mONTE cROCE - lA SPEZIA 13-12
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mONTE cROCE - lA SPEZIA 13-12
CENTRO SPORTIVO ITALIANO – Comitato Provinciale di Parma P.le Matteotti,9 – 43100 PARMA – Telefono 0521.281226-289870 – Fax 0521.236626 http://www.csiparma.it - E-mail: [email protected] Non lasciatevi ingannare dal fatto che questa escursione si svolga sulle alture immediatamente a ridosso della città di La Spezia: il percorso, ampiamente panoramico e vario, propone un dislivello di circa 500 metri. La nostra meta, il Monte Santa Croce, è come una grande terrazza panoramica sul Golfo di La Spezia. Lungo il tragitto, che si snoda per buona parte attraverso boschi, passeremo da alcune cave, oramai in stato di abbandono, da cui si estraeva la pietra calcarea per la costruzione dei forti ottocenteschi. A La Spezia, a lato dello Stadio “Picco”, si imbocca via dei Pioppi ma subito la si abbandona per salire a sinistra sulla ciclopedonale che corre su una ex sede ferroviaria. Si segue la ciclabile sino all’intersezione con via Della Torre, in prossimità dell’impianto di potabilizzazione dell’acqua in loc. Pegazzano. Girati a sinistra, si segue via Della Torre sino ad un torrente dove si svolta, verso monte, in via F. Filzi. In corrispondenza del civico 149 si imbocca a sinistra la scalinata Belvedere, via Franco Familiulo, ex via Sant’Andrea, e la si segue in salita lasciandoci alle spalle l’abitato. A quota 150 metri ci si immette su una stradina asfaltata che sale al Km 6 della Litoranea la Spezia- Riomaggiore. Qui si piega a sinistra, si oltrepassa il “balcone” sul golfo offerto dal parcheggio privato della Fam. Canini e a lato di un cancello si scendono alcuni gradini che immettono in via della Costa. Dopo il tratto cementato in corrispondenza di alcune villette, la mulattiera interpoderale prosegue quasi in piano, contornando la morfologia del pendio, ma alquanto dissestata dall’azione congiunta delle acque e dei cinghiali. Dopo l’attraversamento della lecceta, alcune piane coltivate annunciano la prossimità di un gruppo di abitazioni. Tra le case la via si biforca: a sinistra, in piano, si raggiunge la chiesa di Sant’Andrea di Fabiano mentre restando sulla “scaletta” in salita ( Via della Noce ) e poi piegando a sinistra si sbuca sulla litoranea a 202 metri di quota. Percorsi pochi metri in direzione di La Spezia, sull’altra parte della carreggiata si imbocca il sent. 525 per il Santuario dell’Olmo. La mulattiera scalinata porta proprio al piazzale antistante il Santuario ( m 280; 1.40 ). Il santuario della Madonna dell'Olmo, si trova sulle pendici del Monte Santa Croce, il colle che sovrasta il paese di Fabiano, sul lato occidentale dell'ampio Golfo della Spezia, a circa 280 m sul livello del mare. Sul lato sinistro, a fianco della fontanella, si ritrova il segnavia per Monte Croce. Transitati a fianco della struttura che sostiene la campana e oltrepassato il piccolo rifugio dedicato a Nello Piccoli, si sale alla sterrata e la si percorre verso destra. Poco dopo, a quota di circa 300 m, la si abbandona per imboccare un’erbosa carrareccia che a sinistra sembra invertire la direzione contornando il fianco del monte. Percorsi 150 metri, quasi inaspettatamente, a destra, i segnavia invitano poi a seguire una stretta traccia che rapidamente acquista quota immergendosi nella macchia mediterranea a leccio. Poco oltre, i resti di un muretto a secco di contenimento e la semisommersa trincea alla sua base indicano che un tempo, qui, doveva essere presente una larga mulattiera. Quando poi l’antico tracciato risulta più evidente ci si trova fra diroccate costruzioni che anticipano il bordo superiore di una cava dove la vista si apre sul golfo della Spezia e sul porto militare ( circa m 400 s.l.m). Oltrepassata una cava ipogea, ora geosito ambientale, istituito con Decreto della Regione Liguria n° 1062/09 lettera e ) si riprende a salire. Quest’area rientra nel sito di importanza comunitaria “Portovenere – Riomaggiore – San Benedetto” (codice IT 345005. In particolare gli ambienti ipogei sono ricchi di rara fauna particolarmente protetta (geotritoni Speleomantes ambrosii, Chirotteridi varie specie, ecc.). Dopo essere transitati accanto al basamento di una teleferica, il percorso si addolcisce sino all’antica Casa Pilloa ( m 460; 2.30 ). Casa Pilloa, conosciuta anche come Castello Doria , seppur seminghiottita da noci selvatici, merita un po’ d’attenzione.Dopo un altro strappo, quando si incontrano i primi castagni, la via diviene pianeggiante ma noi la lasciamo quasi subito per una deviazione che sale a destra. La traccia principale ci porterebbe su via Gerisola, una mulattiera che collega Campiglia a Biassa. Il sentiero, ora contrassegnato con il 524, sfocia in una radura dove si trovano una garitta e i resti di un insediamento militare. Per raggiungere la vetta di Cima Santa Croce, a m 541 ( 2.45 ), da cui si gode un panorama eccezionale, si deve avanzare una cinquantina di metri in direzione nord est in leggera salita sino ad una piazzola dove era situata la batteria antiaerea. La visuale si apre inaspettatamente sulla città, sul golfo sino alle Apuane e al litorale toscano.La batteria S. Croce fu costruita negli anni '20 a protezione della zona centrale della città; fu dotata di cinque cannoni Ansaldo da 102 mm., costruiti nel 1918 a Genova. Tali bocche da fuoco, ottime sia per contrastare gli aerei nemici che per uso antinave, (molti sommergibili erano dotati di tale pezzo), sono ancora oggi presenti sul monte S. Croce, seppur smontati in più parti. Per la discesa si imbocca la traccia che parte a nord est dello spiazzo. Sul retro della casamatta si imbocca la traccia che fra resti di postazioni, altri obici da 102 mm e un’altra garitta, scende a contornare il ciglio superiore di un’altra cava prima di compiere un arco lungo il suo bordo destro per raggiungerne la base. Il sentiero porta la vecchia numerazione 11c. Giunti ad una strada di cava la si segue verso nord in discesa nel bosco di castagni sino alla sua immissione, in corrispondenza di un tornante, su una sterrata che seguiamo verso destra. La strada riporta al Santuario della Madonna dell’Olmo.Dal piazzale si prende a destra il tratturo che scende dolcemente al gruppo di case della località Ceppo ove, in corrispondenza di un cancelletto con due cigni, si scende a sinistra su via Madonna dell’Olmo, una bella mulattiera scalinata ed acciottolata che porta alla Litoranea in prossimità del Ristorante “Paradiso del Golfo” ( 3.50 ).Leggermente a destra, sull’altro lato della strada, inizia la scalinata per la Chiesa di Sant’Andrea di Fabiano Alto. Dalla Chiesa si percorre verso sinistra via Sant’Andrea e superata l’Osteria delle spezie, presso il civico 53 si imbocca il sentiero 525V. Alcune scalette permettono l’accesso alla creusa che, dopo aver intersecato un paio di volte la strada asfaltata che dalla Spezia sale a Fabiano Alto, scende alla località I Buggi e al piazzale di via dei Gelsi presso il punto di partenza (4.30 ). SCHEDA TECNICA -difficoltà : E -tempo di percorrenza : 5 ore , salvo le soste -dislivello : in salita e in discesa : 500 m circa -abbigliamento : adeguato alla stagione , scarponcini con suola in vibram. -pranzo : al sacco -partenza : ore 7,00, da parcheggio villetta -rientro : ore 20 traffico permettendo -quota di partecipazione : € 20,00 comprensivo del trasporto in pullman L’ESCURSIONE VERRÀ SOSPESA E RINVIATA SE LE CONDIZIONI METEO SARANNO AVVERSE.