FeN 373 - Pirelli
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FeN 373 - Pirelli
all’interno Periodico di informazione per il personale del Gruppo Pirelli in Italia n. 384 - ottobre 2007 Salone di Francoforte 2007 Verso la leadership nel Centro-Europa ‘Pirelli Factory Tour’ Pirelli e Metzeler in festa iridata Da Ferrari e Bentley, Pirelli si conferma ancora una volta partner di primo equipaggiamento delle supercar più prestigiose. In primo piano anche l’impegno per l’ambiente, con il nuovo Cinturato ecologico P4 presentato sulla ‘Panda Aria’ di pag. 4 Fiat. Prosegue il processo di internazionalizzazione di Pirelli RE, che in partnership con Deutsche Bank e Unicredit Group acquisisce l’importante gruppo immobiliare tedesco BauBeCon e avvia due nuove società in Romania e pag. 5 Bulgaria. Si è concluso il primo test itinerante dalle tecnologie ultrasofisticate della BU Moto: 5 uomini Pirelli in sella a maxi enduro hanno provato le reali condizioni di guida di 11 paesi, monitorati da un satellite, dalla Sicilia al Regno Unito attraverso i Balpag. 6 cani. Anche quest’anno lo Scorpion MX è salito con Steve Ramon sul gradino più alto del podio MX1, regalando a Pirelli il 48° titolo mondiale. Orgoglio anche per il risultato del 6 Days Extreme, affermatosi nelle tre classi delpag. 7 l’Enduro. L’accordo con le istituzioni locali dà il via al conto alla rovescia per la realizzazione del nuovo polo industriale in Piemonte. I lavori inizieranno nel primo trimestre 2008 Pubblicazione non in vendita - Reg. Trib. Milano n. 1813 del 3/12/1949 Nasce a Settimo la Pirelli del futuro Gli impianti esistenti saranno sostituiti da una grande fabbrica integrata per la produzione di pneumatici vettura e autocarro, all’avanguardia per tecnologie e mix di prodotto. Particolare attenzione ad ambiente, qualità architettonica e formazione. Il consolidamento delle radici italiane di Pirelli si affianca all’espansione internazionale L a nuova vita di Pirelli a Settimo Torinese è cominciata il 13 luglio 2007. In quella data, l’azienda e le principali istituzioni locali (Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Settimo Torinese) hanno firmato un accordo quadro finalizzato alla nascita di un polo industriale all’avanguardia per la produzione di pneumatici vettura e autocarro. L’intesa, preceduta da un protocollo sottoscritto a fine 2006 tra Pirelli e il Comune di Settimo, è stata affiancata, il 15 ottobre scorso, da un accordo di ricerca tra Pirelli Tyre e il Politecnico di Torino. L’iniziativa ha un obiettivo chiaro: garantire un futuro di sviluppo di lungo periodo alla presenza industriale di Pirelli a Settimo Torinese, attraverso la realizzazione dello stabilimento di pneumatici più moderno al mondo. Una fabbrica di nuova generazione, destinata a diventare un centro di eccellenza in termini di efficienza, competitività, innovazione tecnologica, qualità della produzione, impatto ambientale, condizioni di lavoro e rapporti con la comunità locale. Il progetto è coerente con la strategia di sviluppo del Gruppo Pirelli, i cui capisaldi sono l’espansione internazionale per portare produzioni ad alta qualità e tecnologia con una forte impronta italiana nelle aree del mondo a maggiore crescita e la valorizzazione delle proprie radici attraverso il consolidamento della presenza industria- le in Italia. «A Settimo – dichiara Francesco Gori, amministratore delegato di Pirelli Tyre e firmatario per il Gruppo dell’accordo del 13 luglio – vogliamo vincere la scommessa dell’innovazione. È l’elemento che può consentire al nostro Paese di acquisire competitività. Crediamo fortemente nel Made in Italy: stiamo crescendo nelle principali aree del mondo che presentano un forte tasso di sviluppo, dalla Cina al Sud America passando per la Romania, ma vogliamo mantenere in Italia la produzione che testimoni la nostra eccellenza tecnologica». UNA TRADIZIONE LUNGA 60 ANNI Le ambizioni che accompagnano il progetto sono all’altezza della tradizione di Pirelli a Settimo. Una storia iniziata circa 60 anni fa, prima ancora che Ipotesi del progetto del nuovo polo industriale di Settimo Torinese (rendering) Settimo acquisisse il titolo di Città, con la realizzazione dello stabilimento di via Torino (dedicato in un primo tempo alla produzione di camere d’aria e poi, ottobre 2007 - n. 384 a partire dagli anni ’60, agli pneumatici per vettura), alla quale ha fatto seguito, negli anni ’80, l’acquisizione della fabbrica di pneumatici autocarro ex Ceat di via Brescia. L’integrazione tra due differenti culture aziendali è stata laboriosa e complessa, ma le soddisfazioni e i risultati non sono mancati. Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino, e Francesco Gori, amministratore delegato di Pirelli Tyre, dopo la firma dell’accordo di ricerca IL NUOVO POLO UN NUOVO SCENARIO COMPETITIVO pag. 2 Con il passare degli anni, tuttavia, molte cose sono cambiate, a cominciare naturalmente dallo scenario competitivo mondiale. La concorrenza di nuovi produttori caratterizzati da costi molto più bassi e la progressiva obsolescenza degli stabilimenti esistenti hanno determinato, soprattutto in Europa, fenomeni di delocalizzazione produttiva verso altri paesi. I mutamenti del mercato si sono fatti sentire anche nel torinese, dove la grande espansione industriale degli anni Cinquanta e Sessanta ha progressivamente lasciato spazio, come si legge nelle premesse dell’accordo del 13 luglio, a una «parziale deindustrializzazione e trasformazione del tessuto imprenditoriale in attività legate al mondo del terziario e dei servizi». In questo scenario, Pirelli rappresenterà una significativa eccezione: grazie all’impegno del management e dei dipendenti dell’azienda e alla partnership con le istituzioni locali non si parlerà di deindustrializzazione ma di ‘reindustrializzazione’. Pirelli, dunque, resterà uno dei principali motori dell’economia della città e uno dei più importanti soggetti industriali dell’intero Piemonte. «La sfida che vogliamo lanciare da Settimo – dichiara Fabrizio Rutschmann, direttore del personale del Gruppo Pirelli e responsabile del progetto – è di guardare con occhi diversi la concorrenza internazionale: non come una minaccia da subire, ma un’opportunità per migliorarsi. Settimo deve diventare una fabbrica che sia il punto di riferimento che tutti i concorrenti cercano di battere. Affinché ciò avvenga, è molto importante il fattore umano, a partire dalla volontà, dalla mentalità e dall’orgoglio di appartenenza per garantirsi un futuro di lungo periodo». Nel ribadire che «Pirelli è un’azienda importante per Settimo sin dagli anni ’50», il sindaco della città Aldo Corgiat Loia ha sottolineato che il nuovo polo, «frutto di un patto per il territorio», costituisce «un passaggio fondamentale, che consolida la presenza del Gruppo Pi- relli a Settimo Torinese, nell’ambito della strategia complessiva dell’Amministrazione Comunale, che sta lavorando per favorire la permanenza degli insediamenti produttivi e la reindustrializzazione del territorio». IL PIANO DI RILANCIO DI SETTIMO Il piano di rilancio industriale viaggia in parallelo con un progetto di valorizzazione e riqualificazione urbanistica dell’area di via Torino. Lo schema è semplice e prevede il trasferimento delle attività produttive attualmente svolte nello stabilimento vettura, che ormai avverte il peso degli anni, nell’area dello stabilimento per pneumatici autocarro di via Brescia. Contestualmente, come previsto dagli accordi con le istituzioni, Pirelli cederà la proprietà di via Torino, che sarà destinata a progetti di grande rilevanza economica e sociale per la comunità di Settimo, nel settore residenziale e nei servizi alle imprese. Il punto qualificante del progetto è racchiuso proprio in questa operazione: i proventi della cessione, ancora difficili da quantificare ma certamente nell’ordine di diverse decine di milioni di euro, saranno interamente reinvestiti nei lavori di ammodernamento e ampliamento del sito produttivo di via Brescia, che diventerà un polo industriale integrato di ultima generazione. P Zero Corsa e ‘P Zero the Hero’, che saranno prodotti a Settimo Torinese, sulla Lamborghini Gallardo Superleggera (sinistra) e sulla Porsche 997 (destra) Il nuovo impianto si estenderà su un’area di 240mila metri quadri: la fabbrica vera e propria occuperà circa 120mila metri quadri, raddoppiando la superficie del sito attualmente esistente. La produzione annua, a regime, sarà di oltre 3,5 milioni di pezzi. «L’elemento distintivo del polo di Settimo, al di là dei volumi, sarà il contenuto della produzione, che punterà ai clienti top e ai segmenti di mercato a più elevato valore aggiunto. La nuova fabbrica sarà dotata delle migliori tecnologie in possesso del Gruppo e realizzerà i nostri prodotti di eccellenza. Settimo diventerà il simbolo del posizionamento di Pirelli sui mercati mondiali», spiega Gori. LA CENTRALITÀ DEI PRODOTTI: MISSIONE ALTO DI GAMMA Il nuovo polo, infatti, assicurerà un elevato mix di prodotto e sarà focalizzato sulla produzione di pneumatici alto e altissimo di gamma. Nel segmento vettura, il focus sarà sulle misure dai 16 ai 21 pollici: dal P6, P7 e successori alle gamme PZero Nero e Rosso, dai segmenti Ultra High Performance Premium (PZero Stradale, PZero Corsa) al nuovo PZero The Hero, fino agli pneumatici da competizione. La produzione sarà destinata ai principali mercati per l’alto di gamma (in particolare Europa e Nord America) e alle più prestigiose case auto (Maserati, Ferrari, Lamborghini, Bmw M6, Aston Martin, Jaguar, Bentley, Porsche GT3). Anche nel segmento autocarro si punterà sui prodotti con un mix più ricco e a maggiore tasso di crescita, da destinare ai mercati mondiali di riferimento, e saranno attivate operazioni di upgrading di processo per migliorare le tecnologie dei macchinari utilizzati. «Dal punto di vista della produzione – commenta Maurizio Boiocchi, direttore ricerca e sviluppo di Pirelli Tyre – Settimo farà un salto di qualità senza precedenti. Il nuovo polo diventerà la sede naturale in cui realizzare le gamme più performanti e a maggiore contenuto tecnologico del nostro portafoglio. La partnership con il Politecnico di Torino, inoltre, gli ottobre 2007 - n. 384 attribuirà un ruolo centrale anche nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo». COMPETITIVITÀ, INNOVAZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE L’elevato mix e il consolidamento dei volumi produttivi saranno consentiti dall’utilizzo delle più avanzate innovazioni tecnologiche e di processo della ricerca Pirelli. Su tutte spiccano il Next MIRS (Modular Integrated Robotized System), ovvero l’evoluzione del rivoluzionario sistema robotizzato brevettato da Pirelli, e le principali tecnologie CCM (Continuous Compound Mixing), un sistema avanzato per la produzione delle mescole. «Insieme all’introduzione del MIRS di nuova generazione– sottolinea Giovanni Pomati, direttore operations di Pirelli Tyre – il polo industriale di Settimo sarà un ‘contenitore’ di molte innovazioni tecnologiche del processo tradizionale, che avranno forte impatto sulla specifica del prodotto e sulla qualità dello stesso (controlli al 100% e tracciabilità totale), oltre che sull’ergonomia della fabbrica (revisione dell’handling)». Sul fronte della ricerca, il ‘piano Settimo’ prevede un legame più stretto con il Politecnico di Torino, con il quale il 15 ottobre è stata firmata una convenzione-quadro che prevede lo svolgimento di attività di ricerca in partnership e il finanziamento di una cattedra in Ingegneria Meccanica. «Il valore aggiunto di questa collaborazione – dichiara il prof. Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino – è rappresentato dall’unione tra la tradizione industriale e la capacità di innovazione del Gruppo Pirelli e le attività di ricerca fortemente innovative del Politecnico nell’engineering, che ormai hanno raggiunto livelli di eccellenza con oltre 1.800 persone dedicate, tra professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca. Insieme a Pirelli, vogliamo continuare a portare tecnologia nel settore pneumatici, già fortemente innovativo, contribuendo nello stesso tempo allo sviluppo del nostro territorio. Il nuovo polo di Settimo, infatti, ci offre un’ottima opportunità di fare trasferimento tecnologico a favore di un grande insediamento produttivo». La convenzione era stata anticipata, nel giugno scorso, da un accordo per l’ulteriore innovazione dei processi e dei prodotti dello stabilimento e per ridurre l’impatto ambientale del nuovo sito industriale. L’ambiente sarà, infatti, un altro dei tratti distintivi della nuova Settimo: il progetto prevede minori consumi di energia e acqua, una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e dell’inquinamento acustico, la realizzazione di nuovi impianti di aspirazione, l’utilizzo di fonti alternative (a partire dal fotovoltaico) e un forte miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie di tutti gli ambienti di lavoro. UN POLO DI GRANDE QUALITÀ ARCHITETTONICA Insieme all’impatto ambientale, grande cura sarà riservata anche alla qualità architettonica e progettuale e alla funzionalità del nuovo polo industriale, che sarà concepito da un architetto di fama mondiale il cui nome è ancora top secret. È ll pneumatico gigante Amaranto FH 85 per autobus e truck sarà prodotto nello stabilimento di Settimo Torinese inoltre in corso un dialogo con lo Stato, la Regione Piemonte e gli enti locali al fine di attivare eventuali canali di finanziamento per i processi e i macchinari più innovativi del nuovo stabilimento. IL PIÙ IMPORTANTE PIANO DI FORMAZIONE PER LA FABBRICA INTEGRATA Ma più di ogni altra cosa sarà decisivo il fattore umano, la sua preparazione, il suo orgoglio di appartenenza, la sua passione per il prodotto e il suo senso di responsabilità. Il forte contenuto di tecnologia e competitività del nuovo stabilimento richiederà all’azienda e a tutti i dipendenti coinvolti nel rilancio di Settimo grande impegno e motivazione al lavoro. «Per i lavoratori – dichiara Rutschmann – il nuovo polo non rappresenterà solo la garanzia della continuità della presenza di Pirelli a Settimo, ma anche una sfida e un’opportunità professionale. La missione del nuovo stabilimento, concepito per servire clienti e segmenti di mercato a più alto valore aggiunto, comporterà una sempre maggiore focalizzazione delle nostre risorse sui temi del prodotto, dei processi, della qualità, dell’innovazione. Per questa ragione stiamo predisponendo uno dei più imponenti progetti di formazione e riqualificazione della storia del Gruppo Pirelli, che coinvolgerà sia i dipendenti vettura sia quelli autocarro e sarà condiviso con i rappresentanti dei lavoratori». La nuova fabbrica sarà innovativa anche dal punto di vista organizzativo: «il singolo lavoratore – conferma Pomati – avrà un ruolo sempre più centrale, nell’ambito di un processo di miglioramento continuo indispensabile per il raggiungimento di livelli di eccellenza sulla qualità del prodotto». La progettazione dell’impianto è stata concepita con i criteri più moderni, a partire dalla disposizione del processo produttivo e dalla ottimizzazione degli spazi, prevedendo un maggiore contenuto di tecnologia e automazione, in particolare nell’area Veduta di un impianto robotizzato MIRS™ destinata all’altissimo di gamma. Ciò determinerà nei prossimi tre anni una tendenza al calo graduale degli organici rispetto ai circa 1.600 dipendenti attuali, per la quale tuttavia Pirelli esclude il ricorso ad azioni traumatiche. «Nello scenario attuale – spiega Rutschmann – qualità dei prodotti, tecnologia e competitività sono indispensabili per continuare a produrre in paesi a elevati costi come l’Italia. A Settimo abbiamo scelto di restare e di essere competitivi, creando un polo industriale che deve vincere la migliore concorrenza. Per questo stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le parti sociali coinvolte e stiamo programmando di investire sensibilmente sulle nostre risorse umane». L’altra sfida, per il management e i dipendenti di Settimo, sarà l’integrazione tra due diverse realtà, vettura e autocarro, fino a oggi separate tra loro da qualche chilometro. «La realizzazione di un unico, grande stabilimento consentirà di avere delle sinergie gestionali ma, soprattutto, potrà favorire la collaborazione tra i lavoratori. Il nuovo progetto richiederà un ulteriore salto di qualità per creare un’unica e più forte comunità aziendale, integrata nella Città di Settimo e capace di garantire il successo del nuovo polo» conclude il direttore del personale di Pirelli. Tra i lavoratori di Settimo, intanto, cresce l’interesse intorno al progetto. «Sono stato positivamente colpito dall’investimento che sarà realizzato da Pirelli nel prossimo futuro – dichiara Stefano Piva, assistente di produzione – anche in considerazione della difficile realtà industriale italiana di oggi. Credo che sia necessario comunicare con chiarezza il progetto e le modalità di attuazione a tutte le persone coinvolte, al fine di far crescere l’entusiasmo, soprattutto in quanti lo renderanno possibile attraverso il loro impegno». «In qualità di rappresentante delle RSU – aggiunge Francesco Scarpino, membro dell’Esecutivo di Settimo Vettura – sto seguendo con interesse l’evoluzione del progetto: la mia valutazione non può che essere positiva, considerando che il nuovo stabilimento sarà si- pag. 3 ottobre 2007 - n. 384 Operai di Settimo Veicoli Industriali al lavoro curamente molto innovativo dal punto di vista tecnologico. Ritengo però necessario un approfondimento sugli aspetti occupazionali. Tra i lavoratori di Settimo, tutti molto giovani, c’è preoccupazione per il futuro ma al tempo stesso speranza per la solidità occupazionale che ci aspettiamo dal nuovo polo. Confido in una soluzione positiva, alla luce dell’impegno garantito da Pirelli e dal sindaco di Settimo». I PROSSIMI PASSI Per avere la garanzia di passare dalla carta alla realtà mancano ancora pochi, ma decisivi, pas- saggi, a partire dall’iter autorizzativo che consentirà la valorizzazione della proprietà Pirelli di via Torino, nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione urbanistica della Città di Settimo. Un passo necessario per supportare l’investimento nel nuovo polo. Gli enti preposti, in primis il Comune di Settimo, hanno garantito il loro massimo impegno. Pirelli, dal canto suo, ha già iniziato a prepararsi (e a investire) per poter avviare i primi lavori già nel primo trimestre del 2008 e tagliare il nastro entro la fine del 2009. Il conto alla rovescia per la fabbrica del futuro è già partito. ¤ Salvatore Ricco Ambiente e sicurezza di scena al Salone di Francoforte P Zero, i più amati dalle supercar Tra i debutti mondiali ed europei che hanno montato la P lunga in primo equipaggiamento, anche la nuova Golf GTI Pirelli realizzata con Volkswagen e l’ecologica ‘Panda Aria’. Presentato l’inedito invernale Winter W270 Sottozero pag. 4 A l 62° Salone internazionale dell’Auto di Francoforte, il ‘Made in Italy’ ha letteralmente incantato i visitatori con prodotti di grande impatto stilistico e tecnologico. Ferrari, Maserati e Fiat hanno dominato la scena come vere star confermando la partnership con Pirelli Tyre nelle scelte d’eccellenza. Ancora una volta nel segmento Ultra high performance P Zero è stato il pneumatico di riferimento: le sue qualità stradali – resa chilometrica, comfort e tenuta sul bagnato – e le sue prestazioni lo hanno infatti reso compatibile per l’equipaggiamento delle vetture ai massimi livelli del luxury-performance. Lo si è visto sulla nuovissima Continental GT Speed da 610 cv e oltre 320 orari della Bentley, che lo ha omologato e adottato per tutti i modelli presenti a Francoforte, incluso il prestigioso coupé Brooklands; Stand Pirelli: la sportivissima Golf GTI giallo ‘sunflower’ e i nuovi P Zero di colore rosso sulla sportivissima R8 e sulla grintosa RS6 presentate da Audi. Si parla P Zero anche sulla Volkswagen Passat R36, sul nuovo SUV compatto VW Tiguan, fino alle inedite Mercedes-Benz Classe C ‘T’ e BMV Serie 1 Coupé. Tra le novità del Salone si segnala il debutto dell’emozionante Ferrari F430 Scuderia, messa a punto sulla base delle esperienze accumulate nelle corse del Ferrari Challenge, da 15 anni legato a Pirelli come fornitore unico: per l’occasione la casa modenese ha scelto di calzare esclusivamente Pirelli P Zero Corsa. E Porsche non è stata da meno, poiché ha appena dato via libera all’omologazione tecnica del P Zero Corsa da 19 pollici sulla poderosa 997 GT2. Uno dei temi dominanti a Francoforte è stato l’emergenza ambiente e i costruttori hanno dimostrato di lavorare già da tempo a soluzioni credibili nel settore delle eco-novità. Allo stand Fiat è stata svelata la concept car ‘Panda Aria’, a minimo impatto, che adotta materiali ecocompatibili, riciclati o di origine naturale, e propone un inedito – e per ora sperimentale – motore bicilindrico da 900 cmc turbo e 80 Cv dotato del sistema ‘Multiair’ a doppia alimentazione, a benzina più miscela metano/idrogeno. Un dispositivo ‘Stop & Start’ gestisce lo spegnimento temporaneo del motore e il successivo riavvio in concomitanza con il funzionamento al minimo. A completare l’equazione ecologica ha provveduto Pirelli: la ‘Panda Aria’ è stata gommata con un nuovo pneumatico a basso impatto ambientale, il P4 Cinturato Pirelli, prima apparizione assoluta di una famiglia di pneumatici ecologici caratterizzati da nuove mescole e inedite gommature che garantiscono una resistenza ridotta al rotolamento, senza penalizzare le prestazioni e la sicurezza di mar- Salone di Francoforte 2007: la variante ‘estrema’ della Ferrari F430 Scuderia, gommata soltanto con i PZero Corsa cia. L’Ultraverde infatti migliora ulteriormente le doti dinamiche della vettura, come spazi di frenata e tenuta laterale e, con una guida accorta, aiuta a ridurre i consumi fino al 5%, producendo meno polveri sottili e contribuendo a contenere così le emissioni inquinanti (69 grammi/km di CO2). Tra gli eventi di Francoforte, presso lo stand Pirelli si è potuta ammirare una nuovissima Maserati Quattroporte GT S dal look decisamente sportivo e si è finalmente alzato il sipario sulla nuova Volkswagen Golf GTI Pirelli, che torna sul mercato a distanza di 25 anni dall’esordio, quando fu venduta in 10.500 esemplari in soli 6 mesi, un’auto oggi ricercatissima dai collezionisti. Presentata in anteprima lo scorso 17 maggio in Austria in occasione del Woethersee Volkswagen Rally, la nuova sportiva – esposta in contemporanea anche presso lo stand Volskwagen – coniuga stile e tecnolo- ottobre 2007 - n. 384 P4, il nuovo Cinturato ‘ultraverde’ scelto da Fiat per la versione ecologica della Panda gia italiane e d’Oltralpe. Un futuro da instant classic sembra già prenotato, grazie ad un equipaggiamento di serie con il nuovo PZero che ha ispirato anche il design dell’abitacolo, ai cerchi dedicati 5P Pirelli di 18 pollici in lega leggera e al motore più potente mai costruito per una GTI: 230 cv in grado di far toccare alla nuova Golf GTI Pirelli i 245 kmh e di raggiungere i 100 kmh in appena 6,8 secondi. Si scende a 6,6 nella versione con il cambio sequenziale a doppia frizione (DSG), optional, una potenza che colloca la Golf GTI Pirelli ai vertici del segmento con un occhio di riguardo per i consu- mi: 100 chilometri con solo 8,2 litri di carburante, che scendono a 7,9 litri con il DSG. Al Salone, Pirelli ha poi presentato per la prima volta in assoluto un pneumatico invernale omologato con indice W, cioè per velocità fino a 270 orari: si tratta di Winter W270 Sottozero che garantisce massima sicurezza, aderenza superiore e un grip d’eccellenza su neve e ghiaccio, sul bagnato e sull’asciutto, assicurando una copertura bistagionale, da metà autunno a primavera inoltrata. Dalla Bicocca a Francoforte. ¤ FeN Annunciate a luglio l’acquisizione dell’importante gruppo immobiliare tedesco BauBeCon e la nascita di Pirelli RE Romania e Pirelli RE Bulgaria Sempre più immobili al centro dell’Europa Con le oltre 27 mila unità immobiliari che si aggiungono a quelle rilevate a gennaio da DGAG, Pirelli RE si posiziona fra i principali gestori privati di portafogli residenziali in Germania e punta alla leadership nel mercato rumeno e bulgaro con due nuove joint venture P rosegue la strategia di internazionalizzazione di Pirelli RE, che a metà luglio ha annunciato due importanti operazioni all’estero. Prima l’acquisizione di BauBeCon, un importante gruppo immobiliare tedesco attivo prevalentemente nel settore residenziale, realizzata insieme ai fondi immobiliari di RREEF (Gruppo Deutsche Bank) e poi il proseguimento del processo di espansione nell’Europa CentroOrientale con l’avvio dell’attività in Romania e Bulgaria, in partnership con UniCredit Group. In Germania Pirelli RE e RREEF hanno acquisito dal fondo americano di private equity Cerberus il 100% di BauBeCon, con un patrimonio immobiliare di oltre 27 mila unità immobiliari in prevalenza resiPirelli RE: denziali, situate nelle città di Bersale a oltre lino, Hannover e Magdeburgo, € 3 miliardi che andranno ad aggiungersi a il patrimonio quelle di DGAG, la società tein Germania desca rilevata a gennaio da Pirelli RE insieme con Deutsche Bank. Il patrimonio gestito in Germania sale con questa acquisizione ad oltre 3 miliardi di euro (book value), pari a circa il 25% del totale degli asset in gestione, posizionando Pirelli RE tra i principali gestori privati di portafogli residenziali nel mercato tedesco. In partnership con UniCredit, sempre a metà luglio è stato sottoscritto l’accordo di joint venture per la nascita di Pirelli RE Romania (80% Pirel- pag. Da sinistra: immobili acquisiti nelle città tedesche di Düsseldorf, Essen, Hannover li RE-20% UniCredit Tiriac Bank, uno dei principali istituti di credito del paese con un totale attivo di 3,7 miliardi di euro, oltre 600.000 clienti ed una rete di 138 sportelli) e Pirelli RE Bulgaria (75% Pirelli RE – 25% UniCredit Bulbank, la principale istituzione finanziaria bulgara, con un totale attivo di oltre 3,8 miliardi di euro, oltre 1 milioni di clienti e 300 sportelli). Con queste due società, Pirelli RE punta a raggiungere una Immobili posizione di leadership anche tedeschi: nel mercato romeno e bulgaro, pari al 25% con un’offerta di prodotti imdegli asset mobiliari di qualità, con un’elein gestione vata componente di design e una particolare attenzione ai criteri di ecosostenibilità. Come avvenuto nel mercato polacco, dove la società opera con oltre 80 dipendenti e gestisce circa 300.000 mq di progetti di sviluppo residen- ziali, le due nuove joint venture mirano da un lato a sviluppare piattaforme locali di asset management e servizi specialistici e dall’altro ad attrarre capitali da primari operatori finanziari internazionali per coinvestire nei diversi segmenti immobiliari con particolare focus su progetti di sviluppo residenziale. La partecipazione sia di Pirelli RE che di UniCredit Tiriac Bank/UniCredit Bulbank negli investimenti immobiliari e nell’attività di asset management, garantirà un allineamento di interessi. Pirelli RE Romania e Pirelli RE Bulgaria si occuperanno della gestione e valorizzazione di progetti di sviluppo e di immobili, fornendo servizi specialistici sia per portafogli partecipati che di clienti terzi; Pirelli RE ha una call per salire al 100% delle attività di servizio che confluiranno in una service company locale, quando sarà raggiunta una dimensione di business adeguata. Al contempo la clientela delle Società avrà la possibilità di accedere ai servizi bancari offerti da UniCredit Tiriac Bank e UniCredit Bulbank. ¤ Simona Gelpi 5 ottobre 2007 - n. 384 Tecnologie sofisticate e una stazione orbitante per il ‘Pirelli Factory Tour’ Test sperimentali si mettono in moto Il Testing Department Pirelli della BU moto ha monitorato dal satellite un viaggio di 10.000 chilometri lungo le strade d’Europa per sperimentare nuove soluzioni per le maxi-enduro I pag. 6 l 10 settembre è partito da Giarre il ‘Pirelli Factory Tour-The Ultimate Tyre Test’, un esperimento che non ha precedenti nel mondo delle due ruote sia per metodo sia per tecnologie impiegate. Il test è stato progettato dalla BU Moto per sperimentare nuove rivoluzionarie soluzioni studiate dai tecnici Pirelli per le ‘maxi-enduro’. Per superare le artificiosità imposte dai test indoor e contemporaneamente mettere in atto una verifica severa, più realistica di qualsiasi proving ground del mondo, è stato necessario allestire un vero e proUn raid prio laboratorio a cielo aperper testare to, in funzione 24 ore su 24. sul campo Per diecimila chilometri, sotto le condizioni l’occhio di un satellite, sono locali stati testati tutti i fondi stradali, le reali condizioni d’uso di ogni mercato e i possibili desideri di ogni moIl ‘Pirelli Factory Tour’, dopo quindici giorni di viaggio, ha fatto rientro a Giarre il 25 settembre Milano, 24 settembre: gli uomini del ‘Pirelli Factory Tour’ accolti alla Bicocca da Francesco Gori, C.E.O. di Pirelli Tyre SpA tociclista: dalle curve a gomito alle salite da ‘scalare’, dal traffico convulso delle metropoli alle silenziose country road, sotto i più diversi cieli d’Europa. Cinque le moto utilizzate – tre BMW GS e due Honda Varadero – con un comune denominatore pneumatico, lungo un percorso che dalla Sicilia ha attraversato la Grecia, per raggiungere la Turchia fino all’Anatolia e ha poi affrontato una faticosa, lunga risalita attraverso i Balcani. È stata poi la volta di Bulgaria, Romania ed Ungheria, dell’attraversamento dell’Austria e delle veloci Autobahn tedesche per sbarcare in Olanda. E ancora Bel- gio e Francia prima di passare nel Regno Unito da dove, dopo aver riattraversato d’un fiato il suolo francese, il tour è approdato a Barcellona. Torino e Milano sono state raggiunte dopo aver Il ‘Pirelli Factory Tour’ in cifre TOTALE KM PERCORSI DALLE 5 MOTO: 49.965 MEDIA GIORNALIERA: 3.122,812 TOTALE LITRI BENZINA CONSUMATI: 2.956 CONSUMO MEDIO PER MOTO: 16,91 Km/L PAESI ATTRAVERSATI: 13 ETÀ MEDIA PILOTI: 42 ORE PERCORSE IN MOTO: 720 KM SOTTO LA PIOGGIA: 2.100 TEMPERATURA PIÙ BASSA: 4°C TEMPERATURA PIÙ ALTA: 32°C PUNTO PIÙ ALTO: 2.000 m sul livello del mare (Pirenei) PUNTO PIÙ BASSO: 140 m sotto il livello del mare (Eurotunnel) ottobre 2007 - n. 384 Due mondiali di successi su due ruote Campionato Mondiale Motocross 2007: Pirelli si aggiudica il Titolo MX1 Il 2007 è stato per il Motocross l’anno di Pirelli, dominatrice assoluta del Campionato Mondiale MX1. All’ultima gara il Titolo non era stato ancora assegnato, ma il vincitore del Mondiale sarebbe stato un pilota di casa Pirelli. Steve Ramon ha vinto il Titolo davanti a Kevin Strijbos e Joshua Coppins, per un podio tutto Pirelli che testimonia l’assoluta eccellenza degli pneumatici della linea Scorpion MX, capaci di assicurare in qualunque condizione e su qualunque pista la massima performance ed aggiudicarsi 6 del- Il salto del belga Kevin Strijbos, giunto secondo con Suzuki in MX1 le prime 7 posizioni del Campionato. Nel giorno del Titolo Mondiale, Pirelli si è inoltre aggiudicata il Campionato Europeo con il francese Gautier Paulin, e solo pochi giorni più tardi Yves De Maria ha centrato per Pirelli il Titolo n. 48 conquistando il Mondiale MX3. Luca Zaccomer Campionato Mondiale Enduro 2007: Metzeler festeggia il Titolo Mondiale nelle tre classi Ritornata all’off road nel 2005, Metzeler non ha lasciato spazio ai suoi avversari, vincendo per tre anni consecutivi il Mondiale Enduro, imponendosi dai ghiacci svedesi ai fettucciati oltre oceano in Canada e Stati Uniti, fino a celebrare i suoi campioni nell’ultima prova in Francia. Il week end francese è iniziato con il successo di Juha Salminen, che a sole cinque settimane dalla frattura di una clavicola si è aggiudicato in sella alla sua KTM il Titolo E1. Poca, pochissima attesa e sono ripresi i festeggiamenti in casa Metzeler: Mika Ahola ha conquistato il Titolo E2 davanti a Samuli Aro, regalando a Metzeler una fantastica doppietta. A completare il quadro fantastico Ivan Cervantes, già Campione la scorsa stagione con Metzeler nella E1, capace di ripetersi nella classe maggiore, la E3, precedendo Marko Tarkkala. Un risultato incredibile per Metzeler, capace di imporsi nelle diverse categorie con moto di marche e cilindrate diverse, e con piloti dallo stile di guida diverso, conquistando 5 dei 9 gradini mondiali grazie al suo 6DAYS EXTREME. Luca Zaccomer Il finlandese Juha Salminen, vincitore con KTM in classe E1 pag. Gli stabilimenti visitati dal ‘Pirelli Factory Tour’ Izmit, Turchia Slatina, Romania Targu Jiu*, Romania Breuberg, Germania Burton-on-Trent, Regno Unito Manresa, Spagna Settimo Torinese, Italia vettura e veicoli industriali vettura e cord filtri antiparticolato vettura e moto vettura vettura vettura * in costruzione L’arrivo del ‘Pirelli Factory Tour’ alla sede di Monaco di Baviera riattraversato la Francia del sud, sino alla discesa della penisola Italiana che ha portato il tour sui propri passi, in Sicilia, a Giarre, il 25 settembre. L’analisi scientifica del Testing Department Pirelli si è basata sui dati raccolti da un nuovo Data recording system che ha registrato ogni movimento dei cinque uomini Pirelli, ogni variazione di impiego delle moto, ogni reazione degli pneumatici: temperature, ambiente e asfalto – consuntivati giorno per giorno insieme alle usu- re – nonché le informazioni relative alla velocità al suolo e di rotolamento sugli assi, costante analisi di slip e registrazione in continuo della apertura farfalla del gas. Guglielmo Fiocchi, Vicepresidente Operations di Pirelli Tyre SpA, spiega: «Il Testing Department ha individuato e realizzato delle precise e rigorose metodologie di test, spesso condivise con le case motociclistiche. I collaudatori sono stati chiamati a compiere settimana dopo settimana migliaia di chilometri in ogni condizione, stressando il pneumatico all’inverosimile dopo che le macchine dell’indoor testing avevano fatto la loro parte». Nel testing-raid le moto sono state equipaggiate con il sistema K-Pressure™, la valvola intelligente sviluppata da Pirelli che consente di tenere sempre sotto controllo la pressione degli pneumatici con una semplice occhiata. L’abbigliamento dei motociclisti è stato curato dal partner Dainese, azienda leader nel settore che ha sviluppato una linea dedicata, con nuove soluzioni e materiali ad altissima tecnologia. Il tour ha raggiunto il cuore industriale Pirelli, nelle fabbriche e nelle sedi di tutta Europa, dove ha raccolto affetto, simpatia e partecipazione. Qui i collaudatori sono stati proclamati ‘sul campo’ ambasciatori di ciò che il nostro Gruppo ha realizzato nel mondo, in termini di conquiste industriali e tecnologiche ma anche di contributo alla creazione di migliori condizioni di vita nelle aree più disparate del Continente. ¤ FeN Pressione sotto controllo grazie a K-Pressure™ 7 ottobre 2007 - n. 384 Nell’anniversario della Pechino-Parigi, Pirelli ha calzato la Itala con le gomme di cento anni fa Le nuove nozze di Itala e Pirelli Come nel 1907, gli pneumatici prodotti per l’occasione hanno accompagnato la Itala alla conquista della Cina: una sfida tutta italiana che si rinnova nel tempo, celebrando i cento anni di vittorie Pirelli nelle attività del motorsport I pag. 8 l 31 gennaio 1907 il quotidiano francese ‘Le Matin’ lanciò la sfida divenuta poi celebre: si trattava di percorrere il tragitto – inimmaginabile per quei tempi – da Pechino a Parigi in automobile. Tutti sanno come andò a finire: a vincere l’impresa fu Itala, l’auto gommata Pirelli e guidata dal Principe Scipione Borghese. Come navigatore, ma soprattutto come cronista, Luigi Barzini, inviato del ‘Corriere della Sera’, che così descrisse ai lettori italiani questa cavalcata al volante: «Sulla strada, mantenuta sgombra da soldati cinesi, fra due ali di popolo muto, non rimangono che le cinque automobili, inseguentesi attraverso la capitale dell’Impero Celeste, a una velocità che non vi fu mai vista, e che forse non vi si vedrà mai più…». Fu davvero una scommessa avvincente: per macinare i 16.000 chilometri previsti dall’itinerario del Raid, tra mulattiere, lande desertiche, fiumi da guadare, con solo i pali del telegrafo come segnali stradali, si dovette far ricorso persino ai cammelli per assicurare il carburante ed i ricambi necessari. Dopo cent’anni Itala è tornata a Pechino percorrendo a ritroso il viaggio-avventura, con una sfida tutta italiana che si rinnova nel tempo perché in cento anni la geografia e la storia sono cambiate, ma la macchina è rimasta la stessa. Ripescata dal Museo dell’Automobile di Torino, lucidata e rimessa a punto, come nel 1907 Itala è stata dotata di pneumatici Pirelli, ricostruiti a mano con la stessa tecnica di allora, identici nella struttura e nel disegno del battistrada ma con mescole rese più sicure e resistenti dalla continua ricerca tecnologica del Gruppo. In particolare i tecnici Pirelli hanno studiato uno speciale sistema di conservazione in grado di mantenere inalterate le caratteristiche prestazionali e di sicurezza, anche dei ricambi. Pirelli, il ‘Corriere della Sera’, Iveco, Emilia Romagna Motor Valley, VeItala all’arrivo all’Ambasciata Italiana a Pechino il 20 settembre WRC 2008: pronto il nuovo pneumatico Pirelli da asfalto a basso impatto ambientale Come è noto, Pirelli Tyre SpA sarà il fornitore esclusivo del Mondiale WRC per l’intero triennio 20082010. A tale scopo, l’azienda sta lavorando febbrilmente allo sviluppo degli pneumatici destinati ai diversi fondi che gli equipaggi iscritti al Campionato del mondo affronteranno a partire da gennaio. Frutto di intense sessioni di test, la nuova copertura per fondi asfaltati si presenta come un prodotto innovativo, ecologicamente corretto. Spiega Mario Isola, Circuit Manager di Pirelli Competizioni: «È stato deliberato il pneumatico per l’asfalto, al termine di un’intensa serie di test effettuata in Sardegna, in Provenza e Spagna con il campione italiano Paolo Andreucci alla guida della Peugeot 307 Il PZero da asfalto sviluppato da Pirelli per il Campionato Mondiale di Rally 2008 WRC utilizzata da Gigi Galli in vari rally del Mondiale WRC 2006. Le sessioni di collaudo portate a termine hanno permesso a Pirelli di definire un pneumatico già sottoposto a valutazione positiva da parte della FIA e che vanterà un buon numero di elementi innovativi, tra cui spicca l’assenza nella sua fabbricazione dei cosiddetti olii pesanti. Il nuovo prodotto adotta infatti mescole battistrada capaci di rispettare già ora le normative sull’impatto ambientale che entrano in vigore nel 2010». Seguiranno entro breve i dati riguardanti le altre due gommature previste: quella per lo sterrato e quella per i fondi innevati e ghiacciati. Enrico Campioni ottobre 2007 - n. 384 Itala nel deserto del Gobi, nella bassa Mongolia Da Parigi a Pechino, le tappe di Itala attraverso undici nazioni, durante i due mesi di marcia nice Food e la fondazione Italia-Cina hanno sostenuto il progetto che si è realizzato sotto la supervisione di Overland, la celebre spedizione di camion che da anni esplora il nostro pianeta, resa popolaOverland ha re dal diario televisivo trasupervisionato smesso dalla RAI. l’intera Con la partnership delspedizione l’Automobile Clud d’Italia, la macchina italiana è partita lo scorso 20 luglio da Place de la Concorde, ha attraversato 11 nazioni, tra Euro- pa e Asia, ed è stata accolta il 20 settembre dall’Ambasciata italiana a Pechino alla presenza di giornalisti, ambasciatori e un pubblico entusiasta di ammiratori. L’anniversario della storica vittoria è stato l’occasione per celebrare il centenario dell’impegno sportivo Pirelli nelle competizioni motoristiche, insieme a tutti gli uomini che hanno reso possibile, oggi come allora, il trionfo del ‘made in Italy’ su strada. Ma le fatiche di Itala non sono terminate a Pechino: in occasione della tappa cinese del Campionato Mondiale 2007 di Formula 1, a Shanghai, le è stato riservato l’onore di un giro di pista. Così Itala, regina della strada, ha rubato la scena alle altre, portando con disinvoltura ed eleganza un secolo d’età a 95 km orari... ¤ FeN The Cal 2008: dodici mesi di erotismo a Shanghai firmati da Patrick Demarchelier Rio, la Côte d’Azur e Pasadina: questi i luoghi che hanno ospitato negli ultimi anni il celebre almanacco. E quest’anno la scelta di Pirelli è ricaduta sulla Cina e su Shanghai, un segno dei tempi che si evolvono. Da secoli l’impero Celeste è considerato la patria delle forme più raffinate di erotismo e quindi la scelta non poteva essere differente e il prossimo The Cal 2008 verrà presentato a novembre proprio a Shanghai. La dinamicissima metropoli, le sue strade e il peccaminoso quartiere francese con i suoi bordelli, hanno fatto da sfondo alle pagine che accompagnano lo scorrere dei mesi. Patrick Demarchelier, fotografo francese reso celebre da ‘Il Diavolo veste Prada’, ha scattato l’ultima edizione del Calendario Pirelli. Protagoniste di questa edizione numerose modelle emergenti e attrici internazionali come le australiane Gemma Ward e Catherine McNeil. Tra tutte un nome: Maggie Cheung celebre attrice dalla bellezza tutta orientale oggi conosciuta a livello internazionale per le sue interpretazioni in ‘Police Story’ (1985), ‘Super Cop’ (1992), ‘Actress’ (1992), ‘Chinese Box’ (1997), ‘In the Mood for Love’ (2000) e ‘Hero’ (2003). Fabia Snider Backstage – alcuni dei protagonisti di The Cal 2008: a sinistra, il fotografo Patrick Demarchelier con l’attrice cinese Maggie Cheung; a destra, le top model australiana Gemma Ward e olandese Doutzen Kroes pag. 9 ottobre 2007 - n. 384 A Venezia la Terza Conferenza sul Futuro della Scienza Un dibattito pieno di energia Scienziati a confronto sui temi dell’ambiente nelle tre giornate annuali promosse dalla Fondazione Tronchetti Provera insieme con le Fondazioni Umberto Veronesi e Giorgio Cini A pag. 10 ncora una volta la Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza, organizzata dalla Fondazione Silvio Tronchetti Provera insieme con le Fondazioni Cini e Veronesi, ha colto nel segno suscitando un dibattito vivace e appassionato su uno dei temi più controversi e cruciali per il destino della Terra. L’appuntamento veneziano – giunto ormai alla sua terza edizione dopo aver trattato del rapporto tra sapere scientifico e vita umana (edizione 2005) e dell’evoluzione in tutti i suoi aspetti (edizione 2006) – ha riunito dal 19 al 24 settembre scorsi esperti, studiosi e premi Nobel per discutere le prospettive dell’approvvigionamento energetico, il cambiamento del clima e la sostenibilità ambientale del nostro modello di sviluppo. La preoccupazione degli ambientalisti è stata ben sintetizzata in apertura della Conferenza con un video inviato via Internet dal famoso ecologo James Lovelock, il padre dell’ipotesi Gaia, che per primo ha raffigurato il nostro pianeta come un orgaL’impatto nismo vivente, capace quindi del clima anche di risposte ‘non lineari’. sulla salute Nel suo ultimo libro, ‘The redell’uomo venge of Gaia’, Lovelock lancia un forte allarme per la rapidità dei mutamenti climatici in atto: il riscaldamento della Terra e lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico e della Groenlandia procedono a velocità sempre maggiori. Umberto Veronesi, Presidente della Conferenza, ha messo in guardia contro le conseguenze profonde sulla salute dell’uomo causate dalla progressiva desertificazione del pianeta. «L’impatto delle variazioni climatiche sulla salute è forte soprattutto nei Paesi emergenti», ha osservato. «L’Occidente deve fronteggiare emergenze sanitarie diverse, per lo più legate ai comportamenti individuali. Per esempio, i tumori in aumento non sono legati alle variazioni ambientali, ma ad altri fattori che stiamo identificando sempre meglio, come i virus oncogeni o gli errori alimentari. Tutti vivremmo mediamente meglio in un ambiente più pulito e in un clima più piacevole, ma per ammalarsi di meno il punto più importante è imparare a proteggersi con comportamenti che riducano il rischio, e controllarsi regolarmente». Joachim Schellnhuber, fisico teorico a capo del Potsdam Institute e autorevole consigliere del premier tedesco Angela Merkel, ha indicato una data limite, il 2070, oltre la quale la crisi L’Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia, sede della Conferenza energetica e ambientale rischia di diventare irreversibile. Le fonti energetiche alternative sono in teoria numerose, ma tutte con costi e rischi ancora da stabilire: le più citate nella Conferenza sono state il nucleare, il solare, l’eolico, il geotermico, la riforestazione e le biomasse. Ma la prima frontiera, come ha sottolineato anche l’Amministratore Delegato di Enel, Fulvio Conti, è «diffondere la cultura dell’uso intelligente dell’energia e la lotta agli sprechi». Su questo fronte è attivo anche il Gruppo Pirelli, che da alcuni anni investe nel settore energetico ed ha brevettato un sistema per la produzione di combustibili derivati da rifiuti solidi urbani che consente di abbattere considerevolmente le emissioni nocive e di anidride carbonica. «Il vantaggio», ha spiegato Marco Tronchetti Provera, «è quello di affrontare una doppia emergenza: la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, quale è la frazione biodegradabile del rifiuto, e lo smaltimento dei rifiuti urbani. In Pirelli, inoltre, stiamo lavorando a progetti di ricerca e sviluppo industriale nei campi del fotovoltaico, delle celle a combustibile, dell’edilizia eco-compatibile e della mobilità sostenibile». In quest‘ultimo settore, oltre al carburante GECAM a basso impatto ambientale (noto anche coUmberto Veronesi, Presidente della Conferenza di quest’anno, introduce i lavori insieme ai rappresentanti delle altre due Fondazioni me ‘gasolio bianco’), ai filtri anti-particolato ed ai sensori per il monitoraggio di traffico e inquinamento, la ricerca Pirelli sta ottenendo buoni risultati anche nello sviluppo di materiali ad alta efficienza energetica e di soluzioni tecnologiche innovative per la riduzione dell’attrito da frizione (ad esempio, quello dei pneumatici sulla strada, oppure tra parti meccaniche nel motore), che a livello mondiale – è stato ricordato nella Conferenza – potrebbero far risparmiare la stessa quantità di energia prodotta da 100 centrali elettriche di medie dimensioni. Una curiosità: tra le tecnologie che possono aiutare a superare la crisi energetica c’è anche la genomica, utile per identificare nuovi geni in grado di facilitare la conversione e la produzione di biomasse. «Le piante utilizzate fino ad oggi hanno mostrato dei limiti in fatto di efficienza energetica», ha spiegato infatti Chiara Tonelli, Segretario generale della Conferenza e docente di Il ruolo genetica al Dipartimento di della Scienze Biomolecolari e Biogenomica tecnologie dell’Università Stacontro la crisi tale di Milano; «al momento, energetica le biomasse coprono meno dell’1% delle esigenze energetiche per i trasporti, sostanzialmente perché utilizziamo specie vegetali selezionate da millenni pensando alla resa alimentare, come mais, frumento, colza e canna da zucchero, che oggi vengono sfruttate invece per la produzione di etanolo e biodiesel. Occorre ora selezionare piante a basso impatto ambientale e alta resa ottobre 2007 - n. 384 Carlo Rubbia, Premio Nobel per la fisica, intervenuto alla Conferenza sul tema del nucleare energetica». Vivace il dibattito sul futuro dell’energia nucleare, che ha visto tra i protagonisti il Premio Nobel Carlo Rubbia e il fisico bielorusso Zhores Alferov, il francesce Jean Jacquinot, l’italiano Maurizio Cumo e altri. La Conferenza si è conclusa con l’approva- zione della ‘Carta di Venezia sul futuro dell’Energia’, che chiede ai governi di tutto il pianeta un intervento immediato. «In base agli attuali modelli di sviluppo – si legge nella Carta – le agenzie internazionali prevedono che entro il 2030 la domanda di energia aumenterà di oltre il 50%. L’energia non è isolata dall’ambiente. Pertanto, se non prendiamo le dovute precauzioni, il danno ambientale aumenterà parallelamente alla domanda di energia». In particolare, «le emissioni di anidride carbonica (CO2) aumenteranno più del 50% entro il 2030, e il danno sarà diffuso in tutto il pianeta. Anche i Paesi meno sviluppati, che hanno una minore domanda di energia, subiranno le conseguenze dei danni ambientali causati dai Paesi ad alto consumo energetico». Le risorse di combustibili fossili, che oggi coprono più del 70% del fabbisogno energetico mondiale, «non sono infinite: le riserve di petrolio dureranno forse altri cento anni e il carbone circa 400». Per questo gli scienziati definiscono un ‘dovere morale’ la ricerca di soluzioni per «ridurre progressivamente l’uso di combustibili fossili, aumentare l’efficienza energetica, sviluppare fonti alternative di energia pulita». La Carta di Venezia passa in rassegna le varie fonti energetiche, senza escluderne nessuna. «Il sole e l’atomo sono fonti di energia abbondanti e inesauribili; le biomasse, l’acqua e il vento sono risorse più limitate. Il sottosuolo è ricco di calore ed è una fonte potenziale di energia geotermica pulita e inesauribile». Inoltre «il consumo di energia può essere controllato con le nuove tecCarta di nologie e i nuovi materiali», Venezia: mentre le politiche a sostegno un appello di una produzione e un uso ai governi più efficiente dell’energia, innel mondo sieme con le tecniche di cattura e ‘sequestro’ del CO2, «possono ridurre significativamente le emissioni». «Tutte queste fonti e questi interventi offrono una soluzione al problema energetico. Per applicarle, tuttavia» – sostiene il documento conclusivo della Conferenza sul Futuro della Scienza – «occorre sviluppare la ricerca, aumentare gli investimenti e promuovere il dibattito a livello di pubblica opinione». ¤ Fabio Magrino Scomparso il 15 settembre Colin McRae, amico e pilota straordinario Il mondo del rally piange McRae Il più giovane campione del mondo nel rally è deceduto a soli 39 anni per un incidente aereo. Pirelli lo ricorda e lo celebra per le splendide vittorie offerte a tutto il mondo sportivo e automobilistico U n incidente in quota mentre sorvolava con il proprio elicottero una zona nei pressi della sua casa in Scozia: così McRae, la ‘libellula’, il ‘ragazzaccio’, ‘l’irriducibile’, ci ha lasciato per sempre. Colin McRae è stato uno dei più osannati protagonisti del Mondiale Rally e Pirelli ha condiviso con il campione scozzese tanti momenti di gioia grazie ai suoi successi sportivi: conquistò ben venti delle sue 25 straordinarie affermazioni alla guida di vetture gommate Pirelli. La memoria immediatamente torna ad alcuni momenti magici: il titolo iridato conquistato nel 1995, a soli 27 anni, su una Subaru Impreza, e poi la gioia della centesima vittoria dedicata a Pirelli, quando trionfò sempre su Subaru al Rally Safari 1997 e la centoventicinquesima vittoria nella serie mondiale (con la Ford Focus WRC, sempre al ‘Safari’ ma cinque anni dopo). Colin McRae al suo trionfo con Subaru e Pirelli al Rally Safari 1997 Dall’inizio della sua carriera rallistica in Scozia negli anni ‘80 fino al magnifico trionfo nel Mondiale, la fama di Colin McRae è cresciuta di pa- ri passo con il legame che lo vedeva sempre più vicino all’attività rallistica di Pirelli, anche grazie alla comune tensione al risultato. Fu un’autentica epoca d’oro del rallismo nello scorso decennio. Con gli pneumatici italiani Colin sfiorò il titolo mondiale in altre tre occasioni, nel 1996 e ’97 con la Subaru e nel 2001 sulla Ford. Il suo stile di guida, veloce e spettacolare, ne ha fatto un idolo popolare, una leggenda ben oltre i confini degli appassionati di automobilismo. Per Pirelli è stato un onore poter vivere tante vicende entusiasmanti insieme allo sfortunato campione, che rimarrà per sempre nei cuori di tutti. ¤ FeN pag. 11 ottobre 2007 - n. 384 Dicono di noi... Come vi siete organizzati per la produzione delle gomme? “I pneumatici da rally saranno prodotti in un nuovo stabilimento in Turchia. In realtà abbiamo un obiettivo ambizioso: vorremmo infatti riuscire ad omologare le gomme da asfalto anche per l’uso stradale, per montarle sulle normali vetture di produzione, ma ci stiamo ancora lavorando”… 24/09/07 01/09/07 pag. 12 …Hembery, perché la Fia ha richiesto un unico fornitore di pneumatici? “La ragione di base è da cercare nella voglia di ridurre i costi del Mondiale e la differenza di performance tra vetture con diverse gommature. In termini di costo, storicamente, circa il 20% di quello che si spende in test è utilizzato per provare le gomme. E pensiamo alla differenza di prestazioni che può affliggere un concorrente quando effettua una scelta sbagliata sui pneumatici. L’accordo con un singolo costruttore livella le performance delle auto da corsa.” Che gamma di pneumatici fornirete al team? “Saranno simili a quelli che vengono consegnati alle squadre che partecipano al Campionato Junior, che è già monogomma. Ma lo decideremo noi, non ci sarà contrattazione con i team. Verrà fornito un tipo di gomma da sterrato per le strade più sconnesse e un tipo per gli sterrati più lisci e veloci; ma saremo noi a decidere che tipo di gara sarà. E poi ci saranno due tipi di gomma per l’asfalto, una per l’asciutto e una per il bagnato. Anche in questo caso, il giorno della gara, saremo noi a stabilire se sarà da considerarsi asciutto o bagnato. Forniture speciali saranno consegnate per gli eventi su neve. Molti dettagli sono ancora in discussione e saranno definiti al momento della presentazione dei nuovi pneumatici.” Innovazione tecnologica e prodotti con doti qualitative e dinamiche d’eccellenza. Due caratteri tipici del Dna di Pirelli, che l’azienda milanese s’impegna a confermare anche nel sempre più strategico comparto degli pneumatici per automezzi pesanti. Lo testimoniano gli investimenti già effettuati, così come quelli previsti per il futuro, proprio nel settore che un tempo era denominato Gigante, e che oggi si preferisce definire Truck (…) oggi diretta da Ugo Forner, che da sempre rappresenta un fiore all’occhiello del colosso guidato da Marco Tronchetti Provera. «L’obiettivo della nostra unità – spiega il direttore marketing Stefano Gardini – consiste certo nel massimizzare la soddisfazione della clientela, ma soprattutto nell’essere pronti alle nuove esigenze che matureranno in futuro sul mercato mondiale. Ecco perché stiamo rafforzando le partnership con i principali produttori di veicoli industriali, lavorando a soluzioni innovative che ci permettano d’intervenire su aspetti come sicurezza e comfort, ma anche robustezza, minore resistenza al rotolamento e percorrenza chilometrica». In effetti, scorrendo l’elenco dei partner storici dell’azienda, ci si imbatte in molti dei marchi leader del settore mezzi pesanti che, dal 4 ottobre, saranno protagonisti tra i padiglioni milanesi del Transpotec Logitec: da Iveco a Fiat Professional, da Mercedes-Benz a Daf. E tra i numerosi modelli che montano pneumatici Pirelli in primo equipaggiamento figurano best seller della strada come Iveco Stralis e Trakker, Mercedes Actros, Man Tga e Daf XF105, quest’ultimo insignito del prestigioso riconoscimento di «Truck of the Year 2007». gna che Pirelli RE ha lanciato su Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Repubblica accogliendo l’appello di Cesvi a rompere il silenzio sulla drammatica situazione del Perù a un mese dal sisma che lo ha messo in ginocchio.”Il nostro ringraziamento va alla Pirelli RE per aver accolto la sfida a dare voce ai dimenticati del Perù e a Publicis che ha saputo cogliere lo stato d’animo del personale peruviano del Cesvi impegnato da un mese nei soccorsi” afferma Piangi Milesi, presidente di Cesvi. La foto fa parte del reportage realizzato da Filippo Mutani (…) Cesvi sta svolgendo un intervento d’emergenza con la distribuzione di generi di prima necessità e ha come obiettivo la ricostruzione di scuole e centri sanitari e la riabilitazione dei corsi idrici. ottobre 2007 … Ma l’idea del pneumatico sportivo/stradale che può reggere bene il confronto in pista con i racing “puri” è difficile da far accettare ad un’utenza che pensa, spesso sbagliando, che quando si parla di ginocchio a terra l’unica soluzione possano essere i “racing” in mescola (…) C’è assoluto bisogno di fare chiarezza sulle prestazioni e sul rendimento dei pneumatici stradali/sportivi, ed è per questo che abbiamo accettato di buon grado l’invito da parte della Metzeler di partecipare ad una prova di durata in pista utilizzando il loro prodotto di punta per le sportive stradali, lo Sportec M3 (…) Siamo andati su una pista velocissima come Siracusa, con le tre finaliste del Master Bike 2007: la vincitrice MV Agusta F4 312 R, la Yamaha R1 e la Triumph Daytona 675 (…) Temperature alte, pista velocissima, tester scatenati, moto superpotenti ed efficaci ciclisticamente: le condizioni peggiori per una gomma nel momento in cui la si usa in pista. Ebbene, nonostante questo, nonostante le moto fossero assolutamente di serie e nonostante la pista fosse stata rallentata con un “corridoio birillato”, per motivi di sicurezza, nei due punti più ostici del tracciato siciliano, abbiamo girato su tempi velocissimi (nell’ordine di 1’50”!) e per molto, molti chilometri, in piena e totale sicurezza… Come volevasi dimostrare! 28/09/07 L’immagine di un uomo con gli occhi sbarrati, fotografato nell’intimità della sua casa dopo la scossa devastante che ha ridotto il pavimento in macerie mentre la parete alle sue spalle sembra aprirsi in due. È l’immagine della campaPeriodico Associato all’ASCAI - n° 384 - ottobre 2007 z Direttore responsabile: Fabio Magrino - Redazione: Cinzia Storti - E-mail: [email protected] - Fax: 0285354451 Sede: Via G. Negri 10, Milano - Progetto grafico e realizzazione: the C’ comunicazione srl, Milano - Stampa: Tipografia Luigi Monti Srl, Saronno