Gestione dell`emergenza subacquea: analisi del rischio

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Gestione dell`emergenza subacquea: analisi del rischio
Gestione dell’emergenza subacquea: analisi del rischio
Dr Alberto Fiorito
Nata come strumento essenziale per il trattamento delle patologie subacquee, la camera
iperbarica è diventata ormai un mezzo di lavoro per la medicina interna. Anche l’impiego
nell’emergenza è decisamente ridotto e, in questo settore, l’emergenza subacquea rappresenta
una percentuale minima.
Le ragioni sono essenzialmente due: da un lato è aumentato il numero delle applicazioni
dell’ossigeno iperbarico in settori non di emergenza e non subacquei; dall’altro, pur aumentando il
numero dei praticanti delle attività subacquee, il numero degli incidenti rimane molto basso.
Una cosa non è cambiata: l’estrema gravità delle patologie cerebrali e midollari che possono
interessare il subacqueo incidentato. Si tratta infatti di patologie che interessano per lo più giovani
e che se non correttamente trattate e gestite possono lasciare esiti invalidanti, con conseguenze
drammatiche per l’infortunato e la sua famiglia e con costi elevati per la gestione delle
conseguenze.
Questo è il motivo per cui alla struttura che è preposta alla gestione di una impianto iperbarico è
richiesta la massima preparazione e prontezza nel riconoscere e gestire correttamente un
infortunio subacqueo.
In questo lavoro abbiamo voluto prendere in considerazione i vari livelli in cui si può rendere
necessario l’intervento di soccorso per un infortunato subacqueo. La divisione in livelli ricalca
quella che viene fatta in ambito militare quando, in fase di programmazione, si organizza
l’assistenza sanitaria alle truppe che sono impegnate in area di operazioni. Abbiamo infatti
considerato quattro livelli di intervento e per ciascuno di essi abbiamo valutato compiti,
responsabilità e, soprattutto, problematiche.
Primo livello
Agente
Azione
Problemi
Soluzioni
Compagno
Comprensione
d’immersione
problema e della sua sanitario. Non conosce
del Il subacqueo non è un Formazione
gravità. ABC
Organizzazione
trasporto
le
e
modalità
soccorso
e
del
del
trasporto
Allertamento soccorsi
Il primo livello di soccorso è rappresentato dal compagno d’immersione. Se vogliamo il primo
passo sarebbe quello di evitare l’incidente e dunque dedicare spazio ad una corretta prevenzione
e programmazione dell’immersione, ma in questa sede consideriamo l’incidente come già
avvenuto. Il compagno d’immersione ha una serie di necessità, prima fra tutte quella di
salvaguardare la propria sicurezza. Dovrebbe poi essere in grado di capire che si tratta di un
incidente e di valutarne la gravità. Nel dubbio gli viene insegnato di trattare il caso come se fosse il
peggiore. Questo è il primo possibile livello di intervento. Per quanto le didattiche subacquee si
stiano impegnando, i livelli di formazione non sono ancora ideali. L’optimum richiesto dovrebbe
essere quello di avere rudimenti di medicina subacquea, dell’ABC della rianimazione
cardiopolmonare e conoscere il sistema di allertamento dei soccorsi.
Diremmo che il punto debole di questo livello è rappresentato dalla formazione.
Secondo Livello
Agente
Azione
Problemi
Soluzioni
Medico
Pronto soccorso
Eccessiva perdita di tempo
Formazione
Smistamento
Scarsa
conoscenza
del
problema.
Gestione
burocratizzata
del paziente
Il secondo livello è costituito dal pronto soccorso medico ospedaliero. Se non v’è dubbio che
l’infortunato sia giunto in buone mani, qualche riserva va ancora fatta per ciò che riguarda la
gestione dello stesso, specie quando l’ospedale non è dotato di un servizio iperbarico e si trovi a
dover usufruire di una organizzazione a distanza e/o privata. Ancora oggi vi sono casi di ritardo
nell’invio dell’infortunato verso un centro iperbarico
Terzo livello
Agente
Azione
Problemi
Centro
Trattamento
Ritardo nella ricezione del Aggiornamento
iperbarico
definitivo
paziente.
Scarsa
Soluzioni
e
addestramento costante.
abitudine
all’emergenza subacquea
Presso il centro iperbarico viene effettuato il trattamento definitivo. È ideale che un infortunato
subacqueo arrivi al centro entro due ore dall’insorgenza dei sintomi. Qualche problema potrebbero
incontrare quei centri che non sono abituati e costantemente addestrati alla gestione
dell’emergenza subacquea, a causa di alcuni automatismi non efficaci e di esperienza ridotta. Per
questi centri è essenziale programmare una costante attività di addestramento e simulazione di un
incidente subacqueo.
Quarto livello
Agente
Azione
Problemi
Riabilitatore
Tentativo
di Scarsi e lenti risultati
recupero
di Atteggiamento psicologico iperbarici per il trattamento
eventuali esiti
negativo
Soluzioni
Accordi
con
i
centri
precoce.
Associazione
iperbarico
ossigeno
acqua
e
riabilitazione
Il quarto livello riguarda la gestione delle conseguenze a seguito dei trattamenti iperbarici.
Abbiamo voluto sottolineare l’importanza di un collegamento diretto tra centro iperbarico e centro
di terapia riabilitativa, ma anche l’importanza di un supporto psicologico nei confronti di quelle
personalità che tendono a lasciarsi abbattere dalle avversità piuttosto che reagire con
atteggiamenti positivi.
Conclusioni
L’incidente subacqueo grave è un evento raro, ma richiede una gestione al massimo grado a tutti i
livelli
d’intervento.
Per
questo
motivo
si
sottolinea
l’importanza
della
formazione
dell’addestramento alla gestione dell’emergenza in ogni punto della catena del soccorso.
Riferimenti dell’autore
Dr Alberto Fiorito Ufficiale Medico Marina Militare La Spezia
Tel 0187 21898 - Mail [email protected]
e