ricostruzione del legamento crociato anteriore
Transcript
ricostruzione del legamento crociato anteriore
Ospedale di Lovere U.O. Ortopedia – Traumatologia Responsabile Dr. Carlo TREVISAN FOGLIO INFORMATIVO DI ATTO CHIRURGICO RICOSTRUZIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE Obiettivo Obiettivo dell’intervento è quello di ripristinare una funzione biomeccanica del ginocchio il più possibile fisiologica, riparando il legamento crociato anteriore lesionato. Descrizione Il ginocchio è una articolazione a ginglimo angolare. Concorrono a formare la superficie articolare l’estremità inferiore del femore e la Legamento Crociato parte prossimale della tibia e anteriormente la Anteriore Rotto faccia articolare della rotula. Le superfici articolari sono rivestite da cartilagine, un tessuto liscio che ne facilita lo scorrimento. I menischi sono due anelli semicircolari di fibrocartilagine, uno interno e uno esterno, interposti tra femore e tibia; hanno la funzione di ammortizzare i carichi e contribuiscono alla stabilità del ginocchio. Quattro legamenti, i crociati anteriore e posteriore ed i collaterali mediale e laterale, sono tesi tra femore e tibia assicurando la stabilità del ginocchio. La capsula è il tessuto che avvolge l’articolazione del ginocchio. I due legamenti crociati hanno la funzione di impedire il movimento di traslazione anteriore e posteriore della tibia rispetto al femore. Si chiamano crociati perché si incrociano al centro dell’articolazione. Le tecniche chirurgiche che mirano alla ricostruzione del crociato, si eseguono attualmente in artroscopia, nella maggior parte dei casi si ricorre ad un prelievo tendineo dal paziente stesso. I tendini più comunemente utilizzati sono: la parte centrale del tendine rotuleo oppure i tendini semitendinoso e gracile. Il trapianto prescelto è quindi posizionato all’interno della articolazione del ginocchio e fissato al femore e alla tibia con viti o chiodi riassorbibili. La durata dell’intervento è di circa 1 ora - 1ora 1 ½ e può essere eseguita sia in anestesia generale che loco regionale. Probabilità di successo I candidati ideali per la ricostruzione chirurgica dell’LCA sono i pazienti con una lesione acuta che conducono una vita attiva, e quelli con un deficit cronico dell’LCA che crei una instabilità funzionale capace di danneggiare i menischi. Generalmente si tratta di individui fra i 15 e i 45 anni d’età che praticano sport. Individui maggiori di 45 anni possono essere trattati se lo stile di vita e l’attività fisica praticata ne suggeriscono indicazione. Ospedale di Lovere. – U.O. Ortopedia – Traumatologia –Tel 035/3067240 Fax 035/3067276 SEDE LEGALE: Via Paderno, 21 – 24068 Seriate (BG) Tel. 035.3061.1 Fax 035.306 3 715 Internet: www.bolognini.bg.it – C.F. & P. IVA 02585160167 Ospedale di Lovere U.O. Ortopedia – Traumatologia Responsabile Dr. Carlo TREVISAN Eventuali rischi e complicanze (anche post operatorie): Il rischio Cosa succede Infezione della ferita Sindrome compartimentale Èvento raro ma possibile Da stravaso di liquido Fratture Nella sede di prelievo del tendine rotuleo può verificarsi una frattura di rotula Può verificarsi una lesione iatrogena del nervo infrapatellare del safeno che si manifesta con parestesie e/o anestesia Frequente Si possono formare dei trombi nelle vene delle gambe e questo può accadere anche in 1 paziente su 2 nonostante le misure preventive. Può verificarsi una lesione iatrogena di tendini o vasi che attraversano il campo operatorio Edema dolore e rigidità articolare diffusa e persistente E’ una capsulite che determina rigidità e dolore Alterazioni della sensibilià cutanea Rigidità articolare Trombosi venosa profonda Lesioni tendinee e vascolari Algodistrofia Artrofibrosi Sindrome del ciclope Emartro /Idrarto Rigidità e dolore in estensione causata da una calcificazione a livello della spina tibiale anteriore Può verificarsi emartro postoperatorio per lesioni vascolari dell’arteria genicolata, per asportazione della sinovia o per disturbi della coagulazione. L’idrarto è raro Cosa si può fare Antibioticoterapia Si devono tutelare le strutture vascolo nervose anche con una procedura chirurgica (fasciotomia) Riduzione e sintesi / Fisioterapia Profilassi con eparina a basso peso molecolare, TAO, calze antitromboemboliche. Sutura Terapia medica e terapia fisica Anti-infiammatori, fisioterapia e mobilizzazione di rotula, eventuale sbrigliamento chirurgico Toilette artroscopica Coagulazione con vaporizzatore intraoperatorio, controllo parametri della coagulazione Bendaggio elastico compressivo, ghiaccio. Eventuali alternative terapeutiche: 1- Utilizzo di stampelle o bastone per camminare 2- Fisioterapia: a base di esercizi per rinforzare la muscolatura della coscia e ridurre il dolore, terapia fisica antalgica (tipo US, ionoforesi, magnetoterapia, tecarterapia). 3- Anti-infiammatori e corticosteroidi: Possono ridurre l’infiammazione articolare e il dolore ma hanno effetti collaterali a carico di vari organi (rene, stomaco, intestino e fegato) Il tutto per prevenire le degenerazioni meniscali e ritardare il più possibile l’artrosi di ginocchio. Possibili conseguenze derivanti dal rifiuto dell’atto sanitario Persistenza del dolore, graduale peggioramento fino a blocchi articolari, ipotonotrofismo della muscolatura della coscia, instabilità articolare e artrosi precoce, difficoltà ad eseguire attività sportive in carico. Ospedale di Lovere. – U.O. Ortopedia – Traumatologia –Tel 035/3067240 Fax 035/3067276 SEDE LEGALE: Via Paderno, 21 – 24068 Seriate (BG) Tel. 035.3061.1 Fax 035.306 3 715 Internet: www.bolognini.bg.it – C.F. & P. IVA 02585160167 Ospedale di Lovere U.O. Ortopedia – Traumatologia Responsabile Dr. Carlo TREVISAN Eventuali conseguenze temporanee e permanenti prevedibili, eventuali ricadute nell’ambito della vita famigliare e sociale, e sulle attività occupazionali Il tempo medio di degenza in ospedale è di 2 giorni; Un lavoro sedentario può essere ripreso dopo 2 settimane; Una attività lavorativa pesante necessita di 2 mesi; I punti di sutura sono rimossi 12-14 gg dopo l’intervento; In generale la cicatrice è limitata agli accessi artroscopici e alla cicatrice in sede di prelievo; la cicatrice non va bagnata per 15 gg; Si riprende la guida dopo almeno 40 gg dall’intervento Nei primi 3-6 mesi dall’intervento sono sconsigliate attività sportive a catena cinetica aperta cioè senza carico come ad esempio gli esercizi di leg estension per rischi di sovraccarico del neolegamento. Allungano i tempi di ripresa le eventuali possibili complicanze già citate. La riabilitazione corretta svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento di un buon risultato. 1. A. Branca, N. Annichiarico, L. Di Palma, C. Ligari: La ricostruzione del LCA nell’acuto. Atti del XVI-XVII Corso Teorico-Pratico di Chirurgia Artroscopica, 12-15 Marzo 2002. 2. G. Cerulli, F. Ponteggia et al.: Rieducazione. Atti del XVI-XVII Corso Teorico-Pratico di Chirurgia Artroscopica, 12-15 Marzo 2002. 3. M. Strobel, J. Leichorn, W. Schiessler : Artroscopia del ginocchio – Maggio 1992 – CSE. 4. Crenshaw: Chirurgia Ortopedica di Campbell, Vol. 4, Cap. 59, 1998, Ed. Ambrosiana Milano. Ospedale di Lovere. – U.O. Ortopedia – Traumatologia –Tel 035/3067240 Fax 035/3067276 SEDE LEGALE: Via Paderno, 21 – 24068 Seriate (BG) Tel. 035.3061.1 Fax 035.306 3 715 Internet: www.bolognini.bg.it – C.F. & P. IVA 02585160167