: il torneo “Big”, in onda dopo mezzanotte, cui hanno preso parte alcuni ragazzi (ora maggiorenni) delle passate edizioni, in lizza per vincere un contratto discografico. Rinnovata la giuria con le new entry Lorella Cuccarini e Chiara Galiazzo al fianco dei confermati Fabrizio Frizzi e Massimiliano Pani. I piccoli talenti della musica, provenienti da tutta Italia, sono rimasti i protagonisti principali del programma. Hanno fatto sì parte di una gara, ma ciò che si è voluto evidenziare è che a vincerla non fossero loro, quanto i brani presentati, affinché a trionfare fosse sempre e comunque la musica. In questo modo, lo show è riuscito a non creare alcun tipo di competizione o rivalità tra i giovani cantanti, stimolando anzi la nascita di rapporti di forte amicizia e instaurando un clima di divertimento consono alla loro età. Un particolare plauso per il successo del programma va alla conduttrice. Con dolcezza ed affabilità, Antonella Clerici ha fatto sentire tutti i ragazzi membri di una grande famiglia, supportandoli e partecipando spesso a divertenti sketch con la giusta dose di autoironia. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i giudici: i loro commenti sono stati all’insegna della moderazione e del rispetto della sensibilità dei protagonisti dello show, che hanno potuto apprendere non solo autorevoli suggerimenti tecnici, ma anche preziosi insegnamenti di vita. Rete: Rai 1 Genere: Talent show Produzione: Rai, Ballandi Multimedia Regia: Stefano Vicario Autori: Antonella Clerici, Dario Baudini, Matteo Catalano, Leonardo De Amicis, Simone Di Rosa, Chicco Sfondrini, Francesco Valitutti Conduttrice: Antonella Clerici In onda: dal 12 settembre al 28 novembre 2015, il sabato, alle ore 21:10 Durata: 11x3h Ascolti medi: 3.542.182 telespettatori; 16,6% share 187 Toni Servillo a teatro Ritratto di un attore da Oscar Rete: Rai 5 Genere: Teatro Produzione: Rai Cultura Regia: Toni Servillo, Paolo Sorrentino Autori: AA. VV. Interpreti principali: Toni Servillo ed attori vari In onda: dal 7 novembre al 12 dicembre 2015, il sabato, alle ore 21:15 Durata: 6x1h40’ Ascolti medi: n.p. 188 Sei appuntamenti per intraprendere un viaggio nella storia del teatro, da quello settecentesco di Pierre De Marivaux, passando per Eduardo De Filippo, fino alla contemporaneità. A fare da guida ai telespettatori Toni Servillo, protagonista de “La grande bellezza”, film vincitore nel 2014 del premio Oscar per il miglior film straniero. L’attore napoletano è però nato artisticamente in teatro, come testimonia gran parte della sua carriera, vissuta sul palcoscenico come interprete ma anche come regista. Non a caso, infatti, il programma ha rappresentato anche un percorso nella lunga carriera di Servillo, attraverso cui poter ammirare le sue qualità di artista versatile, capace di interpretare i ruoli più disparati, dai più comici a quelli più drammatici. L’esperimento messo in campo da Rai 5 si è rivelato interessante: raccontare il teatro in tv non è una cosa semplice ed è condivisibile la scelta, adottata in ogni puntata, di far spiegare allo stesso Servillo i contenuti dell’opera di lì a poco proposta. In questo modo i telespettatori sono stati subito messi nelle condizioni di entrare facilmente in contatto con lo spettacolo grazie al suo protagonista principale. Soprattutto, però, il pubblico da casa ha avuto l’opportunità di rivedere, o - come gran parte di quello più giovane - assaporare per la prima volta alcune tra le opere più note del teatro italiano ed internazionale, entrando in contatto con un mondo spesso lontano dai loro interessi e dalla loro dieta mediale. Torto o ragione? Il verdetto finale La formula dell’aula di un tribunale con tanto di giudice, avvocati e giuria popolare continua ad appassionare il pubblico del pomeriggio, che dopo aver ascoltato le storie dei due contendenti e le testimonianze, si schiera dalla parte dell’uno o dell’altro. I telespettatori apprendono anche l’opinione degli ospiti in studio, in genere dei personaggi famosi chiamati a dare una valutazione della vicenda trattata in ogni puntata. E così, con temi più o meno leggeri, si affrontano numerose questioni che possono riguardare l’affitto di una casa, il pagamento di una prestazione, un torto subito o addirittura l’affido di un minore. Tutto viene coordinato con eleganza ed equilibrio dalla conduttrice, che tende a rimanere imparziale ma molto comprensiva delle diverse istanze contribuendo a mantenere il confronto sempre pacato e mai gridato. I due litiganti sono interpretati da attori che mettono in scena le varie controversie e anche se le storie sono frutto della fantasia, è interessante aspettare il verdetto finale del vero giudice, che motiva sempre la sua scelta spiegando in modo semplice e chiaro delle piccole ma preziose nozioni di giurisprudenza non sempre scontate. È possibile anche ascoltare i ragionamenti della giuria popolare che si riunisce in un’altra stanza e discute sui fatti riportati. Insomma, anche se il format è ormai visto e rivisto, il programma è stato ampliato e costituisce una valida alternativa per la fascia oraria in cui si posiziona. Rete: Rai 1 Genere: Legal show Produzione: Rai, Endemol Regia: Giuseppe Sciacca Autori: Fausto Enni, Ernesto Marra, Deborah Chiappini, Egidio Forastiere, Danila Lostumbo e AA. VV. Conduttrice: Monica Leofreddi In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 15:00 Durata: 1h20’ Ascolti medi: 1.686.440 telespettatori; 13,84% share 189 Tú sí que vales Rete: Canale 5 Genere: Talent show Produzione: Fascino PGT, Endemol Italia Regia: Andrea Vicario, Paolo Carcano Autori: Barbara Cappi, Walter Corda, Mauro Monaco, Giona Peduzzi, Francesca Picozza Conduttori: Bélen Rodríguez, Francesco Sole In onda: dal 12 settembre al 28 novembre 2015, il sabato, alle ore 21:10 Durata:11x2h50’ Ascolti medi: 4.395.090 telespettatori; 22,37% share 190 Nella seconda edizione italiana del talent, il pubblico ha ritrovato i giudici Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti, Mara Venier a capo della giuria popolare e Francesco Sole e Belen Rodriguez come conduttori. In ogni puntata i concorrenti hanno avuto circa due minuti di tempo per dimostrare di avere un talento speciale e meritare il parere positivo “Tú sí que vales”. Purtroppo anche quest’anno si sono ripresentate le criticità emerse in passato: a performance con artisti di alto livello e indubbia originalità o a momenti di commozione autentica, si sono alternate e sono state considerate “valenti” persone che hanno offerto spettacoli di dubbio gusto. È il caso della puntata del 19 settembre in cui, dopo la toccante esibizione di un papà che ha cantato al posto della figlia perduta da poco (col suo dolore pacato e la sua testimonianza di amore paterno), ecco salire sul palco un “autolesionista” in grado di sollevare oggetti e persone con ganci infilati nella carne. Tra l’altro, l’uomo ha sostenuto candidamente che non gli dispiace affatto provare dolore. Preoccupa l’orrore che tale visione può aver causato in un bambino, o la possibile istigazione all’autolesionismo rispetto a un fenomeno, purtroppo sempre più diffuso tra gli adolescenti, detto cutting. Allo stesso modo inquieta il rischio di possibile emulazione di esibizioni simili, che hanno offuscato la bellezza e il valore di numeri emozionanti, creativi e di alto valore artistico che pure il programma ha proposto. Tv Talk Tv Talk è l’unico programma che analizza tutto ciò che avviene sul piccolo schermo. Ogni settimana la trasmissione dà spazio a voci diverse. Ci sono i volti noti, chiamati a dare un commento su quanto da loro proposto, dando il punto di vista di chi concretamente si mette all’opera nella realizzazione di un prodotto televisivo. Il dibattito è arricchito anche grazie alla presenza di giornalisti: la loro critica è necessaria per un’analisi che tenga conto degli elementi positivi e negativi di ciò che viene trasmesso. La televisione però è anche materia di studio nelle università: ecco quindi la presenza del professor Giorgio Simonelli, finalizzata a dare una spiegazione accademica e sociologica dell’offerta televisiva italiana, con analisi miranti a creare anche dei parallelismi con le produzioni estere. L’elemento più interessante della trasmissione è però la presenza in studio di giovani commentatori, gli “analisti televisivi”, che rivolgono domande agli ospiti e si confrontano con loro. In un’epoca in cui si sente dire spesso che la televisione ha necessità di rinnovarsi, le opinioni dei giovani assumono un’importanza maggiore, rappresentando uno stimolo in più per gli addetti ai lavori che così possono capire con chiarezza il pensiero di una fascia di pubblico determinante in ottica ascolti. A beneficiare di questa composizione variegata del programma è il pubblico a casa, che può così farsi un’idea completa di quanto vede in tv, conoscendone meglio le dinamiche. Rete: Rai 3 Genere: Talk show Produzione: Rai Cultura Regia: Anna Tinti Autori: Massimo Bernardini, Furio Andreotti, Sebastiano Pucciarelli, Mirco Cucina, Alessandro Clemente Conduttori: Massimo Bernardini, Cinzia Bancone, Sebastiano Pucciarelli In onda: dal 26 settembre 2015 al 30 aprile 2016, il sabato, alle ore 14:55 Durata: 29x1h30’ Ascolti medi: 980.000 telespettatori; 6,74% share 191 Unomattina Storie Vere Rete: Rai 1 Genere: Informazione, intrattenimento Produzione: Rai Regia: Paola Baccini Autori: Eleonora Daniele, Gian Marco Di Gennaro, Carlotta Ercolino, Antonio Manetta, Alessia Sodano, Vilma Tiberi Conduttrice: Eleonora Daniele In onda: dal 7 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 10:00 Durata: 1h Ascolti medi: 1.200.000 telespettatori; 20% share 192 La sezione finale di Unomattina ha spaziato dalla cronaca a temi di natura sociale e impegno civile, trattando anche argomenti più leggeri, di costume e intrattenimento. Il filo conduttore è stato il racconto di storie vere narrate da persone comuni, che hanno spiegato come hanno risolto piccole o grandi difficoltà affacciatesi nella loro vita, ritrovato la serenità e come si possono aiutare altri che affrontano analoghi problemi. L’aspetto interessante di quest’edizione è stato l’aver lasciato meno spazio a fatti di cronaca cupi e tristi - di cui si è continuato comunque a dare aggiornamenti quotidiani senza soffermarsi troppo su dettagli che travalicassero la notizia e scadessero nel morboso o lo scandalistico - a vantaggio di storie capaci di dare risposte concrete e aprire alla speranza, facendo conoscere persone e vicende straordinariamente ordinarie. Un tema ripreso più volte è stato quello della sicurezza in Internet, affrontato con l’ausilio di esperti che hanno dato ad adulti e minori consigli e criteri di utilizzo del web, sotto vari aspetti: dal fenomeno del cyberbullismo al reperimento della droga attraverso la rete, dal gioco d’azzardo online al furto di identità, dai giochi di ruolo al commercio di armi e altro. Speciale merito per i servizi dedicati al tema in occasione dell’anniversario della connessione a Internet dell’Italia. Vista l’importanza e l’attualità dell’argomento, è doveroso sottolineare che il programma ha offerto un vero servizio pubblico dando informazioni, suggerimenti e risposte agli spettatori. Unti e bisunti Il cibo da strada non è prerogativa solo italiana. Lo sa pure Chef Rubio, che nella nuova stagione ha anche varcato i confini nazionali, alla scoperta di specialità spagnole, tedesche e francesi. Questa una delle novità del format, da quest’anno contraddistinto dalla presenza di un filo conduttore tra i singoli episodi: la ricerca di un misterioso personaggio, che all’inizio distrugge la cucina dello chef spingendolo, con degli indizi, a spostarsi in giro per lo Stivale e all’estero. Tutto ciò ha mirato a stuzzicare la curiosità del telespettatore, stimolandolo a seguire il programma per smascherare l’oscuro “nemico”. Allo stesso tempo, è stato il pretesto per giustificare i viaggi del cuoco, che ha permesso al pubblico di conoscere i cibi più popolari d’Italia e non, familiarizzando con gli abitanti dei luoghi visitati con la sua spontaneità romanesca. Certamente le pietanze preparate non sono tra le più leggere, ma rientrano comunque nella tradizione culinaria italiana, la più verace, dalla storia non meno importante di quella elitaria. Chef Rubio è riuscito a portarla in auge utilizzando il linguaggio televisivo con intelligenza, come dimostrato anche dalla consueta sfida finale al cuoco locale, creando suspense e concentrando tutta l’attenzione sul piatto da cucinare. “Unti e bisunti” rappresenta, dunque, un nuovo modo di fare tv per veicolare contenuti culturali, un esperimento che anche le generaliste dovrebbero valutare nell’ottica di rinnovamento della loro offerta. Rete: DMAX Genere: Cooking docufiction Produzione: Discovery Italia, Pesci Combattenti Regia: Riccardo Mastropietro, Michele Imperio Autori: Cristiana Mastropietro, Serena Castana, Riccardo Mastropietro, Fausto Massa, Paolo Palmarocchi Conduttore: Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio In onda: dall’8 settembre al 3 novembre 2015, il martedì, alle ore 21:10 Durata: 10x45’ Ascolti medi: 509.000 telespettatori; 2% share 193 Uomini e Donne Rete: Canale 5 Genere: Dating show Produzione: RTI, Fascino PGT Regia: Laura Basile, Paolo Carcano Autori: Maria De Filippi, Alberto Silvestri, Vanessa Collini Conduttrice: Maria De Filippi In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 14:45 Durata: 1h5’ Ascolti medi: 2.712.800 telespettatori; 21,32% share 194 Chiacchiere, equivoci, liti. Si potrebbe dire che le discussioni sono il sale dell’amore, ma nel dating show di Canale 5 sono ordinaria amministrazione. Lo schema non è mutato rispetto alle precedenti edizioni: sono cambiati gli interpreti, ma il canovaccio, a prescindere dall’età, è sempre uguale. Nel programma si cerca l’anima gemella con il corteggiamento ad un o una “tronista”, cui spetterà (se vuole) la scelta finale tra i tanti spasimanti in studio. Per arrivare alla decisione bisogna conoscersi: ecco allora i confronti durante la puntata e le note “esterne”, in cui la potenziale coppia parla, si scontra e a volte si bacia, tutto ovviamente seguito delle telecamere. Momenti fugaci di intimità, spesso infranta dalle discussioni in studio, che si accendono per futili motivi, innescate anche dagli opinionisti che tatticamente si lasciano andare a commenti provocatori e taglienti. Un sentimento così profondo come l’amore ha bisogno di tempo, ma soprattutto di privacy. Nel caso del programma condotto da Maria De Filippi, la sfera privata non esiste e tutte le emozioni, vere o finte che siano, vengono spiattellate in pubblica piazza. Si arriva così all’estremo, con una certa volgarità mostrata non solo dal linguaggio, ma anche dagli atteggiamenti. Il pubblico, specialmente quello più giovane, osserva così una visione distorta dell’amore, puntualmente messo in secondo piano soprattutto dalla voglia di apparire dei partecipanti, stereotipati nei comportamenti e nel look. Voyager Ogni puntata del programma è un’avventura, tra storia, miti e misteri di un luogo, che Roberto Giacobbo descrive con uno stile molto personale. Il conduttore fa da guida ai telespettatori e prova ad attirarne l’attenzione con un linguaggio accattivante e chiaro. Le descrizioni e le ricostruzioni da lui operate, grazie anche all’ausilio di esperti, si basano su un mix di riferimenti storici ed attenzione alle leggende del posto raggiunto dalle telecamere. Il modo in cui queste ultime operano è dinamico, poiché seguono il presentatore in tutti i suoi spostamenti, anche nei luoghi più impraticabili. Le inquadrature a volte sono volutamente “sporche” per far entrare appieno il pubblico nei segreti delle città raccontati dalla trasmissione. D’altronde, “Voyager” vuole andare “ai confini della conoscenza” e ciò spiega il ricorso a questo particolare codice audiovisivo, che permette di confezionare un format in grado di fare una sorta di “intrattenimento divulgativo”. L’intento di avvicinarsi al poco noto si manifesta sia nel mostrare posti mai raggiunti dalle telecamere, ma anche nel provare a risolvere enigmi legati a specifici eventi storici. L’alone di mistero però tende a rimanere, lasciando aperta la porta a nuove interpretazioni. Inevitabile che ciò sia fatto per fidelizzare gli spettatori a casa, ma allo stesso tempo i contenuti proposti sono confezionati in modo tale da suscitare la loro curiosità e la voglia di allargare i loro orizzonti culturali. Rete: Rai 2 Genere: Intrattenimento Produzione: Rai Regia: Cristina Bordin, Filippo De Masi, Emanuela Pesando, Sergio Spanu Autori: Roberto Giacobbo, Valeria Botta, Davide Fiorani, Massimo Fraticelli, Marco Zamparelli Conduttore: Roberto Giacobbo In onda: dal 4 al 24 dicembre 2015, il giovedì e un venerdì, alle ore 21:10 Durata: 4x2h20’ Ascolti medi: 1.441.000 telespettatori; 6,65% share 195 X Factor Nona stagione Rete: Sky Uno Genere: Talent show Produzione: FremantleMedia Italia Regia: Lele Biscussi Autori: Steve Kelly, Andrea De Cristofaro, Bruno Pasini, Matteo Lena, Livia Draghi e AA. VV. Conduttore: Alessandro Cattelan In onda: dal 10 settembre al 10 dicembre 2015, il giovedì, alle ore 21:10 Durata: 14x3h Ascolti medi: 940.000 telespettatori; 3,89% share 196 Il talent, format ideato da Simon Cowell, è giunto alla nona edizione senza perdere il fascino sul pubblico né le qualità positive. Rispetto ad altri programmi analoghi, da sempre qui non si cerca né si stimola l’antagonismo tra concorrenti; al contrario vi è una competizione sana in un clima di amicizia e aiuto reciproco. Protagonisti sono la musica, di cui si evidenziano anche gli aspetti culturali e storici, e i ragazzi con le loro capacità e la loro passione per il canto. Quest’anno più che in passato anche il clima tra i giudici – Fedez, Elio, Mika e Skin - è stato positivo, allegro ma anche di contrasto, pur senza eccessivi protagonismi a scapito dei partecipanti. Al timone ancora una volta un bravissimo Cattelan che, oltre a portare avanti in maniera professionalmente impeccabile la conduzione, l’ha arricchita con le sue doti di simpatia, ironia e umanità nel rapporto con i concorrenti e nella condivisione dei loro “destini”. Immancabile Tommassini, che col suo tocco artistico ha valorizzato ogni singola esibizione. Il livello dei partecipanti si è confermato molto alto, come la professionalità e la dedizione profuse dai giudici per preparare le esibizioni dei loro ragazzi, fattori che hanno consentito di assistere a performance coinvolgenti e originali: questo sicuramente è il motivo per cui il programma, oltre ad avere un enorme seguito nei telespettatori giovani, da sempre dediti a coltivare la musica tra i loro interessi, ha selezionato un pubblico di appassionati di musica di tutte le età, rendendosi fruibile per una visione genitori-figli. TV PER BAMBINI E RAGAZZI 58° Zecchino d’Oro Lo storico concorso canoro dedicato ai più piccoli è tornato con due nuovi padroni di casa, Cristel Carrisi e Flavio Montrucchio, e con dodici brani inediti. Quest’anno il pubblico ha avuto l’opportunità di conoscere i giovani concorrenti ancora meglio, grazie a delle brevi clip di presentazione, in cui sono comparsi anche i membri delle loro famiglie per descriverne il carattere e le abitudini. I brani proposti sono stati caratterizzati da una buona varietà nei generi e negli argomenti trattati, trasmettendo messaggi positivi e di speranza per un mondo migliore, all’insegna della pace. Quest’anno, il filo conduttore della kermesse è stato “Tutti i colori dell’uguaglianza”, tema affrontato anche grazie all’apporto di Vincenzo Spatafora, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Attraverso la musica, la lettura di fiabe, la presenza in studio di ospiti, si è voluto ribadire a più riprese l’importanza del rispetto delle diversità quale valore fondamentale per una società civile. L’intento dello show è stato quello di far passare un concetto chiaro e facilmente comprensibile dal giovane pubblico cui lo “Zecchino” da sempre si rivolge: si è tutti uguali perché ognuno è diverso dall’altro. Perciò, non devono e non possono esistere discriminazioni di alcun tipo, né per la razza, né per la provenienza culturale o sociale. Mai come oggi, lanciare un appello così importante risulta cruciale ed è un bene che lo recepiscano anche i bambini, essendo loro gli uomini del futuro. Rete: Rai 1 Genere: Concorso canoro per bambini Produzione: Rai, Antoniano di Bologna Regia: Igor Skofic Autori: Mauro Caporiccio, Giovanna Ciorciolini, Fabrizio Palaferri, Angela Senatore Conduttori: Cristel Carrisi, Flavio Montrucchio In onda: da martedì 17 novembre a sabato 21 novembre 2015, alle ore 17:00 Durata: 4x1h30’ e 1x2h30’ Ascolti medi: 2.004.600 telespettatori; 13,93% share 199 Adventure Time Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Frederator Studios, Cartoon Network Studios, Cartoon Network Regia: Larry Leichliter, Elizabeth Ito, Nate Cash e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Pendleton Ward, Kent Osborne, Adam Muto, Patrick McHale, Jack Pendarvis e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, alle ore 20:00 Durata: 176x11’ Ascolti medi: n.p. 200 Le avventure si svolgono in un continente immaginario dal nome “Terra di Ooo”, in uno scenario post apocalittico che si intravede già nella sigla iniziale, quando vengono mostrati alberi spogli e terreni bruciati, con bombe e missili nucleari inesplosi sparsi un po’ ovunque. In alcuni episodi, poi, si intuisce che il pianeta Terra è stato in gran parte distrutto. Il protagonista delle storie è Finn l’avventuriero, un ragazzo di dodici anni che è l’unico essere umano in questo strano posto. Il suo migliore amico è un cane dai poteri magici, di nome Jake, che può ingrandirsi o rimpicciolirsi, ma anche trasformarsi in qualsiasi cosa gli chieda il suo padroncino. I due passano le giornate ad aiutare chi è in difficoltà. Questo cartone, però, è in realtà una favola per grandi; la trama può apparire spesso sconnessa agli occhi di un bambino che ignora e può non comprendere cosa si cela dietro la cosiddetta “Grande Guerra dei funghi”, che allude ovviamente ad un conflitto nucleare che alla Terra non lascerebbe scampo. La città in cui vivono è fatta di zucchero e abitata da tortine parlanti, le storie sembrano non seguire necessariamente un filo logico, ma solo quello che può essere il flusso della fantasia di un bambino. Forse il messaggio che il creatore del cartoon ha voluto comunicare è proprio questo: in un mondo quasi del tutto distrutto dalla violenza dell’uomo, probabilmente l’unico rifugio possibile è proprio il mondo della fantasia dei bambini, dove tutto può ricominciare. Alex & Co. Seconda stagione I ragazzi del Melsher Institute sono alle prese con un nuovo anno scolastico e Alex, il protagonista, che dovrebbe trasferirsi in America con la famiglia a causa del lavoro del padre, sta escogitando col fratello Joe un piano per non abbandonare amici e progetti musicali. I coniugi Leoni sono molto uniti e la scelta è quella di seguire la carriera del marito. I piani, però, vengono stravolti da un malore della mamma, che scopre di essere incinta. La scelta della famiglia immediatamente ricade sulla tutela della nuova vita, seppur ancora in stato embrionale: questo è l’unico elemento capace di mettere senza ombra di dubbio in secondo piano i progetti lavorativi oltreoceano. Le vicende che si dipanano dalla permanenza in Italia dei Leoni rientrano in un quotidiano purtroppo “tipico” delle serie per ragazzi, in cui i grandi sono incerti o prepotenti, i giovani adulti rampanti, ma ogni tanto leali (come ad esempio Joe, che in questa stagione sarà aiutato dal fratello minore a fidanzarsi con Lara), i ragazzi alle prese con la scoperta delle proprie emozioni e aspirazioni, non senza conflitti, talvolta esasperati, tra loro e con gli adulti, genitori compresi. Permane una latente ricerca del rispetto di valori come la lealtà e l’amicizia e, non ultimo, dei legami familiari. Alex riuscirà a coronare il suo sogno di vincere il talent cui partecipa con la sua band, non prima però di aver visto la sorellina appena nata. Se poi resterà con la sua fidanzata non si sa: forse lei si accorgerà di cercare altro nella vita ma, del resto, anche questa è adolescenza. Rete: Disney Channel Genere: Serie tv Produzione: The Walt Disney Company Italia, 3Zero2 Regia: Claudio Norza Autori/Sceneggiatori: Marina Efron Versiglia, Benjamín Herranz, Maria Carmen López-Areal Garcia, Costanza Novick, Ángela Obón Interpreti: Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero, Beatrice Vendramin In onda: dal 27 settembre al 29 novembre 2015, la domenica, alle ore 19:20 Durata: 18x22’ Ascolti medi: n.p. 201 Alvin!!! E i Chipmunks Rete: K2 Genere: Serie animata Produzione: Bagdasarian Productions, OuiDo! Productions Regia: Janice Karman Autori/Sceneggiatori: Janice Karman, Peter H. Saisselin, Michael Bagdasarian, Reid Harrison, Vanessa Bagdasarian e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, in vari orari Durata: 66x34’ Ascolti medi: n.p. 202 La serie arriva dopo il successo del primo film “Alvin Superstar”, uscito in Italia nel 2008, e dei due sequel basati sulla storia di tre simpaticissimi scoiattolini dalla voce incredibile, inventati nel 1958 da Ross Bagdasarian e già protagonisti di diversi libri per ragazzi. Alvin, Theodore e Simon sono tre fratelli che viaggiano per tutto il mondo come famose rockstar, ma continuano a frequentare la scuola come tutti gli adolescenti, non sono né viziati né privilegiati ed il loro strepitoso successo non ha cambiato le loro abitudini. Le loro migliori amiche sono Brittany, Jeanette ed Eleanore, chiamate le Chippetes, anch’esse tre scoiattoline cantanti, con cui condividono concerti e tempo libero. Il loro manager e papà adottivo, Dave, scrive per i piccoli cantanti i brani di successo, ma soprattutto cerca di tenere a bada i loro turbolenti caratteri e di gestire i concerti durante i quali i tre roditori ne combinano di tutti i colori. Dave è sempre pronto a rimproverare Alvin che è il trascinatore del gruppo grazie al suo travolgente entusiasmo, ma anche un vero combinaguai. Simon è il più maturo e intelligente e ricopre un po’ il ruolo del saggio, mentre Theodore è il più timido e ingenuo ma anche il più generoso. Insieme sono un po’ pasticcioni, ma sempre solidali tra loro e leali verso gli altri. Gli episodi sono divertenti e affrontano, con la giusta dose di umorismo, temi importanti come il bullismo a scuola, l’importanza delle regole, la capacità di superare le proprie paure. Big Time Rush Big Time Rush è il nome di un complesso formato da quattro amici che dal Minnesota si sono trasferiti a Los Angeles dopo il loro strepitoso successo come boy band di musica pop. Tutti gli episodi sono ambientati nell’hotel “Palm Woods”, dove vivono, e nella scuola speciale per artisti vip che frequentano. Si occupano di loro il produttore e la sua assistente che rivestono un po’ il ruolo di “genitori” e con i quali ovviamente entrano spesso in conflitto. Kendall è il leader del gruppo, anche se i quattro sanno relazionarsi alla pari senza troppe invidie o desiderio di prevalere l’uno sull’altro. Alla fine si rivelano sempre buoni amici che sanno supportarsi ed aiutarsi. Il vero punto forte di questa serie è la musica originale: la band funziona, le canzoni sono orecchiabili e ballabili, ma quando si seguono i personaggi le storie appaiono vuote e scontate. La recitazione è sempre esageratamente sopra le righe, ogni azione è sottolineata in modo ridondante dagli effetti sonori. La gag del direttore dell’albergo che minaccia continuamente di sfrattare i protagonisti perché non rispettano le regole viene troppo sfruttata fino a non risultare più divertente, ma semplicemente ripetitiva. I telespettatori seguono i vari flirt e infatuazioni sempre nei confronti di ragazze che cantano, ballano o recitano. Insomma, la serie ha ben poco da raccontare e il suo unico scopo è quello di riproporre i successi musicali di quattro ragazzi che sono diventati delle star. Rete: Rai Gulp Genere: Sitcom Produzione: Jack Mackie Pictures, Sony Music Entertainment, Nickelodeon Network Regia: Savage Steve Holland, Jonathan Judge, Stewart Schill e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Scott Fellows, Jed Spingarn, Mark Fellows, Keith Wagner, Lazar Saric e AA. VV. Interpreti principali: Logan Henderson, James Maslow, Carlos Pena Jr., Kendall Schmidt In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, alle ore 14:25 Durata: 75x23’ Ascolti medi: n.p. 203 Calimero Rete: Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: Rai Fiction, Studio Campedelli, Calidra, Gaumont Animation, TF1, Disney Junior Regia: William Renaud Autori/sceneggiatori: Anne Ricaud, Johanna Crawczyk, Teddy J. Stehly, Benjamin Le Bars, Baptiste Grosfilley e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 104x11’ Ascolti medi: n.p. 204 Calimero è un pulcino tutto nero, noto al pubblico già negli anni Sessanta quando comparve nella trasmissione “Carosello”, divenendo da subito un’icona della storia della televisione italiana. La società Mira Lanza infatti, per pubblicizzare il suo detersivo Ava, raccontò nei suoi spot la storia di questo sfortunato animaletto (nato dalla fantasia dei fratelli Pagot), caduto nella fuliggine sporcandosi completamente le piume, motivo per il quale sua madre non l’aveva riconosciuto. Da questo primo crudele incidente sarebbero scaturite una serie di disavventure per il piccolo ma coraggioso pulcino, chiamato a far fronte da solo a tutte le difficoltà della vita. Nella serie televisiva realizzata in 3D trasmessa da Rai YoYo, Calimero vive invece felice e sereno nella piccola città di fantasia Belladagio con i suoi due amorevoli genitori, la sua dolce fidanzata Priscilla e i suoi migliori amici Valeriano e Piero. Il tenero protagonista è un personaggio molto positivo, è generoso e sempre pronto ad aiutare chi è in difficoltà, riportando il sorriso a tutti. Lo sentiamo spesso ripetere la frase “È un’ingiustizia però!” la quale, anche se pronunciata con un tono lamentoso, nasconde una grande determinazione a battersi per ciò che lui ritiene giusto. Grazie al suo esempio, i giovanissimi telespettatori possono imparare a non scoraggiarsi e ad essere solidali con gli altri, ma soprattutto quanto siano importanti le buone intenzioni. Camp Lakebottom Tre ragazzini salgono su un autobus, pronti a trascorrere le vacanze in un campo estivo. A causa di un perfido scherzo di un altro coetaneo (che sarà il loro nemico durante la tutta la serie), si ritrovano però in un posto tutt’altro che rassicurante. È Camp Lakebottom, dove niente è come dovrebbe essere. Un posto praticamente deserto, dove tra i pochi vivono uno zombie ed una cuoca che prepara piatti disgustosi; in più, l’acqua del lago è putrida, infestata da un mostro marino. Il cartoon è contraddistinto da situazioni assurde, in un contesto anche igienicamente degradato. Di certo i protagonisti non sono degli esempi da seguire, basti pensare a Squirt, un ragazzino che non si lava e che addirittura in un episodio ammette di non cambiare mai gli slip. Ai ragazzini piace fare il bagno nelle acque melmose e pian piano finiscono per affezionarsi al campo dove fortuitamente sono capitati. Vanno fieri delle loro avventure, vissute con una certa dose di irresponsabilità nonostante i costanti pericoli cui vanno incontro, viste le numerose creature malefiche che incontrano. Anche le modalità di racconto sono discutibili: tanti i colpi di scena, con stacchi di montaggio improvvisi che possono facilmente spaventare i piccoli all’ascolto per le improvvise comparsate di mostri, come ragni giganti o insetti vari. Di educativo, insomma, non c’è nulla: un cartone, dunque, vivamente da sconsigliare ai bambini perché non ha da insegnar loro proprio niente. Rete: K2 Genere: Serie animata Produzione: 9 Story Media Group Regia: Phil Lafrance, Jamie LeClaire Autori/Sceneggiatori: Eric Jacobson, Betsy McGowen, Shelley Hoffman, Robert Pincombe, Laurie Elliott e AA.VV. In onda: durante la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 52x11’ Ascolti medi: n.p. 205 Clarence Rete: Cartoon Network Genere: Serie animata Produzione: Cartoon Network Studios Regia: Raymie Muzquiz, Nelson Boles, David Ochs e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Skyler Page, Spencer Rothbell, Mark Banker, Tony Infante, Nelson Boles, Patrick Harpin e AA.VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 51x11’ Ascolti medi: n.p. 206 Clarence è un ragazzino di nove anni, un po’ cicciottello e poco intelligente, ma spensierato e anche generoso. La serie ruota attorno alle sue avventure quotidiane insieme ai suoi due amici più cari, Sumo e Jeff. Vive con la madre Mary e il suo compagno Chad, un tipo un po’ confusionario che non si sa bene che lavoro faccia. I tre ragazzini si divertono molto insieme in modo veramente semplice, anche se a volte delle azioni che possono sembrare innocenti, come rubare buoni sconto al supermercato o trovare espedienti per giocare ai videogames in una sala da giochi senza inserire il gettone, possono portare i bambini ad imitare questi comportamenti “simpatici”, ma in ogni caso scorretti. Clarence è un golosone e mangia qualsiasi cosa, persino i resti della pizza lasciati sui piatti di una festa di compleanno appena finita. Tuttavia, se il suo ingurgitare di tutto, da un lato, può far sorridere, dall’altro è necessario considerare che presentare un personaggio che si alimenta in maniera smodata ed è in sovrappeso non è propriamente un buon esempio da fornire ai più piccoli. I maggiori problemi di Clarence sono rappresentati da Belson, un bambino ricco e viziato che si diverte a prenderlo in giro, forse invidioso del fatto che il protagonista, sia simpatico a tutti con la sua spontaneità e semplicità. Il lato positivo di questa serie sta nell’insegnare ai bambini che per divertirsi ed essere felici basta avere dei buoni amici e tanta fantasia. Curioso come George George è una simpatica scimmietta, che vive insieme al suo padrone Ted, “l’uomo con il cappello giallo”. Passa le giornate sempre in movimento, alla continua ricerca di novità. Le sue azioni ed intenzioni sono descritte da una voce fuori campo, poiché George si esprime solamente emettendo dei versi. Nonostante ciò, capisce e si fa comprendere bene da chi lo circonda. L’impegno lo spinge a mettersi alla prova in ogni campo. Per questo, spesso si cimenta in imprese più o meno complesse con le sue sole forze, guidato dall’intuito e da un po di incoscienza. Così, quando sta per combinare qualche pasticcio o non riesce a centrare il suo obiettivo, accorrono Ted e gli amici per aiutarlo. Sono loro a dargli i giusti consigli e a fornirgli insegnamenti di natura pratica, in particolar modo relativi a fenomeni fisici e scientifici. La scimmietta può far dunque tesoro di queste indicazioni e acquisire un bagaglio di conoscenze significativo. George altro non è che la metafora di un bimbo. Come quest’ultimo, è attirato dagli oggetti che vede intorno a lui, vuole conoscere sempre cose nuove, ma ha necessità di una guida che lo educhi. Il cartone, quindi, tramite le vicende raccontate, ribadisce l’importanza degli adulti e per estensione dei genitori come pilastri fondamentali per la crescita e l’educazione di un bambino. Inoltre, riesce a spiegare con un linguaggio semplice concetti complessi, che possono essere così agevolmente compresi dai piccoli telespettatori sintonizzati. Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: Imagine Entertainment, Universal Animation Studios, WGBH Boston Regia: Frank Marino, Scott Heming, Dean Criswell e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Joe Fallon, Craig Miller, Raye Lankford, Cusi Cram, Bruce Akijama e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 80x20’ Ascolti medi: n.p. 207 Dance Academy Rete: Boing Genere: Serie tv Produzione: Werner Film Productions Regia: Ian Watson, Ian Gilmour, Daniel Nettheim e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Samantha Strauss, Joanna Werner, Liz Doran, Greg Waters, David Hannam e AA.VV. Interpreti principali: Xenia Goodwin, Dena Kaplan, Jordan Rodrigues In onda: dal 12 ottobre 2015 al 15 gennaio 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 14:10 Durata: 70x25’ Ascolti medi: n.p. 208 La protagonista della serie televisiva di origine australiana è Tara Webster, una ragazza che sogna di diventare una ballerina professionista e infatti frequenta l’Accademia Nazionale di Danza di Sydney, dove sono ambientati tutti gli episodi. I corsi sono molto duri e selettivi. Tara è cresciuta in una fattoria ed è una persona ambiziosa, ma di buoni principi. Invece Abigail, la sua compagna di corso, è una perfezionista, competitiva, severa con sé stessa ma spesso anche molto scorretta con gli altri. Tra loro c’è anche un ragazzo dotato di grande talento, Christian, che ha alle spalle delle storie di piccola delinquenza giovanile ma che riesce ad integrarsi nel gruppo e trovare nella danza un mezzo di riscatto sociale. Ogni episodio inizia e si conclude con una riflessione in voice over della protagonista, che in fondo riesce sempre a trovare la parte buona nelle persone che incrocia nelle sue giornate, fatte di allenamento, tanto impegno e innocenti storie d’amore ricche di gioie e delusioni che aiutano a crescere. La serie è sicuramente dedicata agli appassionati di ballo, ma la danza può essere anche semplicemente un espediente per dimostrare che con il lavoro e l’impegno tutti possono realizzare i propri sogni o almeno provarci. L’amicizia è un valore importante, perché condividendo paure e insicurezze si diventa più forti e gli amici sono la vera ricchezza. Tara, infatti, riesce a rimanere nella scuola proprio grazie al loro aiuto. Daniel Tiger Il tigrotto protagonista del cartone animato è a tutti gli effetti simile ad un bambino: curioso, creativo, pasticcione e un po’ capriccioso. Con la mamma, il papà e la sorellina vive in un paesino immaginario, trascorrendo le sue giornate anche insieme agli amici, sia umani che animaletti antropomorfizzati e parlanti. L’originalità del delizioso cartoon sta nel fatto che Tiger spesso chiami direttamente in causa i piccoli telespettatori, target di riferimento della serie. Lo fa in maniera affettuosa, considerandoli suoi amici ed invogliandoli a tuffarsi con lui nei giochi inventati con i coetanei e nelle avventure immaginarie che intraprende nella sua mente. È un buon modo per stimolare l’ingegno e la curiosità dei bambini, cui il tigrotto pone anche semplici domande per sondarne gusti e interessi. Si tratta, ovviamente, di un dialogo fittizio, ma allo stesso tempo questa strategia comunicativa è adeguata per non mantenere il giovanissimo pubblico all’ascolto in uno stato di passività. Messaggi educativi vengono trasmessi in maniera costante tramite la presenza degli attenti genitori del piccolo felino, che partecipano ai suoi giochi ma allo stesso tempo lo correggono quando esagera e sbaglia. Per farlo, cantano anche motivetti orecchiabili, ripetuti più volte, memorizzabili con facilità dal figlio e, di conseguenza, anche da chi guarda. Elementi, questi, che sommati definiscono il cartoon come un prodotto perfettamente a misura di famiglia, divertente e istruttivo allo stesso tempo. Rete: Cartoonito Genere: Serie animata Produzione: 9 Story Media Group, Fred Rogers Company, Out of the Blue Enterprises Regia: Vadim Kapridov, Demetrius Wren, Nathalie Toriel Autori/Sceneggiatori: Angela Santomero, Becky Friedman, Fred Rogers, Jennifer Hamburg, Sheila Dinsmore e AA.VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 65x11’ Ascolti medi: n.p. 209 Detective Conan Rete: Super! Genere: Serie animata Produzione: TMS Entertainment Regia: Kenji Kodama, Masahito Yoshioka, Yasuichirô Yamamoto e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Gōshō Aoyama, Jun’ichi Miyashita, Kanji Kashiwabara, Toshiki Inoue, Yūichi Higurashi e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni, alle ore 17:30 o alle ore 18:40 Durata: 755x23’ Ascolti medi: n.p. 210 Detective Conan è la versione televisiva del manga pubblicato in Giappone dal 1994, tuttora prodotto e considerato uno dei fumetti più importanti e seguiti soprattutto per l’originalità del genere giallo. Il protagonista, un bambino di circa sette anni, sogna di diventare come Sherlock Holmes ed ha un incredibile intuito nelle indagini. La sua storia in realtà è molto complessa: non si tratta, infatti, di un ragazzino, ma di un liceale che un giorno assiste ad un omicidio riuscendo in poche ore a smascherare il colpevole; degli uomini di un’organizzazione criminale, nell’intento di eliminare questo scomodo testimone, gli somministrano una sostanza che però, invece di ucciderlo, lo fa tornare piccolo. Shinichi (questo il suo vero nome) decide di non svelare a nessuno la sua vera identità e la cambia, rifugiandosi a casa dell’amica Ran e di suo padre Kogoro Mori, detective di seconda categoria che diventerà uno dei più stimati grazie all’aiuto di Conan. I casi affrontati negli episodi sono quasi sempre omicidi e spesso anche abbastanza crudeli. La parte delle indagini è sicuramente la più interessante e stimolante per i ragazzi perché seguono il filo logico ricostruendo gli eventi. In realtà, però, si tratta di una serie poliziesca adatta ad un pubblico più maturo e il fatto che ci sia, almeno nelle sembianze, un bambino molto intelligente come protagonista può confondere i piccoli telespettatori, invogliati a seguire le avventure di questo giovanissimo investigatore. La collocazione pomeridiana quindi non è sicuramente adatta. Doraemon È il cartone animato più seguito di sempre, da quando, nel 1969, venne creato da Fujiko F. Fujio. Un successo, quello del “gatto spaziale” Doraemon, che nel 2014 ha dato vita anche a quella che ormai sembra essere una naturale evoluzione dei personaggi amati dai bambini in tv, cioè il film in 3D. Purtroppo non tutto è pienamente convincente in questa pur ben confezionata opera che ormai punta ai cinquant’anni di carriera. Le vicende ruotano attorno al gatto robot Doraemon e ai cosiddetti “ciuschi”, i marchingegni che estrae dal suo marsupio (eliche che si mettono in testa per volare, amuleti dell’amore, macchine del tempo) per trarre d’impaccio Nobita, il suo padroncino di dieci anni, dalle situazioni più assurde nelle quali si caccia continuamente. Attorno a loro il mondo dei compagni di scuola e di giochi del ragazzino, come i bulli Gian e Suneo e l’amichetta Shizuka, o il bravissimo Dekisugi. Il problema è che, in omaggio alla formula del “tormentone” di sicuro successo fra i piccoli, cioè il ripetersi di situazioni tali e quali, il pigrissimo Nobita non conosce nessun tipo di evoluzione apprezzabile, non imparando mai dai suoi errori, e nella vita reale i ciuschi riparatori non ci sono! Gli spunti positivi sono la critica al bullismo, la bontà che traspare dal piccolo Nobita, la figura positiva di Shizuka. Il problema vero però è che il ragazzino riesce sempre a farla franca. Insomma, non per riesumare la letteratura per bambini, ma se un giorno lui incontrasse Pinocchio, forse potrebbe imparare qualcosa in più. Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Asatsu, Fujiko Productions, ShinEi Animation, Shogakukan, TV Asahi Regia: Ayumu Watanabe Autori/Sceneggiatori: Fujiko F. Fujio In onda: durante tutta la stagione, il martedì, alle ore 20:00 Durata: 174x23’ Ascolti medi: n.p. 211 Dottoressa Peluche Reti: Disney Junior, Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: Brown Bag Films, Disney Junior Regia: Norton Virgien, Dan Nosella, Saul Blinkoff e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Chris Nee, Sascha Paladino, Noelle Wright, Kent Redeker, Kerri Grant e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 92x11’ Ascolti medi: n.p. 212 Dottie, la bimba di sei anni protagonista della serie, ha spiccate capacità di prendersi cura degli altri e di preoccuparsi della loro buona salute: le esplica nel rapporto con giocattoli e animali di peluche che, tramite uno speciale e magico stetoscopio, prendono vita e interagiscono con lei. Grazie al fantasioso escamotage, Dottie - o meglio la Dottoressa Peluche - trasmette ai piccoli spettatori tanti insegnamenti importanti di primo soccorso e buone abitudini da adottare nel quotidiano. Anche il tema della sicurezza in auto è stato ampiamente trattato con una puntata dedicata: un tassista (ovviamente giocattolo) spaventa i passeggeri con una guida disattenta - ogni occasione è buona per distrarsi e perdere il controllo della situazione - senza uso di cinture e molto pericolosa. Nessuno, quindi, vuol più salire sul suo taxi e questo lo rattrista; Dottie, allora, gli spiega che deve cambiare modo di guidare se intende avere ancora clienti e soprattutto se vuole trasportarli senza pericoli. Il tassista impara la lezione: comincia a far metter le cinture, a porre attenzione nella salita e discesa dei passeggeri e nel muoversi sulla strada, guardando a destra e sinistra, e, al sopraggiungere di nuove distrazioni, dopo un attimo di esitazione si riprende subito e mette in pratica gli insegnamenti ricevuti. I bambini piccoli apprendono corretti stili di vita e norme di sicurezza in maniera molto più immediata e istintiva se presentati, come in questo caso, attraverso un mezzo divertente e accattivante come può essere un cartoon. Dr. Dimensionpants Prima stagione Il protagonista della serie animata è un bambino dai capelli rossi, Kyle Lipton, che possiede un paio di pantaloni molto speciali. Ogni volta che li indossa può trasformarsi in un Panta-Kid, un supereroe in grado di viaggiare da una dimensione all’altra. Ha una sorellina prodigio che si chiama Amanda e due genitori molto affabili. Il suo migliore amico è lo strano unicorno parlante Philip che, pur non sembrando molto serio nell’aspetto (ha una criniera variopinta e un’espressione non troppo intelligente e spesso è molto goffo), in realtà è il suo consigliere nonché custode, poiché fa parte di un antico ordine di unicorni ed è incaricato di proteggere i panta-eroi affinché usino i loro poteri in modo consono. Una sorta, quindi, di guida spirituale che accompagna il ragazzino nelle missioni speciali così come nelle piccole difficoltà quotidiane. Sia Kyle che sua sorella, con la quale è molto solidale, amano giocare con i videogiochi e sono spesso su Internet e sui social network, come dimostra il fatto che Amanda abbia un blog. Anche se il protagonista deve mantenere nascosta la sua identità quando cerca di rivelare il suo segreto per vantarsi con qualcuno, alla fine nessuno gli crede. Kyle si imbatte in mille avventure durante le quali deve combattere contro nemici interdimensionali e alla fine riesce sempre nella sua missione, anche se non è ben chiaro il vero scopo delle sue scorribande. Situazioni folli e personaggi ambigui che hanno ben poco da raccontare. Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: DHX Media Regia: Jon Izen, Thom Mckenna, Brent Bouchard Autori/Sceneggiatori: Brad Peyton, Josh Saltzman, Shawn Kalb, Emer Connon, Alan Resnick e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 26x12’ Ascolti medi: n.p. 213 Due Fantagenitori Rete: Frisbee, Nickelodeon Genere: Serie animata Produzione: Nickelodeon Animation Studios, Frederator Studios Regia: Gary Conrad, Butch Hartman, Ken Bruce e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Butch Hartman, Steve Marmel, Kevin Sullivan, Jack C. Thomas, Scott Fellows e AA.VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 243x11’ Ascolti medi: n.p. 214 Timmy è un bambino di dieci anni, con genitori assenti e una perfida babysitter, caratteristiche che lo rendono “idoneo” ad avere due fantagenitori, Cosmo e Wanda, creature magiche assegnate solo a bimbi che ne hanno bisogno e in grado di esaudire qualunque desiderio, purché non vietato dal “Regolamento”. Un’estrema negatività circonda Timmy. Il padre stravagante e la madre narcisista inventano mille scuse pur di lasciarlo in balia della babysitter per avere più tempo per sé stessi. La bambinaia, Vicky, lo odia e si diverte a torturarlo, ma quando lui lo racconta ai genitori questi non gli credono. Il maestro Crocker, suo principale antagonista, è antipatico e cattivo, gode nel mettere insufficienze agli alunni e cerca sempre di dimostrare l’esistenza di Cosmo e Wanda. Poi c’è la bimba di cui Timmy è innamorato, che lo tratta malissimo, ed infine il bullo. A salvare il protagonista con qualche insegnamento positivo sono i fantagenitori, come avviene in ogni puntata. Ma anche le due creature magiche non convincono fino in fondo, non riuscendo a rappresentare un riferimento pedagogico, né tantomeno affettivo. Cosmo è un bonaccione, simile al vero padre di Timmy; è lui che ha partorito il piccolo Poof perché nel mondo magico sono i maschi (altra stranezza) ad avere le gravidanze. Wanda è pronta a rimediare ai guai del protagonista e del consorte, ma non ha slanci di amore nei confronti del bambino. Insomma, un “pasticciaccio” che può causare dal punto di vista educativo disorientamento e insicurezza nel piccolo spettatore. Ever After High Sulla scia del successo delle Monster High anche questa serie ha sviluppato una linea di bambole alla moda. Invece di una scuola per mostri, stavolta la Ever After High è un istituto frequentato da figli di personaggi di fiabe e favole e tutti gli studenti devono promettere di seguire il destino dei propri genitori. Il copione si ripete più o meno con lo stesso meccanismo, anche se per fortuna in questo caso il contesto è un mondo incantevole e colorato. Tra i protagonisti ci sono Apple White, figlia di Biancaneve, Briar Beauty, la figlia della bella addormentata, C.A. Cupid, figlia adottiva di Eros, ma anche Ashlynn Ella, la figlia di Cenerentola, che gestisce un negozio di scarpe dentro la scuola, oppure Cedar Wood, figlia di Pinocchio, che essendo fatta di legno sogna di diventare una ragazza normale. Gli autori di queste storie sembrano essersi divertiti a continuare le favole, immaginare cosa avrebbero fatto Pinocchio o Cenerentola dopo la parola Fine, un esercizio di immaginazione molto costruttivo che stimola la fantasia dei bambini. Nella scuola ci sono però anche alcuni discendenti “ribelli”, che non vogliono seguire affatto, a volte anche giustamente, le orme dei propri genitori. Ad esempio c’è Raven Queen, figlia della Regina Cattiva, che lancia degli incantesimi capaci di fare solo del male, pur se usati con buone intenzioni, oppure Madeline Hatter, figlia del Cappellaio Matto. Questi ultimi si battono per la libertà di ognuno di scegliere il proprio destino: è giusto o no seguire sempre i genitori? Rete: Super! Genere: Serie animata Produzione: Mattel Entertainment Production Regia: W. Scott Forbes, Brandon James Scott Autori/Sceneggiatori: Bart Jennet, Audu Paden, Ira Singerman, George Doty IV In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 69x8’ Ascolti medi: n.p. 215 Floopaloo Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: Xilam, France Télévisions, A Plus Image 2, Castelrosso, Rai Fiction, Teletoon+ Regia: Hugo Gittard, Jean Cayrol Autori/Sceneggiatori: Marc du Pontavice, Sebastien Guérout, Maël Le Mée, Raphaelle Río, Julíette Turner e AA.VV. In onda: dal 22 febbraio 2016 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 18:25 Durata: 104x13’ Ascolti medi: n.p. 216 I protagonisti della serie sono i cugini Lisa e Matias, che trascorrono insieme le vacanze in un campo estivo nella Valle delle Sorprese, luogo dai magici paesaggi e dalla natura favolosa, dove essi fanno molte scoperte. Il tempo della non scuola è un momento molto importante nello sviluppo psicologico dei bambini: le vacanze estive possono essere un’occasione di crescita fondamentale, soprattutto se si conoscono posti nuovi e si ha l’opportunità di divertirsi con i coetanei, distanti dalle mete più frequentate dal turismo di massa. In realtà, il luogo più bello e interessante da esplorare è la fantasia dei bambini, pertanto trovare dei momenti per darle libero sfogo è essenziale. Questo, forse, per loro è più facile farlo quando sono lontani dagli occhi degli adulti: solo allora possono trovare un mondo sorprendente, con esseri incredibili come Floopaloo, una sorta di creatura mitica che si suppone abbia il potere di realizzare i sogni. Il pubblico di riferimento è quello tra i sei e nove anni, ma il cartoon attrae e incuriosisce anche i bimbi più piccoli per le ambientazioni fantastiche, la grafica semplice e divertente e le bellissime musiche originali di Vincent Artaud, il compositore del pluripremiato film muto The Artist. È interessante segnalare che Lisa porta sempre con sé un diario segreto, mentre Matias ha un cellulare che però usa in modo intelligente: scatta le foto e le pubblica sul suo blog, dove racconta tutte le sue avventure. Due forme diverse, ma comunque utili per abituare i ragazzi alla narrazione. Giust’in tempo Giustino è un bimbo che ogni giorno, a seconda delle situazioni che sta vivendo nel presente, si ritrova in epoche del passato o luoghi geograficamente lontani. Questi spostamenti sono l’occasione per piccoli insegnamenti di vita: da un lato per avere qualche nozione su periodi storici distanti nel tempo, stili di vita diversi, mezzi utilizzati; dall’altro per conoscere altri paesi, i costumi dei loro abitanti, le abitudini, le usanze, gli animali che ci vivono con le caratteristiche peculiari, diversi modi di giocare e tanto altro. Ad accompagnarlo in queste avventure spazio-temporali ci sono Ciuffetto, un pupazzo di argilla che ha la capacità di cambiare forma e Olivia, la loro amica che li accoglie nel luogo in cui si ritrovano e che è sempre di grande utilità nel fornire consigli o nozioni storiche e geografiche. I due compagni aiutano Giustino a svolgere il compito per cui si sono ritrovati in un determinato luogo e che sarà fondamentale, al rientro a casa – che avviene quando i genitori lo richiamano – per risolvere il problema che gli si era presentato nella vita reale. In una maniera semplice e adatta al target del programma, telespettatori dai 3 ai 6 anni, i bambini possono esercitarsi sul concetto di tempo e spazio (test molto utile a quest’età), imparare piccole nozioni di storia, di geografia ed essere stimolati a dare risposta a piccoli problemi della quotidianità. Rete: Cartoonito Genere: Serie animata Produzione: Bell Broadcast and New Media Fund, Guru Animation Studio, Guru Development Regia: Harold Harris, Dee Shipley Autori: Bruce Robb, Frank Falcone, Mary Bredyn , Brandon James Scott e AA.VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 52x10’ Ascolti medi: n.p. 217 Gulp Cinema e Teatro Rete: Rai Gulp Genere: Intrattenimento culturale per ragazzi Produzione: Rai Ragazzi Regia: Angelo Caserio Autori: Monica Setta, Marcello Villella Conduttori: Simone Lijoi, Chiara Di Giacomo In onda: dall’11 ottobre 2015 e durante tutta la stagione, la domenica, alle ore 18:30 Durata: 23’ Ascolti medi: n.p. 218 Con una modalità moderna e tecnologica, interattiva, il programma parla di due media decisamente tradizionali nel loro modo di fare intrattenimento e cultura: il cinema e il teatro. Al pubblico giovane vengono illustrati gli ultimi spettacoli in uscita nelle sale e sui palcoscenici teatrali. Le recensioni, i consigli, le valutazioni positive o negative, “informazioni, giudizi e pareri” sono dati dai ragazzi stessi. Questo aspetto è molto importante, perché da un lato i commenti espressi sono più comprensibili e vicini agli spettatori, dall’altro sono per i giovani uno stimolo a vivere queste tipologie di spettacoli sviluppando uno spirito critico, cercando di farsi una propria idea su ciò che si vede, affinché siano protagonisti della fruizione di film e rappresentazioni sul palcoscenico, e non osservatori passivi. Una nota di merito particolare va data allo spazio dedicato al teatro, non perché sia più importante del cinema, ma perché meno frequentato dai giovani, e forse anche meno popolare: troppo poco se ne parla con loro, quando invece ha delle modalità espressive e comunicative diverse e complementari rispetto al messaggio filmico, capaci di esprimere emozioni, sentimenti e valori attraverso altri canali, veicolati da un contatto diretto e reale con l’attore, senza il filtro dello schermo. Dunque ben venga se questo programma riuscirà nell’intento di rendere gli spettatori consumatori più consapevoli dei prodotti cinematografici e più assidui frequentatori di teatri. Gulp Magic Torna per la terza stagione il programma che mette al centro una delle grandi passioni di bambini e ragazzi: la magia, col suo fascino dato dall’equilibrio tra il trucco che c’è, ma non si deve vedere (specialmente per chi vuole apprendere l’arte), e il voler credere, o far finta di credere, che si tratti di azioni veramente “magiche”, per chi da spettatore segue incantato le evoluzioni dei numeri proposti. Perfetto per esprimere i due aspetti di quest’arte è il conduttore Raul Cremona, abile prestigiatore e comico, accompagnato dal simpatico illusionista Edoardo Pecar e dal comico Gianluca Beretta. Sempre presenti in trasmissione i giovanissimi allievi del Club Arte Magica di Milano, ma anche tanti ospiti noti in campo nazionale e internazionale per le loro capacità di maghi. Attraverso alcuni video del programma “Cartoon Magic” vengono spiegati dei piccoli trucchi di illusionismo che gli spettatori possono apprendere, per poi provare a riproporli in compagnia degli amici. Inoltre, viene presentata anche la magia spettacolare di grandi illusioni realizzate per la trasmissione “Master of magic”. Dalle esibizioni si comprende che per diventare un bravo mago è importante non solo acquisire tecnica e manualità e imparare un po’ di chimica, ma anche sviluppare buone doti di intrattenitore, coltivare la simpatia, avere sempre rispetto per il pubblico e capacità di coinvolgerlo. Rete: Rai Gulp Genere: Intrattenimento per ragazzi Produzione: Rai Regia: Tiziana Pellerano Autori: Raul Cremona, Edoardo Pecar, Toni Mazzara Conduttore: Raul Cremona In onda: dal 21 dicembre 2015 al 29 gennaio 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 18:25 Durata: 30x20’ Ascolti medi: n.p. 219 Gulp Music Rete: Rai Gulp Genere: Intrattenimento musicale per ragazzi Produzione: Rai Ragazzi Regia: Angelo Caserio Autori: Marcello Villella Conduttrice: Gaia Ranieri In onda: dal 6 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 12:05 Durata: 25’ Ascolti medi: n.p. 220 Da sempre la musica è una presenza importante nella vita dei ragazzi: può essere insieme un veicolo per comunicare ma anche per trasmettere messaggi importanti. Questo spiega il successo del programma, “il magazine musicale interattivo dei ragazzi per ragazzi!”. “Gulp Music la tv del Web”, recita la presentatrice: infatti le caratteristiche principali del format sono la contaminazione tra piccolo schermo e rete, e l’interattività, modalità necessaria se si vuole coinvolgere i giovani, visto che amano essere protagonisti nella fruizione dei media. Attraverso i siti web dedicati vengono individuati i video più amati, le clip musicali più richieste, le foto e i filmati realizzati dai ragazzi durante i concerti. I giovani telespettatori possono richiedere attraverso la webcam i videoclip da mandare in onda e sono accontentati. In ogni appuntamento, inoltre, sono intervistati artisti affermati o emergenti, coinvolti anche attivamente nel programma, rispondendo alle domande dei ragazzi inviate dalla rete e parlando del loro lavoro. Gulp Music prosegue la sua vita, ovviamente, anche in rete con il proprio sito ufficiale e la relativa pagina Facebook, strumenti attraverso i quali continua a comunicare con i giovani tra una puntata e l’altra. H2O Emma, Cleo e Rikki sono tre amiche sedicenni che, dopo una gita, restano bloccate sull’isola di Mako, poiché il loro motoscafo finisce il carburante. Sono costrette a dormire lì, in una notte di luna piena durante la quale, a loro insaputa, acquisiscono poteri magici collegati all’acqua. La prima cosa che scoprono dopo il ritorno a casa è che tutte le volte in cui vengono a contatto con l’acqua si trasformano in sirene, per poi tornare normali solo quando si asciugano. Decidono di tenere segreto il possesso di questa virtù magica, ma le loro esistenze si complicano, come se le vite degli adolescenti non fossero già di per sé complicate. Così, pur vivendo sulla costa australiana, sono costrette a rinunciare a molte cose: ad esempio, non possono fare il bagno davanti ad altre persone né partecipare a feste in piscina, perché un solo schizzo d’acqua le trasforma. Una di loro è anche costretta a dire addio alle gare di nuoto. La serie racconta avventure divertenti ed è dedicata a tutti gli appassionati del mondo marino e dei misteri dell’oceano; torna a far vivere il mito delle sirene, una leggenda che ha animato la fantasia di migliaia di scrittori di ogni epoca e che continua ad affascinare generazioni di tutte le età. Le vicende ruotano attorno a situazioni reali e fantastiche, le tre amiche usano i loro poteri per salvare le creature del mare dalla violenza dell’uomo, ma anche per risolvere piccole beghe quotidiane. Ne viene fuori una bella storia di amicizia, in cui complicità fa sempre rima con solidarietà. Rete: Super! Genere: Serie tv Produzione: Film Finance, Jonathan M. Shiff Productions Regia: Colin Budds, Jeffrey Walker Autori/Sceneggiatori: Jonathan M. Shiff, Anthony Morris, Sam Carroll, Max Dann, Philip Dalkin e AA.VV. Interpreti principali: Cariba Heine, Phoebe Tonkin, Claire Holt In onda: dal 22 febbraio 2016 e durante il resto della stagione, dal lunedì al venerdì, in vari orari Durata: 78x22’ Ascolti medi: n.p. 221 Heidi Rete: Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: Planetgo, Rai Fiction, Studio 100 Animation, Heidi Productions PTY LTD, TF1, ZDF, Nine Network Lagardère Thématiques for TiJi Regia: Jerome Mouscadet Autori/Sceneggiatori: Christel Gonnard, Thierry Gaudin, Laurent Auclair, Nicolas Verpilleux, Jean Philippe Robin e AA.VV. In onda: dal 10 ottobre al 17 novembre 2015, tutti i giorni, alle ore 11:25 Durata: 39x21’ Ascolti medi: n.p. 222 Il romanzo di Johanna Spyri, pubblicato nel 1880, torna di nuovo sotto forma di cartoon, stavolta in 3D. Con la protagonista, ritroviamo il nonno, la zia Dete, gli amici Peter e Clara e la signorina Rottermeier. Heidi è una bambina cresciuta senza la mamma e il papà. Quando la zia, che si è presa cura di lei dopo la morte dei genitori, trova lavoro a Francoforte, la porta dal nonno, un uomo scontroso che vive sulle Alpi Svizzere. Lì la bimba impara le abitudini non semplici della vita di montagna, addolcendo l’animo dell’anziano parente e conquistando tutti con la sua bontà. Le vicende del racconto la portano anche a raggiungere la zia in città, e pure lì fa breccia nel cuore della famiglia Seseman, esponente dell’alta borghesia tedesca. Nonostante le mancanze affettive ed una famiglia poco unita, dati i contrasti tra la zia e il nonno, la piccola affronta la vita con gioia, mostrando ottimismo in ciò che fa e fiducia nelle persone che conosce, infondendo speranza a chi, come la piccola Clara che all’inizio non cammina, è meno fortunata di lei. Il suo animo nobile rende migliori coloro che entrano in contatto con lei, soprattutto i personaggi adulti, che tendono a tenere sopiti valori come la sensibilità e l’altruismo, quando dovrebbero essere loro a trasmetterli ai più piccoli. Heidi è quindi il punto di riferimento da cui ognuno, a modo proprio, prende esempio. Un ruolo sì importante, ma un po’ troppo impegnativo per una bambina, in fondo anche lei alla ricerca di certezze. Henry Danger Captain Man è un supereroe il cui vero nome è Ray Manchester. Da piccolo Ray ha accidentalmente rotto un’invenzione di suo padre, che era uno scienziato, e da quel giorno è diventato indistruttibile. Non sente il dolore e vuole sfruttare questo potere per combattere contro il crimine, ma per svolgere il suo difficile compito ha bisogno di un aiutante. Sceglierà Henry, un ragazzino di 13 anni che, rispondendo ad un annuncio, si ritrova a svolgere questo “lavoro” dopo la scuola ad una condizione: non dovrà rivelare a nessuno il segreto di Ray. Il suo nome da supereroe sarà Kid Danger ed avrà un travestimento simile al suo capo. I due insieme dovranno mantenere la pace in città e prevedere ogni possibile motivo di conflitto. Henry fa molta fatica a gestire la sua doppia vita tra scuola e famiglia, e spesso le situazioni che si creano sono davvero esilaranti. Nonostante le difficoltà, però, non vuole rinunciare al suo lavoro perché si diverte tantissimo ad usare gli stravaganti gadget a sua disposizione (come una super gomma da masticare capace di trasformarlo), ma soprattutto perché vuole contribuire a salvare il mondo. Ogni ragazzo ha sognato almeno una volta di essere un supereroe e di poter usare delle armi magiche per risolvere problemi e aiutare gli altri. Lo scopo di tutti gli episodi, senza troppe pretese, è quello di raggiungere un effetto comico e di divertire i giovani telespettatori, il tutto condito con buoni sentimenti. Rete: Super! Genere: Sitcom Produzione: Nickelodeon Network Regia: Steve Hoefer, Russ Reinsel, Adam Weissman e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Dana Olsen, Dan Schneider, David Malkoff, Christopher J. Nowak, Jake Farrow e AA.VV. Interpreti principali: Jace Norman, Cooper Barnes, Riele Downs In onda: dal 14 novembre al 5 dicembre 2015, tutti i giorni, alle ore 19:25 Durata: 26x22’ Ascolti medi: n.p. 223 I Thunderman Rete: Nick Junior Genere: Serie Animata Produzione: Nelvana, Silver Lining Production Regia: AA.VV. Autore: Rosemary Wells In onda: da lunedì 1 settembre a martedì 30 dicembre, tutti i giorni, alle 09,00 e alle 21,00 Durata: 24’ Ascolti medi: n.p. 224 I Thunderman sono un’allegra e divertente famiglia composta da due genitori e quattro figli di cui due gemelli di 16 anni, Phoebe e Max, Billy di 10 anni e la più piccola Nora che ha solo 8 anni. Vivere una vita normale è per loro la sfida più difficile, ognuno è dotato di un superpotere che deve custodire gelosamente per non farlo scoprire. Il padre Hank è quello che fa più fatica in questo compito e spesso si mette in situazioni imbarazzanti. Anche se sono dei supereroi, affrontano le difficoltà di essere genitori, figli, adolescenti e i loro poteri soprannaturali spesso si rivelano d’intralcio. Le storie ruotano soprattutto attorno alle vicende dei due gemelli, che frequentano la stessa scuola e condividono praticamente tutto pur essendo diversi. Lei è una studentessa modello, mentre il fratello si comporta sempre in modo scorretto e vuole a tutti i costi fare la parte del cattivo, facendo brutti scherzi alla sorella e usando i suoi poteri per cambiare i voti sulla pagella. Ai due viene spesso affidato il compito di occuparsi dei fratelli più piccoli, impegno che adempiono con molta insofferenza. Allo stesso modo mal sopportano i genitori, che li trattano come fossero bambini. Riecheggiano in questa sitcom le importanti e fortunate note del capolavoro di animazione “Gli Incredibili” (Disney-Pixar), ma risulta un po’ “annacquata” la splendida visione d’insieme e i messaggi positivi sulla capacità della famiglia di far fronte alle difficoltà restando uniti. iCarly Carly è una ragazza di 15 anni, dolce e fantasiosa. I suoi due migliori amici sono Sam, una ragazza molto aggressiva, testarda e ribelle che si comporta come un maschiaccio, e Freddie, appassionato di tecnologia e costantemente preso in giro da Sam. I tre ragazzi frequentano la stessa scuola e insieme hanno inventato un web show molto popolare, dal titolo “iCarly”, nel quale le due ragazze fanno le conduttrici e Freddie cura la parte tecnica. Se è apprezzabile la creatività, l’ironia e la dimestichezza con la tecnologia di questi adolescenti, bisogna però dire che l’idea del loro programma nasce da un piccolo incidente tutt’altro che educativo. Un giorno Sam e Carly appendono in classe un collage con la testa della loro professoressa su un corpo di rinoceronte; quest’ultima le scopre e le punisce, facendole lavorare durante il weekend, con l’incarico di gestire le audizioni per il talent show della scuola. Mentre svolgono il loro compito, le due si divertono a prendere in giro la loro docente per il suo seno. Accidentalmente, Freddie le riprende e il video finisce sul web. Molti ragazzi della scuola lo guardano e si complimentano con le ragazze per la loro comicità, esortandole a continuare. Visto il successo ottenuto, le due decidono di creare un programma nello stesso stile. La pubblicazione di materiale video in rete all’insaputa di chi viene ripreso, è un tema molto delicato; i giovani spettatori potrebbero cercare di imitare i personaggi della serie, senza essere consapevoli di commettere un reato. Rete: Super! Genere: Sitcom Produzione: Schneider’s Bakery, Nickelodeon Production Regia: Steve Hoefer, Adam Weissman, Russ Reinsel, Autori/Sceneggiatori: Dan Schneider, Jake Farrow, Ethan Banville, Matt Fleckenstein, Arthur Gradstein Interpreti principali: Miranda Cosgrove, Jennette McCurdy, Nathan Kress In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 109x22’ Ascolti medi: n.p. 225 Io sono Franky Rete: Boing Genere: Serie tv Produzione: TeleVideo S. A. Regia: William Barragán Autori/Sceneggiatori: Marcela Citterio, Mauricio Guerra, Marisa Milanesio, Claudia Morales, Julieta Steinberg Interpreti principali: María Gabriela de Faria, Martín Barba, Eduardo Perez In onda: dal 1° febbraio al 22 aprile 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 13:50 Durata: 60x45’ Ascolti medi: n.p. 226 La protagonista di questa nuova serie colombiana è un’adolescente un po’ speciale: Franky è infatti una ragazza androide, creata per confondersi con gli altri esseri umani. Nessuno sa del suo segreto a parte la famiglia e la sua migliore amica Delfina. Anche Christian, il fidanzato, non sospetta nulla e spesso deve subire alcuni suoi strani comportamenti come accade, ad esempio, quando la giovane mangia un pasticcino offertole dalla madre di lui: il dolce le rovina il circuito della memoria, facendole dimenticare completamente il ragazzo. Il punto debole della protagonista, che ha un cervello potentissimo, è proprio il rapporto con gli altri e la gestione dei sentimenti, qualcosa di veramente difficile, se non impossibile da elaborare e programmare. I compagni di classe inoltre la considerano un po’ strana, così la sua diversità e la necessità di nascondere la vera natura aggiungono altri ostacoli a quelli già noti a tutti gli adolescenti che frequentano il college e che cercano di inserirsi in un gruppo di coetanei. La creatrice di Franky è Sofía, una scienziata in carriera ma anche una mamma molto amorevole, che ha un’altra figlia di undici anni. La donna cerca di controllare tutta la vita della ragazza attraverso il computer e la revisione continua dei suoi circuiti e dei piccoli guasti, però a volte le cose le sfuggono di mano, visti gli infiniti imprevisti cui una teenager può andare incontro. La serie mette in evidenza la complessità dell’animo umano e fa riflettere sul ruolo dei genitori “programmatori”. Jake e i pirati dell’Isola che non c’è Il protagonista della serie animata, Jake, è un giovane pirata che, insieme alla sua ciurma di fedelissimi amici - Izzy, Cubby e il pappagallo parlante Skully - cerca di conquistare nuovi tesori. A mettere loro i bastoni fra le ruote, però, c’è Capitan Uncino, con il fedele Spugna e il suo equipaggio. Jake tuttavia, grazie all’aiuto dei suoi, alla spada regalatagli da Peter Pan, a una mappa che li aiuta a orientarsi e a un po’ di polvere magica, riesce sempre a sfuggire all’acerrimo nemico. Le avventure sono in realtà un escamotage per stimolare i bimbi all’ascolto a sciogliere “un dilemma corsaro”. Nello specifico, si tratta di piccoli quesiti, la cui risoluzione permette a chi guarda il cartoon di acquisire nuove semplici conoscenze e di mettere in gioco le proprie capacità di “problem solving” sotto la guida dal protagonista. Quando il “dilemma” viene risolto, Jake, insieme allo spettatore, guadagna dei dobloni d’oro. Elemento fondamentale per arrivare al superamento delle incognite e per affrontare ogni situazione sono il lavoro di squadra e l’aiuto degli amici. E da ogni avventura si può imparare una piccola lezione di vita. Rete: Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: Disney Television Animation Regia: Howy Parkins, Jeff Gordon, Mickey Corcoran, Don Gillies Autori/Sceneggiatori: Mark Drop, Brian Swenlin, Don Gillies, Mark Seidenberg, Thomas Hart e AA.VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 137x15’ Ascolti medi: n.p. 227 Kate & Mim-Mim Rete: Cartoonito Genere: Serie animata Produzione: DHX Media, Nerd Corps Entertainment Regia: Sebastian Brodin, Clint Butler, James Corrigall e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Julie Stewart, Scott Stewart, Sheila Dinsmore, Diana Moore, J.D. Smith e AA. VV. In onda: dal 2 novembre 2015 all’8 gennaio 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 13:00 Durata: 50x10’ Ascolti medi: n.p. 228 Kate è una bambina di 5 anni curiosa e allegra che vive con i suoi genitori, ma appena questi si allontanano, lei prende per le zampe il suo tenero coniglietto peluche e recita la formula magica: “Facciamo un giro giro tondo e andiam nel nostro mondo”. L’animaletto, di colore viola, prende vita diventando dieci volte più grande e insieme si ritrovano nel magico mondo di Mimiloo, dove vivono tante avventure fantastiche che aiutano Kate a trovare la soluzione ad un problema che ha incontrato nella vita reale. È sempre la bimba ad incoraggiare il suo cucciolo a fare nuove esperienze, mentre lui all’inizio sembra un po’ restio. Le storie sono semplici e insegnano ai bambini che conoscere ed esplorare luoghi nuovi alla fine riserva belle sorprese, che la curiosità è lo strumento più utile per la crescita e di non aver paura delle novità, da affrontare con entusiasmo. I due ideatori del cartoon sono marito e moglie e si sono ispirati alla loro figlia per creare la piccola protagonista che, come tutti i bambini della sua età, adora viaggiare con la fantasia e inventare degli amici immaginari. La sigla iniziale può essere cantata dai genitori leggendo il testo che appare in sovraimpressione in stile karaoke, un piccolo accorgimento che li aiuta a condividere la visione con i propri piccoli. Kick Chiapposky Aspirante stuntman Ogni bambino ha un sogno nel cassetto: diventare un pompiere, un calciatore, magari un astronauta. Clarence “Kick” Chiapposky invece vuole fare lo stuntman. Ha 13 anni ed è basso di statura, ma questo non gli impedisce di inseguire il suo obiettivo. Ogni giorno, armato di tuta e casco, dà vita a spericolate avventure con l’impacciato Gunther, suo migliore amico. Lo svolgersi degli avvenimenti segue un ritmo spesso forsennato, che non permette subito al telespettatore di comprendere quello che sta succedendo. Inoltre, ciò che accade a Kick è piuttosto improbabile per un ragazzino. È vero che si tratta di un cartone animato, regno per eccellenza della fantasia, ma risulta impossibile pensare anche per assurdo che un bambino possa fare salti fino al cielo o schiantarsi senza riportare nemmeno un graffio. Inoltre, il contesto sociale e familiare in cui vive non è dei migliori. Ad esempio, Kick e Gunther frequentano un negozio di alimentari dove lavora Wade, un ragazzo scapestrato e combinaguai, per loro un grande amico, ma di certo non un ottimo modello a cui ispirarsi. Peggio ancora la famiglia. I genitori sono evanescenti e si interessano ben poco di quanto fa il figlio, al punto tale da non conoscere affatto la reale “attività” di Kick, lasciato sostanzialmente in balìa di se stesso. Non stupisce, dunque, che il mito del bambino sia uno stuntman il cui motto è “Vivi fino a farti male”, un messaggio decisamente sbagliato da trasmettere ai bambini che guardano il cartoon. Rete: K2, Disney XD Genere: Serie animata Produzione: Chris Savino Productions, Walt Disney Television Animation, Disney XD Original Productions, Mercury Filmworks Regia: Chris Savino, Sherm Cohen, Clay Morrow Autori/Sceneggiatori: Sandro Corsaro, Derek Dressler, Patrick Andrew O’Connor, David Shane, Eric Rivera e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 52x22’ Ascolti medi: n.p. 229 L’Albero Azzurro Rete: Rai YoYo Genere: Intrattenimento per bambini Produzione: Rai Regia: Pierluigi Pantini Autori: Daniela Attilini, Silvia Barbieri, Oreste Castagna, Titty Cercelletta Conduttori: Laura Carusino, Oreste Castagna, Paolo Carenzo, Emanuele Buganza In onda: dal 23 novembre 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 8:30 Durata: 15’ Ascolti medi: n.p. 230 Rinnovato nella forma, ma non nella sostanza, torna lo storico programma di produzione Rai che ha come protagonista Dodò, un uccello un po’ speciale che vive in un albero azzurro e che, come i bambini, è curioso, vivace, ingenuo e insieme capriccioso, piagnucolone e rompiscatole. Con gli amici Laura e Gipo vive in ogni puntata un’esperienza diversa che lo porta a scoprire cose nuove, ad affrontare le proprie paure, a crescere ogni giorno un pochino. I tempi, il tono della voce, il linguaggio semplice ma corretto nella forma (niente “bambinese”), sono adeguati ai ritmi cognitivi dei bambini all’ascolto. Le canzoni insegnano nuove parole, proverbi, piccole lezioni di vita, e insieme educano l’orecchio alla musica. La “Scatolina Sbadiglia Parole” suggerisce le parole chiave della puntata da cui parte l’insegnamento. Così Dodò e i giovanissimi telespettatori imparano la ricetta della famiglia perfetta: “Come sono belle le famiglie e le mamme e pure i papà”. E poi tutti possono fare qualcosa perché la pace diventi una necessità, “dichiarando pace alla guerra con attacchi di speranza, bombe d’amore e lotte di abbracci e urla di parole buone”. E ancora, c’è da imparare sulla sicurezza in casa e sull’importanza di aver paura: “La paura fa bene, avere paura ti protegge, la paura salva, mette in guardia”. Ai bimbi viene anche insegnato che bisogna pensare con la propria testa, e come fare a non sentirsi soli e insieme non isolare gli altri, tutte pillole che li aiutano a crescere e superare i piccoli ostacoli col sorriso. La Melevisione La Melevisione, gioiellino storico della produzione Rai per bambini, attualmente in onda in replica, rischia di non avere una prosecuzione. Sarebbe un vero peccato, perché il programma continua a parlare ai bambini di oggi come a quelli di ieri, con un linguaggio più consono alla loro età (la fascia 3-7 anni è il target di riferimento) rispetto a quello di tanti programmi più moderni e tecnologicamente avanzati. Non che si voglia negare l’uso della tecnologia, grazie alla quale si possono confezionare ottimi prodotti per l’infanzia, ma i più piccoli hanno ancora bisogno di persone vere, in carne e ossa, che spieghino con una forma espressiva adeguata e molto corretta - si usano “addirittura” i congiuntivi - le piccole cose della loro vita. Hanno bisogno del teatro, da sempre un ottimo veicolo di comunicazione e di educazione da non abbandonare, così come di fiabe e di personaggi fantastici che animino la loro immaginazione; hanno bisogno di filastrocche che insegnino i giusti comportamenti e le massime di buon senso; hanno bisogno di imparare a cantare e di apprendere con il gioco, stimolando la manualità e insieme la creatività. Soprattutto è fondamentale che qualcuno spieghi loro concetti importanti come l’amicizia, la giustizia, la legalità, la malattia, la paura ed altri ancora in maniera adeguata alla loro età e nel rispetto della loro intelligenza. Tutto questo è la Melevisione. Rete: Rai YoYo Genere: Intrattenimento per bambini Produzione: Rai YoYo Regia: Pierluigi Pantini Autori: Daniela Attilini, Janna Carioli, Mela Cecchi, Lorenza Cingoli, Luisa Mattia e AA.VV. In onda: dal 20 settembre 2015 e durante tutta la stagione, il sabato e la domenica, alle ore 8:40 Durata: 75x12’ Ascolti medi: n.p. 231 La casa nella prateria Rete: Rai 3 Genere: Serie tv Produzione: Ed Friendly Productions, NBC Regia: Michael Landon, William F. Claxton, Maury Dexter e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Blanche Hanalis, Laura Ingalls Wilder, Michael Landon, Don Balluck, John T. Dugan e AA. VV. Interpreti principali: Melissa Gilbert, Michael Landon, Karen Grassle In onda: da giovedì 6 agosto 2015 e durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, alle ore 15:15 Durata: 204x45’ Ascolti medi: 450.650 telespettatori; 3,99% share 232 Non tutte le repliche sono uguali. Alcune più di altre hanno il diritto di essere viste e riviste da vecchie e nuove generazioni. È il caso della splendida serie “La casa nella prateria”, una delle più amate di sempre, che il pubblico ha potuto apprezzare ancora una volta grazie a Rai 3. Le vicende della famiglia Ingalls vengono raccontate attraverso la narrazione della secondogenita Laura, trasferitasi in una fattoria a Walnut Grove, un paesino del Minnesota. La vita è dura, le avversità, le difficoltà materiali e fisiche da attraversare quotidianamente e nello scorrere degli anni sono tante, ma quello che caratterizza gli Ingalls è la forza del legame fra i loro componenti. L’aspetto che rende così interessante la serie e ancora capace di dire qualcosa alle nuove generazioni è la profondità con cui vengono descritti i rapporti familiari e sociali: anche se il contesto storico e culturale della narrazione è così lontano dal nostro mondo, i sentimenti, gli aspetti psicologici e affettivi sono veri, ci si può rispecchiare, si riceve un insegnamento o perlomeno uno spunto su cui riflettere. C’è la dimensione corale - il rapporto con la comunità circostante, le amicizie, gli scontri - , quella familiare - tutti insieme affrontano le difficoltà e le gioie della vita quotidiana - e c’è la dimensione personale - sono ben delineati i rapporti padre-figlia, madre-figlia, marito-moglie, l’amore. Le nuove avventure di Peter Pan Il cartoon prende spunto dal noto romanzo di J.M. Barrie. Stessi protagonisti e stessa Isola che non c’è, in cui si svolgono le fantastiche avventure, ma non un’altra versione della storia di Peter Pan, bensì brevi episodi che, partendo e concludendosi sempre nella stanza di Wendy e dei fratelli John e Michael, vogliono trasmettere ogni volta un piccolo insegnamento: una lezione per crescere un po’, a differenza di quanto vorrebbe fare Peter che desidera rimanere per sempre bambino. I battibecchi tra lui e Wendy sono lo specchio del conflitto interno di ogni bimbo tra la spinta a maturare, imparando anche ad assumersi piccole responsabilità, e la voglia di restare sempre piccolo. In fondo, i due protagonisti hanno da insegnare qualcosa l’uno all’altro: Wendy rischia di essere troppo adulta, di fare da “mammina” ai suoi fratelli dimenticando di essere una sorella e sottovalutando l’importanza del divertimento, della leggerezza che aiuta a superare le difficoltà, del valore del gioco; dal canto suo Peter, per paura di crescere, vorrebbe mettere a tacere il senso di responsabilità che sente nei confronti dei suoi amici e dei bambini sperduti, per i quali è un importante riferimento, e che alla fine invece prevale: tira fuori coraggio, consapevolezza e determinazione per uscire dai guai e capire che, forse, Wendy qualche ragione ce l’ha. Una serie piacevole, divertente e ben realizzata con la tecnica 3D che rende i personaggi graficamente più reali anche se espressivamente più freddi. Dal 21 dicembre l’emittente ha trasmesso la seconda stagione. Rete: DeA Kids Genere: Serie animata Produzione: DQ Entertainment, Metod Animation, ZDF Enterprises, ZDF Tivì Regia: Augusto Zanovello Autori/Sceneggiatori: Clélia Constantine, Hervé Benedetti, Nicolas Robin, Guillaume Mautalent, Sebastien Oursel In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 26x22’ Ascolti medi: n.p. 233 Life Bites Pillole di vita Rete: Disney Channel Genere: Sitcom Produzione: Disney Channel Italia Regia: Gianluca Brezza Autori/Sceneggiatori: Giovanni Zola, Lucia Minati Interpreti principali: Luca Solesin, Valentina Colombo, Beatrice Agazzi In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 545x6’ Ascolti medi: n.p. 234 La versione italiana della sitcom - di cui sono state realizzate edizioni anche in Francia, Spagna e in Gran Bretagna - è composta da sette stagioni che attualmente sono trasmesse in replica sul canale tematico Disney e risultano sempre molto gradite al pubblico. La protagonista della serie è una “normale” famiglia composta da mamma, papà, due sorelle e un fratello, con una zia, degli amici, una casa (carina, accogliente, colorata) e i luoghi abituali di ritrovo in cui sono ambientate le vicende della storia. Poco più di cinque minuti di sane risate a episodio, garantite da situazioni rese paradossali, ma che racchiudono in fondo un pizzico di verità o che potrebbero essere anche un modo per leggere la realtà familiare di tutti i giorni trovando un lato fantasticamente ironico in ciò che accade: il ruolo di mamma e papà, il rapporto tra fratelli, le complicità, le feste, la rottura di un elettrodomestico, gli amori adolescenziali, gli infortuni. Il segreto della riuscita della sitcom, in fondo, è proprio questo: a ognuno piacerebbe riuscire quotidianamente a vedere il lato buffo delle cose, mettendo in gioco anche la fantasia, sapendo ridere dei guai che capitano, dei piccoli e grandi disguidi, delle situazioni in cui ci si viene a trovare, piuttosto che deprimersi o arrabbiarsi, potendo condividere tutto ciò con i propri familiari ed amici. Little Charmers Nel magico mondo di Charmeville, Hazel, Posie e Lavender scoprono i loro fantastici poteri anche se in realtà stanno ancora imparando ad usarli bene. Forti della loro amicizia, le tre ragazze vivono tante divertenti avventure. Hazel è la più buona e comprensiva e si dà sempre da fare per gli altri; Lavender è quella più brillante e piena di energia e si occupa di preparare le pozioni magiche, riuscendo sempre a trovare le dosi e gli ingredienti giusti; Posie è la più stravagante, adora ballare e usa i poteri in ogni occasione. Il cartone canadese, tutto al femminile e molto amato dalle bambine, è ambientato in una terra abitata da unicorni, gnomi, orchi e tante altre creature fatate e mitologiche, dove la ricchezza più grande è l’amicizia; le tre protagoniste infatti cantano: “Sentirai felicità se degli amici ti fiderai” e in questo modo viene valorizzato e incentivato il lavoro di squadra. Anche se le maghette non sono perfette, sono sempre mosse da buoni sentimenti e sanno chiedere scusa quando riconoscono di aver sbagliato e combinato qualche pasticcio. Le piccole telespettatrici apprendono che il vero segreto di ogni magia è saper credere nelle proprie capacità e che bisogna chiedere aiuto agli altri quando le difficoltà sembrano troppo grandi per essere affrontate da sole. Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: Atomic Cartoons, Spin Master Studios Regia: Jason Groh Autori/Sceneggiatori: John May, Brian Hartigan, Suzanne Bolch, Michael Stokes, Aaron Barnett e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 47x22’ Ascolti medi: n.p. 235 Littlest Pet Shop Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: DHX Media, Hasbro Studios Regia: Joel Dickie, Dallas Parker, Steven Garcia Autori/Sceneggiatori: Tim Cahill, Julie McNally Cahill, Roger Eschbacher, Guy Toubes, Adam Beechen e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 104x22’ Ascolti medi: n.p. 236 La serie basa le sue avventure sui personaggi inventati dalla Hasbro, dei cuccioli di animali molto popolari tra i bambini, che vivono a Downtown City. Protagonista è Blythe Baxter, una ragazzina che, a causa di un piccolo incidente, scopre di riuscire a parlare con tutte le bestiole che sono nel negozio al piano terra del palazzo dove abita. Il suo papà è un pilota di aerei, lavoro che lo porta a stare spesso lontano da casa. Blythe ha una passione per la moda, infatti le piace molto disegnare abiti e vorrebbe diventare una stilista. Si diverte a far provare i capi che disegna alla cagnolina Zoe, dal pelo viola e fucsia e molto vanitosa. Ci sono tanti altri personaggi: un riccio dal pelo arancione, un panda, una scimmia, una coniglietta e addirittura un geco, perché tutte le specie devono essere rispettate e non solo i gattini o i cagnolini graziosi. L’amore sempre ricambiato di Blythe per questi amici tenerissimi e speciali, con cui passa le giornate, e le cure che riserva loro appassionano grandi e piccini. Accudire un animale è una cosa seria, che gratifica ma che richiede molto impegno e dedizione. Doti, queste, profuse anche per accudire i piccoli cuccioli parlanti del cartoon, che non sono considerati dei giocattoli da poter accantonare quando non si ha più voglia di utilizzarli. I bambini all’ascolto, in questo modo, apprendono che gli animali hanno dei sentimenti, possono provare gioia o tristezza proprio come loro e per questo sono più motivati a rispettarli. Lo straordinario mondo di Gumball Il protagonista di questa serie animata è Gumball, un gatto blu che appartiene ad una famiglia solo apparentemente poco tradizionale, composta da una mamma gatta, un papà e una sorellina coniglio. La madre si da molto da fare, quasi iperattiva e molto protettiva; il padre è uno scansafatiche molto pigro e irresponsabile; la sorellina invece, come capita spesso, è la più matura e intelligente della casa. A loro si aggiunge un fratello adottivo: un pesce rosso a cui sono cresciute le gambe, chiaro esempio di umanizzazione dell’animale domestico che diventa membro effettivo della famiglia e a cui i grandi spesso rivolgono più attenzioni. La loro vita si svolge a Elmore, una cittadina immaginaria dove tutti sembrano conoscersi e in cui ogni animale o oggetto può animarsi. Tra i personaggi ci sono infatti: Nuvola, Nocciolina, Palloncino, Fiore, Banana Joe e così via. Gumball è preso dalla sua normale ma mai monotona vita da dodicenne, con tutti i problemi che comporta: l’andare a scuola, il relazionarsi con i compagni, la difficoltà di esprimere i propri sentimenti, l’impegno a non far arrabbiare i genitori per non prendere punizioni. Una realtà strampalata, messa in risalto soprattutto da personaggi stranissimi e situazioni assurde, ma in fondo molto vicina alla quotidianità di ogni ragazzo e a quella che a noi può sembrare normalità. Anche se spesso Gumball si comporta in maniera stupida, è molto allegro, curioso e sempre ottimista, capace di vedere la parte migliore di ogni situazione. Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Cartoon Network Development Studio Europe in associazione con Studio Soi e Boulder Media, Cartoon Network Studios, Dandelion Studios Regia: Mic Graves, Richard Overall Autori/Sceneggiatori: Ben Bocquelet, Jon Foster, James Lamont, Mic Graves, Nathan Auerbach e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, dal lunedì al venerdì, in vari orari Durata: 196x20’ Ascolti medi: n.p. 237 LoliRock Rete: Super! Genere: Serie animata Produzione: Marathon Media, Vida Spark Productions Regia: Jean-Louis Vandestoc Autori/Sceneggiatori: Madellaine Paxson, Daniel Bryan Franklin, Rhonda Smiley, Robin Stein, James Hereth e AA. VV. In onda: dal 14 novembre 2015 e durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 26x22’ Ascolti medi: n.p. 238 Iris ha quindici anni e vive a Sunny Bay, adora cantare ed ha un gruppo rock insieme alle sue amiche Talia e Auriana. La prima è la più seria e intelligente, la seconda è più giocherellona e sognatrice. Quando Iris canta, però, accadono eventi strani, come ad esempio la perdita di voce proprio prima di un concerto e altri inconvenienti simili. In realtà Talia e Auriana sono le principesse di due regni magici e la protagonista scopre grazie a loro di essere la principessa di Ephédia, un reame conquistato dal perfido Gramorr che riesce a resistere soltanto perché gli zaffiri della corona reale, in precedenza, sono stati dispersi sulla Terra prima che finissero in mani sbagliate. Insieme alle amiche, Iris si trasforma per combattere contro gli aiutanti del suo antagonista, mentre migliora i suoi poteri per trovare i preziosi gioielli della corona regale di Ephédia. La serie mette insieme la passione per la musica e la lotta contro il male e tutto ciò che si oppone alla realizzazione dei propri sogni. Le tre ragazze sono corrette e solidali tra loro, sempre pronte ad aiutare gli amici in difficoltà; quando cantano non entrano mai in competizione e si divertono dedicandosi alla loro passione, che richiede studio e impegno, ma che offre tante soddisfazioni. Il lieto fine è sempre garantito anche nelle situazioni più complicate. “Su le mani, il cielo puoi toccare!” cantano con le loro bellissime voci le LoliRock ai numerosi fans durante i concerti, incitando i teenagers a sognare e a combattere per ciò che desiderano. Looped È sempre lunedì Luc e Theo hanno 12 anni, amici per la pelle con due caratteri diversi, ma complementari. Il primo è imprevedibile e combina sempre guai. Il secondo, all’apparenza, è più posato e vuole diventare un esploratore. Quando si tratta di divertirsi nelle avventure più disparate, si sbizzarriscono coinvolgendo anche altri personaggi, coetanei e non. Il cartoon, di cui finora è stata realizzata una sola stagione, si basa su una sorta di incantesimo. Per colpa di una scatola di cereali radioattiva, i protagonisti restano bloccati in un loop temporale. La conseguenza di questo strano fenomeno è che la loro settimana è fatta solo dal lunedì. Ogni giorno inizia e finisce allo stesso modo, ma viene trascorso sempre in maniera diversa a seconda delle strambe esperienze che vivono, a causa delle quali si trovano a volte a correre dei pericoli. La serie animata ha il merito di mostrare che, anche in situazioni irreali come quelle raccontate, il valore dell’amicizia sia fondamentale. Pare, però, che di crescere i protagonisti non ne abbiano proprio voglia. Lottano fino all’ultimo per non rompere il misterioso loop, che prolungherebbe in un tempo indefinito i loro divertimenti. Sembrano riuscirci, ma alla fine arriva il fatidico martedì. Il nuovo giorno è la metafora della maturazione personale, passaggio da cui Theo e specialmente Luc sono spaventati. Si rischia perciò di trasmettere un’idea errata: la crescita è soprattutto un’occasione per migliorare se stessi, da non affrontare con paura. Rete: K2 Genere: Serie animata Produzione: DHX Media, Neptoon Studios Regia: Todd Kauffman, Mark Thornton Autori/Sceneggiatori: Todd Kauffman, Mark Thornton, Craig Martin, Evan Thaler Hickey, Kyle Hart e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 26x23’ Ascolti medi: n.p. 239 Milo Rete: Rai Scuola Genere: Serie animata Produzione: Gertie, Les Film de la Perrine, Carrere Group, France 5, Rai Fiction, Tooncan Production XVII Inc. Regia: Bruno Desraisses Autori/Sceneggiatori: Gabriella Giandelli, Violaine DonadelloSzapary, Mireille Pertusot, Philippe Poirier, Fabrizio Ostani e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 104x5’ Ascolti medi: n.p. 240 La serie animata è inserita in versione inglese nel format “Il Divertinglese”, rivolto a bambini della scuola primaria e ideato per favorire l’apprendimento della lingua d’Oltremanica fin dalla tenera età, utilizzando strumenti giocosi e divertenti per i più piccoli, come indicato dal titolo stesso del programma. Il protagonista, Milo, è un simpatico coniglietto che vive in un comune contesto familiare e sociale, quello in cui si può rispecchiare qualsiasi bambino. Con un linguaggio semplice, parole scandite (un pochino enfatizzate), termini facili da imparare, anche perché riguardano la quotidianità, e attraverso le storie narrate si trasmettono agli spettatori piccoli insegnamenti, messaggi educativi basilari e per nulla banali. Milo vive le sue esperienze accompagnato da mamma e papà, George e Vanessa, che lo sostengono, gli spiegano le cose e gli danno la sicurezza di cui ha bisogno. Tra i personaggi, ci sono anche i nonni, che va a trovare in campagna - luogo in cui c’è molto da imparare - , la sua più cara amica Judith e i compagni di scuola. Seguendo la trama del racconto, il piccolo spettatore si ritrova in maniera spontanea ed empatica ad imparare l’inglese e la buona educazione, qualche norma di sicurezza, l’importanza del valore dell’amicizia, a conoscere e rispettare la natura e a capire come affrontare le difficoltà e le paure. Il cartoon si configura come un ottimo prodotto, in grado di coniugare bene intrattenimento ed apprendimento. Monster High Monster High è un liceo frequentato esclusivamente da creature mostruose o figli di mostri provenienti da fiabe, opere letterarie o figure mitologiche. Tra i protagonisti c’è infatti Frankie Stein che è la figlia del Mostro di Frankenstein, Draculaura, cioè la figlia di Dracula, ma anche Deuce Gorgon, l’affascinante figlio di Medusa, e poi ancora discendenti di spettri, zombie e demoni. Il motto di questa scuola immaginaria è: “Ogni mostro con tutti i suoi difetti è il benvenuto” e questo è uno degli aspetti positivi della serie, perché nessuno si sente diverso o soffre per i propri difetti fisici. Si tratta, quindi, di una scuola inclusiva ma allo stesso tempo esclusiva, poiché non ci sono studenti “normali” che in questo caso sarebbero i diversi, ma solo veri e propri figli d’arte più o meno famosi. In realtà si tratta semplicemente di un’operazione commerciale, vista anche la mole del merchandising che ne segue, fatto di bamboline molto fashion sempre truccatissime, con tacchi alti e capelli colorati, ma soprattutto di articoli di cancelleria e borse per la scuola. Una moda che ha molto successo soprattutto tra le ragazzine in età preadolescenziale e anche più piccole, la stessa che ha reso la festa di Halloween una ricorrenza ormai imperdibile per tutti i bambini e spesso anche per gli adulti. La preside di Monster High è la figlia del Cavaliere Senza Testa, ed è lei stessa ad ammettere che a volte il suo capo e il suo corpo si trovano in posti completamente opposti, ed anche questa caratteristica lascia piuttosto perplessi. Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Mattel Entertainment, WildBrain Animation Studios Regia: Audu Paden, Eric Radomski Autori/Sceneggiatori: Anne D. Bernstein, Audu Paden, Lauren Rose, Ira Singerman In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 170x22’ Ascolti medi: n.p. 241 Mucca e Pollo Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Cartoon Network, HannaBarbera Productions, New Line Television, Warner Bros. Television Regia: David Feiss, Robert Alvarez, Robin Steele e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: David Feiss, Micheal Ryan, Bill Burnett, Richard Pursel, Steve Marmel e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 52x22’ Ascolti medi: n.p. 242 Mucca e Pollo sono due insoliti fratelli antropomorfi con genitori umani, di cui però si vedono sempre solo le gambe e si sentono le loro voci gentili e affabili. Mucca è la più piccola, frequenta le elementari e adora giocare con le bambole, Pollo è il maggiore, che vuole sembrare protettivo ma che in realtà è molto debole e subisce sempre le angherie degli altri. Anche se è una famiglia completamente spiegabile solo con l’infinita fantasia dei bambini, i protagonisti si vogliono molto bene, sono sempre solidali e i loro genitori si dimostrano costantemente presenti, amorevoli e comprensivi. Gli episodi sono abbastanza divertenti, ma non raccontano delle vere e proprie storie, limitandosi semplicemente a mettere in scena le quotidiane e stravaganti avventure dei due fratelli. Uno dei personaggi più ambigui è Il Rosso, uno strano essere che vorrebbe dare fastidio a Mucca, ma che viene sempre allontanato. Rappresenta una sorta di grosso diavolo rosso che cerca in ogni occasione di truffare gli altri e si diverte a picchiare Pollo senza avere un vero motivo. Per fortuna, però, ogni disastro che combina si risolve vedendolo sconfitto e neutralizzato dai protagonisti. La serie è ricca di situazioni senza senso e a volte del tutto incomprensibili, come ad esempio la scelta di non far vedere mai il volto dei genitori. Addirittura, in una puntata, i figli trovano i busti di mamma e papà e sembra quasi che si tratti veramente di semplici gambe parlanti. New Art Attack Il fortunato programma che ha portato tanti bambini a cimentarsi in attività manuali, creative ed artistiche utilizzando carta, forbici, colori, materiali di riciclo e tanta colla vinilica (col terrore e insieme la gioia di tanti genitori) è ripartito con un nuovo format. Al timone sempre il bravissimo Giovanni Muciaccia, noto al grande pubblico non solo per la sua conduzione pacata ma coinvolgente, ma anche per la famosa imitazione messa in scena da Fiorello. Tra le new entry c’è Vincent Van Cocco, che sostituisce Capo, una simpatica palma di cocco che dà al programma, con i suoi interventi, maggior spazio a temi ecologici come il rispetto per l’ambiente, il risparmio energetico, la descrizione di aspetti naturalistici ma anche scientifici degli attacchi d’arte. Altra novità è l’ingresso nel cast di Alexiev Gandman in sostituzione di Neil Buchanan, che mostra ai telespettatori i suoi “attacchi dall’alto”. Grazie a questa trasmissione, i più piccoli imparano a realizzare oggetti per giocare, per ordinare o personalizzare la cameretta e per dare sfogo alla creatività. Tutto ciò è importante per i bambini, perché lo sviluppo della manualità, del senso artistico, l’attenzione alla natura e ai suoi particolari sono un patrimonio fondamentale per la formazione della personalità, utile qualsiasi sia il mestiere che si svolgerà da adulti. Non a caso, il conduttore ricorda: “Non c’è bisogno di essere dei grandi artisti per compiere delle opere d’arte!”. Rete: Rai YoYo Genere: Intrattenimento per ragazzi Produzione: The Walt Disney Company Italia, 3zero2 Tv Regia: Dudy Weyland, Alejandro Mac Donald Autori: Natalia Califano, Diego Fleischer, Ezequiel Iturriza Conduttore: Giovanni Muciaccia In onda: dal 20 settembre 2015 e duarante tutta la stagione, il sabato e la domenica, alle ore 8:15 Durata: 26x30’ Ascolti medi: n.p. 243 Nicky, Ricky, Dicky & Dawn Rete: Super! Genere: Sitcom Produzione: Nickelodeon Productions Regia: Eric Dean Seaton, Trevor Kirschner, Shannon Flynn e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Michael Feldman, Matt Fleckenstein, Andrew Hill Newman, Natalie Barbrie, Tim Brenner e AA. VV. Interpreti principali: Mace Coronel, Aidan Gallagher, Lizzy Greene, Casey Simpson In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 46x25’ Ascolti medi: n.p. 244 I protagonisti di questa serie sono quattro simpatici fratelli gemelli: tre ragazzini e una sorellina molto diversi tra loro che condividono tutto, compresa la scuola dove vivono le principali esperienze e disavventure. Hanno modi diversi di approcciarsi agli altri e di affrontare le difficoltà della vita da studenti, ma lo spirito che li guida è rappresentato da quello che chiamano “il codice dei gemelli”, che non deve essere mai infranto e che consiste nel fare tutto il possibile per aiutare chi è in difficoltà. Questo codice comportamentale che i quattro fratelli si sono dati li lega molto e li porta ad essere sempre altruisti. Inoltre, la consapevolezza di avere costantemente qualcuno dalla propria parte fornisce loro sicurezza in se stessi e una forza maggiore nel superare le debolezze dei ragazzi della loro età. Dawn a volte sembra infastidita dalla presenza degli altri tre e li considera un po’ infantili, ma in realtà nutre per i suoi fratelli un sentimento di amore profondo a volte anche protettivo, proprio come ci si aspetta dall’unica figura femminile. Ricky è un piccolo saggio, il più studioso di tutti, al contrario di Dicky che invece cerca sempre delle scappatoie rispetto agli impegni scolastici e si crede il più bello. Nicky adora fare il comico e far sorridere gli altri. I quattro litigano frequentemente tra loro ma riescono sempre a fare squadra e per questo sono anche molto autonomi, riescono quasi sempre a cavarsela da soli senza dover fare ricorso a genitori spesso impegnati a fare altro. Ninjago Masters of Spinjitzu Il mondo di Ninjago fu creato dal primo Maestro Spinjitzu, ricorrendo alla Falce dei Terremoti, ai Nunchaku del Fulmine, alle Shuriken del Ghiaccio e alla Spada del Drago del Fuoco. Per difenderle dal nemico Lord Garmadon, le armi passarono nelle mani di quattro maestri ninja: Kai, Maestro del Fuoco, Jay, Maestro del Fulmine, Cole, Maestro della Terra, e Zane, Maestro del Ghiaccio. Il cartone è tratto dall’omonima serie della Lego. Alla base dello scontro tra forze del bene e forze del male c’è quello tra luce e tenebre. Nelle varie stagioni si aggiungono numerosissimi personaggi, buoni e cattivi, tra cui anche un altro ninja di nome Lloyd, inizialmente antagonista perché unico figlio di Lord Garmadon, ma che presto si unisce alle forze del bene. Le storie sono abbastanza complesse, ma soprattutto i maschietti riescono a seguirle con interesse e partecipazione immedesimandosi nei vari ninja e reinterpretandoli nei giochi di fantasia con gli amichetti. Oltre ad essere un modo intelligente per pubblicizzare il prodotto della Lego ( finalità commerciale che è anche il limite della serie), le varie puntate offrono degli spunti interessanti per stimolare la creatività dei bambini, che sarebbero in grado di scrivere centinaia di sceneggiature per ulteriori episodi e avventure. Dopo la visione, infatti, i più piccoli sono invogliati a comprare nuovi pezzi della nota marca di mattoncini componibili, ma vogliono anche smontare e rimontare quelli che hanno già per inventare nuove storie. Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Wil Film, LEGO Regia: Peter Hausner, Michael Helmuth Hansen, Trylle Vilstrup Autori/Sceneggiatori: Dan Hageman, Kevin Hageman, Joel Thomas, Tim Ainley, Samuel Thomas Johnson e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 64x22’ Ascolti medi: n.p. 245 Oggy e i maledetti scarafaggi Rete: K2 Genere: Serie animata Produzione: Cartoon Network Studios, France 3, Gaumont International, Saban International, Xilam Regia: Olivier Jean Marie, Charles Vaucelle, Julien Thompson Autori/Sceneggiatori: Jean-Yves Raimbaud, Olivier Jean Marie, Nicolas Gallet, Michel Gaudelette, Hugo Gittard e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 156x8’ Ascolti medi: n.p. 246 Protagonista del cartone animato è Oggy, un gattone azzurro che passa il suo tempo, insieme all’amico Jack, a difendersi e soprattutto a proteggere il suo frigorifero dall’attacco di tre scarafaggi che infestano la sua casa. Gli insetti puntualmente glielo svuotano e, non paghi, si divertono a perseguitarlo in ogni modo. Quello che proprio non va in una serie dedicata ai bambini è l’atteggiamento dei tre antagonisti: il volersi svagare in maniera sbagliata, facendo soffrire il povero Oggy, senza neanche un motivo, per il puro gusto di vederlo nei guai. Non è certamente educativo, in tempi in cui il bullismo è un fenomeno in crescita, insinuare nei più piccoli, seppur ridendo e con una certa leggerezza, l’idea che ci si possa divertire facendo del male agli altri. I bambini, specialmente quelli in tenera età, non hanno la capacità degli adulti di cogliere il lato ironico di uno sketch, non riescono a distinguere finzione e realtà e imparano per imitazione. Perciò, fruendo quotidianamente di simili cartoni, è da valutare il rischio da parte dei piccoli spettatori di replicare comportamenti non consoni o di accettarli, se compiuti da altri, senza reagire. Ricette a colori Il programma, ideato per l’Expo e riproposto anche dopo la fine dell’evento, si è strutturato su una formula mista, tra “live action” e “animazione” con la presenza delle simpatiche Winx, per avvicinare i più piccoli al tema della sana alimentazione. In modo semplice e attraente il noto chef Alessandro Circiello e la dolcissima Carolina hanno spiegato ai bambini, e non solo a loro, come realizzare ricette semplici e genuine. Nel presentarle, hanno dato indicazioni sugli ingredienti utilizzati e suggerimenti per un corretto nutrimento. Lo chef ha giocato molto con i colori ed invogliato a divertirsi cucinando. Infatti, perché i più piccoli siano educati al mangiare sano è importante che contribuiscano alla preparazione dei piatti e che questi, oltre a essere buoni, siano anche belli e vari. Nella cucina sono coinvolti tutti i sensi, ma i colori dei cibi danno anche molte indicazioni sulle sostanze che li compongono e gli effetti che hanno sull’organismo, pertanto è fondamentale conoscerli. Insomma, per nutrirsi in modo sano bisogna essere preparati e “mettersi in gioco”: ed ecco che le Winx hanno dato una mano! Ognuna di loro è stata collegata a un gruppo alimentare diverso in base al proprio colore: Flora con frutta e verdura, Bloom con i legumi, Tecna con i latticini, Stella con pasta e riso, Musa con carni e uova, Aisha con pesce e acqua. Molto utile per bambini e genitori anche il sito correlato al programma (www.cucinaconraigulp. rai.it), dove è possibile trovare facili ricette e consigli di educazione alimentare. Rete: Rai Gulp Genere: Cooking show per bambini e ragazzi Produzione: Rai Gulp, Rai Expo, Rai Fiction, Rainbow Regia: Andrea De Filippi Autrice: Marta Saviane Conduttori: Carolina Rey, Alessandro Circiello In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 50x4/8’ Ascolti medi: n.p. 247 Sabrina Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: Buena Vista Television, DIC Entertainment, Hartbreak Films e produzioni varie Regia: Peter Ferk, Scott Heming, Karen Hyden e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Savage Steve Holland, Kat Likkel, John Hoberg, Dennis Haley, Gary Apple e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 65x22’ Ascolti medi: n.p. 248 Sabrina è una ragazzina di 12 anni che ha una caratteristica particolare: è una streghetta. Infatti, avendo avuto una mamma umana e un papà stregone, ha ereditato da quest’ultimo la capacità di compiere magie. Non è ancora molto brava nell’usare le sue straordinarie capacità e per questo combina un sacco di guai. Vive con le zie Hilda e Zelda, streghe anche loro, che la guidano sia nella vita reale che nella dimensione magica. Suoi inseparabili amici sono Chloé e Harvey e il gatto Salem, che in realtà è un mago trasformato per punizione e che spesso è per lei anche un buon consigliere nelle scelte. Le avventure che la protagonista vive sono legate al mondo dell’adolescenza: le difficoltà con la scuola, i rapporti con i coetanei, le insicurezze. Impacciata nel risolvere i suoi problemi, come lo sono spesso i ragazzi di quell’età, tenta di prendere la scorciatoia della magia, ma questa non risulta essere mai una buona idea, anzi spesso complica le cose. Deve quindi imparare a usare il buon senso, a fare la scelta giusta, a prendersi le sue responsabilità. Un cartone divertente, con storie semplici e buoni esempi per i piccoli spettatori. Sam & Cat Sam è la coprotagonista della già famosa serie televisiva “iCarly”, che si trasferisce a Los Angeles dove incontra Cat, una ragazza completamente diversa da lei ma che diventa la sua migliore amica e sua coinquilina. Anche quest’ultima è un personaggio già conosciuto al pubblico grazie ad un’altra serie tv, dal titolo “Victorious”. Si tratta quindi di una sorta di doppio sequel, un’operazione commerciale poco originale ma di sicuro successo, dove le ragazze interpretano gli stessi ruoli con le medesime caratteristiche, una ribelle e aggressiva, l’altra svampita e romantica. Le due decidono di lavorare insieme come babysitter ma dimostrano poca responsabilità in questo delicato lavoro. Negli episodi hanno a che fare con le storie dei malcapitati bambini che vengono affidati loro. Sam si arrabbia sempre, a volte anche con reazioni esagerate, ma spesso è lei che ha più senso pratico e trova le soluzioni, mentre Cat cade sempre dalle nuvole, si spaventa per un nonnulla e non sa prendere una decisione. Attraverso il loro servizio di babysitting incontrano i tipi più strampalati, addirittura in una puntata un uomo porta loro una bambola affinché se ne occupino, lasciando anche una lista di raccomandazioni estremamente dettagliata. A parte questi casi estremi, i genitori che si rivolgono a loro sono quasi sempre delle persone irresponsabili, il cui unico interesse sembra essere quello di sbarazzarsi dei loro figli per qualche ora. Fortunatamente spesso i bambini sono molto più saggi degli adulti. Rete: Super! Genere: Sitcom Produzione: Nickelodeon Production, Schneider’s Bakery Regia: Steve Hoefer, Adam Weissman, Russ Reinsel e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Dan Schneider, David Malkoff, Christopher J. Nowak, Warren Bell, Jake Farrow e AA. VV. Interpreti principali: Jennette McCurdy, Ariana Grande, Cameron Ocasio In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 35x22’ Ascolti medi: n.p. 249 Sam il pompiere Rete: Cartoonito Genere: Serie animata Produzione: HIT Entertainment, Siriol Productions Regia: Michael Lay, Siria Manias, Douglas Poor Days e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Dave Gingell, Dave Jones, Rob Lee, Simon Nicholson, Tim Bain e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 162x10’ Ascolti medi: n.p. 250 La serie animata, nata dall’idea di due ex pompieri del Kent, è tornata da qualche anno su Cartoonito in una nuova versione con la tecnica della grafica tridimensionale. Il protagonista, Sam, è un diligente e assennato pompiere della città di Pontypandy che, insieme a una squadra con cui lavora in perfetta sintonia, si impegna a garantire l’incolumità dei cittadini. Ogni storia raccontata, con un linguaggio simpatico e accattivante per i bambini, è l’occasione per insegnare qualche piccola norma di sicurezza da utilizzare ogni giorno: dall’attenzione al fuoco o alle prese elettriche, alla gestione di un animale domestico, ai rischi della vita quotidiana dovuti a volte alla distrazione, e tanti altri utili suggerimenti. A complicare le cose c’è un ragazzino un po’ pestifero, Norman, che combina un sacco di pasticci, magari cercando scorciatoie rispetto ai piccoli incarichi che gli vengono assegnati, e che rappresenta ciò che non bisogna fare per non finire guai. In molti paesi del mondo il personaggio di Sam è diventato un vero e proprio simbolo della sicurezza, tanto da essere scelto come testimonial per campagne sulla prevenzione degli incendi. Shaun, vita da pecora Il contesto in cui si svolgono le vicende del cartone è una fattoria. È gestita da un uomo, dal nome sconosciuto, con pochi capelli rossi e gli occhiali “a fondo di bottiglia” per la forte miopia di cui soffre. È forse per questo che non si accorge di quanto combinano gli animali che vivono nella sua piccola tenuta, in particolare il gregge di pecore, capitanato da Shaun. L’ovino, insieme ai suoi simili, trascorre le giornate all’insegna del divertimento, seminando puntualmente scompiglio nella tranquilla fattoria per le sue idee e trovate bizzarre. A farne le spese è, spesso, il cane Bitzer: è lui l’incaricato dal padrone al controllo delle pecorelle, un compito cui non è in grado di assolvere facilmente per la loro eccessiva vivacità. A volte, poi, si fa coinvolgere nelle loro avventure, ma riesce, anche con l’aiuto di Shaun, a scongiurare ogni guaio e a non farsi scoprire dal contadino. Le storie sono originali ed i personaggi ben caratterizzati, nonostante la totale assenza di dialoghi che caratterizza la serie. Il fatto che però esse si sviluppino da una sostanziale infrazione delle regole della piccola comunità contadina, peraltro provate a far rispettare con fatica da un cane e non dal fattore, totalmente avulso dalla loro vita, può far passare un messaggio errato. I bambini all’ascolto, trasferendo tutto ciò nella loro realtà quotidiana, possono esseri indotti a ritenere che l’inosservanza delle buone norme di comportamento possa essere divertente: un concetto, però, di gran lunga sbagliato. Rete: Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: Aardman Animations, EU Media Plus Program, Westdeutscher Rundfunk, Yleisradio Regia: Richard Starzak, Christopher Sadler, Jay Grace e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Richard Starzak, David Fine, Alison Snowden, Rob Dudley, Lee Pressman e AA. VV. In onda: durante la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 130x7’ Ascolti medi: n.p. 251 Smallville Rete: Italia 1 Genere: Serie tv Produzione: Warner Bros, Tollin, Robbins Productions, DC Comics, Smallville Films e produzioni varie Regia: Glen Winter, Tom Welling, Mike Rohl e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Alfred Gough, Miles Millar, Joe Shuster, Jerry Siegel, Brian Wayne Peterson e AA. VV. Interpreti principali: Tom Welling, Allison Mack, Michael Rosenbaum In onda: dal 22 giugno al 4 settembre 2015, dal lunedì al venerdì, alle ore 10:25 Durata: 55x42’ Ascolti medi: 138.000 telespettatori; 3,15% share 252 La serie tv racconta le avventure del giovane Clark Kent (futuro Superman) nella cittadina di Smallville durante il periodo in cui scopre i suoi poteri (imparando a controllarli) e la sua provenienza: 10 stagioni che raccontano gli anni della giovinezza, dal liceo fino al lavoro di giornalista. In particolare, dalla quinta stagione Clark è alle prese con le sue origini kryptoniane, l’entrata nel mondo professionale con le sue difficoltà, l’incontro con forze sovrumane che lo mettono duramente alla prova. Viene descritto il lato umano del supereroe: ha molte insicurezze e paure nonostante i suoi poteri. Sente il dovere di usarli per aiutare gli altri, ma è consapevole di non riuscirci da solo, di avere bisogno dei suoi amici e, come ogni giovane, cerca il suo posto nel mondo. La sua forza sono i valori che i genitori putativi gli hanno trasmesso, grazie ai quali deve imparare a fare le scelte giuste di fronte a prove ardue. Temi come il valore della vita, dell’amicizia, della verità, della giustizia, del confine tra il bene e il male nelle azioni e nell’animo umano sono trattati con il linguaggio simbolico che una serie fantastica permette di usare, con tutti gli ingredienti che la rendono attraente per un pubblico giovane. Questo è forse il punto forte del drama: la possibilità di parlare ai giovani di argomenti alti, di ideali e paure che sentono nell’animo, di confrontarsi con esse e magari di trovare delle risposte per i propri comportamenti e le scelte di vita, o comunque di porsi delle domande. Sofia la Principessa Sofia ha otto anni, vive con la mamma e l’aiuta nel suo lavoro di ciabattina. Tutto per lei cambia quando la madre e il sovrano di Incantia, luogo immaginario in cui si svolge la storia, si innamorano e convolano a nozze. Entrambe, dunque, si trasferiscono nel sontuoso palazzo reale e la bambina è chiamata ad imparare le formali regole della nobiltà, facendo non poca fatica. Con il passare del tempo, tuttavia, Sofia riesce a familiarizzare con il nuovo ambiente anche grazie al supporto di preziosi aiutanti che conosce nelle sue esperienze a palazzo e fuori. Seppur la protagonista del cartone abbia acquisito il titolo di principessa sostanzialmente per caso, nell’animo, invece, nobile lo è per davvero. Nelle avventure raccontate dalla serie, dimostra sempre una grande sensibilità verso gli altri, che aiuta e supporta costantemente. Rischia di cacciarsi nei guai a causa dell’ingenuità tipica della sua età, ma allo stesso tempo affronta gli ostacoli che le si materializzano davanti con positività. Per i destinatari del cartoon, i messaggi positivi confezionati sono tanti. Le azioni dei protagonisti sono improntate all’onestà, all’equità, alla saggezza, valori che sono fondamentali per lo sviluppo di una società che vuole definirsi civile. È bene farli propri sin dalla più tenera età e per questo la serie animata, realizzata dalla Disney, costituisce un ottimo aiuto per i genitori che vogliono insegnarli ai loro bambini. Reti: Disney Junior, Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: Disney Television Animation Regia: Jamie Mitchell, Larry Leichliter, Mircea Mantta Autori/Sceneggiatori: Craig Gerber, Erica Rothschild, Laurie Israel, Rachel Ruderman, Michael G. Stern e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 53x22’ Ascolti medi: n.p. 253 Sonic Boom Rete: K2 Genere: Serie animata Produzione: OuiDO! Productions, Sega of America Regia: Natalys Raut Sieuzac Autori/Sceneggiatori: Reid Harrison, Alan Denton, Greg Hahn, Doug Lieblich, Romain van Liemt e AA.VV. In onda: dal 9 novembre 2015 al 24 febbraio 2016, tutti i giorni, in vari orari Durata: 52x22’ Ascolti medi: n.p. 254 La serie, nata dall’omonimo videogioco, narra le avventure di Sonic, un porcospino con una grande cresta blu, dotato di una velocità supersonica, ma anche di spirito avventuroso ed eroico. È sempre pronto a lottare per salvare il mondo con i fidati amici Tails, Knuckles, Amy e Sticks; con loro si trova a dover superare numerose prove, impiegando tutte le energie per combattere contro le ingiustizie. A Bygone Island, dove essi vivono, ci sono i boschi ombrosi, i giardini del piacere, il lago del rischio e molti altri luoghi fantastici; tutti però presentano delle insidie e per questo devono applicare una serie di tecniche di sopravvivenza per poterli attraversare ed uscirne incolumi. I temi ambientali sono una costante delle diverse avventure: il villaggio dove abitano i protagonisti è spesso messo in pericolo da abusi edilizi e dalla mancanza di rispetto per la natura da parte degli altri abitanti, ma soprattutto del loro acerrimo nemico, lo spietato Dr. Eggman. Questi, un uomo molto grosso dai lunghi baffi, è un genio della meccatronica, esperto in ingegneria dell’automazione, che non a caso ha due robot come assistenti. In un episodio, dal titolo “Televisione spazzatura”, Knuckles vuole fare il conduttore televisivo, ma il suo desiderio di successo in realtà lo mette in ridicolo, poiché la sua emittente è un puro contenitore di sponsorizzazioni con l’unico scopo di pubblicizzare qualunque cosa; una critica, dunque, agli eccessi della tv commerciale, che offre un ottimo spunto di riflessione ai piccoli telespettatori. SpongeBob Se vi chiedete chi può aver inventato la spugna più amata dai bambini, ebbene, è stato un biologo, Stephen Hillenburg. Grazie a lui esiste SpongeBob e Bikini Bottom, la cittadina strampalata e sempre pronta al divertimento, in fondo all’Oceano Pacifico. Il migliore amico del protagonista è una stella marina, Patrick, sempre di buonumore come lui; suo compagno di avventure è anche l’acido Squiddi, un calamaro che lavora con lui nel bizzarro Krusty Krab, un fast food sottomarino dove il piatto più ricercato (anche in maniera ossessiva) dai clienti è il panino Krabby Patty. Padrone del locale è lo spilorcio Mr Krabs, un granchio che ha come figlia adottiva una balenottera con i capelli biondi, Perla. Con tutta la stima per il lavoro di fantasia e l’idea originale, occorre dire che si resta nel campo dell’ “assurdo più assurdo”, che sconfina troppo spesso nella comicità demenziale. I caratteri dei personaggi non hanno niente da invidiare a quelli dei Simpson per cinismo e menefreghismo, con l’unica eccezione di SpongeBob che però, proprio per il suo carattere debole, finisce quasi sempre per assecondare chi fa la voce più grossa. Anche le sue buone intenzioni rischiano di naufragare (è proprio il caso di dirlo) in un mondo sottomarino dove la catastrofe è sempre in agguato, fra una popolazione di pesci, molluschi e plancton vari, sempre pronta a salire sul carro del vincitore e “influencers” tali per il ruolo che ricoprono e non certo per il magnetismo che sanno esercitare. Rete: Super! Genere: Serie animata Produzione: United Plankton Pictures, Nickelodeon Animation Studios Regia: Paul Tibbitt, Walt Dohrn, Aaron Springer e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Stephen Hillenburg, Derek Drymon, Nick Jennings, Tim Hill, Casey Alexander e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 241x23’ Ascolti medi: n.p. 255 Steven Universe Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Cartoon Network Studios Regia: Ian JonesQuartey, Joseph D. Johnston, Kat Morris, Phil Rynda Autori/Sceneggiatori: Matt Burnett, Ben Levin, Rebecca Sugar, Ian Jones-Quartey, Kat Morris e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 104x23’ Ascolti medi: n.p. 256 L’autrice è la stessa della serie animata “Adventure Time”, con la quale condivide l’interesse per la fantascienza e la vita fuori dal pianeta Terra. Il protagonista è un ragazzino grassottello di circa dodici anni nel cui ombelico è comodamente incastonata una gemma che gli conferisce un potere alieno, ereditato da una mamma che non ha mai conosciuto. Steven è quindi metà extraterrestre e metà umano. Con lui ci sono le Crystal Gems, un gruppo di aliene formato da Garnet, Ametista e Perla, tre figure femminili che hanno il compito di difendere la Terra dai mostri cattivi e che appartengono ad una grande civiltà intergalattica e ultramillenaria. Le tre possiedono vari poteri magici, ma solo due di loro vivono nello spazio mentre Ametista, come Steven, è nata sul nostro pianeta nel “Giardino d’infanzia”, un posto un tempo adibito alla creazione di altre Gems. Questi quattro personaggi sono gli unici della loro specie ad essere rimasti sulla Terra, per la precisione a Beach City, una città immaginaria dove Steven vive in un antico tempio sulla spiaggia cercando con fatica di gestire i suoi poteri magici e dando vita a delle gag molto buffe e divertenti. La forza di questa storia sta proprio nella continua e naturale commistione tra mondo reale e fantastico o fantascientifico, ma forse la natura di questi umanoidi senza sesso e il loro potere della fusione, cioè la capacità delle Gems di unire i loro corpi e identità per formare una nuova e più potente personalità, possono generare un po’ di confusione. Super Wings I Super Wings sono degli aeroplanini che hanno il compito di recapitare dei pacchi a bambini in tutto il mondo. Nell’assolvere il loro compito, in realtà, aiutano anche i piccoli a risolvere un problema o ad esaudire un desiderio. I continui spostamenti dei protagonisti offrono ai giovanissimi spettatori la possibilità di viaggiare in vari paesi e continenti, conoscendo culture e tradizioni diverse. Alla fine, poi, ci si rende conto che in realtà i bambini di ogni parte del globo condividono gli stessi sogni e in fondo si assomigliano molto. Il personaggio principale è Jett, che vive in un simpatico aeroporto insieme ai suoi amici Dizzy, l’unica elicotterina rosa, che è la più previdente e porta sempre con sé il suo kit di salvataggio, Jerome e Donnie. Le missioni sono organizzate da Jimbo, il controllore di volo che gestisce e coordina le partenze e le consegne da fare. I quattro aeroplanini hanno anche la capacità di trasformarsi in robot per poter far fronte ad ogni eventuale difficoltà, poiché le avventure che intraprendono a volte diventano anche un po’ pericolose, anche se alla fine tutto si risolve sempre per il meglio. Aiutare gli altri facendo un ottimo gioco di squadra è la più grande abilità dei simpatici velivoli. Dopo il loro intervento ogni bambino è più felice, il pianeta Terra appare una sfera intorno alla quale i quattro amici volano senza difficoltà. La loro solidarietà non conosce ostacoli né confini e il privilegiato punto di vista che hanno fa sembrare il mondo un posto più piccolo e più accogliente. Rete: Cartoonito Genere: Serie animata Produzione: FunnyFlux Entertainment, Little Airplane Productions Regia: Josh Selig Autori/Sceneggiatori: Anne D. Bernstein, Pammy Salmon, Ross Wade, Josh Selig In onda: dal 22 febbraio al 31 maggio 2016, dal lunedì al venerdì, alle ore 20:00 Durata: 52x11’ Ascolti medi: n.p. 257 Supernoobs Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: DHX Media Regia: Rob Boutilier, Tim Stuby Autori/Sceneggiatori: Scott Fellows, Keith Wagner, Ethan Banville, John Derevlany, Mark Fellows e AA.VV. In onda: dall’11 gennaio 2016 e durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 24x12’ Ascolti medi: n.p. 258 Gli episodi di questa serie animata canadese raccontano le avventure di quattro amici che frequentano la scuola media e che devono salvare il mondo da un virus che vuole distruggere la Terra. Sono stati arruolati per puro caso da Mem e Zen, due alieni un po’ goffi che hanno donato loro dei superpoteri. Ma Kevin, Tyler, Shope e Roach, come spesso accade in questo tipo di schema narrativo ben consolidato, sono assolutamente impreparati per il loro compito. La cattiva gestione dei poteri crea situazioni esilaranti e a volte anche molto creative, i momenti di comicità sono tanti anche se non sono molto originali, come ad esempio quando vengono usati per neutralizzare il bullo di turno che vuole fare il prepotente. Shope è l’unica ragazza del gruppo ed anche la più giudiziosa, il suo potere le permette di sfruttare le forze naturali come l’acqua e l’elettricità; Kevin è il più irresponsabile tra i quattro ed ha la facoltà di trasformarsi in qualsiasi animale; Roach è il più brillante e può volare, Tyler invece può teletrasportarsi e leggere nella mente degli altri. Nella loro vita quotidiana i mali dell’universo incontrano i problemi dell’adolescenza e a volte i secondi sembrano addirittura più insormontabili, tanto da richiedere l’uso di poteri sovrannaturali. Alla fine i nostri “eroi per caso” riescono sempre a superare tutte le difficoltà, piccole e grandi, grazie alla loro lealtà e solidarietà, ricordando ai telespettatori che l’amicizia e l’aiuto reciproco sono dei valori preziosi e irrinunciabili. The Drakers Il sogno dei dodicenni Chris e Fabri si realizza per caso all’improvviso. Sono dei piloti in erba e il loro obiettivo è far parte del prestigioso team Dreakers per disputare il campionato di Formula X nella categoria kids. A causa della misteriosa sparizione dei driver titolari, la squadra li ingaggia. Così, inizia per i ragazzini un complesso percorso di ambientamento nel mondo dell’automobilismo, affrontato con tenacia e spirito di sacrificio. I risultati arrivano, ma le sfide non finiscono: sono chiamati anche a risolvere il caso della scomparsa dei due colleghi, imbattendosi in nemici senza scrupoli. Il cartoon è nato dalla collaborazione tra Mondo TV e la Ferrari. I riferimenti alla scuderia italiana sono evidenti: le Drakers sono rosse e la loro sede è proprio a Maranello. Come le Formula 1, raggiungono velocità elevate, ma rispetto ai veri bolidi, le loro sono ancor più tecnologiche. La differenza sostanziale è un’altra: le auto sono guidate a distanza, all’interno di una capsula. Pertanto, l’incolumità dei giovani piloti non è messa a repentaglio. Una scelta evidentemente fatta a tutela della sicurezza: sarebbe stato inopportuno, specie per i telespettatori più piccoli, mostrare due ragazzini che sfrecciano a 350 all’ora. Il coraggio, la lealtà, l’abilità, il gioco di squadra e l’umiltà sono valori fondamentali nello sport. Il merito principale dei creatori della serie è stato quello di basare su questi ideali le azioni dei protagonisti, campioni in pista e fuori. Rete: K2 Genere: Serie animata Produzione: Mondo TV, Ferrari Regia: Orlando Corradi Autori/Sceneggiatori: Fabio Di Ranno, Valeria Giasi In onda: dall’8 al 28 settembre, dal martedì al venerdì, alle ore 19:55, e dal 9 al 30 novembre 2015, dal lunedì al giovedì, alle ore 17:10 Durata: 26x23’ Ascolti medi: n.p. 259 The Flintstones Gli antenati Rete: Italia 1 Genere: Serie animata Produzione: HannaBarbera Productions, Screen Gems Television Regia: Joseph Barbera, William Hanna Autori: Joseph Barbera, William Hanna, Warren Foster, Michael Maltese, Arthur Phillips e AA.VV. In onda: dal 2 gennaio 2016 e durante tutta la stagione, il sabato e la domenica, alle ore 7:50 Durata: 166x30’ Ascolti medi: n.p. 260 Grazie a Italia 1 anche le nuove generazioni possono conoscere l’esilarante cartone animato nato negli anni ‘60 dalla fantasia di Hanna & Barbera. Il cartone non risulta per niente datato e continua a divertire piccoli e grandi come al suo esordio. Nell’età della pietra, in cui vive il protagonista Fred Flintstone con la famiglia e gli amici, è riprodotto con ironia il mondo moderno, fantasiosamente riadattato all’ambientazione preistorica: automobili a propulsione “pedestre”, dinosauri come animali domestici, pterodattili come aeroplani, animali preistorici di vario genere come elettrodomestici e quant’altro. I temi delle puntate sono legati alla vita familiare: il rapporto di Fred con la moglie Wilma, che adora, con la figlia, gli amici e vicini di casa Barney, Betty e il loro bimbo. Fred parte per le sue avventure al grido di battaglia “Yabba-dabba-doo!” e combina sempre tanti guai - sembra un Jim della serie tv “La vita secondo Jim” ante-litteram -: è un omone impacciato che cerca di aggirare impegni familiari e altro per dar spazio al proprio hobby, il bowling, nel quale è un vero artista che danza sulla punta dei piedi; ma alla fine è sempre pentito di aver ingannato la moglie, le rinnova il suo amore incondizionato e cerca in tutti i modi di farsi perdonare. Nonostante la sua goffaggine e le sue ipocrisie è un brav’uomo, un buon marito, un buon padre, un buon amico. Tickety Toc Tickety è un pendolo a cucù, una sorta di sveglia animata situata all’interno di un negozio di orologi, che insegna ai bambini a contare le ore e il tempo che passa e quindi a saperlo gestire affrontando varie situazioni. Dietro gli ingranaggi di Tickety si nasconde una magnifica città fatta di case di legno e alberi realizzati con gomitoli di lana, dove vivono felici due gemelli Tommy e Tilly, che hanno un compito molto importante: ogni ora devono far suonare il cucù! I fratellini affrontano il loro impegno con entusiasmo e positività. Tommy è un bambino che ama l’avventura ed è molto pratico, è sempre lui a prendere l’iniziativa per il superamento delle difficoltà e degli imprevisti che capitano loro e che mettono puntualmente a rischio lo scoccare delle ore. Ma la sicurezza di Tommy spesso supera le sue abilità e il risultato è molto comico. La sorellina, Tilly, è invece molto emotiva e la continua corsa contro il tempo la preoccupa molto, ma grazie alla collaborazione e al sostegno degli abitanti della città si risolve sempre tutto per il meglio. Il lavoro di squadra e la solidarietà sono le armi vincenti, le cose funzionano bene in una comunità quando si ha l’apporto di tutti. Un’altra raccomandazione per i bambini è riscontrabile già nella sigla: “Non importa ciò che fanno, sempre il tempo troveranno per tornare ad esser pronti o il cucù non suonerà, ma fatto ciò, si gioca un po’ ” : insomma, prima il dovere e poi il piacere. Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: Zodiak Media Group, FunnyFlux Entertainment Regia: Gil Hoon Jung Autori/Sceneggiatori: Gil Hoon Jung, Laura Beuamont, Dave Ingham, Paul Larson, Allan Neuwirth e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 39x11’ Ascolti medi: n.p. 261 Tree Fu Tom Rete: Cartoonito Genere: Serie animata Produzione: Fremantle Media, CBeebies, BlueZoo Productions Regia: Adam Shaw, Kitty Taylor, Dermot Canterbury Autori/Sceneggiatori: Daniel Bays, Douglas Wood, John Loy, Ian Carney, Andrew Emerson e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 52x22’ Ascolti medi: n.p. 262 La serie racconta le avventure del piccolo Tom e dei suoi magici poteri che gli consentono di arrivare nel segreto minimondo di Treepolis, una cittadina abitata da piccole creature che si trova all’interno di un albero. Qui incontra Twigs, simpatico coleottero rinoceronte che diventerà il suo assistente, Zig Zoo il ranocchio-inventore, l’armadillo Squirtum, la farfalla Ariela e Treetog, lo spirito dell’albero, con i quali cerca di mandare a monte i terribili piani dei due fratellini funghi cattivi e sleali: Puffy e Stink. I piccoli telespettatori devono aiutare il protagonista nelle sue imprese compiendo dei movimenti, su indicazioni molto precise fornite dallo stesso Tom, che lo aiutano a realizzare gli incantesimi. I bambini così si muovono davanti al televisore imitando il loro eroe e la visione non è più sedentaria. Anche se in chiave molto fantastica, la vegetazione è la vera protagonista delle storie e Tom, grazie all’aiuto dei suoi amici, scopre molti segreti della vita del bosco. Alla fine di ogni puntata il personaggio principale della storia si trasforma in un bambino in carne ed ossa di otto anni e saluta il pubblico strizzando l’occhiolino. Si torna alla realtà dopo aver esplorato il mondo della fantasia grazie anche alla sequenza dei movimenti che sono stati studiati dagli esperti di disprassia, patologia che dà problemi nella coordinazione dei movimenti e che rende i bambini che ne sono affetti molto goffi agli occhi di chi li guarda. L’amicizia e la solidarietà sono la chiave di tutto, con l’aiuto degli altri si superano tutte le difficoltà. Turbo FAST La chiocciola che viveva nell’orto e sognava di diventare un pilota automobilistico nel film d’animazione “Turbo”, uscito nelle sale italiane nel 2013, è la protagonista di questa nuova serie della DreamWorks. Ora è un campione affermato che ha vinto la 500 Miglia di Indianapolis e risiede in una città dove c’è un autodromo per tutte le lumache. Tutti i suoi sogni quindi sembrano essersi realizzati. Le avventure ruotano intorno alle numerose sfide che ogni giorno deve affrontare con nuovi personaggi. Le gare, spericolate, sono anche l’occasione per stringere nuove amicizie, frutto di confronti sempre leali. La storia della lumaca che vince le corse sembra ispirarsi alla favola di Esopo. In questo caso, però, Turbo è una chiocciola rapidissima, ma la morale che si evince da questa serie e dalle vicende raccontate, in fondo, è la stessa: chi si crede più forte degli altri, alla fine rischia di essere battuto. Anche se il tema della velocità non dovrebbe essere esaltato, in questo caso il contesto della gara e la non verosimiglianza della situazione lo rendono piacevole e per certi versi anche educativo per i bambini. Un po’ di sana competizione, se applicata con correttezza, aiuta a dare il meglio di sé senza presunzione. Se una lumaca è riuscita a realizzare il suo sogno più incredibile, nessuno deve rinunciare al suo, ma è chiamato a credere nelle proprie potenzialità, ricordando allo stesso tempo che nulla si può concretizzare senza l’aiuto di veri amici che al bisogno sanno fare squadra. Rete: Super! Genere: Serie animata Produzione: DreamWorks Animation Television, Titmouse Regia: Anthony Chun, Phil Allora, Anthony Lioi e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Madison Bateman, Devin Bunje, Sam Cherington, Nick Stanton, Eric Trueheart e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, tutti i giorni, in vari orari Durata: 26x23’ Ascolti medi: n.p. 263 Tutti pazzi per Re Julien Rete: Super! Genere: Serie animata Produzione: DreamWorks Animation Television, Bardel Entertainment Regia: Christo Stamboliev, James Wootton, Matt Engstrom e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Michael Ryan, Mitch Watson, Sharon Flynn, Elliott Owen, Benjamin Lapides e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 26x22’ Ascolti medi: n.p. 264 Il protagonista della serie è Re Julien, un lemure che vive sull’isola di Madagascar, le cui avventure riguardano la sua vita prima dei film “Madagascar” e “I pinguini di Madagascar”. È un sovrano un po’ pazzerello e molto scatenato, ogni occasione per lui è buona per fare festa e ballare. Adora offrire il mango a tutti i lemuri della sua colonia e costruisce le cose con i rifiuti. I suoi aiutanti, conosciuti solo marginalmente sul grande schermo, sono Maurice e Mortino. Quest’ultimo è dolcissimo, ha due occhioni che ispirano tenerezza ed è molto fedele e affezionato al suo re, tanto da volerlo abbracciare continuamente. La sigla dell’edizione italiana è stata scritta e cantata da Roberto Facchinetti e piace tantissimo a grandi e piccini; è allegra e travolgente, tanto da far saltare i bambini insieme ai lemuri. Il cantante inoltre introduce ogni episodio con alcuni consigli e informazioni. Il protagonista è molto attento al gradimento che riscuote tra i suoi sudditi e sapere che arriva solo al 99% lo angoscia molto. I più maligni si chiedono dove trovi il tempo di fare il re tra una festa e l’altra, ma riesce ad assolvere al suo compito con la collaborazione e la solidarietà del popolo. Nella coloratissima giungla ci sono anche tanti pericoli e Julien ha la responsabilità di prendersi cura dei suoi sudditi, perché la vita non è solo divertimento, ma anche doveri. In definitiva, ciò che si impara seguendo i piccoli protagonisti è che a volte un po’ di leggerezza e allegria può aiutare ad affrontare le difficoltà con più serenità. Ultimate Spider-Man “Grandi poteri, grandi responsabilità”: anche se all’inizio il supereroe più famoso del mondo non ha ancora piena consapevolezza dei suoi poteri, questo è il suo motto, e gli piace ripeterselo ogni volta che il problema da affrontare sembra troppo difficile. Peter Parker, il timido ragazzo secchione, è già l’Uomo Ragno da un anno e nel corso della storia pian piano migliora le sue abilità. In tutte le sue avventure rocambolesche cerca sempre di cavarsela da solo e di non coinvolgere troppe persone, affinché nessuno si faccia male. Si preoccupa soprattutto di salvaguardare i suoi amici da potenziali pericoli e nemici mostruosi, mettendo le sue capacità al servizio dell’umanità. All’inizio di ogni episodio, il protagonista si rivolge ai telespettatori spiegando la situazione o facendo delle considerazioni e torna a farlo più volte, anche nel bel mezzo di una operazione delicata. Questo sfondamento della quarta parete crea una sorta di filo diretto con i piccoli fans, rendendo il personaggio più vicino e familiare. Nell’affascinante scenografia offerta dalla bellezza di New York, la sua lotta contro il crimine e contro il terribile Dottor Octopus è sempre condotta con lealtà e guidata da buoni sentimenti. Non mancano momenti di ilarità che sollevano lo spirito dall’angoscia del male, poiché Spider-Man è spesso ironico e si prende anche un po’ in giro. Ciò permette di rappresentarlo come un supereroe sempre positivo, che non delude gli appassionati e che continua a conquistare anche le nuove generazioni. Rete: Rai Gulp Genere: Serie animata Produzione: Film Roman Productions, Marvel Animation Regia: Alex Soto, Philip Pignotti, Roy Burdine e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Stan Lee, Steve Ditko, Brian Michael Bendis, Joe Casey, Joe Kelly e AA. VV. In onda: dal 22 febbraio 2016 e durante tutta la stagione, tutti i giorni, alle ore 15:55 Durata: 78x22’ Ascolti medi: n.p. 265 Uncle Grandpa Rete: Boing Genere: Serie animata Produzione: Cartoon Network Studios, Rough Draft Studios Regia: Audie Harrison, Casey Alexander, Nick Cross e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Peter Browngardt, Casey Alexander, Audie Harrison, Dave Tennant, Kelsy Abbott e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, il sabato, alle ore 8:40 Durata: 75x11’ Ascolti medi: n.p. 266 Il protagonista è uno strano personaggio che è allo stesso tempo zio e nonno di tutti, va in giro per il mondo a bordo di un camper ed apparentemente sembra voler risolvere i problemi dei bambini dispensando consigli. In realtà, nonostante le probabili buone intenzioni, i suoi interventi non fanno che peggiorare le cose. L’uomo appare ridicolo anche nell’abbigliamento: indossa delle vistose bretelle, un cappello con un’elica sulla punta e ha dei lunghi e improbabili baffi. I suoi presunti poteri e il marsupio parlante da cui tira fuori ogni cosa non sembrano avere un obiettivo educativo né una utilità specifica. Gli episodi raccontano storie assurde nelle quali, il più delle volte, è proprio Uncle Grandpa a creare i problemi, come quando deve aiutare una bambina a superare la paura del buio ma con la sua immaginazione crea dei mostri ancora peggiori; oppure quando aiuta una ragazza che deve prendere la patente facendola esercitare nella guida del suo camper e insieme si ritrovano a dover subire un rocambolesco inseguimento da parte di un bambino assetato di distruzione. Gli amici di Uncle Grandpa sono Mr. Gus, un dinosauro molto forte che gli fa da guardia del corpo; Pizza Steve, un pezzo di pizza animato che indossa un paio di occhiali scuri e si atteggia raccontando bugie sul suo conto; Tigre Volante Gigante, il suo animale domestico. Tutto l’insieme appare come un inutile susseguirsi di situazioni strampalate e paradossali che suscitano solo una sciocca ilarità nei ragazzini. Victorious La protagonista di questa serie è Tori Vega, un’aspirante cantante che frequenta la Hollywood Arts, una scuola di arti dello spettacolo di Los Angeles. Nell’accademia è amata perché è carina e sempre gentile con tutti, anche se l’ambiente è molto competitivo, soprattutto tra le ragazze. Non mancano infatti scorrettezze di vario genere, spesso messe in atto per ricoprire dei ruoli nei vari spettacoli che vengono allestiti. Tori ha diversi amici a cui tiene molto e con i quali si dimostra leale e disponibile. Una volta, per donare il sangue al timido Robbie, rischia addirittura di perdere il ruolo da protagonista in uno spettacolo; un gesto altruista di cui approfitta Jade, una delle ragazze più popolari della scuola ma anche la più scontrosa e diffidente. Quest’ultima assume spesso degli atteggiamenti prepotenti, ma di lei si sa che il suo brutto carattere è probabilmente dovuto al cattivo rapporto con un padre che non approva la sua scelta di studiare canto e recitazione. Il professore più amato da tutti è Erwin Sikowitz che, con i suoi metodi apparentemente bizzarri ma molto efficaci, insegna l’arte del recitare con passione, ma soprattutto aiuta i ragazzi con consigli che rappresentano la parte più importante e costruttiva del loro percorso di crescita. Alla fine di ogni episodio, tra varie peripezie a volte fin troppo strampalate, gli studenti imparano sempre qualcosa di positivo sul rapporto con gli altri, su che cosa conta veramente in una persona e ricevono tante lezioni di vita che non si possono trovare sui libri. Rete: Super! Genere: Sitcom Produzione: Nickelodeon Productions, Schneider’s Bakery, Sony Music Entertainment Regia: Steve Hoefer, Adam Weissman, Russ Reinsel e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Dan Schneider, Matt Fleckenstein, Jake Farrow, David Malkoff, Warren Bell e AA. VV. Interpreti principali: Victoria Justice, Leon Thomas III, Matt Bennett In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 60x23’ Ascolti medi: n.p. 267 Vita da giungla: alla riscossa! Rete: Rai YoYo Genere: Serie animata Produzione: TAT productions, Master Films Regia: David Alaux Autori/Sceneggiatori: Jean-François Tosti, David Alaux, Éric Tosti, Julien Fournet In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 52x22’ Ascolti medi: n.p. 268 Questa serie francese racconta le avventure di un gruppo di animali che vive nella giungla e si impegna per proteggere le altre specie lì presenti da vari pericoli. Il leader indiscusso della squadra è il pinguino Maurice, che è stato allevato da una tigre da cui ha ereditato sicuramente il coraggio e la propensione al combattimento. Anche lui ha un figlio adottivo di nome Junior, un pesce rosso, ma che crede, come anche il padre, di essere una tigre. Insieme ai loro stravaganti amici devono combattere contro le iene, un gruppo di cattivissimi criceti e soprattutto contro Capitan Cahouete, uno uistitì dai pennacchi bianchi che vorrebbe diventare il nuovo protettore della giungla, ma che in realtà pensa solo ai suoi interessi. Ogni personaggio rompe gli schemi a cui sono abituati i bambini sul carattere degli animali, e se un pipistrello può avere paura del buio, una lontra di fiume può essere diabolica, un rospo può essere agile e veloce, un gorilla ingenuo e un pesce molto forte. Insomma, nessuno è come sembra, a cominciare da Maurice che ama disegnarsi sul corpo delle strisce arancioni e si fa chiamare Grande Guerriero Tigre, perché i figli crescono imitando i comportamenti dei genitori. Anche se un po’ goffi e strampalati, in ogni caso i piccoli eroi non si tirano indietro davanti alle ingiustizie e riescono sempre a portare a buon fine la loro missione. Vincono sempre la solidarietà, l’altruismo, il lavoro di squadra e l’amore per la giustizia. Wander Wander è uno strano personaggio con il pelo arancione simile ad una volpe ma senza naso. Viaggia nello spazio a cavallo di un bizzarro essere parlante con la cresta rossa e il corpo azzurro di nome Sylvia, con cui si sposta da un pianeta all’altro per aiutare le creature che incontra ad essere felici e a vivere libere. La sua missione è di regalare sorrisi a tutti grazie anche all’aiuto di un grande cappello verde, che indossa sempre perché gli conferisce poteri non ben definiti. La strana coppia insieme può superare tutte le difficoltà, sostenendosi a vicenda e insegnando ai piccoli spettatori che in ogni gara bisogna essere in competizione con se stessi e non con gli altri e che anche un brutto carattere si può controllare dando il meglio di sé. Nei continui viaggi intergalattici Wander e Sylvia devono sempre scontrarsi con Lord Hater che, con l’aiuto dell’esercito dei malefici Watchdogs, suoi fedeli e crudeli servitori, cerca di ostacolarli in ogni modo. Il piccolo eroe affronta ogni ostacolo con spirito positivo e ottimismo, ripetendo sempre il suo motto “aiutare non fa mai male” e non perdendo mai occasione per fare ogni minima buona azione, anche se alcuni a volte si approfittano di lui. Alla fine, tutti gli sforzi e le rinunce di Wander vengono ricompensati: il cartone insegna dunque che pensare prima agli altri non è mai controproducente. Anche se l’ambientazione delle vicende narrate è fantascientifica, ciò non vuol dire che le persone altruiste vivano solo in un’altra dimensione. Reti: Disney XD, K2 Genere: Serie animata Produzione: Disney Television Animation Regia: Craig McCracken, Dave Thomas, Eddie Trigueros e RR. VV. Autori/Sceneggiatori: Craig McCracken, Ben Joseph, Francisco Angones, Amy Higgins, Lauren Faust e AA. VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni ed in vari orari Durata: 79x22’ Ascolti medi: n.p. 269 Zack e Quack Rete: Frisbee Genere: Serie animata Produzione: High1 Entertainment, Zodiak Media Regia: Gili Dolev, Ehud Landsberg, Liz Whitaker e RR.VV. Autori/Sceneggiatori: Gili Dolev, Yvette Kaplan, Robert Vargas, Ashley Mendoza, Sascha Paladino e AA.VV. In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari Durata: 52x20’ Ascolti medi: n.p. 270 Zack è un simpatico bambino di 7 anni che vive in un libro pop-up insieme al suo inseparabile amico Quack, un’anatra azzurra. Il protagonista vive meravigliose avventure accompagnato dai suoi amici: oltre a Quack c’è Kira, la vicina di casa afroamericana, la rana toro Belly Up, il riccio Fluffy, gli scoiattoli volanti Skip e Hop. Ognuno dei personaggi ha un carattere specifico e arricchisce la storia con il suo modo di essere. Quack è vivace e curiosa, ma anche molto impulsiva e Zack deve rimediare ai guai che ogni tanto combina. Belly Up sa tante cose, forse “troppe” e interviene spesso in modo saccente, ma viene rimesso al suo posto dagli amici. Fluffy è il prudente del gruppo. Skip e Hop sono due sorelle molto in sintonia quando compiono le loro acrobazie in aria, ma sulla terra sono spesso un po’ impacciate. E infine Kira, che mostra ai piccoli spettatori quante cose belle si possono fare con la carta tagliando. incollando, colorando, costruendo. L’amicizia è il collante del gruppo e il filo conduttore delle avventure raccontate: grazie all’aiuto di tutti e al contributo che ognuno può dare con le sue capacità e specificità Zack riesce a risolvere ogni situazione. SPOT Acqua Ferrarelle Vivi effervescente Nello spot, firmato dal regista Pucho Mentasti, la caratteristica principale dell’acqua Ferrarelle, la sua effervescenza naturale, e la ricchezza dei sali minerali che essa contiene diventano caratteristiche con cui vivere la vita. Cosa vuol dire nello specifico “vivere effervescente”? Le immagini lo spiegano in maniera più che adeguata: significa crescere in modo sano, nutrendosi bene fin da piccoli, correndo all’aria aperta, respirando la bellezza della natura, dell’amore, mettendo al mondo dei figli, vedendoli crescere per poi lasciarli andare, ritrovandosi come coppia, riscoprendosi in un abbraccio e nel piacere di stare insieme, sempre, anche col passare degli anni, con la stessa intensità del primo giorno. Insomma, “anche la vita ha bisogno di vitalità”, e quella effervescente della natura è rappresentata dai bambini che crescono, si amano e, una volta divenuti adulti, generano altri piccoli, che seguiranno lo stesso percorso naturale ed affettivo dei loro genitori. Un percorso in cui la bellezza della vita si rigenera di continuo, e ciò non solo biologicamente attraverso l’amore tra un uomo e una donna, ma anche sotto l’aspetto emotivo e relazionale, in un ciclo continuo, “effervescente”, proprio come quello che contraddistingue l’elemento base della vita di ogni essere umano: l’acqua. Genere: Spot Produzione: Think Cattleya Agenzia: Havas Worldwide Committente: Ferrarelle Durata: 30’’ 273 Air Action Vigorsol Koala a letto Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Perfetti Van Melle Group B.V. Durata: 30’’ 274 Il nuovo spot della nota gomma da masticare, seguendo il filone del mostrare “stranezze” per colpire l’attenzione dello spettatore, ha questa volta superato il limite. Nelle immagini della pubblicità, c’è un marito che torna a casa dalla moglie con un mazzo di fiori. Dopo aver rinvenuto capi di abbigliamento femminile sparsi per l’appartamento, comincia a preoccuparsi, apre la porta della stanza e trova la moglie a letto sorpresa di vederlo. Ad esserlo ancor di più, però, è lui, quando dal bagno esce avvolto in un asciugamano l’amante: non un uomo, bensì un koala! Dopo l’iniziale imbarazzo della moglie colta in flagrante, il marito si allontana sconsolato, mentre la porta della camera da letto si richiude tra le risate della donna. Di fronte alle immagini, la reazione dello spettatore non è certo di ilarità, come forse ingenuamente si voleva ottenere, ma di disgusto! Lo spot risulta pertanto volgare e offensivo della dignità femminile, laddove lascia intendere anche la sola eventualità che vi possa essere un rapporto sessuale tra una donna e un animale. Air France France is in the air Air France torna on air con uno spot altamente evocativo. Girato, prodotto e distribuito molto prima dei tragici accadimenti di Parigi del novembre 2015, “France is in the Air” sembra far risaltare ancor più il contrasto fra lo spumeggiante stile di vita della Ville Lumière e lo stato di paura da cui la nazione transalpina cerca di uscire, anche ridando fiato e coraggio al turismo. Non fosse per questo, sono però l’estetica e la grande attenzione al dettaglio artistico che rendono lo spot ben riuscito. Nello stesso tempo il contenuto, pur non strettamente collegato alla natura del prodotto, non perde di vista l’obiettivo, cioè la promozione della compagnia aerea. Venendo proprio al contenuto, a susseguirsi, in un ricostruito e decisamente allargato interno di un aereo, sono le coreografie che mostrano su lunghe altalene, in ordine sparso, due giovani innamorati francesi vestiti come la tradizione meglio non potrebbe dipingere, con tanto di maglia a righe orizzontali per lui e capelli corti per lei; fotomodelle “urbane” alle prese con esercizi ginnici; eleganti ragazze che gustano un aperitivo scambiandosi finger food da vere trapeziste; un corpo di ballo di piccole ballerine da Opéra. Tutto viene coronato da un bacio fra gli innamorati. Oltre che le principali emittenti tv, coinvolti nella campagna pubblicitaria anche cinema, internet e social network. La musica riprende le note del famoso brano “Warm in winter” del duo americano Glass Candy. Genere: Spot Produzione: Iconoclast Agenzia: BETC Committente: Air France Durata: 30’’ 275 Alessi Genere: Spot Produzione: Spider Agenzia: Lorenzo Marini Group Committente: Alessi Durata: 30’’ 276 È chiaro che si tratta solo di un litigio ironico, di certo colpisce l’attenzione come tutte le liti in televisione e non passa inosservato, ma vedere degli utensili da cucina usati come oggetti per offendere, proprio quelli che molti hanno ricevuto in regalo il giorno del matrimonio, fa un certo effetto. Sulla qualità e lo stile di Alessi non si può dire nulla, ma lo stesso non può dirsi per chi ha pensato di promuovere il marchio scherzando sulla violenza domestica. Gli oggetti sono in primo piano, non compaiono persone, si sentono solo delle voci urlanti di una coppia mentre sottopiatti, apribottiglie, caffettiere e teiere volano da una parte all’altra sullo sfondo di una casa vuota. Nonostante il tentativo originale di far vedere gli oggetti fuori dal loro utilizzo reale e mostrare una scena di vita quotidiana non stereotipata, l’effetto finale può diventare irritante e forse per qualcuno anche molto triste. Arancia Rosaria In un mercato sempre più globalizzato in cui è importante sapere l’origine dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, l’azienda siciliana produttrice di agrumi ha scelto come testimonial l’attrice Katia Greco, proveniente dalla stessa regione. L’intento era dare risalto alla provenienza di queste due eccellenze del territorio, ma di fatto è stata accostata l’idea della donna sia ad un frutto sia ad un prodotto da commercializzare. Si vede la protagonista passeggiare con un cesto di arance e incontrare un giovane mentre fa jogging. Questi afferma che Rosaria gli dà energia mentre apprezza la bellezza della donna; un ragazzino dice che profuma di buono e un altro uomo viene addirittura distratto dal suo appuntamento amoroso esclamando: “Rosaria, ti sbuccerei tutta!”. Alla fine la donna assaggia un’arancia e rivolgendosi ai telespettatori in accento siciliano dice: “Piacere, Rosaria!”. L’allusione è fin troppo scontata e alla fine, se non si fosse ancora capito, viene confermata dall’attrice stessa. Il tutto viene evidenziato dalla piacevole canzone in sottofondo che ovviamente fa riferimento ad una donna che porta lo stesso nome del frutto reclamizzato. Anche se la narrazione avviene in chiave simpatica, non cambia lo stereotipo tipico delle pubblicità sessiste che considerano la donna come oggetto che appaga i desideri dell’uomo. Possibile che ancora nel ventunesimo secolo le agenzie pubblicitarie siano ferme all’anno zero della comunicazione? Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Roncaglia & Wijkander Committente: O.P. Rosaria Durata: 30’’ 277 Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - La diversità è una ricchezza Genere: Spot Produzione: Palomar Agenzia: n.p. Committente: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Durata: 30” 278 Il 20 novembre 2015 è stata celebrata la Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza per ricordare l’approvazione, nel 1989, della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Per questa importante occasione, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha promosso una campagna di comunicazione sociale incentrata sul tema della diversità. I testimonial che si sono fatti portatori di questo messaggio sono stati alcuni dei protagonisti della serie “Braccialetti Rossi”. Davide, Tony, Nina e Chicco siedono su un pattino in spiaggia e osservano un gruppo di coetanei al quale vorrebbero unirsi, ma questi non li vogliono conoscere perché li considerano diversi. La ragazza allora mostra ai suoi amici un libricino che, sfogliato velocemente, crea l’effetto del movimento di un fiore che sboccia, fenomeno che non si verificherebbe se ogni pagina del libro non fosse diversa. La diversità è una ricchezza e con questa consapevolezza i quattro ragazzi si rincuorano e sorridono. Lo spot ha come target soprattutto gli adolescenti, che attraversano l’età in cui è più difficile accettarsi e di conseguenza accettare il diverso da sé, tendendo ad emarginare i più deboli e i non omologati. Riconoscere e apprezzare la propria unicità significa comprendere che si è tutti diversi, ma tutti uguali davanti ai diritti fondamentali dell’esistenza. Contrastare l’intolleranza nelle giovani generazioni è di certo il gesto più utile per risolvere grandi e piccoli conflitti. Barilla Ragù classico Ci ritroviamo ancora sul camion del fedele autista Marcello, ormai noto al pubblico grazie all’interpretazione di Pierfrancesco Favino. Stavolta è in veste di genitore, al quale arriva la telefonata della sua bambina, Giulia, che gli annuncia che a casa lo aspetta un ottimo ragù, fingendo di averlo cucinato da sola. Su richiesta del papà, la piccola elenca con disinvoltura tutti gli ingredienti genuini utilizzati, che prontamente legge sulla scatola del prodotto pubblicizzato. Quando arriva a casa, ovviamente, l’affascinante camionista è orgoglioso di lei e apprezza commosso il pasto assaporando una cena riservata solo a loro due. A tavola non c’è la classica famiglia, ma si riscopre un momento privilegiato in cui si cerca un rapporto più diretto tra padre e figlia. Ogni bambina, in fondo, è un po’ innamorata del proprio papà e cercare per una volta di prendersi cura di lui, sostituendosi alla mamma nella preparazione del pasto, la emoziona e le riempie il cuore di gioia. Anche se Marcello non crede alla bugia raccontata dalla piccola, sta al gioco per compiacerla. Entrambi si gustano questo momento di piccola finzione e complicità, cercando di non rompere l’incantesimo. Genere: Spot Produzione: Brw Filmland Milano Agenzia: J. Walter Thompson Committente: Barilla Durata: 30’’ 279 Caffè Borbone Degno di un re! Genere: Spot Produzione: L’Aromatika Agenzia: TILE Storytellers, Digitalcomoedia Committente: L’Aromatika Durata: 30’’ 280 Chi vuole assaporare il gusto del caffè, in cialda o in capsula, dell’azienda napoletana, deve sapere che “è degno di un re”. Il giudizio non viene da un esperto del settore, ma proprio da un sovrano. Già, perché lo spot, ambientato nella Napoli del 1770, ha come protagonista Ferdinando I di Borbone, all’epoca diciannovenne. La pubblicità è un delizioso cartone tridimensionale, che riproduce fedelmente gli esterni del Palazzo Reale partenopeo. Dalla facciata, con una zoomata, la storia ci porta all’interno dei lunghi corridoi della Reggia. Qui, quattro membri della corte spiano, dal buco della serratura, cosa accade dietro una porta. Ed arriviamo in cucina, dove si sta svolgendo una scena divertente. Il sovrano sta bevendo un caffè preparato con una macchinetta dell’azienda che porta il suo stesso cognome, sotto gli occhi stupefatti di una domestica, che cerca di capire cosa sia quello strano apparecchio. Ferdinando, però, è più intento a gustare il caffè e si chiede, in dialetto napoletano, se nel nuovo millennio ci sarà qualcuno capace di farne uno buono come quello che sta sorseggiando. Lo spot è divertente ed originale e può far sorridere anche chi, come i bambini, non è il consumatore ideale dei prodotti pubblicizzati. La forza della réclame sta nella spontaneità dei suoi protagonisti, soprattutto il re, molto più popolare rispetto alla sua carica. Di fronte ad una bevanda semplice, dunque, non ci sono distinzioni di ceto: il caffè è davvero democratico. Calvin Klein CK2 Otto giovani sono i protagonisti dello spot, che pubblicizza il nuovo profumo della griffe. Due fidanzati si trovano in una località marina e, dall’altezza considerevole di un tetto di una palazzina, decidono di tuffarsi senza pensare ai rischi per la loro incolumità. Un’altra coppia, durante un falò notturno, si bacia appassionatamente lasciando presagire una fine ancor più intensa della serata. Due amiche scelgono di divertirsi sollevando le loro magliette dall’alto di un cavalcavia, con l’obiettivo di attirare l’attenzione degli automobilisti, non considerando però il pericolo di poterli distrarre e di causare incidenti. Anche l’ultima coppia di protagonisti (due amici, o forse qualcosa di più) resta a petto nudo, salendo poi su una moto per iniziare un viaggio di cui lo spettatore non può conoscere la destinazione finale. Con ogni probabilità, la réclame intende celebrare la voglia giovanile di oltrepassare le consuetudini sociali, senza distinzioni anche nei rapporti tra i sessi. Non a caso, il profumo della nota azienda è destinato sia ai ragazzi che alle ragazze. Sembra, però, alla luce di quanto mostrato, che il desiderio di sentirsi liberi si debba manifestare per forza con azioni eccessive, che possono essere pericolosamente emulate da chi guarda, come se l’esagerazione sia l’unico modo per esprimersi. Il concetto risulta stereotipato e rende poco onore alle generazioni più giovani, che, di certo, per emanciparsi, non scelgono sempre la via della ribellione. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Calvin Klein Inc. Durata: 30’’ 281 Carrefour Genere: Spot Produzione: Black Mamba Agenzia: Essense Committente: Carrefour Durata: 15’’ 282 Si avvicina il Natale e ovviamente i principali interlocutori della nota catena sono i più piccoli. Così, l’ipermercato diventa un posto in cui tutti i desideri si avverano. La scena si apre con un bambino ed una bambina che si ritrovano all’interno del reparto giocattoli, dove un dipendente con abiti da elfo natalizio li esorta ad esprimere dei desideri. Tutto quello che chiedono si avvera e i giocattoli si materializzano direttamente nelle loro mani; i due entrano immediatamente in competizione e cominciano una sfida a chi chiede di più. Tutto molto bello, se non fosse che la bambina ad un certo punto pretende che il suo rivale sparisca e subito viene accontentata. Il gioco apparentemente innocente di due bambini che non si accontentano mai degenera fino a diventare crudele: è evidente lo stupore dei presenti, ma non si vede nessun segno di pentimento da parte della responsabile dell’accaduto. Lo spot si chiude con la frase: “Negli ipermercati Carrefour avveriamo i desideri di tutti”. La ragazzina viziata che è infastidita dal bambino più piccolo, solo perché invidiosa di non essere l’unica a poter chiedere tutto, è un pessimo esempio che va contro quello che dovrebbe essere lo spirito del Natale. È bello ricevere dei regali, soprattutto i giocattoli quando questi possono essere condivisi, ma non tutti i desideri possono e devono essere esauditi. Cirio Cuore Italiano Lo spot, diretto da Ferzan Ozpetek, si apre con papà e figlio che dalla cucina si dirigono con la pasta al pomodoro appena preparata verso una tavolata affollata da figli, genitori, nonni, nipoti, zii, cugini: la famiglia riunita al completo, come nella migliore tradizione del nostro Paese. Il cibo è occasione di confronto, discussioni pacifiche (cipolla sì, cipolla no!), ricordi dell’infanzia, è il “profumo della propria famiglia” che scende fin giù dalle scale. Si spegne addirittura il telefonino di fronte a una tavolata così, ci si scambia sguardi e gesti d’affetto: nipote e nonno si fanno l’occhiolino, fratelli e cognati si scambiano sorrisi. La gioia è tangibile e raggiunge il culmine nell’abbraccio tenerissimo tra marito e moglie che incrociano i loro sguardi, con un applauso di sottofondo che è un po’ per la pizza e un po’ per loro. I bambini guardano e imparano cos’è l’amore, lo dimostra la bimba che sul finale disegna un cuore, il “cuore italiano”, quel cuore che è la famiglia. La casa sullo sfondo è curata, colorata, accogliente e familiare, ci si sente “a casa propria”. Tutto è perfettamente ricostruito per rappresentare una scena di vita familiare tipica della nostra tradizione culturale e culinaria. “Perché per noi italiani mangiare non è mai solo mangiare”, sottolinea il claim, ma è soprattutto il momento in cui la famiglia si riunisce - la domenica, o per una ricorrenza, o anche senza un motivo preciso - per la gioia di stare insieme, di raccontarsi la settimana, di condividere la vita con le persone care. Genere: Spot Produzione: Filmgood Agenzia: McCann Committente: Cirio Conserve Italia Durata: 30’’ 283 Citröen C3 Genere: Spot Produzione: Carnibird Agenzia: Les Gaulois Committente: PSA Peugeot Citröen Durata: 30’’ 284 Protagonista dello spot è una ragazza, che nel giorno del matrimonio esprime la sua emozione prima al padre e poi allo sposo, cui confida: “Giulio, è il secondo giorno più bello della mia vita!”, provocando lo sconcerto di tutti. Le immagini vanno a 48 ore prima, quando sta comprando la sua C3 e la guarda incantata mentre il concessionario le illustra gli accessori: “E poi c’è il parabrezza, il touch screen…”. È sottinteso che sia stato quello il giorno più bello della sua vita! Bene, chi è sposato può affermare che in effetti il giorno del matrimonio può non essere il più importante della propria esistenza perché ce ne sono tanti altri indimenticabili: la nascita dei figli, le nozze d’oro (per chi ci arriva), una guarigione insperata; momenti banali per altri, ma profondamente significativi per la coppia: la ritrovata serenità dopo un periodo difficile, le gioie grandi che danno i figli che crescono. Insomma, a pensarci bene, se ognuno ricorda i momenti più intensi della sua vita, li lega in qualche maniera alla sfera familiare o a una condivisione con i propri cari, ma mai a una componente solo individuale e materiale. Come può un oggetto di consumo riempire la vita più di una persona? Come può una gioia essere piena se non è condivisa? In un mondo in cui il consumismo sfrenato (a volte addirittura patologico) è un problema serio e un ostacolo nell’educazione dei giovani, è davvero il caso di trasmettere loro il messaggio che la conquista di un oggetto costoso possa dare una risposta esaustiva alla loro ricerca di felicità? Confetture Santa Rosa Nella magnifica cornice di Civita di Bagnoregio, in un antico borgo medievale sospeso tra i calanchi dove il tempo sembra essersi fermato, un ragazzo e una ragazza, a spasso per vicoli e stradine, scovano una giovane signora nel giardino della sua casa mentre raccoglie dei frutti da un albero. La donna viene nuovamente inquadrata poco dopo, intenta a mescolare qualcosa in una pentola: ella, in realtà, gestisce un piccolo negozio, dove vengono accompagnati anche altri due turisti da una guida che promette loro di portarli in “un posto speciale”. Ad attenderli c’è una vasta gamma di confetture, che dunque potranno acquistare. Il noto marchio punta sul volto rassicurante della ragazza acqua e sapone, sui sapori semplici e antichi e sulla lavorazione artigianale. È noto, però, che il prodotto reclamizzato è diventato nel tempo sempre più industriale, e il consumatore attento avverte che questa rappresentazione bucolica stona un po’ troppo con la realtà delle cose. A testimonianza di questa evoluzione, basti pensare al cambio di claim: non più “frutta fresca a pezzettoni”, ora è “tanta frutta a pezzettoni”. Bisogna avere coerenza anche nel marketing e non rischiare di trasmettere messaggi fuorvianti che possono rivelarsi controproducenti, soprattutto perché i potenziali acquirenti non amano essere presi in giro. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Valsoia Durata: 30’’ 285 Danone Activia Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Danone Durata: 30’’ 286 Finalmente nello spot dello yogurt con il bifidus attivo non si vedono più pance gonfie come un palloncino che poi sorridono quando vengono riempite di latte fermentato o frigoriferi pieni di vasetti per fare la prova “soddisfatti o rimborsati”. In questa nuova campagna pubblicitaria si fa riferimento ad un benessere che riguarda corpo e mente. Il claim della réclame infatti è “Sentirsi bene inizia da dentro”, ma stavolta con un significato più ampio. Una modella, che indossa un costume di un colore verde intenso per richiamare quello della confezione dello yogurt, si tuffa in una piscina. Un’inquadratura dal basso riprende lei, che nuota, mentre un quartetto d’archi, in apnea, sta suonando una magnifica composizione di Vivaldi. L’immersione in acqua e la musica rappresentano una ricetta per il benessere interiore: la donna, appena finita la nuotata, degusta uno yogurt Activia con lo sguardo perso nel vuoto e la mente piena di pensieri positivi, come si può immaginare dalla sua espressione serena con un sorriso appena accennato. Una voce suggerisce: “Il modo migliore per prenderti cura di te è partire da ciò che ti fa star bene dentro”; in questo modo lo spot esorta chi guarda ad occuparsi dei propri piaceri cominciando dalle cose che ama fare. L’idea dell’orchestra nell’acqua è molto originale e rilassante. La pubblicità, quindi, sembra puntare principalmente alla necessità di raggiungere l’equilibrio psicofisico, perché stare bene con se stessi aiuta anche l’organismo a reagire meglio alle piccole difficoltà quotidiane. Dash 50 anni accanto a voi Per cinquant’anni Dash ha accompagnato gli italiani come mostrato dallo spot, guidato dalle parole di un brano di Toni Dallara. “Amor resterò vicino a te per tutta la vita” è la promessa dei giovani sposi che trasportano la confezione del prodotto appena acquistato sull’unico mezzo a disposizione, una vespa. L’amore prosegue accanto ai bambini che crescono: mamma e figlia giocano felici insieme tirando fuori i giocattoli dal fustino (quanti li conservavano così: un’opera di riciclo ante litteram!). Quest’ultimo era utile per tanto altro, anche come base per una tv, quella condivisa da tutto il condominio per esultare insieme per le vittorie della Nazionale. Il detersivo, poi, può aiutare a cancellare i segni di un primo amore finito, insieme al gesto di una madre che consola la figlia adolescente dal cuore infranto, mentre la canzone prosegue dicendo “perché sei tu che dai speranza al mio domani”, a sottolineare che i figli sono proprio questa speranza. Ad un certo punto bisogna lasciarli andare, ma quanto è difficile: “perché io tremo quando un poco t’allontani”; ed ecco un bel ragazzone salutare la mamma distante con un selfie, mostrandole che ha imparato a far la lavatrice e si ricorda di lei. “Tra i colori della vostra storia c’è un po’ del nostro bianco” recita il claim e ognuno pensa ai ricordi di piccoli gesti quotidiani che caratterizzano la vita di una famiglia, come l’amore di due sposi o la crescita dei figli: c’è qualcosa, ancora oggi, quando si vorrebbe far credere alle nuove generazioni che nulla è per sempre, che invece è “per tutta la vita”! Genere: Spot Produzione: Casta Diva Pictures Agenzia: Saatchi & Saatchi Milano Committente: Procter & Gamble Durata: 50’’ 287 Desigual #cosavedi Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Desigual Durata: 40’’ 288 Spot totalmente innovativo per un brand d’abbigliamento: la splendida modella Winnie Harlow sfila con i vestiti della linea Desigual sfoggiando la sua vitiligine, senza nasconderla. E parla chiaro a tutti, ma specialmente alle giovani, a quelle che non si piacciono, che non hanno autostima, che non si accettano così come sono o non sono accettate dagli altri, forse prese in giro per qualche “diversità” o “diseguaglianza”. Winnie sa bene di che si tratta, perché da bambina è stata vittima di bullismo. A tutte loro dice: “Guardami: cosa vedi? Ti piace? O non ti piace? Fermati! Guardami: non c’è nessuno come me, sono unica, sono insostituibile! Guardati: non c’è nessuno come te, sei unica, sei insostituibile! Pensa! Non lasciare che nessuno decida quello che la bellezza significa per te!”. Un messaggio che acquista forza e credibilità grazie all’esempio della modella che si presenta così com’è, sorridente, sicura di sé, femminile, bella. Parafrasando il nome della marca, ognuno è diseguale, ed è lì la ricchezza umana, l’apporto unico e insostituibile che può dare ciascuno alla vita. E ciò che gli altri considerano difetti, può persino diventare un punto di forza. Questo è un insegnamento soprattutto per i ragazzi, da tenere sempre a mente, non permettendo a nessuno di far loro pensare il contrario. Complimenti alla Desigual che, in controtendenza rispetto a tante marche che si presentano ai giovani inneggiando alla trasgressione, lancia loro un messaggio positivo. EasyJet Come volano 20 anni Il titolo dello spot riassume il concetto: la compagnia aerea ha festeggiato nel 2015 venti anni di attività, compleanno ricordato anche con la scelta del brano di sottofondo, “Disco 2000”, uscito anch’esso nel 1995. L’importante traguardo tagliato dall’azienda viene celebrato con le immagini di altrettanti anni di vita di una famiglia (che con i prezzi low-cost fissati dalla compagnia aerea può permettersi di viaggiare senza spendere troppo), ripresa a bordo di una ruota panoramica. Il telespettatore assiste all’incontro tra un uomo e una donna, al loro innamoramento e alla nascita di una bimba. I due genitori accompagnano la figlia nella crescita: l’unità familiare è ben rappresentata dalla ruota, che simbolicamente gira come lo scorrere degli anni, e dai tre posti uniti e inseparabili perché sospesi insieme. La figlia è protetta dalla mamma e dal papà, occupando il posto al centro sulla ruota, in volo e nella famiglia. Arriva però il momento anche per lei di distaccarsi e prendere la sua strada: i genitori si ritrovano soli e si riscoprono come coppia, mentre la figlia, divenuta ragazza, occupa un altro posto da sola. Non per molto però, poiché si avvia anche lei a formare un nuovo legame d’amore con un ragazzo che prende posto al suo fianco. Vent’anni di attività, quindi, come metafora di vita, il tempo per una famiglia di nascere, crescere e lanciare i figli verso il mondo e una nuova nascita. Questo evidentemente si augura, e non poteva farlo in modo migliore, la compagnia aerea per il prossimo ventennio. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: VCCP London Committente: EasyJet Durata: 40’’ 289 Emmentaler DOP Genere: Spot Produzione: the BigMama Agenzia: Leo Burnett Svizzera Committente: Emmentaler Switzerland Consortium Emmentaler AOC Durata: 20’’ 290 Il celebre formaggio svizzero che ha come testimonial Michelle Hunziker vuole rivolgersi ad un consumatore più attento e consapevole dell’importanza delle giuste scelte. La nota conduttrice stavolta non sfoggia le sue forme scegliendo abiti davanti allo specchio, ma riveste un ruolo più divertente e spiritoso. “I Corti di Michelle”, che sono andati in onda dalla fine di novembre in tv ma anche sul web, sono quattro filmati in cui si mettono in evidenza le qualità del formaggio, la sua provenienza e la tracciabilità delle materie prime. La Hunziker spiega infatti che il latte con cui è fatto il formaggio coi buchi è preso da mucche svizzere che mangiano solo erba e fieno, mostra il codice su ogni fetta col quale si può risalire al casaro che l’ha fatto e soprattutto assaggia e gusta il prodotto di tanta attenzione e sapienza. Con allegria si danno informazioni utili che motivano a comprare solo l’originale svizzero visto che si tratta del formaggio più imitato al mondo. Anche la testimonial sembra avere un suo doppione: in uno dei corti compare anche una presunta sosia, che però viene mandata via dalla Michelle originale perché senza “bollino”. L’alimentazione è una cosa importante e la scelta del noto marchio svizzero di puntare sulla qualità anche nella comunicazione è giusta ed opportuna. Findus Bastoncini Il Capitan Findus ormai è un personaggio classico entrato nell’immaginario dei bambini da più di trent’anni e un’icona della storia della pubblicità. Nel nuovo spot è interpretato da un attore più giovane e informale, non più l’anziano signore con la barba bianca e il cappello da marinaio che offriva un vassoio dei croccanti bastoncini di pesce appena sfornati a bordo del suo peschereccio. Il nostromo adesso è su una barca a vela mentre insegna a fare i nodi ad una ciurma di ragazzini. Da uno di loro i telespettatori apprendono ciò che gli “allievi” hanno appena imparato, e cioè che è vero che ci sono moltissimi tipi di nodi ma in fondo ne esistono solo due, “quelli fatti bene e quelli fatti male”, proprio come i famosi bastoncini di pesce, che dopo tanti anni sul mercato hanno avuto diverse imitazioni. Il claim dello spot recita infatti: “Solo il meglio per i capitani di domani”. Un messaggio semplice e diretto, rivolto ai piccoli e a quei genitori che, grazie anche alla storia del signore con i baffi raffigurato sulla scatola che può fornire uno spunto utile per creare sempre nuove avventure, sono riusciti ad introdurre nella dieta dei propri figli il pesce, prezioso alimento utile per la loro crescita. Le immagini mostrano bambini che si divertono ad ascoltare il loro maestro, imparano nuove cose, condividono il pasto con i coetanei e vivono il mare in modo sostenibile. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Havas Worldwide Committente: Findus Durata: 30’’ 291 Finish Genere: Spot Produzione: Riff Raff Films Agenzia: Wieden+Kennedy Committente: Reckitt Benckiser Durata: 30’’ 292 Nel nuovo spot del prodotto per lavastoviglie si mette in evidenza il fatto che la vita dell’uomo è scandita da momenti e occasioni che prevedono l’utilizzo di piatti. Suggestive inquadrature mostrano il moltiplicarsi di stoviglie sporche che volteggiano nell’aria. Una voce maschile ripete fuoricampo la parola “piatti”, accostandola in modo dissacrante alle fasi più importanti dell’esistenza. Effettivamente ci si rende conto che questi oggetti sono sempre presenti: in una semplice colazione, un compleanno o un matrimonio, ma anche in un divorzio, in una notte insonne passata a lavorare e addirittura in un funerale. Il comune denominatore è rappresentato sempre dai piatti che poi qualcuno dovrà lavare, e ci penserà Finish, mentre si potrà continuare a gustare pietanze, bevande e caffè, ma anche i momenti più significativi della vita, senza pensare al dopo. Il taglio ironico sembra mostrare il punto di vista della lavastoviglie che guarda la gente vivere mentre a lei arrivano solo i piatti. Questo originale spot dimostra che, quando c’è un’idea buona, non servono volti noti a fare da testimonial, ma è il prodotto stesso che può raccontare la sua utilità senza necessariamente elencare tutte le sue caratteristiche tecniche e i componenti chimici o i principi attivi che lo compongono, spesso un inutile elenco di nomi sconosciuti alla maggior parte delle persone. Galbani Mozzarella Santa Lucia L’ottava puntata della storia di Carlotta, la protagonista della campagna pubblicitaria televisiva della mozzarella Galbani, vede la ragazza impegnata ancora con i suoi amici musicisti. I giovani suonano tutti insieme nel suo appartamento, ubicato in un condominio; l’anziana vicina del piano di sotto, però, non apprezza il loro divertimento, considerandolo anzi un gran baccano difficilmente sopportabile. A questo punto nella vita reale si sarebbe potuto immaginare uno scontro tra condòmini, come avviene di frequente, ma anche a quello tra due generazioni, della serie: “Voi adulti non comprendete le nostre esigenze e la nostra musica” contro “Voi giovani non avete nessun rispetto per gli altri, questa non è musica, ma rumore!”. Carlotta, invece, percorre un’altra via, “creativa”: farcendo la mozzarella reclamizzata, riesce a trovare un punto di incontro, un elemento di condivisione tra generazioni opposte, fattore che rende possibile anche l’inizio di una convivenza serena. Punto di partenza, perché no, un buon pasto, il momento migliore per far nascere nuove amicizie. Si può immaginare un prosieguo: una giovane che impara un po’ di moderazione e rispetto per gli altri, un’anziana che trova compagnia, allegria e anche un aiuto, in caso di necessità, nella vicina di casa. Lo spot ricorda ai telespettatori che c’è sempre un modo, un mezzo, magari anche un alimento semplice come una mozzarella, per superare un ostacolo e mettere tutti d’accordo. Genere: Spot Produzione: The Family Agenzia: Ogilvy & Mather Advertising Committente: Galbani Durata: 20’’ 293 Gentilini Impossibile non fare il bis Genere: Spot Produzione: The Shift Agenzia: Gruppo Mirus / Studio Più Committente: Gentilini Durata: 30’’ 294 Il classico biscotto romano per eccellenza, nato da un piccolo laboratorio artigianale della famiglia Gentilini (che ha appena festeggiato i suoi 125 anni di attività) affermatasi negli anni a livello internazionale nel settore dolciario, ha deciso di conquistare i consumatori più piccoli con una canzone in rima in stile rap che è diventata un tormentone a tavola durante la colazione. Anche se nel corso della sua storia l’azienda ha diversificato molto la sua offerta, lo spot è affidato ai tre formati di biscotti più comuni. Questi si sono trasformati in una band, formata da Diego l’Osvego, Betta la Fetta Perfetta e Nino il Novellino che ti chiede se sei connesso col mattino, utilizzando un gergo riconoscibile da subito. Si trovano su una tavola apparecchiata e con una divertente animazione ballano e cantano. Una forma di comunicazione giovane, accattivante e innovativa per un prodotto che ha puntato tanto sulla tradizione. Anche la gestualità dei protagonisti durante la loro piccola coreografia riproduce perfettamente quella usata da molti adolescenti che adorano il rap e che si divertono molto ad inventare testi in rima. La colazione è un pasto assai importante, soprattutto per i ragazzi in età scolare, ed è giusto che venga consumata in allegria, davanti ad una bella tavola imbandita, per affrontare al meglio la giornata. In fondo, i tre piccoli amici propongono al pubblico semplicemente di consumare latte e biscotti, seguendo il ritmo giusto e magari facendo il bis. Italy. The Extraordinary Commonplace I creativi dell’agenzia pubblicitaria hanno pensato di sfruttare i luoghi comuni che contraddistinguono il popolo italiano per tirar fuori un prodotto che li sfatasse. È nato con questa idea il video, e poi spot istituzionale del governo, “Italy the Extraordinary Commonplace”, presentato a Davos nel corso del World Economic Forum del 20 gennaio 2015, che confuta gli stereotipi sull’Italia, raccontando una realtà di eccellenza tecnologica che spesso non viene valorizzata. Così, con un sapiente gioco di inquadrature che fanno presumere una realtà ma ne nascondono un’altra, le mani sporche di bianco di quello che dovrebbe essere un pizzaiolo (luogo comune di come ci vedono all’estero) appartengono in realtà - e lo si capisce quando l’inquadratura si allarga - ad un architetto che sta terminando un plastico: una sovraimpressione ricorda come l’Italia sia leader nella costruzione delle più grandi infrastrutture, con 1000 progetti in 90 Paesi del mondo. Giocando con la stessa modalità, compaiono ad esempio le “fanatiche dei party” che in realtà sono delle ricercatrici farmaceutiche o il “gesticolatore” che rappresenta l’industria della meccanica e automazione. Il video, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e ICE, vuole generare nuova consapevolezza sul nostro Paese sul suo reale posizionamento nel mondo, per stimolare la crescita del Made in Italy all’estero e aumentare gli investimenti stranieri in Italia. Genere: Spot Produzione: Akita Film Agenzia: Leo Burnett Italia Committente: Ministero dello Sviluppo Economico e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Durata: 2’55’’ 295 Kinder a colazione Anche questo è amore Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Providence Italy Committente: Ferrero. Durata: 30’’ 296 Un papà deve raggiungere il figlio a scuola per una festa in maschera. L’auto, però, si guasta e pur di non fare tardi le prova tutte. Trova un taxi, ma l’autista, vedendolo travestito da supereroe, lo evita perplesso e tira dritto. Lui non molla, corre per la città e sale su un autobus: anche qui è guardato in modo strano dai passeggeri. Finalmente, dopo tanta fatica, arriva a destinazione. Non appena lo vede, il suo bambino, che ha lo stesso costume del padre, gli sorride e corre ad abbracciarlo, mentre alla scena assiste anche la moglie dell’uomo. Il senso dello spot è spiegato dal suo claim: “Anche questo è amore”. Dare il meglio di sé significa fare di tutto per regalare alla propria famiglia la felicità, che sta anche in un sorriso, senza dar peso a cosa possa pensare la gente. Il papà non si cura degli sguardi interrogativi di chi lo circonda, ma è concentrato solo su un obiettivo: arrivare in tempo per vivere un momento di gioia insieme ai suoi cari. A rendere poi la pubblicità più vicina al consumatore è la normalità dei protagonisti: come il personaggio principale, chiunque può incorrere in imprevisti che rischiano di rovinare la giornata, risolvibili però senza andare nel panico, ma con un pizzico di ingegno e di fantasia. E così, quando il problema si supera, capita di sentirsi un po’ “supereroi del quotidiano”, proprio come il papà della pubblicità, che non a caso sul petto ha stampata l’iniziale del suo nome e non il simbolo di Batman o magari dell’Uomo Ragno. Kinder cereali Il mondo con gli occhi di una mamma “Abbiamo chiesto ad una mamma di filmare la sua giornata”: così si apre lo spot, ideato da Ivan Cotroneo. Da lì lo spettatore può seguire tutto quello che accade ad una donna grazie ad una piccola fotocamera, sistemata sul suo petto. Il pubblico, dunque, osserva ciò che accade alla protagonista da un suo particolare punto di vista. Si inizia in cucina, dove sta preparando la colazione per tutti, poi sveglia i figli, li sistema per la scuola, li saluta mentre escono col papà che dimentica le chiavi e torna indietro; ovviamente lei ha già pensato a tutto ed è pronta a passargliele, lui poi la ringrazia con un bacio. La donna scappa di corsa al lavoro, senza interruzioni perché non si può perdere tempo; bisogna finir presto per tornare dai figli, pranzo al volo e via, di nuovo con i ragazzi al parco dopo la scuola. Un attimo di riposo sulla panchina e arriva anche il papà. Tutto mentre lo spot recita: “Quando guardi il mondo con gli occhi di una mamma, ti viene spontaneo dirle ‘Posso aiutarti, mamma?’”, domanda scherzosamente rivoltale dal marito. A lei basta una pausa, una merenda veloce ed è pronta a ripartire! Lo spot rende bene la vita intensa e frenetica di una donna che si deve organizzare tra famiglia e professione senza un attimo di sosta. Quell’allegria che regna nonostante le corse da un’attività all’altra, quei sorrisi ricevuti per le sue attenzioni, poi ricambiati, danno l’idea allo spettatore che, anche se nella vita vera è difficile riuscire a mantenere sempre il sorriso sulle labbra, però valga la pena provarci e valga la pena “essere una mamma”. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Providence Gruppo Havas Italia Committente: Ferrero Durata: 30’’ 297 Lavazza A Modo Mio 2015 - Astronauti Genere: Spot Produzione: Filmmaster Agenzia: Armando Testa Committente: Luigi Lavazza Durata: 40’’ 298 In Paradiso a volte può fare la sua comparsa anche un’astronave. Nello spot della nota marca di caffè, Enrico Brignano e Tullio Solenghi (che interpreta San Pietro), ne scovano una all’apparenza abbandonata. L’attore romano la esplora e al suo interno trova una macchina capace di preparare un espresso a regola d’arte. Mentre i due sorseggiano il caffè seduti ad un tavolino, arrivano due astronauti, alla ricerca del loro mezzo di trasporto. Brignano, però, dice di non averlo visto, coinvolgendo nella bugia anche Solenghi, inizialmente incline a dir loro la verità. In questo modo potranno continuare a gustare (e preparare in futuro) il loro espresso senza problemi. Oltre a consigliare l’acquisto della gamma di macchine per il caffè “A Modo Mio”, destinate ad un uso domestico, la pubblicità vuole celebrare un evento importante accaduto nel 2015. Anche gli astronauti, quelli veri, hanno potuto gustare un caffè tutto italiano. Nella Stazione Spaziale Internazionale è stata installata la macchina ISSpresso, frutto del lavoro compiuto da Lavazza ed Argotec, azienda ingegneristica aerospaziale torinese. L’apparecchio, a capsule, è in grado di preparare un espresso come quelli che si bevono abitualmente sulla Terra. Lo spot ha, pertanto, l’intento di valorizzare le capacità dell’ingegno italiano nel realizzare prodotti di altissima qualità ed è, indirettamente, un omaggio ad un’altra eccellenza del nostro Paese, Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana ad andare nello spazio. leBebè Gioielli Fiera di essere mamma Lo spot di leBebè rappresenta un inno alla maternità. Le immagini e la voce della pubblicità comunicano con grande forza espressiva tutto quello che c’è da dire sulla bellezza di esser mamme. “Credevo che la notte fosse fatta per ballare”, afferma una madre che accarezza con immensa tenerezza il suo figlioletto, che evidentemente la tiene sveglia nel pieno della notte, cosa che non le pesa affatto. “Credevo che con qualche chilo in più non mi sarei mai piaciuta”, confida a se stessa una splendida donna che si guarda allo specchio, compiaciuta per aver scoperto un altro tipo di bellezza femminile, quella di chi porta in grembo una vita, acquistando nuove armoniche rotondità. “Credevo che non avrei baciato mai un altro uomo” dice una giovane mamma che coccola il suo piccolo e lo guarda giocare intenerita, con uno sguardo che spiega tutto il suo amore. “Adesso so di aver fatto qualcosa di grande e sono fiera di me” è, infine, il pensiero di una madre che accarezza il suo bebè circondata dalla famiglia, il marito e una figlia più grandicella. Cosa c’è di più grande a questo mondo che donare la vita e di cos’altro potrebbe essere così orgogliosa una donna che ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questo miracolo? Giustamente lo spot dell’azienda, che propone la sua linea di gioielli, lo ricorda ai telespettatori con il suo claim: “Fiera di essere mamma”. Genere: Spot Produzione: EFCEuropean Film Communication Agenzia: n.p. Committente: Lucebianca Durata: 30’’ 299 Leroy Merlin Bagno Genere: Spot Produzione: Think Cattleya Agenzia: Publicis Italy Committente: Leroy Merlin Italia Durata: 30’’ 300 Leroy Merlin è luogo per acquisti non solo riservato al mondo femminile, ma anche a quello maschile che infatti è protagonista di un originale messaggio pubblicitario della nota catena. “È più di un bagno se fatto da te” recita il claim dello spot e in effetti c’è una storia raccontata dalle immagini, quella di un padre e di suo figlio adolescente. Per lui è arrivato il momento di crescere e non mancano le prime difficoltà: il giovane prova a farsi la barba, ma l’impresa è piuttosto ardua per chi non sa bene come maneggiare un rasoio. Si riempie di tagli, lascia il lavandino impiastricciato, ma sembra vergognarsi di chiedere aiuto al genitore. Il papà, tuttavia, coglie il disagio del figlio e, senza farglielo pesare e senza proferire discorsi che potrebbero metterlo in imbarazzo, come spesso avviene tra “uomini”, trova una soluzione che fa al caso di entrambi: monta un bagno con doppio specchio - lui sì, si fa spiegare come fare -, dove il ragazzo può imparare a radersi imitando il padre con semplicità. La pubblicità porta sul teleschermo il tipico esempio del dialogo padre-figlio non sempre fatto di parole, ma spesso costruito su piccoli gesti quotidiani attraverso i quali un genitore accompagna il suo ragazzo a diventare “uomo”. Levi’s - Women’s Denim Collection “Firsts” Lo spot descrive la giornata di due amiche che sperimentano nuove esperienze dal momento in cui indossano il nuovo jeans. Tutto avviene come fosse la prima volta: la prima impressione di fronte allo specchio, i primi errori, le prime vittorie, le prime perdite, le prime mosse, i primi giri, i primi baci, i primi amori e, infine, la prima luce dell’alba. Cosa non convince? L’aria un po’ svampita e di strana euforia che accompagna le due ragazze: sembra quasi che vivano ogni singolo momento descritto con una certa superficialità e inconsapevolezza, facendo perdere, così, valore all’atto che compiono, anche quando si parla di amore. Il gioco di scoprirsi il seno sul cavalcavia, poi, rientra tra i “primi errori” - e ci mancherebbe altro, vista la pericolosità (al di là dello squallore) che un gesto del genere può rappresentare per gli automobilisti -, ma le scritte a video sono smentite dalle immagini: le ragazze si divertono, dunque il messaggio che arriva allo spettatore, specialmente se giovane, è “sarà sbagliato ma è una divertente trasgressione”. Genere: Spot Produzione: MJZ Agenzia: FCB, The House Worldwide Committente: Levi Strauss & Co. Durata: 1’10’’ 301 Levissima Everyday Climbers Genere: Spot Produzione: The Family Agenzia: Ogilvy & Mather Advertising Committente: Nestlé Durata: 30’’ 302 Lo spot è dedicato agli “scalatori di ogni giorno”, esemplificati dai suoi protagonisti: un alpinista, una giovane ginnasta ed un uomo che vuole riconquistare la sua donna. Conducono stili di vita molto diversi, ma c’è qualcosa che li accomuna: raggiungere un obiettivo. Che sia la cima di una montagna, un bel risultato in una gara o il recupero del rapporto con la persona amata, per centrarlo bisogna dare il meglio di sé. Questo comporta costanza e spirito di sacrificio, doti che quotidianamente ognuno deve mettere in campo per ambire a tagliare i traguardi più importanti, sia nel lavoro che nella vita privata. Come mostrato dallo spot, infatti, da un lato ci sono i due sportivi, che si danno da fare per svolgere al meglio la loro professione, tra allenamenti costanti e massima cura nei movimenti del corpo. Dall’altro, c’è un uomo che vuole raggiungere una vetta legata alla sua sfera affettiva, non meno irta di ostacoli, di quelle reali. In questo caso, le energie a cui attingere sono diverse, non fisiche, bensì mentali e anche creative, come dimostra il gesto di consegnare alla compagna un anello inusuale, realizzato con un ago di pino, pur di dimostrarle tutto il suo amore. Il messaggio che dunque la pubblicità tiene principalmente a veicolare, mettendo quasi sullo sfondo l’intento commerciale, è che l’impegno e la costanza sono gli elementi necessari per scalare le montagne della vita e al contempo tra le qualità che rendono un uomo eticamente migliore. Lufthansa - Sempre ospiti, mai solo passeggeri Con il payoff “Sempre ospiti, mai solo passeggeri”, Lufthansa questa volta mette da parte i messaggi centrati sull’efficienza e sull’affidabilità tedesche per concentrarsi su un tono più “caldo” ed emozionale e comunicare il concetto di “sentirsi a proprio agio a bordo”: il punto di vista non è più quello della compagnia, ma del passeggero. Risulta molto ben pensata in tal senso la protagonista dello spot, una bambina che va a prendere l’aereo insieme al papà: in lei si vede riassunta questa nuova scelta stilistica. La piccola, mentre è ancora sul taxi, dice al padre, guardando un aereo dal finestrino: “La spinta è creata dalla propulsione. È questione di fisica”. Nelle mani ha un blocco da disegno dove lei stessa ha disegnato un aereo. In aeroporto, a una passeggera qualunque si rivolge improvvisamente dicendo: “L’aerodinamica di un aereo è questione di fisica”. Ma è proprio arrivati sull’aereo che avviene la metamorfosi di quella che starebbe per diventare una bambina un po’ troppo saccente. Rimbocca le coperte al suo bambolotto di pezza, sussurrandogli: “E quanti si sentono a proprio agio a bordo?”. La hostess Lufthansa allora dolcemente, quasi sottovoce, dice chinandosi verso di lei: “Questo….è questione di chimica”, cioè dipende dalla sintonia emotiva che si riesce a creare con il passeggero. In buona sostanza, si può apprezzare l’equilibrio nella costruzione del personaggio della piccola protagonista, alla quale non mancano spigliatezza, arguzia, ma anche la tenerezza tipica di una bambina della sua età. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Kolle Rebbe Committente: Lufthansa Durata: 30’’ 303 Ma che sei scemo? Il fumo fammale! Campagna di comunicazione contro il tabagismo 2015 Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Ministero della Salute Durata: 30’’ 304 Per informare gli italiani sui rischi del fumo, il Ministero della Salute ha promosso una campagna di sensibilizzazione crossmediale, diffusa in tv, radio e sui social network, denominata “Ma che sei scemo? Il fumo fammale!”. Un titolo spiritoso, attributo che contraddistingue anche il testimonial dell’iniziativa, Nino Frassica. L’attore siciliano ha messo la sua ironia e la sua comicità surreale al servizio di un tema delicato, contribuendo a comunicare con semplicità contenuti importanti ad un pubblico trasversale. Con il ricorso al tormentone “Ma che sei scemo?”, la campagna ha voluto mettere in guardia i fumatori sui danni per la salute derivanti dal consumo di sigarette e sulle possibili conseguenze di questa abitudine anche su chi li circonda. Per la televisione sono stati realizzati quattro spot, in cui la tematica è stata affrontata mettendo in luce alcune tra le principali criticità, come il fumo passivo e quello in gravidanza. Non solo le conseguenze del tabagismo, però, ma anche la condanna di comportamenti che possono mettere a repentaglio l’incolumità individuale e collettiva. Si è data ampia attenzione alla sicurezza stradale. Molto ben riuscito lo spot in cui Frassica rimprovera due giovani, uno perché fuma e l’altro perché non ha indossato il casco mentre guidava lo scooter. In questo modo, in soli trenta secondi si è riuscito a lanciare due appelli fondamentali per la tutela della salute di tutti, accendendo i riflettori su questioni di importanza cruciale. Melinda La mela è un prodotto tipico della nostra agricoltura. È presente sulle tavole di milioni di italiani, ma può essere consumata anche in momenti diversi dai pasti. Fa parte, insomma, della nostra quotidianità. Lo spot mette in evidenza tutto questo, mostrando anche come il target di riferimento sia trasversale, senza distinzioni d’età. Tra i protagonisti della pubblicità, ci sono due giovani fidanzati intenti a fotografarsi, addentando il frutto sullo sfondo della laguna veneziana. La mela, però, è prelibata anche per le coppie più attempate. Una donna di mezza età sta innaffiando il giardino mentre mangia una Melinda. Il pomo è talmente squisito da farla distrarre irrimediabilmente: incappa in un incidente comico, inzuppando d’acqua il marito che stava leggendo il giornale in tutta tranquillità. Mangiare può essere un modo per creare empatia e lo spot tiene a sottolinearlo, come nel caso dell’uomo che mentre è al lavoro regala ad una collega la mela con l’immancabile bollino. La frutta è soprattutto un alimento con cui i bambini devono familiarizzare per una crescita sana ed equilibrata. Melinda dimostra di tenere molto a questo aspetto, com’è possibile notare in un momento specifico dello spot: una famiglia è a tavola e il papà gioca con i figli “animando” la mela, che si trasforma nella testa di un simpatico pupazzo. Questo può essere uno spunto utile per il pubblico a casa per invitare i più piccoli a mangiare la frutta, cibo che di solito non è tra i loro preferiti. Genere: Spot Produzione: Filmmaster Agenzia: Cernuto Pizzigoni & Partners Committente: Melinda Durata: 30’’ 305 Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Cultura, cibo per la mente Genere: Spot Produzione: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia Agenzia: n.p. Committente: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Durata: 60’’ 306 Nella cornice di una splendida sala affrescata del Palazzo Farnese di Caprarola (Viterbo), un testimonial d’eccezione, l’attore Giancarlo Giannini, presenta le meraviglie italiane come se illustrasse il menù di un ristorante di alta classe. Con voce e modi eleganti e affascinanti - di sottofondo ad aiutare l’atmosfera “La gazza ladra” di Rossini - ci ricorda che abbiamo a disposizione una scelta molto ampia: archivi e biblioteche, arte in generale, siti archeologici, beni storici e antropologici, cinema, spettacolo dal vivo e circense, patrimonio paesaggistico. Un ricco capitale culturale e naturale che rende l’Italia unica di fronte al mondo, ma che, soprattutto, deve ricordare a noi italiani in quale Paese meraviglioso viviamo, che abbiamo il dovere di conoscere, custodire e amare. E ci rammenta, grazie anche allo slogan “Italia: il cibo per la mente è in tavola”, che per crescere e mantenersi sani è importante alimentare in maniera corretta ed equilibrata non solo il corpo ma anche l’intelletto. Il nostro paese ci offre ampia e salutare scelta sia per l’uno che per l’altra: un messaggio importante che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha voluto lanciare in occasione di Expo Milano 2015. Nuova BMW Serie 1 “Cosa c’è di nuovo?”, si chiede la voce di un uomo fuori campo nei primissimi fotogrammi dello spot della BMW, dove appare un’aquila. La domanda è ovviamente retorica perché le novità sono tante: una maniera diversa di vivere e di condividere le cose più importanti come l’amore, l’amicizia, la libertà, la bellezza e in generale la propria vita, e il modo per gustarsi fino in fondo queste emozioni sembra essere quello di guidare una BMW, a bordo della quale si possono vivere momenti unici e insostituibili. Ormai l’automobile rappresenta lo specchio della personalità di chi la possiede e gli spot tendono sempre più a sottolineare questo aspetto piuttosto che le caratteristiche tecniche di quello che, in fondo, è un prodotto industriale destinato ad uno scopo preciso. Appaiono un po’ forzate e forse pericolose le immagini adrenaliniche che mostrano il nuovo modo di condividere le notti. Si vedono dei giovani mascherati che vanno o tornano da una festa e che ballano dentro l’autovettura mentre attraversa una metropoli notturna, non si intravedono cinture e non si fa alcun accenno alla sicurezza. Come sottofondo si sente un brano di un gruppo molto famoso in Germania: i Suns of Thyme, autori di una musica con ascendenze psichedeliche. Il claim “Vivila fino in fondo”, dopo queste ultime inquadrature, suona un po’ stonato. Nella scena finale si vede tornare l’aquila, simbolo di libertà, ma quella individuale finisce dove inizia quella degli altri, soprattutto quando si guida. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: BMW Durata: 30’’ 307 Nuova DS 3 Genere: Spot Produzione: Standard Agenzia: Publicis la Maison Committente: DS Durata: 30’’ 308 Lo spot della nuova DS 3 rompe gli schemi e riesce a superare in maniera del tutto originale e positiva i luoghi comuni su donne e motori, spesso rappresentati dalle pubblicità con la “bellona” di turno cui viene paragonata l’auto con le sue prestazioni. In questo caso la protagonista è la straordinaria 94enne Iris Apfel, icona di stile e della moda, inconfondibile con i suoi grandi occhiali e l’eccentrica bigiotteria. Mentre è al volante dell’auto della casa francese, afferma con chiarezza: “Una volta qualcuno mi ha detto: non sei bella e non lo sarai mai. Ma non importa, tu hai stile!“. Dunque non conta l’apparenza, ma la sostanza! La bellezza fisica, di per sé, non dice nulla sul valore effettivo di una persona. Per una volta un paragone rivoluzionato e rivoluzionario tra donne e automobili: come la nota stilista colpisce a primo impatto per la sua originalità attraverso le eccentriche caratteristiche e i modi attraenti e pieni di energia, esprimendo però una personalità profonda e uno stile vero, così la nuova DS 3 ha una qualità e un valore che vanno oltre la prima impressione, seppur positiva, che si può avere. Non a caso il claim afferma: “Driven by stile”. Lo spot ha il merito di ricordare (o far conoscere) al grande pubblico un’icona del nostro tempo che con la sua vita ha lasciato una traccia significativa andando controcorrente, portando “sostanza” nella società dell’apparenza in cui è vissuta attraverso due secoli, contraddistinti da frenetici cambiamenti. Nuova Ford C-MAX Particolarmente indovinato lo spot della rinnovata monovolume. Un dolcissimo bimbo sta per ricevere un regalo: la mamma gli copre gli occhi, mentre il papà evidentemente lo sta nascondendo. Appena li riapre, parte alla ricerca frenetica: dentro casa, fuori, ma niente! In più, la macchina è chiusa e il bambino non trova nulla nemmeno sotto la scocca. Il piccolo a questo punto si dirige verso il retro della vettura, e, come per magia, basta un tocco col piedino e il portellone si apre da solo. Le immagini inquadrano il suo sguardo meravigliato, prima per l’inaspettata e semplice apertura del portabagagli e poi per la visione di uno splendido pupazzo di peluche, il suo regalo. In sottofondo la simpatica canzone disneyana tratta da “Il libro della giungla”, motivetto che rallegra l’atmosfera dando un tono di allegria e di gioco. Lo spot comunica alla perfezione un messaggio ben preciso: dotare un’auto di una tecnologia avanzata non fine a se stessa, ma pensata per rendere una macchina più funzionale per tutta la famiglia, sia ai grandi sia ai piccini. Se è facile per un bambino, sarà ancora più semplice per i genitori aprire il bagagliaio avendo, magari, le mani occupate. Anche la sicurezza è salva: la macchina non può essere aperta da chiunque, non a caso gli sportelli anteriori sono chiusi. Il portellone si apre solo perché c’è il papà, vicino al bimbo, provvisto di “smart key”, che i sensori dell’auto riconoscono. Tecnologia e sicurezza, dunque, al servizio di genitori e figli, elementi che rendono family-friendly la réclame dell’azienda automobilistica americana. Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Blue Hive Committente: Ford Durata: 30’’ 309 Opel OnStar Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Scholz & Friends Committente: Adam Opel GmbH Durata: 30’’ 310 È difficile chiedere ai ragazzi di essere diplomatici, soprattutto in certe situazioni. Forse è per questo che la casa automobilistica tedesca, per il lancio del nuovo spot “Opel OnStar”, il servizio di connettività ed assistenza personale, ha scelto di affidarsi proprio ad un giovanissimo nel ruolo di protagonista. La scena si apre di fronte al garage di un quarantenne ben vestito, vicino a quella che sembra una berlina di lusso. Appoggiato alla palizzata c’è il figlio del suo vicino di casa, che esclama: “Che bella macchina!”. “Eh già”, risponde l’uomo soddisfatto. Cominciano le domande del ragazzino: “Ce l’ha il wi-fi?”. Preso un po’ in contropiede, l’uomo tentenna: “N…No”. Poi: “Si può comandare con l’App?”. L’interrogato, in evidente difficoltà, non risponde, nemmeno al quesito successivo: “E se fa un incidente chiama aiuto da sola?”. L’ultima domanda è: “Ma non poteva comprarsi una Opel?”. L’opera demolitoria della berlina di lusso è portata a compimento. L’obiettivo dello spot, promuovere una tecnologia che l’azienda rende disponibile su tutta la gamma, quindi alla portata di tutti, sembra centrato. Arriva il papà del ragazzino, ovviamente un modello alla Brad Pitt, che sale con lui sulla Opel sorridendo e sfrecciando via. In voice off vengono elencate tutte le caratteristiche tecniche del nuovo servizio di connettività della casa automobilistica. Tutto sommato una pubblicità ironica, che fotografa bene la naturale abitudine alla tecnologia dei nativi digitali, senza offendere nessuno. Oreo Pieno di immaginazione Il claim della campagna è “pieno di immaginazione”: si parla di Oreo, il biscotto che apre la mente e porta alla riscoperta della meraviglia di stupirsi e di giocare nella vita di tutti i giorni, qualunque sia l’età. Per realizzare la versione italiana dello spot sono stati scelti degli interpreti unici nel loro genere: Elio e Le Storie Tese. La band, che ha fatto della voglia di divertire, dell’ironia e dell’immaginazione uno stile inimitabile, ha dato vita a un jingle memorabile e spassoso, in perfetta armonia con il prodotto, gustoso ed in grado di fornire un’iniezione di energia positiva. Il testo della canzone, infatti, esorta il consumatore a mangiarlo: “Apriti alla sua magia e la tua mente volerà”. La pubblicità inizia con la domanda: “Ti sei mai chiesto perché un Oreo è così speciale?”. Ecco allora un giovane, seduto sul divano al fianco di una ragazza che sta leggendo una rivista, prendere il biscotto ripieno e separare le due parti, gesto che adorano fare soprattutto i bambini per leccare la crema al latte che si trova all’interno. Da questo momento parte un’animazione che mostra un mondo fantastico, abitato da strani personaggi intenti a costruire un’altissima torre di biscotti che si trova al centro di una sorta di giostra, il tutto racchiuso tra i due strati di cioccolato. Mangiare un Oreo è quindi come tornare un po’ bambini, un gesto che può appagare un istante di golosità ma anche un bisogno di distrazione e relax, sia per gli adulti che per i più piccoli. Genere: Spot Produzione: The Story Lab Agenzia: FCB Milan Committente: Mondelez Italia Durata: 20” e 30’’ 311 Oro Saiwa 60 anni Genere: Spot Produzione: K48 Agenzia: Havas Worldwide Milan Committente: Mondelez Italia Durata: 20” 312 Oro Saiwa ha festeggiato i suoi sessant’anni con una campagna promozionale che comprende formati da 45 secondi pianificati per il cinema e il web, e uno spot televisivo. L’idea creativa celebra la colazione, che unisce gli italiani attraverso una grande festa che si svolge in un momento particolare della giornata: il risveglio. Un piccolo borgo si desta e si prepara a una colazione speciale: una dopo l’altra, mamme con bambini, signore anziane aiutate da ragazzi, persone di tutti i tipi escono di casa in pigiama, chi con una caffettiera in mano, chi con un pacco di biscotti Oro Saiwa, chi con una sedia. Tutti sorridono, mentre in sottofondo il ritmo allegro e incalzante della polka di Strauss fa da colonna sonora. Pian piano i vicoli della cittadina si riempiono di persone di ogni età, che si dirigono nella piazza principale per partecipare ad un’enorme colazione, allestita su delle tavolate che ricordano tanto le sagre di paese. Un’inquadratura dall’alto, alla fine, mostra che i lunghi banchi sono disposti in modo da formare il numero sessanta. Lo spot è stato girato nel comune di Vasto, in Abruzzo, con il coinvolgimento di buona parte della popolazione, cosa che ha permesso alla pubblicità di risultare autentica nel raccontare l’italianità, promuovendo un biscotto ma anche un certo modo di stare insieme tipico delle città di provincia dove tutti si conoscono e dove capita spesso, soprattutto nella bella stagione, di condividere momenti di vita quotidiana in allegria. Paco Rabanne Olympea Come il profumo Invictus era stato dedicato agli uomini, o meglio al maschio atletico e scolpito che vince sempre nello sport e con le donne, così Olympea è stato realizzato per le donne, o meglio per una moderna Cleopatra, regina e dea insieme a cui nessun uomo resiste, ma che piuttosto imbarazza “il sesso forte” con la sua bellezza travolgente. Peccato che tutto questo nel nuovo spot di Paco Rabanne, diretto da Alexandre Courtès, avvenga con il solito concentrato di stereotipi di genere: fisici maschili scolpiti e ben “oliati”, corpi femminili fin troppo filiformi (quasi anoressici), ma generosamente mostrati attraverso mini abiti con vistose scollature. L’ambientazione è poi un miscuglio di mito e storia accostati con un criterio incomprensibile: la bellissima protagonista, la modella brasiliana Luma Grothe, approda a bordo di una moderna auto sportiva all’Olimpo, il regno degli dei immortali. Ma Cleopatra, la storica regina egizia, non era una dea, bensì una donna, affascinante sì ma mortale vista la sua fine. Perché dunque viene fatta passare, in questo caso, per una dea? A che pro? Al di là dell’indubbia bellezza fisica mostrata dalle immagini, che messaggio riesce realmente a trasmettere lo spot? Rimane molta perplessità. Genere: Spot Produzione: Les Télécréateurs Agenzia: Mazarine Committente: Paco Rabanne Durata: 30’’ 313 Paneangeli - Lievito di birra Mastro Fornaio Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: n.p. Committente: Cameo Durata: 20’’ 314 Una famiglia come tante, composta da madre, padre e due figli (un bambino e una bambina) è la protagonista dello spot. La scena si svolge in cucina, visto anche il tipo di prodotto reclamizzato. La mamma decide di fare una pizza e così prende nella credenza il lievito di birra della Paneangeli. Poi propone ai bambini di aiutarla nella preparazione e loro accettano entusiasti, iniziando ad impastare tutti insieme. Il risultato finale è una pizza margherita, che anche il papà, apparso in un secondo tempo perché presumibilmente ancora al lavoro, è pronto a gustare con serenità insieme ai suoi cari. La pubblicità coglie uno dei momenti di condivisione più belli nella vita di una famiglia, il cucinare insieme, un’attività che può essere utile a rafforzare i legami tra i suoi componenti. Genitori e figli possono trarre grandi benefici da questo particolare modo di trascorrere il tempo libero, quando gli impegni lavorativi e scolastici lo concedono. Per i più piccoli, aiutare mamma e papà a preparare la pasta o magari ad impastare la pizza rappresenta soprattutto un gioco, da cui possono imparare molto dal punto di vista educativo. I genitori, infatti, hanno l’opportunità di sfruttare quest’occasione per insegnare ai ragazzi a rapportarsi correttamente con il cibo e la sua preparazione, mettendosi in gioco a loro volta. Non c’è nulla di più efficace che imparare divertendosi e in tal senso lo spot è un incentivo a seguire questo consiglio con maggiore frequenza. Panini Calciatori 2015-2016 La pubblicità inizia con il profilo di un uomo su un fondo nero che commenta quasi terrorizzato: “Stanno arrivando, e arriveranno in centinaia, forse a migliaia, vogliono una cosa sola da noi…”. Parole che creano suspense, perché non si capisce subito a cosa ci si sta riferendo né dove vanno tutti quei ragazzini che corrono al rallenty scappando da ogni dove, mentre la musica in crescendo enfatizza i loro movimenti. Solo alla fine si scopre che a parlare era l’edicolante e lo si trova intento a distribuire l’album per la raccolta delle figurine dei calciatori a bambini pieni di entusiasmo. La qualità della bellissima fotografia, con colori caldi tendenti al seppia, evoca immagini di epoche passate e anche i costumi hanno un sapore antico. In effetti, quest’hobby non ha tempo, basti pensare che quella pubblicata dalla Panini è la cinquantacinquesima edizione della raccolta. Questo è il motivo per cui i destinatari della réclame evidentemente non sono solo i più piccoli, ma anche e soprattutto i loro papà, che spesso acconsentono alle richieste dei figli per tornare a coltivare una passione mai del tutto accantonata. I ricordi degli adulti riaffiorano alla mente aiutati dall’ambientazione dello spot, girato a New York, e dalle scenografie, e l’idea di poter condividere di nuovo l’emozione di questo rito appare come un’ottima occasione per passare del tempo con i propri bambini e con i loro amichetti attraverso lo scambio delle figurine. Genere: Spot Produzione: Basement Agenzia: M&C Saatchi Italia Committente: Panini Durata: 30’’ 315 Patatine San Carlo 1936 Antica Ricetta Genere: Spot Produzione: Movie Magic Agenzia: JWT Committente: San Carlo Gruppo Alimentare Durata: 30’’ 316 Per celebrare gli ottant’anni di storia, la San Carlo ha realizzato una particolare tipologia di patatine, preparata con la ricetta originale del 1936. In quell’anno inizia anche il mini viaggio nel tempo raccontato dallo spot, diretto da Giuseppe Tornatore. Due innamorati si stanno salutando in stazione a Milano: lei sta per partire e, quando il capotreno fischia, prende il sacchetto di patatine che il fidanzato stava mangiando. Il ragazzo è un po’spiazzato dalla mossa della dolce metà e il convoglio si avvia. Passano gli anni e quel giovane diventa prima un uomo maturo e poi un anziano canuto, rimanendo sempre sullo stesso binario. Ed arriviamo ad oggi: da un treno ad alta velocità scende una ragazza, che sta mangiando le patatine pubblicizzate. Il vecchietto le si avvicina e con il sorriso sulle labbra gliele ruba, rendendole immaginariamente pan per focaccia a distanza di ottant’anni. Chi si aspetta che un uomo avesse dedicato tutta la sua vita ad attendere la donna amata, resta deluso: il suo obiettivo era solo recuperare quanto sottrattogli. Insomma, non vale in questo caso l’“omnia vincit amor” di virgiliana memoria. Anzi, il sentimento è soppiantato dalla voglia di soddisfare un semplice piacere personale, attraverso il cibo, dai connotati decisamente meno poetici. Pertanto, stride ancor di più il sottofondo musicale dello spot, “Tornerai”, brano del 1937 cantato da Aldo Visconti che racconta il desiderio di un uomo di rivedere la donna di cui è innamorato e che vive lontano da lui. Plasmon Accanto alle mamme Lo spot racconta la vita di una donna, vista prima e dopo l’arrivo di un bimbo e sembra sottolineare quanto possa cambiare: quello che lei faceva in precedenza acquista un senso, si direbbe viene completato, da quello che fa successivamente. Così la protagonista racconta: “Prima ballavo di notte, ora anche di giorno. Prima pensavo solo ai miniabiti, ora anche agli abiti mini. Prima mi svegliavo all’alba per correre, ora all’alba corro da lei. Prima avevo un unico amore, ora ne ho due. Prima ero una donna, ora sono anche una mamma!”. E in quell’ “anche”, accompagnato da un bel sorriso, c’è la spiegazione di tutto quello che è accaduto: una maturazione, un completamento, un “di più”. È luogo comune pensare che l’arrivo di un bimbo con i cambiamenti e le indubbie rinunce che comporta possa togliere qualcosa, specialmente a una donna: che lei possa in qualche maniera perdere parte della sua femminilità e della sua personalità. Pochi però sottolineano la ricchezza di questa esperienza unica che cambia la vita, ovviamente in meglio. Genere: Spot Produzione: K48 Agenzia: Alkemy Committente: Plasmon The Kraft Heinz Company Durata: 45’’ 317 Poltronesofà Gli artigiani della qualità Genere: Spot Produzione: Pierrot e La Rosa Agenzia: Leagas Delaney Italia Committente: poltronesofà Durata: 30’’ 318 Andrea, Irene: la nuova campagna pubblicitaria della nota marca di divani mette al centro dell’attenzione non personaggi famosi, ma gente comune che spiega come quotidianamente svolge la sua professione di artigiano per realizzare un sofà, preparando il prototipo, curando i dettagli, tutte cose che le macchine non possono fare. Dunque, la differenza nel creare un prodotto di qualità non la fanno tanto tecnologie avanzate e attrezzature autosufficienti, bensì il lavoro appassionato e attento ai dettagli dell’artigiano. La qualità in un’epoca industrialmente avanzata è ancora dovuta all’arte di quelle persone che svolgono con passione il loro mestiere, tramandandosi l’esperienza da una generazione all’altra: “È una passione che mi ha passato mio padre”, “Ho cominciato ad appassionarmi al taglio e al cucito insieme a mia nonna”, dicono. Un messaggio interessante da trasmettere alle nuove generazioni: chissà che una risposta alla crisi attuale e alla mancanza di posti di lavoro non possa darla il recupero di quel lavoro artigiano, fatto di passione, capacità manuale, senso artistico, apporto personale e unico di chi nel lavoro, citando lo spot, “mette tutto se stesso”? Seat Leon TDI Una simpatica famigliola parte per un lungo viaggio. La mamma promette al figlio: “Appena ci fermiamo al distributore prendiamo un bel gelato!”. Il bimbo esulta, ma con l’inizio del percorso in automobile comincia anche l’attesa sempre crescente del poveretto. Infatti, lui non sa che la nuova Seat Leon TDI ha dei consumi così bassi che percorre più di 1200 km con un pieno. Così passano una, cinque, dieci ore prima dell’agognata sosta. Il bimbo, ormai spazientito, scarica la sua rabbia prendendo a calci l’auto. Lo spot ha due elementi di forte criticità: il primo riguarda le necessità del bambino, che avrebbe diritto a fare una pausa, sgranchirsi le gambine, andare alla toilette già dopo un paio d’ore, tre al massimo. La seconda riguarda le norme di sicurezza in auto, che consigliano una sosta o l’alternarsi alla guida dell’autovettura ogni due-tre ore; per chi fa l’autista di mestiere vi è addirittura un obbligo di pausa di minimo 45 minuti ogni quattro-cinque ore. Dunque uno spot che vuole far sorridere, ma che in realtà rattrista e lancia un messaggio fortemente diseducativo, al quale non si può che rispondere esortando le mamme e i papà a non seguire l’esempio dei genitori dello spot. Mentre si viaggia tutti insieme, a guidare le loro azioni non devono essere le esigenze dell’auto, ma quelle dei bambini. Genere: Spot Produzione: Lola Agenzia: Lola Committente: Seat Durata: 20’’ 319 Sofficini Findus Concorso “Crea il tuo sofficino e vinci!” Genere: Spot Produzione: n.p. Agenzia: Havas Worldwide Milan Committente: Findus Durata: 20’’ 320 Carletto è un simpatico camaleonte con la passione per la cucina, ormai noto come testimonial del prodotto a marchio Findus. È di nuovo protagonista di uno spot per il lancio del concorso “Crea il tuo Sofficino e vinci”, in cui è alle prese con una grande varietà di ingredienti tra cui scegliere per creare il suo sofficino ideale. È molto eccitato ed esaltato dall’idea ed alla fine della réclame grida con tutta la voce che ha in gola: “Si può fare!”. Tra i tanti ingredienti colorati a sua disposizione, la maggior parte è rappresentata da vari tipi di verdura, cibo spesso non molto amato dai più piccoli, ma che presentato in una forma di grafica animata risulta più accattivante. I bambini sono invogliati all’idea di poter scegliere il ripieno di un piatto a loro dedicato, soprattutto perché adorano pasticciare in cucina. Il concorso può dar spazio alla loro fantasia e spingerli ad essere consumatori non più passivi, ma in qualche modo protagonisti. In palio ci sono dei set da chef composti da guanti da cucina e grembiuli con l’immagine di Carletto e delle frasi divertenti, ma anche la possibilità che il sofficino inventato possa essere commercializzato davvero. I concorrenti hanno inoltre l’opportunità di personalizzare la scatola del prodotto con il loro colore preferito. Una bella trovata promozionale e un bel lavoro creativo, per il quale i bambini chiederanno aiuto ai più grandi: l’iniziativa, quindi, fornisce un’occasione di collaborazione tra figli e genitori, che saranno inevitabilmente coinvolti. Suzuki VITARA Goal La Suzuki Vitara rossa percorre una strada che attraversa il parco di ippocastani e tigli che porta alla seicentesca Villa d’Agliè, situata sulla collina di Torino. Nel giardino dell’elegante residenza, intanto, alcuni ragazzini stanno giocando a pallone e come spesso accade, con un tiro troppo lungo, colpiscono il cofano dell’automobile che arriva proprio in quel momento. Dalla vettura scendono quattro persone: sono i calciatori del Torino Glik, Peres, Immobile e Moretti, tutti sorridenti e abbastanza divertiti. Il loro allenatore Giampiero Ventura, già presente sul posto, li vede e li rimbrotta così: “Quante volte vi ho detto di non giocare a pallone?”. I quattro giocatori rispondono in coro: “Mai!” A tutti i ragazzini è capitato di combinare qualche guaio tirando un calcio ad una palla e questo spot sdrammatizza un piccolo inconveniente, mettendo al centro una frase tipica dei genitori che spesso si arrabbiano nel vedere trasformato in un campo da calcio qualsiasi spazio all’aperto e a volte anche al chiuso. Gli atleti sono elegantissimi e simpatici e sorridono perché forse si riconoscono in quanto si è appena verificato, ripensando a quando erano più piccoli e non potevano resistere al giocare in ogni situazione, con spontaneità e allegria, senza pensare alle possibili conseguenze. Una bella immagine di sportivi che non si danno troppe arie e non si prendono troppo sul serio, mister compreso. Perché in fondo il calcio è pur sempre un gioco. Genere: Spot Produzione: FargoFilm Agenzia: Clicking ADV Committente: Suzuki Italia Durata: 30’’ 321 Vivin C Genere: Spot Produzione: EG+ Worldwide Agenzia: TBWA\ Worldhealth Committente: Menarini Durata: 30’’ 322 Molto simpatica e per niente banale la pubblicità delle compresse effervescenti contro la febbre e i sintomi influenzali commissionata dalla Menarini. “Vivin C sa che esistono due tipi di influenza”, sostiene lo spot, un messaggio che fa capire come tra uomo e donna ci siano due modi differenti di affrontare lo stesso problema fisico. Basta osservare: lei cerca, nonostante i disturbi, di lavorare al computer, lui guarda terrorizzato il termometro per capire se la febbre è salita; per lei l’influenza è un fastidioso inconveniente, per lui un male insopportabile e ingestibile. Ironizzando sul modo talvolta opposto che uomo e donna hanno di affrontare una medesima situazione, in realtà si evidenzia la sostanziale differenza che c’è tra maschio e femmina: non si tratta affatto di stereotipi culturali, ma di diversa struttura fisica, psicologica, mentale, neuronale, come rilevato anche dai più recenti studi scientifici. Questo comporta, di conseguenza, un dissimile approccio a tutte le esperienze della vita, anche le più comuni (come l’influenza), evidenziando in qualche caso, e qui lo spot fa sorridere il telespettatore, che il “sesso debole” (questo sì che è uno stereotipo) non lo è poi così tanto! indice dei programmi FICTION, SERIE TV E SOAP OPERA A.D. - La Bibbia continua...................................................................................... 17 Anna & Yusef : un amore senza confini...........................................................18 Baciato dal sole........................................................................................................19 Call the Midwife - Prima e Seconda Stagione............................................20 Come fai sbagli..........................................................................................................21 Criminal Minds - Decima Stagione..................................................................22 Deutschland 83.......................................................................................................23 Don Matteo 10.........................................................................................................24 È arrivata la felicità................................................................................................25 Fuoco amico - TF45 - Eroe per amore..........................................................26 Grand hotel................................................................................................................ 27 Homeland - Quinta stagione.............................................................................28 House of Cards - Gli intrighi del potere - Quarta stagione...................29 I Griffin..........................................................................................................................30 I misteri di Laura....................................................................................................... 31 I Simpson - Ventiseiesima stagione................................................................32 Il giovane Montalbano - Seconda stagione ................................................33 Il paradiso delle signore.......................................................................................34 Il sindaco Pescatore...............................................................................................35 Il Trono di Spade......................................................................................................36 Io non mi arrendo.................................................................................................... 37 Josephine, ange gardien.....................................................................................38 L’ispettore Coliandro - Quinta stagione........................................................39 L’onore e il rispetto parte quarta.....................................................................40 La vita secondo Jim................................................................................................ 41 Le nozze di Laura....................................................................................................42 Le regole del delitto perfetto - Seconda stagione...................................43 Lea................................................................................................................................. 44 Limbo............................................................................................................................ 45 323 indice dei programmi Luisa Spagnoli..........................................................................................................46 Malala.......................................................................................................................... 47 Masters of Sex - Seconda stagione................................................................48 Modern Family..........................................................................................................49 New Girl.......................................................................................................................50 Non è stato mio figlio.............................................................................................. 51 Non uccidere.............................................................................................................52 Provaci ancora prof! 6..........................................................................................53 Quantico...................................................................................................................... 54 Questo è il mio paese............................................................................................55 Scandal - Quinta stagione..................................................................................56 Snooze - Ogni benedetta mattina................................................................... 57 Sotto copertura.......................................................................................................58 Squadra antimafia 7..............................................................................................59 Suits - Quinta stagione.........................................................................................60 Tango per la libertà.................................................................................................61 Teen Wolf - Quinta stagione...............................................................................62 The Big Bang Theory - Nona stagione...........................................................63 The Flash - Seconda stagione...........................................................................64 The Good Wife - Quinta Stagione....................................................................65 The Walking Dead - Sesta stagione................................................................66 The Whispers............................................................................................................ 67 True Detective - Seconda stagione.................................................................68 Tut - Il destino di un faraone..............................................................................69 Tutti insieme all’improvviso................................................................................. 70 Tutto può succedere............................................................................................... 71 Un posto al sole....................................................................................................... 72 Una pallottola nel cuore 2................................................................................... 73 Wayward Pines.........................................................................................................74 324 indice dei programmi INTRATTENIMENTO , CULTURA, DOCU-FICTION, REALITY 90° minuto..................................................................................................................77 A conti fatti - La parola a voi............................................................................. 78 Affari tuoi ................................................................................................................... 79 Alessandro Borghese 4 Ristoranti .................................................................80 Alta infedeltà 2 e 3 - 1000 modi per TRADIRE ..........................................81 Anthony Bourdain Cucine segrete ..................................................................82 Appuntamenti da incubo ....................................................................................83 Atlante ........................................................................................................................84 Attenti al lupo ..........................................................................................................85 Avanti un altro! - Quinta edizione ...................................................................86 Bake off Italia - Dolci in forno............................................................................ 87 Ballando con le stelle - Undicesima edizione .............................................88 Boss in incognito - Terza edizione ...................................................................89 Caduta libera ...........................................................................................................90 Callas ............................................................................................................................91 Capitani coraggiosi ................................................................................................92 Casa Alice ..................................................................................................................93 Cattivissimi amici ....................................................................................................94 Che tempo che fa ...................................................................................................95 Chi guida meglio?...................................................................................................96 Ciao Darwin 7 - La Resurrezione ..................................................................... 97 Close Up .....................................................................................................................98 Colorado ....................................................................................................................99 Come funziona l’ Universo ................................................................................100 Coppie che uccidono ............................................................................................ 101 CortoReale .............................................................................................................. 102 Crozza nel paese delle meraviglie................................................................. 103 Cucine da incubo Italia - Quarta stagione ................................................ 104 Dentro i fatti con le tue domande ................................................................. 105 325 indice dei programmi Domenica In.............................................................................................................106 Dribbling.................................................................................................................... 107 E poi c’è Cattelan..................................................................................................108 Easy Driver...............................................................................................................109 Eccezionale Veramente....................................................................................... 110 Eco della Storia........................................................................................................ 111 Elisir.............................................................................................................................. 112 Festival di Sanremo 2016................................................................................... 113 Fuori Quadro............................................................................................................ 114 Geo............................................................................................................................... 115 Grande fratello - Quattordicesima edizione.............................................. 116 I grandi della letteratura italiana.....................................................................117 Il Tempo e la Storia................................................................................................ 118 Il boss delle torte.................................................................................................... 119 Il cuoco vagabondo.............................................................................................. 120 Il mondo segreto dei bambini........................................................................... 121 Il più grande pasticcere 2.................................................................................. 122 Il re dello street food............................................................................................ 123 In 1/2 ora................................................................................................................... 124 Ingegneria impossibile........................................................................................ 125 Italia Segreta.......................................................................................................... 126 Italia: Viaggio nella bellezza...............................................................................127 Italia’s Got Talent...................................................................................................128 Italiani......................................................................................................................... 129 Jamie Oliver Ricette a 5 euro - Prima stagione...................................... 130 Jamie Oliver Super Food.................................................................................... 131 Junoir Bake Off Italia.......................................................................................... 132 L’anno che Verrà.................................................................................................... 133 L’Arena....................................................................................................................... 134 L’Eredità.................................................................................................................... 135 326 indice dei programmi L’Isola dei Famosi.................................................................................................. 136 L’erba dei vicini........................................................................................................137 L’isola di Adamo ed Eva - Alle origini dell’amore.....................................138 La Gabbia................................................................................................................. 139 La prova del cuoco............................................................................................... 140 La strada dei miracolI.......................................................................................... 141 Laura & Paola......................................................................................................... 142 Le Iene Show........................................................................................................... 143 Linea Bianca............................................................................................................ 144 Made in Sud............................................................................................................. 145 Mamma Sei 2 Much! - Seconda stagione.................................................. 146 MasterChef Italia - Quinta stagione..............................................................147 Maurizio Costanzo Show - Ventinovesima stagione.............................. 148 Melaverde................................................................................................................. 149 Memex........................................................................................................................ 150 Miss Italia 2015....................................................................................................... 151 Mistero Adventure................................................................................................ 152 Monte Bianco - Sfida verticale........................................................................ 153 Nel mezzo del Cammin....................................................................................... 154 Origins: invenzioni nella storia......................................................................... 155 Panariello sotto l’albero..................................................................................... 156 Pane amore e fantasia........................................................................................157 Pane quotidiano.................................................................................................... 158 Pechino Express - Il Nuovo Mondo................................................................ 159 Pequeños Gigantes..............................................................................................160 Pomeriggio Cinque................................................................................................ 161 Posso dormire da voi?........................................................................................ 162 PresaDiretta............................................................................................................ 163 Prove d’orchestra.................................................................................................. 164 Quasi quasi… Rischiatutto - Prova pulsante.............................................. 165 327 indice dei programmi Quelli che il calcio .................................................................................................166 Reazione a catena ............................................................................................... 167 Scala Mercalli .........................................................................................................168 Sereno Variabile ...................................................................................................169 Siamo noi ................................................................................................................. 170 Signori del vino ........................................................................................................171 Sogno e son desto 3 ............................................................................................172 Soul .............................................................................................................................173 Squadre da incubo ...............................................................................................174 Stasera tutto è possibile ....................................................................................175 Storie maledette................................................................................................... 176 Strinarte .................................................................................................................... 177 Tagadà ...................................................................................................................... 178 Take me out - Esci con me ................................................................................ 179 Tale e Quale Show ...............................................................................................180 Tanto vale ................................................................................................................. 181 Techetechetè - Con tutti i sentimenti...........................................................182 Teo in the Box .........................................................................................................183 Tg2 Eat Parade ..................................................................................................... 184 The Voice of Italy - Quarta stagione ............................................................ 185 The cooking show - Il mondo in un piatto ..................................................186 Ti lascio una canzone .......................................................................................... 187 Toni Servillo a teatro. Ritratto di un attore da Oscar ...........................188 Torto o ragione? Il verdetto finale .................................................................189 Tù sì que vales ........................................................................................................190 Tv Talk ......................................................................................................................... 191 Unomattina - Storie Vere .................................................................................192 Unti e bisunti........................................................................................................... 193 Uomini e Donne ..................................................................................................... 194 Voyager .................................................................................................................... 195 328 indice dei programmi X Factor - Nona edizione...................................................................................196 TV PER BAMBINI E RAGAZZI 58° Zecchino d’Oro...............................................................................................199 Adventure Time.....................................................................................................200 Alex & Co. - Seconda stagione........................................................................ 201 Alvin!!! E i Chipmunks..........................................................................................202 Big Time Rush.........................................................................................................203 Calimero...................................................................................................................204 Camp Lakebottom...............................................................................................205 Clarence...................................................................................................................206 Curioso come George......................................................................................... 207 Dance Academy....................................................................................................208 Daniel Tiger.............................................................................................................209 Detective Conan.................................................................................................... 210 Doraemon................................................................................................................. 211 Dottoressa Peluche.............................................................................................. 212 Dr. Dimensionpants - Prima stagione.......................................................... 213 Due Fantagenitori................................................................................................. 214 Ever After High....................................................................................................... 215 Floopaloo.................................................................................................................. 216 Giust’in tempo..........................................................................................................217 Gulp Cinema e Teatro..........................................................................................218 Gulp Magic...............................................................................................................219 Gulp Music...............................................................................................................220 H20............................................................................................................................. 221 Heidi...........................................................................................................................222 Henry Danger........................................................................................................223 I Thunderman......................................................................................................... 224 iCarly..........................................................................................................................225 329 indice dei programmi Io sono Franky.......................................................................................................226 Jake e i pirati dell’Isola che non c’è.............................................................. 227 Kate & Mim - Mim.................................................................................................228 Kick Chiapposky - Aspirante Stuntman......................................................229 L’Albero Azzurro....................................................................................................230 La Melevisione........................................................................................................ 231 La casa nella prateria........................................................................................232 Le nuove avventure di Peter Pan.................................................................. 233 Life Bites - Pillole di vita.................................................................................... 234 Little Charmers..................................................................................................... 235 Littlest Pet Shop...................................................................................................236 Lo straordinario mondo di Gumball............................................................. 237 LoliRock.....................................................................................................................238 Looped è sempre lunedì....................................................................................239 Milo............................................................................................................................. 240 Monster High........................................................................................................... 241 Mucca e Pollo......................................................................................................... 242 New Art Attack...................................................................................................... 243 Nicky, Ricky, Dicky & Dawn................................................................................ 244 Ninjago - Masters of Spinjitzu......................................................................... 245 Oggy e i maledetti scarafaggi........................................................................ 246 Ricette a colori........................................................................................................247 Sabrina.....................................................................................................................248 Sam&Cat................................................................................................................. 249 Sam il pompiere....................................................................................................250 Shaun, vita da pecora......................................................................................... 251 Smallville..................................................................................................................252 Sofia la principessa............................................................................................. 253 Sonic Boom............................................................................................................. 254 SpongeBob............................................................................................................. 255 330 indice dei programmi Steven Universe....................................................................................................256 Super Wings........................................................................................................... 257 Supernoobs............................................................................................................258 The Drakers.............................................................................................................259 The Flintstones - Gli antenati..........................................................................260 Tickety Toc................................................................................................................. 261 Tree Fu Tom.............................................................................................................262 Turbo FAST..............................................................................................................263 Tutti pazzi per Re Julien....................................................................................264 Ultimate Spider-Man..........................................................................................265 Uncla Grandpa......................................................................................................266 Victorious................................................................................................................. 267 Vita da giungla: alla riscossa!.........................................................................268 Wander.....................................................................................................................269 Zack e Quack.......................................................................................................... 270 SPOT Acqua Ferrarelle - Vivi effervescente......................................................... 273 Air Action Vigorsol - Koala a letto..................................................................274 Air France - France is in the air...................................................................... 275 Alessi......................................................................................................................... 276 Arancia Rosaria.....................................................................................................277 Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza - La diversità è una richezza........................................................................................................ 278 Barilla - Ragù Classico....................................................................................... 279 Caffé Borbone - Degno di un re!...................................................................280 Calvin Klein CK2.....................................................................................................281 Carrefour.................................................................................................................282 Cirio - Cuore italiano...........................................................................................283 Citroen C3...............................................................................................................284 331 indice dei programmi Confetture Santa Rosa......................................................................................285 Danone Activia......................................................................................................286 Dash - 50 anni accanto a voi.......................................................................... 287 Desigual - #cosavedi..........................................................................................288 EasyJet - Come volano 20 anni....................................................................289 Emmentaler DOP.................................................................................................290 Findus - Bastoncini...............................................................................................291 Finish..........................................................................................................................292 Galbani - Mozzarella Santa Lucia.................................................................293 Gentilini - Impossibile non fare il bis.............................................................294 Italy - The Extraordinary Commonplace....................................................295 Kinder a colazione - Anche questo è amore.............................................296 Kinder cereali - Il mondo con gli occhi di una mamma........................ 297 Lavazza A modo mio 2015 - Astronauti.....................................................298 leBebè Gioielli - Fiera di essere mamma..................................................299 Leroy Merlin - Bagno..........................................................................................300 Levi’s - Women’s Denim Collection “Firsts”................................................ 301 Levissima - Everyday Climbers......................................................................302 Lufthansa - sempre ospiti, mai solo passeggeri....................................303 Ma che sei scemo? Il fumo fammale! - Campagna di comunicazione contro il tabagismo 2015.................................................................................. 304 Melinda.....................................................................................................................305 Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Cultura, cibo per la mente.................................................................................................306 Nuova BMW Serie 1............................................................................................. 307 Nuova DS 3.............................................................................................................308 Nuova Ford C-MAX.............................................................................................309 Opel onStar............................................................................................................. 310 Oreo - Pieno di immaginazione........................................................................ 311 Oro Saiwa - 60 anni............................................................................................ 312 332 indice dei programmi Paco Rabanne - Olympea................................................................................. 313 Paneangeli - Lievito di birra Mastro Fornaio............................................ 314 Panini - Calciatori 2015-2016......................................................................... 315 Patatine San Carlo 1936 Antica Ricetta..................................................... 316 Plasmon - accanto alle mamme.....................................................................317 Poltronesofà - Gli artigiani della qualità.....................................................318 Seat Leon TDI......................................................................................................... 319 Sofficini Findus - Concorso “Crea il tuo sofficino e vinci!”....................320 Suzuki VITARA - Goal.......................................................................................... 321 Vivin C.......................................................................................................................322 333 glossario dei termini tecnici ANIME (contrazione da animation): termine con cui vengono chiamati i cartoni animati giapponesi. Nascono per la televisione e ricoprono una estrema varietà di generi, mirati a tutte le diverse fasce di pubblico. In concreto, alcuni sono pensati specificamente per un pubblico adulto, diversamente da quanto di solito avviene in Europa. ACCESS PRIME TIME: fascia preserale, corrispondente alle 20-20.30, immediatamente precedente il prime time. ADVENTURE GAME: reality d’avventura in cui i concorrenti si sfidano in prove di resistenza in luoghi impervi, immersi in una natura selvaggia. ALL NEWS: canale tv la cui programmazione è completamente dedicata all’informazione. CLAIM: la principale promessa fatta ai consumatori nel corso di una campagna pubblicitaria. COMEDY: genere televisivo basato sulla commedia. CONCEPT: l’idea originaria alla base di un film, di una serie o di un programma. CONTENITORE TV: lungo programma televisivo, quasi sempre con conduttore, che può contenere all’interno anche altri programmi (esempio “Unomattina”). COOKING SHOW: genere televisivo che mostra la preparazione di pietanze in uno studio televisivo adibito a cucina. mazione televisiva che copre la mattina e il pomeriggio, fino all’access prime time. DOCU-FICTION: programma che coniuga il genere fiction e il documentario con ricostruzioni filmate. DOCU-REALITY: programma che accomuna contenuti informativi e scene di vita quotidiana. FACTUAL: programma televisivo che racconta vari aspetti della realtà quotidiana senza spettacolarizzazione. FANTASY: è la definizione di un genere i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale. FLASHBACK: tecnica narrativa che interrompe il presente della narrazione per introdurvi scene o sequenze avvenute in un tempo ad esso anteriore. . LATE-SHOW: è un modello di talk show statunitense che prevede un conduttore che intervista uno o più ospiti singolarmente per serata riguardo la loro carriera, con modi ironici e conviviali. Prevede inoltre degli intermezzi con sketch comici. LEGAL DRAMA: serie tv a carattere giudiziario i cui protagonisti sono team di legali che usano le loro competenze per risolvere casi più o meno insidiosi. MINISERIE: fiction costruita da un numero limitato di puntate. CRIMES DRAMA: è l’equivalente americano del genere poliziesco italiano. ONE MAN SHOW: spettacolo con un unico protagonista principale. DAY TIME: la fascia oraria di program- PERIOD DRAMA: Serie tv di ambien335 glossario dei termini tecnici tazione storica, che non mette la “veridicità” degli eventi raccontati al centro della trama, ma è invece caratterizzata principalmente dalla ricostruzione dell’ambientazione, dei costumi tipici e del materiale di scena dell’epoca rappresentata. PRIME TIME: è la fascia oraria di programmazione televisiva più pregiata e competitiva del palinsesto, cui corrisponde il più vasto bacino d’ascolto. Va dalle 20.30 alle 22.30. SHARE: il rapporto percentuale gli spettatori di un determinato programma e il totale di coloro che guardano la tv in quello stesso momento. Tra gli indici di rilevazione dell’ascolto televisivo è una delle variabili più importanti: insieme al numero degli spettatori (audience), infatti, determina il successo o l’insuccesso di una trasmissione. SITCOM: abbreviazione di situation-comedy (commedia di situazione). È una serie a episodi di breve durata, incentrarta su situazioni umoristiche relative alla vita di coppia e/o alle relazioni interpersonali. Girata in interni, basata su un cast di personaggi fissi e ben riconoscibili, è caratterizzata da un ritmo narrativo serrato e da una comicità scoppiettante. Tratto tipico è l’inserimento di applausi e risate registrate, che simulano un contatto diretto con il pubblico. SOAP OPERA: genere tv di origine statunitense, nato sulla spinta di esigenze strettamente commer336 ciali. La soap articola il racconto in un numero pressoché infinito di puntate ed è caratterizzata da una notevole lentezza narrativa, dalla prevalenza di interni, dalla centralità delle tematiche sentimentali relative alla coppia. STORYLINE: è la linea narrativa, ovvero l’insieme degli eventi che coinvolgono gli stessi personaggi. Può trattarsi del plot centrale di una storia o di un sub-plot (storie parallele o secondarie). TALENT SHOW: varietà basato sulla competizione di concorrenti che eccellono in una particolare abilità (canto, danza, etc.). TALK SHOW: programma televisivo di stampo giornalistico basato su interviste e conversazioni di varia natura tra un conduttore e gli ospiti. TV DEL DOLORE: genere televisivo presente soprattutto in contenitori e talk show nei quali si punta l’attenzione su fatti dolorosi per suscitare forti emozioni nel pubblico. TV MOVIE: film prodotto e realizzato appositamente per la diffusione televisiva. VOICE OVER: detta anche voice off, è una voce fuori campo che commenta le immagini che scorrono sullo schermo. Può essere la voce di un personaggio non inquadrato o i pensieri di un personaggio in scena. note professionali degli autori ELISABETTA SCALA Pedagogista ed esperta di media e minori è ormai da 18 anni impegnata nella direzione dell’Osservatorio Media del Moige. In qualità di Responsabile dell’Osservatorio coordina le attività di monitoraggio degli esperti sui programmi televisivi, di analisi delle segnalazioni degli utenti e i contatti con le autorità competenti. Per l’Osservatorio segue anche gli altri media, quali cinema, internet, telefonia mobile; tutto nell’ottica della tutela dei minori e delle famiglie. Esperta di media-educazione, di psicopedagogia dello sviluppo umano dall’infanzia all’adolescenza e di educazione familiare, e avendo approfondito il tema della trasmissione multimediale dei messaggi e dei modelli sociali, coniuga tutto questo nell’analisi dei programmi televisivi. Per il Moige è anche Vicepresidente. Dal 2011 è membro del CNU – Consiglio Nazionale degli Utenti, organo consultivo per la tutela degli utenti presso l’AGCOM. PALMIRA DI MARCO Dottoressa di ricerca in italianistica con indirizzo in storia del cinema italiano, si è occupata di documentari e inchieste televisive nell’Italia degli anni ‘50 e ‘60. La tesi di dottorato dal titolo “Un ritratto in movimento, l’Italia vista da Mario Soldati.”, ha vinto il premio letterario “Mario Soldati” nel 2014 consegnato a Torino dal Centro di Ricerca “Mario Pannunzio”. Ha conseguito un Master di II livello in Ideazione, Management e Marketing degli eventi culturali diretto dal professor Alberto Abruzzese presso la facoltà di Sociologia dell’Università di Roma “La Sapienza” nel 2003 e si è occupata di marketing e comunicazione in ambito cinematografico per Istituto Luce, Teodora Film e Bolero Film. Ha insegnato Linguaggio audiovisivo presso l’ Istituto di Stato per la Cinematografia e Televisione “Roberto Rossellini” di Roma. È abilitata all’insegnamento delle materie letterarie e attualmente è insegnante di ruolo nella scuola secondaria di primo grado. FRANCESCO LA ROSA Nasce a Napoli, da papà partenopeo e mamma ciociara, ma cresce a San Giorgio a Cremano, la città di uno dei suoi miti: Massimo Troisi. Dopo la maturità classica si iscrive e conclude il corso di laurea triennale in Scienze della comunicazione all’Università di Salerno. Poi si sposta a Roma per laurearsi, nel 2013, in Editoria multimediale e nuove professioni dell’informazione all’Università La Sapienza. Ama l’azzurro del mare e del Napoli ma la sua vera passione è la tv, un amore che sboccia definitivamente durante l’avventura a Radio Sapienza, la webradio del primo ateneo romano. Qui idea, scrive e conduce format sul mondo della televisione e dello spettacolo, oltre a collaborare alla realizzazione di trasmissioni sportive. È giornalista pubblicista. Attualmente lavora in una media research company e scrive di tv per la testata on-line www.maridacaterini.it. 337 Finito di stampare nel mese di giugno 2016 2007 r l Tipografia Gemmagraf 2007 s.r.l. via Tor dè Schiavi, 227 - 00171 Roma Tel. 06 24416888 - Fax: 06 24408006 [email protected] - www.gemmagraf.it