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Si può fare Efficienza Energetica anche al cinema?
Il termine Efficienza Energetica è ormai sulla bocca di tutti, ma spesso non si ha piena consapevolezza del suo
significato. Si potrebbe pensare ad un concetto lontano e complesso, che riguardi esclusivamente le aziende che
decidono di ottimizzare l’utilizzo delle energie, attuando comportamenti di consumo oculati, minimizzando gli
sprechi energetici e l’impatto dell’attività produttiva sull’ambiente, anche attraverso l’implementazione di
tecnologie che sfruttino le energie rinnovabili.
Il tema dell’efficientamento energetico in realtà è tutt’altro che astratto e lontano;
è infatti approdato anche in contesti che non sembrano centrare molto con
questo mondo, come il cinema.
Si è ad esempio appena conclusa la diciannovesima edizione di CinemaAmbiente1,
festival che sta assumendo sempre più importanza nel panorama internazionale e
che vede la partecipazione di Legambiente ed Ecokids, premiando il miglio
documentario italiano sulle tematiche ambientali.
Ma come si può vivere l’efficientamento energetico nel mondo del cinema? Ce lo
spiega Edison2 durante il Festival dell’Energia 20163: in collaborazione con la casa
di produzione cinematografica e videogiochi Tempesta, Edison ha concepito il
progetto Edison Green Movie4 per sensibilizzare il mondo del cinema su un
corretto utilizzo dell’energia. Per raggiungere tale obiettivo, si è stilato un
protocollo destinato alle case di produzione che fornisca le linee guida per
analizzare l’impatto ambientale di una produzione cinematografica allo scopo di ridurlo. Le case cinematografiche
che avranno raggiunto gli obiettivi di efficientamento seguendo le linee guida indicate, riceveranno l’attestato
Edison Green Movie.
1
Sostenibile.com:“2XIXCinemAmbiente”(http://www.sostenibile.com/blog/2016/06/xix-cinemambiente/)
Edison:Edisoneilcinema(http://www.edison.it/it/edison-e-il-cinema)
3
Festivaldell’Energia:(http://www.festivaldellenergia.it/)
4
IdeeGreen:“EdisonGreenMovie:uncinemaattivamentesostenibile”(http://www.ideegreen.it/edison-greenmovie-cinema-attivamente-sostenibile-9168.html)
2
“Esistono già film che dichiarano lo zero carbon footprint, ma a
noi interessa andare oltre”, dicono da Tempesta “Stiamo
studiando la possibilità di fare cinema con un nuovo
atteggiamento […] il set di un film è una carovana, un villaggio
mobile, che mima e riproduce quasi tutto quello che avviene in
una vera città. Sul set si mangia, si dipinge, si cuce, si produce
energia, si costruisce e si distrugge, si bagna e si asciuga…
Inventare un protocollo di sostenibilità per un set
cinematografico è come studiare l’impatto di un villaggio
contemporaneo: diventa, scientificamente, un modello”.
L’iniziativa è stata accolta con successo dalle case di produzione e dal mondo cinematografico in generale, tanto
da essere presentato al 65° festival del Cinema di Cannes.
Le produzioni cinematografiche che hanno applicato questo comportamento di consumo energetico illuminato sono
diverse. Tra loro ricordiamo “Il ricco, il povero e il maggiordomo” di Aldo, Giovani e Giacomo, “Il Capitale Umano”
di Paolo Virzì e “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi.
Il mondo del cinema rappresenta un ottimo trampolino di lancio per la tematica efficientamento energetico,
soprattutto verso un pubblico che non è abituato a sentirne parlare in modo corretto e troppe volte lo vede
associato alla vendita di energie e non al loro utilizzo consapevole. Questi progetti contribuiscono quindi alla
creazione di una conoscenza collettiva che potrebbe aiutare il nostro paese a crescere sensibilmente sia come
atteggiamenti dei singoli, sia nel mercato globale energetico.
Luisa Pala,
IntelliMarketer - Marketing & Communication Specialist