Luigi Coppa in Germania

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Luigi Coppa in Germania
Luigi Coppa in Germania
Nei mesi di luglio e agosto 2008 Luigi Coppa è
stato presente in Germania, nella città di Regensburg, ad una mostra
insieme con Gerd Dengler, sul tema dell’anno
2008 “Acqua e Vino”, dal
titolo “Böhmisches Meer
& maghrebinische Dörfer” (Mare di Boemia e
paesi maghrebini).
Luigi Coppa - El Otted, 1981 21,5 x 27,5 cm
34 La Rassegna d’Ischia 5/2008
Luigi Coppa, nato nel 1934 a Forio nell’isola d’Ischia.
Già nel 1954 consegue il primo premio dell’Istituto
d’Arte di Napoli e nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma.
La sua vita è, tra l’altro, forgiata da un intimo rapporto
con l’Africa, dove suo padre visse per anni. Soggiorni
di studio in metropoli culturali italiane ed europee, in
città e regioni dell’Africa.
A Forio frequentò con assiduità il leggendario Bar
Internazionale. La sua opera si può suddividere sul piano
temporale e quello tematico: paesaggi, ritratti (194557), Africa Nera (Kenia, Uganda, Congo, Ruanda, Burundi. 1957-70), bambini, giocattoli, amanti (1970-76),
Maghreb (1975-2008).
Scelta delle mostre personali: Galleria Lambert,
Parigi (1950), Galleria Läubli, Zurigo (1960), Galleria Seifert-Binder, Monaco (1970), Galleria Il Fauno,
Torino (1971), Toninelli Arte Moderna (1975), Vieille
Charité, Marsiglia (1984), Centres Culturels Français
in Algeria, Annaba, Constantine, Oran, Tlemeen, Algier
(1980), Stadmuseum Palais Khuenburg, Graz (1991),
Villa Niscemi, Palermo (1996).
Nel 1997 Luigi Coppa, su invito del capoluogo Monaco, è ospite nella Villa Waldberta a Feldafing sul Lago
di Starnberg.
Nel 2001 la città di Padova, sotto il patrocinio della
regione Veneto espone una grande antologia sul Magreb
di Luigi Coppa.
Atelier in Forio d’Ischia.
Marion Gräfin Dönhoff, Luigi Coppa, Gerd Dengler
Napoli - Castel Nuovo/ Maschio Angioino, 11 - 28 settembre 2008
Antonio di Girolamo
Opee 1988 - 2008
Dal 10 al 28 settembre il Maschio Angioino / Castel Nuovo
ospita la prima antologica di Antonio di Girolamo (Opere
1988 – 2008), curata da Antonio Manfredi con il patrocinio
dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e in
collaborazione con l’Archivio delle Arti Contemporanee del
CAM_Casoria Contemporary Art Museum.
La mostra ripercorre venti anni di carriera del pittore napoletano attraverso circa settanta opere pittoriche ed installazioni
che rivelano il passaggio dall’informale ad un linguaggio
personale ed originale.
Con un allestimento cronologico, ben documentato,
la mostra delinea il percorso evolutivo dell’artista che ha
come filo conduttore il gesto inconscio. Da un’impronta
iniziale, prevalentemente gestuale, il cammino artistico di
Antonio di Girolamo oscilla tra segni fittissimi e ampie
campiture, resi con perizia e trasporto emotivo. I quadri
esposti mostrano colori accesi e sfumati che fanno da fondo
alle pennellate che caratterizzano la produzione del pittore. Gli infiniti graffi e le grandi curvature, sempre diversi,
riempiono la tela e materializzano il pensiero dell’artista.
La mostra propone la produzione di un artista passionale, la
cui meticolosità svela la naturale propensione alla definizione di pensieri attraverso linguaggi grafici e pittorici. Si può
infatti giustificare il cambiamento di stile del pittore, seppur
guidato da una coerenza di fondo, attraverso la volontà di
costruire spazi che rivelino la verità del sentire personale.
Il visitatore analizza l’evoluzione della pittura di Antonio
di Girolamo attraverso i passaggi e i cambiamenti che mostrano un mondo interiore irrequieto. Le macchie iniziali si
trasformano lasciando spazio alla curva che, infittendosi,
riempie le composizioni per poi rallentare la sua presa. Si
giunge, negli ultimi anni della produzione di Antonio di
Girolamo ad un personalissimo geometrismo che racchiude
i segni della precedente creazione. Sono in esposizione anche
i giochi tridimensionali dell’artista: sculture pittoriche che
ripropongono la decorazione infinita dei gesti decennali.
Il catalogo della mostra, edito da International Contemporary
Art Center Edition, è disponibile in formato multimediale
oltre che cartaceo.
La Rassegna d’Ischia 5/2008 35